Castellammare di Stabia e Attilio Veraldi: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Divisione amministrativa
|Nome=Castellammare di= StabiaAttilio
|Cognome = Veraldi
|Panorama=Castellammare di Stabia vista dalla Sanità.jpg
|Sesso = M
|Didascalia=
|LuogoNascita = Napoli
|Bandiera=
|GiornoMeseNascita =
|Voce bandiera=
|AnnoNascita = 1925
|Stemma=Castellammare di Stabia-Stemma.png
|LuogoMorte = Monte Carlo
|Voce stemma=
|GiornoMeseMorte =
|Stato=ITA
|AnnoMorte = 1999
|Grado amministrativo=3
|Epoca = 1900
|Divisione amm grado 1=Campania
|Attività = scrittore
|Divisione amm grado 2=Napoli
|Attività2 = traduttore
|Amministratore locale=[[Luigi Bobbio (politico)|Luigi Bobbio]]
|Nazionalità = italiano
|Partito=[[centrodestra]]
|Data elezione=30/03/2010
|Data istituzione=
|Latitudine gradi=40
|Latitudine minuti=42
|Latitudine secondi=0
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=14
|Longitudine minuti=29
|Longitudine secondi=0
|Longitudine EW=E
|Altitudine=6
|Superficie=17.71
|Note superficie=
|Abitanti=64506
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=Fratte, [[Madonna della Libera (Castellammare di Stabia)|Madonna della Libera]], [[Pioppaino]], [[Ponte Persica]], [[Pozzano]], Privati, [[Quisisana]], [[Scanzano (Castellammare di Stabia)|Scanzano]], [[Varano (Castellammare di Stabia)|Varano]]
|Divisioni confinanti=[[Gragnano]], [[Lettere (Italia)|Lettere]], [[Pimonte]], [[Pompei]], [[Santa Maria la Carità]], [[Torre Annunziata]], [[Vico Equense]]
|Codice postale=80053
|Prefisso=[[081 (prefisso)|081]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=063024
|Codice catastale=C129
|Targa=NA
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=stabiesi
|Patrono=[[san Catello]]
|Festivo=[[19 gennaio]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=
|Didascalia mappa=
|Sito=http://www.comune.castellammare-di-stabia.napoli.it
}}
 
Nonostante la produzione tutto sommato poco copiosa, per l'eleganza della scrittura e la maestria delle descrizioni taglienti, a volte impietose e mai folkloristiche, Veraldi è considerato uno dei padri del [[Giallo (genere)|giallo]] italiano.
'''Castellammare di Stabia''' (in [[lingua napoletana|napoletano]] ''Castiellammare'', talvolta anche ''Castllammare'') è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di [[Comuni italiani per popolazione|64.553 abitanti]]<ref>[http://www.demo.istat.it/bilmens2010gen/index.html Dato Istat al 30/11/2010]</ref> della [[provincia di Napoli]] in [[Campania]].
 
== Geografia fisicaBiografia ==
Attilio Veraldi cominciò a scrivere romanzi gialli relativamente tardi, su insistenza dell'allora direttore editoriale della [[Rizzoli]] [[Mario Spagnol]] che lo convinse, pare con qualche difficoltà, a mettere mano a ''La mazzetta'', pubblicato dalla stessa casa editrice nel 1976. Fino ad allora Veraldi era stato soprattutto traduttore raffinato ed elegante dall'inglese e da lingue scandinave, lavorando e viaggiando tra [[Milano]], la [[Scandinavia]], l'[[America del Sud]] e del [[America del Nord|nord]].
=== Territorio ===
[[File:Vesuvio da Castellammare.JPG|thumb|Il Vesuvio visto da Castellammare di Stabia]]
Castellammare di Stabia è situata nella parte sud della [[provincia di Napoli]], nel territorio compreso tra la fine della zona vesuviana e l'inizio della [[penisola Sorrentina]]. La città sorge in una piana di natura alluvionale-vulcanica<ref>{{cita web|http://www.liberoricercatore.it/Storia/viaggionellanatura/geologia.htm|La geologia del territorio stabiese|16-03-2008}}</ref>, in una conca del [[golfo di Napoli]], protetta a sud dalla catena dei [[monti Lattari]], mentre verso oriente si perde nelle campagne attraversate dal [[Sarno (fiume)|fiume Sarno]], il quale sfocia nel mare di Castellammare di Stabia. Proprio questi elementi naturali segnano il confine con le città limitrofe: il fiume Sarno infatti divide la città stabiese da [[Torre Annunziata]] e [[Pompei]] a nord, il [[monte Faito]] da [[Vico Equense]] e [[Positano]] ([[Provincia di Salerno|SA]]) a sud. Ad est la città confina con [[Sant'Antonio Abate (Italia)|Sant'Antonio Abate]] e con [[Santa Maria la Carità]], mentre la zona ovest risulta essere la fascia costiera<ref>{{cita web|http://www.liberoricercatore.it/Castellammare.htm|La posizione geografica di Castellammare di Stabia|08-03-2008}}</ref>.
Castellammare di Stabia ha una superficie di 17,71&nbsp;km², con un'altezza media di 5 metri sul livello del mare, anche se in realtà si parte dallo 0 lungo la costa fino ad arrivare a 1202 metri sul monte Faito<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/063/024/clima.html|Altitudine di Castellammare di Stabia|16-03-2008}}</ref>.
 
Con ''La mazzetta'', dal quale fu tratto anche un [[La mazzetta (film)|fortunato film]], Veraldi creò il personaggio di ''Sasà Jovine'', un ambiguo ma simpatico faccendiere di mezza tacca dedito al disbrigo di incombenze poco pulite al servizio di personaggi compromessi con la [[camorra]], sempre in bilico tra legalità e illegalità, in un'ambientazione da [[hard boiled]] californiano, senza nulla concedere alla macchietta partenopea. Iovine tornò poi in ''Uomo di conseguenza''; un altro fortunato personaggio di Veraldi è il commissario Apicella, presente sia in ''Naso di cane'' (anche questo diventato un film) che in ''L'amica degli amici''.
La zona ha una classificazione sismica definita media<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/063/024/clima.html|Classificazione sismica|16-03-2008}}</ref>.
 
Con Veraldi [[Napoli]] entrò così a pieno titolo nella geografia del [[giallo]] italiano contemporaneo<ref>[[Massimo Carloni]], ''L'hard-boiled school a Napoli: i romanzi di Attilio Veraldi'', in "[[Critica letteraria (rivista)|Critica letteraria]]", luglio-settembre 1984</ref>; e con ''Il Vomerese'' l'autore fu uno dei primi a porre al centro di un romanzo il fenomeno del terrorismo rosso.
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Castellammare di Stabia}}
Per la sua particolare posizione geografica offre quindi condizioni climatiche che favoriscono il clima mite e temperato, tipico delle zone marine e collinari: nei mesi più caldi infatti la temperatura media è di 25 °C, mentre in quelli più freddi di 16 °C<ref name="comune.castellammare-di-stabia.napoli.it">{{cita web|http://www.comune.castellammare-di-stabia.napoli.it/vivere_la_citta/storia.asp#clima|Vivere la città - Sito Ufficiale|15-02-2008}}</ref>.
 
Veraldi morì a [[Montecarlo]] nel 1999.
La classificazione climatica è quella appartenente alla fascia C<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/063/024/clima.html|Classificazione climatica|16-03-2008}}</ref>.
 
== Opere ==
{{ClimaAnnuale
* ''[[La mazzetta (romanzo)|La mazzetta]]'' (1976)
| nome = CASTELLAMMARE DI STABIA
* ''[[Uomo di conseguenza]]'' (1978)
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
* ''[[Il vomerese]]'' (1980)
| tempmax01 = 12.5
* ''[[Naso di cane (romanzo)|Naso di cane]]'' (1982)
| tempmax02 = 13.9
* ''[[L'amica degli amici]]'' (1984)
| tempmax03 = 16.6
* ''[[Donna da Quirinale]]'' (1990)
| tempmax04 = 21.0
* ''[[Scicco]]'' (1991)
| tempmax05 = 24.9
* ''[[L'ombra dell'avventura]]'' (1992)
| tempmax06 = 29.7
* L'inseguimento (1925-1999)
| tempmax07 = 32.2
| tempmax08 = 31.8
| tempmax09 = 28.9
| tempmax10 = 23.3
| tempmax11 = 18.0
| tempmax12 = 14.5
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 6.2
| tempmin02 = 6.3
| tempmin03 = 8.3
| tempmin04 = 11.3
| tempmin05 = 14.5
| tempmin06 = 18.3
| tempmin07 = 20.3
| tempmin08 = 20.5
| tempmin09 = 17.9
| tempmin10 = 14.6
| tempmin11 = 10.9
| tempmin12 = 8.5
}}
 
=== StoriaTraduzioni ===
* {{Cita libro|autore=[[Howard Fast]]|titolo=[[Spartacus (romanzo)|Spartacus]]|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1959}} - Milano, Tropea, 2000.
{{vedi anche|Stabiae}}
* {{Cita libro|autore=Aage Falk Hansen|titolo=Il Giornalaio di Vesterbro|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1958}}
[[File:Ingresso Villa San Marco.JPG|thumb|left|Ingresso di Villa San Marco]]
* {{Cita libro|autore=William R. Anderson-Clay Blair Jr.|titolo=Col Nautilus sotto il Polo|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1959}}
=== Le origini ===
* {{Cita libro|autore=Frances Winwar|titolo=Con D'Annunzio, di fuoco in fuoco|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1960}}
Le origini di Castellammare di Stabia si perdono nella notte dei tempi e sono ancora incerte<ref>{{cita web|http://www.liberoricercatore.it/Storia/viaggionellanatura/paleolitico.htm|Il paleolitico a Castellammare di Stabia|16-03-2008}}</ref>, anche se alcuni ritrovamenti documentano che la zona era già abitata a partire dall'[[VIII secolo a.C.]] Data la sua favorevole posizione sul mare, in una zona ricca di acque e con pianure fertili di origine vulcanica, i primi insediamenti si andarono sviluppando in quella che oggi è conosciuta come la collina di [[Varano (Castellammare di Stabia)|Varano]], all'epoca uno sperone a picco sul mare poiché la piana dove oggi si sorge l'attuale città era ancora in parte sommersa dal mare e la sottile linea costiera esistente era esposta alle incursioni nemiche. Diverse sono state le dominazioni come quella dei [[sanniti]] seguite poi dagli [[Etruschi]] e dai [[Greci]]: il nome di questo insediamento era [[Stabiae]].
* {{Cita libro|autore=[[Malcolm Lowry]]|titolo=Buio come la tomba dove giace il mio amico|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1971}}
 
* {{Cita libro|autore=[[David Ignatius]]|titolo=Agenti d'innocenza|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1988}}
=== Il periodo Romano e l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. ===
Stabiae venne conquistata da [[Roma]] nel [[340 a.C.]] e fu durante questo periodo che la città ebbe il suo massimo splendore: infatti venne cinta da mura, diventato un piccolo borgo dedito soprattutto ai prodotti che offriva la terra. Intorno alla città fortificata si svilupparono numerose fattorie che con il passare del tempo formarono piccoli borghi: questa zona viene ricordata come ''Ager Stabiano'' e comprendeva alcune zone che attualmente sono inglobate nei comuni di [[Gragnano]], [[Casola di Napoli]], [[Santa Maria la Carità]] e [[Sant'Antonio Abate (Italia)|Sant'Antonio Abate]], ma anche di alcune zone della stessa Castellammare di Stabia, come il rione San Marco e [[Pozzano]], che all'epoca veniva chiamata ''Fogliano'', dal nome del dio Foglianum, protettore della natura. Stabiae venne dotata anche del palazzo del ministro e di un tempio dedicato ad [[Ercole]], che secondo la trazione romana, era il fondatore della città.
 
Durante la [[Guerre Puniche|II Guerra Punica]], così come ricorda [[Silio Italico]] alcuni giovani stabiani presero parte alla spedizione su una nave della flotta di [[Marco Claudio Marcello]].
 
Durante la [[Guerra Sociale]], Stabiae venne assediata da [[Lucio Cornelio Silla]], e soltanto dopo una lungo periodo la città si arrese: in questo frangente non si combatté alcuna battaglia, ma Silla si limitò ad aspettare al di fuori delle mure finché la mancanza di acqua e di cibo, portarono gli stabiani alla resa. La città venne completamente rasa al suolo e diventò porto di [[Nuceria Alfaterna|Nuceria]].
 
Stabiae venne immediatamente ricostruita ma non più come città fortificata, bensì come luogo di villeggiatura per ricchi patrizi romani, che costellarono la collina di ville con al proprio interno complessi termali, piscine, palestre e piccoli templi ed abbellendole con dipinti che ancora oggi risultano essere tra i più interessanti dell'arte romana.
 
