|
[[File:Crac des chevaliers syria.jpeg|thumb|upright=1.4|[[Krak des Chevaliers|Il Krak dei Cavalieri]] è uno dei castelli [[crociato|crociati]] meglio conservati.<ref>{{cita pubblicazione |url= http://whc.unesco.org/en/list/1229 |titolo= Crac des Chevaliers and Qal'at Salah El-Din |editore=[[UNESCO]] |accesso=20 ottobre 2009}}</ref>]]
{{vaglio|/2|arg=geografia}}
[[File:Fortbourtange.jpg|thumb|upright=1.4|[[Bourtange]] [[forte a stella]], restaurato alla situazione del 1750, [[Groninga (provincia)|(Groninga)]], [[Paesi Bassi]].]]
[[File:Baba Vida Klearchos 1.jpg|thumb|upright=1.4|Il forte medievale di Baba Vida in [[Bulgaria]] ]]
Una '''fortificazione''' è una qualsiasi protezione utilizzata per difendersi dalle azioni offensive del nemico. Le fortificazioni sono in generale [[costruzioni]] [[militari]] progettate per la difesa in [[guerra]] e nelle [[base militare|basi militari]]. Il termine deriva dal [[lingua latina|latino]] tardo ''fortificatio -onis''.<ref>
{{Comune
{{cita libro
|nomeComune = Isernia
| nome = Giacomo
|panorama = Collage_Isernia.jpg
| cognome = Devoto
|linkStemma = Isernia-Stemma.png
| wkautore = Giacomo Devoto
|linkBandiera = 600px Bianco e Celeste.svg
| titolo = Avviamento all'etimologia italiana - dizionario etimologico
|siglaRegione = MOL
| anno = 1979
|siglaProvincia = IS
| editore = Arnoldo Mondadori
|latitudineGradi = 41
| isbn = 88-04-26789-5
|latitudineMinuti = 35
| pagine = 501
|latitudineSecondi = 49
|longitudineGradi = 14
|longitudineMinuti = 14
|longitudineSecondi = 07
|altitudine = 423
|superficie = 68,74
|abitanti = 22.163
|anno = 28-02-2011
|densita = 322,41
|frazioni = Acquazolfa, Bazzoffie, Breccelle, Capruccia, Castagna, Castelromano, Collecroci, Colle de' Cioffi, Colle Martino, Colle Pagano, Conocchia, Coppolicchio, Fragnete, Marini, Salietto,Valle Soda, Valgianese
|comuniLimitrofi = [[Carpinone]], [[Forlì del Sannio]], [[Fornelli]], [[Longano]], [[Macchia d'Isernia]], [[Miranda (Italia)|Miranda]], [[Pesche]], [[Pettoranello del Molise]], [[Roccasicura]], [[Sant'Agapito (Italia)|Sant'Agapito]]
|cap = 86170
|prefisso = [[0865]]
|istat = 094023
|fiscale = E335
|nomeAbitanti = isernini
|patrono = san [[Celestino V]]
|festivo = [[19 maggio]]
|zonaSismica = 1
|sito = http://www.comune.isernia.it
}}
</ref> Sono state costruite fortificazioni per molte migliaia di anni con modalità differenti e sempre più complesse. Alcune fortificazioni possono essere anche classificate come civili. Ne sono un esempio i [[rifugio antiaereo|rifugi antiaerei]] della [[seconda guerra mondiale]] e i [[rifugio antiatomico|rifugi antiatomici]] della [[Guerra fredda]].
==Storia==
{{quote|A Isernia, che vanta il titolo di prima capitale d'Italia, custode di bellezze naturali ancora intatte e di testimonianze significative di una lunga storia di civiltà; a Isernia, medaglia d'oro al valor civile per le stragi e distruzioni belliche sopportate con eroico contegno; a Isernia, che fedele al suo motto araldico risorge oggi come capoluogo di una provincia ricca di antiche virtù e forte di una gioventù laboriosa e onesta.|[[Carlo Azeglio Ciampi]] in occasione della sua visita alla città, 25 marzo 2002}}
===Antichità===
A partire dalla storia antica e fino alla fine dell'Ottocento<ref>Roma nel 1870 era ancora racchiusa dalle mura e da parte delle truppe del [[Regno d'Italia]] fu necessario aprire un breccia a Porta Pia per conquistare la città</ref> le [[Mura (fortificazione)|mura difensive]] sono state una necessità per molte città. L'antica città [[Sumeri|sumera]] di [[Uruk]] in [[Mesopotamia]] è una delle città murate più antiche del mondo. Gli [[Antico Egitto|antichi Egizi]] costruivano fortezze alle frontiere della valle del Nilo per proteggersi contro gli invasori provenienti dai territori confinanti. Molte fortificazioni del mondo antico furono costruite con [[mattoni di fango]], e hanno lasciato per gli archeologi nient'altro che un cumulo di terra.
[[File:Buhen3.jpg|thumb|left|Ricostruzione grafica della Fortezza di [[Buhen]] nell'antico Egitto: Nilo, seconda cateratta (circa 1860 a.C.)]]
[[File:Pergamon Museum Berlin 2007110.jpg|thumb|Modello della [[Porta di Ishtar]] e parte delle mura di [[Babilonia]] costruite da [[Nabucodonosor II]]]]
[[File:Lions-Gate-Mycenae.jpg|thumb|upright=1.4|La [[Porta dei Leoni (Micene)|Porta dei Leoni]] a [[Micene]]]]
Gli antichi [[Assiria|Assiri]] misero a disposizione grandi forze lavoro per costruire nuovi [[palazzo|palazzi]], [[tempio|templi]] e mura difensive.<ref name="banister">
'''Isernia''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[i'sεrnja]}}; ''Aesernia'' in [[Lingua latina|latino]]; ''Aisernio'' in [[osco]]; ''Esernius'' secondo [[Plinio]]; ''Serni'' secondo l'[[Itinerario Antonino]]; ''Sèrnia'' in [[Dialetto molisano|dialetto isernino]]) è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di 22.163 abitanti<ref>[http://www.demo.istat.it/bilmens2010gen/index.html Dato Istat al 28/02/2011]</ref>, capoluogo dell'[[provincia di Isernia|omonima provincia]] in [[Molise]].
{{cita libro
| nome = Banister
| cognome = Fletcher
| wkautore = Banister Fletcher
| coautore = Dan Cruickshank
| titolo = A History of Architecture
| anno = 1996
| editore = Architectural Press
| isbn = 0-7506-2267-9
| pagine = 1696}}
</ref>
Alcuni insediamenti della civiltà delle [[valle dell'Indo]] erano fortificati. Già attorno al 3500 a.C. nella valle alluvionale del fiume Indo si trovavano centinaia di piccoli villaggi; molti di essi avevano fortificazioni e strade tracciate. Le case di pietra e di mattoni di fango del villaggio di Kot Diji erano raccolte dietro a massicci terrapieni di pietre di fiume e mura difensive perché le comunità vicine erano sempre pronte a ingaggiare scaramucce per ottenere il controllo delle terre coltivabili migliori.<ref>
Primo insediamento [[paleolitico]] documentato d'[[Europa]], fiorente città [[sanniti|sannita]], capitale della [[Lega Italica (storia romana)|Lega Italica]], [[Municipium]] romano, tenace oppositrice contro le [[truppe napoleoniche]] e piemontesi, [[medaglia d'oro al valor civile]] per i bombardamenti subiti durante la [[seconda guerra mondiale]] ed infine [[capoluogo di provincia]]; Isernia è una [[Città d'Italia#Molise|città]] di riferimento dell'Alto Molise. Nonostante la sua storia sia stata sempre legata al [[Regno delle Due Sicilie]], Isernia si distacca culturalmente e urbanisticamente da esso, poiché possiede numerose caratteristiche delle città dell'[[Italia centrale]].
{{cita libro
{{dx|[[File:Map of comune of Isernia (province of Isernia, region Molise, Italy).svg|thumb|Posizione del comune di Isernia nella provincia di Isernia]]}}
| nome = N. Peter
| cognome = Stearns
==Geografia fisica==
| coautore = William Leonard Langer
=== Territorio ===
| titolo = The Encyclopedia of World History: ancient, medieval, and modern, chronologically arranged
{{dx|[[File:Isernia panorama.JPG|thumb|right|250px|Territorio di Isernia]]}}
| anno = 2001
| curatore = William Leonard Langer
Isernia è situata sul fianco di una collina<ref name=iserniaturismoIsernia>{{cita web|url=http://www.iserniaturismo.it/modules/soapbox/article.php?articleID=55|titolo=Isernia su Iserniaturismo.it|accesso=16-07-2011}}</ref> nel centro degli [[Appennini]] che divide due corsi d'acqua di modeste di mensioni, il [[Carpino (fiume)|Carpino]] ed il [[Sordo (fiume)|Sordo]]<ref name=sacrifiumi>{{cita web|url=http://www.comune.isernia.it/comeravamo/I%20sacri%20fiumi%20di%20Isernia.pdf|titolo=I Sacri Fiumi di Isernia|accesso=16-07-2011}}</ref><ref name=prolocofiumi>{{cita web|url=http://www.prolocoisernia.it/acque.htm|titolo=Fiumi di Isernia - sito pro loco|accesso=16-07-2011}}</ref> che confluiscono nel fiume Cavaliere, affluente del fiume Vandra a sua volta affluente del [[Volturno]].
| editore = Houghton Mifflin Books. History / General History.
La città sorge all'incrocio della [[Strada statale 85 Venafrana|strada statale 85]] e la [[Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo Sannitica|strada statale 17 Appulo-Sannitica]]<ref name=iserniaturismoIsernia
| isbn = 0-395-65237-5
/> ed è circondata dai monti del [[Matese]] a sud e dalle [[Mainarde]] a nord e il suo territorio
ha un'altimetria che varia da 285 {{m s.l.m.}} fino a 905 {{m s.l.m.}}, per una media di 457 {{m s.l.m.}}<ref name=altimetriaisernia>{{cita web|url=http://www.molise.org/territorio/Isernia/Isernia/Altimetria|titolo=Altimetria di Isernia|accesso=15-07-2011}}</ref>. La zona è ad altissimo [[rischio sismico]] perché è circondata da zone dove questa attività è molto intensa<ref>{{cita web|http://zonesismiche.mi.ingv.it/mappa_ps_apr04/italia.html Rischio Sismico|Rischio sismico|accesso=13-06-2010}}</ref>.
La parte più a nord del centro abitato si trova ad un'altitudine maggiore rispetto alla parte più a sud (la parte più vecchia), ed è situata in un terreno quasi pianeggiante<ref name=iserniaturismoIsernia/> ma molto umido in quanto è ricco di sorgenti acquitrinose infatti vi è presente anche la sorgente del fiume Sordo.
Secondo la Carta Geologica d'Italia redatta dal Servizio Geologico d'Italia<ref name=serviziogeologico>{{cita web|url=http://www.isprambiente.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=161|titolo=Servizio Geologico d'Italia - Carta Geologica d'Italia, foglio n° 161 (Isernia)|accesso=15-07-2011}}</ref> il territorio del comune di Isernia è situato a metà tra formazioni "calcareo-dolomitiche mesozoiche" a sud dell'[[appennino campano]] e dei [[matese|monti del matese]] e "sedimenti di tipo pelagico" del mesozoico-terziario a nord appartenenti all'[[appennino sannita]] e all'[[appennino abruzzese]]<ref name=serviziogeologico/>. L'accavallamento molto esteso di queste due zone è un'anomalia rispetto al resto della morfologia appenninica.
Il sottosuolo del centro abitato è formato da rocce di [[travertino]] mentre nella parte nord del comune sono presenti rocce [[Arenaria (roccia)|arenarie]] e [[calcare]]e<ref name=serviziogeologico/>.
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Isernia}}
In base alla media trentennale di riferimento [[1961]]-[[1990]], la [[temperatura]] media del mese più freddo, [[gennaio]], si attesta a +5,9 °C; quella del mese più caldo, [[agosto]], è di +23,5 °C<ref>{{cita web|erg7118.casaccia.enea.it/profili/tabelle/487%20%5BIsernia%5D%20capoluogo.Txt|Tabella climatica}}</ref>.
{{ClimaAnnuale
| nome = ISERNIA
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 9.6
| tempmax02 = 10.5
| tempmax03 = 13.1
| tempmax04 = 16.7
| tempmax05 = 21.4
| tempmax06 = 26.0
| tempmax07 = 29.1
| tempmax08 = 29.8
| tempmax09 = 25.4
| tempmax10 = 18.7
| tempmax11 = 13.5
| tempmax12 = 11.4
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 2.2
| tempmin02 = 2.6
| tempmin03 = 4.8
| tempmin04 = 7.6
| tempmin05 = 11.0
| tempmin06 = 14.5
| tempmin07 = 17.0
| tempmin08 = 17.1
| tempmin09 = 14.8
| tempmin10 = 9.9
| tempmin11 = 6.3
| tempmin12 = 4.5
}}
</ref>
Mundigak, oggi nel sud est dell'[[Afghanistan]], aveva mura difensive e [[bastione|bastioni]] quadrati di [[mattone|mattoni]] asciugati al sole.<ref name="banister"/>
[[Babilonia]] era una delle città più famose del mondo antico e la sua fama crebbe quando [[Nabucodonosor II]] estese le mura e costruì la [[Porta di Ishtar]].
Inizialmente queste fortificazioni erano semplici costruzioni di legno e terra battuta che furono successivamente sostituite da costruzioni realizzate con [[muratura a secco]], cioè con pietre appoggiate le une sopra le altre senza legante ([[malta]] o [[cemento]]). La tecnica si evolse quindi verso la cosiddetta [[muratura a sacco]], costituita da due muri paralleli a una certa distanza riempiti di terra battuta, pietrisco e resti di lavorazione.
La {{citazione necessaria|temperatura più bassa registrata ad Isernia in gennaio 2011 è stata di -8.5°C}}.
Nella [[Grecia antica]] vennero costruiti grandi mura di cinta di città come testimoniano le rovine di [[Micene]], famosa per gli enormi blocchi di pietra delle sue [[Mura poligonali|mura ciclopiche]]. Nella [[Grecia antica#Età classica|Grecia classica]] la città di Atene si dotò di due lunghe mura parallele note col nome di [[Lunghe Mura]] che consentivano di raggiungere in tutta sicurezza [[il Pireo]], porto di mare di Atene. Un'altra muraglia difendeva la strada che portava al [[Falero]] l'altro porto di Atene. In [[Sicilia]] si conservano significativi esempi di fortificazioni greche a [[Mura Timoleontee|Gela]] e [[Castello Eurialo|Siracusa]].
