Ovodda e Carlo I d'Austria: differenze tra le pagine

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{{F|santi|arg2=sovrani austriaci|maggio 2015|}}
{{Divisione amministrativa
{{Monarca
|Nome=Ovodda
|nome = Carlo I
|Panorama= ovodda.jpg
|immagine = Charles_I_of_Austria.jpg
|Didascalia= Ovodda vista dal monte Orohole
|legenda = Carlo I d'Austria-Ungheria nel [[1916]]
|Bandiera=Ovodda-Gonfalone.png
|titolo = [[Sovrani d'Austria|Imperatore d'Austria]]<br />[[Sovrani d'Ungheria|Re Apostolico d'Ungheria]]
|Voce bandiera=
|stemma = Imperial Coat of Arms of the Empire of Austria.svg
|Stemma=Ovodda-Stemma.png
|inizio regno = 21 novembre [[1916]]
|Voce stemma=
|fine regno = 3 aprile [[1919]]
|Stato=ITA
|incoronazione = 30 dicembre [[1916]]
|Grado amministrativo=3
|predecessore = [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe]]
|Divisione amm grado 1=Sardegna
|successore = ''Monarchia abolita'' ([[Karl Seitz]] come [[Presidenti federali dell'Austria|Presidente della Repubblica Austriaca]])
|Divisione amm grado 2=Nuoro
|titolo1 = [[Sovrani d'Ungheria|Re d'Ungheria]]
|Amministratore locale=Maria Cristina Sedda
|sottotitolo1 = come Carlo IV
|Partito=[[lista civica]]
|stemma1 = Coat of arms of Hungary (1915-1918, 1919-1946; angels).svg
|Data elezione=6-6-2016
|inizio regno1 = [[1º marzo]] [[1920]]
|Data istituzione=
|fine regno1 = [[1º aprile]] [[1922]]
|Altitudine=
|predecessore1 = [[Béla Kun]] come primo ministro della [[Repubblica sovietica ungherese]]
|Superficie=40.85
|successore1 = vacante
|Note superficie=
|nome completo = Karl Franz Josef Ludwig Hubert Georg Maria von Habsburg-Lothringen-Este
|Abitanti=1620
|altrititoli = Per grazia di Dio,<br> Imperatore d'Austria,<br>Apostolico re d'Ungheria,<br> il quarto con il suo nome, Re di Boemia, Dalmazia, Croazia, Slavonia, Galizia, Lodomeria e Illiria;<br> Re del Lombardo Veneto; Re di Gerusalemme ecc.,<br> Arciduca d'Austria; Granduca di Toscana e di Cracovia,<br> Duca di Lorena e di Salisburgo, di Stiria, di Carinzia, di Carniola, di Bucovina; Grande Principe di Transilvania; Margravio di Moravia; <br>Duca dell'Alta e Bassa Slesia, di Modena, Parma, Piacenza e Guastalla, di Auschwitz e Zator, di Teschen, del Friuli, di Ragusa e Zara;<br> Conte di Habsburg e del Tirolo, di Kyburg, Gorizia e Gradisca; Principe di Trento e Bressanone;<br> Marchese della Bassa e Alta Lusazia e Istria;<br> Conte di Hohenems, Feldkirch, Bregenz, Sonnenberg, ecc.;<br> Signore di Trieste, di Cattaro e della Marca de Vendi.
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2016gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 luglio 2016.
|luogo di nascita = [[Persenbeug-Gottsdorf|Persenbeug]]
|Aggiornamento abitanti=31-7-2016
|data di nascita = [[17 agosto]] [[1887]]
|Sottodivisioni=
|luogo di morte = [[Funchal]]
|Divisioni confinanti=[[Desulo]], [[Fonni]], [[Gavoi]], [[Ollolai]], [[Teti (Italia)|Teti]], [[Tiana]]
|data di morte = [[1º aprile]] [[1922]] (34 anni)
|Targa=NU
|dinastia = [[Asburgo-Lorena]]<br />[[Austria-Este]]
|Zona sismica=4
|padre = [[Ottone Francesco d'Asburgo-Lorena]]
|Gradi giorno=
|madre = [[Maria Giuseppina di Sassonia (1867-1944)|Maria Giuseppina di Sassonia]]
|Diffusività=
|consorte = [[Zita di Borbone-Parma]]
|Nome abitanti=ovoddesi
|figli = [[Otto d'Asburgo-Lorena|Otto]]<br/>[[Adelaide d'Asburgo-Lorena|Adelaide]]<br/>[[Roberto d'Asburgo-Este|Roberto]]<br/>[[Felice d'Asburgo-Lorena|Felice]]<br/>[[Carlo Ludovico d'Asburgo-Lorena (1918-2007)|Carlo Ludovico]]<br/>[[Rodolfo d'Asburgo-Lorena (1919-2010)|Rodolfo]]<br/>[[Carlotta d'Asburgo-Lorena|Carlotta]]<br/>[[Elisabetta d'Asburgo-Lorena|Elisabetta]]
|Patrono=[[san Giorgio Martire]]
|religione = [[Chiesa cattolica|Cattolica]]
|Festivo=23 aprile
|firma = Podpis Karla I.png|
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Ovodda (province of Nuoro, region Sardinia, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Ovodda nella provincia di Nuoro
}}
{{Bio
'''Ovodda''' ('''''Ovòdda''''' o '''''Odda''''' in [[Lingua sarda|sardo]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p= 464}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:1620}} abitanti della [[provincia di Nuoro]] in [[Sardegna]].
|Nome = Carlo I
|Cognome = d'Austria
|ForzaOrdinamento = Carlo 01 d'Austria
|PreData = in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Karl Franz Josef Ludwig Hubert Georg Maria von Habsburg-Lothringen-Este''; "'''Carlo Francesco Giuseppe Ludovico Umberto Giorgio Mario d'Asburgo-Lorena-Este'''"
|Sesso = M
|LuogoNascita = Persenbeug
|LuogoNascitaLink = Persenbeug-Gottsdorf
|GiornoMeseNascita = 17 agosto
|AnnoNascita = 1887
|LuogoMorte = Funchal
|GiornoMeseMorte = 1º aprile
|AnnoMorte = 1922
|Attività = imperatore
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato l'ultimo [[imperatore d'Austria]], [[re d'Ungheria]] e [[Boemia]], e monarca della Casa d'[[Asburgo-Lorena]] e [[Austria-Este]]
}}
{{Santo
|nome = Beato Carlo I d’Asburgo
|immagine = JCKV Karel I.JPG
|didascalia =
|note = Imperatore e re
|nato = [[17 agosto]] [[1887]]
|morto = [[1º aprile]] [[1922]]
|venerato da = Chiesa cattolica
|beatificazione = 3 ottobre [[2004]]
|canonizzazione =
|santuario principale =
|ricorrenza = [[21 ottobre]]
}}
Regnò come imperatore '''Carlo I d'Austria''', re '''Carlo IV d'Ungheria, Croazia, Slavonia e Dalmazia''' e re '''Carlo III di Boemia'''. [[Beatificazione|Beatificato]] da [[papa Giovanni Paolo II]] il 3 ottobre [[2004]]<ref>{{Santiebeati|91648}}</ref>, viene ricordato il [[21 ottobre|21 di ottobre]].
 
