Alexandre Yersin e Teatro Vittorio Alfieri (Castelnuovo Berardenga): differenze tra le pagine

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{{InfoboxTeatro
|NomeTeatro= Teatro Vittorio Alfieri
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|Immagine= teatro alfieri castelnuovob.jpg
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|Didascalia= Facciata
|TitoloInt = Alexandre Yersin
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|Immagine = [[File:Yersin 1893 bis.jpg|Alexandre Yersin nel [[1893]]]]
|Capienza= in sala: 210; nei palchi/galleria/loggione: 66, per un totale di 276
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|Periodo= [[XX secolo]]
|Didascalia = Alexandre Yersin nel 1893
|Progettista= Stefano Tori (restauro)
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|Indirizzo=Via del Chianti n. 9 - 53019 [[Castelnuovo Berardenga]] (SI)
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|Città = Castelnuovo Berardenga
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|Valore1 = [[Aubonne (Svizzera)|Aubonne]], 22 settembre 1863
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|Valore2 = [[Nha Trang]], 1º marzo 1943
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|Valore3 = {{CHE}}<br /> naturalizzata [[Francia|Francese]]
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[[tossina]] della [[difterite]] con [[Émile Roux]],
[[tubercolosi|tubercolosi sperimentale]],
[[bacillus (batteri)|bacillo]] [[Yersinia pestis]],
[[siero sanguigno|siero]] antipeste
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|Nome5 = Professione
|Valore5 = [[microbiologo]], [[medico]], [[chimico]], [[esplorazioni geografiche|esploratore]], [[etnologo]], [[cartografo]], [[allevatore]], [[botanico]], [[agronomo]], [[fotografo]], [[ingegnere]], [[meteorologia|meteorologo]], [[astronomo]]
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[[diploma di maturità]] presso il [[liceo (scuola)|liceo]] di [[Losanna]],
[[laurea]] in [[medicina]],
[[dottorato di ricerca]] con tesi sulla [[tubercolosi]]
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|Nome7 = Lingue conosciute
|Valore7 = [[lingua francese|francese]], [[lingua vietnamita|vietnamita]], [[lingua latina|latino]], [[greco antico]]
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}}
 
Il '''Teatro Vittorio Alfieri''' è un teatro situato a [[Castelnuovo Berardenga]].
{{Bio
|Nome = Alexandre Emile Jean
|Cognome = Yersin
|Sesso = M
|LuogoNascita = Aubonne
|LuogoNascitaLink = Aubonne (Svizzera)
|GiornoMeseNascita = 22 settembre
|AnnoNascita = 1863
|LuogoMorte = Nha Trang
|GiornoMeseMorte = 1º marzo
|AnnoMorte = 1943
|Attività = medico
|Epoca =
|Nazionalità = svizzero
|PostNazionalità = francese
|Immagine =
|Didascalia =
}}
 
== Storia ==
Nel 1894, ad [[Hong Kong]], contemporaneamente a [[Shibasaburō Kitasato]], scoprì il [[bacillus (batteri)|bacillo]] della [[peste]] (''Pasteurella pestis'') mettendo a punto un siero; in suo onore il bacillo verrà in seguito ribattezzato ''[[Yersinia pestis]]''.
Il teatro venne realizzato nell'ultimo dopoguerra per rispondere alle esigenze di spettacoli sia teatrali che cinematografici del Comune. Alla fine degli [[Anni 1970|anni settanta]] la struttura aveva subito un processo di lento abbandono a causa dei problemi di obsolescenza delle attrezzature, delle difficoltà tecnico finanziarie gestionali e della non rispondenza alle nuove normative di sicurezza.
 
== Biografia ==
 
Di famiglia modesta, Alexandre era il terzo di tre fratelli (Emily, Franck e Alexandre). Il padre sostenne studi di medio livello a [[Ginevra]], diventando professore di scuola media. Appassionato di [[botanica]] e di [[entomologia]], inviava relazioni sui suoi studi sia alla [[Société entomologique de France]] che alla [[Société vaudoise des sciences naturelles]], ma non poté intraprendere la carriera scientifica per dedicarsi ad attività più redditizie, diventando direttore delle [[polveriera|Polveriere]].<ref>Deville, op. cit., p. 11</ref>
A causa della morte prematura del padre, il quale colpito a 38 anni da un’[[emorragia cerebrale]] morì due settimane prima della nascita del figlio, Alexandre Yersin fu allevato dalla madre a [[Morges]], in [[Svizzera]].<ref>Myron Echenberg, ''Alexandre Yersin'' in W. F. Bynum, Helen Bynum, ''Dictionary of medical biography'', Greenwood Press, Westport (Connecticut) - London 2007, vol. 5, pp. 1335-1336</ref>
Curiosità, senso dell'avventura e passione per la scienza, sono una parte delle attitudini dello studioso riscontrabili nell'omonima figura paterna.
Rimase sempre in contatto con la madre Fanny, grazie ad un costante rapporto epistolare, utilissima fonte per la ricostruzione della biografia dello [[scienziato]]. Per un breve periodo scambiò delle lettere con [[Mina Schwarzenbach]], la nipote di un'amica della madre. Tuttavia non riuscì a continuare la relazione, rimanendo celibe tutta la vita, morendo senza alcuna discendenza.<ref>Deville, op. cit., p. 29</ref>
 