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Isernia}}
{{Nota
|allineamento = destra
|larghezza = 400px
|titolo = Etimologia del nome Isernia
|dim-testo = 100%
|contenuto =
[[File:Iscrizione sannita.jpg|thumb|right|200px|Iscrizione latina]]
L'origine del [[toponimo]] Isernia non ha una provenienza certa. Una delle ipotesi principali è che il nome provenga dalla radice [[indoeuropea]] «ausa», che vuol dire «acqua». Questa radice, infatti, ha dato origine a molti nomi di luoghi e città in tutta [[Europa]]. Ulteriori ipotesi prevedono che il nome provenga dalla radice sannitica Aiser, che significa "Dio". Questo darebbe un'aura sacrale al nome della città<ref>{{cita web|http://www.zerodelta.net/isernia.php|zerodelta dio aiser|14-05-2010}}</ref>, accresciuta anche dal fatto che la radice Aiser, in [[lingua Etrusca]], significa "Dèi"<ref>{{Cita|Dizionario illustrato della civiltà etrusca|pag. 127}}</ref>. Entrambe le etimologie suggeriscono quindi che la città sarebbe stata "consacrata agli dèi". Infine, nel nome latino di Isernia, cioè Aesernia, o meglio nel nome osco Aisernio, è molto marcata l'assonanza con il toponimo Esere. Questo nome è un'epiclesi di [[Ercole]] e compare in un frammento di ceramica di origine osca, trovato a [[Campochiaro]]. Di conseguenza, tale origine potrebbe indicare che Isernia è una città sacra dedicata ad Ercole<ref>{{cita web|http://www.sanniti.info/iscosco6.html|Tavola di Campochiaro|07-04-2010}}</ref>.
}}
[[File:Jinshangling2.jpg|thumb|upright=1.4|La [[Grande muraglia cinese]].]]
L'area dove oggi sorge Isernia è stata abitata dall'uomo sin dall'[[Paleolitico|era paleolitica]]<ref name=laPineta>{{cita web|http://xoomer.virgilio.it/davmonac/homo/|Sulle tracce dell'uomo di Isernia}}</ref>: i primi insediamenti, infatti, risalgono ad almeno 700.000 anni fa. Anche le origini dell'agglomerato urbano sono molto antiche, ma non se ne può ancora definire una data certa.
Grandi mura in terra battuta furono erette nell'[[antica Cina]] a partire dalla [[dinastia Shang]] (dal 1600 al 1050 a.C. circa). Il sito di Ao aveva enormi mura costruite con questa tecnica. Benché si costruissero mura in pietra in Cina durante il [[Periodo dei regni combattenti]] (481 - 221 a.C.) il ricorso massiccio all'architettura in pietra non cominciò fino alla [[dinastia Tang]] (618 - 907).
La [[Grande muraglia cinese]] fu costruita a partire dalla [[dinastia Qin]] (221 - 1207 a.C.) benché nella sua forma attuale sia in gran parte attribuibile alla [[dinastia Ming]] (1368 - 164). Le grandi mura di [[Ping Yao]] servirono come esempio, così come lo furono per le famose mura della [[Città proibita]] a [[Pechino]] incominciate nel [[XV secolo]] dall'imperatore [[Yongle]].
La città fu sotto il dominio [[Sanniti|Sannita]] fin dal [[V secolo a.C.]] Grazie alla sua posizione strategica, il suo controllo fu uno dei punti cruciali durante le guerre sannitiche<ref>[[Tito Livio]] x. 31.</ref>. Nel 264 a.C. divenne [[Colonia (insediamento)|colonia]] romana e nel [[209 a.C.]] rimase fedele a [[Roma]] nella [[seconda guerra punica]]<ref>Livy ''Epit.'' xvi. xxvii. 10; [[Velleio Patercolo]] i. 14.</ref>. Nel periodo che va dal 263 a.C. al 240 a.C.<ref>Rutter et al.: ''Historia Nummorum Italy'', pag. 58.</ref>, cioè dopo la deduzione a colonia, furono coniate le [[Monetazione di Aesernia|monete di Aesernia]]. Alcuni autori ritengono che parte della [[monetazione della guerra sociale]] possa essere stata coniata nello stesso centro<ref>[http://www.snible.org/coins/hn/social_war.html Head, Historia Numorum: Social War]</ref>. Durante la [[guerra sociale]], nel [[90 a.C.]] fu occupata dagli italici dopo un lungo assedio e divenne la loro capitale. Cadde alla fine della guerra<ref>{{Cita|Garrucci|pag. 28-29-30}}</ref> per mano di [[Lucio Cornelio Silla|Silla]], il quale la rase al suolo<ref>[[Strabone]] v. p. 238, 250.</ref>.
[[File:Trier Porta Nigra BW 2.JPG|thumb|left|Treviri, Porta Nigra]]
{{vedi anche|Monetazione di Aesernia}}
[[File:Portadell'arco.jpg|thumb|left|[[Volterra]], l'etrusca porta all'arco]]
Gli [[Etruschi]] cingevano le loro città con mura nelle quali si aprivano quattro o sette porte inizialmente dotate di [[architrave]] e successivamente dotate di fornice ad [[arco (architettura)|arco]].<ref name="cricco">
Negli anni successivi, vari imperatori, da [[Cesare]] a [[Nerone]], promossero un piano di ripopolamento inviando colonie nei territori ove sorgeva la città. Ai tempi di [[Traiano]], Isernia venne elevata al rango di [[Municipio (storia)|Municipio]]; in quel periodo, venne anche costruito il [[Capitolium]]<ref>{{cita|Romanelli|pag. 468}}</ref>.
{{cita libro
| nome = Giorgio
| cognome = Cricco
| wkautore = Banister Fletcher
| coautore = Francesco Paolo Di Teodoro
| titolo = Itinerario nell'arte (vol. 1) - dalla Preistoria all'età gotica
| anno = 2003
| editore = Zanichelli
| ISBN = 978-88-08-05555-2
| pagine = 511+app}}
</ref>
Gli [[Antichi Romani]] fortificavano le loro città grazie a massicci [[muratura a sacco|muri a sacco]] con riempimento in calcestruzzo e rivestiti di pietra legata con malta.<ref name="cricco"/> Le mura più famose e ancora oggi in gran parte esistenti sono le [[Mura aureliane]] a Roma e quelle di [[Mura di Costantinopoli|Teodosio]] a [[Costantinopoli]] (oggi [[Istanbul]]). I principali resti di fortificazione romana sono costituiti dalle antiche porte, come [[Porta Nigra]] a [[Treviri]] in [[Germania]] e l'[[Arco di Augusto (Rimini)|Arco di Augusto]] a [[Rimini]] concepito sia come arco trionfale che come porta di accesso alla città.<ref name="cricco"/>
Dopo la caduta dell'Impero romano, Isernia venne distrutta nel [[456]] dai [[Vandali]], capitanati da [[Genserico]], per ben tre volte dai [[Saraceni]], negli anni [[860]], [[882]] e [[883]].
[[File:Fontanafraternaold.jpg|220px|left|thumb|Fontana Fraterna in una foto d'epoca]]
[[File:Moti Rivoluzionari 1957 - Isernia.jpg|220px|left|thumb|Rivolte cittadine nel 1957]]
L'imperatore [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] nella prima metà del [[II secolo]] fece costruire il ''[[Vallo di Adriano|vallo]]'' che porta il suo nome lungo i 120 km tra il [[Mare d'Irlanda]] e il [[Mare del Nord]] attraverso il territorio che oggi corrisponde all'Inghilterra del Nord per arginare i frequenti attacchi dei [[Pitti (popolo)|Pitti]] che calavano dal Nord. Nel [[142]] l'imperatore [[Antonino Pio]] fece erigere un secondo ''[[Vallo Antonino|vallo]]'' circa 160 km a nord con lo stesso scopo. Il vallo romano (in [[lingua latina|latino]] ''vallum'') era composto da un muraglione o un terrapieno associato a una palizzata in legno; tra i due elementi era scavato un fosso.<ref>dal latino ''vallum'' deriva la parola inglese ''wall'', muro</ref>
Nel [[VII secolo]], i [[Longobardi]] ne promossero la rinascita<ref name=longobardi>{{cita web|http://www.francovalente.it/?p=898|Longobardi a Isernia}}</ref> con la costruzione di opere pubbliche. Successivamente, durante il dominio [[Normanni|normanno]], nel quale faceva parte della [[Contado di Molise|contea di Molise]], subì una fase di decrescita: la sua diocesi fu unificata con quelle di [[Venafro]] e [[Bojano]]. Inoltre, nel [[1199]], fu saccheggiata da [[Marcovaldo di Annweiler]]. Nel [[XIII secolo]], la città rinacque ancora, grazie a [[Federico II]].
Nell'[[Europa centrale]] i [[Celti]] costruirono grandi insediamenti fortificati che i Romani chiamavano ''oppidum'' (in latino città, città fortificata) le cui mura sembra siano state influenzate da quelle costruite attorno al [[Mediterraneo]]. Le fortificazioni celte erano costantemente ingrandite e migliorate.
Dopo vari passaggi di proprietà della città tra un feudatario ed un altro, nel [[1519]] fu annessa da [[Carlo V]] al [[Regno di Napoli]]
===Fortificazioni bizantine===
Il 23 ottobre 1860 Isernia ospitò per una notte Vittorio Emanuele II di Savoia in viaggio per recarsi a Teano ad incontrare Giuseppe Garibaldi. Il Sovrano prese alloggio nel Palazzo Cimorelli, sito nella via che poi prese il Suo nome, ospite di Vincenzo Cimorelli (*5.4.1796 †9.8.1889) (Raffaele de Cesare: La fine di un regno, Milano 1969, p. 963). L'indomani, alla partenza per [[Venafro]], donava all'ospite la sua tabacchiera d'oro in un cofanetto sul coperchio del quale erano incise le iniziali reali (Francesco Colitto: Imperatori, Re e Regine nel Molise: Vittorio Emanuele II. S. Giorgio Editrice, Campobasso 1978).
Le fortificazioni bizantine furono essenzialmente cinte murarie di città, rimaneggiate in epoca successive. Rimangono sull'[[Istmo di Corinto]] subito a sud dell'attuale [[canale di Corinto|canale]] i resti di una importante opera muraria fatta erigere da [[Teodosio II]] per far fronte alle [[invasioni barbariche|invasioni barbariche del V e VI secolo]]. Tale muraglia era nota come ''[[Mura di Hexamilion|Hexamilion]]'' per la sua lunghezza di sei miglia.
{{-}}
===Medioevo===
Alla fine del [[XVIII secolo]], era la città più popolosa del [[Contado di Molise]]. Oppose resistenza ai francesi nel tentativo di conquista del [[Regno di Napoli]], così come oppose resistenza anche nel [[1860]], in virtù della reazione borbonica contro i Piemontesi<ref name=punch>{{Cita|Lemon, Mayhew, Taylor, Brooks, Cowley Burnand, Seaman|Vol. XXXIX}}</ref>.
[[File:Genoese fortress in Sudak.jpg|thumb|upright=1.8|La fortezza [[Repubblica di Genova|genovese]] di [[Sudak]] in [[Penisola di Crimea|Crimea]], [[Ucraina]]]]
{{Vedi anche|Fortificazione medievale}}
[[File:Ávila 24-8-2002.jpg|thumb|left|La cinta muraria della città di [[Ávila]] in Spagna]]
In [[Europa]] il ''[[castrum]]'' romano e la [[fortezza di collina]] furono i precursori del [[castello]] che incominciò a essere un elemento difensivo dell'[[impero carolingio]] nel [[IX secolo]].
[[File:Rumeli hisari.jpg|thumb|left|La fortezza di [[Rumelihisarı]] sulla costa europea del [[Bosforo]] a [[Istanbul]], [[Turchia]]]]
Nell'[[Alto Medioevo]] molte città vennero costruite attorno ai castelli. Solo alcune di esse disponevano di un semplice un muro di cinta, mentre la maggior parte era dotata di un muro associato a un fossato (non necessariamente riempito con acqua) secondo il modello del ''vallum'' romano. A partire dal [[XII secolo]] vennero fondati in tutta Europa nuovi insediamenti di varie dimensioni che molto spesso ottennero il diritto di essere cinte da mura difensive subito dopo la fondazione.
[[File:Panorama of Malbork Castle, part 4.jpg|thumb|Castello dell'[[Ordine teutonico]] a [[Malbork]] considerato il più grande castello in laterizio della Polonia]]
[[File:Rio Miño y al fondo las murallas de ValenÇa.jpg|thumb|Vista dell città murata di [[Valença (Portogallo)]], al di là del fiume [[Miño (fiume)|Minho]]]]
[[File:Krakow Fort31 20070413 1756.jpg|thumb|il Forte 31 ''Benedykt'' della fortezza [[Impero austro-ungarico|Austro-ungarica]] di [[Cracovia]] in [[Polonia]]]]
[[File:Salissoglio12.jpg|thumb|Il forte costruito dal barone Salis Soglio, ingegnere militare austriaco, nella fortezza [[Impero austro-ungarico|Austro-ungarica]] di [[Przemyśl]] nella [[Polonia]] sudorientale]]
La fondazione di centri urbani era un importante mezzo di espansione territoriale e molte città specie nell'[[Europa dell'Est]], nel periodo del cosiddetto ''[[Ostsiedlung]]'', furono fondate con questo preciso scopo. Esse sono facilmente riconoscibile per il loro aspetto regolare e le ampie aree destinate ai mercati. Ne sono esempi [[Danzica]] in [[Polonia]] fondata nel 997 e [[Riga]] in [[Lettonia]] fondata nel 1201. Le fortificazioni di questi insediamenti vennero costantemente aggiornate per tenere conto della crescita della capacità militare.
Nel giorno [[10 settembre]] [[1943]], durante la [[seconda guerra mondiale]], Isernia subì un pesantissimo bombardamento da parte degli alleati, che rase al suolo quasi un terzo dell'abitato e provocò la morte di un numero altissimo di persone. A causa dei danni causati da questi e da altri bombardamenti, verso la metà del [[XX secolo]] si pose in atto un piano di rinascita<ref>{{cita web|http://www.rapu.it/ricerca/pdf/2_1144.pdf|Piano di ricostruzione dell'abitato di Isernia post Guerra|28-03-2010}}</ref> della città, che prevedeva anche lo sviluppo nella zona più a nord.
Le fortificazioni medievali consistevano essenzialmente in mura robuste, ma soprattutto di grande altezza, dotate di camminamenti alla sommità, protetti da [[Merlo (architettura)|mura merlate]] e dotate di [[piombatoia|piombatoie]] (note anche come caditoie) e [[feritoia|feritoie]]. Durante il [[Rinascimento]] I veneziani eressero grandi mura attorno alle loro città minacciate dall'[[impero ottomano]]. Ottimi esempi si trovano a [[Nicosia]] sull'isola di [[Cipro]] e nella [[La Canea|Canea]] a [[Creta]]. Le mura sono ancora ben visibili al giorno d'oggi.
Inoltre, nel [[1957]], dopo la divisione dell'[[Abruzzi e Molise]], cominciò a prendere piede l'ipotesi dell'istituzione della provincia di Isernia. In realtà, questo non era il primo tentativo in tal senso: l'istituzione della provincia era stata promossa già nel [[1810]] da [[Gioacchino Murat]], ma senza successo. Il Parlamento, però, rinviò qualsiasi decisione al riguardo. Il nuovo fallimento del processo di istituzione della provincia scatenò una protesta nella città, caratterizzata da cortei di operai e studenti; la protesta, poi, sfociò in una serie di rivolte cittadine, culminate con blocchi stradali e violenti scontri con le forze dell'ordine, con feriti ed arresti. Il [[1957]] e [[1958]] furono gli anni ricordati a Isernia come 'della violenza sociale'.
