Cinque Terre e Utente:GuroneseDoc/Sandbox23: differenze tra le pagine

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{{Nota disambigua|il vino|Cinque Terre (vino)}}
{{Personaggio
{{Coord|44|07|37|N|9|42|34|E|region:IT-SP_type:landmark_source:dewiki|display=title}}
|medium = mitologia
{{UNESCO
|saga = [[Ciclo troiano]]
|tipoBene = patrimonio
|nome italiano = Diòscuri (Càstore e Pollùce)
|nome = [[Porto Venere]], Cinque Terre e le Isole ([[Palmaria]], [[Isola del Tino|Tino]] e [[Tinetto]])
|nome = Διόσκουροι (Κάστωρ e Πολυδεύκης)
|nomeInglese = <small>Porto Venere, Cinque Terre, and the Islands (Palmaria, Tino and Tinetto)</small>
|immagine = riviera5terreCastor et Polux porcelaine de Sèvres.JPGjpg
|didascalia = I Diòscuri (Càstore e Pollùce)
|anno = 1997
|epiteto =
|tipologia = naturalistico
|sesso = Maschi
|criterio = C (ii)(iv)(v)
|luogo di nascita = [[Sparta]]
|pericolo = No
|prima apparizione =
|link = 826
|professione = Principi di Sparta
|linkMappa =
}}
I '''Diòscuri''' ({{lang-grc|Διόσκουροι|Dióskouroi}} - {{latino|Dioscuri}}) ovvero '''Càstore''' ({{lang-grc|Κάστωρ, -ορος}} - ''Kástōr'', {{latino|Castōr, -ŏris}}) e '''Pollùce''' o '''Polideuce''' ({{lang-grc|Πολυδεύκης, -ους}} - ''Polydéukēs'', {{latino|Pollūx, -ūcis}}), sono due personaggi della [[mitologia greca]], [[mitologia etrusca|etrusca]] e [[Mitologia romana|romana]].
Le '''Cinque Terre''' (''Çinque Tære'' in [[lingua ligure|ligure]]) sono un frastagliato tratto di costa della [[Riviera ligure]] [[riviera di levante|di levante]] ([[Riviera spezzina]]) situato nel territorio della [[provincia della Spezia]] tra Punta Mesco e Punta di Montenero, nel quale si trovano cinque borghi o, come si diceva anticamente, terre, qui elencati da [[ovest]] verso [[est]]: [[Monterosso al Mare]], [[Vernazza]], [[Corniglia]], [[Manarola]], [[Riomaggiore]].
 
Conosciuti soprattutto come i ''Diòscuri''<ref>Fonti per la pronuncia sdrucciola: [http://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=dioscuro ''Garzanti'' online]; [http://www.etimo.it/?term=dioscuri etimo.it]; ''Devoto-Oli'' 2013 s.v. "dioscuri", p. 845; ''loZingarelli'' 2013 s.v. "dioscuri", p. 685.</ref> ossia "''figli di Zeus''", ma anche come '''Càstori''', '''Gemini''' e '''Tindaridi'''<ref name="Inniom17"/>, avevano entrambi una propria specificità: Castore era domatore di cavalli e Polluce era ottimo nel pugilato<ref>{{Treccani|dioscuri||accesso=8 luglio 2018}}</ref>.
== Descrizione ==
 
I Diòscuri erano anche considerati come protettori dei naviganti durante le tempeste marine e furono associati alla [[Gemelli (costellazione)|costellazione dei Gemelli]]<ref name="euripide140">[[Euripide]], ''[[Elena (Euripide)|Elena]]'' verso 140</ref> ed alla comparsa della stella [[Sirio]] nel cielo in prossimità dell'[[equinozio]] di primavera, poiché propiziava la semina dei campi e l'inizio della primavera stessa. </br>
Dal 1997 fanno parte della lista dei [[Patrimonio dell'umanità|Patrimoni dell'umanità]] dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|Unesco]],<ref>[http://whc.unesco.org/en/list/826 WHC, Unesco 826]</ref> con la seguente motivazione:
Nell'[[astronomia]] moderna Castore da il nome ad [[Alpha Geminorum]] e Polluce a [[Beta Geminorum]].
{{citazione|La riviera ligure orientale delle Cinque Terre è un paesaggio culturale di valore eccezionale che rappresenta l'armoniosa interazione stabilitasi tra l'uomo e la natura per realizzare un paesaggio di qualità eccezionale, che manifesta un modo di vita tradizionale millenario e che continua a giocare un ruolo socioeconomico di primo piano nella vita della società.<ref name=parco>
Citata dal [http://www.parconazionale5terre.it/documentazione.asp?id_lingue=1 sito ufficiale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150717000357/http://www.parconazionale5terre.it/documentazione.asp?id_lingue=1 |data=17 luglio 2015 }} del Parco Nazionale Cinque Terre</ref>}} Grazie alle caratteristiche geografiche ed antropiche del territorio dove sorgono, le Cinque Terre sono considerate una delle più suggestive attrattive costiere italiane,<ref>[http://www.lastampa.it/2015/02/19/societa/alle-cinque-terre-la-grande-bellezza-per-gli-italiani-4pKobADiJuaU8DdVAcoViK/pagina.html È alle Cinque Terre la Grande Bellezza per gli italiani - La Stampa<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> per il loro contesto orografico collinare naturalmente aspro e accidentato, addolcito dalla costruzione di terrazzamenti o ''[[Terrazzamenti|fasce]]'' per la coltura, che cala verso il mare con forti pendenze; nei punti in cui il mare si insinua serpentinamente nella terra sorgono i borghi, snodati a seguire la naturale forma delle colline.
 
Vengono talvolta considerati anche patroni dell'arte poetica, della danza e della musica.<ref>[[Teocrito]], ''Idilli'', XXII, 24.</ref>.
L'opera dell'uomo, nei secoli, ha modellato il territorio costruendo i famosi terrazzamenti sui declivi a mare, dovuta alla particolare tecnica [[agricoltura|agricola]] tesa a sfruttare per quanto possibile i terreni posti in forte pendenza che digrada verso il [[mare]], ne ha fatto così uno dei più caratteristici e affascinanti paesaggi della Liguria.
 
== Genealogia ==
Nel [[1997]], su istanza della provincia della Spezia, le Cinque Terre, insieme a [[Porto Venere]] ed alle isole [[Palmaria]], [[Isola del Tino|Tino]] e [[Tinetto]], sono state inserite tra i [[Patrimonio dell'umanità|Patrimoni dell'umanità]] dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|Unesco]]. Nel [[1998]] il Ministero dell'Ambiente ha istituito l'[[Area marina protetta Cinque Terre]]<ref>[http://www.parconazionale5terre.it/decreto_amp.asp?id_lingue=1 Istituzione dell'area naturale marina protetta denominata "Cinque Terre"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081201181346/http://www.parconazionale5terre.it/decreto_amp.asp?id_lingue=1 |data=1º dicembre 2008 }} (G.U. della Repubblica Italiana n. 48 del 27 febbraio 1998)</ref> per la protezione ambientale, la tutela e la valorizzazione delle risorse biologiche, per la divulgazione e promozione di uno sviluppo socio-economico compatibile con la rilevanza naturalistico-paesaggistica dell'area. Nel [[1999]] è stato poi istituito il [[Parco nazionale delle Cinque Terre]]<ref>[http://www.parconazionale5terre.it/decreto.asp?id_lingue=1 Istituzione del Parco nazionale delle Cinque Terre] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090227045435/http://www.parconazionale5terre.it/decreto.asp?id_lingue=1 |data=27 febbraio 2009 }} (G.U. 17 dicembre 1999, n. 295)</ref> per la conservazione degli equilibri ecologici, la tutela del paesaggio, la salvaguardia dei valori antropologici del luogo.
 
Figli di [[Tindaro]]<ref name="Omer11.299"/> e di [[Leda]]<ref name="Omer11.299">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/HomerOdyssey11.html|titolo= Omero, ''Odissea'', XI, 299|lingua=en|accesso= 21 giugno 2019}}</ref> (quando le leggende li considerano nati da un padre mortale) o di [[Zeus]]<ref name="Apo3.10.7"/><ref name="Inniom17"/> e Leda <ref name="Apo3.10.7">{{cita web|url=http://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#10|titolo= Apollodoro, ''Biblioteca'', III, 10, 7|lingua=en|accesso= 22 giugno 2019}}</ref><ref name="Inniom17">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/HomericHymns3.html#17|titolo= Inni Omerici, Ai Dioscuri, XVII|lingua=en|accesso= 14 giugno 2019}}</ref> (quando gli assegnano una discendenza divina). </br>
Le Cinque Terre facevano parte della [[Comunità montana della Riviera Spezzina]].<ref>[http://www.comunitamontanarivieraspezzina.it/territorio/comprensorio.asp Comprensorio della comunità montana della Riviera spezzina] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070817234104/http://www.comunitamontanarivieraspezzina.it/territorio/comprensorio.asp |data=17 agosto 2007 }}</ref> Il [[Alluvione dello Spezzino e della Lunigiana del 25 ottobre 2011|25 ottobre 2011 una violenta alluvione]] e le successive frane portano alla morte di almeno 7 persone. I comuni più colpiti sono [[Monterosso al Mare]] e [[Vernazza]]. Il 24 settembre 2012 una frana causata dallo staccamento di un costone di roccia travolge quattro turisti australiani sulla [[Via dell'Amore (Cinque Terre)|Via dell'Amore]]. Dopo la frana, il sentiero è rimasto chiuso fino al 3 aprile 2015, quando è stato riaperto il primo tratto.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://laspezia.mentelocale.it/64132-spezia-riomaggiore-cinque-terre-riapre-via-amore/|titolo = Cinque Terre: riapre la via dell'amore|accesso = |editore = Mentelocale.it|data = 3 aprile 2015|urlmorto = sì}}</ref>
Esistono inoltre versioni dove Tindaro sia il padre di Castore e Zeus quello di Polluce<ref>[[Pindaro]], ''Nemee'', X, 55.</ref>.
 
