Civitella del Tronto e Ludovico Geymonat: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Divisione amministrativa
|Nome = Ludovico
|Grado amministrativo=3
|Cognome = Geymonat
|Nome=Civitella del Tronto
|Sesso = M
|Stato=ITA
|LuogoNascita = Torino
|Stemma=Civitella del Tronto-Stemma.png
|GiornoMeseNascita = 11 maggio
|Bandiera=
|AnnoNascita = 1908
|Voce stemma=
|LuogoMorte = Rho
|Voce bandiera=
|GiornoMeseMorte = 29 novembre
|Panorama=Panorama di Civitella del Tronto.jpg
|AnnoMorte = 1991
|Didascalia=
|Epoca = 1900
|Divisione amm grado 1=Abruzzo
|Attività = filosofo
|Divisione amm grado 2=Teramo
|Attività2 = matematico
|Amministratore locale=Cristina Di Pietro
|AttivitàAltre = , [[epistemologia|epistemologo]] e [[accademico]]
|Partito=[[lista civica]] Cittadini in comune
|Nazionalità = italiano
|Data elezione=27/05/2013
|PostNazionalità = , uno tra più importanti del Novecento
|Data istituzione=
|Immagine = Geymonat.jpg
|Altitudine=
|Superficie=77.74
|Note superficie=
|Abitanti=5111
|Note abitanti={{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2015gen/index02.html|titolo=Statistiche demografiche ISTAT|editore=Istituto nazionale di statistica|accesso=5 gennaio 2016}}
|Aggiornamento abitanti=30-11-2015
|Sottodivisioni=vedi [[Civitella del Tronto#Frazioni|elenco]]
|Divisioni confinanti=[[Ascoli Piceno]] (AP), [[Campli]], [[Folignano]] (AP), [[Sant'Egidio alla Vibrata]], [[Sant'Omero (Italia)|Sant'Omero]], [[Valle Castellana]]
|Prefisso=[[0861]]
|Targa=TE
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Nome abitanti=civitellesi
|Patrono=[[Sant'Ubaldo]]
|Festivo=16 maggio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Civitella del Tronto (province of Teramo, region Abruzzo, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Civitella del Tronto all'interno della provincia di Teramo
|Diffusività=
}}
 
== Biografia ==
'''Civitella del Tronto''' è un [[comune italiano]] di 5.111 abitanti della [[provincia di Teramo]] in [[Abruzzo]] ed appartiene all'[[Unione dei comuni della Val Vibrata]]<ref>{{Cita web|url = http://www.unionecomunivalvibrata.it/comuni_val_vibrata.php|titolo = Sito ufficiale dell'Unione di Comuni della Val Vibrata|accesso = 5 gennaio 2016|sito = www.unionecomunivalvibrata.it}}</ref>.
Nacque a Torino da Giovanni Battista, un geometra liberale e [[antifascismo|antifascista]] di [[chiesa evangelica valdese|origini valdesi]], e da Teresa Scarfiotti, una donna cattolica molto devota. Frequentò la scuola privata del ''Divin Cuore'' e poi l'''Istituto Sociale'', un liceo classico torinese gestito dai [[compagnia di Gesù|gesuiti]], dal quale fu espulso l'ultimo anno di corso a causa di un tema su [[Giovanna d'Arco]] non in linea con l'[[chiesa cattolica|ortodossia cattolica]] e così conseguì la maturità nel [[Liceo classico Cavour]] nel [[1926]].
 
Si laureò all'[[Università degli Studi di Torino|Università di Torino]] in filosofia nel [[1930]] con la tesi ''Il problema della conoscenza nel positivismo'', discussa con il professor [[Annibale Pastore]], e in [[matematica]] nel [[1932]], discutendo con [[Guido Fubini]] la tesi ''Sul teorema di Picard per le funzioni trascendenti intere''. La sua scelta di unire, nella sua ricerca, filosofia e scienza, tenute separate in Italia dall'imperante cultura idealistica del tempo, quella [[Giovanni Gentile|gentiliana]] che, con la sua riforma della scuola, aveva privilegiato la cultura umanistica, e quella [[Benedetto Croce|crociana]], con la sua concezione svalutativa della scienza, creatrice, ad avviso del filosofo abruzzese, di [[pseudoconcetto|pseudoconcetti]], {{senza fonte|mostra l'apertura europea delle prospettive di ricerca intravista allora da Geymonat e la sua estraneità al provincialismo culturale italiano.
Il comune è incluso nella [[Comunità montana]] ''[[Comunità Montana della Laga|della Laga]]''<ref>{{Cita web|url = http://www.cmlaga.gov.it/comuni/civitelladeltronto.aspx|titolo = Comunità Montana della Laga - Civitella del Tronto|accesso = 5 gennaio 2016|sito = www.cmlaga.gov.it}}</ref> e nel [[I borghi più belli d'Italia|Club dei borghi più belli d'Italia]]<ref>[http://www.ilquotidiano.it/articoli/2008/05/14/85041/civitella-del-tronto-eletto-borgo-piu-bello-ditalia-grandi-eventi-in-programma Civitella del Tronto eletto Borgo più bello d'Italia. Grandi eventi in programma.] www.ilquotidiano.it</ref>.
}}
{{senza fonte|Un rifiuto che egli estese anche alla politica del regime allora dominante:}} Assistente di analisi algebrica nell'Università di Torino ma avversario del [[fascismo]], rifiutò l'iscrizione al [[partito Nazionale Fascista|partito fascista]] - cioè di prendere la cosiddetta ''tessera del pane'' - vedendosi così preclusa la possibilità di una carriera accademica o di insegnamento statale. Si avvicinò altresì al filosofo piemontese [[Piero Martinetti]], non tanto per comunanza di prospettive filosofiche quanto per averlo riconosciuto un esempio di impegno civile e morale, essendo stato il Martinetti tra i pochissimi professori universitari a rifiutare il [[giuramento di fedeltà al fascismo|giuramento di fedeltà al Fascismo]]. Nel [[1934]] andò in [[Austria]] per approfondire la filosofia neo-positivista del [[Circolo di Vienna]] diretto da [[Moritz Schlick]], lo stesso anno in cui pubblicava ''La nuova filosofia della natura in Germania'': a quell'esperienza seguì lo scritto del 1935 ''Nuovi indirizzi della filosofia austriaca''.
 