===Inizio dell'Epoca moderna===
Il [[16 febbraio]] del [[1970]] il Parlamento sancì l'istituzione della nuova provincia che divenne operativa il [[3 marzo]] [[1970]]<ref name = provincia>[http://www.provincia.isernia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=72:la-provincia-di-isernia-nella-storia&catid=43&Itemid=115 Istituzione della Provincia di Isernia]</ref>.
Le alte mura medievali divennero praticamente inutili con l'avvento del [[cannone]] sui campi di battaglia nel [[XIV secolo]]. Le fortificazioni si dovettero evolvere in strutture più basse e massicce che facevano un maggior uso di tecniche di costruzione basate su terrapieni rivestiti in pietra o laterizio ([[muratura a sacco]]) associate a fossati sempre più larghi. Le mura difensive avevano lo scopo di assorbire e disperdere l'energia dei colpi di cannone che all'epoca erano semplici palle di pietra. Le mura esposte al fuoco diretto del cannone erano facilmente vulnerabili vennero così costruite strutture aggiuntive come terrapieni, spalti e strade coperte. Venne anche data una grande enfasi alla [[geometria]] delle fortificazioni per consentire ai cannoni difensivi di coprire i cannoni attaccanti, ma anche di coprire col loro fuoco tutti gli accessi alle porte e alle mura stesse, che essendo ora più basse rispetto a quelle medievali erano più facilmente scalabili.
L'evoluzione di tale stile di fortificazioni può essere vista in forti come quello di [[Fortezza di Sarzanello|Sarzanello]].<ref>Harris, J., [http://www.fsgfort.com/FortArt/Fort37Art1.htm "Sarzana and Sarzanello - Transitional Design and Renaissance Designers"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110726181015/http://www.fsgfort.com/FortArt/Fort37Art1.htm |date=26 luglio 2011 }}, ''Fort'' ([[Fortress Study Group]]), No. 37, 2009, pp. 50-78</ref>
===Simboli===
Esso è caratterizzato da mura merlate tipiche del periodo medievale ma ha una piattaforma di tiro angolare a [[rivellino]] che scherma una cortina muraria che a sua volta è protetta dal fuoco di fianco dalla torre nel corpo centrale del forte. Anche le [[fortificazioni di Rodi]] nell'[[Rodi|isola omonima]] in [[Grecia]] mostrano l'evoluzione da fortificazioni medievali a [[fortificazioni alla moderna]]. La cinta muraria presenta infatti sommità merlate, bastioni angolati e circolari e torri quadrate medievali.<ref name="restoration">{{Cita libro | titolo = Medieval Town of Rhodes - Restoration Works (1985-2000) - Part One | editore = Ministry of Culture – Works supervision committee for the monuments of the medieval town of Rhodes | anno = 2001 | città = Rhodes}}</ref>
[[File:Isernia-Stemma.png|125px|left]]
Lo stemma di Isernia<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/094/023/stemma.html|Stemma di Isernia|29-03-2010}}</ref> è formato da uno scudo oblungo di tipo sannitico, su cui campeggiano le iniziali della città composte da un caduceo, intorno al quale è attorcigliato un serpente; lo scudo è avvolto da foglie di acanto ed è sormontato da un elmo, rabescato a cancelli con cimiero. Le lettere, le foglie e i bordi dello scudo sono giallo-oro, lo scudo è azzurro e l'elmo è grigio scuro.
Il caduceo, emblema del potere ed anche della prosperità, indica che Isernia è stata sempre città regia e mai assoggettata in feudo, se non per pochi anni; il serpente, invece, è simbolo di prudenza, di riflessione, di pace e di sollecitudine, qualità necessarie per riuscire nelle imprese. Il caduceo ed il serpente accoppiati simboleggiano anche la prosperità e la buona salute; erano infatti attributi tradizionali di Esculapio, dio della medicina.
[[File:Acta Eruditorum - V fortificazioni, 1689 – BEIC 13398218.jpg|thumb|left|Tipi di fortificazioni in una tavola de gli [[Acta Eruditorum]] del 1689]]
;Storia dello Stemma
[[File:Acta Eruditorum - VI fortificazioni, 1689 – BEIC 13398218.jpg|thumb|left|Tipi di fortificazioni in una tavola de gli [[Acta Eruditorum]] del 1689]]
Non si hanno notizie certe dell'epoca in cui è stato adottato lo stemma<ref>{{cita web|http://www.comune.isernia.it/comeravamo/stemma.htm|Stemma su comune.isernia.it|29-03-2010}}</ref>, né si conosce il nome del suo ideatore. Il primo documento storico pervenutoci, su cui è riprodotto lo stemma della città di Isernia, è il privilegio concesso alla città da Carlo V nel 1521, il cui originale cartaceo è conservato nella biblioteca comunale. Nel corso dei secoli è stato più volte ritoccato, abbellito, ma lo scudo e la disposizione delle lettere sono rimasti sempre uguali; quello attuale risale al 1956.
Le fortificazioni incominciano a estendersi sottoterra con batterie protette di cannoni difensivi allo scopo coprire i cannoni degli attaccanti per tenerli a distanza e prevenire attacchi diretti sulle vulnerabili mura.
[[File:Medaglia d'oro (Isernia).JPG|160px|right|thumb|Targa alla medaglia d'oro]]
Il risultato di questa evoluzione sono le [[fortificazioni alla moderna]] ovvero il forte a pianta stellare, il loro andamento angolato tra un [[bastione]] e l'altro di cui la fortezza di [[Bourtange]] illustrata sopra è un eccellente esempio. Altri esempi sono: la fortezza di [[Suomenlinna]] costruita su sei isole davanti a [[Helsinki]] ([[Finlandia]]), le mura di [[Berwick-upon-Tweed]] in [[Gran Bretagna]] e in Italia [[Palmanova]] (illustrata a destra) fondata dai veneziani nel 1593 in forma di stella a nove punte e [[Otranto]].
Nel territorio dell'attuale [[India]] e [[Pakistan]] vennero costruite o ampliate nel [[XV secolo|XVI]] e [[XVI secolo]] grandi fortezze chiamate forti (dall'inglese ''fort'') dotate cinte murarie, anche di grandi dimensioni, a difesa di ampi spazi di territori. La fortezza principale era posizionata di solito su speroni di roccia o in posizione elevata. Questi forti servirono non solo come elementi di difesa, ma anche come residenza dei locali sovrani ([[maharaja]] e maharana) pertanto la loro corretta definizione dovrebbe essere ''castelli'' come sopra ricordato. Si possono citare il forte di Kumbhalgarh in [[Rajasthan]] (India) posto a circa 1100 m di quota con una cinta di mura di oltre 30 km, il forte di Chittorgarh con un'area coperta di 2,8 km² e una cinta muraria di 13 km, entrambi in [[Rajasthan]] (India) e il forte di Ranikot nell'attuale Pakistan con mura di 26 km di lunghezza.<ref>Vedi Wikipedia in inglese alle voci ''Kumbalghar fort'', '' Chittorgarh Fort'' e ''Ranikot Fort''</ref>
=== Onorificenze ===
Il comune di Isernia è stato insignito della [[Medaglia d'oro al valor civile]]<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=46174&iddecorato=45720|titolo=Sito del Quirinale Documento assegnazione onorificenza|accesso=20-02-2010}}</ref> nel [[1960]]
{{Onorificenze
|immagine=Valor civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor civile
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro al valor civile
|motivazione=Sopportava con stoico coraggio numerosi e spaventosi bombardamenti aerei che distruggevano la maggior parte del centro abitato e uccidevano un terzo dei suoi abitanti, mai deflettendo dal suo eroico e dignitoso contegno verso lo straniero e dalla sua fede nella risurrezione della Patria.
|luogo=
}}
===XIX Ricorrenze secolo===
L'uso dei [[Granata (arma)|proiettili esplosivi]] nel [[XIX secolo]] portò a un ulteriore stadio evolutivo delle fortificazioni. I forti stellati dell'era del cannone non reggevano bene all'effetto dell'esplosivo e l'intricato assetto dei bastioni, la batterie di copertura e le linee di fuoco attentamente progettare e realizzate per i cannoni difensivi, potevano essere facilmente distrutti dalle ogive esplosive.
* [[3 marzo]], elevazione a provincia
Gli ampi fossati che circondavano le fortezze di questo tipo che assieme alla [[strada coperta]] alla sommità della [[controscarpa]] erano parte integrante della difese, divennero estremamente vulnerabili ai bombardamenti con proiettili esplosivi.
* [[1º maggio]], festa di [[San Giuseppe Lavoratore]], rione San Lazzaro
* [[19 maggio]], festa di [[Papa Celestino V|San Pietro Celestino]], patrono di Isernia
* [[10 settembre]], bombardamento alleato
Per ovviare a questi inconvenienti gli ingegneri militari fecero evolvere le fortificazioni creando la [[fortificazione a base poligonale]]. Il fossato divenne profondo e con facce verticali, tagliate direttamente nella roccia o nel terreno, secondo una serie di linee rette che creavano un'area centrale fortificata che diede il nome a questo stile di fortificazioni.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Il fossato doveva esser abbastanza largo da creare una barriera non superabile per le truppe avversarie, ma abbastanza stretto da essere un difficile bersaglio per le cannonate. Esso era tenuto sotto tiro dal fuoco delle [[casamatta|casematte]] piazzate nel fossato stesso e da posizioni di fuoco tagliate direttamente nelle sue pareti.
Il profilo del forte divenne molto basso circondato, fuori dal fossato, da un'area aperta in leggera pendenza in modo da eliminare ogni copertura per le forze nemiche, il forte stesso offriva un bersaglio minimo al fuoco nemico. Gli ingressi divennero [[Corpo di guardia|corpi di guardia]] affondati nella scarpa (faccia interna) del fossato raggiungibili con una rampa curva che dava accesso alla porta tramite un ponte che poteva essere retratto all'interno del corpo di guardia.
Le tradizionali fortificazioni continuarono a essere usate dagli eserciti europei impegnati nelle guerre coloniali in particolare in Africa contro attaccanti indigeni armati alla leggera. In caso di assedio un numero relativamente piccolo di difensori, in un forte imprendibile con armamenti dell'età del ferro, poteva resistere contro attaccanti molto numerosi e aveva come elemento critico il solo approvvigionamento di munizioni.
=== Architetture Religiose ===
==== Cattedrale di San Pietro ====
[[File:Cattedrale (Isernia).JPG|300px|left|thumb|<center>Cattedrale di San Pietro</center>]]
{{vedi anche|Cattedrale di Isernia}}
E' la chiesa più importante della città, [[cattedrale|chiesa madre]] della [[ diocesi di Isernia-Venafro]] è dedicata a [[Pietro Apostolo|San Pietro Apostolo]] e si trova in piazza Andrea d'Isernia.
L'edificio attuale sorge su un antico tempio pagano italico del [[III secolo a.C.]] di cui è rimasto integro l'intero [[Podio#Podio_in_architettura|podio]] da cui è possibile ricostruirne la forma. Il tempio era un [[capitolium]], cioè un tempio dedicato alla [[triade capitolina]] che aveva l'ingresso dalla parte opposta rispetto la collocazione attuale.
In epoca medioevale venne costruita una cattedrale di stile greco-bizantino che rispettava la disposizione del precedente tempio pagano. Nel [[1349]] questo edificio fu distrutto completamente da un terremoto e venne costruito un nuovo edificio nella disposizione moderna. Agli inizi dell'[[XIX_secolo|800]] un nuovo terremoto lesionò gravemente la chiesa che venne ricostruita nella stessa sede ma di dimensioni maggiori e di aspetto molto simile a quello attuale.
Molti dei forti si spostarono sottoterra con profondi passaggi e gallerie per collegare le casematte, i fortini e i punti di fuoco nel fossato al forte vero e proprio. I depositi di munizioni erano situati molto in profondità sotto la superficie.
L'aspetto attuale è dovuto ai restauri [[neoclassici]] ordinati dal vescovo Gennaro Saladino nella seconda metà del [[XIX secolo]] che presenta il grande [[timpano_(architettura)|timpano]] triangolare in [[travertino]], è sorretta da due coppie di [[pilastro|pilastri]] agli angoli e da quattro alte [[colonne ioniche]] sulla fronte.
Lo spazio interno appare suddiviso in tre [[navata|navate]] con pilastri decorati da [[lesena|lesene]] [[ordine corinzio|corinzie]] in marmi policromi.
Nella ''cappella del Santissimo Sacramento'' vi è l'antica tavola bizantina denominata "Virgo Lucis" (la Madonna della Luce) di [[Marco Basilio]] risalente al [[XV secolo]].
I cannoni, invece, erano spesso piazzati in aree aperte e protetti solo da un parapetto sia per tenere un profilo basso sia perché i cannoni alloggiati in casematte potevano esser emessi fuori gioco nel momento in cui la casamatta, colpita, collassava sui cannoni stessi.
==== Altre Chiese ====
[[File:Eremo SS Cosma e Damiano (Isernia).JPG|180px|right|thumb|<center>Eremo dei Santi Cosma e Damiano</center>]]
{{vedi anche|Chiese di Isernia}}
*L'[[Chiese_di_Isernia#Eremo_dei_Santi_Cosma_e_Damiano|Eremo dei santi Cosma e Damiano]], come la cattedrale, è stato costruito su un antico tempio pagano. Notizie certe della sua costruzione si hanno a partire dall'anno [[1130]].
*La [[Chiese_di_Isernia#Chiesa_di_San_Francesco|Chiesa di San Francesco]] fatta costruire nel [[1222]] da [[San Francesco]].
*La [[Chiese_di_Isernia#Chiesa_di_Santa_Chiara|Chiesa di Santa Chiara]] costruita nel [[1275]].
*Il [[Chiese_di_Isernia#Chiesa_Santa_Maria_delle_Monache|Monastero di Santa Maria delle Monache]] costruito intorno all'anno mille, ha ospitato le monache dell'ordine benedettino. Nelle sue stanze sono presenti il [[Museo nazionale di Santa Maria delle Monache|Museo Nazionale]], la Biblioteca Comunale di Isernia e parte del [[Museo paleolitico di Isernia]].
*L'[[Chiese_di_Isernia#Arco_di_San_Pietro|Arco di San Pietro]] è il campanile della Cattedrale, costruito [[1349]] collega la chiesa con il palazzo dell'università.
*La [[Chiese_di_Isernia#Chiesa_di_San_Giuseppe_Lavoratore|Chiesa di San Giuseppe lavoratore]] costruita nel [[1993]] nel rione San Lazzaro, il più popoloso della città.
*La [[Chiese_di_Isernia#Chiesa_di_San_Pietro_Celestino|Chiesa di San Pietro Celestino]] fondata nel [[1623]] insieme al monastero adiacente, andato distrutto.
*La [[Chiese_di_Isernia#Chiesa_dell.27Immacolata_Concezione|Chiesa dell'Immacolata Concezione]] sede della Confraternita di San Pietro.
*La [[Chiese_di_Isernia#Chiesa_di_Santa_Maria_Assunta|Chiesa di Santa Maria Assunta]] di recente costruzione nella parte nuova della città.
