Valle Olona e SuperWASP: differenze tra le pagine

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{{Organizzazione
{{Valle
|Nome = Super Wide Angle Search for Planets
|nomevalle=Valle Olona
|imageImmagine =Olona0001 sw8cams.jpg
|Dimensione immagine = 230
|image_text= La Valle Olona nella zona di [[Malnate]].
|Abbreviazione = SuperWASP
|nazione={{ITA}}
|Fondazione = [[2006]]
|regione={{IT-LOM}}
|Scopo = ricerca di pianeti extrasolari
|provincia={{IT-VA}}
|Area = [[La Palma]] ([[Isole Canarie]], [[Spagna]]) e <br>[[Sutherland (Sudafrica)|Sutherland]] ([[Sudafrica]])
|comuni= <small>[[Varese]], [[Induno Olona]], [[Malnate]], [[Vedano Olona]], [[Lozza]], [[Castiglione Olona]], [[Lonate Ceppino]], [[Gornate Olona]], [[Castelseprio]], [[Cairate]], [[Solbiate Olona]], [[Fagnano Olona]], [[Gorla Maggiore]], [[Gorla Minore]], [[Olgiate Olona]], [[Marnate]], [[Castellanza]]</small>
|fiume=[[Olona]]
|superficie=
|altitudine= Da 216 a 718
|nomeabitanti=Valligiani
|sito=http://www.valleolona.com/
}}
La '''Valle Olona''' è una [[valle]] che inizia a sud di Bregazzana, [[Frazione (geografia)|frazione]] di [[Varese]], e termina a [[Castellanza]].
La valle è stata scavata in parte dai ghiacci dell'ultima glaciazione e in parte dall'[[Olona]]<ref name="ValleOlona">{{cita web|1=http://www.valleolona.com/storia/olona/scheda.htm|titolo=Valleolona - Sintesi del contenuto della pagina del link di riferimento|accesso=10-12-2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150328190857/http://www.valleolona.com/storia/olona/scheda.htm#|dataarchivio=28 marzo 2015|urlmorto=sì}}</ref>.
 
'''SuperWASP''' ('''W'''ide '''A'''ngle '''S'''earch for '''P'''lanets) è un'organizzazione internazionale di ricerca di [[Pianeta extrasolare|pianeti extrasolari]] tramite il metodo del transito, analizzando contemporaneamente vaste aree della volta celeste (osservazioni "ultra-wide angle"). L'organizzazione punta ad analizzare tutte le [[Stella|stelle]] visibili nel cielo fino alla [[Magnitudine apparente|magnitudine]] 15.
In genere è caratterizzata da un fondovalle senza centri abitati se non per l'eccezione di [[Castegnate]] (costituente la parte cosiddetta "in giò" di Castellanza e situata allo sbocco della vallata) e delle due frazioni di [[Gornate-Olona|Gornate Olona]] (Torba<ref name="MonasteroDiTorba">{{cita web|url=http://www.fondoambiente.it/beni/monastero-di-torba-.asp|titolo=Fondoambiente - Sintesi del contenuto della pagina del link di riferimento|accesso=10-12-2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111109025033/http://www.fondoambiente.it/beni/monastero-di-torba-.asp|dataarchivio=9 novembre 2011}}</ref> e San Pancrazio). Più a nord invece, uno degli ultimi centri ancora abitati è quello dei Mulini di [[Gurone#Vita e storia della valle|Gurone]], il luogo oggi ospitante la diga destinata a proteggere i paesi sottostanti dal rischio di esondazioni del fiume<ref name="Diga1">{{cita web|url=http://www.malnate.org/ARCHIVI%20INDICE/Archivio%202010/diga%20Olona%2025%20feb%20010%20Prova%20di%20allagamento.html|titolo=Allagamento della zona|accesso=03-11-2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100508005501/http://www.malnate.org/ARCHIVI%20INDICE/Archivio%202010/diga%20Olona%2025%20feb%20010%20Prova%20di%20allagamento.html|dataarchivio=8 maggio 2010}}</ref>.
 
== Equipaggiamenti ==
Sul fondovalle e disseminati tra le numerose [[Zona umida|zone umide]] ed i boschi di [[latifoglie]] che ne caratterizzano le pendici circostanti, è spesso riscontrabile la presenza di parte dei [[Archeologia industriale in provincia di Varese|complessi industriali dismessi o abbandonati]] appartenenti a questo versante della Provincia di Varese ed altrettanti [[Mulino ad acqua|mulini ad acqua]], un tempo parti integranti delle economie locali.
SuperWASP consta di due telescopi robotizzati, il SuperWASP-North all'[[Osservatorio del Roque de los Muchachos]] nell'isola di La Palma nelle Canarie e SuperWASP-South presso il [[South African Astronomical Observatory]] in Sud Africa. Ogni osservatorio utilizza un array di otto lenti Canon 200&nbsp;mm f1.8 supportate da un [[Charge Coupled Device|CCD]] 2k x 2k di alta qualità per applicazioni scientifiche. I sensori ottici sono montati su un telescopio equatoriale costruito dalla [[Optical Mechanics, Inc.]].<ref>{{Cita web|url=https://ipfs.io/ipfs/QmXoypizjW3WknFiJnKLwHCnL72vedxjQkDDP1mXWo6uco/wiki/Optical_Mechanics%2C_Inc..html|titolo=Optical Mechanics, Inc.|lingua=en|accesso=22 aprile 2018}}</ref> Il largo campo visivo delle lenti consente di coprire per ogni osservazione fino a 500 gradi quadrati.
 
== Funzionamento ==
Nella valle è anche presente il tracciato della [[Ferrovia della Valmorea]], un tempo abbandonato ed oggi trasformato in pista ciclopedonale nel tratto tra Castellanza a [[Castiglione Olona]]<ref name="Ciclopedonale">{{cita web|url=http://www.provincia.va.it/code/11379|titolo = Provincia di Varese - Sintesi della pagina di riferimento|accesso=10-12-2011}}</ref> ed invece ristrutturato per poter ospitare un treno turistico sulla tratta [[Malnate]]-[[Mendrisio]].
Gli osservatori controllano costantemente il cielo e approssimativamente ogni minuto catturano un'immagine, generando circa 100 Gb di dati ogni notte. Usando il [[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari#Transito|metodo del transito]], i dati prodotti dai telescopi vengono analizzati alla ricerca di variazioni di luminosità delle stelle. Variazioni della luminosità di una stella potrebbero indicare il passaggio di un pianeta tra la stella e il telescopio. Si spera che il progetto SuperWASP rivoluzioni le conoscenze sulla formazione dei pianeti extrasolari e apra la strada a future missioni di ricerca di pianeti simili alla Terra.
 
