Brindisi e SuperWASP: differenze tra le pagine

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{{Organizzazione
{{Avvisounicode}}
|Nome = Super Wide Angle Search for Planets
{{nota disambigua}}
|Immagine = sw8cams.jpg
{{Divisione amministrativa
|Dimensione immagine = 230
|Nome = Brindisi
|Abbreviazione = SuperWASP
|Didascalia =
|Fondazione = [[2006]]
|Bandiera = Brindisi-Gonfalone.png
|Scopo = ricerca di pianeti extrasolari
|Voce bandiera =
|Area = [[La Palma]] ([[Isole Canarie]], [[Spagna]]) e <br>[[Sutherland (Sudafrica)|Sutherland]] ([[Sudafrica]])
|Stemma = Brindisi-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Divisione amm grado 2 = Brindisi
|Amministratore locale = [[Riccardo Rossi (politico)|Riccardo Rossi]]
|Partito = [[Centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]
|Data elezione = 24-6-2018
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Superficie = 332.98
|Note superficie =
|Abitanti = 87141
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2017gen/query.php?lingua=ita&Rip=S4&Reg=R16&Pro=P074&Com=001&submit=Tavola Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2017.
|Aggiornamento abitanti = 31-12-2017
|Sottodivisioni = [[Tuturano]]
|Divisioni confinanti = [[Carovigno]], [[Cellino San Marco]], [[Latiano]], [[Mesagne]], [[San Donaci]], [[San Pietro Vernotico]], [[San Vito dei Normanni]]
|Prefisso = 0831
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 1083
|Nome abitanti = brindisini
|Patrono = San [[Lorenzo da Brindisi]], san [[Teodoro di Amasea]]
|Festivo = Primo fine settimana di settembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Parlamentari = uno
|Mappa = Map of comune of Brindisi (province of Brindisi, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Brindisi nella provincia omonima
|Diffusività =
}}
{{Citazione|Vespero è già colà dov'è sepolto lo corpo dentro al quale io facea ombra: Napoli l'ha, e da Brandizio è tolto.|[[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'', ''[[Purgatorio - Canto terzo|Purgatorio - Canto III]]''}}
 
'''SuperWASP''' ('''W'''ide '''A'''ngle '''S'''earch for '''P'''lanets) è un'organizzazione internazionale di ricerca di [[Pianeta extrasolare|pianeti extrasolari]] tramite il metodo del transito, analizzando contemporaneamente vaste aree della volta celeste (osservazioni "ultra-wide angle"). L'organizzazione punta ad analizzare tutte le [[Stella|stelle]] visibili nel cielo fino alla [[Magnitudine apparente|magnitudine]] 15.
'''Brindisi''' ([[Alfabeto fonetico|IPA]]: {{IPA2|['brindisi]}}<ref>[http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/pronuncia-s]</ref>, ''Brandizio'' in italiano arcaico, ''Brinnisi'' in [[Dialetto brindisino|brindisino]], ''Brundisium'' in [[lingua latina|latino]], ''Brentèsion'' (''Βρεντεσιον'') o ''Vrindhision'' in [[Lingua greca antica|greco antico]], ''Brunda'' in [[lingua messapica|messapico]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:87141}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] dell'[[provincia di Brindisi|omonima provincia]] in [[Puglia]].
 
== Equipaggiamenti ==
Centro tra i più popolosi del [[Salento]], in [[Puglia]], la città riveste un importante ruolo [[commercio|commerciale]] e [[cultura]]le, dovuto alla sua fortunata posizione verso [[Est|Oriente]] e al suo [[porto di Brindisi|porto]] naturale, ancora esistente, sul [[mare Adriatico]]. È stata sede provvisoria del governo nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal [[1943]] al [[1944]]. Il comune è membro dell'[[area vasta]] brindisina<ref>{{cita web|http://www.areavastabrindisina.it|Il sito ufficiale dell'Area Vasta brindisina|07-01-2009}}</ref> di cui è capofila.
SuperWASP consta di due telescopi robotizzati, il SuperWASP-North all'[[Osservatorio del Roque de los Muchachos]] nell'isola di La Palma nelle Canarie e SuperWASP-South presso il [[South African Astronomical Observatory]] in Sud Africa. Ogni osservatorio utilizza un array di otto lenti Canon 200&nbsp;mm f1.8 supportate da un [[Charge Coupled Device|CCD]] 2k x 2k di alta qualità per applicazioni scientifiche. I sensori ottici sono montati su un telescopio equatoriale costruito dalla [[Optical Mechanics, Inc.]].<ref>{{Cita web|url=https://ipfs.io/ipfs/QmXoypizjW3WknFiJnKLwHCnL72vedxjQkDDP1mXWo6uco/wiki/Optical_Mechanics%2C_Inc..html|titolo=Optical Mechanics, Inc.|lingua=en|accesso=22 aprile 2018}}</ref> Il largo campo visivo delle lenti consente di coprire per ogni osservazione fino a 500 gradi quadrati.
 
== Funzionamento ==
Con un [[Valore aggiunto|valore aggiunto procapite]] pari a 25.037 euro nel [[2009]], Brindisi è al 5º posto tra i comuni della [[Puglia]]<ref>{{cita web||url=http://www.ipres.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1750&Itemid=280&Name=Value|Puglia in cifre, IPRES - Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali, pag. 186|accesso=10 gennaio 2016}}</ref>.
Gli osservatori controllano costantemente il cielo e approssimativamente ogni minuto catturano un'immagine, generando circa 100 Gb di dati ogni notte. Usando il [[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari#Transito|metodo del transito]], i dati prodotti dai telescopi vengono analizzati alla ricerca di variazioni di luminosità delle stelle. Variazioni della luminosità di una stella potrebbero indicare il passaggio di un pianeta tra la stella e il telescopio. Si spera che il progetto SuperWASP rivoluzioni le conoscenze sulla formazione dei pianeti extrasolari e apra la strada a future missioni di ricerca di pianeti simili alla Terra.
 
== Geografia fisicaFondatori ==
SuperWASP opera grazie a un consorzio di otto istituzioni accademiche:
{{Vedi anche|Geografia della Puglia}}
* [[Università di Cambridge]]
[[File:Salento fisico.jpg|thumb|upright=1.4|La pianura salentina per zone podologiche]]
* [[Instituto de Astrofísica de Canarias]]
Brindisi sorge su un [[porto di Brindisi|porto naturale]], un'[[insenatura]] che si incunea profondamente nella costa adriatica della [[Puglia]]. All'interno dei bracci più esterni del porto vi sono le isole Pedagne, un arcipelago minuscolo attualmente non visitabile perché utilizzato per scopi militari (Gruppo Scuole [[Onu]], base realizzata ai tempi dell'intervento in [[Bosnia]]).
* [[Isaac Newton Group of Telescopes]]
* [[Keele University]]
* [[Università di Leicester]]
* [[Open University]]
* [[Queen's University Belfast]]
* [[Università di St. Andrews]].
 
== Scoperte ==
Presentando una [[geomorfologia|morfologia]] del territorio [[pianura|pianeggiante]], l'intero territorio comunale rientra nella [[Piana di Brindisi]] e si caratterizza per l'elevata vocazione agricola dei suoi terreni. Si trova nella parte nord-orientale della [[pianura salentina]], a circa 40&nbsp;km dalla [[valle d'Itria]] e quindi dalle prime propaggini delle basse [[Murge]]. Poco distante dalla città si trova la [[Riserva naturale statale Torre Guaceto]]<ref>Località raggiungibile tramite la SP 35.</ref>. Il [[mar Ionio]] si trova invece a circa 45&nbsp;km.
{{Vedi anche|Lista dei pianeti scoperti dal progetto SuperWASP}}
Il 26 settembre [[2006]] venne annunciata la scoperta dei primi due pianeti extrasolari, [[WASP-1 b]] (orbitante a 6 milioni di km dalla sua stella con un periodo di 2,5 giorni) e [[WASP-2 b]] (orbitante a 4,5 milioni di km e con un periodo di 2 giorni).<ref name="superwasp">{{Cita web |url=http://www.superwasp.org/press_release/wasp_pressrelease_v9.pdf |titolo=Wide-eyed Telescope Finds its First Transiting Planets Around Distant Stars |accesso=12 dicembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100612224914/http://superwasp.org/press_release/wasp_pressrelease_v9.pdf |dataarchivio=12 giugno 2010 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita news|autore =Jonathan Amos|editore=BBC News|url =http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/5378562.stm|titolo =Planets have scientists buzzing|giorno =26|mese =settembre|anno =2006}}</ref>
 
Il 31 ottobre [[2007]] il team ha annunciato la scoperta di tre ulteriori pianeti: [[WASP-3 b]], [[WASP-4 b]] e [[WASP-5 b]].<ref>[http://www.ing.iac.es/PR/press/wasp3b_stfc.html Three New Planets Announced by UK's Planet Hunters]</ref> Tutti e tre i pianeti sono simili a [[Giove (astronomia)|Giove]] in quanto a massa e sono così vicini alle rispettive stelle che i loro [[Periodo di rivoluzione|periodi orbitali]] sono tutti inferiori ai due giorni, tra i minori scoperti all'epoca. Per la grande vicinanza alla loro stella la temperatura superficiale dei pianeti è probabilmente superiore ai 2000 gradi [[Celsius]]. Le tre scoperte rendono il SuperWASP il primo e unico progetto di ricerca di pianeti extrasolari a scoprire pianeti in entrambi gli emisferi celesti, usando la tecnica del transito. WASP-4 b e WASP-5 b sono i primi pianeti scoperti dall'osservatorio sudafricano, mentre WASP-3 b è il terzo pianeta scoperto dall'osservatorio di La Palma.
L'area comunale settentrionale è bagnata dal principale corso d'acqua del [[Salento]], il [[Canale Reale]] che sfocia presso Torre Guaceto.
 
Il pianeta [[WASP-9 b]] manca dal catalogo in quanto l'oggetto dopo la pubblicazione si rivelò essere un falso positivo in un sistema di [[Binaria ad eclisse|binarie ad eclisse]] strettamente interagenti, e quindi venne rimosso dall'elenco delle scoperte. Ad oggi non sono ancora state pubblicate le coordinate della stella.<ref>{{Cita libro|autore=Michael Perryman|titolo=The Exoplanet Handbook|url=https://books.google.it/books?id=xekY6FuKuAcC&pg=PA107&lpg=PA107&dq=WASP-9+b+planet++false+positive+wasp&source=bl&ots=4lhI1xcv_I&sig=bJXgZQ8bjVRon7H7OJwitvZTcfk&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi_r-ey5M7aAhUMnRQKHS3xD4kQ6AEIVjAJ#v=onepage&q&f=false|editore=Cambridge University Press|p=}}</ref>
=== Territorio ===
[[Primi 100 comuni italiani per superficie|Il territorio brindisino]]<ref>{{Cita news|autore=Michele Spizzico, Nicola Lopez, Donato Sciannamblo, Roccaldo Tinelli|titolo=La Piana di Brindisi: fenomeni di interazione fra le falde idriche sotterranee presenti nell'area|pubblicazione=Da il "Giornale di Geologia Applicata 3"|anno=2006}}</ref> è caratterizzato da un'ampia area sub pianeggiante dalla quale emergono depositi [[calcare]]nitici e [[sabbia|sabbiosi]] di origine marina; i quali a loro volta presentano un livello più profondo [[argilla|argilloso]] del [[pleistocene|pleistocene inferiore]], e uno ancora successivo [[carbonio|carbonatico]] composto da [[calcare|calcari]] [[Mesozoico|mesozoici]] e da terreni del ciclo sedimentario della Fossa bradanica. Lo sviluppo dell'[[agricoltura]], soprattutto intensiva, ha causato un aumento dell'utilizzo delle risorse idriche comportando però un aumento indiscriminato degli utilizzi.
 
Il 1º aprile [[2008]] viene annunciata la scoperta di [[WASP-12 b]], che infranse numerosi record. Il pianeta all'epoca era il più grande, il più caldo e il più vicino a una stella di tipo solare mai scoperto, e successivi studi ne scoprirono la particolare composizione; il pianeta infatti abbonda di [[carbonio]], il suo rapporto con l'[[ossigeno]] è circa il doppio di quello dei [[gigante gassoso|giganti gassosi]] del [[sistema solare]], ed è quindi il primo [[pianeta di carbonio]] mai scoperto.<ref name=Diamante>{{Cita news|autore = Corrado Ruscica|url = http://astronomicamentis.blogosfere.it/2010/12/wasp-12b-il-primo-esopianeta-con-atmosfera-ricca-di-carbonio.html|titolo = WASP-12b, un esopianeta di diamante?|giorno = 9|mese = dicembre|anno = 2010|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120118130241/http://astronomicamentis.blogosfere.it/2010/12/wasp-12b-il-primo-esopianeta-con-atmosfera-ricca-di-carbonio.html|dataarchivio = 18 gennaio 2012}}</ref>.
=== Clima ===
{{Vedi anche|Stazione meteorologica di Brindisi}}
In base alle medie di riferimento trentennale ([[1961]]-[[1990]]), la [[temperatura]] media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +9,6&nbsp;°C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +25 con picchi che possono raggiungere anche i +35-40&nbsp;°C. Le [[precipitazioni]] medie annue, inferiori ai 600&nbsp;mm, presentano un minimo in [[primavera]]-[[estate]] ed un picco in [[autunno]]-[[inverno]]<ref>{{cita web|http://www.wunderground.com/global/IY.html|Medie climatiche 1961-1990|07-01-2009}}</ref><ref>{{cita web|http://www.eurometeo.com/italian/climate|Dati climatologici medi|07-01-2009}}</ref><ref>{{cita web|http://www.meteoam.it|Tabelle e grafici climatici|07-01-2009}}</ref>.
{{ClimaAnnuale
| nome = BRINDISI
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 12.7
| tempmax02 = 13.2
| tempmax03 = 15.0
| tempmax04 = 18.0
| tempmax05 = 22.0
| tempmax06 = 25.8
| tempmax07 = 28.5
| tempmax08 = 28.6
| tempmax09 = 25.9
| tempmax10 = 21.6
| tempmax11 = 17.4
| tempmax12 = 14.1
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 6.3
| tempmin02 = 6.6
| tempmin03 = 7.9
| tempmin04 = 10.1
| tempmin05 = 13.7
| tempmin06 = 17.6
| tempmin07 = 20.4
| tempmin08 = 20.6
| tempmin09 = 18.2
| tempmin10 = 14.7
| tempmin11 = 10.5
| tempmin12 = 7.6
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 60.2
| pioggia02 = 63.1
| pioggia03 = 73.4
| pioggia04 = 35.0
| pioggia05 = 28.7
| pioggia06 = 19.4
| pioggia07 = 10.3
| pioggia08 = 25.3
| pioggia09 = 45.6
| pioggia10 = 71.0
| pioggia11 = 74.2
| pioggia12 = 68.1
<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornipioggia01 = 9
| giornipioggia02 = 8
| giornipioggia03 = 8
| giornipioggia04 = 6
| giornipioggia05 = 4
| giornipioggia06 = 3
| giornipioggia07 = 2
| giornipioggia08 = 3
| giornipioggia09 = 4
| giornipioggia10 = 6
| giornipioggia11 = 7
| giornipioggia12 = 9
<!-- Umidità percentuali medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in %), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| umido01 = 78
| umido02 = 75
| umido03 = 74
| umido04 = 72
| umido05 = 70
| umido06 = 71
| umido07 = 70
| umido08 = 72
| umido09 = 74
| umido10 = 76
| umido11 = 77
| umido12 = 77
<!-- Insolazioni giornaliere medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in h), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| elio01 = 3.9
| elio02 = 4.4
| elio03 = 5.3
| elio04 = 6.7
| elio05 = 8.6
| elio06 = 9.9
| elio07 = 10.8
| elio08 = 9.8
| elio09 = 8.0
| elio10 = 6.2
| elio11 = 4.4
| elio12 = 3.6
}}
 
Nell'agosto del 2009 è stata annunciata la scoperta di [[WASP-17 b]], ritenuto il primo pianeta scoperto ad orbitare nella direzione opposta a quella di rotazione della sua stella, [[WASP-17]].<ref>{{Cita web|url=https://www.space.com/7125-newfound-planet-orbits.html|titolo=Newfound Planet Orbits Backward|sito=space.com|data=12 agosto 2009|lingua=en}}</ref>
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]] di Brindisi<ref>{{cita web|http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm|Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani|07-01-2009}}</ref>:
** [[Zona climatica]] C;
** [[Gradi giorno]] 1083.
 
