<!-- inizio template di benvenuto -->
[[File:Francesco de Martini.JPG|250px|thumb|right|Francesco de Martini, O.M.I. e medaglia d'oro al V.M. dell'esercito italiano, ufficiale del SIM, [[Servizio informazioni militare]], e del [[SIFAR]], attivo in Africa e Medio Oriente, in una foto degli anni '40.]]
{{Bio
|Immagine =
|Nome = Francesco
|Cognome = De Martini
|PostCognome =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Damasco
|GiornoMeseNascita = 9 agosto
|AnnoNascita = 1903
|LuogoMorte = Grottaferrata
|GiornoMeseMorte = 26 novembre
|AnnoMorte = 1981
|Attività = militare
|Attività2 =
|Nazionalità = italiano
}}
{| style="width:100%; background:transparent; font-size:90%"
== Biografia ==
| style="background:#e0f0ff; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topleft:12px; -webkit-border-top-left-radius:12px; border-top-left-radius:12px; width:20%; height:30px" | [[File:Help-browser.svg|18px|link=Aiuto:Benvenuto]] [[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto]]
===Giovinezza===
| style="background:#6495ed; color:white; padding:0.5em 0.5em 0.5em 1em; font-size:140%; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topright:12px; -webkit-border-top-right-radius:12px; border-top-right-radius:12px; width:80%" | '''Benvenuto/a su Wikipedia, <span style="color:white"><nowiki></nowiki>A.s.korolev</span>!'''
Secondo di cinque figli di Antonio de Martini, un ingegnere italiano nato a [[Smirne]] e vissuto nel Levante collaborando alla costruzione della ferrovia Berlino-Baghdad, e di Sofia Mokadié, figlia di un albergatore siriano in Damasco, Francesco de Martini ha studiato in Libano presso il National College. Durante la guerra italo-libica (1911-12) la famiglia de Martini verrà internata, destino condiviso con tutti gli altri italiani residenti nell'Impero ottomano, nel [[campo di concentramento]] di [[Deir el-Zor]], collocato ai margini del deserto siriano. Nel 1918, all'età di quindici anni, fugge di casa per vivere una stagione presso una tribù [[beduini|beduina]] nel deserto siriano e, successivamente, come interprete di un reparto militare inglese.
|-
| style="background:#e0e6ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps ksig-vector.svg|18px|link=Aiuto:Guida essenziale]] [[Aiuto:Guida essenziale|Guida essenziale]]
| rowspan="8" style="background:#fffff0; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomright:12px; -webkit-border-bottom-right-radius:12px; border-bottom-right-radius:12px; padding:0.5em 1em;" |<div style="font-size:105%">Con le tue conoscenze puoi migliorare l'enciclopedia [[Wikipedia:LIBERA|libera]]. Scrivi nuove voci o modifica quelle esistenti, ma non inserire [[Aiuto:Cosa non mettere su Wikipedia|contenuti inadatti]]. '''Il tuo contributo è prezioso'''!<br />
<p style="font-size:105%">Wikipedia ha solo alcune regole inderogabili, <span style="white-space:nowrap">i [[Wikipedia:Cinque pilastri|'''cinque pilastri''']]</span>. Per un primo orientamento, puoi guardare la '''[[:File:Wikipedia_ridotto.ogv|WikiGuida]]''', leggere la '''[[Aiuto:Guida essenziale|Guida essenziale]]''' o consultare la pagina di '''[[Aiuto:Aiuto|aiuto]]'''.</p></div>
Se '''contribuisci a Wikipedia su commissione''' si applicano '''[[Wikipedia:Avvertenze sulla contribuzione su commissione#Le nostre condizioni d'uso|condizioni d'uso particolari]]'''.