== Fondatori ==
La valle dovrebbe inoltre essere attraversata dalla Ciclovia Olona Lura, un itinerario ad anello di 165km in grado di connetterla al torrente [[Lura (fiume)|Lura]] lungo l'itinerario europeo [[EuroVelo 5]].
SuperWASP opera grazie a un consorzio di otto istituzioni accademiche:
* [[Università di Cambridge]]
* [[Instituto de Astrofísica de Canarias]]
* [[Isaac Newton Group of Telescopes]]
* [[Keele University]]
* [[Università di Leicester]]
* [[Open University]]
* [[Queen's University Belfast]]
* [[Università di St. Andrews]].
 
==Geografia fisicaScoperte ==
{{Vedi anche|GeografiaLista delladei Lombardiapianeti scoperti dal progetto SuperWASP}}
Il 26 settembre [[2006]] venne annunciata la scoperta dei primi due pianeti extrasolari, [[WASP-1 b]] (orbitante a 6 milioni di km dalla sua stella con un periodo di 2,5 giorni) e [[WASP-2 b]] (orbitante a 4,5 milioni di km e con un periodo di 2 giorni).<ref name="superwasp">{{Cita web |url=http://www.superwasp.org/press_release/wasp_pressrelease_v9.pdf |titolo=Wide-eyed Telescope Finds its First Transiting Planets Around Distant Stars |accesso=12 dicembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100612224914/http://superwasp.org/press_release/wasp_pressrelease_v9.pdf |dataarchivio=12 giugno 2010 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita news|autore =Jonathan Amos|editore=BBC News|url =http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/5378562.stm|titolo =Planets have scientists buzzing|giorno =26|mese =settembre|anno =2006}}</ref>
===Territorio===
[[File:Fagnano3.JPG|thumb|left|Scorcio della Valle Olona dal castello di [[Fagnano Olona]]. In questa immagine l'Olona scorre all'interno del filare alberato, di fronte agli stabilimenti industriali]]
[[File:Gurone, L'Olona fotografato dall'argine nord dei Mulini.jpg|thumb|Il fiume Olona nei pressi di Gurone, frazione del comune di Malnate, in provincia di Varese]]
 
Il 31 ottobre [[2007]] il team ha annunciato la scoperta di tre ulteriori pianeti: [[WASP-3 b]], [[WASP-4 b]] e [[WASP-5 b]].<ref>[http://www.ing.iac.es/PR/press/wasp3b_stfc.html Three New Planets Announced by UK's Planet Hunters]</ref> Tutti e tre i pianeti sono simili a [[Giove (astronomia)|Giove]] in quanto a massa e sono così vicini alle rispettive stelle che i loro [[Periodo di rivoluzione|periodi orbitali]] sono tutti inferiori ai due giorni, tra i minori scoperti all'epoca. Per la grande vicinanza alla loro stella la temperatura superficiale dei pianeti è probabilmente superiore ai 2000 gradi [[Celsius]]. Le tre scoperte rendono il SuperWASP il primo e unico progetto di ricerca di pianeti extrasolari a scoprire pianeti in entrambi gli emisferi celesti, usando la tecnica del transito. WASP-4 b e WASP-5 b sono i primi pianeti scoperti dall'osservatorio sudafricano, mentre WASP-3 b è il terzo pianeta scoperto dall'osservatorio di La Palma.
Situata a sud della [[Valmorea (valle)|Valmorea]] (che è solcata dal torrente [[Gaggiolo (torrente)|Lanza]]) e della valle incisa dal torrente [[Bevera (affluente dell'Olona)|Bevera]], la Valle Olona raccoglie le acque dell'Olona e dei suoi affluenti lungo la parte sud orientale della [[provincia di Varese]].
 
Il pianeta [[WASP-9 b]] manca dal catalogo in quanto l'oggetto dopo la pubblicazione si rivelò essere un falso positivo in un sistema di [[Binaria ad eclisse|binarie ad eclisse]] strettamente interagenti, e quindi venne rimosso dall'elenco delle scoperte. Ad oggi non sono ancora state pubblicate le coordinate della stella.<ref>{{Cita libro|autore=Michael Perryman|titolo=The Exoplanet Handbook|url=https://books.google.it/books?id=xekY6FuKuAcC&pg=PA107&lpg=PA107&dq=WASP-9+b+planet++false+positive+wasp&source=bl&ots=4lhI1xcv_I&sig=bJXgZQ8bjVRon7H7OJwitvZTcfk&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi_r-ey5M7aAhUMnRQKHS3xD4kQ6AEIVjAJ#v=onepage&q&f=false|editore=Cambridge University Press|p=}}</ref>
La [[Valle]] Olona inizia a sud di Bregazzana, [[Frazione (geografia)|frazione]] di [[Varese]], in corrispondenza della confluenza del ramo dell'Olona che proviene dalla [[Val di Rasa]] e di quello che ha origine in [[Valganna (valle)|Valganna]], confluenza che forma un unico corso d'acqua che prosegue poi fino a [[Milano]], dove termina il suo percorso sfociando nel [[Lambro Meridionale]].
 
