Lancia Flaminia e David Burghley: differenze tra le pagine

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{{S|atleti britannici}}
{{F|automobili|novembre 2014}}{{Auto
{{Sportivo
|nome=Lancia Flaminia
|Nome = David Burghley
|immagine=Flaminia collage.JPG|thumb|
|Immagine = David Burghley and Luigi Facelli.jpg
|didascalia=I sei modelli fondamentali di Lancia Flaminia
|Didascalia = Lord Burghley (a sinistra) con [[Luigi Facelli]]
|bandiera = ITA
|Sesso = M
|costruttore=Lancia (azienda){{!}}Lancia
|CodiceNazione = {{GBR}}
<!-- Sezione descrizione generale -->
|Disciplina = Atletica leggera
|progetto=[[Antonio Fessia]]<br />[[Francesco De Virgilio]]
|Specialità = [[Ostacoli (atletica leggera)|Ostacoli]]
|tipo=Berlina
|Categoria =
|altre_versioni=[[Coupé (Pininfarina)]]<br />[[GT Coupé (Touring)]]<br />[[GT Convertibile (Touring)]]<br />[[Sport (Zagato)]]<br />[[Supersport (Zagato)]]
|Ruolo =
|inizio_produzione=1957
|Record =
|fine_produzione=1969
{{prestazione|[[400 metri piani|400 metri]]|49"7}}
|lunghezza=4.855
{{prestazione|[[400 metri ostacoli|400 hs]]|52"01}}
|larghezza=1.750
|Società =
|altezza=1.480
|TermineCarriera =
|passo=2.870
|SquadreNazionali=
|peso=(in ordine di marcia) 1.480
{{Carriera sportivo
|note=ingombri e peso della berlina prima serie
|1924-1932 |{{Naz|AL|GBR}} |
|antenata=Lancia Aurelia
}}
|altre_antenate=
|Palmares =
|erede=Lancia Gamma
{{MedaglieNazione|GBR}}
|concorrenti nazionali=[[Alfa Romeo 2600]]
{{Palmarès
|esemplari= 12,630 (3,932 berlina, 8,698 altre versioni)
|competizione 1 = [[Giochi olimpici estivi|Giochi olimpici]]
|immagine2=2june2006_067.jpg
|oro 1 = 1
|didascalia2=Lancia Flaminia convertibile del [[Presidente della Repubblica]].
|argento 1 = 1
}}<!-- C'è un errore nella voce Lancia Flaminia. Non è sostituita dalla Lancia Gamma. Questa sostituisce nel 1975 la Lancia 2000. La Flaminia non è sostituita, perché nel 1969, quando la Fiat la acquista, ha in produzione la Fiat 130, della medesima categoria della Flaminia. -->
|bronzo 1 = 0
La '''Flaminia''' fu la grande ammiraglia della [[Lancia (azienda)|Lancia]]; nasceva per sostituire i fasti della precedente [[Lancia Aurelia|Aurelia]] e per porsi sul mercato come la nuova grande auto di rappresentanza di produzione italiana degli [[anni 1960|anni sessanta]].
|dettagli = no
== Il contesto ==
|cat = GBR
=== Dalla Aurelia alla Flaminia ===
}}
Più o meno nel momento in cui, nel [[1955]], la famiglia Lancia cede la maggioranza azionaria al gruppo Pesenti ([[Italcementi]]), alla direzione tecnica avviene una piccola rivoluzione : al posto del famoso ingegner [[Vittorio Jano]], che passa alla [[Ferrari]], viene nominato il professor [[Antonio Fessia]], un tecnico illustre e di vasta esperienza. La data della nomina del Fessia è il 27 marzo 1955.<ref>Wim H.J. Oude Weernink e Adriano Cimarosti. «La Lancia», Vimodrone (Milano) [I], Giorgio Nada Editore, 1994, pagina 216</ref></br>
{{MedaglieNazione|ENG}}
Fessia, un fautore della trazione anteriore (che infatti di li a qualche anno progetterà la [[Lancia Flavia|Flavia]], prima vettura di serie italiana con ruote motrici anteriori), inizia con la revisione del modello di punta, l’[[Lancia Appia|Appia]], varando la seconda serie (che esce nei primi mesi del 1956), ma contemporaneamente deve occuparsi di progettare la macchina destinata a sostituire il modello [[Lancia Aurelia|Aurelia]], una vettura gloriosa che però comincia a denunciare i suoi anni.</br>
{{Palmarès
E’ così che nasce la Flaminia, un'automobile di alta classe, dall’indole assai meno vivace rispetto a quella della progenitrice, ma senza dubbio più moderna nella linea e più lussuosa nell’allestimento.
|competizione 2 = [[Giochi del Commonwealth|Giochi dell'Impero Britannico]]
La prima Flaminia vede la luce nell’aprile del [[1956]] ed è naturalmente la versione berlina.<ref>Quattroruote numero 4 anno 1956, pagina 51</ref><ref>Motor Italia numero 34 anno 1956 pagina 41</ref><ref>Auto Italiana numero 11 anno 1956 pagina 66</ref></br>
|oro 2 = 3
Si tratta di una voluminosa ma affascinante limousine dovuta a [[Pininfarina]], dotata di motore a 6 cilindri a V di 60° da due litri e mezzo di cilindrata erogante circa 100 HP e capace di spingere la vettura fino a 160 km. orari.</br>
|argento 2 = 0
Rispetto all’Aurelia, presenta con una livrea totalmente diversa (tra cui l’abbandono della classica mascherina anteriore Lancia) ma con una meccanica non certo rivoluzionaria, in cui la variazione di maggior rilievo è data dal mutato sistema di sospensione anteriore, non più a foderi verticali ma a trapezi trasversali e molloni elicoidali.</br>
|bronzo 2 = 0
La messa a punto del nuovo modello richiede tuttavia più di un anno : la versione definitiva, che si caratterizza per il nuovo sistema di apertura delle porte (ora tutte incernierate anteriormente) e per un notevole allargamento della carrozzeria, viene esposta al Salone di Ginevra (marzo [[1957]]) ma per le prime consegne ai clienti occorre attendere ancora qualche mese.</br>
|dettagli =
|cat =
}}
|Aggiornato = 16 novembre 2010
}}
{{Bio
|Titolo = Lord
|Nome = David George Brownlow
|Cognome = Cecil Burghley
|PostCognomeVirgola = '''VI marchese di Exeter'''
|ForzaOrdinamento = Burghley ,David
|Sesso = M
|LuogoNascita = Stamford
|LuogoNascitaLink = Stamford (Regno Unito)
|GiornoMeseNascita = 9 febbraio
|AnnoNascita = 1905
|LuogoMorte = Stamford
|LuogoMorteLink = Stamford (Regno Unito)
|GiornoMeseMorte = 22 ottobre
|AnnoMorte = 1981
|Attività = ostacolista
|Attività2 = dirigente sportivo
|Nazionalità = britannico
|PostNazionalità = , secondo presidente della [[IAAF]] dal [[1946]] al [[1976]]
}}
 
== Biografia ==
=== La scelta del nome ===
Nasce da una famiglia aristocratica britannica e all'età di 23 anni si aggiudica la medaglia d'oro nei [[400 metri ostacoli]] ai [[Giochi olimpici]] di [[Giochi della IX Olimpiade|Amsterdam 1928]], ottenendo l'allora record olimpico di 53"4. Nel [[1931]] venne eletto membro del [[Partito Conservatore (Regno Unito)|Partito Conservatore]] alla [[Camera dei comuni (Regno Unito)|Camera dei comuni]] nel [[collegio di Peterborough]]; rappresentò il collegio fino al 1943.<ref name="mk1">{{cita web|url=http://www.iaaf.org/aboutiaaf/structure/president/pastpresidents.html|titolo=The Past Presidents of the IAAF|accesso=22 aprile 2010|lingua=en|editore=IAAF.org|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100417173209/http://www.iaaf.org/aboutiaaf/structure/president/pastpresidents.html|dataarchivio=17 aprile 2010}}</ref>
Nel 1956, quando esce la vettura di fascia superiore destinata a sostituire l’Aurelia, la direzione Lancia sceglie un nome che abbandona la serie di quelli aventi inizio con la lettera “a” ([[Lancia Aprilia|Aprilia]], [[Lancia Ardea|Ardea]], [[Lancia Aurelia|Aurelia]]) ma che ripercorre la via intrapresa con la Aurelia e proseguita con l’[[Lancia Appia|Appia]], designando cioè il modello con il nome di un’altra notissima [[strada consolare]] romana cioè “[[Via Flaminia|Flaminia]]”.</br>
La '''Via Flaminia''' è una via consolare romana che collega [[Roma]] a [[Rimini]]; oggi, nel tratto tra Roma e [[Fano]], è classificata come [[strada statale]] [[Strada statale 3 Via Flaminia|SS 3]].</br>
È stata la prima, e per molti secoli l'unica, strada terrestre di collegamento tra Roma e il nord Italia. Da Rimini continuava verso Milano come [[Via Emilia]]; da Milano le strade si diramavano verso le altre località europee.
 
È stato anche a capo della ''England's Amateur Athletic Association'' tra il [[1936]] e il [[1976]]. Dopo il servizio durante la [[seconda guerra mondiale]], in quanto governatore di [[Bermuda]], Burghley fu una parte strumentale per l'organizzazione dei [[Giochi della XIV Olimpiade|Giochi Olimpici]] del [[1948]] a [[Londra]].<ref name="mk1" />
=== La dinastia Flaminia in breve ===
La berlina Flaminia inizia la sua carriera nel [[1957]] : quattro anni dopo ha la sua seconda serie, caratterizzata da alcune piccole varianti meccaniche (che peraltro influiscono marginalmente sulle prestazioni) poi, nel settembre [[1963]], riceve un motore di maggior cilindrata (2,8 litri contro 2,5) che accresce soprattutto le doti di elasticità e ripresa.</br> Il successo riscosso dalla Flaminia berlina al suo apparire aul mercato è indiscutibilmente buono: subito dopo però, dopo aver degnamente sostituito la berlina Aurelia, la Lancia deve pensare a lanciare le versioni dall’impronta più sportiva, quelle che debbono prendere il posto delle famose [[Lancia Aurelia B20|Aurelia B20 coupé]] e [[Lancia Aurelia B24|B24 spyder]]; per far questo, la casa torinese imbocca la strada già percorsa con l’[[Lancia Appia|Appia]], creando un telaio che possa essere degnamente rivestito dai migliori carrozzieri italiani</br>
Le Flaminia sportive vengono esposte al pubblico per la prima volta in occasione del XV [[Salone dell'automobile di Torino]] che si apre il 5 novembre [[1958]] : sono tre versioni, tutte aventi forma di coupé, logicamente molto diverse tra loro e realizzate da tre dei carrozzieri italiani più quotati, [[Pininfarina]], [[Touring]] e [[Zagato]].</br>
Rispetto a quella della berlina, la meccanica delle tre nuove coupé non presenta grandi rivoluzioni se non l’accorciamento del passo (275 cm. la coupé Pininfarina e 252 cm. la Touring e la Zagato, contro i 287 cm. della berlina), ed un incremento della potenza (da 102 a 119 HP).</br>
Pininfarina presenta una stupenda lussuosa coupé, creata adattando il design del prototipo precedentemente realizzato su base Aurelia, chiamato Florida II (per anni auto personale dello stesso [[Battista Farina|Battista Pininfarina]]); questa coupé rimane comunque nel contesto delle auto da rappresentanza dalle dimensioni generose, più che delle sportive, anche se non mancheranno partecipazioni, anche di successo, di questa vettura ad alcune competizioni velocistiche.</br>
Touring espone invece, con la classica struttura definita “Superleggera” (ossatura in tubi di acciaio con copertura in alluminio) un filante couperino a soli 2 posti, caratterizzato dalla doppia fanaleria anteriore e da vistosi gruppi ottici posteriori.</br>
Zagato, che come noto è l’atelier specializzato nelle costruzioni di tipo più sportivo (per non dire “corsaiolo”), lancia la sua berlinetta più spartana, di peso contenuto e dalla linea che ricalca quella della sorellina minore Appia. Le Flaminia Sport di Zagato parteciperanno a numerose competizioni, cogliendo, nella propria categoria, un buon numero di significativi successi</br>
Grazie alla maggiore potenza ed alla diminuzione di peso, le tre coupé vantano prestazioni più elevate : le velocità massime dichiarate sono di 170 Km. orari per la coupé di Pininfarina., di 180 per la Touring e di 190 per la Zagato.</br>
Per il parto della versione aperta della Flaminia, che sostiuisce la B24 Aurelia, occorre pazientare ancora più di un anno : la “convertibile” (questa la denominazione ufficiale) - che porta a cinque il numero di versioni della Flaminia - esce infatti nel marzo del 1960 quando viene esposta al Salone di Ginevra. E’ dovuta a Touring ed ha una linea che è sostanzialmente identica a quella della coupé, dalla quale naturalmente eredita anche la meccanica. Una bella macchina, non c’è che dire, priva però dell’impareggiabile fascino proprio della sua antenata, la leggendaria B24.</br>
Le evoluzioni successive possono così sintetizzarsi :</br>
1962 (gennaio) : le coupé Touring e Zagato e la convertibile Touring montano un motore che, grazie alla alimentazione mediante 3 carburatori, eroga una potenza di 140 HP (contro 128); queste vetture vengono identificate mediante l’aggiunta della sigla “3C”;</br>
1962 (settembre) : anche la coupé Pininfarina viene modificata nell’alimentazione, ed adotta un carburatore triplo corpo; il motore eroga così 128 HP (contro 119); questa vettura viene identificata mediante l’aggiunta della sigla “3B”;</br>
1963 (settembre) : nasce una nuova versione della GT Touring, maggiorata nel passo, che ora può ospitare 2 persone sul sediolo posteriore (cosiddetta versione 2+2); la nuova versione viene identificata come “3C-GTL”;</br>
1963 (settembre) : come la berlina, anche tutte le versioni derivate possono montare, in luogo del 2,5 litri, il motore maggiorato a 2,8 litri.
 
A cavallo tra gli [[anni 1920]] e [[anni 1930]] fu celebre la sua rivalità con l'italiano [[Luigi Facelli]]. Tra il [[1946]] ed il [[1976]] è stato presidente della [[IAAF]], come successore di [[Sigfrid Edström]].
== Flaminia berlina ==
=== Il prototipo di pre-serie ===
Al XXXVIII [[Salone dell'automobile di Torino]] che si apre il 21 aprile [[1956]] viene esposta la capostipite di tutte le [[Lancia Flaminia]], la [[berlina]].
La [[Lancia Flaminia]] è caratterizzata da una [[carrozzeria (meccanica)|carrozzeria]] che trae la sua impronta stilistica dalle fuoriserie Florida realizzate nel 1955 dalla [[Pininfarina|carrozzeria Pininfarina]] su meccanica [[Lancia Aurelia|Aurelia]] e che si distacca completamente da quella della progenitrice, facendosi immediatamente notare per la forma del frontale, dove il classico scudo che da anni distingueva la produzione [[Lancia (azienda)|Lancia]] sparisce per lasciare posto ad una calandra più moderna ma se vogliamo più anonima , a sviluppo orizzontale.<ref>Quattroruote numero 4 anno 1956 da pagina 28</ref><ref>Motor Italia numero 34 anno 1956 da pagina 38</ref>
[[File:Flaminia 1956 preserie (da MIT 36-56-45).jpg|thumb|left|La berlina Flaminia di pre-serie esposta al salone di Torino nell'aprile 1956]]
Meccanicamente, la nuova vettura non presenta innovazioni di particolare rilevanza in quanto il suo progettista, il famoso professor Antonio Fessia (che aveva assunto la direzione tecnica della Lancia nel 1955) ritiene che il motore, un 6 cilindri a V di 60° , seppur ridisegnato, possa ricalcare lo schema costruttivo di quello montato sulla [[Lancia Aurelia|Aurelia]] che ha sempre fornito ottimi risultati. Vengono modificate però le dimensioni di alesaggio e corsa, che qui hanno valori quasi uguali (alesaggio mm 80 e corsa mm 81,5) e che conducono ad una cilindrata di quasi 2 litri e mezzo (contro i 2,3 litri dell’ultima [[berlina]] [[Lancia Aurelia|Aurelia]]) e ad una potenza di 98 HP (contro 87).</br>
[[File:Flaminia 1956 autotelaio.jpg|thumb|left|L'autotelaio della berlina Flaminia di pre-serie]]
La sola vera novità telaistica risiede nell’architettura della sospensione anteriore, dove è stato abbandonato il classico avantreno ad elementi telescopici , un sistema che, seppur impeccabile sotto l’aspetto della tenuta di strada, presentava però alcuni punti deboli, quali la variazione di carreggiata in fase di scuotimento di ciascuna ruota, la necessità di un asse di collegamento tra i due elementi di sospensione ed una certa pesantezza di guida (quest'ultimo difetto era imputabile ai perni dei fusi a snodo che erano collegati da una barra di accoppiamento). Per la Flaminia, di conseguenza, viene disegnata una nuova sospensione anteriore di tipo più convenzionale ma meno problematica, con bracci trapezoidali e molle elicoidali, ammortizzatori idraulici telescopici e barra stabilizzatrice.
Sostanzialmente immutato, invece, il retrotreno (assale rigido tipo De Dion, balestre longitudinali semiellittiche, gruppo frizione-cambio in blocco col differenziale e tamburi dei freni posti all’interno anziché alle ruote).</br>
L’esemplare apparso al XXXVIII [[Salone dell'automobile di Torino]] è però da considerare come un prototipo di pre-serie : la versione definitiva, che viene esposta in anteprima mondiale al XXVII Salone dell’automobile di Ginevra del marzo1957 e le cui consegne ai clienti iniziano nel giugno successivo, si differenzia dal prototipo in diversi particolari ma soprattutto per l’allargamento della carrozzeria e per le portiere, che non sono più con l’apertura cosiddetta “ad armadio” (o “a libro”) ma sono tutte incernierate anteriormente. Meccanicamente invece le differenze più rilevanti sono costituite da un incremento della potenza (da 98 a 102 HP) e della coppia (da 19 a 19,5 kgm) e dalla sincronizzazione di tutti i rapporti del cambio</br>
 
== Palmarès ==
=== La Flaminia berlina prima serie ===
{| class=wikitable
[[File:Flaminia berlina 1957_a.jpg|thumb|left|La berlina Flaminia prima serie (1957) vista di 3/4 anteriore]]
|- bgcolor="cccccc"
[[File:Flaminia berlina 1957_b.jpg|thumb|right|La berlina Flaminia prima serie (1957) vista di 3/4 posteriore]]
!Anno
[[File:Flaminia berlina 1957_e.jpg|thumb|right|Particolare della coda della Flaminia : da notare i doppi tergicristalli applicati al lunotto]]
!Manifestazione
[[File:Flaminia berlina 1957_c.jpg|thumb|left|Lo spazioso e lussuoso abitacolo della Flaminia berlina]]
!Sede
Esposta al salone dell'automobile di Ginevra nel marzo del 1957, la berlina Flaminia "definitiva" presenta,rispetto al prototipo dell’anno prima, queste variazioni :</br>
!Evento
1. incremento della potenza del motore, da 98 a 102 HP;</br>
!Risultato
2. incremento del valore di coppia massima, da 19 a 19,5 kgm;</br>
!Prestazione
3. sincronizzazione di tutti i rapporti del cambio;</br>
!Note
4. adozione di una nuova barra stabilizzatrice all’avantreno ed al retrotreno;</br>
5. chiave di accensione motore con bloccaggio automatico del motorino d’avviamento se il motore è in moto;</br>
6. diverso incernieramento delle portiere (ora tutte e quattro a cerniera anteriore);</br>
7. incremento di 8 cm. della larghezza della carrozzeria;</br>
8. diversi dischi ruote;</br>
9. diversa strumentazione;</br>
10. schienale sedile anteriore ora ribaltabile;</br>
11. adozione di volets (deflettori) laterali posteriori, comandati a pulsante dal posto di guida;</br>
12. sincronizzazione dell’azione dei tergicristalli con il lavavetri;</br>
13. aumento della cubatura del bagagliaio.</br>
14. rapporto di riduzione al ponte 12/47 (3,92:1) anziché 10/39 (3,90:1)</br>
La Flaminia berlina inizia effettivamente la sua vita sul finire del primo semestre del 1957, epoca in cui grosso modo viene avviata la produzione regolare. I dati di immatricolazione in Italia nel 1957 sono eloquenti : 2 unità a marzo, poi, dopo un vuoto di quattro mesi, 1 a luglio, 36 ad agosto, 68 a settembre, 105 a ottobre. Un successo crescente. A fine anno le Flaminia vendute in Italia saranno 371. L'anno successivo saranno quasi il doppio.</br>
La Flaminia si presenta dunque con una linea che molti giudicano assai positivamente e che si distacca decisamente dai contemporanei modelli italiani ma anche da quelli di ispirazione americana.</br>
Particolarmente azzeccata la parte posteriore della carrozzeria, in cui spiccano pinne di non grandi dimensioni che terminano con una fanaleria di forma triangolare.</br>
[[File:Flaminia berlina 1957_d.jpg|thumb|left|Il posto di guida della Flaminia berlina]]
[[File:Ingombro-interno-Flaminia-Berlina.png|thumb|right|Le principali misure dell'abitacolo della Flaminia berlina]]
Degna di menzione l’adozione di doppi tergicristalli applicati al lunotto posteriore (che però, un po' inspiegabilmente, verranno aboliti nel 1960).</br>
Nella vista laterale, malgrado le notevoli dimensioni del corpo vettura, la Flaminia mostra una linea filante, grazie anche ad uno spigolo che percorre l’intera fiancata.</br>
Ottime le finiture, in perfetto stile Lancia, al pari dell’abitacolo, comodo e spazioso, dove l’ampio sedile anteriore a panchina (largo quasi un metro e mezzo) consente di ospitare 2 persone oltre al guidatore.</br>
Degne di nota anche le prestazioni : velocità massima di 160 Km. orari, una accelerazione vivace (0-100 in 17" secondo il test della rivista Quattroruote), consumo (norme CUNA) litri 12,5 ogni 100 chilometri.</br>
[[File:Flaminia berlina 1957_f.jpg|thumb|left|La berlina Flaminia esposta al Salone di Ginevra nel marzo del 1957]]
Successivamente, la Flaminia sarà disponibile anche con la frizione automatica tipo “Saxomat” e con i freni a disco.</br>
Anche se il successo sembra assicurato, non possono mancare gli aggiornamenti e le modifiche volte a rendere il prodotto sempre più appetibile e concorrenziale.</br>
Già alla fine del 1957 (più esattamente dal telaio n° 1352) si registra la prima modifica importante, il potenziamento dell'impianto frenante (dove effettivamente le prime Flaminia non eccellevano) che si traduce in un incremento della superficie frenante da 1525 a 1765 cm²; da notare che questa modifica potrà essere apportata alle vetture già circolanti (la casa costruttrice la effettua a fronte di un esborso di Lire 20.000).<ref>Quattroruote numero 1 anno 1959 a pagina 41</ref>
[[File:Flaminia comandi.JPG|thumb|left|La disposizione dei comandi]]
[[File:Flaminia strumentazione.jpg|thumb|right|La strumentazione]]
[[File:Flaminia cambio.JPG|thumb|left|Schema delle posizioni del cambio al volante]]
A partire dall’autunno 1958 (in concomitanza con il Salone dell’automobile di Parigi) per la Flaminia è disponibile, con un supplemento di prezzo di 100.000 Lire, la frizione automatica tipo “Saxomat”.</br>
Al Salone dell’automobile di Amsterdam (18-28 febbraio 1960) la novità Lancia è costituita dall’annuncio che anche la berlina, così come già le versioni derivate più potenti, può essere munita, a richiesta (con sovraprezzo di 60.000 Lire), di freni a disco (tipo Dunlop)sulle 4 ruote (assistiti dal servocomando a depressione). In quello stesso periodo, la Flaminia subisce anche modifiche di lieve entità dovute all’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada italiano : vengono variate le luci posteriori (arancioni e rosse anziché tutte rosse) mentre nell’impianto dei lampeggianti per il cambio di direzione viene aggiunto un ripetitore laterale sul parafango anteriore. Contemporaneamente viene eliminato il piccolo fanalino che si trovava alla base del deflettore posteriore.</br>
A partire dal marzo del 1960 (Salone di Ginevra) si ha, inspiegabilmente, la soppressione dei tergilunotto, un singolare accessorio che aveva destato curiosità e che aveva piacevolmente caratterizzato la prima berlina della Flaminia.<ref>Quattroruote, numero 4, anno 1960, pagina 44</ref></br>
Nell'estate del 1960 viene migliorato lo sterzo, dove viene inserito un ammortizzatore idraulico telescopico alla timoneria e viene aggiunto il termometro dell'olio alla strumentazione.</br>
Poi, dopo circa quattro anni e mezzo di vita, nell'ottobre 1961, la prima serie lascia il posto alla serie successiva.
** '''Periodo di produzione''': approssimativamente, dal giugno 1957 al settembre 1961
** '''Modelli''':
*** tipo 813.00, berlina 4 porte, 5-6 posti, con guida a destra
*** tipo 335 su telaio 813, telaio per versioni Presidenziali carrozzate da Pininfarina
*** tipo 813.03, berlina 4 porte, 5-6 posti, con frizione automatica Saxomat
*** tipo 813.36, berlina 4 porte, 5-6 posti, con frizione automatica Saxomat, versione destinata all'esportazione negli USA.
** '''Numerazione progressiva''':
*** da 1001 a 3695
** '''Unità prodotte''':
*** 2695 (2612 berline 813.00, 48 berline 813.03, 31 berline 813.36 e 4 telai carrozzati dalla Pininfarina come vetture "presidenziali").
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore''' : anteriore a 6 cilindri a V di 2457,98 cm³, potenza 102 cv (DIN) a 4600-4800 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''' : berlina 4 porte, 5-6 posti, scocca semi-portante, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion);'''trasmissione''' con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;'''dimensioni e peso''': passo cm 287, lunghezza cm 485,5 , larghezza cm 175, peso a vuoto (con accessori e ruota di scorta), kg 1430 circa;'''velocità max''': km/h 160
 
