Patriarcato di Aquileia e Discussione:Tronky: differenze tra le pagine

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{{Sede titolare della chiesa cattolica
|immagine=Aquileia Basilica, esterno - Foto Giovanni Dall'Orto.jpg
|didascalia=La [[basilica]] patriarcale di Aquileia.
|nome=Aquileia
|arcivescovile=si
|latino= Aquileia
|eretta= [[568]]
|soppressa=[[1751]]
|informazioni=suddiviso nelle diocesi di [[diocesi di Udine|Udine]] e di [[diocesi di Gorizia|Gorizia]]
|regione= [[Friuli Venezia Giulia]]
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|arcivescovo=[[Marcello Costalunga]]
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Gentili utenti,
Il '''Patriarcato di [[Aquileia]]''' è stato un'entità politico-religiosa esistita dal [[568]] al [[1751]] che, soprattutto sotto il profilo ecclesiastico, amministrava un territorio vastissimo con al centro l'odierno [[Friuli]].<br>
È fondamentale distinguere tra realtà ecclesiale e realtà politica-territoriale. Come realtà ecclesiale, il Patriarcato di Aquileia è stato la più grande diocesi e metropolita ecclesiale di tutto il medioevo europeo. La seconda dignità dopo [[Roma]]. Fino al [[811]] la sua giurisdizione ecclesiastica arrivava fino al fiume [[Danubio]] a nord, al lago [[Balaton]] a est e a ovest arrivava fino a [[Como]]. A sud ha avuto la giurisdizione ecclesiale dell'[[Istria]] fino al [[1751]], anno della sua estinzione. Nell'[[811]], l'imperatore [[Carlo Magno]] portò i confini nord, dal fiume Danubio al fiume [[Drava]]. Vastissima anche la diocesi aquileiese.
Il Patriarca sovraintendeva sulle diocesi vescovili incluse nella sua giurisdizione metropolitana e ne nominava il vescovo. La sua corte era internazionale poiché comprendeva popoli di lingua ed etnia diversi. Univa il mondo latino con quello germanico e slavo.
Nel territorio della sua diocesi svolgeva la funzione di vescovo a mezzo di suoi vicari.
Oltre a svolgere l'autorità religiosa i [[Patriarchi di Aquileia]] ottennero l'investitura [[feudalesimo|feudale]] ([[1077]]-[[1420]]) sul [[Friuli]] (''[[Patria del Friuli]]'') e in alcuni periodi [[storia|storici]] i confini geografici e [[politica|politici]] del patriarcato si estesero sino in [[Istria]], [[Cadore]], [[Carinzia]], [[Carniola]] e [[Stiria]].<br>
Città principali di tale entità statale furono: Aquileia, ''[[Forum Iulii]]'' (l'odierna [[Cividale del Friuli]]) e [[Udine]].
 
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== Storia ==
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20170617021337/https://www.ferrero.it/prodotti/fuori-pasto-dolce/tronky-cacao per https://www.ferrero.it/prodotti/fuori-pasto-dolce/tronky-cacao
[[Aquileia]] fu una fiorente [[città]] [[porto|portuale]] [[Roma antica|romana]], fondata nel [[181 a.C.]] come [[Colonia (insediamento)|colonia]] e avamposto militare. Divenne poi capitale della ''X Regio "Venetia et Histria"''. All'apice della sua importanza, nei primi [[secolo|secoli]] dell'era [[Cristianesimo|cristiana]], contava circa 200.000 abitanti ed era la quarta città [[italia]]na, dopo [[Roma]], [[Mediolanum|Milano]] e [[Capua]]. Importante porto fluviale sul [[fiume]] [[Natisone|Natissa]], era il punto di partenza dei traffici verso l'area [[Danubio|danubiana]] e quella del [[Norico]] e verso le [[provincia romana|province]] [[Illiria|illiriche]] e [[Pannonia|pannoniche]].
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20170926042104/https://www.ferrero.it/notizie-dal-mondo-Ferrero/Una-grande-novita-Tronky-Pistacchio per https://www.ferrero.it/notizie-dal-mondo-Ferrero/Una-grande-novita-Tronky-Pistacchio
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20170617021208/https://www.ferrero.it/prodotti/fuori-pasto-dolce/tronky-latte-cereali per https://www.ferrero.it/prodotti/fuori-pasto-dolce/tronky-latte-cereali
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20170926041127/https://www.ferrero.it/notizie-dal-mondo-Ferrero/Tronky-Cocco-il-nuovo-gusto-dell-estate per https://www.ferrero.it/notizie-dal-mondo-Ferrero/Tronky-Cocco-il-nuovo-gusto-dell-estate
 
