I miserabili (miniserie televisiva 1964) e SuperWASP: differenze tra le pagine

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{{Organizzazione
{{FictionTV
|Nome = Super Wide Angle Search for Planets
|tipo fiction=serie TV
|Immagine = sw8cams.jpg
|titolo italiano = I miserabili
|Dimensione immagine = 230
|titolo alfabetico = Miserabili, I
|Abbreviazione = SuperWASP
|immagine = I miserabili 1964.JPG
|Fondazione = [[2006]]
|didascalia = [[Giulia Lazzarini|Lazzarini]], [[Gastone Moschin|Moschin]] e [[Roberto Bisacco|Bisacco]] in una foto di scena
|Scopo = ricerca di pianeti extrasolari
|lingua originale = italiano
|Area = [[La Palma]] ([[Isole Canarie]], [[Spagna]]) e <br>[[Sutherland (Sudafrica)|Sutherland]] ([[Sudafrica]])
|paese= Italia
|anno prima visione= [[1964]]
|durata =
|tipo colore = B/N
|aspect ratio =
|genere = drammatico
|regista= [[Sandro Bolchi]]
|soggetto= [[Victor Hugo]] (romanzo ''[[I miserabili]]'')
|sceneggiatore= [[Dante Guardamagna]]
|produttore=
|produttore esecutivo =
|casa produzione = [[RAI]] Radiotelevisione Italiana
|attori=
* [[Gastone Moschin]]: [[Jean Valjean]]
* [[Tino Carraro]]: [[Javert]]
* [[Giulia Lazzarini]]: [[Fantine]] e [[Cosetta]] da adulta
* [[Roberto Bisacco]]: [[Marius Pontmercy]]
* [[Antonio Battistella]]: [[Thénardier]]
* [[Cesarina Gheraldi]]: Madame [[Thénardier]]
* [[Angela Cardile]]: [[Éponine]]
* [[Edoardo Nevola]]: [[Gavroche]]
* [[Loretta Goggi]]: [[Cosetta]] da bambina
* [[Claudio Sora]]: [[Enjolras]]
* [[Aldo Silvani]]: [[Vescovo Myriel]]
* [[Francesca Siciliani]]: Azelma
* [[Massimo Pianforini]]: Fauchelevent
* [[Elsa Albani]]: Magloire
* Adolfo Belletti: Il cocchiere
* [[Mimo Billi]]: L'oste
* [[Elvira Cortese]]: Una donna
* [[Umberto d'Orsi]]: Bamatabois
* [[Claudia Di Lullo]]: Favorita
* [[Attilio Duse]]: Un contadino
* [[Maria Fabbri]]: Baptistine
* [[Enzo Garinei]]: il ciarlatano
* [[Rino Genovese]]: Vernon
* [[Piero Gerlini]]: Primo forzato
* [[Romano Ghini]]: Il gendarme
* [[Laura Gianoli]]: Dalia
* [[Licia Lombardi]]: Un'operaia
* [[Francesco Lo Savio]]: Un popolano
* [[Roldano Lupi]]: Gillenormand
* [[Maria Pia Nardon]]: Josephine
* [[Aldo Sala]]: Un uomo
* [[Dina Sassoli]]: M.lle Gillenormand
* [[Claudio Sora]]: Enjolras
* [[Adolfo Spesca]]: Un uomo
* [[Titti Tomaino]]: Caroline
* [[Orazio Orlando]]: Laiglon
* [[Mila Vannucci]]: Suor Simplicia
* [[Jolanda Verdirosi]]: Un'operaia
* [[Maria Zanoli]]: la vecchia
* [[Gino Donato]]: un venditore
* [[Giovanna Galletti]]: Madame Victurnien
 
|doppiatori originali=
|doppiatori italiani=
|fotografo= [[Rodolfo Lombardi]]
|nomefonico = [[Gaspare G. Mucci]]
|montatore=
|effetti speciali=
|musicista=
|temamusicale =
|scenografo= [[Maurizio Mammi]]
|costumista= [[Maurizio Monteverde]]
|truccatore=
|nomesfondo =
}}
 