*La [[Chiese_di_Isernia#Parrocchia_Sacro_Cuore|Parrocchia Sacro Cuore]] costruita nel [[1948]] e che comprende il monastero dei frati cappuccini.
===XX Architetturee CiviliXXI secolo===
[[File:PianDeiMortiFossato 37.JPG|thumb|[[Denti di drago]] - [[Sbarramento Pian dei Morti]] lungo il [[Vallo Alpino in Alto Adige]]]]
Le fortificazioni in [[calcestruzzo armato]] (impropriamente chiamato ''cemento armato'') divennero comuni durante il [[XIX secolo|XIX]] e il [[XX secolo]]. Infine i grandi progressi nelle tecniche di guerra moderna sviluppati durante la [[seconda guerra mondiale]] resero obsolete le fortificazioni su grande scala nella maggior parte delle situazioni. Solo i [[bunker]] sotterranei sono oggi in grado di dare una qualche protezione in caso di guerra.
Molte fortificazioni storiche furono demolite in epoca moderna e contemporanea. Napoleone all'inizio dell'Ottocento ordinò la demolizione delle mura di [[Torino]], risparmiando la sola [[Cittadella di Torino|cittadella]]. Tuttavia una parte di mura e fortificazioni sopravvive come attrazione turistica ed elemento distintivo del panorama locale.<ref>Vedi Wikipedia [[Cittadella di Torino#Struttura]]</ref>
[[File:Fontana Fraterna (Isernia).JPG|250px|left|thumb|<center>Fontana Fraterna</center>]]
==== [[Fontana Fraterna|Fontana della Fraterna]] ====
{{vedi anche|Fontana Fraterna}}
Annoverata fra le fontane monumentali d'Italia per la sua mirabile struttura architettonica, la Fontana Fraterna<ref>{{cita web|url=http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsection/item.php?itemid=136|titolo=Fontana Fraterna su Iserniaturismo.it|accesso=10-06-2010}}</ref><ref>{{cita web|http://www.touringclub.com/monumento/molise/isernia/fontana-fraterna.aspx|Fontana Fraterna su touringclub.com|10-06-2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.francovalente.it/?p=482|titolo=La Fontana dei Misteri|accesso=10-06-2010}}</ref> è una delle opere più significative e più importanti nonché simbolo della città.
La caduta in disgrazia delle fortificazioni permanenti ebbe due cause:
La fontana, composta da blocchi di pietra locale provenienti da un numero imprecisato di edifici nella città e da costruzioni di epoca romana, è formata principalmente da una serie di [[archi a tutto sesto]]. Presenta diverse epigrafi incise su di essa tra cui una dedicata agli [[Mani_(religione_romana)|Dei Mani]]. Al centro della fontana c'è una lastra di marmo più grande delle altre ed è decorata con due delfini ed un fiore proveniente da un [[tomba|edificio sepolcrale]]. Si può affermare quindi che la fontana non risale ad un periodo storico preciso ma che è testimone dei numerosi periodi storici che ha attraversato la città.
* la sempre maggiore potenza, velocità e gittata delle artiglierie e della forza aerea fece sì che praticamente ogni bersaglio individuato potesse anche essere e distrutto portando contro esso la potenza di fuoco sufficiente. Come conseguenza quando la strategia di attacco prevedeva l'eliminazione di una certa difesa, l'attacco diventava tanto più grande quanto maggiori erano le risorse dedicate alla sua fortificazione. A partire dagli anni 1950 le [[Arma nucleare|armi nucleari]] ebbero la potenzialità di distruggere intere città rendendole inabitabili per anni a causa delle [[radiazione|radiazioni]]. Questo portò alla nascita di [[rifugio antiaereo|rifugi antiaerei]] e successivamente di [[rifugio antiatomico|rifugi antiatomici]] civili. Durante la seconda guerra mondiale vennero messe a punto dagli inglesi le prime bombe dirompenti ad alta penetrazione (come la [[Grand Slam (bomba)|Grand Slam]] e la [[Tallboy (bomba)|Tallboy]]) capaci di penetrare grandi spessori di armatura e rendere inutili anche i bunker. Esse vengono generalmente indicate col termine inglese ''bunker buster''.<ref>Vedi Wikipedia in inglese alla voce ''bunker buster''.</ref>
* La seconda debolezza delle fortificazioni permanenti fu la loro stessa fissità. A causa di ciò divenne più facile girare attorno a una fortificazione e, a seguito della nascita della guerra di movimento, all'inizio della seconda guerra mondiale, l'aggiramento divenne una tecnica efficace di offensiva. Quando una linea fortificata era troppo lunga per poterla aggirare poteva essere scatenata una massiccia offensiva in un punto specifico in modo da aprirvi una breccia e superare la linea. Questo fu il fato delle molte linee difensive costruite prima e durante la seconda guerra mondiale come la [[Linea Sigfrido]] e la [[Linea Stalin]] o il [[Vallo atlantico]]. Si noti che questo non fu il caso della [[Linea Maginot]] che venne costruita per obbligare i tedeschi a passare attraverso il Belgio e che ottenne pienamente il suo ruolo strategico e politico.<ref>Halter, Marc; History of the Maginot Line, Moselle River, 2011. ISBN 978-2952309257</ref>.
[[File:Albania bunkers.jpg|left|thumb|Bunker in [[Albania]]]]
Furono invece le fortificazioni campali che assunsero rilevanza nell'azione difensiva. A differenza di quelle della [[guerra di trincea]] che dominò lo scenario della [[prima guerra mondiale]] queste difese erano temporanee per loro natura. Ciò costituiva un vantaggio perché essendo meno estese fornivano un bersaglio meno evidente per le forze nemiche.
La fonte si trova in piazza Celestino V a seguito dei bombardamenti del [[1943]]; in precedenza si trovava in piazza della fraterna, da cui prese il nome.
Se il nemico disponeva di forze sufficienti per penetrare in un punto le forze lì posizionate potevano essere ritirate e la linea difensiva poteva essere ricostruita in tempi relativamente brevi. Piuttosto che essere difese impenetrabili, queste fortificazioni enfatizzavano la tecnica di difesa in profondità (o difesa elastica) in modo che le linee difensive arretrate potessero immediatamente farsi carico della difesa se un difensore era sopraffatto o costretto a ritirarsi. Poiché le offensive mobili erano messe in atto da entrambi i contendenti normalmente si mettevano a punto linee di difesa relativamente sottili e si distribuivano le forze su tutta la linea.
*L'[[Acquedotto romano di Isernia]] è un acquedotto di origine romana scavato nelle rocce travertiniche nel sottosuolo della città ed è tutt'oggi funzionante.
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] vennero sviluppati i [[Missile balistico intercontinentale|missili balistici intercontinentali]] (ICBM) capaci di raggiungere in pratica ogni angolo del mondo. La velocità divenne il parametro essenziale sia delle forze armate che delle difese. I [[base missilistica|silo per missili]] furono sviluppati in modo tale da consentire il lancio di missili da un punto qualunque all'interno di un territorio per colpire bersagli (anche civili) in un altro paese. Gli aeroplani e le portaerei divennero le principali armi di offesa e di difesa al punto da portare a uno sviluppo degli aeroporti come elementi di fortificazione e alla costruzione di ricoveri corazzati per gli aerei.<ref>Le difese mobili si estesero ai mari dove i sommergibili nucleari erano in grado di lanciare missili.</ref> Nella seconda metà del XX secolo vennero realizzate grandi opere militari fortificate nelle profondità delle montagne come il [[NORAD]] nel [[Monte Cheyenne]].
[[File:Ponte Cardarelli (Isernia).JPG|250px|right|thumb|<center>Ponte Cardarelli</center>]]
*Il ponte Cardarelli, già viadotto La Prece
{{quote|Alla via Nazionale, che con pendenze troppo sentite attraversava la città d'Isernia, venne sostituito un nuovo tratto di strada di cui fa parte il viadotto detto '''La Precie''', per l'attraversamento, presso Isernia, del profondo vallone, dal quale prende il nome. Il manufatto è a due soli ordini, quantunque misuri 57 metri d'altezza, il che lo rende specialmente ardito e singolare. È lungo ben 130 metri, di cui 92 tra le spalle. Riesce svelto allo sguardo e non pertanto, per la sua grande mole, desta un senso d'imponenza ed ammirazione, specialmente a chi lo considera dal fondo della valle. La sua costruzione ebbe principio nell'aprile [[1887]] e terminò nell'aprile [[1892]], colla spesa di lire 300.000. Vi si impiegarono 11.000 metri cubi di muratura, compresi mille metri di pietra da taglio. Allo scopo di diminuire il peso, tra la sommità delle arcate superiori ed il piano stradale, vi ha una galleria longitudinale di 120 metri, della capacità di metri cubi 1090. Detta galleria è illuminata da finestre ricavate sotto gli archetti ed è comodamente praticabile. L'ingegnere del Genio civile [[Gustavo Baliviera]] diede al preesistente progetto l'attuale sua forma ed ebbe la direzione del lavoro|Notizie da una pubblicazione di fine Ottocento<ref>{{cita web|http://wikimapia.org/10864691/it/Ponte-Cardarelli|Ponte Cardarelli su wikimapia|20-03-2010}}</ref>}}
Le [[Zona demilitarizzata|zone demilitarizzate]] lungo le frontiere sono e sono state una particolare fortificazione di tipo passivo che agisce da cuscinetto tra forze militari potenzialmente ostili. Un esempio attivo al giorno d'oggi è la [[Zona demilitarizzata coreana]] attorno al [[38º parallelo]] tra la [[Corea del Sud]] e la [[Corea del Nord]].
*Acque Sulfuree: è presente, in contrada Acqua Sulfurea, uno stabilimento termale risalente ai tempi dei romani, e in disuso ormai da molto tempo. Nello stabilimento è presente una fontana di acqua sulfurea tutt'oggi attiva. Recentemente - a seguito di una ancora parziale ristrutturazione del sito ad opera dell'amministrazione comunale - c'è stata una rivalorizzazione del luogo, anche grazie a delle organizzazioni giovanili che hanno organizzato serate, musicali e non, per attirare i giovani isernini nel posto.
== Funzioni ==
*Viadotto Santo Spirito: notevole viadotto che consente alla rete ferroviaria di servire il centro di Isernia. Distrutto nei bombardamenti alleati del [[1943]], venne ricostruito nella forma attuale. Consiste in due serie di piccoli archi separate da un arco di notevoli dimensioni.
Le funzioni delle fortificazioni sono due:
* essere di '''ostacolo''' all'avanzata dell'attaccante in modo che resti il più a lungo possibile sotto il fuoco dei difensori
==== Palazzi di Isernia ====
* essere di '''protezione''' per mettere al riparo degli attacchi del nemico le truppe incaricate di difendere l'ostacolo. La componente di protezione può essere svolta in due modi: direttamente con l'uso di costruzioni resistenti capaci di arrestare i proiettili nemici e indirettamente con l'uso della distanza e del vantaggio in gettata e più recentemente del [[camuffamento]].
[[File:Piazza Trento e Trieste (Isernia).JPG|thumb|right|230px|<center>Palazzo D'Avalos-Laurelli</center>]]
{{vedi anche|Palazzi di Isernia}}
*[[Palazzi_di_Isernia#Palazzo_D.27Avalos-Laurelli_.28detto_.27il_Palazzotto.27.29|Palazzo D'Avalos-Laurelli]] edificato nel [[1694]] ad opera del principe [[Diego D'Avalos]].
*[[Palazzi_di_Isernia#Palazzo_San_Francesco|Palazzo San Francesco]] costruito nel [[1222]] da [[San Francesco]].
*[[Palazzi_di_Isernia#Palazzo_De_Lellis-Petrecca|Palazzo De Lellis-Petrecca]], risalente a circa la metà del settecento, è un'opera [[Carlo Vanvitelli|vanvitelliana]] fatta costruire da [[Ferdinando II di Borbone]].
*[[Palazzi_di_Isernia#Palazzo_Jadopi|Palazzo Jadopi]] risalente al XVIII secolo, fu testimone dell'impiccagione di alcuni garibaldini.
*[[Palazzi_di_Isernia#Palazzo_Pecori-Veneziale|Palazzo Pecori Veneziale]] uno dei più belli della città, fu costruito nel XVIII secolo dal marchese Pecori.
*[[Palazzi_di_Isernia#Palazzo_Orlando|Palazzo Orlando]], situato nella zona nuova della città, è una delle sedi dell'università degli studi del Molise.
*[[Palazzi_di_Isernia#Palazzo_Pansini-Clemente|Palazzo Pansini-Clemente]] edificato tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento sulla chiesa dell'Annunziata, andata distrutta.
*[[Palazzi_di_Isernia#Palazzo_dell.27Universit.C3.A0|Palazzo dell'Università]] è un'altra sede dell'Università degli studi del Molise; costruito sulla vecchia chiesa di San Paolo, è collegato alla cattedrale attraverso l'arco di San Pietro.
In generale l'uso di armi da fuoco sempre più perfezionate ha avuto come conseguenza una crescita nel bisogno di protezione e la funzione di ostacolo è man mano venuta meno con la meccanizzazione delle [[truppe d'assalto]].
===Altro===
[[File:L'incontro (Isernia).JPG|250px|left|thumb|<center>L'Incontro</center>]]
*L'Incontro (Piazza della Repubblica)<ref>{{cita web|url=http://www.comune.isernia.it/turismo/TURISMO.htm|name=L'incontro|accesso=15-06-2010}}</ref>. Nel [[1998]], in Piazza della Repubblica, fu posta una scultura in pietra lavorata del maestro [[Pietro Cascella]], denominata "L'incontro". L'opera rappresenta l'anima di Isernia, fondata su un incontro di più strade e quindi di culture diverse.
==Definizioni==
*Monumento ai Caduti della prima guerra mondiale, collocato nel Parco della Rimbembranza e costruito dal mastro scalpellino [[Camillo Centuori]], il monumento è dedicato alle vittime della [[prima guerra mondiale]]; è formato da sei colonne con capitelli corinzi, che sorreggono una struttura circolare sulla quale sono scolpiti i nomi delle vittime della Grande Guerra ed i sei fiumi protagonisti della vittoria italiana.
Molti edifici militari vengono indicati come ''forti'' benché non siano sempre fortificati. I forti più grandi possono essere classificati come ''[[Fortezza|fortezze]]'', i più piccoli erano chiamati ''fortilizi'' e oggi ''fortini''. La parola fortificazione può anche far riferimento alla pratica di migliorare la difesa di una zona con lavori difensivi. Le mura di difesa delle città, per esempio, sono fortificazioni ma non possono essere classificate come fortezze.
Le fortificazione sono normalmente suddivise in tre tipi:
*Le leonesse di marmo: in piazza Andrea D'Isernia era presente una fontana nel XVI secolo. Di questa fontana rimangono soltanto quattro leonesse di marmo. Due di queste sono state posizionate all'ingresso sud dell'attuale villa comunale. Altre due giacciono in un deposito comunale (ritrovate casualmente da un operaio dello stesso comune) e da almeno un decennio attendono di essere ricollocate.
