Cibira e Esplosione di polveri: differenze tra le pagine

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Un<nowiki>'</nowiki>'''esplosione di polveri''' è un evento dannoso causato da una violenta [[reazione chimica|reazione]] di [[combustione]] di una [[polvere]] [[combustibile]], che avviene in presenza di particolari condizioni.
{{Sito archeologico
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== Fattori scatenanti ==
'''Cibira''' ({{lang-grc|Κιβύρα}}, {{latino|Cibyra}}), nota anche col nome di '''Cibyra Magna''' ({{lang-grc|ἡ μεγάλη Κιβύρα}}), in contrapposizione a un'altra città, chiamata ''Cibyra Parva'' e situata in [[Panfilia]], è un'antica città e un sito archeologico nella Turchia sud-occidentale, vicino alla moderna città di [[Gölhisar]], nella provincia di [[Burdur]]. Era la città principale del distretto cibirate.
{{F|combustibili|gennaio 2010}}
 
=== Pentagono dell'esplosione ===
==Ubicazione della città e della sua regione==
[[File:Pentagono dell'esplosione.svg|thumb|Pentagono dell'esplosione]]
[[Strabone]] non dà la posizione esatta di Cibira. Dopo aver menzionato [[Antiochia sul Meandro]] come città sita in [[Caria]], egli dice che verso sud si incontra prima Cibyra Magna, poi Sinda, la regione della Cabalis, arrivando infine al [[Tauro]] e alla Licia. [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]] <ref>v. 3.</ref> colloca Cibira nella Grande [[Frigia]] e assegna le tre città di [[Bubon]], [[Balbura]] e [[Oenoanda]] alla Cabalis della Licia, descrizione coerente con quella di Strabone.<ref name=SmithDGRG/>
L'altezza della pianura Cibirate è stimata a 1070 m.s.l.m.. Essa oggi produce mais. Essendo ora accertata l'ubicazione dei siti di Balbura, Bubon e Oenoanda, che si trova sullo [[Xanthos#Il fiume Xanto|Xanto]], possiamo farci un'idea abbastanza corretta dell'estensione della Cibiratide. Essa comprendeva la parte più alta del bacino dello Xanto e tutta la parte superiore e probabilmente la parte centrale del bacino dell'Indo, poiché Strabone dice che la Cibiratide raggiungeva la Perea Rodia. La lunga dorsale dell'antico Mons Cadmus (l'odierno [[Babadağ (Muğla)|Babadağ]]), la cui vetta è alta quasi 2000 metri, la delimitava a ovest separandola dalla Caria. La parte superiore del bacino dell'Indo consiste di numerose piccole valli, ognuna delle quali ha il suo piccolo corso d'acqua. La breve descrizione di Plinio <ref>v. 28.</ref> è stata ricavata da buone fonti: il fiume Indo, che sorge sulle colline dei Cibirati, riceve sessanta fiumi perenni e più di cento torrenti.<ref name=SmithDGRG/> Il luogo è stato infine identificato grazie a iscrizioni sul posto, e si trova 3 km a nordovest del villaggio di Gölhisar.
 