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia berlina prima serie''' </big>
|-
|[[Motore1924]]||
|[[Atletica leggera ai Giochi della VIII Olimpiade|Giochi olimpici]]
tipo "813.00”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate; pistoni in lega d’alluminio, con tre anelli (due di tenuta e uno raschiaolio); testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; peso del motore a secco (senza acqua e senza olio) kg 175; sospensione motore tramite quattro supporti su doppi tamponi di gomma.
|{{Bandiera|FRA}} [[Parigi]]
|110 hs
|align="center" |batteria
|align="center" |{{RS|ST}}
|
|-
|rowspan=2 |[[1928]]
|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
|rowspan=2 |[[Atletica leggera ai Giochi della IX Olimpiade|Giochi olimpici]]
|rowspan=2 |{{Bandiera|NLD}} [[Amsterdam]]
|110 hs
|align="center" |semifinale
|align="center" |15"0
|
|-
|400 hs
|[[Cilindrata]]|| cmc 2457,98 (alesaggio mm 80,00 - corsa mm 81,50).
|{{Sfondo|O}} align="center" |{{Med|O|Olimpiadi|nome}}
|align="center" |53"4
|{{Recordicona|RO|dim=small}}
|-
|rowspan=3 |[[1930]]
|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; ogni valvola è richiamata da una molla singola; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 11° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 49° dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 49° prima del P.M.I., chiusura: 11° dopo il P.M.S.; gioco normale valvole a motore freddo: aspirazione 0,15 mm, scarico 0,25 mm; cilindri 1-6 al P.M.S. (Punto Morto Superiore): con segno “0” sul volano motore che coincide con l’indicazione ¼ sulla scatola volano; controllo della messa in fase : inizio apertura della valvola di aspirazione del cilindro n° 1 al P.M.S. (Punto Morto Superiore) con gioco al controllo di 0,8 mm.
|rowspan=3 |[[Giochi del Commonwealth|Giochi dell'Impero Britannico]]
|rowspan=3 |{{Bandiera|CAN 1921-1957}} [[Hamilton (Canada)|Hamilton]]
|120 iarde hs
|{{Sfondo|O}} align="center" |{{Med|O|Mondo|nome}}
|align="center" |14"6
|
|-
|440 iarde hs
||Rapporto di compressione|| 7,85:1
|{{Sfondo|O}} align="center" |{{Med|O|Mondo|nome}}
|align="center" |54"4
|
|-
|4×440 iarde hs
|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 102 [[cavallo vapore|cv]] a 4.600-4.800 [[giri al minuto|giri/minuto]] se misurata col sistema DIN; 112 HP se misurata col sistema SAE (motore non installato in vettura, sul banco, privo di marmitta, di ventilatore e di filtro aria); il regime massimo di rotazione è superiore a quello della potenza massima, ed è fissato in 5.200 giri/minuto; la potenza media al regime di coppia massima (3000 giri/minuto) è di circa 80 cv.
|{{Sfondo|O}} align="center" |{{Med|O|Mondo|nome}}
|align="center" |3'19"4
|
|-
|rowspan=3 |[[1932]]
|Coppia||19,5 mkg a 3000 giri /minuto;
|rowspan=3 |[[Atletica leggera ai Giochi della X Olimpiade|Giochi olimpici]]
|rowspan=3 |{{Bandiera|USA 1912-1959}} [[Los Angeles]]
|110 hs
|align="center" |5º
|align="center" |14"8
|
|-
|400 hs
|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; filtro del tipo “a cartuccia” tipo FRAM posto sul lato sinistro del motore, filtro a rete nella succheruola; capacità circuito circa litri 6,60 (pari a kg 6,0), compresi filtri e tubazioni; manometro pressione olio sul quadro strumentazione.
|align="center" |4º
|-
|align="center" |52"2
|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
|-
|Accensione|| a [[spinterogeno]]; [[bobina]] [[Magneti Marelli|Marelli]] B200A; distributore d’accensione Marelli S 74 A; anticipo fisso 11°, anticipo automatico 22° in più dell’anticipo fisso; correttore a depressione 17°; ordine d'accensione: 1-4-3-6-5-2; numerazione cilindri : a sinistra 1-3-5, a destra 2-4-6, a partire dal ventilatore; [[candela di accensione|candele]] Champion N3 oppure AC FL7 da mm 14 × 1,25; apertura punta candele mm 0,5-0,6; apertura contatti distributore mm 0,42-0,48.
|-
|Alimentazione||[[carburatore]] invertito [[Solex (azienda)|Solex]] 35 PAAI, doppio corpo, munito di dispositivo d’avviamento (starter) comandato con leva sotto il [[cruscotto]]; pompa meccanica situata sul lato destro del motore, munita di filtri a rete. Dati di regolazione del carburatore: diffusori mm 26, getti principali mm 1,40, getti del minimo 0,45, freno aria mm 2,50; filtro aria sul carburatore, ad elemento filtrante.
|-
|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]] - [[batteria (chimica)|batteria]] da 42 [[Ampere|Ah]] (sistemata nel cofano anteriore); dinamo da 300 W; motorino di avviamento elettrico Marelli MT 32 A-0,8/12 D9 con rapporto denti pignone/denti corona 9/121; proiettori: a) proiettori 12V-45/40W; b) luci di posizione anteriori, indicatori di direzione anteriori, luci posteriori e indicatori di direzione posteriori 12V-3/20W; c) luci fendinebbia 12V/45W; d) illuminazione targa, ripetitori laterali di direzione, illuminazione interno vettura, illuminazione interno cofano e illuminazione interno baule 12V/5W; e) segnalatori di arresto 12V/20W; f) illuminazione quadro apparecchi, spia dinamo, spia indicatori di direzione, spia starter, spia pressione olio e spia accendisigaro 12V/2,5W; g) spia luci di posizione 24V/3W. Da notare che gli indicatori di direzione posteriori, posti in prossimità dei deflettori posteriori, vengono soppressi nel 1960, in ossequio alle regole previste dal nuovo Codice della Strada, e sostituiti con indicatori sistemati sulla fiancata, poco sopra il passaruota delle ruote anteriori.
|-
|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno L’albero di trasmissione è in due tronchi, con supporto intermedio e giunti in gomma muniti di centratore; il cuscinetto del supporto intermedio è a tenuta stagna, mentre la lubrificazione dei centratori dei giunti viene fatta solo al montaggio; semiassi con manicotto di sfilamento, con giunti interni del tipo “a dado” scorrevoli e giunti esterni a cardano; lubrificazione giunti interni tramite doppio tappo sfioratore sulle scatole rotanti (capacità 0,2 litri per scatola); lubrificazione giunti esterni con ingrassatore a pressione sul mozzo ruote.
|-
|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco tipo F. & S.; corsa del pedale mm 20-25; per regolare la corsa del pedale occorre far ruotare la forcella posteriore del tirante di comando. Dalla fine del 1958 è possibile montare, a richiesta e con sovrapprezzo, la frizione automatica sistema Saxomat.
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|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=3,31:1;II=2,20:1;III=1,51:1;IV=1:1; RM=3,61:1; leva di comando al volante; capacità olio gruppo propulsore (cambio-differenziale) litri 4,10 (pari a kg 3,70); controllo livello tramite asta nel tappo di introduzione, che si trova sul propulsore ed è accessibile togliendo l’apposito coperchio sul piano del bagagliaio; lo scarico dell’olio si effettua tramite tappo inferiore nel cambio.
|-
|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione, con coppia conica Hypoid 12/47 (3,917:1).
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|Scocca|| portante in lamiera d'acciaio, con telaio ausiliario raggruppante motore, montanti sospensioni anteriori e guida; pianale in lamiera stampata con traverse a fondo integrale che si raccorda, nella parte anteriore, ad un robusto portale.
|-
|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto, tipo SABIF, non regolabili; capacità olio 280 cm³ cadauno.
|-
|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto tipo SABIF, non regolabili; capacità olio 420 cm³ cadauno.
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|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d’esercizio (SABIF) , a pedale, idraulici ed agenti sulle 4 ruote, con ceppi avvolgenti ad espansione; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente sul propulsore posteriore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto) ; i freni anteriori sono montati normalmente sulle ruote, quelli posteriori sono montati all'uscita dal gruppo frizione-cambio-differenziale; tamburi alettati in lega di alluminio; diametro dei tamburi anteriori cm 30, di quelli posteriori cm 28; larghezza dei tamburi cm 7; superficie totale frenante 1.525 cm² ; dal telaio n° 1352 (autunno-inverno 1957) viene potenziato l’impianto frenante (la superficie frenante passa a 1765 cm²); serbatoio freni idraulici posto nel cofano motore, munito di pompa di pressione costante e tappo di introduzione astina livello; capacità circuito (liquido SABIF P2 oppure liquido Lockheed per freni) litri 0,30 (kg 0,25). Dalla primavera 1960 si possono montare, a richiesta e con sovrapprezzo (60.000 Lire) i freni del tipo “a disco” (marca Dunlop) anteriori e posteriori, con servofreno.
|-
|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo (rapporto 1:18,2); capacità olio scatola guida litri 0,31 (kg 0,28); introduzione olio tramite tappo sul coperchio scatola (il livello è normale quando l’olio copre la vite globoidale); snodi a sfera (lubrificati solo al montaggio); ingrassatore a pressione sul perno di rinvio; a partire dall’estate del 1960 nella timoneria viene inserito un ammortizzatore idraulico telescopico; la posizione di guida è a sinistra (non è prevista la possibilità di ottenere la guida a destra); diametro del volante cm 42,6; diametro di sterzata mt 12,00; giri volante per sterzata completa (da tutto a destra a tutto a sinistra) 4 (secondo “Quattroruote”), 4 e ¼ (secondo “The Autocar”).
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|Ruote|| a disco, in lamiera stampata.
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|[[Pneumatico|Pneumatici]]||misure 165x400 (175x400 secondo alcune fonti); pressioni gonfiaggio (a freddo) : 1,80 kg/cm² anteriormente e 2,0-2,2 kg/cm² posteriormente.
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|Passo||cm 287,0.
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|Altezza minima da terra|| cm 14,0 (con vettura carica); secondo alcune fonti l'altezza minima da terra sarebbe di cm 11,0.
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|Carreggiate anter-poster||cm 136,8 -cm 137,0.
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|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (berlina) cm 485,5 x cm 175,0 x cm 146,0; l’altezza è intesa a vettura scarica.
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|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': berlina 4 porte con montante centrale e porte incernierate anteriormente (apertura controvento), 5-6 posti (l’ampio sedile anteriore unico può ospitare 3 persone, mentre la portata della vettura è di 450 Kg, corrispondenti a 5 persone + 100 kg di bagaglio oppure di 6 persone + 30 Kg di bagaglio); volante (non regolabile) a due razze con semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico.<br />
'''sedili''': sedile anteriore unico (con inclinazione schienale regolabile) con bracciolo centrale retrattile; braccioli all’interno di tutte e quattro le portiere; dal dicembre 1958 sono disponibili come optional a richiesta (con sovrapprezzo di Lire 40.000) sedili anteriori divisi; sedile posteriore con bracciolo centrale retrattile.
<br />'''vano motore''': illuminato.<br />
'''bagagliaio''': vano illuminato; il bagagliaio, rivestito in gomma sia sul fondo che sulle pareti, contiene la ruota di scorta (posizionata verticalmente e ricoperta da apposita guaina) e gli attrezzi in dotazione; il coperchio, contrappesato, rimane aperto in qualsiasi posizione.
<br />'''comandi al volante''': leva per commutazione luci ed azionamento indicatori di direzione, leva del cambio e semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico.
<br />'''comandi a pedale''': freno, frizione ed acceleratore (quest’ultimo del tipo a suola); tutti e tre i pedali sono rivestiti in gomma.
<br />'''comandi sotto al cruscotto''': due levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato sinistro, leva per lo bloccaggio del cofano motore, leva del freno di stazionamento, azzeratore del contachilometri parziale, starter, levetta di inserimento riscaldatore, levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato destro; <br />
'''comandi al cruscotto''': gruppo di 3 pulsanti per comando apertura e chiusura deflettori ai vetri posteriori, chiave di inserimento servizi (nonché accensione ed avviamento motore), fendinebbia, accensione fari (luci di posizione, mezze luci ed abbaglianti), illuminazione della strumentazione (ad intensità regolabile), illuminazione abitacolo, ventilatore, tergicristallo e lavaparabrezza, accendisigaro, cassetto ripostiglio con serratura, portacenere .<br />
'''strumentazione''': riunita in due strumenti circolari; lo strumento di sinistra comprende il tachimetro con scala fino a 180 Km. orari, l’indicatore livello benzina, quelli della pressione dell’olio (con spia luminosa in caso di pressione insufficiente) e della temperatura dell’acqua nonché i due contachilometri (totalizzatore e parziale); alla base dello strumento, le due spie degli indicatori di direzione; lo strumento di destra include invece il contagiri (graduato fino a 5500 giri), l’orologio e tre spie : starter, dinamo e luci. Nello strumento di sinistra, a partire dal 1960, al posto delle due spie degli indicatori di direzione (che vengono spostate nello spazio al centro tra i due strumenti circolari) viene inserito un nuovo utile indicatore, il termometro dell’olio.</br>
'''accessori''': due alette parasole (accuratamente rifinite ed imbottite) orientabili ma utilizzabili solo frontalmente, specchietto di cortesia sul retro dell’aletta parasole di destra, deflettori posteriori teleazionabili dal pilota tramite appositi comandi al cruscotto, due portacenere (uno posto al centro del cruscotto, l’altro applicato al centro dello schienale del sedile anteriore), tasche portadocumenti alle portiere anteriori e nel retro dello schienale del sedile anteriore, cassetto ripostiglio con chiusura a chiave, impianto di aerazione e riscaldamento (che permette di indirizzare l’aria fredda oppure calda sul parabrezza o all’interno della vettura), specchio retrovisore con scatto anabbagliante, plafoniere per illuminazione abitacolo (automatica all’apertura della porta del guidatore oppure a comando con interruttore), doppio tergivetro (interno ed esterno) al lunotto, comandabile dal pilota, utile per il disappannamento interno e per la pulizia esterna (da notare che questo utile accessorio viene eliminato in corso di produzione, grosso modo a partire dal marzo del 1960).</br>
'''gamma colori''': al debutto (estate 1957) la gamma dei colori disponibili prevede 4 tinte unite (nero, blu scuro, grigio, grigio scuro metallizzato) e 5 combinazioni bicolori (il primo colore si riferisce al padiglione ed al cofano posteriore : nero/grigio, grigio/grigio chiaro, grigio/grigio scuro, nero/avorio, nero/celeste).
|-
|Peso|| con accessori e ruota di scorta, kg 1430; peso massimo ammesso a pieno carico, Kg 1880. Da notare che la rivista “Quattroruote”, nel fascicolo del mese di gennaio 1959 dove pubblica i risultati ed il resoconto della sua “prova su strada”, segnala di aver rilevato un peso effettivo in ordine di marcia, con guidatore a bordo e mezzo serbatoio carburante, di Kg 1596.
|-
|Serbatoio carburante|| capacità litri 58, di cui 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
|-
|[[Velocità]] massima||160 km/h; velocità massime (km/h) nelle varie marce: : I=50 II=75, III=110; Retromarcia=46
|-
|Pendenze massime superabili|| in prima marcia=34%; in II=21%; in III= 14%; in IV=9%. ; in retromarcia 35%
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|Consumo||calcolato secondo norme CUNA (in IV marcia, ad una velocità costante pari ai 2/3-3/4 della velocità massima, cioè, nella fattispecie, a circa 110-120 km/h) 12,5 litri di supercarburante (con NO minimo di 92) ogni 100 km.
|-
|Tassa di circolazione||
Potenza fiscale in Italia CV 26; bollo di circolazione annuo:<br />
dal debutto (giugno 1957) al 30-6-59=Lire 87.390<br />
dal 1-7-1959 =Lire 101.085<br />
|-
|Prezzo in Italia||
Dal debutto (giugno 1957) a fine commercializzazione (settembre 1961) : Lire 2.940.000 (prezzo di listino)<br />
Optionals previsti :</br>
negli anni 1957-58 è previsto soltanto l’autoradio (Lire 133.000);</br>
nel 1959 : apparecchio radio (Lire 133.000); frizione automatica Saxomat (Lire 100.000); interno in pelle (Lire 105.000); sedili anteriori divisi (Lire 40.000)</br>
nel secondo semestre 1960 e sino a fine commercializzazione (ottobre 1961): apparecchio radio (Lire 148.000); frizione automatica Saxomat (Lire 100.000); interno in pelle (Lire 155.000); freni a disco (Lire 60.000); sedili anteriori divisi (Lire 40.000); gomme fianco bianco (Lire 21.500)
|-
|Prezzo in Svizzera||
nel marzo 1959: 26.950 Franchi Svizzeri<br />
|-
|4×400 metri
|{{Sfondo|A}} align="center" |{{Med|A|Olimpiadi|nome}}
|align="center" |3'11"2
|
|}
</br>
 
=== La Flaminia berlina seconda serie ===
[[File:Flaminia berlina 1962.jpg|thumb|left|La Flaminia berlina seconda serie : si notano due aggiunte : il ripetitore laterale dell'indicatore di direzione e la luce di retromarcia (porzione di vetro non colorata) al gruppo ottico posteriore; mancano invece i tergilunotto, anche se il particolare non è visibile nell'immagine]]
A quattro anni e mezzo dalla nascita, esattamente in occasione del XVIII [[Salone dell'automobile di Torino]] che si apre il 28 ottobre [[1961]], viene esposta la seconda serie Flaminia, che presenta alcune modifiche, soprattutto meccaniche : un nuovo albero di trasmissione più corto (grazie al prolungamento “a campana” dell’uscita motore e dell’entrata frizione) che non necessita più di alcun supporto intermedio, ed un aumento del rapporto di compressione del motore (da 7,85 a 8,40 : 1) che lascia quasi invariato il valore di coppia (che anzi, si riduce da 19,5 a 19,2 kgm) ma incrementa la potenza (da 102 a 110 cv DIN) e la velocità (da 160 a 166 Km. orari).</br>
Nella carrozzeria, a parte alcune modifiche alla plancia (aggiunta di aperture per l'afflusso dell'aria nell'abitacolo (con regolazione a farfalla), variazioni ai convogliatori dell'impianto di aerazione e riscaldamento, nuovo ripetitore degli indicatori direzionali nel quadro strumenti), si nota l’adozione delle luci di retromarcia, con relativa modifica dei gruppi ottici posteriori.</br>
Da segnalare ancora che la seconda serie Flaminia, a differenza di quanto accaduto nel caso della prima serie, può essere fornita anche con guida a destra.</br>
A partire dall’estate del 1962 anche la Flaminia berlina abbandona definitivamente i freni a tamburo : da allora in poi, viene equipaggiata esclusivamente con i freni a disco, che non sono più forniti a richiesta con sovrapprezzo : il prezzo di listino passa però da 2.940.000 a 3.000.000 di Lire, con un incremento di 60.000 Lire, esattamente la cifra che fino ad allora si pagava per avere il sistema frenante più avanzato.</br>
Al XVI Salone dell’automobile di Francoforte dell'autunno 1963 nasce invece la versione con cilindrata del motore portata a 2,8 litri, che di fatto segna la fine della seconda serie da 2 litri e mezzo, la quale tuttavia rimane a listino, accanto alla sorella "maggiorata", fino al 1968, evidentemente per lo smaltimento delle scorte dei motori.
[[File:Flaminia berlina_g.jpg|thumb|left|La berlina Flaminia seconda serie]]
[[File:Flaminia berlina_i.jpg|thumb|right|Particolare della strumentazione della berlina Flaminia seconda serie : con A è indicato il nuovo termometro dell'olio, inserito al posto delle spie degli indicatori di direzione, che sono state trasferite tra i due strumenti circolari, nella posizione indicata con la lettera B. Da notare che queste piccole variazioni erano già state apportate alle Flaminia della prima serie, a partire dal marzo 1960]]
** '''Periodo di produzione''': approssimativamente, dal settembre 1961 al settembre 1963''' vedi nota (1)'''
** '''Modelli''':
*** tipo 813.10, berlina 4 porte, 5-6 posti, con guida a sinistra
*** tipo 813.11, berlina 4 porte, 5-6 posti, con guida a destra
** '''Numerazione progressiva''':
*** tipi 813.10 e 813.11 : da 5001 a 5638
** '''Unità prodotte''':
*** 638 (prevalentemente con guida a sinistra)</br></br></br>
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore''' : anteriore a 6 cilindri a V di 2457,98 cm³, potenza 110 cv (DIN) a 5200 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''' : berlina 4 porte, 5-6 posti, scocca semi-portante, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion); '''trasmissione''' con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;'''dimensioni e peso''': passo cm 287, lunghezza cm 485,5 , larghezza cm 175, peso in ordine di marcia Kg 1560 circa;'''velocità max''': km/h 166 circa.
'''Nota (1) '''= la berlina seconda serie (813.10 e 813.11) appare nei listini fino al mese di ottobre 1968, dopodiché scompare definitivamente.</br>
 
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia berlina seconda serie''' </big>
|-
|[[Motore]]||
tipo "813.10”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate; pistoni in lega d’alluminio, con tre anelli (due di tenuta e uno raschiaolio); testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; peso del motore a secco (senza acqua e senza olio) kg 175 circa; sospensione motore tramite quattro supporti su doppi tamponi di gomma.
|-
|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
|-
|[[Cilindrata]]|| cmc 2457,98 (alesaggio mm 80,00 - corsa mm 81,50).
|-
|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; ogni valvola è richiamata da una molla singola; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 17° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 55° dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 55° prima del P.M.I., chiusura: 17° dopo il P.M.S. con gioco valvole, speciale per il controllo, di mm 0,4; gioco normale valvole a motore freddo: aspirazione 0,15 mm, scarico 0,25 mm.
|-
||Rapporto di compressione|| 8,40 : 1
|-
|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 110 [[cavallo vapore|cv]] a 5.200 [[giri al minuto|giri/minuto]] misurata col sistema DIN (122 cv se misurata col sistema CUNA, che prevede che il motore venga testato al banco, privo di ventilatore, di impianto di scarico e della dinamo).
|-
|Coppia||19,2 mkg a 3000 giri /minuto;
|-
|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; filtro del tipo “a cartuccia” posto sul lato sinistro del motore, filtro a rete nella succheruola; raffreddamento olio con radiatore sul lato sinistro del radiatore acqua; capacità circuito circa litri 6,60 (pari a kg 6,0), compresi filtri e tubazioni; manometri pressione e temperatura olio sul quadro strumentazione.
|-
|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
|-
|Accensione|| a [[spinterogeno]]; [[bobina]] [[Magneti Marelli|Marelli]] BZR 200 A; distributore d’accensione Marelli S 80 B; ordine d'accensione: 1-4-3-6-5-2; numerazione cilindri : a sinistra 1-3-5, a destra 2-4-6, a partire dal ventilatore; anticipo fisso 3°, anticipo automatico 32°; [[candela di accensione|candele]] Champion N5 (sedondo alcune fonti Champion N4) da mm 14 × 1,25; distanza tra gli elettrodi delle candele mm 0,5-0,6; apertura contatti distributore mm 0,37-0,43.
|-
|Alimentazione||[[carburatore]] invertito [[Solex (azienda)|Solex]] C40 PAAI doppio corpo, invertito, munito di pojmpa di accelerazione e di dispositivo d’avviamento (starter) comandato con leva sotto il [[cruscotto]]; pompa elettrica tipo Bendix situata sul lato sinistro del vano bagagli. Dati di regolazione del carburatore: diffusori mm 26, getti principali mm 1,25, getti del minimo 0,45, freno aria mm 1,90 (con filtro a bagno d'olio 1,70); filtro aria sul carburatore, ad elemento filtrante (a richiesta : filtro a bagno d'olio).
|-
|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]] - [[batteria (chimica)|batteria]] da 45 [[Ampere|Ah]] (sistemata nel cofano anteriore); dinamo Marelli DN 62 D da 300 W; regolatore a 3 nuclei Marelli IR 50 E; motorino di avviamento Marelli MT 32 LA-0,8/12 D9;
|-
|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno L’albero di trasmissione, di tipo tubolare, è unico, senza supporto intermedio.
|-
|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco; è possibile montare, a richiesta e con sovrapprezzo, la frizione automatica sistema Saxomat.
|-
|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=3,31:1;II=2,20:1;III=1,51:1;IV=1:1; RM=3,61:1; leva di comando al volante; capacità olio gruppo propulsore (cambio-differenziale) litri 4,10 (pari a kg 3,70); controllo livello tramite asta nel tappo di introduzione, che si trova sul propulsore ed è accessibile togliendo l’apposito coperchio sul piano del bagagliaio; lo scarico dell’olio si effettua tramite tappo inferiore nel cambio.
|-
|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione, con coppia conica Hypoid 12/47 (3,917:1).
|-
|Scocca|| portante in lamiera d'acciaio, con telaio ausiliario raggruppante motore, montanti sospensioni anteriori e guida; pianale in lamiera stampata con traverse a fondo integrale che si raccorda, nella parte anteriore, ad un robusto portale.
|-
|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d’esercizio a pedale, a disco (marca Dunlop) sulle quattro ruote, con servofreno a depressione; circuiti ruote anteriori e posteriori indipendenti; diametro dei dischi : cm 29,2 anteriormente e cm 30,5 posteriormente; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente ssul propulsore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto).
|-
|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo (rapporto 1:18,2); capacità olio scatola guida litri 0,31 (kg 0,28); introduzione olio tramite tappo sul coperchio scatola (il livello è normale quando l’olio copre la vite globoidale); snodi a sfera (lubrificati solo al montaggio); timoneria con ammortizzatore idraulico telescopico; la posizione di guida è a sinistra (a guida a destra, a richiesta); diametro del volante cm 42,6; diametro di sterzata mt 12,00.
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|Ruote|| a disco, in lamiera stampata.
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|[[Pneumatico|Pneumatici]]||misure 175x400; pressioni gonfiaggio (a freddo) : 1,90 kg/cm² anteriormente e 2,2-2,4 kg/cm² posteriormente.
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|Passo||cm 287,0.
|-
|Altezza minima da terra|| cm 14,0 (con vettura carica); secondo alcune fonti l'altezza minima da terra sarebbe di cm 11,0.
|-
|Carreggiate anter-poster||cm 136,8 -cm 137,0.
|-
|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (berlina) cm 485,5 x cm 175,0 x cm 148,0; l’altezza è intesa a vettura scarica.
|-
|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': berlina 4 porte con montante centrale e porte incernierate anteriormente (apertura controvento), 5-6 posti (l’ampio sedile anteriore unico può ospitare 3 persone; la portata complessiva della vettura è di 550 Kg.;volante (non regolabile) a due razze con semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico.<br />
'''sedili''': sedile anteriore unico (con inclinazione schienale regolabile) con bracciolo centrale retrattile; braccioli all’interno di tutte e quattro le portiere; sono disponibili come optional a richiesta (con sovrapprezzo di Lire 40.000) i sedili anteriori divisi; sedile posteriore con bracciolo centrale retrattile.<br />
'''vano motore''': illuminato.<br />
'''bagagliaio''': vano illuminato; il bagagliaio, rivestito in gomma sia sul fondo che sulle pareti, contiene la ruota di scorta (posizionata verticalmente e ricoperta da apposita guaina) e gli attrezzi in dotazione; il coperchio, contrappesato, rimane aperto in qualsiasi posizione.
<br />'''comandi al volante''': leva per commutazione luci ed azionamento indicatori di direzione, leva del cambio e semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico.
<br />'''comandi a pedale''': freno, frizione ed acceleratore (quest’ultimo del tipo a suola); tutti e tre i pedali sono rivestiti in gomma.</br>
'''strumentazione''': riunita in due strumenti circolari; lo strumento di sinistra comprende il tachimetro con scala fino a 180 Km. orari, l’indicatore livello benzina, quelli della pressione dell’olio (con spia luminosa in caso di pressione insufficiente) e della temperatura dell’acqua nonché i due contachilometri (totalizzatore e parziale); alla base dello strumento, il termometro della temperatura dell’olio; lo strumento di destra include invece il contagiri (graduato fino a 5500 giri), l’orologio e tre spie : starter, dinamo e luci.</br>
|-
|Peso|| in ordine di marcia kg 1560; peso massimo ammesso a pieno carico, Kg 2040.
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|Serbatoio carburante|| capacità litri 58, di cui 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
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|[[Velocità]] massima||166 km/h; velocità massime (km/h) nelle varie marce: : I=50, II=77, III=113; Retromarcia=46
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|Pendenze massime superabili|| a pieno carico(in prima marcia)=30%.
|-
|Consumo||calcolato secondo norme CUNA (in IV marcia, ad una velocità costante pari ai 2/3-3/4 della velocità massima, cioè, nella fattispecie, a circa 115-125 km/h) 12,6 litri di supercarburante ogni 100 km.
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|Tassa di circolazione||
Potenza fiscale in Italia CV 26; bollo di circolazione annuo:<br />
dal debutto (settembre 1961) al 31 dicembre 1962=Lire 101.085<br />
dal 1º gennaio 1963 all’ottobre 1968 (fine commercializzazione) =Lire 106.140</br>
|-
|Prezzo in Italia||
Dal debutto (settembre 1961) a fine commercializzazione (ottobre 1968) : Lire 3.000..000 (prezzo di listino)<br />
Optionals previsti :</br>
al debutto (ottobre 1961): apparecchio radio (Lire 148.000); frizione automatica Saxomat (Lire 100.000); interno in pelle (Lire 155.000); sedili anteriori divisi (Lire 40.000); gomme fianco bianco (Lire 17.500); dal luglio 1963 le gomme fianco bianco non sono più disponibili.
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|Prezzo in Svizzera||
nel marzo 1963: 25.500 Franchi Svizzeri<br />
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|}
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=== La Flaminia berlina seconda serie Speciale ===
Nel 1962, senza che la Casa dia pubblicità all'evento, vengono costruite 12 berlina "Speciali" (la denominazione di fabbrica è: tipo 813.12) munite di motore, alimentato da doppio carburatore, più compresso (il rapporto di compressione sale a 9:1) e di conseguenza molto più potente (140 cv a 5600 giri/minuto) e capace di far raggiungere alla vettura i 180 km. orari.</br>
Di queste Flaminia Speciale, tutte (o in gran parte) destinate all'utilizzo da parte della Polizia di Stato, non è mai stato reso noto il prezzo di vendita.</br>
Risulta per certo che qualcuna di queste Flaminia sia stata impiegata in pattuglia sull'Autostrada del Sole e come macchina di inizio corteo durante visite a Roma di importanti personalità<ref>Auto D'Epoca numero 9 del settembre 1997, pagina 59</ref>
** '''Periodo di produzione''': nel corso del 1962
** '''Modello''':
*** tipo 813.12, berlina 4 porte, 5-6 posti, con guida a sinistra
** '''Numerazione progressiva''':
*** da 1001 a 1012
** '''Unità prodotte''':
*** 12
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore''' : anteriore a 6 cilindri a V di 2457,98 cm³, potenza 140 cv DIN a 5.600 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''' : berlina 4 porte, 5-6 posti, scocca semi-portante, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion); '''trasmissione''' con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;'''dimensioni e peso''': passo cm 287, lunghezza cm 485,5 , larghezza cm 175, peso in ordine di marcia kg 1560 circa;'''velocità max''': km/h 180.
 