'''SuperWASP''' ('''W'''ide '''A'''ngle '''S'''earch for '''P'''lanets) è un'organizzazione internazionale di ricerca di [[Pianeta extrasolare|pianeti extrasolari]] tramite il metodo del transito, analizzando contemporaneamente vaste aree della volta celeste (osservazioni "ultra-wide angle"). L'organizzazione punta ad analizzare tutte le [[Stella|stelle]] visibili nel cielo fino alla [[Magnitudine apparente|magnitudine]] 15.
'''''I miserabili''''' è uno [[sceneggiato televisivo]] in 10 puntate, tratto dall'[[I miserabili|omonimo romanzo]] di [[Victor Hugo]], andato in onda sul Programma Nazionale della RAI nel 1964, diretto da [[Sandro Bolchi]], con [[Gastone Moschin]], [[Tino Carraro]] e [[Giulia Lazzarini]] come interpreti principali: « il più lungo romanzo sceneggiato mai realizzato dalla televisione. »<ref>''Stampa sera'', 6 aprile 1964 pag. 20</ref>
 
== La lavorazioneEquipaggiamenti ==
SuperWASP consta di due telescopi robotizzati, il SuperWASP-North all'[[Osservatorio del Roque de los Muchachos]] nell'isola di La Palma nelle Canarie e SuperWASP-South presso il [[South African Astronomical Observatory]] in Sud Africa. Ogni osservatorio utilizza un array di otto lenti Canon 200&nbsp;mm f1.8 supportate da un [[Charge Coupled Device|CCD]] 2k x 2k di alta qualità per applicazioni scientifiche. I sensori ottici sono montati su un telescopio equatoriale costruito dalla [[Optical Mechanics, Inc.]].<ref>{{Cita web|url=https://ipfs.io/ipfs/QmXoypizjW3WknFiJnKLwHCnL72vedxjQkDDP1mXWo6uco/wiki/Optical_Mechanics%2C_Inc..html|titolo=Optical Mechanics, Inc.|lingua=en|accesso=22 aprile 2018}}</ref> Il largo campo visivo delle lenti consente di coprire per ogni osservazione fino a 500 gradi quadrati.
Le riprese durarono 4 mesi giusti, dal 5 ottobre 1963 al 7 febbraio 1964: vennero fatte interamente in studio, nella sede RAI di via Teulada a Roma, dove furono ricostruiti gli “esterni”, come per esempio le scene che si svolgono nel bosco, per le strade di Parigi, nel giardino del Lussemburgo.
 
== Funzionamento ==
In risposta ad alcune polemiche, Sandro Bolchi dichiarò di aver rispettato l'impegno di spesa, ossia 100 milioni di lire, e di non aver usato « 400 comparse », come fu accusato, ma soltanto 37. Si vantò anzi di aver usato solo 7 soldati per le scene delle barricate.<ref>''Stampa sera'', 11-12 gennaio 1964 pag. 9</ref>
Gli osservatori controllano costantemente il cielo e approssimativamente ogni minuto catturano un'immagine, generando circa 100 Gb di dati ogni notte. Usando il [[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari#Transito|metodo del transito]], i dati prodotti dai telescopi vengono analizzati alla ricerca di variazioni di luminosità delle stelle. Variazioni della luminosità di una stella potrebbero indicare il passaggio di un pianeta tra la stella e il telescopio. Si spera che il progetto SuperWASP rivoluzioni le conoscenze sulla formazione dei pianeti extrasolari e apra la strada a future missioni di ricerca di pianeti simili alla Terra.
 
== Fondatori ==
Allo spettatore di oggi, la tecnica di ripresa può sembrare assai semplice: ci sono infatti piani-sequenza di vari minuti, e la camera indugia lungamente su primi e primissimi piani degli interpreti. Sovente capita di vedere l'ombra della “giraffa” o della stessa camera.
SuperWASP opera grazie a un consorzio di otto istituzioni accademiche:
* [[Università di Cambridge]]
* [[Instituto de Astrofísica de Canarias]]
* [[Isaac Newton Group of Telescopes]]
* [[Keele University]]
* [[Università di Leicester]]
* [[Open University]]
* [[Queen's University Belfast]]
* [[Università di St. Andrews]].
 