Il 1º aprile [[2008]] viene annunciata la scoperta di [[WASP-12 b]], che infranse numerosi record. Il pianeta all'epoca era il più grande, il più caldo e il più vicino a una stella di tipo solare mai scoperto, e successivi studi ne scoprirono la particolare composizione; il pianeta infatti abbonda di [[carbonio]], il suo rapporto con l'[[ossigeno]] è circa il doppio di quello dei [[gigante gassoso|giganti gassosi]] del [[sistema solare]], ed è quindi il primo [[pianeta di carbonio]] mai scoperto.<ref name=Diamante>{{Cita news|autore = Corrado Ruscica|url = http://astronomicamentis.blogosfere.it/2010/12/wasp-12b-il-primo-esopianeta-con-atmosfera-ricca-di-carbonio.html|titolo = WASP-12b, un esopianeta di diamante?|giorno = 9|mese = dicembre|anno = 2010|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120118130241/http://astronomicamentis.blogosfere.it/2010/12/wasp-12b-il-primo-esopianeta-con-atmosfera-ricca-di-carbonio.html|dataarchivio = 18 gennaio 2012}}</ref>.
I citati torrenti Lanza e Bevera confluiscono quindi a sud della formazione dell'Olona come un uni corso d'acqua, dato che hanno, perlomeno nel primo tratto, un [[bacino idrografico]] indipendente, visto che le loro sorgenti si trovano relativamente distanti e – come già accennato – più a nord rispetto a quelle dell'Olona.
 
Nell'agosto del 2009 è stata annunciata la scoperta di [[WASP-17 b]], ritenuto il primo pianeta scoperto ad orbitare nella direzione opposta a quella di rotazione della sua stella, [[WASP-17]].<ref>{{Cita web|url=https://www.space.com/7125-newfound-planet-orbits.html|titolo=Newfound Planet Orbits Backward|sito=space.com|data=12 agosto 2009|lingua=en}}</ref>
Oltre che dalla fonte principale, che si trova in località Fornaci della Riana, alla [[Rasa di Varese]], frazione dell'omonimo capoluogo di provincia, il fiume sgorga infatti anche da altre cinque piccole sorgenti<ref name=valleolonastoria>{{cita web|url=http://www.valleolona.com/storia/olona/scheda.htm|titolo=Valleolona - Il Fiume Olona: Storia|accesso=11 agosto 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150328190857/http://www.valleolona.com/storia/olona/scheda.htm|dataarchivio=28 marzo 2015}}</ref>, due in Val di Rasa e tre in Valganna<ref name="Cita|Macchione|p. 19">{{Cita|Macchione|p. 19}}.</ref>; queste sorgenti danno poi luogo a due citati rami che si uniscono a valle di Bregazzana<ref name="Cita|Macchione|p. 19"/>.
[[File:Parco Bosco dei Ronchi - Legnano (9).JPG|thumb|Scorcio dei "ronchi" di Legnano, che si trovano nell'[[Parco Bosco dei Ronchi e Parco ex-ILA|omonimo parco]]. A Legnano i [[Pianalto|pianalti]] morenici formati dall'Olona sono chiamati con l'appellativo di "ronchi"<ref name="contrada">{{cita web|url=http://www.contradalegnarello.it/la-contrada/|titolo=La contrada e il suo territorio|editore=contradalegnarello.it|accesso=18 giugno 2016}}</ref>]]
 
Nel gennaio 2013 il progetto contava 73 pianeti transitanti scoperti in entrambi gli emisferi celesti e 3 candidati individuati tramite [[metodo delle variazioni di transito]], più un falso positivo. Tali pianeti fanno quasi tutti parte della categoria dei [[Pianeta gioviano caldo|pianeti gioviani caldi]] e appartengono quasi tutti a sistemi planetari con un solo membro, eccetto per WASP-3, [[WASP-10]] e [[WASP-12]]. Tali sistemi sono appunto quelli che ospitano i tre pianeti ipotizzati per spiegare alcune anomalie orbitali e di transito, e sono probabilmente o non transitanti o troppo piccoli per essere rivelati da WASP.
Dopo aver tagliato in direzione sud-est la provincia di Varese, la Valle Olona termina a [[Castellanza]], dove si stemperano, da un punto di vista altimetrico, i pendii ai suoi lati: da Castellanza in poi l'Olona inizia a scorrere, da un punto di vista [[Geomorfologia|geomorfologico]], in pianura. Il punto più basso della Valle Olona si trova a Castellanza (216 [[Metri sul livello del mare|m s.l.m.]]), mentre quello più alto è rappresentato dal Pian Valdes, che ha un'altitudine massima di 718 m s.l.m.<ref>{{cita web|url=http://www.caitrezzo.eu/sito/wp-content/files/via_verde_varesina.pdf|titolo=Via Verde Varesina|accesso=29 novembre 2018}}</ref>
È capitato inoltre che alcuni pianeti siano stati identificati contemporaneamente dal team di WASP e da quello del [[progetto HATNet]]. Il loro nome è deciso in base a quale team ha enunciato per primo la scoperta, seguito dal nome del progetto secondo arrivato.
 
Nel 2017, un gruppo di astronomi presso l'università di Cambridge ha scoperto la più piccola stella sino ad allora rilevata. [[EBLM J0555-57Ab]], probabilmente una nana ultra fredda distante circa 600 anni luce dalla terra ha una massa paragonabile a quella di [[TRAPPIST-1]] ma un raggio del 30% più piccolo<ref>{{Cita web|url=http://www.astronomy.com/news/2017/07/tiny-new-star|titolo=Astronomers just discovered the smallest star ever|autore=A Boetticher et al|lingua=en}}</ref>.
Il perimetro del territorio della Valle Olona comprende parte delle aree comunali delle municipalità di Varese, [[Induno Olona]], Malnate, [[Vedano Olona]], [[Lozza]], Castiglione Olona, [[Lonate Ceppino]], Gornate Olona, [[Castelseprio]], [[Cairate]], [[Solbiate Olona]], [[Fagnano Olona]], [[Gorla Maggiore]], [[Gorla Minore]], [[Olgiate Olona]], [[Marnate]] e Castellanza, più alcune zone dei comuni confinanti che occupano parte dei [[Pianalto|pianalti]] [[Morena|morenici]]<ref>Giorgio De Cesare, ''Le stagioni in Valle Olona'' pagina 17, GMC Editore - Induno Olona Dicembre1999</ref> facenti parte dell'[[idrografia]] dell'Olona: questo è il caso, ad esempio, dei comuni di [[Busto Arsizio]] e [[Tradate]].
 