===Arruolamento nell'esercito italiano===
Il 24 novembre 1923 si presenta al distretto militare di Bari per compiere la ferma con la classe 1903 quale "ammesso nella lista di Bari 1903"<ref>Cfr. Esercito italiano, Stato di Servizio di Francesco de Martini (matricola 52620), tipo A, impiantato dal Comando 82° Reggimento fanteria "Torino", in Trieste il 20 giugno 1956.</ref>. Il 26 novembre dello stesso anno viene assegnato al deposito carri armati di Roma, all'epoca unico sito carrista dell'[[esercito italiano]]. Il 1° marzo 1924 viene promosso sergente e il 22 aprile 1927 giunge a Gibuti per accompagnare un carro armato [[Fiat 3000]]<ref>Cfr. Esercito italiano, Stato di Servizio di Francesco de Martini (matricola 52620), tipo A, impiantato dal Comando 82° Reggimento fanteria "Torino", in Trieste il 20 giugno 1956.</ref> che [[Luigi Amedeo di Savoia]], [[duca degli Abruzzi]], regala a nome dell'Italia, al [[ras Tafari]] (il quale salendo al trono dell'Impero di Etiopia nel 1930 assumerà il nome [[Hailé Selassié]]). L'anno successivo il Ministero della guerra, su richiesta del Ministero degli affari esteri, decide che il sergente maggiore Francesco De Martini debba restare ad [[Addis Abeba]] per "tempo indeterminato"<ref>Cfr. Ministero della guerra, lettera del gabinetto del ministro alla Direzione generale leva sottufficialie truppa, prot. n. 8306 del 21 aprile 1928.</ref>, lo scopo della permanenza del sergente maggiore è quello di addestrare del personale etiopico all'uso del carro armato. Nel frattempo un tentativo di [[colpo di stato]] guidato dal comandante della [[guardia imperiale etiopica]], avente l'obiettivo di rovesciare il reggente ras Tafari, vede il sergente maggiore italiano intervenire di iniziativa: con il carro armato a disposizione sfonda il cancello della residenza imperiale consentendo al ras di salire a bordo e sfuggire in questo modo all'assedio dei rivoltosi. A seguito di questo avvenimento ras Tafari decide di nominare Francesco De Martini in qualità di comandante della guardia imperiale.<ref>Cfr. ''Il Settimanale'', 1° febbraio 1975, pag. 30-31.</ref> Questa particolare condizione consente al sergente maggiore di collaborare con l'addetto militare italiano ad Addis Abeba, colonnello [[Vittorio Ruggero]], alla predisposizione dei piani di invasione italiana dell'[[Abissinia]], riparando otto anni dopo, nell'imminenza dell'attacco italiano, in [[Eritrea]].<ref>Cfr. ''Il Settimanale'', 1° febbraio 1975, pag. 30-31.</ref>
Ricorda di '''non copiare testi né immagini da libri o siti internet poiché <u>NON è consentito inserire materiale protetto da [[Wikipedia:Copyright|copyright]]</u>''' (nel caso sia tu l'autore/autrice, devi seguire [[Wikipedia:Copyright#Se concedi l'uso del materiale presente sul tuo sito o su altre fonti|l'apposita procedura]]), e di scrivere seguendo un '''[[Wikipedia:Punto di vista neutrale|punto di vista neutrale]]''', citando le '''[[WP:FONTI|fonti]]''' utilizzate.
===Campagna di Etiopia===
Con l'avvio della campagna etiopica, Francesco de Martini viene incaricato dal colonnello Vittorio Ruggero, nel frattempo nominato "capo dell'ufficio politico" del Comando superiore militare dell'Africa orientale italiana, di organizzare una colonna militare, successivamente denominata "Colonna dancala", formata da mercenari [[Yemen|yemeniti]] da lui reclutati, per attraversare il [[deserto dei Dancali]] e in questo modo aggirare l'esercito etiopico in quel momento schierato ai confini dell'Eritrea italiana dove le truppe italiano, guidate dal generale [[Pietro Badoglio]], premeva per l'invasione, provocando la battaglia del [[lago Ascianghi]]. Vistosi minacciato sul fianco destro, l'esercito etiopico si decide per la ritirata.