== Scoperte ==
Il regista, che aveva pensato a questo sceneggiato nel maggio 1963, in occasione del centenario del romanzo, così descrisse il proprio lavoro: « Non ho voluto fare un colossal perché la tv non sopporta spettacoli imponenti, grandiosi. Sarà una storia romantica, allontanata il più possibile nel tempo per darlo quel senso di magico, di onirico, che hanno le cose lontane, antiche ma non vecchie. »<ref name="ibidem">ibidem</ref> E aggiungeva: « Nessuna tentazione di fare cinema. La mia favola è tutta girata in studio per non concedere nulla a una realtà naturale che con la sua prepotenza troppo difficilmente si concilia con lo spettacolo. »
{{Vedi anche|Lista dei pianeti scoperti dal progetto SuperWASP}}
Il 26 settembre [[2006]] venne annunciata la scoperta dei primi due pianeti extrasolari, [[WASP-1 b]] (orbitante a 6 milioni di km dalla sua stella con un periodo di 2,5 giorni) e [[WASP-2 b]] (orbitante a 4,5 milioni di km e con un periodo di 2 giorni).<ref name="superwasp">{{Cita web |url=http://www.superwasp.org/press_release/wasp_pressrelease_v9.pdf |titolo=Wide-eyed Telescope Finds its First Transiting Planets Around Distant Stars |accesso=12 dicembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100612224914/http://superwasp.org/press_release/wasp_pressrelease_v9.pdf |dataarchivio=12 giugno 2010 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita news|autore =Jonathan Amos|editore=BBC News|url =http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/5378562.stm|titolo =Planets have scientists buzzing|giorno =26|mese =settembre|anno =2006}}</ref>
 
Il 31 ottobre [[2007]] il team ha annunciato la scoperta di tre ulteriori pianeti: [[WASP-3 b]], [[WASP-4 b]] e [[WASP-5 b]].<ref>[http://www.ing.iac.es/PR/press/wasp3b_stfc.html Three New Planets Announced by UK's Planet Hunters]</ref> Tutti e tre i pianeti sono simili a [[Giove (astronomia)|Giove]] in quanto a massa e sono così vicini alle rispettive stelle che i loro [[Periodo di rivoluzione|periodi orbitali]] sono tutti inferiori ai due giorni, tra i minori scoperti all'epoca. Per la grande vicinanza alla loro stella la temperatura superficiale dei pianeti è probabilmente superiore ai 2000 gradi [[Celsius]]. Le tre scoperte rendono il SuperWASP il primo e unico progetto di ricerca di pianeti extrasolari a scoprire pianeti in entrambi gli emisferi celesti, usando la tecnica del transito. WASP-4 b e WASP-5 b sono i primi pianeti scoperti dall'osservatorio sudafricano, mentre WASP-3 b è il terzo pianeta scoperto dall'osservatorio di La Palma.
== La programmazione ==
 
Il pianeta [[WASP-9 b]] manca dal catalogo in quanto l'oggetto dopo la pubblicazione si rivelò essere un falso positivo in un sistema di [[Binaria ad eclisse|binarie ad eclisse]] strettamente interagenti, e quindi venne rimosso dall'elenco delle scoperte. Ad oggi non sono ancora state pubblicate le coordinate della stella.<ref>{{Cita libro|autore=Michael Perryman|titolo=The Exoplanet Handbook|url=https://books.google.it/books?id=xekY6FuKuAcC&pg=PA107&lpg=PA107&dq=WASP-9+b+planet++false+positive+wasp&source=bl&ots=4lhI1xcv_I&sig=bJXgZQ8bjVRon7H7OJwitvZTcfk&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi_r-ey5M7aAhUMnRQKHS3xD4kQ6AEIVjAJ#v=onepage&q&f=false|editore=Cambridge University Press|p=}}</ref>
Annunciata per febbraio dallo stesso regista,<ref name="ibidem"/> la programmazione slittò di qualche settimana: infatti le puntate, di durata variabile (dai 50 minuti di alcune ai quasi 90 dell'ultima) per un totale di oltre 11 ore, vennero trasmesse dal 5 aprile al 7 giugno 1964, la domenica alle 21, appunto sul ''Programma Nazionale'' (oggi [[Rai1]]).
 