 
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia berlina seconda serie Speciale''' </big>
|-
|[[Motore]]||
tipo "813.12”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate; pistoni in lega d’alluminio; testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; peso del motore a secco (senza acqua e senza olio) kg 175 circa; sospensione motore tramite quattro supporti su doppi tamponi di gomma.
|-
|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
|-
|[[Cilindrata]]|| cmc 2457,98 (alesaggio mm 80,00 - corsa mm 81,50).
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|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 22° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 60° dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 60° prima del P.M.I., chiusura: 22° dopo il P.M.S.
|-
||Rapporto di compressione|| 9,00 : 1
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|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 140 [[cavallo vapore|cv]] a 5.600 [[giri al minuto|giri/minuto]] misurati col sistema DIN.
|-
|Coppia||20,7 mkg a 3600 giri /minuto;
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|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; manometri pressione e temperatura olio sul quadro strumentazione.
|-
|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
|-
|Accensione|| a [[spinterogeno]]; [[bobina]] [[Magneti Marelli|Marelli]] B200A; distributore d’accensione Marelli S 82 B; ordine d'accensione: 1-4-3-6-5-2; numerazione cilindri : a sinistra 1-3-5, a destra 2-4-6, a partire dal ventilatore; [[candela di accensione|candele]] Marelli CW6 SL
|-
|Alimentazione||[[carburatore]] a mezzo di 3 carburatori doppio corpo (1 Weber 35 DCLN1 con starter e 2 Weber 35 DCLN2 senza starter); pompa meccanica situata sul lato destro del motore, munita di filtri a rete. Dati di regolazione carburatori: diffusori mm 30, getti principali mm 1,30, getti del minimo 0,55, freno aria mm 2,40.
|-
|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]] - [[batteria (chimica)|batteria]] da 45 [[Ampere|Ah]] (sistemata nel cofano anteriore); dinamo da 300 W.
|-
|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno L’albero di trasmissione, di tipo tubolare, è unico, senza supporto intermedio.
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|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco.
|-
|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=3,31:1;II=2,20:1;III=1,51:1;IV=1:1; RM=3,60:1.
|-
|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione, con coppia conica Hypoid 12/47 (3,917:1).
|-
|Scocca|| portante in lamiera d'acciaio, con telaio ausiliario raggruppante motore, montanti sospensioni anteriori e guida; pianale in lamiera stampata con traverse a fondo integrale che si raccorda, nella parte anteriore, ad un robusto portale.
|-
|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d'esercizio, a pedale, a disco (marca Dunlop) sulle quattro ruote, con servofreno a depressione; circuiti ruote anteriori e posteriori indipendenti; diametro dei dischi : cm 29,2 anteriormente e cm 30,5 posteriormente; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente ssul propulsore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto); freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente sui dischi delle ruote posteriori (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto).
|-
|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo (rapporto 1:18,2); capacità olio scatola guida litri 0,31 (kg 0,28); introduzione olio tramite tappo sul coperchio scatola (il livello è normale quando l’olio copre la vite globoidale); snodi a sfera (lubrificati solo al montaggio); timoneria con ammortizzatore idraulico telescopico; la posizione di guida è a sinistra; diametro del volante cm 42,6; diametro di sterzata mt 12,00.
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|Ruote|| a disco, in lamiera stampata.
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|[[Pneumatico|Pneumatici]]||misure 175x400.
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|Passo||cm 287,0.
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|Carreggiate anter-poster||cm 136,8 -cm 137,0.
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|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (berlina) cm 485,5 x cm 175,0 x cm 148,0; l’altezza è intesa a vettura scarica.
|-
|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': berlina 4 porte con montante centrale e porte incernierate anteriormente (apertura controvento), 5-6 posti; volante (non regolabile) a due razze con semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico.<br />
'''vano motore''': illuminato.<br />
'''bagagliaio''': vano illuminato; il bagagliaio, rivestito in gomma sia sul fondo che sulle pareti, contiene la ruota di scorta (posizionata verticalmente e ricoperta da apposita guaina) e gli attrezzi in dotazione; il coperchio, contrappesato, rimane aperto in qualsiasi posizione.</br>
'''allestimento particolare''': (vettura o vetture utilizzata/e in pattuglia sull'Autostrada del Sole): faro rotante blu sul tetto, due fari a luce intermittente rossa e blu posti davanti alla mascherina anteriore.</br>
|-
|Peso|| in ordine di marcia kg 1560 circa.
|-
|Serbatoio carburante|| capacità litri 58, di cui 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
|-
|[[Velocità]] massima||180 km/h; velocità massime (km/h) nelle varie marce: : I=60, II=85, III=120; Retromarcia=50
|-
|Pendenza massima superabile|| in prima marcia=38%.
|-
|Consumo||calcolato secondo norme CUNA (in IV marcia, ad una velocità costante pari ai 2/3-3/4 della velocità massima, cioè, nella fattispecie, a circa 125-135 km/h) 13 litri di supercarburante ogni 100 km.; secondo altre fonti<ref>Volume "60 anni della Lancia", pubblicato nel 1967 dalla Lancia medesima, pagina 26"</ref>il consumo sarebbe di 17,5 litri ogni 100 Km.
|-
|Tassa di circolazione||
Potenza fiscale in Italia CV 26; bollo di circolazione annuo (nel 1962)=Lire 101.085<br />
|-
|Prezzo in Italia||
Dato non disponibile in quanto non reso noto all’epoca della produzione.<br />
|-
|}
 
</br>
 
=== La Flaminia berlina 2.8 ===
[[File:Flaminia 2800 berlina b.jpg|thumb|left|La scritta che appare sul cofano del bagagliaio è il solo elemento esterno che distingue la Flaminia da 2,8 litri]]
[[File:Flaminia 2800 berlina a.jpg|thumb|right|L'ultima Flaminia berlina, la cui carrozzeria è praticamente identica a quella delle due serie precedenti]]
Al XVI Salone dell’automobile di Francoforte dell'autunno 1963 nasce la versione con cilindrata del motore portata a 2,8 litri (mediante il rialesaggio dei cilindri da 80 a 85 mm) e quindi più potente (129 cv CUNA) e più elastico (la coppia massima sale a 23,3 mkg a 2500 giri) che conferisce alla Flaminia un sensibile miglioramento nella ripresa più che non nelle prestazioni velocistiche (la velocità massima sale di poco, da 166 a 170 Km. orari). Piccole variazioni riguardano la trasmissione (i rapporti del cambio e quello del ponte sono diversi) ed i freni (che naturalmente sono a disco di serie) dove viene lievemente aumentato il diametro dei dischi). In Italia non viene più proposta la versione con frizione automatica, che probabilmente rimane disponibile per alcuni mercati esteri.</br>
[[File:Flaminia 2800 berlina_d.jpg|thumb|left|Il lettino fornito a richiesta dalla casa]]
[[File:Flaminia 2800 berlina c.jpg|thumb|right|La plancia della Flaminia berlina 2.8]]
La carrozzeria non subisce variazioni, tanto è vero che la nuova 2800 si differenzia dalla sorella minore solo per la scritta (Lancia Flaminia 2.8) che appare sulla coda.</br>
Da osservare che, per ancora cinque anni (fino al 1968), la Flaminia berlina è disponibile nelle due cilindrate (2500 oppure 2800 cm³) poi, nel 1969 e fino ai primi mesi del 1970 (quando la Flaminia lascia definitivamente la scena), il listino prevede soltanto la berlina di maggior cilindrata.</br>
Nel [[1965]], sulla stampa specializzata<ref>Auto Italiana numero 27-1965 a pagina 37</ref> appare questa curiosa notizia : ''per consentire al passeggero del sedile anteriore di riposarsi nei lunghi viaggi, la Lancia fornisce.....un letto; esso viene riposto in una valigia nel bagagliaio e si monta con facilità dopo aver reclinato lo schienale anteriore. Per sicurezza, il passeggero può legarsi con la cintura in dotazione. Pare che le dimensioni e la sistemazione del lettino consentano un sufficiente grado di confort, anche con vettura in marcia''. Naturalmente è necessario che la vettura abbia il sedile anteriore diviso, un allestimento particolare che si può ottenere a richiesta.
** '''Periodo di produzione''': approssimativamente, dal settembre 1963 al 1969''' vedi nota (1)'''
** '''Modelli''':
*** tipo 826.000, berlina 4 porte, 5-6 posti, con guida a sinistra
*** tipo 826.001, berlina 4 porte, 5-6 posti, con guida a destra
** '''Numerazione progressiva''':
*** tipi 826.000 e 826.001 : da 1001 a 1599
** '''Unità prodotte''':
*** 599 (di cui 556 con guida a sinistra e 43 con guida a destra)
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore''' : anteriore a 6 cilindri a V di 2774,83 cm³, potenza 129 cv (CUNA) a 5000 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''' : berlina 4 porte, 5-6 posti, scocca semi-portante, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion);'''trasmissione''' con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;'''dimensioni e peso''': passo cm 287, lunghezza cm 485,5 , larghezza cm 175, peso a vuoto , kg 1560;'''velocità max''': km/h 170.
'''Nota (1) '''= la commercializzazione prosegue fino al febbraio 1970.
 
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia berlina 2.8''' </big>
|-
|[[Motore]]||
tipo "826.000”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate (rettificate e levigate in posto); pistoni in lega d’alluminio, con tre anelli (due di tenuta e uno raschiaolio); testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; peso del motore a secco (senza acqua e senza olio) kg 175 circa; sospensione motore tramite quattro supporti su doppi tamponi di gomma.
|-
|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
|-
|[[Cilindrata]]|| cmc 2774,83 (alesaggio mm 85,00 - corsa mm 81,50).
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|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 13° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 57° dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 57° prima del P.M.I., chiusura: 13° dopo il P.M.S. con gioco valvole, speciale per il controllo, di mm 0,4; gioco normale valvole a motore freddo: aspirazione 0,15 mm, scarico 0,25 mm.
|-
||Rapporto di compressione|| 9,00 : 1
|-
|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 129 [[cavallo vapore|cv]] a 5.000 [[giri al minuto|giri/minuto]] misurata col sistema CUNA (125 cv se misurata col sistema italiano IGM – Istituto Generale della Motorizzazione – che conduce a risultati simili a quelli rilevati con il più diffuso sistema DIN; la potenza, infine, è di 139 cv<ref>Quattroruote numero 1 del gennaio 1970, pagina 197)</ref> se misurata col sistema SAE, ovvero con motore non installato in vettura, sul banco, privo di marmitta, di ventilatore e di filtro dell'aria)<ref>Quattroruote numero 5, maggio 1966, pagina 182</ref>; il regime di rotazione massimo del motore è di 5.300 giri al minuto.
|-
|Coppia||23,3 mkg a 2.500 giri /minuto;
|-
|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; filtro del tipo “a cartuccia” posto sul lato sinistro del motore, filtro a rete nella succheruola; capacità circuito (compresi filtri e tubazioni) circa kg 6,4, ; raffreddamento olio con radiatore posto sul lato sinistro del radiatore acqua; manometri pressione e temperatura olio sul quadro strumentazione.
|-
|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
|-
|Accensione|| a [[spinterogeno]]; [[bobina]] [[Magneti Marelli|Marelli]] BZR 201A; distributore d’accensione Marelli S 82 B; ordine d'accensione: 1-4-3-6-5-2; numerazione cilindri : a sinistra 1-3-5, a destra 2-4-6, a partire dal ventilatore; [[candela di accensione|candele]] Lodge 2 HL; apertura contatti distributore mm 0,37-0,43.
|-
|Alimentazione|| =[[carburatore]] invertito [[Solex (azienda)|Solex]] C40 PAAI, doppio corpo, invertito, munito di dispositivo d’avviamento (starter) comandato con leva sotto il [[cruscotto]] e pompa di accelerazione; pompa elettrica tipo Bendix situata sul lato sinistro del vano bagagli.
Dati di regolazione del carburatore: diffusori mm 28, getto principale mm 1,35, getto del minimo 0,45, freno aria mm 1,80; filtro aria, ad elemento filtrante, montato sul carburatore (a richiesta : a bagno d’olio).
|-
|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]] - [[batteria (chimica)|batteria]] da 45 [[Ampere|Ah]] (sistemata nel cofano anteriore); dinamo Marelli DN 62 D da 300 W; regolatore a tre nuclei Marelli IR 50 E; motorino d’avviamento Marelli MT 32 LA-0,8/12 D9.
|-
|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno L’albero di trasmissione, del tipo tubolare, è unico, senza supporto intermedio.
|-
|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco, a mozzo elastico; corsa a vuoto del pedale mm 20÷25.
|-
|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=3,09:1;II=2,05:1;III=1,42:1;IV=1:1; RM=3,35:1; leva di comando al volante; capacità olio gruppo propulsore (cambio-differenziale) litri 4,10 (pari a kg 3,70); controllo livello tramite asta nel tappo di introduzione, che si trova sul propulsore ed è accessibile togliendo l’apposito coperchio sul piano del bagagliaio; lo scarico dell’olio si effettua tramite tappo inferiore nel cambio.
|-
|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione, con coppia conica Hypoid 13/51 (3,923:1).
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|Scocca|| portante in lamiera d'acciaio, con telaio ausiliario raggruppante motore, montanti sospensioni anteriori e guida; pianale in lamiera stampata con traverse a fondo integrale che si raccorda, nella parte anteriore, ad un robusto portale.
|-
|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d’esercizio a pedale, a disco (marca Dunlop) sulle quattro ruote, con servofreno a depressione; circuiti ruote anteriori e posteriori indipendenti; diametro dei dischi : cm 29,5 anteriormente e cm 30,7 posteriormente; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente ssul propulsore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto).
|-
|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo (rapporto 1:18,2); capacità olio scatola guida litri 0,31 (kg 0,28); introduzione olio tramite tappo sul coperchio scatola (il livello è normale quando l’olio copre la vite globoidale); snodi a sfera (lubrificati solo al montaggio); timoneria con ammortizzatore idraulico telescopico; la posizione di guida è a sinistra (a guida a destra, a richiesta); diametro del volante cm 42,6; diametro di sterzata mt 12,00.
|-
|Ruote|| a disco, in lamiera stampata, 185x400.
|-
|[[Pneumatico|Pneumatici]]||misure 175x400; pressioni gonfiaggio (a freddo) : 1,90 kg/cm² anteriormente e 2,4 kg/cm² posteriormente.
|-
|Passo||cm 287,0.
|-
|Altezza minima da terra|| cm 14,0 (con vettura carica); secondo alcune fonti l'altezza minima da terra sarebbe di cm 11,0.
|-
|Carreggiate anter-poster||cm 136,8 -cm 137,0.
|-
|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (berlina) cm 485,5 x cm 175,0 x cm 148,0; l’altezza è intesa a vettura scarica.
|-
|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': berlina 4 porte con montante centrale e porte incernierate anteriormente (apertura controvento), 5-6 posti (l’ampio sedile anteriore unico può ospitare 3 persone;volante (non regolabile) a due razze con semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico.<br />
'''sedili''': sedile anteriore unico (con inclinazione schienale regolabile) con bracciolo centrale retrattile; braccioli all’interno di tutte e quattro le portiere; sono disponibili come optional a richiesta (con sovrapprezzo di Lire 40.000) i sedili anteriori divisi; sedile posteriore con bracciolo centrale retrattile.<br />
'''vano motore''': illuminato.<br />
'''bagagliaio''': vano illuminato; il bagagliaio, rivestito in gomma sia sul fondo che sulle pareti, contiene la ruota di scorta (posizionata verticalmente e ricoperta da apposita guaina) e gli attrezzi in dotazione; il coperchio, contrappesato, rimane aperto in qualsiasi posizione.
<br />'''comandi al volante''': leva per commutazione luci ed azionamento indicatori di direzione, leva del cambio e semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico.
<br />'''comandi a pedale''': freno, frizione ed acceleratore (quest’ultimo del tipo a suola); tutti e tre i pedali sono rivestiti in gomma.</br>
'''strumentazione''': riunita in due strumenti circolari; lo strumento di sinistra comprende il tachimetro con scala fino a 180 Km. orari, l’indicatore livello benzina, quelli della pressione dell’olio (con spia luminosa in caso di pressione insufficiente) e della temperatura dell’acqua nonché i due contachilometri (totalizzatore e parziale); alla base dello strumento, il termometro della temperatura dell’olio; lo strumento di destra include invece il contagiri (graduato fino a 5500 giri), l’orologio e tre spie : starter, dinamo e luci.</br>
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|Peso|| kg 1560 in ordine di marcia; peso massimo ammesso a pieno carico, Kg 2040.
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|Serbatoio carburante|| capacità litri 58, di cui 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
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|[[Velocità]] massima||170 km/h; velocità massime (km/h) nelle varie marce: : I=55, II=82, III=120; Retromarcia=50
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|Pendenze massime superabili|| in I=35%, in II=22%, in III=14,5%, in IV= 10%, in retromarcia=35%.
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|Consumo||calcolato secondo norme CUNA (in IV marcia, ad una velocità costante pari ai 2/3-3/4 della velocità massima, cioè, nella fattispecie, a circa 115÷125 km/h) 13,9 litri di supercarburante ogni 100 km.
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|Tassa di circolazione||
Potenza fiscale in Italia CV 29; bollo di circolazione annuo:<br />
dal debutto (settembre 1963) fino a fine commercializzazione (febbraio 1970)=Lire 127.575<br />
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|Prezzo in Italia||
Dal debutto (settembre 1963) fino al dicembre 1968 : Lire 3.200..000 (prezzo di listino)<br />
dal 1º gennaio al 30 giugno 1969 : Lire 3.330.000</br>
dal 1º luglio 1969 a fine commercializzazione (febbraio 1970) : Lire 3.590.000</br>
Optionals previsti :</br>
al debutto (settembre 1963): apparecchio radio (da Lire 102.000 a Lire 130.000 secondo il modello); interno in pelle (Lire 155.000); sedili anteriori divisi (Lire 40.000).</br>
nel marzo del 1965 : apparecchio radio (da Lire 97.000 a Lire 130.000 secondo il modello); interno in pelle (Lire 170.000); sedili anteriori divisi (Lire 45.000 in panno, Lire 65.000 in pelle)</br>
nel luglio 1969 : apparecchio radio (da Lire 100.000 a Lire 157.000 secondo il modello); interno in pelle (Lire 197.000); non più previsti i sedili anteriori divisi.
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|Prezzo in Svizzera||
nel marzo 1964: 26.500 Franchi Svizzeri</br>
nel marzo 1965: 25.000 Franchi Svizzeri</br>
nel marzo 1967: 25.000 Franchi Svizzeri</br>
nel marzo 1969: 26.400 Franchi Svizzeri
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=== Nessuna erede per la Flaminia ===
La Flaminia muore nel 1970, dopo una carriera tutto sommato gloriosa.</br>
E la sostituta ? l'erede ? Non ci sarà una nuova ammiraglia Lancia, almeno fino al 1976, quando uscirà il modello Gamma, una macchina di moderna concezione, a trazione anteriore, con carrozzeria due volumi e motore "boxer" da 2 litri e mezzo da 140 cv per la quale si prevedono traguardi ambiziosi (che poi nella realtà verranno in parte a mancare).</br>
Tornando alla mancata erede diretta, bisogna tener conto che nel 1969 la Fiat aveva acquistato la Lancia e proprio in quel periodo stava per immettere sul mercato la sua ammiraglia, la 130, una voluminosa limousine con motore a 6 cilindri a V di 65° di 2866 cmc. : naturalmente, intendendo eliminare qualsiasi tipo di concorrenza interna, la casa torinese non dava corso alla progettazione dell'eventuale erede della Flaminia.
 
=== I prezzi della Flaminia berlina ===
Anche in Italia, la berlina Flaminia viene posta in vendita a prezzi molto elevati (2.940.000 Lire al momento della immissione sul mercato, nel 1957, che diventano 3.000.000 nel'62 quando vengono montati di serie i freni a disco, 3.200.000 nel’63 nella versione da 2,8 litri, che salirà ancora e raggiungerà, nell’estate del 1969, la vetta massima di 3.590.000 Lire)<ref>Collezione rivista Quattroruote, dal 1957 al 1970</ref> per cui i numeri di produzione (meno di 4.000 unità in 12 anni) risultano relativamente ridotti : ciononostante la Flaminia berlina si afferma anche come vettura italiana di rappresentanza (parecchie unità vengono utilizzate dalle alte cariche dello Stato italiano) rimanendo comunque un simbolo della massima produzione Lancia del dopoguerra, una valida esponente di quel segmento che qualche decennio dopo viene definito delle [[berlina|berline]] di lusso, dalle grandi qualità costruttive e grandi dimensioni, e che, per fare un esempio, sarà occupato negli anni dieci del terzo millennio dalla[[Maserati Quattroporte]] per la produzione italiana e dalle [[BMW]] [[BMW Serie 7|Serie7]] e [[Mercedes-Benz Classe S]].
 
=== Le prove su strada della Flaminia berlina ===
Nel corso degli anni, almeno tre testate hanno effettuato test di guida, le cosiddette "prove su strada", di vetture Flaminia berlina.</br>
In tutti e tre i casi, però, ad essere sottoposta ai test è stata una Flaminia berlina della prima serie.</br>
In ordine di tempo : The Autocar (che pubblica i risultati nel dicembre 1958), il già famoso periodico italiano Quattroruote, che riporta i molteplici dati rilevati nel suo fascicolo del gennaio 1959, e, a distanza di trent'anni, la rivista Ruoteclassiche, che sottopone al test una Flaminia con parecchie primavere sulle spalle.</br>
'''La prova di The Autocar'''</br>
Il giudizio complessivo che, dopo circa 2000 km di prova, la rivista inglese esprime a proposito della Flaminia è lusinghiero, e recita testualmente : ''La Flaminia è una vettura di classe, di rilevanza internazionale e di fascino, il cui prezzo, nel suo paese di nascita, corrisponde a 1650 sterline. La vettura riesce a racchiudere in sé molti dei requisiti e dei desideri degli automobilisti più esigenti : ospitalità per tutta la famiglia, un adeguato spazio per i bagagli, una dimensione esterna non esagerata, una prestazione vivace, la impeccabile maneggevolezza tipica delle Lancia, una linea di estremo buon gusto dovuta a Pininfarina, e infine un consumo di combustibile modesto.''</br>
Certo, il giudizio estremamente positivo è riferito al prezzo in Italia, perché in Gran Bretagna, tra dazi e tasse, la Flaminia viene a costare più del doppio (esattemente 3716 sterline) e supera di gran lunga, per fare un esempio, quello delle pur prestigiose e potenti berline Jaguar da 3 litri emezzo.</br>
Questi i dati rilevati dalla rivista inglese :</br>
* velocità massima: Km/h 164,6 (miglior passaggio Km/h 165,8)
* accelerazione, da fermo a 48 km/h: 5,0”
* accelerazione, da fermo a 81 km/h: 11,3”
* accelerazione, da fermo a 97 km/h: 15,6”
* accelerazione, da fermo a 113 km/h: 22,1”
* accelerazione, da fermo a 129 km/h: 31,0”
* accelerazione, da fermo, 1/4 di miglio: 20,2"
* ripresa, in IV marcia, da 32 a 64 km/h: 11,3”
* ripresa, in IV marcia, da 32 a 97 km/h: 22,6”
* consumo medio: litri 13,6 ogni 100 km (7,35 km/litro)
* consumo a velocità costante, a 100 km/h in IV marcia : 10 litri ogni 100 Km
* diametro di sterzata : metri 13 circa
'''La prova di Quattroruote'''</br>
La rivista italiana effettua il solito test completo ed esauriente, percorrendo con una delle primissime Flaminia berlina (costruita nel 1957), la bellezza di 6052 chilometri.</br>
Nel complesso, la Flaminia supera a pieni voti la prova, anche se non manca qualche pecca : un abitacolo spazioso ma carente in senso longitudinale (scarso spazio per le gambe dei passeggeri del sedile posteriore), insufficiente dotazione di accessori, tenuta di strada impegnativa, frenatura migliorabile. Di converso, le doti migliori paiono essere il grado di finitura, la tenuta alle infiltrazioni d'acqua, la velocità, la manovrabilità del cambio ed il confort di marcia. Questa, comunque, la frase conclusiva : ''La Flaminia non è una «vettura da turismo per vincere le corse» (uno slogan proprio della contamporanea Alfa Romeo 1900) ma una macchina di gran classe che armonizza il confort della grossa vettura americana col brio della vettura europea.''
I principali dati rilevati sono :</br>
* peso della vettura a vuoto (con 25-30 litri di carburante) : Kg 1525 circa
* velocità massima (media di due passaggi) : Km/h 161,073
* accelerazione, da fermo a 50 Km/h : 5,0"
* accelerazione, da fermo a 80 km/h : 11,0"
* accelerazione, da fermo a 100 km/h : 17,0"
* chilometro da fermo : 38"42/100
* ripresa, in IV marcia, da 40 a 60 km/h : 7,2"
* ripresa, in IV marcia, da 40 a 90 Km/h : 18,0"
* consumo rilevato nel traffico urbano: da un minimo di 11,8 litri ogni 100 Km (8,5 Km con un litro) fino ad un massimo di 28,8 litri ogni 100 Km (3,5 Km con un litro)
* consumo rilevato nel traffico extraurbano: da un minimo di 10 litri ogni 100 Km (10 Km con un litro) fino ad un massimo di 15,3 litri ogni 100 Km (6,5 Km con un litro).
* spazio di frenata : a 100 all'ora, in 66 metri.
* diametro di sterzata : metri 12,35.
'''La prova di Ruoteclassiche'''</br>
Nel fascicolo numero 22 dell'ottobre 1989, la rivista "Ruoteclassiche", che si occupa di automobili d'epoca, pubblica il resoconto di una breve prova su strada effettuata con una Flaminia berlina del 1959.</br>
Malgrado i 30 anni di attività, questa Flaminia si comporta ancora egregiamente, come risulta dall'elenco dei dati rilevati, che sono:</br>
* velocità massima : Km/h 155,275
* accelerazione, da fermo a 50 Km/h : 6,2"
* accelerazione, da fermo a 80 Km/h : 12,9 "
* accelerazione, da fermo a 100 Km/h : 19,4 "
* chilomnetro da fermo : 39"47/100
* ripresa, in IV marcia, da 40 a 60 Km/h : 7,3"
* ripresa, in IV marcia, da 50 a 90 Km/h : 18,4"
 
== Flaminia Coupé (Pininfarina) ==
=== La capostipite, la Florida II ===
[[File:Florida 2_f.jpg|thumb|left|La Florida II]]
[[File:Florida 2_a.jpg|thumb|left|La Florida II vista di 3/4 posteriore]]
[[File:Florida 2_e.jpg|thumb|right|La Florida II vista dall'alto; da notare la singolarità delle due piccole porte posteriori]]
[[File:Florida 2_b.jpg|thumb|right|Il lussuoso abitacolo della Florida II]]
[[File:Florida 2_c.jpg|thumb|left|Particolare dell'interno della piccola portiera posteriore]]
Al XXXIX [[Salone dell'automobile di Torino]] (30 ottobre-10 novembre [[1957]]) la [[Pininfarina]] espone l'ultimo esemplare della serie delle "Florida", serie inaugurata due anni prima, nel 1955, su telai [[Lancia Aurelia]].
Si tratta di una bella macchina avente le sembianze di una coupé, imponente nelle dimensioni, con una originale formula costruttiva della carrozzeria : ha 4 porte, ma le due posteriori, piuttosto piccole, sono rese praticamente invisibili dalla assenza delle maniglie esterne di apertura (le piccole portiere si possono aprire soltanto dall'interno).</br>
A differenza di altre fuoriserie, questo esemplare unico è destinato ad assumere un valore particolare in quanto prefigura quella che, di li a un anno, costituirà la lussuosa versione coupé della Flaminia.</br>
Difficile risalire alle origini "meccaniche" della Florida II : secondo taluni, sarebbe stata realizzata partendo da un pianale Aurelia del tipo B56S (con motore da 2,3 litri), probabilmente costruito nel 1956 e giacente in fabbrica inutilizzato, secondo altri <ref>Wim H.J. Oude Weernink e Adriano Cimarosti. La Lancia, Croydon [GB], Motor racing Publications LtD, 1991, pagina 394</ref>, invece, si tratterrebbe di uno chassis Flaminia contraddistinto dalla sigla 813.50 (813 è il numero distintivo delle Flaminia berlina) e numerato 0001.
Da notare che, all'epoca, sulle riviste italiane specializzate più quotate <ref>Quattroruote numero 12 del dicembre 1957 a pagina 27</ref><ref>Motor Italia numero 41 dell'invervo 1957-58 a pagina 40</ref>) la vettura era presentata come derivata dalla Flaminia e non dall'Aurelia.
Al di la dell'interesse che gli storici possono attribuire alla soluzione di questo dilemma, resta il fatto, indubbio, che dalla Florida II trae origine la Flaminia coupé.</br>
Una notizia in chiusura: una o due Florida (secondo le diverse fonti, probabilmente la Florida-Aurelia con guida a sinistra telaio 1006 e/o la Florida II di cui stiamo parlando) sono state per anni le vetture personali di Pininfarina (che all'epoca si chiamava ancora [[Battista Farina]] detto Pinin, dal momento che soltanto nel 1961 il cognome si modificherà in Pininfarina, grazie ad un decreto del Presidente della Repubblica "in considerazione della alte benemerenze sociali ed industriali").
 
