Gente in Aspromonte e Attilio Veraldi: differenze tra le pagine

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{{LibroBio
|Nome = Attilio
|titolo = Gente in Aspromonte
|Cognome = Veraldi
|autore = [[Corrado Alvaro]]
|Sesso = M
|immagine = Genteinaspromonte30.jpg
|LuogoNascita = Napoli
|didascalia = Copertina prima edizione di "Gente in Aspromonte", Firenze: Le Monnier, 1930
|GiornoMeseNascita =
|annoorig = 1930
|AnnoNascita = 1925
|genere = [[racconti]]
|LuogoMorte = Monte Carlo
|lingua = it
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1999
|Epoca = 1900
|Attività = scrittore
|Attività2 = traduttore
|Nazionalità = italiano
}}
 
Nonostante la produzione tutto sommato poco copiosa, per l'eleganza della scrittura e la maestria delle descrizioni taglienti, a volte impietose e mai folkloristiche, Veraldi è considerato uno dei padri del [[Giallo (genere)|giallo]] italiano.
'''''Gente in Aspromonte''''' è una raccolta di tredici [[Racconto|racconti]] di [[Corrado Alvaro]], considerata tra le più alte espressioni della [[letteratura]] [[Mezzogiorno (Italia)|meridionalistica]] e tra le più significative del nuovo [[realismo (letteratura)|realismo]] del Novecento.
 
== Biografia ==
Pubblicato per la prima volta a [[Firenze]] da [[Le Monnier]] nel [[1930]], è un [[romanzo]] che racconta la durezza della vita dei [[pastore|pastori]] in [[Aspromonte]], nei primi anni del [[Novecento]]:
Attilio Veraldi cominciò a scrivere romanzi gialli relativamente tardi, su insistenza dell'allora direttore editoriale della [[Rizzoli]] [[Mario Spagnol]] che lo convinse, pare con qualche difficoltà, a mettere mano a ''La mazzetta'', pubblicato dalla stessa casa editrice nel 1976. Fino ad allora Veraldi era stato soprattutto traduttore raffinato ed elegante dall'inglese e da lingue scandinave, lavorando e viaggiando tra [[Milano]], la [[Scandinavia]], l'[[America del Sud]] e del [[America del Nord|nord]].
 
Con ''La mazzetta'', dal quale fu tratto anche un [[La mazzetta (film)|fortunato film]], Veraldi creò il personaggio di ''Sasà Jovine'', un ambiguo ma simpatico faccendiere di mezza tacca dedito al disbrigo di incombenze poco pulite al servizio di personaggi compromessi con la [[camorra]], sempre in bilico tra legalità e illegalità, in un'ambientazione da [[hard boiled]] californiano, senza nulla concedere alla macchietta partenopea. Iovine tornò poi in ''Uomo di conseguenza''; un altro fortunato personaggio di Veraldi è il commissario Apicella, presente sia in ''Naso di cane'' (anche questo diventato un film) che in ''L'amica degli amici''.
{{Citazione|''Non è bella la vita dei pastori in Aspromonte, d'inverno, quando i torbidi torrenti corrono al mare, e la terra sembra navigare sulle acque. I pastori stanno nelle case costruite di frasche e di fango, e dormono con gli animali. Vanno in giro coi lunghi cappucci attaccati ad una mantelletta triangolare che protegge le spalle, come si vede talvolta raffigurato qualche dio greco pellegrino e invernale. I torrenti hanno una voce assordante''.|[[Corrado Alvaro]] - Gente in Aspromonte ''(incipit)''}}
 
Con Veraldi [[Napoli]] entrò così a pieno titolo nella geografia del [[giallo]] italiano contemporaneo<ref>[[Massimo Carloni]], ''L'hard-boiled school a Napoli: i romanzi di Attilio Veraldi'', in "[[Critica letteraria (rivista)|Critica letteraria]]", luglio-settembre 1984</ref>; e con ''Il Vomerese'' l'autore fu uno dei primi a porre al centro di un romanzo il fenomeno del terrorismo rosso.
È il primo lungo [[racconto]] a dare il nome all'intera opera. Gli altri dodici [[racconti]] minori sono: ''La pigiatrice d’uva'', ''Il rubino'', ''La zingara'', ''Coronata'', ''Teresita'', ''Romantica'', ''La signora Flavia'', ''Innocenza'', ''Vocesana e Primante'', ''Temporale d’autunno'', ''Cata dorme'', ''Ventiquattr’ore''.
 
Veraldi morì a [[Montecarlo]] nel 1999.
== I tredici racconti ==
=== Gente in Aspromonte ===
Il primo racconto è ambientato in [[Calabria]] in una delle zone più depresse del meridione dove i [[Pastore|pastori]] sottostanno alle condizioni che la [[natura]] e i padroni impongono loro.
 
