Marshall McLuhan e Ufficio italiano brevetti e marchi: differenze tra le pagine

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{{S|diritto industriale}}
{{Bio
L''''Ufficio italiano brevetti e marchi''' ('''UIBM''') è un ufficio del [[Ministero dello sviluppo economico]], dicastero del [[Governo italiano]], che si occupa principalmente dell'attività amministrativa di brevettazione, di registrazione e della concessione di diritti di proprietà industriale ottenibili mediante brevettazione e registrazione.<ref>{{Cita web|url=https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2005-02-10;30!vig=|titolo=Art. 223 Codice della proprietà industriale, D.lgs. 10 febbraio 2005, n. 30}}</ref>
|Nome = Herbert Marshall
 
|Cognome = McLuhan
{{Organizzazione
|Sesso = M
|Nome = Ufficio Italiano Brevetti e Marchi
|LuogoNascita = Edmonton
|Abbreviazione = UIBM
|GiornoMeseNascita = 21 luglio
|Fondazione = [[1992]]
|AnnoNascita = 1911
|Naz sede = ITA
|LuogoMorte = Toronto
|Sede = Roma
|GiornoMeseMorte = 31 dicembre
|Sito = http://www.uibm.gov.it/index.php/la-direzione-generale/l-organizzazione
|AnnoMorte = 1980
|Direttore = Avv. Amedeo Teti
|Epoca = 1900
|Attività = sociologo
|Attività2 = filosofo
|Attività3 = critico letterario
|AttivitàAltre = e [[professore]]
|Nazionalità = canadese
|Immagine = Marshall McLuhan.jpg
}}
 
==Storia==
La fama di Marshall McLuhan è legata alla sua interpretazione innovativa degli effetti prodotti dalla [[comunicazione]] sia sulla [[società (sociologia)|società]] nel suo complesso sia sui comportamenti dei [[individuo|singoli]]. La sua riflessione ruota intorno all'ipotesi secondo cui il mezzo tecnologico che determina i caratteri strutturali della comunicazione produce effetti pervasivi sull'[[immaginario collettivo]], indipendentemente dai contenuti dell'informazione di volta in volta veicolata. Di qui la sua celebre tesi secondo cui "il medium è il messaggio".
 
== Biografia ==
Nato nel [[1911]] in [[Canada]] a [[Edmonton]], nella provincia dell'[[Alberta]], McLuhan studiò dapprima [[ingegneria]] alla [[University of Manitoba|Università del Manitoba]], quindi lingua e [[letteratura inglese]] all'[[Università di Cambridge]], nel [[Regno Unito]].
 
A [[Cambridge]] fu allievo di [[I. A. Richards]] e [[Frank Raymond Leavis]] e fu influenzato dalla corrente letteraria del [[New Criticism]].
 
Nell'anno accademico [[1936]]-[[1937|37]] insegnò all'[[Università del Wisconsin-Madison|Università del Wisconsin]]. Il 30 marzo 1937 McLuhan completò quella che era stata una conversione lenta ma totale, quando fu formalmente accolto nella [[Chiesa cattolica]] Romana. In seguito insegnò nelle istituzioni di educazione superiore della Chiesa cattolica. Dal 1937 al [[1944]] insegnò inglese nell'Università di [[St. Louis (Missouri)|St. Louis]].
 
Qui ebbe tra gli studenti un giovane gesuita di nome [[Walter J. Ong]], che avrebbe poi preparato e discusso la [[tesi]] ([[Ph.D.]]) su un argomento proposto da McLuhan, e che sarebbe diventato anch'egli, in seguito, in modo analogo al suo amico e maestro McLuhan, un'autorità nel campo dei [[mass media|mezzi di comunicazione]] e delle relative tecnologie.
 
Il 4 agosto [[1939]] McLuhan sposò Corinne Lewis, di [[Fort Worth]] ([[Texas]]), e insieme passarono il 1939-[[1940|40]] nell'[[Università di Cambridge]], dove egli continuò a lavorare alla sua tesi di dottorato su [[Thomas Nashe]] e le arti verbali.
 