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=== La Flaminia Coupé prima serie ===
[[File:Flaminia coupé pre.serie.jpg|thumb|left|La Flaminia coupé nella sua prima versione (pre-serie), con paraurti privi di rostri]]
[[File:Flaminia coupé-Rossana Podestà.jpg|thumb|right|1960 : l'attrice [[Rossana Podestà]] appoggiata al cofano di una Flaminia Coupé in una pausa delle riprese del film "La schiava di Roma"]]
[[File:Flaminia coupé b.jpg|thumb|left|1962 : [[Claudia Mori]] e [[Tony Russel]] sul set del film "la leggenda di Fra Diavolo"; la macchina, naturalmente, è una Flaminia Coupé]]
[[File:Flaminia coupé c.JPG|thumb|right|La Flaminia coupé prima serie ]]
[[File:Flaminia coupé comandi.jpg|thumb|left|I comandi della Flaminia coupé (guida a destra)]]
[[File:Flaminia coupé d.jpg|thumb|right|Una vista laterale della Flaminia Coupé : da notare la purezza della linea]]
[[File:Flaminia coupé e.jpg|thumb|left|Gli interni della Flaminia Coupé]]
[[File:Abitabilità Flaminia coupé.JPG|thumb|right|Le principali misure dell'abitacolo della Flaminia Coupé]]
La Flaminia coupé Pininfarina nasce ufficialmente al XV [[Salone dell'automobile di Torino]] (5-16 novembre [[1958]])<ref>Quattroruote, numero 12 del dicembre 1958 a pagina 62</ref>, dove esattamente dodici mesi prima era stata esposta la sua progenitrice, la Florida II.</br>
Le linee generali di questa coupé, che si affianca alla berlina in compagnia delle sorelle più sportive realizzate da Touring e da Zagato, ricalcano quelle della Florida, anche se qui sono state abolite le due piccole porte posteriori (la coupé Flaminia è, come tutte le coupé, una due porte) e maggiori sono i punti in comune con la Flaminia berlina (calandra abbassata, diverso taglio dei parafanghi posteriori, che qui sono molto meno inclinati, aggiunta rostri ai paraurti).</br>
Rispetto alla berlina, però, si nota, al di la dell’ovvia riduzione dell’ingombro longitudinale e dell’assenza delle porte posteriori, l’abbandono del parabrezza avvolgente all’americana e la parte posteriore meno massiccia nella quale il padiglione si raccorda in modo leggermente diverso e forse più elegante.<ref>Motor Italia numero 45 dell'inverno 1958-59, pagina 54</ref></br>
La coupé viene realizzata su un pianale con passo accorciato rispetto a quello della berlina (cm 275 contro 287) mentre il motore eroga una potenza decisamente maggiore (119 cv anziché 102) che la spinge fino a 170 Km. orari, un limite raggiunto da poche “quattro posti” sue contemporanee. Grazie al peso minore, anche accelerazione e ripresa risultano decisamente più brillanti.</br>
Sotto il profilo meccanico, apprezzabile il fatto che, dopo i primissimi esemplari, la Coupé Pininfarina, al pari delle sorelle più sportive di [[Touring]] e [[Zagato]], venga dotata di freni a disco : in definitiva, pochissime saranno le Flaminia coupé a viaggiare con i tradizionali freni a tamburo.<ref>Auto Capital numero 3 anno 1990 pagina 92</ref></br>
Va subito detto che questa affascinante coupé - da molti giudicata uno dei capolavori del maestro Pinin - pare avere tutte le carte in regola per affermarsi sul mercato : e così sarà, tanto è vero che, tra tutte le Flaminia, sarà quella che riscuoterà il maggior successo e, malgrado il prezzo non indifferente (3.100.000 Lire), verrà costruita, nelle sue tre serie, in 5284<ref > Wim H.J. Oude Weernink e Adriano Cimarosti. «La Lancia», Croydon [GB], Motor racing Publications LtD, 1991, pagina 394</ref>esemplari complessivi, un buon 30% in più rispetto alle berlina.</br>
La prima serie della Flaminia coupé inizia dunque la sua vita nel gennaio-febbraio del 1959 e già al Salone di Ginevra di inizio marzo viene esposta con i freni a disco sulle 4 ruote<ref>Quattroruote numero 4 dell'aprile [[1959]], pagina 49</ref>, anche se questa particolarità tecnica viene offerta, al pari di altri optionals, dietro pagamento di un supplemento di prezzo di 60.000 Lire.<ref>Quattroruote numero 4 dell'aprile 1959, pagina 186</ref></br>
Alla fine del 1959, grosso modo in concomitanza con il tradizionale appuntamento torinese del salone, vengono offerti, di serie o con sovrapprezzo, il cruscotto rivestito in mogano, gli alzacristalli a comando elettrico (mediante pulsante dal posto di guida), il volante in legno e la selleria in pelle<ref>Quattroruote numero 12 del dicembre 1959, pagina 41</ref>.</br>
[[File:Flaminia Bardot.jpg|thumb|right|1962 : Una giovane [[Brigitte Bardot]] disinvoltamente seduta sul cofano di una Flaminia Coupé a Cortina d'Ampezzo]]
[[File:Flaminia coupé Merano.jpg|thumb|left|Una Flaminia Coupé Pininfarina all'ippodromo di Merano]]
Nel 1960 anche la coupé, come la berlina e le altre sorelle sportive, deve adeguare la fanaleria alle nuove norme del codice della strada; nell'estate di quello stesso anno viene modificata la timoneria dello sterzo, dove viene inserito un ammortizzatore idraulico telescopico destinato ad assorbire anche i piccoli contraccolpi che nascono dai movimenti verticali di sospensione delle ruote e dunque a ridurre le reazioni degli scuotimenti al volante. Una curiosità : i possessori di Flaminia non ancora dotate di questa miglioria, possono ottenerla dietro pagamento di una somma di 20.000 Lire.</br>
[[File:Flaminia coupé aria cond.jpg|thumb|left|La Flaminia Coupé dotata di impianto di condizionamento dell'aria; è la prima vettura italiana sulla quale può essere montato questo accessorio]]
Nel novembre [[1960]], al XVII Salone dell'automobile di Torino, viene esposta una Flaminia coupé con il condizionatore d’aria<ref>Quattroruote numero 1, gennaio 1961, pag 39</ref><ref>Rivista Lancia numero 4, anno 1961, pagina 41</ref> : è il primo esperimento del genere messo in opera su una vettura italiana.
L’impianto, costruito dalla ditta I.P.R.A. di Torino, è composto da un compressore con comando termostatico del relativo innesto a frizione elettromagnetica, da un condensatore montato davanti al radiatore e da un apparecchio sotto il cruscotto (contenente l’evaporatore, una valvola di espansione, un serbatoio filtro e un ventilatore). La temperatura dell’aria all’interno dell’abitacolo è regolabile mediante termostato.<ref>Rivista "Lancia" numero 4, anno 1961, pagina 4</ref>. Non è dato sapere se questo utile accessorio sia poi stato effettivamente montato, dal 1961, su qualche esemplare.</br>
Altri aggiornamenti nel 1961 : aggiunte le luci di retromarcia modificata la trasmissione, dove l'albero non è più sdoppiato ma unico.
Anche se la Flaminia coupé si colloca in una fascia di mercato dove gli aspetti che contano maggiormente sono il confort, le finiture ed il lusso, le buone prestazioni conferitele dal motore e dalla tenuta di strada fanno si che alcuni esemplari, in mano a privati talvolta assistiti dalla Casa, si cimentino nelle competizioni, con risultati anche di rilievo. Questo, per la verità, accade soprattutto con la seconda serie, la 3B, che esce nel settembre del 1962 e che naturalmente pone fine alla vita della prima serie.
** '''Periodo di produzione''': approssimativamente, da inizio 1959 a estate 1962
** '''Modelli''':
*** tipo 823.00, coupé 2 porte, 4-5 posti, con guida a sinistra
*** tipo 823.01, coupé 2 porte, 4-5 posti, con guida a destra
** '''Numerazione progressiva''':
*** tipo 823.00 : da 1001 a 4053
*** tipo 823.01 : da 1001 a 1148
** '''Unità prodotte''':
*** 3201 (3053 con guida a sinistra e 148 con guida a destra)
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore''' : anteriore a 6 cilindri a V di 2457,98 cm³, potenza 119 cv (DIN) a 5100 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''' : coupé 2 porte, 4-5 posti, scocca semi-portante, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion);'''trasmissione''' con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;'''dimensioni e peso''': passo cm 275, lunghezza cm 468 , larghezza cm 174, peso (a vuoto) kg 1370;'''velocità max''': km/h 170
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia Coupé prima serie''' </big>
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|[[Motore]]||
tipo "823.00”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate; pistoni in lega d’alluminio, con tre anelli (due di tenuta e uno raschiaolio); testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; sospensione del gruppo motore su 4 supporti, su doppi tamponi di gomma.
|-
|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
|-
|[[Cilindrata]]|| cmc 2457,98 (alesaggio mm 80,00 - corsa mm 81,50).
|-
|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 13° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 57° dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 57° prima del P.M.I., chiusura: 13° dopo il P.M.S. con gioco valvole, speciale per il controllo, mm 0,4; gioco normale valvole a motore freddo: aspirazione 0,15 mm, scarico 0,25 mm.
|-
||Rapporto di compressione|| 9,00:1
|-
|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 119 [[cavallo vapore|cv]] a 5.100 [[giri al minuto|giri/minuto]] se misurata col sistema DIN; 131 HP se misurata col sistema SAE (motore non installato in vettura, sul banco, privo di marmitta, di ventilatore e di filtro aria)<ref>Quattroruote numero 12 dicembre 1958 a pagina 61</ref> il regime massimo di rotazione è superiore a quello della potenza massima, ed è fissato in 5.600 giri/minuto.
|-
|Coppia||19 mkg a 3500 giri /minuto;
|-
|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; filtro del tipo “a cartuccia” posto sul lato sinistro del motore, filtro a rete nella succheruola; capacità circuito circa litri 6,60 (pari a kg 6,0), compresi filtri e tubazioni; raffreddamento olio con radiatore sul lato sinistro del radiatore acqua.
|-
|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
|-
|Accensione|| a [[spinterogeno]]; [[bobina]] [[Magneti Marelli|Marelli]] B202A; distributore d’accensione Marelli S 82 A; anticipo fisso 6°, anticipo automatico 23° in più dell’anticipo fisso; ordine d'accensione: 1-4-3-6-5-2; numerazione cilindri : a sinistra 1-3-5, a destra 2-4-6, a partire dal ventilatore; [[candela di accensione|candele]] Champion N5 ; distanza tra gli elettrodi delle candele mm 0,5-0,6; apertura contatti distributore mm 0,42-0,48 (0,37-0,43 secondo alcune fonti).
|-
|Alimentazione||[[carburatore]] invertito [[Solex (azienda)|Solex]] C 40 PAAI, doppio corpo, munito di dispositivo d’avviamento (starter) e pompa di accelerazione; pompa meccanica situata sul lato destro del motore, munita di filtri a rete. Dati di regolazione del carburatore: diffusore mm 28, getto principale mm 1,35, getto del minimo 0,45, freno aria mm 1,80; filtro aria sul carburatore, ad elemento filtrante (a richiesta filtro a bagno d’olio); serbatoio carburante situato posteriormente, sotto il vano bagagli.
|-
|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]] - [[batteria (chimica)|batteria]] da 42 [[Ampere|Ah]] (sistemata nel cofano anteriore); dinamo Marelli DN 51 A da 300 W; motorino di avviamento elettrico Marelli MT 32 F-0,8/12 D9; regolatore Marelli IR 41 A.
|-
|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno; albero di trasmissione in due tronchi, con supporto intermedio e giunti in gomma muniti di centratore (dal 1961 l’albero di trasmissione, di tipo tubolare, è unico, senza supporto intermedio).
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|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco; corsa del pedale mm 20-25; per regolare la corsa del pedale occorre far ruotare la forcella posteriore del tirante di comando.
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|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=3,31:1;II=2,20:1;III=1,51:1;IV=1:1; RM=3,60:1 (una fonte<ref>Sergio Puttini, Lancia Fulvia, Flavia, Flaminia, Giorgio Nada Editore, 1989, pagina 176</ref>indica rapporti diversi, cioé 3,09 in I, 2,05 in II, 1,41 in III e 3,35 in Retromarcia); leva di comando centrale, a cloche; capacità olio gruppo propulsore (cambio-differenziale) litri 4,10 (pari a kg 3,70).
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|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione, con coppia conica Hypoid 12/47 (3,917:1); dal telaio numero 823.00-3029 (oppure 823.01-1100) il rapporto é 13/51 (3,923:1).
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|Scocca|| portante in lamiera d'acciaio, con telaio ausiliario raggruppante motore, montanti sospensioni anteriori e guida; pianale in lamiera stampata.
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|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
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|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
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|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d’esercizio, a pedale : nei primissimi (e pochissimi) esemplari, a tamburo, idraulici ed agenti sulle 4 ruote, con ceppi avvolgenti ad espansione mentre negli esemplari successivi (a partire dal febbraio-marzo 1959) freni a disco Dunlop sulle 4 ruote, con servofreno a depressione e circuiti ruote anteriori e posteriori indipendenti, diametro dei dischi cm 29,2 anteriormente e cm 30,5 posteriormente; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente sul propulsore posteriore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto); i freni anteriori sono montati normalmente sulle ruote, quelli posteriori sono montati all'uscita dal gruppo frizione-cambio-differenziale.
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|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo; capacità olio scatola guida litri 0,31 (kg 0,28); introduzione olio tramite tappo sul coperchio scatola (il livello è normale quando l’olio copre la vite globoidale); snodi a sfera (lubrificati solo al montaggio); ingrassatore a pressione sul perno di rinvio; a partire dall’estate del 1960 nella timoneria viene inserito un ammortizzatore idraulico telescopico; la posizione di guida è a sinistra (la guida a destra, a richiesta, diventa disponibile nel 1960).
|-
|Ruote|| a disco, in lamiera stampata, 185x400.
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|[[Pneumatico|Pneumatici]]||misure 175x400; pressioni gonfiaggio (a freddo) : 1,80 kg/cm² anteriormente e 2,20 kg/cm² posteriormente.
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|Passo||cm 275,0.
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|Altezza minima da terra|| cm 12,0 (con vettura carica).
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|Carreggiate anter-poster||cm 136,8 -cm 137,0.
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|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (coupé) cm 468,0 x cm 174,0 x cm 142,0.
|-
|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': coupé 2 porte (porte incernierate anteriormente, cioè con apertura controvento), 4-5 posti; volante a due razze con semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico.<br />
'''sedili''': sedili anteriori divisi (con inclinazione schienale regolabile) e ribaltabili per facilitare l’accesso al sedile posteriore; sedile posteriore con bracciolo centrale retrattile.
<br />'''vano motore''': illuminato.<br />
'''bagagliaio''': vano illuminato; il bagagliaio, rivestito in gomma sia sul fondo che sulle pareti, contiene la ruota di scorta (posizionata verticalmente e ricoperta da apposita guaina) e gli attrezzi in dotazione; il coperchio, contrappesato, rimane aperto in qualsiasi posizione.
<br />'''comandi al volante''': leva per commutazione luci ed azionamento indicatori di direzione e semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico.
<br />'''comandi a pedale''': freno, frizione ed acceleratore (quest’ultimo del tipo a suola); tutti e tre i pedali sono rivestiti in gomma.
<br />'''comandi sotto al cruscotto''': due levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato sinistro, leva per lo bloccaggio del cofano motore, leva del freno di stazionamento, starter, ventilatore, levetta di inserimento riscaldatore, levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato destro, comando del cambio di velocità. <br />
'''comandi al cruscotto''': chiave di inserimento servizi (nonché accensione ed avviamento motore), fendinebbia, accensione fari (luci di posizione, mezze luci ed abbaglianti), illuminazione della strumentazione (ad intensità regolabile), illuminazione abitacolo, tergicristallo e lavaparabrezza, accendisigaro, cassetto ripostiglio con serratura, portacenere .<br />
'''strumentazione''': riunita in due strumenti circolari; lo strumento di sinistra comprende il tachimetro con scala fino a 220 Km. orari, l’indicatore livello benzina, quelli della pressione dell’olio (con spia luminosa in caso di pressione insufficiente) e della temperatura dell’acqua e dell’olio nonché i due contachilometri (totalizzatore e parziale); lo strumento di destra include invece il contagiri (graduato fino a 5500 giri), l’orologio e tre spie : starter, dinamo e luci.</br>
|-
|Peso|| a vuoto kg 1420, in ordine di marcia, kg 1490; peso massimo ammesso a pieno carico, kg 1810.
|-
|Serbatoio carburante|| capacità litri 58, di cui 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
|-
|[[Velocità]] massima||170 km/h.
|-
|Pendenze massime superabili|| in prima marcia=34%.
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|Consumo||calcolato secondo norme CUNA (in IV marcia, ad una velocità costante pari ai 2/3-3/4 della velocità massima, cioè, nella fattispecie, a circa 115-125 km/h) 13,5 litri di supercarburante (con NO minimo di 92) ogni 100 km.
|-
|Tassa di circolazione||
Potenza fiscale in Italia CV 26; bollo di circolazione annuo:<br />
dal debutto (gennaio 1959) al 30-6-59=Lire 87.390<br />
dal 1-7-1959 =Lire 101.085<br />
|-
|Prezzo in Italia||
Dal debutto (gennaio 1959) al luglio 1962 : Lire 3.100.000 (prezzo di listino); da notare soltanto che dall’estate 1962, poco prima dell’uscita della successiva versione 3B, il prezzo sale a 3.160.000 Lire in quanto include i freni a disco, che non sono più pagati a parte<br />
Optionals previsti :</br>
nel 1961 : gomme fianco bianco (Lire 17.500), apparecchio radio (Lire 148.000); freni a disco (Lire 60.000, da notare però che i freni a disco sono montati su tutti gli esemplari, per cui si tratta di un optional praticamente obbligatorio), interno in pelle (Lire 135.000)
|-
|Prezzo in Svizzera||
nel marzo 1959: 28.100 Franchi Svizzeri<br />
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|}
</br>
 
=== La Flaminia Coupé 3B ===
[[File:Flaminia 3B a.jpg|thumb|left|La Flaminia coupé 3B a cofano alzato : in evidenza il voluminoso filtro aria ad elemento unico che collega i tre condotti di aspirazione]]
Ravvisando la necessità di aumentare le prestazioni dell’intera gamma Flaminia per meglio adeguare questo modello alle mutate esigenze della circolazione, dopo aver potenziato la berlina nell’ottobre 1961 e le Gran Turismo e Sport nel gennaio 1962, sul finire dell’estate di quell’anno, la Lancia presenta la nuova Coupé più veloce e scattante, dotando il motore di un nuovo carburatore a triplo corpo - per la prima volta montato in serie su una vettura da turismo - studiato appositamente per meglio alimentare un motore avente l’inconsueto ordine di accensione del 6 cilindri V Lancia.
La soluzione adottata è più semplice rispetto a quella dei tre carburatori doppio corpo di cui sono state dotate le versioni GT e Sport, in quanto, nel caso della Coupé, il blocco di tre carburatori monocorpo viene trasformato, o meglio fuso, in un carburatore triplo corpo, un Solex 35 P3-1. Questa soluzione permette significative semplificazioni costruttive (asse farfalla unico, due sole vaschette con galleggianti, un ingombro ridotto) e consente una maggiore facilità di messa a punto, grazie ad un’unica vite di regolazione del minimo. Il carburatore (che dunque si può definire un triplo corpo) poggia su un collettore appositamente progettato con tre condotti di aspirazione verticali sui quali viene montato un unico filtro dell’aria, necessariamente voluminoso.Grazie anche all’aumento del grado di riempimento dei cilindri ed alla riduzione della lunghezza dei condotti di immissione resi pressoché simmetrici, la potenza aumenta da 119 cv (a 5100 giri) a 128 cv (a 5600 giri).</br>
[[File:Flaminia 3B c.jpg|thumb|left|Una singolare vista dall'alto della Flaminia Coupé 3B]]
[[File:Flaminia 3B b.jpg|thumb|right|Una delle rare 3B con gomme fianco bianco]]
Oltre all’alimentazione, gli altri particolari meccanici che differenziano la nuova serie (che assume la denominazione 3B in contrapposizione con la sigla 3C che distingue le versioni con i tre carburatori doppio corpo) sono : il comando dell’acceleratore modificato, l’impiego di una pompa carburante di nuovo tipo per rendere più uniforme la erogazione della benzina, l’aumento della portata della pompa dell’acqua per migliorare il raffreddamento, il rinforzo degli organi di trasmissione (volano, supporto anteriore della trasmissione, frizione).</br>
La carrozzeria è immutata esteriormente (la si riconosce dalla prima serie solo per i piccoli monogrammi “3B” applicati sul cofano motore e sul coperchio del bagagliaio), mentre piccole modifiche interessano il pavimento, il cruscotto ed i tappeti.</br>
Naturalmente migliorano la accelerazione e la ripresa, mentre la velocità massima passa da 170 a 178 km orari. Crescono un po’ anche il consumo (da 13,5 a 14,3 litri ogni 100 chilometri, misurato secondo le norme CUNA) ed il prezzo (il listino passa da 3.160.000 a 3.240.000 Lire).
La 3B con motore da 2 litri e mezzo ha peraltro una vita piuttosto breve (poco più di un anno), poiché nel settembre del 1963 riceve, al pari dell’intera famiglia Flaminia, il motore da 2,8 litri. Da notare tuttavia che, come nel caso della berlina, anche la Coupé rimane nei listini nelle due cilindrate (2,5 e 2,8 litri) fino all’ottobre del 1968, probabilmente per esaurire le scorte dei motori.
** '''Periodo di produzione''': approssimativamente, da estate 1962 al 1963''' vedi nota (1)'''
** '''Modelli''':
*** tipo 823.02, coupé 2 porte, 4-5 posti, con guida a sinistra
*** tipo 823.03, coupé 2 porte, 4-5 posti, con guida a destra
** '''Numerazione progressiva''':
*** tipo 823.02 : da 4054 a 4966
*** tipo 823.01 : da 1149 a 1185
** '''Unità prodotte''':
*** 950 (913 con guida a sinistra e 37 con guida a destra)
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore''' : anteriore a 6 cilindri a V di 2457,98 cm³, potenza 128 cv (DIN) a 5600 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''' : coupé 2 porte, 4-5 posti, scocca semi-portante, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion);'''trasmissione''' con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;'''dimensioni e peso''': passo cm 275, lunghezza cm 468 , larghezza cm 174, peso (a vuoto) kg 1450;'''velocità max''': km/h 178
'''Nota (1) '''= la Coupé 3B con motore da 2,5 litri appare nei listini fino al mese di ottobre 1968, dopodiché scompare definitivamente.</br>
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia Coupé 3B''' </big>
|-
|[[Motore]]||
tipo "823.02”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate; pistoni in lega d’alluminio, con tre anelli (due di tenuta e uno raschiaolio); testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; sospensione del gruppo motore su 4 supporti, su doppi tamponi di gomma.
|-
|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
|-
|[[Cilindrata]]|| cmc 2457,98 (alesaggio mm 80,00 - corsa mm 81,50).
|-
|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 13° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 57° dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 57° prima del P.M.I., chiusura: 13° dopo il P.M.S. con gioco valvole, speciale per il controllo, mm 0,4; gioco normale valvole a motore freddo: aspirazione 0,15 mm, scarico 0,25 mm.
|-
||Rapporto di compressione|| 9,00:1
|-
|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 128 [[cavallo vapore|cv]] a 5.600 [[giri al minuto|giri/minuto]](misurata col sistema DIN).
|-
|Coppia||18,7 mkg a 3500 giri /minuto;
|-
|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; filtro del tipo “a cartuccia” posto sul lato sinistro del motore, filtro a rete nella succheruola; capacità circuito circa litri 6,60 (pari a kg 6,0), compresi filtri e tubazioni; raffreddamento olio con radiatore sul lato sinistro del radiatore acqua.
|-
|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
|-
|Accensione|| a [[spinterogeno]]; [[bobina]] [[Magneti Marelli|Marelli]] BZR 201 A; distributore d’accensione Marelli S 82 B; anticipo fisso 6°, anticipo automatico 23° in più dell’anticipo fisso; ordine d'accensione: 1-4-3-6-5-2; numerazione cilindri : a sinistra 1-3-5, a destra 2-4-6, a partire dal ventilatore; [[candela di accensione|candele]] Champion N4 ; distanza tra gli elettrodi delle candele mm 0,5-0,6; apertura contatti distributore mm 0,37-0,43.
|-
|Alimentazione||[[carburatore]] invertito [[Solex (azienda)|Solex]] C 35 P3-I, triplo corpo, munito di dispositivo d’avviamento (starter) e pompa di accelerazione; pompa meccanica tipo Bendix situata sul lato destro del motore, munita di filtri a rete. Dati di regolazione del carburatore: diffusore mm 23, getto principale mm 1,20, getto del minimo 0,45, freno aria mm 1,90; filtro aria sul carburatore, ad elemento filtrante (a richiesta filtro a bagno d’olio); serbatoio carburante situato posteriormente, sotto il vano bagagli.
|-
|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]] - [[batteria (chimica)|batteria]] da 45 [[Ampere|Ah]](secondo alcune fonti : 56 Ah) sistemata nel cofano anteriore; dinamo Marelli DN 62 D da 300 W; motorino di avviamento elettrico Marelli MT 32 LA 0,8/12 D9; regolatore a 3 nuclei Marelli IR 50 E.
|-
|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno; albero di trasmissione di tipo tubolare, unico, senza supporto intermedio.
|-
|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco; corsa del pedale mm 20-25; per regolare la corsa del pedale occorre far ruotare la forcella posteriore del tirante di comando.
|-
|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=3,31:1;II=2,20:1;III=1,51:1;IV=1:1; RM=3,60:1 ; leva di comando centrale, a cloche; capacità olio gruppo propulsore (cambio-differenziale) litri 4,10 (pari a kg 3,70).
|-
|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione, con coppia conica Hypoid 12/47 (3,917:1) oppure 13:51 (3,923:1).
|-
|Scocca|| portante in lamiera d'acciaio, con telaio ausiliario raggruppante motore, montanti sospensioni anteriori e guida; pianale in lamiera stampata.
|-
|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d’esercizio, a pedale, a disco Dunlop sulle 4 ruote, con servofreno a depressione e circuiti ruote anteriori e posteriori indipendenti, diametro dei dischi cm 29,2 anteriormente e cm 30,5 posteriormente; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente sul propulsore posteriore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto); i dischi dei freni anteriori sono montati normalmente alle ruote, quelli posteriori sono montati all'uscita dal gruppo frizione-cambio-differenziale.
|-
|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo; capacità olio scatola guida litri 0,31 (kg 0,28); introduzione olio tramite tappo sul coperchio scatola (il livello è normale quando l’olio copre la vite globoidale); snodi a sfera (lubrificati solo al montaggio); ingrassatore a pressione sul perno di rinvio; timoneria sterzo con ammortizzatore idraulico telescopico; la posizione di guida è a sinistra (la guida a destra è fornita a richiesta).
|-
|Ruote|| a disco, in lamiera stampata, 185x400.
|-
|[[Pneumatico|Pneumatici]]||misure 175x400; pressioni gonfiaggio (a freddo) : 2,10 kg/cm² anteriormente e 2,50 kg/cm² posteriormente.
|-
|Passo||cm 275,0.
|-
|Altezza minima da terra|| cm 12,4 (con vettura carica).
|-
|Carreggiate anter-poster||cm 136,8 -cm 137,0.
|-
|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (coupé) cm 468,0 x cm 174,0 x cm 142,0.
|-
|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': coupé 2 porte (porte incernierate anteriormente, cioè con apertura controvento), 4-5 posti, volante a due razze con semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico.<br />
'''sedili''': sedili anteriori divisi (con inclinazione schienale regolabile) e ribaltabili per facilitare l’accesso al sedile posteriore; sedile posteriore con bracciolo centrale retrattile.
<br />'''vano motore''': illuminato.<br />
'''bagagliaio''': vano illuminato; il bagagliaio, rivestito in gomma sia sul fondo che sulle pareti, contiene la ruota di scorta (posizionata verticalmente e ricoperta da apposita guaina) e gli attrezzi in dotazione; il coperchio, contrappesato, rimane aperto in qualsiasi posizione.
<br />'''comandi al volante''': leva per commutazione luci ed azionamento indicatori di direzione e semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico.
</br>
'''strumentazione''': riunita in due strumenti circolari; lo strumento di sinistra comprende il tachimetro con scala fino a 220 Km. orari, l’indicatore livello benzina, quelli della pressione dell’olio (con spia luminosa in caso di pressione insufficiente) e della temperatura dell’acqua e dell’olio nonché i due contachilometri (totalizzatore e parziale); lo strumento di destra include invece il contagiri (graduato fino a 5500 giri), l’orologio e tre spie : starter, dinamo e luci.</br>
|-
|Peso|| a vuoto kg 1450; peso massimo ammesso a pieno carico, kg 1840.
|-
|Serbatoio carburante|| capacità litri 58, di cui 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
|-
|[[Velocità]] massima||178 km/h; velocità massime nelle varie marce : 54 km/h in I, 82 in II, 119 in III, 178 in IV, 50 in retromarcia.
|-
|Pendenze massime superabili|| in prima marcia=33%; in II=21%; in III= 13,5%; in IV=8,5%. ; in retromarcia 36%
|-
|Consumo||calcolato secondo norme CUNA (in IV marcia, ad una velocità costante pari ai 2/3-3/4 della velocità massima, cioè, nella fattispecie, a circa 120-130 km/h) 14,3 litri di supercarburante (con NO minimo di 92) ogni 100 km.
|-
|Tassa di circolazione||
Potenza fiscale in Italia CV 26; bollo di circolazione annuo:<br />
dal debutto (settembre 1962) al 31-12-62=Lire 101.085<br />
dal 1-1-63 a ottobre 1968 (fine commercializzazione)= Lire 106.140
|-
|Prezzo in Italia||
Dal debutto (settembre 1962) a ottobre 1968 (fine commercializzazione) : Lire 3.240.000 (prezzo di listino).
Optionals previsti :</br>
nel 1963 : gomme fianco bianco (disponibili fino a giugno) (Lire 14.000), apparecchio radio (Lire 148.000), interno in pelle (Lire 135.000), tappetini anteriori in moquette con sovratappeti in similpelle (Lire 28.000), "pacchetto" comprendente alzacristalli elettrici, arresti elettromagnetici agli schienali dei sedili anteriori e defroster cristallo posteriore (Lire 98.000).
|-
|Prezzo in Svizzera||
nel marzo 1963: 29.400 Franchi Svizzeri<br />
|-
|}
</br>
 