Nel [[62]] d.C. Stabiae venne devastata da un violento terremoto che non compromise la vita della città, tanto che anche in questo caso, alcuni edifici crollati, vennero immediatamente ricostruiti o restaurati.
 
Il [[25 agosto]] del [[79]] d.C. un'inaspettata e violenta eruzione del [[Vesuvio]], fece scomparire sotto una fitta coltre di cenere, lapilli e pomici, insieme a [[Pompei]] ed [[Ercolano]], la città di Stabiae. A causa dei frequenti terremoti che avevano preceduto l'eruzione, molte ville mostravano segni di cedimento o crepe e quindi si trovavano in fase di ristrutturazione: fu questo il motivo per cui a Stabiae ci fu un numero limitato di vittime<ref>{{cita web|url=http://www.archemail.it/stabia1.htm|titolo=Ritrovamento di uno scheletro a Stabiae|accesso=15-02-2008}}</ref>. Tra le vittime illustri fu anche [[Plinio il Vecchio]], che giunto a Stabiae per osservare più da vicino l'eruzione, morì molto probabilmente avvelenato dai gas tossici sulla spiaggia<ref>{{cita web|url=http://www.stabiana.it/testpliniogiovanelett.htm|titolo=Storia dell'eruzione del Vesuvio e morte di Plinio il Vecchio descritto da Plinio il Giovane|accesso=15-02-2008}}</ref>.
 
=== La nascita di Castrum ad Mare ed il Medioevo ===
[[File:Castello dalla Strada Panoramica.jpg|thumb|Il Castello]]
 
Dopo la distruzione di [[Stabiae]] ad opera del [[Vesuvio]], alcuni abitanti del luogo scampati all'eruzione, tornarono alle loro vecchie abitazioni, ormai distrutte, per recuperare oggetti e denaro: furono questi che costituirono un villaggio lungo la costa, la quale grazie all'eruzione era diventata molto più protesa nel mare rispetto al passato<ref>{{cita web|http://www.liberoricercatore.it/Storia/viaggionellanatura/cittadimare.htm|La linea di costa prima dell'eruzione del Vesuvio e l'evoluzione del territorio stabiese|16-03-2008}}</ref>. Questo nuovo villaggio, che viveva soprattutto di pesca ed agricoltura, entrò a far parte del ''[[Sorrento|Ducato di Sorrento]]'': furono proprio i Sorrentini che costruirono un castello sulla collina nei pressi di [[Pozzano]], per difendere il ducato dalle incursioni barbariche. In questo periodo, intorno all'anno [[1000]], precisamente nel [[1086]], si ritrova per la prima volta in un documento il nome del villaggio, ossia ''Castrum ad Mare'', molto probabilmente derivante dal fatto che il castello si trovasse nei pressi a picco sul mare.
 
Durante il [[Medioevo]] Castellammare di Stabia venne conquistata dagli [[Angioini]], i quali ingrandirono il castello. Successivamente, dopo una breve parentesi sotto il dominio degli [[Svevi]], la città passa sotto il controllo gli [[Aragonesi]], che, oltre all'ingrandimento del porto e alla costruzione di possenti mura di cinta, portarono a compimento la costruzione di un palazzo reale sulla collina di [[Quisisana]], utilizzato dai reali per i loro soggiorni nel periodo estivo. L'importanza del palazzo era tale che [[Giovanni Boccaccio]] ne fa l'ambientazione per una novella del [[Decameron]], precisamente la sesta del decimo giorno<ref>{{cita web|url=http://www.stabiana.it/testboccacciodec.htm|titolo=La novella sesta del decimo giorno|accesso=15-02-2008}}</ref>.
 
=== Il periodo Farnese e quello dei Borbone ===
Ereditata dagli [[Aragonesi]], nel [[1541]] l'imperatore [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]], diede la città in feudo a [[Ottavio Farnese]], il quale apportò notevoli modifiche alla struttura urbanistica: realizzò anche il suo palazzo, ancora conosciuto come Palazzo Farnese ed oggi sede del municipio. Nel [[1542]] la città venne saccheggiata dal corsaro ottomano [[Dragut]], che rapì anche ottanta persone, in seguito riscattate. Durante la battaglia dei cristiani contro i musulmani, combattuta a [[Lepanto]] nel [[1571]], presero parte anche giovani stabiesi sotto il comando di [[Alessandro Farnese]]. L'egemonia dei Farnese durò circa due secoli.
 
Dopo l'occupazione di Arrigo di Lorena e in seguito di [[Carlo VI del Sacro Romano Impero|Carlo d'Asburgo]], la città passò, nel [[1731]], sotto il controllo di [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]]. Fu questo il periodo di grandi cambiamenti che portò Castellammare di Stabia ad essere una delle città più floride del [[Regno sposition: form-data; name="wpEdtruiti, nel [[1783]], i primi [[Cantiere navale di Castellammare di Stabia|cantieri navali italiani]], l'industria per la fabbricazione di corde, la cosiddetta ''Corderia'', e viene dato il via, nel [[1749]], ad una campagna archeologica che riporta alla luce i resti delle ville romane dell'antica città di [[Stabiae]]. Viene ampliato il palazzo reale, e proprio la presenza dei sovrani nel periodo estivo, funge da richiamo a molti nobili napoletani, che costruiscono nei pressi della Reggia, sulla collina di [[Quisisana]] la loro ville. L'influsso dei reali e le prime cure termali portano Castellammare di Stabia ed essere una tappa fondamentale del cosiddetto [[Grand Tour]], tanto che la città viene ricordata anche da [[Gustave Flaubert]] nel suo [[Madame Bovary]]<ref>{{cita web|url=http://www.gdangelo.it/storia.htm|titolo=Castellammare di Stabia ed il Grand Tour|accesso=16-02-2008}}</ref>.
 
Nel [[1842]]<ref>{{cita web|http://www.liberoricercatore.it/Storia/frammentidistoria/castellamare1840.htm|Castellammare di Stabia nel 1840|06-03-2008}}</ref> Castellammare di Stabia diviene una delle prime città italiane ad essere dotata di una [[Ferrovia Torre Annunziata-Castellammare di Stabia-Gragnano|linea ferroviaria]] che la collegava direttamente con [[Napoli]]: questo portò non solo ad uno sviluppo della città oltre le mura difensive, ormai diventate inutili e quindi abbattute, ma a diventare un centro commerciale dove le mercanzie provenienti dalla [[Calabria]] e dalla [[Puglia]] venivano caricate sul treno.
 
Con l'[[unità d'Italia]] ed un florido momento per lo sviluppo industriale, l'area nord di Castellammare di Stabia ed in particolar modo quella intorno alla [[ferrovia]] si riempi di industrie tra cui conservifici, come quello della [[Cirio]], cartiere, pastifici, cantieri metallurgici e diverse industrie meccaniche e tessili.
 
=== Dal XX secolo ad oggi ===
[[File:Cskt-castellamare di stabia (1902).jpg|thumb|left|Dipinto di Castellammare di Stabia nel 1902]]
 
Il nuovo secolo si apre con l'apertura della [[Tranvia Castellammare di Stabia-Sorrento|linea tranviaria]]<ref>{{cita web|http://www.stazionidelmondo.it/tramcmaresorrento.htm|Il tram tra Castellammare di Stabia e Sorrento|05-03-2008}}</ref> che collegava la [[stazione di Castellammare di Stabia]] direttamente con [[Sorrento]], attraversando tutta la [[penisola sorrentina]]. Sempre in questo periodo la vocazione turistica di Castellammare di Stabia, soprattutto per le sue acque e le loro proprietà curative, raggiunge l'apice.
 
La sua importanza a livello regionale, già in epoca passata, ha portato all'ipotesi di farne il [[capoluogo]] di una nuova [[provincia]]: ciò avvenne, ad esempio, nel [[1923]], quando furono istituite alcune nuove province, tra cui quella della [[Provincia della Spezia|Spezia]], mentre il progetto per Castellammare di Stabia rimase sulla carta.
 
Se la [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]] non lascia tragiche tracce, lo stesso non si può dire per il [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]]: i tedeschi, in seguito alla ritirata dal sud [[Italia]], applicando la cosiddetta teoria della terra bruciata, distrussero i cantieri navali, i quali vennero strenuamente difesi dagli stabiesi. In seguito, per questo motivo, la città è stata insignita della ''Medaglia d'Oro al Valore''. Ancora oggi in città è visibile, nei pressi del lungomare il palazzo del Fascio, fatto costruire durante l'epoca [[Fascismo|fascista]]. La fine della guerra e l'inizio del [[miracolo economico italiano|miracolo italiano]] portò all'intensificazione del lavoro industriale e all'avvio di importanti novità sul piano turistico, come la costruzione del complesso delle Nuove Terme, all'epoca definite le più moderne d'[[Europa]].
 
Durante gli [[Anni 1980|anni ottanta]], come in altre parti d'[[Italia]], la città venne colpita da una grave crisi economica che portò alla chiusura di molte fabbriche: nello stesso periodo si registrò anche un notevole calo di presenze turistiche.
 
All'inizio degli [[Anni 1990|anni novanta]] la città venne visitata da [[Giovanni Paolo II]], il quale dopo il pranzo in mensa insieme agli operai dei cantieri navali, tenne una solenne cerimonia<ref>{{cita web|http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/homilies/1992/documents/hf_jp-ii_hom_19920319_s-giuseppe_it.html|L'omelia di Giovanni Paolo II durante il viaggio pastorale a Castellammare di Stabia e Sorrento}}</ref> sul lungomare.
 
La fine del [[XX secolo]] coincide con il periodo di rilancio, puntando sul risanamento delle poche industrie rimaste ma soprattutto sul turismo. La costruzione di nuovi complessi alberghieri e di infrastrutture all'avanguardia come il [[Porto Marina di Stabia|porto turistico di Marina di Stabia]], uno dei più grandi d'Europa, hanno fatto si che nel [[2006]] Castellammare di Stabia sia stata la terza città campana per presenze turistiche negli alberghi solo dietro a [[Napoli]] e [[Sorrento]]. All'inizio del [[2008]] è stato completato il restauro della Reggia di Quisisana, altro edificio storico restituito alla città.
 
=== Origine del nome ===
Le origini del nome Castellammare di Stabia sono molto chiare: se risulta più facile è capire la scelta di Stabia (deriva dalla antica città romana), più difficile è capire il perché di Castellammare.
Castellammare deve il nome all'antico castello costruito dal ducato di Sorrento che si affaccia da un'altura di circa 100 metri sul golfo di [[Napoli]]. Erroneamente si dice che il mare arrivasse sotto il castello, ma vista l'altezza in cui questo si trova tale ipotesi è praticamente impossibile: la spiegazione del nome è chiara da antichi documenti in cui le località venivano identificate col nome dei castelli presenti. In questo caso questo Castello che guarda il mare era detto Castello sul mare (o da mare), quindi Castello a Mare.
Altri erroneamente sostengono che la denominazione Castellammare derivi dall'antica presenza di una fortezza eretta in località [[Pozzano]], sulla spiaggia, per difendere l'antica cittadina da eventuali attacchi provenienti dalla [[penisola sorrentina]] e chiamata torre di Portocarello<ref>{{cita web|http://www.liberoricercatore.it/Storia/portocarello.htm|LA torre di Portocarello|06-03-2008}}</ref>, conosciuta dai più, erroneamente, con il nome di torre Alfonsina che invece sorgeva nei pressi dell'attuale piazza Fontana Grande. Nell'immediato [[Seconda guerra mondiale|dopoguerra]], nei pressi della Torre di Portocarello, si insediò lo stabilimento calce e cementi che sfruttava le rocce calcaree prelevate dalla montagna adiacente, distruggendo i resti di questa antica torre.
 