Nel gennaio 2013 il progetto contava 73 pianeti transitanti scoperti in entrambi gli emisferi celesti e 3 candidati individuati tramite [[metodo delle variazioni di transito]], più un falso positivo. Tali pianeti fanno quasi tutti parte della categoria dei [[Pianeta gioviano caldo|pianeti gioviani caldi]] e appartengono quasi tutti a sistemi planetari con un solo membro, eccetto per WASP-3, [[WASP-10]] e [[WASP-12]]. Tali sistemi sono appunto quelli che ospitano i tre pianeti ipotizzati per spiegare alcune anomalie orbitali e di transito, e sono probabilmente o non transitanti o troppo piccoli per essere rivelati da WASP.
== Origini del nome ==
È capitato inoltre che alcuni pianeti siano stati identificati contemporaneamente dal team di WASP e da quello del [[progetto HATNet]]. Il loro nome è deciso in base a quale team ha enunciato per primo la scoperta, seguito dal nome del progetto secondo arrivato.
Il [[toponimo]] latino ''Brundisium'', attraverso il greco ''Brentesion'', ricalca il vocabolo [[messapi]]co ''Brention'': testa di [[Cervus elaphus|cervo]]<ref>{{cita libro|Vladimir|Orel|A Concise Historical Grammar of the Albanian Language: Reconstruction of Proto-Albanian|2000|Brill|Leiden, Netherlands}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |cognome=Alessio |nome= Giovanni |anno=1955 |titolo=Sul nome di Brindisi |rivista=Archivio Storico Pugliese |volume=VIII |numero=3 |pp=211-238 |url=http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Archivio%20Storico%20Pugliese/1955/Archivio%20Storico%20pugliese%20A.8%201955%20fasc.1-4%20articoli%20PDF/Sul%20Nome%20di%20Brindisi.pdf |accesso=31 luglio 2010}}</ref>.
 
Nel 2017, un gruppo di astronomi presso l'università di Cambridge ha scoperto la più piccola stella sino ad allora rilevata. [[EBLM J0555-57Ab]], probabilmente una nana ultra fredda distante circa 600 anni luce dalla terra ha una massa paragonabile a quella di [[TRAPPIST-1]] ma un raggio del 30% più piccolo<ref>{{Cita web|url=http://www.astronomy.com/news/2017/07/tiny-new-star|titolo=Astronomers just discovered the smallest star ever|autore=A Boetticher et al|lingua=en}}</ref>.
Il nome della città sembra, quindi, riferirsi alla forma del [[porto di Brindisi|porto]] che richiama la forma della testa dell'animale.
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Brindisi|Storia del Salento|Storia della Puglia}}
 
[[Città]] antichissima, {{Citazione necessaria|porta d'[[Est|Oriente]]}}, in un crocevia di culture e genti, ha vissuto una storia altalenante, caratterizzata da periodi aurei e periodi di decadenza, sempre in stretta correlazione alla sua posizione geografica e all'importanza del suo [[porto]].
 
=== Origine ===
{{Citazione necessaria|Nel [[promontorio]] di Punta le Terrare, che si trova nel porto esterno, è stato individuato un [[villaggio]] dell'[[età del bronzo]] media ([[XVI secolo a.C.]]) dove un gruppo di capanne, protette da un terrapieno di pietre, ha restituito frammenti di [[ceramica]] [[micenea]]. Lo stesso [[Erodoto]] aveva parlato di un'origine micenea per queste popolazioni. La [[necropoli]] di ''Tor Pisana'' (a sud dell'attuale [[centro storico]] di Brindisi) ha restituito vasi proto[[Ordine corinzio|corinzi]] della prima metà del [[VII secolo a.C.]] La Brindisi [[messapi]]ca intrattenne certamente rapporti commerciali intensi con l'opposta sponda adriatica e con le popolazioni greche dell'[[Egeo]]: tali rapporti sono oggi documentati da numerosi reperti archeologici<ref>Al largo di Brindisi sono stati ritrovati numerosi vasi e crateri di provenienza attica, corinzia, cretese ecc.).</ref> mentre fu in contrasto con la vicina [[Taranto]]}}.
 
=== Il periodo romano ===
[[File:Via Appia map.jpg|upright=1.4|thumb|Il percorso della Via Appia]]
{{Citazione necessaria|Nel [[267 a.C.]] Brindisi, come l'intero [[Salento]], fu conquistata dai [[civiltà romana|Romani]] e divenne un importantissimo scalo per la [[Grecia]] e l'Oriente, quindi venne elevata al rango di [[municipio (storia romana)|municipio]] nell'[[83 a.C.]] e ai brindisini fu riconosciuta la [[cittadinanza romana]] ([[240 a.C.]]). La città conobbe durante il periodo romano la sua età aurea e godette di importanti collegamenti stradali con [[Roma]] attraverso le consolari [[via Appia|Appia]], la ''Regina Viarum'', e la [[via Traiana]]}}. Crocevia culturale, soprattutto per chi si recava in [[Grecia]] per motivi culturali, diede i natali al poeta [[Marco Pacuvio]], il più grande tragediografo latino, nipote del leccese Quinto Ennio, che era considerato da Cicerone il "padre della letteratura latina"; Giulio Cesare ed Ottaviano si imbarcarono da Brindisi per raggiungere l'Egitto<ref>Cesare, ''De bello civili'', III,6,3.</ref>; [[Marco Tullio Cicerone]] vi sostò in quanto ospite di [[Lenio Flacco]] e qui scrisse le ''Lettere Brindisine''<ref>{{cita libro|Cicerone|Epistulae - Ad Familiares 14 - 4.}}</ref>; {{Citazione necessaria|a Brindisi si trattenne [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]], accompagnato da [[Gaio Cilnio Mecenate|Mecenate]]; fu meta dello sbarco di [[Agrippina maggiore|Agrippina]] con le ceneri di [[Germanico Giulio Cesare|Germanico]]}}; il celebre [[Virgilio]] vi morì il 21 settembre [[19 a.C.]] proprio tornando da un viaggio in Grecia. Nel periodo di massimo splendore di Roma, Brindisi rappresentava forse il porto più importante di tutto l'impero; proprio il suo scalo sarà importante anche nel Medioevo per le crociate in Terrasanta, e nel XIX secolo per il collegamento tra Londra e le Indie Orientali (molte tombe inglesi risalenti alla seconda metà dell'Ottocento sono presenti nel principale cimitero comunale).
 
=== Medioevo ===
[[File:Brindisi by Piri Reis.jpg|thumb|left|Mappa di Brindisi del XVI secolo opera dell'ammiraglio turco Piri Reis]]
Sede episcopale sin dall'età apostolica<ref>Paolo Diacono, ''Liber de episcopis mettensis''</ref>, Brindisi fu un centro importante per l'evangelizzazione della zona. Esaurito il fortunato periodo sotto l'[[Impero romano]], la città era già desolata nel [[VI secolo]] quando fu occupata dai [[Goti]]<ref>Procopio, Libro III, cap. 18</ref>; nel [[674]] fu presa dai [[Longobardi]] guidati da [[Romualdo I di Benevento|Romualdo]]<ref>Paolo Diacono, ''Historia Longobardorum''</ref> e assaltata dai Saraceni nell'[[838]]<ref>''Chronicon Salernitanum''</ref>; {{Citazione necessaria|ritornò quindi stabilmente sotto il controllo degli [[imperatori bizantini]] che si preoccuparono di ricostruirla, forse agli inizi dell'[[XI secolo]], affidandone l'incarico al [[protospatario]] [[Lupo Protospata|Lupo]]}}.
 
{{Citazione necessaria|Nel [[1070]] fu presa dai [[Normanni]] divenendo parte del [[Principato di Taranto]] e del [[Ducato di Puglia]]; fu prima signoria dei [[Contea di Conversano|conti di Conversano]] e poi, dopo la rivolta baronale del [[1132]], città demaniale per volere di [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]]; la città pugliese recuperò in parte il fasto del passato durante il periodo delle [[Crociata|Crociate]], quando riottenne la sede episcopale, vide la costruzione della nuova cattedrale e di un nuovo castello con un importante arsenale, divenne porto privilegiato per la [[Terra santa]] e anche sede di una delle due zecche del [[Regno di Sicilia]]}}.
 
Fu nella [[Cattedrale di Brindisi]] che ebbero luogo le nozze del principe normanno [[Ruggero III di Sicilia|Ruggero]], figlio di re [[Tancredi di Sicilia|Tancredi]] (che nel 1192 vi lasciò a ricordo una [[Fontana Tancredi|fontana monumentale]]) e quelle dell'imperatore [[Federico II di Svevia]], con l'erede alla corona di [[Gerusalemme]], [[Isabella di Brienne|Isabella (o Jolanda) di Brienne]] (9 novembre [[1225]])<ref>{{cita web|http://www.brindisiweb.com/storia/federico.htm|Documento sulle nozze di Isabella di Brienne|07-01-2009}}</ref> e, sempre Federico II, partì proprio dal porto brindisino nel [[1227]] per la [[Sesta crociata]]<ref>{{cita web|http://www.brindisiweb.com/storia/crociata_federico.htm|Documento sulla VI Crociata partita da Brindisi|07-01-2009}}</ref>.
 
Fu fortemente colpita dalla [[peste nera]] e riguadagnò, lentamente, le antiche dimensioni demografiche grazie a importanti [[immigrazione|flussi migratori]] di [[slavi]], [[albanesi]] e [[greci]] che giungevano d'oltremare.
[[File:Re brindisi.jpg|thumb|Vittorio Emanuele III a Brindisi passa in rassegna una formazione del Regio Esercito]]
 
=== Storia moderna ===
Dal [[1496]] al [[1509]] appartenne a [[Repubblica di Venezia|Venezia]] per poi passare sotto il dominio spagnolo. Proprio sotto il periodo vicereale iniziò un lungo periodo di declino, di pari passo al progressivo [[palude|impaludamento]] del [[porto]].Questo mal governo portarono Brindisi in una situazione alquanto critica,mentre la dominazione Spagnola aveva fatto di Brindisi un polo strategico per la religione cattolica (infatti la città contava circa 36 conventi);l'aristocrazia viveva nella dissolutezza più assoluta il popolo vessava nella povertà più disperata. Stanchi di questa drammatica situazione il 5 Giugno del 1647 due piccoli commercianti navali Teodoro e Donato Marinazzo organizzarono e aizzarono la folla in una rivolta che vide la prigionia del sindaco l'incendio del palazzo della zecca l'assalto alle dimore dei nobili al servizio della Spagna e culminò con l'instaurazione di una specie di "governo autonomo" la rivolta fu sedata solo un anno dopo infatti fu inviata una flotta ad espugnare la città i '''fratelli Marinazzo ''' vennero però poi catturati e impiccati a Napoli il 29 Gennaio 1650.
Con la successiva dominazione [[borbone|borbonica]] si ebbe un periodo di crescita economica: nel [[1775]], sotto [[Ferdinando I delle Due Sicilie]], fu riattivato il canale d'uscita del porto interno e furono risanate le paludi adiacenti alla città.
 
=== Storia contemporanea ===
L'annessione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], nel [[1860]], e l'apertura del [[canale di Suez]], nel [[1869]], portarono a Brindisi una linfa vitale nuova, che permise di diventare il terminale preferenziale per la [[Valigia delle Indie]] e importante snodo mercantile per la grande ex colonia britannica.
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]] Brindisi divenne sede del comando alleato per il basso [[Mare Adriatico]], acquisendo una notevole importanza strategica e pagando tale ruolo con diversi bombardamenti nella zona storica. Tra il settembre [[1943]] e il febbraio [[1944]], successivamente alla [[fuga di Vittorio Emanuele III]] da Roma<ref>[http://www.reumberto.it/bufera6.htm I Savoia nella bufera]</ref>, la città offrì rifugio all'intera dinastia<ref>{{cita web|http://www.funzioniobiettivo.it/medie_file/8_settembre/Franco_Arina.htm|Resoconto della conversazione tenuta nell'Istituto magistrale "Palumbo" di Brindisi il 14 ottobre 1993 da Denis Mack Smith e Raffaello Uboldi Interventi di Franco Arina, Antonio Maglio, Renato Minafra e del pubblico|07-01-2009}}</ref><ref>{{cita web|http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_finestra_storia_1943_brindisi.asp|Storia di Brindisi - La Gazzetta del Mezzogiorno|07-01-2009}}</ref> divenendo per sei mesi sede temporanea di governo.
 
=== Simboli ===
[[File:Lungomare città di Brindisi.jpg|miniatura|Lungomare Regina Margherita di Brindisi]]
Il sito Comuni italiani<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/074/001/stemma.html|Il sito Comuni Italiani|07-01-2009}}</ref> descrive lo stemma della città in questo modo:
 
{{citazione|Di rosso al rincontro di cervo d'oro; ramoso d'argento sormontato da due colonne dello stesso, con basi, capitelli e corona all'antica d'oro. Lo scudo è sormontato dalla corona di città, fregiato dalle insegne della croce di guerra, araldicamente disposte}}
 
Lo [[stemma]] della città di Brindisi, trae origine da alcune caratteristiche peculiari dell'antica città di Brindisi, alcune di esse ancora oggi visibili. La testa di [[Cervus|cervo]] deriva dal toponimo messapico della città "''Brention''", toponimo ispirato dalla forma del [[porto di Brindisi|porto cittadino]], che ricorda, appunto, le ramificazioni delle [[corno (biologia)|corna]] di un cervo: ciò è chiaramente visibile ancora oggi nelle foto satellitari, che evidenziano i due seni, di [[Est|levante]] e di [[ponente]], in cui il porto è diviso. Nello stemma sono inoltre presenti le cosiddette "colonne terminali" della [[Via Appia]], visibili oggi in cima a quella che è comunemente denominata la "[[Colonne romane di Brindisi|Scalinata Virgilio]]".
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{Vedi anche|Monumenti di Brindisi}}
La città di Brindisi conserva interessanti [[monumento|testimonianze monumentali]] dall'[[Storia antica|antichità]] all'[[età moderna]]. Di seguito i luoghi di maggiore interesse.
 