===Idrografia===
L'Olona, il fiume che dà il nome alla valle, riceve numerosi affluenti che nascono dalle colline circostanti come la [[Bevera (affluente dell'Olona)|Bevera]], il [[Gaggiolo (torrente)|Lanza]] (detto anche ''Ranza'', ''Anza'', ''Clivio'' o ''Gaggiolo''), il Fogascè (detto anche ''Gerre''), la [[Quadronna]], la [[Selvagna]], il [[Mornaga (torrente)|Mornaga]], il [[Riale delle Selve]], il Marubbio, il Valdessera, il Riale San Pancrazio, il Riale di Torba, il Riale di Castelseprio ed il [[Rile]]-[[Tenore (torrente)|Tenore]].
 
In Valle Olona si trovano alcune zone umide:
*Lo ''Stagno Buzonel'' si trova nel fondovalle tra [[Castelseprio]] e [[Lonate Ceppino]], ed è alimentato dal torrente ''Bozzone'', che in seguito confluisce nell'Olona.
*Lo ''Stagno di Cairate'', posto al confine tra [[Cairate]] e [[Lonate Ceppino]] ed è alimentato da alcune risorgive.
*Il ''Refreddo'' o ''Fontanile Crotto'', è invece un corso d'acqua che sgorga in località ''Crotto Valle Olona'' (nel fondovalle di Castelseprio) e confluisce nell'Olona poco più a valle.
 
===Geologia===
[[File:Piccolo Stelvio Go - panoramio.jpg|thumb|Il "Piccolo Stelvio", che si trova tra [[Castiglione Olona]] e [[Morazzone]] e che è chiamato in questo modo perché è presente un dislivello di circa 153 metri<ref name="piccolo-stelvio">{{cita web|url=https://www.ciclistiamo.it/altimetrie/salite/lombardia/piccolo-stelvio/|titolo=Piccolo Stelvio|accesso=4 settembre 2017|sito=www.ciclistiamo.it}}</ref>. È uno dei passaggi fissi della [[Coppa Bernocchi]], [[corsa in linea]] maschile di [[ciclismo su strada]] con partenza e arrivo a [[Legnano]]]]
 
Essendo una valle formatasi durante la [[Glaciazione di Riss]] e dall'azione erosiva del [[ghiacciaio]] che scendeva dal [[Lago di Lugano|Ceresio]], il suo profilo trasversale mostra la caratteristica forma ad 'U' presente in tutte le valli che hanno avuto la stessa origine ed in cui, dopo il ritiro dei ghiacci, abbia preso a scorrere uno o più corsi d'acqua.
 
Questi fiumi o torrenti, nel corso dei secoli successivi e durante l'ultimo periodo diluviale ne hanno dapprima riempito parte delle [[terreni alluvionali|zone alluvionali]] con [[ghiaia]] e [[Sabbia#Natura e composizione della sabbia|sabbia]] ed in seguito, nel corso delle ripetute piene alluvionali, vi hanno depositato buona parte dei sedimenti terrosi su cui oggi crescono le varie forme di vita vegetale.
 
===Clima===
{{Vedi anche|Stazione meteorologica di Milano Malpensa}}
 
Il clima è di [[Clima continentale|tipo continentale]] fatto di estati calde e moderatamente piovose ed un'[[umidità]] sempre molto elevata. Gli inverni sono freddi e con varie settimane di [[gelo]] E spesso, per non dire sempre, si presentano giorni di [[neve]].
 
La ventilazione è in genere piuttosto scarsa ma molto dipende anche dalle zone più o meno esposte a questo fenomeno, tanto che se nella zona di valle posta direttamente a sud delle [[Prealpi Varesine]] si può incorrere in una giornata resa serena da un alito di vento, nell'[[Altomilanese]] (specialmente nel periodo invernale) perdura la [[nebbia]].
 
==Storia==
===Il Medioevo===
{{vedi anche|Battaglia di Legnano}}
[[File:Meister von Castelseprio 001.jpg|thumb|left|''Sogno di San Giuseppe'', uno degli [[affreschi di Castelseprio]]]]
 
Dato che la Valle Olona termina a Castellanza, la confinante [[Legnano]], che si trova poco più a sud lungo l'[[Olona]], fu scelta non casualmente dalla [[Lega Lombarda]] come luogo per collocare il [[Carroccio]], simbolo delle autonomie comunali, durante la quinta e ultima discesa di [[Federico Barbarossa]], che era in lotta con i [[Comune medievale|comuni mediavali]] del [[Nord Italia]]: questo scontro culminò con la vittoria comunale nella [[battaglia di Legnano]] (29 maggio 1176) concludendosi poi con la [[pace di Costanza]] (25 giugno 1183), con la quale l'Imperatore riconobbe la Lega Lombarda dando concessioni amministrative, politiche e giudiziarie ai comuni e ponendo ufficialmente fine al suo tentativo di egemonizzare l'Italia Settentrionale<ref name="studiamedievalis">{{cita web|url=http://studiamedievalis.wordpress.com/2013/12/30/federico-i-e-i-comuni/|titolo=Federico I e i comuni|accesso=2 ottobre 2014}}</ref><ref name="Cita|D'Ilario, 1976|p. 155">{{Cita|D'Ilario, 1976|p. 155}}.</ref>.
 
All'epoca il [[Borgo (geografia)|borgo]] di Legnano rappresentava per chi proveniva da Nord un facile accesso al contado milanese, dato che si trovava allo sbocco della Valle Olona<ref name="Cita|Autori vari|p. 18">{{Cita|Autori vari|p. 18}}.</ref>; tale varco doveva essere quindi chiuso e strenuamente difeso in caso di attacchi militari destinati a Milano, che erano agevolati anche dalla presenza di un'importante strada che esisteva fin dall'epoca romana, la [[via Severiana Augusta]], che congiungeva ''[[Mediolanum]]'' (la moderna [[Milano]]) con il ''Verbanus Lacus'' (il Lago Verbano, ovvero il [[Lago Maggiore]]<ref name="Cita|Autori vari|p. 14">{{Cita|Autori vari|p. 14}}.</ref>), e da qui al [[passo del Sempione]] ([[Lingua latina|lat.]] ''Summo Plano'')<ref name="Marinoni p. 38">{{Cita|Marinoni|p. 38}}.</ref>.
 