Il 1º aprile [[2008]] viene annunciata la scoperta di [[WASP-12 b]], che infranse numerosi record. Il pianeta all'epoca era il più grande, il più caldo e il più vicino a una stella di tipo solare mai scoperto, e successivi studi ne scoprirono la particolare composizione; il pianeta infatti abbonda di [[carbonio]], il suo rapporto con l'[[ossigeno]] è circa il doppio di quello dei [[gigante gassoso|giganti gassosi]] del [[sistema solare]], ed è quindi il primo [[pianeta di carbonio]] mai scoperto.<ref name=Diamante>{{Cita news|autore = Corrado Ruscica|url = http://astronomicamentis.blogosfere.it/2010/12/wasp-12b-il-primo-esopianeta-con-atmosfera-ricca-di-carbonio.html|titolo = WASP-12b, un esopianeta di diamante?|giorno = 9|mese = dicembre|anno = 2010|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120118130241/http://astronomicamentis.blogosfere.it/2010/12/wasp-12b-il-primo-esopianeta-con-atmosfera-ricca-di-carbonio.html|dataarchivio = 18 gennaio 2012}}</ref>.
Dalla seconda settimana, ogni puntata era preceduta da un riassunto di quanto avvenuto in precedenza: in circa tre minuti, una voce fuori campo rievocava per il telespettatore, con l'ausilio di foto, i fatti salienti degli episodi già andati in onda.
 
Nell'agosto del 2009 è stata annunciata la scoperta di [[WASP-17 b]], ritenuto il primo pianeta scoperto ad orbitare nella direzione opposta a quella di rotazione della sua stella, [[WASP-17]].<ref>{{Cita web|url=https://www.space.com/7125-newfound-planet-orbits.html|titolo=Newfound Planet Orbits Backward|sito=space.com|data=12 agosto 2009|lingua=en}}</ref>
Tutte le puntate iniziavano con i titoli in sovrimpressione sulla prima scena: « Dal romanzo di Victor Hugo / I miserabili / Adattamento sceneggiatura e dialoghi di Dante Guardamagna »; seguiva « regia di Sandro Bolchi », il numero della puntata e il suo titolo; i nomi dei personaggi e degli interpreti, « in ordine di entrata », erano invece alla fine, nei titoli di coda, che scorrevano, sempre in sovrimpressione, sulla scena finale.
 
Nel gennaio 2013 il progetto contava 73 pianeti transitanti scoperti in entrambi gli emisferi celesti e 3 candidati individuati tramite [[metodo delle variazioni di transito]], più un falso positivo. Tali pianeti fanno quasi tutti parte della categoria dei [[Pianeta gioviano caldo|pianeti gioviani caldi]] e appartengono quasi tutti a sistemi planetari con un solo membro, eccetto per WASP-3, [[WASP-10]] e [[WASP-12]]. Tali sistemi sono appunto quelli che ospitano i tre pianeti ipotizzati per spiegare alcune anomalie orbitali e di transito, e sono probabilmente o non transitanti o troppo piccoli per essere rivelati da WASP.
Questi i titoli degli episodi: prima puntata ''Un giusto''; seconda puntata ''Javert'';
È capitato inoltre che alcuni pianeti siano stati identificati contemporaneamente dal team di WASP e da quello del [[progetto HATNet]]. Il loro nome è deciso in base a quale team ha enunciato per primo la scoperta, seguito dal nome del progetto secondo arrivato.
terza puntata ''Il processo Champmathieu''; quarta puntata ''Fantina''; quinta puntata ''Cosetta'';
sesta puntata ''I figli di Waterloo''; settima puntata ''La topaia Gorbeau''; ottava puntata ''Gavroche'';
nona puntata ''Ponine''; decima puntata ''I candelieri del Vescovo''.
 
Nel 2017, un gruppo di astronomi presso l'università di Cambridge ha scoperto la più piccola stella sino ad allora rilevata. [[EBLM J0555-57Ab]], probabilmente una nana ultra fredda distante circa 600 anni luce dalla terra ha una massa paragonabile a quella di [[TRAPPIST-1]] ma un raggio del 30% più piccolo<ref>{{Cita web|url=http://www.astronomy.com/news/2017/07/tiny-new-star|titolo=Astronomers just discovered the smallest star ever|autore=A Boetticher et al|lingua=en}}</ref>.
L'opera è stata riproposta su RAI5 nel 2015, dal 3 agosto al 5 ottobre.
 