=== Architetture religiose ===
[[File:S.giovanni al sepolcro.jpg|thumb|Chiesa di San Giovanni al Sepolcro]]
[[File:Casale esterno.JPG|thumb|Chiesa di Santa Maria del Casale, capolavoro romanico-gotico]]
==== Periodo medievale ====
* La [[Chiesa di San Benedetto (Brindisi)|chiesa di San Benedetto]], costruita nel [[1090]] circa per le [[Ordine di San Benedetto|monache benedettine]] con la intitolazione di ''Santa Maria Veterana''. Il campanile è in puro stile [[romanico pugliese]]. Particolarmente suggestivo il [[chiostro]] romanico dell'[[XI secolo]].
* La [[chiesa di San Giovanni al Sepolcro]] ha una [[Rotonda (architettura)|pianta circolare]] risalente forse agli inizi del [[XII secolo]] e tracce di affreschi lungo le pareti interne. Di particolare interesse il portale, sormontato da un [[protiro]] con decorazioni in bassorilievo.
* La [[Cattedrale di Brindisi|Cattedrale]], eretta in stile [[architettura romanica|romanico]] tra l'[[XI secolo|XI]] e il [[XII secolo]], conserva di quel periodo solo alcuni tratti interessanti del ''pavimento musivo'' originale ([[XII secolo]]).
* La [[Chiesa della Santissima Trinità (Brindisi)|chiesa della Santissima Trinità]] o di ''Santa Lucia'', risale alla fine del [[XII secolo]]: di questo periodo conserva la [[cripta]] quasi completamente affrescata; è stata modificata nei secoli successivi.
* La [[Chiesa del Cristo (Brindisi)|chiesa del Cristo]], ultimata intorno al [[1232]], ha una facciata di stile [[architettura romanica|romanico]] con un grande [[rosone]] (di restauro). All'interno presenta due sculture lignee interessanti: un ''Crocefisso'' e una ''Madonna col Bambino'', entrambi riconducibili alla scultura gotica francese del [[XIII secolo]].
* La [[chiesa di San Paolo eremita]], raro esempio di [[architettura gotica|gotico]] pugliese, fu costruita agli inizi del [[XIV secolo]]. Notevoli gli altari [[Arte barocca|barocchi]] conservati.
* La [[chiesa di Santa Maria del Casale]] fuori dal centro abitato, pregevole esempio di architettura di passaggio dal [[architettura romanica|romanico]] al [[architettura gotica|gotico]], fu costruita intorno al [[1300]]. Nell'interno è possibile ammirare [[affresco|affreschi]] [[XIV secolo|trecenteschi]].
 
==== Dal Rinascimento all'Unità d'Italia ====
* La [[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Brindisi)|chiesa di Santa Maria degli Angeli]], fu costruita nel [[1609]] per iniziativa di [[Lorenzo da Brindisi|San Lorenzo]] per le clarisse di Brindisi.
* La [[Chiesa di Santa Teresa (Brindisi)|chiesa di Santa Teresa]], costruita nel [[1671]] nel quartiere detto "degli spagnoli", è tipico esempio di [[architettura barocca]].
* La [[facciata]] e il [[campanile]] della [[Cattedrale di Brindisi|Cattedrale]] risalgono alla seconda metà del Settecento, quando l'edificio venne ricostruito a seguito del terremoto del [[1743]].
* La Chiesa Ortodossa di san Nicola, edificata nel 1891, situata in Via Indipendenza.
{{Controlcopy|grosso inserimento senza fonti|Storia|settembre 2014}}
<!-- Il testo è del Prof. Giacomo Carito, Responsabile del Museo Diocesano Giovanni Tarantini -->
Il suolo di proprietà di Salvatore Perrone, su cui doveva erigersi la Chiesa greco-ortodossa, dedicata a San Nicola, fu acquistato il 12 aprile 1891 da Malvina Omero sposa di Giuseppe Nervagna e Socrate Cocotò, vice console ellenico a nome e per conto della comunità greca di Brindisi. Poté costruirsi per volontaria sottoscrizione e grazie ad una contribuzione dello zar Alessandro III (1881-94). Ne fu primo archimandrita Nicandro: nel 1910 ricopriva l'ufficio Macario Papinikos. Era allora frequentata da alcune decine di greco-ortodossi abitualmente in Brindisi domiciliati.
La chiesa fu inizialmente compresa giurisdizione ecclesiastica corfiota: successivamente come tutte le parrocchie in territorio non greco passò sotto la dipendenza del vescovo di Londra che aveva pertinenza sull'intera Europa occidentale. Costituitosi,l'esarcato d'Italia fu compreso nella metropolia d'Austria-Italia con sede in Vienna e sempre riferentesi al patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Dal 5 novembre 1991 la chiesa di San Nicola è parte della metropolia d'Italia ed esarcato dell'Europa del sud con sede in Venezia. La parrocchia brindisina è il punto di riferimento più importante per i greco-ortodossi di Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Il progetto, se come quello di altre fabbriche coeve appare scandito su cadenze neoclassiche, si volge però a movenze neo-gotiche con l'inserto del campanile la cui cella si apre sui quattro lati con eleganti trifore. L'interno, ad unica navata, è stato arricchito con i restauri del 1987, ricordati dall'iscrizione sulla controfacciata e voluti dall'archimandrita padre Eftimios Kulumbis e dal preposto Giorgio Manolas, dalle rappresentazioni dei profeti sulla fascia superiore delle pareti di mezzogiorno, ponente e settentrione e del Cristo Pantocratore sul soffitto, ad opera del pittore ellenico Crità. L'inconostasi, che separa il presbiterio dalla navata, presenta un triplice ordine di icone: sul primo da sinistra verso destra, sono le immagini di Santa Marina Martire, San Michele Arcangelo, Madre di Dio con Bambino, Cristo in trono, San Gabriele Arcangelo, San Giovanni Battista. La prima e l'ultima delle immagini elencate sono state completate il 18 ottobre 1903 da un anonimo; le altre sono state dipinte dal sacerdote Crisanto di Plateo,sull'isola di Corfù.Questi è autore anche del San Spiridione, molto venerato a Corfù come anche santa Marina e del San Nicola che salvano quasi le pareti dell'aula dell'inconostasi. Il secondo ordine di icone comprende la rappresentazione dei Quattro Evangelisti, il terzo la Nascita del Cristo, il Battesimo nel Giordano, il Mistico banchetto, la Crocifissione, la Pietà.
L'abside è stata con gli interventi del 1987 dipinta dal Crità: su di essa campeggia ora l'immagine della Vergine Platitera, ossia più ampia dei cieli. Più in basso sono le immagini di San Basilio, San Giovanni Crisostomo, San Gregorio Nasianzeno. Una Natività fedele ai consueti canoni agiografici di tradizione bizantina dallo stesso Crità è stata infine dipinta sul concavo della nicchia che ha funzione di preparazione delle specie e che porta il nome di prothesis. L'edificazione del San Nicola può dirsi coronasse una remota aspirazione; la colonia greca aveva avuto nel settecento come propria chiesa quella abbaziale di Sant'Antonio Abate che, acquisita dalla Casa di Ammortizzazione e del Demanio Pubblico era stata venduta a don Oronzo Catanzaro. La conseguente rendita a godere dal 1º gennaio 1821 a favore della colonia greca non risultò tuttavia mai incassata tant'è che nel 1828 la civica amministrazione ne chiese la conversione a proprio favore. Segno delle difficoltà incontrate dalla comunità ellenica, nella fase che porta all'indipendenza della Grecia, perché indiziate da simpatie liberali da parte del governo borbonico. Nel 1877 i sudditi ottomani di rito greco ortodosso, prevalentemente commerciati, chiedono di poter utilizzare San Giovanni dei Greci, demaniale per “compiervi gli uffici della lor religione, mentre essi si offrirebbero a sostenere la spesa necessaria onde ridurre in stato decente il richiesto tempio”. La richiesta non fu accolta in quanto determinò l'alienazione di San Giovanni a vantaggio del comericante greco Spiros Cocotò.
 
==== Periodo recente ====
* La [[Chiesa del Sacro Cuore (Brindisi)|chiesa del Sacro Cuore]], costruita in stile [[architettura neoromanica|neoromanico]] nel ([[1934]]) è retta dalla [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|Congregazione salesiana]].
 
==== Altre chiese di Brindisi ====
* Ave Maria Stella
* Cristo Salvatore
* Cuore Immacolato di Maria
* San Nicola
* Santissima Addolorata
* Santissima Annunziata
* San Francesco d'Assisi
* San Giustino de Jacobis
* San Leucio
* San Lorenzo da Brindisi
* Spirito Santo
* Santissima Resurrezione
* San Vito Martire
* Madonna della Scala
* Madonna di Loreto
* Sant'Antonio da Padova
* San Michele Arcangelo (detta delle Scuole Pie)
* San Sebastiano (detta delle Anime)
* Santa Maria della Fontana o dei Cappuccini
* Santa Maria del Romitorio
* Santissima Addolorata (a [[Tuturano]])
* Madonna del Giardino (a Tuturano)
 
=== Architetture civili ===
[[File:End Of Via Appia In Brindisi.jpg|thumb|Le due colonne romane]]
==== Età antica ====
* Le [[vasche limarie]] dell'antico acquedotto.
* Le [[colonne romane di Brindisi|colonne romane]], da sempre il simbolo della città di Brindisi, riferimento portuale per gli antichi naviganti. Furono costruite forse nel [[II secolo|II secolo d.C.]] (o anche successivamente) con [[marmo proconnesio]].
 
==== Età medioevale ====
* La [[fontana Tancredi]], sull'antica [[via Appia]], restaurata da [[Tancredi di Sicilia|Tancredi]], ultimo re normanno, nel [[1192]], a ricordo del matrimonio tra suo figlio [[Ruggero III di Sicilia|Ruggero]] e [[Irene Angela]].
* Il cosiddetto ''[[portico dei Cavalieri Templari]]'', loggia del più antico palazzo vescovile realizzata nel [[XIII secolo]], e oggi ingresso del [[Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo]].
* La [[loggia del palazzo Balsamo]] è in realtà un balcone su mensole decorate appartenente alla zecca di fine del [[XIII secolo]] in stile [[gotico]].
* La [[Porta Mesagne (Brindisi)|Porta Mesagne]] che è la più antica porta d'ingresso alla città.
 
==== Età moderna ====
* Il [[Palazzo Granafei-Nervegna]], è un esempio di architettura tardo-rinascimentale con influenze catalane.
* Il Palazzo Montenegro, oggi sede del [[Prefetto]]; fu edificato nella seconda metà del [[XVII secolo]] da un'agiata famiglia di commercianti di origine [[Montenegro|montenegrina]].
* La [[Fontana De Torres]], voluta nel [[1619]] dal governatore spagnolo Pedro Aloysio de Torres per condurre l'[[acqua]] nella piazza del Mercato, ha una bella vasca di [[marmo]], forse un [[fonte battesimale]] di epoca medievale.
* Il [[Seminario arcivescovile di Brindisi|Palazzo del Seminario]], realizzato nel [[1720]] su progetto di Mauro Manieri, ospita il [[Museo diocesano Giovanni Tarantini]] e la prestigiosa [[Biblioteca arcivescovile Annibale de Leo]].
 
==== Età contemporanea ====
[[File:Monumento al Marinaio d Italia.jpg|thumb|Veduta del Monumento al Marinaio]]
* Il [[Monumento ai caduti della prima guerra mondiale (Brindisi)|Monumento ai Caduti]] ([[1926]]-[[1931]]) è una interessante scultura in [[Marmo di Carrara|marmo bianco di Carrara]] dell'artista brindisino [[Edgardo Simone]].
* Il [[Monumento al Marinaio d'Italia|Monumento al Marinaio]] disegnato da Luigi Brunati ([[1933]]-[[1934]]), ha la forma di un [[timone]] alto 53&nbsp;m in [[pietra di càrparo]] che spicca sul [[porto di Brindisi|porto della città]].
* Il [[Collegio navale Niccolò Tommaseo]] è un edificio razionalista ([[1934]]-[[1937]]) dell'architetto Gaetano Minnucci: è destinato a sede universitaria.
* Il [[Palazzo di Giustizia di Brindisi|Palazzo di Giustizia]] è opera degli architetti [[Sergio Lenci]] e [[Carlo Aymonino]].
* Il [[Monumento a Virgilio (Brindisi)|Monumento a Virgilio]] nel giardinetto posto sul lungomare è una scultura di [[Floriano Bodini]] del [[1988]].
*[[File:Teatro Verdi (Brindisi).jpg|miniatura|Il "Nuovo Teatro Verdi" è il principale teatro della città.]]Il [[Teatro Verdi (Brindisi)|Teatro Verdi]], realizzato su progetto dell'architetto Nespega ([[1970]] circa, ma inaugurato solo nel [[2006]]), è un grande edificio moderno che incombe sui [[San Pietro degli Schiavoni|resti archeologici della Brindisi romana]].
* La [[Fontana delle Ancore]] di Piazza Cairoli (1937).
 
=== Architetture militari ===
* Il [[Castello svevo (Brindisi)|Castello svevo]] voluto da [[Federico II di Svevia|Federico II]], risale al [[1227]], ma al nucleo originario fu aggiunto un antemurale con poderosi torri angolari ad opera degli [[Corona d'Aragona|Aragonesi]].
* Il [[Castello alfonsino]] (o Aragonese), più conosciuto come ''Forte a mare'', è una fortezza realizzata sull'isola di Sant'Andrea antistante il [[porto di Brindisi]], da [[Ferdinando I d'Aragona]] ([[1445]]) e ampliata nel [[XVI secolo|XVI]]-[[XVII secolo]].
* Fanno parte dell'antico muro di difesa della città: il [[Bastione inferno]], [[Porta Napoli (Brindisi)|Porta Napoli]], [[Bastione San Giacomo]], [[Porta Lecce]], [[Bastione Levante]].
* [[Torre Testa]], [[Torre Penna]] e [[Torre Mattarelle]] sono delle Torri costiere di difesa ancora visibili.
 
=== Siti archeologici ===
* L'[[area archeologica di San Pietro degli Schiavoni]] sotto il nuovo [[Teatro Verdi (Brindisi)|Teatro Verdi]], in cui si riconoscono una strada lastricata di età romana e le abitazioni, le botteghe e le terme che vi si affacciano.
 
=== Aree naturali ===
[[File:Cillarese fiori.jpg|thumb|Primavera nell'[[Oasi di protezione dell'invaso artificiale e del parco del Cillarese|Oasi del Cillarese]]]]
Nell'ambito territoriale del comune di Brindisi sono dislocate alcune aree ambientali protette, alcune di recente istituzione:
 
==== Aree ambientali protette ====
* Il [[Parco naturale regionale Salina di Punta della Contessa]]<ref>Legge regionale 28 del 23 dicembre 2002.</ref>: [[zona umida]], ampia 214 ettari, che si sviluppa tra Capo di [[Torre Cavallo]] e Punta della Contessa;
* L'[[Oasi di protezione dell'invaso artificiale e del parco del Cillarese]]<ref>Decreto del Presidente della giunta regionale n.376 del 06.08.92.</ref>: invaso artificiale a nord-ovest di Brindisi di circa 170 ettari;
* La [[Riserva naturale regionale orientata Bosco di Cerano]]<ref>Legge regionale 26 del 23 dicembre 2002.</ref>: un'[[area naturale protetta]] che ricade nel territorio di Brindisi e [[San Pietro Vernotico]];
* La [[Riserva naturale regionale orientata Boschi di Santa Teresa e dei Lucci]]<ref>Legge regionale n.23 del 23 dicembre 2002 (B.U.R.P. n.164 - Istituzione aree naturali).</ref>: è un'[[area naturale protetta]] composta dai due boschi di cui porta il nome. Con la [[Direttiva dell'Unione europea]] 92/43 CEE, è stata inserita nell'elenco dei [[Sito di interesse comunitario|Siti di interesse comunitario]] (SIC)<ref>Assessorato all'Ecologia Regione Puglia.</ref>;
* La [[Riserva naturale statale Torre Guaceto]]<ref>Decreto interministeriale del 4 dicembre 1991, Decreto ministeriale del 4 febbraio 2000.</ref> e la [[Riserva naturale marina Torre Guaceto]]<ref>Decreto interministeriale del 4 dicembre 1991.</ref>: ricadenti in massima parte nel territorio del comune di [[Carovigno]], sono gestite da un Consorzio di cui fanno parte i Comuni di Brindisi, Carovigno e il [[WWF]].
 
