Pianura (Napoli) e Utente:GuroneseDoc/Sandbox23: differenze tra le pagine

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{{Nota disambigua}}
{{Quartiere
{{Personaggio
|nomeQuartiere = Pianura
|medium = mitologia
|immagine =
|saga = [[Ciclo troiano]]
|didascalia =
|nome italiano = Diòscuri (Càstore e Pollùce)
|linkMappa = Lage von Pianura in Neapel.png
|nome = Διόσκουροι (Κάστωρ e Πολυδεύκης)
|comuneMappa = Napoli
|immagine = Castor et Polux porcelaine de Sèvres.jpg
|siglaRegione = CAM
|didascalia = I Diòscuri (Càstore e Pollùce)
|nomeComune = Napoli
|epiteto =
|linkStemma = CoA_Città_di_Napoli.svg
|sesso = Maschi
|circoscrizione = [[Municipalità 9 di Napoli|Municipalità IX]]
|luogo di nascita = [[Sparta]]
|quartiere =
|prima apparizione =
|altriQuartieri =
|professione = Principi di Sparta
|cap = 80126
}}
|superficie = 11.45
I '''Diòscuri''' ({{lang-grc|Διόσκουροι|Dióskouroi}} - {{latino|Dioscuri}}) ovvero '''Càstore''' ({{lang-grc|Κάστωρ, -ορος}} - ''Kástōr'', {{latino|Castōr, -ŏris}}) e '''Pollùce''' o '''Polideuce''' ({{lang-grc|Πολυδεύκης, -ους}} - ''Polydéukēs'', {{latino|Pollūx, -ūcis}}), sono due personaggi della [[mitologia greca]], [[mitologia etrusca|etrusca]] e [[Mitologia romana|romana]].
|noteSuperficie =
|abitanti = 98521
|noteAbitanti =
|anno = 2016
|nomeAbitanti = pianuresi
|patrono = san Giorgio Martire
|festivo =
}}'''Pianura''' (''Chianura'' in [[Lingua napoletana|napoletano]]) è un quartiere della periferia occidentale di [[Napoli]] sito a sud della [[collina dei Camaldoli]], fino ai pressi della "Montagna Spaccata", è stato comune autonomo fino al [[1926]]<ref>[[s:R.D.L. 3 giugno 1926, n. 1002 - Aggregazione al comune di Napoli dei comuni di Soccavo, Pianura, Chiaiano ed Uniti e Secondigliano|R.D.L. 3 giugno 1926, n. 1002]]</ref>.
 
Conosciuti soprattutto come i ''Diòscuri''<ref>Fonti per la pronuncia sdrucciola: [http://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=dioscuro ''Garzanti'' online]; [http://www.etimo.it/?term=dioscuri etimo.it]; ''Devoto-Oli'' 2013 s.v. "dioscuri", p. 845; ''loZingarelli'' 2013 s.v. "dioscuri", p. 685.</ref> ossia "''figli di Zeus''", ma anche come '''Càstori''', '''Gemini''' e '''Tindaridi'''<ref name="Inniom17"/>, avevano entrambi una propria specificità: Castore era domatore di cavalli e Polluce era ottimo nel pugilato<ref>{{Treccani|dioscuri||accesso=8 luglio 2018}}</ref>.
Confina con i quartieri di periferia occidentali di [[Soccavo]], [[Chiaiano]], [[Agnano]] e [[Fuorigrotta]] e con i comuni di [[Quarto (Italia)|Quarto]] e [[Marano di Napoli]].
 