Dal 1944 al [[1946]] McLuhan insegnò presso l'Assumption College a [[Windsor (Ontario)|Windsor]], nel Canada. Dal 1946 al [[1979]] insegnò al St. Michael's College dell'[[Università di Toronto]], avendo personaggi come [[Hugh Kenner]] tra i suoi studenti<ref>Marshall McLuhan, nella introduzione a [[Hugh Kenner]], ''Paradox in Chesterton'', 1947 (p. v)</ref>. McLuhan insegnò anche per un anno alla [[Fordham University]], quando suo figlio Eric realizzò il famoso ''[[esperimento di Fordham]]'' sugli effetti della [[televisione]].
[[File:Marshall McLuhan at Cambridge University.jpg|thumb|Marshall McLuhan]]
 
== Opera ==
{{citazione|Una volta che abbiamo consegnato i nostri sensi e i nostri sistemi nervosi alle manipolazioni di coloro che cercano di trarre profitti prendendo in affitto i nostri occhi, le orecchie e i nervi, in realtà non abbiamo più diritti. Cedere occhi, orecchie e nervi a interessi commerciali è come consegnare il linguaggio comune a un'azienda privata o dare in monopolio a una società l'atmosfera terrestre|Marshall McLuhan, ''Gli strumenti del comunicare''}}
 
Durante gli anni trascorsi all'Università di Saint Louis (1937-1944), McLuhan lavorò a due progetti ambiziosi: la sua tesi di dottorato e il manoscritto che fu poi pubblicato in libro nel [[1951]] col titolo ''[[La sposa meccanica]]''. Tale libro includeva solo una selezione del materiale che McLuhan aveva preparato.
 
La tesi di dottorato a Cambridge di MCLuhan del [[1943]] è un saggio di formidabile erudizione, che studia la storia delle arti verbali ([[grammatica]], [[logica]] e [[dialettica]], [[retorica]]—cioè il ''[[trivio|trivium]]'') dall'epoca di [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] fino al tempo di [[Thomas Nashe]]. Nelle sue pubblicazioni successive McLuhan usa a volte il concetto latino di trivio per indicare una rappresentazione ordinata e sistematica di alcuni periodi della storia della cultura occidentale.
 
Per esempio, McLuhan suggerisce che il [[Medioevo]] fosse caratterizzato da una forte enfasi sullo studio della [[logica formale]]. La svolta chiave che portò al [[Rinascimento]] non fu la riscoperta di testi antichi ma una nuova enfasi data allo studio della retorica e del [[linguaggio]] invece che allo studio formale della logica.
 
=== ''La galassia Gutenberg'' ===
{{vedi anche|La galassia Gutenberg: nascita dell'uomo tipografico}}
In questo libro McLuhan sottolinea per la prima volta l'importanza dei [[mass media]] nella [[storia umana]]; in particolare, discute dell'influenza della [[Stampa (processo)|stampa]] a caratteri mobili sulla storia della cultura occidentale.
 
Nel libro McLuhan illustra come con l'avvento della [[stampa a caratteri mobili]] ([[1455]]) si compia definitivamente il passaggio dalla cultura orale alla cultura alfabetica. Se nella cultura orale la parola è una forza viva, risonante, attiva e naturale, nella cultura alfabetica la parola diventa un significato mentale, legato al passato. Con l'invenzione di [[Johann Gutenberg|Gutenberg]] queste caratteristiche della cultura alfabetica si accentuano e si amplificano: tutta l'esperienza si riduce a un solo senso, cioè la vista. La transizione dalla prevalenza di un senso (l'udito della cultura orale) alla prevalenza di un altro (la vista della cultura scritta) ha profonde ripercussioni anche sul nostro modo di percepire il mondo e dargli un senso. La comunicazione orale, poiché si veicola attraverso l'udito, ci pone in una relazione avvolgente, in quanto il suono si propaga in ogni direzione. La comunicazione orale ci inserisce in uno stato relazionale emotivamente più coinvolgente che amplifica il nostro senso di comunità. Al contrario, la comunicazione scritta, veicolata dalla vista, ci pone in una modalità di relazione più distanziante e meno emotiva. Comunicando attraverso il senso della vista, tendiamo pertanto ad esercitare maggiormente la nostra singolarità e razionalità.
 