La prima volta che si ritrova in un documento il nome ''Castrum ad mare'' è del [[1086]]. Il comune, già ''Castellamare'', ha assunto la denominazione di Castellammare con regio decreto il [[22 gennaio]] [[1863]], mentre il nome definitivo di Castellammare di Stabia si è avuto con delibera consiliare del [[31 maggio]] [[1912]].
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine= Merito civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al Merito Civile
|collegamento_onorificenza= Città decorate al merito civile
|motivazione = Importante centro del Mezzogiorno, all'indomani dell'armistizio, fu oggetto della violenta reazione delle truppe tedesche che, in ritirata verso il Nord, misero in pratica la strategia della "terra bruciata", distruggendo il cantiere navale, simbolo della città eroicamente difeso dai militari del locale presidio, e gli altri stabilimenti industriali. Contribuì alla guerra di liberazione con la costituzione spontanea dei primi nuclei partigiani, subendo deportazioni e feroci rappresaglie che provocarono la morte di numerosi concittadini.
|luogo = Castellammare di Stabia (NA), 1943-1945
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Chiesa di Maria Santissima Assunta 1.jpg|thumb|right|300px|Facciata della concattedrale]]
{{Vedi anche|Chiese di Castellammare di Stabia}}
Castellammare di Stabia conta circa 50 [[chiesa (architettura)|chiese]] [[Chiesa cattolica|cattoliche]]<ref>{{cita web|url=http://www.liberoricercatore.it/Servizi/parrocchiestabiesi.htm|titolo=La parrocchie di Castellammare di Stabia|accesso=26-07-2010}}</ref>, suddivise in 19 [[Parrocchia|parrocchie]] e ricadenti sotto la giurisdizione dell'[[arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia]]. Già nel [[1623]] la città contava 23 chiese, come testimoniato da un [[censimento]] voluto dal [[viceré]] [[Manuel de Acevedo y Zúñiga]]<ref>{{cita web|url=http://www.liberoricercatore.it/Storia/chiese_1636.htm|titolo=Le chiese di Castellammare di Stabia nel 1636|accesso=26-07-2010}}</ref>: la maggior parte delle chiese monumentali si trova nel centro antico e nella zona [[Collina|collinare]], mentre nell'attuale centro e nella periferia assumono un'architettura moderna, in quanto costruite quasi tutte a partire nel [[XX secolo]], a seguito del boom demografico della zona.
 
La chiesa principale è la [[concattedrale di Maria Santissima Assunta]], i cui lavori di costruzione risalgono al [[1587]], mentre la solenne consacrazione è avvenuta solamente nel [[1893]], anche se già utilizzata dal [[1643]]<ref name="D'Angelo">{{cita web|url=http://www.gdangelo.it/cattedralenew.htm|titolo=Storia e descrizione della Cattedrale di Castellammare di Stabia|accesso=27-04-2010}}</ref>: [[basilica]] a forma di [[croce latina]], è divisa in tre [[Navata|navate]], una centrale e due laterali sulle quali si aprono cinque [[Cappella|cappelle]], tra cui quella dedicata al [[patrono]] stabiese [[Catello di Castellammare|San Catello]]; fu proprio durante la costruzione di questa cappella, nel [[1875]], che vennero ritrovati reperti archeologici e strutture riconducibili a [[necropoli]], strade, case e botteghe risalenti all'[[Storia romana|epoca romana]]. Tra le opere principali conservate al suo interno la Deposizione e la Natività dello [[Spagnoletto]], un [[sarcofago]] [[Arte paleocristiana|paleocristiano]], utilizzato come altare nella cappella di San Catello<ref name="D'Angelo"/>, una statua di [[Arcangelo Michele|San Michele arcangelo]], di [[Medioevo|epoca medioevale]] e precedentemente ospitata nel [[Santuario di San Michele Arcangelo al Monte Faito|santuario di San Michele al Faito]], oltre a dipinti di [[Domenico Morelli]], [[Francesco De Nicola]], [[Angelo Mozzillo]], [[Giacinto Diana]], [[Giuseppe Bonito]], Nunzio Rossi e Vincenzo Paliotti<ref name="D'Angelo"/>. Durante il [[Natale|periodo natalizio]] viene allestito un [[presepe napoletano]] con circa 70 pastori dai 90 ai 150 centimetri, risalenti al [[XVI secolo|'600]], [[XVIII secolo|'700]] e [[XIX secolo|'800]]<ref>{{cita web|url=http://blog.libero.it/STABIA/6181675.html|titolo=Il presepe della Cattedrale di Castellammare di Stabia|accesso=27-04-2010}}</ref>.
[[File:Santuario del Sacro Cuore 1.jpg|thumb|left|300px|Santuario del Sacro Cuore]]
Nella città stabiese sono presenti tre [[Santuario|santuari]]. Il [[santuario di Santa Maria di Pozzano]], ubicato sull'[[Pozzano|omonima collina]], risalente al [[XVI secolo]] e consacrato nel [[1874]]<ref name="Museo">{{cita web|url=http://sit.provincia.napoli.it/museodiffuso/mdb2Viewurba.asp?key=5123|titolo=Basilica di Pozzano|accesso=15-07-11}}</ref>, conserva la tavola raffigurante la [[Madonna di Pozzano]], compatrona di Castellammare di Stabia, miracolosamente ritrovata in [[pozzo]]: dinanzi all'icona sostò in [[preghiera]] anche [[Francesco di Paola|San Francesco di Paola]]. Elevata a basilica pontificia da [[Papa Benedetto XV|Benedetto XV]] nel [[1916]], ospita al suo interno opere di [[Paolo de Matteis]], di Bernardino Fera e [[Sebastiano Conca]], di [[Girolamo Cenatiempo]] e Giacinto Diana. Di notevole fattura è la [[sagrestia]], realizzata su disegno dell'architetto [[Luigi Vanvitelli]]<ref name="Museo"/>, al cui interno è ospitato il [[crocefisso]] [[Legno|ligneo]] risalente al [[XVII secolo]] e ritrovato miracolosamente sulle acque del [[mare]], durante un'[[eruzione vulcanica|eruzione]] del [[Vesuvio]]<ref>{{cita web|url=http://digilander.libero.it/basilicadipozzano/L'INVENZIONE%20DEL%20SS.CROCIFISSO.htm|titolo=Il santissimo crocifisso|accesso=15-07-11}}</ref>. Il [[santuario della Madonna della Libera]], ubicato nell'[[Madonna della Libera (Castellammare di Stabia)|omonima frazione]], custodisce un dipinto [[Arte bizantina|bizantino]], del [[X secolo]], raffigurante la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] con in braccio il [[bambino Gesù]] ed a sui lati i [[Cataldo vescovo|santi Cataldo]] e [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni Evangelista]]: la vergine fu incoronata nel [[1965]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.castellammare-di-stabia.napoli.it/cultura-e-turismo/santuario-madonna-della-libera/index-66.aspx|titolo=Il santuario della Madonna della Libera|accesso=25-11-2009}}</ref>. La chiesa risale al [[XV secolo]], anche se ha assunto l'aspetto attuale solo a seguito dei lavori di ampliamento dagli [[Anni 1960|anni '60]]. Il [[santuario del Sacro Cuore]], in località [[Scanzano (Castellammare di Stabia)|Scanzano]], realizzato tra la fine del [[XIX secolo|XIX]] e l'inizio del [[XX secolo]], è la sede delle [[suore Compassioniste Serve di Maria]], fondate da suor [[Maria Maddalena Starace]], nel cui tempio sono conservate le spoglie; tra le opere più importanti diversi dipinti di Vincenzo Galoppi e Roberto Scognamiglio<ref>{{cita web|url=http://sit.provincia.napoli.it/museodiffuso/mdb2Viewurba.asp?key=5270|titolo=Il santuario del Sacro Cuore|accesso=21-07-2010}}</ref>.
 
Numerose sono poi le chiese monumentali come la [[chiesa di Gesù e Maria (Castellammare di Stabia)|chiesa di Gesù e Maria]], con un dipinto di [[Luca Giordano]], raffigurante la Vergine del Rifugio ed una fornita [[biblioteca]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.castellammare-di-stabia.napoli.it/cultura-e-turismo/pagina-web/index-51.aspx|titolo=La chiesa di Gesù e Maria|accesso=19-10-2011}}</ref>, la [[Chiesa dello Spirito Santo (Castellammare di Stabia)|chiesa dello Spirito Santo]], dove viene venerato il quadro di [[Antonio di Padova|Sant'Antonio]] di '''Onna Sciurella'', la [[Chiesa di Santa Maria di Portosalvo (Castellammare di Stabia)|chiesa di Santa Maria di Portosalvo]], dove era custodito l'omonimo dipinto con la prima raffigurazione certa della città stabiese risalente al [[XVI secolo]]<ref>{{cita web|url=http://www.gdangelo.it/portosal.htm|titolo=Informazioni sulla chiesa di Santa Maria di Portosalvo di Castellammare di Stabia|accesso=03-05-2010}}</ref>; e poi ancora la [[Chiesa di Santa Maria dell'Orto (Castellammare di Stabia)|chiesa di Santa Maria dell'Orto]], la [[Chiesa di San Bartolomeo (Castellammare di Stabia)|chiesa di San Bartolomeo]], la [[Chiesa di Santa Maria della Sanità (Castellammare di Stabia)|chiesa di Santa Maria della Sanità]], la [[Chiesa di San Matteo (Castellammare di Stabia)|chiesa di San Matteo]], la [[chiesa di San Francesco a Quisisana]], la [[Chiesa di San Giacomo Maggiore (Castellammare di Stabia)|chiesa di San Giacomo Maggiore]] e la [[Chiesa del Santissimo Salvatore (Castellammare di Stabia)|chiesa del Santissimo Salvatore]]. Di stampo moderno invece la [[Chiesa di Sant'Antonio da Padova (Castellammare di Stabia)|chiesa di Sant'Antonio da Padova]], la [[Chiesa di Maria Santissima del Carmine (Castellammare di Stabia)|chiesa di Maria Santissima del Carmine]] e la [[Chiesa di San Marco Evangelista (Castellammare di Stabia)|chiesa di San Marco Evangelista]]; nulle sono invece le chiese sconsacrate, se si fa eccezione per la piccola [[Chiesa di San Raffaele (Castellammare di Stabia)|chiesa di San Raffaele]], ormai diroccata e la [[chiesa dell'Oratorio]], adibita a [[Museo diocesano sorrentino-stabiese|museo diocesano]]<ref>{{cita web|url=http://www.liberoricercatore.it/Cultura/museodiocesano.htm|titolo=Il museo diocesano sorrentino-stabiese|accesso=13-05-2010}}</ref>.
 
=== Archeologia ===
[[File:Stabiae Stanza Villa di Arianna.jpg|thumb|right|Una stanza di Villa Arianna]]
 
{{vedi anche|Scavi archeologici di Stabia}}
[[Stabiae]], l'odierna Castellammare di Stabia, fu una delle mete preferite dai patrizi romani, tanto che il suo territorio fu costellato di numerose [[villa romana|ville]] residenziali. Scoperta nel [[1749]] dagli scavatori [[borboni]]ci, Stabiae, sin dall'inizio, si contraddistinse come luogo di eccellenza: l'esplorazione della città però durò solamente pochi anni, tanto che già nel [[1782]] tutte le attività di scavo vennero spostate a [[Pompei]], così che ville, case e strade ritornarono sotto terra mentre affreschi, statue e suppellettili preziose vennero raccolte nel museo [[Museo archeologico nazionale di Napoli|Museo Borbonico]]. Dopo l'abbandono, nel [[1800]], vi furono vari rinvenimenti che mantennero acceso il ricordo di Stabiae: però fu soltanto nel [[1950]] che due ville, villa San Marco e villa Arianna, furono riportate parzialmente alla luce dal preside [[Libero d'Orsi]]. Le due ville sono visitabili tutti i giorni e si possono apprezzare le capacità progettuali degli architetti romani che le realizzarono con ardite soluzioni tecniche e inserendo perfettamente le ville nel paesaggio. Oggi il sito di Stabiae è al centro di un grande progetto internazionale che prevede la creazione di un parco archeologico insieme all'università del [[Maryland]], tramite la fondazione Restoring Ancient Stabiae<ref>{{cita web|http://www.stabiae.com/archeocampusvesuviano|Storia della fondazione Onlus Restoring Ancient Stabiae|03-03-2008}}</ref>: uno dei passi fondamentali della fondazione, insieme alla Sopraintendenza Archeologica di Pompei, è stata una mostra, chiamata ''Otium Ludens'', dal dicembre [[2007]] al marzo [[2008]], presso [[Museo dell'Ermitage|Museo Statale dell'Hermitage]] di [[San Pietroburgo]]<ref>{{cita web|http://www.culturacampania.rai.it/site/it-IT/Almanacco_della_Cultura/Eventi/eventi/otium_ludens.html|La mostra Otium Ludens al Museo Statale dell'Hermitage di San Pietroburgo|03-03-2008}}</ref>, che ha raccolto circa 200 reperti tra suppellettili e affreschi provenienti da Stabiae. Questa mostra in futuro continuerà in altre parti del mondo.
 
==== Ville Romane ====
* ''Villa Arianna''
* ''Villa San Marco''
* ''Villa del Pastore''
* ''Secondo Complesso''
 
==== Grotta San Biagio ====
La Grotta di [[San Biagio]]<ref>{{cita web|http://www.gdangelo.it/sanbiagio.htm|Immagini e storia della Grotta di San Biagio|03-03-2008}}</ref> è un antico tempio cristiano, ricavato nella roccia di tufo alle pendici della collina di [[Varano (Castellammare di Stabia)|Varano]]: molto probabilmente in origine era proprio una cava creata dagli antichi romani per costruire le loro ville tramite l'estrazione di blocchi di tufo. In principio vi fu un tempio romano dedicato a [[Mitra (divinità)|Mitra]], mentre nei primi secoli della cristianità divenne una [[catacomba]]. Fu soltanto dal [[VI secolo]] che divenne chiesa, dedicata ai Santi Giasone e [[San Mauro|Mauro]], sede di una comunità [[Benedettini|benedettina]], dipendente dal monastero di San Renato di [[Sorrento]]. All'interno vi sono affreschi di notevoli proporzioni, splendidamente conservati, eseguiti tra il [[VI secolo|VI]] e [[XIV secolo]]: oggi purtroppo la grotta è chiusa al pubblico.
Negli ultimi tempi è stata trovata al suo interno una statua raffigurante forse San Biagio che oggi è conservata al Museo Diocesano di Castellammare di Stabia.
 