Castore sposò [[Ileria (figlia di Leucippo)|Ileria]]<ref name="apol3.11.2"/> e divenne padre di Anogon<ref name="apol3.11.2"/>.
=== Geografia ===
Tutto il comprensorio è costituito da una stretta fascia di terra compresa tra il mare e il crinale che la separa dalla retrostante [[Val di Vara]] e dal [[Golfo della Spezia]], con crinali secondari che si estendono sino a Punta Mesco delimitandolo dall'area del golfo di [[Levanto]].
 
Polluce sposò [[Febe (figlia di Leucippo)|Febe]]<ref name="apol3.11.2">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#11|titolo= Apollodoro, Biblioteca, III, 11.2|lingua=en|accesso= 18 giugno 2019}}</ref> e divenne padre di Mnesileo<ref name="apol3.11.2"/> (o Mnasinous<ref name="Pau2.22.5">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Pausanias2B.html#6|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia II, 22.5|lingua=en|accesso= 17 giugno 2019}}</ref>).
[[File:Cinque Terre, La Spezia ISS014 ISS014-E-17254.JPG|thumb|Immagine satellitare della costa delle Cinque Terre.]]
I rilievi montuosi della zona, che corrono paralleli alla costa, pur variando tra quote modeste come il Monte Malpertuso (815 [[Livello del mare|metri s.l.m.]]) o il Monte Vè (486 metri [[s.l.m.]]) e nonostante la breve distanza dal mare, determinano un'accentuata acclività di tutto il territorio. La morfologia interna dell'area è caratterizzata da rilievi secondari - che presentano andamenti perpendicolari o obliqui rispetto alla linea di costa - e dalle famose terrazze.
 
== Mitologia greca ==
La linea di costa è delimitata sul lato occidentale dal promontorio di Punta Mesco e si sviluppa in modo abbastanza lineare, presentando numerose piccole irregolarità come insenature, capi e promontori fino a [[Portovenere]]. La costa è prevalentemente rocciosa e ripida, raggiungendo in molti casi quasi la verticalità sul mare.
Le spiagge [[sabbia|sabbiose]] e ciottolose sono localizzate nei pressi di Monterosso (spiaggia di Fegina e di Monterosso vecchio), di Corniglia (spiaggia di [[Guvano]] e spiaggia di Corniglia), di Riomaggiore.
 
[[File:Dioskouroi Met L.2008.18.1-2 n03.jpg|thumb|300px|right|I Diòscuri in statuette romane del 3° secolo [[a.C.]] conservate al ''[[Metropolitan Museum of Art]]'']]
Il territorio delle Cinque Terre presenta una rete idrografica caratterizzata da corsi d'acqua a regime torrentizio, con portata massima nei periodi piovosi di [[autunno]] e [[primavera]], e minima nel periodo [[estate|estivo]], ma i bacini idrografici sono, in linea di massima, di estensione molto limitata data la vicinanza dei rilievi montuosi alla costa. Gli interventi di trasformazione del territorio avvenuti nei secoli ad opera dell'uomo, con la realizzazione di [[terrazzamenti]] per la coltivazione della vite e dell'ulivo e dei [[muri a secco]], hanno assunto un ruolo significativo nella [[regimazione idraulica|regimazione delle acque]] anche in relazione alla canalizzazione artificiale delle stesse.
 
Principi di [[Sparta]], furono [[Argonauti]]<ref name="Apol1.9.16">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Apollodorus1.html#9|titolo= Apollodoro, Biblioteca, I, 9.16|lingua=en|accesso= 17 giugno 2019}}</ref> parteciparono alla caccia del [[cinghiale calidonio]]<ref name="Apol1.8.2">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Apollodorus1.html#8|titolo= Apollodoro, Biblioteca I, 8.2|lingua=en|accesso= 17 giugno 2019}}</ref>, al salvataggio della sorella [[Elena (mitologia)|Elena]] ed al rapimento delle ''Leucippidi''<ref name="igino80">Igino, ''Fabulae'', 80</ref><ref name="teocrito">[[Teocrito]], Idilli, XXII</ref>.
=== Clima ===
Eccezione fatta per la maggior parte della Riviera dei Fiori e per la zona di levante prossima alla città di Genova (tra [[Nervi (Genova)|Nervi]] e [[Camogli]]), questa è la zona della Liguria che nell'inverno presenta le temperature medie più miti avendo valori vicini a + 9&nbsp;°C. Questo clima favorevole rende le Cinque Terre attrattiva per grandi flussi di turismo invernale.
 
=== Argonauti ===
Il 25 ottobre [[2011]] un nubifragio ha investito la parte nord delle Cinque Terre, colpendo Monterosso e Vernazza, causando un'[[alluvione]] che ha seriamente danneggiato i due borghi.
{{vedi anche|Alluvione dello Spezzino e della Lunigiana del 25 ottobre 2011}}
 
Come Argonauti, compirono il viaggio verso la [[Colchide]] nella ricerca del [[Vello d'oro]] ed alla caccia al cinghiale calidonio. Polluce (già celebrato come grande pugile<ref>[[Omero]], ''[[Odissea]]'', libro XI, verso 300.</ref>) sconfisse in un incontro di [[pugilato]] il re dei [[Bebrici]], [[Amico (figlio di Poseidone)|Amico]]<ref>[[Gaio Giulio Igino]], [[Fabulae]], 17</ref><ref>''[[Biblioteca (Pseudo-Apollodoro)|Pseudo-Apollodoro, Biblioteca]],'' 1. 9. 20</ref>. </br>
== Storia ==
Poco tempo dopo fondarono la città eponima di Dioscuria, (sempre collocata in Colchide secondo il mito) e nel viaggio di ritorno aiutarono [[Giasone]] e [[Peleo]] a distruggere la città di [[Iolco]] come ritorsione al tradimento del suo re [[Pelia]].
=== Età preromana ===
[[File:Riomaggiore01 2007-03-31.jpg|thumb|left|La costa delle Cinque Terre vista da Riomaggiore.]]
Le prime testimonianze della presenza umana nelle Cinque Terre e nelle zone limitrofe sono costituite dai depositi della [[Grotta dei Colombi (Palmaria)|Grotta dei Colombi]] nell'isola [[Palmaria]], in cui sono stati rinvenuti resti di sepolture, ossa e fossili di animali, e alcuni manufatti in selce, riconducibile al [[Paleolitico]], quando, probabilmente, l'isola era ancora unita alla terra ferma.
 
=== Il salvataggio di Elena ===
Il [[Neolitico]] è invece testimoniato dal ritrovamento di asce levigate fatte con alcune varietà di [[actinolite]] e che fanno supporre che la zona fosse abitata da cacciatori con domicilio stabile o temporaneo in caverne o ripari rocciosi. Inoltre la caccia, favorita da un ambiente estesamente boscoso e ricchissimo di selvaggina, probabilmente rappresentò per millenni, e ancora nell'epoca romana, una fonte primaria di risorse.
 
Quando [[Teseo]] rapì Elena per portarla con sé ad [[Afidna]], i Dioscuri invasero il regno dell'[[Attica]] per salvarla e per ritorsione rapirono [[Etra (figlia di Pitteo)|Etra]]<ref name="Plut25e31">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/PlutarchTheseus.html|titolo= Plutarco, Vita di Teseo, XXV, XXXI|lingua=en|accesso= 14 giugno 2019}}</ref> che fu portata con loro a Sparta dove divenne schiava di Elena.
Altri segni della presenza dell'uomo in età antiche sono i [[menhir]], ritrovati nella zona di [[Campiglia Tramonti]], nei pressi dell'attuale Cappella di Sant'Antonio e sullo spartiacque presso il monte Capri. Secondo alcuni studiosi, tali pietre, potevano avere funzione legata al [[calendario]]; altri li ritengono invece precursori delle [[statue stele]].
 
=== La mandria, Leucippidi e la morte ===
Con l'[[età del bronzo]] si affermò l'organizzazione sociale detta "''pagense''", comune ad altri settori liguri: i centri elementari ("''vici''") erano riuniti in piccole circoscrizioni ("''pagi''"), facenti capo ai "''castellari''", ubicati in posizioni dominanti e con prevalenti funzioni difensive. Il castellare più vicino alle Cinque Terre si trova sul monte Castellaro (valle di [[Pignone (Italia)|Pignone]]) e gli scavi effettuati hanno portato alla luce una notevole quantità di frammenti di vasi decorati, a testimonianza di un insediamento stabile ed importante.
 
[[File:Dioscuri rape Vatican Inv2796.jpg|thumb|700px|center|Il rapimento della Leucippidi su sarcofago romano dei [[Musei Vaticani]]]]
=== Età romana ===
[[File:Cinqueterre1.jpg|thumb|251x251px|Veduta di Cinque terre]]
Le cronache militari romane testimoniano come le tribù liguri rappresentarono un forte ostacolo alla [[romanizzazione (storia)|romanizzazione]] del territorio, tanto che i Romani si insediarono e concentrarono le loro attività nella [[Luni|piana lunense]] nella [[Val di Magra]].
 
Non è da escludere che nell'[[Augusto|età augustea]] una parte delle popolazioni liguri che abbandonarono le località di collinari per unirsi ai coloni romani arrivassero anche lungo le coste: ne è un esempio la presenza romana a [[Porto Venere]] (citato da [[Strabone]] nel [[40 a.C.]]), con la testimonianza della villa patrizia del seno di [[Varignano]].
 
Gli episodi della loro morte sono raccontati in due versioni diverse:
Nessun reperto materiale o prova documentale è giunta fino a noi per dimostrare un'eventuale origine romana dei borghi delle Cinque Terre come attualmente si presentano. Tuttavia l'origine latina di alcuni toponimi locali - come Volastra ("''Vicus oleaster''", il paese degli olivi), Manarola ("''Manium arula''", piccola ara dei Mani), Corniglia (fondo di Cornelio), Riomaggiore ("''Rivus maior''") e Monterosso ("''Mons ruber''") - fa pensare che l'antico tracciato viario preistorico litoraneo fosse utilizzato dai romani e che vi abbiano fatto sorgere piccoli centri di posta dei cavalli.
 