=== Studi medici e carriera scientifica ===
 
Iniziò gli studi per la carriera medica a [[Losanna]], poi nel [[1884]] si trasferì a [[Marburgo (Germania)|Marburgo]] in [[Germania]] e successivamente fra i [[1885]] e il [[1886]] all’[[ospedale]] [[Hôtel-Dieu (Parigi)|Hôtel-Dieu]] di [[Parigi]].<ref name="echenberg1335">Myron Echenberg, op. cit., pp. 1335-1336</ref> Nel [[1887]], l’incontro con [[Émile Roux]] gli aprì le porte dell’[[Istituto Pasteur]] dove lavorò al [[vaccino antirabbico|vaccino contro la rabbia]].<ref name="echenberg1335" /><ref name="deville22">Deville, op. cit., p. 22</ref> La città di Parigi mise a disposizione un casermone sito in ''rue Vauquelin''.<ref name="deville22" /> Successivamente fu aperta una [[sottoscrizione internazionale]] alla [[Banque de France]], nella quale affluirono i fondi dello [[zar di Russia]], dell’[[imperatore del Brasile]], del [[Sultano (Impero ottomano)|sultano]] di [[Istanbul]] e di gente comune come l’alsaziano [[Joseph Meister]], il primo uomo salvato dal vaccino antirabbico. Al progetto parteciparono scienziati provenienti da tutta [[Europa]], che sarebbero diventati i membri della cosiddetta ''banda Pasteur'': [[Adrien Loir]], [[Jacques-Joseph Grancher]], [[Etienne Wasserzug]], [[Il'ja Il'ič Mečnikov|Élie Metchnikoff]], [[Waldemar Haffkinë]], Émile Roux e lo stesso Yersin.<ref>Deville, op. cit., p. 23</ref> Nel 1888, il costante impegno e la passione per la [[sperimentazione]] gli permisero di provocare in un coniglio la [[tubercolosi|tubercolosi sperimentale]]: la cosiddetta [[tifo-bacillare]] o [[tifobacillosi]]. La scoperta fruttò al giovane non ancora medico ed al collega [[Émile Roux|Roux]] una pubblicazione negli ''[[Annali|Annales]] de [[istituto Pasteur|l’Institut Pasteur]]''.<ref name="deville25">Deville, op. cit., p. 25</ref> A 25 anni conseguì il dottorato di ricerca con una tesi sulla tubercolosi. Su richiesta di [[Pasteur]] si recò a [[Berlino]] allo scopo di informarsi circa le conoscenze sulla [[microbiologia]], sviluppate in Germania da [[Robert Koch]]. Il risultato fu costituito dalle traduzioni delle lezioni svolte nei 24 corsi seguiti, una piantina del [[laboratorio chimico|laboratorio]], ed una relazione nella quale concluse:
 
{{Citazione|non sarà troppo difficile fare di meglio a Parigi<ref name="deville25" />|Alexandre Yersin|}} L’anno successivo ritornato a Parigi, collaborò con Roux studiando cause ad effetti della [[difterite]],<ref name="echenberg1335" /> ottenendo una nuova pubblicazione.<ref name="deville25" />
 
