Williams F1 e Paradroid: differenze tra le pagine

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{{Videogioco
{{Nota disambigua|descrizione=la scuderia di F1 operante tra il 1969 e il 1977|titolo=Frank Williams Racing Cars}}
|nome gioco=Paradroid
{{F|Formula 1|luglio 2015}}
|immagine=Paradroid.PNG
{{Scuderia motoristica
|didascalia=
|nome = Williams Martini Racing
|game designer=[[Andrew Braybrook]]
|logo = 20150130002217!Williams Martini Racing logo.png
|origine=GBR
|sede = {{GBR}}<br />Grove ([[Oxfordshire]])
|sviluppo=[[Graftgold]]
|serie1 = Formula 1
|pubblicazione=[[Hewson]]
|serie2 =
|anno=1985
|serie3 =
|genere=[[Sparatutto]]
|fondazione = 1977
|genere 2=[[Videogioco rompicapo]]
|chiusura =
|tema=[[Fantascienza]]
|fondatore = {{Bandiera|GBR}} [[Frank Williams]]<br />{{Bandiera|GBR}} [[Patrick Head]]
|modi gioco=[[Giocatore singolo]]
|direttore = {{Bandiera|GBR}} [[Frank Williams]]
|piattaforma=[[Commodore 64]]
|anni1 = Dal [[Campionato mondiale di Formula 1 1977|1977]]
|piattaforma altro=[[C64 Direct-to-TV]]
|migliore1 = 9 [[Campionato mondiale costruttori di Formula 1|Campionati mondiali costruttori di Formula 1]]<br/>([[Campionato mondiale di Formula 1 1980|1980]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1981|1981]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1986|1986]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1987|1987]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1992|1992]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1993|1993]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]])<br/>7 [[Campionato mondiale piloti di Formula 1|Campionati mondiali piloti di Formula 1]]<br/>([[Campionato mondiale di Formula 1 1980|1980]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1982|1982]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1987|1987]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1992|1992]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1993|1993]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]])
|distribuzione digitale=[[Virtual Console]]
|disputati1 = Come team 706, come costruttore 698
|tipo media=[[Musicassetta|Cassetta]], [[Floppy disk|dischetto]]
|vittorie1 = 114
|periferiche=[[Joystick]]
|aggiornamento1 = [[Gran Premio di Abu Dhabi 2018]]
|espansioni=''Heavy Metal Paradroid''
|anno dati1 = 2019
|seguito=[[Paradroid 90]]
|pilota1serie1 = 63 {{Bandiera|UK}} [[George Russell]]
|pilota2serie1 = 88 {{Bandiera|POL}} [[Robert Kubica]]
|pilota3serie1 =
|vetturaserie1 =
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|vetturaserie2 =
|note =
}}
'''''Paradroid''''' è un [[videogioco]] realizzato per il computer [[Commodore 64]] da [[Graftgold]] nel 1985 e pubblicato da [[Hewson]].
 
==Modalità di gioco==
La '''Williams F1''', chiamata dal 2014 al 2018 '''Williams [[Martini Racing]]''' per motivi di [[sponsor]]izzazione, è una [[Squadra motoristica|scuderia]] [[Regno Unito|britannica]] di [[Formula 1]] fondata nel 1977 da Sir [[Frank Williams]] e Sir [[Patrick Head]]. Terza scuderia nella storia per numero di successi, vanta un totale di sedici titoli mondiali, nove costruttori e sette piloti.
Il gioco è ambientato in una nave spaziale vista con una prospettiva dall'alto. La nave consiste in numerose stanze e livelli, ognuno popolato da droidi ostili. Il giocatore, che controlla un droide speciale chiamato "influence device", ossia "dispositivo di controllo", deve distruggere tutti gli altri droidi all'interno della nave. Ogni droide, compreso quello controllato dal giocatore, è rappresentato da una sfera che gira intorno a un numero di tre cifre. Il numero corrisponde allo status del droide, più questo è alto più il droide sarà difficile da distruggere. Il numero del droide controllato dal giocatore è inizialmente 001, il più basso. Oltre che distruggere i droidi nemici con il laser in dotazione, 001 deve evolversi assorbendo i poteri e lo status degli avversari. Questo avviene collegandosi con gli altri droidi e sconfiggendoli in un duello, una sorta di minigioco dove 001 deve appropriarsi di un maggiore numero di porte logiche e rubare l'identità dell'avversario. Dopo un duello, quale che ne sia l'esito, il droide eventualmente occupato da 001 viene distrutto. Se 001 prevale su un altro droide, si appropria del numero e dei poteri del nemico appena sconfitto. Nel caso sia il droide del giocatore a perdere sarà esso a essere distrutto, oppure regredirà al livello base nel caso avesse già assimilato altri nemici.
 
==Paradroid nella storia dei videogiochi==
== Storia ==
''Paradroid'', ideato e programmato da [[Andrew Braybrook]], autore di altre pietre miliari come ''[[Uridium]]'' e ''[[Gribbly's Day Out]]'', è considerato uno dei più grandi capolavori realizzati per il [[Commodore 64]], nonostante la sua apparente semplicità. Il libro ''The Commodore 64 book: 30th Anniversary Special'' lo mette al primo posto tra i migliori 25 giochi per Commodore 64<ref>{{cita libro|lingua=en|titolo=The ZX Spectrum/Commodore 64 book: 30th Anniversary Special|autore=Rick Porter, Darren Jones|editore=Image Publishing|anno=2012|p=175 (Commodore)}}</ref>.
=== Periodo Ford (1977-1983) ===
==== Le precedenti esperienze di Frank Williams ====
Frank Williams iniziò la sua carriera come [[Automobilismo|pilota automobilistico]] negli [[Anni 1960|anni sessanta]], ma accortosi di non avere il necessario talento, fondò una sua prima scuderia, la [[Frank Williams Racing Cars]], che nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1976|1976]] fu però acquisita dalla [[Walter Wolf Racing]].
 
Una versione con grafica aggiornata, ''Heavy Metal Paradroid'', uscì successivamente sempre per Commodore 64. Una sua riedizione a basso costo nel 1989 otteneva ancora un giudizio del 97% da ''[[Zzap!]]''<ref>{{rivistaVG|zzap|34|68|5|1989|titolo=Heavy Metal Paradroid}}</ref>.
===== 1977: La nascita della Williams =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1977}}
Frank Williams abbandonò così il precedente team e fondò, insieme a Patrick Head, una nuova scuderia, la Williams GP Engineering, che schierò la [[Williams-March 761]] per il [[1977]]. L'unico pilota fu [[Patrick Nève]] che prese il via ad otto gare a partire dal [[Gran Premio di Spagna 1977|Gran Premio di Spagna]]. Il team non ottenne punti in classifica con il 7º posto a [[Gran Premio d'Italia 1977|Monza]] come miglior risultato.
 
Il gioco ebbe un celebre seguito su [[Commodore Amiga]], [[Atari ST]] e [[Acorn Archimedes]], intitolato ''[[Paradroid 90]]'' (o ''Paradroid 2000'' su Archimedes). Graftgold pubblicò altri due giochi concettualmente simili, ma con scenario tridimensionale: ''[[Quazatron]]'' per [[ZX Spectrum]] e ''[[Magnetron (videogioco)|Magnetron]]'' per Commodore 64 e Spectrum. ''Paradroid'' venne anche incluso nella console [[C64 Direct-to-TV]]. Oggi sono disponibili cloni gratuiti per i più diffusi sistemi operativi.
===== 1978 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1978}}
[[File:Williams FW06.jpg|thumb|La Williams FW06 del 1978]]
Nel [[1978]] grazie anche alla sponsorizzazione di alcuni facoltosi sponsor dell'[[Arabia Saudita]], Patrick Head disegnò la sua prima Williams: la [[Williams FW06|FW06]]. Pilota era l'australiano [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]], che aveva vinto il [[Gran Premio d'Austria 1977|Gran Premio d'Austria]] l'anno prima con la [[Shadow Racing Cars|Shadow]]. L'esordio avvenne al [[Gran Premio d'Argentina 1978|Gran Premio d'Argentina]], dove Jones qualificò la Williams in 14ª posizione, ritirandosi per problemi di pescaggio del combustibile al 36º giro. Già al terzo round, il [[Gran Premio del Sudafrica 1978|Gran Premio del Sudafrica]], ottenne i suoi primi punti con un ottimo 4º posto. Al [[Gran Premio degli Stati Uniti-Est 1978|Gran Premio degli Stati Uniti-Est]] a [[Watkins Glen International|Watkins Glen]] Jones arrivò secondo e diede al nuovo team il suo primo podio e il secondo [[Giro più veloce|giro record in gara]] dell'anno. La Williams chiuse il mondiale costruttori al 10º posto grazie agli 11 punti di Jones che finì 12º in quella piloti.
 
===== 1979 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1979}}
Head disegnò la nuova vettura la [[Williams FW07]] per il [[1979]]: si trattava della sua prima vettura a sfruttare l'[[Effetto suolo (automobilismo)|effetto suolo]], soluzione aerodinamica costruttiva introdotta da [[Colin Chapman]] della [[Team Lotus|Lotus]] campione del Mondo in carica. Williams iscrisse una seconda vettura, in modo da avere i benefici previsti dalla [[Formula One Constructors Association]] (FOCA) e a Jones fu affiancato lo svizzero [[Clay Regazzoni]]. Le prime gare vennero comunque disputate con la vettura del [[Campionato mondiale di Formula 1 1978|1978]], la FW06, mentre la FW07 esordì all'avvio della stagione europea, al [[Gran Premio di Spagna 1979|Gran Premio di Spagna]]. Alla settima gara stagionale, arrivò il primo piazzamento a punti per la nuova vettura: Regazzoni terminò secondo al [[Gran Premio di Monaco 1979|Gran Premio di Monaco]] a meno di un secondo da [[Jody Scheckter]]. Nel [[Gran Premio di Francia 1979|Gran Premio di Francia]], rimasto famoso per la prima vittoria di una vettura a motore turbo e per il duello tra [[René Arnoux]] e [[Gilles Villeneuve]], entrambe le vetture per la prima volta finirono a punti. Finalmente al [[Gran Premio di Gran Bretagna 1979|Gran Premio di Gran Bretagna]], Regazzoni vinse con 25 secondi di vantaggio sul secondo e si portò al sesto posto in classifica a -16 da [[Jody Scheckter]]. Al [[Gran Premio di Germania 1979|Gran Premio di Germania]] le Williams ottennero la prima doppietta con Jones primo e Regazzoni secondo, consentendo allo svizzero di ridurre ulteriormente il divario in classifica e di mettere Scheckter sempre più nel mirino. In [[Gran Premio d'Austria 1979|Austria]] Jones ottenne un terzo successo e un quarto arrivò, sempre con il pilota australiano a [[Circuito di Zandvoort|Zandvoort]], in [[Gran Premio d'Olanda 1979|Olanda]] che lo fece salire terzo a -10. Un quinto successo arrivò a fine stagione in [[Gran Premio del Canada 1979|Canada]] sempre con Jones dove ottenne anche [[pole position]] e [[giro più veloce]]. La Williams conquistò il secondo posto nel mondiale costruttori e Jones terminò terzo nel mondiale con 75 punti dietro alle due [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] di Scheckter e Villeneuve. Da segnalare che sino al [[Campionato mondiale di Formula 1 1983|1983]] i piloti Williams per volontà degli sponsor sauditi e dunque di ispirazione religiosa islamica, non festeggiavano sul podio con il classico "magnum" di Champagne.
 