==== Parchi comunali ====
* Parco Cesare Braico.
* Parco comunale di Brindisi Tonino Di Giulio (Parco Palmarini - Patri).
* Parco comunale di Brindisi 19 maggio 2012 (Parco urbano del Cillarese).
* Parco comunale di Brindisi Sbitri.
* [[Parco naturale comunale di Brindisi Punta Penne Punta del Serrone]].
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Brindisi}}
 
=== Migrazioni ===
Brindisi è stata oggetto di un'ampia [[emigrazione]] durante il [[XX secolo|Novecento]], così come tutte le città del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]]. L'emigrazione riguardava soprattutto le fasce sociali più basse che abbandonavano le campagne<ref>{{cita web|http://www.emigrati.it/Emigrazione.asp|Il sito di emigrati.it|07-01-2009}}</ref>. L'[[emigrazione]] può essere ricondotta in due grandi ondate. La prima, che ha il suo picco negli anni immediatamente precedenti e seguenti la [[prima guerra mondiale]], ha per meta esclusiva le [[America|Americhe]] ([[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Argentina]], [[Brasile]]), per poi dirigersi verso l'[[Europa]] centro-settentrionale, che diviene così la destinazione principale dell'emigrazione pugliese. Quella dopo la [[seconda guerra mondiale]], attratta dallo sviluppo industriale di alcune aree settentrionali del Paese: il [[Piemonte]] e la [[Lombardia]], in particolare [[Milano]].
 
A partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]] con la realizzazione del grande [[industria petrolchimica|petrolchimico]] che andava ad aggiungersi alle imprese [[industria metalmeccanica|meccaniche]] e aeronavali, Brindisi poté garantire opportunità di lavoro a tecnici e operai. La città conobbe quindi una piccola immigrazione regionale, attirando famiglie dalle province e regioni limitrofe.
 
Un altro importante capitolo nella [[demografia]] cittadina fu sicuramente l'esodo albanese del [[1990]]-[[1991]] (che in realtà durò almeno un decennio) che portò nel [[porto di Brindisi]] ondate di sbarchi immigrati<ref>{{cita web|http://www.cirsdig.it/Pubblicazioni/carzocentorrino.pdf|Immigrazione albanese sulla stampa quotidiana|07-01-2009}}</ref>. Nell'emergenza i cittadini di Brindisi si distinsero per la grande [[solidarietà]]. Moltissimi portarono beni di prima necessità, offrirono cibo e acqua ai migliaia di [[Albanesi]] che giungevano in navi-rottame super affollate dopo l'attraversamento del [[canale d'Otranto]].
 
Se durante gli [[anni 1990|anni novanta]] l'emigrazione verso il nord si era affievolita, nell'ultimo decennio la crisi dell'[[industria]] ''labour intensive'', non supportata da una diffusione di piccole e medie imprese nel territorio, e gli anni di stasi dell'[[economia italiana]] e, ancor più, meridionale hanno fatto sì che il fenomeno, soprattutto giovanile, si riaccendesse. A beneficiarne maggiormente sono stati i poli più attrattivi del Paese: le industrie del nord est, le grandi città come [[Roma]], [[Milano]] e [[Bologna]] che, tutt'oggi, sono sia per motivi di lavoro, che per motivi di studio le mete privilegiate di migliaia di brindisini. Il circolo vizioso di Brindisi nonché del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]] è che, essendo luogo di partenza di lavoratori e studenti universitari in movimento, si impoverisce di [[capitale umano]], provocando nel medio e nel lungo periodo un ritardo di sviluppo nel tessuto economico e sociale.
 
Oggi Brindisi è una città che conosce anche una regolare [[immigrazione]] extracomunitaria, sebbene i valori siano lontani dalle città del [[Nord Italia]].
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri regolari residenti sono {{formatnum:2152}}<ref name="demo.istat.it">{{cita web|http://demo.istat.it/str2014/index_e.html|Statistiche ISTAT - La presenza straniera a Brindisi al 1 Gennaio 2015}}</ref> pari all'2.42% della popolazione brindisina. La più grande comunità è stata per molto tempo quella [[albanesi|albanese]], attualmente superata da quella [[rumeni|rumena]]. Il numero di albanesi che hanno deciso di rimanere nella città pugliese è, comunque, molto trascurabile rispetto al totale di immigrati che vi sono transitati. Brindisi, infatti, ha rappresentato, e rappresenta ancora oggi, per questo popolo [[Penisola balcanica|balcanico]] il primo passo verso l'[[Italia]] e l'[[Europa occidentale]].
 
Il gran numero di [[statunitensi]] è spiegato dal fatto che, tra Brindisi e [[San Vito dei Normanni]] fu installata, e ha operato in tutta la seconda metà del [[XX secolo|Novecento]], una stazione dell'aeronautica militare statunitense<ref>Composto dal 7275º gruppo di base aerea statunitense, il San Vito AB ha cominciato nel [[1960]] come un'installazione esterna della [[base aerea di Aviano]] con il personale e le attrezzature di sostegno forniti dal 6900º stormo di sicurezza. Successivamente si è trasformato in un'installazione primaria dal 1º marzo [[1961]] essendo attivato dal servizio di sicurezza dell'[[United States Air Force|aeronautica degli Stati Uniti]] (USAFSS). Dal 1º ottobre [[1979]] la base ha ospitato il 6917º gruppo elettronico di sicurezza e altre unità e organizzazioni americane ed alleate.</ref>. Nonostante la base non sia più operativa da anni, molti militari hanno deciso di restare a vivere nella città pugliese.
 
La presenza britannica è il risultato di un fenomeno che, da almeno un decennio a questa parte, sembra consolidarsi nel territorio: un'immigrazione da parte di famiglie del Nord Europa, soprattutto [[Britannici|inglesi]] e [[irlandesi]]<ref>{{cita web|http://demo.istat.it|Il sito demo.istat.it|07-01-2009}}</ref>. Queste famiglie, di solito composte da pensionati, decidono di comprare delle ville nella campagna brindisina e godere tutto l'anno delle gradevoli temperature brindisine. Tale fenomeno, relativamente recente in [[Puglia]], è conosciuto come "Salentoshire", neologismo scherzoso sulla falsariga del "Chiantishire", relativo al consolidato turismo britannico in [[Toscana]]<ref>{{Cita pubblicazione |cognome= |nome= |anno=2006|mese=08|titolo=I fan del Salentoshire|rivista=Il Giornale|url=http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=111352|accesso=7 gennaio 2009}}</ref>.
 
Di seguito i dati statistici della composizione migratoria nella città di Brindisi<ref name="demo.istat.it"/>:
 
{{div col}}
# [[Romania]]: 455
# [[Albania]]: 409
# [[Stati Uniti]]: 107
# [[Nigeria]]: 89
# [[Cina]]: 85
# [[Marocco]]: 84
# [[Regno Unito]]: 68
# [[Polonia]]: 64
# [[India]]: 58
# [[Ghana]]: 56
{{div col end}}
 
=== Lingue e dialetti ===
{{Vedi anche|Dialetto brindisino}}
{{citazione|Tutti li cristiani tì 'lu mundu nascunu libberi e li stessi pì tignità e tiritti. Tutti tennu capu e cuscenza e tocca cu'ssi portunu comu frati l'uni cu l'atri.|[[Dichiarazione universale dei diritti umani]] - Art.1}}
[[File:Dialetto salentino.jpg|thumb|left|Dove è parlato il dialetto salentino]]
Il dialetto brindisino<ref>{{cita libro|A.|Calabrese|The sentential complementation of salentino: a study of a language without infinitival clauses|1993}}</ref> è una variante del [[dialetto salentino|salentino]] e, pur esistendo delle differenze minime tra i vari comuni, la radice resta invariata. Esso è parlato, oltre che a Brindisi, nel territorio di alcuni comuni limitrofi e, con piccole differenze, in alcuni comuni della [[provincia di Taranto]]. Il brindisino, inoltre, influenza alcuni dialetti del nord [[provincia di Lecce|leccese]] e del sud brindisino.
 
Dal [[dialetto salentino]] standard si distingue, oltre che per la pronuncia di alcune [[parola|parole]], la caratteristica di trasformare la "e" finale di parola in italiano in "i". Ad esempio:
* ''Il mare'' diventa ''lu mare'' in salentino standard e ''lu mari'' in brindisino. ''Il melone'' diventa ''lu milune'' in salentino standard e ''lu muloni'' in brindisino.
Il gruppo della doppia ll in italiano, diventa dd in brindisino. Ad esempio:
* ''Il Cavallo'' diventa ''lu cava{{unicode|ḍḍ}}u'' in salentino standard e ''lu cavaddu'' in brindisino.
 
=== Religione ===
{{Vedi anche|Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni}}
* Brindisi, insieme a [[Ostuni]], è sede dell'[[arcidiocesi di Brindisi-Ostuni|omonima arcidiocesi]] (''Archidioecesis Brundusina-Ostunensis'' in [[lingua latina|latino]])<ref>{{cita web|http://www.brindisiweb.com:8080/arcidiocesi/|L'arcidiocesi di Brindisi-Ostuni|07-01-2009}}</ref>, sede della [[Chiesa cattolica]] suffraganea dell'[[arcidiocesi di Lecce]] e appartenente alla [[regione ecclesiastica Puglia]]. La diocesi fu eretta nel [[IV secolo]], il suo primo vescovo fu [[Leucio d'Alessandria|san Leucio]]. Nel [[X secolo]] in seguito alla distruzione della città ad opera dei [[saraceni]], i vescovi stabilirono la propria residenza ad [[Oria]]. Fu in questo secolo che fu stabilita la diocesi di Ostuni, dapprima unita alla [[diocesi di Conversano-Monopoli|diocesi di Monopoli]] e probabilmente erede dell'antica diocesi di [[Egnazia]]. Sempre nel [[X secolo]] o in quello successivo che la sede di Brindisi fu elevata al rango di [[arcidiocesi]] [[metropolia|metropolitana]]. Già nel [[1010]] comunque Brindisi aveva due suffraganee: Ostuni e [[Monopoli (Italia)|Monopoli]]. Nel [[1591]] l'arcidiocesi oritana e brindisina venne smembrata: Brindisi conservò il titolo di arcidiocesi mentre Oria divenne [[diocesi di Oria|sede vescovile]] indipendente. Il 30 settembre [[1986]], con decreto della [[Congregazione per i vescovi]], l'arcidiocesi di Brindisi e la diocesi di Ostuni furono unite ''sede plena'' nell'arcidiocesi di Brindisi-Ostuni. La nuova diocesi fu riconosciuta civilmente il 20 ottobre [[1986]], con decreto del [[Ministero dell'Interno]]. Il santo patrono della città di Brindisi è san [[Teodoro di Amasea]], le cui reliquie sono conservate nella pontificia basilica Cattedrale in piazza Duomo. Per questa ragione, la città è da secoli meta di pellegrinaggi, anche da parte dei cristiani ortodossi. Nella seconda metà del Novecento anche san [[Lorenzo da Brindisi]], a seguito della sua proclamazione a [[dottore della Chiesa]], è divenuto patrono assieme a san [[Teodoro di Amasea]].
* Resta viva traccia della presenza dell'antica [[Chiesa ortodossa]] della parrocchia di ''San Nicola di Myra'' di [[rito bizantino]], la presenza del rito greco a Brindisi è stata a lungo maggioritaria durante il dominio dell'[[Impero bizantino]] con una fortissima diffusione dei [[Monaci basiliani]].
* Solo alcune tracce archeologiche e documentarie restano della presenza [[Ebreo|ebraica]]. Gli ebrei furono presenti in città con una piccola ma laboriosa comunità dal [[53]] d.C. sino alla seconda metà del XVI secolo.
* I nuovi flussi migratori ha portato al riproporsi dopo il XVI secolo della religione [[islam]]ica e alla presenza per la prima volta di [[Induismo|Induisti]].
 
=== Tradizioni e folclore ===
{{Vedi anche|Tarantismo}}
Significativo in terra di Brindisi è il culto del [[tarantismo]], che mescola tradizioni [[paganesimo|pagane]] e [[cristianesimo|cristiane]] in passato si credeva, infatti, che le donne che mostravano forme di [[isteria]], fossero contaminate dalle punture di [[Lycosa tarentula|tarantola]]. L'unico rimedio conosciuto era quello di ballare ininterrottamente per giorni, in modo che il veleno non facesse effetto.
 
Attraverso la [[musica]] e la [[danza]] era, quindi, possibile dare guarigione ai tarantati, realizzando un vero e proprio [[esorcismo]] a carattere musicale. Ogni volta che un tarantato esibiva i sintomi associati al tarantismo, i suonatori di [[tamburello basco|tamburello]], [[violino]], [[mandolino]], [[chitarra]] e [[Fisarmonica diatonica|organetto]] si recavano nell'abitazione del tarantato e cominciavano a suonare la [[pizzica]], musica dal ritmo sfrenato. La pizzica brindisina, a differenza di quella leccese, si presenta scevra da riferimenti cristiani<ref>Fernando Giannini in "''Tre Violini''".</ref> e con un repertorio terapeutico-musicale particolare.
 
* Il ''[[Processione del cavallo parato|Cavallo parato]]'' si svolge nel giorno del [[Corpus Domini]].
 
=== Installazioni militari ===
La città di Brindisi ha da sempre costituito un importante avamposto delle [[Forze armate italiane]], in particolare della [[Marina militare]] e dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]]. Attualmente ospita le seguenti installazioni militari:
* Comando Stazione navale marittima;
* Distaccamento dell'[[Arsenale militare marittimo di Taranto]], presso il [[Castello svevo (Brindisi)|Castello Svevo]], in via Dei Mille;
* Comando Terza Divisione Navale del [[CINCNAV]] della [[Marina Militare]], con alle dirette dipendenze le navi da assalto anfibio della [[Classe San Giorgio (nave da sbarco)|Classe San Giorgio]] e la portaelicotteri [[Giuseppe Garibaldi (C 551)|Giuseppe Garibaldi]]. Si tratta della componente della Marina Militare che costituisce la [[forza di proiezione dal mare]];
* Comando Forze da sbarco della [[Marina Militare]];
* Comando [[Brigata marina "San Marco"]];
* Battaglione Comando della [[Brigata marina "San Marco"]];
* [[1º Reggimento "San Marco"]]; acquartierato presso la Caserma "[[Ermanno Carlotto]]";
* [[2º Reggimento "San Marco"]];
* Compagnia [[Servizio Difesa Installazioni]] di Brindisi del Battaglione SDI Sud di [[Taranto]];
* [[Gruppo mezzi da sbarco]];
* Distaccamento Aeroportuale dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]].
 
=== La base logistica delle Nazioni Unite ===
{{Vedi anche|Base logistica delle Nazioni Unite (Brindisi)}}
{{Vedi anche|Basi di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD)}}
[[File:Brindisi - Loggia di Palazzo Balsamo.JPG|thumb|La loggia di palazzo Balsamo]]
[[File:Brindisi - Loggia Balsamo.JPG|thumb|Veduta frontale della loggia]]
[[File:Brindisi cattedrale.JPG|thumb|La Cattedrale]]
[[File:Sanbenedettocampanile.jpg|thumb|Scorcio del campanile di San Benedetto]]
A Brindisi hanno sede una base [[logistica]] delle [[Nazioni Unite]] (UNLB) e la prima delle [[Basi di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD)|Basi di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite]]. L'UNLB, attivo dal [[1994]], riceve materiale proveniente dalle missioni in chiusura o ridimensionamento, ispeziona, ripara, immagazzina e invia tale materiale alle operazioni di pace e umanitarie che ne fanno richiesta; appronta e mantiene in condizioni di efficienza i cosiddetti ''start up kits'', ossia tutti quei materiali ed attrezzature necessarie all'apertura di una nuova missione; opera da centro di smistamento, o [[hub and spoke|hub]], delle [[Rete satellitare|telecomunicazioni satellitari]] per le [[Nazioni Unite]].
 