=== Terme ===
Definita ''Metropoli delle acque'' per il suo patrimonio idrologico costituito da ben 28 tipi di acque<ref>{{cita web|http://www.termedistabia.com/index.html|Le acque di Castellammare di Stabia|03-03-2008}}</ref> di [[acqua minerale|acque minerali]] differenti, divise in solforose, bicarbonato calciche e medio minerali, il termalismo ha rappresentato per Castellammare di Stabia fin dal metà del [[1800]] un tassello importante sia per l'economia che per il turismo.
 
Per sfruttare al meglio le proprietà delle acque la città dispone di due stabilimenti termali, uno nel centro antico e l'altro nella zona collinare dove è anche possibile effettuare alcune cure. Inoltre alcune acque come l'acqua della Madonna e l'acqua Acetosella, tra le più note e già apprezzate da [[Plinio il Vecchio]] che le consigliava ai sofferenti di ''calculosis''<ref>{{cita web|http://www.acetosella.com/|Storia dell'Acqua Acetosella|03-03-2008}}</ref>, vengono imbottigliate e vendute anche in [[America]].
 
==== Antiche Terme ====
[[File:Castellammare di Stabia ingresso antiche terme.jpg|thumb|La facciata delle Antiche Terme]]
 
Inaugurate nel [[1836]], la storia delle Antiche Terme di Castellammare di Stabia inizia 9 anni prima, quando nel [[1827]], su progetto dell'architetto Catello Troiano, iniziano i lavori per la costruzione. Le terme ricoprono immediatamente un ruolo fondamentale non solo per i cittadini, ma anche per i turisti, che soprattutto d'estate affollavano la città per le cure presso il complesso termale, che anno dopo anno si andava ampliando con nuove padiglioni e piscine riservati a molteplici cure del corpo. È del [[1893]] l'apertura del padiglione Moresco ad opera dell'architetto Cosenza. Le terme diventarono non solo un centro benessere ma un vero e proprio polo culturale tanto che nel suo parco venivano organizzavate mostre di pittura, manifestazioni culturali e concerti musicali.
 
Il [[26 febbraio]] [[1956]] iniziò la demolizione dell'antica struttura per la costruzione, progettata dall'architetto [[Marcello Canino]], di quella che esiste ancora tutt'oggi. Verso la fine degli [[Anni 1980|anni ottanta]] il complesso termale entra in crisi a causa della chiusura di buona parte dei servizi offerti, in quanto spostati al nuovo complesso. Oggi le Antiche Terme sono aperte poche ore al giorno solo per permettere la raccolta dei vari tipi di acqua, mentre nel periodo estivo si tengono alcune manifestazioni culturali. Nell'estate del [[2007]] sono partiti i lavori di riqualificazione del complesso che dovrebbe tornare agli antichi splendori con la riapertura di numerosi servizi termali.
 
==== Nuove Terme ====
Le Nuove Terme, situate sulla collina denominata del Solaro, nei pressi della frazione di [[Scanzano (Castellammare di Stabia)|Scanzano]], progettate dagli architetti [[Carlo Cocchia|Cocchia]], [[Franco Iossa|Iossa]], [[Gerardo Mazziotti|Mazziotti]] e [[Alfredo Sbriziolo|Sbriziolo]] sono state inaugurate il [[26 luglio]] [[1964]] e si estendono su una superficie di oltre 100&nbsp;000 m². Questo complesso è composto da due settori: l'edificio dedicato alle cure terapeutiche e il parco per le cure idroponiche. L'edificio per le cure è uno dei più attrezzati e moderni d'[[Europa]]: si praticano fisioterapia, medicina iperbarica, massaggi, fanghi, inalazioni con l'ausilio delle acque solfuree, riabilitazione, cure dermatologiche, cure estetiche e cure ginecologiche<ref>{{cita web|http://www.termedistabia.com/centrobenessere_introduzione.html|Le cure presso le nuove terme|03-03-2008}}</ref>. Il parco idropinico invece permette di praticare quella che viene chiamata l'idroterapia, ossia bere il tipo di acqua consigliata per la cura di specifiche patologie, passeggiando nel parco. Oltre alla sala dove sono presenti la maggior parte delle acque stabiesi, il parco, finemente curato e aperto solo durante il periodo estivo, offre una ricca programmazione, sia al mattino, sia la sera, di concerti, cinema all'aperto, mostre e congressi.
 
==== Le acque ====
[[File:Fonti Antiche Terme.jpg|thumb|Le fonti delle Antiche Terme]] Acque Solforose
 
* ''Acqua Muraglione''
* ''Acqua Solfurea''
* ''Acqua Solfurea Carbonica''
* ''Acqua Solfurea Ferrata''
* ''Acqua Stabia''
 
Acque Bicarbonato Calciche
* ''Acqua Acidula''
* ''Acqua Ferrata''
* ''Acqua Magnesica''
* ''Acqua Media''
* ''Acqua Pozzillo''
* ''Acqua San Vincenzo''
 
Acque Medio Minerali
* ''Acqua Acetosella''
* ''Acqua della Madonna''
* ''Acqua San Giacomo''
* ''Acqua Rossa''
* ''Acqua Ferrata''
 
=== Castelli, palazzi e ville ===
==== Castello ====
[[File:Castello da Piazza Orologio.JPG|thumb|Il Castello visto da Piazza Orologio]]
 
Il castello medioevale<ref>{{cita web|http://www.liberoricercatore.it/Storia/castello.htm|Il Castello di Castellammare di Stabia|03-03-2008}}</ref> di Castellammare di Stabia, che si trova lungo la statale sorrentina, nei pressi della salita per il santuario della [[Madonna della Libera]], venne costruito dai sorrentini per difendere il proprio ducato, sulla collina che sovrasta la città stabiese; fu in seguito riparato da [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]] e ricostruito dagli [[angioini]]. Quando perse il suo ruolo difensivo il castello fu rifatto e rinforzato da [[Alfonso d'Aragona]]: fu attivo fino ai secoli della dominazione spagnola, ma nel [[XVIII secolo|XVIII]] cominciò il suo lento declino. Ridotto per lo più ad un rudere venne venduto dallo stato al marchese Alaponzone di [[Verona]], che attorno agli [[Anni 1930|anni trenta]] del '900 lo cedette a Edoardo de Martino: questi ne iniziò il restauro, completato poi dal figlio. Oggi, abitazione privata, è visitabile solo all'esterno.
 
La struttura ha una grande importanza nella storia di Castellammare di Stabia, poiché è proprio da questo che la città prende il nome: solitamente, secondo tradizione, si dice che il mare, in tempi remoti, arrivava fino al castello. In realtà questo aveva una cinta muraria che si originava dal complesso centrale per scendere giù per la collina fino alla zona dove oggi si trova la chiesa di Portosalvo, dove terminava con una torre di avvistamento: in questo punto il mare incontrava il castello e da qui il nome di ''Castello a mare''.
 
==== Palazzo Farnese ====
[[File:Palazzo Farnese.jpg|thumb|left|Palazzo Farnese oggi sede del Municipio]]
Nel [[1566]] [[Ottavio Farnese]], signore di Castellammare, in seguito alle proteste dei cittadini, decise di donare alla città un luogo adeguato per la sede della Corte del Governatore: la scelta cadde su un caseggiato<ref>{{cita web|http://www.gdangelo.it/palazfarn.htm|Palazzo Farnese|06-03-2008}}</ref> ad un piano situato tra il Duomo e via Coppola, nell'attuale Piazza Giovanni XXIII. Nel [[1820]] vi venne trasferita la sede dell'Amministrazione comunale e nel [[1871]], su progetto dell'architetto Luigi d'Amora, il palazzo fu ingrandito e abbellito. Il secondo piano venne costruito soltanto agli inizi del [['900]], con l'aggiunta di una piccola torre laterale. L'amministrazione comunale vi restò fino al [[1964]], quando fu deciso il passaggio nell'ex sede della [[Banca d'Italia]] e Palazzo Farnese venne abbandonato. Dopo alcuni anni la struttura tornò ad essere a disposizione del comune e, finiti i lavori di ristrutturazione, venne nuovamente adibito a Municipio: palazzo Farnese svolge ancora oggi tale funzione. Da alcuni anni si è creato al suo interno anche un piccolo ''Museo Civico''.
 
==== Palazzo del Fascio ====
Dove oggi sorge il palazzo del Fascio, un tempo esisteva una piccolo spiazzo chiamato Ponticello. Nel [[1909]] arrivarono al comune alcune domande per la costruzione di abitazioni private, vista la favorevolissima posizione non solo in pieno centro ma anche vicinissimo al mare: per ovviare ciò, si decise di realizzare una piazzetta che prese il nome di piazza [[Nino Bixio]]. Agli inizi degli [[Anni 1940|anni quaranta]] però, durante il [[fascismo]], la piazzetta venne occupata da un'austera costruzione tipica del periodo, adibita durante il conflitto mondiale a postazione dell'esercito italiano e tedesco. Passata la guerra, il Palazzo del Fascio fu sede della biblioteca comunale mentre oggi è abbandonato, in attesa di essere restaurato.
 
==== Reggia di Quisisana ====
{{Vedi anche|Reggia di Quisisana}}
La data precisa della costruzione della [[Reggia di Quisisana]] è ancora tutt'oggi avvolta nel mistero: sicuramente nel [[1268]] già esisteva sulla collina di [[Quisisana]] la casa di re [[Carlo I d'Angiò]], ma poiché gli [[Angioini]] avevano conquistato il [[Regno di Napoli]] solo due anni prima è ipotizzabile che possa risalire agli [[Svevi]]. In posizione dominante sulla città, la reggia è formata da tre corpi di fabbrica: il primo, su due livelli, è quello che permette l'accesso alla struttura tramite un ampio portale. Il primo piano era il piano nobile che si affacciava direttamente all'interno del parco. Il secondo corpo è ubicato perpendicolarmente rispetto all'ingresso, sul ciglio della collina, anch'esso su due livelli con l'aggiunta del sottotetto. Infine la terza parte scende lungo il pendio della collina ed è caratterizzato dalla presenza di un portico. All'interno della reggia è presente un [[giardino all'italiana]]<ref>{{cita web|http://www.comune.castellammare-di-stabia.napoli.it/progetti/pr_come_si_presentava.asp|Aspetti tecnici della Reggia di Quisisana|04-03-2008}}</ref>.
 
Nel corso della sua storia numerosi personalità abitarono la reggia da [[Giuseppe Bonaparte]] a [[Gioacchino Murat]] ai [[Borboni]]: anche [[Carolina Bonaparte]], sorella di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], vi soggiornò a lungo. Con l'[[unità d'Italia]], la tenuta passò tra i Beni Riservati della Corona di Casa Savoia, trasferita poi al demanio dello Stato. Nel [[1879]] fu acquistata dal comune e dato in concessione lo stesso anno a privati che lo trasformarono in un albergo, chiamato ''Royal Hotel Quisisana''<ref>{{cita web|http://www.stabiana.it/cartolquisis.htm|Foto della Reggia e del Royal Hotel Quisisana|05-03-2008}}</ref>. Alla fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]], dopo che per brevissimo periodo fu adibito a ospedale, la reggia venne abbandonata. Gravi danni si aggiunsero a quelli causati dall'incuria e da infiltrazioni d'acqua, a seguito del [[Terremoto dell'Irpinia|terremoto]] del [[1980]], provocando il crollo parziale di alcune mura, solai e scale: intanto ornamenti e stucchi vanno completamente persi. Ridotto ad uno stato di rudere, dopo una serie accurata di studi iniziano i lavori di restauro che terminano nel [[2008]]<ref>{{cita web|http://www.comune.castellammare-di-stabia.napoli.it/progetti/pr_il_progetto.asp|Il restauro della Reggia di Quisisana|04-03-2008}}</ref>. La reggia verrà in parte utilizzata per la scuola di restauro, in parte adibita a museo per l'esposizione dei reperti provenienti dagli scavi di [[Stabiae]].
 