La stampa è la [[tecnologia]] dell'[[individualismo]], del [[nazionalismo]], della [[quantificazione]], della [[meccanizzazione]], dell'[[omogeneizzazione]], insomma è la tecnologia che ha reso possibile l'[[era moderna]].
 
La diffusione della stampa e della comunicazione scritta, inoltre, modifica la relazione anche con altri mezzi di comunicazione apparentemente distanti da un testo. Interessanti, in questo senso, sono le ricerche riportate ne ''La Galassia Gutenberg'' che mostrano come la diffusione del libro eserciti un'influenza significativa anche nella modalità di approccio allo schermo cinematografico. Una volta addestrati ed abituati ad una direzione di lettura (ad esempio da sinistra a destra e dall'alto verso il basso nel canone occidentale) l'occhio tenderà a "leggere" e a recepire le informazioni che passano sullo schermo di un cinema o di un televisore secondo il meccanismo di lettura testuale.
 
Alla base del pensiero di McLuhan (e della ''Scuola di [[Toronto]]'' di cui, insieme a [[Walter J. Ong]], è il maggiore rappresentante) troviamo un accentuato [[determinismo tecnologico]], cioè l'idea che in una società la struttura mentale delle persone e la cultura siano influenzate dal tipo di tecnologia di cui tale società dispone.
 
=== ''Gli strumenti del comunicare'' ===
Questo è tra i lavori maggiormente noti di McLuhan, e costituisce una ricerca innovativa nel campo dell'[[ecologia dei media]]. È qui che McLuhan afferma che è importante studiare i media non tanto in base ai contenuti che veicolano, ma in base ai criteri strutturali con cui organizzano la comunicazione. Questo pensiero è notoriamente sintetizzato con la frase ''"il [[Mass media|medium]] è il messaggio"''. Tuttavia sarebbe fuorviante ridurre l'analisi condotta ai soli mezzi di comunicazione di massa o ''mass - media''. La riflessione di McLuhan abbraccia, in linea generale, qualsiasi tipo di ''media''. Secondo McLuhan “medium” è tutto ciò da cui si origina un cambiamento; secondo tale accezione, anche l’orologio può essere definito come media, in quanto ha trasformato il modo di percepire e gestire il tempo. In effetti la versione originale in inglese del libro in questione è titolata ''Understanding Media'' (vale a dire ''Capire i media'') mentre il titolo della traduzione italiana - "Gli strumenti del comunicare" - trae evidentemente in inganno.
 
McLuhan afferma che "nelle ere della meccanica, avevamo operato un'estensione del nostro corpo in senso spaziale. Oggi, dopo oltre un secolo di impiego tecnologico dell'elettricità, abbiamo esteso il nostro stesso sistema nervoso centrale in un abbraccio globale che, almeno per quanto concerne il nostro pianeta, abolisce tanto il tempo quanto lo spazio" (Mc Luhan, ''Gli strumenti del comunicare'', Il Saggiatore, Milano, 1967, p.&nbsp;9). Ad esempio, un primo medium analizzato da McLuhan è stato quello tipografico. McLuhan osserva infatti che la stampa ha avuto un grande impatto nella storia occidentale, veicolando la Riforma protestante, il razionalismo e l'illuminismo e originando il nazionalismo, l'industrialismo, la produzione di massa, l'alfabetismo e l'istruzione universale.
 
Si può dunque asserire che qualsiasi tecnologia costituisce un ''medium'' nel senso che è un'estensione e un potenziamento delle facoltà umane, e in quanto tale genera un messaggio che retroagisce con i messaggi dei ''media'' già esistenti in un dato momento storico, rendendo complesso l'ambiente sociale, per cui è necessario valutare l'impatto dei media in termini di "implicazioni sociologiche e psicologiche" (p.&nbsp;10).
 