=== L’abbandono dell’Istituto Pasteur e la vita in Indocina ===
 
[[File:Alexandre Yersin bust at the Hong Kong Museum of Medical Sciences.jpg|thumb|upright=1.4|Busto di Alexandre Yersin al Museo delle Scienze Mediche di Hong Kong]]
Nonostante avesse posto le basi per un’ottima carriera, annoiato dalla monotonia della sua vita, Yersin lasciò l'Istituto Pasteur e all’età di 27 anni, nel [[1890]], si trasferì in [[Indocina]], lavorando come medico di bordo presso la compagnia [[Messageries Maritimes]].<ref name="deville41">Deville, op. cit., p. 41</ref>
Per un anno gli fu assegnata la tratta [[Saigon]]-[[Manila]], nel [[mar Giallo]], sul [[piroscafo]] ''Volga''.<ref>Deville, op. cit., p. 47</ref> Iniziando l’esplorazione degli [[altopiani]] indocinesi fu il primo francese ad esplorare il paesaggio intorno a [[Da Lat]] e a produrre mappe ad alta precisione.<ref name="echenberg1335" />
Trasferito alla tratta Saigon-[[Haiphong]] sul piccolo cargo ''Saigon'', produsse la mappa di quella parte delle coste del [[mar Cinese]].<ref>Deville, op. cit., p. 61</ref>
Lo stipendio della Messageries Maritimes gli permise di imitare il suo eroe, il dottor [[David Livingstone]], fornendo assistenza medica alla popolazione povera di [[Nha Trang]], come testimoniato dallo stesso Yersin<ref>Deville, op. cit., p. 64</ref>:
{{Citazione|Mi chiedi se ci trovo gusto a fare il medico. Sì e no. Provo molto piacere a curare chi mi viene a chiedere consigli, ma non vorrei fare della medicina un mestiere, cioè non potrei mai chiedere a un malato di pagarmi per le cure che potrei dargli. Considero la medicina come un sacerdozio, come l’essere pastori. Chiedere soldi per curare un malato è un po’ come dirgli o la borsa o la vita.<ref>Deville, op. cit., p. 65</ref>|Alexandre Yersin|}}
Nel [[1891]] tornò in Francia per condividere le sue scoperte, ricevendo complimenti anche da Louis Pasteur per le esplorazioni effettuate intorno ai fiumi di [[Cocincina|Cochin]].<ref name="echenberg1335" />
All’età di 29 anni decise di abbandonare la [[microbiologia]], allontanandosi dall’Istituto Pasteur; quindi si trasferì a Nha Trang dopo aver ottenuto il congedo della Messageries Maritimes. In [[Vietnam]] si dedicò a periodiche spedizioni nella regione dell'[[Annam]], presso i villaggi dei Moi. Fu il primo [[esploratore (esplorazioni geografiche)|esploratore]] a raggiungere via terra la [[Kampuchea]] partendo dalla costa dell’Annam, senza servirsi della via fluviale utilizzata dalla popolazine dei [[Khmer Krom|Khmer]].<ref>Deville, op. cit., p. 71</ref>
Successivamente nel maggio del [[1894]] scoppiò la [[peste bubbonica]] prima ad [[Hong Kong]], poi a Saigon. Alla notizia della peste si recò dapprima a Saigon per raccogliere la strumentazione necessaria,<ref name="deville96">Deville, op. cit., p. 96</ref> dove, visto di cattivo occhio dalle truppe francesi per le numerose esplorazioni a fine incognito, venne scambiato per una [[spia]] inglese.<ref name="echenberg1335" /> Poi, a metà giugno dello stesso anno, dopo aver ottenuto il permesso dal [[governatore]] inglese per poter intraprendere le sue ricerche, giunse ad Hong Kong, dove visitò l’ospedale di Kennedy Town, diretto dal "''dottor Lawson''".<ref name="deville96" />
 
=== La scoperta del bacillo della peste ===
 
Nonostante ebbe ottenuto il permesso di svolgere ricerche sulla peste, Yersin fu ostacolato dagli inglesi, a causa della rivalità di quest’ultimi nei confronti dei francesi, per i quali egli lavorava.Negli stessi giorni giunse ad Hong Kong lo scienziato di origine [[giapponesi|giapponese]] Shibasaburō Kitasato, il quale, per poter individuare la causa della [[malattia]], svolse ricerche sugli organi di coloro i quali erano morti a causa della peste.<ref>Deville, op. cit., p. 97</ref> Yersin eseguì delle [[autopsia|autopsie]] sui corpi di appestati dai quali estrasse i [[bubbone|bubboni]] da analizzare al [[microscopio]] come da lui stesso testimoniato<ref name="deville98">Deville, op. cit., p. 98</ref>:{{Citazione|Il bubbone è ben evidente. Lo estraggo in meno di un minuto e salgo nel mio laboratorio. Faccio rapidamente un preparato e lo metto sotto il microscopio. Al primo colpo d’occhio riconosco un purè di [[microbi]] tutti simili fra loro. Sono piccoli bastoncini tozzi dalle estremità arrotondate.<ref name="deville98" />|Alexandre Yersin|}}
Le osservazioni svolte al microscopio furono relazionate dallo scienziato in un articolo pubblicato nel settembre del 1894 negli ''Annales de l’Institut Pasteur''.<ref name="deville98" /> Come laboratorio per i suoi studi dovette utilizzare una capanna di [[bambù]], costruita accanto l’[[Alice Memorial Hospital]], la quale costituì un importante vantaggio. Dato che il bacillo cresce meglio a temperature inferiori di quelle del [[corpo umano]], intorno ai 28&nbsp;°C, ovvero la [[temperatura]] media di Hong Kong in quel periodo,<ref name="deville98" /> poté velocizzare i tempi di ricerca rispetto allo studioso [[giapponesi|nipponico]] che aveva a sua disposizione le [[incubatrice|incubatrici]] ed il laboratorio ospedaliero. Ad ogni modo entrambi scoprirono quasi contemporaneamente il bacillo scatenante la malattia, ma fu Yersin ad ottenere risultati più precisi ed accurati e a dare una specifica denominazione [[tassonomia|tassonomica]], tanto che nel [[1954]] gli venne attribuito il nome scientifico di Yersinia Pestis.<ref name="echenberg1335" />
Inoltre egli si era accorto che i ratti costituivano il principale veicolo di diffusione della malattia, ma non riuscì a comprendere le modalità della trasmissione, come annotò sul suo taccuino in pelle di [[talpa]]: {{Citazione|La peste è dunque una malattia contagiosa e inoculabile. È probabile che i topi ne costituiscano il veicolo principale, ma ho constatato che anche le mosche prendono la malattia.<ref>Deville, op. cit., p. 99</ref>|Alexandre Yersin|}}
Conclusa quella che egli riteneva essere la sua missione, tornò a Nha Trang dove istruì dei giovani apprendisti formando un piccolo laboratorio. In questo tempo si dedicò alla stesura del libro ''Chez Les Moïs'' che fece stampare in 15 copie a proprie spese.<ref name="deville102">Deville, op. cit., p. 102</ref>
Nel [[1895]] ricevette un telegramma dalla [[Repubblica Francese]] in cui gli si chiedeva di:
''"partire il più presto possibile per [[Antsiranana|Diégo Suarez]] a studiare il microbo delle [[febbre biliosa|febbri biliose]]."''<ref name="deville104">Deville, op. cit., p. 104</ref> Dopo due mesi raggiunse così il [[Madagascar]], non trovando traccia della febbre né a [[Nosy Be|Nossi-Bé]], né a [[Majunga]], comprese di essere stato inviato dalla Francia solo per fini [[colonialismo|colonialisti]].<ref name="deville104" /><ref name="Notice">[http://www.pasteur.fr/infosci/archives/yer0.html Profilo biografico di Alexandre Yersin sul sito dell'istituto Pasteur]</ref>
 