[[Biblioteca (Pseudo-Apollodoro)|Apollodoro]] racconta che razziarono del bestiame con la complicità dei fratelli [[Ida (argonauta)|Idas]] e [[Linceo (figlio di Afareo)|Linceo]] ma ebbero una lite sulla spartizione del bottino poichè Idas usò nei confronti dei Dioscuri uno stratagemma scorretto ed in seguito si allontanarono con i capi migliori della mandria. </br>
=== Il Medioevo ===
Per ritorsione i Dioscuri marciarono contro la città di [[Messene]] e dapprima si ripresero i bestiame e molto altro ancora ed in seguito tesero un'imboscata ad Idas e Linceo, che però fallì poichè Castore, nascostosi per colpire Idas fu scorto da Linceo ed Idas lo uccise. Polluce li inseguì e vendicò il fratello uccidendo Linceo con la sua lancia ma fu da questo colpito alla testa con un sasso e cadde a terra. </br>
I borghi delle Cinque Terre hanno avuto origine, nella struttura attuale, nell'[[XI secolo]], quando le popolazioni della [[Val di Vara]] superarono lo spartiacque della catena costiera che la separava dal mare ed andarono ad abitare permanentemente sul litorale marino, formando i cinque paesi. Il documento più antico che ricordi le Cinque Terre risale al marzo [[1056]], rogato a Monterosso, con cui il [[marchese]] "''Guido di fu' Alberto''" donò, ai monasteri di Santa Maria e di [[Venerio eremita|San Venerio]], beni immobili situati nelle isole della [[Palmaria]], del [[Tino (geografia)|Tino]], del [[Tinetto]] e in [[Porto Venere]].
Questa versione (che considera Polluce figlio di [[Zeus]]), dice che per vendicare la morte del figlio, Zeus lanciò un fulmine che uccise Idas<ref name="apol3.11.2"/>.
[[File:IL gigante nelle Cinque Terre.jpg|thumb|Statua del Gigante<br />Monterosso al Mare.]]
La ragione di tale [[emigrazione|fenomeno migratorio]] della gente del [[Vara (fiume)|Vara]] verso la costa è legata a due eventi storici comuni a tutta l'[[Europa occidentale]]: l'[[demografia|incremento demografico]] e la liberazione del Mediterraneo dalla minaccia [[saraceni|saracena]]. Oltre a ciò, lungo la costa si godeva di un clima migliore, più adatto alla coltivazione di alcuni prodotti come la vite e l'ulivo. I paesi delle Cinque Terre non nacquero quindi come borghi marinari, bensì come borghi agricoli, costretti a bonificare quindi un territorio che non era naturalmente adatto alla pratica agricola: nacque così il terrazzamento dei fianchi dei monti.
 
[[Igino (astronomo)|Igino]] e [[Teocrito]] invece, scrivono che [[Leucippo (re)|Leucippo]] (il padre di Fere ed Ileria, dette ''Leucippidi''), dopo aver promesso le due figlie ad Idas e Linceo si lasciò tentare dai doni offerti dai Dioscuri ed acconsentì al matrimonio con gli ultimi due che le portarono a sparta e le resero madri. </br>
Naturalmente, dopo un po' di tempo che gli abitanti della Val di Vara si erano trasferiti sul litorale, presero confidenza con l'elemento marino, prima come via di comunicazione più comoda e veloce, poi come risorsa di sostentamento, dividendo quindi le loro attività tra il lavoro nelle campagne e l'andar per mare a seconda delle necessità e delle stagioni. Ciò è confermato dal fatto che nel [[1170]] una nave galera di Vernazza, insieme ad altre di alcuni borghi della riviera orientale, intraprese la guerra di corsa per conto dei [[Repubblica genovese|genovesi]] contro i [[Repubblica pisana|pisani]]. Nel [[1182]], inoltre, ancora gli uomini di Vernazza esercitarono, in tempo di pace, la guerra di corsa per proprio conto, contro navi mercantili dirette a [[Genova]].
Idas e Linceo però, presero le armi marciarono contro di loro, così Castore colpì a morte Linceo e si oppose ad Idas impedendogli di seppellire la vittima e sostenendo che quel cadavere ora gli appartenesse ed Idas, usando la spada, reagì trafiggendolo mortalmente alla coscia. </br>
Polluce infine, sconfisse Idas e seppelli il proprio fratello (Castore)<ref name="igino80"/><ref name="teocrito"/>.
 
Di questa versione esistono delle varianti che aggiungono che Polluce, implorando Zeus di rendere immortale il fratello Castore, ottenne che vivessero in alternanza un giorno nell'[[Olimpo]] ed uno nell'[[Ade (regno)|Ade]].
Da quando il territorio delle Cinque Terre fu inserito tra i possedimenti genovesi, esso seguì la storia della Repubblica e quindi dell'intero territorio ligure.
 
[[Euripide]] scrive invece che Zeus concesse loro di vivere per sempre nel cielo e nella forma della [[costellazione dei Gemelli]]<ref name="euripide140"/> e come emblemi di immortalità e morte, altre leggende raccontano che i Dioscuri, come [[Eracle]], siano stati iniziati ai [[misteri eleusini]].
Nel [[XV secolo]] sulle coste liguri e quindi anche alle Cinque Terre si abbatté il costante pericolo delle incursioni dei pirati [[Corsari barbareschi|barbareschi]] che per secoli terrorizzò le popolazioni delle coste.
 
== Mitologia e culto romano ==
{{vedi anche|Storia della Liguria}}
 
Nato a [[Sparta]] (la loro patria), dal mito greco il loro culto ebbe anche la divinazione di renderli i protettori dei naviganti (poiché secondo la leggenda [[Poseidone]] affidò loro il potere di dominare il vento ed il mare) e dopo essersi diffuso nella [[Magna Grecia]], dal V secolo [[avanti Cristo]] fu assimilato presso i [[latini]] e divenne oggetto di venerazione da parte dei [[romani]].
== Le Cinque Terre ==
Percorrendo il tratto di costa da [[ovest]] verso [[est]], ovvero da [[Genova]] verso [[La Spezia]], i paesi che si incontrano sono nell'ordine: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Di questi soltanto Monterosso, Vernazza e Riomaggiore sono [[Comune|comuni]], mentre Corniglia e Manarola sono [[Frazione comunale|frazioni]], rispettivamente, di Vernazza e Riomaggiore.
 
Nell'[[antica Roma]] era presente anche un secondo tempio di [[età repubblicana]], ubicato in prossimità del [[Circo Flaminio]].
=== Monterosso ===
Nella [[Valle dei Templi]], ad [[Agrigento]], sono presenti rovine di un [[Tempio dei Dioscuri|tempio]] a loro dedicato.
[[File:Monterosso fd (2).jpg|thumb|Monterosso]]
{{vedi anche|Monterosso al Mare}}
Monterosso è la più occidentale e la più popolosa delle Cinque Terre. La sua posizione geografica ne fa il borgo più strategico dei cinque: infatti Monterosso sorge ai piedi del crinale su cui convergono le tre direzioni [[strada]]li principali del comprensorio: la S.P. 36 dalla [[Val di Vara]] (che collega con l'[[Strada statale 1 Via Aurelia|Aurelia]]), la statale [[Strada statale 370 Litoranea delle Cinque Terre|Litoranea]] e la S.P. 43 (da Levanto alla Litoranea).
 
Monterosso è ubicato al centro di un piccolo [[golfo]] naturale, protetto da una modesta scogliera artificiale. Ad [[ovest]] del paese, al di là del Colle dei Cappuccini, si trova l'abitato di Fegina, naturale espansione turistica e balneare del piccolo borgo originario, dove è ubicata la stazione ferroviaria e dove si trovano spiagge di [[ghiaia]] sottile. Rispetto agli altri borghi marinari che costituiscono le Cinque Terre, a Monterosso si trovano le spiagge relativamente più estese, in virtù dell'ampiezza del golfo su cui si affaccia il paese.
 
[[File:Dioscuri (Pollux or Castor), Rome, Capitol.jpg|thumb|280px|left|Uno dei Diòscuri, sulla [[Cordonata (Roma)|Cordonata]] del [[Campidoglio]], a [[Roma]].]]
=== Vernazza ===
[[File:Vernazza, Cinque Terre (panorama).jpg|thumb|Veduta di Vernazza]]
{{vedi anche|Vernazza}}
Procedendo da ovest verso est, dopo Monterosso al Mare si trova Vernazza. Il borgo sorge su un piccolo [[promontorio]] che si inserisce nel mare, raggiungibile con una strada che scende dalla S.S. "''Litoranea''".
 
[[File: Dioscuri (Castor or Pollux), Rome, Capitol.jpg|thumb|280px|right||Uno dei Diòscuri, sulla [[Cordonata (Roma)|Cordonata]] del [[Campidoglio]], a [[Roma]].]]
Si ritiene che il nome derivi dall'aggettivo latino ''verna''<ref>[http://www.borghitalia.it/html/borgo_it.php?codice_borgo=473&codice=elenco&page=1 www.borghitalia.it], Il toponimo di Vernazza</ref>, ossia "del luogo", "indigeno", ma è plausibile anche che possa essere legato al più celebre prodotto locale: il vino denominato [[Vernaccia]]. Secondo altri la derivazione sarebbe da attribuire al [[prediale]] latino ''(Gens) Vulnetia''<ref>[http://www.terredilunigiana.com/vernazza.php terredilunigiana.com], L'origine di Vernazza</ref>, che designerebbe una famiglia proprietaria di fondi.
 
Probabilmente l'assimilazione del mito greco presso i romani fu la conseguenza della trasmissione culturale avvenuta attraverso le colonie greche della [[Magna Grecia]] del sud Italia e la relativa conquista dal parte di Roma. </br>
Il suo porticciolo garantisce un sicuro approdo, sin dai tempi delle [[Repubbliche marinare]], in un'insenatura naturale che permette l'attracco di mezzi natanti e rende ancora più caratteristico e suggestivo quello che è considerato uno dei borghi più belli d'Italia<ref>[http://www.borghitalia.it/html/borgo_it.php?codice_borgo=473 I Borghi più belli d'Italia.it]</ref>.
Un'iscrizione arcaica latina del sesto o quinto secolo aC trovata a [[Lavinio]] che recita ''"Castorei Podlouqueique qurois"'' ("Per Castore e Polluce, i Dioscuri"), suggerisce una trasmissione diretta dai Greci e la parola "qurois" è praticamente una traslitterazione della parola greca ''"κούροις"'', mentre "Podlouquei" (Poliducei) è effettivamente una traslitterazione del greco ''"Πολυδεύκης"''<ref name ="uffa">Testo tradotto dalla voce di lingua inglese. Le fonti bibliotecarie sono allegate alla medesima voce</ref>.
 