Nel [[1938]] sposò Virginia Lavagna, dalla quale ebbe cinque figli (tra cui [[Mario Geymonat]], filologo e studioso di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], e Giuseppe Geymonat, matematico<ref>Cfr. [https://gw.geneanet.org/annaita?lang=en&n=geymonat&oc=0&p=giuseppe]</ref>), e dal [[1940]], iscritto clandestinamente al [[Partito Comunista Italiano|Partito comunista]], si guadagnò da vivere insegnando matematica nella scuola privata «Giacomo Leopardi» di Torino, dove [[Cesare Pavese]] insegnava italiano. Nel periodo della [[seconda guerra mondiale]], con il nome di battaglia ''Luca'' fu [[partigiano]] in [[Piemonte]] nella 105ª Brigata ''Carlo Pisacane'' e, dopo la Liberazione, assessore comunista al Comune di Torino dal [[1946]] al [[1949]] quando, vinto il concorso a cattedra, Geymonat fu nominato professore straordinario di [[filosofia teoretica]] all'[[Università degli Studi di Cagliari|Università di Cagliari]]. Dal [[1952]] al [[1956]] fu ordinario di [[storia della filosofia occidentale|storia della filosofia]] all'[[Università di Pavia]], successivamente dal [[1956]] al [[1978]] tenne all'[[Università degli Studi di Milano|Università di Milano]] la prima cattedra di [[filosofia della scienza]] istituita in Italia. Partecipò alla fondazione del [[Centro di studi metodologici di Torino]]. Nel [[1963]] iniziò a dirigere la collezione di classici della scienza della casa editrice [[UTET|Utet]] di [[Torino]]. Negli stessi anni fu direttore del [[redazione#Comitato di redazione|comitato di redazione]] dell<nowiki>'</nowiki>''[[Enciclopedia della scienza e della tecnica]]''<ref name="Festschrift, 19">Emanuele Vinassa de Regny, «''Corrado Mangione: breve storia di una lunga amicizia''», in: Edoardo Ballo, Miriam Franchella (a cura di), ''Logic and philosophy in Italy: some trends and perspectives. [[Festschrift|Essays in Honor]] of Corrado Mangione on his 75th Birthday'', Polimetrica s.a.s., 2006 ISBN 9788876990274 (p. 19)</ref>. Morì nel 1991: è sepolto a [[Barge]], in [[provincia di Cuneo]].
== Geografia fisica ==
Civitella del Tronto è situata a 589&nbsp;m [[s.l.m.]] su di una rupe rocciosa di [[travertino]] ed è sovrastata dalla [[Fortezza di Civitella del Tronto|fortezza]], ultimo disperato baluardo dei [[Borbone di Napoli]] e del [[Regno delle Due Sicilie]] che resistette strenuamente al comando piemontese, arrendendosi addirittura tre giorni dopo che fu proclamata l'[[Unità d'Italia]].
 
==Il pensiero==
Il territorio di Civitella del Tronto è situato nella [[Val Vibrata]], ma viene attraversato dal [[Salinello]]. A nord confina con [[Sant'Egidio alla Vibrata]] e con i comuni [[Marche|marchigiani]] di [[Folignano]] e [[Ascoli Piceno]], ad est con [[Sant'Omero (Italia)|Sant'Omero]], a sud con [[Campli]] e ad ovest con [[Valle Castellana]].
Geymonat ebbe uno stile di pensiero [[razionalismo|razionalista]] [[ateo]]. La sua opera può essere inquadrata nel filone del [[positivismo logico|neopositivismo]] (ebbe diversi contatti con il [[Circolo di Vienna]]), da lui rielaborato nell'ottica della tradizione [[marxismo|marxista]].
 
Nell'evoluzione del suo pensiero si possono tracciare due fasi: nella prima egli approfondisce temi tipici del [[positivismo logico|neopositivismo]], mentre nella seconda si sforza di analizzare la [[realtà]] oggettiva ed a questo scopo utilizza concetti caratteristici del [[materialismo dialettico]].
Nella [[classificazione sismica]] della protezione civile è identificato come ''Zona 2'', cioè zona a sismicità media<ref>[http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/rischio-sismico/perComune.pdf http://www.protezionecivile.it/] Elenco, in ordine alfabetico, dei comuni e relativa classificazione sismica indicati nell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n°3274/03, aggiornato con le comunicazioni delle regioni</ref>, mentre nella [[classificazione climatica]] è contrassegnato come ''Zona E''.
 
Interpretò la concezione della matematica di [[Galileo Galilei]] come strumento d'interpretazione della realtà.
== Storia ==
{{senza fonte|Rimarchevole pure il suo lavoro di alta [[divulgazione scientifica|divulgazione del pensiero scientifico]]. Il suo manuale di storia della filosofia per i licei fu adottato in modo diffuso.}}
Approfondisce alcuni temi teorici come quello della ''causalità'', della ''probabilità'', del ''continuo'', dell'''intuizione'', centrali nell'[[epistemologia]].
Politicamente fu vicino inizialmente al [[Partito Comunista Italiano]], da cui si allontanò poi per aderire a [[Democrazia Proletaria]] e successivamente ai movimenti che diedero vita al [[Partito della Rifondazione Comunista]]. Nel corso di questo viaggio politico ha partecipato, l'11 febbraio 1987, alla Fondazione, a Roma, dell'Associazione Culturale Marxista e collabora nella rivista ''Marxismo Oggi'' (editore Teti)<ref>Vedi «Appendice - L'Associazone Culturale Marxista», in Attualità del Marxismo, p.42.</ref>.
 
Come matematico egli ha compiuto alcune ricerche sul teorema di [[Émile Picard|Picard]] e sul teorema di Carathéodory per le funzioni armoniche. Si occupò inoltre dei fondamenti della probabilità.
=== Dalle origini al XV secolo ===
Le origini di Civitella del Tronto non sono chiare, anche se in località [[Ripe (Civitella del Tronto)|Ripe di Civitella]] e nelle grotte Sant'Angelo e Salomone, sono stati rinvenuti reperti risalenti al [[Neolitico]] e al [[Paleolitico|Paleolitico superiore]].
 
Fu un costante promotore e divulgatore delle iniziative correlate alla filosofia della scienza, anche per quello che riguarda le ''scienze applicate''.<ref>Vedi ad esempio la prefazione alle [[s:Storia delle scienze agrarie/I/Prefazione|Storia delle scienze agrarie]], ora riedito da [[Museo Galileo]] in coedizione con la Fondazione Nuova Terra Antica ISBN 9788896459096</ref>
Civitella del Tronto si crede sorga sull'antica area della picena ''Beregra''. La prima testimonianza storica certa risale all'anno [[1001]]. Civitella viene citata come ''Tibitella'' in un atto notarile rogato nella città di Penne. Per gli storici, dunque, Civitella avrebbe avuto origine nei secoli [[IX secolo|IX]]-[[X secolo|X]] (l'origine dell'abitato attuale è [[Alto medioevo|altomedioevale]]) come città [[Incastellamento|incastellata]] per sfuggire alle scorribande ungare e saracene.
 