* '''campali''' (da campo): erette con mezzi estemporanei dalle truppe in campo per proteggere i propri soldati per periodi limitati e con funzioni principalmente tattiche, spesso realizzate facendo ricorso a utensili, e mano d'opera esistenti in loco e con materiali che non hanno bisogno di particolare preparazione come terreno compattato, cespugli, piccoli tronchi d'albero o sacchi di sabbia. Le fortificazioni campali più utilizzate sono [[Trincea|trincee]], buche (in inglese ''foxhole'', tana di volpe) e [[Palizzata|palizzate]].
* '''semipermanenti''': realizzate quando nel corso di una campagna militare si desidera proteggere certe località con fortificazioni di rapida esecuzione, quando siano disponibili in loco sia la manodopera che le risorse necessarie. Le fortificazioni semipermanenti di solito nascono come sistemi di fortificazioni campali interconnessi, sempre con finalità essenzialmente tattiche.
* '''permanenti''': costruite con materiali duraturi ed edificate con le risorse che uno Stato può mettere a disposizione in termini di capacità progettuale e costruttiva. Sono costituite da costruzioni di varia dimensione che arrivano fino alle [[Fortezza|fortezze]] e alle [[Città murate italiane|città murate]], con funzione essenzialmente strategica, per bloccare vie d'accesso del nemico o per mantenere sotto controllo tratti di un fronte potenziale. Sono principalmente costituite da [[Mura (fortificazione)|mura]], [[fortezza|forti]] e [[bunker]] (alcuni esempi sono la [[Linea Maginot]] e il [[Vallo Alpino]]).
Il [[castello]] è una fortificazione distinta dal forte e dalla fortezza perché generalmente è la residenza di un [[monarca]] o di un [[nobiltà|nobile]] (che viene quindi definito ''castellano'') e ha il compito strategico di difesa un territorio specifico.
{{doppia immagine|right|Monumento ai caduti (Isernia).JPG|130|StatuaXSettembreIsernia.JPG|130|<center>Monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale</center>|<center>Statua alle vittime del X Settembre</center>}}
*Statua alle vittime del X settembre, situata in Piazza X settembre, la statua delle vittime del X settembre rappresenta una figura maschile bronzea tra le macerie, che si ripara dai bombardamenti aerei.
== Strutture tipiche ==
*Terminal Francesco Martino: Il terminal per gli autobus urbani ed extraurbani, costruito nei primi anni 2000 vicino alla stazione ferroviaria, è stato intitolato a Francesco Martino, il ragazzo di Isernia morto in un incidente ferroviario sulla tratta Roma-Campobasso nei pressi di [[Roccasecca]] il [[20 dicembre]] [[2005]]<ref>{{cita web|http://www.caffemolise.it/index.php/2008/09/30/disastro-ferroviario-di-roccasecca-il-24-febbraio-2009-inizia-il-processo/|Disastro Ferroviario a Roccasecca|15-06-2010}}</ref>.
=== Forti ===
[[File:Ranikot Fort 07a.jpg|thumb|Il forte di Ranikot nel [[Sindh]], [[Pakistan]].]]
Nell'accezione contemporanea e soprattutto per derivazione dalla lingua inglese per ''forte'' si intende anche un'area messa a disposizione dall'amministrazione delle forze armate di un paese per ospitare installazioni militari che in italiano sarebbe più corretto definire caserma, come ad esempio [[Fort Bragg (Carolina del Nord)|Fort Bragg]].
Ci sono anche alcune fortificazioni in uso al giorno d'oggi che vengono definite forti. Sono tipicamente fortificazioni semi permanenti ricavate da strutture esistenti come abitazioni o edifici pubblici che vengono fortificate Nell'uso campale si ricorre anche a [[gabbione|gabbionate]] e rinforzi con sacchi di sabbia. Non sono in grado di resistere ad attacchi con armi pesanti.
*Mura Ciclopiche: il centro storico di Isernia (cioè la parte della vecchia colonia latina) era circondato da mura ciclopiche (oggi visibili solo in alcuni punti) risalenti al terzo secolo a.C. circa. Le mura circondavano l'area della cittadella fortificata sul tracciato delle quali nel Medioevo furono innalzate delle torrette di guardia circolari ancora oggi perfettamente visibili. L'area delle mura ciclopiche va dalla zona della Chiesa di San Pietro Celestino ed arriva all'altezza dell'attuale piazza Celestino V dove è situata la Fontana Fraterna davanti alla quale sono state recentemente scoperte resti delle suddette mura. Altri resti sono stati scoperti durante il restauro di un locale adibito a ristorante adiacente piazza Celestino V.
Nell'epopea del [[West]] americano i forti militari durante le [[guerre indiane]] erano spesso dei recinti debolmente fortificati con palizzate di tronchi o muri di [[Adobe (mattone)|adobe]]. In molte occasioni i forti americani erano degli avamposti che funzionavano come stazioni di posta, e punti commerciali. Alcuni famosi forti degli Stati Uniti sono Fort Laramie e Fot Bridger conservati come [[Parco nazionale storico|parchi nazionali storici]] (''National Historic Site'').
=== Siti archeologici ===
*Isernia "La Pineta" è un sito [[Archeologia|archeologico]] del [[Paleolitico]] rinvenuto casualmente dal ricercatore Alberto Solinas nel maggio [[1979]]<ref name= laPineta /> in occasione dei lavori per la superstrada [[Napoli]]-[[Vasto]].
{{vedi anche|Isernia La Pineta}}
:L'enigma di Isernia "La Pineta": {{Mvideo|L'enigma di Isernia RAITRE 13 febbraio 2010|nome=L'enigma di Isernia la pineta|nobullet=si}}
=== Prigioni e campi di concentramento ===
*La Necropoli: ci sono stati molti ritrovamenti di oggetti funerari sulle strade che uscivano dalla città che si presume appartenessero a delle [[necropoli]]. Il ritrovamento più importante è stato quello nel [[1980]] della necropoli a sud della città, dove il Sordo e il Carpino si uniscono a formare il fiume Cavaliere, risalente ai primi secoli dopo cristo. Le tombe erano di tipo a fosso, ricche di corredo funerario, ma con corredi molto simile tra loro ad indicare una uniformità sociale. Alcuni corredi funerari sono esposti nel museo di Santa Maria Delle Monache.
Sono fortificazioni che funzionano a rovescio in quanto il loro compito è quello di tenere le persone contenute all'interno piuttosto che impedire l'accesso da fuori. Si tratta di [[prigione|prigioni]], [[campi di concentramento]] e altre costruzioni come i ''supermax'' americani: pur non potendo in generale essere classificate come fortezze sono spesso dotate di reticolati, mura e di torri di guardia. Un interessante esempio è costituito dalla [[Torre di Londra]], oggi museo.
==Note==
=== Valico del Macerone ===
<references/>
*Il Valico del Macerone (684m sldm) situato nella zona nord della città. In passato collegava Isernia con [[Forli del Sannio]] e [[Castel di Sangro]] (ora è stata costruita un'arteria autostradale) ed è molto conosciuto soprattutto per gli amanti del ciclismo e degli escursionisti in moto. Anche se il valico vero e proprio è presente nel comune di Isernia, con il termine 'Macerone' si intende di solito tutta la strada che arriva fino alla piana delle cinque miglia a [[Roccaraso]]. Nel 1921 in una tappa del giro d'Italia, [[Costante Girardengo]] sui tre chilometri devastanti con pendenze sino al 14% del 'Macerone', scese dalla bicicletta e tracciò una croce sulla polvere della strada sussurrando "Girardengo si ferma qui!" con voce stremata, per poi abbandonare la corsa<ref>{{cita web|http://www.sdamy.com/storia-giro-d-italia-1909-1932-10277.html|storia del giro d'italia|10-04-2010}}</ref>.
== SocietàVoci correlate ==
[[File:Ram Pol.jpg|thumb|Il forte di [[Kumbhalgarh]] in [[Rajasthan]], [[India]]. Per più di tre secoli il forte restò inespugnabile.]]
=== Evoluzione demografica ===
[[File:Klis Fortress, Split.JPG|thumb|La [[Fortezza di Clissa]] in [[Croazia]], costruita sul lato sud di uno sperone roccioso. Oggetto di conquista e riconquista per oltre duemila anni.]]
Sul territorio comunale di Isernia sorgono numerose frazioni e contrade per cui la popolazione si distribuisce in maniera irregolare su tutto il territorio, mentre la città capoluogo presenta una popolazione che si attesta intorno alle 16.000 unità.
[[File:Palmanova aerea.jpg|thumb|[[Palmanova]] vista dall'alto]]
[[File:Rifugio antiaereo conico.jpg|thumb|Il rifugio antiaereo conico della ex-[[Magneti Marelli]] a Milano (Via Adriano)]]
*[[Assedio]]
*[[Assedio scientifico]]
*[[Fortezza]]
*[[Fortificazioni di Rodi]]
*[[Linea Maginot]]
*[[Piazzaforte]]
*[[Trincea]]
*[[Vallo Atlantico]]
*[[Vallo Alpino]]
'''Fortificazioni in Italia'''
Notevole la crescita demografica del comune dopo l'istituzione della Provincia di Isernia nel [[1970]]<ref name=provincia />, per poi crescere solo modestamente nei decenni successivi. Sono sorti due nuovi quartieri con ampi spazi verdi ed ampie carreggiate stradali: il quartiere San Leucio ed il quartiere San Lazzaro, leggermente staccato dal centro cittadino.
*[[Mura timoleontee|Mura Timoleontee di Gela]]
*[[Fortificazioni austriache al confine italiano]]
*[[Fortificazioni della provincia di Torino]]
*[[Forti di Genova]]
*[[Fortificazioni di Reggio Calabria]]
'''Componenti della fortezza'''
Negli ultimi anni è in notevole espansione la zona nord della città (località Nunziatella), con la costruzione di un piccolo ma moderno Centro Commerciale e con l'ammodernamento dell'impianto stradale attraverso la realizzazione di nuove rotonde e una nuova strada (doppia corsia, due marciapiedi e pista ciclabile) che collega più agevolmente il centro città direttamente con la nuova sede di Pesche dell'[[Università degli Studi del Molise|Università]].
* [[Abbattuta (fortificazione)]]
* [[Baluardo]]
* [[Berma]]
* [[Cammino di ronda]]
* [[Caponiera]]
* [[Casamatta]]
* [[Scarpa]] e [[controscarpa]]
* [[Dente di drago]]
* [[Dongione]]
* [[Feritoia]]
* [[Filo spinato]], [[Nastro spinato]]
* [[Fossato]]
* [[Gabbione]]
* [[Garitta di vedetta]]
* Spalto o [[Glacis (architettura)]]
* [[Merlo (architettura)|mura merlate]]
* [[Maschio (architettura)]]
* [[Mura (fortificazione)]]
* [[Muro di cortina]]
* [[Palizzata]]
* [[Parapetto]]
* [[Postierla]]
* [[Rivellino]]
* [[Sacco di sabbia]]
* [[Torretta (architettura)]]
* [[Torretta (cannone)]]
'''Tipi di forti e di fortificazioni''' (in ordine alfabetico)
{{Demografia/Isernia}}
* [[Base missilistica]]
* [[Bastione Hesco]]
* [[Bunker]]
* [[Casatorre]] e [[Peel tower]]
* [[Castello]]
* [[Castrum]]
* [[Cittadella (fortezza)]]
* [[Compound]]
* [[Diaolou]]
* [[Flakturm]]
* [[Fortezza di collina]]
* [[Fortezza su promontorio]]
* [[Fortificazione a base poligonale]]
* [[Fortificazione alla moderna]]
* [[Fortificazione medievale]]
* [[Fortino]]
* [[Mura cittadine in Cina]]
* [[Ridotta]]
* [[Torre Martello]]
'''Fortificazioni e assedio'''
=== Etnie e minoranze straniere ===
** [[Armi d'assedio (storia romana)|Armi d'assedio romane]]
Gli stranieri residenti a Isernia al [[31 dicembre]] [[2008]] sono 448, pari al 2,02% della popolazione comunale.<ref>{{cita web|http://demo.istat.it/str2008/index.html|Dati ISTAT|accesso=16-06-2010}}</ref> Le nazionalità più numerose sono:
** [[Armi da assedio medievali]]
* {{Bandiera|Romania}} [[Romania]] - 132
* [[Genio militare]]
* {{Bandiera|Albania}} [[Albania]] - 57
* [[Guerra medievale]]
* {{Bandiera|Marocco}} [[Marocco]] - 46
* [[Storia militare]]
* {{Bandiera|Ucraina}} [[Ucraina]] - 44
* {{Bandiera|Polonia}} [[Polonia]] - 30
* {{Bandiera|Cina}} [[Cina]] - 20
'''Alcuni architetti e ingegneri militari italiani'''
Molto popolosa è la comunità [[Rom (popolo)|rom]], presente soprattutto a causa delle deportazioni compiute dal regime fascista nel [[1943]] nel locale campo di internamento. La maggior parte dei rom risiede nelle abitazioni popolari dei quartieri di San Lazzaro e San Leucio.
* [[Ignazio Bertola]]
* [[Donato Bramante]]
* [[Michelangelo Buonarroti]]
* [[Bernardo Buontalenti]]
* [[Pietro Cataneo]]
* [[Bartolino da Novara]]
* [[Giovanni da Padova]]
* [[Leonardo Da Vinci]]
* [[Francesco Maria I Della Rovere]]
* [[Francesco De Marchi]]
* [[Bernardino Facciotto]]
* [[Antonio Ferramolino]]
* [[Filarete]]
* [[Galileo Galilei]], verso il [[1594]] compose due trattati sulle opere di fortificazione, la ''Breve introduzione all'architettura militare'' e il ''Trattato di fortificazione''
* [[Baldassarre Peruzzi]]
* [[Giuliano da Sangallo]]
* [[Michele Sanmicheli]]
* [[Giulio Savorgnan]], principale progettista della [[fortezza di Palmanova]]
* [[Tiburzio Spannocchi]]
* [[Gabriele Tadino]]
* [[Carlo Theti]]
'''Esperti di fortificazioni'''
=== Religione ===
* [[Henri Alexis Brialmont]]
Nell'attuale statuto comunale di Isernia è indicato come patrono [[San Pietro Celestino]] ma il vero protettore di Isernia è [[San Nicandro]]<ref name=longobardi /> insieme a [[san Marciano]] e [[Daria di Venafro|santa Daria]], come riportato in molti documenti<ref>{{cita web|http://www.comune.isernia.it/comeravamo/patrono.htm|patrono di isernia|12-06-2010}}</ref>. Il culto di questi santi è molto diffuso in Italia meridionale in cui fu portato dai bizantini, che credevano molto nei tre santi vissuti nella [[Mesia]]. Essi vennero presi come immemorabili santi protettori della città di [[Venafro]], dove sono custoditi i loro corpi santi, e della [[diocesi di Isernia-Venafro]].