A [[Roma]] (e con il nome di ''Càstori'') venivano ricordati nel [[Tempio dei Dioscuri]] collocato all'interno del [[Foro Romano]] e nelle vicinanze del [[Tempio di Vesta (Roma)|Tempio di Vesta]] che fu costruito per un voto ([[Voto (religione)|votum]]) offerto dal [[dittatore romano|dittatore]] [[Aulo Postumio Albo Regillense|Aulo Postumio]] durante la [[battaglia del Lago Regillo]] avvenuta nel 495 aC e la stessa istituzione del tempio può anche essere una forma di "evocatio", ovvero il trasferimento di una divinità tutelare da una città sconfitta a quella dei vincitori (Roma), dove il culto sarebbe offerto in cambio di favore. </br>
=== Corniglia ===
Secondo la leggenda, i Diòscuri combatterono alla testa dell'esercito romano e successivamente riportarono la notizia della vittoria a Roma<ref name="uffa"/>.
[[File:Corniglia - veduta.JPG|left|upright=1.3|thumb|Corniglia]]
{{vedi anche|Corniglia}}
Corniglia è in posizione centrale rispetto agli altri abitati delle Cinque Terre, situata ad [[est]] del capoluogo comunale di Vernazza e di [[Monterosso al Mare|Monterosso]], e ad [[ovest]] di [[Manarola]] e [[Riomaggiore]].
 
I Locridi della Magna Grecia avevano attribuito il loro successo a una leggendaria battaglia sulle rive dei Sagras all'intervento dei Diòscuri e la leggenda romana potrebbe avere origine dal racconto locrese e potrebbe fornire ulteriori prove della trasmissione culturale tra Roma e la Magna Grecia<ref name="uffa"/>.
Si differenzia dagli altri paesi delle Cinque Terre in quanto è l'unico borgo che non si affaccia direttamente sul mare, ma si trova sulla cima di un promontorio alto circa cento metri, circondato da vigneti posti su caratteristici [[Terrazzamenti|terrazzamenti a fasce]], tranne sul lato che guarda verso il mare.
 
[[File:Palazzo Reale.JPG|thumb|Le statue bronzee di Castore (nella foto a sinistra) e Polluce presidiano l'ingresso del [[Palazzo Reale di Torino]].]]
Per raggiungere Corniglia è necessario salire una lunga scalinata detta ''Lardarina'', costituita da 33 rampe con 382 gradini, oppure percorrere la strada che la collega alla stazione ferroviaria.
Inoltre Corniglia è unita a Vernazza da una suggestiva passeggiata posta a mezza costa fra la vetta e il mare.
 
Agni anno il 15 luglio i romani dedicavano a loro una festività poiché credevano che li aiutassero sul campo di battaglia e l'emulazione dei dei gemellli li rendeva particolarmente attraenti per gli [[Ordine equestre|equites]] e la cavalleria romana. </br>
=== Manarola ===
Durante i festeggiamenti, 1800 cavalieri sfilavano per le strade di Roma in uno spettacolo elaborato dove ogni cavaliere indossava un completo abbigliamento militare e qualsiasi altra decorazione avesse guadagnato durante la sua carriera<ref name="uffa"/>.
[[File:Cinque Terre DSC 6954 (14250460371).jpg|thumb|Manarola]]
{{vedi anche|Manarola}}
Manarola nasce dallo spostamento di popolazioni che dalla [[Val di Vara]] si mossero verso il mare per sfruttarne le risorse. Il suo nome deriva, forse, dal latino ''Manium arula'', che significa "piccolo tempio dedicato ai Mani"<ref>[http://www.borghitalia.it/html/borgo_it.php?codice_borgo=685&codice=elenco&page=1 www.borghitalia.it], Il toponimo di Manarola</ref>.
 
Castore e Polluce sono rappresentati anche nel [[Circo Massimo]] grazie all'utilizzo di uova come contagiri<ref name="uffa"/> (questo perché secondo una leggenda greca, Castore, Polluce e due delle loro sorelle ([[Elena (mitologia)|Elena]] e [[Clitennestra]]) nacquero dalla loro madre [[Leda]] dopo che Zeus per possederla si trasformò in un cigno ed invece di un normale parto la madre diede alla luce quattro uova).
Posto su un promontorio in alto rispetto al mare, il paese si sviluppa nella gola che scende verso il mare, chiusa tra due speroni rocciosi, ospitando un piccolo approdo. Fra i cinque borghi è il più piccolo dopo Corniglia.
 
Rrrr.
Il borgo sorge nel tratto terminale della valle del torrente Groppo. Le abitazioni si affacciano una ridosso all'altra sulla via principale, sorta in seguito alla copertura del corso d'acqua e chiamata perciò dagli abitanti ''U Canâ'' (''il Canale'').
 
Il risultato della battaglia, inizialmente sfavorevole ai guerrieri dell'Urbe, si dice sia stato deciso dall'apparizione dei mitologici Dioscuri, Castore e Polluce.
=== Riomaggiore ===
Narra Dionigi d'Alicarnasso: «Nel corso del combattimento apparvero, tanto al dittatore Postumio quanto ai soldati, due cavalieri di età giovanile, assai superiori a chiunque altro per bellezza e per statura. Essi si posero alla testa della cavalleria romana e, respinto l'attacco dei Latini, li misero in fuga. È fama che quella sera stessa furono visti nel Foro romano due giovani di straordinaria bellezza, in abito militare, che sembravano reduci da un combattimento e portavano cavalli madidi di sudore. Essi abbeverarono gli animali e si lavarono alla sorgente che scaturisce presso il tempio di Vesta… e a quanti domandavano notizie, riferirono dell'andamento e dell'esito della battaglia e della piena vittoria dei Romani; quindi, allontanatisi dal Foro, non furono visti mai più». Sempre Dionigi dice che i Romani si resero conto che si trattava di un'apparizione miracolosa e rapidamente identificarono i due giovani con Castore e Polluce.
[[File:Cinque Terre.jpg|left|thumb|Riomaggiore]]
Tito Livio, invece, scrive che nel momento più drammatico della battaglia Aulo Postumio aveva fatto voto, in caso di vittoria, di erigere un tempio a Castore.
{{vedi anche|Riomaggiore}}
Questo episodio leggendario raccontato da Dionigi è successivo ad un episodio analogo, ugualmente leggendario: nel corso della battaglia del fiume Sagra combattuta intorno al 550 a.C. tra Locri e Crotone i soldati di Locri, meno armati e meno numerosi di quelli di Crotone, vinsero solo dopo il fondamentale intervento di due giovani a cavallo, di straordinaria bellezza e di grande valore, che anche in questo caso, a battaglia conclusa, apparvero a Locri per annunciare la vittoria. Anche loro furono identificati dai Locresi nei Dioscuri.
Riomaggiore, (''Rimasùu'' /{{IPA|rima'zu:}}/ nel dialetto locale della [[lingua ligure]]), è la più orientale delle Cinque Terre. Il centro storico, il cui nucleo originario risale al [[XIII secolo]], è situato nella valle del torrente Rio Maggiore, l'antico ''Rivus Major'' dal quale il borgo prende il nome.
 
Secondo [[Virgilio]] parteciparono alla fondazione della città di [[Amyclae]] nel Lazio<ref>Virgilio, ''Eneide'', X.</ref>.
L'abitato è composto da diversi ordini paralleli di [[Casatorre|case torri]] genovesi che seguono il ripido corso del torrente. Il nuovo quartiere della Stazione, così chiamato in quanto sviluppatosi a partire dalla seconda metà del [[XIX secolo]] con l'arrivo della ferrovia, è situato invece nell'adiacente valle del torrente Rio Finale (''Rufinàu''), così denominato in quanto segnava un tempo il confine tra le terre di Riomaggiore e quelle di [[Manarola]] (''Manaèa'').
 
== Gli Etruschi Kastur e Pultuce ==
Le due vallate su cui si estende l'abitato sono separate dalla ripida costa di Campiòne (''Canpiòn''). La valle del Rio Maggiore è sormontata dal Monte Verugola (''Verügua'') le cui tre cime, raffigurate nello stemma comunale, rappresentano da sempre il simbolo del borgo.
[[File:Dedication Dioskouroi Met L.2008.1.1.jpg|thumb|300px|left|Iscrizione Etrusca che li definisce "figli di Zeus" su una [[Ceramica a figure rosse]] (ca. 515–510 a.C.)]]
 
Gli Etruschi venerarono i Diòscuri con i nomi di ''Kastur'' e ''Pultuce'' che consideravano come "figli di [[Tinia]]" (la controparte etrusca di Zeus) ed allo stesso modo dei greci potevano anche raffigurarli simbolicamente come ad esempio nei dipinti della ''Tomba del Triclinio'' ritrovata a [[Tarquinia]] e dove è dipinto un [[lectisternio]] dedicato a loro. </br>
=== Territori limitrofi ===
Particolare e la riproduzione dei due [[pileo|pilei]] a punta e coronati di alloro molto simili ai berretti usati dai [[frigi]] e con cui i Diòscuri venivano raffigurati anche nel culto romano<ref name="uffa"/>.
[[File:Campiglia Tramonti 2.jpg|thumb|Lo scoglio del Ferale tra "Le rosse" e Riomaggiore.]]
Il comprensorio delle Cinque Terre è circondato da alcuni comuni della provincia spezzina, in linea di massima dai territori che fanno parte dell'entroterra [[Val di Vara|valdivarese]] e del [[Golfo della Spezia]]:
 
== Nel culto cristiano ==
* Sulla costa della [[riviera di Levante]], il comune di Monterosso confina con il comune di [[Levanto]] e il comune di Riomaggiore confina con il comune della [[La Spezia|Spezia]], che ha nel Parco Nazionale i territori di [[Campiglia Tramonti]] e di Biassa.
* Nell'entroterra della riviera, il comune di Monterosso confina con il comune di [[Pignone (Italia)|Pignone]], il comune di Vernazza confina con i comuni di [[Riccò del Golfo di Spezia|Riccò del Golfo]] e [[Beverino]], e Riomaggiore confina con il comune della Spezia.
 
