Renato Guttuso e Marysville (Kansas): differenze tra le pagine

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{{S|centri abitati del Kansas}}
{{Membro delle istituzioni italiane
{{Divisione amministrativa
|nome= Renato Guttuso
|Nome = Marysville
|istituzione= Senato
|Nome ufficiale = {{en}} Marysville, Kansas
|immagine=Renato-guttuso.jpg
|Panorama = Marshall Co KS Courthouse.JPG
|dimensione=
|Didascalia = Il tribunale
|didascalia=
|Bandiera =
|luogo_nascita= [[Bagheria]] ([[Provincia di Palermo|Pa]])
|Stemma =
|data_nascita= [[26 dicembre]] [[1911]]
|Stato = USA
|luogo_morte= [[Roma]]
|Grado amministrativo = 3
|data_morte=[[18 gennaio]] [[1987]]
|Tipo = ''[[Comuni degli Stati Uniti d'America|city]]''
|titolo=
|Divisione amm grado 1 = Kansas
|professione= Pittore
|Divisione amm grado 2 = Marshall
|partito= [[Partito Comunista Italiano]]
|Voce divisione amm grado 2 = Contea di Marshall (Kansas)
|legislatura= [[VII Legislatura della Repubblica Italiana|VII]], [[VIII Legislatura della Repubblica Italiana|VIII]]
|Amministratore locale =
|gruppo_parlamentare= Comunista
|Partito =
|coalizione=
|Data elezione =
|collegio= [[Sciacca]] ([[VII Legislatura della Repubblica Italiana|VII]])<br/>[[Lucera]] ([[VIII Legislatura della Repubblica Italiana|VIII]])
|Data istituzione =
|incarichi=
|Latitudine gradi = 39
|sito=http://www.senato.it/leg/08/BGT/Schede/Attsen/00006768.htm
|Latitudine minuti = 50
|Latitudine secondi = 41
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 96
|Longitudine minuti = 38
|Longitudine secondi = 33
|Longitudine EW = W
|Altitudine =
|Superficie = 11.97
|Note superficie =
|Abitanti = 3294
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2010
|Divisioni confinanti =
|Fuso orario = -6
|Targa =
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa = Marshall_County_Kansas_Incorporated_and_Unincorporated_areas_Marysville_Highlighted.svg
|Didascalia mappa =
}}
'''Marysville''' è un comune degli [[Stati Uniti d'America]], situato nello Stato del [[Kansas]], nella [[contea di Marshall (Kansas)|contea di Marshall]], della quale è il capoluogo.
{{Bio
|Nome = Renato
|Cognome = Guttuso
|PostCognome = all'anagrafe '''Aldo Renato Guttuso'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Bagheria
|GiornoMeseNascita = 26 dicembre
|AnnoNascita = 1911
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte =18 gennaio
|AnnoMorte = 1987
|Attività = pittore
|Attività2 = politico
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
|Immagine =
}}
 
Figlio di Gioacchino, [[agrimensore]] e [[Acquerello|acquerellista]] dilettante, e di Giuseppina d'Amico - che preferiscono denunciare la nascita a [[Palermo]] il [[2 gennaio]] [[1912]] per contrasti con l'amministrazione comunale di Bagheria dovuti alle idee [[Liberalismo|liberali]] dei coniugi - il piccolo Renato manifestò precocemente la sua predisposizione alla pittura.
 
Influenzato dall'hobby del padre e dalla frequentazione dello studio del pittore [[Domenico Quattrociocchi]] e della bottega del pittore di carri [[Emilio Murdolo]], il giovane Renato iniziò appena tredicenne a datare e firmare i propri quadri. Si tratta per lo più di copie (paesaggisti siciliani dell'Ottocento ma anche pittori [[Francia|francesi]] come [[Jean-François Millet|Millet]] o artisti contemporanei come [[Carlo Carrà|Carrà]]), ma non mancano ritratti originali. Durante l'adolescenza iniziò anche a frequentare lo studio del pittore [[futurista]] [[Pippo Rizzo]] e gli ambienti artistici palermitani. Nel [[1928]], appena diciassettenne partecipa alla sua prima mostra collettiva a Palermo.
 