== GeografiaBiografia fisica==
Figlio primogenito dell'[[Ottone Francesco d'Asburgo-Lorena|arciduca Ottone d'Austria]] ([[1865]]-[[1906]]) e della principessa [[Maria Giuseppina di Sassonia (1867-1944)|Maria Giuseppina di Sassonia]] ([[1867]]-[[1944]]), alla nascita era il quinto in linea di successione dopo l’arciduca [[Rodolfo d'Asburgo-Lorena|Rodolfo]], suo nonno, suo zio Francesco Ferdinando e suo padre. Nel [[1889]] l'arciduca Rodolfo morì [[Fatti di Mayerling|suicida a Mayerling]] e il piccolo Carlo passò al quarto posto. Nel [[1896]] suo nonno [[Carlo Ludovico d'Asburgo-Lorena|Carlo Ludovico]] morì e Carlo salì al terzo posto. Nel [[1906]] la morte del padre lo rese secondo, dopo suo zio [[Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este|Francesco Ferdinando]]. Nel [[1911]] sposò la principessa italiana [[Zita di Borbone-Parma]], figlia dell'ultimo duca di Parma, [[Roberto I di Parma|Roberto]], con la quale ebbe otto figli<ref name=coaloa8 />. Dal [[1912]] al [[1914]] fu a capo del 39º reggimento a [[Vienna]]<ref name="coaloa8">{{cita|Coaloa, ''Carlo D'Asburgo, l'ultimo imperatore''|p. 8 |Coaloa}}</ref>.
===Territorio===
Situata nella parte centrale della provincia, ai piedi del [[monte Orohòle]], la parte più alta si chiama Concossu, della catena del Gennargentu, confina con i comuni di Gavoi, Fonni, Desulo, Tiana, Teti e Ollolai.
 
Divenne erede al trono in seguito all'assassinio dello zio [[Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este|Francesco Ferdinando]] il 28 giugno [[1914]]. Per Carlo, che all'epoca aveva solo 27 anni, fu un colpo terribile perché non si aspettava di diventare erede al trono così bruscamente e così presto: fra lui e il trono, occupato dall'ottantaquattrenne prozio Francesco Giuseppe, vi era lo zio Francesco Ferdinando che, oltre a essere relativamente giovane (aveva 51 anni), godeva anche di un'ottima salute.
Fa parte della Barbagia di Ollolai e del Bacino Imbrifero Montano (BIM) del Taloro. Già inserita nell'ambito territoriale della Comunità montana “Barbagia Mandrolisai”, fa ora parte dell'Unione dei comuni della Barbagia. Attraversata dai fiumi Tino e Taloro, che confluiscono nel lago artificiale del Cucchinadorza, la cui diga venne terminata nell'anno 1960. A monte del lago è presente l'ex "Villaggio Enel Taloro" abitato fino agli anni '90, e la più grande centrale idroelettrica sarda, costruita in galleria sotterranea negli anni '70, collegata col sovrastante lago di Gùsana tramite una stazione di pompaggio e una condotta che attraversa in galleria il monte Pitzùri.
 
Dopo lo scoppio della [[Prima guerra mondiale]] fu inviato su ordine di Francesco Giuseppe al commando supremo (''Armeeoberkommando'') delle [[forze armate dell'Impero austro-ungarico]] situato a [[Przemyśl]]. Non ebbe però influenza sulle decisioni strategiche del comando. Partecipò poi alle prime operazioni presso [[Leopoli]] sul [[Fronte orientale (1914-1918)|fronte orientale]]. In seguito si trasferì con il comando supremo a [[Cieszyn|Teschen]] ed iniziò a visitare in nome dell'imperatore le truppe al fronte. Nel luglio 1915 fu promosso a [[Maggior generale]] e nel marzo 1916 a [[Feldmarschalleutnant]]. All'inizio dell'[[Battaglia degli Altipiani|Offensiva di primavera]] sul [[Fronte italiano (1915-1918)|fronte italiano]] fu messo a capo del XX Corpo d'armata austro-ungarico con il quale partecipò poi all'offensiva.<ref name=coaloa8 /> Aveva come zone d’operazione i territori che andavano dall'Altipiano dei Fiorentini al fondovalle di [[Arsiero]] con obiettivo il piano di [[Thiene]]. Nell'estate 1916 fu assegnato, nel frattempo promosso a Generale di cavalleria, al neo costituito gruppo d'esercito arciduca Carlo (''Heeresgruppe Erzherzog Carl'') sul [[Campagna di Romania|fronte romeno]]. Il 1º novembre fu infine promosso a [[Generaloberst]] e a [[Großadmiral]].<ref>{{de}}{{cita web|url=http://www.archivinformationssystem.at/detail.aspx?ID=3834|titolo=Heeresfront- und Heeresgruppenkommandos (HFK/HGK)|accesso=22 febbraio 2019}}</ref><ref>{{de}}{{cita web|url=http://wk1.staatsarchiv.at/kaiser-im-krieg/carls-spaete-berufung/|titolo=Carls späte Berufung|accesso=22 febbraio 2019}}</ref>
== Storia ==
Il toponimo (derivato dagli originari "Ofòlla" e "Ovòlla") è di origine oscura, verosimilmente legato alla serie dei nomi locali [[Lingua protosarda|protosardi]]. I resti di età nuragica rinvenuti sul suo territorio dimostrano come tutta la zona fosse già popolata in epoca preistorica.
 
Carlo fu incoronato [[imperatore]] alla morte del prozio [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe]] avvenuta il 21 novembre [[1916]]. Nel 1917 avviò una serie di trattative segrete di pace tramite [[Sisto di Borbone-Parma]], fratello della moglie Zita; anche se il ministro degli esteri [[Ottokar Czernin|Graf Czernin]] era interessato a negoziare una pace generale, l'imperatore Carlo I, tradendo l'alleanza con la Germania, propose una pace separata. Quando la notizia trapelò, nell'aprile del 1918, Carlo I negò qualunque coinvolgimento, ma venne smentito dal primo ministro francese [[Georges Clemenceau]], che rese pubblica la lettera di richiesta di accordi separati firmata dall'Imperatore austriaco.
Nell'XI secolo fu aggregata alla [[curatoria]] della Barbagia di Ollolai. Il primo nucleo abitato, chiamato Olèri, era situato presso l'attuale chiesa rurale di San Pietro. Intorno al XIV secolo gli abitanti lasciarono il villaggio di Olèri, colpito dalla peste, e si trasferivano nella zona di Bidùni, primo nucleo dell'attuale centro abitato di Ovodda. Successivamente fu concessa in feudo ai Mandas, sotto la cui giurisdizione restò fino al 1839, anno dell'abolizione del sistema feudale e del suo riscatto al demanio.
 