Nonostante l'avvento del cristianesimo e l'impoverimento delle libertà di pensiero e di culto, nei riguardi dei Diòscuri continuò comunque una forma di venerazione popolare che assorbì la loro iconografia con quella della nuova religione e tanto che sia nelle ceramiche che nelle sculture del Nord Africa del IV secolo venivano raffigurati accanto ai [[Dodici Apostoli]], la [[Resurrezione di Lazzaro]] o con [[San Pietro]]. </br>
In prossimità delle Cinque Terre vi sono poi altre località di suggestivo interesse come la spiaggia del Persico, la scogliera delle Rosse, Monesteroli, Fossola e Schiara.
Nel V secolo [[papa Gelasio I]] attestò la presenza di un "culto di Castore" che la gente non voleva abbandonare ed in seguito la chiesa assunse un atteggiamento ambivalente, rifiutando l'immortalità dei Diòscuri ma cercando di sostituirli con coppie cristiane equivalenti per arrivare a mettere [[San Pietro|Pietro]] e [[San Paolo|Paolo]] come [[patroni]] dei viaggi (Castore e Polluce lo erano dei marinai) ed i santi [[Cosma e Damiano]] come '''santi medici'''<ref name="uffa"/>.
 
== Analogie indoeuropee ==
== Trasporti e vie di comunicazioni ==
L'incontro di gemelli nella mitologia non è raro poiché, oltre alla presenza dei Dioòscuri nella mitologia greca, romena ed etrusca, altre mitologie [[Indoeuropei|Indoeuropee]] hanno i loro equivalenti.
=== Strade e autostrade ===
[[File:Cinqueterre0005.jpg|thumb|left|Imbarcazioni ormeggiate a Vernazza.]]
Per arrivare a Riomaggiore si deve uscire al casello di ''La Spezia-S.Stefano Magra'' sull'[[Autostrada A12 (Italia)|Autostrada A12]], provenendo da [[Genova]] o da [[Livorno]], o sull'[[Autostrada A15 (Italia)|Autostrada A15]] provenendo da [[Parma]]. Attraversata la città, bisogna immettersi sulla [[Strada statale 370 Litoranea delle Cinque Terre|S.P.370]] (già S.S 370) detta ''Litoranea delle Cinque Terre'' e dopo circa un quarto d'ora si arriva in prossimità del bivio che scende a Riomaggiore. Proseguendo sulla Litoranea si incontra invece più avanti il bivio che scende a [[Manarola]], successivamente [[Corniglia]], [[Vernazza]] ed infine [[Monterosso al Mare]].
 
* Nel [[Veda]], il libro sacro degli [[Arii]] sono citati gli [[Ashvin]] che, al pari dei Diòscuri, vengono identificati con la costellazione dei Gemelli
Un'alternativa può essere quella di uscire al casello di [[Levanto]]-[[Carrodano]] sull'[[Autostrada A12 (Italia)|Autostrada A12]], arrivare nel paese levantino e intraprendere la salita per ''Passo Termine'' dove vi è un trivio che collega Monterosso con Levanto e [[Pignone (Italia)|Pignone]]. Da quel punto si può percorre la S.P.370, nel verso opposto alla precedente descrizione.
 
* Nella [[mitologia baltica]] esistono gli ''Ašvieniai'' degli antichi [[Lituani]] e che prendono il nome di ''Dieva'' per gli antichi [[Lettoni]]
In tutte le Cinque Terre gran parte dei parcheggi sono riservati ai residenti e la disponibilità di posteggi è piuttosto limitata, proprio a causa della mancanza di spazi adeguati. In ragione di tale aspetto la discesa ai borghi può essere possibile solo a piedi.
 
* Nella [[mitologia baltica]] Castore è l'equivalente di ''Autrympus'' e Polluce di ''Potrympus'' che sono considerati divinità come altri dei del loro Pantheon
Esiste tuttavia un servizio di bus elettrici gestito dal Parco Nazionale che nei periodi di maggior afflusso turistico garantisce il collegamento dei centri abitati con la Litoranea.
 
* Nella [[mitologia germanica]] del popolo dei [[Naarvali]] esistono gli [[Alcis]], altrettanto ritenuti divini e da [[Tacito]] direttamente associati ai Diòscuri<ref>[[Tacito]], ''[[De origine et situ Germanorum]]'', XVIII</ref>.
=== Linee ferroviarie ===
[[File:In rotta verso La Spezia.jpg|thumb|La linea ferroviaria litoranea.]]
Data l'ubicazione relativamente impervia dei paesi e la carenza strutturale di parcheggi, l'accesso più agevole è di gran lunga quello tramite la [[ferrovia]].
 
== Iconografia ==
Le stazioni ferroviarie delle Cinque Terre sono situate sulla [[Ferrovia Pisa-La Spezia-Genova|linea tirrenica Genova-Roma]]. Sia che si provenga da nord, sia che si provenga da sud conviene scendere alla stazione [[La Spezia Centrale]], dove fermano tutti i treni a lunga percorrenza, per poi proseguire con i [[treno regionale|treni regionali]]. Alcuni [[InterCity (Italia)|treni Intercity]] fermano tuttavia anche alla [[Stazione di Monterosso]].
 
[[File:Follis-Maxentius-s3776.jpg|thumb|Moneta romana di [[Massenzio]] con i Diòscuri sul retro]]
Le corse dei treni regionali hanno una notevole frequenza, in particolare durante la stagione estiva, senza dimenticare comunque che a [[Monterosso al Mare|Monterosso]] e a [[Riomaggiore]] fermano anche i treni interregionali a media percorrenza.
[[File:Quinarius.jpg|thumb|I Diòscuri nel rovescio di un [[quinario (moneta)|quinario]] [[Repubblica Romana|repubblicano romano]]]]
 
L'ultimo collegamento con La Spezia è intorno alle ore 24.00, per riprendere alle 6.00 del mattino successivo. Il servizio risulta quindi penalizzante per il notevole afflusso serale di turisti che intendono trattenersi più a lungo nella località senza pernottare.
 
=== Approdi marittimi ===
Nella stagione turistica un servizio di battelli di linea collega regolarmente i borghi di Monterosso, Vernazza, Manarola e Riomaggiore con Porto Venere, a sua volta collegata con La Spezia e [[Lerici]], e con gli altri paesi della riviera di Levante. Corniglia, invece, non è dotata di un punto di approdo, non essendo situata sulla costa.
 
=== Sentieri ===
[[File:Cinque Terre Via dell'Amore.jpg|thumb|left|Un tratto della via dell'Amore]]
 
Sono due i sentieri principali che raggiungono e attraversano il territorio delle Cinque Terre, entrambi segnalati dalla sezione spezzina del [[Club Alpino Italiano|CAI]].
 
Il primo è il sentiero di crinale numero 1, conosciuto come Alta via delle Cinque Terre. Questa antica mulattiera corre lungo lo spartiacque che separa la costa delle Cinque Terre dalla [[Val di Vara]] e costituisce una diramazione secondaria dell'[[Alta via dei Monti Liguri]], alla quale si connette presso il [[Monte Zatta]].
 
Dal sentiero di crinale si possono poi raggiungere i borghi delle Cinque Terre attraverso uno dei sentieri trasversali che scendono verso il mare seguendo i crinali secondari o le valli da essi delimitate. I più importanti, da ovest a est, sono i sentieri numero 9, 8, 7, 6, 02, 01 e 3.
 
Vi è poi il sentiero costiero numero 2, conosciuto come [[Sentiero azzurro]], il quale congiunge [[Levanto]] a Porto Venere attraversando tutti i borghi delle Cinque Terre e assumendo nel tratto tra Riomaggiore e Manarola la celebre denominazione di [[Via dell'Amore (Cinque Terre)|via dell'Amore]].
 
Attualmente per entrare nel sentiero numero 2 è necessario acquistare un biglietto giornaliero del costo di Euro 7,50 oppure una carta del Parco chiamata Carta Cinque Terre che combina l'entrata al Parco con l'utilizzo dei treni regionali da e per [[La Spezia Centrale]]/[[Levanto]] che costa Euro 16,00 per un giorno, Euro 29,00 per due giorni<ref>[http://www.cinqueterre.eu.com/it/cinque-terre-card Cinque Terre Card<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Natura e ambiente ==
[[File:Manarola - Le terrazze.jpg|thumb|Cinque Terre: terrazzamenti.]]
Le Cinque Terre hanno tra le loro caratteristiche principali la particolarità del territorio su cui sorgono. In tal senso è significativa l'opera di antropizzazione che l'uomo ha portato avanti nei secoli in perfetta sintonia con l'ambiente e nel rispetto delle biodiversità.
 
Nel [[1999]] è stato istituito il [[Parco nazionale delle Cinque Terre]] il cui territorio si estende dalla zona di [[Campiglia Tramonti|Tramonti]] di Biassa e di Campiglia, nel comune della Spezia al comune di Levanto. Il parco ha la particolarità di essere l'unico in Italia finalizzato alla tutela di un ambiente antropizzato, uno degli scopi è infatti la tutela dei terrazzamenti e dei [[muro a secco|muri a secco]] che li sorreggono.
 
Prospiciente alla costa è stata istituita l'[[Area marina protetta Cinque Terre]] compresa tra Punta Mesco e Punta di Montenero, entrambi classificati come zona A.
La riserva ha lo scopo di tutelare flora e fauna che data la conformazione rocciosa della costa presentano, già a basse profondità, particolarità non comuni nel resto del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]].
 
Nello spirito di rispetto dei [[fondale marino|fondali marini]], il comune di Riomaggiore utilizza dei sistemi di ancoraggio dei mezzi natanti che approdano nella rada del borgo che evitano di rovinare i fondali marini.
 