==== Il primo dominio ====
===== 1980 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1980}}
Ancora con la FW07, nel [[1980]] Jones riuscì a conquistare il titolo piloti, dopo un lungo testa a testa con [[Nelson Piquet]]. Alan Jones fu affiancato dall'argentino [[Carlos Reutemann]]. Jones si aggiudicò subito la pole al [[Gran Premio d'Argentina 1980|Gran Premio d'Argentina]] e dominò la gara fino alla fine ottenendo anche il giro più veloce, e si aggiudicò altre 4 gare ([[Gran Premio di Francia 1980|Francia]], [[Gran Premio di Gran Bretagna 1980|Gran Bretagna]], [[Gran Premio del Canada 1980|Canada]] e [[Gran Premio degli Stati Uniti-Est 1980|USA-Est]]). Nelle prime gare gli avversari più pericolosi furono [[René Arnoux]] e [[Nelson Piquet]] che vinsero le successive tre corse e si portarono in testa al mondiale a +5 da Jones. A [[Gran Premio di Monaco 1980|Montecarlo]] Reutemann centrò il secondo successo dell'anno per il team, e nelle due gare dopo fu Jones a vincere scavalcando in testa alla classifica Piquet. Il brasiliano rimase l'unico avversario di Jones e dopo la vittoria al [[Gran Premio d'Italia 1980|Gran Premio d'Italia]] al volante della sua [[Brabham]] si rimise primo con un solo punto di vantaggio mentre la Williams si laureò campione del Mondo per la prima volta nella sua storia. A [[Circuito di Montréal|Montréal]] Jones piegò la resistenza di Piquet e vinse il titolo mondiale dopo aver chiuso la gara con una doppietta, il brasiliano finì l'anno comunque secondo a -13. Jones si aggiudicò anche il [[Gran Premio di Spagna 1980|Gran Premio di Spagna]], la cui validità per il mondiale venne annullata a causa della guerra di potere che vedeva contrapposte la FISA (federazione internazionale dell'automobilismo, a cui facevano capo le squadre "legaliste" quali Ferrari, Renault, Alfa Romeo) e la FOCA (associazione dei costruttori, a cui appartenevano appunto la Williams, la Brabham e molti teams medio-piccoli, quasi tutti inglesi), mettendo in mostra la netta superiorità della sua Williams che chiuse il campionato costruttori con 120 punti, quasi il doppio rispetto a quelli della [[Ligier]] seconda classificata.
 
===== 1981 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1981}}
[[File:Williams FW07C, Peter Sowerby, GB (17.06.2007).jpg|thumb|left|La Williams FW07C-Ford ripresa nel 2007]]
Nel [[1981]] la Williams presentò una versione evoluta della FW07, ma senza particolari novità. [[Carlos Reutemann]] perse incredibilmente il titolo, superato all'ultima gara da [[Nelson Piquet]], molti ritennero che fu il cruento duello con Jones ad avvantaggiare il brasiliano della Brabham nella vittoria finale. Già nelle prime due gare dell'anno la Williams tirò fuori i muscoli chiudendo con due doppiette, e facendo subito capire di voler bissare i successi dell'anno precedente. In [[Gran Premio d'Argentina 1981|Argentina]] e [[Gran Premio di San Marino 1981|San Marino]] vinse Piquet che si mise in scia a Reutemann a -3 punti. Reutemann si aggiudicò le gare in [[Gran Premio del Brasile 1981|Brasile]] e [[Gran Premio del Belgio 1981|Belgio]], ma soprattutto inanellò una serie di risultati utili consecutivi che lo mantenne in testa per tutto l'anno. Jones si aggiudicò la prima gara ([[Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest 1981|USA-West]]) e l'ultima a [[Gran Premio di Las Vegas 1981|Las Vegas]] ma non riuscì mai a scavalcare il suo compagno in classifica. Proprio questa gara costò a Reutemann il titolo: l'argentino si presentò al via della gara in testa al mondiale con 49 punti a +1 e +6 su Piquet e Laffite, ma dopo essere scattato dalla pole venne subito superato da Alan Jones che vinse la corsa, a Piquet bastò arrivare quinto per vincere il titolo. L'argentino accusò il team di non averlo aiutato lasciando a Jones libertà di fare la sua gara e di aver sbagliato il cambio gomme. A dire il vero Reutemann aveva vinto anche il [[Gran Premio del Sud Africa 1981|Gran Premio del Sud Africa]] non valido per il mondiale. La Williams poté comunque consolarsi con la vittoria del campionato costruttori.
 
===== 1982 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1982}}
[[File:Williams FW08 2008 Silverstone Classic.jpg|thumb|La Williams FW08 del 1982 ripresa nel 2008]]
La FW07 palesò nelle ultime gare i limiti di un progetto di 3 anni prima e Head progettò una nuova vettura per il [[1982]], la [[Williams FW08|FW08]], inizialmente pensata per avere 4 ruote sul posteriore.
Riportata ad una configurazione standard, la vettura esordì nel [[Gran Premio di San Marino 1982|Gran Premio di San Marino]], permettendo a [[Keke Rosberg]] (che sostituì Jones) di vincere il mondiale anche per la sfortuna che colpì il pilota della Ferrari e leader del mondiale, [[Didier Pironi]] vittima di un grave incidente che ne stroncò la carriera. Seconda guida fu [[Derek Daly]]: il pilota irlandese sostituì Reutemann dopo che l'argentino, deluso dai fatti dell'anno prima aveva palesato propositi di ritiro, ma aveva accettato di disputare due corse per compiacere gli sponsor. Sulla vettura di Reutemann era salito nel terzo gran premio anche [[Mario Andretti]]. Dopo le prime tre gare era [[Alain Prost]] a guidare la classifica con la sua [[Renault F1|Renault]] turbo davanti a [[Niki Lauda]] rientrato quell'anno con la [[McLaren]]. Nelle gare successive il francese fu superato in classifica dal duo Watson-Pironi con Rosberg quarto a stretto contatto, il francese della Ferrari però fu costretto ad abbandonare il campionato dopo il gravissimo incidente nella prove del [[Gran Premio di Germania 1982|Gran Premio di Germania]] quando aveva 16 punti di più di Rosberg quinto. Il finlandese vinse un solo gran premio a [[Circuito di Digione|Digione]] ([[Gran Premio di Svizzera 1982|Gran Premio della Svizzera]]) e grazie a 19 punti conquistati in tre gare balzò al comando del mondiale a +3 sul ritirato Pironi che chiuse comunque secondo, riuscendo a vincere il mondiale con soli 44 punti, record tuttora imbattuto. Verso la fine della stagione, Frank Williams si rese conto che per competere ai massimi livelli aveva bisogno del sostegno di un grande costruttore, come [[Renault]] o [[BMW]] che avrebbero potuto fornire la sua squadra con un motore turbo.
 
=== Periodo Honda (1983-1987) ===
==== Fase di assestamento ====
===== 1983 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1983}}
Se nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1982|1982]], l'affidabilità permise di competere con i motori turbo ben più potenti, nel [[1983]] divenne impossibile competere e la vettura FW08C (adattamento della precedente al nuovo regolamento che abolisce le vetture a [[Effetto suolo (automobilismo)|effetto suolo]]) portò alla Williams solo una vittoria a [[Gran Premio di Monaco 1983|Montecarlo]] con Rosberg, grazie ad un indovinata scelta di gomme e la [[Race of Champions 1983|Race of Champions]]. Frank Williams guardò con interesse verso la [[Honda Racing F1 Team|Honda]], che stava sviluppando un proprio motore turbo per rientrare in [[Formula 1]] (fatto esordire sulle Spirit). Un accordo tra Honda e Williams fu finalmente trovato all'inizio del [[Campionato mondiale di Formula 1 1983|1983]] per la stagione successiva per utilizzare i propulsori [[motore V6|V6]] [[turbocompressore|turbo]]. L'esordio fu anticipato all'ultima gara del [[Campionato mondiale di Formula 1 1983|1983]] e, malgrado una preparazione affrettata della nuova vettura [[Williams FW09|FW09]], [[Keke Rosberg|Rosberg]] giunse quinto in [[Gran Premio del Sudafrica 1983|Sud Africa]]. Nella seconda parte di stagione le prestazioni peggiorarono e [[Keke Rosberg]] perse progressivamente terreno chiudendo quinto senza ottenere punti per sei corse consecutive, [[Jacques Laffite]] subì anche l'onta di due non qualificazioni. Nel [[Gran Premio d'Europa 1983|Gran Premio d'Europa]] viene schierata una terza macchina affidata al collaudatore [[Jonathan Palmer]].
 
===== 1984 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1984}}
Il [[1984]] non fu felice, soprattutto a causa del telaio della [[Williams FW09|FW09]], ancora in gran parte realizzato in alluminio, mentre la concorrenza ormai si è votata al telaio in fibra di carbonio. Rosberg arrivò secondo nella gara inaugurale in [[Gran Premio del Brasile 1984|Brasile]] dietro alla McLaren di Prost, ma nel corso della stagione non diede mai l'impressione di poter combattere per le posizioni di testa. Il finnico colse un solo successo in una rocambolesca gara nel [[Gran Premio degli Stati Uniti 1984|Gran Premio di Dallas]], unica edizione di quel gran premio.
 
===== 1985 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1985}}
[[File:Mansell - Williams 1985.jpg|thumb|left|Mansell sulla Williams FW10 (1985)]]
Nel [[1985]] al posto di Laffite arrivò [[Nigel Mansell]]. Dopo un inizio di stagione incerto, la nuova [[Williams FW10|FW10]], costruita con un telaio in [[fibra di carbonio]] come quello della McLaren che aveva vinto il titolo l'anno prima, portò quattro successi, due con Rosberg e due con Mansell. L'inizio della stagione fu molto difficoltoso, al [[Gran Premio del Portogallo 1985|Gran Premio del Portogallo]] Mansell raccolse i primi due punti della squadra, per vedere una Williams sul podio dovette attendere altre quattro gare al [[Gran Premio degli Stati Uniti 1985|Gran Premio degli Stati Uniti]] con Rosberg vincitore. Verso la fine dell'anno, con Rosberg e Mansell ormai fuori dalla corsa per il titolo, le due Williams raccolsero sei podi, con le vittorie di Mansell in [[Gran Premio d'Europa 1985|Europa]] e [[Gran Premio del Sudafrica 1985|Sudafrica]] (dove ottenne anche la [[pole position]]) e quella di Rosberg in [[Gran Premio d'Australia 1985|Australia]], l'inglese terminò il campionato al sesto posto, mentre Rosberg fu terzo. Ad impressionare fu la facilità con cui le vetture spinte dal nuovo turbo Honda dominarono gli ultimi 3 GP disputati su circuiti molto diversi tra loro.
 
==== Nuovo dominio e altri tre titoli ====
===== 1986 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1986}}
[[File:Williams FW11 Honda Collection Hall.jpg|thumb|La Williams-Honda FW11 del 1986]]
Al posto di Rosberg arrivò [[Nelson Piquet]] per la stagione [[1986]] con il compito di vincere il mondiale. A marzo Frank Williams dovette affrontare la sfida più dura della sua vita. Mentre tornava dall'aeroporto di [[Nizza]] fu vittima di un grave incidente automobilistico, che lo costrinse per sempre su una sedia a rotelle e lo tenne lontano dai circuiti per tutto l'anno, con evidenti ripercussioni sulla gestione della squadra. Nelson Piquet vinse la prima gara in [[Gran Premio del Brasile 1986|Brasile]], ma le prestazioni opache dei successivi tre round permisero ad [[Alain Prost]] di andare in testa al mondiale a +3 da [[Ayrton Senna]] e +7 da Piquet, in [[Gran Premio del Belgio 1986|Belgio]] e [[Gran Premio del Canada 1986|Canada]] vinse Mansell che si mise secondo a -2 da Prost, l'inglese mise insieme altri venti punti nelle successive tre corse (con le vittorie in [[Gran Premio di Francia 1986|Francia]] e [[Gran Premio di Gran Bretagna 1986|Gran Bretagna]]) balzando in testa alla classifica e stravolgendo le gerarchie del team secondo cui Mansell avrebbe dovuto essere il "gregario" di Piquet. Fu proprio il brasiliano ad approfittare maggiormente di un periodo di magra del suo compagno vincendo i GP di [[Gran Premio di Germania 1986|Germania]], [[Gran Premio d'Ungheria 1986|Ungheria]] e [[Gran Premio d'Italia 1986|Italia]], ma le vittorie di Prost in [[Gran Premio d'Austria 1986|Austria]] e di Mansell in [[Gran Premio del Portogallo 1986|Portogallo]], resero decisivo l'ultimo gran premio. Il titolo di Nigel Mansell sfuggì in [[Gran Premio d'Australia 1986|Australia]] quando sembrava ormai certo, a causa di problemi alle gomme, con Prost che beffò i due piloti Williams pur avendo una macchina inferiore. La sconfitta fu incredibile, se si considera che le [[Williams FW11|FW11]] vinsero largamente la coppa costruttori con ben 9 vittorie nei gran premi.
 
