Jacques Derrida e Sant'Agata sul Santerno: differenze tra le pagine

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Sindaci precedenti
 
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{{Divisione amministrativa
{{Bio
|Nome =Sant'Agata sul JacquesSanterno
|Panorama= Piazza Umberto I Sant'Agata sul Santerno.jpg
|Cognome = Derrida
|Didascalia= Scorcio della Piazza Umberto I
|PostCognomeVirgola = nato '''Jackie Élie Derrida'''
|Bandiera=
|Sesso = M
|Voce bandiera=
|LuogoNascita = Algeri
|Stemma=Sant'Agata sul Santerno-Stemma.png
|GiornoMeseNascita = 15 luglio
|Voce stemma=
|AnnoNascita = 1930
|Stato=ITA
|LuogoMorte = Parigi
|Grado amministrativo=3
|GiornoMeseMorte = 9 ottobre
|Divisione amm grado 1=Emilia-Romagna
|AnnoMorte = 2004
|Divisione amm grado 2=Ravenna
|Attività = filosofo
|Amministratore locale=Enea Emiliani
|Epoca = 1900
|Partito=[[lista civica]]
|Nazionalità = francese
|Data elezione=26/05/2014
|Immagine =
|Data istituzione=
|Abitanti=2918
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2017.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2017
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Lugo (Italia)|Lugo]], [[Massa Lombarda]]
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=santagatesi
|Patrono=[[sant'Agata]]
|Festivo=5 febbraio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Sant'Agata sul Santerno (province of Ravenna, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Sant'Agata sul Santerno nella provincia di Ravenna
}}
 
'''Sant'Agata sul Santerno''' (''Sant'Êgta'' in [[lingua romagnola|romagnolo]]) è un comune di 2.918 abitanti della [[provincia di Ravenna]].
È stato fino alla morte direttore di ricerca presso l'[[École des Hautes Études en Sciences Sociales]] di Parigi.
È il terzo comune più piccolo della provincia per popolazione (dopo [[Casola Valsenio]] e [[Bagnara di Romagna]]) e il più piccolo quanto a superficie.
 
==Geografia Biografia fisica==
===Territorio===
Sant'Agata è attraversata da un'importante via di comunicazione, la [[Strada statale 253 San Vitale|strada San Vitale]], che collega [[Bologna]] con [[Ravenna]]. Il paese sorge nel punto in cui questa attraversa il fiume [[Santerno]].
 
==Storia==
Derrida nacque ad ''El Biar'', un quartiere di [[Algeri]] (nell'allora [[Algeria|Algeria francese]]), il 15 luglio del [[1930]], terzogenito di cinque figli, da una benestante famiglia [[Sefarditi|ebraica sefardita]] di remote origini [[Spagna|spagnole]]. Dopo un iniziale percorso di istruzione nella scuola pubblica, in seguito ai provvedimenti antisemiti della [[repubblica di Vichy|repubblica collaborazionista di Vichy]] viene espulso e prosegue i suoi studi in una scuola ebraica. Consegue la maturità nel [[1948]], dopo essere stato respinto l'anno precedente. Derrida stesso ricorderà in seguito di aver avuto grandi difficoltà nel periodo scolastico e universitario, essendo respinto a numerosi esami, spesso per problemi di adattamento e di disciplina nello studio.
===Dalla fondazione all'Unità d'Italia===
[[File:Mappa di Sant'Agata Ferrarese 1896.png|thumb|Mappa di Sant'Agata Ferrarese (1896).]]
L'abitato sorse probabilmente in [[epoca bizantina]]. Per difendersi dalle continue incursioni [[Longobardi|longobarde]], i bizantini eressero tra VII e [[VIII secolo]] una linea difensiva che andava da [[Ferrara]] (città di fondazione bizantina) alla [[via Emilia]]. La linea era punteggiata da piccoli ''castra'', cioè presidi militari<ref>Norino Cani, ''Santi, guerrieri e contadini'', Il Ponte Vecchio, Cesena 2017, pag. 48.</ref>. Dall'esame cartografico e dal confronto con le foto satellitari si evince che l'abitato di Sant'Agata aveva le tipiche dimensioni (circa 160 x 160 metri) di un villaggio protetto da un fossato con argine<ref>Norino Cani, ''op.cit.'', pag. 53.</ref>.
 
Contemporanea al presidio è la [[pieve]], edificata come d'uso fuori le mura. Fu dedicata a Sant'Agata probabilmente in segno di buon augurio, poiché i bizantini avevano intitolato alla santa orientale la città di [[Catania]], la prima ad essere riconquistata all'inizio della loro campagna d'Italia<ref name="Cani, 2012">Norino Cani, ''Lugo e la Bassa Romagna tra Ostrogoti, Bizantini e Longobardi (V-VIII secolo)'', Lugo, 2012.</ref>. La pieve fu edificata a nord del ''castrum''.<ref>La sua costruzione viene fatta risalire al 740.</ref> Come negli altri centri del [[Nord Italia]] dell'epoca, ebbe una funzione sia religiosa sia civile. Dal nome della pieve trae origine il nome del centro abitato.<br/>
Nell'immediato dopoguerra si appassiona alla filosofia, leggendo [[Nietzsche]], [[Bergson]], [[Sartre]], la letteratura esistenzialista, e [[Heidegger]]. Si trasferisce nel [[1949]] a [[Parigi]] e nel [[1951]], al terzo tentativo, viene ammesso alla ''[[École Normale Supérieure]]'' (ENS), dove è suo ''tutor'' [[Althusser]] e fra gli insegnanti c'è già [[Michel Foucault]]. Nel [[1954]] consegue il diploma con una tesi sul problema della genesi nella filosofia di [[Husserl]].
<!--Il suo nome passò poi ad indicare il villaggio altomedievale. -->
Quando la pieve fu costruita il clima stava attraversando una fase di "ottimo". Ma a partire dal [[XIII secolo]] il clima cambiò nuovamente ed iniziò una [[Periodo caldo medievale|stagione calda]]. Gli effetti sul territorio furono disastrosi: il [[Santerno]] esondò ed allagò più volte il territorio circostante. La pieve di Sant'Agata, dopo essere stata allagata ripetute volte, venne abbandonata, tanto che a partire dal 1300 di essa non si ha più notizia. Fu sostituita dalla chiesa parrocchiale, situata dentro le mura<ref>Armanda Capucci, ''Storie di antiche Pievi, fra donazioni e debiti'', in «Giornale di massa», marzo 2018, p. 13. Si ritiene che la pieve sorgesse 1&nbsp;km a Nord dell'attuale piazza centrale del paese, nei pressi dell'attuale via Angiolina.</ref>.
 