In analogia al [[triangolo del fuoco]], che rappresenta le condizioni di [[infiammabilità]] (e conseguentemente di esplosività) per i combustibili liquidi e gassosi, nel caso delle polveri ci si riferisce al cosiddetto "'''pentagono dell'esplosione'''", che è applicabile anche nel caso di esplosioni di gas, vapori o nebbie.<ref>{{Cita|Melito|p. 225}}</ref>
==Storia==
La fondazione di Cibira da parte di [[Sparta]] è leggendaria. La città diventò potente a causa dei suoi buoni ordinamenti: i suoi villaggi si estendevano dalla [[Pisidia]] e l'adiacente [[Milias]] sino alla [[Licia]] e alla [[Perea Rodia]]. Quando nel secondo secolo a.c. le tre città vicine di Bubon, Balubura e [[Oenoanda]] si unirono ad essa, si formò una confederazione chiamata dal numero delle città partecipanti Tetrapolis. Ogni città aveva un voto, ma Cibira ne aveva due, in quanto solo essa poteva radunare 30.000 fanti e 2.000 cavalieri. Fu sempre governata da [[tiranno|tiranni]], ma il governo rimase moderato. La tetrapolis formata sotto la guida di Cibira fu sciolta dal generale romano [[Lucio Licinio Murena]] nell'83 a.C., al tempo della [[prima guerra mitridatica]]. In quell'occasione Balbura e Bubon furono assegnate ai [[Lici]]. Il [[conventus iuridicus]] di Cibira, tuttavia, rimase ancora uno dei più grandi in [[Asia (provincia romana)|Asia]].
Cibira viene menzionata per la prima volta da [[Tito Livio]] <ref>xxxviii. 14.</ref> nella suo racconto delle operazioni militari del console [[Gneo Manlio Vulsone]], che vi arrivò discendendo il corso superiore del [[Meandro]] e attraversando la [[Caria]]. Probabilmente egli avanzò lungo la valle del odierno Karaook, attraverso la quale la strada attuale conduce dalla Cibiratide a [[Laodicea al Lico]]. Manlio pretese e ottenne da Moagete, il tiranno di Cibira, 100 [[Talento (peso)|talenti]] e 10.000 [[medimno|medimni]] di grano. Livio dice che Moagete aveva sotto di lui Syleum e Alimne, oltre a Cibira. Alimne può essere identificato con i resti di una grande città su un'isola nel lago di Gule Hissar, isola che è collegata con la terraferma da un'antica strada rialzata. Questo lago si trova nell'angolo tra il Caulares e il fiume di Cibira. Moagete, che fu l'ultimo tiranno di Cibira, era figlio di Pancrate.<ref>[[Polibio|Polyb.]] xxx. 9.</ref> Fu deposto da [[Lucio Licinio Murena]], probabilmente nell'84 a.C., quando il suo territorio fu diviso, e Cibira fu unita alla Frigia.<ref name=SmithDGRG/>
 
Le cinque condizioni rappresentate nel pentagono delle esplosioni e necessarie per creare le condizioni di esplosività alle polveri sono:<ref name=pubint/>
[[Plinio il Vecchio]] afferma che venticinque città appartenevano alla ''iurisdictio'' o ''conventus'' di Cibira; e aggiunge che la città di Cibira apparteneva alla [[Frigia]]. Questo, come molti altri degli assetti politici romani, era piuttosto in disaccordo con le divisioni fisiche del paese. [[Laodicea al Lico]] era una delle città principali di questo ''conventus''. Sotto i Romani, Cibira era un luogo di grande commercio, come sembra <ref>Hor. Ep. I. 6. 33</ref>. La sua posizione, tuttavia, non sembra molto favorevole per il commercio, perché non è né sul mare né su una grande strada. Si può concludere, tuttavia, che i negoziatori e mercanti romani trovavano qualcosa da fare qui, e probabilmente il grano della valle dell'Indo (l'odierno Dalaman Çayı) e la lana e il ferro di Cibira potevano fornire articoli di commercio. Il minerale di ferro è abbondante nella Cibiratide. Cibira fu molto danneggiata da un terremoto, ai tempi di [[Tiberio]], il quale raccomandò la promulgazione di un ''[[Senatus consultum]]'' per sollevarla dal pagamento delle tasse (''tributum'') per tre anni. Nel brano di [[Tacito]] relativo a ciò <ref>Ann iv. 13</ref>, viene chiamata ''civitas Cibyratica apud Asiam''.<ref name=SmithDGRG/>
* presenza di polvere combustibile;
* presenza di comburente nell'ambiente (generalmente [[ossigeno]]);
* presenza di una fonte di [[innesco]] (ad esempio apporto di calore sufficiente all'attivazione della combustione);
* ambiente confinato (ad esempio un recipiente);
* [[miscelazione]] dei reagenti.
 