===== 1987 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1987}}
Nella stagione [[1987]] Frank Williams tornò a dirigere attivamente la scuderia, che dominò tutta la stagione; il mondiale si decise nelle ultime gare con una lotta interna tra i due piloti Williams. Dopo le prime cinque gare al comando della classifica c'erano Senna e Prost con due vittorie a testa, Mansell che vinse le due gare successive in [[Gran Premio di Francia 1987|Francia]] e [[Gran Premio di Gran Bretagna 1987|Gran Bretagna]] si portò dal quinto al secondo posto a -1 dal brasiliano della Lotus. I due piloti Williams con le successive vittorie in [[Gran Premio di Germania 1987|Germania]], [[Gran Premio d'Ungheria 1987|Ungheria]], [[Gran Premio d'Austria 1987|Austria]] e [[Gran Premio d'Italia 1987|Italia]] chiusero una striscia di sei vittorie consecutive al quale si sommarono ben nove pole position su nove gare. Piquet, leader della classifica con 63 punti era a +14 su un sempre più sorprendente Senna e a +20 da Mansell che lasciò troppi punti per strada a causa di errori e guasti della vettura, l'inglese che si dimostrò in più di un'occasione più forte del suo compagno vinse a [[Gran Premio di Spagna 1987|Jerez]] e in [[Gran Premio del Messico 1987|Messico]] portandosi a -12. A [[Circuito di Suzuka|Suzuka]] in [[Gran Premio del Giappone 1987|Giappone]] Mansell fu vittima di un terribile incidente nelle prove libere che gli impedì di correre le ultime due corse, e permise a Piquet di vincere il suo terzo titolo. In [[Gran Premio d'Australia 1987|Australia]] Mansell fu sostituito da [[Riccardo Patrese]]. La Williams chiuse con 9 vittorie e 137 punti che gli valsero la vittoria del campionato costruttori per il secondo anno di fila.
 
=== Parentesi con i motori Judd (1988) ===
La Honda però aveva deciso di abbandonare la Williams: tra i motivi, gli errori che costarono il titolo [[Campionato mondiale di Formula 1 1986|1986]] e il dubbio che fosse possibile per Frank Williams seguire in modo efficace la scuderia, viste le sue condizioni fisiche.
 
==== Un anno negativo ====
===== 1988 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1988}}
[[File:Nigel Mansell 1988 Canada.jpg|thumb|left|Mansell sulla FW12 (1988)]]
Piquet se ne andò alla Lotus e venne sostituito da [[Riccardo Patrese]]. Si prospettò dunque un anno di transizione il [[1988]]. La coppia Mansell-Patrese fu affiatata e fu una garanzia di esperienza, affidabilità e grinta, ma furono i motori a non essere competitivi. A titolo di risarcimento per la rottura del contratto, la Honda "pagò" i motori aspirati [[Judd]] V8 (derivati da un vecchio progetto Honda del 1982, quando la casa nipponica stava valutando se entrare in [[Formula 1]] con motori turbo o aspirati), motori che mancavano di potenza rispetto ai motori turbo (all'ultimo anno in Formula 1) e anche meno affidabili rispetto ai vecchi motori [[Cosworth]] della Tyrrell. Nel frattempo la Williams si accordò per il [[Campionato mondiale di Formula 1 1989|1989]] con la [[Renault F1|Renault]], che rientrò così nel ''circus''. La vettura è la [[Williams FW12|FW12]] che malgrado i limiti del motore parve valida, tanto che l'anno dopo, adattata ai motori [[Renault]], fu in grado di vincere delle gare. Mansell riuscì a giungere secondo in [[Gran Premio di Gran Bretagna 1988|Gran Bretagna]] e [[Gran Premio di Spagna 1988|Spagna]]; durante la stagione l'inglese ebbe dei problemi fisici e lasciò per due gare la sua vettura a [[Martin Brundle]] e [[Jean-Louis Schlesser]].
 
=== Periodo Renault e il dominio degli anni '90 (1989-1997) ===
La scuderia si è assicurata una fornitura d'alto livello dalla [[Renault F1|Renault]] per il [[Campionato mondiale di Formula 1 1989|1989]]. La collaborazione in nove stagioni porterà a vincere quattro titoli piloti e cinque titoli costruttori tra il [[Campionato mondiale di Formula 1 1992|1992]] e il [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]]. La combinazione tra la potenza del motore [[Renault]] e le innovazioni telaistiche portate da [[Adrian Newey]] (Head resta come direttore tecnico sportivo) condurranno in pochi anni a vittorie schiaccianti e sovente con largo anticipo. Alcuni ritengono che le [[Williams FW14B]] e FW15C "furono le più avanzate auto che avessero mai corso in Formula 1".<ref>''The changing face of F1'' [http://news.bbc.co.uk/sport1/hi/motorsport/formula_one/cars_guide/4272031.stm news.bbc.co.uk]. Retrieved 12 July 2006</ref>
 
==== L'immediato riscatto ====
===== 1989 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1989}}
L'era Renault inizia nel [[1989]], con i piloti [[Riccardo Patrese]] e [[Thierry Boutsen]] (Mansell è passato alla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]). La vettura è quella dell'anno precedente, opportunamente adattata e denominata FW12C. Il [[Gran Premio del Brasile 1989|Gran Premio del Brasile]] è disastroso con entrambe le vetture ritirate per problemi al motore.
Il successivo [[Gran Premio di San Marino 1989|Gran Premio di San Marino]] porta i primi punti con un quarto posto. Altre due gare e al [[Gran Premio del Messico 1989|Gran Premio del Messico]], il team ottiene il primo podio con Patrese che termina secondo a 15 secondi da [[Ayrton Senna]]. Dopo il secondo posto nella successiva gara americana, nel [[Gran Premio del Canada 1989|Gran Premio del Canada]], sotto la pioggia, Boutsen regala alla Williams e alla Renault la prima vittoria con Patrese termina secondo.
Grazie ad un altro successo di Boutsen nella gara conclusiva in [[Gran Premio d'Australia 1989|Australia]], la Williams chiude seconda dietro alla McLaren nel mondiale costruttori e Patrese finisce 3º nel mondiale piloti.
 
===== 1990 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1990}}
Nel [[1990]] [[Riccardo Patrese|Patrese]] e [[Thierry Boutsen|Boutsen]] rimangono come piloti. Malgrado il successo di Patrese nel [[Gran Premio di San Marino 1990|Gran Premio di San Marino]] e di Boutsen al [[Gran Premio d'Ungheria 1990|Gran Premio d'Ungheria]], la stagione segnala un regresso con 20 punti in meno e solo il quarto posto nel mondiale costruttori. La vettura è la [[Williams FW13|FW13]], già saltuariamente in pista nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1989|1989]].
 
===== 1991 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1991}}
[[File:Patrese monaco91.jpg|thumb|Patrese a Montecarlo alla guida della FW14]]
[[Thierry Boutsen|Boutsen]] lascia la scuderia per passare alle [[Ligier]] all'inizio del [[1991]]. Gli subentra il rientrante [[Nigel Mansell]] affiancato da Patrese come seconda guida e da [[Damon Hill]] come collaudatore. L'inizio di stagione è travagliato, anche per problemi al cambio dell'innovativa [[Williams FW14|FW14]] che costringono entrambi i piloti al ritiro nel [[Gran Premio degli Stati Uniti 1991|Gran Premio degli Stati Uniti]].
Nel secondo [[Gran Premio del Brasile 1991|Gran Premio del Brasile]], Patrese giunge secondo dietro il dominatore di inizio stagione, [[Ayrton Senna]].
Male va il [[Gran Premio di San Marino 1991|Gran Premio di San Marino]] con un doppio ritiro, Mansell per incidente e Patrese per problemi elettrici. A [[Gran Premio di Monaco 1991|Monaco]] Mansell finalmente finisce una gara a punti (secondo). I miglioramenti si fanno concreti e due gran premi dopo, Patrese centra il successo con Mansell secondo. Mansell vince in [[Gran Premio di Francia 1991|Francia]] e [[Gran Premio di Gran Bretagna 1991|Gran Bretagna]] e [[Gran Premio di Germania 1991|Germania]] ed avvia una rimonta nella corsa al titolo. Quattro successi consecutivi per la Williams interrotti dal successo di Senna in [[Gran Premio d'Ungheria 1991|Ungheria]].
Mansell si aggiudica anche i gran premi in [[Gran Premio d'Italia 1991|Italia]] e in [[Gran Premio di Spagna 1991|Spagna]] e sembra lanciato verso il titolo, ma in mezzo alle due gare vinte, nel [[Gran Premio del Portogallo 1991|Gran Premio del Portogallo]], poi vinto da Patrese, Mansell in testa, perde une ruota mal fissata ripartendo dai box dopo un cambio delle gomme. Questo, insieme ad un ritiro in [[Gran Premio del Giappone 1991|Giappone]], costerà il campionato.
La Williams finisce seconda nel mondiale costruttori, mentre Mansell secondo dietro Senna in quella piloti.
 
==== Nove titoli in sei stagioni ====
===== 1992 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1992}}
Confermati i piloti per il [[1992]], Mansell domina la stagione sin dal [[Gran Premio del Sud Africa 1992|Gran Premio del Sud Africa]], vinto agevolmente, davanti a Patrese. Mansell si aggiudica tutti e cinque i primi gran premi ([[Gran Premio del Sud Africa 1992|Sudafrica]], [[Gran Premio del Messico 1992|Messico]], [[Gran Premio del Brasile 1992|Brasile]], [[Gran Premio di Spagna 1992|Spagna]] e [[Gran Premio di San Marino 1992|San Marino]]) con Patrese 4 volte secondo. Cinque vittorie consecutive ad inizio campionato sono un record.
A [[Gran Premio di Monaco 1992|Monaco]] la vittoria sfugge per una foratura di un gomma posteriore della vettura di Mansell a pochi giri dalla fine. Superato da Ayrton Senna, terminerà comunque secondo, a meno di 3 decimi dal brasiliano.
La corsa di Mansell prosegue nelle gare successive con successi in [[Gran Premio di Francia 1992|Francia]], [[Gran Premio di Gran Bretagna 1992|Gran Bretagna]], [[Gran Premio di Germania 1992|Germania]], [[Gran Premio del Portogallo 1992|Portogallo]]. Ad esso si aggiunge il successo di Patrese in [[Gran Premio del Giappone 1992|Giappone]].
La Williams diventa campione con 164 punti, 65 in più della [[McLaren]], Mansell è campione del mondo con 108 punti contro i 56 del secondo che è proprio Patrese. Mansell, vincendo 9 gare in una stagione, stabilisce un altro record.
 
===== 1993 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1993}}
Già dall'autunno 1992 [[Alain Prost]], reduce da un anno sabbatico, si aggiudica un posto in Williams per il [[1993]], anche grazie alle pressioni della Renault; [[Nigel Mansell]] lascia il team per le gare americane della [[Champ Car|IndyCar]]. Anche Patrese lascia il team e alla guida della seconda Williams viene chiamato il collaudatore [[Damon Hill]].
La vettura per il 1993 comincia a girare già nell'estate 1992 con Hill (e dall'autunno anche con Prost); dotata di sofisticati congegni elettronici, come le sospensioni attive e il controllo elettronico della trazione, la [[Williams FW15C|FW15C]] sarà la dominatrice dell'anno.<ref>''Interview - Frank Williams (1 July, 1993)'' [http://www.grandprix.com/ft/ft00150.html GrandPrix.Com] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130130211028/http://www.grandprix.com/ft/ft00150.html# |date=30 gennaio 2013 }}. Retrieved 14 July 2006</ref>
Prost vince al debutto in [[Gran Premio del Sudafrica 1993|Sudafrica]], ma sotto la pioggia non si trova a suo agio e viene surclassato da Senna nei due gran premi bagnati in [[Gran Premio del Brasile 1993|Brasile]] e in [[Gran Premio d'Europa 1993|Gran Bretagna]] a [[Donington Park]]. Il francese vincerà di nuovo a [[Gran Premio di San Marino 1993|San Marino]], e poi altre quattro corse consecutive tra [[Gran Premio del Canada 1993|Canada]] e [[Gran Premio di Germania 1993|Germania]], che lo proiettano saldamente in testa alla classifica; dopodiché è la volta di Hill, che si aggiudica i tre gran premi successivi, l'ultimo dei quali in [[Gran Premio d'Italia 1993|Italia]], che rimarrà l'ultima vittoria della stagione. La Williams totalizza così 10 vittorie, 168 punti e 15 pole position su 16; Prost vince il titolo e decide di ritirarsi dalla [[Formula 1]], anche perché Williams ha già ingaggiato [[Ayrton Senna]] per il [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]]. Hill chiude terzo dietro proprio al brasiliano.
 