McLuhan afferma che il contenuto di una trasmissione ha in realtà un effetto minimo sia in presenza di programmi per bambini o di spettacoli violenti. Si tratta certamente di una forzatura, questa, che però tende a mettere l'accento sulla struttura dello strumento che sovente viene dimenticata a favore del contenuto. Per esemplificare, lo stesso film (contenuto) visto alla televisione o al cinema (medium) ha un effetto diverso sullo spettatore. Di conseguenza la struttura della televisione e la struttura del cinema hanno un impatto particolare nella società e sugli individui che deve essere colto e analizzato attentamente.
 
McLuhan osserva che ogni medium ha caratteristiche che coinvolgono gli spettatori in modi diversi; ad esempio, un passo di un libro può essere riletto a piacimento, mentre (prima dell'avvento delle videocassette) un film deve essere ritrasmesso interamente per poterne studiare una parte. È in questo testo che McLuhan introduce la classificazione dei media in caldi e freddi.
 
Fra le tesi più illuminanti, quella per cui ogni nuova [[tecnologia]] (comprese la [[ruota]], il [[parlato]], la [[Stampa (processo)|stampa]]), esercita su di noi una lusinga molto potente, tramite la quale ci ipnotizza in uno stato di "[[narcisistico]] [[torpore]]". Difatti, una totale immersione nelle logiche mediali può condurre, inconsapevolmente, l'uomo ad una condizione di "idiota tecnologico", ovvero una sorta di narcosi ed intorpidimento in grado di far perdere di vista la realtà. Se non abbiamo gli anticorpi intellettuali adatti, questo capita appena ne veniamo in contatto, e ci porta ad accettare come assiomi assoluti, le assunzioni non neutrali intrinseche in quella tecnologia. Se invece riusciamo a evitare di esserne fagocitati, possiamo guardare quella tecnologia dall'esterno, con distacco, e a quel punto riusciamo non solo a vedere con chiarezza i principi sottostanti e le linee di forza che esercita, ma anche i mutamenti sociali diventano per noi un libro aperto, siamo in grado di intuirli in anticipo e (in parte) di controllarli. (pp.&nbsp;19–20)
 
=== ''Il medium è il messaggio'' ===
<!-- prima di effettuare modifiche si legga discussione( http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Marshall_McLuhan#Il_mezzo_e.27_il_massaggio.3F.3F ) e http://en.wikipedia.org/wiki/The_Medium_Is_the_Massage , http://en.wikipedia.org/wiki/The_medium_is_the_message -->
L'espressione "il medium è il messaggio" ci dice perciò che ogni medium va studiato in base ai ''criteri strutturali'' in base ai quali organizza la comunicazione<ref>[http://www.ornitorinconews.it/index.php/media-articoli/9-media/44-il-medium-e-il-messaggio.html McLuhan e noi - Il medium è il messaggio | Media | Media | Home | Media<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140223044612/http://www.ornitorinconews.it/index.php/media-articoli/9-media/44-il-medium-e-il-messaggio.html |data=23 febbraio 2014 }}</ref>; è proprio la particolare struttura comunicativa di ogni medium che lo rende non neutrale, perché essa suscita negli utenti-spettatori determinati comportamenti e modi di pensare e porta alla formazione di una certa [[forma mentis]]. Ci sono, poi, alcuni media che secondo McLuhan assolvono soprattutto la funzione di rassicurare e uno di questi media è la [[televisione]], che per lui era un mezzo di conferma: non un medium che dia luogo a novità nell'ambito sociale o nell'ambito dei comportamenti personali.
 
La televisione non crea delle novità, non suscita delle novità, è quindi un mezzo che conforta, consola, conferma e "inchioda" gli spettatori in una stasi fisica (stare per del tempo seduti a guardarla) e mentale (poiché favorisce lo sviluppo di una forma mentis non interattiva, {{senza fonte|al contrario di internet }}e di altri ambienti comunicativi a due o più sensi).
 