==Biografia==
nacque il giorno di Santo Stefano del 1911 nella cittadina siciliana di Bagheria. Il padre, il cavaliere Gioacchino Guttuso, era agrimensore e di lui, nella collezione donata al Comune di Bagheria, esistono vari ritratti: il primo, addirittura risalente al 1925, dimostra il genio precoce dell'artista; altri con riga e squadra ne sottolineano la professione e l'ammirazione per l'uomo tutto d'un pezzo appassionato nelle lettere e nelle arti, con il culto della libertà trasmessagli dal padre Ciro che aveva combattuto con Garibaldi. L'adolescenza borghese è fitta di stimoli per il futuro pittore.
 
Il giovane Guttuso abita in una casa vicino alle ville Valguarnera e Palagonia, di cui ritrarrà particolari in quadri successivi e s'ispira agli scogli dell'[[Aspra]] e tra le gite al mare e i primi amori vive tutta la crisi siciliana del dopoguerra in cui comincia a delinearsi lo scempio architettonico e sociale. A [[Palermo]] e nella stessa Bagheria vede in completa decadenza la nobiltà delle splendide ville settecentesche, coi loro mostri famosi e l'avanzare di un vero massacro urbanistico e di lotte di potere all'interno del comune che scuotono il temperamento di Guttuso, mentre la famiglia viene segnata da ristrettezze economiche a causa dell'ostilità di clericali e fascisti nei confronti del padre di Renato.
 
[[File:Renato Guttuso ai Littoriali di Palermo in divisa del GUF.jpg|thumb|right|230px|Renato Guttuso ai Littoriali di Palermo in divisa del [[Gruppo Universitario Fascista|GUF]]]]
Questi, sentendo sempre più forte l'inclinazione alla pittura, si trasferì a Palermo per gli studi liceali e poi all'[[Università degli Studi di Palermo|Università]] (dove lo troviamo iscritto al [[Gruppo Universitario Fascista|GUF]]), arrivando 2º ai [[Littoriali della cultura e dell'arte]] del [[1937]] a [[Napoli]] per la critica d'arte, mentre la sua formazione si modella sulle correnti figurative europee, da [[Courbet]] a [[Vincent Van Gogh|Van Gogh]] a [[Picasso]] e lo porta a [[Milano]] e a viaggiare per l'Europa. Nel suo [[espressionismo]] si fanno via via sempre più forte non solo i motivi siciliani come i rigogliosi limoneti, l'ulivo saraceno, il Palinuro, tra mito e solitudine isolana che, inviati nel '31 alla I [[Quadriennale di Roma]], confluirono in una collettiva di sei pittori siciliani accolti dalla critica – dice Franco Grasso nella citata monografia&nbsp;– come “''una rivelazione, un'affermazione siciliana''”.
 
Tornato a Palermo apre uno studio in Corso Pisani e con la pittrice [[Lia Pasqualino]] e gli scultori [[Giovanni Barbera]] e [[Nino Franchina]] forma il Gruppo dei Quattro.
 
Rifiutato ogni canone accademico, con le figure libere nello spazio o la ricerca del puro senso del colore, Guttuso s'inserisce nel movimento artistico “Corrente”, che con atteggiamenti scapigliati s'oppone alla cultura ufficiale e denota una forte opposizione antifascista nelle scelte tematiche negli anni della guerra di Spagna e che preparano la seconda guerra mondiale.
 
===L'Arte Sociale di Guttuso===
 
Un lungo soggiorno di tre anni a [[Milano]], nel corso dei quali non manca però di tornare in estate a Bagheria, matura l'arte “sociale” di Guttuso, con un impegno morale e politico via via più scoperto che si rivelava in quadri come “Fucilazione in Campagna”, dedicato a [[Federico García Lorca|García Lorca]], fra il '37 ed il '38, “Fuga dall'Etna “ in due stesure. Si trasferisce intanto a Roma, con studio in Via Pompeo Magno dove, per l'esuberanza di vita, l'amico Mazzacurati lo soprannomina scherzosamente “Sfrenato Guttuso” e frequenta l'ambiente artistico romano di tendenza 'antinovecentista': Alberto Ziveri, Antonietta Raphael e Mario Mafai, Marino Mazzacurati, Pericle Fazzini, Corrado Cagli, Toti Scialoja, e si tiene anche in contatto col gruppo milanese di Treccani, Giacomo Manzù, [[Aligi Sassu]]. Stringe amicizia con Antonello Trombadori, giovane critico d'arte figlio del pittore Francesco Trombadori, e inizia un sodalizio intellettuale e politico che lo accompagnerà per tutta la vita. Il dipinto che gli dà la fama, fra mille polemiche da parte anche del clero e del fascio perché sotto il soggetto sacro denunzia gli orrori della guerra, è [[La Crocifissione]]. Di esso Guttuso ha scritto nel suo Diario che è “il simbolo di tutti coloro che subiscono oltraggio, carcere, supplizio per le loro idee” con il quale al [[Premio Bergamo (pittura)|Premio Bergamo]] sigla la sua nuova stagione.
 