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Sembra che, ancora prima del [[III secolo]], esistesse ad Aquileia una comunità cristiana con forti legami con la [[Patriarcato di Alessandria|Chiesa patriarcale]] di [[Alessandria d'Egitto]], della quale sarebbe stata emanazione, ipotizzando che i primi missionari arrivassero da Alessandria.
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 20:54, 25 giu 2019 (CEST)
Aquileia divenne ben presto un importante centro di cristianizzazione per l'[[Italia]] [[nord]]-orientale e le [[regione|regioni]] limitrofe, tanto che, già nel [[IV secolo]], il suo [[vescovo]] era eminente per la vastità del territorio di sua competenza giurisdizionale e la [[liturgia]] officiata nel [[rito]], più tardi detto, ''[[rito patriarchino|patriarchino]]'' (rimasto in vigore fino al [[1596]]; nel 2007 è stato ristampato in copia anastatica il Missale ''Aquilejensis Ecclesiae'' del [[1517]] con l'antico [[rito aquileiese]]). Sul finire del IV secolo ([[381]]) ad Aquileia fu celebrato un [[concilio]], promosso da [[Sant'Ambrogio]] di [[Milano]] e presieduto dal vescovo di Aquileia, Valeriano, che condannò i vescovi filo-[[arianesimo|ariani]] [[Palladio]] di Raziaria (Bulgaria) e [[Secondiniano]] di Singiduno (Serbia) e le dottrine ariane diffuse in [[Occidente]].
 
In quel periodo furono create le [[diocesi]] [[diocesi suffraganea|suffraganee]]: [[Zuglio]] (Julium Carnicum G.Biasutti: Il cristianesimo primitivo nell'Alto Adriatico), [[Trento]], [[Concordia Sagittaria]] ecc...), dipendenti dall'[[arcivescovo]] o [[metropolita]] di Aquileia.
 
=== Fondazione del Patriarcato ===
Nel [[554]] gli arcivescovi metropoliti di Milano e Aquileia si rifiutarono di aderire alla condanna pronunciata dall'Imperatore [[Giustiniano]] contro i testi nestoriani noti come ''Tre Capitoli'', dando inizio ad uno [[scisma]] noto con il nome di [[Scisma tricapitolino]]: nel [[557]] durante il [[sinodo]] provinciale convocato ad Aquileia per l'elezione del nuovo metropolita Paolino, succeduto a Macedonio, con la partecipazione dei vescovi delle diocesi suffraganee, si decise di non riconoscere le conclusioni del [[Concilio di Costantinopoli II]] e di rendersi chiesa [[autocefalia|autocefala]]. Nel [[568]], sotto la pressione dell'[[longobardi|invasione longobarda]], Paolino trasferisce la sede episcopale a [[Grado (GO)|Grado]], sotto la protezione di [[Bisanzio]], dove è proclamato [[patriarca]].
La chiesa di Aquileia si era elevata a Patriarcato per sottolineare l'indipendenza gerarchica da Roma e Costantinopoli, ma nel [[606]], il patriarcato si divise in due, con un patriarca ad Aquileia (tricapitolino) e uno a Grado ([[cattolicesimo|cattolico]]): questa divisione fu dovuta essenzialmente alla mutata situazione politica della zona: l'entroterra friulano, inclusa Aquileia, sotto la dominazione [[Longobardi|longobarda]] e tutto il litorale [[Mar Adriatico|adriatico]] della [[Venetia maritima]] sotto l'influenza [[Bizantini|bizantina]]. Lo ''scisma dei Tre Capitoli'' fu definitivamente ricomposto nel [[699]] con il [[concilio]] di [[Pavia]] con il ritorno di Aquileia nell'ortodossia cattolica, (la chiesa di Milano era già da tempo ritornata in comunione con Roma). Anche dopo la riconciliazione tra tricapitolini e cattolici, la diocesi di Aquileia continuava ad essere divisa, finché nel [[731]] venne stabilita la separazione canonica tra il ''Patriarcato di Aquileia'' (con suffraganee le diocesi del Friuli) e il ''[[Patriarcato di Grado]]'' (con suffraganee le diocesi del [[Repubblica di Venezia|Ducato di Venezia]]), in seguito divenuto [[Patriarcato di Venezia]] (nel [[1105]] ''de facto'' con il trasferimento della sede patriarcale e nel [[1451]] ''de jure'' con l'istituzione del nuovo titolo). Nell'[[827]] il concilio di [[Mantova]] tentò inutilmente di riunificare i patriarcati di Grado e Aquileia.
 