* [[Cezar' Antonovič Kjui]]
* [[Diade di Pella]]
=== Tradizioni e Folclore ===
* [[Mozi]]
[[File:Melettaie - Isernia.jpg|300px|left|thumb|Donne alla lavorazione del Tombolo negli anni cinquanta]]
* [[James of Saint George]]
==== Il Tombolo ====
* [[Bernard de Gomme]]
A Isernia è molto diffusa da secoli la lavorazione del [[merletto]] a [[tombolo (merletto)|tombolo]]<ref>{{cita web|url=http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsection/item.php?itemid=29|titolo=Il Tombolo|accesso=7-06-2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.molisando.it/news_detail.php?pag_CONT__dina_3=1&news_ID=246|titolo=Il Merletto a Tombolo|accesso=01-06-2010}}</ref> ("'re tummarieglie" in dialetto isernino); poiché il tombolo rappresenta una delle principali attività artigianali del capoluogo, Isernia è definita la '''città dei merletti'''. Ancora oggi è possibile ascoltare le donne alla lavorazione del tombolo nelle stradine del centro storico, soprattutto nelle ore pomeridiane della stagione estiva.
* [[Fritz Todt]]
* [[Menno van Coehoorn]]
La cosa che più contraddistingue il tombolo isernino rispetto agli altri è, oltre alla finissima fattura, un tipo di filo prodotto in zona di colore avorio che rende tutto il lavoro più luminoso ed elegante.
* [[Sébastien Le Prestre de Vauban]]
La sua introduzione nella città è di antichissima origine, si presume infatti che la diffusione risalga al XIV secolo, ad opera di suore spagnole che alloggiavano nel monastero di Santa Maria delle Monache. La regina [[Giovanna d'Aragona]] amava molto questo tipo di merletti, infatti durante il suo soggiorno nella città apprese la lavorazione da maestre locali.
Col passare del tempo il tombolo viene lavorato sempre meno in maniera artigianale e sempre più in maniera industriale. È anche materia presso l'Istituto Artistico della città.
==== Le Confraternite di Isernia ====
A Isernia sono presenti numerose Confraternite<ref>{{cita web|http://www.comune.isernia.it/comeravamo/Congregomachia.pdf|Le confraternite|25-05-2010}}</ref>. La più antica è la confraternita "la Fraterna" istituita nel 1289 di Pietro Angelerio futuro [[papa Celestino V]] (il papa ''del gran rifiuto'' citato da [[Dante Alighieri]]); poi esistono la confraternita del "Santissimo Rosario", la confraternita "Santa Maria del Suffragio" , la confraternita di "San Domenico" e la confraternita di "Sant'Antonio.
[[File:Incapucciati 2.jpg|300px|right|thumb|Gli Incappucciati]]
==== La processione del Venerdì Santo ====
Come in altre città d'Italia, il [[Venerdì Santo|Venerdì]] che precede la [[Pasqua]], anche ad Isernia si svolge la processione<ref>{{cita web|url=http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsection/item.php?itemid=286|titolo=Venerdì Santo|accesso=28-04-2010}}</ref>. Essa percorre tutta la città e riscuote una partecipazione da parte della popolazione davvero numerosa.
Molto tradizionale è la presenza degli incappucciati, fedeli che per un voto di penitenza partecipano alla processione incappucciandosi totalmente con un telo bianco (in modo da non permettere a nessuno di essere riconosciuti) e si incoronano la testa con una corona di spine. Molti di loro, per aggravare la penitenza, portano croci e camminano scalzi per tutto il percorso della processione; loro è anche il compito di portare statue della Mater Dolorosa e del Cristo Morto.
Le Confraternite della città partecipano alla processione, ognuna con un ruolo ben preciso all'interno del corteo.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
;Ospedale Ferdinando Veneziale
È l'ospedale più grande della [[provincia di Isernia|Provincia]]: ha una superficie coperta di 25000 m² e 300 posti auto.
È intitolato a Ferdinando Veneziale, politico isernino che partecipò alla Consulta Nazionale. Di seguito le motivazioni:
{{Q|La scelta del nome fu quanto mai felice ed opportuna, per l'amore e la stima che gli isernini e i molisani nutrivano e nutrono tuttora per il personaggio. A qualunque ufficio venne chiamato, Ferdinando Veneziale portò sempre in alto il senso dello Stato: da tutti fu amato per il suo cuore tenerissimo e per la sua coscienza immacolata. Nella delibera (n. 34 del 9 marzo 1967) di intitolazione dell'Ospedale al suo nome si legge, tra l'altro, che egli fu “...maestro di diritto,
nonché amministratore oculato e saggio padre di famiglia<ref>Aa. Vv., Isernia, il suo Ospedale, a cura della Commissione per la ricostruzione del materiale storico dell'Ospedale di Isernia, Unità Sanitaria n. 3, Isernia 1994, p. 70</ref>"}}
;Comunità Montana Centro Pentria
La Comunità Montana Centro Pentria<ref>{{cita web|http://www.comunitamontanacentropentria.it/paesi0.html|Comunità Centro Pentria|10-06-2010}}</ref> (di cui Isernia fa parte) è nata nel 1973 per valorizzare le bellezze storico-naturalistiche della regione centrale della [[Pentria]].
=== Qualità della vita ===
Come stabilito anche dall'ultima ricerca di [[Legambiente]], Mal'Aria 2010<ref>{{cita web|http://www.legambiente.eu/documenti/2010/malariaUltimo.pdf|Malaria|07-06-2010}}</ref>, Isernia è uno dei capoluoghi di provincia con la qualità dell'aria più alta d'Italia, grazie alla folta vegetazione ed alla bassa urbanizzazione del suo territorio ed alla mancanza di industrie pesanti e di traffico.
Inoltre, sempre secondo uno studio di [[Legambiente]], nel 2011 Isernia è risultato uno dei comuni '''completamente rinnovabili''' d'Italia, infatti il fabbisogno energetico della città è completamente coperto attraverso la produzione di energia elettrica da [[pannelli fotovoltaici]] per 392 kW, [[Centrale idroelettrica|miniidroelettrico]] 3.3MW, [[energia eolica|eolico]] 2.4MW e 625 kW da [[biogas]]<ref>{{cita web|http://risorse.legambiente.it/docs/Rapporto_Comuni_Rinnovabili_2011.0000002613.pdf|Comuni Rinnovabili 2011|10-05-2011}}</ref>.
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
[[File:Monastero delle Monache (Isernia).JPG|200px|right|thumb|Biblioteca civica "Michele Romano"]]
*[[Biblioteca civica Michele Romano (Isernia)|Biblioteca civica "Michele Romano"]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.isernia.it/BIBLIOTECA%20comunale/biblio%20index.htm|titolo=Biblioteca Michele Romano|accesso=16-06-2010}}</ref>, in piazza Santa Maria 5
*Biblioteca provinciale [[Theodor Mommsen]], è la biblioteca provinciale<ref>{{cita web|url=http://www.guidamonaci.it/biblioteca-provinciale-_8_980930231611111.html|titolo=Biblioteca Provinciale|accesso=10-06-2010}}</ref> che ha sede nel palazzo della provincia in via G.Berta. Nata per un progetto provinciale di diffusione della cultura e della lettura in tutto il territorio<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.isernia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=31:sistema-bibliotecario-provinciale&catid=51&Itemid=118|titolo=Sistema bibliotecario provinciale|accesso=10-06-2010}}</ref>, contiene circa 40.000 volumi e 60.000 tra giornali quotidiani, periodici ed opuscoli, in particolare per le sezioni "scienze", "economia" e "diritto". Sono presenti [[emeroteca]], [[mediateca]] e [[internet point]]<ref>{{cita web|http://www.zerodelta.net/biblioteche/biblioteca-provinciale-di-isernia_isernia.php|Biblioteca provinciale di Isernia|10-06-2010}}</ref>.
*Biblioteca comunale<ref>{{cita web|url=http://anagrafe.iccu.sbn.it/iccu/abi?Action=ActionSearchesISIL&Method=SearchesISIL&SessionId=-1&ABLITA=false&ISIL_ST=IT&ISIL_PR=IS&ISIL_NR=57|titolo=Biblioteca comunale|accesso=10-06-2010}}</ref>, via Kennedy, 19
*Biblioteca della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, corso Risorgimento, 302
*Biblioteca dell'archivio di Stato di Isernia<ref>{{cita web|url=http://www.guidamonaci.it/biblioteca-dellarchivio-di-stato-_8_980930231603111.html|titolo=Biblioteca dell'Archivio di Stato|accesso=10-06-2010}}</ref>, Via L. Testa, 27
*Biblioteca dell'Ente provinciale per il turismo pentro<ref>{{cita web|http://www.guidamonaci.it/biblioteca-dellente-provinciale-per-il-turismo-pentro-_8_980930231606111.html|titolo=Biblioteca dell'Ente provinciale per il turismo Pentro|accesso=10-06-2010}}</ref>, via Farinacci, 9
*Biblioteca di ateneo di Isernia<ref>{{cita web|http://serviziweb.unimol.it/pls/unimol/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=5502|titolo=Biblioteca di Ateneo di Isernia|accesso=10-06-2010}}</ref>, via Mazzini, 9
==== Scuole ====
Isernia è sede di varie scuole elementari e medie, e di un numero rilevante di complessi scolastici per le scuole superiori.
Con l'espansione della città sono stati costruiti due nuovi plessi scolastici (nei quartieri San Leucio e San Lazzaro), intitolati ai due giovani studenti di Isernia Michele Iavagnilio e Vittorio Tagliente che persero la vita durante il terremoto dell'Aquila nel [[2009]].
{{quote|È una decisione che l'amministrazione comunale prese già all'indomani del sisma, interpretando l'unanime sentimento di cordoglio della città. In titolare per non dimenticare, scegliendo due strutture scolastiche in modo da evocare l'impegno di studio dei nostri due giovani concittadini, strappati alla vita e agli affetti dal sisma aquilano| Il sindaco Gabriele Melogli}}
====Università====
=====Università degli Studi del Molise - Sede di Isernia=====
{{vedi anche|Università degli studi del Molise}}
Isernia è, insieme a Campobasso, Termoli e Pesche (IS), una delle sedi dell'Università degli studi del Molise<ref>{{cita web|http://www.unimol.it/newweb/offerta.htm|Offerta diddattica Unimol|15-06-2010}}</ref>.
;Scienze Politiche, dell'Amministrazione e di Governo
* Corsi di laurea triennale in Scienze della Politica e dell'Amministrazione
* Corsi di laurea magistrale in Scienze Politiche e di Governo
;Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e natural
* Corso di laurea in Informatica
* Corso di laurea in Scienze Biologiche
* Corso di laurea in Ottica e Optometria
* Scienze dell'Ambiente e della Natura
;Facoltà di Sicenze Umane e Sociali
* Beni Culturali
* Corso di laurea in Lettere
=====Sapienza Università di Roma - Sede di Isernia=====
{{vedi anche|Sapienza Università di Roma}}
A Isernia è presente una sede dell'università di Roma La Sapienza<ref>{{cita web|url=http://www.uniroma1.it/infostat/schedacdl.php?cod=251&aa=2010&lk=1|titolo=La Sapienza - Sede di Isernia|03-06-2010}}</ref>.
;Facoltà di Medicina e Chirurgia
*Corso di laurea in Infermieristica
*Corso di laurea in Igiene Dentale
==== Musei ====
Nella città sono presenti tre musei molto importanti:
*Il [[Museo nazionale di Santa Maria delle Monache]];
*il [[Museo paleolitico di Isernia]];
*il [[Museo Maci]].
=== Media ===
{| class="wikitable"
![[File:Newspaper.svg|40px|center|Quotidiano]]Quotidiani!![[File:Magazine.svg|40px|center|Rivista]]Riviste!![[File:Crystal Clear device tv.png|40px|center|Televisiore]]TV!![[File:Radio-icon.png|40px|center|Radio]]Radio!![[File:Nuvola apps krfb.png|40px|Web]]Portali!!
|-
|valign=top|
* Quotidiano del Molise
* Nuovo Molise
* Il Tempo Molise
|valign=top|
*
|valign=top|
* TVI
* Teleregione
* Telemolise
|valign=top|
* Radio Valentina
* Radio Orizzonte
|valign=top|
* www.isernino.com
* www.comune.isernia.it
* www.altromolise.it
|}
=== Cucina ===
{{Nota
|allineamento = destra
|larghezza = 300px
|titolo = Sagnette e fagioli all'isernina
|dim-testo = 100%
|contenuto =
Per prima cosa bisogna lessare le sagnette (500g) in acqua salata, poi bisogna soffriggere nell'olio (125ml) aglio e peperoncino. Scolare le sagnette lasciandole brodose e uniamo nella stessa pentola i fagioli (cucinati precedentemente, 5000g) con l'acqua di cottura e infine, in un sol colpo, l'olio bollente in modo da creare il classico rumore delle “Bandiste e Sciuvrarelle”. Lasciar riposare per qualche minuto e servire.
}}
I prodotti tipici della zona, per quanto riguarda i prodotti della natura, sono:
*il [[Tuber_(genere)#Il_tartufo_molisano|tartufo molisano]], in particolare quello bianco, di cui ne è ricca l'intera provincia, si stima infatti che contribuisca alla produzione nazionale con una quota di mercato del 40%.
*la cipolla di Isernia<ref>{{cita web|http://www.prodottitipici.com/prodotto/5137/Cipolla-Di-Isernia.htm|Cipolla di Isernia|7-05-2010}}</ref> detta anche di San Pietro: tonda, schiacciata e di dimensione notevole (ogni cipolla pesa circa dai 100 ai 300g). Famosa anche la varietà Majorina, più piccola e precoce. È molto importante nella tradizione isernina sia in campo medico, perché veniva usata per la cura delle cisti e duroni ai piedi, sia dal punto di vista della preparazione di piatti tipici come la frittata di cipolle.
A Isernia è presente un proverbio sulla cipolla
{{quote|La mogl ch vò ben a ru marit la sera r fa truà la cpullata|La moglie che vuole bene al marito la sera gli fa trovare la cipollata}}
Per quanto riguarda i piatti tradizionali, sono da ricordare "Sagne e fagioli", "ru macche" (polenta con fagioli), "i frattaruoli" (tocchetti di polenta con salsiccia), "la pezzata" (carne di pecora cucinata a fuoco lento), "l'abbuoto" (interiora di agnello avvolte in budella), "ru sciarone" (mezzelune di pasta ripiene di uova e formaggi).
I tipi di pasta fatta in casa più comuni sono "Le taccunelle", "le laianelle", "i fusilli", "le recchietelle", "i raviuoli", "i cavatiegli" (con abbondante formaggio pecorino e ragù).
In zona si producono anche molti vini, per lo più produzioni casalinghe, tra i quali:
*[[Pentro di Isernia bianco]]
*[[Pentro di Isernia rosso]]
*[[Pentro di Isernia rosato]]
[[File:Statua Celestino V (Isernia).JPG|150px|right|thumb|Statua di San Pietro Celestino a Isernia replica della statua della scuola del Bernini sopra il colonnato di San Pietro a Roma]]
=== Personalità legate a Isernia ===
* [[Erennio Ponzio]] (...-...) comandante dell'esercito Sannita, vissuto ad Isernia nel [[IV secolo a.C.]].
* [[Benedetto da Isernia]] ([[XII secolo]], [[1255]]ca) giurista, nato ad Isernia.
* [[Celestino V]] ([[1215]]-[[1296]]) Papa, Isernia ne rivendica la nascita.
* [[Andrea da Isernia]] ([[1230]]ca.-[[1316]]) giurista, nato ad Isernia.