=== Il neoilluminismo ===
Il paese fu invaso dagli Ascolani quattro anni dopo che nel [[1251]] avevano dichiarato guerra ai Teramani per fini espansionistici. A salvare i civitellesi intervenne [[papa Alessandro IV]] che pose fine ai cruenti e sconsiderati saccheggi ascolani evidenziati dal Vescovo aprutino Matteo I. Memore dell'invasione ascolana e consapevole dell'importanza strategica di avere in zona di confine una fortificazione efficiente [[Carlo I d'Angiò|Carlo I d’Angiò]] ordinò la fortificazione di Civitella che cominciò il 25 marzo [[1269]]. Già nel [[XIII secolo|secolo XIII]] il paese, appartenente al [[Regno di Napoli]], era cinto da mura e, per la sua particolare posizione geografica di confine con lo [[Stato Pontificio|Stato della Chiesa]], ebbe sempre una grande rilevanza strategica.
Nell'opera ''Saggi di filosofia neorazionalistica'' del [[1953]], Geymonat spiegò che un'indagine efficace della realtà, poteva essere svolta solamente tramite lo strumento della [[ragione]] non dogmatica. Per fare questo l'autore propose di scarnificare la razionalità di ogni verità e da ogni sistema di riferimento assoluti.
Il neoilluminismo, capeggiato da [[Nicola Abbagnano]] e coinvolgente numerosi altri intellettuali italiani, rappresentò per Geymonat il nuovo corso del razionalismo, che avrebbe dovuto accogliere i metodi e i risultati delle ultime ricerche scientifiche, perseguendo un duplice obiettivo: da un lato l'umanizzazione della scienza e una concretizzazione della filosofia, dall'altro l'utilizzo di un'impostazione [[storicismo|storicistica]] al posto di quella [[metafisica]], dove per storicistica Geymonat intese l'analisi, priva di pregiudizi e di preconcetti della storia e della struttura dei modelli scientifici.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.filosofiaedintorni.net/geymonat_file Filosofia e dintorni] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
=== Lo scontro con Popper ===
Civitella passò dagli Angioini agli Aragonesi nel [[1442]]. [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso d’Aragona]], dopo aver sconfitto [[Francesco Sforza]] e riconquistato anche Civitella nel 1443, trasformò il Castello civitellese in una Piazza Forte nel 1450 in vista dei venti di guerra con la Francia. Il luogotenente Alfonso, figlio di Ferdinando I, notando una donna posseduta dal maligno chiede aiuto a [[Giacomo della Marca|San Giacomo della Marca]] che compie il miracolo nel 1472. Nel 1495 i civitellesi continuano però a soffrire degli abusi del Castellano e, per protesta, danneggiano ben quattro delle cinque torri del castello che viene brutalmente saccheggiato. Le tasse del tribunale della Grascia, il fenomeno del banditismo e l'ospitalità militare che i civitellesi devono affrontare continuano anche dopo il [[Trattato di Blois|trattato di pace di Blois]] portano la popolazione allo stremo.
[[Immagine:Karl Popper2.jpg|thumb|upright=0.6|il filosofo austriaco Karl Popper]]
Pur condividendo inizialmente l'anti-idealismo di [[Karl Popper]], Geymonat sostenne nel 1983 sulla sulla rivista [[sovietica]] ''Voprosy Filosofii'' che vi era la «più manifesta e totale incompatibilità» tra il proprio marxismo e l'epistemologia popperiana. Alle sue accuse di essere «il filosofo ufficiale dell'[[anticomunismo]]», reo di difendere i [[liberalismo|regimi liberali]], Popper gli rispose:<ref name=filosofico>{{cita web|http://www.filosofico.net/geymonat.htm|Geymonat}}</ref>
{{citazione|I nostri intellettuali [...] dicono ai giovani che vivono in un inferno, mentre di fatto questo mondo non è stato, fin da Babilonia, mai così vicino al paradiso come lo è ora il mondo occidentale. Per contrasto, in [[Unione Sovietica]], si dice alla gente che vivono in paradiso, e tanti lo credono e sono moderatamente contenti; è questo, credo, l'unico aspetto per il quale la società sovietica è migliore della nostra.|[[Karl Popper]], da un messaggio inviato al convegno in onore di Geymonat a Milano del giugno 1985<ref name=filosofico/><ref>Karl Popper, ''Intellettuali non fate ideologia. L'Occidente non è quest'inferno'', a cura di [[Dario Antiseri]], articolo su «Il Mattino di Padova», 22 giugno 1985.</ref>}}
In ogni caso si deve a Geymonat l'introduzione in Italia delle opere dei critici di Popper, come [[Thomas Kuhn]].
 
==Allievi famosi==
=== Dal XVI al XVIII secolo ===
Tra i suoi molti allievi figurano personaggi di fama:
Nel [[1557]] fu posta d'assedio dalle truppe francesi del [[Francesco I di Guisa|Duca di Guisa]], generale di [[Enrico II di Francia|Enrico II]], alleate con il [[Papa Paolo IV]]. Benché feroce e violento, l'assedio, cominciato il [[22 aprile]], non ebbe gli esiti sperati per la compagine francese che dovette togliere l'assedio e ritirarsi verso [[Ancona]] il [[16 maggio]] dello stesso anno. A seguito della [[Guerra del Tronto]] a cui aveva partecipato con una prestigiosa vittoria militare, Civitella cambiò il suo nome in ''Civitella del Tronto''. La vittoriosa e valorosa resistenza portata avanti dal popolo della cittadella, oltre che dalla guarnigione, fu particolarmente apprezzata dai consiglieri e strateghi militari di [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] e dall'intero Regno, tanto che ai suoi cittadini furono tolti gli oneri fiscali per quarant'anni e, a spese del demanio regio, furono restaurati gli edifici cittadini e il castello, potenziato come [[Fortezza di Civitella del Tronto|fortezza]]. Per lo stesso episodio, nel 1589, fu elevata al grado di '''''Civitas''''' e le fu conferito il titolo di '''''Fidelissima''''' da [[Filippo II di Spagna]]. Da quel 16 maggio, inoltre, ogni anno i civitellesi festeggiano il loro nuovo patrono [[Ubaldo Baldassini|Sant'Ubaldo]] (in precedenza era [[San Lorenzo]]).
*[[Evandro Agazzi]]
*[[Enrico Bellone]]
*[[Mario Capanna]]
*[[Giulio Giorello]]
*[[Niccolò Guicciardini Corsi Salviati]]
*[[Corrado Mangione]]
*[[Fabio Minazzi]]
*[[Mario Quaranta]]
*[[Franco Sirio]]
*[[Silvano Tagliagambe]]
*[[Salvatore Veca]]
*[[Mario Vegetti]]
 
== Opere ==
Nel 1627 a Civitella furono avvertiti terremoti. Un altro sisma si verificò il 21 gennaio 1703. La fedeltà di Civitella agli Asburgo continua anche negli anni bui di Filippo IV e Carlo II. Nel 1707 i civitellesi, caduti in mano austriaca, anche per via legittima del [[Trattato di Utrecht]], perdono ogni beneficio fiscale. Il 16 agosto [[1734]] gli austriaci lasciano Civitella alle truppe di [[Filippo V di Spagna|Filippo V]]. La dominazione borbonica ha inizio.
* {{Cita libro|titolo=Il problema della conoscenza nel positivismo. Saggio critico.|anno=1931|editore=Bocca|città=Torino|pp=231}}
* {{Cita libro|titolo=La nuova filosofia della natura in Germania|anno=1934|editore=Bocca|città=Torino|pp=111}}
* {{Cita libro|titolo=Studi per un nuovo razionalismo|anno=1945|editore=Chiantore|città=Torino|pp=353}}
* {{Cita libro|titolo=Saggi di filosofia neorazionalistica|anno=1953|editore=Einaudi|città=Torino|pp=176}}
* {{Cita libro|titolo=Galileo Galilei|edizione=Collana Piccola Biblioteca Scientifica n.78|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1957}}
* ''Filosofia e filosofia della scienza'', Feltrinelli, Milano, 1960. ISBN 8807850540
* ''Filosofia e pedagogia nella storia della civiltà'', con Renato Tisato, Garzanti, Milano, 1965, 3 voll. ISBN 8811043204
* ''Storia del pensiero filosofico e scientifico'', Garzanti, Milano, 1970-72, 6 voll.
* ''Attualità del materialismo dialettico'', con Enrico Bellone, Giulio Giorello e Silvano Tagliagambe, Editori Riuniti, Roma, 1974. ISBN 8835906261
* ''Scienza e realismo'', Feltrinelli, Milano, 1977. ISBN 8807650177
* ''Paradossi e rivoluzioni. Intervista su scienza e politica'', a cura di Giulio Giorello e Marco Mondadori, Il Saggiatore, Milano 1979.
* ''Filosofia della probabilità'', con Domenico Costantini, Feltrinelli, Milano 1982. ISBN 8807650231,
* ''Riflessioni critiche su Kuhn e Popper'', Dedalo, Bari 1983. ISBN 8822038010
* ''Lineamenti di filosofia della scienza'', Mondadori, Milano 1985. (Nuova edizione con una postfazione e un aggiornamento della bibliografia di [[Fabio Minazzi]], Utet, Torino 2006. ISBN 8804269715)
* ''Le ragioni della scienza'', con Giorello e Minazzi, Laterza, Roma-Bari 1986. ISBN 8842027677,
* ''La libertà'', Rusconi, Milano 1988. ISBN 8818010360
* ''La società come milizia'', a cura di Fabio Minazzi, Marcos y Marcos 1989. ISBN 8871680022 (Nuova edizione a cura di Fabio Minazzi, La Città del Sole, Napoli 2008)
* ''I sentimenti'', Rusconi, Milano, 1989 ISBN 8818010557
* ''Filosofia, scienza e verità'', con [[Evandro Agazzi]] e Fabio Minazzi, Rusconi, Milano, 1989. ISBN 8818010573,
* ''La Vienna dei paradossi. Controversie filosofiche e scientifiche nel Wiener Kreis'', a cura di Mario Quaranta, Il poligrafo, Padova, 1991. ISBN 8871150171
* ''Dialoghi sulla pace e la libertà'', con Fabio Minazzi, Cuen, Napoli, 1992.
* ''La ragione'', con Fabio Minazzi e [[Carlo Sini]], Piemme, Casale Monferrato, 1994.
* ''Attualità del Marxismo. Conferenza tenuta ad Ancona il 16 Marzo 1987''. Presentazione di [[Ruggiero Giacomini]], Quaderni di Città Futura, Ancona, 2002.
* ''Storia e filosofia dell'analisi infinitesimale'', Bollati Boringhieri, Torino, 2008. ISBN 9788833919478
 