Nel 1967 McLuhan e [[:en:Quentin Fiore|Quentin Fiore]] pubblicano un testo dal titolo "Il medium è il massaggio". Secondo il figlio di McLuhan (e riportato dal sito della fondazione McLuhan) il termine "massaggio" invece che "messaggio" è frutto dell'errore di un tipografo; quando McLuhan lo vide esclamò "lascialo, è grandioso e mira al target!" Si veniva infatti a creare un involontario gioco di parole, in tipico stile McLuhan, e l'ultima parola del titolo poteva essere interpretata in quattro modo diversi: massaggio, era delle masse ("Massage" and "Mass Age"), messaggio, era del caos ("Message" and "Mess Age").<ref>http://marshallmcluhan.com/common-questions | Commonly Asked Questions (and Answers) | 29/06/2012</ref>
 
=== Media "caldi" e media "freddi" ===
Questa classificazione ha dato luogo a equivoci e a discussioni, dovute al fatto che gli aggettivi "caldo" e "freddo" sono stati adoperati in senso [[antifrasi|antifrastico]], cioè in senso opposto rispetto al loro reale significato.
 
Mc Luhan classifica come "freddi" i media che hanno una ''bassa definizione'' e che quindi richiedono un’''alta partecipazione'' dell'utente, in modo che egli possa "riempire" e "completare" le informazioni non trasmesse; i media "caldi" sono invece quelli caratterizzati da un'alta definizione e da una scarsa partecipazione. McLuhan nei suoi scritti parrebbe cadere in contraddizione nel definire "caldo" o "freddo" un particolare medium, nel caso della scrittura per esempio questa viene dapprima definita fredda poi "calda ed esplosiva".
 
Per superare questa ambiguità occorre distinguere il senso emotivo degli aggettivi "caldo" e "freddo" da quello matematico, specificamente adottato nel senso di una diretta proporzione fra "temperatura mediatica" e "quantità di informazione". Questa proporzione ha senso nell'ambito di uno e un solo canale sensoriale. Confrontare il "calore" della radio con quello della televisione costituirebbe dunque un vizio di forma, poiché l'una agisce sull'udito e l'altra sulla visione. Benché, ovviamente, televisione e cinema abbiano una forte componente uditiva, nell'analisi della loro temperatura mediatica questa non è indicativa, a meno che non si consideri lo specifico canale acustico in un'analisi a parte.
 
Ha senso, invece, un confronto tra media di diversa "vocazione" sensoriale, se si ragiona sugli effetti, in merito a una determinata strategia (ad esempio, la propaganda politica)<ref>[http://www.ornitorinconews.it/index.php/media-articoli/9-media/53-media-caldi-e-freddi-mcluhan-e-noi.html McLuhan e noi - Media caldi e freddi | Media | Media | Home | Media<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140223044616/http://www.ornitorinconews.it/index.php/media-articoli/9-media/53-media-caldi-e-freddi-mcluhan-e-noi.html |data=23 febbraio 2014 }}</ref>.
 
=== ''Il villaggio globale'' ===
{{vedi anche|Villaggio globale}}
Quello del ''"[[villaggio globale]]"'' (1968) è un metaforico ossimoro adottato da McLuhan per indicare come, con l'evoluzione dei mezzi di comunicazione, tramite l'avvento del satellite che ha permesso comunicazioni in tempo reale a grande distanza, il mondo sia diventato piccolo e abbia assunto di conseguenza i comportamenti tipici di un villaggio.
Nell'opera "Understanding Media" (1964), McLuhan scrive: "Oggi, dopo più di un secolo di tecnologia elettrica, abbiamo esteso il nostro sistema nervoso centrale fino a farlo diventare un abbraccio globale, abolendo limiti di spazio e tempo per quanto concerne il nostro pianeta". Il concetto che sta alla base di questa affermazione è la credenza dello studioso nel fatto che la tecnologia elettronica sia diventata un'estensione dei nostri sensi, particolarmente la vista e l'udito. Le nuove forme di comunicazione, specialmente radio e televisione, hanno trasformato il globo in uno spazio fisicamente molto più contratto di un tempo, in cui il movimento di informazione da una parte all'altra del mondo è istantanea. La formazione di una comunità globale ampia ma anche molto integrata nelle sue diverse parti incoraggia lo sviluppo di nuove forme di coinvolgimento internazionale e di correlativa responsabilità.
 