L'artista non cesserà mai di lavorare in anni difficili come quelli della guerra ed alterna, specie nelle nature morte, gli oggetti delle case umili della sua terra, a squarci di paesaggio del Golfo di Palermo a una collezione di disegni intitolata “Massacri”, che circolarono clandestinamente dato che ritraggono le repressioni naziste, come quello dedicato alle [[Fosse Ardeatine]].
 
===Il dopoguerra e il matrimonio di Guttuso===
[[Immagine:Renato Guttuso 1952.jpg|thumb|180px|Renato Guttuso nel 1952 <br/> (foto di [[Libero Tosi]])]]
[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Guttuso Renato, Profilo.jpg|thumb|right|180px|Profilo, 1956 ([[Fondazione Cariplo]])]]
Conosce e sposa quella che sarà la sua fedele compagna e confidente Mimise che ritrarrà nel [[1947|'47]].
Già all'indomani della Liberazione un anelito di speranza torna ad alitare nella pittura del maestro come nel quadro “''Pausa dal lavoro''”, china e acquerello nel [[1945]], quasi un simbolo della rinascita di cui [[Pier Paolo Pasolini]] ha scritto ([[1962]]):
 
:“''Le figure di dieci operai''
:''emergono bianche sui mattoni bianchi''
:''il mezzogiorno è d'estate''.
:''Ma le carni umiliate''
:''fanno ombra: e lo scomposto ordine''
:''dei bianchi è fedelmente seguito''
:''dai neri. Il mezzogiorno è di pace''”.
 
Seguono “Carrettieri che cantano”, “Contadino che zappa” (1947), “Contadini di Sicilia” (dieci disegni pubblicati a Roma nel '51) in cui il linguaggio pittorico diventa chiaro ed essenziale e di cui lo stesso Guttuso ebbe a scrivere che erano preparatori del quadro “Occupazione delle terre incolte di Sicilia”, esposto alla Biennale d'Arte a Venezia nel 1950, affermando: “''Credo siano legati alla mia ispirazione più profonda e remota. Alla mia infanzia, alla mia gente, ai miei contadini, a mio padre agrimensore, ai giardini di limoni e di aranci, alle pianure del latifondo familiari al mio occhio ed al mio sentimento, da che sono nato. Contadini siciliani che hanno nel mio cuore il primo posto, perché io sono dei loro, i cui volti mi vengono continuamente davanti agli occhi qualunque cosa io faccia, contadini siciliani che sono tanta parte della storia d'Italia…''”.
[[File:Villa Cattolica in Bagheria.jpg|thumb|left|230px|Museo Renato Guttuso, Bagheria]]
Sempre nel 1949-1950, Renato Guttuso aderisce al progetto della importante [[collezione Verzocchi]] (attualmente conservata presso la [[Pinacoteca civica di Forlì]]), inviando, oltre ad un autoritratto, l'opera "''Bracciante siciliano''".
 
Puntualmente torna a stupire, alternando la visione luminosa e piena di colore di “Bagheria sul golfo di Palermo” alla “''Battaglia al ponte dell'Ammiraglio''” in cui ritrae il nonno Ciro Guttuso, arruolatosi come garibaldino, e con una serie di dipinti dal vero le lotte contadine per l'occupazione delle terre, gli zolfatari, o squarci di paesaggio fra cactus e ficodindia, ritratti di amici e uomini di cultura, pittori come [[Nino Garajo]] e Bruno Caruso.
 
Affascinato dal modello dantesco, dal [[1959|'59]] al [[1961|'61]], l'artista concepisce una serie di disegni colorati che poi verranno pubblicati in volume nel [[1970|'70]], “''Il Dante di Guttuso''”, in cui i personaggi dell'Inferno vengono rivisitati come esemplari della storia del genere umano, confermando la versatilità dell'ingegno. Un intero ciclo, invece, viene dedicato negli [[Anni 1970|anni settanta]] alla sua autobiografia in pittura, quadri d'eccezionale valore per la conoscenza del Guttuso uomo-artista.
 