I Diòscuri erano anche considerati come protettori dei naviganti durante le tempeste marine e furono associati alla [[Gemelli (costellazione)|costellazione dei Gemelli]]<ref name="euripide140">[[Euripide]], ''[[Elena (Euripide)|Elena]]'' verso 140</ref> ed alla comparsa della stella [[Sirio]] nel cielo in prossimità dell'[[equinozio]] di primavera, poiché propiziava la semina dei campi e l'inizio della primavera stessa. </br>
==Etimologia e storia==
Nell'[[astronomia]] moderna Castore da il nome ad [[Alpha Geminorum]] e Polluce a [[Beta Geminorum]].
{{Citazione|Il villaggio di Pianura, detto anticamente Casale Planurii e Villa Planuriae Majoris (Registri Angioini dell’Archivio della Zecca di Napoli), sorge a 180 metri di altezza sul livello del mare, appiè di un’altura tufacea nell’estremità nord-est di un antichissimo cratere di un vulcano estinto de’ Campi Flegrei del perimetro di sette chilometri; distante quattro miglia dalla città di Napoli [...].|[[Giuseppe di Criscio]], ''Cenni storici sul Comune di Pianura''{{senza fonte}}}}
 
Vengono talvolta considerati anche patroni dell'arte poetica, della danza e della musica.<ref>[[Teocrito]], ''Idilli'', XXII, 24.</ref>.
L’origine del centro abitato risale ad un gruppo di operai addetti alla escavazione, al taglio e al trasporto del piperno, pietra molto dura che è stata ampiamente usata per lastricare le strade di Napoli e dintorni, abbellire i palazzi signorili, compreso i palazzi reali.
 
== Genealogia ==
Il toponimo deriva dal suo territorio pianeggiante circondato da alture. Nel [[1926]], rientra nel piano di risanamento messo in atto nel periodo fascista, acquisendo lo status di quartiere del Comune di Napoli.
 
Figli di [[Tindaro]]<ref name="Omer11.299"/> e di [[Leda]]<ref name="Omer11.299">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/HomerOdyssey11.html|titolo= Omero, ''Odissea'', XI, 299|lingua=en|accesso= 21 giugno 2019}}</ref> (quando le leggende li considerano nati da un padre mortale) o di [[Zeus]]<ref name="Apo3.10.7"/><ref name="Inniom17"/> e Leda <ref name="Apo3.10.7">{{cita web|url=http://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#10|titolo= Apollodoro, ''Biblioteca'', III, 10, 7|lingua=en|accesso= 22 giugno 2019}}</ref><ref name="Inniom17">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/HomericHymns3.html#17|titolo= Inni Omerici, Ai Dioscuri, XVII|lingua=en|accesso= 14 giugno 2019}}</ref> (quando gli assegnano una discendenza divina). </br>
Dopo essere stata IV Circoscrizione, dal [[2005]] insieme a [[Soccavo]] è parte della IX Municipalità del Comune di [[Napoli]].
Esistono inoltre versioni dove Tindaro sia il padre di Castore e Zeus quello di Polluce<ref>[[Pindaro]], ''Nemee'', X, 55.</ref>.
 
Castore sposò [[Ileria (figlia di Leucippo)|Ileria]]<ref name="apol3.11.2"/> e divenne padre di Anogon<ref name="apol3.11.2"/>.
== Siti archeologici ==
[[File:Mausoleo funerario Pianura.jpg|miniatura|Mausoleo funerario Pianura]]
L'antica località di Pianura si trovava sulla via di transito per [[Cuma]], per cui sono numerosi gli insediamenti ed i siti archeologici presenti sul territorio, molti dei quali andati perduti durante gli innumerevoli scavi, demolizioni e nuove costruzioni. Di particolare rilievo il sito rinvenuto sotto la "masseria Monteoliveto" durante i lavori di ristrutturazione; nel sito infatti sono state scoperte fondazioni stratificate, l'ultima delle quali potrebbe essere di origine [[Sanniti|sannita]].
 