== Opere ==
È la storia degli Argirò, una poverissima famiglia che vive senza alcuna speranza di poter cambiare la propria dura condizione. Uno dei figli, Benedetto, studia in [[seminario]] ed è l'unico vanto della famiglia che vede in lui il mezzo per riscattarsi socialmente agli occhi dei potenti locali, primi tra tutti i fratelli Mezzatesta, ricchi e famosi [[latifondo|proprietari terrieri]].
* ''[[La mazzetta (romanzo)|La mazzetta]]'' (1976)
Contemporaneamente, l'altro figlio Antonello inizia a farsi consapevole della propria condizione: {{Citazione|Per la prima volta capiva di essere in mezzo a qualche cosa di ingiusto; il sentimento della sua condizione gli si affacciò improvviso e chiaro e si sentiva come un angelo caduto.|[[Corrado Alvaro]] - Gente in Aspromonte)}}
* ''[[Uomo di conseguenza]]'' (1978)
* ''[[Il vomerese]]'' (1980)
* ''[[Naso di cane (romanzo)|Naso di cane]]'' (1982)
* ''[[L'amica degli amici]]'' (1984)
* ''[[Donna da Quirinale]]'' (1990)
* ''[[Scicco]]'' (1991)
* ''[[L'ombra dell'avventura]]'' (1992)
* L'inseguimento (1925-1999)
 
=== Traduzioni ===
Gli Argirò tentano di intraprendere varie iniziative, che si rivelano tutte senza esito. Da ultimo acquistano una [[mulo|mula]] per trasportare merci, ma i figli illegittimi di Filippo Mezzatesta incendiano la [[stalla]] e la mula muore. Antonello, che lavorava come manovale lontano dal paese per mantenere il fratello presso il seminario, ritorna a casa in pessime condizioni economiche e di salute e, dopo qualche tempo, appicca il fuoco a un bosco di Filippo Mezzatesta e comincia a distribuire ai [[pastore|pastori]] la carne delle bestie morte nell'incendio. Da quel momento inizia per lui una vita da [[Banditismo|fuorilegge]], fatta di continue razzie nelle proprietà dei potenti per vendicare i soprusi subiti dai più deboli. Finirà poi arrestato: {{Citazione|Finalmente, disse, potrò parlare con la Giustizia. Ché ci è voluto per poterla incontrare e dirle il fatto mio.|[[Corrado Alvaro]] - Gente in Aspromonte)}}
* {{Cita libro|autore=[[Howard Fast]]|titolo=[[Spartacus (romanzo)|Spartacus]]|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1959}} - Milano, Tropea, 2000.
* {{Cita libro|autore=Aage Falk Hansen|titolo=Il Giornalaio di Vesterbro|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1958}}
* {{Cita libro|autore=William R. Anderson-Clay Blair Jr.|titolo=Col Nautilus sotto il Polo|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1959}}
* {{Cita libro|autore=Frances Winwar|titolo=Con D'Annunzio, di fuoco in fuoco|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1960}}
* {{Cita libro|autore=[[Malcolm Lowry]]|titolo=Buio come la tomba dove giace il mio amico|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1971}}
* {{Cita libro|autore=[[David Ignatius]]|titolo=Agenti d'innocenza|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1988}}
 
=== LaNote pigiatrice d'ovo ===
<references/>
Una pigiatrice d'[[uva]] ed un uomo lavorano insieme in un [[vigneto|vigna]]. L'uomo è attratto dalla donna, che rifiuta le sue attenzioni in modo sdegnoso. Successivamente arriva alla vigna il figlio del padrone, al quale la donna offre del [[mosto]]; contento di aver bevuto, l’uomo salta in sella al suo [[cavallo]], e va via. La donna è attratta dall'uomo e lo desidera. Lo rivela apertamente generando la gelosia dell'uomo che l'è accanto. La tragedia è nell'aria e Alvaro è abile a descriverne i segnali premonitori.
 
=== IlCollegamenti rubinoesterni ===
* {{Collegamenti esterni}}
Un [[Emigrazione|emigrante]], di ritorno dall'[[Stati Uniti d'America|America]], trova un [[rubino]] senza capire effettivamente il suo enorme valore. Tornato in [[Stati Uniti d'America|patria]], decide di aprire una bottega, avviando così con fatica un'attività commerciale. Un giorno regalerà al proprio figlio (per giocare con agli amici) quella che lui credeva una semplice pallina di [[cristallo]], e che in realtà era un rubino dall'ingente valore.
 
{{Controllo di autorità}}
=== La zingara ===
{{Portale|biografie|Giallo|Letteratura}}
È la storia di Crisolia, una ragazza che sogna di andar via dal suo paese e che si lega a uno [[zingaro]], condividendo con lui un'esistenza raminga.
 
[[Categoria:Autori di gialli italiani]]
=== Coronata ===
[[Categoria:Traduttori all'italiano]]
Coronata una ragazza che, per via di un presentimento, si rifiuta di recarsi in [[pellegrinaggio]] al santuario per ringraziare la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] della guarigione da una [[malattia]]. Costretta dai genitori ad andare, durante il pellegrinaggio è rapita dal suo amato. Ritrovata, rifiuta di tornare a casa rompendo definitivamente i legami con i genitori.
[[Categoria:Traduttori dall'inglese all'italiano]]
 
=== Teresita ===
A Teresita, il padre, sin da piccola, ha imposto di andare tutte le mattine a bussare alla sua porta, aspettare che si svegli e la faccia entrare per dirgli quanto bene gli vuole. Quest'impegno deve continuare anche dopo il matrimonio e Teresita continua a recarsi tutte le mattine alle 7 presso la casa paterna per eseguire il suo rituale. Non rinuncia neanche la mattina dopo aver partorito. Però quel giorno il padre la fa attendere a lungo e la donna, spossata per la fatica e tutta fradicia per la pioggia, muore.
 