==== La ricerca del vaccino ====
 
Dopo aver svolto il suo incarico in Madagascar venne richiamato a Parigi per contribuire alla ricerca del siero antipeste. Iniziò la collaborazione con [[Albert Calmette]] e [[Amédée Borrel]] attraverso una serie graduale di sperimentazioni su animali quali: [[topo|topi]], [[cavia|cavie]], [[coniglio|conigli]] e [[cavallo|cavalli]].<ref name="deville109">Deville, op. cit., p. 109</ref>
Nel 1895 si giunse così alla sintesi di un siero anti-peste per i cavalli.<ref name="echenberg1335" /><ref name="deville111">Deville, op. cit., p. 111</ref><ref name="Notice" />
I risultati ottenuti, pubblicati negli ''Annales de l’Institut Pasteur'' spinsero gli studiosi a proseguire la sperimentazione sull’uomo, come enunciato nell’articolo: ''La peste bubonique. Deuxième note''<ref>[http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5791261v/f61.image Scansione de "La peste bubonica"]</ref>:{{Citazione|Queste esperienze sulla sieroterapia meritano dunque di essere proseguite. Se i risultati ottenuti sugli animali continuano a essere soddisfacenti, sarà il momento di tentare di applicare all’uomo lo stesso metodo di prevenzione e di trattamento della peste.<ref name="deville109" />|Annales de l’Institut Pasteur|}}
 
==== La fase della sperimentazione ====
 
Sbarcato a [[Canton]], dove la peste aveva ucciso circa 150.000 persone su una popolazione di 2 milioni, incontrò il console di Francia per concordare i permessi per la sperimentazione umana.
Questi mise in guardia lo scienziato circa la considerazione che aveva la popolazione cinese in merito ai coloni a causa della [[Guerre dell'oppio|seconda guerra dell’oppio]].<ref name="deville111" />
Pertanto, trattandosi di un siero testato unicamente sui cavalli, era necessario che la prima iniezione fosse eseguita in massimo segreto per scongiurare il pericolo di una [[rivolta]] in caso di insuccesso.
L’occasione si presentò con un diciottenne cinese, di nome ''Tisé'', convertito al [[cristianesimo]], il quale manifestava da giorni gravi [[sintomi]] della malattia.
La guarigione fu più che immediata, i sintomi si attenuarono dopo meno di 24 ore dall'inoculazione.
{{Citazione|"A cinque, sei ore dal manifestarsi dalla malattia pratico un’iniezione di 10 cc di siero. A quel punto il malato vomita, delira, segni molto allarmanti che dimostrano il rapido progredire dell’infezione. Alle sei e alle nove della sera, nuove iniezioni da 10 cc ciascuna. Dalle nove di sera a mezzanotte, nessun cambiamento nello stato del malato che resta sonnolento, si agita e si lamenta spesso. La febbre è sempre molto alta e ha un po' di diarrea. A partire da mezzanotte, il malato diventa più calmo e alla sei del mattino, nel momento in cui il padre direttore viene a raccogliere notizie dell’appestato, questi si risveglia e dice di sentirsi guarito. La febbre, in effetti, è calata del tutto. La stanchezza e gli altri sintomi gravi sono spariti. La zona dell’inguine non è più dolorosa al tocco e il rigonfiamento quasi sparito. La guarigione è così rapida che se, come molte altre persone, non avessi visto il paziente la sera prima, avrei potuto quasi dubitare di aver trattato un vero caso di peste. È comprensibile quanto la notte trascorsa accanto al mio primo appestato sia stata per me piena d’ansia. Ma al mattino, mentre con il giorno appariva il successo, tutto fu dimenticato, anche la fatica."<ref>[http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k4086967/f198.image.r=Bulletin%20Acad%C3%A9mie%20m%C3%A9decine.langFR Scansione de "Storia del primo caso di peste trattato e guarito attraverso l'uso del siero anti-peste."]</ref> ''Yersin è il primo medico a salvare un appestato''.<ref>Deville, op. cit., p. 113</ref>|Patrick Deville|}}
Per proseguire la sperimentazione si recò presso la città di [[Xiamen|Amoy]], nella quale su 23 iniezioni riuscì a guarire 21 persone.<ref>Deville, op. cit., p. 114</ref>
Nel [[1897]] l’arrivo della peste a [[Bombay]] lo obbligò a partire nuovamente.
Alloggiò nel consolato francese, dove eseguì le vaccinazioni a tutta la comunità francese.
Le prime difficoltà per Yersin erano causate dal fatto che l’[[India]] era diventata la meta di medici provenienti da tutto il mondo; in particolare l’avversione reciproca con gli inglesi, non fece che peggiorare la situazione.
Si spostò quindi nella piccola città di [[Mandvi]], per poter lavorare con maggior tranquillità, ma esaurite le dosi di [[vaccino]] ebbe il pretesto opportuno per tornare a Nha Trang.<ref>Deville, op. cit., p. 118</ref>
Al suo posto fu inviato dall’Institut Pasteur [[Paul-Louis Simond]], il quale approfondì le ricerche di Yersin, confutando l’ipotesi di trasmissione della malattia attraverso i topi, riconoscendo le [[Xenopsylla cheopis|pulci]] (presenti sui topi) come le reali portatrici del batterio.<ref>Deville, op. cit., p. 119</ref>
 