Riomaggiore è stato il primo borgo italiano a essere dotato di un impianto televisivo via cavo collegato a un'unica [[antenna parabolica]] ricevente di proprietà del Comune, il quale ha vietato l'uso delle normali antenne a tetto per salvaguardare l'estetica del paesaggio.
L'impianto consente di ricevere, oltre alle principali emittenti italiane e straniere, una serie di reti locali, tra le quali il canale dell'amministrazione comunale (TeleRio) e quello del [[Parco nazionale delle Cinque Terre]] (TeleParco5Terre), nonché alcuni canali che trasmettono le immagini di telecamere fisse che riprendono il paesaggio e i fondali. Anche la rete satellitare di [[Sky (televisione)|Sky]], grazie a una convenzione, viene trasmessa agli utenti attraverso l'impianto comunale.
 
=== Aspetti geologici ===
Secondo l'Atlante dei Centri Abitati Instabili della Liguria<ref>[http://www.parconazionale5terre.it/upload/AG21Rsa.pdf Relazione sullo stato dell'ambiente - Parco delle Cinque Terre] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060512182541/http://www.parconazionale5terre.it/upload/AG21Rsa.pdf |data=12 maggio 2006 }}</ref> (2001), la costa delle Cinque Terre costituisce una delle quattro zone morfologicamente distinguibili della provincia della Spezia, in un quadro complessivo in cui è evidente la complessità geografica, da cui ne deriva la complessità morfologica caratterizzata dalla presenza di allineamenti montuosi disposti longitudinalmente in cui versanti digradano rapidamente in prossimità del mare e dall'interposizione di aree più depresse con andamento collinare o scarsamente pianeggiante.
 
[[File:Cinque Terre-Via dell'amore-2380.JPG|thumb|left|Roccia sedimentaria della costa]]
All'origine del quadro morfologico vi è una complessa genesi e struttura geologica in cui emerge che nelle Cinque Terre sono presenti due grandi unità [[litologia|litologico]]-strutturali: le unità toscane e le unità liguri.
 
Le unità toscane (sedimentatesi fra il [[Triassico italiano|Triassico]] e l'[[Oligocene]]), a seguito di movimenti tettonici, si sono sovrapposte al nucleo apuano di base e, attraverso fenomeni di scorrimento, sono state a loro volta ricoperte dalle falde liguri formatesi tra il [[Giurassico superiore]] e l'[[Eocene]].
In seguito, fenomeni di erosione e movimenti tettonici successivi, hanno condotto all'affioramento localizzato delle falde toscane sotto le unità liguri.
Il complesso meglio definito dell'Insieme ligure è L'unità di Canetolo (età compresa tra 65 e 16 milioni di anni) che affiora come un corridoio obliquo nel tratto compreso tra Corniglia-Manarola e la Madonna di Soviore. Correnti di torbida sono alla base del processo sedimentario che ha dato luogo alla sua deposizione sulla falda toscana, che comprende strati [[Argilla|argillosi]], [[calcare]]i, [[Marna (roccia)|calcareo-marnosi]] e arenacei erosi in modo selettivo in relazione al diverso grado di compattezza.
 
Le unità toscane sono costituite da numerose formazioni carbonatiche del [[Mesozoico]] comprese tra le evaporiti del [[Triassico superiore]] alla base e le torbiditi oligoceniche del Macigno nella porzione sommitale. Il Macigno fa parte delle [[Arenaria|Arenarie Zonate]] di Riomaggiore, ha avuto origine da frane sottomarine ed è costituito dall'alternanza di strati arenacei medi e grossolani e [[siltite|siltiti]].
 
Le caratteristiche geologiche, quali composizione, scistosità, stratificazione, erodibilità sono alla base della particolare morfologia dell'area costiera. Gli agenti esterni come il moto ondoso del mare, incidono in modo diverso in relazione alla diversa natura litologica del substrato: le formazioni scistose-argillose e marnose sono più facilmente erodibili e danno luogo a versanti con minore pendenza e ricchi di depositi detritici, mentre le formazioni [[ofiolite|ofiolitiche]] e carbonatiche, più resistenti, danno luogo a pendii più ripidi.
 
=== Flora ===
[[File:Cinque Terre-Via dell'Amore-2400.JPG|thumb|Vegetazione sulla ''Via dell'Amore''.]]
Il territorio è stato probabilmente ricoperto da [[bosco|boschi]] di querce fino all'inizio del Medioevo e le attività umane, in primis la realizzazione di terrazzamenti per l'uso agricolo, il taglio dei boschi per l'utilizzo del legname, l'ampio utilizzo del castagno come [[materiale da costruzione]], il rimboschimento a conifere, gli insediamenti abitativi, la realizzazione delle vie di collegamento, hanno prodotto significativi effetti sulle comunità vegetali e sulla flora.
 
In conseguenza il paesaggio appare molto vario e comprende una flora con caratteristiche tipiche della [[macchia mediterranea]]. Le specie arboree tipiche sono generalmente il ''[[Pinus pinaster]]'' (pino marittimo), ''[[Pinus halepensis]]'' (pino di aleppo), ''[[Quercus suber]]'' (quercia da sughero) e ''[[Castanea sativa]]'' (castagno).
 
Negli ambienti rupestri e litoranei sono presenti numerosissime specie arbustive tipiche mediterranee come il ''[[Crithmum maritimum]]'' (finocchio di mare) e la ''[[Cineraria marina]]'' e ben visibili ovunque anche arbusteti di ''[[Laurus nobilis]]'' (alloro), ''[[Rosmarinus officinalis]]'' (rosmarino), ''[[Thymus]]'' (timo), ''[[Helichrysum]]'' (elicriso), ''[[Capparis spinosa]]'' (cappero) e ''[[Lavandula]]'' (lavanda) o anche numerose specie arboree e [[piante grasse]] ben visibili da molti sentieri costieri.
 
Non è raro trovare nei pressi delle abitazioni piante ornamentali tipiche come il ''[[Pittosporum]]'' (pittosporo).
 
Il Parco nazionale delle Cinque Terre ha redatto l'elenco completo delle specie vegetali ([[Angiospermae]], [[Gimnosperme]] e [[Pteridophyta]]) presenti nel suo territorio, in un elenco floristico in cui compaiono 618 specie, cioè 1/10 circa dell'intera flora nazionale e 1/5 di quella regionale. Le ragioni di tale ricchezza vanno ricercate nella varietà di ambienti presenti nel Parco determinata dai contrasti fra substrati geologici diversi e fra aree coltivate e naturali<ref>[http://www.ramoge.org/filesfr/spezzino.pdf (Mariotti, 1990)]</ref>.
Le presenze più significative all'interno del territorio del Parco sono riconducibili a tre categorie: specie endemiche o subendemiche, specie di interesse estetico-paesaggistico, specie rare o al limite dell'areale.
 
Le entità endemiche raccolgono specie con areale molto ristretto o con distribuzione limitata alla Liguria e all'alto [[Tirreno]], tra le quali si possono citare: la crespolina ligure (''[[Santolina ligustica]]''), il fiordaliso di Luni (''[[Centaurea aplolepa lunensis]]''), il cavolo delle rupi (''[[Brassica oleracea robertiana]]'') e la campanula media (''[[Campanula medium]]'').
Alcune specie poco competitive trovano rifugio in questi ambienti “ostili” perché la concorrenza con altre specie è minore: è il caso della genista di Salzmann ([[Genista salzamannii]]), dell'euforbia spinosa ligure (''[[Euphorbia spinosa ligustica]]'') e della festuca a foglie robuste (''[[Festuca robustifolia]]''). Le piante di interesse estetico-paesaggistico sono spesso le più soggette a raccolta e pertanto molte di esse sono tutelate dalla legge regionale nº 9/1984.
 
=== Fauna ===
[[File:Rothuhn gran canaria guigui 20060324a.jpg|thumb|left|La Pernice Rossa.]]
Le informazioni relative alla fauna delle Cinque Terre sono più frammentarie rispetto alle conoscenze floristiche in ragione sia della maggiore complessità dei rilevamenti faunistici sia dell'eterogeneità e abbondanza dei gruppi [[tassonomia|tassonomici]].
 
La fauna del Parco nazionale delle Cinque Terre è oggi molto diversificata e la molteplicità degli ambienti presenti, che vanno dalle rupi alla macchia, dai boschi ai [[torrente|torrenti]], favorisce la presenza di una grande varietà di specie tra le quali si annoverano alcune con un apprezzabile valore naturalistico. La presenza e la diversità di specie nel Parco è correlata anche alle trasformazioni dell'ambiente prodotte dall'uomo, alle attività agricole, all'[[caccia|attività venatoria]] ed alla operazioni di ripopolamenti di alcune specie.
 
Nel Parco sono stati introdotti animali a scopo venatorio. Il cinghiale (''[[Sus scrofa]]''), introdotto negli [[anni 1970|anni settanta]], si è probabilmente ibridato con i suini domestici. Questa specie, fortemente prolifica, in assenza di predatori naturali, tende a riprodursi senza controllo, divenendo un problema per la salvaguardia delle colture agricole. Verso la metà dell'Ottocento è stata introdotta la Pernice rossa (''[[Alectoris rufa]]'').
 
L'ambiente, favorevole allo sviluppo della vita e habitat di svariate specie animali come il [[Larus argentatus|gabbiano reale]], il [[falco pellegrino]] e il [[corvo imperiale]]. Tra i [[mammiferi]] è presente il [[ghiro]], la [[donnola]], la [[talpa]], il [[Meles meles|tasso]], la [[Martes foina|faina]] e la [[volpe]].
Tra i [[rettili]] che nell'ambiente roccioso prosperano si possono trovare la [[Podarcis muralis|lucertola muraiola]], il [[Lacerta viridis|ramarro]] e vari serpenti come il [[biacco]], il [[colubro di Esculapio]] e la [[vipera]], mentre attorno ai ruscelli vivono [[anfibi]] come [[rane]] e [[salamandra (zoologia)|salamandre]].
 