===== 1994 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1994}}
[[File:Williams FW16.jpg|thumb|left|La Williams-Renault FW16 di Hill]]
Il [[1994]] sarà l'anno più tribolato per la Williams.<ref>''Formula One History: After Tamburello'' [http://www.f1-grandprix.com/history7.html F1-GrandPrix.com/History]. Retrieved 13 June 2006</ref> L'accoppiata Senna-Williams è la favorita per il titolo.
La nuova vettura, la [[Williams FW16]] denota durante i test d'inizio stagione dei problemi di guida. Le sospensioni attive sono state vietate insieme al controllo di trazione e all'ABS; il ritorno a vetture più tradizionali mette in crisi la Williams. Problemi che pare non avere la [[Benetton Formula|Benetton]]-[[Ford]] di [[Michael Schumacher]] che si aggiudica le prime due gare, mentre Senna va in testacoda in [[Gran Premio del Brasile 1994|Brasile]] e viene centrato alla prima curva da [[Mika Häkkinen]] ad [[Gran Premio del Pacifico 1994|Aida]].
Nel [[Gran Premio di San Marino 1994|Gran Premio di San Marino]], già macchiato da un incidente a [[Rubens Barrichello]] nelle prove e dalla morte di [[Roland Ratzenberger]] durante le qualifiche, avviene la tragedia.
Partito dalla ''pole'', Senna si schianta al settimo giro del Gran Premio e muore a causa delle ferite riportate al capo (un braccio della sospensione entra dalla visiera).<ref>''On This Day: 1st May [http://news.bbc.co.uk/onthisday/hi/witness/may/1/newsid_2951000/2951011.stm news.bbc.co.uk]. Retrieved 13 July 2006</ref><ref>[http://www.ayrton-senna.com/s-files/picsf03.html] Retrieved May 14, 2009.</ref>
Le ripercussioni sono pesanti, la giustizia italiana apre un'inchiesta che porterà ad un processo contro la Williams, responsabile, secondo l'accusa, della rottura del piantone dello sterzo, che avrebbe provocato l'uscita di pista.<ref>''Top designers acquitted on Senna'' [http://news.bbc.co.uk/sport1/hi/motorsport/formula_one/4587195.stm news.bbc.co.uk]. Retrieved 13 July 2006</ref> Nel [[2007]], alla chiusura di un lunghissimo iter giudiziario, Patrick Head verrà riconosciuto colpevole, con reato estinto in prescrizione<ref>{{cita web |url=http://www.f1web.it/?p=11466|titolo=Patrick Head lascia le corse: 113 vittorie e il peso della morte di Ayrton Senna|editore=F1WEB.it|data=5 gennaio 2012|accesso=14 gennaio 2012 }}</ref>.
Al successivo [[Gran Premio di Monaco 1994|Gran Premio di Monaco]], si presenta il solo Hill che si ritira. Dopo 4 vittorie di Schumacher, in [[Gran Premio di Spagna 1994|Spagna]], dove viene promosso titolare il collaudatore [[David Coulthard]], Hill conquista la prima vittoria dell'anno.
Hill sembra in grado di rimontare nella classifica finale, anche grazie ad alcune squalifiche che colpiscono la [[Benetton Formula|Benetton]] e [[Michael Schumacher]] rei di alcuni comportamenti scorretti e d'irregolarità tecniche (due gran premi di sospensione).
Hill vince il [[Gran Premio di Gran Bretagna 1994|Gran Premio di Gran Bretagna]], poi quelli di [[Gran Premio del Belgio 1994|Belgio]], [[Gran Premio d'Italia 1994|Italia]], [[Gran Premio del Portogallo 1994|Portogallo]] e [[Gran Premio del Giappone 1994|Giappone]].
Ma nel [[Gran Premio d'Australia 1994|Gran Premio d'Australia]], dove si decide il titolo, avviene un episodio assai discusso: Schumacher esce di pista e sbatte, Hill sarebbe dunque campione del mondo, ma il pilota tedesco con una manovra discutibile rientra "involontariamente" addosso a Hill, che stava sopraggiungendo in quel momento, eliminandolo<ref>'''Ruthless' Schumi blasted'' [http://motoring.iafrica.com/formulaone/561093.htm Motoring.iafrica.com] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080204091253/http://motoring.iafrica.com/formulaone/561093.htm# |date=4 febbraio 2008 }}. Retrieved 2 August 2006</ref>.
Con il ritiro di entrambi, Hill termina dunque secondo nel mondiale a 1 solo punto da Schumacher, mentre Mansell, rientrato alla Williams per alcune gare, centra la sua ultima vittoria. La Williams si consola con il titolo costruttori.
 
===== 1995 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1995}}
[[File:Williams F1 - GP d'Italia 1995 - Williams, Head, Hill e Newey.jpg|thumb|Parte della squadra Williams al [[Gran Premio d'Italia 1995]]; da sinistra: il fondatore e manager [[Frank Williams]], il cofondatore e direttore tecnico [[Patrick Head]], il pilota [[Damon Hill]] e il progettista [[Adrian Newey]].]]
 
Nel [[1995]] [[Nigel Mansell]] torna in [[Formula 1]] per alcune gare con una deludente [[McLaren]], mentre la Williams conferma [[Damon Hill|Hill]] e [[David Coulthard|Coulthard]]. La [[Renault]] ha deciso di fornire i propri motori anche alla [[Benetton Formula|Benetton]] che si aggiudicherà il titolo con Schumacher.
Hill vince 4 gran premi e Coulthard uno ma i piloti si rendono anche protagonisti di diversi (e a volte clamorosi) errori. La Williams mantiene inattaccata la sua posizione di vettura nettamente migliore delle concorrenti, Benetton inclusa, ma ciò non basta per evitare che Michael Schumacher conquisti il suo secondo titolo iridato. La Benetton riesce a vincere persino il suo primo (e unico) titolo costruttori.
 
===== 1996 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1996}}
[[File:Jacques Villeneuve 1996.jpg|thumb|left|Jacques Villeneuve sulla Williams-Renault FW18 del 1996]]
Nel [[1996]] la Williams ingaggia il campione Indycar e figlio d'arte [[Jacques Villeneuve]], e conferma [[Damon Hill]]. Quest'anno è un dominio netto: la Williams vince cinque gran premi consecutivi (quattro con Hill e uno con Villeneuve) ad inizio stagione.
Alla fine le Williams si aggiudicheranno 12 gran premi su 16, con 8 vittorie per Hill, campione del Mondo e 4 con Villeneuve secondo dopo una lotta intestina che dura sino all'ultima gara.
Per la terza volta consecutiva la Williams, dopo aver vinto il titolo piloti, non rinnova il contratto al pilota vincitore: Hill infatti si trasferisce alla [[Arrows Grand Prix International|Arrows]].
Nel corso del [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]], la Williams lascia Didcot e trasloca nella nuova sede di Grove.<ref name="tech">[http://www.f1technical.net/f1db/cars/805 Williams FW19 - F1technical.net<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
===== 1997 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1997}}
Per l'ultimo anno del connubio ufficiale Williams-Renault a sostituire Hill arriva il tedesco [[Heinz-Harald Frentzen]], considerato più veloce e competitivo. In realtà si dimostrerà meno veloce di un pilota come Hill, a torto poco considerato dai più, che ritenevano superiori i meriti della macchina a quelli del pilota.
La [[Williams FW19|FW19]] sarà l'ultima Williams alla quale abbia messo mano [[Adrian Newey]]; il progettista di tutte le macchine dal [[Campionato mondiale di Formula 1 1991|1991]] ha infatti accettato un'offerta della [[McLaren]], e già dal novembre 1996 interrompe lo sviluppo della vettura.<ref name="tech" />.
L'inizio della stagione [[1997]] vede la Williams dominare con 4 vittorie nelle prime sei gare (3 di Villeneuve e una di Frentzen), prima che la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] si dimostri in grado dopo anni di lottare per il titolo. Mentre Frentzen delude, Villeneuve (7 vittorie) arriva a giocarsi all'ultima gara il mondiale con Schumacher, in svantaggio di 1 solo punto nei confronti del pilota tedesco.
Al 48º giro del [[Gran Premio d'Europa 1997|Gran Premio d'Europa]] disputato sul [[Circuito di Jerez de la Frontera]], Villeneuve in rimonta è alle spalle di Schumacher e lo sorpassa, e il tedesco, come mostrerà la telecamera di bordo, chiude volontariamente e scorrettamente la curva. Villeneuve riesce a restare in pista mentre Schumacher ha la peggio ed è costretto al ritiro. Il canadese è dunque campione del mondo, mentre Schumacher sarà squalificato e privato dei punti conquistati durante l'anno a causa di questo incidente definito "evitabile" dalla [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]]<ref>''Review of 1997'' [http://www.grandprix.com/ft/ft00278.html grandprix.com] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130130200853/http://www.grandprix.com/ft/ft00278.html# |date=30 gennaio 2013 }}. Retrieved 14 July 2006</ref>, in un episodio che ricorda molto da vicino quello di 3 anni prima con Hill, anche se questa volta con esito differente.
 
Con l'affermazione nel mondiale 1997 la Williams conquista il Titolo Piloti per la settima volta nella sua ventennale storia e mette in bacheca anche il nono Titolo Costruttori, diventando la prima scuderia nella storia della Formula 1 a vantare più di 8 affermazioni nella classifica per squadre (McLaren e Ferrari infatti, nonostante siano in Formula 1 da molte più stagioni della Williams, vantano nel 1997 un totale rispettivamente di 7 e 8 titoli Costruttori ciascuna). Ma di fronte a un presente così trionfale si staglia un futuro segnato dal ritiro della [[Renault]].
 
=== Primo biennio di transizione (1998-1999) ===
==== Parentesi con i motori Mecachrome e Supertec ====
===== 1998 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1998}}
[[File:Jacques Villeneuve 1998 Italy.jpg|thumb|Jacques Villeneuve su Williams Mecachrome nel 1998]]
Nel [[1998]], la [[Renault]] abbandona temporaneamente la categoria e i motori vengono forniti attraverso una [[società consociata]] della casa francese, la [[Mecachrome]], ma senza sviluppo e a pagamento<ref>''News Feature > Mecachrome'' [http://www.grandprix.com/ft/ft00283.html grandprix.com] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130130201521/http://www.grandprix.com/ft/ft00283.html# |date=30 gennaio 2013 }}</ref>. La vettura è in sostanza quella del [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]], con alcuni adattamenti alle regole. I piloti sono confermati.
Il team si aggiudicherà solo alcuni piazzamenti e nessuna vittoria. La Williams finisce terza nel mondiale costruttori, e Villeneuve solo quinto in quello piloti. Nonostante l'impossibilità di mantenere il passo di [[McLaren]] e [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], la Williams riuscì ad essere "la prima degli altri" ed il risultato anche se deludente rispetto ai fasti passati, si rivelerà discreto in confronto alla stagione successiva, precedente l'arrivo dei motori [[BMW]].
 
===== 1999 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1999}}
Nel [[1999]] anche la fornitura della [[Mecachrome]] finisce e i motori vengono forniti dalla [[Supertec]] (guidata prima da [[Bernie Ecclestone]] poi da [[Flavio Briatore]]): questi motori (in pratica i Renault del [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]]) non riuscirono a garantire la necessaria affidabilità e performance alle vetture, che naufragarono tra le secche della medio-bassa classifica. Questo declino arrivò proprio mentre le [[McLaren]] e le [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] stavano uscendo da un lungo, soprattutto per le rosse, periodo di crisi.
I piloti erano stati cambiati entrambi, sostituiti da [[Ralf Schumacher]], fratello di Michael in arrivo dalla [[Jordan Grand Prix|Jordan]] e [[Alex Zanardi]], che verrà licenziato a fine stagione nonostante il contratto biennale a causa dei risultati non all'altezza dei due titoli [[Champ Car]] (allora C.A.R.T.) appena conquistati con il team [[Target Chip Ganassi Racing]].
Il team ottenne 3 podi e finì quinto nel mondiale costruttori.
 
=== Periodo BMW e ultima serie di successi (2000-2005) ===
==== La rinascita ====
===== 2000 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2000}}
Dal [[2000]] le Williams sono spinte dai motori [[BMW]], che conferiscono alla scuderia la denominazione di ''BMW Williams F1 Team'', e con i quali la squadra è stata in grado di uscire fuori dalla crisi di risultati. Sin dalla prima stagione sono stati ottenuti i primi risultati positivi, con [[Ralf Schumacher]] e il debuttante [[Jenson Button]]. Il bilancio finale parla di 3 podi e il terzo posto nei costruttori.
 
==== Le vittorie di Ralf Schumacher e Montoya ====
===== 2001 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2001}}
Nel [[2001]] Button è stato sostituito da [[Juan Pablo Montoya]] con il quale la Williams è tornata ad essere competitiva, ottenendo 4 vittorie totali (3 con Schumacher e 1 con il colombiano) e confermando il terzo posto nei costruttori.
 