<div align="center" style="font-size:130%">Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!</div>
Di quel periodo ne offrì un ritratto [[Vittorio Beonio Brocchieri]], all'epoca inviato del ''[[Corriere della Sera]]'':
{{q|Era un tipo strano, tarchiato, baffetti, occhi vivi, lo sentii chiamare sergente maggiore ma in realtà non vestiva né militare né da borghese. Aveva dei pantaloni da messicano, degli stivali da [[lanzichenecco]], un copricapo da [[circasso]], alla cintura teneva una pistola fuori ordinanza, da [[romanzo giallo]], al collo un fazzoletto verde come gli [[arabi]] e alla cintura una cartucciera gigantesca. Mi disse che era nato in [[Mesopotamia]] da italiani: - "Conosco po' l'italiano ma parlo e scrivo meglio l'[[lingua araba|arabo]] e tengo a memoria buona parte del [[Corano]]. Parlo anche [[amarico]] meglio di molti abissini; Non ho istruzione perché disprezzo le scuole: a tredici anni scappai da casa per darmi con pochi compagni all'avventura nel deserto, pistole alla mano contro [[beduini]] e [[briganti]]"}}
<div style="margin:0; padding:0; font-size:105%">
Il 18 luglio 1936, dopo l'occupazione italiana di Addis Abeba (5 maggio 1936), alcune truppe dell'esercito etiopico liberavano la propria capitale, costringendo alla ritirata l'esercito italiano. In quella circostanza il sergente maggiore Francesco de Martini viene incaricato dal generale [[Italo Gariboldi]], comandante della piazza, di proteggere la ritirata delle truppe italiane con la sua banda irregolare di [[ascari]]: con un temerario contrattacco, il reparto guidato da de Martini riesce a riprendere il controllo della capitale etiopica. Grazie a questo episodio Francesco de Martini viene decorato sul campo con la [[medaglia di argento al valor militare]], con la seguente motivazione:
{{Cassetto inizio
{{q|Comandante titolare di una banda irregolare, dimostrava spiccata doti di ardimento e volontà in operazioni di polizia e di rastrellamento nei dintorni di Addis Abeba. Durante l'attacco della città da parte di formazioni ribelli sceglieva appropriata posizione e comandante audace attaccava decisamente con la sua banda forze superiori avversarie, volgendole in fuga dopo aver loro inflitto perdite e aver preso di assalto due mitragliatrici|Addis Abeba Entotto, 20.7.1936; registrata alla Corte dei Conti 26.8.1938 reg. n° 28 a.s.f. 96; Regio decreto 6.7.1938}}
|titolo = Altre informazioni
Per l'attraversamento del [[deserto dei Dancali]] e la conduzione di altre valorose azioni di combattimento, Francesco de Martini viene promosso ufficiale per "merito di guerra" con la seguente motivazione:
{{q|Vice comandante di una banda di seicento armati, cooperava solidamente, dopo una marcia di 350 km attraverso difficoltà di terreno e di clima, alla conquista della regione dell'Aussa. Successviamente inviato con cento uomini da Sardò verso il fiume Auasc, ove erano stati segnalati movimenti sospetti di gruppi armati, percorreva col sui distaccamento circa quaranta chilometri cadeva di sorpresa sugli avversari e li batteva, rientrando alla sera a Sardò con quindici prigionieri e otto fucili catturati. Sottufficiale che ha reso preziosi servi in Etiopia| Sardò, 21-22 aprile 1936, Regio Decreto reg. 5843/1937 del 22.11.1937; Registrato alla Corte dei Conti il 16.12.1937, reg. n°40 foglio 176}}
Fu dislocato in [[Eritrea]] nel 1940, col grado di capitano, facente parte del [[Servizio Informazioni Militari]].
Dopo la resa delle [[Regio Esercito|Forze armate italiane]] nel novembre [[1941]] a [[Gondar]] in seguito alla invasione britannica dell'[[Africa Orientale Italiana]], molti italiani, militari e civili, coadiuvati da moltissimi Eritrei e Somali (ma anche Etiopici) dettero vita a una [[guerriglia italiana in Africa Orientale]] che si protrasse fino al [[1943]].
==== Azioni di guerra ====
Nel 1941 Francesco De Martini si distinse per spericolate azioni in Dancalia contro le truppe inglesi, che stavano conquistando l'Africa Orientale Italiana.
Al momento della resa di Gondar decise di continuare a combattere contro gli Inglesi.
Nel gennaio [[1942]] il capitano De Martini fece esplodere un importante deposito di munizioni a [[Massaua]] e poi,catturato dagli Inglesi, riuscì a fuggire riparando nello [[Yemen]]. Da lì organizzò un gruppo di marinai eritrei su piccoli velieri, i famosi [[sambuco (imbarcazione)|sambuchi]], per fornire a [[Roma]] via radio informazioni sui movimenti della flotta inglese nel [[Mar Rosso]].
Nell'agosto [[1942]],eseguì azioni di sabotaggio sulle coste eritree fino alla sua cattura.
Dopo la fine della guerra il De Martini venne decorato di [[medaglia d'oro al valor militare]].