=== La Flaminia Coupé 3B-2.8 ===
[[File:Flaminia 3B d.jpg|thumb|right|La Coupé 3B nell'ultima versione con motore 2.8 litri, come risulta dalla sigla che appare sotto alla scritta "Flaminia"]]
[[File:Flaminia 3B e.jpg|thumb|left|Una 2800 Coupé 3B]]
Al XVI Salone dell’automobile di Francoforte dell'autunno 1963 tutte le Flaminia vengono presentate con un motore la cui cilindrata è portata da 2,5 a 2,8 litri (mediante il rialesaggio dei cilindri da 80 a 85 mm) e che, nel caso della Coupé, raggiunge ora i 140 cv ed è più elastico (la coppia massima sale a 22,5 mkg a 3000 giri), il che conferisce alla Flaminia Coupé un sensibile miglioramento nella ripresa (la velocità massima invece sale di pochissimo, da 178 a 181 Km. orari). Piccole modifiche interessano la trasmissione (i rapporti del cambio e quello del ponte sono diversi) ed i freni, dove viene lievemente aumentato il diametro dei dischi.</br>
La carrozzeria non subisce variazioni, tanto è vero che la nuova 2800 si differenzia dalla sorella minore solo per l'aggiunta della specifica "2.8" sulla coda.</br>
Da osservare che la Flaminia Coupé, che viene prodotta fino al 1967, è ancora disponibile fino all'inizio del 1970, quando tutte le Flaminia spariscono definitivamente dai listini<ref>Quattroruote anno 1970, numero 2, pagina 212 e numero 3, pagine 224e 229</ref>.
** '''Periodo di produzione''': dal 1963 al 1967''' vedi nota (1)'''
** '''Modelli''':
*** tipo 826.030, coupé 2 porte, 4-5 posti, con guida a sinistra
*** tipo 826.031, coupé 2 porte, 4-5 posti, con guida a destra
** '''Numerazione progressiva''':
*** tipo 826.030 : da 1001 a 2085
*** tipo 826.031 : da 1001 a 1048
** '''Unità prodotte''':
*** 1133 (1085 con guida a sinistra e 48 con guida a destra)
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore''' : anteriore a 6 cilindri a V di 2774,83 cm³, potenza 140 cv (CUNA) a 5400 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''' : coupé 2 porte, 4-5 posti, scocca semi-portante, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion);'''trasmissione''' con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;'''dimensioni e peso''': passo cm 275, lunghezza cm 468 , larghezza cm 174, peso (a vuoto) kg 1450;'''velocità max''': km/h 181
'''Nota (1) '''= la Coupé 3B con motore da 2,8 litri appare nei listini fino al mese di febbraio 1970, dopodiché scompare definitivamente.</br>
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia Coupé 3B-2.8''' </big>
|-
|[[Motore]]||
tipo "826.030”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate; pistoni in lega d’alluminio, con tre anelli (due di tenuta e uno raschiaolio); testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; sospensione del gruppo motore su 4 supporti, su doppi tamponi di gomma.
|-
|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
|-
|[[Cilindrata]]|| cmc 2774,83 (alesaggio mm 85,00 - corsa mm 81,50).
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|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 13° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 57° dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 57° prima del P.M.I., chiusura: 13° dopo il P.M.S. con gioco valvole, speciale per il controllo, mm 0,4; gioco normale valvole a motore freddo: aspirazione 0,15 mm, scarico 0,25 mm.
|-
||Rapporto di compressione|| 9,00:1
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|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 140 [[cavallo vapore|cv]] a 5.400 [[giri al minuto|giri/minutomisurata]] col sistema CUNA (136 cv se misurati col sistema italiano IGM - Istituto Generale della Motorizzazione - che conduce a risultati simili a quelli rilevati con il più diffuso sitema DIN); la potenza, infine, è di 151 cv<ref>Quattroruote numero 1 del gennaio 1970, pagina 197)</ref> se misurata col sistema SAE, ovvero con motore non installato in vettura, sul banco, privo di marmitta, di ventilatore e di filtro dell'aria)<ref>Quattroruote numero 5, maggio 1966, pagina 182</ref>; il regime di rotazione massimo del motore è di 5450 giri / minuto.
|-
|Coppia||22,5 mkg a 3000 giri /minuto;
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|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; filtro del tipo “a cartuccia” posto sul lato sinistro del motore, filtro a rete nella succheruola; capacità circuito (compresi filtri e tubazioni) circa kg 6,4, ; raffreddamento olio con radiatore sul lato sinistro del radiatore acqua.
|-
|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
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|Accensione|| a [[spinterogeno]]; [[bobina]] [[Magneti Marelli|Marelli]] BZR 201 A; distributore d’accensione Marelli S 82 B; anticipo fisso 6°, anticipo automatico 11°30'; ordine d'accensione: 1-4-3-6-5-2; numerazione cilindri : a sinistra 1-3-5, a destra 2-4-6, a partire dal ventilatore; [[candela di accensione|candele]] Lodge 2 HL ; apertura contatti distributore mm 0,37-0,43.
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|Alimentazione||[[carburatore]] invertito [[Solex (azienda)|Solex]] C 35 P3-I/2, triplo corpo, munito di dispositivo d’avviamento (starter) e pompa di accelerazione; pompa meccanica tipo Bendix situata sul lato destro del motore, munita di filtri a rete. Dati di regolazione del carburatore: diffusore mm 23, getto principale mm 1,25, getto del minimo 0,45, freno aria mm 2,00; filtro aria sul carburatore, ad elemento filtrante (a richiesta filtro a bagno d’olio); serbatoio carburante situato posteriormente, sotto il vano bagagli.
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|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]] - [[batteria (chimica)|batteria]] da 56 [[Ampere|Ah]]sistemata nel cofano anteriore; dinamo Marelli DN 62 D da 300 W; motorino di avviamento elettrico Marelli MT 32 LA 0,8/12 D9; regolatore a 3 nuclei Marelli IR 50 E.
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|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno; albero di trasmissione di tipo tubolare, unico, senza supporto intermedio.
|-
|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco; corsa del pedale mm 20-25; per regolare la corsa del pedale occorre far ruotare la forcella posteriore del tirante di comando.
|-
|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=3,09:1;II=2,05:1;III=1,42:1;IV=1:1; RM=3,35:1 ; leva di comando centrale, a cloche; capacità olio gruppo propulsore (cambio-differenziale) litri 4,10 (pari a kg 3,70).
|-
|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione, con coppia conica Hypoid 13/49(3,769:1).
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|Scocca|| portante in lamiera d'acciaio, con telaio ausiliario raggruppante motore, montanti sospensioni anteriori e guida; pianale in lamiera stampata.
|-
|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d’esercizio, a pedale, a disco Dunlop sulle 4 ruote, con servofreno a depressione e circuiti ruote anteriori e posteriori indipendenti, diametro dei dischi cm 29,5 anteriormente e cm 30,7 posteriormente; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente sul propulsore posteriore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto); i dischi dei freni anteriori sono montati normalmente alle ruote, quelli posteriori sono montati all'uscita dal gruppo frizione-cambio-differenziale.
|-
|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo; capacità olio scatola guida litri 0,31 (kg 0,28); introduzione olio tramite tappo sul coperchio scatola (il livello è normale quando l’olio copre la vite globoidale); snodi a sfera (lubrificati solo al montaggio); ingrassatore a pressione sul perno di rinvio; timoneria sterzo con ammortizzatore idraulico telescopico; la posizione di guida è a sinistra (la guida a destra è fornita a richiesta).
|-
|Ruote|| a disco, in lamiera stampata, 185x400.
|-
|[[Pneumatico|Pneumatici]]||misure 175x400; pressioni gonfiaggio (a freddo) : 1,90 kg/cm² anteriormente e 2,60 kg/cm² posteriormente.
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|Passo||cm 275,0.
|-
|Altezza minima da terra|| cm 12,4 (con vettura carica).
|-
|Carreggiate anter-poster||cm 136,8 -cm 137,0.
|-
|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (coupé) cm 468,0 x cm 174,0 x cm 142,0.
|-
|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': coupé 2 porte (porte incernierate anteriormente, cioè con apertura controvento), 4-5 posti, volante a due razze con semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico.<br />
'''sedili''': sedili anteriori divisi (con inclinazione schienale regolabile) e ribaltabili per facilitare l’accesso al sedile posteriore; sedile posteriore con bracciolo centrale retrattile.
<br />'''vano motore''': illuminato.<br />
'''bagagliaio''': vano illuminato; il bagagliaio, rivestito in gomma sia sul fondo che sulle pareti, contiene la ruota di scorta (posizionata verticalmente e ricoperta da apposita guaina) e gli attrezzi in dotazione; il coperchio, contrappesato, rimane aperto in qualsiasi posizione.
<br />'''comandi al volante''': leva per commutazione luci ed azionamento indicatori di direzione e semi-anello per azionamento avvisatore elettroacustico.
</br>
'''strumentazione''': riunita in due strumenti circolari; lo strumento di sinistra comprende il tachimetro con scala fino a 220 Km. orari, l’indicatore livello benzina, quelli della pressione dell’olio (con spia luminosa in caso di pressione insufficiente) e della temperatura dell’acqua e dell’olio nonché i due contachilometri (totalizzatore e parziale); lo strumento di destra include invece il contagiri (graduato fino a 5500 giri), l’orologio e tre spie : starter, dinamo e luci.</br>
|-
|Peso|| a vuoto kg 1450; peso massimo ammesso a pieno carico, kg 1840.
|-
|Serbatoio carburante|| capacità litri 58, di cui 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
|-
|[[Velocità]] massima||181 km/h; velocità massime nelle varie marce : 59 km/h in I, 88 in II, 128 in III, 181 in IV, 54 in retromarcia.
|-
|Pendenze massime superabili|| in prima marcia=35%; in II=23%; in III= 15%; in IV=11%. ; in retromarcia 37%
|-
|Consumo||calcolato secondo norme CUNA (in IV marcia, ad una velocità costante pari ai 2/3-3/4 della velocità massima, cioè, nella fattispecie, a circa 120-130 km/h) 14,6 litri di supercarburante (con NO minimo di 92) ogni 100 km.
|-
|Tassa di circolazione||
Potenza fiscale in Italia CV 29; bollo di circolazione annuo:<br />
dal debutto (settembre 1963) a fine commercializzazione (febbraio 1970)=Lire 127.575
|-
|Prezzo in Italia||
Dal debutto (settembre 1963) a dicembre 1968 : Lire 3.440.000.</br>
da gennaio 1969 a fine commercializzazione (febbraio 1970) : Lire 3.580.000</br>
Optionals previsti :</br>
nel marzo 1965 : apparecchio radio (Lire 130.000), interno in pelle (Lire 150.000), tappetini anteriori in moquette con sovratappeti in similpelle (Lire 30.000), "pacchetto" comprendente alzacristalli elettrici, arresti elettromagnetici agli schienali dei sedili anteriori e defroster cristallo posteriore (Lire 90.000).
|-
|Prezzo in Svizzera||
nel marzo 1964 : 31.500 Franchi Svizzeri</br>
dal marzo 1965 : 26.800 Franchi Svizzeri</br>
|-
|}
</br>
 
=== I prezzi della Flaminia Coupé ===
La Coupé Pininfarina viene posta in vendita in Italia, sin dall'inizio, ad un prezzo maggiore rispetto a quello della berlina : la cosa è comprensibile, sia perché la fascia di mercato in cui si colloca lo consente (anzi, in un certo senso, lo richiede), sia perché la accurata realizzazione di Pininfarina ha certamente un costo non indifferente. Anzi, tutto sommato la maggiorazione di prezzo (che nel corso di un decennio, dal 1959 al 1969-70, oscillerà dal 5 all'8% circa) è da considerarsi modesta.</br>
Al momento del lancio (gennaio 1959) il prezzo della Coupé è di 3.100.000 Lire contro i 2.940.000 della berlina (+5,44%) e tale rimane fino all'uscita della serie "3B" nel settembre 1962, quando aumenta di 80.000 Lire (3.240.000). La 3B coupé 2800, che viene immessa sul mercato nel settembre del 1963, viene venduta a 200.000 Lire in più (3.440.000), prezzo che rimane inalterato fino al novembre 1968. Cresce ancora dal gennaio 1969, quando raggiunge il suo massimo (3.580.000 Lire). Questo sarà l'ultimo prezzo, che sarà praticato fino al febbraio 1970, ultimo mese di commercializzazione.
=== Le prove su strada della Flaminia Coupé ===
Nel corso degli anni, almeno due testate hanno effettuato test di guida, le cosiddette "prove su strada", di vetture Flaminia coupé, mentre una terza rivista si è invece limitata a riportare una piccola relazione (allora definita con l'espressione "impressioni di guida") dopo aver effettuato un breve viaggio-test.</br>
In tutti e tre i casi, comunque, ad essere sottoposta ai test è stata una Flaminia Coupé della prima serie, con motore da 2,5 litri e alimentazione ad 1 carburatore doppio corpo.</br>
'''Le impressioni di guida del settimanale ACI'''</br>
In ordine di tempo, la prima rivista a pubblicare le sue "impressioni di guida" è il settimanale "L'Automobile" edito dall'Automobile Club d'Italia, che ne riferisce ai lettori sul numero 36 del 6 settembre 1959.</br>
Purtroppo il settimanale ACI non effettua alcun rilevamento, e si limita a citare gli aspetti positivi, quali l'elasticità di marcia, la manovrabilità del cambio, l'ottima visibilità anteriore, la maneggevolezza dello sterzo.</br>
'''La prova di The Autocar'''</br>
La famosa rivista inglese effettua il test nel 1960 percorrendo circa 1700 km. e conclude la relazione sottolineando che la vettura ha un prezzo elevato, sia nel paese d'origine che soprattutto in Inghilterra (dove sfiora le 4000 Lire Sterline) ma conferma che si tratta di un prodotto degno del nome del Marchio, ben costruito, dotato di un elevato livello di finitura e di un compiortamento su strada impeccabile e tale da rendere gratificante giuidarla.</br>
Questi i dati rilevati dalla rivista inglese :</br>
* peso della vettura (a vuoto, con 25 litri di carburante) : kg 1481.
* velocità massima: Km/h 170,0 (miglior passaggio Km/h 172,3)
* accelerazione, da fermo a 48 km/h: 4,4”
* accelerazione, da fermo a 65 Km/h : 7,0"
* accelerazione da 0 a 80 Km/h : 10,1"
* accelerazione da 0 a 97 Km/h : 13,6"
* accelerazione da 0 a 113 Km/h : 18,7"
* accelerazione da 0 a 129 Km/h : 26,0"
* accelerazione da 0 a 145 Km/h : 36,0"
* accelerazione, da fermo, 1/4 di miglio : 19,1"
* ripresa, in IV marcia, da 32 a 64 km/h: 12,0”
* ripresa, in IV marcia, da 32 a 97 km/h: 23,9”
* consumo a velocità costante, a 100 km/h in IV marcia : 10,6 litri ogni 100 Km.
* diametro di sterzata : metri 12,20 circa.</br>
'''La prova di Ruoteclassiche'''</br>
Nel fascicolo numero 107 del giugno 1997, la nota rivista "Ruoteclassiche", che si occupa di automobili d'epoca, pubblica il resoconto di una breve prova su strada effettuata con una Flaminia Coupé della prima serie (1959-1962).</br>
Malgrado i tre decenni di vita, questa Flaminia si comporta ancora egregiamente, come risulta dall'elenco dei dati rilevati, che sono:</br>
* velocità massima : Km/h 166,400
* accelerazione, da fermo a 60 Km/h : 6,35"
* accelerazione, da fermo a 80 Km/h : 10,90"
* accelerazione, da fermo a 100 Km/h : 16,50"
* accelerazione, da fermo a 120 Km/h : 25,30"
* accelerazione, da fermo a 140 Km/h : 39,80"
* chilomnetro da fermo : 37"90/100
* ripresa, in IV marcia, da 40 a 70 Km/h : 10,80"
* ripresa, in IV marcia, da 40 a 90 Km/h : 17,35"
* frenata, a 100 Km/h : spazio d'arresto metri 61,40.
 
== Flaminia Gran Turismo Coupé e Convertibile (Touring) ==
=== Flaminia GT Coupé prima serie ===
[[File:Flaminia GT a.jpg|thumb|left|3/4 anteriore della Flaminia GT Coupé 1959]]
[[File:Flaminia GT b.jpg|thumb|right|3/4 posteriore della Flaminia GT Coupé 1959]]
[[File:Collage Flaminia GT.JPG|thumb|left|Dettagli della Flaminia GT Coupé 1959]]
[[File:Flaminia GT c.jpg|thumb|left|Il filante profilo laterale della Flaminia GT coupé 1959]]
[[File:Flaminia GT d.jpg|thumb|right|Un'immagine festosa della Flaminia GT coupé 1961; da notare i ripetitori laterali degli indicatori di direzione, color arancione, resi obbligatori nel 1960 dal nuovo Codice della Strada italiano]]
[[File:Flaminia GT e.jpg|thumb|left|1959 : una delle prime Flaminia GT Coupé]]
Dopo aver degnamente sostituito la berlina Aurelia con la limousine Flaminia, la Lancia deve pensare a lanciare le versioni dall’impronta più sportiva, quelle che debbono prendere il posto delle famose [[Lancia Aurelia B20|Aurelia B20 coupé]] e [[Lancia Aurelia B24|B24 spyder]]; per far questo, la casa torinese imbocca la strada già percorsa con l’[[Lancia Appia|Appia]], creando un telaio che possa essere degnamente rivestito dai migliori carrozzieri italiani
Le Flaminia sportive vengono esposte al pubblico per la prima volta in occasione del XV [[Salone dell'automobile di Torino]] che si apre il 5 novembre [[1958]] : sono tre versioni, tutte aventi forma di coupé, logicamente molto diverse tra loro e realizzate da tre dei carrozzieri italiani più quotati, Pininfarina, Touring e Zagato.
Rispetto a quella della berlina, la meccanica delle tre nuove coupé non presenta grandi rivoluzioni ma solo alcune necessarie variazioni quali l’accorciamento del passo, un incremento della potenza e la modifica dei rapporti del cambio e del ponte.</br>
[[Pininfarina]] presenta una stupenda lussuosa coupé, [[Zagato]] una berlinetta spartana e sportiva, mentre la Carrozzeria milanese [[Touring]] espone, con la sua classica struttura definita “Superleggera” (ossatura in tubi di acciaio con copertura in alluminio) un filante couperino a soli 2 posti, caratterizzato dalla doppia fanaleria anteriore e da vistosi gruppi ottici posteriori. Pare che l'affidamento alla carrozzeria milanese, che in realtà non intratteneva rapporti con la Lancia sin dai tempi dell'[[lancia Aprilia|Aprilia]], sia da ascrivere all'amicizia intercorrente tra Carlo Pesenti e Gateano Ponzoni, socio del titolare della Touring, Carlo Felice Bianchi Anderloni.<ref>Automobilismo d'Epoca numero 4 del luglio-agosto 2005, pagina 96</ref></br>
La produzione, seppur in serie limitata, viene avviata all'inizio del 1959 e già al Salone di Ginevra di marzo la GT di Touring, al pari delle sorelle di Pininfarina e di Zagato, viene esposta con una importanmte innovazione, l'adozione dei freni a disco Dunlop : si ha dunque ragione di ritenere che una quantità estremamente limitata di GT Touring sia uscita dalla fabbrica con i vecchi classici freni a tamburo. Da notare che per avere i freni a disco - che peraltro vengono monmtati su tutti gli esemplari - è necessario l'esborso di un supplemento di 60.000 Lire.<ref>Quattroruote numero 12, anno 1961, pagina 224</ref></br>
Nel 1960 anche la GT, come la berlina e le altre sorelle sportive, deve adeguare la fanaleria alle nuove norme del codice della strada.</br>
[[File:Flaminia Convertibile b.jpg|thumb|right|1961 : le "gemelle" Flaminia GT coupé e Convertibile]]
In occasione del Salone di Ginevra del marzo 1960 viene presentata la GT Cabriolet (allora definita "Convertibile") che ricalca esattamente le forme della coupé ed ha ovviamente il medesimo motore ed offre le medesime prestazioni : per i dettagli di questo modello si rimanda alla voce specifica.</br>
Nell'estate di quello stesso anno l'intera gamma Flaminia, e dunque anche le GT Touring coupé vengono modificate nella timoneria dello sterzo : viene inserito un ammortizzatore idraulico telescopico destinato ad assorbire anche i piccoli contraccolpi che nascono dai movimenti verticali di sospensione delle ruote e dunque a ridurre le reazioni degli scuotimenti al volante. Una curiosità : i possessori di Flaminia non ancora dotate di questa miglioria, possono ottenerla dietro pagamento di una somma di 20.000 Lire.
La vita della "prima serie" termina nel dicembre del 1961, sostituita da una nuova versione con motore munito di 3 carburatori.</br>
** '''Periodo di produzione''': approssimativamente, dal gennaio 1959 al dicembre 1961
** '''Modelli''':
*** tipo 824.00, coupé 2 porte, 2 posti, con guida a sinistra
*** tipo 824.01, coupé 2 porte, 2 posti, con guida a destra
** '''Numerazione progressiva''':
*** tipo 824.00/824.01 (assieme a 824.02/824.03) : da 1001 a 2067
** '''Unità prodotte''':
*** 868 (in grande prevalenza con guida a sinistra); da notare che le altre 199 unità, che mancano all'appello per coprire l'intervallo da 1001 a 2067 (1067 esemplari), erano del tipo Sport (Zagato) ed erano contraddistinte dalle sigle 824.02/824.03
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore''' : anteriore a 6 cilindri a V di 2457,98 cm³, potenza 119 cv (DIN) a 5100 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''' : coupé 2 porte, 2 posti, scocca portante, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion);'''trasmissione''' con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;'''dimensioni e peso''': passo cm 252, lunghezza cm 450, larghezza cm 166, peso (a vuoto) kg 1250;'''velocità max''': km/h 180.</br>
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia GT Coupé prima serie''' </big>
|-
|[[Motore]]||
tipo "823.00”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate; pistoni in lega d’alluminio, con tre anelli (due di tenuta e uno raschiaolio); testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; sospensione del gruppo motore su 4 supporti, su doppi tamponi di gomma.
|-
|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
|-
|[[Cilindrata]]|| cmc 2457,98 (alesaggio mm 80,00 - corsa mm 81,50).
|-
|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 13° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 57° dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 57° prima del P.M.I., chiusura: 13° dopo il P.M.S. con gioco valvole, speciale per il controllo, mm 0,4; gioco normale valvole a motore freddo: aspirazione 0,15 mm, scarico 0,25 mm.
|-
||Rapporto di compressione|| 9,00:1
|-
|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 119 [[cavallo vapore|cv]] a 5.100 [[giri al minuto|giri/minuto]] se misurata col sistema DIN; 131 HP se misurata col sistema SAE (motore non installato in vettura, sul banco, privo di marmitta, di ventilatore e di filtro aria)<ref>Quattroruote numero 12 dicembre 1958 a pagina 61</ref> il regime massimo di rotazione è superiore a quello della potenza massima, ed è fissato in 5.600 giri/minuto.
|-
|Coppia||19 mkg a 3500 giri /minuto;
|-
|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; filtro del tipo “a cartuccia” posto sul lato sinistro del motore, filtro a rete nella succheruola; capacità circuito circa litri 6,60 (pari a kg 6,0), compresi filtri e tubazioni; raffreddamento olio con radiatore sul lato sinistro del radiatore acqua.
|-
|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
|-
|Accensione|| a [[spinterogeno]]; [[bobina]] [[Magneti Marelli|Marelli]] B202A; distributore d’accensione Marelli S 82 A; anticipo fisso 6°, anticipo automatico 23° in più dell’anticipo fisso; ordine d'accensione: 1-4-3-6-5-2; numerazione cilindri : a sinistra 1-3-5, a destra 2-4-6, a partire dal ventilatore; [[candela di accensione|candele]] Champion N5 ; distanza tra gli elettrodi delle candele mm 0,5-0,6; apertura contatti distributore mm 0,42-0,48 (0,37-0,43 secondo alcune fonti).
|-
|Alimentazione|| [[carburatore]] invertito [[Solex (azienda)|Solex]] C 40 PAAI, doppio corpo, munito di dispositivo d’avviamento (starter) e pompa di accelerazione; pompa meccanica situata sul lato destro del motore, munita di filtri a rete. Dati di regolazione del carburatore: diffusore mm 28, getto principale mm 1,35, getto del minimo 0,45, freno aria mm 1,80; filtro aria sul carburatore, ad elemento filtrante (a richiesta filtro a bagno d’olio); serbatoio carburante situato posteriormente, sotto il vano bagagli.
|-
|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]] - [[batteria (chimica)|batteria]] da 42 [[Ampere|Ah]] (sistemata nel cofano anteriore); dinamo Marelli DN 51 A da 300 W; motorino di avviamento elettrico Marelli MT 32 F-0,8/12 D9; regolatore Marelli IR 41 A.
|-
|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno; albero di trasmissione di tipo tubolare, senza supporto intermedio.
|-
|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco; corsa del pedale mm 20-25; per regolare la corsa del pedale occorre far ruotare la forcella posteriore del tirante di comando.
|-
|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=3,09:1; II=2,05:1; III=1,41:1; IV=1:1; RM=3,35:1; leva di comando centrale, a cloche; capacità olio gruppo propulsore (cambio-differenziale) litri 4,10 (pari a kg 3,70).
|-
|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione, con coppia conica Hypoid 13/48 (3,692:1).
|-
|Scocca|| tipo "Superleggera" brevettata dalla carrozzeria Touring, con pannelli di alluminio fissati su una leggera struttura di base in acciaio.
|-
|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d’esercizio, a pedale : nei primissimi (e pochissimi) esemplari, a tamburo, idraulici ed agenti sulle 4 ruote, con ceppi avvolgenti ad espansione mentre negli esemplari successivi (a partire dal febbraio-marzo 1959) freni a disco Dunlop sulle 4 ruote, con servofreno a depressione e circuiti ruote anteriori e posteriori indipendenti, diametro dei dischi cm 29,2 anteriormente e cm 30,5 posteriormente; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente sul propulsore posteriore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto); i freni anteriori sono montati normalmente sulle ruote, quelli posteriori sono montati all'uscita dal gruppo frizione-cambio-differenziale.
|-
|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo; capacità olio scatola guida litri 0,31 (kg 0,28); introduzione olio tramite tappo sul coperchio scatola (il livello è normale quando l’olio copre la vite globoidale); snodi a sfera (lubrificati solo al montaggio); ingrassatore a pressione sul perno di rinvio; a partire dall’estate del 1960 nella timoneria viene inserito un ammortizzatore idraulico telescopico; la posizione di guida è a sinistra (guida a destra, a richiesta); volante spostabile di mm 40 in avanti o indietro, con manicotto di bloccaggio.
|-
|Ruote|| a disco, in lamiera stampata, 185x400.
|-
|[[Pneumatico|Pneumatici]]||misure 165x400; pressioni gonfiaggio (a freddo) : 1,80 kg/cm² anteriormente e 2,20 kg/cm² posteriormente.
|-
|Passo||cm 252,0.
|-
|Altezza minima da terra|| cm 11,0 (con vettura carica).
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|Carreggiate anter-poster||cm 136,8 -cm 137,0.
|-
|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (coupé) cm 450,0 x cm 166,0 x cm 130,5 (con vettura scarica).
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|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': coupé 2 porte (porte incernierate anteriormente, cioè con apertura controvento), 2 posti; volante a tre razze.<br />
'''sedili''': sedili anteriori divisi (con inclinazione schienale regolabile) di forma cosiddetta “a trifoglio”e ribaltabili per facilitare l’accesso al vano posteriore (privo di sedili).
<br />'''vano motore''': illuminato.<br />
'''bagagliaio''': vano illuminato; ruota di scorta sotto il piano di carico (coperta da coperchio e da un tappeto di gomma).<br />
'''comandi al volante''': pulsante centrale per azionamento avvisatore elettroacustico.
<br />'''comandi a pedale''': freno, frizione ed acceleratore (quest’ultimo del tipo a suola); tutti e tre i pedali sono rivestiti in gomma.
<br />'''comandi sotto al cruscotto''': due levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato sinistro, leva per lo bloccaggio del cofano motore, leva del freno di stazionamento, azzeramento contachilometri parziale, regolazione orologio, starter, levetta di inserimento riscaldatore, levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato destro, comando del cambio di velocità.<br />
'''comandi al cruscotto''': spruzzatore lavaparabrezza, leva commutatore luci e azionamento indicatori di direzione, spia luci e spie indicatori di direzione, tergicristallo, portacenere, accendisigari, cassetto ripostiglio con serratura, ventilatore, illuminazione abitacolo, illuminazione della strumentazione (ad intensità regolabile), accensione luci di posizione e proiettori, chiave di inserimento servizi.<br />
'''strumentazione''': riunita in due strumenti circolari; lo strumento di sinistra comprende il tachimetro con scala fino a 220 Km. orari, l’indicatore livello benzina, quelli della pressione dell’olio, della temperatura dell’acqua, della temperatura dell’olio e i due contachilometri (totalizzatore e parziale); lo strumento di destra include invece il contagiri (graduato fino a 5500 giri<ref>Quattroruote numero 3, marzo 1961, pagina 217</ref>) e l’orologio</br>
|-
|Peso|| a vuoto kg 1250; in ordine di marcia, kg 1320; massimo ammesso a pieno carico, kg 1480.</br>
|-
|Serbatoio carburante|| capacità litri 58, di cui 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
|-
|[[Velocità]] massima||180 km/h; velocità massime nelle varie marce : 60 km/h in I, 91 in II, 132 in III, 180 in IV, 56 in retromarcia
|-
|Pendenze massime superabili|| in prima marcia=37%; in II=23%; in III= 15%; in IV=10%. ; in retromarcia 40%
|-
|Consumo||calcolato secondo norme CUNA (in IV marcia, ad una velocità costante pari ai 2/3-3/4 della velocità massima, cioè, nella fattispecie, a circa 120-130 km/h) 11,8 litri di supercarburante (con NO minimo di 92) ogni 100 km.
|-
|Tassa di circolazione||
Potenza fiscale in Italia CV 26; bollo di circolazione annuo:<br />
dal debutto (gennaio 1959) al 30-6-59=Lire 87.390<br />
dal 1-7-1959 =Lire 101.085<br />
|-
|Prezzo in Italia||
Dal debutto (gennaio 1959) a fine commercializzazione (dicembre 1961) : Lire 3.200.000 (prezzo di listino)<br />
Optionals previsti :</br>
apparecchio radio (Lire 148.000); freni a disco (Lire 60.000, da notare però che, dal marzo 1959 i freni a disco sono montati su tutti gli esemplari, per cui si tratta di un optional praticamente obbligatorio), sedili in pelle (Lire 55.000)
|-
|Prezzo in Svizzera||
nel marzo 1959: 28.650 Franchi Svizzeri<br />
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|}
</br>
 