Polluce sposò [[Febe (figlia di Leucippo)|Febe]]<ref name="apol3.11.2">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#11|titolo= Apollodoro, Biblioteca, III, 11.2|lingua=en|accesso= 18 giugno 2019}}</ref> e divenne padre di Mnesileo<ref name="apol3.11.2"/> (o Mnasinous<ref name="Pau2.22.5">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Pausanias2B.html#6|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia II, 22.5|lingua=en|accesso= 17 giugno 2019}}</ref>).
L'attuale impianto in elevazione è di epoca [[Medioevo|medievale]] e si erge su moduli di origine certamente [[antica Grecia|greca]], su cui si trovano le mura romane ''in opus''. Sono state, inoltre, rinvenute le vestigia di antiche [[terme]] artificiali, alimentate con il fuoco, ed in particolare le tre camere tipiche degli impianti di epoca imperiale, ''[[calidarium]]'', ''[[frigidarium]]'' e ''[[tepidarium]]'', completamente rivestite in [[alabastro]].
 
== Mitologia greca ==
Altro sito di un certo rilievo storico è la cava dalla quale si estraeva il [[piperno (roccia)|piperno]], materiale con il quale furono edificati centinaia di palazzi napoletani, tra i quali il [[Mausoleo Schilizzi|mausoleo di Posillipo]]; questa cava, oramai dismessa da almeno un secolo, attraversa in senso trasversale la [[collina dei Camaldoli]], sbucando a [[Soccavo]] (da cui prende il nome, e che in origine era ''sub Cavae''). La leggenda del quartiere accenna a delle diramazioni che si estendono sino a [[Capodimonte (Napoli)|Capodimonte]], oltre a costituire un passaggio naturale di congiunzione tra le due località (Pianura - Soccavo).
 
[[File:Dioskouroi Met L.2008.18.1-2 n03.jpg|thumb|300px|right|I Diòscuri in statuette romane del 3° secolo [[a.C.]] conservate al ''[[Metropolitan Museum of Art]]'']]
Nel territorio comunale vi è la Torre Lupara (sita a 80 metri [[Livello del mare|s.l.m.]]), sorta di costruzione con sottopasso carrabile ad arco a tutto sesto incorniciato con travertino. Era punto d'intersezione di vie di comunicazione<ref>Citazione dal [http://www.ulixes.it/italiano/i_pg01.html?http://www.ulixes.it/italiano/Pianura_1.html sito]</ref>.
 
Principi di [[Sparta]], furono [[Argonauti]]<ref name="Apol1.9.16">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Apollodorus1.html#9|titolo= Apollodoro, Biblioteca, I, 9.16|lingua=en|accesso= 17 giugno 2019}}</ref> parteciparono alla caccia del [[cinghiale calidonio]]<ref name="Apol1.8.2">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Apollodorus1.html#8|titolo= Apollodoro, Biblioteca I, 8.2|lingua=en|accesso= 17 giugno 2019}}</ref>, al salvataggio della sorella [[Elena (mitologia)|Elena]] ed al rapimento delle ''Leucippidi''<ref name="igino80">Igino, ''Fabulae'', 80</ref><ref name="teocrito">[[Teocrito]], Idilli, XXII</ref>.
Restaurata la chiesa in onore a don [[Giustino Russolillo]] (fondatore dell'ordine dei [[Società delle divine vocazioni|padri vocazionisti]]), mèta di pellegrinaggio religioso.
 
=== Argonauti ===
==Viabilità e trasporti==
[[File:Stazione Circumflegrea Pianura.png|miniatura|Stazione Circumflegrea Pianura.]]
Le uscite della [[Autostrada A56|Tangenziale di Napoli]] più vicine al quartiere sono [[Fuorigrotta]] e [[Agnano]]. Inoltre il quartiere è collegato al [[Vomero]] e all'omonimo svincolo tramite un comodo raccordo.
 