Inquadrato nel [[Ducato del Friuli]] durante il [[Regno longobardo]], a seguito della conquista [[Franchi|franca]], nel [[952]] il territorio del Friuli venne sottoposto al [[Baviera|Ducato di Baviera]], assieme a [[Istria]], [[Carinzia]] e [[Carniola]]. Ma già nel [[976]] i territori venivano inquadrati nel nuovo [[Carinzia|ducato di Carinzia]].
Il patriarca [[Poppone]] ([[1019]]-[[1042]]), familiare e ministro dell'imperatore [[Corrado II del Sacro Romano Impero|Corrado II]], consacrata il [[13 luglio]] [[1031]] la nuova [[cattedrale di Aquileia|cattedrale]], e cinta di nuove mura Aquileia, si prodigò per liberarsi del controllo del [[Ducato di Carinzia]] e si scontrò coi Veneziani a [[Grado (GO)|Grado]], dove fu costretto prima dalle armi della Repubblica di Venezia e poi da un concilio papale a rinunciare alla conquista di Grado.
{{Vedi anche|Marca di Verona e Aquileia}}
 
=== Il dominio temporale dei Patriarchi-Principi ===
{{vedi anche|Patria del Friuli}}
Il 3 aprile [[1077]] il patriarca Sigeardo di Beilstein ottenne dall'imperatore [[Enrico IV]] l'investitura feudale di ''Duca del Friuli'', ''Marchese d'Istria'' e il titolo di ''[[Principe]]'', costituendo quindi il ''Principato ecclesiastico di Aquileia'', feudo diretto del [[Sacro Romano Impero]].
 
I successori di Sigeardo si mantennero fedeli alla politica di Enrico IV e poi del figlio Enrico V facendo dello stato friulano la pedina avanzata della politica imperiale in Italia.
Nel [[1186]] [[Gotffredo il Tedesco]] incoronò il figlio di [[Federico I del Sacro Romano Impero|Barbarossa]], [[Enrico VI del Sacro Romano Impero|Enrico VI]], [[Re d'Italia]], venendo per reazione deposto da [[papa Urbano III]].
 
Sotto il patriarcato di [[Volchero]] ([[1204]]-[[1218]]) grande impulso fu dato ai traffici commerciali ed alle attività produttive, fu migliorata la rete viaria e brillante fu anche l'attività culturale. A Volchero successe il patriarca Bertoldo ([[1218]]-[[1251]]) il quale ebbe fin dall'inizio un occhio di riguardo per la città di Udine che in breve tempo passò da piccolo villaggio a metropoli. Le mire di conquista dei ghibellini [[Ezzelino III da Romano]] e Mainardo III, conte di Gorizia, costrinsero il patriarca a cercare aiuto nel partito avversario (quello guelfo) alleandosi con Venezia e con il duca di Carinzia.
Dal [[1238]], la sede dei patriarchi divenne Udine, che lo rimase per circa due secoli.
Divenuto elemento di forza della lega Guelfa il Friuli si avviò in un periodo di declino: il patriarca non riusciva più a conservare la coesione tra i comuni e frequenti divennero i tradimenti, le congiure e le lotte tra vassalli. Il conte di Gorizia divenne il principale avversario dell'autorità patriarcale.
Nel [[1281]] scoppiò un conflitto con la [[Repubblica di Venezia]] per il possesso di parte dell'Istria.
 