=== Monumenti ===
[[File:Cassarmonica.JPG|thumb|La Cassarmonica]]
 
==== Cassarmonica ====
La cassarmonica, o padiglione musicale, venne realizzata dalla ditta Minieri di [[Napoli]], su progetto dell'architetto Eugenio Cosenza. Inaugurata il [[28 aprile]] [[1900]], solo 9 anni dopo, a causa di una violenta libecciata, la cassarmonica crollò. Per la sua ricostruzione venne chiamato per l'ennesima volta Eugenio Cosenza, che questa volta ne abbassò l'altezza, creò in cima uno sfiatatoio mentre gli archi assunsero una forma arabescata: la nuova struttura fu consegnata al comune di Castellammare di Stabia il [[4 agosto]] [[1911]]. Negli anni ha subito diversi restauri sia negli [[Anni 1990|anni novanta]] che nel [[2004]]. La cassarmonica ospita vari concerti oltre che manifestazioni. {{citazione necessaria|Oggi è considerata la più bella d'[[Europa]].}}
 
==== Scoglio di Rovigliano ====
{{Vedi anche|Rovigliano (isolotto)}}
[[File:Foce del sarno.JPG|230px|left|thumb|Lo scoglio di Rovigliano]]
Formato da roccia calcarea e ricoperta da depositi eruttivi data la vicinanza del [[Vesuvio]], lo scoglio di Rovigliano si trova in mare, proprio di fronte alla foce del fiume [[Sarno]], al confine tra Castellammare e [[Torre Annunziata]]. Il nome Rovigliano deriverebbe dal cognome di una famiglia romana, la Rubellia, che vi costruì una villa d'otium, costruzioni tipiche della zona. Prima dell'avvento dei romani lo scoglio si pensa sia stato emporio fenicio o tempio dedicato ad [[Ercole]], difatti allora era chiamato Petra Herculis. Nel [[938]] d.C. vi si edificò un convento, mentre nel [[1564]], fu trasformato in fortezza contro le incursioni dei pirati [[Turchi]].
 
==== Monumento ai Caduti ====
[[File:DSC04659.JPG|thumb|Monumento ai Caduti]]
 
Dopo la [[Prima guerra mondiale]] si costituì in città un comitato per la creazione di un monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre. Per realizzare l'opera fu incaricato lo scultore Giuseppe Renda: tutto era pronto per l'inaugurazione, il [[28 ottobre]] [[1928]] quando il vescovo dell'epoca rifiutò di parteciparvi poiché sul monumento apparivano delle immagini che ritraevano uomini nudi. Il monumento rimase coperto per circa tre anni poiché sia il vescovo, sia lo scultore (che non voleva modificare la sua opera) si rifiutarono di trovare un punto di incontro. La situazione cambiò soltanto quando il presidente dell'azione cattolica convinse Giuseppe Renda a modificare le sculture: il monumento venne finalmente inaugurato nel [[1931]], alla presenza di tutte le autorità. L'opera rappresenta la Vittoria Alata. Ogni [[25 aprile]] viene svolta una solenne cerimonia ai piedi della statua per ricordare la liberazione dell'[[Italia]].
 
==== Arco di San Catello ====
L'[[Arco di San Catello|arco di san Catello]] è un arco risalente al XIV secolo, situato nel centro storico di Castellammare di Stabia, che si affaccia sulla villa comunale. Da molti ritenuto una porta della città, in realtà è un arco dell'antica cattedrale. In passato più volte si è pensato ad un suo abbattimento, soprattutto per allargare il palazzo confinate: fortunatamente tale idea è stata abbandonata. Oggi è un dei simboli della città e viene chiamato in questo modo perché sulla sua sommità è posta una statua di [[san Catello]], patrono stabiese.
 
=== Natura ===
[[File:Villa Comunale Castellammare.JPG|thumb||left|Il Monte Faito visto dal lungomare di Castellammare di Stabia]]
 
==== Monte Faito ====
Il [[monte Faito]]<ref>{{cita web|http://www.gdangelo.it/faito.htm|Il Monte Faito|06-03-2008}}</ref> è alto 1131 metri ed è una stazione turistica raggiungibile con una funivia da Castellammare di Stabia e in auto dal versante di [[Vico Equense]], fa parte dei [[Monti Lattari]], gruppo montuoso del Preappennino campano.
Formato da rocce prevalentemente calcaree, sul versante del [[Golfo di Salerno]] è caratterizzato da pareti molto ripide sul mare, altra cima importante è il monte Sant'Angelo a Tre Pizzi alto 1444 metri. Il Monte Faito è collegato a Castellammare tramite una [[funivia]] gestita dalla [[Circumvesuviana]]. Oltre a passeggiate salutari tra i suoi boschi è possibile visitare il tempietto dedicato all'[[arcangelo Michele]] ed alcune sorgenti.
 
==== Fiume Sarno ====
Nella città di Castellammare di Stabia vi è la foce del [[Sarno (fiume)|fiume Sarno]]: oggi tale fiume è anche la linea di confine con i comuni di [[Torre Annunziata]] e [[Pompei]]. I romani lo chiamavano ''Draconcello'' per la sua forma sinuosa anche se oggi non più visibile poiché nel corso dell'800 il suo corso fu ampiamente rettificato. Degno di nota la battaglia che si svolse nel [[552]] d.C. tra [[Goti]] e [[Bizantini]]. All'inizio del secolo scorso nelle sue acque gli stabiesi erano soliti nuotare oppure pescare: oggi la situazione è negativamente cambiata visto che il fiume Sarno è uno dei corsi d'acqua più inquinati d'[[Europa]].
 
==== Parchi ====
[[File:Villa Comunale Castellammare di Stabia.jpg|thumb|Scorcio della Villa Comunale]]
 
La Villa Comunale è il parco principale della città che corre lungo la fascia costiera dall'hotel Miramare fino a Piazza Giovanni XIII. Il parco può essere diviso in due sezioni: il ''Lungomare'' che va dal Miramare a Piazza Principe Umberto e i ''Giardini Pubblici''<ref>{{cita web|http://www.gdangelo.it/villcom.htm|I Giardini Pubblici della Villa Comunale|06-03-2008}}</ref>. Il lungomare, lungo circa un chilometro è suddiviso in tre corsie separate l'una dall'altra da aiuole rettangolari o circolari adornate con [[Palma da dattero|palme da datteri]] e pini mediterranei e pavimentate con piastrelle colorate oppure con grossi disegni tra cui anfore e ippocampi: lungo i suoi viali sorge la ''fontana del Vogatore'' che ricorda la lunga tradizione stabiese nell'ambito del canottaggio. I giardini pubblici invece sono stati restaurati di recente e presentano un aspetto più classico, simili ai giardini francesi: è in questa zona che si trova la cassarmonica, la ''fontana dei Tritoni'' , il viale dove si trovano i busti della personalità famose legate a Castellammare di Stabia e un monumento dedicato alla vittime del mare. Di recente sono stati inaugurati due nuovi monumenti, uno dedicato alle vittime del lavoro, l'altro invece ricorda l'eruzione del [[Vesuvio]] del [[79]]<ref>{{cita web|http://www.liberoricercatore.it/galleriafotografica/allegoria.htm|Allegoria di Stabiae|07-02-2010}}</ref>.
 
Altro importante parco è ''villa Gabola'', nei pressi del rione San Marco. Completamente recintato, è uno dei luoghi di svago per bambini. Al suo interno una villa, in stile americano, che versa in condizioni di abbandono: si era parlato di una possibile creazione al suo interno dell'Antiquarium Stabiano, ma tale progetto è rimasto sulla carta.
 
Il ''Bosco di Quisisana'' è il polmone verde della città, situato nella zona collinare, a [[Quisisana]], nei pressi della Reggia. Tra la folta vegetazione si aprono numerosi vialetti: importante da visitare in zona la cosiddetta fontana del Re.
 
=== Piazze ===
[[File:Piazza Orologio.JPG|thumb|Piazza Cristoforo Colombo conosciuta meglio come Piazza Orologio, prima dei lavori di restauro.]]
 
==== Piazza Orologio ====
Il nome reale è ''piazza [[Cristoforo Colombo]]'', ma da tutti è conosciuta come piazza Orologio<ref>{{cita web|http://www.gdangelo.it/orologio.htm|Storia di Piazza Orologio|06-03-2008}}</ref>, visto che vi è una torre sulla quale è collocato un orologio. Questa piazza, situata nel centro antico di Castellammare di Stabia in una zona che anticamente era chiamata Marina Grande per la vicinanza al [[Porto di Castellammare di Stabia|porto]], ha ricoperto da sempre un ruolo fondamentale per la vita economica stabiese dato che in essa veniva svolto un mercato, soprattutto per la vendita di prodotti che giungevano via mare: infatti il suo primo nome era ''piazza Mercato''. Nel maggio del [[1872]], dopo le richieste sia degli abitanti sia dei pescatori, i quali volevano un orologio luminoso che potesse essere visto anche dal mare, fu inaugurato l'impianto che comprendeva una torre alla cui sommità venne posto l'orologio, con le campane che scandivano le ore e l'illuminazione dovuta ad un impianto a gas. L'orologio venne sostituito da uno nuovo nel [[1962]] e l'illuminazione rese elettrica: ancora oggi la torre è funzionante. Al momento sono in corso i lavori di restauro della piazza e della torre dell'orologio.
 
==== Piazza Principe Umberto ====
Piazza Principe Umberto, una delle piazza storiche di Castellammare di Stabia, è conosciuta sia con il nome di ''piazza Monumento'', in quanto ospita nel suo centro un monumento ai caduti di tutte le guerre, sia con il nome di ''piazza Quartuccio'', poiché in passato si apriva in zona una delle porte della città, chiamata ''porta del Quartuccio''<ref>{{cita web|http://www.gdangelo.it/princumb.htm|La piazza del Quartuccio|06-03-2008}}</ref>, (il quartuccio era un'antica unità di misura napoletana), che aveva la funzione di dazio: infatti nel [[1299]] venne introdotta la gabella, ossia chi voleva trasportare merci come legumi, frutta e altro materiale all'interno delle mura cittadine doveva pagare una somma di denaro. La fisionomia della piazza rimane immutata fino agli inizi del [[1800]], quando vennero abbattute le mure difensive e costruiti nuovi maestosi palazzi come palazzo Rispoli e Martingano; oggi la piazza si affaccia sulla villa comunale, nei pressi della Cassarmonica.
 
==== Piazza Giovanni XXIII ====
[[File:Piazza Giovanni XXIII.jpg|thumb|250px|Piazza Giovanni XXIII]]
Piazza Giovanni XXIII è una delle piazze principali di Castellammare di Stabia, nonché la piazza dove si trovano due degli edifici più importante della città: la Cattedrale ed il Municipio: per questo motivo è spesso chiamata ''piazza Municipio''. Altro nome ricorrente è quello di '' 'a Canestra'', poiché nel centro della piazza si trova una serie di alberi, disposti circolarmente, che visti dall'alto sembrano una specie di cesto: tale opera venne realizzata su proposta del consiglio comunale nel [[1875]]<ref>{{cita web|http://www.liberoricercatore.it/Tradizioni/toponomasticadialettale.htm|La storia della Canestra|04-03-2008}}</ref>. In passato a piazza Giovanni XXIII sorgeva anche il vecchio [[ospedale]], poi abbattuto. Nella piazza confluiscono diverse strade importanti come via Gesù, via Coppola, Via Mazzini e via Brin, oltre a confinare con l'inizio della villa comunale.
 
==== Piazza Fontana Grande ====
Piazza Fontana Grande, antico centro nevralgico di Castellammare di Stabia, si apre alla base della collina su cui sorge il castello, nei pressi del porto: sul costone roccioso si erge una struttura con cinque arcate, molto probabilmente di origine romana, al cui centro è posta un'edicola votiva che rappresenta la [[Madonna di Pozzano]] con [[San Catello]], risalente al [[1862]]<ref>{{cita web|http://www.liberoricercatore.it/Storia/edicolevotive/centroantico/verginepozzano.htm|L'edicola votiva della Madonna di Pozzano del 1862|04-03-2008}}</ref>. Al di sotto di essa si apre un colonnato semicircolare che racchiude la fontana che da il nome alla piazza. Alla sinistra del colonnato è posta la chiesa dello Spirito Santo: nella piazza si affaccia anche il palazzo del Marchese. In passato la piazza ha ospitato anche una fontana pubblica che erogava l'acqua Ferrata, una delle sorgenti di Castellammare di Stabia, in seguito chiuso. Nel [[2007]] sono iniziati i lavori di riqualificazione della piazza, con l'abbattimento del cancello di recinzione dell'acquedotto e la creazione di un'ampia zona pedonale. Nel corso dei lavori sono affiorati resti di una torre medioevale<ref>{{cita web|http://www.archemail.it/notizie2007.htm|Scoperta medievale a Castellammare di Stabia|04-04-2008}}</ref>. Nel [[2008]] la piazza è stata riconsegnata alla cittadinanza finemente rimodernata, caratterizzata dalla presenza di fontane e di giochi d'acqua che ricordano lo stretto rapporto tra Castellammare di Stabia e le sue acque.
 