Per anni Brindisi ha rappresentato un punto nevralgico del traffico di [[sigarette]] di [[contrabbando]] e, in misura minore, di [[droga]] proveniente dai Paesi [[Penisola balcanica|balcanici]]<ref>{{cita web|http://www.ref-online.it/pannelli/documenti/rap_contrabbando.pdf|Il contrabbando di tabacchi lavorati: un'analisi economica e istituzionale|28-02-2009}}</ref>.
 
La città pugliese era la soglia che permetteva l'accesso illecito di [[sigarette]], di fattura per lo più [[Cina|cinese]], in [[Italia]] e in altre destinazioni [[Unione europea|comunitarie]] (in particolare [[Francia]], [[Belgio]], [[Gran Bretagna]]).
Fortunatamente lo [[Stato]], in questo caso, è riuscito a decapitare la [[criminalità]] pugliese e a inferire un grosso colpo al contrabbando brindisino. Il fenomeno, infatti, è considerato quasi del tutto scomparso, mentre, secondo la [[Direzione Investigativa Antimafia]]<ref>Rapporto I semestre 2007 Direzione Investigativa Antimafia.</ref> oggi la [[Sacra corona unita|criminalità organizzata pugliese]] è stata molto indebolita e marginalizzata, presentando ad oggi un'alta frammentazione e frequenti ricambi interni.
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
* La Biblioteca provinciale è una biblioteca di pubblica lettura sita in viale Commenda molto frequentata dall'utenza: possiede oltre 100.000 libri e una ricca emeroteca. Aderisce al [[Servizio bibliotecario nazionale]]. Al suo interno funzionano un moderno auditorium, una mediateca e le segreterie universitarie delle sedi di [[Università degli Studi di Bari Aldo Moro|Bari]] e [[Università del Salento|Lecce]].
* La [[Biblioteca arcivescovile Annibale de Leo]]<ref>{{cita web|http://www.bibliotecadeleo.it|Il sito della Biblioteca arcivescovile Annibale de Leo|07-01-2009}}</ref> è una prestigiosa biblioteca pubblica che ha sede nel [[Seminario arcivescovile di Brindisi]], in piazza Duomo. Fondata nel [[1798]] dall'[[arcivescovo]] brindisino [[Annibale de Leo]], con un fondo di circa 6.000 volumi, oggi ne conta oltre 20.000 volumi, 17 [[incunabolo|incunaboli]], oltre 200 [[cinquecentina|cinquecentine]] e altrettanti manoscritti. Tra questi ci sono alcune opere rarissime, nonché varie collezioni manoscritte.
 
==== Ricerca ====
L'[[Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile]] (ENEA) è presente a Brindisi fin dai primi [[Anni 1990|anni novanta]] con uno sportello tecnologico. Nel [[2001]] l'ENEA ha consolidato la propria presenza a Brindisi, rilevando le strutture del Centro nazionale per la ricerca e lo sviluppo dei materiali ([[CNRSM]]) e creando un proprio Centro di ricerca all'interno del Campus "Cittadella della Ricerca" ubicato sulla [[strada statale 7 Via Appia]].
 
Attualmente operano nel Centro l'Unità tecnico scientifica materiali e nuove tecnologie (MAT), l'Unità tecnico scientifica fusione (FUS), l'Unità tecnico scientifica tecnologie fisiche avanzate (FIS) e il Progetto speciale clima globale (CLIM)<ref>{{cita web|http://www.brindisi.enea.it|Sito del Centro ENEA di Brindisi|07-01-2009}}</ref>.
 
==== Scuole ====
* [[Scuola secondaria di primo grado|Scuole secondarie di I grado]]: 5 scuole in diverse sedi
* [[Scuola secondaria di secondo grado|Scuole secondarie di II grado]]: 15 scuole (4 istituti professionali, 6 istituti tecnici, 5 licei)
Da segnalare la presenza a Brindisi dell'[[Istituto tecnico nautico]] "Carnaro" (44 in tutta [[Italia]])<ref>{{cita web|http://www.accademiamarinamercantile.it/istituti.asp|Sito dell'Accademia Marina Mercantile|15-06-2009}}</ref> e dell'Istituto Professionale Alberghiero "Sandro Pertini" inserito nel novero dei 44 istituti alberghieri d'eccellenza d'Italia.<ref>{{cita web|http://www.alberghierobrindisi.it/home/|09-09-2012}}</ref>.
Da sottolineare la presenza sul territorio dell'istituto "Ettore Majorana" che entrato a far parte delle 15 scuole Tecnologiche 2.0 d'Italia.
 
==== Università ====
* L'[[Università del Salento]] ha alcune succursali anche a Brindisi con la [[facoltà universitaria|facoltà]] di ''Scienze sociali, politiche e del territorio'' con i corsi di [[Sociologia]], [[Servizi sociali]] e [[Scienze politiche]] dell'area mediterranea<ref>{{cita web|http://www.comune.brindisi.it/default2.asp?active_page_id{{=}}293|Facoltà presenti alla Cittadella|15-07-2009}}</ref>, e le facoltà di Ingegneria industriale (laurea di primo grado) e Ingegneria Aerospaziale tenuta in lingua inglese "aerospace engineering" (laurea magistrale).
* L'[[Università degli Studi di Bari Aldo Moro]]<ref>{{cita web|http://www.brindisi.uniba.it|Portale della Sede di Brindisi dell'Università degli Studi di Bari|07-01-2009}}</ref><ref>{{cita web|http://www.brindisi.uniba.it/offerta.html|offerta formativa della sede di Brindisi dell'Università degli Studi di Bari|15-07-2009}}</ref> è presente in città con i corsi di [[Economia aziendale]], [[Amministrazione]] e [[Consulenza]] aziendale (attivo solo il II anno), L. S. in [[Economia]] e [[Management]] delle Organizzazioni marittime e della [[logistica]] (attivo solo il II anno), [[Informatica]], Progettazione e Gestione delle Attività Culturali, [[Infermieristica]] e [[Fisioterapia]].
 
==== Musei ====
* Il [[Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo]] si trova in piazza Duomo e dispone di numerosi e ampi locali, offrendo ai visitatori sei sezioni: [[epigrafia|epigrafica]], [[statua]]ria, l''antiquarium'', [[preistoria|preistorica]], [[numismatica]], [[Medioevo|medioevale]], [[età moderna|moderna]] e i bronzi di punta del Serrone.
* Il [[Museo diocesano Giovanni Tarantini]] è di recente istituzione e ha sede nel [[Seminario arcivescovile di Brindisi|Palazzo del Seminario]]. Conserva dipinti, statue, suppellettili e paramenti sacri provenienti dalle chiese della [[Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni|diocesi]]. Particolarmente importante l'Arca d'argento sbalzato che conservava i resti di [[Teodoro di Amasea|San Teodoro]] e una [[idria]] del [[VII secolo]], nella quale la tradizione riconoscere una di quelle dell'episodio delle Nozze di [[Cana]].
* Il [[Museo etnico della civiltà salentina]] offre al turista la possibilità di osservare molte statue in legno e in pietra riguardanti l'[[agricoltura]] e presenta inoltre interessanti attrezzi di lavoro della cultura contadina.
 
=== Letteratura ===
[[File:San Lorenzo da Brindisi.jpg|thumb|left|San Lorenzo da Brindisi, dottore della Chiesa]]
A Brindisi nacque [[Marco Pacuvio]], drammaturgo, la cui produzione fu esclusivamente tragica; ci sono stati tramandati infatti dodici titoli di ''fabulae cothurnatae'' e vari frammenti tratti da singole tragedie. Pacuvio scrisse anche una ''fabula praetexta'', cioè una [[tragedia]] di ambiente romano, il ''Paulus'', avente per protagonista [[Lucio Emilio Paolo Macedonico|Lucio Emilio Paolo]], il vincitore a [[Battaglia di Pidna|Pidna]].
 
Importante la presenza a Brindisi nel [[I secolo a.C.]] del mecenate [[Lenio Flacco]] che aveva trasformato la sua casa, posta sulle colline settentrionali del porto, in un cenacolo di [[cultura]]: ospitava artisti, letterati, scienziati e poeti, tra cui [[Orazio]] e soprattutto l'amico fraterno [[Marco Tullio Cicerone]], in particolare in occasione del suo esilio del [[58 a.C.]] A Brindisi soggiornò [[Virgilio]] durante la stesura dell'[[Eneide]] e vi trovò la morte nel [[19 a.C.]]
 
[[Aulo Gellio]] nelle ''Noctes Acticae'', tra il serio e il faceto, parla di Brindisi come di una città dove la cultura era ampiamente diffusa e dove si potevano trovare a buon prezzo testi in [[lingua greca]].
 
Non vi è traccia delle opere di una Clodia Anthianilla, giovanissima poetessa brindisina, di cui si conserva solo una [[statua]] (proveniente dall'area del [[Forum (luogo)|foro]] della città) con il basamento che reca un'iscrizione elogiativa di rara commozione.
 
[[Lupo Protospata]] compilò nell'[[XI secolo]] un ''Chronicon'': se non fu con certezza un brindisino, era comunque un pugliese. I più bei versi dedicati a Brindisi furono composti dall'imperatore [[Federico II di Svevia]], che così cantò la città che riteneva la capitale di tutte le città di mare: ''Filia Solis, ave, / nostro gratissima cordi''.
 
Nel [[XVI secolo]] la città diede i natali a un letterato che ebbe fama a [[Venezia]]: [[Lucio Scarano]] fu anche un [[filosofo]] e fu tra i fondatori dell'[[Accademia di belle arti di Venezia|Accademia Veneziana]] ([[1593]]).
 
Eruditi, scrittori di cose religiose o autori di storie locali furono tra [[XVI secolo|Cinquecento]] e [[XVII secolo|Seicento]] Nicola Taccone ([[XVI secolo]]), che fu poeta in [[lingua latina]], Giovan Battista Casimiro ([[XVI secolo]]), l'arcivescovo [[Giovanni Carlo Bovio]] ([[1522]]-[[1570]]), il gesuita Lelio Fornari ([[1545]]–[[1612]]), [[Antonio Monetta]] ([[1556]]–[[1620]]c.), [[Giovanni Maria Moricino]] ([[1558]]-[[1628]]), il santo cappuccino [[Lorenzo da Brindisi]] ([[1559]]-[[1619]]), il francescano Bernardino Selvaggi ([[1600]]c.-[[1679]]).
 
L'arcivescovo [[Annibale de Leo]] ([[1739]]-[[1814]]), uomo di grande cultura, ha legato il suo nome al ''Codice Diplomatico Brindisino'', ma fu autore anche di diversi scritti di profonda [[erudizione]] ed ebbe contatti con i maggiori studiosi del tempo.
 
La [[poesia]] vernacolare ha avuto i suoi massimi esponenti in Agostino Chimienti (''papa Ustinu'') ([[1832]]–[[1902]]) e [[Pasquale Camassa]] ([[1858]]-[[1941]]), esempi emulati da Giovanni Guarino (autore di testi per le canzoni dialettali più popolari) e, in tempi più recenti, da Alfredo Galasso, Luigi De Marco, Ennio Masiello e Attilio Mingolla.
 
=== Media ===
==== Stampa ====
Per quanto riguarda la stampa, è presente ''[[La Gazzetta del Mezzogiorno]]'' con la redazione della Gazzetta di Brindisi, venduta in tutta la provincia.
 
Il ''[[Nuovo Quotidiano di Puglia]]'', giornale del Salento, che ha anch'esso una [[redazione]] provinciale a Brindisi.
 
"Il7 Magazine" è un settimanale provinciale con redazione a Brindisi e corrispondenze dai comuni della Provincia.
 
''Il Nautilus'' testata scientifica nazionale con sede a Brindisi che tratta di mare, porti, trasporti e nautica da diporto; fondata il 22.03.2006 dalla S.C.Editore Brindisi.
 
Altri quotidiani che hanno sede in città sono ''BrindisiSera'', ''Senzacolonne, Brindisireport,'' ''Brindisi News'' e ''Premier Magazine''.
 
==== Radio ====
Un'importante realtà brindisina è CiccioRiccio, [[emittente radiofonica]] storica e che è ascoltata in tutta la [[Puglia]], [[Basilicata]], parte del [[Molise]], [[Campania]] e [[Calabria]]<ref>{{cita web|http://www.ciccioriccio.it/|Il sito dell'emittente Ciccio Riccio|07-07-2009}}</ref>.
 
Sede nella città ha anche Radio Dara<ref>{{cita web|http://www.radiodara.it|Il sito dell'emittente Radio Dara|07-07-2009}}</ref>, nata nel [[1980]] da un progetto partito in un seminario, oggi trasmette in tutta la provincia.
 
==== Televisione ====
Brindisi ospita alcune emittenti televisive come [[Teleradio Agricoltura]] e, la più importante, [[Puglia TV]]<ref>{{cita web|http://www.pugliatv.com|Il sito di Puglia TV|07-07-2009}}</ref> che ha cominciato a trasmettere nel gennaio del [[1988]] a Brindisi e nella sua provincia. L'autorizzazione è stata concessa dal Ministero delle Comunicazioni e sono iniziate le prove in digitale terrestre.
 
A Brindisi vi sono degli studi di TV locali che hanno sede in altre città. È il caso di [[BS Television]]<ref>{{cita web|http://www.blustartv.it/|Il sito di Blustar TV|07-07-2009}}</ref> (con sede a [[Taranto]]), emittente che nasce nel [[1987]] e che nel [[1994]] ottiene dal [[Ministero delle comunicazioni]] la concessione di emittente commerciale. Alcuni programmi del palinsesto sono trasmessi anche da [[Puglia Channel]] (canale dalla piattaforma [[Sky Italia|Sky]]). Altre emittenti che hanno base nella città sono [[Studio 100 Tv]]<ref>{{cita web|http://www.studio100.it|Il sito di Studio 100 TV|07-07-2009}}</ref>, nata nel [[1978]] a Taranto, che trasmette in tutte le [[Salento|province salentine]], e [[Telerama]], emittente fondata a [[Lecce]] e avente sede anche a Lecce e Taranto.
 
=== Musica e Teatro ===
La [[musica]] e il [[teatro]] a Brindisi non hanno mai caratterizzato sensibilmente la vita culturale della città, seppur rilevanti risultino le varie compagnie di tradizione teatrale che in alcuni periodi dell'anno riportano scene quotidiane in dialetto del passato sul [[palcoscenico]]. Non avendo mai ospitato istituti di formazione teatrale e musicale riconosciuti, la città vive queste due arti semplicemente valorizzando l'impegno di compagnie amatoriali.
Negli ultimi dieci anni nella Città sono sorte e consolidate compagnie teatrali non amatoriali, alcune si occupano di teatro ambientale altre di teatro di ricerca e formazione attoriale. La compagnia gruppo Mòtumus ad esempio ha realizzato diversi progetti socioculturali per la promozione della cultura teatrale, anche per le persone diversamente abili. Lo stesso gruppo ha prodotto sei spettacoli non amatoriali.
Nel campo della musica l'unico celebre esponente cittadino a livello mondiale è [[Stefano Miceli]], direttore d'orchestra e pianista, insegnante alla Boston University, nato e cresciuto a Brindisi, di scuola napoletana, poiché si è esibito nei teatri più importanti del mondo a New York, Berlino, Lipsia, Pechino, Milano, Melbourne, Boston e Roma e ha ricevuto una medaglia dal Presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]] ed il premio alla carriera a New York "Bravo Award"
 
=== Cinema ===
Nel [[1998]] il regista [[Nanni Moretti]] ha girato a Brindisi il film a colori ''[[Aprile (film)|Aprile]]''.<ref>Scheda del film su ''[[Apulia film commission]]''.</ref>
 
=== Cucina ===
{{organizzare|Vanno riportate esclusivamente le pietanze e le bevande tipiche del comune, senza ripetere quelle già indicate nella voce sulla cucina regionale della regione di appartenenza. Contiene immagini generiche di generi alimentari che potrebbero essere tipici di quasi tutti i comuni italiani.}}
{{Vedi anche|cucina pugliese|cucina salentina|vini della Puglia}}
[[File:Orecchiette pugliesi.JPG|thumb|Li Stacchioddi - le orecchiette]]
[[File:Casu recotta.JPG|thumb|Il cacioricotta]]
[[File:Solanum melongena.jpg|thumb|Melanzane]]
[[File:Taralli.jpg|thumb|Tarallini]]
[[File:Wine grapes03.jpg|thumb|Grappolo di uva rossa]]
La [[cucina salentina|cucina brindisina]]<ref>{{cita web|http://www.tipicipuglia.it|Il sito che elenca i prodotti tipici della Puglia, comune per comune|07-01-2009}}</ref> presenta numerosi prodotti della tradizione agricola e del [[mare]].
 