Fin dai secoli [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo|XIII]] la pieve di S. Agata fece parte della [[Diocesi di Faenza]], cui appartiene tuttora. In quel periodo il territorio circostante era occupato prevalentemente da boschi: la ''Magnum forestum'' delle cronache medievali<ref>Tale area boschiva si estendeva dal [[Sillaro]] al [[Lamone (fiume)|Lamone]].</ref>.
Dopo aver vinto una borsa di studio per l'[[università Harvard]], si sposa e nel [[1957]] compie il servizio militare in [[Algeria]]. Nel [[1959]] svolge il suo primo intervento pubblico, sulla [[fenomenologia]] di Husserl, e negli anni successivi insegna alla [[Sorbona]], tenendo numerosi seminari soprattutto su [[Hegel]], Husserl e [[Heidegger]].
 
Tra il XIII e il [[XIV secolo]] Sant'Agata fu disputata dai signori locali, trovandosi, suo malgrado, al centro di scontri tra truppe avversarie. Tale periodo turbolento ebbe termine nel [[1440]], una delle date più significative della storia del paese. Il 23 settembre di quell'anno [[Papa Eugenio IV]] cedette in feudo alcune terre della Bassa Romagna, tra cui Sant'Agata, agli [[Estensi]] di [[Ferrara]] per 11.000 ducati d'oro. Il paese assunse quindi il nome di S. Agata Ferrarese, che conservò fino all'Unità d'Italia. Nel [[1487]] gli abitanti ottennero dagli Este lo Statuto<ref>Se ne conservano tuttora due copie nell'archivio storico comunale, rispettivamente dei primi del XVI secolo e del 1758. Lo Statuto regolò la vita dei santagatesi fino all'epoca napoleonica.</ref>, ovvero la raccolta delle leggi di autogoverno della città. L'abitato aveva una pianta ridotta; l'accesso al castello avveniva attraverso un'unica Porta; la fortificazione era circondata da un grande fossato, chiamato dagli abitanti "la Fossa" (dell'antico castello non rimane che uno dei due torrioni, l'attuale torre dell'orologio)<ref>{{cita web|url=http://www.romagnadeste.it/it/12-sant-agata-sul-santerno/i2257-torre-civica.htm|titolo=Torre Civica|accesso=19/04/2015}}</ref>. Nel recinto del castello fu edificata la chiesa arcipretale. In epoca successiva il fossato venne prosciugato (ciò accadde anche nei centri abitati circostanti, come [[Lugo (Italia)|Lugo]] e [[Bagnara di Romagna|Bagnara]]). La porzione dell'ex fossato antistante la porta cittadina divenne la piazza centrale del paese<ref>Armanda Capucci, ''Dalla "fossa" a piazza Umberto I'', Giornale di massa, aprile 2015.</ref>.
La sua fama crescente lo porta, nel [[1963]], a scontrarsi direttamente con Foucault, a causa delle critiche che Derrida muove alla sua ''Storia della follia''. La riconciliazione con Foucault avverrà solo nel [[1981]].
 
Dopo l'estinzione della dinastia estense, nel [[1598]], Sant'Agata, insieme ad altri territori nella Bassa Romagna, fu devoluta allo [[Stato Pontificio]], che la inserì nella neonata [[Legazione di Ferrara (1598-1796)|Legazione di Ferrara]].<br />
Nel [[1966]] tiene la prima di una lunga serie di conferenze negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove conosce [[Paul De Man]] e dove si afferma soprattutto come studioso della lingua e della scrittura. L'anno successivo escono le prime opere di grande diffusione, ''La scrittura e la differenza'', ''La voce e il fenomeno'' e ''Della grammatologia''; le sue conferenze gli assicurano una grande notorietà, ma Derrida, durante gli avvenimenti del [[1968]], preferisce restare defilato, irritato per gli aspetti più [[Ideologia|ideologici]] del movimento. In questo stesso periodo, a [[Parigi]], frequenta [[Maurice Blanchot|Blanchot]] e il poeta [[Paul Celan]].
Seguirono: la sottomissione all'esercito napoleonico nel [[1796]] e il ritorno sotto lo Stato Pontificio nel [[1815]].
 
In occasione della [[Prima guerra d'indipendenza italiana]] ([[1848]]) si arruolarono volontari ben 26 santagatesi.<br />
Sempre di più la sua attività filosofica si svolge a livello internazionale, viaggiando e tenendo conferenze in tutto l'Occidente, fra l'Europa (ad esempio in [[Germania]], [[Svizzera]]) e gli Stati Uniti, dove sempre più forte è la polemica con i [[Filosofia analitica|filosofi analitici]] e in particolare con [[John Searle|Searle]].
Con l'annessione delle Legazioni pontificie al [[Regno di Sardegna]] (1859), il comune di Sant'Agata fu incluso nella [[Provincia di Ravenna]] (annessione sancita con i [[Plebisciti risorgimentali#Plebisciti_del_1860|plebisciti del 1860]]).
 
===Dal 1861 ad oggi===
Essendo stata approvata una legge che aboliva, in Francia, l'insegnamento della filosofia nelle scuole, Derrida convoca nel [[1979]] i cosiddetti "Stati generali della filosofia", ovvero 1200 studiosi della materia, in una manifestazione di protesta; è in questa occasione che accetta per la prima volta di essere fotografato in pubblico.
Nel [[1863]], per Regio Decreto, il paese assunse l'attuale denominazione di Sant'Agata sul [[Santerno]]. Nel gonfalone del Comune compaiono: Sant'Agata, la torre civica e l'aquila degli Estensi.
 
Nel [[1866]] fu costruito il nuovo ponte di legno sul [[Santerno]]. Ai tempi dell'Unità d'Italia il fiume Santerno a sud del paese era caratterizzato da lunghe ed ampie anse, che rallentavano il corso dell'acqua. Nel giro di poco più di tre km, il fiume ne formava sei. In caso di piogge il livello del fiume poteva elevarsi fino ad [[esondazione|esondare]], con grave pericolo per la popolazione. Le anse a sud del paese furono eliminate tra il [[1885]] e il [[1888]], con la realizzazione del cosiddetto "drizzagno" (un raddrizzamento di circa 2,5 chilometri), insieme all'innalzamento degli argini su tutto il fiume<ref>L'alveo del ''Santerno Morto'', all'interno delle anse, costituisce oggi un serbatoio per le acque in eccesso del [[Canale dei molini di Imola]].</ref>. I lavori furono eseguiti dal Genio Civile della Provincia di Ravenna.
Sul finire del [[1981]] recatosi a [[Praga]] per tenere un seminario organizzato da [[Charta 77]], viene arrestato per motivi politici con la falsa accusa di detenzione di [[stupefacenti]]. Verrà rilasciato solo grazie all'intervento di [[François Mitterrand|Mitterrand]].
 
