== Collegamenti esterni modificati == ▼
'''Stalag VII A''' fu un [[campo di prigionia]] [[Germania|tedesco]] durante la [[seconda guerra mondiale]], situato a nord della città di [[Moosburg an der Isar|Moosburg]], nel sud della [[Baviera]].
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Il campo copriva un'area di 35 ettari (85 acri).
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Serviva soprattutto come campo di transito nel quale i prigionieri, inclusi gli ufficiali, erano processati e diretti negli altri campi. Quasi tutti i prigionieri di guerra, appartenenti a tutte le nazioni che lottarono contro la [[Germania]], passarano da questo campo.
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20140527213744/http://musicline.de/de/chartverfolgung_summary/artist/Edguy/?type=longplay per http://musicline.de/de/chartverfolgung_summary/artist/Edguy/?type=longplay
Quando giunse il giorno della liberazione, il [[29 aprile]] [[1945]], c'erano 130,000 prigionieri provenienti da 26 nazioni differenti. Fu il più grande campo di prigionieri di guerra in [[Germania]].
Solitamente erano presenti circa 60,000 prigionieri in [[Campo di lavoro forzato|Arbeitskommando]] che lavoravano nelle fabbriche, nella riparazione delle linee ferroviarie o nelle fattorie. Lo [[Stalag|Stammlager]] era sovraffollato: oltre 40,000 prigionieri erano incarcerati nello spazio designato per 10,000.
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== Operatività ==
Il campo iniziò l'attività nel settembre [[1939]], ospitando prigionieri [[polacchi]] catturati durante la [[campagna di Polonia]]. Arrivarono quando le baracche in legno erano ancora in costruzione e per lunghe e dure settimane vissero in tenda.<ref>[http://www.pegasus-one.org/pow/cSt_7A_History1.htm rapporto di ufficiale tedesco]</ref>
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 23:37, 21 giu 2019 (CEST)
Soldati [[britannici]], [[francesi]], [[belgi]] ed [[olandesi]] presi prigionieri durante la [[battaglia di Francia]] iniziarono ad arrivare nel maggio [[1940]]. Molti furono trasferiti in altri campi, ma circa 40,000 [[francesi]] rimasero chiusi nel Stalag VII-A sino al termine della guerra.
Altri prigionieri [[britannici]], [[greci]] e [[jugoslavi]] arrivarono dopo la campagna balcanica tra il maggio e giugno [[1941]]. Alcuni mesi dopo iniziarono ad arrivare prigionieri [[sovietici]], tra cui molti ufficiali. Al termine della guerra erano nel campo c'erano 27 generali [[sovietici]] che erano riusciti a sopravvivere ai maltrattamenti a cui loro, e tutti gli altri prigionieri sovietici, erano stati sottoposti.
Si aggiunsero altri prigionieri [[Commonwealth delle Nazioni|britannici del Commonwealth]] e polacchi catturati nella [[campagna del Nord Africa]] e durante le offensive contro le isole italiane nel[[Mediterraneo]]. Questi arrivavano dai campi di prigionia italiani dopo l'armistizio dell'[[8 settembre]] [[1943]]. Anche numerosi soldati [[italiani]] furono imprigionati.
I primi [[Stati Uniti|americani]] arrivarono dopo la [[campagna di Tunisia]] nel dicembre [[1942]] e la [[campagna d'Italia (seconda guerra mondiale)|campagna d'Italia]] nel [[1943]]. La maggior parte degli [[Stati Uniti d'America|americani]] fu catturata nella [[battaglia del Bulge]] nel dicembre [[1944]].
Tra gli ultimi arrivi furono degli ufficiali provenienti dallo [[Stalag Luft III]] che vi giunsero dopo una marcia forzata da [[Żagań]], località della [[Slesia]]<ref>[http://www.seniornet.org/ww2/gallery/memories/quentin/march.shtml American recalls the march]</ref>, giungendovi il [[2 febbraio]] [[1945]].
Furono seguiti da numerosi prigionieri che venivano spostati a marce forzate dagli altri campi di prigionia che si trovavano sulla strada dell'avanzata sovietica, inclusi alcuni ufficiali americani che avevano marciato dall'[[Oflag 64]] a [[Szubin]], via [[Oflag XIII-B]], sotto il comando del loro ufficiale anziano [[tenente colonnello]] [[Paul Goode]].
Durante i cinque anni e mezzo di attività del campo, morirono circa 1000 prigionieri, di cui oltre 800 sovietici. Essi furono seppeliti in un cimitero presso [[Oberreit]], a sud di [[Moosburg]].
Molti morirono per inedia, alcuni per incidenti durante il lavoro forzato ed altri rimasero durante i raid alleati sui luoghi nei quali erano impiegati.
Il maggiore [[Karl August Meinel]] fu trasferito il [[1 agosto]] [[1942]] nelle [[Führerreserve]], poiché il [[13 gennaio]] [[1942]] scrisse un rapporto molto critico al Generale [[Hermann Reinecke]] sulla segregazione e sulle esecuzioni dei prigionieri di guerra russi nello Stalag VII-A da parte della [[Gestapo]] e del [[Sicherheitsdienst]] SD del [[Reichsführer-SS]] [[Heinrich Himmler]].<ref>[http://www.moosburg.org/info/stalag/meinel.html Karl August Meinel's report (in German)]</ref>
== Fughe ==
Vi furono molti tentativi di fuga individuale, ma non è conosciuto se avessero mai avuto successo, tra le quali si ricorda quella di Leroy Saunders Foster (9th Inf. Div. US Army) che scappò con un amico nel [[25 dicembre|natale]] [[1944]]. Fu catturato presso il confine [[svizzero]] e condannato a 20 giorni di isolamento.<ref>[http://www.wartimememories.co.uk/pow/stalag7a.html The Wartime Memories Project - STALAG 7a POW Camp<!-- Bot generated title -->]</ref>
== Liberazione ==
Stalag VII A fu liberato il [[29 aprile]] [[1945]] dal Combat Command A della quattordicesima divione armata dell'[[esercito americano]], dopo una battaglia contro una forza di difesa [[Germania|tedesca]] di 5,000-7,000 uomini.