Durante il conflitto veniva descritto dai giornalisti come un soggetto da screditare e anche i capi di stato degli altri paesi europei lo umiliarono, giudicandolo incapace di portare avanti una guerra<ref name=coaloa35>{{cita|Coaloa, ''Carlo D'Asburgo, l'ultimo imperatore''|p. 35 |Coaloa}}</ref>. L'impero austro-ungarico negli ultimi anni di guerra era devastato dai disordini interni, con fortissime tensioni tra i diversi gruppi etnici. Il presidente degli Stati Uniti [[Woodrow Wilson]] nei suoi [[quattordici punti]] chiese che l'Impero permettesse di scegliere ai popoli di [[Autodeterminazione dei popoli|autodeterminarsi]]. In risposta a questa richiesta, Carlo I accettava di riconvocare il parlamento imperiale e permettere la creazione di una confederazione rappresentativa di ogni gruppo nazionale.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
===Architetture religiose===
Fra le architetture religiose si segnala la [[Chiesa di San Giorgio (Ovodda)|chiesa parrocchiale di san Giorgio]], settecentesca, caratterizzata dal campanile in granito e, al suo interno, dalla statua lignea di San Pietro. Nella zona in cui si trovava l'antico villaggio di Olèri, poi abbandonato, si trova la chiesetta di San Pietro. Caratteristica è anche la chiesetta del Villaggio Taloro, situata in una collinetta punteggiata di pini e abeti sopra il lago di Cucchinadorza, cui conferisce un'aria da paesaggio alpino.
 
Tuttavia, nessuno dei gruppi etnici accettava una simile prospettiva, combattendo per la piena autonomia come nazioni e determinati a diventare indipendenti da Vienna il più presto possibile. Il ministro degli Esteri Barone [[Stephan Burián von Rajecz|Istvan Burián]], subentrato a Czernin, chiese l'armistizio il 14 ottobre sulla base dei quattordici punti di Wilson, e due giorni dopo Carlo I emise un proclama che cambiava radicalmente la natura dello Stato austriaco. Ai polacchi veniva concessa piena indipendenza con lo scopo di unirsi ai loro fratelli etnici della Russia e della Germania in uno stato unico polacco. Il resto delle terre austriache venivano trasformate in una unione federale composta da quattro gruppi nazionali: tedesco, ceco, slavo, e ucraino. Ognuna delle quattro parti doveva essere governata da un consiglio federale, mentre [[Trieste]] era invece destinata ad avere uno statuto speciale.
===Siti archeologici===
Ovodda sorge in un'area che fu abitata fin dall'antichità, come testimoniano alcuni monumenti prenuragici e nuragici, quali i ''[[menhir]]'' di "Predas Fittas" e Domosnovas, importante villaggio abitato anche in epoca romana. Sono visitabili le ''domos de janas'' di "S'Abba Bo'àda" e "Ghiliddòe" e numerosi complessi nuragici, tra cui quelli di Campos, Orohòle, Osseli, Su nodu 'e Lopène, Nieddìo.
 
Tuttavia, il [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]] [[Robert Lansing]] rispose quattro giorni dopo che gli [[Alleati della prima guerra mondiale|Alleati]] erano impegnati per le cause della nazione dei cechi, degli slovacchi e degli Slavi del sud e pertanto la soluzione tardiva di una nazione federale non era più sufficiente. Infatti un [[Cecoslovacchia|governo provvisorio cecoslovacco]] si era unito agli alleati già il 14 ottobre, e il Consiglio Nazionale degli Slavi dichiarò indipendente lo [[Stato degli Sloveni, Croati e Serbi]] il 29 ottobre 1918. L'11 novembre 1918, il giorno in cui finì la guerra anche per l'Impero germanico, fu presentato a Carlo I la dichiarazione di rinuncia al potere da parte dell'assemblea nazionale provvisoria. Spinto dal primo ministro [[Heinrich Lammasch]] firmò e sciolse l'ultimo governo [[k.k.]] guidato proprio da Lammasch, siglando così dopo oltre 600 anni la fine del dominio asburgico in Austria.<ref name="mediathek">{{de}}{{cita web|url=https://www.mediathek.at/der-erste-weltkrieg/der-erste-weltkrieg-ausgabe-6/der-zerfall-der-habsburgermonarchie/das-ende-der-habsburger/|titolo=Das Ende der Habsburger|accesso=22 febbraio 2019}}</ref><ref name="oebl">{{de}} [http://www.biographien.ac.at/oebl_3/238.pdf ''Österreichisches Biographisches Lexikon 1815–1950''], Volume 3, p. 238</ref>
===Murales===
[[File:Verzichtserklärung Karl I. 11.11.1918.jpg|thumb|Lettera di rinuncia firmato da Carlo I il 11 novembre 1918. L'originale andò distrutto in un incendio nel 1927]]
A Ovodda sono stati dipinti in diversi periodi diversi Murales, molto particolari, presenti in vari punti del paese.
Il 12 novembre fu costituito il nuovo governo della [[Repubblica dell'Austria tedesca]]. Il 13 novembre Carlo I, ritiratosi nel frattempo con la famiglia al [[Castello di Eckartsau]], firmò una simile rinuncia al potere anche per l'Ungheria. Con le due dichiarazioni rinunciò al potere ma non al trono perché "Dio stesso gli aveva assegnato il trono in sacra fiducia". Posizione fortemente condivisa dalla moglie Zita. Nei mesi seguenti continuò a rifiutare l'[[abdicazione]] al trono diventando così persona non grata del giovane governo repubblicano.<ref>{{de}}{{cita web|url=https://www.habsburger.net/de/kapitel/schloss-eckartsau-kaiser-karl-auf-dem-weg-ins-exil|titolo=Schloss Eckartsau: Kaiser Karl auf dem Weg ins Exil|accesso=22 febbraio 2019}}</ref> Il 23 marzo 1919 Carlo e la famiglia imperiale anticipando il loro internamento da parte del governo sfuggirono sotto protezione inglese in direzione [[Svizzera]]. Fu re [[Giorgio V del Regno Unito|Giorgio V]] ad ordinare la protezione della famiglia reale in quanto voleva evitare un altro bagno di sangue come avvenne l'anno prima a [[Ekaterinburg]].<ref>{{en}}{{cita web|url=https://www.lewrockwell.com/2008/07/jrn-k-baltzersen/the-emperor-and-the-soldier/|titolo=The Emperor and the soldier|accesso=22 febbraio 2019}}</ref> Prima di trovare esilio in Svizzera firmò a [[Feldkirch]] un manifesto, il cosiddetto ''Feldkircher Manifest'', con cui Carlo revocava la sua dichiarazione di rinuncia firmata il 11 novembre 1918.<ref name="oebl"/>
 
Il 3 aprile 1919 il governo repubblicano austriaco si vede costretto a promulgare la cosiddetta ''legge asburgica'' (''Habsburgergesetz'') che decretò l'esilio perpetuo di tutti i membri della famiglia [[Asburgo-Lorena]] che non rinunciassero al potere e non accettassero la repubblica. Inoltre fu decretata la confisca dei loro beni.<ref name="mediathek"/>
==Società==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Ovodda}}
 