Alla fine dell'Ottocento la superficie agraria era coltivata solo in minima parte. Lo studioso [[Emilio Rosetti]], nella sua opera ''La Romagna. Geografia e storia'' (1894), aveva diviso il territorio agrario romagnolo in sei aree<ref>Le sei aree sono: Zona litoranea; Zona boschiva o del Pineto; Zona valliva; Zona risicola; Zona arativa nuda o delle Larghe; Zona arativa alberata.</ref>. Sant'Agata fu classificata, come Conselice, nella "Zona risicola", poiché la coltura prevalente era quella del [[Oryza sativa|riso]].
Si moltiplicano negli [[Anni 1980|anni ottanta]] le critiche all'oscurità e all'ambiguità del suo pensiero, ad esempio da parte di [[Jürgen Habermas]] e dei filosofi analitici; nel [[1992]] questi ultimi pubblicheranno una lettera sul ''[[The Times|Times]]'' di [[Londra]], per accusare Derrida di non essere un vero filosofo ma solo uno scrittore, e contesteranno perciò l'assegnazione della [[laurea honoris causa]] a [[Università di Cambridge|Cambridge]], avvenuta quello stesso anno.
 
All'inizio del [[XX secolo]] la popolazione viveva in condizioni modeste. Delle circa 400 famiglie che abitavano nel territorio del comune, pochissime erano definibili ricche.
Negli ultimi anni il pensiero di Derrida si concentra maggiormente sui temi [[Etica|etici]] dell'amicizia, della morte, e sulle questioni politiche, in particolare riguardo l'attualità del problema del [[terrorismo]] e del [[Medio Oriente]]; nel [[2003]] viene insignito della laurea honoris causa a [[Gerusalemme]]. La sua morte avviene l'anno dopo, nel [[2004]], in un ospedale parigino, a causa di un [[tumore al pancreas]] già in corso da lungo tempo.
 
Quanto al tipo di lavoro, la fetta più grossa della popolazione era dedita all'agricoltura. I piccoli proprietari, in tutto qualche decina di famiglie, possedevano in media dai 3 ai 4 ettari di terra. Nonostante la loro vita faticosa, erano considerati benestanti: infatti non dovevano dividere con nessun altro il frutto del loro lavoro, come invece accadeva ai coloni [[mezzadria|mezzadri]] e agli affittuari (che alla fine dell'anno dovevano corrispondere al proprietario del terreno una quota fissa). A Sant'Agata, come del resto in tutta la Bassa Romagna, mezzadri e affittuari rappresentavano la stragrande maggioranza dei lavoratori.
== La Decostruzione ==
 
La categoria più disagiata era senza dubbio quella degli operai e dei braccianti: lavoravano solo d'estate, nella [[mietitura]], nella [[trebbiatura]] e nella [[vendemmia]], e rimanevano disoccupati in inverno; molti di essi, inoltre, non erano nemmeno proprietari della casa in cui vivevano.
In un'intervista tarda, Derrida ha dichiarato che "la Decostruzione è la denaturalizzazione del naturale". La portata filosoficamente rivoluzionaria del pensiero derridiano è una delle forme più autentiche di radicalità filosofica: in esso nulla è accolto secondo un criterio d'evidenza, ma viene sottoposto all'impietosa dissoluzione della decostruzione. La decostruzione, lontana da ogni nichilismo, è una della forme più prorompenti dell'ermeneutica contemporanea che ha condotto all'esasperazione quel processo interpretativo che era stato cautamente adoperato già da Foucault e Nietzsche.
 
Alcune tappe dello sviluppo civico di Sant'Agata sono scandite dagli avvenimenti che seguono: - [[1901]] viene fondata la Cassa Rurale da 14 soci, tra cui don Antonio Randi; - [[1905]] viene inaugurato il nuovo ponte sul Santerno; - [[1924]] viene aperta la prima agenzia della Cassa di Risparmio di Ravenna; - [[1925]] giunge in paese la [[luce elettrica]]. La [[Ferrovia Lavezzola-Lugo|linea ferroviaria]] esisteva invece fin dal [[1888]]; - [[1926]] (il 16 giugno) viene inaugurato l'asilo infantile fondato da Giovanna Azzaroli; - [[1929]] vengono costruite le attuali Scuole elementari, inaugurate due anni dopo.
Prendendo spunto da alcuni motivi emergenti dalla fenomenologia di [[Edmund Husserl|Husserl]], dal pensiero di [[Martin Heidegger|Heidegger]] e dalla [[Strutturalismo (filosofia)|linguistica strutturalista]] di [[Ferdinand de Saussure|de Saussure]], nonché riprendendo temi propri alla riflessione di [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] e di [[Sigmund Freud|Freud]], Derrida ha elaborato un percorso filosofico, originale e provocatorio, che si caratterizza come [[decostruzione]] della "metafisica della presenza". Quest'ultima costituirebbe l'aspetto più evidente ed egemone della filosofia occidentale.
 
Le due guerre mondiali portarono lutti e privazioni anche ai Santagatesi: nella guerra [[Prima guerra mondiale|1915-1918]] si contarono 16 caduti in battaglia, 19 deceduti per malattie contratte al fronte e 5 dispersi. I danni causati dal [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] furono ancora più gravi: il paese venne quasi completamente distrutto dai bombardamenti (terribile l'ultimo del 9 aprile [[1945]]) e si ebbero 77 civili deceduti per fatti di guerra e 6 militari morti o dispersi sui vari fronti. Sant'Agata fu liberata il 10 aprile [[1945]]; i primi ad entrare furono i soldati inglesi e neozelandesi.
La presenza si decostruisce nel momento in cui se ne ridefinisce la portata: non scompare, ma gioca nell'antinomia tra la rivendicazione di una sua pienezza forte - da ridurre invece e affermare solo come pretesa idealizzante, ma appellativa e dunque imprescindibile - e la sfuggente ma essenziale complessità della sua struttura fondante (testo/interpretazioni; IO/inconscio strutturato; IO/ALTRI-TRADIZIONE).
 
Al referendum istituzionale del 1946 la Repubblica ottenne 1.169 voti, la monarchia 108.{{citazione necessaria|}}
Nel definire il suo approccio alla filosofia e al testo in generale, Derrida ha insistito nel mettere in guardia dal concepire la decostruzione semplicemente come un metodo d'interpretazione. La nozione di metodo, infatti, è stata elaborata nell'ambito di quella stessa filosofia che la decostruzione coinvolge e pertanto ne condivide taluni presupposti. La decostruzione non riguarda semplicemente l'approccio soggettivo alla materia d'indagine, poiché è ciò che accade alle "strutture" e alle istituzioni che nel complesso costituiscono una cultura; è la trasformazione di quelle stesse strutture e istituzioni. In questo senso si tratta di qualcosa che è "sempre già" incominciato nel momento in cui se ne può prendere atto. Se si considera l'implicazione circolare dell'elemento oggettivo e di quello soggettivo in gioco in un simile approccio, le analogie della decostruzione con l'[[ermeneutica]] filosofica sono evidenti. Tuttavia non mancano da parte di Derrida riserve critiche e prese di distanza rispetto a quei principi che mantengono l'ermeneutica aderente alla [[metafisica]] della presenza e al cosiddetto "[[logocentrismo]]".
 