=== Altre Piazze ===
* Piazza Vesuviana o Unità d'Italia
* Piazza [[Spartaco]] o Largo Fusco
* Piazza [[Giovanni Amendola|Amendola]]
* Piazza Ferrovia o [[Giacomo Matteotti]]
 
== Società ==
È al 6º posto tra i comuni più abitati della [[provincia di Napoli]], all'8º posto in [[Campania|regione]] ed è 84º a livello [[Italia|nazionale]].
 
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Castellammare di Stabia}}
 
=== Tradizioni e folclore ===
==== Falò dell'Immacolata ====
[[File:Falò dell'Immacolata.jpg|thumb|150px|Il falò per l'Immacolata]]
Ogni anno, la sera del [[7 dicembre]], il giorno prima della festa dell'[[Immacolata Concezione]], in tutti i quartieri della città vengono accessi dei grossi falò in onore della [[Maria (madre di Gesù)|Vergine]], chiamati appunto Falò dell'Immacolata. Secondo la tradizione, durante queste notte, alcuni pescatori si trovarono nel mezzo di una tempesta, ma riuscirono a raggiungere la terraferma grazie alla presenza di fuochi che segnalavano la costa. Inoltre solo per questa ricorrenza viene aperta la piccola ''Chiesa dell'Immacolata Concezione''.
 
==== Fratielle e Surelle ====
Ogni anno, dal [[26 novembre]] e per 12 giorni, fino all'[[8 dicembre]], in alcuni rioni, verso le prima ore del mattino si sente riecheggiare il famoso canto di Fratielle e Surelle<ref>{{cita web|http://www.liberoricercatore.it/Tradizioni/fratielleesurelle.htm|La tradizionale voce di Fratielle e Surelle|04-03-2008}}</ref>, in onore dell'[[Immacolata Concezione]]. Si racconta che questa tradizione sia nata dal voto di un pescatore che, incappato in mare in una furiosa tempesta, promise alla Vergine Immacolata che se gli avesse salvato la vita, le avrebbe dedicato ogni anno una Novena che, come dice la parola stessa, consiste in nove giorni di dedizione alla Vergine (ma c'è chi oggi ne fa dodici). I giorni dedicati alla Novena vengono chiamati stelle. Il cantore, infatti, per tutti i giorni che precedono l'otto dicembre, annuncia nel canto a che stella si trova. Il canto fa esattamente così:
{{quote|"''Fratielle e surelle,''
'''o Rusario 'a Madonna!''
''ogge è 'a primma stella d' 'a Madonna!"''}}
L'8 dicembre, invece, canta così:
{{quote|"''Fratielle e surelle,''
'''o Rusario 'a Madonna!''
''Ogge è 'o nommo bello d' 'a Madonna!''"}}
 
==== Martedì di Monte Coppola ====
Il martedì in Albis un tempo era dedicato alla gita fuoriporta cosiddetta Pasquetta così come in tutta la [[Campania]]. A Castellammare di Stabia il [[lunedì in Albis]] era dedicato alla [[Madonna di Pozzano]], mentre il martedì era chiamato il martedì di Monte Coppola, poiché, insieme ai cittadini del vicino paese di [[Pimonte]], si andava nei boschi di [[Quisisana]] e sul vicino monte Coppola, dove oltre ai soliti pic-nic fatti con i prodotti tipici della [[Pasqua]], gli stabiesi si lasciavano andare a giochi e riti antichi come il ballo sul tamburo detta anche ''tammurriata'' tipica dell'area dei [[monti Lattari]]. Da qualche anno questa festa si sta lentamente riprendendo dopo che per varie ragioni sia sociali che di cronaca era scomparsa dal calendario delle festività stabiesi.
 
== Cultura ==
=== Musei ===
==== Antiquarium Stabiano o Museo Archeologico ====
{{Vedi anche|Antiquarium stabiano}}
Nell'Antiquarium Stabiano o Museo Archeologico vengono raccolti tutti i reperti provenienti dagli scavi dell'antica [[Stabiae]], alcuni anche di notevole valore. Sfortunatamente però questo museo non ha mai avuto grossa fortuna, in quanto oltre a trovarsi in alcuni ambienti sottostanti la scuola media Stabiae, in via Marco Mario, è anche perennemente chiuso. Si è spesso parlato di un suo possibile trasferimento presso la Villa Gabola. I reperti stabiani troveranno finalmente degna sistemazione negli spazi adibiti a museo della splendida reggia di Quisisana<ref>{{cita web|http://comunicatostampa.blogspot.com/2007/06/dal-22-giugno-castellammare-di-stabia.html|L'antiquarium Stabiano alla Reggia di Quisisana|04-03-2008}}</ref>, situata sulla collina omonima, attualmente in fase di avanzato restauro.
 
==== Museo Diocesano ====
{{Vedi anche|Museo diocesano sorrentino-stabiese}}
Nel Museo Diocesano sono raccolti i reperti rinvenuti negli scavi sotto la Cattedrale di Castellammare di Stabia.Esso è collocato proprio nell'Oratorio dell'antica chiesa di San Filippo Neri adiacente al seminario di San Francesco,di fronte al Municipio.Oltre a ciò il Museo ospita anche una statua di terracotta che si vocifera possa raffigurare San Catello;dopo una più approfondita analisi però sembra che si tratti di San Biagio.
 
=== Cucina ===
[[File:Acqua della Madonna e Acqua Acetosella.jpg|thumb|100px|L'acqua della Madonna e l'acqua Acetosella]]
 
* ''[[Biscotto di Castellammare]]''
* ''Tarallini dolci''
* ''[[Provolone del Monaco]]''
* ''Pasta e fagioli del Monaco''
* ''Impepata di cozze dell'Acqua della Madonna''
* ''Miele della Madonna della Libera''
* ''[[Casatiello]] dolce''
* ''Carciofo di Schito''
* ''Caponate''
* ''Acqua Della Madonna''
 
=== Eventi ===
* ''Festa di San Catello''<ref>{{cita web|http://www.bogat.it/poesie%20stabiesi/'A%20festa%20'e%20Santu%20Catiello.htm|Poesia sulla festa di San Catello|08-03-2008}}</ref> il [[19 gennaio]] (solo religiosa)
* ''Festa di San Catello'' la seconda domenica di maggio (religiosa e civile)
* ''Festa della Madonna di Pozzano''<ref>{{cita web|http://digilander.libero.it/basilicadipozzano/feste.htm|La festa della Madonna di Pozzano|06-03-2008}}</ref> il lunedì dell'Angelo presso la frazione [[Pozzano]] (solo religiosa)
* ''Festa della Madonna di Pozzano'' a luglio presso la frazione [[Pozzano]] (civile e religiosa)
* ''Sagra delle Camarelle'' la prima domenica di settembre presso la frazione Madonna della Libera
* ''Sagra dei carciofi'' verso la fine di aprile in località Annunziatella
* ''Sagra del peperone'' a settembre durante al festa di San Michele presso la frazione [[Scanzano (Castellammare di Stabia)|Scanzano]]
* ''Sagra del pesce fritto'' il [[15 agosto]] presso il Rione Spiaggia
* ''Sagra dei sapori nostrani'' a settembre od ottobre nelle Nuove Terme
* ''Quisisana Festival'' - Festival dedicato alla musica classica
* ''Corto in Stabia'' - Rassegna dedicata a corti cinematografici per ragazzi
* ''Burattini nel Verde'' - Festival del teatro dei burattini
* ''Acqua di monte, gente di mare'': spettacoli teatrali alle Antiche Terme
[[File:Sorgente Acqua della Madonna.jpg|thumb|La sorgente dell'Acqua della Madonna]]
 
== Economia ==
Centro turistico, deve la sua fama agli scavi archeologici della antica città di [[Stabiae]], al termalismo, con ben due strutture termali, tanto da essere definita ''Metropoli delle acque, dei climi e del mare''<ref name="comune.castellammare-di-stabia.napoli.it"/>; è inoltre un affermato centro industriale: da ricordare infatti la presenza dei più antichi [[Cantiere navale di Castellammare di Stabia|cantieri navali]] italiani, ancora oggi in attività.
 
Di rilievo, anche se con sempre meno addetti, l'agricoltura e la pesca.
 
=== Turismo ===
Centro termale rinomato già dal [[1800]], Castellammare di Stabia fa del suo patrimonio idrico la prima fonte di sostentamento per il turismo: vanno ricordati i due complessi termali che oltre alla funzione di offrire le degustazioni dei vari tipi di acque offrono anche cure terapeutiche e spettacoli culturali. Al termalismo si affianca l'archeologia, con gli scavi archeologici dell'antica città romana di [[Stabiae]], l'architettura, con le numerose chiese e palazzi di notevole interesse storico e varie opere d'arte ed edicole votive dislocate per lo più nel centro antico<ref>{{cita web|http://www.liberoricercatore.it/Storia/edicolevotive.htm|Le edicole votive di Castellammare di Stabia|07-02-2010}}</ref>. Il turismo ha portato allo sviluppo di numerose strutture recettive, sia ad apertura stagionale che annuale, con quasi 20 alberghi, classificati tra le 4 e le 2 stelle<ref>{{cita web|http://www.liberoricercatore.it/Servizi/alberghistabiesi.htm|Le strutture ricettive di Castellammare di Stabia|07-02-2010}}</ref>, con l'aggiunta di una decina tra [[Agriturismo|agriturismi]] e bed & breakfast, per un totale di quasi 1000 posti letto: attualmente è una delle città [[Campania|campane]] con il maggior numero di presenze negli alberghi<ref>{{cita web|http://www.girodivite.it/Castellammare-di-Stabia-turisti-in.html|Presenze turistiche a Castellammare di Stabia|08-03-2008}}</ref>. Questo risultato è stato conseguito anche grazie alla strategica posizione di Castellammare di Stabia, la quale si trova nelle vicinanze di località turistiche di fama internazionale come [[Pompei]] e [[Sorrento]], ma che allo stesso tempo riesce ad offrire prezzi di soggiorno convenienti: a partire dal [[2008]] alcune navi da crociera di piccole dimensioni fanno scalo nel [[Porto di Castellammare di Stabia|porto stabiese]]<ref>{{cita web|http://www.ansa.it/infrastrutturetrasporti/notizie/fdg/200712121933299258/200712121933299258.html|Navi da crociera nel porto di Castellammare di Stabia|16-03-2008}}</ref> anziché in quello di [[Napoli]], sia per snellire il traffico crocieristico dello scalo napoletano sia per la facilità con cui è possibile raggiungere le mete turistiche.
 
=== Industria ===
[[File:Cantieri navali Castellammare di Stabia 1.jpg|thumb|right|I cantieri navali visti da Pozzano]]
Altra attività economica è l'industria: in primis i [[Cantiere navale di Castellammare di Stabia|cantieri navali]], che sono ancora la più importante attività industriale della zona, la quale offre lavoro ad oltre 1000 persone. A questa vanno aggiunte la ''Meridbulloni'', un'importante fabbrica per la produzione di bulloni e simili e l'''AVIS'', officine per la riparazione sia di [[Treno|treni]] che di [[autobus]]. La fascia costiera nord di Castellammare di Stabia, insieme a quella di [[Torre Annunziata]], ha rappresentato a partire dal [[dopoguerra]] uno dei poli industriali di maggiore produzione del [[sud Italia]]: erano infatti presenti importanti fabbriche come quella conserviera della [[Cirio]], diversi mulini per la lavorazione del grano e quindi della pasta, concerie, cantieri metallurgici e industrie farmaceutiche. A causa della crisi economica degli [[Anni 1980|anni ottanta]] molte di queste attività chiusero e tale evento arrecò alla città non solo un grave danno economico, ma la portò a diventare una delle città con il più alto tasso di disoccupazione dell'intera [[Italia|nazione]]. Nel corso degli anni post-crisi sono nate fabbriche di piccole dimensione specializzate nella produzione di prodotti locali o della terra.
 
==== Il cantiere navale ====
{{vedi anche|Cantiere navale di Castellammare di Stabia}}
Il [[cantiere navale di Castellammare di Stabia]], fondato nel [[1783]], è la più antica industria italiana, nonché il più antico e longevo [[cantiere navale]] d'[[Italia]]: ancora oggi costituisce un tassello importante nell'economia stabiese. Sempre all'avanguardia nell'utilizzo delle nuove tecnologie sviluppatesi nel corso degli anni, il cantiere ha visto la nascita di numerose navi di diversa tipologia tra cui navi da guerra e da trasporto merci o passeggeri: insieme a quelli di [[Ancona]] e [[Palermo]], è attualmente riservato alla costruzione di navi da trasporto. Tra le navi più importanti varate nel cantiere stabiese troviamo prima su tutte l'''[[Amerigo Vespucci (veliero)|Amerigo Vespucci]]'', l'unica nave scuola della [[Marina Militare Italiana]], le 3 ''[[Caio Duilio (disambigua)|Caio Duilio]]'', la ''[[Vittorio Veneto (550)|Vittorio Veneto]]'', fino ai più recenti traghetti ''[[Cruise Roma]]'' e ''[[Cruise Barcelona]]'', i più grandi del [[Mediterraneo]]. Va ricordato anche il completamento del ''[[batiscafo Trieste]]'' di ''[[Auguste Piccard]]''.
 