Rispetto al triangolo del fuoco, nel caso dell'esplosione di polveri intervengono due fattori aggiuntivi, che sono la presenza di confinamento del fenomeno e la miscelazione di combustibile e comburente.
==Lingua e cultura==
[[Strabone]] dice che i suoi abitanti, detti Cibirati, erano considerati discendenti dei Lidi, di quelli che un tempo occuparono la Cabalis, e in seguito dei vicini [[Pisidi]], che si stabilirono qui, e spostarono la città in un'altra posizione in un luogo fortificato, che aveva un perimetro lungo circa 100 [[stadio (unità di misura)|stadi]].<ref name=SmithDGRG>{{cita web|titolo=Cibyra|url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.04.0064%3Aalphabetic+letter%3DC%3Aentry+group%3D15%3Aentry%3Dcibyra-geo|inline=1|autore=Smith, William, ed. (1854–1857).|opera=Dictionary of Greek and Roman Geography|città=Londra|editore=John Murray}}</ref>
 
Entrando più nel dettaglio, l'esplosività di una polvere è funzione di molti fattori:
A Cibira si parlavano quattro lingue: il [[lingua pisidica|pisidico]], il [[lingua greca antica|greco]], la lingua dei [[Solimi]] e il [[lingua lidia|lidio]]. Essa era anche il luogo in cui, secondo [[Strabone]], ancora ai suoi tempi (primo secolo a.C.) il lidio era ancora parlato tra una popolazione multiculturale, rendendo così Cibira l'ultima località dove la cultura lidia era ancora attestata, mentre in quel tempo secondo le fonti a nostra disposizione era già estinta nella Lidia propriamente detta.<ref>{{cite book|title = An Epigraphical Survey in the Kibyra-Olbasa Region conducted by A S Hall (Monograph) | author= N.P. Milner |publisher= British Institute of Archaeology at [[Ankara]] | year= 1998 }}</ref> Era una particolarità di Cibira che il ferro venisse facilmente tagliato con uno scalpello o con uno strumento appuntito.<ref>see Groskurd's Note, Transl. Strab. vol. ii. p. 633, dove egli fa una distinzione superflua fra τορεύεσθαι e τορνεύεσθαι).</ref><ref name=SmithDGRG/>
* natura del combustibile: la composizione chimica e il potere calorifico della polvere; in particolare le polveri metalliche producono le esplosioni più violente;
* concentrazione del comburente: concentrazioni di ossigeno superiori al 21% aumentano la velocità dell'esplosione; invece al disotto del 10% la combustione non si sostiene;
* granulometria: la riduzione della dimensione delle particelle aumenta la superficie di contatto combustibile comburente, provocando pressioni più elevate, e richiedendo energie di innesco minori;
* umidità: diminuisce la tendenza esplosiva, sia per la coesione delle particelle sia a causa della presenza dell'acqua che sottrae calore durante la sua vaporizzazione;
* turbolenza: facilita il mescolamento dei reagenti, sviluppando una combustione più veloce ed un fronte di fiamma più frastagliato;
* temperatura: all'aumentare della temperatura diminuisce l'umidità, aumentando quindi la velocità di reazione;
* pressione: un ambiente precompresso creerà un'esplosione più violenta, in quanto la pressione massima di esplosione si andrà ad aggiungere alla pressione che aveva l'ambiente di reazione prima dell'esplosione;
* inerti: gas o solidi (carbonati, cloruri di metalli alcalini o alcalino-terrosi) in sospensione non reagenti, sottraggono calore alla reazione nella misura del loro calore specifico; risulta una pressione massima di esplosione minore, e si necessita di un'energia di innesco maggiore; l'effetto inertizzante è tanto maggiore quanto più alto è il calore specifico del gas inerte; per le polveri metalliche, che ad alte temperature possono reagire con azoto e anidride carbonica, i gas inerti più efficaci sono [[argon]] ed [[elio]];
* presenza di gas infiammabili: quando al sistema combustibile-comburente sono aggiunti dei gas o vapori infiammabili, si parla di "miscele ibride"; è il caso dell'essiccamento di un prodotto di sintesi esplodibile da un solvente infiammabile; la presenza di tale componente abbassa il limite inferiore di infiammabilità della miscela anche quando le concentrazioni dei singoli componenti si trovano al di sotto dei singoli limiti di infiammabilità; in tali miscele è accentuata la violenza dell'esplosione; oltre al limite di infiammabilità subiscono un abbassamento anche la temperatura di accensione e l'energia minima di innesco.
 