=== Flaminia GT Convertibile prima serie ===
[[File:Flaminia con capote.jpg|thumb|right|Una rara immagine della Flaminia Convertibile con la capote alzata]]
[[File:Flaminia Convertibile e.jpg|thumb|left|Una delle prime Flaminia Convertibile Touring (forse un esemplare di pre-serie) ritratta sulle nevi di Cervinia]]
[[File:Flaminia Touring convertibile e Mastroianni.jpg|thumb|left|La Flaminia Convertibile Touring al Pincio, nel corso di una "Rassegna di eleganza" tenutasi nel maggio 1960: accanto alla vettura il celebre attore [[Marcello Mastroianni]]]]
[[File:Flaminia Convertibile b.jpg|thumb|right|1961 : le "gemelle" Flaminia GT coupé e Convertibile]]
[[File:Flaminia Convertibile a.jpg|thumb|left|La Flaminia Convertibile Touring ripresa al [[Parco del Valentino]] nel maggio 1961 alla Esposizione internazionale dei fiori]]
[[File:Flaminia Convertibile c.jpg|thumb|right|Il posto di guida della Flaminia Convertibile]]
A poco più di un anno di distanza dal lancio della Flaminia che più delle altre ha preso il posto della [[Lancia Aurelia B20|Aurelia B20 berlinetta]], la Gran Turismo Coupé (esposta in anteprima al [[Salone dell'Automobile di Torino]] [[1958]] ed entrata in commercio all'inizio del [[1959]]) viene messa in produzione la versione "aperta", cui cui spetta l'impegnativo compito di colmare il vuoto lasciato vacante dalla [[Lancia Aurelia B24|Aurelia B24]].</br>
La Flaminia Convertibile (questa la definizione che in casa Lancia, al posto delle più comuni "spyder" o "cabriolet", si preferisce attribuirle) viene presentata nel marzo<br />
Le caratteristiche della vettura, dunque, ricalcano fedelmente quelle della sorella con tetto metallico (6 cilindri a V di 60°, 2458 cmc, 119 cv) : le sole differenze riguardano il peso (che è un po' superiore) e la velocità massima dichiarata, che è inferiore, anche se di appena 2 chilometri orari (178 anzihé 180) e che scende a 172 km. orari viaggiando con la capote abbassata. Stando alle dichiarazioni rese dalla Casa al momento del lancio, le consegne della Convertibile, che viene venduta allo stesso mprezzo della Coupé (3.200.000 Lire di listino) dovrebbero iniziare a maggio<ref>>Quattroruote numero 4, anno 1960, pagina 43</ref></br>
Pochi mesi dopo il lancio, nell'estate [[1960]], l'intera gamma Flaminia, e dunque anche la GT Touring Convertibili, subisce una modifica alla timoneria dello sterzo : viene inserito un ammortizzatore idraulico telescopico destinato ad assorbire anche i piccoli contraccolpi che nascono dai movimenti verticali di sospensione delle ruote e dunque a ridurre le reazioni degli scuotimenti al volante. Una curiosità : i possessori di Flaminia non ancora dotate di questa miglioria, possono ottenerla dietro pagamento di una somma di 20.000 Lire.</br>
La vita della Convertibile "prima serie" termina, al pari di quella della gemella Coupé, nel dicembre del [[1961]], sostituita da una nuova versione con motore munito di 3 carburatori.
** '''Periodo di produzione''': approssimativamente, dal marzo 1960 al dicembre 1961
** '''Modelli''':
*** tipo 824.04, cabriolet 2 porte, 2 posti, con guida a sinistra
** '''Numerazione progressiva''':
*** tipo 824.04 : da 1001 a 1421
** '''Unità prodotte''':
*** 379 ; da notare che le altre 42 unità, che mancano all'appello per coprire l'intervallo da 1001 a 1421 (421 esemplari), erano costituite da : 1 telaio utilizzato dal carrozziere Boneschi per realizzare una fuoriserie in esemplare unico e 41 telai successivamente modificati <ref>W.O.Wernink e Adriano Cimarosti, La Lancia, Motor Racing Publications, 1991, pagina 394/395</ref> nel tipo 824.14 (Cabriolet 3C).
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore''' : anteriore a 6 cilindri a V di 2457,98 cm³, potenza 119 cv (DIN) a 5100 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''' : cabriolet 2 porte, 2 posti, scocca portante, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion);'''trasmissione''' con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;'''dimensioni e peso''': passo cm 252, lunghezza cm 450, larghezza cm 166, peso (a vuoto) kg 1300;'''velocità max''': km/h 178.</br>
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia GT Convertibile prima serie''' </big>
|-
|[[Motore]]||
tipo "823.00”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate; pistoni in lega d’alluminio, con tre anelli (due di tenuta e uno raschiaolio); testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; sospensione del gruppo motore su 4 supporti, su doppi tamponi di gomma.
|-
|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
|-
|[[Cilindrata]]|| cmc 2457,98 (alesaggio mm 80,00 - corsa mm 81,50).
|-
|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 13° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 57° dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 57° prima del P.M.I., chiusura: 13° dopo il P.M.S. con gioco valvole, speciale per il controllo, mm 0,4; gioco normale valvole a motore freddo: aspirazione 0,15 mm, scarico 0,25 mm.
|-
||Rapporto di compressione|| 9,00:1
|-
|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 119 [[cavallo vapore|cv]] a 5.100 [[giri al minuto|giri/minuto]] se misurata col sistema DIN; 131 HP se misurata col sistema SAE (motore non installato in vettura, sul banco, privo di marmitta, di ventilatore e di filtro aria)<ref>Quattroruote numero 12 dicembre 1958 a pagina 61</ref> il regime massimo di rotazione è superiore a quello della potenza massima, ed è fissato in 5.600 giri/minuto.
|-
|Coppia||19 mkg a 3500 giri /minuto;
|-
|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; filtro del tipo “a cartuccia” posto sul lato sinistro del motore, filtro a rete nella succheruola; capacità circuito circa litri 6,60 (pari a kg 6,0), compresi filtri e tubazioni; raffreddamento olio con radiatore sul lato sinistro del radiatore acqua.
|-
|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
|-
|Accensione|| a [[spinterogeno]]; [[bobina]] [[Magneti Marelli|Marelli]] B202A; distributore d’accensione Marelli S 82 B; anticipo fisso 6°, anticipo automatico 23° in più dell’anticipo fisso; ordine d'accensione: 1-4-3-6-5-2; numerazione cilindri : a sinistra 1-3-5, a destra 2-4-6, a partire dal ventilatore; [[candela di accensione|candele]] Champion N5 ; distanza tra gli elettrodi delle candele mm 0,5-0,6; apertura contatti distributore mm 0,42-0,48 (0,37-0,43 secondo alcune fonti).
|-
|Alimentazione|| [[carburatore]] invertito [[Solex (azienda)|Solex]] C 40 PAAI, doppio corpo, munito di dispositivo d’avviamento (starter) e pompa di accelerazione; pompa meccanica situata sul lato destro del motore, munita di filtri a rete. Dati di regolazione del carburatore: diffusore mm 28, getto principale mm 1,35, getto del minimo 0,45, freno aria mm 1,80; filtro aria sul carburatore, ad elemento filtrante (a richiesta filtro a bagno d’olio); serbatoio carburante situato posteriormente, sotto il vano bagagli.
|-
|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]] - [[batteria (chimica)|batteria]] da 42 [[Ampere|Ah]] (sistemata nel cofano anteriore); dinamo Marelli DN 51 A da 300 W; motorino di avviamento elettrico Marelli MT 32 F-0,8/12 D9; regolatore Marelli IR 41 A.
|-
|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno; albero di trasmissione di tipo tubolare, senza supporto intermedio.
|-
|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco; corsa del pedale mm 20-25; per regolare la corsa del pedale occorre far ruotare la forcella posteriore del tirante di comando.
|-
|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=3,09:1; II=2,05:1; III=1,41:1; IV=1:1; RM=3,35:1; leva di comando centrale, a cloche; capacità olio gruppo propulsore (cambio-differenziale) litri 4,10 (pari a kg 3,70).
|-
|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione, con coppia conica Hypoid 13/48 (3,692:1).
|-
|Scocca|| tipo "Superleggera" brevettata dalla carrozzeria Touring, con pannelli di alluminio fissati su una leggera struttura di base in acciaio.
|-
|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
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|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d’esercizio, a pedale : freni a disco Dunlop sulle 4 ruote, con servofreno a depressione e circuiti ruote anteriori e posteriori indipendenti, diametro dei dischi cm 29,2 anteriormente e cm 30,5 posteriormente; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente sul propulsore posteriore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto); i freni anteriori sono montati normalmente sulle ruote, quelli posteriori sono montati all'uscita dal gruppo frizione-cambio-differenziale.
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|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo; capacità olio scatola guida litri 0,31 (kg 0,28); introduzione olio tramite tappo sul coperchio scatola (il livello è normale quando l’olio copre la vite globoidale); snodi a sfera (lubrificati solo al montaggio); ingrassatore a pressione sul perno di rinvio; a partire dall’estate del 1960 nella timoneria viene inserito un ammortizzatore idraulico telescopico; la posizione di guida è a sinistra; volante spostabile di mm 40 in avanti o indietro, con manicotto di bloccaggio.
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|Ruote|| a disco, in lamiera stampata, 185x400.
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|[[Pneumatico|Pneumatici]]||misure 165x400; pressioni gonfiaggio (a freddo) : 1,80 kg/cm² anteriormente e 2,20 kg/cm² posteriormente.
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|Passo||cm 252,0.
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|Altezza minima da terra|| cm 11,0 (con vettura carica).
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|Carreggiate anter-poster||cm 136,8 -cm 137,0.
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|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (cabriolet) cm 450,0 x cm 166,0 x cm 130,0 (con vettura scarica).
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|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': cabriolet 2 porte (porte incernierate anteriormente, cioè con apertura controvento), 2 posti; volante a tre razze.<br />
'''sedili''': sedili anteriori divisi (con inclinazione schienale regolabile) di forma cosiddetta “a trifoglio”.
<br />'''vano motore''': illuminato.<br />
'''bagagliaio''': vano illuminato; ruota di scorta sotto il piano di carico (coperta da coperchio e da un tappeto di gomma).<br />
'''comandi al volante''': pulsante centrale per azionamento avvisatore elettroacustico.
<br />'''comandi a pedale''': freno, frizione ed acceleratore (quest’ultimo del tipo a suola); tutti e tre i pedali sono rivestiti in gomma.
<br />'''comandi sotto al cruscotto''': due levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato sinistro, leva per lo bloccaggio del cofano motore, leva del freno di stazionamento, azzeramento contachilometri parziale, regolazione orologio, starter, levetta di inserimento riscaldatore, levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato destro, comando del cambio di velocità.<br />
'''comandi al cruscotto''': spruzzatore lavaparabrezza, leva commutatore luci e azionamento indicatori di direzione, spia luci e spie indicatori di direzione, tergicristallo, portacenere, accendisigari, cassetto ripostiglio con serratura, ventilatore, illuminazione abitacolo, illuminazione della strumentazione (ad intensità regolabile), accensione luci di posizione e proiettori, chiave di inserimento servizi.<br />
'''strumentazione''': riunita in due strumenti circolari; lo strumento di sinistra comprende il tachimetro con scala fino a 220 Km. orari, l’indicatore livello benzina, quelli della pressione dell’olio, della temperatura dell’acqua, della temperatura dell’olio e i due contachilometri (totalizzatore e parziale); lo strumento di destra include invece il contagiri (graduato fino a 5500 giri<ref>Quattroruote numero 3, marzo 1961, pagina 217</ref>) e l’orologio</br>
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|Peso|| a vuoto kg 1300; in ordine di marcia, kg 1370; massimo ammesso a pieno carico, kg 1530.</br>
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|Serbatoio carburante|| capacità litri 58, di cui 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
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|[[Velocità]] massima||178 km/h (172 km/h con capote abbassata); velocità massime nelle varie marce : 60 km/h in I, 91 in II, 132 in III, 178 (172 con capote abbassata) in IV, 56 in retromarcia
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|Pendenze massime superabili|| in prima marcia=36%; in II=22,5%; in III= 14,5%; in IV=9%. ; in retromarcia 39%
|-
|Consumo||calcolato secondo norme CUNA (in IV marcia, ad una velocità costante pari ai 2/3-3/4 della velocità massima, cioè, nella fattispecie, a circa 120-130 km/h) 11,8 litri di supercarburante (con NO minimo di 92) ogni 100 km.
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|Tassa di circolazione||
Potenza fiscale in Italia CV 26; bollo di circolazione annuo:<br />
Lire 101.085.
|-
|Prezzo in Italia||
Dal debutto (giugno 1960) a fine commercializzazione (dicembre 1961) : Lire 3.200.000 (prezzo di listino)<br />
Optionals previsti :</br>
apparecchio radio (Lire 148.000); freni a disco (Lire 60.000, da notare però che i freni a disco sono montati su tutti gli esemplari, per cui si tratta di un optional praticamente obbligatorio), sedili in pelle (Lire 55.000), cupoletta rigida (Lire 180.000)
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|Prezzo in Svizzera||
nel marzo 1961: 28.650 Franchi Svizzeri<br />
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|}
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=== Flaminia 3C GT Coupé ===
[[File:3C coupé b.jpg|thumb|left|La Flaminia 3C GT Coupé, a 3 carburatori, la cui carrozzeria è peraltro praticamente identica a quella della versione monocarburatore che l'ha preceduta]]
[[File:3C coupé c.jpg|thumb|left|Il vano motore della Flaminia 3C in cui spicca il voluminoso filtro dell'aria]]
[[File:3C coupé d.jpg|thumb|right|Particolare del ripiano, rivestito in moquette, che si trova alle spalle dei sedili della Flaminia 3C GT Coupé]]
Nel gennaio 1962, in occasione della cerimonia di premiazione dei clienti sportivi maggiormente distintisi nelle competizioni del 1961,<ref>Quattroruote numero 2, anno 1962, pagina 30</ref> la Lancia presenta nuove versioni delle Flaminia sportive Touring e Zagato, caratterizzate dalla adozione di una alimentazione mediante tre carburatori doppio corpo Weber accuratamente registrati e sincronizzati aspiranti l'aria da un unico grande filtro<ref>L'Automobile ACI numero 3 anno 1962 pagina 12</ref>.</br>
Il nuovo sistema di alimentazione, che avviene mediante una pompa elettrica anziché meccanica, determina un notevole incremento della potenza massima, che sale da 119 a 140 cv, e della coppia, che passa da 19 a 20,7 mkg. Altre variazioni riguardano il rapporto al ponte, che è un po' meno demoltiplicato (3,615 anziché 3,692), diversi aggiornamenti nell'impianto elettrico (tra cui una nuova dinamo ed un diverso tipo di candele), qualche modifica ai comandi e alla strumentazione (la scala del contagiri, per esempio, arriva ora a 6500), miglioramenti nelle rifiniture, la aggiunta di due luci posteriori per la marcia indietro e la apposizione, sullo spigolo delle portiere, di una luce-spia che segnala l'apertura.</br>
[[File:3C coupé a.jpg|thumb|right|La spia "portiera aperta" applicata sul battente dello sportello]]
Il peso aumenta parecchio, ma, ciononostante, le prestazioni risultano notevolmente incrementate e la velocità massima dichiarata dalla casa sale di 11 chilometri all'ora, da 180 a 191. Sale anche la pendenza massima superabile (da 37% a 39%) e, note dolenti, salgono pure il prezzo (da 3.200.000 a 3.320.000) e il consumo (da 11,8 a 13 litri ogni 100 chilometri, secondo le norme CUNA).</br>
Le consegne ai clienti iniziano il 1º febbraio 1962<ref>Rivista ACI L'Automobile, numero 3 anno 1962, pagina 13</ref>
La Flaminia 3C GT Coupé rimane in produzione fino all'uscita della nuova versione con motore da 2,8 litri (settembre 1963) ma figura nei listini Lancia fino all'ottobre del 1968, evidentemente per lo smaltimento delle scorte di motori da due litri e mezzo.</br>
Da notare che nel settembre 1963, allo scadere della produzione della gamma Flaminia da 2,5 litri,la 3C GT Coupé viene affiancata da una nuova versione a 2 posti più 2, generalmente definita GTL.
** '''Periodo di produzione''': approssimativamente, dal gennaio 1962 al settembre 1963 '''(Vedi nota 1)'''
** '''Modelli''':
*** tipo 824.10, coupé 2 porte, 2 posti, con guida a sinistra
*** tipo 824.11, coupé 2 porte, 2 posti, con guida a destra
** '''Numerazione progressiva''':
*** tipo 824.10/824.11 (assieme a 824.13) : da 3001 a 3856
** '''Unità prodotte''':
*** 682 (di cui 672 guida a sinistra e 10 guida a destra); da notare che le altre 174 unità, che mancano all'appello per coprire l'intervallo da 3001 a 3856 (856 esemplari), erano del tipo Sport (Zagato) ed erano contraddistinte dalla sigla 824.13
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore''' : anteriore a 6 cilindri a V di 2457,98 cm³, potenza 140 cv (CUNA) a 5600 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''' : coupé 2 porte, 2 posti, scocca portante, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion);'''trasmissione''' con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;'''dimensioni e peso''': passo cm 252, lunghezza cm 450, larghezza cm 166, peso (a vuoto) kg 1290;'''velocità max''': km/h 191.</br>
'''Nota (1) '''= la 3C GT Coupé con motore da 2,5 litri appare nei listini fino al mese di ottobre 1968, dopodiché scompare definitivamente.</br>
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia 3C GT Coupé''' </big>
|-
|[[Motore]]||
tipo "823.10”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate; pistoni in lega d’alluminio, con tre anelli (due di tenuta e uno raschiaolio); testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; sospensione del gruppo motore su 4 supporti, su doppi tamponi di gomma.
|-
|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
|-
|[[Cilindrata]]|| cmc 2457,98 (alesaggio mm 80,00 - corsa mm 81,50).
|-
|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 22° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 60° (66° secondo alcune fonti) dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 60° (66° secondo alcune fonti) prima del P.M.I., chiusura: 22° dopo il P.M.S. con gioco valvole, speciale per il controllo, mm 0,4; gioco normale valvole a motore freddo: aspirazione 0,20 mm, scarico 0,30 mm.
|-
||Rapporto di compressione|| 9,00:1
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|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 140 [[cavallo vapore|cv]] a 5.600 [[giri al minuto|giri/minuto]] (misurata col sistema CUNA, che conduce a risultati simili a quelli calcolati secondo il più diffuso sistema DIN).
|-
|Coppia||20,7 mkg a 3600 giri /minuto;
|-
|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; filtro del tipo “a cartuccia” posto sul lato sinistro del motore, filtro a rete nella succheruola; capacità circuito circa litri 6,60 (pari a kg 6,0), compresi filtri e tubazioni; raffreddamento olio con radiatore sul lato sinistro del radiatore acqua.
|-
|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
|-
|Accensione|| a [[spinterogeno]]; [[bobina]] [[Magneti Marelli|Marelli]] BZR201A; distributore d’accensione Marelli S 82 B; anticipo fisso 6°, anticipo automatico 23° in più dell’anticipo fisso; ordine d'accensione: 1-4-3-6-5-2; numerazione cilindri : a sinistra 1-3-5, a destra 2-4-6, a partire dal ventilatore; [[candela di accensione|candele]] Marelli CW 6 SL ; distanza tra gli elettrodi delle candele mm 0,5-0,6; apertura contatti distributore mm 0,37-0,43.
|-
|Alimentazione|| [[carburatore]] 1 carburatore invertito doppio corpo Weber 35 DCNL 3 con starter e 2 carburatori invertiti doppio corpo Weber 35 DCLN 2 senza starter; pompa elettrica tipo Bendix situata sul lato sinistro del vano bagagli; dati di regolazione : diffusore mm 30, getto principale mm 1,30, getto del minimo 0,55, freno aria mm 2,40; filtro aria sul carburatore, ad elemento filtrante (a richiesta filtro a bagno d’olio); serbatoio carburante situato posteriormente, sotto il vano bagagli.
|-
|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]] - [[batteria (chimica)|batteria]] da 45 [[Ampere|Ah]] (sistemata nel cofano anteriore); dinamo Marelli DN 62 D da 300 W; motorino di avviamento elettrico Marelli MT 32 LA-0,8/12 D9; regolatore a tre nuclei Marelli IR 50 E.
|-
|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno; albero di trasmissione di tipo tubolare, senza supporto intermedio.
|-
|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco; corsa del pedale mm 20-25; per regolare la corsa del pedale occorre far ruotare la forcella posteriore del tirante di comando.
|-
|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=3,09:1; II=2,05:1; III=1,41:1; IV=1:1; RM=3,35:1; leva di comando centrale, a cloche; capacità olio gruppo propulsore (cambio-differenziale) litri 4,10 (pari a kg 3,70).
|-
|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione, con coppia conica Hypoid 13/47 (3,615:1).
|-
|Scocca|| tipo "Superleggera" brevettata dalla carrozzeria Touring, con pannelli di alluminio fissati su una leggera struttura di base in acciaio.
|-
|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d’esercizio, a pedale : a disco Dunlop sulle 4 ruote, con servofreno a depressione e circuiti ruote anteriori e posteriori indipendenti, diametro dei dischi cm 29,2 anteriormente e cm 30,5 posteriormente; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente sul propulsore posteriore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto); i freni anteriori sono montati normalmente sulle ruote, quelli posteriori sono montati all'uscita dal gruppo frizione-cambio-differenziale.
|-
|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo; capacità olio scatola guida litri 0,31 (kg 0,28); introduzione olio tramite tappo sul coperchio scatola (il livello è normale quando l’olio copre la vite globoidale); snodi a sfera (lubrificati solo al montaggio); ingrassatore a pressione sul perno di rinvio; timoneria con ammortizzatore idraulico telescopico; la posizione di guida è a sinistra (guida a destra, a richiesta); volante spostabile di mm 40 in avanti o indietro, con manicotto di bloccaggio.
|-
|Ruote|| a disco, in lamiera stampata, 185x400.
|-
|[[Pneumatico|Pneumatici]]||misure 165x400; pressioni gonfiaggio (a freddo) : 2,10 kg/cm² anteriormente e 2,50 kg/cm² posteriormente.
|-
|Passo||cm 252,0.
|-
|Altezza minima da terra|| cm 11,0 (con vettura carica).
|-
|Carreggiate anter-poster||cm 136,8 -cm 137,0.
|-
|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (coupé) cm 450,0 x cm 166,0 x cm 130,5 (con vettura scarica).
|-
|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': coupé 2 porte (porte incernierate anteriormente, cioè con apertura controvento); volante a tre razze.<br />
'''sedili''': sedili anteriori divisi (con inclinazione schienale regolabile) di forma cosiddetta “a trifoglio”e ribaltabili per facilitare l’accesso al vano posteriore (privo di sedili).
<br />'''vano motore''': illuminato.<br />
'''bagagliaio''': vano illuminato; ruota di scorta sotto il piano di carico (coperta da coperchio e da un tappeto di gomma).<br />
'''comandi al volante''': pulsante centrale per azionamento avvisatore elettroacustico.
<br />'''comandi a pedale''': freno, frizione ed acceleratore (quest’ultimo del tipo a suola); tutti e tre i pedali sono rivestiti in gomma.
<br />'''comandi sotto al cruscotto''': due levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato sinistro, leva per lo bloccaggio del cofano motore, leva del freno di stazionamento, azzeramento contachilometri parziale, regolazione orologio, starter, levetta di inserimento riscaldatore, levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato destro, comando del cambio di velocità.<br />
'''comandi al cruscotto''': spruzzatore lavaparabrezza, leva commutatore luci e azionamento indicatori di direzione, spia luci e spie indicatori di direzione, tergicristallo, portacenere, accendisigari, cassetto ripostiglio con serratura, ventilatore, illuminazione abitacolo, illuminazione della strumentazione (ad intensità regolabile), accensione luci di posizione e proiettori, chiave di inserimento servizi.<br />
'''strumentazione''': riunita in due strumenti circolari; lo strumento di sinistra comprende il tachimetro con scala fino a 220 Km. orari, l’indicatore livello benzina, quelli della pressione dell’olio, della temperatura dell’acqua, della temperatura dell’olio e i due contachilometri (totalizzatore e parziale); lo strumento di destra include invece il contagiri (graduato fino a 6500 giri<ref>Quattroruote numero 8, agosto 1963, pagina 156</ref>) e l’orologio</br>
|-
|Peso|| a vuoto kg 1290; in ordine di marcia, kg 1360; massimo ammesso a pieno carico, kg 1520.</br>
|-
|Serbatoio carburante|| capacità litri 57, di cui circa 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
|-
|[[Velocità]] massima||191 km/h; velocità massime nelle varie marce : 62 km/h in I, 93 in II, 140 in III, 191 in IV, 57 in retromarcia
|-
|Pendenze massime superabili|| in prima marcia=39%; in II=23%; in III= 15%; in IV=10%. ; in retromarcia 40%
|-
|Consumo||calcolato secondo norme CUNA (in IV marcia, ad una velocità costante pari ai 2/3-3/4 della velocità massima, cioè, nella fattispecie, a circa 130-140 km/h) 13 litri di supercarburante (con NO minimo di 92) ogni 100 km.
|-
|Tassa di circolazione||
Potenza fiscale in Italia CV 26; bollo di circolazione annuo:</br>
dal debutto (gennaio 1962) a fine commercializzazione (ottobre 1968)=Lire 106.140.
|-
|Prezzo in Italia||
Dal debutto (gennaio 1962) ad agosto 1962 : Lire 3.320.000 (prezzo di listino)</br>
da settembre 1962 a maggio 1964 : Lire 3.435.000</br>
da giugno 1964 a fine commercializzazione (ottobre 1968) : Lire 3.335.000</br>
Optionals previsti :</br>
apparecchio radio (Lire 148.000); freni a disco (Lire 60.000, da notare che i freni a disco sono montati su tutti gli esemplari, per cui si tratta di un optional praticamente obbligatorio; dal luglio 1962, grosso modo in concomitanza con l’aumento del prezzo di listino, i freni a disco non sono più da pagare a parte); sedili in pelle (Lire 55.000)
|-
|Prezzo in Svizzera||
nel marzo 1962: 28.800 Franchi Svizzeri<br />
|-
|}
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=== Flaminia 3C GT Convertibile ===
[[File:3C GT convertibile.jpg|thumb|right|Una bella Flaminia 3C GT Convertibile con la capote alzata]]
Nel gennaio 1962 la Lancia presenta nuove versioni delle Flaminia sportive Touring e Zagato, caratterizzate dalla adozione di una alimentazione mediante tre carburatori doppio corpo Weber accuratamente registrati e sincronizzati aspiranti l'aria da un unico grande filtro e naturalmente anche la Convertibile subisce questa innovazione.</br>
[[File:3C con tetto rigido.jpg|left|thumb|Una Convertibile con hardtop (cupoletta rigida): la somiglianza con la Coupé è praticamente totale]]
Grazie al nuovo sistema di alimentazione si ha un notevole incremento della potenza massima, che sale da 119 a 140 cv, e della coppia, che passa da 19 a 20,7 mkg. Altre variazioni riguardano il rapporto al ponte, che è un po' meno demoltiplicato (3,615 anziché 3,692), una nuova dinamo, un diverso tipo di candele, qualche modifica ai comandi e alla strumentazione (la scala del contagiri arriva ora a 6500), miglioramenti nelle rifiniture, la aggiunta di due luci posteriori per la marcia indietro e la apposizione, sullo spigolo delle portiere, di una luce-spia che segnala l'apertura.</br>
Il peso aumenta parecchio, ciononostante le prestazioni risultano notevolmente incrementate e la velocità massima dichiarata dalla casa sale di 12 chilometri all'ora, da 178 a 190. Sale anche la pendenza massima superabile (da 36% a 38%) e, note dolenti, salgono pure il prezzo (da 3.200.000 a 3.320.000) e il consumo (da 11,8 a 13 litri ogni 100 chilometri, secondo le norme CUNA).</br>
Le consegne ai clienti iniziano il 1º febbraio 1962<ref>Rivista ACI L'Automobile, numero 3 anno 1962, pagina 13</ref>
La Flaminia 3C GT Convertibile rimane in produzione fino all'uscita della nuova versione con motore da 2,8 litri (settembre 1963) ma figura nei listini Lancia fino all'ottobre del 1968, evidentemente per lo smaltimento delle scorte di motori da due litri e mezzo.</br>
** '''Periodo di produzione''': approssimativamente, dal gennaio 1962 al settembre 1963 '''(Vedi nota 1)'''
** '''Modelli''':
*** tipo 824.14, cabriolet 2 porte, 2 posti, con guida a sinistra
*** tipo 824.15, cabriolet 2 porte, 2 posti, con guida a destra
** '''Numerazione progressiva''':
*** tipo 824.14/824.15 : da 2001 a 2247
** '''Unità prodotte''':
*** 247 (di cui 245 guida a sinistra e 2 guida a destra)
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore''' : anteriore a 6 cilindri a V di 2457,98 cm³, potenza 140 cv (CUNA) a 5600 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''' : cabriolet 2 porte, 2 posti, scocca portante, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion);'''trasmissione''' con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;'''dimensioni e peso''': passo cm 252, lunghezza cm 450, larghezza cm 166, peso (a vuoto) kg 1330;'''velocità max''': km/h 190.</br>
'''Nota (1) '''= la 3C GT Convertibile con motore da 2,5 litri appare nei listini fino al mese di ottobre 1968, dopodiché scompare definitivamente.</br>
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia 3C GT Convertibile''' </big>
|-
|[[Motore]]||
tipo "823.10”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate; pistoni in lega d’alluminio, con tre anelli (due di tenuta e uno raschiaolio); testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; sospensione del gruppo motore su 4 supporti, su doppi tamponi di gomma.
|-
|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
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|[[Cilindrata]]|| cmc 2457,98 (alesaggio mm 80,00 - corsa mm 81,50).
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|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 22° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 60° (66° secondo alcune fonti) dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 60° (66° secondo alcune fonti) prima del P.M.I., chiusura: 22° dopo il P.M.S. con gioco valvole, speciale per il controllo, mm 0,4; gioco normale valvole a motore freddo: aspirazione 0,20 mm, scarico 0,30 mm.
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||Rapporto di compressione|| 9,00:1
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|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 140 [[cavallo vapore|cv]] a 5.600 [[giri al minuto|giri/minuto]] (misurata col sistema CUNA, che conduce a risultati simili a quelli calcolati secondo il più diffuso sistema DIN).
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|Coppia||20,7 mkg a 3600 giri /minuto;
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|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; filtro del tipo “a cartuccia” posto sul lato sinistro del motore, filtro a rete nella succheruola; capacità circuito circa litri 6,60 (pari a kg 6,0), compresi filtri e tubazioni; raffreddamento olio con radiatore sul lato sinistro del radiatore acqua.
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|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
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|Accensione|| a [[spinterogeno]]; [[bobina]] [[Magneti Marelli|Marelli]] BZR201A; distributore d’accensione Marelli S 82 B; anticipo fisso 6°, anticipo automatico 23° in più dell’anticipo fisso; ordine d'accensione: 1-4-3-6-5-2; numerazione cilindri : a sinistra 1-3-5, a destra 2-4-6, a partire dal ventilatore; [[candela di accensione|candele]] Marelli CW 6 SL; distanza tra gli elettrodi delle candele mm 0,5-0,6; apertura contatti distributore mm 0,42-0,48 (0,37-0,43 secondo alcune fonti).
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|Alimentazione|| [[carburatore]] 1 carburatore invertito doppio corpo Weber 35 DCNL 3 con starter e 2 carburatori invertiti doppio corpo Weber 35 DCLN 2 senza starter; pompa elettrica tipo Bendix situata sul lato sinistro del vano bagagli; dati di regolazione : diffusore mm 30, getto principale mm 1,30, getto del minimo 0,55, freno aria mm 2,40; filtro aria sul carburatore, ad elemento filtrante (a richiesta filtro a bagno d’olio); serbatoio carburante situato posteriormente, sotto il vano bagagli.
|-
|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]] - [[batteria (chimica)|batteria]] da 45 [[Ampere|Ah]] (sistemata nel cofano anteriore); dinamo Marelli DN 62 D da 300 W; motorino di avviamento elettrico Marelli MT 32 LA-0,8/12 D9; regolatore a tre nuclei Marelli IR 50 E..
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|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno; albero di trasmissione di tipo tubolare, senza supporto intermedio.
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|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco; corsa del pedale mm 20-25; per regolare la corsa del pedale occorre far ruotare la forcella posteriore del tirante di comando.
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|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=3,09:1; II=2,05:1; III=1,41:1; IV=1:1; RM=3,35:1; leva di comando centrale, a cloche; capacità olio gruppo propulsore (cambio-differenziale) litri 4,10 (pari a kg 3,70).
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|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione, con coppia conica Hypoid 13/47 (3,615:1).
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|Scocca|| tipo "Superleggera" brevettata dalla carrozzeria Touring, con pannelli di alluminio fissati su una leggera struttura di base in acciaio.
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|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
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|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
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|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d’esercizio, a pedale : freni a disco Dunlop sulle 4 ruote, con servofreno a depressione e circuiti ruote anteriori e posteriori indipendenti, diametro dei dischi cm 29,2 anteriormente e cm 30,5 posteriormente; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente sul propulsore posteriore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto); i freni anteriori sono montati normalmente sulle ruote, quelli posteriori sono montati all'uscita dal gruppo frizione-cambio-differenziale.
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|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo; capacità olio scatola guida litri 0,31 (kg 0,28); introduzione olio tramite tappo sul coperchio scatola (il livello è normale quando l’olio copre la vite globoidale); snodi a sfera (lubrificati solo al montaggio); ingrassatore a pressione sul perno di rinvio; a partire dall’estate del 1960 nella timoneria viene inserito un ammortizzatore idraulico telescopico; la posizione di guida è a sinistra; volante spostabile di mm 40 in avanti o indietro, con manicotto di bloccaggio.
|-
|Ruote|| a disco, in lamiera stampata, 185x400.
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|[[Pneumatico|Pneumatici]]||misure 165x400; pressioni gonfiaggio (a freddo) : 1,80 kg/cm² anteriormente e 2,20 kg/cm² posteriormente.
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|Passo||cm 252,0.
|-
|Altezza minima da terra|| cm 11,0 (con vettura carica).
|-
|Carreggiate anter-poster||cm 136,8 -cm 137,0.
|-
|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (cabriolet) cm 450,0 x cm 166,0 x cm 130,0 (con vettura scarica).
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|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': cabriolet 2 porte (porte incernierate anteriormente, cioè con apertura controvento), 2 posti; volante a tre razze.<br />
'''sedili''': sedili anteriori divisi (con inclinazione schienale regolabile) di forma cosiddetta “a trifoglio”.
<br />'''vano motore''': illuminato.<br />
'''bagagliaio''': vano illuminato; ruota di scorta sotto il piano di carico (coperta da coperchio e da un tappeto di gomma).<br />
'''comandi al volante''': pulsante centrale per azionamento avvisatore elettroacustico.
<br />'''comandi a pedale''': freno, frizione ed acceleratore (quest’ultimo del tipo a suola); tutti e tre i pedali sono rivestiti in gomma.
<br />'''comandi sotto al cruscotto''': due levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato sinistro, leva per lo bloccaggio del cofano motore, leva del freno di stazionamento, azzeramento contachilometri parziale, regolazione orologio, starter, levetta di inserimento riscaldatore, levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato destro, comando del cambio di velocità.<br />
'''comandi al cruscotto''': spruzzatore lavaparabrezza, leva commutatore luci e azionamento indicatori di direzione, spia luci e spie indicatori di direzione, tergicristallo, portacenere, accendisigari, cassetto ripostiglio con serratura, ventilatore, illuminazione abitacolo, illuminazione della strumentazione (ad intensità regolabile), accensione luci di posizione e proiettori, chiave di inserimento servizi.<br />
'''strumentazione''': riunita in due strumenti circolari; lo strumento di sinistra comprende il tachimetro con scala fino a 220 Km. orari, l’indicatore livello benzina, quelli della pressione dell’olio, della temperatura dell’acqua, della temperatura dell’olio e i due contachilometri (totalizzatore e parziale); lo strumento di destra include invece il contagiri (graduato fino a 6500 giri) </br>
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|Peso|| a vuoto kg 1330; in ordine di marcia, kg 1400; massimo ammesso a pieno carico, kg 1560.</br>
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|Serbatoio carburante|| capacità litri 57, di cui circa 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
|-
|[[Velocità]] massima||190 km/h (185 km/h con capote abbassata); velocità massime nelle varie marce : 62 km/h in I, 93 in II, 140 in III, 190 (185 con capote abbassata) in IV, 57 in retromarcia
|-
|Pendenze massime superabili|| in prima marcia=38%; in II=23%; in III= 15%; in IV=10%. ; in retromarcia 40%
|-
|Consumo||calcolato secondo norme CUNA (in IV marcia, ad una velocità costante pari ai 2/3-3/4 della velocità massima, cioè, nella fattispecie, a circa 130-140 km/h) 13,0 litri di supercarburante (con NO minimo di 92) ogni 100 km.
|-
|Tassa di circolazione||
Potenza fiscale in Italia CV 26; bollo di circolazione annuo:<br />
dal debutto (gennaio 1962) a fine commercializzazione (ottobre 1968)=Lire 106.140.
|-
|Prezzo in Italia||
Dal debutto (gennaio 1962) ad agosto 1962 : Lire 3.320.000 (prezzo di listino)</br>
da settembre 1962 a maggio 1964 : Lire 3.435.000</br>
da giugno 1964 a fine commercializzazione (ottobre 1968) : Lire 3.335.000</br>
Optionals previsti :</br>
apparecchio radio (Lire 148.000); freni a disco (Lire 60.000, da notare che i freni a disco sono montati su tutti gli esemplari, per cui si tratta di un optional praticamente obbligatorio, che peraltro sparisce dal luglio 1962, grosso modo in concomitanza con l’aumento del prezzo di listino); sedili in pelle (Lire 55.000), cupoletta rigida (Lire 180.000)
|-
|Prezzo in Svizzera||
nel marzo 1962: 28.800 Franchi Svizzeri<br />
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=== Flaminia 3C GT Coupé 2,8 ===
[[File:Abitabilità Flaminia 3C GT Coupé.JPG|thumb|left|Le misure dell'abitacolo della Flaminia GT Coupé]]
[[File:Flaminia GT 2800 coupé.jpg|thumb|right|L'ultima Flaminia GT Coupé Touring, che non si differenzia dalle serie precedenti]]
[[File:3C GT coupé 2800.jpg|thumb|right|La scritta "2.8" sul coperchio del bagagliaio è il solo particolare che distingue questa Flaminia dalla versione da 2 litri e mezzo]]
Al XVI Salone dell’automobile di Francoforte dell'autunno 1963 tutte le Flaminia vengono presentate con un motore la cui cilindrata è portata da 2,5 a 2,8 litri (mediante il rialesaggio dei cilindri da 80 a 85 mm) e che, nel caso delle versioni più sportive quali le Touring, raggiunge i 150 cv (contro i precedenti 140) ed è più elastico (la coppia massima sale da 20,7 a 22,8 mkg a 3500 giri), conferendo alla Flaminia 3C GT Coupé soprattutto un sensibile miglioramento nella ripresa (la velocità massima passa comunque da 191 a 194 Km. orari). Il consumo sale a sua volta di un 10% abbondante (da 13 a 14,5 litri ogni 100 km).</br>
Tecnicamente si notano queste altre variazioni : aumento della capacità del circuito di lubrificazione, nuovi rapporti di trasmissione (cambio di velocità e ponte), aumento del diametro dei dischi dei freni, batteria con maggior amperaggio, candele di nuovo tipo.
La carrozzeria non subisce variazioni, tanto è vero che la nuova 2800 si differenzia dalla sorella minore solo per l'aggiunta della specifica "2.8" sul cofano del portabagagli.</br>
Da osservare che la Flaminia 3C GT Coupé 2,8, che viene prodotta fino al 1965, è ancora disponibile (assieme alla sorella con motore da 2 litri e mezzo) fino all'ottobre del 1968, evidentemente per smaltire le unità prodotte ma non immediatamente vendute.
** '''Periodo di produzione''': dal 1963 al 1965 '''(Vedi nota 1)'''
** '''Modelli''':
*** tipo 826.138, coupé 2 porte, 2 posti, con guida a sinistra
*** tipo 824.139, coupé 2 porte, 2 posti, con guida a destra
** '''Numerazione progressiva''':
*** tipo 826.138/826.139 : da 1001 a 1168
** '''Unità prodotte''':
*** 167 (di cui 166 guida a sinistra e soltanto1 guida a destra); da notare che l’unità, che manca all'appello per coprire l'intervallo da 1001 a 1168 (168 esemplari), è uno chassis carrozzato fuori serie da Ghia (modello Marica)
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore''' : anteriore a 6 cilindri a V di 2774,83 cm³, potenza 150 cv (CUNA) a 5400 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''' : coupé 2 porte, 2 posti, scocca portante, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion);'''trasmissione''' con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;'''dimensioni e peso''': passo cm 252, lunghezza cm 450, larghezza cm 166, peso (a vuoto) kg 1290;'''velocità max''': km/h 194.</br>
'''Nota (1) '''= la 3C GT Coupé con motore da 2,8 litri appare nei listini fino al mese di ottobre 1968, dopodiché scompare definitivamente.</br>
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia 3C GT Coupé 2.8''' </big>
|-
|[[Motore]]||
tipo "826.100”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate; pistoni in lega d’alluminio, con tre anelli (due di tenuta e uno raschiaolio); testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; sospensione del gruppo motore su 4 supporti, su doppi tamponi di gomma.
|-
|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
|-
|[[Cilindrata]]|| cmc 2774,83 (alesaggio mm 85,00 - corsa mm 81,50).
|-
|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 22° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 60° (66° secondo alcune fonti) dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 60° (66° secondo alcune fonti) prima del P.M.I., chiusura: 22° dopo il P.M.S. con gioco valvole, speciale per il controllo, mm 0,4; gioco normale valvole a motore freddo: aspirazione 0,20 mm, scarico 0,30 mm.
|-
||Rapporto di compressione|| 9,00:1
|-
|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 150 [[cavallo vapore|cv]] a 5.400 [[giri al minuto|giri/minuto]] misurata col sistema CUNA (146 cv se misurata col sistema IGM - Istituto Generale della Motorizzazione); entrambi i metodi conducono a risultati simili a quelli rilevati con il più diffuso sistema DIN).Il regime di rotazione massimo ammesso è di 5600 giri al minuto.
|-
|Coppia||22,8 mkg a 3500 giri /minuto;
|-
|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; filtro del tipo “a cartuccia” posto sul lato sinistro del motore, filtro a rete nella succheruola; capacità circuito circa litri 7,30 (pari a kg 6,60), compresi filtri e tubazioni; raffreddamento olio con radiatore sul lato sinistro del radiatore acqua.
|-
|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
|-
|Accensione|| a [[spinterogeno]]; [[bobina]] [[Magneti Marelli|Marelli]] BZR201A; distributore d’accensione Marelli S 82 B; anticipo fisso 6°, anticipo automatico 11°30’ in più dell’anticipo fisso; ordine d'accensione: 1-4-3-6-5-2; numerazione cilindri : a sinistra 1-3-5, a destra 2-4-6, a partire dal ventilatore; [[candela di accensione|candele]] Lodge 2 HL; apertura contatti distributore mm 0,37-0,43.
|-
|Alimentazione|| [[carburatore]] 1 carburatore invertito doppio corpo Weber 35 DCNL 3 con starter e 2 carburatori invertiti doppio corpo Weber 35 DCLN 2 senza starter; pompa elettrica tipo Bendix situata sul lato sinistro del vano bagagli; dati di regolazione : diffusore mm 30, getto principale mm 1,30, getto del minimo 0,55, freno aria mm 2,40; filtro aria sul carburatore, ad elemento filtrante (a richiesta filtro a bagno d’olio); serbatoio carburante situato posteriormente, sotto il vano bagagli.
|-
|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]] - [[batteria (chimica)|batteria]] da 56 [[Ampere|Ah]] (sistemata nel cofano anteriore); dinamo Marelli DN 62 D da 300 W; motorino di avviamento elettrico Marelli MT 32 LA-0,8/12 D9; regolatore a tre nuclei Marelli IR 50 E.
|-
|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno; albero di trasmissione di tipo tubolare, senza supporto intermedio.
|-
|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco; corsa del pedale mm 20-25; per regolare la corsa del pedale occorre far ruotare la forcella posteriore del tirante di comando.
|-
|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=2,80:1; II=1,86:1; III=1,28:1; IV=1:1; RM=3,03:1; leva di comando centrale, a cloche; capacità olio gruppo propulsore (cambio-differenziale) litri 4,10 (pari a kg 3,70).
|-
|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione, con coppia conica Hypoid 13/46 (3,538:1).
|-
|Scocca|| tipo "Superleggera" brevettata dalla carrozzeria Touring, con pannelli di alluminio fissati su una leggera struttura di base in acciaio.
|-
|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d’esercizio, a pedale : a disco Dunlop sulle 4 ruote, con servofreno a depressione e circuiti ruote anteriori e posteriori indipendenti, diametro dei dischi cm 29,5 anteriormente e cm 30,7 posteriormente; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente sul propulsore posteriore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto); i freni anteriori sono montati normalmente sulle ruote, quelli posteriori sono montati all'uscita dal gruppo frizione-cambio-differenziale.
|-
|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo; capacità olio scatola guida litri 0,31 (kg 0,28); introduzione olio tramite tappo sul coperchio scatola (il livello è normale quando l’olio copre la vite globoidale); snodi a sfera (lubrificati solo al montaggio); ingrassatore a pressione sul perno di rinvio; timoneria con ammortizzatore idraulico telescopico; la posizione di guida è a sinistra (guida a destra, a richiesta); volante spostabile di mm 40 in avanti o indietro, con manicotto di bloccaggio.
|-
|Ruote|| a disco, in lamiera stampata, 185x400.
|-
|[[Pneumatico|Pneumatici]]||misure 165x400; pressioni gonfiaggio (a freddo) : 1,90 kg/cm² anteriormente e 2,10 kg/cm² posteriormente.
|-
|Passo||cm 252,0.
|-
|Altezza minima da terra|| cm 11,0 (con vettura carica).
|-
|Carreggiate anter-poster||cm 136,8 -cm 137,0.
|-
|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (coupé) cm 450,0 x cm 166,0 x cm 130,5 (con vettura scarica).
|-
|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': coupé 2 porte (porte incernierate anteriormente, cioè con apertura controvento); volante a tre razze.<br />
'''sedili''': sedili anteriori divisi (con inclinazione schienale regolabile) di forma cosiddetta “a trifoglio”e ribaltabili per facilitare l’accesso al vano posteriore (privo di sedili).
<br />'''vano motore''': illuminato.<br />
'''bagagliaio''': vano illuminato; ruota di scorta sotto il piano di carico (coperta da coperchio e da un tappeto di gomma).<br />
'''comandi al volante''': pulsante centrale per azionamento avvisatore elettroacustico.
<br />'''comandi a pedale''': freno, frizione ed acceleratore (quest’ultimo del tipo a suola); tutti e tre i pedali sono rivestiti in gomma.
<br />'''comandi sotto al cruscotto''': due levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato sinistro, leva per lo bloccaggio del cofano motore, leva del freno di stazionamento, azzeramento contachilometri parziale, regolazione orologio, starter, levetta di inserimento riscaldatore, levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato destro, comando del cambio di velocità.<br />
'''comandi al cruscotto''': spruzzatore lavaparabrezza, leva commutatore luci e azionamento indicatori di direzione, spia luci e spie indicatori di direzione, tergicristallo, portacenere, accendisigari, cassetto ripostiglio con serratura, ventilatore, illuminazione abitacolo, illuminazione della strumentazione (ad intensità regolabile), accensione luci di posizione e proiettori, chiave di inserimento servizi.<br />
'''strumentazione''': riunita in due strumenti circolari; lo strumento di sinistra comprende il tachimetro con scala fino a 220 Km. orari, l’indicatore livello benzina, quelli della pressione dell’olio, della temperatura dell’acqua, della temperatura dell’olio e i due contachilometri (totalizzatore e parziale); lo strumento di destra include invece il contagiri (graduato fino a 6500 giri<ref>Quattroruote numero 8, agosto 1963, pagina 156</ref>) e l’orologio</br>
|-
|Peso|| a vuoto kg 1290; in ordine di marcia, kg 1360; massimo ammesso a pieno carico, kg 1520.</br>
|-
|Serbatoio carburante|| capacità litri 57, di cui circa 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
|-
|[[Velocità]] massima||194 km/h; velocità massime nelle varie marce : 70 km/h in I, 105 in II, 152 in III, 194 in IV, 64 in retromarcia
|-
|Pendenze massime superabili|| in prima marcia=38%; in II=24%; in III= 15,5%; in IV=12%. ; in retromarcia 40%
|-
|Consumo||calcolato secondo norme CUNA (in IV marcia, ad una velocità costante pari ai 3/4 della velocità massima<ref>L’Automobile ACI numero 36 anno 1963 pagina13</ref>, cioè, nella fattispecie, a circa 145 km/h) 14,5 litri di supercarburante (con NO minimo di 92) ogni 100 km.
|-
|Tassa di circolazione||
Potenza fiscale in Italia CV 29; bollo di circolazione annuo:</br>
dal debutto (settembre 1963) a fine commercializzazione (ottobre 1968)=Lire 127.575.
|-
|Prezzo in Italia||
Dal debutto (settembre 1963) a giugno 1964 : Lire 3.635.000 (prezzo di listino)</br>
da giugno 1964 a fine commercializzazione (ottobre 1968) : Lire 3.535.000</br>
Optionals previsti :</br>
apparecchio radio (Lire 130.000); sedili in pelle (Lire 55.000)
|-
|Prezzo in Svizzera||
nel marzo 1964: 30.800 Franchi Svizzeri</br>
nel marzo 1965: 27.000 Franchi Svizzeri</br>
|-
|}
</br>
 