Come Argonauti, compirono il viaggio verso la [[Colchide]] nella ricerca del [[Vello d'oro]] ed alla caccia al cinghiale calidonio. Polluce (già celebrato come grande pugile<ref>[[Omero]], ''[[Odissea]]'', libro XI, verso 300.</ref>) sconfisse in un incontro di [[pugilato]] il re dei [[Bebrici]], [[Amico (figlio di Poseidone)|Amico]]<ref>[[Gaio Giulio Igino]], [[Fabulae]], 17</ref><ref>''[[Biblioteca (Pseudo-Apollodoro)|Pseudo-Apollodoro, Biblioteca]],'' 1. 9. 20</ref>. </br>
Pianura è collegata al centro cittadino tramite la linea ferroviaria [[Ferrovia Circumflegrea|Circumflegrea]], che tocca il quartiere con tre stazioni: [[Stazione di La Trencia|La Trencia]], [[Stazione di Pianura|Pianura]] e [[Stazione di Pisani|Pisani]].
Poco tempo dopo fondarono la città eponima di Dioscuria, (sempre collocata in Colchide secondo il mito) e nel viaggio di ritorno aiutarono [[Giasone]] e [[Peleo]] a distruggere la città di [[Iolco]] come ritorsione al tradimento del suo re [[Pelia]].
 
=== Il salvataggio di Elena ===
Per quanto riguarda il trasposto su gomma essa è servita dalle linea [[ANM (Napoli)|ANM]] C12, C13, R6 e dalla linea [[CTP (Napoli)|CTP]] P8 che collegano il quartiere a [[Soccavo]], [[Vomero]], [[Fuorigrotta]], [[Agnano]], [[Chiaia]], il comune di [[Pozzuoli]] e di Quarto.
 
Quando [[Teseo]] rapì Elena per portarla con sé ad [[Afidna]], i Dioscuri invasero il regno dell'[[Attica]] per salvarla e per ritorsione rapirono [[Etra (figlia di Pitteo)|Etra]]<ref name="Plut25e31">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/PlutarchTheseus.html|titolo= Plutarco, Vita di Teseo, XXV, XXXI|lingua=en|accesso= 14 giugno 2019}}</ref> che fu portata con loro a Sparta dove divenne schiava di Elena.
L'asse principale del quartiere è Via Montagna Spaccata che collega [[Napoli]] a Quarto. Altre importanti strade sono Via Provinciale Napoli, che parte da via Montagna Spaccata e penetra nell'interno del quartiere, via Sartania, che collega il quartiere con [[Agnano]] e via Pisani.
 
=== La mandria, Leucippidi e la morte ===
==Società e cultura==
La popolazione è decisamente giovane, prevalentemente formata da giovani coppie che hanno acquistato un appartamento in zona, spinti dai prezzi accessibili e dai buoni collegamenti di cui il quartiere è servito ([[#Viabilità e trasporti|vedi sopra]]). Si tratta di pendolari che per buona metà non vive il quartiere e che, in molti casi, raggiunge altrove il proprio posto di lavoro. Specialmente i giovani, che vogliono proseguire gli studi, devono iscriversi ad istituti superiori che si trovano in altri quartieri<ref name=pellecchia>Pellecchia F. (2001) ''Viaggio nelle periferie: Pianura'', “Volinforma: rivista bimestrale di cultura ed informazione per Napoli Città Sociale, Napoli, I, pp. 21-23.</ref>.
 
[[File:Dioscuri rape Vatican Inv2796.jpg|thumb|700px|center|Il rapimento della Leucippidi su sarcofago romano dei [[Musei Vaticani]]]]
== Attività sportive ==
Fino alla stagione 2009-2010 la prima squadra del quartiere napoletano era l<nowiki>'</nowiki>''A.S.D. Pianura'', che militava nel campionato di [[Serie D 2009-2010]] e disputava le gare sul campo "Simpatia". A causa dell'abbandono da parte della proprietà, la squadra non è stata iscritta al campionato competente per la stagione 2010-2011, ma a partire dal 2012 l'A.S.D. Pianura rinasce come scuola calcio.<ref>[http://www.tuttomercatoweb.com/altre-notizie/napoli-il-pianura-rinasce-come-scuola-calcio-372707 Napoli, il Pianura rinasce come scuola calcio]</ref> Al 2015 la prima squadra del quartiere è la ''Boys Pianurese'' militante nel campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]], che vede alla guida il presidente Enzo Nugnes; il campo dove disputa le partite è il "Campo Astroni", raggiungibile dalla stazione della ferrovia Circumflegrea di Pianura. Altri campi minori sono i campi "Santiago" e "Billy", il primo raggiungibile dalla stazione della ferrovia Circumflegrea di Pianura e il secondo raggiungibile dalla stazione ferroviaria dei Pisani.
 