== Onorificenze ==
=== Il XIX secolo ===
Venne assediata nuovamente dalle truppe francesi nel [[1798]] cadendo con disonore. Nel [[1806]] il forte, difeso dal maggiore irlandese [[Matteo Wade]], sostenne un nuovo assedio della durata di quattro mesi (dal [[22 gennaio]] al [[22 maggio]]) contro le ben più numerose e armate truppe [[Napoleone|napoleoniche]] capitolando onorevolmente.
 
Una famosa pagina di storia legata a Civitella e alla sua fortezza è quella relativa al Risorgimento. Nel [[1860]], dopo aver attraversato L'[[Emilia-Romagna]] e le [[Marche]], l'esercito di [[Vittorio Emanuele II di Savoia]] il 26 ottobre strinse d'[[Assedio di Civitella|assedio Civitella]], durante il quale i soldati borbonici resistettero per ben duecento giorni. Nonostante il [[Regno delle Due Sicilie]] fosse finito il 13 febbraio 1861 con la [[Assedio di Gaeta (1860)|caduta di Gaeta]], e la resa fosse stata suggellata il 17 marzo con la [[Proclamazione del Regno d'Italia|proclamazione]] in Parlamento, a [[Torino]], del [[Regno d'Italia]], Civitella continuò a combattere, cadendo solamente il '''20 marzo 1861''', quindi tre giorni dopo che fu sancita l'[[Unità d'Italia]]. Questo episodio ne fa l'ultima roccaforte borbonica che si arrese, accettando, di fatto, la fine del Regno delle Due Sicilie.
 
Come sempre, durante un assedio coevo, una volta isolata la fortezza da possibili aiuti esterni, gli assedianti, guidati dal generale [[Luigi Mezzacapo]] (un napoletano di scuola borbonica), bombardarono la struttura per demoralizzare gli ultimi reparti borbonici. Sapendosi isolati e privi d'ogni speranza di soccorso, diversi reparti situati in alcune ali della fortezza si arresero. Eppure un'ultima parte dei militari, nonostante l'uscita dei camerati, decisero, pur allo stremo delle forze, di resistere ancora, per poi arrendersi solo alla fine<ref>Giorgio Cucentremoli di Monteloro, ''Morire a Civitella: i duecento drammatici giorni della fedelissima Civitella del Tronto (8 settembre 1860 - 20 marzo 1861)'', a cura del Centro Toscano Studi Conservatori "Eugenio Alberi", Editrice "La Perseveranza", Bologna</ref>. I superstiti furono presi prigionieri e trasferiti in strutture detentive non identificate, a causa dell'assenza di approfondite ricerche storiche in merito.
 
{{Vedi anche|Assedio di Civitella}}
 
Negli anni immediatamente successivi all'Unità, nel territorio di Civitella operarono svariati [[brigantaggio postunitario|briganti]], dei quali alcuni erano semplici banditi, altri invece partigiani del cessato regno borbonico. Purtroppo proprio in quegli anni il Forte, non più strategicamente importante, venne abbandonato e saccheggiato dagli stessi civitellesi, creando così la rovina di una delle maggiori opere architettoniche militari degli [[Abruzzo|Abruzzi]]. Si segnala che già qualche decennio prima fu distrutta la fortezza di [[storia di Pescara|Pescara]].
 
=== Dal XX secolo a oggi ===
Durante la [[seconda guerra mondiale]], nel [[1944]], vennero qui approntati ben tre campi di concentramento<ref>{{Cita libro|autore=Romano Canosa|titolo=Storia dell'Abruzzo nel ventennio fascista|anno=2006|editore=Menabò|città=Ortona|p=|pp=|ISBN=}}</ref>. Gli interni dei campi di prigionia furono alloggiati in gran parte nell'antico Convento Francescano della Madonna dei Lumi, alle porte del borgo e in parte nell'Ospizio dei vecchi, nel centro storico. Nell'archivio comunale di Civitella del Tronto sono presenti due elenchi, uno per gli internati politici, l'altro per quelli civili. Nel primo furono inclusi centoventi persone, la maggior parte dei quali di religione ebraica e alcuni classificati come '[[razza ariana|ariani]]' tra cattolici e non. Fu inoltre scortato nel campo di concentramento il medico e partigiano italiano [[Simone Teich Alasia]] oltre a numerosi ebrei tedeschi, polacchi o apolidi privati di cittadinanza<ref>[http://www.resistenzateramana.it/Editoriali_13_Lager_di_CivitellaDelTronto.html Italia Iacoponi] Il campo di concentramento nazista dislocato a Civitella del Tronto</ref>.
 
Il 20 febbraio 1959, alle ore 09:00:00, si verificò una scossa di terremoto del 4º grado della [[Scala Mercalli]] con epicentro il territorio di Civitella del Tronto.
Il 1º dicembre 1972, si registrano scosse di terremoto avvertite anche a [[Sant'Omero (Italia)|Sant'Omero]], [[Torano Nuovo]] e [[Colonnella]].
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine= Merito civile bronze medal BARBenemeritiCultura1.svgpng
|nome_onorificenza= Medaglia did'oro ai benemeriti della scuola bronzodella alcultura Meritoe Civiledell'arte
|collegamento_onorificenza=Benemeriti Merito_civiledella cultura e dell'arte
|motivazione=
|motivazione = Durante il secondo conflitto mondiale la popolazione si prodigò con coraggio e generosa solidarietà nell'assistenza e nell'aiuto ai cittadini ebrei internati nel locale campo di concentramento. Chiaro esempio di spirito di sacrificio ed elette virtù civiche.<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=309233|accesso=8 settembre 2011|titolo=Sito del Quirinale – Documento assegnazione onorificenza}}</ref>
|luogo=9 giugno [[1976]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=7550 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
|luogo = Civitella del Tronto (TE), 14 maggio 2010
}}
{{Onorificenze
 