La Valle Olona era il cuore del [[Contado del Seprio]]<ref>Matteo Colaone, ''Il Seprio. I luoghi, la storia, il mistero di una regione nascosta'', Menaresta Editore, Monza, 2011</ref>, della cui capitale conserva tuttora le rovine nel comune di [[Castelseprio]].Nel [[1287]] tutto il [[Seprio]] fu ufficialmente annesso alla Signoria dei [[Visconti]], che nel [[1395]] divenne il [[Ducato di Milano]] ed a cui la stessa Valle appartenne fino all'epoca napoleonica<ref name="CapitanoDelSeprio">{{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/ricerca/?q=Francesco+Sforza+al+capitano+del+Seprio|titolo=Beni cultirali della Lombardia - Si vedano le numerose lettere scritte da Francesco Sforza al capitano del Seprio|accesso=10-12-2011}}</ref>. Sin dal [[Medioevo]] questa parte del territorio [[Lombardia|lombardo]] fu tra i maggiormente sfruttati perché grazie alla presenza del fiume e dei suoi affluenti, fu possibile l'edificazione di numerosi mulini destinati a sfruttare la forza motrice delle acque per azionare le macine, i magli, i frantoi e le [[Segheria|segherie]] necessarie alla lavorazione dei prodotti locali come il legno, il grano ed i semi oleosi del [[ravizzone]] e della [[colza]]<ref>Alberto Garlandini, Il patrimonio industriale tra tutela e cancellazione: un problema di politica culturale, pagina 291, Annali della fondazione Luigi Micheletti N. 3, 1987</ref>. Nel [[1610]], quando venne creato il [[consorzio del fiume Olona]] per disciplinare l'uso di queste acque, i mulini sull'Olona (distribuiti sull'intero corso a monte di [[Rho]]) erano 116 ed erano forniti di 463 [[Rodigine|rodigini]].
 
===L'Ottocento e l'industrializzazione===
[[File:Cotonificio Cantoni Legnano2.JPG|thumb|left|Il Cotonificio Cantoni di Legnano. Al centro si può vedere il fiume Olona canalizzato per poter meglio permettere l'[[Uso dell'acqua del fiume Olona|uso delle sue acque]]]]
 
Verso la metà dell'Ottocento e durante il primo sviluppo dell'[[Industrializzazione]], anche i sistemi di sfruttamento della Valle subirono un cambiamento ed i mulini vennero soppiantati (oppure affiancati), da complessi industriali più fruttosi e moderni come i cotonifici (ad esempio il [[Cotonificio Cantoni]] di Legnano, il Cotonificio Ponti di Solbiate Olona ed il Cotonificio Enrico Candiani di Fagnano Olona), le concerie (Conceria Fraschini di Varese), le cartiere ([[Cartiera Vita Mayer|Cartiera Vita-Mayer]] di Cairate e Cartiere Molina di Varese e Malnate), oppure le fornaci da laterizi o calce, ed ancora da impianti di filatura o tintoria.
 
Tra il 1826 e il 1828, durante i lavori di rifacimento di [[Porta Garibaldi (Milano)|Porta Comasina spagnola]] (dal 1860 chiamata "Porta Garibaldi") in stile [[Neoclassicismo a Milano|neoclassico]], furono aggiunte, sopra questa [[Porte e pusterle di Milano|porta di Milano]], quattro statue colossali, opera di [[Giambattista Perabò]], che simboleggiano [[Allegoria|allegoricamente]] i principali fiumi della Lombardia: [[Po]], [[Adda]], [[Ticino (fiume)|Ticino]] e Olona<ref>{{cita web|url=https://vecchiamilano.wordpress.com/2010/12/30/porta-comasina/|titolo=Porta Comasina|accesso=29 novembre 2018}}</ref>.
[[File:1354 - Milano - Giacomo Moraglia - Porta Garibaldi (1823) - Foto Giovanni Dall'Orto, 24-Sept-2007.jpg|thumb|Due delle quattro statue che ornano Porta Garibaldi a Milano e che rappresentano allegoricamente i maggiori fiumi lombardi: sulla sinistra l'Olona, sulla destra invece l'Adda. Sull'altro lato della porta sono raffigurati il Po e il Ticino]]
 
La valle e la [[conurbazione dell'Olona]] divennero quindi una delle maggiori aree industriali italiane e l'utilizzo intensivo delle sue acque, sia come forza motrice che per le lavorazioni dirette, ebbe un tale risvolto inquinante sul suo fiume principale che lo condusse a divenire il corso d'acqua più inquinato d'Italia<ref name="PiùInquinatoDItalia">{{cita web|url=http://www.consorziofiumeolona.org/dettaglio.asp?id_articolo=374&id_categoria=Rassegna%20stampa|titolo=Consorzio del Fiume Olona - Sintesi delle prime tre righe della pagina di riferimento|accesso=10-12-2011}}</ref>. Un triste primato avvicinato solo dal [[Lambro]], il [[Seveso (fiume)|Seveso]], la [[Lura (fiume)|Lura]], il [[Mella (fiume)|Mella]] e l'[[Arno (torrente)|Arno]], gli altri fiumi della Lombardia che tuttora attraversano le zone a più alta concentrazione industriale.
 
Dopo l'avvio della nuova era dell'[[economia industriale]] avvenuto negli [[anni 1970|anni settanta]] ed al conseguente periodo di crisi e di fallimenti che afflisse l'economia delle industrie presenti nella valle (spesso messe in ginocchio anche dalle frequenti [[Esondazione|esondazioni]]), il fiume ha costantemente migliorato la qualità delle acque fino a riaggiungere e superare il grado ''sufficiente'' nel tratto tra Varese e Castellanza<ref name="PiùInquinatoDItalia1">{{cita web|url=http://www.consorziofiumeolona.org/dettaglio.asp?id_articolo=374&id_categoria=Rassegna%20stampa|titolo=Consorzio del Fiume Olona - Sintesi del contenuto dell'intera pagina di riferimento|accesso=10-12-2011}}</ref> ed oggi, con l'istituzione di due Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS) che tutelano il fondovalle, si può finalmente asserire che anche la natura della valle è tornata in primo piano.
 
