Amilcare II e Tadeusz Borowski: differenze tra le pagine

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{{Bio
|Nome = AmilcareTadeusz
|Cognome = Borowski
|PostCognome = ([[Associazione fonetica internazionale|IPA]]: {{IPA|[taˈdɛuʂ bɔˈrɔfskʲi]}})
|PreData = {{lang-grc|᾿Αμίλκας}} {{latino|Hamilcar}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = CartagineŽytomyr
|GiornoMeseNascita = 12 novembre
|AnnoNascita = IV sec. a.C.1922
|LuogoMorte = Varsavia
|GiornoMeseMorte = 1º giugno
|AnnoMorte = 312 a.C.1951
|Epoca = 1900
|Attività = condottieroscrittore
|Nazionalità = cartaginese
|Attività2 = poeta
|FineIncipit =è stato [[suffeta]] di Cartagine durante la [[tirannide]] di [[Agatocle]], fino al 312 a.C.; anno in cui venne segretamente processato dalla propria patria e condannato a morte, a sua insaputa, per presunta complicità con il dinasta Agatocle.
|Attività3 = giornalista
|Punto = no
|Nazionalità = cartaginesepolacco
|PostNazionalità = , sopravvissuto all'internamento nei [[Campo di concentramento di Auschwitz|campi di concentramento di Auschwitz]] e [[Campo di concentramento di Dachau|Dachau]]
|Immagine = Tadeusz Borowski.jpg
}}
 
== Biografia ==
Tadeusz Borowski nacque a [[Žytomyr]], nell'allora [[Repubblica Socialista Sovietica Ucraina|Ucraina sovietica]], il 12 novembre del [[1922]] da una famiglia facente parte della [[Polacchi|minoranza polacca]] della regione. Nel [[1926]], quando non ha che quattro anni d'età, Borowski venne repentinamente allontanato dal padre e dalla madre, che furono deportati rispettivamente in un [[gulag]] della [[Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di Carelia|Carelia]] ed in un [[campo di concentramento]] nei pressi del fiume [[Enisej]], nella [[Siberia|Siberia centrale]], durante il periodo delle collettivizzazioni forzate [[stalin]]iane. Poté ricongiungersi con i genitori soltanto nel [[1936]], all'età di quattordici anni, con i quali abbandonò poi l'[[Unione Sovietica]], riparando in [[Polonia]] grazie all'intervento della divisione polacca della [[Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale|Croce Rossa]].
 
Borowski studiò più o meno regolarmente sino al [[1940]], quando ottenne il [[diploma]] e s'iscrisse all'[[Università di Varsavia]], nel bel mezzo dell'[[Campagna di Polonia|occupazione nazista]] (iniziata nel [[1939]]). Lì studiò e si appassionò sinceramente di [[Letteratura]], iniziando a valutare la possibilità di diventare un [[giornalista]]. Cominciò quindi a collaborare clandestinamente con alcuni piccoli quotidiani e giornali di bassa tiratura ed a comporre le sue prime poesie.
Amilcare II aveva tenuto fin dal principio una condotta cauta nei confronti delle nuove lotte politiche scoppiate all'interno di Siracusa dopo la morte di [[Timoleonte]] e aveva inizialmente offerto l'appoggio all'[[oligarchia]] siracusana; in seguito si era scherato con [[Sosistrato di Siracusa]] contro i democratici capitanati da Agatocle. Successivamente stipulò la pace con lo [[stratego]] [[Corinto|corinzio]] [[Acestoride di Cortinto|Acestoride]], che era stato chiamato dai Siracusani per tentare di pacificare il conflitto fratricida della pentapolis.<ref>{{Cita|Diod. Sic.|XIX 5, 1-4}}.</ref>
 
Nel [[1943]] fu arrestato dalla [[Gestapo]] e deportato, dopo una breve detenzione presso il locale penitenziario ''Pawiak'', dapprima ad [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]], poi a [[Campo di concentramento di Natzweiler|Natzweiler-Struthof]] ed infine a [[Campo di concentramento di Dachau|Dachau]]. Visse tra i prigionieri [[slavi]] in condizioni terribili; questa esperienza fu essenziale per la stesura di quasi tutte le sue opere. Colpito dalla [[polmonite]], fu trasferito in un ospedale del campo, sede di alcuni dei famigerati [[Esperimenti nazisti su esseri umani|esperimenti nazisti sui deportati]].
Infine, secondo [[Marco Giuniano Giustino]], egli sarebbe sceso a patti con Agatocle, il quale desiderava rientrare nella pentapolis (essendo stato esiliato per la seconda volta da Acestoride) e avrebbe promesso al Cartaginese un proficuo aiuto politico in cambio del suo sostegno: lo avrebbe aiutato a prendere il potere assoluto nella capitale [[Fenici|fenicia]].<ref>{{Cita|Giustino|XXII 2, 5-6}}.</ref>
 