Un anno dopo Carlo I [[Tentativi di restaurazione di Carlo IV d'Ungheria|tentò due volte di riprendere il trono d'Ungheria]]. Il primo tentativo ebbe luogo nel marzo del 1921 e si spense sul nascere su consiglio dell'ammiraglio Miklós Horthy, che riuscì a convincere l'ex regnante del profondo odio verso il casato degli Asburgo che serpeggiava tra la popolazione ungherese; il secondo tentativo di Carlo I avvenne a ottobre dello stesso anno, nonostante il parere contrario dei suoi consiglieri. L'imperatore deposto venne fatto arrestare dallo stesso Horthy e deportato all'isola di [[Madera]].<ref>Dal sito SANTI E BEATI; Paolo Risso, ''Beato Carlo d'Asburgo'', 04/01/2011.</ref><ref>Padre Paolo Maria Siano, ''Un Manuale per conoscere la Massoneria'', Casa Mariana editrice, Frigento (AV),2012, p. 313.</ref>
===Sanità===
A livello sanitario sono assicurati il servizio farmaceutico e il servizio di guardia medica, nonché il servizio ambulatoriale del medico di base.
 
==Cultura= Morte ===
Dopo il secondo fallito tentativo di restaurazione in [[Ungheria]], Carlo e la moglie Zita in stato di gravidanza furono detenuti alcuni giorni nell'[[Abbazia di Tihany]]. Il 1º novembre del 1921 furono condotti presso la città portuale di [[Baja]], da dove furono imbarcati a bordo del [[monitore]] britannico HMS ''Glowworm'' e trasportati fino alle coste del [[Mar Nero]], dove vennero trasferiti sull'incrociatore leggero [[HMS Cardiff (D58)|HMS ''Cardiff'']].
===Istruzione===
Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica.
 
La loro meta finale era l'isola portoghese di [[Madera]], dove arrivarono il 19 novembre 1921. Al fine di evitare che un terzo tentativo di restaurazione potesse essere messo in atto, il Consiglio delle potenze alleate aveva ritenuto l'isola il luogo detentivo migliore. Inizialmente la coppia e i loro figli vissero nella cittadina di [[Funchal]] a [[Villa Vittoria]], accanto al [[Reid Hotel]], da cui in seguito si trasferirono nella località di [[Quinta do Monte]].
===Film===
Nel [[1999]] fu girato quasi interamente a Ovodda il film [[Arcipelaghi (film)|Arcipelaghi]] del [[regista]] [[Giovanni Columbu]] i cui protagonisti furono tutti attori non professionisti provenienti dai vari paesi barbaricini. Il film uscì nel [[2001]].
 
Carlo non lasciò mai Madera. Il 9 marzo del 1922, durante una passeggiata, prese freddo e la [[bronchite]] che contrasse venne da lui trascurata e si trasformò in una [[polmonite]]. Subì in seguito due attacchi cardiaci e morì per [[insufficienza respiratoria]] il [[1º aprile]], alla presenza di sua moglie e di [[Ottone d'Asburgo-Lorena]], rimanendo cosciente quasi fino ai suoi ultimi momenti. Le sue spoglie sono ancora sepolte sull'isola, nella [[chiesa della Madonna del Monte]], nonostante i vari tentativi di spostarle nella cripta degli Asburgo a Vienna. Il suo cuore e quello della moglie sono invece sepolti nell'[[abbazia di Muri]] in Svizzera.
=== Feste e tradizioni popolari ===
{{Doppia immagine verticale|destra|Costume di Ovodda 2.jpg|Costume di Ovodda.jpg|230|Costumi tradizionali}}
Tra le manifestazioni si segnalano: Mêurir de lessia, ovvero il mercoledì delle ceneri, caratterizzato dalla messa al rogo del pupazzo Don Conte, dopo aver subito il “processo” notturno; la festa di San Pietro, il 29 giugno, e quella della Madonna dell'Assunta, il 15 agosto. La festa del patrono, san Giorgio, si celebra il 23 aprile. In autunno si svolge la manifestazione Autunno in Barbagia, "Cortes Apertas", occasione per degustare i prodotti locali, e per visitare le case tradizionali con tanta allegria e ospitalità tradizionalmente Sarda.
 
== Beatificazione ==
=== I riti del Carnevale del "Mehuris de Lessia" ===
Il 3 ottobre [[2004]] è stato beatificato da [[Papa Giovanni Paolo II]]. Durante la cerimonia di beatificazione [[papa Giovanni Paolo II]] disse che la principale preoccupazione di Carlo era «di seguire la vocazione del cristiano alla santità anche nella sua azione politica», in particolare nella qualità di promulgatore dell'assistenza sociale, e per questo doveva essere «un esempio per noi tutti, soprattutto per quelli che oggi hanno in Europa la responsabilità politica!».<ref>[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/homilies/2004/documents/hf_jp-ii_hom_20041003_beatifications_it.html Omelia di Giovanni Paolo II per la beatificazione di Carlo d'Austria]</ref> Inoltre si ricorda l'enorme fede cattolica che l'imperatore praticava tanto da voler presenziare al ''[[Te Deum]]'' del capodanno 1919. Alla domanda del perché voleva ringraziare il Signore nell'anno della sconfitta e nell'anno in cui perse tutto, Carlo rispose che «...l'importante è che i popoli abbiano ritrovato la pace...» e per questo bisognava ringraziare Dio<ref>[http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=997 Biografia di Carlo I] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060607152946/http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=997 |date=7 giugno 2006 }}; [[Roberto Coaloa]], Carlo d'Asburgo l'ultimo imperatore, Il Canneto editore, 2012</ref>.
Il carnevale a Ovodda si festeggia il Mercoledì delle Ceneri, "Mehuris de Lessia", e costituisce un momento di forte identificazione della comunità con le proprie tradizioni secolari. Personaggio principale è Don Conte, fantoccio antropomorfo maschile, talvolta ermafrodito; indossa una larga tunica colorata da cui traspare una grossa pancia fatta di stracci che copre l'anima in ferro che lo sorregge. Il volto, che può cambiare di anno in anno, viene realizzato con scorze di sughero o cartapesta, baffi posticci ed altri simili elementi. Presenta genitali accentuati che, assieme al pancione, gli conferiscono un aspetto ridicolo e alimenta la vena satirica. Viene portato in giro per il paese su un carretto trainato da un asino e addobbato con ortaggi, pelli d'animali e altri oggetti stravaganti. Il suono di un campanaccio dà l'avvio ai festeggiamenti. Inizia così una grottesca processione alla quale si accodano tutte le persone che vogliono partecipare; non esistono percorsi obbligatori, il carretto che viene fatto vagare durante tutta la giornata per le vie del paese; non esistono regole, la gente può seguire il percorso, disperdersi in gruppi, perdersi e rincontrarsi; non esistono transenne che delimitano chi fa spettacolo da chi lo guarda. Il corteo che accompagna per le strade Don Conte è costituito da sos Intintos, uomini dalla faccia imbrattata di fuliggine, generalmente vestiti con stracci, abiti vecchi, lenzuola o coperte ma anche con lunghi pastrani di orbace nero o con gambali di cuoio e vestiti di velluto, abbigliamento tipico dei pastori barbaricini. Alcuni di loro, gli Intinghidores, hanno il compito di imbrattare con polvere di sughero bruciato, "zinziveddu", il viso di coloro che incontrano lungo il cammino; il gesto rappresenta il rituale d'ingresso alla festa, di cui si accetta il caos e l'anarchia. Intanto in piazza è allestito un ricco banchetto e s'improvvisa, intorno al fuoco e al suono della fisarmonica, "su ballu tundu"; alcuni giovani vanno di casa in casa a chiedere la questua (si tratta di solito di beni alimentari come dolci, frutta e pietanze varie); le maschere, in groppa ad asini o tenendo al guinzaglio animali di ogni tipo, gironzolano per il paese, mentre urla, canti ritmati, strumenti occasionali e campanacci creano una forte confusione, tipica di questa manifestazione. L'arrivo del tramonto segna la fine di Don Conte che viene prima giustiziato, poi bruciato e infine gettato in una scarpata alla periferia del paese. Da quel momento la comunità si riunisce intorno al ricco banchetto in un momento di forte aggregazione sociale. I festeggiamenti hanno fine a mezzanotte e con il ritorno alla vita normale si ristabilisce l'ordine.
 