Accademia di Taekwondo del Maestro Antonio Sanges coadiuvato dal Maestro Massimo Nicolicchia, Vincenzo Zingone e Claudio Ciotola. A Pianura c'è anche un centro di ippica chiamato "Le Caselle".
 
Gli episodi della loro morte sono raccontati in due versioni diverse:
Una delle tradizioni sportive di Pianura è rappresentata dal basket con diverse società che, negli anni, hanno raggiunto traguardi rilevanti. Per due volte il basket pianurese si è aggiudicato il titolo regionale con l'"Associazione Progetto Pianura" e lo "Sporting Club", mentre il movimento cestistico senior è approdato fino alla Serie C1 nazionale.
 
[[Biblioteca (Pseudo-Apollodoro)|Apollodoro]] racconta che razziarono del bestiame con la complicità dei fratelli [[Ida (argonauta)|Idas]] e [[Linceo (figlio di Afareo)|Linceo]] ma ebbero una lite sulla spartizione del bottino poichè Idas usò nei confronti dei Dioscuri uno stratagemma scorretto ed in seguito si allontanarono con i capi migliori della mandria. </br>
Non meno rilevante è il movimento sportivo legato al volley maschile e femminile con due società: la "Russo2" e il "Pianura Volley"<ref>[http://www.fipavcampania.it/elenco-societa.aspx?PId=1057&ComitatoId=20&SId=2986 FIPAV Pianura Volley]</ref> che militano rispettivamente in Serie D e C1.
Per ritorsione i Dioscuri marciarono contro la città di [[Messene]] e dapprima si ripresero i bestiame e molto altro ancora ed in seguito tesero un'imboscata ad Idas e Linceo, che però fallì poichè Castore, nascostosi per colpire Idas fu scorto da Linceo ed Idas lo uccise. Polluce li inseguì e vendicò il fratello uccidendo Linceo con la sua lancia ma fu da questo colpito alla testa con un sasso e cadde a terra. </br>
Questa versione (che considera Polluce figlio di [[Zeus]]), dice che per vendicare la morte del figlio, Zeus lanciò un fulmine che uccise Idas<ref name="apol3.11.2"/>.
 
[[Igino (astronomo)|Igino]] e [[Teocrito]] invece, scrivono che [[Leucippo (re)|Leucippo]] (il padre di Fere ed Ileria, dette ''Leucippidi''), dopo aver promesso le due figlie ad Idas e Linceo si lasciò tentare dai doni offerti dai Dioscuri ed acconsentì al matrimonio con gli ultimi due che le portarono a sparta e le resero madri. </br>
==Note==
Idas e Linceo però, presero le armi marciarono contro di loro, così Castore colpì a morte Linceo e si oppose ad Idas impedendogli di seppellire la vittima e sostenendo che quel cadavere ora gli appartenesse ed Idas, usando la spada, reagì trafiggendolo mortalmente alla coscia. </br>
<references />
Polluce infine, sconfisse Idas e seppelli il proprio fratello (Castore)<ref name="igino80"/><ref name="teocrito"/>.
 