=== Il ritorno alla vita a Nha Trang ===
 
Al ritorno nella città di Nha Trang Yersin si dedicò alle molteplici [[scienza|discipline tecnico-scientifiche]] che lo avevano sempre appassionato, studiando quindi: [[chimica]], [[veterinaria]], [[fisica]], [[meccanica (fisica)|meccanica]], [[elettrostatica]], [[agronomia]] ed [[architettura]].<ref name="deville123">Deville, op. cit., p. 123</ref>
Progettò e fece costruire una casa a pianta quadrata, nella quale distribuì al piano terra le cucine, al primo le camere da letto, nell’ultimo studio e [[biblioteca]].<ref>Deville, op. cit., p. 122</ref>
Intraprese il progetto di costruzione di una sede dell’Institut Pasteur terminato nel 1905.<ref name="Notice" />
Disegnò altre strutture adibite ad alloggiamenti e laboratori, nei quali accoglieva studiosi e iniziava i figli dei pescatori locali allo studio della microbiologia, e in particolare delle malattie quali: l’[[adenite tubercolare]], la [[pasturellosi]], il [[antrace|carbonchio]], la [[surra]], la [[febbre aftosa]] e la [[babesiosi|piroplasmosi]].<ref name="deville124">Deville, op. cit., p. 124</ref>
Acquistò presso la città di [[Suôi Giao]] la concessione di 500 [[ettari]] di terreno, da bonificare, e destinare in parte alla coltivazione di [[Erythroxylum coca]], [[Coffea arabica]], [[Coffea liberica]], [[Avena (botanica)|avena]], e in parte al pascolo di centinaia di capi di [[buoi]], [[mucche]], cavalli, [[pecore]] e [[capre]]. La produzione sia animale che vegetale era utilizzata oltre che per il proprio sostentamento, per le ricerche scientifiche.<ref name="deville124" />
Acquistò dalla Francia la sua prima [[automobile]], una [[Serpollet]] da 5-[[cavallo vapore|CV]] che raggiungeva i 25 km/h.
Fece inoltre arrivare un [[forno sterilizzatore]] per il laboratorio, un [[armadio-stufa]] per la casa, ed i pezzi necessari sia alla costruzione di un [[mulino a vento]] per utilizzare l’acqua del [[fiume]] per irrigare, e sia per un impianto di produzione di [[energia elettrica]] per le strutture proprie, e per il villaggio di pescatori.<ref name="deville123" />
 
=== L’ospedale di Hanoi ===
 
Nel [[1902]] il governatore generale dell’[[Indocina]] [[Paul Doumer]] inaugurò l’ospedale di [[Hanoi]]. A partire da quell’anno la direzione generale dell’ospedale fu affidata a Yersin. Egli si occupò del reclutamento del personale, dell’organizzazione dei programmi su modello francese, e tenne le lezioni dei corsi di fisica, chimica ed [[anatomia]].<ref>Deville, op. cit., p. 130</ref> Nel [[1904]] diede le dimissioni e l’anno dopo partì per la Francia.
L’ospedale di Hanoi prenderà il suo nome nel 1943, l’anno della sua morte.<ref name="swissinfo">[http://www.swissinfo.ch/ita/scienza_e_technologia/La_vita_ammirevole_e_rocambolesca_di_Alexandre_Yersin.html?cid=33703250 Biografia e tappe principali della vita di Alexandre Yersin]</ref>
Nel [[1904]] diventò anche il direttore del Pasteur Institute a [[Nha Trang]] dove rimarrà fino alla sua morte.<ref name="echenberg1335" />
 