Tra le principali unità dei difensori furono la diciassettesima SS Panzer Grenadier Division supportata da poche rimanenti [[Semovente d'artiglieria|semoventi d'artiglieria]] ed [[artiglieria controcarri]] da 88mm. Combat Command A aveva come forza un totale di 1,750 ufficiali e uomini, includendo solo una singola compagnia di fanti armati. Le forze [[Stati Uniti d'America|americane]] vennero a conoscenza dell'esistenza del campo, e la posizione approssimativa solo a poche ore dall'attacco. Poiché c'erano molti prigionieri alleati di non fare fuoco e rimanere silente durante l'attacco.
I prigionieri all'interno del reticolato sentirono i [[tedeschi]] aprire il fuoco sui liberatori americani che attraversavano un ponte di [[Moosburg an der Isar|Moosburg]].
La risposta americana fu istantanea.
Avvantaggiati dal punto di vista numerico ma non per armamento, gli uomini del combat command entrarono tra le fila delle truppe [[Nazismo|naziste]] con una ferocia ed un volume di fuoco che lasciarono di stucco gli ufficiali veterani delle [[SS]].
La resistenza fu eliminata ed il campo fu liberato. I circa 130,000 prigionieri alleati furono liberati, tra cui 30,000 soldati, marinai, aviatori e [[United States Marine Corps|marines]] americani.
Questa fu la più grande singola liberazione di prigionieri americani nella storia dell'[[esercito statunitense]].
Dopo la guerra l'[[U.S. Army]] designò ufficialmente la quattordicesima divione armata come "LIBERATORS" per il suo ruolo nella liberazione dei prigionieri americani ed alleati dai campi di prigionia tedeschi.<ref>Jim Lankford, "The 14th Armored Division and the Liberation of Stalag VIIA." [http://www.14tharmoreddivision.org/liberationofstalagVIIA.htm]</ref>
== Dopoguerra ==
Dopo la liberazione Stalag VII A divenne il campo di internamento per civili #6 per 12,000 donne ed uomini [[tedeschi]] sospettati di attività criminali per il [[regime nazista]]. In seguito il campo fu trasformato in un nuovo quartiere della città di [[Moosburg an der Isar|Moosburg]], denominato ''Moosburg-Neustadt''.
Una delle vecchie baracche venne restaurata e conservata.
Venne costruito un monumento alla memoria degli internati nello Stalag VII A. Si tratta di una fontana collocata nel centro di Neustadt. Composto da quattro [[bassorilievi]] scolpiti nella locale pietra dallo scultore [[francia|francese]] [[Antoniucci Volti]] che fu uno dei prigionieri del campo.
Nel [[1958]], il cimitero di [[Oberreit]] fu chiuso. 866 corpi furono esumati e riseppeliti nel cimitero militare di [[Schwabstad]]l vicino [[Landsberg]]. I corpi di 33 [[italiani]] furono seppeliti nel cimitero memoriale italiano vicino a [[Monaco di Baviera]]. Nel [[1982]] il consiglio cittadino di [[Moosburg an der Isar|Moosburg]] acquistò un appezzamento di terreno sul sito del vecchio cimitero di [[Oberreit]] e feve erigere una croce lignea con una semplice pietra a ricordo dei morti dello Stalag VII A.<ref>[http://www.thonstetten.de/gede.htm in German]</ref>
''''''
==Note==
<references/>
▲==Collegamenti esterni==
* [http://www.moosburg.org/info/stalag/indeng.html Stalag VII A Moosburg]
* [http://www.wartimememories.co.uk/pow/stalag7a.html memories of some inmates]
*[http://www.14tharmoreddivision.org/liberationofstalagVIIA.htm Liberation of Stalag VII-A]
* [http://www.naval-history.net/WW2MemoirAndSo00.htm Stoker Harold Siddall Royal Navy, captured on Crete and his life in Stalag VIIA]
*[http://www.B24.net B24.net]
*[http://www.penguin.co.uk/nf/Book/BookDisplay/0,,9780141003887,00.html The Last Escape - John Nichol, Tony Rennell - 2002 Penguin UK]
* [http://www.moosburg.org/info/stalag/indeng.html Detailed history of Stalag VII A] with maps and photos.
* Jim Lankford, "The 14th Armored Division and the Liberation of Stalag VIIA." [http://www.14tharmoreddivision.org/liberationofstalagVIIA.htm]
* Extracts of Diaries written by Roger Collinson whilst a prisoner of World War II - 21 February 1943 to 18 May 1945 [http://www.riggwelter.co.uk/RogerCollinson.html
* Roger DEVAUX: ''[http://www.nos-racines.fr/guefangue Treize Qu'ils Etaient]'' - Life of the french prisoners of war at the peasants of low Bavaria (1939-1945) - [http://www.nos-racines.fr/guefangue/index.php Treize Qu'ils Etaient] - Mémoires et Cultures - 2007 - ISBN 2-916062-51-3
{{portale|nazismo|Seconda guerra mondiale}}
[[Categoria:Campi di prigionia]]
[[Categoria:Seconda guerra mondiale]]
[[de:Stammlager VII A]]
[[en:Stalag VII-A]]
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