È una cucina povera per gli ingredienti usati, a partire dalla [[farina]] poco raffinata oppure di [[Orzo (alimento)|orzo]], meno costosa di quella di [[Frumento|grano]]. Per l'uso di [[verdure]] coltivate e selvatiche che la terra salentina può offrire, insieme con gli altri prodotti della terra come le [[Arionidae|lumache]]. Per l'impiego di [[pesce azzurro]], oggi rivalutato, ma un tempo l'unico pesce che la popolazione poteva permettersi. Per la scarsità dei piatti a base di [[carne]] troppo costosa per i contadini.
 
Tra le ricette tipiche meritano di essere ricordate, in particolare "li [[Pettole|pettuli]]" (frittelle di pasta lievitata da gustare dolci o salate magari ripiene di [[baccalà]] o [[b:Libro di cucina/Ricette/Acciughe sotto sale|acciughe sotto sale]], di [[Brassica oleracea botrytis|cavolfiore]] o [[Brassica oleracea|broccoli]]), "tajedda di riso patani e cozzi" (riso, patate e cozze al forno), zuppa di [[pesce]], [[purè]] di [[Vicia faba|fave]], fave e cozze, "cozze racanate", "scuma ti mari" (bianchetti), alici marinate nel limone (ricetta tipica delle "sciabiche", zona nel porto di Brindisi).
 
==== Bevande alcoliche, distillati, liquori ====
* [[Latte di mandorla]]: realizzato mettendo in [[infuso|infusione]] in acqua le [[mandorla|mandorle]] finemente tritate e spremendo poi le stesse per farne uscire tutto il succo. La regione [[Puglia]] ha inserito il latte di [[mandorla]] nell'elenco dei [[prodotti agroalimentari tradizionali italiani]].
* [[Limoncello]]: è un [[liquore]] dolce ottenuto dalla buccia del [[limone]] e arricchita da [[acqua]], [[zucchero]] e [[etanolo|alcool]].
 
==== Formaggi ====
I formaggi brindisini sono per lo più di origine ovina, data la diffusione dell'allevamento delle [[pecore]] e delle [[capra hircus|capre]]. Nella stagione estiva si producono il [[Cacioricotta pugliese|cacioricotta]], che si può consumare fresco o stagionato per qualche mese in modo che assuma un sapore più deciso e il [[caciocavallo]].
 
Tipici della stagione invernale sono invece il formaggio [[pecorino]], la [[ricotta]] e la [[ricotta forte]] (o ''ricotta 'scante'' per via del sapore che ''pizzica'' il palato). Quest'ultima si presenta come una crema spalmabile e si ottiene dalla fermentazione della ricotta. Viene impiegata per insaporire il [[ragù]] o spalmate sulla [[bruschetta]].
 
I formaggi freschi i più diffusi sono la [[burrata]], la [[giuncata]], la [[manteca]], la [[mozzarella]] o [[fiordilatte]].
 
==== Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati ====
Le verdure sono il vero protagonista della dieta tradizionale del [[Salento]]. Secondo la stagione, si trovano le [[Brassica rapa sylvestris|cime di rapa]], vari tipi di [[Brassica oleracea|cavolo]] (verze, ''mùgnuli'', ossia broccoli, cavolfiori, cavoli cappuccio), le [[bietola|bietole]] da erbette, il [[Carduus|cardo]], i [[peperone|peperoni]], le [[melanzana|melanzane]] e le [[zucchine]] (tutti serviti secchi al Sole o sott'olio), i [[carciofo|carciofi]] di cui Brindisi è grande produttrice. Numerose sono anche le verdure selvatiche impiegate nella cucina tradizionale: le [[cichorium intybus|cicorie]] selvatiche, il [[tarassaco]] (o ''zangune''), gli [[Asparagus acutifolius|asparagi selvatici]] (preparati sott'olio), la [[senape]] selvatica, i cardi selvatici, i [[lampascioni]] detti anche ''pampasciuni'' o ''pampasciuli'', i [[capperi]]. I funghi, pure spontanei, sono essiccati sole o serviti sott'olio.
 
Frequentissimo, nella cucina brindisina, è anche l'impiego di [[pomodori]] verdi o maturi: questi ultimi sono impiegati principalmente per la [[salsa di pomodoro]], ma vengono consumati anche sott'olio, dopo un processo di essiccamento naturale. Significativo è anche il consumo di [[olive]] nere e verdi, schiacciate o in [[salamoia]]. Infine, diffusi sono anche [[legume|legumi]], quali i [[fagiolo|fagioli]], i [[Cicer arietinum|ceci]], i [[pisello|piselli]] e le [[Vicia faba|fave]], da consumarsi fresche in primavera o secche durante la stagione invernale.
 
Tra le specialità preparate con la frutta si menziona la [[mela cotogna|cotognata]], il cotto di [[Ficus carica|fico]] e i fichi secchi (preparati con un ripieno di [[mandorla|mandorle]]), [[marmellata]] di [[Citrus × sinensis|arancio]] e [[limone]] e marmellata di fichi.
 
==== Paste fresche e prodotti della panetteria, pasticceria, confetteria ====
La [[pasta]], come il pane, viene prodotta con farina poco raffinata e, quindi, assume un colorito scuro. Oggi si utilizzano anche farine di [[semola]] rimacinate mescolate in una certa percentuale con la farina tradizionale che, comunque, resta fondamentale. Tra i piatti tipici troviamo le [[lasagne (gastronomia)|lagane]] con [[legumi]] e, naturalmente, pasta al sugo: [[cavatelli]], le celebri [[orecchiette]] (''stacchioddi'' in [[dialetto brindisino]]), i [[ravioli]] con ripieno di [[ricotta]].
 
Per quanto riguarda il pane, importanti specialità sono quello di [[grano duro]], pane di [[semola]] e pane di [[Hordeum vulgare|orzo]]. Per la produzione del pane si utilizza il [[lievito naturale]] (detto ''criscituni'') e la cottura avviene nel forno di pietra, utilizzando fascine di rami di [[Olea europaea|ulivo]] che danno al pane un profumo particolare. Una tipologia tradizionale è il pane con le olive (detto anche ''[[puccia]]''). Quest'ultimo è realizzato con una [[farina]] di grano molto più raffinata rispetto al pane semplice al quale vengono aggiunte olive nere di dimensioni piccole.
 
Fra i prodotti da forno importantissima anche la [[frisella]], una sorta di pane duro disidratato, che serviva per essere conservato a lungo in casa; i [[taralli]] e i [[tarallini]], anch'essi facilmente conservabili per lunghi periodi. Tipiche anche le focacce: le [[puccia|pucce]] e le [[uliata|uliate]].
 
Tra i dolci brindisini il posto centrale è occupato dalla [[pasta di mandorle]], ottenuta dalla macinazione di mandorle sgusciate e [[zucchero]]. Di solito si trova farcita con [[marmellata]], tipicamente la cotognata o la ''mostarda'' (marmellata d'[[uva]] di varietà [[negroamaro]]). Un'altra specialità sono le [[cartellate]], dei nastri di una sottile sfoglia di pasta, ottenuta con [[farina]], [[olio alimentare|olio]] e [[vino]] bianco, unita e avvolta su sé stessa sino a formare una sorta di "rosa" coreografica con cavità e aperture, che poi verrà fritta nell'olio. Secondo la ricetta tipica, una volta fritte le cartellate sono condite con [[vincotto]] tiepido o [[miele]], e poi spolverizzate con [[cinnamomum verum|cannella]], [[zucchero a velo]] o confettini colorati.
 
==== Vino ====
{{Vedi anche|Appia dei Vini}}
[[File:Appia dei vini.jpg|thumb|I comuni membri dell'Appia dei vini]]
Nel territorio di Brindisi è possibile produrre [[Aleatico di Puglia riserva|Aleatico di Puglia Doc]], [[Ostuni Ottavianello|Ostuni Doc]], [[Brindisi rosso|Brindisi Rosso DOC]], [[Brindisi rosato|Brindisi Rosato DOC]] e [[Puglia Igt]].
 
Lungo la Strada [[Appia dei vini]], di cui il comune è membro, esistono varietà indigene di [[vitigno|vitigni]]:
* [[Malvasia nera di Brindisi]],
* [[Sangiovese]];
* [[Negroamaro]];
* [[Ottavianello]];
* [[Susumaniello]]
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
{{Vedi anche|Vicende urbanistiche di Brindisi}}
 
==== Origine ====
[[File:Angeli145.jpg|thumb|[[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Brindisi)|Chiesa di Santa Maria degli Angeli]]]]
[[File:Brindisi - Fontana Monumentale.JPG|thumb|La Fontana Monumentale, edificata per volere dell'Amministrazione Provinciale nel 1940]]
[[File:Brindisi 2013 18.JPG|miniatura|Negli anni 2000 ci fu un importante rifacimento di tutto il lungomare.]]
Da un punto di vista urbanistico<ref>{{cita libro|Giacomo|Carito|Brindisi. Nuova guida|1994|Brindisi}}</ref><ref>{{cita libro|Rosario|Jurlaro|Storia e cultura dei monumenti brindisini|1976|Brindisi}}</ref>, la città conosce i più antichi segni di [[antropizzazione]] nel territorio sul promontorio di Punta le Terrare, un'area costiera esterna al [[porto]], ma si deve ai [[Messapi]] la formazione di una città nell'area dell'attuale centro urbano. Dell'impianto urbanistico della città messapica e di altre emergenze (la presunta [[agorà]], i [[tempio|templi]], le [[Porta|porte]]) non se ne hanno riscontri archeologici certi: gli scavi occasionali hanno restituito soprattutto [[tombe]].
 
==== Periodo romano ====
Dopo che a Brindisi fu dedotta una [[colonia romana]] ([[244 a.C.]]), la città conobbe una espansione urbanistica notevole per lo sviluppo economico e sociale che ne conseguì. Secondo [[Plinio il Vecchio]] Brindisi era una delle più importanti città italiane (''Brundisium... in primis Italiae portu nobile'').
 
==== Medioevo ====
Durante l'[[alto Medioevo]] Brindisi subì un forte declino; dopo che fu devastata dai [[Goti]] nel ([[VI secolo]]), [[Procopio]] la descrive come una piccola città senza mura difensive: l'abitato si restrinse in un ambito più piccolo, probabilmente attorno al tempio di [[Leucio d'Alessandria|San Leucio]], fuori dal centro antico. Il [[porto]] fu abbandonato per alcuni secoli. La rinascita avvenne con l'ultima dominazione [[Impero bizantino|bizantina]] ([[XI secolo]]) e soprattutto coi [[Normanni]] e con gli [[Hohenstaufen|Svevi]] ([[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]]), quando diviene scalo privilegiato per le [[Crociata|Crociate]] e per tutti i traffici con l'Oriente. Successivamente la città si sviluppò intorno alla "rua maestra" (le attuali via Consiglio, piazza Sedile, via Fornari, largo Angeli e via Carmine), sulla quale si affacciavano i più importanti edifici privati cittadini. La città era divisa in tre rioni o "pittachi": Santo Stefano (nelle vicinanze delle colonne), Sant'Eufemia (nella zona di Santa Teresa) e San Toma (nella zona di Santa Lucia).
Se il passaggio della [[peste]] del [[1348]] e le seguenti discordie cittadine furono devastanti per Brindisi, il fatto che portò al collasso la città fu l'inopportuna ostruzione del [[canale artificiale|canale]] di accesso al porto per timore di un attacco dal mare da parte dei [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] ([[1446]]): il conseguente impaludamento delle acque spopolò Brindisi. Sotto gli [[Corona d'Aragona|Aragonesi]] e gli [[spagnoli]], i maggiori sforzi furono rivolti essenzialmente intorno alle fortificazioni ([[mura (fortificazione)|mura]], [[castello svevo (Brindisi)|castello di terra]] e [[Castello alfonsino|forte a mare]]) e a fornire agevolazioni a popolazioni di immigrati (soprattutto [[greci]], [[albanesi]] e [[slavoni]]).
 
==== Epoca moderna ====
Solo attraverso la riapertura del canale Pigonati ([[1775]]) la città conobbe un nuovo slancio che si riaprì ai traffici con l'Oriente soprattutto grazie alla istituzione della ''[[Valigia delle Indie]]'' sul finire dell'[[XIX secolo|Ottocento]].
 
==== Epoca contemporanea ====
Lo sviluppo demografico e urbanistico del [[XX secolo|Novecento]] ha portato al nuovo disegno della città moderna sovrapposta a quella antica a costo di sventramenti e demolizioni (quartieri delle Sciabiche, di San Pietro degli Schiavoni, [[Teatro Verdi (Brindisi)|Teatro Verdi]], Torre dell'Orologio).
 
Oggi una nuova concezione urbanistica, per quanto tardiva, consente di programmare gli insediamenti di maggiore impatto architettonico fuori dal [[centro storico]]. Nel frattempo la città si espande oltre le mura del centro storico costituendo nuovi quartieri periferici: Commenda, Cappuccini, Sant'Angelo (negli anni [[1950]]-[[1970]]) e poi Santa Chiara, Sant'Elia, Bozzano (anni [[1980]]-[[2000]]).
 
=== Suddivisioni amministrative ===
Le [[circoscrizione|circoscrizioni]] del comune di Brindisi<ref>Delibera del Consiglio Comunale n. 109 dell'8.11.2005.</ref>:
{| class="wikitable" style="text-align:right;"
! colspan=1 | Circoscrizione !! Denominazione
|-
| align=center|I || align=center| Centro
|-
| align=center|II || align=center| Commenda - Cappuccini - Minnuta - S.Chiara - S.Angelo
|-
| align=center|III || align=center| Casale - Paradiso - Torretta
|-
| align=center|IV || align=center| Perrino - Bozzano - Villaggio S.Paolo - Villaggio S.Pietro
|-
| align=center|V || align=center| Sant'Elia - La Rosa
|-
| align=center|VI || align=center| [[Tuturano]]
|-
|}
 
=== Frazioni ===
[[Tuturano]] è l'unica frazione di Brindisi abitata tutto l'anno. Sorge a 10&nbsp;km a sud della città nella [[Piana di Brindisi]] e conta circa 4500 residenti. La frazione sconta la presenza, a pochi chilometri dall'abitato, di una delle centrali termoelettriche più grandi d'[[Europa]]: la [[Centrale ENEL Federico II|centrale Federico II]] di proprietà dell'[[Enel]].
{{Citazione necessaria|Durante la costruzione e l'avviamento della centrale, le zone limitrofe sono state prese d'assalto da lavoratori "trasfertisti" creando una vera e propria ricrescita del mercato immobiliare; molta di quella gente affascinata dalle zone ha deciso di rimanervi.}}
 
== Economia ==
Pur godendo di una tradizione [[agricoltura|agricola]] molto importante, lo sviluppo [[industria]]le, veloce e massiccio nel corso del [[XX secolo]], ha comportato cambiamenti radicali al tessuto economico, ma anche urbano e sociale della città con una conseguente cementificazione di parte della [[costa]].
 