|immagine=Commendatore OMRI BAR.svg
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
=== Architetture religiose ===
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica Italiana
[[File:Civitelladeltronto flickr02.jpg|thumb|Santuario di Santa Maria dei Lumi]]
|motivazione=Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri
==== Santuario di Santa Maria dei Lumi ====
|luogo=27 dicembre [[1983]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=281781 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
{{Vedi anche|Santuario di Santa Maria dei Lumi}}
Il [[santuario mariano]] è una delle realtà monumentali più note del territorio teramano e conserva tuttora memoria d'[[arte romanica]], di [[mistica|misticismo]] e [[spiritualità]]. Dedicato alla Madonna dei Lumi, sorge al di fuori della cinta muraria del paese di Civitella. L'intero complesso religioso è costituito dalla chiesa, dalla casa monastica e dal chiostro.
Il 31 maggio di ogni anno vi si organizza una fiaccolata con i lumi, per rendere omaggio alla Madonna.
==== Chiesa di San Lorenzo ====
[[File:Chiesa di San Lorenzo in Civitella del Tronto.jpg|thumb|Chiesa di San Lorenzo]]
La chiesa Parrocchiale di Civitella del Tronto, dedicata all'antico protettore [[San Lorenzo Martire]], in origine sorgeva al di fuori delle mura cittadine, ma venne trasformata in bastione per la difesa del borgo nell'assedio del 1557 per poi essere ricostruita all'interno delle mura, addossata a Porta Napoli.
 
Nel 1777 ha inizio una notevole trasformazione di ordine strutturale ed estetico in stile [[barocco]] della chiesa. Di [[Rinascimento|rinascimentale]] resta solo la facciata, di elegante semplicità, il suo portale e i grandi finestroni dalla profonda [[strombatura]] sui fianchi dell'edificio.
 
L'interno, a [[croce latina]], è composto da una sola [[navata]] alla quale furono aggiunte due [[cappella|cappelle]] laterali a formare un braccio di [[transetto]] coronato da una [[cupola]] entro un [[tiburio]] ottagonale. La torre campanaria si innesta tra il braccio di transetto e l'[[abside]] del [[presbiterio]]. La chiesa è ornata da grandi nicchie con altari, stucchi settecenteschi, ed impreziosito da arredi lignei di raffinata fattura e l'organo del 1707, oltre ai vari arredi sacri, tra cui un busto e una croce in bronzo, conservati in Sacrestia insieme ad una statua barocca in legno di [[Sant'Ubaldo Baldassini|Sant'Ubaldo]] con in mano la città di Civitella di cui è il Protettore.
 
Per quanto riguarda le tele, meritano particolare attenzione una Visitazione e una Madonna del Rosario risalenti al [[XVI secolo]], mentre sono di quello successivo un'Annunciazione e una Deposizione.
 
Nella chiesa è inoltre presente anche una statua dedicata alla Madonna Addolorata.
 
==== Chiesa di San Francesco ====
[[File:Chiesa di San Francesco (Civitella del Tronto).jpg|thumb|Chiesa di San Francesco]]
La chiesa di San Francesco, inizialmente dedicata a San Ludovico, fu fondata nel 1326, sotto [[Roberto d'Angiò]], dal conventuale civitellese Fra' Guglielmo, eminente personaggio della famiglia De Savola, vescovo di Alba e poi arcivescovo di Brindisi e di Benevento. Per oltre trecento anni il convento è, per Civitella, un centro di incisiva promozione religiosa e culturale di cui beneficiarono diverse generazioni di cittadini. Infatti proprio grazie al monastero molti uomini sia chierici che laici impararono a leggere e a scrivere. Nel corso dei secoli il complesso subì varie soppressioni, finché, nel 1866 per effetto di un decreto di [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]], i conventuali dovettero abbandonarlo.
 
La facciata, che conserva ancora oggi le caratteristiche originarie, di stile [[gotico]]-[[Arte romanica|romanico]], è caratterizzata dal [[rosone]] trecentesco in pietra con cornice intagliata proveniente, secondo la tradizione, dalla chiesa di San Francesco di [[Campli]].
 
Nell'interno, rielaborato in stile [[barocco]], a navata unica, si conserva un bellissimo coro in noce, con colonnine tortili, del Quattrocento, e al di là del [[presbiterio]] si trova l'originaria abside a pianta quadrata dalla volta a crociera e costoni gotici impostati su capitelli decorati con il motivo a foglie ripiegate, mentre per il resto la chiesa presenta decorazioni e stucchi settecenteschi. Parte degli arredi furono trasferiti nel 1924 in Santa Maria dei Lumi e un crocifisso d'argento in San Lorenzo.
 
La chiesa di S. Francesco ha subito nuove ristrutturazioni a partire dai primi anni del XXI secolo. Questi lavori non hanno in alcun modo alterato o modificato l'antico splendore della chiesa ma, al contrario, le hanno ridato una nuova vitalità e hanno permesso di riprendere a celebrare la messa dopo diversi anni.
 
==== Chiesa di Santa Maria degli Angeli ====
[[File:Chiesa di Santa Maria degli Angeli.jpg|thumb|248x248px|Chiesa ''della Scopa'']]
La fondazione della chiesa di Santa Maria degli Angeli, detta anche ''della Scopa'', o delle ''Laudi'' secondo la tradizione, è assegnata ai primi del Trecento, durante il pontificato di [[Papa Giovanni XXII|Giovanni XXII]], per quel che si legge sulle sue murature, invece secondo una più attenta analisi appare un edificio databile tra la fine del [[XV secolo]] e l'inizio del [[XVI secolo]].
 
La chiesa è costituita da un'unica navata con tetto a capriate. Il portale ha cornici lisce in [[travertino]] e architrave sostenuto dalle tipiche mensole con sfera, che in questo caso hanno superficie esterna contornata da una fila di perline e decorata con una rosetta centrale. Sotto il cornicione appaiono mattoni dipinti a losanghe bianche e rosse.
 
All'interno, sulla parete sinistra, sotto la moderna intonacatura, resta un residuo della elegante decorazione policroma rinascimentale. Nella chiesa si conserva, sotto l'altare maggiore, un Cristo deposto ligneo, di moderna fattura, le cui forme rigide potrebbero far pensare ad opera di mano o di influenza tedesca; nell'altare laterale destro un Cristo deposto ligneo, di difficile datazione, ed una Vergine Addolorata con struttura '' a conocchia'', ossia uno scheletro ligneo su cui adagiare le vesti - che mutano in base alle feste liturgiche - e con un viso ligneo dipinto finemente.
 
==== Abbazia Santa Maria in Montesanto ====
L'Abbazia di Montesanto è un complesso monastico appartenuto all'[[Ordine benedettino]], dedicato all'Assunta. Nel passato è stata tra le abbazie più importanti della regione Abruzzo e ancora oggi rappresenta una delle realtà monumentali di maggiore suggestione del territorio teramano, custodendo memoria d'[[arte romanica]], misticismo e spiritualità.
{{Vedi anche|Abbazia Santa Maria in Montesanto}}
 
==== Chiesa di San Giacomo ====
La chiesa di San Giacomo, dedicata a San Giacomo di Compostela, è stata costruita in fortezza nel 1585 e consacrata nel 1604. Attualmente è sconsacrata, ma adibita a sala convegni.
 
=== Architetture civili ===
 
==== Porta Napoli ====
Unica porta urbana conservatasi, consente l'accesso al borgo da est.
 
[[Arco a tutto sesto]] risalente al [[XIII secolo|Duecento]], realizzato in conci di [[travertino]] e addossata ad alcuni resti delle mura di cinta e all'abside della chiesa di San Lorenzo. Al di sopra della [[Chiave di volta|chiave]] campeggia lo stemma urbico della cittadina che raffigura le cinque torri merlate.
 