=== Ultimi anni ===
 
[[File:Yersin House.jpg|thumb|upright=1.5|left|Casa di Alexandre Yersin a Nha Trang]]
A Morges visitò per l’ultima volta la madre Fanny, che morirà il 6 Febbraio 1905. Da questo momento in poi la sorella Èmilie diventò la sua referente.<ref>Deville, op. cit., p. 132</ref><ref name="biographie">[http://www.pasteur.fr/infosci/archives/e_yer0.html Profilo biografico di Alexandre Yersin sul sito dell'istituto Pasteur]</ref>
Dopo aver rifiutato la propria parte di eredità, essendo stato obbligato dalla sorella, decise di investirla per sviluppare l’allevamento dei polli a Nha Trang, intraprendendo studi sull’[[embriologia]].<ref>Deville, op. cit., p. 135</ref>
Una tra le attività particolari che più lo attrasse fu la coltivazione della pianta del [[caucciù]]. Dopo aver visitato le piantagioni in [[Malesia]] e a [[Malacca]] scelse l’[[hevea brasiliensis]]. Nel [[1899]] aveva iniziato con una coltivazione di un centinaio di ettari. Nel 1904 diventò uno dei fornitori dell'azienda [[Michelin]].<ref name="biographie" />
Insieme ai suoi collaboratori intraprese studi sul [[lattice]], attribuendo alla [[fotosintesi]] la formazione del medesimo. Negli anni della [[seconda guerra mondiale]] raggiunse gli oltre 300 ettari, fino ad una produzione di due [[tonnellata|tonnellate]] di lattice al mese.<ref>Deville, op. cit., p. 144</ref>
Durante la guerra, alla richiesta di potersi rendere utile per la Francia, viene intimato da Roux a restare in Indocina.
Decise perciò di ritirarsi a vita eremitica, addentrandosi nella giungla alle spalle della sua casa. Scoprì così la [[collina]] di [[Hon Ba]], dove costruì un [[chalet]], espandendo la sua proprietà a 5000 ettari di terreno.<ref name="deville146">Deville, op. cit., p. 146</ref>
Vi insediò un [[osservatorio meteorologico]], creò delle serre per l’acclimatazione di specie vegetali e animali. Passò quindi gli anni della guerra studiando [[ornitologia]], [[orticoltura]], [[fioricoltura]] ed importando piante dai paesi esteri, appassionandosi soprattutto alle molteplici varietà di [[orchidea|orchidee]]. Redisse liste delle piante in grado di acclimatarsi, ma non di fiorire.
Costruì una voliera per [[pappagallo|pappagalli]] e [[cocorito|cocoriti]], che amava liberare nella serra delle orchidee.
La varietà di specie da lui allevate e coltivate diventavano quindi i soggetti di molti scatti fotografici, conservati a lungo negli archivi dell’Istitut Pasteur di Parigi.<ref name="deville146" />
Nel [[1915]], dopo molteplici e fallimentari tentativi riuscì ad acclimatare la pianta della [[cinchona]] dalla quale estrarre la [[elixir di china|china]]. Per questo, durante l’ultimo suo viaggio a Parigi ricevette la medaglia della [[Société de Géographie]].<ref>Deville, op. cit., p. 165</ref>
Nel [[1927]] vinse il [[premio Lecomte]] della [[accademia delle scienze francese|Académie des sciences de l'Institut de France]].<ref name="echenberg1335" />
Con i soldi del premio decise di costruire 30 km di strada per collegare le sue proprietà che si estendono per 20000 ettari.<ref>Deville, op. cit., p. 169</ref>
Per poter facilitare ulteriormente le comunicazioni, fornì le sue abitazioni di Nha Trang, Suoi Giao e Hon Ba di radiotrasmettitori.<ref>Deville, op. cit., p. 168</ref>
Nel [[1932]] morirono il cofondatore della città di Da Lat, il suo amico, Paul Doumer e la sorella Èmilie.<ref>Deville, op. cit., p. 173</ref>
Nel [[1934]] venne nominato membro del consiglio scientifico del Pasteur Istitute a Parigi e successivamente direttore onorario.<ref name="echenberg1335" /> Questo ruolo gli richiederà una visita annuale a Parigi per presiedere all’assemblea generale dell’Istituto.<ref name="echenberg1335" />
Morì l'1 Marzo [[1943]] nella sua amata Nha Trang. La sua tomba a Nha Trang, la quale riporta semplicemente nome, anno di nascita e anno di morte, è diventata il principale sito di pellegrinaggio vietnamita.<ref>Deville, op. cit., p. 190</ref>
{{Citazione|Le ricerche scientifiche sono molto interessanti, ma Pasteur aveva perfettamente ragione quando diceva che, a meno di non essere un genio, bisogna essere ricchi per lavorare in un laboratorio, altrimenti si rischia di condurre un'esistenza miserabile nonostante una certa nomea scientifica.<ref name="deville142">Deville, op. cit., p. 142</ref>|Alexandre Yersin|}}
 