=== Polveri combustibili ===
Non conosciamo alcun artista di Cibira, eccetto due, che [[Cicerone]] menziona <ref>Verr. Ii. 4. c. 13</ref>, i quali erano però più famosi per la loro furfanteria che per l'abilità artistica.
 
I materiali combustibili da cui si possono avere origine polveri esplodibili sono:
==La città odierna==
* sostanze organiche naturali (ad esempio cereali, zucchero, carbone);
Le rovine coprono il ciglio di una collina tra i 90 e i 120 metri sopra il livello della pianura. Il materiale per gli edifici venne ricavato dal [[calcare]] che si trova nelle vicinanze; e molti di loro sono in buone condizioni. Uno degli edifici principali è un teatro, in buono stato di conservazione: il suo diametro è di 81 metri. I suoi posti godono della vista della pianura Cibirate e delle montagne verso la Milias. Sulla piattaforma vicino al teatro si trovano le rovine di diversi grandi edifici che si suppone fossero templi, alcuni di [[ordine dorico]] e altri [[ordine corinzio|corinzi]]. Su un blocco c'è un'iscrizione che recita, Καισαρεων Κιβυρατων ἡ βουλη και ὁ δημος, da cui risulta che nel periodo romano la città aveva anche il nome di Cesarea. Il nome Καισαρεων appare su alcune delle monete di Cibyra. Un grande edificio a circa 90 metri dal teatro dovrebbe essere un [[Odeon (edificio)|Odeon]] o un teatro musicale. Non ci sono tracce di mura cittadine.<ref name=SmithDGRG/>
* sostanze organiche sintetiche (ad esempio pesticidi, materie plastiche);
* materiali metallici ossidabili (ad esempio alluminio, zinco, ferro).
 
=== Influenza della dispersione delle polveri ===
Lo stadio, con i suoi 200 metri di lunghezza e 24 di ampiezza, si trova all'estremità inferiore del costone su cui sorge la città. Il fianco della collina fu in parte scavato per far posto a esso; e sul lato formato dal pendio della collina erano disposte 21 file di sedili, che all'estremità superiore dello stadio giravano in modo da realizzare un fondale teatrale. Questa parte dello stadio è perfettamente conservata, mentre i posti sul lato della collina sono stati divelti dagli arbusti che sono cresciuti tra loro. questi posti si affacciano sulla piana di Cibira. I sedili sul lato opposto della collina erano fatti da blocchi di marmo posti su un muretto costruito lungo il bordo della terrazza, formato tagliando il fianco della collina. Vicino all'ingresso dello stadio corre verso est una cresta, coronata da una strada lastricata, delimitata su ciascun lato da sarcofagi e monumenti sepolcrali. All'ingresso di questo viale di tombe c'era un enorme [[arco trionfale]] di stile dorico, ora in rovina.<ref name=SmithDGRG/>
 