Di questa versione esistono delle varianti che aggiungono che Polluce, implorando Zeus di rendere immortale il fratello Castore, ottenne che vivessero in alternanza un giorno nell'[[Olimpo]] ed uno nell'[[Ade (regno)|Ade]].
== Bibliografia ==
{{C|testi in bibliografia non usati per la redazione della voce. Occorre verificare se vi sono le condizioni per il loro mantenimento compatibilmente con [[Aiuto:Bibliografia|la policy]]|Campania|dicembre 2014}}
* MELE/VARCHETTA - "PIANURA, angolo dei Campi Flegrei" - Napoli, marzo 1992
* de CRISCIO Giuseppe - "Cenni Storici sul comune di Pianura" - Pozzuoli, 1911
 
[[Euripide]] scrive invece che Zeus concesse loro di vivere per sempre nel cielo e nella forma della [[costellazione dei Gemelli]]<ref name="euripide140"/> e come emblemi di immortalità e morte, altre leggende raccontano che i Dioscuri, come [[Eracle]], siano stati iniziati ai [[misteri eleusini]].
==Voci correlate==
*[[Chiesa di San Giorgio Martire (Napoli)]]
*[[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Pianura)]]
*[[Discarica di Pianura]]
 
== CollegamentiMitologia esternie culto romano ==
 
*[http://it-it.facebook.com/people/Noi-Del-Quartiere-Pianura/100002420784872 Pianura] su [[Facebook]]
Nato a [[Sparta]] (la loro patria), dal mito greco il loro culto ebbe anche la divinazione di renderli i protettori dei naviganti (poiché secondo la leggenda [[Poseidone]] affidò loro il potere di dominare il vento ed il mare) e dopo essersi diffuso nella [[Magna Grecia]], dal V secolo [[avanti Cristo]] fu assimilato presso i [[latini]] e divenne oggetto di venerazione da parte dei [[romani]].
 
Nell'[[antica Roma]] era presente anche un secondo tempio di [[età repubblicana]], ubicato in prossimità del [[Circo Flaminio]].
Nella [[Valle dei Templi]], ad [[Agrigento]], sono presenti rovine di un [[Tempio dei Dioscuri|tempio]] a loro dedicato.
 
 
[[File:Dioscuri (Pollux or Castor), Rome, Capitol.jpg|thumb|280px|left|Uno dei Diòscuri, sulla [[Cordonata (Roma)|Cordonata]] del [[Campidoglio]], a [[Roma]].]]
 
[[File: Dioscuri (Castor or Pollux), Rome, Capitol.jpg|thumb|280px|right||Uno dei Diòscuri, sulla [[Cordonata (Roma)|Cordonata]] del [[Campidoglio]], a [[Roma]].]]
 
Probabilmente l'assimilazione del mito greco presso i romani fu la conseguenza della trasmissione culturale avvenuta attraverso le colonie greche della [[Magna Grecia]] del sud Italia e la relativa conquista dal parte di Roma. </br>
Un'iscrizione arcaica latina del sesto o quinto secolo aC trovata a [[Lavinio]] che recita ''"Castorei Podlouqueique qurois"'' ("Per Castore e Polluce, i Dioscuri"), suggerisce una trasmissione diretta dai Greci e la parola "qurois" è praticamente una traslitterazione della parola greca ''"κούροις"'', mentre "Podlouquei" (Poliducei) è effettivamente una traslitterazione del greco ''"Πολυδεύκης"''<ref name ="uffa">Testo tradotto dalla voce di lingua inglese. Le fonti bibliotecarie sono allegate alla medesima voce</ref>.
 
A [[Roma]] (e con il nome di ''Càstori'') venivano ricordati nel [[Tempio dei Dioscuri]] collocato all'interno del [[Foro Romano]] e nelle vicinanze del [[Tempio di Vesta (Roma)|Tempio di Vesta]] che fu costruito per un voto ([[Voto (religione)|votum]]) offerto dal [[dittatore romano|dittatore]] [[Aulo Postumio Albo Regillense|Aulo Postumio]] durante la [[battaglia del Lago Regillo]] avvenuta nel 495 aC e la stessa istituzione del tempio può anche essere una forma di "evocatio", ovvero il trasferimento di una divinità tutelare da una città sconfitta a quella dei vincitori (Roma), dove il culto sarebbe offerto in cambio di favore. </br>
Secondo la leggenda, i Diòscuri combatterono alla testa dell'esercito romano e successivamente riportarono la notizia della vittoria a Roma<ref name="uffa"/>.
 