Sfruttando la posizione del [[porto]], Brindisi è uno dei più importanti [[porto di Brindisi|scalo marittici]] per la [[Grecia]], la [[Turchia]] e l'[[Albania]].
 
=== Agricoltura ===
[[File:Artichokes.jpg|thumb|Carciofi]]
L'agricoltura brindisina raggiunge i suoi "primati" nell'[[orticoltura]], [[viticoltura]], [[frutticoltura]] e [[olivicoltura]]. Sicuramente il settore che ha segnato il territorio per secoli si basa su colture di [[mandorla|mandorli]], [[olivo|olivi]], [[tabacco]], [[carciofo|carciofi]], [[cereali]]. L'[[agricoltura]] {{Citazione necessaria|ha però conosciuto negli ultimi decenni una dinamica sfavorevole}}, forse da imputare una crisi dovuta all'elevata età media degli imprenditori agricoli (superiore ai 50 anni). È, quindi, auspicabile un ricambio generazionale del settore per garantire una maggiore dinamicità ed evitare un ulteriore indebolimento, in termini di incidenza del settore nell'economia totale.
 
Per quanto concerne la [[zootecnia]] è consistente con allevamenti di capi [[bovinae|bovini]] e [[ovini|ovi]]-[[caprini]]<ref>{{cita web|http://www.brindisi.coldiretti.it/dati-sull-agricoltura.aspx|Il sito della Coldiretti|07-01-2009}}</ref>.
 
=== Industria ===
L'[[industria]] brindisina<ref>{{cita web|http://www.pugliaimprese.it|Il sito di Puglia Imprese|07-01-2009}}</ref> si identifica principalmente con l'industria chimica e aeronautica.
 
==== Polo industriale chimico ====
L'[[industria chimica]], nelle sue più svariate accezioni (alimentare, energetica, farmaceutica o di processo) è nel territorio brindisino assai sviluppata. La [[Federazione italiana dell'industria chimica|Federchimica]] riconosce Brindisi e provincia un [[polo industriale]] chimico.
 
I diversi stabilimenti dell'[[ENI]], dislocati come [[Polimeri Europa]], [[Snam]] ed [[EniPower]] sono inseriti del resto proprio nel polo petrolchimico di Brindisi, situato alla periferia della città, e si affaccia sul [[mare Adriatico]]. Negli ultimi anni, con l'entrata in esercizio della nuova centrale, degli impianti originali sono rimasti in esercizio i soli generatori direttamente alimentati con [[vapore]] di recupero dall'adiacente impianto di "cracking idrocarburi" di altre società Eni e una [[Generatore di vapore|caldaia]] come riserva fredda.
 
Brindisi è filiale produttiva della multinazionale farmaceutica [[Sanofi]].
 
==== L'area energetica ====
Brindisi è leader per la produzione di [[energia elettrica]] in Italia. Sul territorio comunale insistono tre grandi centrali pertinenti ai gruppi [[Enel]], [[Edipower]] ed [[EniPower]] ed è inoltre in progetto la realizzazione di un'importante centrale [[effetto fotovoltaico|fotovoltaica]].
 
* [[Centrale ENEL Federico II]]: è una [[centrale termoelettrica]] articolata su 4 sezioni termoelettriche policombustibili dalla potenza di 660&nbsp;MW ciascuna, è entrata in servizio tra il [[1991]] e il [[1993]].
* [[Centrale termoelettrica Edipower di Brindisi|Centrale Edipower di Brindisi]]: situata presso [[Costa Morena]], nella zona industriale di Brindisi. Ne fu iniziata la costruzione nel luglio del [[1964]].
* [[Centrale termoelettrica EniPower di Brindisi|Centrale EniPower di Brindisi]]: la centrale termoelettrica a ciclo combinato di EniPower, una volta completata, con una potenza installata di 1.170 [[megawatt]], sarà la più potente tra quelle della Società [[Eni]].
* [[Rigassificatore di Brindisi|Terminale di rigassificazione di Brindisi]]: è in progetto nell'area del Porto Esterno di brindisi, denominata Capobianco, la costruzione di un [[rigassificatore]] ad opera della società "Brindisi LNG Spa". L'iter autorizzativo è al momento in fase di completamento della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale nazionale, iniziata dalla società nel gennaio [[2008]].
* [[Impianto fotovoltaico]]: è in progetto la realizzazione del [[impianto fotovoltaico|parco fotovoltaico]] più grande d'[[Europa]] (con potenza di 11 [[Kilowatt picco|MWp]]), che dovrebbe entrare in funzione nel [[2010]], sul sito dell'ex-polo petrolchimico. Il gruppo industriale incaricato della costruzione verrà affiancato dalle Università della Puglia.
 
==== Il settore aeronautico ====
A Brindisi sono dislocati gli stabilimenti di [[Alenia Aeronautica]] (specializzata nella modifica di velivoli dalla configurazione passeggeri a quella [[Aereo da trasporto|cargo]]), [[Avio (azienda)|Avio]] (centro di eccellenza per i motori militari) e [[Agusta]] (produzione di strutture metalliche e revisione di [[elicottero|elicotteri]]).
 
=== Servizi ===
La crescita del [[settore terziario]] nella [[provincia di Brindisi|provincia]] è confermata dall'analisi del trend sempre crescente che ha accompagnato i servizi nella creazione del valore aggiunto tra il [[1995]] e il [[2004]] (dal 66,8% al 75,5%), dimostrando quindi il fatto che Brindisi (ancora più che la provincia) si sta indirizzando verso uno sviluppo [[terziarizzazione|terziarizzato]], abbandonando la forte vocazione [[industria]]le.
 
Ad oggi è in questo [[settore economico]] che si può ritrovare il contributo principale alla formazione del valore aggiunto brindisino: una produzione complessiva di quasi 6.000 milioni di euro, pari al 75,5% dell'output totale.
 
=== Turismo ===
Negli ultimi anni il Turismo nella città è aumentato in modo massiccio grazie alle tratte crocieristiche che la vedono interessata sia come porto di partenza, che di arrivo. Nel [[2017]] è stata inserita dalla celebre agenzia di viaggi on-line, [[EDreams|Edreams]] al decimo posto della classifica "Summer Trends 2017", superando località del calibro di [[Mykonos]] e [[Amsterdam]]. Sempre riguardo alla stessa classifica, Brindisi viene definita la città "rivelazione 2017".
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
{{Vedi anche|Strade provinciali della provincia di Brindisi}}
Le principali direttrici stradali di Brindisi sono:<ref>[http://europe.mapquest.com/maps/map.adp?formtype=address&country=IT&addtohistory=&address=&city=brindisi&zipcode= MapQuest Maps - Driving Directions - Map<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
* Superstrada Bari-Lecce: in realtà unione di vari tratti di strade statali diverse, collega Brindisi con [[Lecce]], con [[Bari]] e con l'[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]].
* [[Strada statale 16 Adriatica|SS 16 Adriatica]]: costituisce la ''[[Tangenziale di Brindisi]]'' e collega la città con [[San Vito dei Normanni]] e con [[Lecce]].
* [[Strada statale 7 Via Appia|Superstrada Brindisi-Taranto]] collega Brindisi con [[Taranto]].
 
=== Ferrovie ===
{{Vedi anche|Ferrovia Adriatica|Ferrovia Brindisi-Taranto}}
I trasporti ferroviari sono assicurati dalla [[Stazione di Brindisi]], un importante snodo ferroviario della [[Puglia]], punto di incontro tra la [[Ferrovia Adriatica]] e la [[Ferrovia Taranto-Brindisi]]. La stazione appartiene al circuito [[Centostazioni]] e presenta collegamenti verso tutte le località servite dalla linea adriatica e ionica.
 
È prevista la dismissione della linea ferroviaria ''Brindisi&nbsp;– Brindisi Marittima'' che permetterà l'allargamento della sede stradale di ''via del Mare'', con la conseguente creazione di nuove zone di sosta per le auto, e consentendo inoltre di risolvere buona parte dei disagi rivenienti proprio dalla carenza di parcheggi.
 
=== Il porto ===
[[File:Porto di Brindisi.jpg|thumb|center|upright=3.6|Il porto di Brindisi]]
[[File:Brindisi - Porto.JPG|thumb|Il porto di Brindisi]]
[[File:Brindisi-porto.jpg|thumb|Costa Morena]]
{{Vedi anche|Porto di Brindisi}}
 
Il ''porto di Brindisi''<ref>{{cita web|http://www.porto.br.it/newbpi/index.php|Il sito dell'Autorità portuale di Brindisi|07-01-2009}}</ref> da sempre al centro dei traffici commerciali con la [[Grecia]] e l'Oriente, ha sempre rappresentato la fortuna della città.
 
Oggi è un porto turistico, commerciale e industriale, uno dei più importanti del [[mare Adriatico]]. Il traffico mercantile concerne [[carbone]], [[Olio (carburante)|olio combustibile]], [[gas naturale]], [[chimica|prodotti chimici]].
 
Il porto si compone in tre parti:
* Il ''Porto esterno'': i cui limiti sono a Sud la terraferma, a est le [[isole Pedagne]], a ovest dall'isola Sant'Andrea e dal molo di Costa Morena e, a Nord, dalla diga di Punta Riso.
* Il ''Porto medio'' è formato dallo specchio di mare che si trova prima del canale Pigonati, l'accesso al porto interno, il bacino a nord forma le Bocche di [[Puglia]].
* Il ''Porto interno'' è formato da due lunghi bracci che toccano il centro di Brindisi sia a nord che ad est, essi sono il "seno di ponente" e "seno di levante".
 
Le banchine di Costa Morena<ref>{{cita web|http://www.costamorena.it/indexpass.jsp|Il sito di Costa Morena|07-01-2009}}</ref> si sviluppano per 1.170&nbsp;m, con profondità di 14 metri e piazzali per 300.000&nbsp;m². Lungo la [[diga]] di Costa Morena (500&nbsp;m) si sviluppa il sistema, a mezzo nastro e tubature, per lo sbarco dei prodotti destinati all'alimentazione delle [[Centrale elettrica|centrali elettriche]] di Brindisi sud e nord. A Punta delle Terrare sono operativi 270&nbsp;m di banchine per il traffico [[Roll-on/roll-off]] con possibilità di ormeggio contemporaneo di cinque [[Nave|navi]].
 
=== Aeroporto Internazionale del Salento ===
{{Vedi anche|Aeroporto Internazionale del Salento}}
L'aeroporto di Brindisi<ref>{{cita web|http://www.aeroportodibrindisi.com/|Il sito dell'Aeroporto di Brindisi|07-01-2009}}</ref> ha collegamenti giornalieri con le maggiori città italiane ed europee. Lo scalo, distante 6&nbsp;km dal centro cittadino, serve l'intera provincia di Brindisi, [[provincia di Lecce|quella di Lecce]] ed in parte anche [[provincia di Taranto|quella di Taranto]]. Nel [[2017]] sono transitati complessivamente 2.321.147 passeggeri.
 
L'aeroporto nasce negli [[Anni 1920|anni venti]] con la costruzione di una pista militare e viene intitolato ad [[Orazio Pierozzi]], aviatore della prima guerra mondiale. Le strutture militari sono tuttora operative e mantengono lo stesso nome, ma con [[Decreto Interministeriale|decreto interministeriale]] dell'11 settembre [[2008]], l'aeroporto ha assunto lo [[stato giuridico]] di [[aeroporto civile]] appartenente allo Stato, aperto al traffico militare. È attualmente intitolato ad [[Antonio Papola]], in memoria del comandante di aeromobile civile, deceduto il 13 febbraio 1938 per incidente di volo, e del suo stretto legame con la città. È ufficialmente anche denominato "del Casale" (in riferimento tanto alla [[Chiesa di Santa Maria del Casale|chiesa]] romanica sita vicinissima alla recinzione dell'area che al quartiere in cui è situato) e conosciuto inoltre come "Aeroporto del Salento".
È dotato di due piste, una in direzione NW-SE lunga 3.330&nbsp;m, l'altra in direzione NE-SW lunga 1.950&nbsp;m. Le loro caratteristiche sono tali da consentire l'atterraggio anche a grandi [[aereo da trasporto|aerei da trasporto]] come l'[[Antonov An-124 Ruslan]] o il [[Boeing 747]]. [[File:Areoportro BDS 2.JPG|thumb|L'aeroporto di Brindisi]]
Il posizionamento dell'aeroporto all'interno dell'area mediterranea, insieme alla sua naturale potenzialità multimodale (il porto è a pochi chilometri di distanza), hanno reso la base di importanza strategica, sia per quanto concerne la Difesa nazionale che in un'ottica [[NATO]]. Al riguardo, è da ricordare che fino a pochi anni fa sull'aeroporto ha avuto sede il 32º Stormo dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]] e che fino al [[2000]] era attivo nella zona godendo, in passato, un ruolo strategico per il controllo dell'area dei paesi dell'[[Unione Sovietica]] con l'appoggio della vicina [[San Vito (base aeronautica)|base Nato]] di [[San Vito dei Normanni]]<ref>{{cita web|http://italy.peacelink.org/diritto/articles/art_2301.html|Interrogazione parlamentare sul caso San Vito Air Station|07-01-2009}}</ref><ref>{{cita web|http://www.trekearth.com/gallery/Europe/Italy/photo651765.htm|Foto Flare-9 antenna San Vito Air Station|07-01-2009}}</ref><ref>{{cita web|http://www.globalsecurity.org/military/facility/san-vito.htm|San Vito dei Normanni Air Station|07-01-2009}}</ref><ref>{{cita web|http://www.globalsecurity.org/index.html|GlobalSecurity|07-01-2009}}</ref> (che dista 10&nbsp;km dalla città) un importante centro di Telecomunicazioni dell'[[USAF]], attualmente dismesso.
 
Per le stesse motivazioni strategiche, negli [[Anni 1990|anni '90]] l'aeroporto è stato scelto come principale base logistica mondiale dalle [[Nazioni Unite]] per il supporto alle operazioni di "[[peacekeeping]]" e "[[peace-enforcement]]" in tutto il globo che fino allora era ospitata presso l'[[Aeroporto di Pisa-San Giusto|Aeroporto di Pisa - San Giusto]]. Operativa a partire dal 1994 come Base logistica delle Nazioni Unite (UNLB), a partire dal 2010, è conosciuta, insieme alla Base ONU di supporto di [[Valencia]] (UNSBV), come Centro servizi globali delle Nazioni Unite (UNGSC).
 
Nel 2000 anche il deposito umanitario delle Nazioni Unite si è trasferito dall'aeroporto di Pisa a quello di Brindisi. Da allora è gestito dal [[Programma alimentare mondiale|World Foood Programme]] ed è conosciuto come [[Basi di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD)|Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite]] (UNHRD). Per conto di organizzazioni governative, altre agenzie ONU e di [[Organizzazione non governativa|ONG]], dalla base UNHRD di Brindisi partono gli aiuti umanitari verso le aree più remote e disastrate del pianeta.
 