== Curiosità ==
 
Tra le tante attività cui si dedicò durante gli anni passati tra Saigon e [[Manila]], vi è anche lo studio dell’[[astronomia]], svolto nelle [[Filippine]] presso i [[gesuiti|padri gesuiti]]. Lì scalò il [[vulcano]] [[Monte Taal)|Taal]] disegnandone il cratere.<ref name="deville49">Deville, op. cit., p. 49</ref> Acquistò una piccola imbarcazione locale detta [[sampan]] con la quale esplorò l’entroterra vietnamita risalendo i vari fiumi della zona.<ref name="deville49" />
Nel [[1908]] per poter approfondire gli studi astronomici intrapresi presso i gesuiti fece costruire a Nha Trang, sul tetto della propria casa, una cupola con un telescopio [[Carlo Zeiss]] ritirato da [[Jena]].<ref>Deville, op. cit., p. 167</ref><ref name="swissinfo" /><ref name="biographie" />
Attratto dalla letteratura antica, era capace di tradurre dal [[lingua latina|latino]] e dal [[lingua greca antica|greco]].<ref>Deville, op. cit., p. 185</ref>
Durante la sua vita oltre ad esser stato detentore della [[patente di guida]] francese, acquistò un gran numero di [[autovettura|autovetture]] di uno dei primi produttori industriali di automobili con motore a carbone, nonché suo amico. Iniziò con la Serpollet 5-CV, poi passò ai modelli successivi, la Serpollet 6-CV e la Serpollet 11-CV. Sparito il marchio Serpollet passò ai motori a benzina con la [[Clément-Bayard|Clément-Bayard 15-CV]] e successivamente con la [[Torpédo Zèbre]].<ref name="deville142" />
Nel [[1910]] volò per la prima volta presso l’[[aerodromo]] di [[Chartres]], dove fu tentato ad acquistare un [[aeroplano]] con l’idea, poi decaduta, di costruire una pista d’atterraggio a Nha Trang.<ref name="deville41" />
Probabilmente cambiò idea grazie alle oramai sviluppate competenze tecniche che gli permisero di valutare l’instabilità dei [[velivolo|velivoli]] dell’epoca.
{{Citazione|Quegli apparecchi sono ancora giocattoli instabili.<ref name="deville142" />|Alexandre Yersin|}}
La passione coltivata da bambino continuò fino alla vecchiaia, quando stanco del bestiame e si dedicò alla [[meteorologia]]. {{Citazione|Faccio volare aquiloni per fare sondaggi meteorologici.<ref name="deville142" />|Alexandre Yersin|}}
 
== Monumenti e ricordi ==
 
[[File:Yersin.JPG|thumb|upright=1.3|Targa in onore di Alexandre Yersin sul muro del liceo della città di [[Losanna]] nel quale studiò.]]
* Nel liceo della città di [[Losanna]] che Yersin frequentò, vi è una targa commemorativa in suo onore, in qualità di scopritore del bacillo [[yersinia pestis]] e del siero antipeste.
* Nel [[1935]] venne inaugurato per parecchie centinaia di studenti, il liceo di [[Da Lat|Dalat]] intitolato "Yersin" in qualità di scopritore dell'altipiano.<ref name="deville79">Deville, op. cit., p. 79</ref>
* A Nha Trang una strada che incrocia ''via Louis Pasteur'' porta il suo nome.<ref name="swissinfo" />
* Nel [[1943]] il Viet Duc Hospital di Hanoi portava il nome di Yersin.<ref name="swissinfo" />
 
== Articoli Scientifici ==
 
Gli articoli scientifici pubblicati da Alexandre Yersin sono tuttora conservati nella biblioteca dell'''Institut Pasteur'' di Parigi: [http://www.pasteur.fr/infosci/biblio/ressources/histoire/yersin.php#Pubde Sito della Mediateca scientifica de l’Institut Pasteur]
 
== Onorificenze ==
 
{{Onorificenze
|immagine=Ordre_du_Dragon_d'Annam_(par_le_Gouvernement_Francais)_Chevalier_ribbon.svg
|nome_onorificenza= Gran Croce dell'Ordine del Dragone di Annam
|collegamento_onorificenza= Ordine del Dragone di Annam
|motivazione= scoperta dell'altipiano sul quale fu fondata la città di Da Lat.<ref name="swissinfo" />
|luogo= Da Lat
|data= [[1935]] ''conferita dall'[[Bảo Đại|imperatore Bảo Đại]]''<ref name="deville79" />
}}
{{Onorificenze
|immagine= Legion Honneur Chevalier ribbon.svg
|nome_onorificenza= Legion d'onore
|collegamento_onorificenza= Legion d'onore
|motivazione= scoperta del bacillo della peste.<ref name="deville102" />
|luogo= Francia
|data=
}}
 