=== Romantica ===
È la storia di un uomo del Nord che dopo aver seguito [[Garibaldi]], rinuncia a ritornare nel suo paese natale e si stabilisce in un paese del Meridione.
Ciò soprattutto per una delusione amorosa. Si rifà una vita, legandosi ad una donna del luogo, da cui ha una figlia. Vive quasi tutta la sua vita come in trance e solo verso la fine capisce di aver trattato come una schiava la sua nuova donna e, forse, di non avere mai amato la donna del Nord, di cui non ricorda neanche più le fattezze.
 
=== La signora Flavia ===
Due protagonisti: la padrona e il servo. Lo sfondo è un piccolo paese di provincia. Lei, la signora Flavia è ricca; attraversa le strade come una regina. La gente l'ammira, le cede il passo con rispetto. Ha una certa eleganza nel vestire e nel camminare. Lui, Serafino il servo, è giovane ma scalzo e mal vestito. La sua padrona, se la sogna di notte e di giorno. Spera di avvicinarla e che lei gli parli, ma ciò non accade mai.
Lui stesso, con i suoi vestiti mal ridotti si vergogna ad avvicinarsi.
Un giorno l'accompagna, mentre lei monta la cavalla. Procedono insieme, poi, attraversando un fiume, lei cade in acqua e sviene. Lui la riporta a riva. La distende per terra. Le scioglie il primo bottone. Sente e vede il suo seno molle. Ed avverte i sospiri della donna che gonfia il petto con il suo respiro.
 
=== Innocenza ===
Un uomo mentre attraversa a piedi le montagne per ritornare a casa è sorpreso dalla notte; entra in una casa dove la porta è aperta. Dentro c'è una donna che lo accoglie con gentilezza. L'uomo muore dalla stanchezza e non ha tempo e voglia di farsi delle domande. Chiede solo il permesso di poter dormire per terra. La donna glielo concede. Si addormenta subito e nel sonno sente forti rumori alla porta. C'è gente che vuole entrare, ma la donna li convince ad andare via. Al mattino si ritrova sul letto, senza sapere come. La donna, prima di partire, gli prepara qualcosa per il viaggio. Mentre lo fa, l'uomo scopre sotto i capelli la cicatrice di un taglio contraddistingue le donne di malaffare. Per niente turbato si avvicina e le dà un bacio sulla ferita.
Poi va via.
 
=== Vocesana e Primante ===
Una storia di odio che finisce in tragedia tra due uomini che ambiscono a essere il Cristo e portare la croce nella processione del Venerdì Santo.
 
=== Temporale d'autunno ===
Un uomo, sorpreso da un temporale autunnale si rifugia in una grotta. Dopo un po' scopre che nell'interno c'è una donna, al riparo anch'essa dalla pioggia. I due cominciano a parlare; scoprono di essere dello stesso paese e di far parte di due famiglie nemiche. Lentamente nasce una simpatia e al mattino i due decidono di scappare insieme sulla mula dell'uomo.
 
=== Cata dorme ===
Due studenti decidono di abbandonare gli studi e di rientrare al paese. Una volta arrivati non hanno però il coraggio di tornare a casa perché hanno paura delle reazioni dei genitori. Decidono quindi di passare la notte da Cata, una donna che ha sempre soddisfatto le voglie degli uomini del paese e che tutti, giovani e adulti, hanno sempre desiderato. Entrano e vedono la donna distesa sul letto. Credono che dorma, ma più tardi si accorgono ch'è stata uccisa. Escono precipitosamente e rientrano nella città dei loro studi.
 
=== Ventiquattr'ore ===
Tre emigranti vagano in una terra straniera. Si uniscono poi ad un prete, dopo aver tentato di derubarlo. Con lui si dirigono verso un locale dove si ritrovano i compaesani. Qui, tra gli altri, c'è una donna
che riesce a prevedere chi è predestinato a morire entro breve termine. Lo indica, all'improvviso, alzando una mano e rivolgendola verso il "malcapitato". Questa volta la dirige verso il gruppo dei quattro senza che si riesca a capire chi di essi è il prescelto. Pertanto segue per tutti e quattro una notte di paura nell'attesa dell'evento.
 
== Edizioni ==
* {{Cita libro
|autore= Corrado Alvaro
|titolo= Gente in Aspromonte
|anno= 2000
|editore= [[Garzanti|Garzanti Libri]]
|edizione= 9.a ed., collana Gli elefanti - Narrativa
|pp= IX-180
|isbn= 978-88-11-66975-3
}}
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q=Gente in Aspromonte|q_preposizione=da|etichetta=''Gente in Aspromonte''}}
 
{{Portale|letteratura}}
 
[[Categoria:Raccolte di racconti italiani]]