== Discendenza ==
==== Storia dell'evento ====
Dal matrimonio con Zita nacquero:
Sono diversi gli elementi che differenziano questo evento dagli altri carnevali barbaricini: non solo il fatto che si svolge il Mercoledì delle Ceneri, Mehuris de Lessìa, ma anche la totale assenza degli enti istituzionali nell'organizzazione dell'evento e la mancanza di qualsiasi tipo di propaganda. Il rifiuto della standardizzazione porta gli ovoddesi a recuperare in pieno la propria identità culturale; la manifestazione si deve alla spontaneità e alla creatività degli abitanti che partecipano attivamente alla creazione di questo "teatro estremo" rivivendo nel presente momenti del passato, spinti da un bisogno collettivo di ritrovare la memoria. Ma è anche una giornata dominata dalla trasgressione che permette alla comunità di esorcizzare in modo liberatorio, abbandonandosi ad urla, rumori assordanti, bevute collettive e danze, i cambiamenti e le trasformazioni sociali. Scarse sono le informazioni riguardanti le origini delle maschere del carnevale ovoddese. Si racconta di un uomo potente e temuto, Don Conte, che molti anni fa, in un tempo imprecisato, si impossessò di Ovodda. Solo dopo lunghi anni di soprusi, la comunità si ribellò giustiziandolo (sono molti i paesi sardi che concludono il carnevale con il processo e l'eliminazione del fantoccio). Gli ovoddesi da quel giorno rievocherebbero ogni anno l'episodio. È interessante dunque notare come, a differenza degli altri carnevali, a Ovodda non venga impersonato un dio che muore per poi rinascere ciclicamente, bensì venga raffigurato un fatto storicamente accaduto. Inoltre lo stesso fantoccio, Don Conte, nasce e muore il primo giorno di Quaresima, momento dedicato dalla Chiesa cattolica alla preghiera a al pentimento. Un tempo il Don Conte era rappresentato dallo "[[scemo del villaggio]]", oggi si utilizza un grosso fantoccio che viene condotto in giro per il paese a chiedere l'elemosina; terminato il giro, Don Conte viene portato nella piazza principale e quindi bruciato. Per quanto riguarda gli altri personaggi che animano questo carnevale, Sos Intintos, vestiti con stracci e abiti vecchi, e col volto imbrattato di zinziveddu (polvere di sughero bruciato), rappresentano i sudditi soggiogati che celebrano la conquistata libertà. L'utilizzo del zinziveddu viene collegato ad episodi di rivolta, probabilmente durante la dominazione spagnola, in quanto annerirsi il volto era un uso dei ribelli che dovevano mimetizzarsi nell'oscurità. Un tempo, il colore esclusivo di questa giornata era il nero e questa ricorrenza era riservata solo agli uomini che vestivano abiti vedovili e si abbandonavano a mille licenziosità. Nel corso degli anni la festa ha subito varie trasformazioni, sia nel modo di mascherarsi sia nel modo di dipingersi il volto, ma il cambiamento più importante riguarda la partecipazione delle donne al corteo.
 
{|class="wikitable"
== Persone legate a Ovodda ==
! Nome||Nascita||Morte||Note
*[[Rosa Frau]] (1901-2013), supercentenaria italiana di 111 anni, la donna più longeva della Sardegna.
|-
*[[Gianfranco Matteoli]], calciatore
|[[Otto d'Asburgo-Lorena|Principe ereditario Otto]]||20 novembre [[1912]]||4 luglio [[2011]]||Sposa nel [[1951]] la principessa [[Regina di Sassonia-Meiningen]] ([[1925]]-[[2010]]), ha avuto 7 figli.
*[[Peppe Cuga]], suonatore di ''bídulas'' (launeddas)
|-
|[[Adelaide d'Asburgo-Lorena|Arciduchessa Adelaide]]||3 gennaio [[1914]]||2 ottobre [[1971]]||Nubile e senza figli.
|-
|[[Roberto d'Asburgo-Este|Arciduca Roberto]]||8 febbraio [[1915]]||7 febbraio [[1996]]||Sposa nel [[1953]] la principessa [[Margherita di Savoia-Aosta]] (n.[[1930]]), ha avuto 5 figli.
|-
|[[Felice d'Asburgo-Lorena|Arciduca Felice]]||31 maggio [[1916]]||6 settembre [[2011]]||Sposa nel [[1952]] la principessa Anna Eugenia d'Arenberg ([[1925]]-[[1997]]), ha avuto 7 figli.
|-
|[[Carlo Ludovico d'Asburgo-Lorena (1918-2007)|Arciduca Carlo Ludovico]]||10 marzo [[1918]]||11 dicembre [[2007]]||Sposa nel [[1950]] la principessa [[Yolanda di Ligne]] (n.[[1923]]), ha avuto 4 figli.
|-
|[[Rodolfo d'Asburgo-Lorena (1919-2010)|Arciduca Rodolfo]]||5 settembre [[1919]]||15 maggio [[2010]]||Sposa nel [[1953]] la contessa Xenia Tschernichev-Besobrazova ([[1929]]-[[1968]]) e nel [[1971]] la principessa Anna Gabriele von Wrede (n.[[1940]]), ha avuto 5 figli.
|-
|[[Carlotta d'Asburgo-Lorena|Arciduchessa Carlotta]]||1º maggio [[1921]]||23 luglio [[1989]]||Sposa nel [[1956]] [[Giorgio, duca del Meclemburgo]] ([[1899]]-[[1963]]), non ha avuto figli.
|-
|[[Elisabetta d'Asburgo-Lorena|Arciduchessa Elisabetta]]||31 maggio [[1922]]||7 gennaio [[1993]]||Sposa nel [[1949]] il principe Enrico del [[Liechtenstein]] ([[1916]]-[[1991]]), ha avuto 5 figli.
|-
|}
 