Alle elezioni politiche del [[1948]], ottennero voti per il Senato: Fronte Popolare 604, [[Democrazia Cristiana]] 277, [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] 239. Per la Camera: Fronte Popolare 674, Democrazia Cristiana 425, P.R.I. 259.{{citazione necessaria|}}
La riflessione di Derrida ha esercitato qualche influenza in svariati campi del sapere, in particolare nell'ambito della [[letteratura]], del [[diritto]], dell'[[architettura]] e dell'[[arte]] in generale.
 
Il 5 dicembre [[1959]] il fiume Santerno ruppe l'argine in due punti e l'acqua invase il paese. Questa è stata, comunque, l'ultima alluvione registrata.
Per lo stile di scrittura, particolarmente complesso ed ellittico, da più parti il suo pensiero è stato ritenuto più vicino a una forma letteraria che a una rigorosa elaborazione filosofica. Le reazioni dei critici più autorevoli sono spesso state riprese dallo stesso Derrida in opere successive e fatte oggetto di analisi.
 
Nel [[1960]] Primo Mazzari fondò l'omonima distilleria, che rimane ancora oggi la fabbrica più conosciuta di Sant'Agata. Il secondo marchio più conosciuto, il Mobilificio Pirazzoli, sorse nel [[1966]]. L'edificio, a tre piani, spicca in un paese di tutte case basse. Per la sua altezza e la grande insegna luminosa posta sul tetto, lo si nota anche a qualche chilometro di distanza percorrendo la San Vitale, soprattutto perché svetta più in alto del ponte sul Santerno.
In Italia il suo pensiero fu diffuso da [[Gianfranco Dalmasso]] professore ordinario di Filosofia Teoretica presso l’[[Università degli Studi di Bergamo]].
 
Tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta si assistette in Italia ad una straordinaria trasformazione degli stili di vita, che coinvolse anche i piccoli centri abitati, tra cui Sant'Agata. Tra i mezzi di trasporto, la bicicletta finì in secondo piano. Si passò ai ciclomotori ([[Piaggio Vespa|Vespa]] su tutti) e poi alle automobili ([[Fiat 600]] e [[Fiat Nuova 500|500]]).
=== Il rapporto con la fenomenologia ===
 
Nel [[1967]] venne costruito il primo acquedotto cittadino. Nello stesso periodo fu completata l'illuminazione pubblica di vie e piazze. Al censimento del [[1971]] i santagatesi risultarono occupati come segue: il 27,2% nell'agricoltura; il 32,5% nell'industria ed il 40,3% nel terziario. Si poté notare un progressivo inurbamento della popolazione: tra il 1951 e il 1971 la quota degli abitanti residenti nel centro urbano passò dalla metà ai due terzi. Al [[referendum sul divorzio]] del [[1974]], il fronte del no vinse con 1.024 voti contro 462 sì.
I primi lavori di Derrida si situano all'interno del dibattito fra [[storicismo]] e [[strutturalismo (filosofia)|strutturalismo]] impostosi negli [[Anni 1940|anni quaranta]] e [[Anni 1950|cinquanta]], e riguardano in particolare le soluzioni al problema della genesi delle idee (genesi storica o metastorica, ovvero strutturale?) esposte da [[Husserl]] nella sua filosofia. Com'è noto, Husserl riteneva di poter dedurre la sussistenza di un io [[trascendentale]], cui corrisponderebbe una [[logica]] pura, cui si potrebbe accedere attraverso un processo di riduzione a partire dalle condizioni empiriche della conoscenza effettiva del soggetto. La critica di Derrida a questa impostazione resterà un motivo di fondo e fondativo del suo pensiero: per il filosofo francese, un trascendentale puro non può che essere totalmente astratto e vuoto, quindi indifferente alla storia; il vero trascendentale non può che quindi convivere con il reale pur non essendone direttamente determinato, in altre parole si tratta di un a priori materiale(riempito di contenuti) e non formale: la decostruzione, intesa come analisi dell'esperienza che ne esibisce le strutture necessarie, è a sua volta anche una costruzione, ovvero l'esibizione delle condizioni a priori celate nel mondo e che lo rendono possibile.
 