Il recupero della struttura a spazio polivalente è stato realizzato negli [[Anni 1980|anni ottanta]] su progetto dell'architetto [[Stefano Tori]] ([[1983]]-[[1984|84]]) nell'ambito del Progetto Regionale FIO.
== Bibliografia ==
 
Il teatro costituisce uno spazio funzionale adatto a ogni esigenza (spettacoli, convegni, mostre, incontri, laboratorio) e, grazie alla gestione affidata a "''Lo stanzone delle apparizioni''", ha allestito interessanti stagioni teatrali oltre a ospitare le iniziative della locale Società Filarmonica Drammatica. Al suo interno è presente anche la biblioteca comunale.
* Myron Echenberg, ''Alexandre Yersin'' in W. F. Bynum, Helen Bynum, ''Dictionary of medical biography'', Greenwood Press, Westport (Connecticut) - London 2007, vol. 5, pp. 1335-1336
* {{cita libro|autore=Patrick Deville|titolo=Peste & Colera|città=Roma|anno=2013|editore=edizioni e/o|pagine=198 pagine|isbn=978-88-6632-390-7}}
* Bernard Noël, ''Yersin pionnier savant explorateur 1863-1943'', La Colombe.
 
Dall'anno 2008, grazie alla cooperativa sociale Servizio e Territorio e al supporto di Cinemanagement, nella sala Vittorio Alfieri è stata organizzata anche una stagione cinematografica con film di prima visione.
== Note ==
{{References|auto}}
 
== Voci correlate ==
* [[LouisCastelnuovo PasteurBerardenga]]
* [[ÉmileTeatri della RouxToscana]]
* [[Shibasaburō Kitasato]]
* [[Istituto Pasteur]]
* [[Yersinia pestis]]
* [[Tubercolosi]]
* [[Nha Trang]]
* [[Vietnam]]
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web | 1 = http://www.cultura.toscana.it/spettacolo/teatri/siena/teatro_vittorio_alfieri_castelnuovo_berardenga.shtml | 2 = Scheda della Regione Toscana | accesso = 13 ottobre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110527213916/http://www.cultura.toscana.it/spettacolo/teatri/siena/teatro_vittorio_alfieri_castelnuovo_berardenga.shtml | dataarchivio = 27 maggio 2011 | urlmorto = sì }}
* {{vi}}[http://phunuonline.com.vn/du-lich/non-nuoc-viet-nam/tham-bao-tang-alexandre-yersin-o-nha-trang/a87698.html Immagini dei monumenti e dei luoghi di Alexandre Yersin]
* {{it}}[http://www.swissinfo.ch/ita/scienza_e_technologia/La_vita_ammirevole_e_rocambolesca_di_Alexandre_Yersin.html?cid=33703250 Biografia e tappe principali della vita di Alexandre Yersin]
* {{en}} [http://www.citypassguide.com/destination/nha-trang/attractions/yersin-museum Museo di Alexandre Yersin a Nha Trang]
* {{en}} [http://www.britannica.com/EBchecked/topic/653058/Alexandre-Yersin Biografia di Alexandre Yersin sull'Encyclopedia Britannica]
* {{fr}} [http://lapeste42.e-monsite.com/pages/moyens-de-luttes/guerre-contre-la-peste-une-longue-histoire/alexandre-yersin.html Breve biografia di Alexandre Yersin]
* {{fr}} [http://www.pasteur.fr/infosci/biblio/ressources/histoire/yersin.php#Pubde Mediateca scientifica de [[istituto Pasteur|l’Institut Pasteur]]]
* {{fr}} [http://www.pasteur.fr/infosci/archives/yer0.html Profilo biografico di Alexandre Yersin sul sito dell'istituto Pasteur]
* {{en}} [http://www.pasteur.fr/infosci/archives/e_yer0.html Profilo biografico di Alexandre Yersin sul sito dell'istituto Pasteur]
* {{en}} [http://science.howstuffworks.com/dictionary/famous-scientists/biologists/alexandre-yersin-info.htm Piccola biografia di Alexandre Yersin]
* {{fr}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k4086967/f198.image.r=Bulletin%20Acad%C3%A9mie%20m%C3%A9decine.langFR Scansione de "Storia del primo caso di peste trattato e guarito attraverso l'uso del siero anti-peste."]
* {{fr}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5791261v/f61.image Scansione de "La peste bubonica"]
== Altri progetti ==
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[[Categoria:PesteTeatri della provincia di Siena|Alfieri]]
[[Categoria:Nati nel Canton Vaud]]
[[Categoria:Morti in Vietnam]]