L'esplosione di una polvere miscelata intimamente con il comburente come è solito essere in una nube in sospensione, può esistere se la concentrazione della sospensione rientra entro certi limiti.
==Epigrafica==
Se la densità è troppo elevata il calore è assorbito totalmente dalle particelle senza che l'ambiente ne tragga profitto, al contrario se la particelle sono troppo lontane, l'accensione locale non sviluppa un calore sufficiente a coprire la distanza.
Tre [[epigrafe|epigrafi]] greche di Cibira sono riportate nell'Appendice dell'opera ''Lycia'' di Spratt. Tutte contengono il nome della città e appartengono tutte al periodo romano. Una di essa sembra destinata a ricordare una statua o un monumento commemorativo in onore di [[Lucio Elio Cesare]], il figlio adottivo di [[Adriano]], e menziona il suo essere in quel momento nel secondo [[console (storia romana)|consolato]], permettendo cosi' di datare l'epigrafe al 137 d.C..<ref>Smith, W. (Ed.). (1870). ''Dictionary of Greek and Roman Geography'' [https://archive.org/stream/dictionaryofgree01smituoft#page/614/mode/1up (Vol. 1, pp. 614-616)].</ref><ref name=SmithDGRG/>
 
Determinare i limiti di infiammabilità (o esplosività) delle polveri presenta dei problemi in quanto, mentre il gas è costituito da particelle di dimensioni molecolari, all'interno di un campione di polvere ci possono essere porzioni a [[granulometria (geologia)|granulometria]] differente che a causa dell'azione della [[forza di gravità]] possono formare zone a concentrazione differente in una stessa nube.
Ciò rende difficoltosa la determinazione dei limiti di infiammabilità, soprattutto della concentrazione massima esplodibile.
 
L'intervallo di infiammabilità di una polvere (le concentrazioni si esprimono in genere in g/L o mg/cm<sup>3</sup>) è molto più esteso rispetto a quello di un gas e approssimativamente è compreso fra 10 mg/L e 6 g/L.
 
== Effetti dell'esplosione ==
 
L'esplosione è una rapida combustione in uno spazio confinato, in cui la reazione chimica non ha il tempo di liberare tutta l'energia prodotta sotto forma di calore, per cui una parte consistente di energia si libera sotto forma di energia di pressione, che genera a sua volta lo spostamento dell'aria circostante a velocità elevatissime, con conseguenti rischi per le cose e le persone presenti nelle vicinanze.
 
La violenza di un'esplosione in genere si misura attraverso i seguenti parametri:
* pressione massima sviluppata;
* velocità di incremento della pressione.
 
== Eventi disastrosi ==
[[File:Washburnamill.jpg|thumb|Rappresentazione stereoscopica del disastro avvenuto nel 1878 in Minnesota.]]
[[File:Imperial Sugar Georgia One.jpg|thumb|Conseguenze dell'esplosione di polveri nella [[Zuccherificio|raffineria di zucchero]] di [[Port Wentworth]], [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]].]]
 
Di seguito è riportata una lista di alcuni esplosioni di polveri che hanno portato a conseguenze più o meno disastrose:
 