== Gli interpretiNote ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
Gli interpreti principali – Moschin, Carraro e Lazzarini – erano stati protagonisti, un anno prima, di uno sceneggiato altrettanto famoso: ''[[Il mulino del Po (miniserie televisiva 1963)|Il mulino del Po]]'', sempre diretto da Sandro Bolchi, con il quale peraltro avevano lavorato anche in precedenti opere televisive.
*[[Lista dei pianeti scoperti dal progetto SuperWASP]]
Si riformò così un gruppo di attori affiatati con il regista e fra loro – Moschin era anche stato due stagioni nella compagnia del [[Piccolo Teatro di Milano]], gli altri due c'erano ancora. E il risultato si vede.
*[[Pianeta extrasolare]]
 
*[[Pianeta gioviano caldo]]
In particolare, la prova di Gastone Moschin fu superba: l'attore, che all'epoca della registrazione aveva 34 anni, dimostrò grandi doti nel rendere le sfaccettature del suo personaggio e la sua evoluzione, anche anagrafica, dato che la storia copre un periodo di circa vent'anni, dall'autunno 1815 alla primavera 1833, ossia dai 47 ai 65 anni di Jean Valjean.
*[[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari]]
 
Per Moschin fu un successo personale straordinario e duraturo: nonostante avesse fatto, prima e dopo lo sceneggiato, film con grandi registi e di grande popolarità – da Montaldo a Zampa, da Bertolucci (''Il conformista'') a Coppola (''Il padrino II''), da Germi (''Signore e signori'') a Monicelli (''Amici miei''), da Pietrangeli a Vancini&nbsp;– vent'anni più tardi il bravo attore veronese veniva ancora identificato dalla gente nel protagonista dei ''Miserabili''. Cosa di cui alla lunga si rammaricava: « Per il grande pubblico – disse a un giornalista che l'intervistò nel dicembre 1983 – io sono ancora Jean Valjean, o “quello” di ''Amici miei''.. ».<ref>''Moschin: «Per il pubblico sono ancora Jean Valjean»'', di Fabrizio Piccinini, Spettacoli Reggio 6 dicembre 1983</ref>
 
Antonio Battistella, bravissimo nella parte del perfido e trasformista Thenardier, era un pilastro del ''Piccolo Teatro di Milano'', nella compagnia di Strehler dalla sua fondazione.
 
Fra i tanti attori giovani che vi compaiono, e che sarebbero poi diventati noti al pubblico, Glauco Onorato, Orazio Orlando ed [[Edoardo Nevola]], lanciato da Germi nel film ''Il ferroviere'' e valorizzato di lì a poco da Lina Wertmuller in un altro storico lavoro televisivo: ''Il giornalino di Gian Burrasca'', dove è il buon Tito Barozzo, compagno di collegio di Gianni Stoppani (Rita Pavone).
 
Nella parte di Cosetta a 8 anni, una bambina di nome [[Loretta Goggi]] (tredicenne durante le riprese).
 
== Curiosità ==
 
Secondo un'antica prassi, molti nomi di persone e luoghi vennero italianizzati (Benvenuto, Fantina, Cosetta, Mario; Parigi, Tolone ecc.) tranne quello del protagonista, Jean, troppo noto così per trasformarlo in “Gianni”; allo stesso modo, non fu tradotta, forse per aggirare la censura, la celebre esclamazione attribuita a [[Cambronne]], che viene rievocata dagli attori girovaghi, guidati da uno straordinario Achille Millo: la parola, assai ardita per la televisione del tempo, viene pronunciata in francese, e fuori campo.
 
Per la scena nelle fogne di Parigi, girata in realtà in una piscina alle pendici di Monte Mario, sotto al costume di scena Moschin indossò una muta da subacqueo, per resistere alla prolungata permanenza nell'acqua fino al collo, con il corpo di Mario (Roberto Bisacco) sulle spalle.
 