Una fase di recupero si ebbe con il patriarcato di Bertrando ([[1334]]-[[1350]]) che conseguì numerosi successi sul piano militare e diplomatico senza mai trascurare i suoi doveri di vescovo<ref>Va ricordata anche una sconfitta diplomatica ottenuta sul campo di [[battaglia di Parabiago|battaglia]] a [[Parabiago]] (attuale [[provincia di Milano]]) nel [[1339]]; Bertrando si era alleato dalla parte di [[Mastino II della Scala]] e [[Lodrisio Visconti]], contro [[Azzone Visconti|Azzone]], [[Luchino Visconti (signore di Milano)|Luchino]] e [[Giovanni Visconti]], "[[Triumvirato#Signoria di Milano|triumviri di Milano]]", mandò quindi un gruppo di soldati ad aggregarsi alla lodrisiana [[Compagnia di San Giorgio]], la quale uscì sconfitta in data [[21 febbraio]] di quell'anno.</ref>. Il [[6 giugno]] del [[1350]], ormai novantenne fu ucciso da una congiura guidata dal conte di Gorizia e dal comune di Cividale. Il patriarca [[Marquardo di Randeck]] ([[1365]]-[[1381]]) passò invece alla storia per aver promulgato (11 giugno [[1366]] ) la Costituzione della Patria del Friuli (''Constitutiones Patriae Foriiulii'') base del diritto friulano.
Seguì un lungo periodo di contrasti interni, principalmente tra le città di Udine e di Cividale. Con Cividale si schierarono gran parte dei comuni friulani, i carraresi ed il Re d'Ungheria; con Udine si schierò invece Venezia.
 
Nel [[1411]] il Friuli divenne campo di battaglia per l'esercito imperiale (schierato con Cividale) e quello veneziano (schierato con Udine). Nel dicembre del 1411 l'esercito dell'imperatore si impadroniva di Udine; il 12 luglio [[1412]] veniva nominato nel Duomo di Cividale il patriarca Ludovico di Teck. Il 13 luglio [[1419]] i veneziani occuparono però Cividale e si prepararono alla conquista di Udine, che cadde il 7 giugno [[1420]], dopo una strenua difesa. Subito dopo cadevano Gemona, S.Daniele, Venzone, Tolmezzo: era la fine dello stato patriarcale friulano.
Nel [[1445]], dopo lunghe trattative, il patriarca [[Ludovico Trevisan]] accettò il concordato imposto da Venezia mediante il quale veniva abolito di fatto il diritto di indipendenza del Friuli, che entrò a far parte della [[Repubblica di Venezia]], come entità autonoma retta da un ''[[Provveditore (Repubblica di Venezia)|Provveditore Generale]]''.
 
=== Fine del Patriarcato ===
 
Nel [[1751]] [[Benedetto XIV]], con [[bolla papale]] sollecitata da Venezia e degli Asburgo d'[[Austria]], il Patriarcato di Aquileia fu soppresso e al suo posto vennero erette l'[[arcidiocesi di Udine]] e l'[[arcidiocesi di Gorizia]] in modo tale che si risolvesse il problema di un'unica diocesi divisa tra la giurisdizione austriaca e veneziana. Questo significò il "declassamento" di Udine, che pur non essendo sede patriarcale ma solo luogo di residenza del patriarca, divenne vera e propria sede arcivescovile e l'innalzamento di Gorizia che fino a quel momento era stata solo [[arcidiacono|arcidiaconia]] all'interno della grande Diocesi di Aquileia.
 
==Cronotassi degli arcivescovi titolari==
* [[Joseph Höffner]] † ([[6 gennaio]] [[1969]] - [[24 febbraio]] [[1969]], elevato [[cardinale]])
* [[Michele Cecchini]] † ([[26 febbraio]] [[1969]] - [[26 aprile]] [[1989]])
* [[Marcello Costalunga]] (dal [[10 dicembre]] [[1990]])
 
==Voci correlate==
* [[Friuli#Storia|Storia del Friuli]]
* [[Bandiera del Friuli]]
* [[Rito patriarchino]]
* [[Canto patriarchino]] - canto liturgico e/o devozionale
* [[Patriarchi di Aquileia]]
* [[Basilica di Aquileia]]
 
==Note==
<references />
 
 
{{Pentarchia}}
{{Stati italiani del Medioevo}}
{{Portale|cristianesimo}}
 
 
[[Categoria:Diocesi cattoliche soppresse|Aquileia]]
[[Categoria:Sedi titolari cattoliche|Aquileia]]
[[Categoria:Patriarcati cattolici|Aquileia]]
[[Categoria:Patriarcato di Aquileia|*]]
[[Categoria:Antichi Stati italiani|A]]
 
[[de:Patriarchat von Aquileja]]
[[en:Patriarchate of Aquileia]]
[[es:Patriarcado de Aquilea]]
[[fr:Patriarcat d'Aquilée]]
[[no:Patriarkatet Aquileia]]
[[sl:Oglejski patriarhat]]