=== Agricoltura ===
L'agricoltura è praticata principalmente in due zone della città. Nella periferia nord, quella al confine con [[Pompei]], dove non è avvenuto il boom edilizio, tra le frazioni di [[Pioppaino]] e [[Ponte Persica]], si coltivano principalmente fiori, i quali vengono venduti nel vicino mercato dei fiori, e diversi prodotti tipici come i [[Carciofo|carciofi]] di Schito, pesche ed albicocche. Nella zona collinare, tra [[Scanzano (Castellammare di Stabia)|Scanzano]] e [[Quisisana]], invece si coltivano viti e agrumi, mentre il prodotto tipico per eccellenza è il [[peperone]], a cui durante il periodo estivo è dedicata anche una sagra, oltre ad essere un ingrediente fondamentale in un piatto stabiese ossia i peperoni alla scanzanese<ref>{{cita web|http://www.liberoricercatore.it/Tradizioni/piattistabiesi/peperoniscanzanesi.htm|La ricetta del Peperone alla Scanzanese|16-03-2008}}</ref>. I prodotti raccolti vengono in buona parte venduti nel mercato ortofrutticolo che si trova nel centro cittadino, i quali vengono acquistati sia da priviti sia dai commercianti di frutta del comprensorio.
 
=== Pesca e attività portuale ===
La pesca ha un buon risvolto economico per l'economia stabiese, anche se l'assenza di un mercato ittico, non la rende competitiva come le altre attività. Ciononostante è molto sviluppata la raccolta di mitili tra cui le [[Cozza|cozze]], come quelle coltivate nelle acque di [[Pozzano]].
 
Il commercio marittimo nel corso degli ultimi anni ha subito un lento declino, dovuto principalmente alla concorrenza del trasporto su gomma: ad oggi le principali materie importate sono grano e legno, mentre in passato a queste si aggiungevano ferro e carbone e veniva esportato pasta, conserve alimentari e sale, il quale veniva impacchettato nei magazzini generali a ridosso del [[Porto di Castellammare di Stabia|porto]]. Alle normali attività commerciali va aggiunto un servizio di rifornimento sia di acqua sia di viveri per l'[[isola di Capri]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade e Autostrade ===
L'uscita [[autostrada]]le Castellammare di Stabia è posta sull'[[Autostrada A3 (Italia)|A3]] [[Napoli]] - [[Pompei]] - [[Salerno]], tra le uscite di Pompei Ovest e Pompei Est: lo svincolo è sempre molto trafficato in quanto è possibile raggiungere tutti i centri della [[penisola sorrentina]] e della [[costiera amalfitana]]. La città stabiese è anche attraversata da due strade statali la ''[[Strada Statale 145 Sorrentina|statale 145 Sorrentina]]'', che attraversa tutti i centri della penisola sorrentina e la ''Strada Statale 366'' che giunge fino al [[Amalfi]] passando per [[Gragnano]], [[Pimonte]], [[Agerola]] e [[Furore (Italia)|Furore]]. Una parte della statale 145 viene definita ''bis'' e collega il casello autostradale con il centro della città. In progetto la costruzione di una nuova bretella autostradale che collegherà l'A3 con il [[Porto Marina di Stabia|porto di Marina di Stabia]].
 
=== Ferrovie ===
{{vedi anche|Ferrovia Torre Annunziata-Castellammare di Stabia-Gragnano|Ferrovia Torre Annunziata-Sorrento|Raccordo ferroviario per Castellammare Marittima}}
[[File:Stazione Castellammare di Stabia.jpg|thumb|right|La stazione FS Castellammare di Stabia]]
 
Castellammare di Stabia è stata una delle prime città italiane ad essere raggiunta da una [[Ferrovia|linea ferroviaria]]: nel [[1845]] venne aperte infatti la linea che collegava la città stabiese con [[Napoli]], prolungamento della [[Ferrovia Napoli-Portici|prima ferrovia italiana]]. Attualmente la città è attraversata da due linee ferroviaria, la ''[[Ferrovia Torre Annunziata-Castellammare di Stabia-Gragnano|ferrovia Torre Annunziata - Gragnano]]'', appartenente alle [[Ferrovie dello Stato|FS]] e la ''[[Ferrovia Torre Annunziata-Sorrento|ferrovia Torre Annunziata&nbsp;– Sorrento]]'' della [[Circumvesuviana]], oltre ad un ''[[Raccordo ferroviario per Castellammare Marittima|raccordo ferroviario]]'' utilizzato esclusivamente per il traffico merci per la [[stazione di Castellammare di Stabia Marittima]] e i [[Cantiere navale di Castellammare di Stabia|cantieri navali]]. Attualmente Castellammare di Stabia conta 6 stazioni attive, una delle Ferrovie dello Stato e il resto appartenenti alla Circumvesuviana oltre a due chiuse ossia [[Stazione di Castellammare Cantieri|Castellammare Cantieri]] e [[Stazione di Castellammare Terme|Castellammare Terme]]: per entrambe si parla di un rilancio. Infatti per la prima è prevista a breve la riapertura a servizio del [[Porto Marina di Stabia|porto turistico di Marina di Stabia]], mentre la seconda dovrebbe entrare a far parte del progetto ''Metrò Stabia''<ref>{{cita web|http://www.comune.castellammare-di-stabia.napoli.it/progetti/metrostabia.asp|Il progetto del Metrò Stabia|04-03-2008}}</ref>, ossia una sorta di servizio metropolitano tra [[Stazione di Pompei Scavi - Villa dei Misteri|Pompei]] e [[Stazione di Vico Equense|Vico Equense]] utilizzando la linea della Circumvesuviana. Sempre in ambito di tale progetto le stazioni stabiesi interessate dovrebbero essere completamente restaurate<ref>{{cita web|http://www.stazionidelmondo.it/metrostabiaelenuovestazionistabiesi.htm|Le nuove stazioni di Castellammare di Stabia|04-04-2008}}</ref> o addirittura completamente ricostruite come nel caso di [[Stazione di Via Nocera|Via Nocera]] che prenderà il nome di ''Stabia Nuova''.
 
{| {{prettytable}}
|- bgcolor=#D8D8DF
| colspan=6 | &nbsp; '''Stazioni'''
|- bgcolor=#D8D8DF
! Nome
! Gestore
! Stato attuale
! Servizio
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||'''[[Stazione di Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]]'''
|align=center|[[Ferrovie dello Stato|FS]]||In uso||Passeggeri
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||'''[[Stazione di Castellammare di Stabia (Circumvesuviana)|Castellammare di Stabia]]'''
|align=center|[[Circumvesuviana]]||In uso||Passeggeri
|- bgcolor="#FFFFFF"
||'''[[Stazione di Castellammare Cantieri|Castellammare Cantieri]]'''
|align=center|[[Ferrovie dello Stato|FS]]||Chiusa||Passeggeri
|- bgcolor="#F8F8FF"
||'''[[Stazione di Castellammare di Stabia Marittima|Castellammare di Stabia Marittima]]'''
|align=center|[[Ferrovie dello Stato|FS]]||Chiusa||Merci
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||'''[[Stazione di Castellammare Terme|Castellammare Terme]]'''
|align=center|[[Circumvesuviana]]||Chiusa||Passeggeri
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||'''[[Stazione di Pioppaino|Pioppaino]]'''
|align=center|[[Circumvesuviana]]||In uso||Passeggeri
|- bgcolor="#FFFFFF"
||'''[[Stazione di Ponte Persica|Ponte Persica]]'''
|align=center|[[Circumvesuviana]]||In uso||Passeggeri
|- bgcolor="#F8F8FF"
||'''[[Stazione di Pozzano|Pozzano]]'''
|align=center|[[Circumvesuviana]]||In uso||Passeggeri
|- bgcolor="#FFFFFF"
||'''[[Stazione di Via Nocera|Via Nocera]]'''
|align=center|[[Circumvesuviana]]||In uso||Passeggeri
|}
 
=== Autobus ===
==== Autobus urbani ====
La rete di autobus urbani<ref>{{cita web|http://www.stazionidelmondo.it/autobuscastellammare.htm|Gli autobus urbani di Castellammare di Stabia|05-03-2008}}</ref> è gestito dall'''EAV Bus'', in passato sotto il controllo dell'[[Azienda Stabiese Mobilità|ASM (Azienda Stabiese Mobilità)]], che con il suo parco autobus collega il centro cittadino con le varie zone della città. I percorsi sono interamente nel comune di Castellammare di Stabia, eccetto due linee che sforano nel comune di [[Gragnano]] e in quello di [[Santa Maria la Carità]].
 
==== Autobus turistici ====
Dal [[maggio]] [[2008]] è entrato in funzione a pieno regime il ''City Sightseeing''<ref>{{cita web|http://www.videocomunicazioni.com/2008/04/15/turismo-a-castellammare-il-nuovo-city-sightseeing/|Il City Sightseeing a Castellammare di Stabia|10-05-2008}}</ref>, autobus scoperto a 29 posti dotato di audioguida con quattro lingue disponibili, che collega le diverse zone turistiche della città. Il percorso che attualmente svolge è Porto, Marina di Stabia, [[Funivia del Faito|funivia]], Scavi archeologici, Nuove Terme e Belvedere di Pozzano.
 
==== Autobus extraurbani ====
Numerose società effettuano trasporto extraurbano, collegando Castellammare di Stabia con numerose località limitrofe. La [[Sogin - Sita|SITA]] collega la città stabiese con [[Gragnano]], [[Lettere (Italia)|Lettere]], [[Casola di Napoli]], [[Pimonte]], [[Agerola]] e [[Amalfi]], la CSTP offre collegamenti con [[Sant'Antonio Abate (Italia)|Sant'Antonio Abate]], [[Scafati]], [[Angri]], [[Corbara (Italia)|Corbara]], [[Sarno]], [[San Marzano sul Sarno]], la [[Circumvesuviana]] per [[Nola]] e [[Pomigliano d'Arco]]. Altri autobus partono per [[Roma]], [[Fisciano]], [[Battipaglia]], [[Napoli]] e l'[[aeroporto di Capodichino]].
 
=== Porti ===
[[File:Porto di Castellammare di Stabia.jpg|thumb|right|Il porto di Castellammare di Stabia]]
 
==== Porto commerciale ====
{{vedi anche|Porto di Castellammare di Stabia}}
Il porto commerciale<ref>{{cita web|http://www.gdangelo.it/porto.htm|La storia del porto commerciale di Castellammare di Stabia|08-03-2008}}</ref> di Castellammare di Stabia corre lungo tutta la costa del centro antico, partendo da piazza [[Giovanni XXIII]] fino ad arrivare ai [[Cantiere navale di Castellammare di Stabia|cantieri navali]]. Vi sono varie banchine, alcune delle quali attrezzate con particolari macchinari per la raccolta del grano: oggi tale operazione non viene più svolta. L'attività commerciale oggi si mantiene soprattutto grazie a merci quali farina e legno. Questo porto inoltre ha anche la funzione di trasporto passeggeri: partono infatti vari traghetti e aliscafi per [[Capri]] e addirittura si prospetta una riqualificazione dello stesso per realizzare uno scalo crocieristico utilizzando gli ex magazzini del sale: nel porto ferma la linea1 (MM1) del [[Metrò del Mare]], ossia la linea [[Monte di Procida]] - [[Sorrento]]. Vi sono inoltre altre banchine, costruite recentemente per l'attracco delle imbarcazioni di pescatori o turistiche. Nelle acque del porto si affaccia anche il cantiere navale, e proprio in quest'area vengono svolti i vari. Sono inoltre ancora osservabili vari binari di quando era in funzione la [[Stazione di Castellammare Marittima|stazione marittima]].
 
==== Marina di Stabia ====
{{vedi anche|Porto Marina di Stabia}}
Marina di Stabia è uno dei porti turistici più grandi d'Italia<ref>{{cita web|http://www.marinadistabia.it|Il porto di Marina di Stabia|04-04-2008}}</ref>. È stato inaugurato nel [[2007]].
 