I Locridi della Magna Grecia avevano attribuito il loro successo a una leggendaria battaglia sulle rive dei Sagras all'intervento dei Diòscuri e la leggenda romana potrebbe avere origine dal racconto locrese e potrebbe fornire ulteriori prove della trasmissione culturale tra Roma e la Magna Grecia<ref name="uffa"/>.
 
[[File:Palazzo Reale.JPG|thumb|Le statue bronzee di Castore (nella foto a sinistra) e Polluce presidiano l'ingresso del [[Palazzo Reale di Torino]].]]
 
Agni anno il 15 luglio i romani dedicavano a loro una festività poiché credevano che li aiutassero sul campo di battaglia e l'emulazione dei dei gemellli li rendeva particolarmente attraenti per gli [[Ordine equestre|equites]] e la cavalleria romana. </br>
Durante i festeggiamenti, 1800 cavalieri sfilavano per le strade di Roma in uno spettacolo elaborato dove ogni cavaliere indossava un completo abbigliamento militare e qualsiasi altra decorazione avesse guadagnato durante la sua carriera<ref name="uffa"/>.
 
Castore e Polluce sono rappresentati anche nel [[Circo Massimo]] grazie all'utilizzo di uova come contagiri<ref name="uffa"/> (questo perché secondo una leggenda greca, Castore, Polluce e due delle loro sorelle ([[Elena (mitologia)|Elena]] e [[Clitennestra]]) nacquero dalla loro madre [[Leda]] dopo che Zeus per possederla si trasformò in un cigno ed invece di un normale parto la madre diede alla luce quattro uova).
 
Rrrr.
 
Il risultato della battaglia, inizialmente sfavorevole ai guerrieri dell'Urbe, si dice sia stato deciso dall'apparizione dei mitologici Dioscuri, Castore e Polluce.
Narra Dionigi d'Alicarnasso: «Nel corso del combattimento apparvero, tanto al dittatore Postumio quanto ai soldati, due cavalieri di età giovanile, assai superiori a chiunque altro per bellezza e per statura. Essi si posero alla testa della cavalleria romana e, respinto l'attacco dei Latini, li misero in fuga. È fama che quella sera stessa furono visti nel Foro romano due giovani di straordinaria bellezza, in abito militare, che sembravano reduci da un combattimento e portavano cavalli madidi di sudore. Essi abbeverarono gli animali e si lavarono alla sorgente che scaturisce presso il tempio di Vesta… e a quanti domandavano notizie, riferirono dell'andamento e dell'esito della battaglia e della piena vittoria dei Romani; quindi, allontanatisi dal Foro, non furono visti mai più». Sempre Dionigi dice che i Romani si resero conto che si trattava di un'apparizione miracolosa e rapidamente identificarono i due giovani con Castore e Polluce.
Tito Livio, invece, scrive che nel momento più drammatico della battaglia Aulo Postumio aveva fatto voto, in caso di vittoria, di erigere un tempio a Castore.
Questo episodio leggendario raccontato da Dionigi è successivo ad un episodio analogo, ugualmente leggendario: nel corso della battaglia del fiume Sagra combattuta intorno al 550 a.C. tra Locri e Crotone i soldati di Locri, meno armati e meno numerosi di quelli di Crotone, vinsero solo dopo il fondamentale intervento di due giovani a cavallo, di straordinaria bellezza e di grande valore, che anche in questo caso, a battaglia conclusa, apparvero a Locri per annunciare la vittoria. Anche loro furono identificati dai Locresi nei Dioscuri.
 
Secondo [[Virgilio]] parteciparono alla fondazione della città di [[Amyclae]] nel Lazio<ref>Virgilio, ''Eneide'', X.</ref>.
 