Il 10 giugno [[2003]] è stato inaugurato il nuovo ponte sul Santerno, dotato di piste ciclabili e posto più in alto rispetto al precedente.
=== La questione dell'animalità ===
Per Derrida la «questione dell'animalità» rappresenta «il limite su cui sorgono e prendono forma tutte le altre grandi questioni [...]. I rapporti tra uomini e animali ''dovranno'' cambiare. E ''dovranno'' farlo nella duplice accezione di questo termine, nel senso di una necessità "[[Ontologia|ontologica]]" e di un dovere "[[etico]]"».<ref>Jacques Derrida, Élisabeth Roudinesco, ''Quale domani?'', traduzione di G. Brivio, Bollati Boringhieri, Milano 2004, pp. 93 e 95.</ref> Finora agli animali non abbiamo negato la facoltà di parlare, ma la possibilità di risponderci (rispondere ''a'') rendendoci responsabili (rispondere ''di''), in maniera da dar corpo alla riflessione con e su l'Altro.<ref>Jacques Derrida, ''L'animale che dunque sono'', traduzione di M. Zannini, Jaca Book, Milano 2006, pp. 173-198.</ref> Occorre non «limitarsi a sottolineare che, guardando meglio, ciò che viene attribuito al "proprio dell'uomo" appartiene anche ad altri esseri viventi, ma anche, al contrario, che ciò che viene attribuito al proprio dell'uomo non gli appartiene in modo puro e rigoroso, e che bisogna quindi ristrutturare tutta la problematica»<ref>Jacques Derrida, ''La Bestia e il Sovrano'', vol. 1 (2001-2002), traduzione di G. Carbonelli, Jaca Book, Milano 2009, p. 85.</ref>.
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
== Critiche ==
*La '''chiesa arcipretale'''. L'edificio attuale è stato costruito su una chiesa precedente. La chiesa fu edificata nel [[1881]] per volere di monsignor Ercole Rambelli, arciprete dal 1874 al 1916. Il progetto fu affidato all'architetto [[Vincenzo Pritelli]] di [[Faenza]] che si ispirò, per la realizzazione dell'opera, allo stile [[neoclassico]], in voga nel XIX secolo. La pianta è a croce latina, con abside semicircolare. La facciata, in pietra a vista, si sviluppa in verticale, terminando con un frontone triangolare. L'interno è a navata unica con nicchie laterali. Nella chiesa vi sono sette altari; il maggiore è dedicato a Sant'Agata Vergine e Martire, raffigurata nella [[pala d'altare]] opera del pittore massese [[Orfeo Orfei]] (fine XIX secolo). Nel [[1892]] fu ultimato il campanile, ancora su progetto del Pritelli. Nel [[1944]] il pittore [[Umberto Folli]], anch'egli di [[Massa Lombarda]], dipinse la volta del presbiterio.
Le principali critiche rivolte al pensiero di Derrida riguardano, da un lato, come detto, l'accusa di oscurità con cui egli espone i suoi concetti; oscurità che i critici considerano sinonimo di arbitrarietà, ovvero di mancanza di rigore filosofico; dall'altro canto, la centralità del tema della decostruzione nella filosofia di Derrida, ha spinto alcuni a ritenere il suo un pensiero [[nichilismo|nichilista]], che esita nello [[scetticismo filosofico|scetticismo]] e nel [[solipsismo]] più assoluti, giacché la decostruzione mostrerebbe l'infondatezza e la precarietà di tutta la tradizione del pensiero occidentale. A queste critiche Derrida replica che il suo decostruzionismo è affermativo, produttivo, e non mira a togliere fondamento ai concetti, ma solo a esibire le modalità del loro sviluppo e funzionamento.
[[File:Torre dell'orologio di Sant'Agata sul Santerno.jpg|thumb|upright=0.6|La torre civica]]
*La '''torre civica''', detta anche Torre dell'orologio, fu costruita sull'antica porta di accesso al castello medievale. Il castello sorse nei primi secoli dopo il Mille. La costruzione era cinta da solide mura che formavano un quadrilatero circondato da un grande fossato. La chiesa arcipretale venne costruita nel recinto del castello. Lo spazio circondato dall'antica Fossa costituisce oggi la piazza principale del paese, Piazza Umberto I. Sovrasta la torre, fin da tempi remoti, la ''campana dell'orologio''. Certamente era già stata costruita prima del [[1487]], data a cui risale il primo Statuto cittadino. La campana, detta ''della ragione'', serviva per chiamare a raccolta i cittadini che governavano il paese e si è conservata fino ai giorni nostri. Si narra che l'attraversare il grande arco della Torre "sorridente" durante i rintocchi della campana porti felicità.
*Il '''municipio''' si trova in piazza Garibaldi, un tempo piazza Maggiore, entro la cerchia delle mura. In origine faceva parte del fabbricato del castello: i muri perimetrali recano ancora tracce dei suoi contrafforti obliqui. L'edificio ha sempre avuto un prevalente utilizzo pubblico. Presso il municipio sono conservati gli Statuti: due antichi e preziosi codici, uno dei quali in pergamena con pregevoli miniature; contengono in 4 libri le leggi che il duca di Ferrara [[Ercole I d'Este|Ercole I]] emanò per S. Agata nel [[1487]]. Il primo libro prescrive le modalità con cui dev'essere formato il governo cittadino e quali sono i suoi poteri; il secondo libro riguarda le cause civili e i reati contro il patrimonio; il terzo tratta dei reati contro la persona; il quarto e ultimo libro si occupa dell'agricoltura e dell'allevamento, attività su cui si reggeva l'economia del paese<ref>Armanda Capucci, ''Un paese fra razzie, battaglie e codicilli'', in «Giornale di massa», maggio 2019, p. 17.</ref>.
 
==Società==
[[Nikos Salingaros]] critica aspramente il decostruttivismo in architettura e della sua applicazione a-critica della filosofia del post-strutturalismo. Nel suo saggio ''The Derrida Virus''<ref>[http://journal.telospress.com/cgi/reprint/2003/126/66 ''The Derrida Virus'']</ref> egli sostiene che le idee di Jaques Derrida, applicate in modo poco critico, costituiscono un “virus” di informazione che distrugge il pensiero logico e la conoscenza. Salingaros utilizza il modello del "[[meme]]", già introdotto da [[Richard Dawkins]] per interpretare la trasmissione delle idee. Nel fare ciò egli offre un modello che conferma le precedenti affermazioni del filosofo [[Richard Wolin]] secondo le quali la filosofia di Derrida è in senso logico nichilista.
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Sant'Agata sul Santerno}}
----
===Popolazione===
Variazione della popolazione residente a Sant'Agata sul Santerno dal 2007 al 2011.
{| class="wikitable"
|- bgcolor=lightblue
! Data
! Abitanti
! Variazione
! Italiani
! Variazione
! Stranieri
! Variazione
|-
| 31/12/2007
| 2.570
|
| 2.342
|
| 228 (8,9%)
|
|-
| 31/12/2011
| 2.861
| + 11,3%
| 2.533
| + 8,15%
| 328 (11,46%)
| + 43,85%
|}
Fonte: Servizi Demografici Unione Comuni della Bassa Romagna.
 
===Etnie e minoranze straniere===
I maggiori esponenti della filosofia [[Europa continentale|continentale]] ([[Jürgen Habermas|J. Habermas]] e [[Karl-Otto Apel|K.O. Apel]]) si sono sempre schierati contro i principi della decostruzione e del decostruzionismo e hanno proposto, al contrario, l'idea di una dialettica progressiva tra la comunità storica e ideale degli interpreti che miri alla progressiva risoluzione dei conflitti economico e sociali attraverso i principi di un'etica della comunicazione, ovvero di una strategia discorsiva pienamente democratica.<ref>F. Dal Bo, ''Società e discorso. L’etica della comunicazione'' in Karl Otto Apel e Jacques Derrida, con un inedito di Jacques Derrida: ''I limiti del consenso'', Mimesis, Milano, 2002. ISBN 88-8483-057-5.</ref>
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 313 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
*[[Marocco]] 85 3,04%
*[[Romania]] 80 2,86%
*[[Pakistan]] 28 1,00%
 
===Religione===
All'interno della cosiddetta [[Science wars|"Guerra della Scienza"]] il nome di Derrida compare spesso tra i bersagli contro cui esponenti del mondo scientifico si scagliano per denunciare l'impiego superficiale e decontestualizzato di importanti risultati della fisica moderna <ref>[[Alan Sokal]], [[Jean Bricmont]], ''Imposture intellettuali. Quale deve essere il rapporto tra filosofia e scienza?'', Garzanti, Milano 1999.</ref>(attenenti perlopiù al [[principio di indeterminazione di Heisenberg]]) da parte dei principali filosofi post-moderni per una decostruzione tendenziosa dell'epistemologia moderna, decostruzione viziata dall'evidente incomprensione di risultati e metodo scientifico.
Nel comune di S. Agata sul Santerno è presente una [[parrocchia]] facente parte della [[Diocesi di Faenza]]. Si ritiene che il suo culto provenga da Bisanzio. [[Sant'Agata|Agata]] è infatti una santa di origine orientale: si diffuse in Italia (a partire da [[Catania]]) proprio nel periodo bizantino<ref name="Cani, 2012"/>.<br/>
La Santa diede il nome alla [[pieve]], che passò ad indicare il centro abitato già in epoca altomedievale.
 