=== Flaminia 3C GT Convertibile 2.8 ===
[[File:Flaminia 3C convertibile 2.8.jpg|thumb|left|Una bella immagine dell'ultima serie della Flaminia Convertibile]]
[[File:Flaminia Convertibile d.jpg|thumb|right|Il profilo laterale della Flaminia Convertibile Touring]]
Al XVI Salone dell’automobile di Francoforte dell'autunno 1963 tutte le Flaminia vengono presentate con un motore la cui cilindrata è portata da 2,5 a 2,8 litri (mediante il rialesaggio dei cilindri da 80 a 85 mm) e che, nel caso delle versioni più sportive quali le Touring, raggiunge i 150 cv (contro i precedenti 140) ed è più elastico (la coppia massima sale da 20,7 a 22,8 mkg a 3500 giri), conferendo alla Flaminia 3C GT Convertibile soprattutto un sensibile miglioramento nella ripresa (la velocità massima passa comunque da 190 a 193 Km. orari). Il consumo sale a sua volta del 10% (da 13 a 14,2 litri ogni 100 km).</br>
Tecnicamente, la Convertibile subisce le medesime modifiche che interessano la Coupé, ovvero : aumento della capacità del circuito di lubrificazione, nuovi rapporti di trasmissione (cambio di velocità e ponte), aumento del diametro dei dischi dei freni, batteria con maggior amperaggio e candele di nuovo tipo.
La carrozzeria non subisce variazioni, tanto è vero che la nuova 2800 si differenzia dalla sorella minore solo per l'aggiunta della specifica "2.8" sul cofano del portabagagli.</br>
Da osservare che la Flaminia 3C GT Convertibile 2,8, che viene prodotta fino al 1964, è ancora disponibile (assieme alla sorella con motore da 2 litri e mezzo) fino all'ottobre del 1968, evidentemente per smaltire le unità prodotte ma non immediatamente vendute.
** '''Periodo di produzione''': dal 1963 al 1964 '''(Vedi nota 1)'''
** '''Modelli''':
*** tipo 826.134, cabriolet 2 porte, 2 posti, con guida a sinistra
*** tipo 824.135, cabriolet 2 porte, 2 posti, con guida a destra
** '''Numerazione progressiva''':
*** tipo 826.134/826.135 : da 1001 a 1180
** '''Unità prodotte''':
*** 180 (di cui 176 guida a sinistra e soltanto 4 guida a destra)
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore''' : anteriore a 6 cilindri a V di 2774,83 cm³, potenza 150 cv (CUNA) a 5400 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''' : cabriolet 2 porte, 2 posti, scocca portante, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion);'''trasmissione''' con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;'''dimensioni e peso''': passo cm 252, lunghezza cm 450, larghezza cm 166, peso (a vuoto) kg 1330;'''velocità max''': km/h 193.</br>
'''Nota (1) '''= la 3C GT Convertibile con motore da 2,8 litri appare nei listini fino al mese di ottobre 1968, dopodiché scompare definitivamente.</br>
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia 3C GT Convertibile 2.8''' </big>
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|[[Motore]]||
tipo "826.100”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate; pistoni in lega d’alluminio, con tre anelli (due di tenuta e uno raschiaolio); testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; sospensione del gruppo motore su 4 supporti, su doppi tamponi di gomma.
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|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
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|[[Cilindrata]]|| cmc 2774,83 (alesaggio mm 85,00 - corsa mm 81,50).
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|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 22° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 60° (66° secondo alcune fonti) dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 60° (66° secondo alcune fonti) prima del P.M.I., chiusura: 22° dopo il P.M.S. con gioco valvole, speciale per il controllo, mm 0,4; gioco normale valvole a motore freddo: aspirazione 0,20 mm, scarico 0,30 mm.
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||Rapporto di compressione|| 9,00:1
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|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 150 [[cavallo vapore|cv]] a 5.400 [[giri al minuto|giri/minuto]] misurata col sistema CUNA (146 cv se misurata col sistema IGM - Istituto Generale della Motorizzazione); entrambi i metodi conducono a risultati simili a quelli rilevati con il più diffuso sistema DIN).Il regime di rotazione massimo ammesso è di 5600 giri al minuto.
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|Coppia||22,8 mkg a 3500 giri /minuto;
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|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; filtro del tipo “a cartuccia” posto sul lato sinistro del motore, filtro a rete nella succheruola; capacità circuito circa litri 7,30 (pari a kg 6,60), compresi filtri e tubazioni; raffreddamento olio con radiatore sul lato sinistro del radiatore acqua.
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|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
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|Accensione|| a [[spinterogeno]]; [[bobina]] [[Magneti Marelli|Marelli]] BZR201A; distributore d’accensione Marelli S 82 B; anticipo fisso 6°, anticipo automatico 11°30’ in più dell’anticipo fisso; ordine d'accensione: 1-4-3-6-5-2; numerazione cilindri : a sinistra 1-3-5, a destra 2-4-6, a partire dal ventilatore; [[candela di accensione|candele]] Lodge 2 HL; apertura contatti distributore mm 0,37-0,43.
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|Alimentazione|| [[carburatore]] 1 carburatore invertito doppio corpo Weber 35 DCNL 3 con starter e 2 carburatori invertiti doppio corpo Weber 35 DCLN 2 senza starter; pompa elettrica tipo Bendix situata sul lato sinistro del vano bagagli; dati di regolazione : diffusore mm 30, getto principale mm 1,30, getto del minimo 0,55, freno aria mm 2,40; filtro aria sul carburatore, ad elemento filtrante (a richiesta filtro a bagno d’olio); serbatoio carburante situato posteriormente, sotto il vano bagagli.
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|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]] - [[batteria (chimica)|batteria]] da 56 [[Ampere|Ah]] (sistemata nel cofano anteriore); dinamo Marelli DN 62 D da 300 W; motorino di avviamento elettrico Marelli MT 32 LA-0,8/12 D9; regolatore a tre nuclei Marelli IR 50 E.
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|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno; albero di trasmissione di tipo tubolare, senza supporto intermedio.
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|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco; corsa del pedale mm 20-25; per regolare la corsa del pedale occorre far ruotare la forcella posteriore del tirante di comando.
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|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=2,80:1; II=1,86:1; III=1,28:1; IV=1:1; RM=3,03:1; leva di comando centrale, a cloche; capacità olio gruppo propulsore (cambio-differenziale) litri 4,10 (pari a kg 3,70).
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|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione, con coppia conica Hypoid 13/46 (3,538:1).
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|Scocca|| tipo "Superleggera" brevettata dalla carrozzeria Touring, con pannelli di alluminio fissati su una leggera struttura di base in acciaio.
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|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
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|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
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|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d’esercizio, a pedale : a disco Dunlop sulle 4 ruote, con servofreno a depressione e circuiti ruote anteriori e posteriori indipendenti, diametro dei dischi cm 29,5 anteriormente e cm 30,7 posteriormente; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente sul propulsore posteriore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto); i freni anteriori sono montati normalmente sulle ruote, quelli posteriori sono montati all'uscita dal gruppo frizione-cambio-differenziale.
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|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo; capacità olio scatola guida litri 0,31 (kg 0,28); introduzione olio tramite tappo sul coperchio scatola (il livello è normale quando l’olio copre la vite globoidale); snodi a sfera (lubrificati solo al montaggio); ingrassatore a pressione sul perno di rinvio; timoneria con ammortizzatore idraulico telescopico; la posizione di guida è a sinistra (guida a destra, a richiesta); volante spostabile di mm 40 in avanti o indietro, con manicotto di bloccaggio.
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|Ruote|| a disco, in lamiera stampata, 185x400.
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|[[Pneumatico|Pneumatici]]||misure 165x400; pressioni gonfiaggio (a freddo) : 1,90 kg/cm² anteriormente e 2,10 kg/cm² posteriormente.
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|Passo||cm 252,0.
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|Altezza minima da terra|| cm 11,0 (con vettura carica).
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|Carreggiate anter-poster||cm 136,8 -cm 137,0.
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|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (cabriolet) cm 450,0 x cm 166,0 x cm 130,0 (con vettura scarica).
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|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': cabriolet 2 porte (porte incernierate anteriormente, cioè con apertura controvento); volante a tre razze.<br />
'''sedili''': sedili anteriori divisi (con inclinazione schienale regolabile) di forma cosiddetta “a trifoglio”e ribaltabili per facilitare l’accesso al vano posteriore (privo di sedili).
<br />'''vano motore''': illuminato.<br />
'''bagagliaio''': vano illuminato; ruota di scorta sotto il piano di carico (coperta da coperchio e da un tappeto di gomma).<br />
'''comandi al volante''': pulsante centrale per azionamento avvisatore elettroacustico.
<br />'''comandi a pedale''': freno, frizione ed acceleratore (quest’ultimo del tipo a suola); tutti e tre i pedali sono rivestiti in gomma.
<br />'''comandi sotto al cruscotto''': due levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato sinistro, leva per lo bloccaggio del cofano motore, leva del freno di stazionamento, azzeramento contachilometri parziale, regolazione orologio, starter, levetta di inserimento riscaldatore, levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato destro, comando del cambio di velocità.<br />
'''comandi al cruscotto''': spruzzatore lavaparabrezza, leva commutatore luci e azionamento indicatori di direzione, spia luci e spie indicatori di direzione, tergicristallo, portacenere, accendisigari, cassetto ripostiglio con serratura, ventilatore, illuminazione abitacolo, illuminazione della strumentazione (ad intensità regolabile), accensione luci di posizione e proiettori, chiave di inserimento servizi.<br />
'''strumentazione''': riunita in due strumenti circolari; lo strumento di sinistra comprende il tachimetro con scala fino a 220 Km. orari, l’indicatore livello benzina, quelli della pressione dell’olio, della temperatura dell’acqua, della temperatura dell’olio e i due contachilometri (totalizzatore e parziale); lo strumento di destra include invece il contagiri (graduato fino a 6500 giri<ref>Quattroruote numero 8, agosto 1963, pagina 156</ref>) e l’orologio</br>
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|Peso|| a vuoto kg 1330; in ordine di marcia, kg 1400; massimo ammesso a pieno carico, kg 1560.</br>
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|Serbatoio carburante|| capacità litri 57, di cui circa 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
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|[[Velocità]] massima||193 km/h; velocità massime nelle varie marce : 70 km/h in I, 105 in II, 152 in III, 193 in IV, 64 in R
retromarcia
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|Pendenze massime superabili|| in prima marcia=37%; in II=23%; in III= 15%; in IV=11,5%. ; in retromarcia 39%
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|Consumo||calcolato secondo norme CUNA (in IV marcia, ad una velocità costante pari ai 3/4 della velocità massima<ref>L’Automobile ACI numero 36 anno 1963 pagina13</ref>, cioè, nella fattispecie, a circa 145 km/h) 14,2 litri di supercarburante (con NO minimo di 92) ogni 100 km.
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|Tassa di circolazione||
Potenza fiscale in Italia CV 29; bollo di circolazione annuo:</br>
dal debutto (settembre 1963) a fine commercializzazione (ottobre 1968)=Lire 127.575.
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|Prezzo in Italia||
Dal debutto (settembre 1963) a giugno 1964 : Lire 3.635.000 (prezzo di listino)</br>
da giugno 1964 a fine commercializzazione (ottobre 1968) : Lire 3.535.000</br>
Optionals previsti :</br>
apparecchio radio (Lire 130.000); sedili in pelle (Lire 55.000); cupoletta rigida (Lire 180.000)
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|Prezzo in Svizzera||
nel marzo 1964: 30.800 Franchi Svizzeri</br>
nel marzo 1965: 27.000 Franchi Svizzeri</br>
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|}
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=== Flaminia 3C GTL 2+2 Coupé 2.5 e 2.8 ===
[[File:Flaminia 3C GTL 2.8.jpg|thumb|left|Vista frontale di una 3C GTL]]
[[File:Flaminia GTL 2800.jpg|thumb|right|La Flaminia 3C GTL]]
[[File:Flaminia GTL 1.jpg|thumb|left|Il sedile posteriore della GTL, capace di ospitare 2 bambini oppure, per brevi spostamenti, 2 adulti]]
[[File:Flaminia GT 2 e 2+2.jpg|thumb|right|Confronto diretto tra le due versioni della GT Touring, la 2 posti (sopra) e la 2+2 (sotto) : si può notare la diversa forma del padiglione]]
Nel settembre del 1963, quando escono le Flaminia con motore da 2,8 litri, viene lanciata una nuova versione della Coupé Touring, caratterizzata da una modifica al padiglione che, grazie anche ad un aumento del passo (seppur contenuto in appena 8 cm), consente di ospitare, con la formula allora piuttosto diffusa del "2 posti più 2 di fortuna", 2 persone sul sedile posteriore; conseguentemente il vano retrostante i sedili anteriori viene opportunamente dotato di un apposito sedile.</br>
Di questa versione, che la Lancia definisce «G.T. 3C 2+2» ma che é forse più nota come «GTL» ed é stata concepita per essere munita del motore da 2,8 litri, vengono costruiti anche 2 o 3 esemplari sui quali viene montato il precedente motore da 2 litri e mezzo.</br>
Le caratteristiche di questo modello ricalcano ovviamente quelle della 3C GT Coupé, fatta eccezione per la misura del passo (da 252 a 260 cm), la lunghezza (da 450 a 453 cm), l'altezza (6,5 cm in più), il peso (60 kg in più) e, com'é ovvio, la maggiore portata.</br>
Anche le prestazioni sono sostanzialmente le stesse (ad esempio, la velocità massima é, nel caso della 2800, di 191 Km/orari per la "2+2" invece dei 194 della "2 posti secchi").</br>
La differenza di prezzo di vendita in Italia tra la GTL e la "2 posti" é tutto sommato modesta : appena 115.000 Lire.</br>
Gli esemplari con la motorizzazione più piccola vedono la luce nel 1963, mentre le 2.8 litri vengono costruite fino al 1965 ma appaiono nei listini, per l'esaurimento delle scorte, fino al settembre 1968.
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</br>
** '''Periodo di produzione''': dal 1963 al 1965 '''(Vedi nota 1)'''
** '''Modelli''':
***tipo 824.16, motore 2,5 litri, coupé 2 porte, posti 2+2, guida a sinistra
***tipo 826.140, motore 2,8 litri, coupé 2 porte, posti 2+2, con guida a sinistra
***tipo 824.141, motore 2,8 litri, coupé 2 porte, posti 2+2, con guida a destra
** '''Numerazione progressiva''':
***tipo 824.16: da 1001 a 1003'''(Vedi nota 2)'''
***tipo 826.140/826.141: da 1001 a 1300
** '''Unità prodotte''':
***motore 2,5 litri : 3 (tutte con guida a sinistra)
***motore 2,8 Litri : 300 (di cui 295 con guida a sinistra e 5 con guida a destra)
** '''Caratteristiche principali''':<br /> '''motore 2,5 litri''' : anteriore 6 cilindri a V di 2457,98 cm³, potenza 140 cv (CUNA) a 5600 giri, valvole in testa; '''motore 2,8 litri''' cmanteriore a 6 cilindri a V di 2774,83 cm³, potenza 150 cv (CUNA) a 5400 giri, valvole in testa; '''carrozzeria''' : coupé 2 porte, 2 posti+2 di fortuna, scocca portante, sospensione anteriore a ruote indipendenti, sospensione posteriore a ruote semi-indipendenti (schema De Dion);'''trasmissione''' con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;'''dimensioni e peso''': passo cm 260, lunghezza cm 453, larghezza cm 166, peso (a vuoto) kg 1350;'''velocità max con motore 2,5 litri''': km/h 189; '''velocità max con motore 2,8 litri''': km/h 191</br>
'''Nota (1) '''= la 3C GTL Coupé con motore da 2,8 litri appare nei listini fino al mese di ottobre 1968, dopodiché scompare definitivamente.</br>
'''Nota (2) '''= secondo il volume "La Lancia" di Wim Oude Weernink & Adriano Cimarosti, edito da Motor Racing Publications, sarebbero stati costruiti soltanto 2 esemplari (numero di telaio non specificato)
{| border=1 style="font-size:95%;float:center;background:#FFF; margin-right: 1em; margin-bottom: 0.5em; "border-style:solid;border-width:1px; border-color:#808080;background-color:#FFFFFF" cellspacing="2" cellpadding="2"
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
| colspan=2| <big>'''Caratteristiche tecniche Lancia Flaminia 3C GTL 2+2 Coupé 2.5 & 2.8''' </big>
|-
|[[Motore]]||
tipo “826.100”; anteriore, longitudinale, monoblocco; corpo cilindri in alluminio con canne ghisa piantate; pistoni in lega d’alluminio, con tre anelli (due di tenuta e uno raschiaolio); testa cilindri in alluminio con sedi valvole riportate; bielle in acciaio con boccole perno stantuffo in bronzo; albero motore ruotante su 4 supporti; sospensione del gruppo motore su 4 supporti, su doppi tamponi di gomma.</br>
[La versione 2.5 = motore tipo “823.10”]
|-
|Numero e posizione cilindri|| 6 cilindri a V (60°).
|-
|[[Cilindrata]]|| cmc 2774,83 (alesaggio mm 85,00 - corsa mm 81,50).</br>
[La versione 2.5 = cmc 2457,98 (alesaggio mm 80,00 – corsa mm 81,50)]
|-
|[[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]|| albero a camme, nel basamento, in posizione centrale (posto cioè nell’angolo formato dalle due file di cilindri) comandato a catena con tenditore idraulico automatico; valvole in testa (due per cilindro) inclinate tra di loro, azionate da puntalini e bilancieri; camere di scoppio emisferiche; messa in fase della distribuzione: a) aspirazione: apertura 22° prima del P.M.S. (Punto Morto Superiore), chiusura 60° (66° secondo alcune fonti) dopo il P.M.I. (Punto Morto Inferiore): b) scarico: apertura 60° (66° secondo alcune fonti) prima del P.M.I., chiusura: 22° dopo il P.M.S. con gioco valvole, speciale per il controllo, mm 0,4; gioco normale valvole a motore freddo: aspirazione 0,20 mm, scarico 0,30 mm.
|-
||Rapporto di compressione|| 9,00:1
|-
|[[Potenza (fisica)|Potenza]] max|| 150 [[cavallo vapore|cv]] a 5.400 [[giri al minuto|giri/minuto]] misurata col sistema CUNA (146 cv se misurata col sistema IGM - Istituto Generale della Motorizzazione); entrambi i metodi conducono a risultati simili a quelli rilevati con il più diffuso sistema DIN).Il regime di rotazione massimo ammesso è di 5600 giri al minuto.</br>
[La versione 2.5 = potenza max 140 cv a 5600 giri/minuto (misurata col sistema CUNA, che conduce a risultati simili a quelli rilevati con il più diffuso sistema DIN)]
|-
|Coppia||22,8 mkg a 3500 giri /minuto;</br>
[La versione 2.5 = coppia mkg 20,7 a 3600 giri/minuto]
|-
|Lubrificazione|| forzata, con pompa ad ingranaggi e valvola limitatrice della pressione; filtro del tipo “a cartuccia” posto sul lato sinistro del motore, filtro a rete nella succheruola; capacità circuito circa litri 7,30 (pari a kg 6,60), compresi filtri e tubazioni; raffreddamento olio con radiatore sul lato sinistro del radiatore acqua.</br>
[La versione 2,5 = capacità circuito circa litri 6,60 (pari a Kg 6)]
|-
|Raffreddamento|| [[raffreddamento a liquido|ad acqua]], a circolazione forzata, con pompa centrifuga coassiale col ventilatore ausiliario a 4 pale, comandato con cinghia trapezoidale; l’impianto è regolato da due termostati, uno sulle tubazioni e l’altro che comanda la persiana al radiatore; capacità circuito (radiatore e motore) litri 10 (incluso 1 litro dei riscaldatori); introduzione acqua tramite apertura tappo sul radiatore; scarico acqua tramite rubinetto posto sul lato destro del motore.
|-
|Accensione|| a [[spinterogeno]]; [[bobina]] [[Magneti Marelli|Marelli]] BZR201A; distributore d’accensione Marelli S 82 B; anticipo fisso 6°, anticipo automatico 11°30’ in più dell’anticipo fisso; ordine d'accensione: 1-4-3-6-5-2; numerazione cilindri : a sinistra 1-3-5, a destra 2-4-6, a partire dal ventilatore; [[candela di accensione|candele]] Lodge 2 HL; apertura contatti distributore mm 0,37-0,43.</br>
[La versione 2.5 = anticipo fisso 6°, anticipo automatico 23° in più dell’anticipo fisso; candele Marelli CW 6 SL con distanza tra gli elettrodi di mm 0,5-0,6]
|-
|Alimentazione|| [[carburatore]] 1 carburatore invertito doppio corpo Weber 35 DCNL 3 con starter e 2 carburatori invertiti doppio corpo Weber 35 DCLN 2 senza starter; pompa elettrica tipo Bendix situata sul lato sinistro del vano bagagli; dati di regolazione : diffusore mm 30, getto principale mm 1,30, getto del minimo 0,55, freno aria mm 2,40; filtro aria sul carburatore, ad elemento filtrante (a richiesta filtro a bagno d’olio); serbatoio carburante situato posteriormente, sotto il vano bagagli.
|-
|Impianto elettrico|| a 12 [[Volt|V]] - [[batteria (chimica)|batteria]] da 56 [[Ampere|Ah]] (sistemata nel cofano anteriore); dinamo Marelli DN 62 D da 300 W; motorino di avviamento elettrico Marelli MT 32 LA-0,8/12 D9; regolatore a tre nuclei Marelli IR 50 E.</br>
[La versione 2.5 = batteria da 45 Ah]
|-
|[[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]||trazione sulle ruote posteriori; frizione,cambio e differenziale in gruppo unico, fissato al telaio e disposto al retrotreno; albero di trasmissione di tipo tubolare, senza supporto intermedio.
|-
|[[Frizione (meccanica)|Frizione]]||frizione in blocco unico con cambio e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) monodisco a secco; corsa del pedale mm 20-25; per regolare la corsa del pedale occorre far ruotare la forcella posteriore del tirante di comando.
|-
|[[Cambio (meccanica)|Cambio]]||cambio in blocco con frizione e differenziale (blocco unico disposto al retrotreno, come indicato alla voce “trasmissione”) a 4 rapporti+retromarcia; tutte le marce avanti sono silenziose e sincronizzate; rapporti: I=2,80:1; II=1,86:1; III=1,28:1; IV=1:1; RM=3,03:1; leva di comando centrale, a cloche; capacità olio gruppo propulsore (cambio-differenziale) litri 4,10 (pari a kg 3,70).</br>
[La versione 2,5 = rapporti del cambio: I=3,09; II=2,05; III=1,41; IV=1:1; RM=3,35:1]
|-
|Rapporto al ponte|| rapporto finale di riduzione, con coppia conica Hypoid 13/46 (3,538:1)</br>
[La versione 2.5 = rapporto 13/47 (3,615:1)]
|-
|Scocca|| tipo "Superleggera" brevettata dalla carrozzeria Touring, con pannelli di alluminio fissati su una leggera struttura di base in acciaio.
|-
|[[Sospensione (meccanica)|Sospensioni]] ant.|| a ruote indipendenti a quadrilatero trasversale, molle ad elica e barra stabilizzatrice; ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Sospensioni post.|| a ruote semi-indipendenti (schema De Dion), mediante assale con barra di reazione trasversale e barra stabilizzatrice, balestre longitudinali ed ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto.
|-
|Impianto [[Freno|frenante]]|| freni d’esercizio, a pedale : a disco Dunlop sulle 4 ruote, con servofreno a depressione e circuiti ruote anteriori e posteriori indipendenti, diametro dei dischi cm 29,5 anteriormente e cm 30,7 posteriormente; freno di stazionamento, a mano, meccanico ed agente sul propulsore posteriore (la impugnatura del comando del freno a mano è posizionata sotto il cruscotto); i freni anteriori sono montati normalmente sulle ruote, quelli posteriori sono montati all'uscita dal gruppo frizione-cambio-differenziale.
|-
|Sterzo|| sterzo a vite globoidale e rullo; capacità olio scatola guida litri 0,31 (kg 0,28); introduzione olio tramite tappo sul coperchio scatola (il livello è normale quando l’olio copre la vite globoidale); snodi a sfera (lubrificati solo al montaggio); ingrassatore a pressione sul perno di rinvio; timoneria con ammortizzatore idraulico telescopico; la posizione di guida è a sinistra (guida a destra, a richiesta); volante spostabile di mm 40 in avanti o indietro, con manicotto di bloccaggio.
|-
|Ruote|| a disco, in lamiera stampata, 185x400.
|-
|[[Pneumatico|Pneumatici]]||misure 165x400; pressioni gonfiaggio (a freddo) : 1,90 kg/cm² anteriormente e 2,60 kg/cm² posteriormente.</br>
[La versione 2.5 = pressioni gonfiaggio (a freddo) : 2,10 kg/cm² anteriormente e 2,50 kg/cm² posteriormente]
|-
|Passo||cm 260,0.
|-
|Altezza minima da terra|| cm 11,0 (con vettura carica).
|-
|Carreggiate anter-poster||cm 136,8 -cm 137,0.
|-
|Lunghezza x larghezza x altezza || vettura (coupé) cm 453,0 x cm 166,0 x cm 137,0 (con vettura scarica).
|-
|Carrozzeria, arredamenti ed accessori||'''carrozzeria''': coupé 2 porte (porte incernierate anteriormente, cioè con apertura controvento), posti 2 + 2 di fortuna ; volante a tre razze.<br />
'''sedili''': sedili anteriori divisi (con inclinazione schienale regolabile) di forma cosiddetta “a trifoglio”e ribaltabili per facilitare l’accesso al sedile posteriore.
<br />'''vano motore''': illuminato.<br />
'''bagagliaio''': vano illuminato; ruota di scorta sotto il piano di carico (coperta da coperchio e da un tappeto di gomma).<br />
'''comandi al volante''': pulsante centrale per azionamento avvisatore elettroacustico.
<br />'''comandi a pedale''': freno, frizione ed acceleratore (quest’ultimo del tipo a suola); tutti e tre i pedali sono rivestiti in gomma.
<br />'''comandi sotto al cruscotto''': due levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato sinistro, leva per lo bloccaggio del cofano motore, leva del freno di stazionamento, azzeramento contachilometri parziale, regolazione orologio, starter, levetta di inserimento riscaldatore, levette per comando e regolazione aerazione e riscaldamento lato destro, comando del cambio di velocità.<br />
'''comandi al cruscotto''': spruzzatore lavaparabrezza, leva commutatore luci e azionamento indicatori di direzione, spia luci e spie indicatori di direzione, tergicristallo, portacenere, accendisigari, cassetto ripostiglio con serratura, ventilatore, illuminazione abitacolo, illuminazione della strumentazione (ad intensità regolabile), accensione luci di posizione e proiettori, chiave di inserimento servizi.<br />
'''strumentazione''': riunita in due strumenti circolari; lo strumento di sinistra comprende il tachimetro con scala fino a 220 Km. orari, l’indicatore livello benzina, quelli della pressione dell’olio, della temperatura dell’acqua, della temperatura dell’olio e i due contachilometri (totalizzatore e parziale); lo strumento di destra include invece il contagiri (graduato fino a 6500 giri<ref>Quattroruote numero 8, agosto 1963, pagina 156</ref>) e l’orologio</br>
|-
|Peso|| a vuoto kg 1350; in ordine di marcia, kg 1420; massimo ammesso a pieno carico, kg 1740.
|-
|Serbatoio carburante|| capacità litri 57, di cui circa 7 di riserva; indicatore livello sul quadro porta-apparecchi del cruscotto.
|-
|[[Velocità]] massima||191 km/h; velocità massime nelle varie marce : 70 km/h in I, 105 in II, 152 in III, 191 in IV, 64 in retromarcia</br>
[La versione 2.5 = velocità massima 189 km/h; velocità massima nelle varie marce : 62 km/h in I, 93 in II, 134 in III, 189 in IV, 57 in retromarcia]
|-
|Pendenze massime superabili|| in prima marcia=33%, in II=21%, in III= 13%, in IV=10%, in retromarcia=34%</br>
[La versione 2.5 = in prima marcia=34%, in II=23%, in III=15%, in IV=10%, in retromarcia=40%]
|-
|Consumo||calcolato secondo norme CUNA (in IV marcia, ad una velocità costante pari ai 3/4 della velocità massima<ref>L’Automobile ACI numero 36 anno 1963 pagina13</ref>, cioè, nella fattispecie, a circa 145 km/h) 14,7 litri di supercarburante (con NO minimo di 92) ogni 100 km.</br>
[La versione 2.5 = 13,6 litri di supercarburante (con NO minimo di 92) ogni 100 km]
|-
|Tassa di circolazione||
Potenza fiscale in Italia CV 29; bollo di circolazione annuo:</br>
dal debutto (settembre 1963) a fine commercializzazione (ottobre 1968)=Lire 127.575.</br>
[La versione 2.5 = potenza fiscale in Italia CV 26; bollo di circolazione annuo = Lire 106.140]
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|Prezzo in Italia||
(solo versione 2.8) dal debutto (settembre 1963) a giugno 1964 : Lire 3.750.000 (prezzo di listino)</br>
(solo versione 2.8) da giugno 1964 a fine commercializzazione (ottobre 1968) : Lire 3.650.000</br>
Optionals previsti :</br>
apparecchio radio (Lire 130.000); sedili in pelle (Lire 55.000)
|-
|Prezzo in Svizzera||
(solo versione 2.8) nel marzo 1964: 31.750 Franchi Svizzeri</br>
(solo versione 2.8) nel marzo 1965: 27.900 Franchi Svizzeri</br>
|-
|}
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== Flaminia Sport e Supersport (Zagato) ==
[[File:Lancia flaminia sport.jpg|thumb|right|La Flaminia Sport versione 1959]]
[[File:Flaminia sport 1959.jpg|thumb|left|La Flaminia Sport ad un Concorso d'eleganza a Cortina d'Ampezzo nell'estate del 1959]]
Il ruolo di vettura prettamente sportiva fu interpretato in modo eccellente dalle versioni di [[Zagato]], nelle sue ''Flaminia Sport'' e ''SuperSport'', che sono considerate ancora oggi fra le più belle opere del carrozziere e tra le più belle Lancia di sempre.
Anche se è estremamente difficoltoso identificare le Flaminia Sport e Supersport, pare che in tutto le macchine uscite dallo stabilimento Zagato di Terrazzano di Rho siano state 526<ref>W.O.Weernink, "La Lancia", Giorgio Nada Editore, 1994, pag 226</ref>
 