==Economia Ascendenza ==
<div align="center">
Il settore primario è presente con la coltivazione di ortaggi, foraggi, ulivi, viti e altri alberi da frutta e con l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli.
{| class="wikitable"
L'industria, discretamente sviluppata, è costituita da aziende che operano nei comparti dell'agroalimentare,del sughero, della lavorazione del granito, dei laterizi, della produzione e distribuzione di energia elettrica (centrale idroelettrica del Taloro - Cucchinadorza) ed edile.
|-
Tra le produzioni agroalimentari sono in forte sviluppo in particolare le produzioni tipiche del "pane 'e fressa", di "sas ispòlas" e dei dolci tipici ovoddesi, tra cui: fruttinas, puzzoneddos, lorighettas, pastinas, pistiddos.
|-
Discreta la presenza del terziario. L'apparato ricettivo comprende vari agriturismi e bed & breakfast, con buone possibilità di ristorazione, e una non elevata disponibilità di posti letto.
| rowspan="16" align="center"| '''Carlo I d'Asburgo-Lorena'''
| rowspan="8" align="center"| '''Padre:'''<br />[[Ottone Francesco d'Asburgo-Lorena]]
| rowspan="4" align="center"| '''Nonno paterno:'''<br />[[Carlo Ludovico d'Asburgo-Lorena]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Francesco Carlo d'Asburgo-Lorena]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Francesco II d'Asburgo-Lorena]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Maria Teresa di Borbone-Napoli]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Sofia di Baviera]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Massimiliano I di Baviera]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Carolina di Baden]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Nonna paterna:'''<br />[[Maria Annunziata di Borbone-Due Sicilie]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Ferdinando II di Borbone]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Francesco I delle Due Sicilie]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Maria Isabella di Borbone-Spagna]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Maria Teresa d'Asburgo-Teschen (1816-1867)|Maria Teresa d'Asburgo-Lorena]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Carlo d'Austria-Teschen]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Enrichetta di Nassau-Weilburg (1797-1829)|Enrichetta di Nassau-Weilburg]]
|-
| rowspan="8" align="center"| '''Madre:'''<br />[[Maria Giuseppina di Sassonia (1867-1944)|Maria Giuseppina di Sassonia]]
| rowspan="4" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[Giorgio di Sassonia]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Giovanni di Sassonia]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Massimiliano di Sassonia]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Carolina di Borbone-Parma]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Amalia Augusta di Baviera]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Massimiliano I di Baviera]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Carolina di Baden]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Nonna materna:'''<br />[[Maria Anna Ferdinanda di Braganza]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Ferdinando II del Portogallo]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Kohary]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Maria Antonia di Koháry]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Maria II del Portogallo]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Pietro I del Brasile]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Maria Leopoldina d'Asburgo-Lorena]]
|}
</div>
 
==Sport Titolatura ==
'''Grande'''
Per gli amanti delle escursioni a piedi, a cavallo e in mountain bike sono presenti diversi percorsi in un territorio verdeggiante e boscoso, ricco d'acqua e di punti panoramici: alcuni sentieri discendono le valli dei fiumi Tino e Taloro a ovest del paese, verso i laghi del Cucchinadorza e di Gusana; altri salgono sulla parte montuosa a nord est, dove si ergono le cime di Orohòle (1.099 mt) e Mi'inàri (1.265 mt), zone ricomprese nel territorio del Parco nazionale del Gennargentu.
 
S.M.I. e R. Ap. Carlo I
 
per la grazia di Dio,
 
[[Impero d'Austria|Imperatore d'Austria]],
 
Re d'[[Sovrani d'Ungheria|Ungheria]], con il nome di IV, di [[Regno di Boemia|Boemia]], con il nome di III, di [[Regno di Dalmazia|Dalmazia]], [[Regno di Croazia (Asburgo)|Croazia]], [[Regno di Slavonia|Slavonia]], con il nome di IV, [[Regno di Galizia e Lodomiria|Galizia, Lodomiria]] e d'[[Regno d'Illiria|Illiria]],
 
Re di [[Gerusalemme]] ecc.,
 
[[Arciducato d'Austria|Arciduca d'Austria]],
 
[[Sovrani di Toscana|Gran Duca di Toscana]] e [[Granducato di Cracovia|Cracovia]],
 
Duca di [[Lorena (regione francese)|Lorena]], [[Ducato di Salisburgo|di Salisburgo]], [[Ducato di Stiria|Stiria]], [[Ducato di Carinzia|Carinzia,]] [[Ducato di Carniola|Carniola]] e di [[Bucovina]],
 
[[Principato di Transilvania|Gran Principe di Transilvania]],
 
[[Margravio di Moravia]],
 
Duca d'[[Ducati della Slesia|Alta e Bassa Slesia]], di [[Ducato di Modena e Reggio|Modena]], [[Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla|Parma, Piacenza e Guastalla]], d'[[Oświęcim|Auschwitz]] e [[Zator|Zator,]] di [[Ducato di Teschen|Teschen]], del [[Ducato del Friuli|Friuli,]] di [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]] e [[Zara]],
 
Conte principesco d'[[Casa d'Asburgo|Asburgo]], [[Contea del Tirolo|di Tirolo]], di [[Kyburg]], [[Contea Principesca di Gorizia e Gradisca|Gorizia e Gradisca]],
 
Principe di [[Trento]] e [[Bressanone]],
 
[[Margravio]] d'Alta e Bassa [[Lusazia]] e in [[Istria]],
 
Conte di [[Hohenems]], [[Feldkirch]], [[Bregenz|Bregentz]], Sonnenberg, ecc.,
 
Signore di [[Trieste]], di [[Cattaro]] e della [[Vendi|Marca dei Vendi]],
 
Gran Voivoda del [[Voivodato di Serbia e Banato di Temes|Voivodato di Serbia]],
 
ecc., ecc.
 
'''Media:'''
 
S.M.I. e R. Ap. Carlo I
 
per la grazia di Dio,
 
[[Impero d'Austria|Imperatore d'Austria]],
 
Re Apostolico d'[[Sovrani d'Ungheria|Ungheria]], con il nome di IV,
 
Re di [[Regno di Boemia|Boemia]], con il nome di III, [[Regno di Dalmazia|di Dalmazia]], [[Regno di Croazia (Asburgo)|Croazia]], [[Regno di Slavonia|Slavonia]], con il nome di IV, [[Regno di Galizia e Lodomiria|Galizia, Lodomiria]] e [[Regno d'Illiria|Illiria]],
 
[[Arciducato d'Austria|Arciduca d'Austria]],
 
Gran Duca di [[Granducato di Cracovia|Cracovia]],
 
Duca di [[Lorena (regione francese)|Lorena]], [[Ducato di Salisburgo|Salisburgo]], [[Ducato di Stiria|Stiria]], [[Ducato di Carinzia|Carinzia,]] [[Ducato di Carniola|Carniola]], [[Bucovina]], [[Ducati della Slesia|Alta e Bassa Slesia]]
 
[[Principato di Transilvania|Gran Principe di Transilvania]],
 
[[Margravio di Moravia]],
 
Conte principesco d'[[Casa d'Asburgo|Asburgo e]] [[Contea del Tirolo|Tirolo]] ecc., ecc., ecc.
 