==Cultura==
== Opere principali ==
===Biblioteche e musei===
* ''Introduction à "L'origine de la géométrie" de Edmund Husserl'', 1962; trad. it. di C. Di Martino, ''Introduzione a Husserl "L'origine della geometria"'', [[Jaca Book]], Milano 1987/2008.
La biblioteca attuale è stata inaugurata nei primi [[anni 1980]]; è intitolata al filosofo Loris Ricci Garotti. Dal [[2013]] ha sede in piazza Ercole Rambelli.<br/>
* ''De la grammatologie'', 1967; trad. it. di R. Balzarotti, F. Bonicalzi, G. Contri, G. Dalmasso, A.C. Loaldi, ''Della grammatologia'', Jaca Book, Milano 1968/2006.
Le conferenze e gli incontri pubblici si svolgono alla ''Ca' d'e' Cuntaden'' (storico edificio costruito ai primi del Novecento), inaugurata il 17 ottobre [[1998]].
* ''L'écriture et la différence'', 1967; trad. it. di G. Pozzi, ''La scrittura e la differenza'', Einaudi, Torino 1971.
===Eventi e ricorrenze===
* ''La voix et le phénomène. Introduction au problème du signe dans la phénoménologie de Husserl'', 1967; trad. it. e cura di G. Dalmasso, ''La voce e il fenomeno. Introduzione al problema del segno nella fenomenologia di Husserl'', Jaca Book, Milano 1968/2001.
* 5 febbraio: Festa della Patrona [[Sant'Agata]];
* ''Marges – de la philosophie'', 1972; trad. it. di M. Iofrida, ''Margini – della filosofia'', Einaudi, Torino 1997.
* Quarta domenica dopo Pasqua: Festa del Compatrono [[San Vincenzo Ferreri]].
* ''Glas'' 1974; trad. it. di S. Facioni, Bompiani 2006.
* ''La farmacia di Platone'', trad. it. di R. Balzarotti, Jaca Book, Milano 1985/2007
* ''De l'esprit. Heidegger et la question'', 1987; trad. it. di G. Zaccaria, ''Dello spirito. Heidegger e la questione'', Feltrinelli, Milano 1989.
* ''La disseminazione'', Jaca Book, Milano 1989.
* ''Il problema della genesi nella filosofia di Husserl'', Jaca Book, Milano 1992.
* ''Spectres de Marx'' 1993; trad. it. di G. Chiurazzi, ''Spettri di Marx'', Cortina, Milano 1994.
* ''Force de loi. Le Fondement mystique de l’autorité'' 1994; trad. it. di A. Di Natale, ''Forza di legge'', Boringhieri Torino 2003.
* ''Memorie ''per Paul de Man''. Saggio sull'autobiografia'', S. Petrosino (a cura di), Jaca Book, Milano 1996.
* ''Il segreto del nome. Chora, Passioni, Salvo il nome'', trad. it. di F. Garritano, Jaca Book, Milano 1997/2005.
* ''Addio a Emmanuel Lévinas'', trad. it. di S. Petrosino e M. Odorici, Jaca Book, Milano 1998/2007.
* ''Paraggi. Studi su Maurice Blanchot'', trad. it. di S. Facioni, Jaca Book, Milano 2000.
* ''Donare la morte'', trad. it. di L. Berta, Jaca Book, Milano 2002/2009.
* ''Economimesis. Politiche del bello'', trad. it. di F. Vitale, Jaca Book, Milano 2005.
* ''Ogni volta unica, la fine del mondo'', trad. it. M. Zannini, Jaca Book, Milano 2005.
* ''L'animal que donc je suis'' 2006; trad. it. di G. Dalmasso, ''L'animale che dunque sono'', Jaca Book, Milano 2006.
* ''Adesso l'architettura'' 2008; trad. it. di F. Vitale, H. Scelza, Libri Scheiwiller, Milano 2008.
* ''Psyché. Invenzioni dell'altro. Volume 1'', trad. it. di R. Balzarotti, Jaca Book, Milano 2008.
* ''La lingua che verrà'' (con H. Cixous), trad. it. di A. Mirizio, [[Meltemi Editore]], Roma, 2008.
* ''La bestia e il sovrano. Volume I (2001-2002). Seminari di Jacques Derrida'', trad. it. di G. Carbonelli, Jaca Book, Milano, 2009, ISBN 978-88-16-40894-4
* ''Psyché. Invenzioni dell'altro. Volume 2'', trad. it. di R. Balzarotti, Jaca Book, Milano 2009.
* ''Marx & Sons. Politica, spettralità, decostruzione'', Mimesis, Milano 2008.
* ''Derridabase'' a cura di E. Ferrario, traduzione di D. De Santis e F. Viri, Lithos, Roma, 2008, ISBN 978-88-89604-45-8.
* "Il fattore della verità", traduzione di Francesco Zambon, Adelphi, 2010.
 