La figura femminile diventa dominante nella pittura come lo fu nella vita privata e fra i dipinti più grandi per mistura ricordiamo “''Donne stanze paesaggi oggetti''” del [[1967|'67]], oggi esposto alla galleria comunale di Bagheria, a Villa Cattolica, com'è importante la serie di dipinti in cui ritrae [[Marta Marzotto]], musa ispiratrice e modella prediletta per lunghi anni. Celebre è anche la serie delle Cartoline, un insieme di 37 disegni e tecniche miste (pubblicate dalla casa editrice Archinto nel volume Le Cartoline di Renato Guttuso) in cui l'artista magistralmente rappresenta i ricordi, i sentimenti, le emozioni, le fantasie e gli stati d'animo dell'uomo Guttuso verso la donna Marta Marzotto.
 
Nel [[1971]] disegnò il drappellone del [[Palio di Siena]] del 16 agosto.
 
Nel [[1972]] dipinge [[I funerali di Togliatti]], che diverrà opera-manifesto della pittura antifascista.
 
Alle [[Elezioni politiche italiane del 1976|Elezioni Politiche del 20 giugno]] [[1976]] fu eletto al [[Senato della Repubblica]] per il [[Partito Comunista Italiano|PCI]] nel collegio di [[Sciacca]], raccogliendo 29.897 preferenze<ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/candidatodilista.php?tp=S&dt=20/06/1976&cta=I&tpEnte=L&tpSeg=C&numEnte=1902&sut1=&sut2=&sut3=&descEnte=%20Regione:%20SICILIA%20-%20Collegio:%20SCIACCA&descArea=&numLista=1&descLista=PCI|titolo=Elezioni del Senato della Repubblica del 20 Giugno 1976|opera=Archivio Storico delle Elezioni|accesso=11-12-2009}}</ref>.
 
Fu confermato alle [[Elezioni politiche italiane del 1979|Elezioni Politiche del 3 giugno]] [[1979]] al Senato della Repubblica per il PCI nel collegio di [[Lucera]], raccogliendo 29.418 preferenze<ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/liste.php?tp=S&dt=03/06/1979&cta=I&tpEnte=L&tpSeg=C&numEnte=1609&sut1=16&sut2=9&sut3=0&descEnte=%20Regione:%20PUGLIA%20-%20Collegio:%20LUCERA&descArea=&codTipoSegLeader=|titolo=Elezioni del Senato della Repubblica del 3 Giugno 1979|opera=Archivio Storico delle Elezioni|accesso=11-12-2009}}</ref>.
 
===La Vucciria di Palermo===
{{vedi anche|Vucciria (Renato Guttuso)}}
 
===La morte===
Guttuso si spense malinconicamente in isolamento, dopo la morte della moglie, riavvicinandosi, secondo una testimonianza di [[Giulio Andreotti]], alla [[Cristianesimo|fede cristiana]], di cui aveva condiviso a suo modo i valori umani e di pietà per gli oppressi. Una testimonianza che comunque sembra essere in contrasto con le dichiarazioni di alcuni suoi intimi e colleghi. Alla morte donò alla città natale, Bagheria, molte opere che sono state raccolte nel locale museo di [[Villa Cattolica]] dove egli stesso venne sepolto. La sua tomba è opera dello scultore [[Giacomo Manzù]].
 
Guttuso non ebbe figli biologici riconosciuti, ma un figlio [[Adozione|adottivo]], adottato poco prima della morte, Fabio Carapezza Guttuso<ref>Figlio dello scienziato [[Marcello Carapezza]], che fu un grande amico di Guttuso.</ref>, che gli fu molto vicino negli ultimi anni di vita, unico conforto dopo la perdita di molti cari. Fabio Carapezza Guttuso fu l'unico erede dell'immenso patrimonio di Guttuso. Fondò gli ''Archivi Guttuso'', cui destinò lo studio di Piazza del Grillo, e integrò la collezione del museo di Bagheria con numerose opere ereditate.
 
===Curiosità===
{{curiosità}}
*Ha disegnato il simbolo del Partito Comunista Italiano, utilizzato fino al suo scioglimento nel 1991.
*Nel [[2009]] Guttuso viene interpretato da [[Corrado Fortuna]] nel film ''[[Baarìa]]'' di [[Giuseppe Tornatore]].
*Viene citato nella "[[Canzone del padre]]" dell'album ''[[Storia di un impiegato]]'' di [[Fabrizio De André]].
*Viene citato nella canzone "A.D. 4000" dell'album ''[[Ingresso libero]]'' di [[Rino Gaetano]].
*Tra i suoi allievi si annovera anche [[Antonio Pedretti]].
*Ha collaborato con la rivista ''[[Il Calendario del Popolo]]''.
*Ha dipinto l'arbitro Coelho che alza il pallone con il triplice fischio durante la finale dei mondiali di calcio in Spagna del'82, vinta dall'Italia del CT Enzo Bearzot contro la Germania per 3-1.
 