* [[Cristoforo Maroni]] (... – [[1404]]) cardinale italiano, è stato vescovo di Isernia.
* [[Cristoforo Numai]] ([[XV secolo]] – [[1528]]) cardinale e vescovo cattolico italiano, è stato vescovo di Isernia.
* [[Onorato Fascitelli]] ([[1502]]-[[1564]]) poeta, nato ad Isernia.
* [[Giovan Vincenzo Ciarlanti]] ([[1593]]-[[1654]]) storico, nato e morto ad Isernia.
* [[Domenico Raucci]] ([[1872]]-[[1935]]) [[pittura figurativa|pittore figurativo italiano]], ha operato ed è morto ad Isernia.
* [[Giovanni Ciampitti]] ([[1877]]–[[1967]]) avvocato e politico italiano, è nato e morto ad Isernia.
* [[Roberto Farinacci]] ([[1892]]-[[1945]]) politico e giornalista, nato ad Isernia.
* [[Franco Ciampitti]] ([[1903]]-[[1988]]) scrittore, nato e morto ad Isernia.
* [[Tullio Tedeschi]] ([[1910]]-[[1987]]) medaglia d'oro al v.m., nato e morto ad Isernia.
* [[Ferdinando Veneziale]] ([[1887]]-[[1946]]) componente della Consulta Nazionale, nato e morto ad Isernia.
* [[Sabino D'Acunto]] ([[1916]]-[[2004]]) sindaco di Isernia, poeta, giornalista e scrittore, nato ad Isernia.
* [[Rino Capone]] ([[1946]]) scrittore, nato ad Isernia.
* [[Natalino Zullo]] ([[1939]]) scultore, docente Accademia BBAA Napoli, nato ad Isernia.
* [[Davide Appollonio]] ([[1989]]) ciclista, nato ad Isernia.
=== Eventi ===
==== Festa dei santi Cosma e Damiano ====
Il 26 settembre di ogni anno si celebra ad Isernia la festa dei santi [[Cosma e Damiano]], che è molto sentita nella città. Oltre al giorno deciso dalla chiesa, il 26 di settembre infatti, ad Isernia le celebrazioni continuano anche il giorno 27, noto come “festa dei santi per gli isernini”.
Oltre alle classiche celebrazioni religiosi, è presente anche una grande fiera, che si svolge nel centro storico della città, oltre che spettacoli vari (musicali come piccole orchestre o artisti nazionali) si svolgono nella città ad opera del comitato che organizza la festa.
{{Nota
|allineamento = destra
|larghezza = 500px
|titolo = San Pietro e le cipolle
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|contenuto =
[[File:Fiera delle cipolle old - Isernia.jpg|250px|left|thumb|Fiera delle Cipolle sull'area oggi occupata dalla villa comunale]]
L'associazione tra [[San Pietro]] e la cipolla deriva da un'antica leggenda isernina in cui, per salvare sua madre dall'inferno, San Pietro fece scendere una resta di cipolle a cui la donna poteva aggrapparsi. Alla resta, però, si aggrapparono anche altre anime. La madre del santo, allora, per non far aggrappare gli altri dannati, cominciò a dimenarsi. Così facendo, però, fece rompere la resta e ricadde tra le fiamme.
}}
==== Fiera delle Cipolle ====
La fiera<ref>{{cita web|url=http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsection/item.php?itemid=283|titolo=Fiera delle Cipolle|accesso=07-05-2010}}</ref>, legata ai festeggiamenti dei Santi Pietro e Paolo, è la più importante della città di Isernia e si svolge il 28 e 29 giugno. Di antica origine (la prima testimonianza risale al XV secolo) è nata inizialmente per favorire il commercio della [[Isernia#La_cipolla_di_Isernia|cipolla di Isernia]] dei produttori locali; è oggi diventata una fiera molto variegata e frequentata ma sono comunque presenti i tipici banchetti con la cipolla di Isernia.
Un tempo si svolgeva dove si trova attualmente il parco della rimembranza, denominato il largo delle cipolle; dopo l'espansione a nord della città, la fiera si è svolta per alcuni decenni su corso Risorgimento, per poi spostarsi negli ultimi anni sul corso principale della città, corso Garibaldi.
La fiera, con il passare del tempo, ha perso la sua funzione originaria, cioè quella di favorire il commercio della cipolla. Allo stato attuale, la maggior parte delle bancarelle adibite alla vendita di questo prodotto è stata rimpiazzata da allestimenti di tipo generico, presenti in qualsiasi altra fiera o mercato italiano.
==== Festa di Sant'Antonio ====
Ad Isernia è molto sentito il culto di [[Sant'Antonio]]. Nella città, infatti, è presente una cappella nella Chiesa di San Francesco, e una confraternita dedicata al santo. La processione, che si svolge la sera negli ultimi anni, è una delle cose più caratteristiche della città, in quanto prevede la partecipazione di cavalli bardati con vistosi drappi, nastri colorati e immagini del santo, che seguono il corteo per tutta la città. Il numero di questi cavalli, per tradizione, deve essere 13, come il numero del santo.
Questi cavalli, una volta di proprietà dei contadini, sono attualmente quelli della comunità Rom molto presente nella città.
Oltre al corteo, durante i giorni di festa, nella città sono presenti molti altarini con immagini raffiguranti il santo, e molti bambini vengono vestiti come Sant'Antonio per invocare la protezione del santo su di essi.
Di questa festa si occupano il comitato festa e la confraternita di Sant'Antonio fondata nell'anno 1781 con Regio Decreto.
Nel giorno della festa(13 giugno) in chiesa viene distribuito il pane benedetto a tutti i fedeli che vi si recano.
==== Festa de L'unità ====
Altro evento della città è la festa de L'unità, dal nome del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, già organo ufficiale del PCI e poi giornale di "area", che si svolge solitamente nei primi giorni di settembre, dura all'incirca 5 giorni e presenta serate all'insegna di musica e spettacoli vari. Anni fa veniva organizzata nel centro storico, quindi all'interno della villa comunale, ed era incentrata su giochi popolari. Successivamente venne spostata in piazza [[Ignazio Silone]] (adiacente alla scuola elementare) mentre negli ultimi anni si è svolta nel terminal situato in contrada Tremolicci<ref>{{cita web|http://www.comune.isernia.it/bandi/Locazione%20immobili/bando-gara-locazione.pdf|Terminal|06-06-2010}}</ref> con l'organizzazione di concerti di artisti anche molto famosi come i [[Negramaro]], [[Caparezza]], [[Luca Barbarossa]] ecc.
Essendo sostanzialmente una festa di partito, peraltro organizzata a livello nazionale, con la nascita del PD, sorto dalla fusione di Ds e Margherita, la festa ha cambiato nome e negli ultimi anni non è stata più organizzata ad Isernia.
==== La canzone italiana d'autore ====
La canzone italiana d'autore<ref>{{cita web|url=http://www.musicclub.it/musicclub/jsp/festival/default_one.jsp?id_festival=11879465312640|titolo=La canzone italiana d'autore|accesso=10-06-2010}}</ref> è un concorso musicale ideata dall'assessorato alla cultura del Comune di Isernia che si svolge nella città (in piazza Celestino V) e propone il rilancio della musica italiana. È un concorso per artisti emergenti non professionisti, autori di brani inediti. È un concorso recente che ha visto come direttore artistico [[Red Ronnie]], ruole che è attualmente rivestito da [[Dario Salvatori]]. L'evento musicale rientra nella serie di inziative appartenenti a Molise Live<ref>{{cita web|http://www.eventimoliselive.it/|MoliseLive|10-06-2010}}</ref>.
{{quote|Intendo ringraziare gli assessori regionali alla cultura e al turismo, Arco e Marinelli, che hanno creduto nell'iniziativa e hanno inteso sostenerla finanziariamente, riconoscendone il valore promozionale e arti stico. Le edizioni degli scorsi anni hanno consentito ad Isernia di salire alla ribalta nazionale attraverso un concorso unico nel suo genere|Giovancarmine Mancini, vice sindaco in sede di conferenza stampa}}
==== Settembre Isernino ====
Generalmente a settembre il centro storico di Isernia è sede di tante manifestazioni artistico/culturali tra cui proiezioni di pellicole cinematografiche all'aperto ed organizzazione di spettacoli tipo "la corrida".
==== Altre Feste ====
*Il [[venerdì santo]] si svolge la classica [[Isernia#La_processione_del_Venerd.C3.AC_Santo|processione]] che attraversa le strade cittadine;
*Il [[1 maggio]] si celebra la festa di [[San Giuseppe Lavoratore]] nel quartiere di San Lazzaro in contemporanea alla festa di [[Santa Lucia]] nella frazione di Castelromano;
*Il [[18 maggio|18]] e [[19 maggio]] si svolgono i festeggiamenti legati al patrono della città, San Pietro Celestino;
*L'ultima domenica di [[maggio]] nella frazione di Salietto si celebrano i festeggiamenti della Madonna della Medaglia Miracolosa;
*Il [[6 giugno]] si svolgono i festeggiamenti legati a [[Santa Barbara]] invocata dalla popolazione contro il pericolo dei [[terremoti]], essendo la città ad alto rischio sismico; la Santa può essere definita un patrono antisismico della città si dal [[1456]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.isernia.it/FESTE_e_TRADIZIONI_(Isernia_Molise)_/Il_culto_di_Santa_Barbara_a_Isernia_.htm|titolo=Festa di Santa Barbara|accesso=10-05-2011}}</ref>;
*Il [[13 giugno]] si svolge la processione di sant'Antonio da Padova;
*Dal [[23 giugno|23]] al [[29 giugno]] c'è la Fiera delle Cipolle;
*Il [[6 luglio]] ci sono i festeggiamenti legati alla [[Madonna del Carmelo]];
*Il [[31 luglio]] nella frazione Fragnete si festeggia [[Madonna delle Grazie|Santa Maria delle Grazie]];
*[[4 luglio|4]], [[5 luglio|5]] e [[6 luglio]] si celebra la [[Madonna della Neve]];
*Il [[6 agosto]] nella frazione Castelromano si celebra [[San Salvatore]];
*Il [[7 agosto]] si svolgono i festeggiamenti nella frazione di Salietto legati a [[San Donato]];
*Il [[4 settembre|4]] e [[5 settembre]] si festeggia la [[Madonna della Libera]];
*[[27 settembre|27]], [[28 settembre|28]] e [[29 settembre]] c'è la celebrazione dei Santi Cosma e Damiano;
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
L'urbanistica di Isernia è notevolmente cambiata dopo la sua istituzione a Provincia<ref name=provincia />. Al centro storico (a sud), caratterizzato da un unico corso principale (Corso Marcelli) e da numerosi strettissimi vicoli, si è aggiunta (a nord) la parte nuova della città. Quest'ultima si espande attorno a 4 assi stradali principali (Corso Garibaldi, Corso Risorgimento, via XXIV maggio e via Giovanni XXXIII) disposti a V, il cui vertice coincide con la Villa Comunale. Fuori dal centro cittadino è nato il quartiere di San Lazzaro, mentre recentemente è in forte espansione la località a nord della Città. Lo sviluppo urbano della città non presenta mai un'eccessiva densità; inesistente o quasi il problema del traffico, facilmente risolto con la costruzione di poche rotonde, realizzate soprattutto dopo le pressioni dell'opinione pubblica.
[[File:Centro storico 2 (Isernia).JPG|230px|right|thumb|Centro Storico - Corso Marcelli]]
==== Centro storico ====
Parte interessante della città di Isernia è senz'altro il centro storico della città, che ha mantenuto in parte il suo antico aspetto ed ancor oggi è contraddistinta dagli stretti vicoli. Situato nella parte sud ovest della città, è stretto al lato da due pendii; è circondato da due antiche mura e da due strade, via Roma e via Occidentale, che ne permettono un facile accesso. Il completo restauro dopo il terremoto del [[1984]]<ref>{{cita web|http://www.ispro.it/site/content/1984-terremoto-lazio-abruzzo-e-molise|Terremoto del 1984|15-05-2010}}</ref> ha consentito al centro storico di tornare cuore pulsante della città, anche grazie all'apertura delle sedi universitarie e di numerose botteghe locali. Il giovedì ed il sabato mattina è sede di un caratteristico mercato, luogo di ritrovo per i più e i meno giovani. Presenta un corso principale, corso Marcelli, che unisce le due piazze principali, piazza San Pietro Celestino V e piazza Andrea D'Isernia (dove è presente la cattedrale).
[[File:Piazza Celestino V (Isernia).JPG|230px|left|thumb|Piazza Celestino V (da notare la pavimentazione che ricorda le antiche abitazioni prima del bombardamento)]]
==== Piazza Celestino V ====
La piazza san Pietro Celestino V è una delle piazze più importanti della città. Situata nel centro storico, accoglie la Fontana Fraterna. Essa è nata dopo il bombardamento del 10 settembre del [[1943]], che distrusse la maggior parte delle abitazioni che vi erano presenti facendo spazio alla nuova piazza; al giorno d'oggi, attraverso la differente pavimentazione, è possibile riconoscere dove erano allocate le vecchie abitazioni e la strada principale.
Su questa piazza è presente anche la chiesa della Concezione (a volte la piazza è chiamata "la Concezione") e una statua del patrono d'Isernia San Pietro Celestino.
==== Piazza X Settembre ====
La piazza, intitolata al bombardamento del 10 settembre 1943, accoglie la statua bronzea che ricorda le migliaia di vittime che la città pagò quel tragico giorno. La piazza stessa è stata figlia di quel bombardamento spaventoso e sono ancora visibili alcuni ruderi delle abitazioni preesistenti.
=== Frazioni ===
==== Castelromano ====
La frazione più grande e popolosa (500 abitanti ca.) è [[Castelromano]] che sorge in un pianoro ai piedi del monte La Romana (882 m) ad un'altitudine di 680 [[m s.l.m.]], distante circa 5 km ad ovest della città.
{{vedi anche|Castelromano}}
== Economia ==
[[File:DR Automobiles badge.JPG|230px|right|thumb|Marchio DR]]
Isernia e la sua provincia è una delle poche aree del [[Mezzogiorno]] che ha visto intensificare il peso dell'imprenditoria privata, incentivata dal basso livello dei prezzi e del lavoro. Il comune [[Pentria|pentro]] è infatti attivo centro agricolo e commerciale con industrie tessili, conciarie, dolciarie, meccaniche, automobilistiche, delle materie plastiche e dei laterizi nonostante abbia il nucleo produttivo più piccolo d'Italia, contando poco più di 7600 imprese in tutta la provincia<ref name=cameracommergioisernia>[http://www.camcomisernia.net/PagineMenu.aspx?Id=29 Camera di commercio di Isernia - informazioni]</ref>.
L'industria agraria è poco sviluppata, per lo più è di tipo privato o in aziende di modeste dimensioni, con scarse forma di allevamento e pastorizia. Molto praticato, invece, è l'[[artigianato]] delle ceramiche e dei merletti a [[Tombolo (merletto)|tombolo]]. Degno di nota è anche il settore della falegnameria che si distingue per le manifatture originali e di indiscussa qualità. Ci sono inoltre varie piccole botteghe nel centro storico della città (ad esempio pelletterie ecc.).