==Infrastrutture e trasporti==
== Note ==
[[File:Tra Sillaro e Santerno con la Bastia.png|thumb|Mappa del territorio tra Sillaro e Santerno con l'indicazione della «Bastia» come toponimo (1830).]]
<references/>
La «Bastia» e la «San Vitale» sono le due strade storiche che si incrociano a Sant'Agata.<br />
== Bibliografia ==
La '''Via Bastia''' è una delle strade più antiche della Bassa Romagna. Le sue origini affondano nel Medioevo. La strada parte dal centro abitato e procede verso nord costeggiando il fiume Santerno fino alla sua immissione nel [[Reno]]. Nel [[1395]], quando il Santerno spagliava ancora nelle valli, i soldati di [[Nicolò III d'Este]] avevano costruito una ''bastiglia'', cioè un baluardo difensivo, nel punto di confluenza tra Reno (all'epoca [[Po di Primaro]]) ed il canale artificiale Zaniolo, ad ovest del Santerno<ref>Secondo Lucio Donati, invece, il nome deriverebbe da una struttura difensiva o di presidio edificata a Ca' di Lugo, cioè nel tratto iniziale della strada. Cfr. Lucio Donati, ''Origine di Massa Lombarda e del suo territorio'', opuscolo, Faenza 2010.</ref>. Sede di un ''rastellum'' dai consistenti pedaggi, finì sotto il controllo degli Estensi verso il 1433<ref>{{cita web|url=https://filese.blogspot.it/2008/04/romagna-romagnola-e-confine.html|titolo=L'irôla de' «Filés»|accesso=20 agosto 2017}}</ref>. Nel [[1460]] i ferraresi deviarono il Santerno fino a condurlo nel Po di Primaro e la Via Bastia assunse l'attuale importanza, data dal fatto che si trovò a fiancheggiare il fiume per tutto il suo corso.<br />
* [[Silvano Petrosino]], ''Jacques Derrida e la legge del possibile. Un'introduzione'', Guida, Napoli 1983 e Jaca Book, Milano 1997.
La '''Via San Vitale'''<ref>Gli storici hanno ormai abbandonato l'ipotesi di un'origine antica della San Vitale e respingono anche l'idea che esistesse nel Medioevo una "Via Salaria" che da Ravenna giungesse a Bologna.</ref> è l'asse principale di collegamento terrestre tra [[Ravenna]] e [[Bologna]]. Fino a tutto il [[XVIII secolo]], la direttrice preferita per i collegamenti Ravenna-Bologna era stata la via fluviale, in quanto Ravenna era ben inserita nel sistema fluviale [[Reno (Italia)|Reno]]-[[Po di Primaro]].<br />
* Caterina Resta, ''Pensare al limite. Tracciati di Derrida'', [[Guerini e Associati]], Milano 1990.
Ancora nel 1801 sul fiume Santerno non esisteva il ponte: infatti, localmente, la strada era denominata "Via Pubblica che va al passo della Barca". La san Vitale emerse come importante via di collegamento nel corso del [[XIX secolo]], quando le opere di bonifica resero più stabili i collegamenti via terra.
* Marco Salvioli, ''Il Tempo e le Parole. [[Ricoeur]] e Derrida a “margine” della fenomenologia'', ESD, Bologna 2006
* M. Telmon, ''La differenza praticata. Saggio su Derrida'', Jaca Book, Milano 1997.
* [[Giovanni Fornero]], ''Jacques Derrida'', capitolo per il ''volume D tomo 2'' di ''Protagonisti e Testi della filosofia'', di [[Nicola Abbagnano]] e Giovanni Fornero (nuova edizione a cura di G. Fornero), pp.&nbsp;407–24, 2000.
* F. Dal Bo, ''Società e discorso. L’etica della comunicazione in Karl Otto Apel e Jacques Derrida'', con un inedito di Jacques Derrida: I limiti del consenso, Mimesis, Milano, 2002, ISBN 88-8483-057-5.
* Caterina Resta, ''L'evento dell'altro. Etica e politica in Jacques Derrida'', Bollati Boringhieri, Torino 2003.
* {{en}} [[Kevin Hart (poeta)|Kevin Hart]], Yvonne Sherwood ''Derrida and Religion: Other Testaments'', 2004.
* [[Maurizio Ferraris]], ''Introduzione a Derrida'', Laterza, Roma Bari 2005.
* [[Leonardo Caffo]], [[Maurizio Ferraris]], ''Jackie D''., Graphe, Perugia 2014.
* G. Dalmasso (a cura di), ''A partire da Jacques Derrida. Scrittura, decostruzione, ospitalità, responsabilità'', Jaca Book, Milano 2007
* P. D'Alessandro e A. Potestio (a cura di), ''Jacques Derrida. Scrittura filosofica e pratica di decostruzione'', LED Edizioni Universitarie, Milano 2008, ISBN 978-88-7916-387-3
 
Una moderna [[pista ciclabile]] collega il paese con la vicina [[Lugo (Italia)|Lugo]], distante 4&nbsp;km. Nel [[2016]] è stata aperta un'altra pista ciclabile in direzione [[Massa Lombarda]]<ref>{{cita web|url=http://www.romagnagazzette.com/2016/01/06/santagata-sul-santerno-lavori-pubblici-terminata-la-pista-ciclabile-sulla-san-vitale-lato-nord/|titolo=Sant'Agata sul Santerno. Lavori pubblici. Terminata la pista ciclabile sulla San Vitale lato nord|accesso=20/01/2016}}</ref>.
== Voci correlate ==
* [[Decostruzione]]
* [[Grammatologia]]
* [[Disseminazione del senso]]
* [[Logocentrismo]]
* [[Peter Szendy]]
* [[Post-strutturalismo]]
* [[Postmodernismo]]
* [[ L'Eidos del Mondo]]
 
== Altri progettiAmministrazione ==
I Comuni di Sant'Agata sul Santerno, [[Alfonsine]], [[Bagnacavallo]], [[Bagnara di Romagna]], [[Conselice]], [[Cotignola]], [[Fusignano]], [[Lugo (Italia)|Lugo]] e [[Massa Lombarda]] formano insieme l'[[Unione dei comuni della Bassa Romagna]].
{{interprogetto|commons=Category:Jacques Derrida|q}}
 
===Sindaci precedenti===
== Collegamenti esterni ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|1864<ref>Sindaco nominato dal re.</ref>|1873|Carlo Gieri||[[Sindaco]]|dimissionario (1873)}}
{{ComuniAmminPrec|1873|1875|Aderito Farina||[[Sindaco]]|facente funzioni}}
{{ComuniAmminPrec|1875|1879|Ugo Gieri||[[Sindaco]]|dimissionario (1879)}}
{{ComuniAmminPrec|1879||Costante Scardovi||[[Sindaco]]|Facente funzioni}}
{{ComuniAmminPrec|1879|1882|Francesco Farina||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1882|1884|Ugo Gieri||[[Sindaco]]|(secondo mandato)}}
{{ComuniAmminPrec|1884|1885|Carlo Ricci||[[Sindaco]]|dimissionario (1885)}}
{{ComuniAmminPrec|1885|1890|Francesco Farina||[[Sindaco]]|Facente funzioni}}
{{ComuniAmminPrec|1890<ref>Elezione del sindaco da parte del consiglio comunale (legge 30/12/1888, n. 5865).</ref>|1894|Francesco Farina||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1894|1895|Casimiro Dalle Vacche||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1895||Angelo Tampieri||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1895|1902|Domenico Scardovi|moderati|[[Sindaco]]|confermato (nel 1900?)}}
{{ComuniAmminPrec|1902|1905|Demetrio Gieri||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1905|1914|Remigio Ricci Bitti|repubblicani e socialisti|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1914|1920|Luigi Azzaroli|moderati|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1920|1922|Luigi Bordini||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1923|1924|Luigi Scardovi||[[Sindaco]]|dimissionario (1924)}}
{{ComuniAmminPrec|1924||Antonio Vernocchi||[[Sindaco]]|Facente funzioni}}
{{ComuniAmminPrec|1925<ref>Podestà nominato dal re.</ref>|1932|Luigi Scardovi||[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1932|1936|Angelo Giuseppe Avveduti||[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1936|1943|Tomaso Marzetti||[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1944||Antonio Vernocchi||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|aprile 1945|ottobre 1945|Adriano Venturini||[[Sindaco]]<ref name="ref_A">Nominato dal prefetto su indicazione del [[Comitato di Liberazione Nazionale]].</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|ottobre 1945|marzo 1946|Achille Brunetti||[[Sindaco]]<ref name="ref_A" />|}}
{{ComuniAmminPrec|1946<ref>Elezione del sindaco da parte del consiglio comunale. Normativa ufficializzata con il d.p.r. 16/5/1960, n. 570.</ref>|1950|Tomaso Penazzi|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1951|1954|Giacomo Drei|[[Partito Comunista Italiano|PCI]] e [[Partito Socialista Italiano|PSI]]<ref>Riuniti nell'Alleanza Democratica Popolare.</ref>|[[Sindaco]]|dimissionario (1954)}}
{{ComuniAmminPrec|23/04/1954|1956|Egidio Mazzini|PCI|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1956|1964|Dino Landi||[[Sindaco]]|confermato nel 1960}}
{{ComuniAmminPrec|1964|1970|Egidio Mazzini|PCI-[[PSIUP]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1970|1977|Raffaele Biondi|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco]]|<small>Confermato nel 1975.<br />Dimissionario nel 1977.</small>}}
{{ComuniAmminPrec|15/04/1977|1980|Amalio Ricci Garotti|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|Vicesindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1980|1985|Amalio Ricci Garotti|PCI-PSI|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|3 giugno [[1985]]|12 marzo [[1989]]|Romano Ricci Mingani|PCI|[[Sindaco]]|<small>dimissionario</small>}}
{{ComuniAmminPrec|13 marzo [[1989]]|6 maggio [[1990]]|Maria Landa Biondi|[[Partito Comunista Italiano|Partito Comunista]]|Vicesindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|7 maggio [[1990]]|25 aprile [[1995]]|Maria Landa Biondi|[[Partito Comunista Italiano|Partito Comunista]]|[[Sindaco]]|<small>Confermata il 7 maggio 1990.</small>}}
{{ComuniAmminPrec|26 aprile [[1995]]<ref>Elezione del sindaco a suffragio diretto (legge 25/3/1993, n. 81)</ref>|14 giugno [[2004]]|Luigi Antonio Amadei|Insieme per S.Agata <br />(lista civica indipendente)|[[Sindaco]]|<small>Confermato il 22 giugno 1999.</small>}}
{{ComuniAmminPrec|15 giugno [[2004]]|7 giugno [[2009]]|Franca Proni|Insieme per S.Agata|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|8 giugno [[2009]]|25 maggio [[2014]]|Luigi Antonio Amadei|Insieme per S.Agata|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Enea Emiliani|Inizio=26 maggio [[2014]]|Fine=27 maggio [[2019]]|Carica=[[Sindaco]]|Partito=Insieme per S.Agata|Note=<small>Confermato il 27 maggio 2019.</small>}}{{ComuniAmminPrecFine}}
 