Una particolare curiosità è che Porta Napoli e il portale della chiesa di San Francesco sono identici sul profilo delle modanature e nelle misure dei blocchi di pietra con cui sono fabbricate.
[[File:Civitella del Tronto ruetta.jpg|thumb|La Ruetta|231x231px]]
 
==== Ruetta ====
Le vie del centro storico di Civitella del Tronto che permettono di salire verso la fortezza sono spesso molto strette e ripide, poiché originariamente progettate per incanalare gli assalitori in stretti o per sorprenderli alle spalle.
 
La via più stretta di Civitella del Tronto è la ''Ruetta'' che consente il passaggio a una persona per volta. Una targa all'imbocco della stretta viuzza dichiara: “''La Ruetta, d'Italia la via più stretta''”, ma in realtà il primato è conteso con un [[Ripatransone#Architetture civili|vicolo]] di [[Ripatransone]], che in questo momento detiene il record italiano, anche se il rilevamento è oggetto di molte diatribe.[[File:Fontana degli amanti.jpg|thumb|231x231px|La fontana degli amanti]]
 
==== Fontana degli amanti ====
La fontana eretta nel [[1863]] le cui acque scaturiscono dalle viscere della Fortezza è posta sulla circonvallazione panoramica, ai piedi della pineta ed è particolarmente famosa per essere luogo di sguardi rubati, incontri furtivi, promesse eterne non sempre mantenute. L'acqua di questa fontana è estremamente buona perché sgorga in modo completamente pulita e potabile. I paesani preferiscono sempre fermarsi per bere un po' di quest'acqua che, si dice, porti pure fortuna a chi la beva.
Visto che in essa non è presente nessuna forma di rubinetto l'acqua sgorga in modo continuo giorno e notte e sia d'estate che d'inverno. È stato calcolato che escono ben due litri d'acqua ogni sessantacinque secondi: in un giorno escono dunque ben 2658 litri che in un anno costituiscono di conseguenza quasi un milione di litri d'acqua.
 
=== Architetture militari ===
 
==== Fortezza spagnola ====
 
{{vedi anche|Fortezza di Civitella del Tronto}}
La fortezza di Civitella del Tronto, costruita per scopi difensivi e trasformata nel corso del tempo, si eleva sulla zona più alta del paese. È una delle più imponenti opere di ingegneria militare, articolata in un complesso di elementi interdipendenti e complementari, che che danno vita ad un organismo difensivo, concepito per rispondere ad esigenze tecniche e funzionali. Il suo insieme si compone di architetture di varie epoche disposte su diversi livelli, collegate tra loro da varie rampe.<br />
Voluta, nella sua [[rinascimentale]] conformazione, da [[Filippo II d'Asburgo]], [[re di Spagna]], nel [[XVI secolo]], rappresenta un'importante memoria di storia militare e di arte per il territorio di confine che la ospita. Da secoli è spettatrice e protagonista delle tante vicende, lotte e contese tra [[Regno di Napoli]] e [[Stato Pontificio]] che hanno designato la sua sorte e determinato l'avvicendarsi di autorità governative al suo comando.
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File:Civitelladeltronto01.jpg|Scorcio della rampa di accesso alla Fortezza.
File:Piazza del Cavaliere.jpg|Piazza ''del Cavaliere''.
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==== Monumento a Matteo Wade ====
[[File:Monumento a Matteo Wade.jpg|thumb|Monumento funebre a [[Matteo Wade]] ad opera di [[Tito Angelini]].]]
Monumento marmoreo [[Neoclassicismo|neoclassico]] voluto nel 1829, da [[Francesco I delle Due Sicilie|Francesco I di Borbone]], re delle [[Regno delle Due Sicilie|Due Sicilie]], alla memoria dell'ufficiale irlandese [[Matteo Wade]], che difese la piazzaforte di Civitella del Tronto durante l'assedio del 1806.
 
In gran parte opera dello scultore [[Bernardo Tacca]], venne completato da [[Tito Angelini]]. È composto da un grande sarcofago con le figure in rilievo della Fedeltà e del Dolore poste ai lati del ritratto del generale, rappresentato in un medaglione. Due sfingi, ai lati del sottostante gradino, e lo stemma borbonico completano la composizione.
 
Collocato nel 1832 all'interno della Fortezza nella prima piazza, chiamata dal quel momento ''Piazza del Cavaliere'', vi rimase fino al 1861 quando, in occasione dell'[[Assedio di Civitella del Tronto|assedio unitario]], l'esercito piemontese decise di trasferirlo a Torino, ritenendolo opera del [[Antonio Canova|Canova]]. Lo scultore veneto influenzò lo stile di Angelini e per questo le opere dello scultore napoletano finirono per divenire simili a quelle del Canova.
 
Tuttavia il monumento non giungerà mai nell'allora capitale d'Italia poiché ad [[Ancona]] fu appurato, con certezza, che non era opera del grande scultore veneto. Sottovalutato, rimase nel capoluogo marchigiano in un magazzino per quindici anni. Nel 1876 fu restituito a Civitella e posto in largo Pietro Rosati. Si trova ancora oggi dal 1938 e seppur privo di alcuni elementi a sinistra dell'ex Palazzo del Governatore. Alcuni resti della base del monumento sono ancora presenti nella fortezza spagnola.
=== Aree naturali ===
==== Grotte di Sant'Angelo e Salomone ====
[[File:Ripe di Civitella.JPG|thumb|Panorama delle gole del [[Salinello]] in località [[Ripe (Civitella del Tronto)|Ripe]]|251x251px]]
I frequenti fenomeni carsici hanno dato origine sul versante meridionale della [[Montagna dei Fiori]] (metri 1814), in una zona dal vistoso disturbo tettonico, a numerose grotte ricche di stalattiti e stalagmiti delle quali la più nota è la ''Grotta di Sant'Angelo'' insieme a quella ''di Salomone''. Affascinanti ricerche e pazienti scavi, iniziati negli anni sessanta dal grande archeologo [[Antonio Mario Radmilli]], hanno portato alla luce tracce della presenza dell'uomo in queste grotte dal [[neolitico]] ai tempi più recenti.
 
Sono state scoperte varie testimonianze a partire da quelle più antiche lasciate da un gruppo di cacciatori primitivi, testimonianze della "[[Cultura di Ripoli]]", a qualche frammento di epoca romana e medioevale fino al Duecento quando le caverne cominciarono a essere frequentate dagli eremiti. Infatti nella grotta di Sant'Angelo esistono ancora oggi resti delle celle degli anacoreti che abitarono questa grotta sino alla fine del secolo scorso trasformando la caverna in una chiesa, già intorno al 1200. Da allora la grotta è rimasta sempre luogo di culto e di pellegrinaggio anche quando sono scomparsi gli eremiti.
 
La grotta di Salomone si trova proprio al di sotto di quella di Sant'Angelo e con essa comunicava prima della frana avvenuta dopo il 1400 il cui crollo travolse e seppellì una casetta eretta dagli eremiti della quale rimasero qualche lembo di muro, il pavimento e il focolare. Oltre a queste due, che sono le più ampie, ve ne sono innumerevoli altre, oltre una trentina, molti delle quali, nei primi tempi cristiani, furono dedicate a Santi e adibite a uso sacro come per esempio la ''Grotta di Santa Maria Maddalena'', di ''San Francesco'', di ''San Marco'' e di ''Santa Maria Scalena''.
 