Terminato il [[Seconda guerra mondiale|conflitto più sanguinoso del Novecento]], Borowski, liberato dall'[[Armata Rossa]], venne trasferito temporaneamente, assieme ad altri deportati, in un campo profughi a [[Monaco di Baviera]], nella [[Germania Ovest|Germania dell'Ovest]], per poi, il 31 maggio del [[1946]], far ritorno in [[Polonia]]. Con la fine della Guerra, iniziò a scrivere le memorie della sua prigionia, ed a pubblicare svariati [[racconto|racconti]], raccolti poi, nel [[1948]], sotto il titolo ''Pożegnanie z Marią'' ("Addio a Maria"<ref>[https://books.google.ca/books?id=NfdI6XexEYAC&dq=This+Way+for+the+Gas,+Ladies+and+Gentlemen&printsec=frontcover&source=bl&ots=Zr4GcF0yrU&sig=G4gmh_xGrf3lWx34nEJ1OjW1uNc&hl=en&ei=SuytSoKIMMzUlQetuIH9CA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1#v=onepage&q=&f=false Tadeusz Borowski, Barbara Vedder, ''This way for the gas, ladies and gentlemen'', Penguin Classics] at [[Google Books]]</ref>, tradotto in [[lingua inglese|inglese]] nel [[1959]] con il titolo ''This Way for the Gas, Ladies and Gentlemen''<ref>Il titolo fu direttamente ripreso dalla traduzione del terzo racconto della raccolta ''Proszę państwa do gazu'', "Si prega di indicare il gas"</ref>). Redatti attraverso l'impiego della [[Prima persona (narrativa)|prima persona]], la raccolta costituisce una sorta di ciclo narrativo legato alla figura del protagonista Tadek, che narra impietosamente della propria esperienza da deportato politico nei campi di concentramento di Auschwitz e Dachau, descrivendo con virulento cinismo ed uno sconcertante senso dell'umorismo le miserie e gli orrori quotidiani della prigionia nazista, focalizzandosi molto, tra l'altro, sulle figure dei suoi compagni detenuti, completamente assorti e votati alla propria salvaguardia personale e, a causa di ciò, spesso indifferenti, se non apertamente in conflitto, gli uni con gli altri<ref name="storybites">Karen Bernardo (2014), [http://www.storybites.com/book-reviews/this-way-for-the-gas-ladies-and-gentleman-by-tadeusz-borowski.php This Way For The Gas by Tadeusz Borowski.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151030054629/http://www.storybites.com/book-reviews/this-way-for-the-gas-ladies-and-gentleman-by-tadeusz-borowski.php |data=30 ottobre 2015 }} Summary & Analysis. Storybites.com.</ref><ref name="culture">Joanna Lenartowicz (2011/11/30), [http://culture.pl/en/work/this-way-for-the-gas-ladies-and-gentlemen-tadeusz-borowski This Way for the Gas, Ladies and Gentlemen - Tadeusz Borowski.] Literature at Culture.pl.</ref>.
Amilacre avrebbe quindi partecipato al giuramento di Agatocle presso il tempio di [[Demetra]], con il quale il condottiero si impegnava a non attaccare i Punici; presenza non ricordata da [[Diodoro Siculo]], il quale conosce questo giuramento a Demetra, ma non menziona in alcun modo il patto con Amilcare (egli dice solo che Agatocle era diventato un pericolo per i suoi concittadini e per Cartagine, quindi venne fatto rientrare in città).<ref>{{Cita|Diod. Sic.|XIX 5, 4}}.</ref>
 
Inizialmente, Borowski vide di buon occhio il regime [[Comunismo|comunista]] filo-[[Unione Sovietica|sovietico]] instarautosi nel Paese, malgrado le tristi esperienze giovanili, ritenendolo l'unico movimento e forza politica capace di prevenire il sopraggiungere d'un nuovo orrore paragonabile al [[Nazionalsocialismo|nazismo]], ma poi, in seguito all'arresto e conseguente [[tortura]] di un suo amico da parte della polizia segreta, comprese che quello altro non era che uno spietato regime dittatoriale come quello della [[Germania nazista]] di [[Hitler]]. In circostanze misteriose, quindi, si suicidò il 1º giugno del [[1951]], all'età di ventotto anni, rompendo una conduttura del [[gas]] nella sua abitazione di [[Varsavia]]. Riposa nel [[Cimitero Powązki]] della [[Varsavia|capitale]], assieme ad altri celebri polacchi: i Presidenti [[Bolesław Bierut]] e [[Stanisław Wojciechowski]], [[Władysław Gomułka]], gli scrittori [[Zbigniew Herbert]], [[Wojciech Bogusławski]], [[Bolesław Prus]] e il [[Premio Nobel]] [[Władysław Reymont]], il [[poeta]] e [[cantante]] [[Jacek Kaczmarski]], il [[matematico]] [[Marian Rejewski]] e [[Edward Rydz-Śmigły]]
Secondo Giustino Amilcare fornì ad Agatocle un buon numero di soldati Cartaginesi, 5.000 Africani dice lo storico romano, che avrebbero quindi partecipato agli eccidi e agli stupri di massa compiuti ai danni dei Siracusani nei due giorni che impiegò Agatocle per sottomettere l'intera polis al suo volere e prendere così il titolo di [[Autokrator|stratego autocratore]].<ref>{{Cita|Giustino|XXII 2, 9}}.</ref> Anche questa presenza dei soldati Africani di Amilcare non è ricordata da Diodoro, il quale ripete espressamente che furono solo i Greci a ferire altri Greci.<ref>{{Cita|Diod. Sic.|XIX 7, 4}}.</ref>
 