===Gemellaggi===
'''Generale'''
* {{Gemellaggio|Francia|Eybouleuf}}
* [http://www.signosemio.com/derrida/derrida.asp www.signosemio.com - Signo - Biografia di Jacques Derrida e la presentazione della sua teoria semiotica] (francese e inglese)
* {{Gemellaggio|Francia|La Geneytouse}}
* [http://www.atelierleonhardt.de/derrida.htm Pagina del premio Adorno]
* {{Gemellaggio|Francia|Saint-Denis-des-Murs}}
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/jacques-derrida/ Derrida ‹dëridà›, Jacques] la voce nella ''Enciclopedia Italiana'', edizione online, sito treccani.it. <small>URL visitato il 23/10/2011</small>
* {{Gemellaggio|Francia|Royères}}
(I quattro comuni fanno parte della comunità di comuni di Noblat, nell'[[Alta Vienne]])
 
==Sport==
'''Testi on-line'''
;Calcio
* [http://www.jacquesderrida.com.ar/frances/differance.htm La Différance]
Fino all'annata 2012/13 la società calcistica locale, la S. C. Santagatese<ref>Fu fondata il 25 luglio 1964.</ref> (affiliata alla società imolese [[Enrico Ravaglia|ASD Chicco Ravaglia]]), ha disputato il campionato di [[Eccellenza Emilia-Romagna]].
* [http://www.jacquesderrida.com.ar/frances/signature.htm Singnature, Événement, Contexte]
* [http://www.jacquesderrida.com.ar/frances/benjamin_adorno.htm Fichus]
 
Nel 2014 è stata fondata l'Asd Santagata Sport la cui prima squadra milita nel campionato di seconda categoria
'''Articoli'''
* [http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=5ZOEH ''Derrida, la verità sottosopra''], di Beppe Sebaste per ''[[l'Unità (quotidiano)|l'Unità]]'', 10 ott. 2004, p.&nbsp;1.
* [http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=5ZOKS ''Derrida: scripta manent''], di Maurizio Ferraris per il ''[[Sole 24 ore]]'', 10 ott. 2004, p.&nbsp;37.
* [http://www.hydra.umn.edu/derrida/jdalf.html Bibliografia di e su Derrida]
 
==Note==
'''Video'''
<references/>
* [http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=3496 ''Lectio Magistralis''] di [[Carlo Sini]] su ''La Différ''a''nce'' di Jacques Derrida, [[Arcoiris TV]], luglio 2002
 
* [http://www.sens-public.org/article.php3?id_article=297 ''Jacques Derrida : le peut-être d'une venue de l'autre-femme'' (decostruzione, "phallogocentrisme"), Carole Dely. Testo francese e trauduction in inglese, Revue ''Sens Public'']
==Bibliografia==
* [http://www.youtube.com/watch?v=zxMHXST56Pw Intervista a Derrida su Essere e Tempo - sottotitolata in italiano]
* Statuto della terra di Sant'Agata, Libri IV, 1487, traduzione a cura di Armanda Capucci;
* [http://www.conoscenza.rai.it/site/it-IT/?ContentID=741&Guid=a30cbd1bbbdc47fc9f22578a7b0898a2 Intervista a Derrida, in italiano e in francese, sulla storia della menzogna.] L'intervista fa parte dell'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche.
* Giovanni Baldini, Armanda Capucci, ''Ti racconto il Novecento'', Walberti, Lugo, 2005;
* Armanda Capucci, Antonio Taglioni, ''Nello specchio dei ricordi'', Comune di S. Agata s/S, 1995
* Armanda Capucci, Antonio Taglioni, ''Un ponte fra passato e futuro'', Walberti, Lugo, 2004;
* (a cura della Comunità parrocchiale), ''Un prete e la sua gente. Mons. Giovanni Ceroni'', Walberti, Lugo, 1991;
* "Arte e fede nelle icone della Pieve di S. Agata sul Santerno" (opuscolo), 2006
 
==Voci correlate==
* [[Romagna d'Este]]
* [[Diocesi di Faenza-Modigliana]]
* [[Sant'Agata]]
* [[Santerno]]
* ex [[Strada statale 253 San Vitale]]
* [[Stazione di Sant'Agata sul Santerno]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{ControlloComuni della provincia di autoritàRavenna}}
{{portale|Romagna}}
{{Portale|biografie|filosofia}}
 
[[Categoria:TeoriciSant'Agata deisul dirittiSanterno| animali]]