L'aeroporto è stato recentemente rinnovato e ristrutturato<ref>{{cita web|http://www.enac-italia.it/APT_SUD/78-85_brindisi.pdf|Ammodernamento Aeroporto di Brindisi|07-01-2009}}</ref>. Così sono stati modernizzati i controlli ed il check-in, nonché l'area di attesa dei passeggeri e quella dei gate.
 
=== Mobilità urbana ===
{{Vedi anche|STP Brindisi}}
La ''Società Trasporti Pubblici di Brindisi''<ref>{{cita web|http://www.stpbrindisi.it/|Il Sito della STP Brindisi|07-01-2009}}</ref>, garantisce un servizio di [[trasporto pubblico]] urbano e il collegamento del capoluogo con gli altri comuni della provincia.
 
Inoltre, questa società assicura il servizio di trasporto via mare nelle acque interne del [[porto di Brindisi]].
 
== Amministrazione ==
 
=== {{Bandiera|ITA 1861-1946|dim=30}} Regno d'Italia (1861-1946) ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}{{ComuniAmminPrec|1859|8 luglio 1861|Domenico Balsamo
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|5 novembre 1861|21 gennaio 1869|Antonio Balsamo
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|17 febbraio 1869|14 dicembre 1869|Giuseppe de Castro
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|8 gennaio 1870|6 febbraio 1878|Mariano Monticelli
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|12 febbraio 1878|21 luglio 1883|Filomeno Consiglio
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|1 ottobre 1883|21 gennaio 1887|Vincenzo Gusman
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|25 febbraio 1888|8 luglio 1890|Filomeno Consiglio
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|12 luglio 1890|12 luglio 1895|Engelberto Dionisi
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|29 luglio 1895|21 novembre 1896|Pio Guadalupi
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|23 novembre 1896|21 luglio 1910|Federico Balsamo
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|20 agosto 1910|18 ottobre 193|Giuseppe Barnaba
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|8 novembre 1913|18 aprile 1914|Alfredo Lazzarini
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|26 settembre 1914|4 settembre 1915|Eduardo Musciacco
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|6 novembre 1920|10 dicembre 1921|Giovanni Mazzari
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|28 ottobre 1923|24 dicembre 1926|Serafino Giannelli
|5 = Sindaco
}}{{ComuniAmminPrec|25 dicembre 1926|2 giugno 1934|Serafino Giannelli
|5 = Podestà
}}{{ComuniAmminPrec|16 giugno 1934|27 novembre 1943|Corradino Panico Sarcinella
|5 = Podestà
}}{{ComuniAmminPrecTitolo}}Elenco dei sindaci dal 1994:<ref>[http://amministratori.interno.it/amministratori/CC_dataRicercaSC Storia amministrativa del comune di Brindisi (BR).] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131210065805/http://amministratori.interno.it/amministratori/CC_dataRicercaSC |data=10 dicembre 2013 }}</ref>
 
{{ComuniAmminPrec|5 dicembre 1994|18 dicembre [[1995]]|Michele Errico|PDS|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec|12 marzo [[1996]]|10 giugno 1996|Isabella Giannolla||Comm. pref.
}}
{{ComuniAmminPrec|10 giugno 1996|9 giugno [[1997]]|[[Lorenzo Maggi]]|[[Centro-destra in Italia|centro-destra]]|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec|17 novembre 1997|28 maggio [[2002]]|[[Giovanni Antonino]]|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]|Sindaco|<ref>Con [[L'Ulivo]] dal 1999.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec|28 maggio 2002|5 novembre [[2003]]|[[Giovanni Antonino]]|[[Centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec|5 novembre 2003|14 giugno [[2004]]|Bruno Pezzuto||Comm. pref.|
}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno [[2004]]|1º settembre [[2011]]|[[Domenico Mennitti]]|[[centro-destra]]|Sindaco|<ref>Rieletto il 22 giugno 2009.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec|1º settembre 2011|12 maggio [[2012]]|Bruno Pezzuto||Comm. pref.|
}}
{{ComuniAmminPrec|12 maggio 2012|11 febbraio [[2016]]|[[Cosimo Consales]]|centro-sinistra|Sindaco|Sospeso dal 6 febbraio 2016<ref>[http://www.brindisioggi.it/il-prefetto-sospende-consales-dalla-carica-di-sindaco-lo-sostituisce-lassessore-piu-anziano Il prefetto sospende Consales.]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec|11 febbraio 2016|19 giugno 2016|Cesare Castelli||Comm. pref.|
}}
{{ComuniAmminPrec|19 giugno 2016|26 maggio 2017|[[Angela Carluccio]]|[[centro-destra]]|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec|27 maggio 2017|24 giugno 2018|Santi Giuffrè||Comm. pref.|
}}
{{ComuniAmminPrec|24 giugno 2018|in carica|[[Riccardo Rossi (politico)|Riccardo Rossi]]|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]-[[Liberi e Uguali|LeU]]-[[Lista civica|Civiche]]|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Consolati ===
Brindisi è sede dei seguenti [[Consolato (diplomazia)|consolati]]:<ref>{{cita web|http://www.stranieriinitalia.it/news/ambeconsfeb.htm|Elenco consolati in Italia|07-01-2009}}</ref>
* [[Danimarca]]
* [[Francia]]
* [[Grecia]] (consolato onorario)
* [[Paesi Bassi]]
 
=== Gemellaggi ===
Brindisi è [[Gemellaggio|gemellata]] con i seguenti comuni:
* {{Gemellaggio|Albania|Lushnje|}};
* {{Gemellaggio|Grecia|Patrasso|}};
* {{Gemellaggio|Grecia|Corfù|}}.<ref name="Corfu">{{Cita web|url= http://www.allcorfu.com/in-trivia.html|titolo=AllCorfu.Com: Corfu's Twin Cities|sito=allcorfu.com|accesso=25 febbraio 2010}}</ref>
 
== Sport ==
La città di Brindisi è stata proclamata Città Europea dello Sport per l'anno [[2014]] dall'ACES, ''Associazione delle Capitali Europee dello Sport'', in concomitanza con [[Ascoli Piceno]] e [[Latina]]. Il riconoscimento è stato conferito nel [[2012]] a [[Bruxelles]], presso la sede del [[Parlamento europeo]].<ref>{{cita web|url=http://www.quotidianodipuglia.it/articolo.php?id=230420&sez=BRINDISI|titolo=Brindisi città europea dello sport 2014. Dal Comune la dedica a Melissa Bassi. Nuovo Quotidiano di Puglia.it|accesso=10 novembre 2012}}</ref>
 
La [[Società Sportiva Dilettantistica Calcio Città di Brindisi]], non più attiva, era la principale squadra di calcio della città. Nel corso della sua storia, ha disputato sei campionati di [[Serie B]].
 
Le altre società calcistiche con sede nel comune sono: la Real Paradiso Brindisi, militante in Prima Categoria; per il calcio a 5, il Brindisi Futsal Club calcio a 5 Femminile, fondata nel 2013, e il Futsal Brindisi. La società [[Gioventù Brindisi Calcio]], ha disputato un campionato di [[Serie C2 1982-1983|Serie C2]] ed ha cessato l'attività nel 1985. Altra realtà del territorio è la Cedas Avio Brindisi militante nel campionato di Seconda Categoria, promozione raggiunta il 29 gennaio 2017 nella gara contro il Latiano terminata 2-2.
 
La principale società di [[pallacanestro]] è la [[New Basket Brindisi]]<ref>{{cita web|http://www.newbasketbrindisi.it/|Il sito del New Basket Brindisi|07-01-2009}}</ref>, che disputa il campionato di [[Serie A (pallacanestro maschile)|Lega A]]. {{Citazione necessaria|Nel comune disputano il loro campionato diverse società minori: l'Invicta Brindisi, l'Eagles BK Brindisi e l'Assi Basket Brindisi, tutte militanti in [[Serie C regionale|C2]]. In [[Promozione (pallacanestro maschile)|Promozione]] militano il Basket Brindisi, l'Asteryx Brindisi e altre sette squadre militanti in [[Prima Divisione (pallacanestro)|Prima Divisione]]. In tutto, quindi, la città di Brindisi può vantare ben dodici società cestistiche maschili.}}
 
La squadra di pallacanestro femminile, è la Futura Basket Brindisi<ref>{{cita web|http://www.futurabrindisi.it/|Il sito della Futura Basket Brindisi|07-01-2009}}</ref> che partecipa al campionato di [[Serie A2 (pallacanestro femminile)|serie A2]].
 
Di Brindisi è la ex campionessa italiana di tennis [[Flavia Pennetta]]. La ex-tennista vanta 28 titoli complessivi vinti dal 2000 (inizio carriera sportiva professionale) al 2015. Flavia è stata la prima italiana ad entrare in Top10 nel singolare, la prima giocatrice italiana (tra maschi e femmine) ad essere numero 1 al mondo in doppio ed a vincere un torneo del Grande Slam nel doppio stesso. Nel singolare vanta inoltre titoli come Los Angeles, Indian Wells e soprattutto lo US Open (torneo del Grande Slam) vinto nel 2015 in una storica finale vinta contro l'altra pugliese Roberta Vinci. Grazie a questa vittoria ha partecipato al Master di Singapore delle migliori 8 al mondo, battendo anche la futura vincitrice del titolo. Nel singolare ha raggiunto il best ranking a fine 2015 piazzandosi al numero 6 del mondo.
 
Nel comune hanno inoltre sede: la società Nafta Rugby Brindisi<ref>{{cita web|http://www.naftabrindisi.it/|Il sito della Nafta Rugby Brindisi|07-01-2009}}</ref> militante in [[Serie C (rugby a 15)|Serie C]] e la squadra di pallavolo Assi Amatori Volley 2006<ref>{{cita web|http://www.assipallavolobrindisi.it/|Il sito della Telcom Assi Manzoni Brindisi|07-01-2009}}</ref> che disputa il campionato di [[Serie B1 (pallavolo femminile)|Serie B1 Femminile]].
 
Sono presenti anche tre società dilettantistiche di atletica leggera: l'Atletica Amatori Brindisi, la Top Running Brindisi e la Folgore Brindisi.
 
Nel [[1971]] Brindisi è stata sede di arrivo del prologo del [[Giro d'Italia 1971|Giro d'Italia]], una cronometro a squadre di 62&nbsp;km con partenza da [[Lecce]] vinta dalla [[Salvarani (ciclismo)|Salvarani]].
 
Dal 2001 al 2005 ha avuto sede a Bridisi la squadra di [[football americano]] dei [[Dragons Salento|Dragons Brindisi]], trasferita nel 2006 a [[San Vito dei Normanni]] e fusa nel 2007 con gli Spiders Salento, avvenimento in seguito al quale la sede è stata spostata a [[Lecce]].
 
=== Impianti sportivi ===
* [[Stadio Franco Fanuzzi]]: stadio comunale
* [[PalaPentassuglia]]: palazzetto dello sport
* PalaMelfi: palazzetto dello sport
* Palazzetto comunale "Giovanni e Carlo Zumbo"(ex palazzetto di via castello)
* Centro polisportivo "contrada Masseriola": atletica, nuoto, palazzetto dello sport
* Piscina "G.Parodo": piscina della marina militare (sede di gare regionali)
* Piscina "Marimisti": piscina comunale nel quartiere Sant'Elia.
* Piscina "sottosopra": associazione sportiva dilettantistica quartiere Bozzano
* Circolo Tennis Brindisi: Campi da tennis
* Centro polisportivo di Sant'Elia: campo da rugby, palazzetto dello sport, campo da tennis
* Palestra comunale "Galiano"
* Campo sportivo "Torretta"
* Pattinodromo comunale di Viale Duca degli Abruzzi
 
==Galleria d'immagini==
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File:Brindisi - Teatro Verdi.JPG|Scorcio del [[Teatro Verdi (Brindisi)|Teatro Verdi]], il "teatro sospeso"
File:Brindisi-colonna.jpg|La colonna romana che segna la fine della [[Via Appia]]
File:Brindisi - Centro storico.JPG|Una stradina del centro storico
File:CAST BR.jpg|Il Torrione dell'Inferno, nel circuito murario di età aragonese ([[XV secolo]])
File:Cillareseuccelli.jpg|[[Canale Cillarese]] e ospedale "Perrino"
File:Palazzo_Granafei-Nervegna_notte_dopo_convegno.jpg|Foto notturna del [[Palazzo Granafei-Nervegna]]
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{Bibliografia|Arditi, 1979|Giacomo Arditi, ''Corografia fisica e storica della Provincia di terra d'Otranto'', Bologna, Arnaldo Forni, 1979. {{NoISBN}}}}
*{{Bibliografia|Cazzato, Politano, 2001|Vincenzo Cazzato e Simonetta Politano, ''Topografia di Puglia: Atlante dei “monumenti“ trigonometrici; chiese, castelli, torri, fari, architetture rurali'', Galatina, Congedo, 2001. ISBN 88-8086-357-6}}
 
* Paolo Lopane, ''Insediamenti cavallereschi in Puglia. Templari, Teutonici, Ospitalieri,'' Nardò, BESA 2015
*{{Bibliografia|Gazzetta del Mezzogiorno|Gazzetta del Mezzogiorno, ''Città e Paesi di Puglia e Basilicata''. {{NoISBN}}}}
*{{Bibliografia|Marinazzo, 2000|Angela Marinazzo, ''Viaggio in Terra di Brindisi'', Adda, 2000. ISBN 88-8082-408-2}}
*{{Bibliografia|Muratore, 1997|Maria Rosaria Muratore, ''Guida del Salento 2'', Galatina, Congedo, 1997. ISBN 88-85204-33-3}}
*{{Bibliografia|Perfetti, 2006|Francesco Perfetti, ''Parola di Re. Il diario segreto di Vittorio Emanuele'', Firenze, Le Lettere, 2006. ISBN 978-88-7166-965-6}}
*{{Bibliografia|Poso, 1988|Cosimo D. Poso, ''Il Salento normanno. Territorio, istituzioni, società'', Galatina, Congedo, 1988. ISBN 88-7786-097-9}}
*{{Bibliografia|Sanasi, 1971|A. Sanasi, ''Antiche vie del Salento'', Galatina, Congedo, 1971. {{NoISBN}}}}
*{{Bibliografia|Spagnolo, 1957|A. Spagnolo, ''Nuovo annuario di terra d'Otranto'', Galatina, Congedo, 1957. {{NoISBN}}}}
 
== Voci correlate ==
*[[Lista dei pianeti scoperti dal progetto SuperWASP]]
* [[Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni]]
* [[Teodoro diPianeta Amaseaextrasolare]]
* [[LorenzoPianeta dagioviano Brindisicaldo]]
*[[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari]]
* [[Dialetto brindisino]]
* [[Dodecapoli messapica]]
* [[Malvasia nera di Brindisi]]
* [[Messapi]]
* [[Monumenti di Brindisi]]
* [[Piana di Brindisi]]
* [[Salento]]
* [[Brindisi rosso]]
* [[Attentato alla scuola di Brindisi]]
 
== AltriCollegamenti progettiesterni ==
* {{cita web|1=http://www.superwasp.org|2=Sito del progetto|lingua=en|accesso=12 dicembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20021208111324/http://www.superwasp.org/#|dataarchivio=8 dicembre 2002|urlmorto=sì}}
{{interprogetto|q|q_preposizione=su|commons=Category:Brindisi|wikt=Brindisi|n=Categoria:Brindisi|voy}}
* {{cita web|http://wasp.astro.keele.ac.uk/live|Status in tempo reale dell'osservatorio SuperWASP-South|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://www.wasp.le.ac.uk/public/|2=Archivio pubblico dell'Università di Leicester|lingua=en|accesso=12 dicembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110116010048/http://www.wasp.le.ac.uk/public/|dataarchivio=16 gennaio 2011|urlmorto=sì}}
 
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