== Renato Guttuso nei musei ==
 
=== Musei in Italia ===
* [[Villa Paolina (Viareggio)|Civici musei di Villa Paolina]] di [[Viareggio]]
* [[Galleria d'arte moderna Sant'Anna]] di [[Palermo]]
* Galleria di [[Palazzo Steri]] di [[Palermo]]
* [[Galleria Nazionale d'Arte Moderna]] di [[Roma]]
* [[Villa Paolina (Viareggio)|Civici musei di Villa Paolina]] di [[Viareggio ]]
* [[Museo d'arte]] MdAO di [[Avellino]]
* [[Museo d'arte “Costantino Barbella”]] sez. d’arte moderna di [[Chieti]]
* [[Museo del Sannio]] sezione Arte, di [[Benevento]]
* [[Museo civico]] di [[Foggia]]
* [[Museo nazionale d'Abruzzo]] sez. d’arte del novecento de [[L’Aquila]]
* [[Museo "Renato Guttuso"]] di [[Bagheria]]
* [[Museo “Sandro Pertini”]] di [[Savona]]
* [[Museum]] di [[Bagheria]]
* [[Pinacoteca civica di Forlì| Pinacoteca civica]] di [[Forlì]]
 
=== Musei all'estero ===
* [[Collezione d'Arte Religiosa Moderna]] dei [[Musei Vaticani]], della [[Città del Vaticano]]
 
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=Leninpeace_b.jpg
|nome_onorificenza=Premio Lenin per la Pace
|collegamento_onorificenza=Premio_Lenin_per_la_pace
|motivazione=
|luogo= [[Mosca]], [[1970]]-71
}}
 
== Bibliografia ==
* HAFTMANN Werner, ''Guttuso'', Giunti, Firenze 2005, pp. 50
* LISSONI Elena, [http://www.artgate-cariplo.it/collezione-online/page45d.do?link=oln82d.redirect&kcond31d.att3=96 Renato Guttuso], catalogo online [http://www.artgate-cariplo.it/collezione-online/page1z.do Artgate] della [[Fondazione Cariplo]], 2010, CC-BY-SA.
* SGARBI Vittorio, ''Guttuso. Visite all'arte del passaro'', Diarte - Galleria Bergamini, Milano 1985, pp. 29.
 
==Note==
{{references|2}}
 
Qui è nato il cestista [[Kendra Wecker]].
==Altri progetti==
== Altri progetti ==
{{ip|commons=Category:Renato Guttuso|q}}
{{interprogetto|commons=Category:Marysville, Kansas}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.guttuso.com/ Archivi Guttuso]
* Recensione della mostra [http://mostreemusei.sns.it/index.php?page=_layout_mostra&id=760&lang=it Guttuso. Passione e realtà] (Parma, 11 settembre - 8 dicembre 2010)
*[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/09/15/le-grandi-speranze-del-fronte-nuovo.html Le grandi speranze del Fronte Nuovo]
*[http://www.arte.rai.it/articoli/ritratto-dautore-renato-guttuso/2252/default.aspx Un ritratto di Renato Guttuso su RAI Arte]
 
{{Premio MarzottoKansas}}
{{Portale|arte|biografie|politica}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Senatori della VII Legislatura della Repubblica Italiana]]
{{Portale|Stati Uniti d'America}}
[[Categoria:Senatori dell'VIII Legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Politici del Partito Comunista Italiano]]
[[Categoria:Pittori legati a Roma]]
[[Categoria:Politici legati a Roma]]
 
[[Categoria:Comuni del Kansas]]
[[ar:ريناتو غوتوسو]]
[[cs:Renato Guttuso]]
[[de:Renato Guttuso]]
[[en:Renato Guttuso]]
[[es:Renato Guttuso]]
[[eu:Renato Guttuso]]
[[fr:Renato Guttuso]]
[[hu:Renato Guttuso]]
[[pl:Renato Guttuso]]
[[pt:Renato Guttuso]]
[[ro:Renato Guttuso]]
[[ru:Гуттузо, Ренато]]
[[scn:Renatu Guttusu]]
[[sr:Ренато Гутузо]]
[[uk:Ренато Гуттузо]]