Il termine villaggio globale è inteso, a tal proposito, in due sensi diversi:
# da un punto di vista più letterale, ci si riferisce alla nozione di un piccolo spazio in cui le persone possono comunicare rapidamente tra loro e in tal modo l'informazione diviene molto più diffusa e immediata. Infatti, mediante i nostri "sensi estesi" ognuno di noi fa esperienza in tempo reale di eventi che possono avvenire fisicamente sull'altra faccia del pianeta;
# da una prospettiva più ampia, si intende una ''comunità globale'', in cui tutti sono interconnessi all'interno di uno spazio armonioso e omogeneo.
 
== Opere ==
* ''[[La sposa meccanica]]''; originale: 1951 ''The Mechanical Bride: Folklore of Industrial Man'' (Gingko Press) ISBN 1-58423-050-9
* 1976 ''[[La galassia Gutenberg: nascita dell'uomo tipografico]]''; originale: 1962 ''The Gutenberg Galaxy: The Making of Typographic Man'' (Routledge & Kegan Paul) ISBN 0-7100-1818-5
* ''[[Gli strumenti del comunicare]]'' (Il Saggiatore, Milano) ISBN 88-515-2029-1; originale: 1964 ''Understanding Media: The Extensions of Man'' (Gingko Press) ISBN 1-58423-073-8
* 1967 ''[[Il medium è il messaggio]]'' scritto con Quentin Fiore (Feltrinelli, Milano) ISBN 88-07-80557-X; originale: ''The Medium is the Message'' (scritto con Quentin Fiore; prodotto da [[Jerome Agel]]) (Random House; 2000 ristampato da Gingko) ISBN 1-58423-070-3
* 1968 ''[[War and Peace in the Global Village]]'' (copertina di Quentin Fiore; prodotto da Jerome Agel) (ristampata nel 2001 da Gingko) ISBN 1-58423-074-6
* 1989 ''[[Villaggio globale|The Global Village]]'' (con [[Bruce R. Powers]]) (Oxford University Press) ISBN 0-19-505444-X
* ''The Medium and the Light: Reflections on Religion'' (Paperback, 2002); trad. italiana: ''[[La luce e il mezzo. Riflessioni sulla religione]]'' (Armando, 2002) ISBN 88-8358-282-9
 