=== Ambiente marino ===
Le caratteristiche dei fondali e l'intensità e qualità della luce, che varia in relazione alla profondità, influenzano in modo determinante le presenze animali e vegetali dell'ambiente marino, la cui popolazione stabiliscono tra varie specie strette relazioni di interdipendenza dando luogo a diverse [[biocenosi]] marine.
 
[[File:Sparus aurata.Dourada.jpg|thumb|L'orata.]]
L'area marina del Parco nazionale delle Cinque Terre è caratterizzata da fondali costieri essenzialmente di tipo roccioso ad esclusione delle spiagge di Monterosso e Corniglia, caratterizzata da una significativa ricchezza di specie, sia floristiche sia faunistiche tutelate con l'istituzione dell'[[Area marina protetta Cinque Terre]], suddivisa in tre zone di tutela: riserva integrale, riserva generale e riserva parziale.
 
A partire dal piano sopralitorale, compreso tra il livello superiore delle maree e il più alto livello raggiunto continuamente dagli schizzi dell'acqua marina, si rileva la presenza di [[licheni]].
Nelle spiagge più incontaminate, con substrato sabbioso, si trovano pulci di mare, [[crostacei]], numerosi insetti, ragni e i resti della posidonia depositati sulla spiaggia dalle onde.
Tra il livello di alta e bassa marea, nel piano mesolitorale, si incontrano i [[cirripedi]], noti comunemente come "''denti di cane''" (''[[Balanus perforatus]]'', ''[[Chthamalus stellatus]]'', ecc.), i mitili (''[[Mytilus galloprovincialis]]'') e la ''[[Patella coerulea]]''.
Il piano infralitorale, costantemente sommerso, che va da una profondità di 40 a 50 metri, è caratterizzato da un gradiente di luminosità decrescente cui si accompagna la presenza di specie diversamente sensibili alla luce: nella zona più superficiale si incontrano alghe brune tra le quali la ''[[Padina pavonica]]''.
 
Molto variegata la componente animale: [[Echinodermi]], [[Celenterati]], [[Spugne]]. Tra i vertebrati, la cernia (''[[Epinephelus guaza]]''), le orate (''[[Sparus aurata]]''), le occhiate (''[[Oblada melanura]]'') e numerose specie appartenenti alla famiglia dei Labridi.
L'area marina fornisce un ulteriore ricchezza faunistica<ref>[http://www.parconazionale5terre.it/139.asp?id_lingue=1 http://www.parconazionale5terre.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080517081232/http://www.parconazionale5terre.it/139.asp?id_lingue=1 |data=17 maggio 2008 }} - La fauna marina</ref>. In una superficie di fondale relativamente ridotta, condividono lo spazio vitale numerosissime specie, alcune poco frequenti in altre località del [[mar Mediterraneo]], come per esempio, le gorgonie ''[[Eunicella verrucosa]]'' e ''[[Paramuricea clavata]]'' e il mollusco ''[[Luria|Luria lurida]]''.
 
[[File:Posidonia 2 Alberto Romeo.jpg|thumb|left|''Posidonia oceanica''.]]
Nell'ambiente marino<ref>[http://www.parconazionale5terre.it/139.asp?id_lingue=1 http://www.parconazionale5terre.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080517081232/http://www.parconazionale5terre.it/139.asp?id_lingue=1 |data=17 maggio 2008 }} - La vegetazione marina</ref> è presente una vasta gamma di specie vegetali tipiche della zona tra cui la ''[[Cymodocea nodosa]]'' e la ''[[Posidonia oceanica]]''.
 
Le prateria di Posidonia oceanica, diffuse soprattutto, ma non esclusivamente, su zone sabbiose, contribuiscono a creare microambienti molto ricchi di vita, grazie alla elevata produzione di ossigeno e di materia organica, assolvendo ad alcune importanti funzioni quali: il consolidamento dei [[fondale marino|fondali]], proteggendoli dall'erosione provocata dal [[Onda marina|moto ondoso]], e rifugio a numerose specie animali che si nascondono tra le sue foglie e radici. Per queste ragioni è favorita la formazione di ecosistemi particolarmente ricchi di vita nei quali si annovera la presenza di numerose specie, tra cui il cavalluccio marino (''[[Hippocampus hippocampus]]'').
 
La Posidonia mostra grande sensibilità nei confronti di diversi agenti esterni, [[inquinamento]], torbidità dell'acqua, pesca a strascico, sottrazione di substrato per edificazione, competizione con altri vegetali (Caulerpa taxifolia).
 
== Economia ==
=== Agricoltura ===
[[File:Lavora nella vigna delle Cinque Terre.jpg|thumb|Le terrazze cinqueterresi coltivate a vigna.]]
La particolarità del territorio è da ricercarsi soprattutto nella natura agricola delle Cinque Terre, e nell'esigenza di ovviare alla mancanza di spazi adeguati per l'esercizio dell'agricoltura e la produzione di prodotti che anticamente servivano per il sostentamento delle popolazioni locali.
 
Sulle terrazze a picco sul mare le popolazioni rivierasche coltivano vitigni, sostanzialmente uve bianche come [[Bosco (vitigno)|bosco]], [[albarola]], [[trebbiano]] e [[vermentino]], da cui si ottiene produzioni vinicole di qualità come il [[Cinque Terre DOC|vino DOC "Cinque Terre"]] ed il famoso vino passito [[Sciachetrà]].
 
Un'altra produzione agricola particolare della zona è sicuramente l'[[Olea europaea|ulivo]], con conseguente produzione di [[olio d'oliva]]. Sulla strada "Litoranea" è facile inoltrarsi in veri e propri boschi di ulivo che si trovano anche ai bordi della strada. La produzione legata alla coltivazione arborea produce anche alcuni agrumi come i [[limoni]], da cui viene prodotta una tipica [[marmellata]] della zona. Piuttosto sviluppata è anche l'[[apicoltura]] con la produzione di [[miele]] di castagno, di [[Robinia pseudoacacia|acacia]] e millefiori.
 
Da alcuni anni, grazie alla collaborazione con il Consorzio del Biologico della [[Val di Vara]], sono state sperimentate forme di formaggio stagionato nelle vinacce dello Sciachetrà, e la commercializzazione della farina di castagne della Val di Vara e c'è pure grande interesse per il [[gallus gallus domesticus|gallo]] nero gigante.
 
=== Turismo ===
[[File:AriaCorniglia.JPG|thumb|left|I giocolieri all'Aria Festival.]]
Il [[turismo]] è una delle fonti più redditizie dell'economia delle Cinque Terre.
 
Si tratta di forme di turismo molto varie e particolari, che vanno dal classico turismo balneare soprattutto nella località di Monterosso, Manarola, Vernazza e Riomaggiore, in cui vi è la possibilità materiale di accessibilità al mare, a forme di turismo sempre più nuove legate alla [[cultura]] locale e alla possibilità di praticare [[sport]] in un territorio abbondante di ricchezze naturali.
 
Monterosso in primis ha una strutturalità recettiva molto attrezzata per l'accoglienza del turismo balneare, ma lungo la [[costa]] sono presenti tipiche spiaggette sul fondo di piccole insenature naturali; una di queste è la spiaggia di [[Guvano]].
 
Per via dell'afflusso turistico, particolarmente forte nel periodo estivo, il numero degli abitanti delle Cinque Terre moltiplica anche di 10 volte. I paesi (tranne [[Monterosso al Mare|Monterosso]]) non sono muniti di [[depuratore]]: una tubazione via mare scarica i liquami delle case ad 1-2 chilometri dalla [[costa]]. La distanza dello scarico e le forti correnti della zona sembrano sufficienti, quantomeno nella stagione invernale, a non alterare la qualità di uno dei mari più puliti.
 
Molto sviluppato anche il turismo enogastronomico, in virtù delle produzioni tipiche della terra locale e della pesca, ma recentemente sono sviluppate possibilità turistiche legate alle attività sportive come la [[Pesca in apnea|pesca subacquea]], il [[trekking]] e le escursioni in [[mountain bike]].
 
[[File:Presepe di Manarola.jpg|thumb|Il presepe di Manarola.]]
Il turismo di natura culturale è stato sviluppato grazie alle molteplici iniziative attuate nelle singole località. Recentemente è stato organizzato l'[[Aria Festival]], una rassegna internazionale di artisti di strada<ref>[http://www.ariafestival.it/ Aria Festival] Sito della manifestazione</ref> svoltasi anche nelle vicine località di Porto Venere e sull'isola [[Palmaria]].
 
Nel [[2007]] a Manarola è stato costruito il presepe più grande del mondo<ref>[http://newscontrol.repubblica.it/item/393600/presepi-alle-cinque-terre-il-piu-grande-del-mondo Fonte:] repubblica.it</ref>, composto di circa 300 personaggi realizzati con materiali di recupero, distribuiti su 4.000 [[metro quadrato|metri quadrati]] tra i vigneti, illuminato da 15.000 lampadine collegate da 8 [[chilometri]] di cavi.
 