== Aree protette ==
=== Il Parco Valle del Lanza ===
{{vedi anche|Parco Valle del Lanza}}
 
Il [[Parco Valle del Lanza]] è un'[[Parco locale di interesse sovracomunale|area protetta di interesse sovracomunale]] situata a ridosso del confine con la [[Confederazione Elvetica]] delle provincie [[provincia di Varese|Varese]] e [[provincia di Como|Como]], nella parte occidentale dell'arco collinare pedemontano lombardo, compreso tra i fiumi [[Adda]] e [[Ticino (fiume)|Ticino]], il PLIS si sviluppa attorno alla valle del fiume [[Gaggiolo (torrente)|Lanza]] (conosciuto anche come Gaggiolo o Ranza) che nasce sulle pendici meridionali del [[Monte San Giorgio (Canton Ticino)|Monte San Giorgio]] (Canton Ticino), e confluisce nell'[[Olona]] nel Comune di Malnate.
 
=== Il Parco Rile Tenore Olona ===
{{vedi anche|Parco Rile Tenore Olona}}
[[File:Rio Lanza a Malnate-2.JPG|thumb|Il torrente [[Gaggiolo (torrente)|Lanza]], che confluisce nell'Olona a [[Malnate]]]]
 
Il [[Parco Rile Tenore Olona]] (comunemente detto RTO), tutela la valle nei territori di [[Lozza]], [[Castiglione Olona]], [[Gornate Olona]], [[Castelseprio]] e [[Lonate Ceppino]]; il parco interessa anche il pianalto morenico ad ovest dell'Olona (comuni di [[Gazzada Schianno]], [[Morazzone]], [[Caronno Varesino]] e [[Carnago]]), dove scorrono il [[Rile]] ed il Tenore. Il Parco RTO ha sede a [[Castiglione Olona]], il comune che ha maggiormente voluto l'istituzione di questo ente, avvenuta nel 2006.
 
===Il Parco del Medio Olona===
{{vedi anche|Parco del Medio Olona}}
Il [[Parco del Medio Olona]] tutela invece la valle nei territori di [[Fagnano Olona]], [[Gorla Maggiore]], [[Solbiate Olona]], [[Gorla Minore]], [[Olgiate Olona]] e [[Marnate]]; di sua competenza anche l'area solcata dal [[torrente Tenore]] a Fagnano ed alcuni boschi ad est di Gorla Maggiore, nei quali scorre il Fontanile di Tradate. Il Parco del Medio Olona, istituito nel 2006, ha sede a [[Fagnano Olona]].
 
=== Il Parco del bosco del Rugareto ===
{{vedi anche|Parco del bosco del Rugareto}}
[[File:San Paolo Castrum Castelseprio.JPG|thumb|I resti della chiesa di San Paolo, nel Parco archeologico di Castelseprio]]
 
Il [[Parco del bosco del Rugareto]] è un'[[Parchi locali di interesse sovracomunale|area protetta di interesse sovracomunale]] che si sviluppa ad est della valle dell’Olona fino ad arrivare alla [[pineta di Tradate]]. Ha una superficie di circa 1400 [[ettaro|ettari]] e si estende sul territorio dei [[Comune (Italia)|Comuni]] di [[Cislago]], [[Marnate]], [[Gorla Minore]] in [[Provincia di Varese]] e [[Rescaldina]] in [[Provincia di Milano]]. Tra i boschi del parco scorrono tre torrenti: il [[Fontanile di Tradate]], il [[Gradeluso]] (o Bozzentino) ed il [[Bozzente]]. Quest'ultimo è l'unico ad avere una portata propria costante anche in periodi di scarse precipitazioni.
 
===Il Parco archeologico di Castelseprio===
{{vedi anche|Parco archeologico di Castelseprio}}
 
Un altro parco di rilevante importanza è il [[Parco archeologico di Castelseprio]], ricco di ritrovamenti dell'età preistorica e della storia che ne ha caratterizzato l'intera zona dal medioevo fino all'[[Storia moderna|età moderna]]. È costituito dai ruderi dell'omonimo [[castello|insediamento fortificato]] e del suo borgo, nonché dalla poco distante [[chiesa di Santa Maria foris portas]]. Dello stesso ''unicum'' archeologico è il [[Monastero di Torba]], che è però gestito dal [[Fondo per l'Ambiente Italiano|FAI]]. Dichiarato il 26 giugno [[2011]] [[Patrimonio dell'Umanità]] dall'[[Unesco]], il parco è stato istituito successivamente alla riscoperta del sito da parte di [[Gian Piero Bognetti]] negli [[anni 1950|anni cinquanta]].
 
== Natura ==
=== Flora ===
[[File:Calluna vulgaris 1.jpg|thumb|left|Brugo fiorito]]
 
I versanti della Valle Olona sono in gran parte ricoperti da [[Bosco|boschi]]. Nel fondovalle, invece, ai boschetti si alternano terreni coltivati, [[Brughiera|brughiere]] e [[Prato stabile|prati]], oltre ad aree industriali dismesse dove la natura le sta ricoprendo principalmente nella forma di [[Pianta rampicante|piante rampicanti]] od [[Arbusto|arbusti]]. Tra le latifoglie si trovano [[Populus|pioppi]], [[Quercus robur|querce farnie]], [[Carpinus betulus|carpini bianchi]], [[Castanea sativa|castagni]], [[Robinia pseudoacacia|robinie]], [[Quercus rubra|querce rosse]], [[Alnus glutinosa|ontani neri]], [[Salix|salici]], [[Fraxinus|frassini]], [[Prunus avium|ciliegi]] ed [[Ulmus minor|olmi campestri]].
 
Gli arbusti sono rappresentati da [[Rubus ulmifolius|rovi]], [[Corylus avellana|nocciòli]], [[Crataegus monogyna|biancospini]], [[Cornus mas|cornioli]], [[Humulus lupulus|luppolo]], [[Sambucus|sambuchi]] e cappelli del prete. Tra i fiori spontanei si annoverano il [[Galanthus nivalis|bucaneve]], [[Leucojum vernum|la campanella]], il [[Erythronium dens-canis|dente di cane]], il [[Convallaria majalis|mughetto]], la [[primula]], il [[Cyclamen|ciclamino]], l'[[Urtica dioica|ortica]] e il [[Ranunculus|ranuncolo]]. Le [[Pinophyta|conifere]], poco diffuse, annoverano l'autoctono [[Pinus sylvestris|pino silvestre]] e l'[[Picea abies|abete rosso]], importato dall'uomo. Nella parte nord della valle esistono anche alcuni [[Arundo donax|canneti]]<ref>Giorgio De Cesare ''Le stagioni in Valle Olona'' sintesi del contenuto dell'intero libro, GMC Editore - Induno Olona Dicembre1999</ref> mentre, lungo tutte le zone umide sono diffusissime molte specie di [[Pteridophyta|felci]]<ref>Adalberto e Gabriele Peroni, Le Pteridofite della provincia di Varese, pagine 66/67, I Quaderni del sistema museale Alta Valle Olona, Firenze, 1997</ref>.
 