Tutte queste caverne, insieme ad altre aree archeologiche situate sul territorio di Civitella del Tronto, si sono rivelate importantissime perché hanno permesso la ricostruzione della storia dei [[Monti Gemelli]] attraverso il ritrovamento di numerosi resti preistorici come frammenti di terracotta, schegge, raschiatoi, alcune lame, ossi di orso, di stambecco, di cavallo e soprattutto ceramiche.
 
Nelle vicinanze delle suddette grotte vi sono le suggestive [[Gole del Salinello]], molto interessanti paesaggisticamente in modo particolare per gli amanti della natura senza dimenticare i gloriosi avanzi del [[Castel Manfrino|castello di re Manfrino]] che si ergono ai piedi della parete sud della Montagna dei Fiori.{{Vedi anche|Gole del Salinello}}
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Civitella del Tronto}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 1º gennaio 2015 gli stranieri residenti nel Comune di Civitella<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttitalia.it/abruzzo/36-civitella-del-tronto/statistiche/cittadini-stranieri-2015/|titolo=Cittadini Stranieri 2015 - Civitella del Tronto (TE)|sito=Tuttitalia.it|accesso=1º aprile 2016}}</ref> sono 450. Le nazionalità più rappresentate sono:
 
* [[Albania]] - 154
* [[Romania]] - 74
* [[Marocco]] - 72
* [[Cina]] - 63
 
=== Tradizioni e folclore ===
 
==== Santa Maria dei Lumi ====
Dal [[25 aprile|25]] al [[27 aprile]] ricorrono i festeggiamenti della [[Anniversario della liberazione d'Italia|Liberazione]] e di ''Santa Maria dei Lumi'' nei pressi del [[Santuario di Santa Maria dei Lumi|vicino santuario]] omonimo. Chiamata più comunemente dagli abitanti del posto, "Festa di S. Maria", questa festa porta un gran richiamo turistico al paese, soprattutto nel giorno conclusivo, quello del 27. Ogni serata ci sono eventi diversi e ogni anno giungono artisti canori che intrattengono il pubblico prima della chiusura segnata dagli splendidi fuochi artificiali organizzati sempre intorno alla mezzanotte.
 
==== Sant'Ubaldo ====
Il [[16 maggio]] si festeggia il protettore [[Sant'Ubaldo Baldassini|Sant'Ubaldo]], sulla cui figura storica e religiosa si registra un recente rifiorire di studi, attraverso pubblicazioni e convegni. Nella mattinata ci sono giochi in piazza per i più piccoli, mentre nel pomeriggio si organizzano le cosiddette "alzate dei palloni", ovvero il "galleggiamento" degli aerostati disegnati dalle scuole locali.
 
==== Sagra delle ceppe ====
Solitamente negli ultimi giorni del mese di luglio, in paese, si organizza la consuetudinaria "Sagra delle [[ceppe]]". Il piatto locale più importante richiama a sé sempre numerosi turisti che, durante le cinque serate previste, hanno modo di degustare questo piatto tipico.
 
==== Eventi in fortezza ====
Dal 13 al 16 agosto si teneva, all'interno della fortezza, il banchetto in costume d'epoca denominato ''A la Corte de lo Governatore''. All'interno della fortezza si svolgono, peraltro anche manifestazioni più occasionali che costellano soprattutto le serate estive.
 
Il [[31 ottobre]] c'è la classica festa di [[Halloween]] in cui i giovani del paese, come consuetudine, si travestono da mostri, streghe, vampiri e fantasmi cercando di ottenere il classico dolcetto per evitare di ricorrere al ben peggiore scherzetto.
 
L'[[11 novembre]] avevano luogo nella cittadina i festeggiamenti per [[San Martino]]: raccolti intorno a un grosso falò accesso nella fortezza, si gustavano caldarroste e vino locale, cantando e danzando fino all'alba.
 
== Cultura ==
 
=== Istruzione ===
 
==== Scuole ====
Nel territorio comunale c'è un istituto comprensivo ''A. Gasbarrini'' situato a Civitella capoluogo che riunisce un asilo nido (Villa Lempa), tre scuole dell'infanzia (Civitella capoluogo, Borrano e Villa Lempa), tre scuole primarie (Civitella capoluogo, Favale e Villa Lempa) e due scuole secondarie di I grado (Civitella capoluogo e Villa Lempa).
 
==== Musei ====
 
===== Museo delle Armi e delle Mappe Antiche =====
All'interno della fortezza civitellese, è stato inaugurato nell'agosto [[1988]] il [[Museo delle Armi e delle Mappe Antiche]]<ref>{{Cita web|url = http://www.regione.abruzzo.it/xcultura/index.asp?modello=castellote&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuCast5154&tom=154|titolo = Abruzzo Cultura -
Un Castello - Provincia di Teramo|accesso = 5 gennaio 2016|sito = www.regione.abruzzo.it}}</ref>. Nelle quattro stanze che lo compongono, un tempo destinate alle cucine e alle mense dei soldati, sono raccolte armi e mappe antiche del periodo storico della fortezza di Civitella che vanno dal [[XVI secolo|Cinquento]] al [[1861]]. Ci sono ulteriori cimeli, immagini e vicissitudini che raccontano meglio le vicende di Civitella. Il 28 agosto [[2015]] il Museo delle Armi è stato intitolato alla memoria di Raffaele Tiscar<ref>{{Cita web|url = http://www.cityrumors.it/notizie-teramo/cultura-a-spettacolo-teramo/156020-civitella-del-tronto-il-museo-delle-armi-dedicato-al-maggiore-tiscar-video.html|titolo = Civitella del Tronto, il Museo delle Armi dedicato al maggiore Tiscar VIDEO|accesso = 26 dicembre 2015|sito = CityRumors.it}}</ref>.
 
===== Museo delle Arti creative tessili =====
Il 14 agosto 2013 è stato inaugurato il [[Nina, museo delle arti creative tessili]] che conserva una raccolta di abiti antichi<ref>{{Cita web|url = http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2013/08/13/news/un-museo-delle-attivita-tessili-1.7577268|titolo = Un museo delle attività tessili - Cronaca - il Centro|accesso = 26 dicembre 2015|sito = il Centro}}</ref>.
 
=== Media ===
 
==== Radio ====
L'artista [[Phedy]] ha scelto la fortezza come ambientazione per il video del suo singolo ''Il cerchio''<ref>{{Cita pubblicazione|accesso = 26 dicembre 2015|url = https://www.youtube.com/watch?v=F6Bw6Wuwip4}}</ref>.
 
==== Cinema ====
Civitella del Tronto, nell'estate del 2007, è stato il set di alcune riprese del film [[Colpo d'occhio]]<ref>[http://www.vacanza-abruzzo.it/cinema/abruzzo-cinema.php Film girato nel 2008] Elenco delle pellicole cinematografiche girate in Abruzzo</ref> diretto da [[Sergio Rubini]] e interpretato da [[Vittoria Puccini]], [[Riccardo Scamarcio]] e [[Paola Barale]] al suo debutto cinematografico. Il film [[Il ricordo di una lacrima]], uscito nel marzo 2015, è stato girato anche a Civitella del Tronto<ref>{{Cita web|url = http://www.corriereadriatico.it/SPETTACOLI/ricordo_lacrima_film_girato_marche_mario_santocchio/notizie/1224121.shtml|titolo = "Il ricordo di una lacrima"
Il film girato nelle Marche|accesso = 18 dicembre 2015|sito = www.corriereadriatico.it}}</ref>.
 