=== Funivia del Faito ===
{{Vedi anche|Funivia del Faito}}
Inaugurata il [[24 agosto]] [[1952]], la [[funivia del Faito]] collega la città di Castellammare con il monte Faito, oltre a luogo di vacanza, meta di svago, soprattutto nel periodo estivo, di centinaia di abitanti delle zone limitrofe. La [[funivia]] impiega 8 minuti per coprire l'intero percorso di 1100 metri. L'impianto, gestito dalla [[Circumvesuviana]] e completamente rinnovato nel [[1990]], è aperto al pubblico dal [[1º aprile]] (se [[Pasqua]] cade nel mese di marzo l'apertura è anticipata al sabato santo) al [[31 ottobre]]. La stazione a Castellammare si trova all'interno della stazione Castellammare di Stabia della Circumvesuviana.
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= [[Luigi Bobbio (politico)|Luigi Bobbio]]
|DataElezione= 30/03/2010
|partito=[[centrodestra]]
}}
 
== Sport ==
=== Canottaggio ===
Castellammare di Stabia è la culla dei tre [[fratelli Abbagnale]], campionissimi del canottaggio azzurro con i loro 5 ori olimpici a cui si aggiungono 1 argento ed innumerevoli successi ai mondiali. La loro società di origine, Il [[Circolo Nautico Stabia]], è tuttora una delle più importanti nel panorama remiero italiano.
 
=== Calcio ===
[[File:Romeo Menti Stabia.jpg|thumb|Lo stadio Romeo Menti]]
La [[Società Sportiva Juve Stabia]]<ref>{{cita web|http://www.ssjuvestabia.it/index.php|Squadra, partite e campionato della Juve Stabia|08-03-2008}}</ref> è la squadra calcistica più importante di Castellammare di Stabia.
Fondata nel [[1925]], la prima squadra stabiese venne in realtà fondata il [[19 marzo]] del [[1907]] con il nome di ''Sport Club Stabia''.
Dopo il fallimento avvenuto all'inizio del nuovo millennio, la Juve Stabia milita attualmente in [[Serie B]], dopo essere risalita dalla [[serie D]] nel giro di 6 anni.
Nel campionato [[1951]]-[[1952]]<ref>{{cita web|http://www.stabia1907.it/centenario/index.php|La Juve Stabia in serie B|08-03-2008}}</ref> la squadra stabiese è riuscita ad arrivare anche nel campionato di [[serie B]] retrocedendo lo stesso anno. Il trofeo più prestigioso vinto è la [[Coppa Italia (calcio)|coppa Italia]] di Lega Pro. Dopo 60 anni la Juve Stabia ritorna in Serie B vincendo ai play off contro il Benevento e l'Atletico Roma. Il campo di gioco ufficiale è lo [[stadio Romeo Menti (Castellammare di Stabia)|stadio Romeo Menti]] di Castellammare di Stabia.
Altre squadre calcistiche di Castellammare sono la ''Libertas Stabia'' che milita nel campionato di Eccellenza l'A.S. Juventude Stabia che milita in Prima Categoria e la fondazione ONLUS Sporting Carmine che milita nel campionato CSI.
 
=== Ciclismo ===
Il ''[[Giro d'Italia]]'' ha fatto tappa una sola volta nella sua storia a Castellammare di Stabia ossia nel [[1982]]. La sesta tappa infatti prevedeva la partenza da [[Caserta]] e l'arrivo nella città stabiese dopo un percorso di 135&nbsp;km: la tappa andò a [[Silvano Contini]]. Il giorno successivo il giro ripartì da Castellammare di Stabia alla volta di [[Diamante (Italia)|Diamante]] (226&nbsp;km): la tappa venne vinta da [[Francesco Moser]]. Molte altre volte però il giro è
transitato attraverso le vie di Castellammare, come nell'edizione [[2007]], nella tappa [[Salerno]] - Montevergine di Mercogliano e nel [[2009]] in occasione del centenario la 19º tappa del ''[[Giro d'Italia]]'' è passato per il Viale Europa verso Torre Annunziata, la tappa partita da [[Avellino]] e conclusa sul [[Vesuvio]] è stata vinta da [[Carlos Sastre]].
 
=== Basket ===
Castellammare di Stabia ha due società di basket, una maschile, il ''Basket Team Stabia'' che milita nel campionato di serie C2, ed una femminile, la ''Fiamma Stabia'' che milita nel campionato di serie B d'eccellenza.
Inoltre il Basket Team Stabia categoria Under 13 ha conquistato il secondo posto a livello regionale.
 
=== Calcio a 5 ===
Castellammare di Stabia è rappresentata in questo sport dal Futsal Boca, che milita nel campionato di Serie C2.
 
=== Maratone ===
Sono due le principali maratone agonistiche che interessano la città stabiese. La prima, la ''Mare e Monti'', viene svolta in inverno ed è una maratona che, partendo da Castellammare di Stabia, arriva fino a [[Sorrento]], attraversando centri della penisola sorrentina quali [[Vico Equense]], [[Meta di Sorrento]], [[Piano di Sorrento]] e [[Sant'Agnello]]. La seconda invece, chiamata ''Notturna Stabiese'', giunta alla XXI edizione, interessa solo Castellammare di Stabia, in quanto gli atleti seguono un percorso all'interno della città: questa viene svolta in tarda primavera, l'ultimo sabato di maggio.
 
=== Nuoto ===
A Castellammare ha sede una sezione della società di nuoto [[Blue Team Stabiae]].
 
=== Pallavolo ===
La pallavolo nel territorio stabiese conta una squadra femminile e una maschile, entrambe con il nome di ''[[Pool Stabiae Volley]]'' ed entrambe militano nel campionato di serie B2. A queste due squadre si affiancano altre compagini a livello giovanile.
 
=== Rugby ===
Castellammare di Stabia ha una squadra di [[rugby]], i "''Wasps Stabia Rugby''"<ref>{{cita web|http://www.stabiarugby.it/home.htm|La squadra, il campionato e le partite dei Waps Stabia Rugby|08-03-2008}}</ref> che milita nel campionato nazionale di serie C. Si sta inoltre allestendo una squadra femminile. Fonte di orgoglio per Castellammare di Stabia e per lo Stabia Rugby è lo storico gemellaggio con gli inglesi dei ''[[London Wasps]]'', una delle squadre più forti e conosciute del mondo nonché squadra campione d'[[Europa]], ai quali i Wasps Stabiesi si ispirano e dai quali prendono il nome.
 
=== Vela ===
Il ''Giro d'Italia in vela'' ha fatto tappa a Castellammare di Stabia nel [[2005]]<ref>{{cita web|http://www.cinoricci.it/girovela2005/presentazione.php|Il percorso del giro d'Italia in vela 2005|07-03-2008}}</ref>, nel [[2006]]<ref>{{cita web|http://www.cinoricci.it/girovela2006/percorso.php|Il percorso del giro d'Italia in vela 2006|07-03-2008}}</ref> e nel [[2008]]<ref>{{cita web|http://www.cinoricci.it/sito/girovela2008/percorso.php|Il percorso del giro d'Italia in vela 2008|11-08-2008}}</ref>.
 
=== Tiro a Segno ===
[[File:Logo TSN Stabia.jpg|thumb|Il logo della sezione.]]
Nella città di Castellammare di Stabia è presente una sezione storica del Tiro A Segno Nazionale<ref>http://www.uits.it/DettaglioSezione.asp?IdSezione=1020</ref> ([[UITS]]). Nella sezione vi è un poligono a 10 metri Indoor per il tiro ad aria compressa (carabina/pistola), un poligono a 50 metri outdoor per il tiro con armi da fuoco sportive (carabina/pistola), e un poligono a 25 metri outdoor per il tiro con armi da fuoco (pistola).
Sede di atleti vincenti che hanno portato lustro alla sezione e alla città con i numerosi trofei esposti nella sala principale.
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* Ciro Cacciola ''et al.'' ''Rivivi la Città''. Napoli, Progetto Impresa, 1996.
* Antonio Ferrara. ''Castellammare di Stabia: guida breve agli scavi di Stabiae''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore.
* Giuseppe Centonze. ''Stabiana. Castellammare di Stabia e dintorni nella storia, nella letteratura, nell'arte''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 2006.
* Catello Parisi. ''Cenno Storico-Descrittivo della città di Castellammare di Stabia''. Castellammare di Stabia, D'Auria Editore, 1999.
* Giuseppe D'Angelo. ''Le strade di Castellammare di Stabia. I luoghi, i personaggi, le strade''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 2000.
* Vanacore Catello - Bussi Raffaele. ''Storie di navi e di uomini. Il cantiere navale di Castellammare di Stabia''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 1999.
* Benito Caccioppoli. ''Terme e acque minerali dai romani ai nostri giorni. Le strutture termali di Castellammare di Stabia ''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 1995.
* Giuseppe D'Angelo. ''Castellammare di Stabia. I luoghi della memoria ''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 1994.
* Sorgente Ciro. ''L'altra città. Castellammare di Stabia''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 1994.
* Antonio Barone. ''Castellammare di Stabia. Pagine di storia''. Napoli, Godat, 1995.
* AA.VV. ''In Stabiano - Exploring the Ancient Seaside of the Roman Elite''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 2005. ISBN 88-8090-222-9.
* Giuseppe Centonze. ''Stabiana - Castellammare di Stabia e dintorni nella storia, nella letteratura, nell'arte''. Castellammare di Stabia, Lonbogardi Editore, 1996. ISBN 88-8090-223-7.
* Egidio Valcaccia. ''Una città Mariana - Le Madonne incoronate di Castellammare di Stabia''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 2007. ISBN 978-88-8090-257-7
* Antonio Cimmino, Mario Ilardo, Elisa Savarese. ''Uomini di mare e di guerra - Decorati e caduti del compartimento marittimo di Castellammare di Stabia''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 2007. ISBN 978-88-8090-252-2.
* Egidio Valcaccia. ''La città di Stabiae e San Catello suo patrono''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 2007. ISBN 978-88-8090-254-6.
* Raffaele Bussi. ''Il fotografo e la città - Castellammare di Stabia nell'archivio di Mimì Paolercio''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 1999. ISBN 88-8090-181-8.
* Eduardo Mario De Seta. ''Il presepre del Duomo di Castellammare di Stabia''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 2002. ISBN 88-8090-009-9.
* AA.VV.''Stabia Duemila - L'utopia possibile''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 2000. ISBN 88-8090-047-1.
* Benito Antonio Caccioppoli. ''Terme e acque minerali dai Romani ai giorni nostri''. Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 1997. ISBN 88-8090-060-9
* Marici Magalhaes. ''Stabiae Romana. La prosopografia e la documentazione epigrafica:iscrizioni lapidarie e bronzee, bolli laterizi e sigilli'' ISBN 88-8090-234-2
* Egidio Valcaccia. ''Tempore quo Langobardorum. Studio sull'epoca dei santi Catello e Antonino'', Longobardi Editore 2006.ISBN 88-8090-235-0
* AA.VV.. ''Otium Laudens. Stabiae - at the heart of the roman empire'', ISBN 978-88-8090-264-5
* Francesco Di Capua. ''Il santuario di San Michele Arcangelo sul Monte Faito'', Longobardi Editore 2007. ISBN 978-88-8090-262-1
* Egidio Valcaccia. ''Le confraternite nel Centro Antico di Castellammare di Stabi''a, Longobardi Editore 2007. ISBN 88-8090-225-3
* Giuseppe Centonze. ''I pellegrinaggi sul monte Faito e il miracolo di San Michele''. Presentazione di Catello Malafronte e Antonio Cioffi, Castellammare di Stabia, N. Longobardi Editore per il Santuario di San Michele Arcangelo sul Faito, 2008. ISBN 978-88-8090-275-1
* Egidio Valcaccia, L'Immacolata Concezione. ‘O nomme bello r' ‘a Maronna. Culto e tradizione a Castellammare di Stabia, Castellammare di Stabia 2008.ISBN 978-88-8090-282-2
* Giuseppe Centonze. ''Spigolature Stabiane. Descrizioni, impressioni, memorie, fantasie, curiosità su Castellammare di Stabia e dintorni nelle pagine di scrittori e viaggiatori''. Castellammare di Stabia, Bibliotheca Stabiana, 2011.
 
== Voci correlate ==
* [[Biscotto di Castellammare]]
* [[Cantiere navale di Castellammare di Stabia]]
* [[Porto di Castellammare di Stabia]]
* [[Porto Marina di Stabia]]
* [[San Catello]]
* [[Stabiae]]
* [[Stazione di Castellammare di Stabia]]
* [[Stazione di Castellammare di Stabia (Circumvesuviana)]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Campania/Provincia_di_Napoli/Località/Castellammare_di_Stabia}}
* [http://www.gdangelo.it Il più antico sito su Castellammare di Stabia]
* [http://www.liberoricercatore.it Castellammare di Stabia (liberoricercatore.it): la storia, la cultura e le tradizioni stabiesi]
* [http://www.stabiana.it Stabiana: sito su Castellammare di Stabia nella letteratura, nell'arte, nella storia]
 
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