* 14 dicembre [[1785]] - esplosione di farina in un deposito a [[Torino]]; è stata la prima esplosione di polveri accertata;<ref name=Ronch/>
* 2 maggio [[1878]] - esplosione di farina in un mulino presso [[Minneapolis]] ([[Minnesota]]); morti 18 lavoratori;<ref name=pubint/>
* 7 novembre [[1887]] - esplosione di farina ad [[Hameln]] ([[Bassa Sassonia]]); circa 30 morti;<ref name=Ronch>[http://www.scienzaegoverno.org/48/48esplo.htm Gino Ronchail, "Studio del fenomeno dell'esplosione di polveri nell'industria agro-alimentare"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060516040607/http://www.scienzaegoverno.org/48/48esplo.htm |data=16 maggio 2006 }}</ref>
* [[1965]] - esplosione di polveri in una fabbrica di materie plastiche a [[Masterton]]; 4 morti;<ref>{{en}} [Dust Explosions in Factories - Precautions Required with Combustible Dusts http://www.osh.dol.govt.nz/order/catalogue/dustexplosions.shtml {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130131003817/http://osh.dol.govt.nz/order/catalogue/dustexplosions.shtml |date=31 gennaio 2013 }}]</ref>
* [[1982]] - esplosione di zucchero a [[Boiry-Sainte-Rictrude]] ([[Francia]]);<ref name=Ronch/>
* marzo [[1982]] - esplosione di un silos contenente orzo e malto a [[Metz]] ([[Francia]]);<ref name=Ronch/>
* 11 dicembre [[1995]] - esplosione di polveri di [[nylon]] in un impianto tessile a [[Methuen (Massachusetts)|Methuen]] ([[Massachusetts]]); feriti 37 lavoratori;<ref name=pubint/>
* 1º febbraio [[1999]] - esplosione di polveri di [[carbone]] a [[Dearborn (Michigan)|Dearborn]] ([[Michigan]]) in un impianto della [[Ford|Ford Motor Company]]; 6 morti e 36 feriti;<ref name=pubint/>
* 16 luglio [[2007]] - esplosione di farina al Molino Cordero di [[Fossano]] (CN); 5 morti;
* 7 febbraio [[2008]] - esplosione di zucchero nella [[Zuccherificio|raffineria di zucchero]] di [[Port Wentworth]], [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]], di proprietà della [[Imperial Sugar]]; 14 morti e 38 feriti.<ref>[http://www.dustexplosion.info/ Dust explosion info | Website for dust explosion information<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* 17 marzo [[2008]] - esplosione di un impianto di stoccaggio e macinazione del grano a [[Lumut]] ([[Perak]]); 4 morti e 2 feriti;<ref>{{en}} [http://www.dosh.gov.my/doshv2/index.php?option=com_content&view=article&id=103%3Acombustible-dust-explosion&catid=84%3Asafety-alerts&Itemid=118&lang=en Department of Occupational Safety and Health Malaysia, "Combustible Dust Explosion"]</ref>
* novembre [[2010]] - esplosione di polveri di alluminio in un impianto per la fabbricazione di [[Cerchione|cerchioni]] di motocicli; 8 feriti;<ref>{{en}} [http://www.dosh.gov.my/doshv2/index.php?option=com_content&view=article&id=295%3Acombustible-dust-explosion-at-motorcycle-rim-manufactured-factory&Itemid=118&lang=en Department of Occupational Safety and Health Malaysia, "Combustible Dust Explosion at Motorcycle Rim Manufactured Factory"]</ref>
* 31 gennaio [[2011]] - esplosione di polveri a presso [[Nashville]] ([[Tennessee]]) in un impianto di produzione di polveri metalliche; morto un lavoratore;<ref name=pubint>{{en}} [https://www.publicintegrity.org/2012/05/29/8957/unchecked-dust-explosions-kill-injure-hundreds-workers Unchecked dust explosions kill, injure hundreds of workers]</ref> nello stesso anno (il 29 marzo e il 27 maggio) seguirono altri due eventi di esplosione di polveri nello stesso impianto, portando in totale alla morte di 5 lavoratori.<ref name=pubint/>
 
==Note==
<references/>
{{Reflist}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome= Melito | nome= Dante | titolo= Il rischio elettrico negli ambienti di lavoro. Con CD-ROM | editore= Maggioli Editore | città= | anno= 2008 | isbn= 88-387-4757-1 | cid= Melito | url= http://books.google.it/books?id=byy6PFhw1UkC}}
* P. Cardillo, guida allo studio e alla valutazione delle esplosioni di polveri.
* J. Barton, Dust explosion, prevention and protection.
* F.P. Lees, Loss prevention in the process industries.
 
==Voci correlate==
* [[Esplosione]]
* [[Polvere]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
{{Controllo di autorità}}
==Collegamenti esterni==
{{Portale|catastrofi|chimica}}
*[http://www.pbase.com/dosseman/kibyra Oltre 190 foto della città classica]
 
[[Categoria:CittàRischio antichechimico dell'Asiae Minoreprevenzione]]
[[Categoria:Città romane in TurchiaCatastrofi]]
[[Categoria:Licia]]