'''Piccola:'''
 
S.M.I. e R. Ap. Carlo I
 
per la grazia di Dio,
 
[[Impero d'Austria|Imperatore d'Austria]],
 
Re di Boemia, con il nome di III ecc., ecc.,
 
Re Apostolico d'[[Sovrani d'Ungheria|Ungheria]], con il nome di IV, ecc. [http://eurulers.altervista.org/austria.html]
 
== Onorificenze ==
=== Onorificenze austriache ===
{{Onorificenze
|immagine = Order of the Golden Fleece Rib.gif
|nome_onorificenza = Gran maestro dell'Ordine del Toson d'oro (Impero austro-ungarico)
|collegamento_onorificenza = Ordine del Toson d'oro
|motivazione =
|data = 21 novembre 1916
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.S.Stef.Ungh. - GC.png
|nome_onorificenza = Gran maestro dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria (Impero austro-ungarico)
|collegamento_onorificenza = Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria
|motivazione =
|data = 21 novembre 1916
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.MariaTeresa-GC.png
|nome_onorificenza = Gran maestro dell'Ordine militare di Maria Teresa (Impero austro-ungarico)
|collegamento_onorificenza = Ordine Militare di Maria Teresa
|motivazione =
|data = 21 novembre 1916
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.CoronaFerrea - GC.png
|nome_onorificenza = Gran maestro dell'Ordine imperiale della Corona Ferrea
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona Ferrea
|motivazione =
|data = 21 novembre 1916
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord Leopold-GC.png
|nome_onorificenza = Gran maestro dell'Ordine austriaco imperiale di Leopoldo
|collegamento_onorificenza = Ordine Imperiale di Leopoldo
|motivazione =
|data = 21 novembre 1916
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.Franz.Joseph-GC.png
|nome_onorificenza = Gran maestro dell'Ordine imperiale austriaco di Francesco Giuseppe I
|collegamento_onorificenza = Ordine Imperiale di Francesco Giuseppe
|motivazione =
|data = 21 novembre 1916
}}
{{Onorificenze
|immagine = AT Order of Elizabeth BAR.png
|nome_onorificenza = Gran maestro dell'Ordine imperiale austriaco di Elisabetta
|collegamento_onorificenza = Ordine di Elisabetta
|motivazione =
|data = 21 novembre 1916
}}{{Onorificenze
|immagine = Sankt-Georg-Orden-Osterreich.png
|nome_onorificenza = Fondatore, Gran Maestro e Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Giorgio (Casa d'Asburgo-Lorena d'Austria)
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Giorgio (Austria)
|motivazione =
|luogo = 1917 (rinnovazione)
}}
{{Onorificenze
|immagine=Austria war ribbon.gif
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al merito militare (Signum Laudis)
|collegamento_onorificenza=Medaglia al merito militare (Austria)
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine = AUT Franz Joseph 50 years of reign - Military Medal.svg
|nome_onorificenza = Medaglia militare per il 50º anno di regno di Francesco Giuseppe I (Signum Memoriae)
|collegamento_onorificenza = Medaglia per il 50º anno di regno di Francesco Giuseppe
|motivazione =
|data = 21 ottobre 1898
}}{{Onorificenze
|immagine = AUT Medal 60 years of reign of Franz Joseph.svg
|nome_onorificenza = Croce militare per il 60º anno di regno di Francesco Giuseppe I
|collegamento_onorificenza = Croce per il 60º anno di regno
|motivazione =
|data = 14 agosto 1908
}}
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine = DE-BY Orden des Heiligen Hubertus BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine di Sant'Uberto (Regno di Baviera)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Sant'Uberto
|motivazione =
}}<br />{{Onorificenze
|immagine = Ord.Max-Jos.PNG
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine militare di Massimiliano Giuseppe (Regno di Baviera)
|collegamento_onorificenza = Ordine Militare di Massimiliano Giuseppe
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Grand Crest Ordre de Leopold.png
|nome_onorificenza = Gran Cordone dell'Ordine di Leopoldo (Belgio)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Leopoldo
|motivazione =
}}{{Onorificenze
|immagine = WendischeKrone.Order.gif
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dinastico della Corona Wendica (Granducati di Meclemburgo)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona Wendica
|motivazione =
|data = 24 agosto 1871
}}{{Onorificenze
|immagine = Ord.Aquilanera.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine supremo dell'Aquila Nera (Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila Nera
|motivazione =
}}
<br />{{Onorificenze
|immagine = Ord.Aquilarossa-GC.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine dell'Aquila rossa (Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila rossa
|motivazione =
}}{{Onorificenze
|immagine = Pour_le_Mérite.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite (Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Pour le Mérite
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Планка железного креста 1 класс.png
|nome_onorificenza = Croce di Ferro di I classe (mod. 1914, Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Croce di Ferro
|motivazione =
|data = 1914
}}
{{Onorificenze
|immagine = Планка Железного креста 2 класс.png
|nome_onorificenza = Croce di Ferro di II classe per combattenti (mod. 1914, Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Croce di Ferro
|motivazione =
|data = 1914
}}
{{Onorificenze
|immagine = Royal Victorian Order Honorary Ribbon.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce onorario dell'Ordine reale vittoriano (G.C.V.O. (hon.), Regno Unito)
|collegamento_onorificenza = Ordine reale vittoriano
|motivazione = Espulso nel [[1915]]
}}
{{Onorificenze
|immagine = King George V Coronation Medal ribbon.png
|nome_onorificenza = Medaglia dell'incoronazione di re Giorgio V (Regno Unito)
|collegamento_onorificenza = Medaglia dell'incoronazione di Giorgio V
|motivazione =
|data = 1911
}}{{Onorificenze
|immagine = Order of the Rautenkrone ribbon.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona Fiorata (Regno di Sassonia)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona Fiorata
|motivazione =
}}{{Onorificenze
|immagine = Ord.St.Henry.PNG
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'ordine militare di Sant'Enrico (Regno di Sassonia)
|collegamento_onorificenza = Ordine militare di Sant'Enrico
|motivazione =
}}
<br />{{Onorificenze
|immagine = MaltaBali.png
|nome_onorificenza = Balì Cavaliere di gran croce d'onore e devozione con distinzione di Gerusalemme del Sovrano militare Ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta (SMOM)
|collegamento_onorificenza = Sovrano Militare Ordine di Malta
|motivazione =
}}
 