La [[Guida Blu]] di [[Legambiente]] ha conferito al territorio delle Cinque Terre le Cinque Vele (2005<ref>Guida Blu [http://www.legambiente.com/documenti/2005/0512_guidaBlu2005/0513guidablu2005.php Legambiente 2005] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070210055705/http://www.legambiente.com/documenti/2005/0512_guidaBlu2005/0513guidablu2005.php |data=10 febbraio 2007 }}</ref>, 2004<ref>Guida Blu [http://www.legambiente.com/documenti/2004/0513GuidaBlu2004/0513GuidaBlu.php Legambiente 2004] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070210055543/http://www.legambiente.com/documenti/2004/0513GuidaBlu2004/0513GuidaBlu.php |data=10 febbraio 2007 }}</ref>, 2003<ref>Guida Blu [http://www.legambiente.com/documenti/2003/0515guidablu/guidablu2003.php Legambiente 2003] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070317110755/http://www.legambiente.com/documenti/2003/0515guidablu/guidablu2003.php |data=17 marzo 2007 }}</ref>, 2002<ref>Guida Blu [http://www.legambiente.com/documenti/2002/0509guidablu/0509guidablu.php Legambiente 2002] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070210125128/http://www.legambiente.com/documenti/2002/0509guidablu/0509guidablu.php |data=10 febbraio 2007 }}</ref>, 2001<ref>Guida Blu [http://www.legambiente.com/documenti/2001/05guidablu2001/html/liguria.php Legambiente 2001] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060508154204/http://www.legambiente.com/documenti/2001/05guidablu2001/html/liguria.php |data=8 maggio 2006 }}</ref>, 2000<ref>Guida Blu [http://www.legambiente.com/documenti/2000/guidablu2000/html/liguria.php Legambiente 2000] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060508153817/http://www.legambiente.com/documenti/2000/guidablu2000/html/liguria.php |data=8 maggio 2006 }}</ref>, 1999<ref>Guida Blu [http://www.legambiente.com/documenti/1997-1999/guidablu1999/regioni/liguria.php Legambiente 1999] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060508153954/http://www.legambiente.com/documenti/1997-1999/guidablu1999/regioni/liguria.php |data=8 maggio 2006 }}</ref>) e nel [[2006]] la stessa Guida Blu Legambiente "incoronona" come regina "del mare di qualità"<ref>Guida Blu [http://www.legambiente.com/documenti/2006/0529_guidaBlu2006/index.php Legambiente 2006] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070303134009/http://www.legambiente.com/documenti/2006/0529_guidaBlu2006/index.php |data=3 marzo 2007 }}</ref>.
 
== Cultura ==
 
=== Letteratura ===
{{Citazione|Riviere,<br />bastano pochi stocchi d'erbaspada<br />penduli da un ciglione<br />sul delirio del mare [...]|[[Eugenio Montale]], "[[Riviere]]"}}
Le Cinque Terre sono state rifugio e ispirazione per molti letterati, uno su tutti il [[Premio Nobel]] [[Eugenio Montale]] al quale è stato dedicato un [[parco letterario]] a Monterosso<ref>[http://www.parchiletterari.com/parco.php?id=5 www.parchiletterari.com] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080212001830/http://www.parchiletterari.com/parco.php?id=5 |data=12 febbraio 2008 }} - Eugenio Montale</ref>. Monterosso fu luogo di residenza estiva di Montale, il quale definì la sua abitazione, tuttora esistente, "la pagoda giallognola"<ref>[http://www.lecinqueterre.org/arte/montemontale.php La villa di Montale]</ref> menzionata nella poesia ''Antico, sono ubriacato dalla voce'' e dove compose, tra le altre, la lirica ''La casa dei doganieri''<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://poesia.wikispaces.com/La+casa+dei+doganieri La casa dei doganieri] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, Videopoesia</ref>, contenuta nella raccolta ''Le Occasioni''.
 
* [[Dante Alighieri]] ne paragona l'aspro paesaggio alla rupe del Purgatorio.
* [[Boccaccio]] nella seconda novella della decima giornata del [[Decameron]]:
{{Citazione|[...]e allora in una tovagliuola bianchissima gli portò due fette di pane arrostito e un gran bicchiere di vernaccia da Corniglia[...]<ref>[[s:Decameron/10a giornata/Novella Seconda|Testo del Decameron]] - Wikisource</ref>}}
* [[Francesco Petrarca]] nell'Africa scriveva:
{{Citazione|Da qui i vigneti illuminati dall'occhio benefico del sole e dilettissimi a Bacco si affacciano su Monte Rosso e sui gioghi di Corniglia, ovunque celebrati per il dolce vino}}
* [[Franco Sacchetti]], ne ''Il Trecentonovelle'', scrisse:
{{Citazione|[...] E veggendosi in grande stato, per onore di sé e per vaghezza di porre nel suo alcuno nobile vino straniero, pensò trovare modo di far venire magliuoli da Porto Venere della vernaccia di Corniglia. E per alcuno amico fece scrivere a un messer Niccoloso Manieri da Porto Venere che quelli magliuoli dovesse mandare. E aúto buona risposta, trovandosi alcuna volta con messer lo piovano in quella villa suo vicino, dicea come avea trovato modo d'avere de' magliuoli della vernaccia di Corniglia, e che gli aspettava d'ora in ora.[...]<ref>[[s:Trecentonovelle/CLXXVII|wikisource.org]], Franco Sacchetti - Il Trecentonovelle</ref>}}
* [[Miguel de Cervantes]] cita il vino delle Cinque Terre in una delle sue ''[[Novelle esemplari|Novelas Ejemplares]]''.
* [[Gabriele D'Annunzio]] nelle ''Faville del Maglio'' definisce il famoso vino:
{{Citazione|...quel fiero Sciacchetrà che si pigia nelle cinque pampinose terre.<ref>[http://books.google.com/books?id=EnJ5J5WYZeUC&pg=PA200&lpg=PA200&dq=%22quel+fiero+sciacchetr%C3%A0+che+si+pigia+nelle+cinque+pampinose+terre%22&source=web&ots=21yMyDyuqW&sig=d-D2ilh8u_ZWUhfnZth9kRsENck books.google.com], Introduzione alla Guida gastronomica</ref>}}
* [[Eugenio Montale]] era solito trascorrere lunghi soggiorni a Monterosso traendone ispirazione per le sue opere.
* [[Vincenzo Cardarelli]] ha dedicato molti versi a questi luoghi:
{{Citazione|O chiese di Liguria, disposte come navi pronte ad esser varate ...}}
* [[Gianni Brera]] trascorse nelle Cinque Terre una trentina di estati e il primo romanzo della sua Trilogia di Pianariva, ''Il corpo della ragassa'', è datato "Monterosso al Mare"
[[File:Signorini 22.jpg|thumb|[[Telemaco Signorini]]<br>Riomaggiore, 1895 ca]]
 
=== Arte ===
Nonostante il loro isolamento geografico, questi borghi nel corso dei secoli si sono dotati di propri particolari tesori di architettura, pittura e di scultura a disposizione di ogni visitatore attento a questo patrimonio di cultura locale.
 
Il fascino della costa e le sue ricchezza naturali hanno attratto ed ispirato poeti ed artisti di ogni luogo e tempo.
<br>Già il [[macchiaiolo]] [[Telemaco Signorini]], a partire dal [[1860]], ha soggiornato ripetutamente a [[Riomaggiore]] ritraendo più volte vari aspetti delle Cinque Terre.
In tempi successivi altri artisti lo hanno seguito, quali [[Antonio Discovolo|Discovolo]], [[Guglielmo Amedeo Lori|Lori]], [[Llewelyn Lloyd|Lloyd]], [[Renato Birolli|Birolli]], [[Trento Longaretti|Longaretti]].
 
=== Cinema ===
Nel [[2013]] le Cinque Terre sono state il set per alcune scene del film [[The Wolf of Wall Street]] di [[Martin Scorsese]].<ref>[http://portofinonews.it/wp-content/uploads/2013/06/nuovo-levante-14-giugno-2013.pdf La troupe di Martin Scorsese a Chiavari] http://portofinonews.it/, 14 giugno 2013</ref>
 
=== Enogastronomia ===
Le Cinque Terre sono altrettanto famose per le specialità culinarie tipiche di questi luoghi.
[[File:Arbarella di acciughe sottosale.jpg|thumb|left|Arbanella di acciughe sotto sale]]
Sulla tavola dei cinque borghi rivieraschi si possono gustare i tipici piatti della [[cucina ligure]]: non solo il [[pesto genovese]], ma anche specialità a base di [[pesce]], con alcune tipicità locali come le famose [[acciughe sotto sale]] di Riomaggiore.
<br>Uno dei dolci più tipici delle località è senz'altro la crostata con la marmellata di limone.
 
Anche nel settore [[enologia|enologico]], le Cinque Terre sono famose. I vini maggiormente conosciuti sono il [[Cinque Terre (vino)|Bianco 5 Terre]] e soprattutto lo [[Sciachetrà]], vino passito ottenuto dalla fermentazione di uve lasciate ad asciugare su tralicci e che è il simbolo commerciale di queste terre, unico e prodotto solamente in questo territorio.
[[Eugenio Montale]] lo descrisse: {{Citazione|...il tipo classico, bevuto sul posto, autentico, al cento per cento, supera di gran lunga quel farmaceutico vino di Porto<ref>[http://www.parchiletterari.com/parco.php?id=5&id_cont=12 parchiletterari.com] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080212001830/http://www.parchiletterari.com/parco.php?id=5 |data=12 febbraio 2008 }}, La cucina letteraria</ref>}}
 
== Note ==
<references />
{{Note strette}}
 
== Bibliografia ==
[[File:Panorama delle cinque terre da Manarola.JPG|thumb|Veduta della costa da Manarola]]
* {{cita libro| Celsi|Nando Mauro| titolo=Gli annali della storia di Manarola | editore= | anno= }}
* {{cita libro| Gando|Nilo| titolo=Monterosso .. quand'ero piccolino | editore=Sorriso Francescano | anno=1984 }}
* {{cita libro| Cicciarelli|Corrado| titolo=Monterosso Paese del 30 febbraio | editore= | anno= }}
* {{cita libro| Marchese|Salvatore | titolo=Le cinque terre e il golfo dei poeti. Paesaggi sospesi sul mare | editore=Slow Food | anno=2002 | ISBN=88-8499-033-5}}
* {{cita libro| Gaione|Paola| titolo=Via dell'Amore. Viaggio nelle Cinque Terre | editore= | anno= }}
 
== Voci correlate ==
* [[Patrimonio dell'umanità]]
* [[Provincia della Spezia]]
* [[Liguria]]
* [[Maestro delle Cinque Terre]]
* [[Telemaco Signorini]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons|n|q|=Cinque Terre|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.parconazionale5terre.it/|Parco nazionale delle Cinque Terre}}
* [https://www.bestofcinqueterre.com Tutto sulle Cinque Terre]
*[https://www.theheartofcinqueterre.com/slideshow.php Slideshow]
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Portale|mitologia greca}}
{{Patrimoni Unesco|Italia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Liguria|Patrimoni dell'umanità|Provincia della Spezia}}
 
[[Categoria:TerritoriRe della Liguriamitologia greca]]
[[Categoria:Cinque Terre| ]]
[[Categoria:Patrimoni dell'umanità d'Italia]]