===== 2002 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2002}}
Nel [[2002]] il team ottenne solo 1 vittoria, nel [[Gran Premio della Malesia 2002|Gran Premio della Malesia]] con [[Ralf Schumacher]], ma ciò bastò per migliorare la posizione finale nei costruttori, giungendo al secondo posto, questo grazie ai numerosi podi conquistati nel corso della stagione.
 
===== 2003 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2003}}
[[File:Ralf Schumacher Indianapolis 2003.jpg|thumb|left|Ralf Schumacher nel 2003]]
Nel [[2003]] la Williams ha sfiorato il mondiale costruttori e piloti, con [[Juan Pablo Montoya]] in grado di lottare fino alle ultime gare con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] di [[Michael Schumacher]] e la [[McLaren]] di [[Kimi Räikkönen]], giungendo terzo a 11 punti dal tedesco e a 9 dal finlandese, e con la squadra confermatasi seconda a 14 punti dalla scuderia di Maranello. Il bilancio complessivo parla di 4 vittorie (2 a testa per entrambi i piloti).
 
===== 2004 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2004}}
Nel [[2004]] la Williams non riesce ad eguagliare quanto ottenuto l'anno precedente a causa di un calo di competitività sia del team sia degli pneumatici [[Michelin]] e sprofonda in quarta posizione nel mondiale costruttori, superata da [[British American Racing|BAR]] e [[Renault F1|Renault]]. L'unico successo stagionale è stato conquistato da [[Juan Pablo Montoya]] nella gara finale, il [[Gran Premio del Brasile 2004|Gran Premio del Brasile]], ed è anche l'ultimo con la motorizzazione tedesca.
 
==== L'inizio del declino ====
===== 2005 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2005}}
[[File:Heidfeld (Williams) in practice at USGP 2005.jpg|thumb|Nick Heidfeld sulla Williams-BMW FW27 del 2005]]
Nel [[2005]] la Williams fa addirittura peggio del [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]]. Cambia entrambi i piloti ([[Ralf Schumacher]] passa alla [[Toyota Racing|Toyota]] e [[Juan Pablo Montoya]] alla [[McLaren]]), schierando [[Mark Webber]] e [[Nick Heidfeld]], ma non ottiene grandi risultati, soprattutto nella seconda parte della stagione; con soli 4 podi, nel mondiale costruttori conclude al quinto posto, superata anche dalla [[Toyota Racing|Toyota]].
 
Con [[BMW]] la Williams ha ottenuto un totale di 10 vittorie e 17 pole position in 6 stagioni.
 
=== Secondo periodo di transizione (2006-2013) ===
==== La parentesi con Cosworth ====
La [[BMW]] decide di lasciare la Williams; la casa bavarese vuole infatti il controllo totale del team, mentre Frank Williams non vuole vendere la sua scuderia.
 
===== 2006 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2006}}
Nel [[2006]], alla luce del definitivo divorzio tra il motorista tedesco (che ha acquistato il team [[Sauber F1 Team|Sauber]]) e il team inglese, le Williams passano nuovamente attraverso un periodo di transizione con i motori clienti [[Cosworth]]. Di questi motori non è stato garantito lo sviluppo, e infatti, fatta eccezione per il giro veloce nella gara d'esordio di [[Nico Rosberg]], la stagione è compromessa da un propulsore non all'altezza della vettura, sia per potenza, sia per affidabilità.
 
==== Collaborazione con Toyota ====
===== 2007 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2007}}
[[File:Alex Wurz 2007 Britain 3.jpg|thumb|left|[[Alexander Wurz]] al [[Gran Premio di Gran Bretagna 2007]].]]
A partire dal [[2007]], con [[Nico Rosberg]] e [[Alexander Wurz]], e successivamente con [[Kazuki Nakajima]] (figlio di [[Satoru Nakajima|Satoru]], imposto dalla Toyota dall'ultima gara della stagione in sostituzione dell'austriaco), la squadra è stata equipaggiata nuovamente da un motore ufficiale: quello [[Toyota Racing|Toyota]]. Il 2007 si è concluso in maniera piuttosto positiva rispetto al [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]], con il quinto posto nel mondiale costruttori (divenuto quarto a causa della squalifica della [[McLaren]] nella Spy-Story) e con un podio di [[Alexander Wurz]] nel [[Gran Premio del Canada 2007|Gran Premio del Canada]], il primo dal [[Campionato mondiale di Formula 1 2005|2005]].
 
===== 2008 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2008}}
Il [[2008]] inizia bene per la Williams, con il 3º posto di Rosberg e il 6º posto di Nakajima in [[Gran Premio d'Australia 2008|Australia]]. Tuttavia, con l'eccezione di qualche raro exploit sui circuiti cittadini, nel resto della stagione i risultati sono piuttosto deludenti ed il team ottiene come migliore risultato solo qualche arrivo nella parte bassa della zona punti; fa eccezione il [[Gran Premio di Singapore 2008|Gran Premio di Singapore]], nel quale [[Nico Rosberg|Rosberg]] conquista il secondo posto, nonostante uno stop & go di penalità. Nonostante questo buon risultato, la scuderia inglese conclude il campionato costruttori solo in ottava posizione, con 26 punti. Il 2008 è stato per la Williams un anno difficile anche sul piano economico: nonostante il team abbia incassato un bonus [[Formula One Management|FOM]] piuttosto elevato in virtù del quarto posto finale in classifica del [[Campionato mondiale di Formula 1 2007|2007]], l'attuale stagione si è conclusa con un passivo economico consistente, quantificato da alcuni giornali inglesi in circa 60 milioni di dollari. Per far fronte alle necessità immediate e pagare i fornitori, la Williams è stata aiutata da [[Bernie Ecclestone]] in persona, che ha liberato alcuni fondi che la Williams avrebbe dovuto incassare nel 2012, in conformità alla tabella prevista dal [[Patto della Concordia]]. Ma il futuro resta difficile, anche perché i previsti sponsor giapponesi che sarebbero dovuti arrivare grazie a [[Kazuki Nakajima|Nakajima]] non si sono mai visti.
Proprio a proposito di sponsor, la Casa petrolifera brasiliana [[Petrobras]], ha posto fine al contratto che la legava alla scuderia dal [[2002]]; le motivazioni sono legate alla forte recessione che sta sconvolgendo un po' tutti i settori commerciali.
 
===== 2009 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2009}}
[[File:Nico Rosberg 2009 Turkey.jpg|thumb|[[Nico Rosberg]] al [[Gran Premio di Turchia 2009]].]]
Nel [[2009]] la Williams ha risolto tutti i suoi problemi economici, grazie al taglio dei costi voluto dalla [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] ed è riuscita a siglare un nuovo accordo pubblicitario con la [[Philips]], mentre per rimpiazzare il suo vecchio fornitore di carburante ha firmato un contratto annuale con la [[Toyota|Denso]]; inoltre ha compiuto dei significativi miglioramenti prestazionali grazie al nuovo diffusore e al motore [[Toyota|Toyota RVX V8]] che hanno permesso al team di avere maggiore competitività rispetto alla precedente stagione e di andare più volte a punti. La scuderia conclude il mondiale costruttori al 7º posto con 34,5 punti.
A fine stagione [[Nico Rosberg]] ed il suo compagno di squadra [[Kazuki Nakajima]] abbandonano definitivamente il team.
 
Nella stagione viene siglato un accordo con il ''Qatar Science & Technology Park (QSTP)'', per la creazione nel paese [[Qatar|mediorientale]] del nuovo ''Williams Technology Center (WTC)''. È la prima volta che una struttura di questo tipo di una scuderia di [[Formula 1]] ha sede fuori dall'[[Europa]].<ref>{{Cita web |url=http://it.f1-live.com/f1/it/attualita/notizie/detail/091028164429.shtml |titolo=La Williams delocalizza in Qatar
|editore=it.f1-live.com|data=28 ottobre 2009|accesso=29 gennaio 2009}}</ref>
 
==== Nuova parentesi con Cosworth ====
Nel 2010 la [[Toyota Racing|Toyota]] abbandona il mondo della [[Formula 1]], lasciando il team letteralmente a piedi a quattro mesi dall'inizio della nuova stagione. Alcune voci parlavano di un possibile ritorno ai propulsori [[Renault]], ma ad inizio anno venne confermato l'accordo biennale con la [[Cosworth]].
 
===== 2010 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2010}}
[[File:Nico Hulkenberg 2010 Bahrain.jpg|thumb|left|[[Nico Hülkenberg]] alla guida della Williams al [[Gran Premio del Bahrein 2010]].]]
I piloti per la stagione [[2010]] sono l'ultra esperto [[Rubens Barrichello]] ed il debuttante [[Nico Hülkenberg]], vincitore della categoria [[GP2 Series|GP2]]. L'inizio della stagione non è dei migliori, fin dai primi test la macchina soffre di un forte sottosterzo. Il motore [[Cosworth]] soffre inoltre di perdite di potenza. Nella prima metà di stagione la Williams fatica a qualificarsi nelle prime 10 posizioni in qualifica e i punti raccolti sono pochi. Ma il team continua a sviluppare la macchina ad ogni gara e nel frattempo Cosworth risolve i problemi di gioventù del motore. Dal [[Gran Premio del Canada 2010|Gran Premio del Canada]] la Williams da segni di risveglio, andando quasi stabilmente a punti, con Barrichello che giunge quinto a Silverstone e sfiora il Podio, a Valencia e qualificandosi assiduamente nella top ten fino a conquistare la Pole Position con Nico Hülkenberg in una movimentata sessione di qualifica in Brasile. Questo grazie ad una serie di modifiche in particolare all'f-duct<ref>L'f-duct era un sistema che permetteva di mandare in "stallo" l'ala posteriore, riducendo la resistenza all'avanzamento in rettilineo. Introdotto dalla [[McLaren]] all'inizio della stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2010|2010]], fu bandito dalla [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] al termine della stessa.</ref> e al blown diffuser<ref>Con blown diffuser si intende una integrazione tra il sistema di scarico della monoposto e il diffusore posteriore.</ref>.
Il team di Grove conclude il campionato piazzandosi al 6º posto nel [[Campionato mondiale costruttori di Formula 1|mondiale costruttori]] con 69 punti, mentre [[Rubens Barrichello|Barrichello]] e [[Nico Hülkenberg|Hülkenberg]] concludono al 10º e 14º posto in quello piloti rispettivamente con 47 e 22 punti.
 
===== 2011 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2011}}
Per il [[2011]] la Williams conferma la partnership con Cosworth. I piloti per questa stagione sono il confermato [[Rubens Barrichello]] e il debuttante venezuelano [[Pastor Maldonado]] che prende il posto del tedesco [[Nico Hülkenberg]]. Il venezuelano, vincitore della categoria [[GP2 Series|GP2]], è stato preferito al tedesco in quanto fortemente spinto dall'azienda petrolifera di stato [[PDVSA]]. Il 14 gennaio la Williams conferma un accordo di sponsorizzazione di lungo termine con la PDVSA in occasione di una esibizione della FW32 a [[Caracas]], con alla guida [[Pastor Maldonado]]. Nel frattempo, per fronteggiare la crisi di sponsor, e per garantire un futuro a lungo termine, il team annuncia la quotazione sulla borsa di Francoforte del team a inizio marzo; la maggioranza del pacchetto resta comunque a Frank Williams<ref>{{Cita web |url=http://www.f1web.it/?p=8115|titolo=Williams in borsa, la maggioranza resta a Sir Frank. Sauber: “Non capisco”|editore=F1WEB.it|data=10 febbraio 2011|accesso=10 febbraio 2011}}</ref>.
 
Il Mondiale comincia in modo negativo per la scuderia inglese, che raccoglie quattro ritiri nelle prime due gare e zero punti nelle tre successive; questo porta il direttore tecnico Sam Michael, in carica dal [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]], ed il responsabile del reparto aerodinamico Jon Tomlinson a rassegnare le dimissioni all'indomani del [[Gran Premio della Malesia 2011|Gran Premio della Malesia]].
 
Alla fine la Williams ha ottenuto solo 5 punti stagionali (4 con Barrichello e 1 con Maldonado), arrivando davanti alle sole [[Caterham F1 Team|Lotus]], [[HRT Formula 1 Team|HRT]] e [[Manor Racing|Virgin]].
 