Secondo [[Maurizio Porro]], lo sceneggiato fu “galeotto” per la protagonista Giulia Lazzarini, « ripresa con amore – scrive il critico nella presentazione ai dvd RAI-Fabbri – dal primo ''cameraman'' Carlo Battistoni che diventerà poi suo marito. »<ref name="ReferenceA">''I grandi sceneggiati della televisione italiana'', Rai Trade e Fabbri Editori, 2008</ref>
 
Le riprese subirono delle interruzioni per lo sciopero proclamato dal sindacato attori, che in quel periodo era presieduto da [[Gino Cervi]] (che era stato Jean Valjean in un film del 1948), con Gastone Moschin nel comitato direttivo: le richieste non erano solo economiche, ma soprattutto di tutela rispetto alle “minacce” che l'innovazione nelle tecniche televisive stava portando al loro mestiere.
 
Nella sesta puntata (''I figli di Waterloo''), il protagonista Jean Valjean in realtà compare solo pochi secondi, verso la fine, in scene però fondamentali: una è quando Mario vede per la prima volta Cosetta&nbsp;– che ormai è una donna, e ora è interpretata da Giulia Lazzarini, la stessa attrice che all'inizio del teleromanzo fa la madre di Cosetta, ossia la sfortunata Fantina; l'altra scena, su cui si chiude l'episodio, quando padre e figlia entrano nella topaia dove vivono, sotto falso nome, i coniugi Thenardier, gli ex locandieri che erano stati i terribili genitori adottivi di Cosetta.
 
== La critica ==
 
Lo sceneggiato fu accolto in genere piuttosto positivamente dai critici dei quotidiani: « le fatiche di Sandro Bolchi – scriveva per esempio ''L'Unità'' dopo la terza puntata – si mantengono sempre su un piano di dignità formale che è già di per sé una garanzia: nei teleromanzi diretti da questo regista è difficile trovare sbavature o facili effetti. » E qui in particolare, secondo il critico del giornale comunista, Bolchi ha « spinto avanti la sua ricerca per utilizzare al meglio i mezzi espressivi della televisione: basta osservare l'ampio uso dei primi piani, che segna il passaggio dal dipanarsi della trama allo studio dei caratteri. »<ref>in ''Una degna regia'', nella rubrica “Controcanale” di Giovanni Cesareo su 'L'Unità'' del 20 aprile 1964</ref>
 
Nella sua “garzantina” della tv, Aldo Grasso definisce lo sceneggiato una « solida e decorosa versione […] un fedele affresco storico che coglie e raffigura la quotidiana disperazione di gesti e volti […] confezionato con cura e rigore », sottolineando « la recitazione volutamente scarna, priva di indugi melodrammatici » rifuggendo il regista « da ogni sentimentalismo e da ogni eccesso teatrale, svuotando l'azione di qualunque enfasi oleografica. »<ref>''Enciclopedia della televisione'', a cura di Aldo Grasso, Garzanti, 1996 pag. 462</ref>
 
Quasi 45 anni dopo, commentando l'edizione in DVD, Maurizio Porro parla di « uno stile che somiglia al realismo del cinema francese degli anni '30 » e di « una grande rappresentazione di prosa ma con dissolvenze in nero come nel cinema classico », con « un compiuto risultato di verosimiglianza (mai minacciato dal facile senso melodrammatico). »<ref name="ReferenceA"/>
 
== Note ==
<references />
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|1=http://www.superwasp.org|2=Sito del progetto|lingua=en|accesso=12 dicembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20021208111324/http://www.superwasp.org/#|dataarchivio=8 dicembre 2002|urlmorto=sì}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://wasp.astro.keele.ac.uk/live|Status in tempo reale dell'osservatorio SuperWASP-South|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://www.wasp.le.ac.uk/public/|2=Archivio pubblico dell'Università di Leicester|lingua=en|accesso=12 dicembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110116010048/http://www.wasp.le.ac.uk/public/|dataarchivio=16 gennaio 2011|urlmorto=sì}}
 
{{IRicerca miserabiliesopianeti}}
{{portale|televisioneastronomia}}
 
[[Categoria:Opere basate su I miserabiliTelescopi]]
[[Categoria:Miniserie televisive basate su opere letterarie]]