== Riferimenti nei media ==
* Di McLuhan è noto l'apparizione in un [[cameo]] di famosissima scena di un film di [[Woody Allen]], del film ''[[Io e Annie]]'' (''Annie Hall'', 1977), divenuta di culto. Il regista, volendo evidenziare l'assoluta inadeguatezza di molti pretenziosi pseudo-intellettuali e allo stesso tempo mettere in risalto un aspetto della personalità di McLuhan, fece apparire lo studioso in modo inaspettato e gli fece pronunciare la frase "lei non ha capito assolutamente nulla del mio lavoro, il solo fatto che lei possa insegnare una qualunque materia in una scuola è assolutamente sconvolgente" in risposta agli sproloqui di un giovane professore della [[Columbia University]]. La scena si svolge durante un'attesa al botteghino di un cinema, dove il sedicente esperto, in proprio dietro un infastidito Woody Allen (in fila insieme e [[Diane Keaton]]), cerca di fare colpo sulla ragazza con una conversazione intellettuale in cui cita [[Federico Fellini]], [[Samuel Beckett]] e, infine, McLuhan.
* McLuhan ha ispirato il personaggio del professore Brian O'Blivion nel film ''[[Videodrome]]'', di [[David Cronenberg]] {{Citazione necessaria}}
* {{cn|Su McLuhan è tramandato un piccolo aneddoto (di cui fu davvero protagonista), che mostra come, già negli [[anni 1970|anni settanta]], McLuhan avesse compreso le enormi potenzialità delle [[comunicazioni di massa]], in particolare della [[televisione]]. L'episodio è stato raccontato dal comico italiano [[Daniele Luttazzi]], intervenuto a [[Rai Radio 1]] il 1º luglio 2007: «McLuhan era uno che al premier canadese che negli anni settanta si interrogava su un modo per sedare dei [[Guerra civile in Angola|disordini in Angola]] disse 'riempite la nazione di apparecchi televisivi'; ed è quello che venne fatto; e la [[rivoluzione]] in Angola cessò.''»}}
* McLuhan viene citato nell'album ''The Lamb Lies Down on Broadway'' dei Genesis (1974) (''Marshall McLuhan casual viewing head buried in the sand'').
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=CAN Order of Canada Companion ribbon.svg
|nome_onorificenza=Compagno dell'Ordine del Canada
|collegamento_onorificenza=Ordine del Canada
|motivazione=Per il suo contributo alla comprensione delle relazioni tra media e società.
|luogo=nominato il 26 giugno [[1970]], investito il 28 ottobre [[1970]]<ref>{{en}}[http://archive.gg.ca/honours/search-recherche/honours-desc.asp?lang=e&TypeID=orc&id=2180 Sito web del Governatore Generale del Canada: dettaglio decorato.]</ref>
}}
 
== Note Attività==
L'UIBM si occupa
<references/>
*a '''livello nazionale''' di:
**ricezione delle domande di concessione di titoli di [[proprietà industriale]]
**controllo regolarità tecnica e formale delle domande di concessione
**esame, concessione o rigetto delle domande
*a '''livello internazionale''' di:
**ricezione delle domande di concessione di titoli di proprietà industriale (brevetti e brevetti europei, marchi nazionali o comunitari)
 
==Consultazione==
== Voci correlate ==
I dati dell'UIBM sono consultabili sia fisicamente, presso la "Sala Pubblico UIBM" nella sede di [[Roma]], sia attraverso il sito web, periodicamente aggiornato, che permette una ricerca per data, numero, tipologia brevettuale.
* [[Ecologia dei media]]
* [[Edutainment]]
* [[Prosumer]]
* [[Villaggio globale]]
 
==Ricorsi==
== Altri progetti ==
Ai sensi dell'art. 135 del Codice della proprietà industriale "È possibile ricorrere contro le decisioni 'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi' che respingono in tutto o in parte una domanda di brevetto o di registrazione del marchio". L'organo giurisdizionale è quindi la "[[Commissione dei Ricorsi]]''.
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|http://www.uibm.gov.it/|Sito ufficiale}}
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.marchiodimpresa.it/quanti-uffici-brevetti-e-marchi-ci-sono-in-italia/|Quanti Uffici Italiani Brevetti e Marchi ci sono in Italia?}}
* {{cita web|url=http://www.geocities.com/cnalin21205/soc/mcluhan.htm|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110810031222/http://www.reocities.com/cnalin21205/soc/mcluhan.htm|titolo=Marshall McLuhan|sito=[[Yahoo! GeoCities]]|editore=geocities.com}}
* {{cita web|url=http://www.emsf.rai.it/interviste/interviste.asp?d=496|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180102175826/http://www.emsf.rai.it/interviste/interviste.asp?d=496|titolo=Intervista a Gino Agnese su McLuhan|sito=[[Rai]]|editore=emsf.rai.it|accesso=8 luglio 2005|dataarchivio=2 gennaio 2018|urlmorto=no}}
 
{{portale|diritto|italia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|filosofia|letteratura|sociologia}}
 
[[Categoria:AforistiMinistero canadesi|McLuhan,dello Marshallsviluppo economico]]
[[Categoria:Critici e teorici dei nuovi media|McLuhan, Marshall]]
[[Categoria:Professori all'Università di Toronto]]