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione=Già affermatosi in gesta magnifiche per essenza di valore e temerario ardimento. Braccato dal nemico occupante, venuto a conoscenza di un deposito di materiali, del valore di miliardi, di grande interesse ai fini operativi dell’avversario, nonostante la stretta vigilanza riusciva ad incendiarlo, per sua iniziativa e da solo, con gravissimo rischio ed estrema abilità, determinandone la totale distruzione. Subito dopo prendeva il mare su mezzo di scarsa efficienza e, lottando contro l’infido equipaggio e la furia degli elementi, raggiungeva la costa araba, dove riusciva a ristabilire i contatti – come da ordine ricevuto – con la Patria lontana. Incaricato di nuova missione, benché fisicamente debilitato e privo di qualsiasi aiuto, animato da ferma volonta e fede inesausta, si avventurava ancora una volta in mare aperto fu fragile imbarcazione di fortuna per rientrare in Eritrea. Catturato da unità navali nemiche, che lo ricercavano, destava l’ammirazione dello stesso avversario per il suo eccezionale coraggio e la generosa noncuranza del pericolo. Fulgido esempio , luminosa affermazione e simbolo della eroica resistenza italiana in terra d’Africa”.- Massaua-Daga 1-7 Agosto 1941 Mar Rosso 10-16 luglio 1942- Decr. Pres. lì 26 aprile 1957 (2525) registrato alla corte dei conti il 12 luglio 1957, Esercito, (registro n 30 foglio n 252)
|luogo=[[Massaua]] e Daga, 7 agosto [[1941]] / [[Mar Rosso]] 16 luglio - 1º agosto [[1942]]
}}
[[File:Firma e data.png|thumb|Apponi la firma nei tuoi interventi]]
*[[Portale:Progetti|Visualizza l'elenco]] dei '''[[Wikipedia:Progetto|progetti collaborativi]]''' riguardanti specifiche aree tematiche dell'enciclopedia: puoi partecipare liberamente a quelli di tuo interesse o chiedere suggerimenti.
==Note==
*Identificati nelle [[Aiuto:Pagina di discussione|pagine di discussione]]: '''[[Aiuto:Firma|firma]] i tuoi interventi''' con il tasto che vedi nell'immagine.
<references/>
*Una volta consultata la Guida essenziale, prova ad ampliare le tue conoscenze sul funzionamento di Wikipedia con il '''[[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]'''.
*Hai già un altro account oppure qualcun altro contribuisce dal tuo stesso computer? Leggi [[Wikipedia:Utenze multiple]].
== Bibliografia ==
{{-}}
{{Cassetto fine}}
* ''Ernico Cernuschi, Rivista Difesa, La Resistenza in AOI, dicembre [[1994]]''
{{Cassetto inizio
* ''Alberto Rosselli, Storie segrete, Luculano Editore, [[Pavia]] [[2007]]''
|titolo = Serve aiuto?
}}
==Voci correlate==
Se hai bisogno di aiuto, chiedi allo [[Aiuto:Sportello informazioni|sportello informazioni]] (e non dimenticare che la risposta ti verrà data in quella stessa pagina). Se avessi bisogno di un aiuto ''continuativo'', puoi [[Progetto:Coordinamento/Accoglienza/Nuovi_arrivati|richiedere di farti affidare un "tutor"]].
*[[Guerriglia italiana in Africa Orientale]]
<inputbox>
*[[Rosa Dainelli]]
type=commenttitle
bgcolor=white
{{Portale|biografie|guerra}}
preload=
editintro=
[[Categoria:Agenti segreti italiani]]
hidden=yes
page=Aiuto:Sportello_informazioni
default=
break=no
buttonlabel=Domanda allo Sportello informazioni
</inputbox>
{{Cassetto fine}}
</div>
<div style="border-bottom:1px solid #eee; padding-top:0.17em; padding-bottom:0.5em"></div>
<div style="font-size:95%">[[file:Flag of the United Kingdom.svg|20px]] Hello and welcome to the Italian Wikipedia! We appreciate your contributions. If your Italian skills are not good enough, that’s no problem. We have an [[Wikipedia:Ambasciata|embassy]] where you can inquire for further information in your native language or you can contact directly [[Wikipedia:Babel/It-0|a user in your language]]. We hope you enjoy your time here!</div>
|-
| style="background:#e5e0ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ktip.svg|18px|link=Aiuto:Tour guidato]] [[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]
|-
| style="background:#ffe0f1; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Accessories-text-editor.svg|18px|link=Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida]] [[Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida|Raccomandazioni e linee guida]]
|-
| style="background:#ffe5e0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Copyright-problem.svg|18px|link=Wikipedia:Copyright]] [[Wikipedia:Copyright|Copyright]]
|-
| style="background:#ffefe0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ksirtet.svg|18px|link=Portale:Progetti]] [[Portale:Progetti|Progetti tematici]]
|-
| style="background:#fff8dc; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomleft:12px; -webkit-border-bottom-left-radius:12px; border-bottom-left-radius:12px; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps bookcase.svg|18px|link=Aiuto:Glossario]] [[Aiuto:Glossario|Glossario]]
|}Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi. [[Utente:L736E|<span style="font-weight: bold; color: #006600;">L736E</span>]][[Discussioni utente:L736E|<span style="color: #330000; font-weight: bold; font-style: italic;"><sup>dimmi</sup></span>]] 12:03, 22 giu 2019 (CEST)
<!-- fine template di benvenuto -->
|