== Opera ==
A questo punto le città siciliane alleate di Cartagine mandarono le loro proteste alla capitale fenicia per rendere noto il comportamento scorretto di Amilcare che non solo non aveva ostacolato la salita al potere di un nuovo tiranno ma addirittura l'aveva favorita.<ref>{{Cita|Giustino|XXII 3, 1-5}}.</ref>
Autore morto forse troppo giovane, è tuttavia ritenuto uno degli autori [[Secondo dopoguerra|post-bellici]] [[Polonia|polacchi]] più apprezzati e influenti. Le sue opere sono state riconosciute come dei classici della [[Letteratura polacca]] e testimonianze preziose di quello strano periodo, che ancora oggi si stenta a capire. Nel [[2002]] lo [[scrittore]] [[Ungheria|ungherese]] [[Premio Nobel per la Letteratura]] [[Imre Kertész]] sostenne che la sua opera era stata particolarmente influenzata da Borowski. Le sue opere sono menzionate anche nel [[romanzo]] [[Germania|tedesco]] pluripremiato ''Der Vorleser'' (''Il lettore''), scritto da [[Bernhard Schlink]]. Persino il connazionale [[Czesław Miłosz]], [[Premio Nobel per la Letteratura]] nel [[1980]], lo cita nell'opera ''Zniewolony umysł'' (La mente prigioniera).
 
== Note ==
Giustino, corerente con la sua narrazione, nel narrare la fine del sufeta [[Bomilcare (IV secolo a.C.)|Bomilcare]], morto per [[crocifissione]] nella guerra civile di Cartagine scoppiata durante la [[Spedizione siracusana in Africa|spedizione agatoclea in Africa]], ricorda le accuse che il nipote di Amilacare rivolse ai senatori cartaginesi, dicendo loro che avevano condannato l'operato di Amilacare che voleva la pace da Agatocle e avevano preferito avere la guerra dal Siracusano che in quel momento minacciava seriamente il loro impero.<ref>{{Cita|Giustino|XXII 7, 7-11}}.</ref>
<references />
 
==NoteBibliografia==
* ''Proszę państwa do gazu'' Traduzione italiana: ''Da questa parte, per il gas'', L'Ancora del Mediterraneo, 2009
<references/>
* ''We Were in Auschwitz'' (''Byliśmy w Oświęcimiu''), Natl Book Network, 2000. 212 pages, hardcover. ISBN 1-56649-123-1.
 
== BibliografiaAltri progetti ==
{{interprogetto}}
* {{Cita libro|autore=[[Diodoro Siculo]]|titolo=[[Bibliotheca historica]], libro XIX|cid=Diod. Sic.}}
* {{Cita libro|autore=[[Marco Giuniano Giustino]]|titolo=Historiarum Philippicarum T. Pompeii Trogi libri XLIV in epitomen redacti, libro XXII|cid=Giustino}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Agatocle di Siracusa}}
* {{cita web|1=http://hunza1.tripod.com/borowski/|2=Borowski's poems and biography|lingua=en|accesso=19 gennaio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040824232027/http://hunza1.tripod.com/borowski/#|dataarchivio=24 agosto 2004|urlmorto=sì}}
* {{cita web|1=http://www-unix.oit.umass.edu/~clit121/Gas/poems.htm|2=Night over Birkenau|lingua=en|accesso=19 gennaio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061128113451/http://www-unix.oit.umass.edu/~clit121/Gas/poems.htm|dataarchivio=28 novembre 2006|urlmorto=sì}}
* {{en}} Essay: ''The Poetry and Prose of Tadeusz Borowski'' [https://web.archive.org/web/20070928074239/http://www.ptk.org/publications/notabene/05works/the_poetry.pdf]
 
{{Controllo di autorità}}
{{box successione|
{{Portale|biografie|Cartagineletteratura|SiciliaNazismo}}
precedente=[[Giscone (figlio di Annone)|Giscone]]|
successivo=[[Amilcare (figlio di Gisgone)|Amilcare III]]|
carica=[[Re di Cartagine]]|
periodo=[[330 a.C.]]-[[309 a.C.]]|
}}
 
[[Categoria:Superstiti dei campi di concentramento nazisti]]
{{Portale|biografie|Cartagine|Sicilia}}
[[Categoria:Persone legate ad Auschwitz]]
[[Categoria:Morti per suicidio]]