Un fenomeno interessante è dato dal ritorno del bosco sulla brughiera. Questa è costituita da distese di [[Calluna vulgaris|brugo]], un piccolo arbusto dalla caratteristica fioritura autunnale che nel passato era oggetto di sfalcio per essere utilizzato come [[lettiera]] per gli animali<ref>Prima ancora era usato per fabbricare scope e il suo nome deriva dalla parola [[lingua greca|greca]] ''καλλύνω'' (kallýnō), [[verbo]] che vuol dire “abbellisco, pulisco”:</ref> e spesso le distese secche erano preda di incendi. La cessazione della prima pratica e la sensibile diminuzione dei secondi consentono la crescita spontanea di essenze d'alto fusto e, per ora, di radi boschi.
 
=== Fauna ===
[[File:Rile2.JPG|thumb|Il torrente Rile tra [[Cassano Magnago]], [[Bolladello]] e [[Oggiona con Santo Stefano|Santo Stefano]]]]
 
In un ambiente fluviale, la tipologia animale più rilevante è naturalmente quella ittica. Due secoli fa l'Olona abbondava di pesci, ma lo sviluppo industriale li portò all'estinzione. Dopo il 2000 e la chiusura di molte fabbriche ma soprattutto grazie alla costruzione di numerosi impianti di [[depurazione]], l'acqua è lentamente tornata pulita ed i pesci sono lentamente tornati a vivere nel fiume. Abbastanza comuni sono quelli di piccola taglia come i [[Telestes muticellus|vaironi]], le [[Scardinius erythrophthalmus|scardole]], i [[Carassius|carassi]] e sono presenti anche i [[Squalius squalus|cavedani]] di media taglia. Più rari invece, ma comunque presenti, sono i [[Barbus|barbi]] e le [[Oncorhynchus mykiss|trote iridee]] mentre in alcune pozze presso Castiglione Olona vivono esemplari di [[Perca fluviatilis|pesce persico]].
 
Tra gli uccelli acquatici, diffusissimi sono i [[Anas platyrhynchos|germani reali]] e sono comuni, ma più difficili da vedere perché piuttosto schive, le [[Gallinula chloropus|gallinelle d’acqua]] e le [[Fulica|folaghe]] mentre, seppur rari sono comunque presenti l'[[Ardea cinerea|airone cenerino]], la [[Egretta garzetta|garzetta]] e la [[Nycticorax nycticorax|nitticora]]. Per quanto riguarda gli uccelli di bosco, sono numerose le specie [[Passeriformes|passeriformi]] e tra cui gli stessi [[Passer domesticus|passeri]], i [[Turdus merula|merli]], i [[Turdus iliacus|tordi]], le [[Cecropis daurica|rondini]], i [[Erithacus rubecula|pettirossi]], ed i [[Fringilla coelebs|fringuelli]], così come i [[Carduelis chloris|verdoni]], i [[Serinus serinus|verzellini]], le [[Corvus corone|cornacchie]], le [[Pica pica|gazze]], i [[Phoenicurus phoenicurus|codirosso]], gli [[Luscinia megarhynchos|usignoli]], i [[Corvus|corvi]] ed i [[Carduelis carduelis|cardellini]]. Tra i [[Columbiformes|columbiformi]] vi sono le [[Streptopelia turtur|tortore]] ed i [[Columbidae|colombi]] mentre tra gli upupidi esistono gli esemplari di [[upupa epops]]. Più rari sono [[Picidae|picidi]] come il [[Dendrocopos major|picchio rosso maggiore]] ed il [[Picus viridis|picchio verde]] od i rapaci come l'[[Strix aluco|allocco]], il [[Asio otus|gufo]], la [[Athene noctua|civetta]], il [[Falco tinnunculus|gheppio]] e la [[Buteo buteo|poiana]].
 
Altra importante componente di questo ecosistema fluviale sono gli [[Amphibia|anfibi]] come il [[Bufotes viridis|rospo smeraldino]], il [[Bufo bufo|rospo comune]], la [[rana dalmatina]] la [[Pelophylax esculentus|rana verde]], la [[Hyla intermedia|raganella]] e la più rara [[Rana latastei|rana di Lataste]]. Tra gli anfibi muniti di coda sono presenti i [[Triturus cristatus|tritoni crestati]] ed i [[Mesotriton alpestris|tritoni punteggiati]]. Tra i mammiferi vi sono i più tipici dei bosco di latifoglie, come la [[Vulpes vulpes|volpe rossa]], lo [[Sciurus vulgaris|scoiattolo]], il [[Glis glis|ghiro]], il [[Meles meles|tasso]], le [[Mustela nivalis|donnole]] e le [[Martes foina|faine]] più il [[Erinaceus europaeus|riccio]] ed alcuni tipi di [[Apodemus sylvaticus|topo selvatico]]. Per quanto riguarda i serpenti, sono perlopiù innocui: la [[Natrix|biscia d’acqua]], il [[Hierophis viridiflavus|biacco]] ed il [[Zamenis longissimus|saettone]] ma non manca la [[Vipera aspis|vipera]], l'unico serpente velenoso mentre, ed infine tra i [[Lacertilia|sauri]] si annoverano le comunissime [[Podarcis siculus|lucertole]], il [[Lacerta bilineata|ramarro]] e [[Anguis fragilis|l’orbettino]].
 