==== Ultima collaborazione con Renault ====
Il 4 luglio 2011 fu annunciato il passaggio da Cosworth a Renault per la fornitura dei motori nelle stagioni 2012 e 2013: si venne così a ricreare il connubio tra la scuderia inglese ed il motorista francese che aveva dominato la scena negli anni novanta.<ref>[http://www.renaultsportf1.com/Williams-Renault-legendary,319.html ''Williams Renault legendary partnership revived for 2012''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110707112614/http://www.renaultsportf1.com/Williams-Renault-legendary,319.html |data=7 luglio 2011 }}</ref><ref>[http://www.williamsf1.com/news/view/1859 ''Williams Renault Legendary Partnership Revived for 2012''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110707100023/http://www.williamsf1.com/news/view/1859 |data=7 luglio 2011 }}</ref>
 
===== 2012 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2012}}
Nell'inverno seguente la scuderia annunciò l'ingaggio del brasiliano [[Bruno Senna]], che prese il posto del connazionale [[Rubens Barrichello]] al fianco di [[Pastor Maldonado]]. La stagione [[2012]] si aprì con delle grandi novità sia all'interno della dirigenza che del reparto tecnico della squadra. Nel corso della stagione 2011 furono ingaggiati [[Mike Coughlan]], Jason Somerville e Mark Gillian, rispettivamente con i ruoli di direttore del progetto, responsabile del reparto aerodinamico e responsabile delle operazioni in pista, in sostituzione di Sam Michael e Jon Tomlinson. A stagione appena iniziata [[Frank Williams]] annunciò il proprio ritiro dal consiglio di amministrazione, cedendo il suo posto alla figlia Claire; poche settimane più tardi Adam Parr, direttore della scuderia, rassegnò le dimissioni.
 
La nuova vettura, la [[Williams FW34|FW34]], si dimostrò un netto miglioramento rispetto alla precedente. Nella prima metà di stagione Maldonado e Senna furono in grado di competere stabilmente per la conquista di punti iridati: il venezuelano colse, inoltre, la prima vittoria della scuderia dal [[Gran Premio del Brasile 2004|2004]], vincendo il [[Gran Premio di Spagna 2012|Gran Premio di Spagna]]. Questo rimane, ad oggi, l'ultimo successo del team in Formula 1. Nonostante alcune buone prestazioni in qualifica ottenute dallo stesso Maldonado, dopo il ritorno alla vittoria la Williams mantenne una bassa media di punti a gara, conquistando appena 12 punti nei successivi nove Gran Premi, a causa di diversi incidenti e ritiri che hanno impedito di conquistare numerosissimi punti e andare alcune volte a podio.
 
Il miglior risultato della seconda metà della stagione fu un quinto posto di Maldonado nel [[Gran Premio di Abu Dhabi 2012|Gran Premio di Abu Dhabi]]. La scuderia, pur conquistando 76 punti (ben 71 in più rispetto alla stagione precedente), si classificò in ottava posizione nella classifica costruttori, migliorando di un solo posto il piazzamento del 2011.
 
===== 2013 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2013}}
[[File:Valtteri Bottas 2013 Malaysia FP2.jpg|thumb|[[Valtteri Bottas]] in Malesia nel 2013.]]
Nel [[2013]] i piloti furono il confermato Pastor Maldonado e il debuttante [[Valtteri Bottas]], già collaudatore della scuderia. La stagione iniziò in maniera disastrosa, con entrambi i piloti relegati stabilmente nelle retrovie. Nel [[Gran Premio del Canada 2013|Gran Premio del Canada]] Bottas si qualificò in terza posizione su pista bagnata, ma in gara, sull'asciutto, non riuscì a terminare tra i primi dieci. Il primo punto stagionale arrivò solo al [[Gran Premio d'Ungheria 2013|Gran Premio d'Ungheria]], nel quale Maldonado arrivò decimo al traguardo.
 
I pessimi risultati portarono alle dimissioni di Mike Coughlan e all'ingaggio di [[Pat Symonds]].
 
Dopo il Gran Premio d'Ungheria l'unico altro piazzamento a punti della stagione fu colto da Bottas, che arrivò ottavo nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2013|Gran Premio degli Stati Uniti]]. La Williams chiuse il campionato al nono posto in classifica, con appena cinque punti.
 
=== Periodo Mercedes (2014-oggi) ===
Come annunciato il 30 maggio 2013<ref>[http://www.formula1.com/news/headlines/2013/5/14622.html ''Williams move to Mercedes-Benz power for 2014'']</ref><ref>[http://www.williamsf1.com/Team/Media/News/The-Williams-F1-Team-and-Mercedes-Benz-announce-long-term-engine-partnership ''The Williams F1 Team and Mercedes-Benz are pleased to announce the signature of a long-term engine partnership from the 2014 Formula One World Championship season onwards''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130607161626/http://www.williamsf1.com/Team/Media/News/The-Williams-F1-Team-and-Mercedes-Benz-announce-long-term-engine-partnership/ |data=7 giugno 2013 }}</ref>, a partire dalla stagione 2014 la Williams utilizzò i nuovi motori V6 turbo di produzione [[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]]. La casa tedesca fornì, oltre ai propulsori, anche il sistema [[KERS]], mentre le trasmissioni continuarono a essere costruite in proprio dalla Williams.
Inoltre, in seguito all'accordo di [[sponsor]]izzazione siglato, a pochi giorni dalla partenza della nuova stagione, con [[Martini (marchio)|Martini]], la scuderia assunse il nome di ''Williams Martini Racing'', conferendo alla monoposto una livrea bianca con linee azzurre, blu e rosse, colori storici del marchio [[Martini Racing]].<ref>{{cita web|url=http://www.derapate.it/foto/f1-2014-nuova-williams-livrea-martini_3117.html|titolo=Accordo Martini-Williams, nasce la Williams Martini Racing}}</ref>
 
==== Il recupero di competitività ====
===== 2014 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2014}}
Per il [[2014]] Maldonado fu sostituito dall'ex pilota della Ferrari [[Felipe Massa]]. I risultati furono molto migliori dell'anno precedente, con entrambi i piloti in grado di marcare costantemente piazzamenti a punti. A partire dal [[Gran Premio d'Austria 2014|Gran Premio d'Austria]] ci fu un ulteriore miglioramento: Massa e Bottas monopolizzarono la prima fila nelle qualifiche, risultato che la squadra non otteneva dal 2003, chiudendo poi rispettivamente al quarto e al terzo posto in gara.
 
Nel resto del campionato la Williams continuò a ottenere buoni risultati, conquistando in totale nove podi e il terzo posto nella classifica generale con 320 punti.
 
===== 2015 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2015}}
Dopo i profondi cambiamenti degli anni precedenti, nel [[2015]] la Williams confermò l'assetto della stagione precedente, mantenendo la motorizzazione Mercedes, Pat Symonds come responsabile tecnico e Felipe Massa e Valtteri Bottas come piloti. La Williams si confermò terza forza del campionato, pur cogliendo meno punti (257) e meno podi (quattro terzi posti) rispetto al 2014.
 
==== Nuovo calo di prestazioni ====
===== 2016 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2016}}
[[File:F1 - Williams F1 - Felipe Massa (28298401460).jpg|thumb|left|[[Felipe Massa]] sulla Williams-Mercedes nel 2016.]]
Confermata la stessa struttura anche per il [[2016]], la scuderia iniziò l'anno in modo meno brillante rispetto ai precedenti. La [[Williams FW38|FW38]] si assestò come quarta forza; nelle prime cinque gare sia Massa che Bottas (che nelle qualifiche del [[Gran Premio di Russia 2016|Gran Premio di Russia]] colse un prestigioso secondo posto in griglia) giunsero sempre a punti, ma nelle sette successive, pur con un podio del finlandese nel [[Gran Premio del Canada 2016|Gran Premio del Canada]], i due misero a segno appena 31 punti. Nel resto della stagione la Williams fu sopravanzata anche dalla [[Force India]], scivolando al quinto posto nel campionato costruttori, con 138 punti. Alla vigilia del [[Gran Premio d'Italia 2016|Gran Premio d'Italia]] Massa annunciò il suo ritiro dalla Formula 1; in seguito la Williams comunicò che il pilota brasiliano sarebbe stato sostituito, per la stagione successiva, dall'esordiente canadese [[Lance Stroll]]. Il ritiro del fresco campione del mondo [[Nico Rosberg]] a pochi giorni dal termine della stagione spinse però la Mercedes a ingaggiare Valtteri Bottas al posto del pilota tedesco. La Williams richiamò quindi Massa, in modo da affiancare il debuttante Stroll con un pilota esperto.<ref>{{Cita news|url=http://www.skysports.com/f1/news/12433/10733483/watch-felipe-massa-on-retirement-williams-return-and-f1-2017-hopes|titolo=WATCH: Felipe Massa on retirement, Williams return and F1 2017 hopes|sito=skysports.com|data=18 gennaio 2017|accesso=21 gennaio 2017}}</ref>
 
===== 2017 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2017}}
Nelle prime gare della stagione [[2017]] la Williams non riesce ad ottenere risultati di rilievo, ottenendo come miglior piazzamento il 6º posto con Massa in Australia e in Bahrein. Nel caotico [[Gran Premio d'Azerbaigian 2017|Gran Premio d'Azerbaigian]], Stroll regala l'unico podio dell'anno alla scuderia, concludendo la gara al 3º posto. Questo risultato è però un caso isolato e nel resto della stagione la scuderia si trova sempre in lotta per ottenere punti iridati ma lontana dalle posizioni di vertice. Il 10º posto di Massa nel conclusivo [[Gran Premio di Abu Dhabi 2017|Gran Premio di Abu Dhabi]], oltre a mettere fine (questa volta definitivamente) alla lunga carriera in F1 del pilota brasiliano, chiude un'annata piuttosto deludente per la Williams che comunque, pur cogliendo meno punti rispetto alla stagione precedente (83), si conferma quinta forza del campionato.
 
===== 2018 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 2018}}
Per il [[2018]] Stroll viene confermato come titolare, affiancato dall'esordiente russo [[Sergej Sirotkin]]<ref>{{Cita web|url=http://www.williamsf1.com/racing/news/2018/01/sergeysirotkintojoinlancestrollin2018|titolo=Williams F1|sito=www.williamsf1.com|lingua=en|accesso=16 gennaio 2018}}</ref>, mentre l'ex pilota [[Renault F1|Renault]], [[Robert Kubica]], sarà terzo pilota e collaudatore.<ref>{{Cita web|url=http://f1grandprix.motorionline.com/f1-pirelli-isola-kubica-visto-il-talento-avrebbe-meritato-una-chance/|titolo=F1 {{!}} Pirelli, Isola: “Kubica? Visto il talento avrebbe meritato una chance” - News Formula 1|sito=f1grandprix.motorionline.com|accesso=16 gennaio 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.williamsf1.com/racing/news/2018/01/williamsmartiniracingannouncesrobertkubicaas2018reserveanddevelopmentdriver|titolo=Williams F1|sito=www.williamsf1.com|lingua=en|accesso=16 gennaio 2018}}</ref> La presentazione della nuova [[Williams FW41|FW41]] viene fissata per il 15 febbraio.<ref>{{Cita news|url=https://www.formulapassion.it/2018/01/f1-williams-lancio-fw41-previsto-15-febbraio/|titolo=F1 {{!}} Williams: lancio FW41 previsto per il 15 febbraio|sito=formulapassion.it|data=26 gennaio 2018|accesso=29 gennaio 2018}}</ref> Nel febbraio 2018 la [[Martini Racing|Martini]] annuncia la fine del contratto con la Williams al termine della stagione e il ritiro dal Circus<ref>{{Cita news|url=https://www.motorsportitalia.net/martini-non-rinnova-la-sponsorizzazione-alla-williams/|titolo=Martini non rinnova la sponsorizzazione alla Williams - MotorSport Italia|pubblicazione=MotorSport Italia|data=27 febbraio 2018|accesso=27 febbraio 2018}}</ref>.
La prima parte di stagione è negativa e vede i due giovani piloti relegati stabilmente nelle retrovie. Infatti i primi punti in campionato per la Williams arriveranno soltanto nel [[Gran Premio d'Azerbaigian 2018|Gran Premio d'Azerbaigian]], grazie all'ottavo posto conquistato da Lance Stroll. Nel frattempo, le scarse prestazioni della vettura portano all'allontanamento del capo progettista Ed Wood, che dal 2006 collaborava con la scuderia, e del responsabile dell'aerodinamica Dirk de Beer. Per rivedere la scuderia in zona punti si dovrà attendere fino al [[Gran Premio d'Italia 2018|Gran Premio d'Italia]], nel quale entrambi i piloti ottengono un piazzamento nei primi dieci: infatti Stroll taglia il traguardo in nona posizione e Sirotkin, grazie al decimo posto finale, conquista il suo primo punto in Formula 1. Dopo il buon risultato ottenuto sullo storico [[Autodromo nazionale di Monza|circuito brianzolo]] la squadra, nelle ultime sette gare, non sarà più in grado di ottenere risultati utili. Il bilancio finale è di appena 7 punti e condanna la Williams al decimo e ultimo posto nei costruttori.
 