== Flaminia presidenziali (335) ==
[[File:2june 2007 611.jpg|thumb|upright=0.8]]
[[File:Flaminia Regina Elisabetta.jpg|thumb|right|La Flaminia "335" Presidenziale recante a bordo la Regina [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta]] ed il Presidente [[Giovanni Gronchi|Gronchi]] (Roma, 1961)]]
[[File:Flaminia 335 abitacolo 1.jpg|thumb|left|Una vista dell'abitacolo della Flaminia "335" Presidenziale]]
[[File:Flaminia 335 abitacolo 2.jpg|thumb|right|La parte posteriore dell'abitacolo della Flaminia "335" Presidenziale]]
Dalla famiglia delle Flaminia, grazie alla sua immagine "altolocata" (fu infatti l'auto di molti "[[Very Important Person|VIP]]" dell'epoca), sono comunque derivate anche altre versioni, tra le quali sicuramente spiccano le cosiddette "335", realizzate per il [[Presidente della Repubblica Italiana]] ed ancora oggi utilizzate nelle grandi parate di Stato. Questa vettura fu progettata da [[Pinin Farina]] nel 1960 su richiesta del presidente della Repubblica [[Giovanni Gronchi]] e realizzata dai suoi migliori carrozzieri in quattro esemplari, chiamati rispettivamente Belsito, Belmonte, Belvedere e Belfiore; almeno due di essi sono tuttora usati come auto ufficiali dal Presidente della Repubblica, un terzo esemplare è stato donato al [[museo dell'automobile di Torino]]. La prima uscita ufficiale risale al 1961, in occasione della visita della Regina [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta d'Inghilterra]].
== Le Flaminia fuori serie ==
[[File:Flaminia Nardi Loewy.jpg|thumb|left|L'originalissima Flaminia - meccanicamente elaborata dallo specialista Nardi - disegnata dall'architetto e stilista americano Raimond Loewy e realizzata in alluminio dal carrozziere Motto (1960)]]
[[File:Flaminia Nardi Loewy 2.jpg|thumb|left|La Lancia Flaminia speciale Nardi-Loewy vista di 3/4 posteriore]]
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|lingua=en|url=http://www.iaaf.org/about-iaaf/structure/president#lord-burghley|titolo=President - David Burghley|sito=iaaf.org|editore=[[International Association of Athletics Federations|IAAF]]}}
 
{{Presidenti IAAF}}
{{Campioni olimpici dei 400 metri ostacoli}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|atletica leggera|biografie}}
 
[[Categoria:Alfieri ai Giochi della X Olimpiade]]
 
[[Categoria:Alfieri britannici ai Giochi olimpici estivi]]
 
[[Categoria:Membri del CIO]]
 
[[Categoria:Presidenti della IAAF]]
 
 
 
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</br>
</br>
</br>
<references />
 
== Bibliografia ==
Collezione della rivista «Quattroruote»</br>
Collezione della rivista «Motor Italia»</br>
Collezione della rivista «Lancia»</br>
Collezione della rivista «Auto Italiana»</br>
Collezione della rivista «Auto-In Vogue»</br>
Collezione della rivista «Auto Capital»</br>
Collezione della rivista «Auto d'Epoca»</br>
Collezione della rivista «Ruoteclassiche»</br>
Elio Zagato. «Elio Zagato: storie di corse e non solo», Vimodrone (Milano) [I], Giorgio Nada Editore,2002.</br>
Sergio Puttini. «Lancia Fulvia, Flavia e Flaminia», Milano [I], Giorgio Nada Editore, 1989.</br>
Colin Pitt. «Lancia 1938 to 1968», (città N.D.)[GB], Unique Motoring Portfolio, 1997 (anno stimato).</br>
Halwart Schrader. «Lancia 1946-72», Uelzen [D], Schrader Verlag Gmbh, 1992.</br>
Michael Frostick. «Lancia», London [CH], Dalton Watson Publisher Ltd, 1976.</br>
Peter Garnier. «Lancia (serie Autocar)», Middlesex [GB], The Hamlyn Publishing Group Limited, 1981.</br>
Ferruccio Bernabò. «Lancia: Catalogue Raisonné 1907-1983», Milano [I], Automobilia, (2 volumi), 1983.</br>
Autori diversi. «Lancia : le ammiraglie dall'Aurelia alla Thesis», Rozzano (Milano) [I], Editoriale Domus, 2002.</br>
Marco Matteucci. «Lancia : le grandi berline», Milano [I], Gruppo Rusconi-Gente Motori, 1994.</br> Riccardo P. Felicioli. «Lancia : L'armonia e l'invenzione», Torino [I], libro realizzato a cura della Lancia, 1996.</br>
Nigel Trow. «Lancia : the sield and flag», Vermont [USA], David & Charles, 1980.</br>
Ferruccio Bernabò. «Lancia. Una storia, una leggenda, una realtà - 1906-1981», Torino [I], Lancia Pubblicità e immagine, 1981.</br>
Ferruccio Bernabò. «Lancia. Una storia, una leggenda, una realtà - 1906-1986», Torino [I], Lancia Pubblicità e immagine, 1986.</br>
Wim H.J. Oude Weernink e Adriano Cimarosti. «La Lancia - 70 years of excellence», London [GB], Motor Racing Publications Ltd, 1979.</br>
Wim H.J. Oude Weernink e Adriano Cimarosti. «La Lancia», Vimodrone (Milano) [I], Giorgio Nada Editore, 1994.</br>
Wim H.J. Oude Weernink e Adriano Cimarosti. «La Lancia», Croydon [GB], Motor racing Publications LtD, 1991.</br>
Angelo Tito Anselmi. «Le Lancia di Pininfarina», Torino [I], Edizione del periodico "Motori", 1990.
 
== Voci correlate ==
* [[Lancia (azienda)]]
* [[Risultati sportivi della Lancia Flaminia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Lancia Flaminia}}
 
{{Lancia}}
{{Portale|automobili}}
 
[[Categoria:Automobili Lancia|Flaminia]]