== Geografia antropica ==
=== Comuni facenti parte della valle ===
* [[Varese]]
* [[Induno Olona]]
* [[Malnate]]
* [[Vedano Olona]]
* [[Lozza]]
* [[Castiglione Olona]]
* [[Lonate Ceppino]]
* [[Gornate Olona]]
* [[Castelseprio]]
* [[Cairate]]
* [[Solbiate Olona]]
* [[Fagnano Olona]]
* [[Gorla Maggiore]]
* [[Gorla Minore]]
* [[Olgiate Olona]]
* [[Marnate]]
* [[Castellanza]]
 
=== Archeologia industriale ===
{{Vedi anche|Archeologia industriale in provincia di Varese}}
[[File:Castellanza LIUC.jpg|thumb|upright=1.2|L'università Carlo Cattaneo, che è ospitata negli ex-stabilimenti del Cotonificio Cantoni di Castellanza]]
 
Dei numerosi mulini ed industrie sorte lungo il corso del fiume e chiuse progressivamente a partire dalla seconda metà del [[XX secolo|novecento]], oggi buona parte giace in condizioni di abbandono, degrado e di difficile controllo socioculturale (ad esempio, nella ex Cartiera Vita Mayer di Cairate si è svolto un rave party) ed il recupero archeologico dell'intero patrimonio storico della valle appare sempre più problematico.
 
Non mancano però alcuni esempi incoraggianti, come il recupero del Cotonificio Cantoni di Castellanza, che nel 1991 è stato adibito a sede dell'[[università Carlo Cattaneo]]<ref>La LIUC, fortemente voluta e anche finanziata dall'Univa, l'associazione degli industriali di Varese</ref>, ma prima che vadano del tutto perduti, andrebbero recuperati specialmente i mulini in rovina che esistono in valle, spesso di origini settecentesche o addirittura precedenti e dunque meritevoli di grande attenzione.
 
=== La Ferrovia di Valmorea ===
{{vedi anche|Ferrovia di Valmorea}}
[[File:Ferrovia Valmorea Solbiate Olona.jpg|thumb|left|Il tracciato della ferrovia di Valmorea nei pressi di [[Solbiate Olona]]]]
 
In seguito alla forte industrializzazione, agli inizi del [[XX secolo]] venne costruita la [[ferrovia di Valmorea]] che consentiva di trasportare su rotaia materie prime e prodotti finiti da e verso le industrie presenti in Valle Olona, nonché ai lavoratori delle stesse di raggiungere più agevolmente il proprio posto di lavoro.
 
La linea, inaugurata nel [[1904]], in principio collegava [[Castellanza]] a [[Cairate]] e, nel [[1916]], ne fu realizzato un secondo tratto per collegare il sud della valle fino al paese di [[Valmorea]]; nel [[1926]] la ferrovia fu prolungata fino a Mendrisio per divenire così una via di comunicazione tra l'Altomilanese e la [[Svizzera]].
 
Nel [[1928]] ed a causa della disposizione del governo fascista di chiudere la frontiera italo-svizzera di [[Stabio]], il servizio ferroviario venne fatto terminare a [[Valmorea]] e questo fu l'inizio del progressivo fallimento dell'intera linea di collegamento, la quale ed a causa delle disastrose alluvioni dell'11 giugno [[1975]] e del 1º ottobre [[1976]], dovette chiudere anche l'ultimo tratto (Cairate-Castellanza) che era rimasto attivo come rifornimento merci a favore della cartiera Vita-Meyer.
 
Dal [[1995]] è iniziato un progetto di recupero storico-turistico della parte più settentrionale della linea ferroviaria e dal [[2007]]<ref name="Ferroviavalmorea">{{cita web|url=http://www.amicidellaferroviavalmorea.it/default.asp?itemID=220&itemTitle=2007|titolo = Amici della Valmorea - Sintesi della quarta sezione della pagina di riferimento|accesso=10-12-2011}}</ref> è possibile percorrere quel tratto dalla stazione di Mendrisio fino a quella di Malnate Olona.
 
== Note ==
<references/>
{{Note strette}}
 
== BibliografiaVoci correlate ==
*[[Lista dei pianeti scoperti dal progetto SuperWASP]]
* {{cita libro | autore= Autori vari| titolo= Il Palio di Legnano : Sagra del Carroccio e Palio delle Contrade nella storia e nella vita della città| editore= [[Banca di Legnano]] | anno= 2015|sbn=IT\ICCU\TO0\1145476|cid=Autori vari}}
*[[Pianeta extrasolare]]
* {{Cita libro| cognome= D'Ilario| nome= Giorgio |coautori = Egidio Gianazza, [[Augusto Marinoni]] | titolo= Legnano e la battaglia| editore= Edizioni Landoni| anno= 1976|SBN= IT\ICCU\LO1\1256757 |cid=D'Ilario, 1976}}
*[[Pianeta gioviano caldo]]
* {{cita libro |cognome=Macchione |nome=Pietro|coautori= [[Mauro Gavinelli]]|titolo=Olona. Il fiume, la civiltà, il lavoro.|editore= Macchione Editore|città= Varese|anno= 1998|sbn= IT\ICCU\LO1\0479205|cid=Macchione}}
*[[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari]]
* {{Cita libro| cognome=Marinoni | nome= Augusto | wkautore =Augusto Marinoni| curatore =Attilio Agnoletto | titolo= San Giorgio su Legnano - storia, società, ambiente |editore= Edizioni Landoni| anno= 1992 |capitolo = La battaglia di Legnano è avvenuta nel territorio sangiorgese? | sbn=IT\ICCU\CFI\0249761|cid=Marinoni}}
 
== AltriCollegamenti progettiesterni ==
* {{cita web|1=http://www.superwasp.org|2=Sito del progetto|lingua=en|accesso=12 dicembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20021208111324/http://www.superwasp.org/#|dataarchivio=8 dicembre 2002|urlmorto=sì}}
{{Interprogetto|preposizione=sulla|commons=Category:Olona Valley}}
* {{cita web|http://wasp.astro.keele.ac.uk/live|Status in tempo reale dell'osservatorio SuperWASP-South|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://www.wasp.le.ac.uk/public/|2=Archivio pubblico dell'Università di Leicester|lingua=en|accesso=12 dicembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110116010048/http://www.wasp.le.ac.uk/public/|dataarchivio=16 gennaio 2011|urlmorto=sì}}
 
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