Al termine della stagione anche il direttore degli ingegneri, [[Robert Smedley]], lascerà la scuderia<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2018/11/05-1797891/formula_1_rob_smedley_lascia_la_williams/|titolo=Formula 1, Rob Smedley lascia la Williams|accesso=2018-11-14}}</ref>.
 
Per la stagione 2019, il 12 ottobre la scuderia inglese annuncia l'ingaggio del giovane pilota inglese [[George Russell (pilota automobilistico)|George Russell]], supportato dalla Mercedes, e il 22 novembre la promozione del terzo pilota [[Robert Kubica]], al ritorno da titolare in Formula 1 dopo 8 stagioni di assenza.
 
== Gestione Sportiva ==
* Group Ceo: Mike O'Driscoll
* Consigliere delegato: Mark Biddle
* Piloti: [[Lance Stroll]], [[Sergej Sirotkin]]
* Team Principal: [[Frank Williams]]
* Vice-Team Principal: [[Claire Williams]]
* Direttore tecnico: [[Paddy Lowe]]
* Direttore dell'ingegneria: [[Robert Smedley]]
* Direttore sportivo: Steve Nielsen
* Direttore generale: Dickie Stanford
* Direttore finanziario: Alan Kinch
* Responsabile delle prestazioni della vettura: Andrew Murdoch
* Responsabile dei sistemi della vettura ad alto livello: Carl Garden
* Capo-meccanico: Mark Pattinson
* Chief Designer: ''Carica vacante''
* Head of Aero: Jason Somerville
* Ingegneri di pista: Dave Robson, Jonathan Eddolls
* Collaudatori: [[Robert Kubica]], [[Oliver Rowland]]
 
== Statistiche ==
=== Formula 1 ===
;Piloti vincitori
{| class="wikitable sortable" style="font-size:90%; width:70%"
|-
!Pilota
!Titoli mondiali
!Gran Premi
!Vittorie
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|GBR}}&nbsp;'''[[Nigel Mansell]]'''
|align="right" width=10%|1
|align="right" width=10%|95
|align="right" width=10%|28
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|GBR}}&nbsp;'''[[Damon Hill]]'''
|align="right" width=10%|1
|align="right" width=10%|65
|align="right" width=10%|21
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|AUS}}&nbsp;'''[[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]]'''
|align="right" width=10%|1
|align="right" width=10%|60
|align="right" width=10%|11
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|CAN}}&nbsp;'''[[Jacques Villeneuve]]'''
|align="right" width=10%|1
|align="right" width=10%|49
|align="right" width=10%|11
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|BRA 1968-1992}}&nbsp;'''[[Nelson Piquet]]'''
|align="right" width=10%|1
|align="right" width=10%|31
|align="right" width=10%|7
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|FRA}}&nbsp;'''[[Alain Prost]]'''
|align="right" width=10%|1
|align="right" width=10%|16
|align="right" width=10%|7
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|FIN}}&nbsp;'''[[Keke Rosberg]]'''
|align="right" width=10%|1
|align="right" width=10%|62
|align="right" width=10%|5
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|DEU}}&nbsp;[[Ralf Schumacher]]
|align="right" width=10%|-
|align="right" width=10%|94
|align="right" width=10%|6
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|ITA}}&nbsp;[[Riccardo Patrese]]
|align="right" width=10%|-
|align="right" width=10%|81
|align="right" width=10%|4
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|COL}}&nbsp;[[Juan Pablo Montoya]]
|align="right" width=10%|-
|align="right" width=10%|68
|align="right" width=10%|4
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|BEL}}&nbsp;[[Thierry Boutsen]]
|align="right" width=10%|-
|align="right" width=10%|32
|align="right" width=10%|3
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|ARG}}&nbsp;[[Carlos Reutemann]]
|align="right" width=10%|-
|align="right" width=10%|31
|align="right" width=10%|3
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|VEN}}&nbsp;[[Pastor Maldonado]]
|align="right" width=10%|-
|align="right" width=10%|58
|align="right" width=10%|1
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|DEU}}&nbsp;[[Heinz-Harald Frentzen]]
|align="right" width=10%|-
|align="right" width=10%|33
|align="right" width=10%|1
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|GBR}}&nbsp;[[David Coulthard]]
|align="right" width=10%|-
|align="right" width=10%|25
|align="right" width=10%|1
|-
|align="left" width=40%|{{Bandiera|CHE}}&nbsp;[[Clay Regazzoni]]
|align="right" width=10%|-
|align="right" width=10%|15
|align="right" width=10%|1
|-
|-
|}
 
== Monoposto ==
[[File:Williams F1 at Grove.jpg|thumb|La Sede della Williams a Grove]]
La numerazione dei modelli Williams F1 inizia con la Williams FW06 del 1978, preceduta dalla Williams 761, che era una vettura acquistata dalla [[March Engineering|March]].
In precedenza Frank Williams con la sua precedente scuderia, la [[Frank Williams Racing Cars]], poi diventata [[Walter Wolf Racing]], aveva costruito altre vetture denominate sia "Williams" (FW, FW4, FW5) sia con altre denominazioni (ISO, Politoys), oltre ad utilizzare vetture Brabham e March.
 