Molto importante per la città (anche se non presenti nel territorio comunale) sono l'industria tessile e l'industria dell'auto. L'industria tessile ha un grandissimo impatto sulla città a causa della vicinanza della ITTIERRE<ref>{{cita web|http://www.ittierre.it/|ittierre.it|24-05-2010}}</ref> Spa (gruppo IT Holding), industria che produce svariati capi di abbigliamento per grandi marchi del vestiario, marchi propri come [[Extè]] e che offre lavoro a una grande quantità di persone e che alla fine del 2009 è entrata in una fase critica.
Per quanto riguarda l'industria dell'auto, molto importante nell'economia della città è la [[DR Motor Company]], nota azienda assemblatrice e commercializzatrice di autovetture con il proprio marchio che ha sede nella vicina [[Macchia d'Isernia]].
{{Mvideo|Easy Driver - RAI UNO - 13.03.2010 (parte) isernia)|nome=dr Motor Company su Easy Driver|nobullet=si}}
Le attività terziarie si basano soprattutto sulla pubblica amministrazione. Oltre al Comune, dopo l'istituzione della Provincia<ref name=provincia />, Isernia è diventata sede di numerosi servizi pubblici, che hanno dato nuovo slancio alla crescita economica e sociale della città.
Infine Isernia è uno dei centri turistici principali della sua provincia, che presenta bellezze naturalistiche con laghi, fiumi, monti, pianori ed innumerevoli borghi. Si possono raggiungere facilmente le più importanti stazione sciistiche dell'Appennino: [[Campitello Matese]], [[Capracotta]], [[Roccaraso]], l'Oasi del WWF di Monte Mutria, l'Oasi della LIPU di [[Casacalenda]], l'oasi WWF "le Mortine" di [[Venafro]], il massiccio del Matese, la riserva di Collemeluccio, la riserva di Montedimezzo ed il [[Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise]]. Per quanto riguarda il turismo storico, invece, la città stessa presenta diversi siti archeologici, tra cui [[Isernia La Pineta]].
==Infrastrutture e trasporti==
===Strade===
Il territorio del comune di Isernia è attraversato principalmente dalla [[Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo Sannitica]] che la collega a nord con [[Sulmona]], [[L'Aquila]] fino ad arrivare a [[Antrodoco]], e verso est fino a raggiungere [[Campobasso]] e [[Foggia]]. Negli ultimi anni è stata inaugurata la variante della ss17, che arriva fino a [[Forlì del Sannio]], e che rappresenta il primo pezzo della nuova strada che collegherà Isernia con [[Castel di Sangro]]<ref>{{cita web|url=http://www.trail.unioncamere.it/scheda_intervento.asp?id=96|titolo=trail.unioncamere scheda variante ss17|accesso=20-07-2011}}</ref>.
Molto importanti sono anche la [[Strada statale 650 di Fondovalle Trigno]], che collega Isernia con [[San Salvo Marina]], la [[Strada statale 85 Venafrana]] che collega la città con [[Vairano Patenora]] ed infine la [[Strada statale 627 della Vandra]] che la collega con [[Sora]].
Inoltre è in fase di progettazione l'autostrada [[Autostrada A14-A1|Autostrada A14-A1 Termoli-San Vittore]] che passerà anche nel comune di Isernia.
Isernia dista esattamente 80 km (sulla rete stradale) da entrambe le coste, sia quella adriatica di [[San Salvo Marina]] sia quella tirrenica di [[Scauri]]<ref>{{cita web|www.viamichelin.it}}</ref>.
=== Ferrovie ===
[[File:Stazione di Isernia.jpg|thumb|200px|<center>La Stazione di Isernia</center>]]
{{Vedi anche|Stazione di Isernia}}
Dal [[1984]] Isernia è collegata con [[Vairano]], e quindi con [[Napoli]], attraverso la linea ferroviaria [[Ferrovia Vairano-Isernia|Vairano-Isernia]], questa linea è stata collegata nel [[1900]] con la linea [[Ferrovia Isernia-Campobasso|Isernia-Campobasso]] per permettere i collegamenti tra le due città. I collegamenti con [[Roma]] sono garantiti dal [[2000]] attraverso la diramazione [[Stazione di Rocca d'Evandro-San Vittore|Rocca d'Evandro - Venafro]] che permette collegamenti diretti con la capitale. Infine dal [[1897]] fino al [[2010]] (data di chiusura fino a data da destinarsi) era attiva la linea [[Ferrovia Sulmona-Isernia|Sulmona-Isernia]] oggi sostituita con una linea di autobus.
=== Mobilità urbana ===
Il [[trasporto pubblico locale]] nell'ambito del territorio comunale è gestito dalla società ''AUTOSERVIZIO URBANO Aesernia s.r.l.''<ref name=trasportiurbani>{{cita web|url=http://www.comune.isernia.it/trasporti/|titolo=Trasporti urbani - sito del comune di Isernia|accesso=20-07-2011}}</ref>; il servizio consta di 8 linee di [[autobus]]<ref name=trasportiurbani/> che collegano tra loro il centro storico, il centro urbano, l'ospedale ''Veneziale'' e il quartiere ''San Lazzaro'' oltre che le varie frazioni nel territorio e il [[cimitero]].
E' presente inoltre un servizio navette che collegano il centro città e la stazione ferroviaria con la nuova sede dell'università<ref name=servizionavettaunimol>{{cita web|url=http://www.unimol.it/unimolise/allegati/51489/Servizio%20Navetta_orari.pdf|titolo=Unimol - Servizio Navetta|accesso=20-07-2011}}</ref>.
I collegamenti regionali, con il capoluogo e con gli altri centri della provincia sono gestiti dalle società ''[[Molise Trasporti]]'', ''Larivera SPA'' e ''SOC Sati''<ref name=trasportiurbani/>.
Infine è presente una piccola rete di [[taxi]]<ref name=trasportiurbani/>.
== Amministrazione ==
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco=Gabriele Melogli
|DataElezione=28/05/2007
|mandato=2
|partito=[[Unione di Centro (attuale)|UDC]]
}}
===Amministrazioni precedenti===
{{vedi anche|Sindaci di Isernia}}
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1995]]
|[[1998]]
|[[Giuseppe Caterina]]
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1998]]
|[[1999]]
|[[Giovanna Fraraccio]]
|
|[[Commissario Prefettizio]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1999]]
|[[2001]]
|[[Giuseppe Caterina]]
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2001]]
|[[2002]]
|[[Gerardo Cafaro]]
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2002]]
|In Carica
|[[Gabriele Melogli]]
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{-}}{{-}}
=== Gemellaggi ===
Isernia è gemellata con:
*[[File:Stub Tunisia.png|20px]] [[Douz]], [[Tunisia]]
{{quote|Douz, nel cuore dell'oasi fra le dune del grande sud tunisino, già deserto del Sahara, Isernia, fra le colline alberate del centro meridione d'Italia. Due mondi separati dallo stesso mare, vicini, lontani. Diversi per vicende storiche, filosofie di vita, religioni, abitudini ancestrali, ma fatti di uomini che continuano al tempo stesso a cercarsi per scoprirsi e conoscersi, divenire amici e, se possibile, amarsi invece di combattersi. [...]|[[Maria Franca Martino]] convegno sul tema «Isernia-Douz, incontro tra due civiltà»<ref>{{cita web|http://iltempo.ilsole24ore.com/molise/2008/07/16/902907-isernia_douz_civilta_diverse_confrontano.shtml|Il Tempo - Molise, Gemellaggio|10-05-2010}}</ref>}}
== Sport ==
=== Impianti sportivi ===
*''Stadio "Mario Lancellotta"''<ref>{{cita web|url=http://www.calcioreggiano.com/stadi/dettagliostadio.aspx?idstadio=130&idnazione=1|titolo=Stadio Lancellotta|accesso=15-04-2010}}</ref>
*''Palazzetto dello Sport "Liborio Fraraccio"''
*''Piscina comunale''
=== Società Sportive ===
* ''[[Football Club Isernia]]'', la squadra di calcio principale della città che ha disputato anche il campionato di [[Lega Pro Seconda Divisione|serie C2]] e che attualmente milita in [[serie D]].
* ''[[La Fenice Volley Isernia]]'' militante nel campionato nazionale di [[Serie A2 maschile FIPAV|serie A2]] dalla <ref>{{cita web|http://www.fenicevolleyisernia.it/|fenicevolley|10-03-2010}}</ref>.
* ''A.S.D. Aesernia Hockey Club''<ref>{{cita web|url=http://www.aeserniahockey.it/|titolo=sito aesernia hockey|accesso=09-07-2011}}</ref>, associazione sportiva di [[hockey in line]], che organizza anche dei corsi di [[pattinaggio in linea]].
*''A.S.D. Il Globo BASKET''
*''A.S.D. Karate Team Isernia''
*''A.S.D. Aesernia, la squadra di calcio a 5 militante nel campionato di serie C1 regionale
== Galleria fotografica ==
<gallery>
Immagine:Isernia cattedrale s.pietro.jpg|La Cattedrale
Immagine:PiazzaCelestinoVIsernia.JPG|Piazza Celestino V
Immagine:Sanfelice isernia.JPG|Piazza Sanfelice
Immagine:IserniaPonteCardarelli2.jpg|Tramonto
Immagine:Centro storico 3 (isernia).JPG|Centro Storico
Immagine:Chiesa San Pietro Celestino, interno (Isernia).JPG|Chiesa di San Pietro vista dall'interno.
Immagine:EremoCosmaeDamianoIsernia.jpg|Eremo dei santi Cosma e Damiano visto dalla città
Immagine:Torre medievale (Isernia).JPG|Torretta Medievale
Immagine:Palazzo San Francesco, interno (Isernia).jpg|Interno del palazzo di San Francesco
Immagine:Scorcio (Isernia).jpg|Scorcio di Isernia
Immagine:Incapucciati 1.jpg|Incappucciati
Immagine:Statua romana.jpg|Statua Romana
Immagine:Tabacchiera_di_Vittorio_Emanuele_II.jpg|Facciata superiore della Tabacchiera d’oro donata da Vittorio Emanuele II a Vincenzo Cimorelli
Immagine:Mura poligonali (Isernia).JPG|Mura Ciclopiche
</gallery>
== Note ==
{{References|2}}
== Bibliografia ==
*{{cita libro|titolo=Isernia, città della storia| anno=1997 |autore = Comune di Isernia| città=Isernia}}
*{{cita libro|titolo=Storia d'Isernia|nome=Antonio Maria| cognome=Mattei| anno=1978| città=Napoli| pagine=35}}
*{{cita libro|titolo=La provincia di Campobasso inesplorata. Antichità, leggende e monumenti| cognome=De Rensis| anno=1911| città=Isernia| pagine=17| capitolo=fasc. VIII}}
*{{cita libro|titolo=Il Regno delle due Sicilie descritto ed illustrato da Filippo Cirelli|nome=Stefano | cognome=Jadopi| anno=1858| città=Napoli| pagine=63| capitolo=vol. XIV,}}
*{{cita libro|titolo=La storia di Isernia, raccolta dagli antichi monumenti |nome=Raffaele| cognome=Garrucci}}
*{{cita libro|titolo=Il Molise dalle origini ai nostri giorni|nome=G. | cognome=Masciotta| anno=1984| città=Campobasso | pagine=234| capitolo=vol. 3°}}
*{{cita libro|titolo=Isernia 35|nome=Agostino| cognome=Rocco| anno=2008| città=Isernia| editore=News 2000 Isernia}}
*{{cita libro|titolo=Res Publica Aeserninorum| nome=Angelo| cognome=Viti| anno=1982| città=Isernia| pagine=149| capitolo=Ponte Giancanese (Giano Camense)}}
*{{cita libro|titolo=Molise, vacanze nella natura| anno=1986 |autore = Assessorato al turismo, Regione Molise| città=Campobasso}}
*{{cita libro|titolo=Informazioni turistiche sulla provincia di Isernia| anno=1984 |autore = Ente provinciale per il turismo di Isernia| città=Isernia}}
*{{cita libro|titolo=La Cattedrale di Isernia: il monumento-simbolo della città : origini, distruzioni e restauri attraverso i secoli| nome=Enza| cognome=Zullo| anno=1996| città=Michigan|pagine=166}}
*{{cita libro|titolo=Garibaldi e i suoi tempi| nome=Jessie | cognome=White Mario| anno=1907| città=New York|pagine=391}}
*{{cita libro|titolo=La processione del Cristo morto| anno=1987 |autore =Associazione Turistica Pro Loco Isernia| città=Isernia}}
*{{cita libro|titolo=Storia d'Isernia al cadere de' Borboni nel 1860}}
*{{cita libro|titolo=Isernia: una città ricca di storia| nome=Antonio Maria| cognome=Mattei| anno=1992|pagine=692}}
*{{cita libro|titolo=Punch|autore=Mark Lemon,Henry Mayhew,Tom Taylor,Shirley Brooks,Sir Francis Cowley Burnand,Sir Owen Seaman|anno=1860}}
*{{cita libro|titolo=A classical tour through Italy and Sicily|autore= Sir Richard Colt Hoare|anno=1819}}
*{{cita libro|titolo=Samnium: assetti e trasformazioni di una provincia tardoantica|autore=Italo M. Iasiello|anno=2007}}
*{{cita libro|titolo=Antica topografia istorica del regno di Napoli, Volume 2|autore=Domenico Romanelli|anno=1818|città=Napoli}}
== Voci correlate ==
*[[Cattedrale di Isernia]]
*[[Castelromano]]
*[[Provincia di Isernia]]
*[[Diocesi di Isernia-Venafro]]
*[[Molise]]
*[[Sindaci di Isernia]]
*[[Isernia La Pineta]]
*[[Sanniti]]
*[[Lega Italica (storia romana)]]
*[[Football Club Isernia]]
*[[La Fenice Volley Isernia]]
== Altri progetti ==
{{ip|commons=Category:Iserniainterprogetto|wikt}}
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.comune.isernia.it/ Sito del Comune d'Isernia]
*[http://web.unife.it/progetti/isernia-la-pineta/ Sito sugli scavi di Isernia La Pineta] dell'università di Ferrara
*[http://150.146.3.132/218/01/FOLDER-it-2005-34.pdf "Accampamenti di cacciatori preistorici a Isernia La Pineta"] articolo on-line sul sito FastiOnLine.
*[http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsection/item.php?itemid=346&page=0 Scheda sul giacimento di Isernia La Pineta] sul sito IserniaTurismo.it
*[http://www.comunitamontanacentropentria.it/ Sito Comunità Montana Centro Pentria]
==Collegamenti esterni==
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* {{Collegamenti esterni}}
{{Provincia di Isernia}}
* {{cita web|http://www.fortificazioni.net|Fortificazioni.net}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
*{{cita web|http://www.fsgfort.com/|Fortress Study Group|lingua=en}}
*{{cita web|http://www.militaryarchitecture.com/|Militaryarchitecture.com|lingua=en}}
* {{cita web | 1 = http://www.montagnando.it/fortificazioni.php | 2 = Sezione Fortificazioni di Montagnando.it | accesso = 30 gennaio 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130104145108/http://www.montagnando.it/fortificazioni.php | dataarchivio = 4 gennaio 2013 | urlmorto = sì }}
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