D-2 Narodovolets e Albert Stolz: differenze tra le pagine
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{{Bio
|Nome = Albert
|Cognome = Stolz
|Sesso = M
|LuogoNascita = Bolzano
|GiornoMeseNascita = 19 novembre
|AnnoNascita = 1875
|LuogoMorte = Bolzano
|GiornoMeseMorte = 8 gennaio
|AnnoMorte = 1947
|Epoca = 1900
|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit = è stato un [[pittore]] [[Provincia autonoma di Bolzano|altoatesino]] di [[lingua tedesca]]
|Immagine=Weißes Rössl Bozen - 2014.JPG
|Didascalia=Affresco di Stolz sulla facciata della locanda ''Weißes Rössl-Cavallino Bianco'' di Bolzano<ref name=cavallino_bianco>{{cita web|url=http://www.provincia.bz.it/arte-cultura/beni-culturali/monumentbrowser-ricerca.asp?status=detail&id=13776|titolo=Ristorante Cavallino Bianco, via Bottai 6|accesso=28 agosto 2018}}</ref>
|Note=▼
}}
==
[[File:Rathaus Meran Fassadenfresko Albert Stolz 1930-31.jpg|thumb|Affresco sulla facciata del municipio di [[Merano]] eseguito negli anni 1930/31, che mostra l'edificio preesistente e i lavori costruttivi per quello nuovo]]
Figlio di [[Ignaz Stolz (pittore 1840)|Ignaz Stolz]] e fratello minore di [[Ignaz Stolz|Ignaz jr.]] e [[Rudolf Stolz|Rudolf]], fu anch'egli pittore.<ref name=buong>{{cita web|url=https://www.buongiornosuedtirol.it/2017/06/il-talento-dellartista-albert-stolz-possiamo-scoprilo-anche-a-merano/|titolo=Il talento dell’artista Albert Stolz possiamo scoprilo anche a Merano|accesso=28 agosto 2018|data=20 giugno 2017}}</ref>
Si formò all'[[Accademia di belle arti di Vienna]]<ref name=buong/><ref name=morandell>{{cita web|url=http://www.morandell.it/it/albert-stolz-it/|titolo=Albert Stolz|accesso=28 agosto 2018}}</ref>. Le sue opere ritraggono soprattutto la vita quotidiana delle persone comuni, ma non mancano opere sacre (suoi affreschi ornano la Chiesa Parrocchiale di [[Sesto (Italia)|Sesto]]<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.bz.it/arte-cultura/beni-culturali/monumentbrowser-ricerca.asp?status=detail&id=17331|titolo=Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo con cappella cimiteriale e cimitero|accesso=28 agosto 2018}}</ref>, la Chiesa Domenicana di [[Lienz]]<ref name=morandell/> e la cappella funebre presso il cimitero di [[Merano]]<ref name=morandell/>) e affreschi in edifici civili (tra cui, a [[Bolzano]] la facciata della locanda ''Weißes Rössl-Cavallino Bianco''<ref name=cavallino_bianco/> e la volta della sala al piano terra della Casa Kolping<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.bz.it/arte-cultura/beni-culturali/monumentbrowser-ricerca.asp?status=detail&id=13951|titolo=Casa Kolping|accesso=28 agosto 2018}}</ref>, a [[Collalbo]] l'affresco sull'[[erker]] di Villa Bodenegg<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.bz.it/arte-cultura/beni-culturali/monumentbrowser-ricerca.asp?status=detail&id=16699|titolo=Bodenegg a Collalbo|accesso=28 agosto 2018}}</ref> e a Merano l'affresco sulla facciata del municipio, eseguito nel 1930/31).
<references/>▼
Durante la [[prima guerra mondiale]] servì come ''pittore di guerra'' nel battaglione bolzanino degli ''[[Standschützen]]'' di stanza a [[Riva del Garda]]<ref name=comunebz>{{cita web|url=http://www.comune.bolzano.it/UploadDocs/16697_Pressemitteilung_AUSSTELLUNG_DT_IT_final_corretto__1_.doc|titolo=Contro la guerra. L'ironia di Albert Stolz|accesso=28 agosto 2018|formato=doc|editore=Comune di Bolzano}}</ref>, assieme al fratello [[Rudolf Stolz|Rudolf]] e di un altro pittore tirolese, [[Albin Egger-Lienz]]<ref name=morandell/>, ritraendo la vita quotidiana dei soldati<ref>{{cita web|url=http://www.arte.it/calendario-arte/trento/mostra-kriegsmaler-i-fratelli-stolz-49765|titolo=Kriegsmaler <nowiki>|</nowiki> I fratelli Stolz.|accesso=28 agosto 2018}}</ref>
All'esperienza al fronte Stolz, dedicò in seguito anche una serie di disegni umoristici<ref name=morandell/><ref name=comunebz/>. Negli anni Trenta e Quaranta si avvicinò agli stilemi sia del [[fascismo]] sia del [[nazionalsocialismo]], eseguendo nel 1938 un ritratto di [[Mussolini]] e illustrando nel 1940 un libro di scuola per gli [[Opzioni in Alto Adige|optanti]] con immagini della [[Wehrmacht]].<ref>{{cita|Kraus e Obermair|pp. 64-65, 262-263|Kraus, Obermair 2019}}</ref>
==Bibliografia==
* ''Die Malerbrüder Stolz''. Catalogo della mostra "Die Malerbrüder Stolz" nel [[Museo Rudolf Stolz]] di Sesto Pusteria, luglio-settembre 2010, Sexten, Rudolf-Stolz-Museum, 2010 (senza ISBN)
* {{cita libro|curatore=Carl Kraus, [[Hannes Obermair]]|titolo=Mythen der Diktaturen. Kunst in Faschismus und Nationalsozialismus - Miti delle dittature. Arte nel fascismo e nazionalsocialismo|editore=Museo provinciale di [[Castel Tirolo]]|città=Tirolo|anno=2019|cid=Kraus, Obermair|isbn=978-88-95523-16-3}}
▲<references/>
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
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