== Gli Etruschi Kastur e Pultuce ==
[[File:Dedication Dioskouroi Met L.2008.1.1.jpg|thumb|300px|left|Iscrizione Etrusca che li definisce "figli di Zeus" su una [[Ceramica a figure rosse]] (ca. 515–510 a.C.)]]
 
Gli Etruschi venerarono i Diòscuri con i nomi di ''Kastur'' e ''Pultuce'' che consideravano come "figli di [[Tinia]]" (la controparte etrusca di Zeus) ed allo stesso modo dei greci potevano anche raffigurarli simbolicamente come ad esempio nei dipinti della ''Tomba del Triclinio'' ritrovata a [[Tarquinia]] e dove è dipinto un [[lectisternio]] dedicato a loro. </br>
Particolare e la riproduzione dei due [[pileo|pilei]] a punta e coronati di alloro molto simili ai berretti usati dai [[frigi]] e con cui i Diòscuri venivano raffigurati anche nel culto romano<ref name="uffa"/>.
 
== Nel culto cristiano ==
 
Nonostante l'avvento del cristianesimo e l'impoverimento delle libertà di pensiero e di culto, nei riguardi dei Diòscuri continuò comunque una forma di venerazione popolare che assorbì la loro iconografia con quella della nuova religione e tanto che sia nelle ceramiche che nelle sculture del Nord Africa del IV secolo venivano raffigurati accanto ai [[Dodici Apostoli]], la [[Resurrezione di Lazzaro]] o con [[San Pietro]]. </br>
Nel V secolo [[papa Gelasio I]] attestò la presenza di un "culto di Castore" che la gente non voleva abbandonare ed in seguito la chiesa assunse un atteggiamento ambivalente, rifiutando l'immortalità dei Diòscuri ma cercando di sostituirli con coppie cristiane equivalenti per arrivare a mettere [[San Pietro|Pietro]] e [[San Paolo|Paolo]] come [[patroni]] dei viaggi (Castore e Polluce lo erano dei marinai) ed i santi [[Cosma e Damiano]] come '''santi medici'''<ref name="uffa"/>.
 
== Analogie indoeuropee ==
L'incontro di gemelli nella mitologia non è raro poiché, oltre alla presenza dei Dioòscuri nella mitologia greca, romena ed etrusca, altre mitologie [[Indoeuropei|Indoeuropee]] hanno i loro equivalenti.
 
* Nel [[Veda]], il libro sacro degli [[Arii]] sono citati gli [[Ashvin]] che, al pari dei Diòscuri, vengono identificati con la costellazione dei Gemelli
 
* Nella [[mitologia baltica]] esistono gli ''Ašvieniai'' degli antichi [[Lituani]] e che prendono il nome di ''Dieva'' per gli antichi [[Lettoni]]
 
* Nella [[mitologia baltica]] Castore è l'equivalente di ''Autrympus'' e Polluce di ''Potrympus'' che sono considerati divinità come altri dei del loro Pantheon
 
* Nella [[mitologia germanica]] del popolo dei [[Naarvali]] esistono gli [[Alcis]], altrettanto ritenuti divini e da [[Tacito]] direttamente associati ai Diòscuri<ref>[[Tacito]], ''[[De origine et situ Germanorum]]'', XVIII</ref>.
 
== Iconografia ==
 
[[File:Follis-Maxentius-s3776.jpg|thumb|Moneta romana di [[Massenzio]] con i Diòscuri sul retro]]
[[File:Quinarius.jpg|thumb|I Diòscuri nel rovescio di un [[quinario (moneta)|quinario]] [[Repubblica Romana|repubblicano romano]]]]
 
== Note ==
<references />
 
{{Portale|mitologia greca}}
{{Suddivisioni di Napoli}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Geografia|Napoli}}
 
[[Categoria:QuartieriRe didella Napolimitologia greca]]
[[Categoria:Comuni della Campania soppressi]]
[[Categoria:Zona flegrea di Napoli]]