=== Onorificenze di ex Case regnanti ===
{{Onorificenze
|immagine = Ord.SanGiuseppe-GC.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Merito sotto il titolo di San Giuseppe (Casa Granducale d'Asburgo di Toscana)
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Giuseppe
|motivazione =
}}
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{Bibliografia|Coaloa|Roberto Coaloa, ''Carlo d'Asburgo, l'ultimo imperatore'', Il Canneto Editore, Genova, 2012}}
* {{cita libro|||Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna|2006|Carlo Delfino editore|Sassari|curatore=[[Manlio Brigaglia]], Salvatore Tola|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4463&id=589075|ISBN=88-7138-430-X}}
* Mario Carotenuto, ''Carlo I d'Austria e la pace sabotata'', edizioni Fede & Cultura, Verona 2010.
* {{cita libro|||Grande Enciclopedia della Sardegna|2007|Newton&ComptonEditori|Sassari|curatore=Francesco Floris|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.comunas.it/ovodda/|La scheda del comune nel portale ''Comunas'' della Regione Sardegna}}
* {{cita web |url=http://www.beatocarloinitalia.it/ |titolo=Beato Carlo d'Austria |sito=sito ufficiale della Gebetsliga in Italia }}
* {{cita web|url=http://numendigital.com/index.php?articulo=324&nocaching=88|titolo=Biografia dell'imperatore Carlo I d'Austria (in spagnolo)}}
 
{{Box successione
{{Provincia di Nuoro}}
|tipologia = regnante
{{Controllo di autorità}}
|carica = [[Sovrani d'Austria|Imperatore d'Austria]], [[Sovrani d'Ungheria|Re Apostolico d'Ungheria]]
{{Portale|Sardegna}}
|periodo = [[1916]]– [[1919]]
|precedente = [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe I]]
|successivo = ''Monarchia abolita''
|immagine = Civil ensign of Austria-Hungary (1869-1918).svg
}}
{{Box successione
|tipologia = regnante
|carica = [[Sovrani di Boemia|Re di Boemia]]
|periodo = [[1916]] – [[1918]]
|precedente = [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe]]
|successivo = ''Monarchia abolita''
|immagine = Wappen Königreich Böhmen.png
}}
{{Box successione
|tipologia = pretendente al trono
|carica = [[Sovrani d'Austria|Arciduca titolare d'Austria]]
|periodo = [[1919]] – [[1922]]
|precedente = ''Titolo inesistente''
|successivo = [[Otto d'Asburgo]]
|immagine = Gules a fess argent.svg
}}
{{Box successione
|tipologia = pretendente al trono
|carica = [[Sovrani d'Austria|Pretendente al trono imperiale d'Austria]]
|periodo = [[1919]] – [[1922]]
|precedente = ''Titolo inesistente''
|successivo = [[Otto d'Asburgo]]
|immagine = Wappen Habsburg-Lothringen Schild.svg
}}
{{Box successione
|tipologia = pretendente al trono
|carica = [[Sovrani d'Ungheria|Pretendente al trono d'Ungheria]]
|periodo = [[1918]] – [[1922]]
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|immagine = Royal coat of arms of the Kingdom of Hungary (1915-1918; angels).svg
}}
{{Box successione
|tipologia = pretendente al trono
|carica = [[Sovrani di Boemia|Pretendente al trono di Boemia]]
|periodo = [[1918]] – [[1922]]
|precedente = ''Titolo inesistente''
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|immagine = Blason Boheme.svg
}}
{{Box successione
|tipologia = pretendente al trono
|carica = [[Regno di Croazia e Slavonia|Pretendente al trono di Croazia, Slavonia e Dalmazia]]
|periodo = [[1918]] – [[1922]]
|precedente = ''Titolo inesistente''
|successivo = [[Otto d'Asburgo]]
|immagine = Coat of arms of Croatia (1868-1918) with crown.svg
}}
{{Box successione
|tipologia = pretendente al trono
|carica = [[Elenco dei governanti di Milano|Pretendente al trono del Regno Lombardo-Veneto]]
|periodo = [[1916]] – [[1922]]
|precedente = [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe I]]
|successivo = [[Otto d'Asburgo]]
|immagine = StemmaLombardoveneto.jpg
}}
{{Box successione
|tipologia = precedenza titoli nobiliari
|carica = [[Linea di successione al trono d'Austria-Ungheria|Erede al trono d'Austria]]
|periodo = ''Principe ereditario''<br />[[1914]] – [[1916]]
|precedente = [[Francesco Ferdinando d'Austria|Francesco Ferdinando d'Austria-Este]]
|successivo = [[Otto d'Asburgo|Otto d'Asburgo-Lorena]]
|immagine = Imperial Coat of Arms of the Empire of Austria.svg
}}
{{Box successione
|tipologia = titolo nobiliare
|carica = [[Este|Arciduca d'Austria-Este]]
|periodo = [[1914]] – [[1917]]
|precedente = [[Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este]]
|successivo = [[Roberto d'Asburgo-Este]]
|immagine = Armoiries Autriche-Este 1814.svg
}}
{{Box successione
|tipologia = pretendente al trono
|carica = [[Duchi di Modena e Reggio|Pretendente al Ducato di Modena e Reggio]]
|periodo = [[1914]] – [[1917]]
|precedente = [[Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este]]
|successivo = [[Roberto d'Asburgo-Este]]
|immagine = Bandiera del ducato di Modena e Reggio.gif
}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Comuni del Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu}}
{{Portale|Asburgo|biografie|Grande Guerra}}
 
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[[Categoria:Re d'Ungheria|Carlo 01]]
[[Categoria:Gran maestri dell'Ordine militare di Maria Teresa|Carlo 01]]
[[Categoria:Cavalieri di Gran Croce dell'Ordine Militare di Maria Teresa|Carlo 01]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine dell'Aquila Nera|Carlo 01]]
[[Categoria:Gran maestri dell'Ordine reale di Santo Stefano d'Ungheria|Carlo 01]]
[[Categoria:Gran maestri dell'ordine del Toson d'oro|Carlo 01]]
[[Categoria:Gran maestri dell'Ordine della Corona Ferrea|Carlo 01]]
[[Categoria:Gran maestri dell'Ordine Imperiale di Leopoldo|Carlo 01]]
[[Categoria:Gran maestri dell'Ordine imperiale di Francesco Giuseppe|Carlo 01]]
[[Categoria:Decorati con la Medaglia d'oro al merito militare (Austria)|Carlo 01]]
[[Categoria:Gran maestri dell'Ordine di Elisabetta|Carlo 01]]
[[Categoria:Cavalieri di Gran Croce dell'Ordine militare di Massimiliano Giuseppe|Carlo 01]]
[[Categoria:Cavalieri di Gran Croce dell'Ordine Militare di Sant'Enrico|Carlo 01]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine Pour le Mérite|Carlo 01]]
[[Categoria:Anticomunisti austriaci]]
[[Categoria:Anticomunisti ungheresi]]