{{div col}}
{{Colonne}}
* [[Williams 761]]-[[Ford]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1977|1977]]
* [[Williams FW06]]-[[Ford]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1978|1978]]
* [[Williams FW07]]-[[Ford]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1979|1979]]
* '''[[Williams FW07|Williams FW07B]]-[[Ford]]''' [[Campionato mondiale di Formula 1 1980|1980]]
* '''[[Williams FW07|Williams FW07C]]-[[Ford]]''' [[Campionato mondiale di Formula 1 1981|1981]]
* [[Williams FW08]]-[[Ford]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1982|1982]]
* [[Williams FW08|Williams FW08C]]-[[Ford]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1983|1983]]
* [[Williams FW09]]-[[Honda Racing F1 Team|Honda]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1983|1983]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 1984|1984]]
* [[Williams FW09|Williams FW09B]]-[[Honda Racing F1 Team|Honda]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1984|1984]]
* [[Williams FW10]]-[[Honda Racing F1 Team|Honda]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1985|1985]]
* '''[[Williams FW11]]-[[Honda Racing F1 Team|Honda]]''' [[Campionato mondiale di Formula 1 1986|1986]]
* '''[[Williams FW11B]]-[[Honda Racing F1 Team|Honda]]''' [[Campionato mondiale di Formula 1 1987|1987]]
* [[Williams FW12]]-[[Judd]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1988|1988]]
* [[Williams FW12C]]-[[Renault]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1989|1989]]
* [[Williams FW13]]-[[Renault]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1989|1989]]
* [[Williams FW13B]]-[[Renault]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1990|1990]]
* [[Williams FW14]]-[[Renault]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1991|1991]]
* '''[[Williams FW14B]]-[[Renault]]''' [[Campionato mondiale di Formula 1 1992|1992]]
* '''[[Williams FW15C]]-[[Renault]]''' [[Campionato mondiale di Formula 1 1993|1993]]
* '''[[Williams FW16]]-[[Renault]]''' [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]]
* '''[[Williams FW16B]]-[[Renault]]''' [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]]
* [[Williams FW17]]-[[Renault]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]]
* [[Williams FW17B]]-[[Renault]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]]
* '''[[Williams FW18]]-[[Renault]]''' [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]]
* '''[[Williams FW19]]-[[Renault]]''' [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]]
* [[Williams FW20]]-[[Mecachrome]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1998|1998]]
* [[Williams FW21]]-[[Supertec]] [[Campionato mondiale di Formula 1 1999|1999]]
* [[Williams FW22]]-[[BMW]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]]
* [[Williams FW23]]-[[BMW]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]]
* [[Williams FW24]]-[[BMW]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]]
* [[Williams FW25]]-[[BMW]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2003|2003]]
* [[Williams FW26]]-[[BMW]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]]
* [[Williams FW26|Williams FW26B]]-[[BMW]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]]
* [[Williams FW27]]-[[BMW]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2005|2005]]
* [[Williams FW28]]-[[Cosworth]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]]
* [[Williams FW29]]-[[Toyota Racing|Toyota]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2007|2007]]
* [[Williams FW30]]-[[Toyota Racing|Toyota]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2008|2008]]
* [[Williams FW31]]-[[Toyota Racing|Toyota]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2009|2009]]
* [[Williams FW32]]-[[Cosworth]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2010|2010]]
* [[Williams FW33]]-[[Cosworth]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2011|2011]]
* [[Williams FW34]]-[[Renault]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2012|2012]]
* [[Williams FW35]]-[[Renault]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2013|2013]]
* [[Williams FW36]]-[[Mercedes]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2014|2014]]
* [[Williams FW37]]-[[Mercedes]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2015|2015]]
* [[Williams FW38]]-[[Mercedes]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2016|2016]]
* [[Williams FW40]]-[[Mercedes]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2017|2017]]
* [[Williams FW41]]-[[Mercedes]] [[Campionato mondiale di Formula 1 2018|2018]]
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== Risultati in F1 ==
{{RisF1Team|1|Anno=1977|Vettura=[[Williams 761|761]]|Motore=[[Ford]]|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|BEL}} [[Patrick Nève|Nève]]|A5=12|A7=10|A8=15|A9=NQ|A10=10|A11=NQ|A12=9|A13=NQ|A14=7|A15=18|A16=Rit|Punti=|Pos=}}
{{RisF1Team|1|Anno=1978|Vettura=[[Williams FW06|FW06]]|Motore=[[Ford]]|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|AUS}} [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Jones]]|A1=Rit|A2=11|A3=4|A4=7|A5=Rit|A6=10|A7=8|A8=Rit|A9=5|A10=Rit|A11=Rit|A12=Rit|A13=Rit|A14=13|A15=2|A16=9|Punti=11|Pos=9}}
{{RisF1Team|2|Anno=1979|Vettura=[[Williams FW06|FW06]]<ref>per le prime 4 gare</ref> <br />[[Williams FW07|FW07]]|Motore=[[Ford]]|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|AUS}} [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Jones]]|P2={{bandiera|CHE}} [[Clay Regazzoni|Regazzoni]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1980|Vettura='''[[Williams FW07|FW07B]]'''|Motore='''[[Ford]]'''|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|AUS}} '''[[Alan Jones (pilota automobilistico)|Jones]]'''|P2={{bandiera|ARG}} [[Carlos Reutemann|Reutemann]]
|A1=1|A2=3|A3=Rit|A4=Rit|A5=2|A6=Rit|A7=1|A8=1|A9=3|A10=2|A11=11|A12=2|A13=1|A14=1|B1=Rit|B2=Rit|B3=5|B4=Rit|B5=3|B6=1|B7=6|B8=3|B9=2|B10=3|B11=4|B12=3|B13=2|B14=2|Punti=120|Pos=1}}
{{RisF1Team|3|Anno=1981|Vettura='''[[Williams FW07|FW07C]]'''|Motore='''[[Ford]]'''|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|AUS}} [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Jones]]|P2={{bandiera|ARG}} [[Carlos Reutemann|Reutemann]]|P3={{bandiera|ESP 1977-1981}} [[Emilio de Villota|de Villota]]
|A1=1|A2=2|A3=4|A4=12|A5=Rit|A6=2|A7=7|A8=17|A9=Rit|A10=11|A11=4|A12=3|A13=2|A14=Rit|A15=1|B1=2|B2=1|B3=2|B4=3|B5=1|B6=Rit|B7=4|B8=10|B9=2|B10=Rit|B11=5|B12=Rit|B13=3|B14=10|B15=8|C7=ES|Punti=95|Pos=1}}
{{RisF1Team|4|Anno=1982|Vettura=[[Williams FW07|FW07D]]<br />[[Williams FW08|FW08]]<ref>dal Gran Premio del Belgio</ref>|Motore=[[Ford]]|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|ARG}} [[Carlos Reutemann|Reutemann]]|P2={{bandiera|USA}} [[Mario Andretti|Andretti]]|P3={{bandiera|IRL}} [[Derek Daly|Daly]]|P4={{bandiera|FIN}} '''[[Keke Rosberg|K. Rosberg]]'''
|A1=2|A2=Rit|B3=Rit|C5=Rit|C6=6|C7=5|C8=7|C9=5|C10=5|C11=7|C12=Rit|C13=Rit|C14=9|C15=Rit|C16=6|D1=5|D2=SQ|D3=2|D5=2|D6=Rit|D7=4|D8=Rit|D9=3|D10=Rit|D11=5|D12=3|D13=2|D14=1|D15=8|D16=5|Punti=58|Pos=4}}
{{RisF1Team|3|Anno=1983|Vettura=[[Williams FW08|FW08C]]<br />[[Williams FW09|FW09]]<ref>solo al Gran premio del Sudafrica</ref>|Motore=[[Ford]]<br />[[Honda]]|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|FIN}} [[Keke Rosberg|K. Rosberg]]|P2={{bandiera|FRA}} [[Jacques Laffite|Laffite]]|P3={{bandiera|GBR}} [[Jonathan Palmer|Palmer]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1984|Vettura=[[Williams FW09|FW09]]|Motore=[[Honda]]|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|FRA}} [[Jacques Laffite|Laffite]]|P2={{bandiera|FIN}} [[Keke Rosberg|K. Rosberg]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1985|Vettura=[[Williams FW10|FW10]]|Motore=[[Honda]]|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|GBR}} [[Nigel Mansell|Mansell]]|P2={{bandiera|FIN}} [[Keke Rosberg|K. Rosberg]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1986|Vettura='''[[Williams FW11|FW11]]'''|Motore='''[[Honda]]'''|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|GBR}} [[Nigel Mansell|Mansell]]|P2={{bandiera|BRA 1968-1992}} [[Nelson Piquet|Piquet]]
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{{RisF1Team|3|Anno=1987|Vettura='''[[Williams FW11|FW11B]]'''|Motore='''[[Honda]]'''|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|GBR}} [[Nigel Mansell|Mansell]]|P2={{bandiera|ITA}} [[Riccardo Patrese|Patrese]]|P3={{bandiera|BRA 1968-1992}} '''[[Nelson Piquet|Piquet]]'''
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{{RisF1Team|4|Anno=1988|Vettura=[[Williams FW12|FW12]]|Motore=[[Judd]]|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|GBR}} [[Nigel Mansell|Mansell]]|P2={{bandiera|GBR}} [[Martin Brundle|Brundle]]|P3={{bandiera|FRA}} [[Jean-Louis Schlesser|Schlesser]]|P4={{bandiera|ITA}} [[Riccardo Patrese|Patrese]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1989|Vettura=[[Williams FW12C|FW12C]]<br />[[Williams FW13|FW13]]<ref>dal Gran Premio del Portogallo</ref>|Motore=[[Renault]]|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|BEL}} [[Thierry Boutsen|Boutsen]]|P2={{bandiera|ITA}} [[Riccardo Patrese|Patrese]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1990|Vettura=[[Williams FW13|FW13]]|Motore=[[Renault]]|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|BEL}} [[Thierry Boutsen|Boutsen]]|P2={{bandiera|ITA}} [[Riccardo Patrese|Patrese]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1991|Vettura=[[Williams FW14|FW14]]|Motore=[[Renault]]|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|GBR}} [[Nigel Mansell|Mansell]]|P2={{bandiera|ITA}} [[Riccardo Patrese|Patrese]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1992|Vettura='''[[Williams FW14|FW14B]]'''|Motore='''[[Renault]]'''|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|GBR}} '''[[Nigel Mansell|Mansell]]'''|P2={{bandiera|ITA}} [[Riccardo Patrese|Patrese]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1993|Vettura='''[[Williams FW15C|FW15C]]'''|Motore='''[[Renault]]'''|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|GBR}} [[Damon Hill|Hill]]|P2={{bandiera|FRA}} '''[[Alain Prost|Prost]]'''
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{{RisF1Team|4|Anno=1994|Vettura='''[[Williams FW16|FW16]]'''|Motore='''[[Renault]]'''|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|GBR}} [[Damon Hill|Hill]]|P2={{bandiera|BRA}} [[Ayrton Senna|A. Senna]]|P3={{bandiera|GBR}} [[David Coulthard|Coulthard]]|P4={{bandiera|GBR}} [[Nigel Mansell|Mansell]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1995|Vettura=[[Williams FW17|FW17]]|Motore=[[Renault]]|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|GBR}} [[Damon Hill|Hill]]|P2={{bandiera|GBR}} [[David Coulthard|Coulthard]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1996|Vettura='''[[Williams FW18|FW18]]'''|Motore='''[[Renault]]'''|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|GBR}} '''[[Damon Hill|Hill]]'''|P2={{bandiera|CAN}} [[Jacques Villeneuve|Villeneuve]]
|A1=1|A2=1|A3=1|A4=4|A5=1|A6=Rit|A7=Rit|A8=1|A9=1|A10=Rit|A11=1|A12=2|A13=5|A14=Rit|A15=2|A16=1|B1=2|B2=Rit|B3=2|B4=1|B5=11|B6=Rit|B7=3|B8=2|B9=2|B10=1|B11=3|B12=1|B13=2|B14=7|B15=1|B16=Rit|Punti=175|Pos=1}}
{{RisF1Team|2|Anno=1997|Vettura='''[[Williams FW19|FW19]]'''|Motore='''[[Renault]]'''|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|CAN}} '''[[Jacques Villeneuve|Villeneuve]]'''|P2={{bandiera|DEU}} [[Heinz-Harald Frentzen|Frentzen]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1998|Vettura=[[Williams FW20|FW20]]|Motore=[[Mecachrome]]|Gomme=Goodyear|P1={{bandiera|CAN}} [[Jacques Villeneuve|Villeneuve]]|P2={{bandiera|DEU}} [[Heinz-Harald Frentzen|Frentzen]]
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{{RisF1Team|2|Anno=1999|Vettura=[[Williams FW21|FW21]]|Motore=[[Supertec]]|Gomme=Bridgestone|P1={{bandiera|DEU}} [[Ralf Schumacher|Schumacher]]|P2={{bandiera|ITA}} [[Alessandro Zanardi|Zanardi]]
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{{RisF1Team|2|Anno=2000|Vettura=[[Williams FW22|FW22]]|Motore=[[BMW]]|Gomme=Bridgestone|P1={{bandiera|DEU}} [[Ralf Schumacher|Schumacher]]|P2={{bandiera|GBR}} [[Jenson Button|Button]]
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{{RisF1Team|2|Anno=2001|Vettura=[[Williams FW23|FW23]]|Motore=[[BMW]]|Gomme=Michelin|P1={{bandiera|DEU}} [[Ralf Schumacher|Schumacher]]|P2={{bandiera|COL}} [[Juan Pablo Montoya|Montoya]]
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{{RisF1Team|2|Anno=2002|Vettura=[[Williams FW24|FW24]]|Motore=[[BMW]]|Gomme=Michelin|P1={{bandiera|DEU}} [[Ralf Schumacher|Schumacher]]|P2={{bandiera|COL}} [[Juan Pablo Montoya|Montoya]]
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{{RisF1Team|3|Anno=2003|Vettura=[[Williams FW25|FW25]]|Motore=[[BMW]]|Gomme=Michelin|P1={{bandiera|COL}} [[Juan Pablo Montoya|Montoya]]|P2={{bandiera|DEU}} [[Ralf Schumacher|Schumacher]]|P3={{bandiera|ESP}} [[Marc Gené|Gené]]
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{{RisF1Team|4|Anno=2004|Vettura=[[Williams FW26|FW26]]|Motore=[[BMW]]|Gomme=Michelin|P1={{bandiera|COL}} [[Juan Pablo Montoya|Montoya]]|P2={{bandiera|DEU}} [[Ralf Schumacher|Schumacher]]|P3={{bandiera|ESP}} [[Marc Gené|Gené]]|P4={{bandiera|BRA}} [[Antônio Pizzonia|Pizzonia]]
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{{RisF1Team|3|Anno=2005|Vettura=[[Williams FW27|FW27]]|Motore=[[BMW]]|Gomme=Michelin|P1={{bandiera|AUS}} [[Mark Webber|Webber]]|P2={{bandiera|DEU}} [[Nick Heidfeld|Heidfeld]]|P3={{bandiera|BRA}} [[Antônio Pizzonia|Pizzonia]]
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{{RisF1Team|2|Anno=2008|Vettura=[[Williams FW30|FW30]]|Motore=[[Toyota]]|Gomme=Bridgestone|P1={{bandiera|DEU}} [[Nico Rosberg|N. Rosberg]]|P2={{bandiera|JPN}} [[Kazuki Nakajima|Nakajima]]
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{{RisF1Team|2|Anno=2009|Vettura=[[Williams FW31|FW31]]|Motore=[[Toyota]]|Gomme=Bridgestone|P1={{bandiera|DEU}} [[Nico Rosberg|N. Rosberg]]|P2={{bandiera|JPN}} [[Kazuki Nakajima|Nakajima]]
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{{RisF1Team|3|Anno=2017|Vettura=[[Williams FW40|FW40]]|Motore=[[Mercedes]]|Gomme=Pirelli|P1={{bandiera|BRA}} [[Felipe Massa|Massa]]|P2={{bandiera|CAN}} [[Lance Stroll|Stroll]]|P3={{bandiera|GBR}} [[Paul di Resta|di Resta]]|A1=6|A2=14|A3=6|A4=9|A5=13|A6=9|A7=Rit|A8=Rit|A9=9|A10=10|A11=SP|A12=8|A13=8|A14=11|A15=9|A16=10|A17=9|A18=11|A19=7|A20=10|B1=Rit|B2=Rit|B3=Rit|B4=11|B5=16|B6=15|B7=9|B8=3|B9=10|B10=16|B11=14|B12=11|B13=7|B14=8|B15=8|B16=Rit|B17=11|B18=6|B19=16|B20=18|C11=Rit|Punti=83|Pos=5}}
{{RisF1Team|2|Anno=2018|Vettura=[[Williams FW41|FW41]]|Motore=[[Mercedes]]|Gomme=Pirelli|P1={{bandiera|CAN}} [[Lance Stroll|Stroll]]|P2={{bandiera|RUS}} [[Sergej Sirotkin|Sirotkin]]|A1=14|A2=14|A3=14|A4=8|A5=11|A6=17|A7=Rit|A8=17|A9=13|A10=12|A11=Rit|A12=17|A13=13|A14=9|A15=14|A16=15|A17=17|A18=14|A19=12|A20=18|A21=13|B1=Rit|B2=15|B3=15|B4=Rit|B5=14|B6=16|B7=17|B8=15|B9=14|B10=14|B11=Rit|B12=16|B13=12|B14=10|B15=19|B16=18|B17=16|B18=13|B19=13|B20=16|B21=15|Punti=7|Pos=10}}
 
== Formula 2 ==
Le vetture della rinata [[Formula 2 stagione 2009|Formula 2]] sono progettate dalla Williams e preparate dalla MotorSport Vision (MSV). Le vetture sono spinte da un propulsore 1.8L turbo fornito dall'Audi, e sviluppato dalla [[Mountune Racing]]. La MSV, di proprietà dell'ex pilota di [[Formula 1]] [[Jonathan Palmer]], attualmente cura la [[Formula Palmer Audi]] che si disputa nel [[Regno Unito]], oltre al campionato britannico Superbike.<ref>{{Cita news|titolo=Palmer's MSV wins F2 contract|url=http://www.itv-f1.com/news_article.aspx?id=43986|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090724155452/http://www.itv-f1.com/news_article.aspx?id=43986|dataarchivio=24 luglio 2009}}</ref><ref>{{Cita news|titolo=FIA picks Palmer as F2 supplier|url=http://www.grandprix.com/ns/ns20779.html}}</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progettiBibliografia ==
*{{RivistaVG|noi|7|30-31|8/9|1988}}
{{Interprogetto|commons=WilliamsF1}}
*{{RivistaVG|hp|2|20-21|2|1986}}
 
*{{RivistaVG|ct|4|66|10|1986}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.williamsf1.com|Sito ufficiale Williams F1|lingua=en}}
 
==Collegamenti esterni==
{{Scuderia Williams F1}}
*{{cita web|http://www.retrogaminghistory.com/content.php?1019-Paradroid|Paradroid|data=27 novembre 2009}}
{{Scuderie e Piloti F1}}
*{{MobyGames|id=paradroid}}
{{Squadre campioni del mondo di F1}}
*{{Portalelemon64|Formula 11888}}
*{{ready64|478}}
*{{cita web|https://archive.org/details/Paradroid_201506|Project Paradroid|tipo=remake per Windows|lingua=en|anno=2006}}
 
{{Portale|videogiochi}}
[[Categoria:Williams F1| ]]