==== Televisione ====
Per la sua bellezza scenica, Civitella del Tronto è spesso mostrata in televisione, non solo nelle emittenti locali, ma anche in trasmissioni di portata nazionale come [[Sereno variabile|Sereno Variabile]]<ref>{{Cita web|url = http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d8cd3578-4103-41d4-876f-b3677e05fe90.html|titolo = Fortezza di Civitella del Tronto|accesso = 18 dicembre 2015|sito = www.rai.tv}}</ref>, [[Linea Verde (programma televisivo)|Linea Verde]]<ref>{{Cita web|url = http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-24ec1672-c89e-4b28-bd9f-a3d6f5486acb.html|titolo = Civitella del Tronto - Linea Verde Orizzonti del 14/12/2013|accesso = 18 dicembre 2015|sito = www.rai.tv}}</ref>, [[Due passi in Italia|Due Passi in Italia]]<ref>{{Cita web|url = http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-4552408d-912e-47ff-914f-51ba9bc441f7.html|titolo = Civitella del Tronto|accesso = 18 dicembre 2015|sito = www.rai.tv}}</ref>, [[Ricette di famiglia|Ricette di Famiglia]]<ref>{{Cita web|nome = Nicolas|cognome = Abbrescia|url = http://www.ancoraonline.it/2014/06/25/nuova-vetrina-televisiva-per-civitella-del-tronto/|titolo = Nuova vetrina televisiva per Civitella del Tronto|accesso = 18 dicembre 2015}}</ref>, [[TG2|Tg2 - Sì Viaggiare]]<ref>{{Cita pubblicazione|accesso = 18 dicembre 2015|url = https://www.youtube.com/watch?v=gTHbNiU0fuM}}</ref>, [[Kilimangiaro - Come è piccolo il mondo|Alle falde del Kilimangiaro]]<ref>{{Cita web|url = http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b070282a-f38a-4aea-9d55-f163199a707d.html|titolo = Civitella del Tronto (TE) - Kilimangiaro del 25/01/2015|accesso = 18 dicembre 2015|sito = Rai}}</ref> e [[Mezzogiorno in famiglia|Mezzogiorno in Famiglia]]<ref>{{Cita web|url = http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d7e207c7-780d-469b-9371-6d6e031c6995.html|titolo = Mezzogiorno In Famiglia del 06/12/2015|accesso = 18 dicembre 2015|sito = Rai}}</ref>. Civitella è stato eletto dai telespettatori '''Borgo più bello d'Abruzzo 2015'''<ref>{{Cita web|url = http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2015/01/27/news/civitella-del-tronto-regina-in-tv-1.10751245|titolo = Civitella del Tronto regina in tv - Cronaca - il Centro|accesso = 18 dicembre 2015|sito = il Centro}}</ref> (battendo la concorrenza di [[Città Sant'Angelo]]), ottenendo il dodicesimo piazzamento a livello nazionale nel concorso ''Borgo dei Borghi''<ref>{{Cita web|url = http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2015/4/6/VINCITORE-IL-BORGO-DEI-BORGHI-2015-La-classifica-Montalbano-Elicona-e-il-borgo-piu-bello-d-Italia/2/597277/|titolo = VINCITORE IL BORGO DEI BORGHI 2015/ La classifica completa: Montalbano Elicona è il borgo più bello d'Italia. La video replica della puntata|accesso = 18 dicembre 2015|sito = Il Sussidiario.net}}</ref>. Nel 2014, in piazza Filippi Pepe, si sono svolte le finali abruzzesi del concorso di [[Miss Italia 2014]]<ref>{{Cita web|url = http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2014/08/10/news/non-c-e-piu-campana-miss-abruzzo-va-a-civitella-1.9742656|titolo = Non c’è più Campana Miss Abruzzo va a Civitella - Cronaca - il Centro|accesso = 18 dicembre 2015|sito = il Centro}}</ref>.
=== Cucina ===
Particolari e tipici della cucina di Civitella del Tronto sono i caratteristici ''maccheroni con le [[ceppe]]'', così denominati perché si tratta di grossi fusilli fatti a mano arrotolando la pasta intorno a un bastoncino.
Questo storico piatto di Civitella del Tronto è stato inventato in tempi di guerra dai cuochi civitellesi che, pur non avendo molto tempo per cucinare bene la pasta ai soldati, hanno creato e dato vita a questo piatto unico. Tuttora viene servito a tavola nei ristoranti della zona e ci sono addirittura delle signore che sanno cucinare questo piatto come si faceva all'epoca.{{Vedi anche|Ceppe}}Un altro piatto storico è il ''filetto alla borbonica'', una specie di panino preparato con una fetta di pane sulla quale viene messa una fetta di carne che, a sua volta, viene ricoperta con una mozzarella e filetti di [[acciuga sotto sale]] e insaporita con marsala.
 
Sempre connesso con la Fortezza lo ''spezzatino alla Franceschiello'', così denominato dall'ultimo Re [[Francesco II di Borbone]], realizzato con pollo o agnello e insaporito con vino e sottaceti.
 
Rinomati sono i formaggi pecorini della Montagna dei Fiori e delle Tre Caciare.
 
== Persone legate a Civitella del Tronto ==
* [[Carlo Arduini]], (Civitella del Tronto, [[1815]] - [[Oulens-sous-Echallens|Oulens]] [[Canton Vallese]], [[1881]]), [[Patriottismo|patriota]] e [[Storiografia|storico]];
* [[Ettore Di Filippo]], (Civitella del Tronto, 17 settembre [[1922]] - 18 dicembre, [[2006]]), [[arcivescovo]] metropolita dell'[[Arcidiocesi di Campobasso-Boiano]] e già [[vescovo]] della [[Diocesi di Isernia-Venafro]], rettore dell'[[Abbazia Santa Maria in Montesanto]];
* [[Vincenzo Monti (imprenditore)|Vincenzo Monti]] (1906-1981), [[imprenditore]];
* [[Francesco Filippi Pepe]], (Civitella del Tronto, [[1737]] - [[Teramo]], [[1812]]), [[poeta]];
* [[Pietro Rosati]], ([[Ponzano (Civitella del Tronto)|Ponzano]], [[1834]] - Ponzano, [[1915]]), [[umanista]];
* [[Vincenzo Rosati]], (Ponzano, [[1859]] - Ponzano, [[1943]]), [[ingegnere]], direttore e fondatore di Scuole d'arte e mestieri, [[pittore]];
* [[Oreste Pelagatti]], (Civitella del Tronto, [[1944]] - [[Firenze]], [[2002]]), [[drammaturgo]] [[italia]]no;
* [[Severino Antinori]], (Civitella del Tronto, 6 settembre [[1945]]), medico [[Ginecologia|ginecologo]].
 
== Geografia antropica ==
[[File:Antico Lavatoio.jpg|thumb|200x200px|Antico lavatoio presso la frazione di Collevirtù]]
 
=== Frazioni ===
Civitella del Tronto ha trentuno [[Frazione (geografia)|frazioni]]: Borrano, Carosi, Cerqueto del Tronto, Collebigliano, Collevirtù, Cornacchiano, [[Favale (Civitella del Tronto)|Favale]], Fucignano, Gabbiano, Le Casette, Lucignano, Mucciano, Pagliericcio, Palazzese, Piano Risteccio, Piano San Pietro, [[Ponzano (Civitella del Tronto)|Ponzano]], [[Ripe (Civitella del Tronto)|Ripe]], Rocche, Sant'Andrea, Sant'Eurosia, Santa Croce, Santa Maria, [[Santa Reparata (Civitella del Tronto)|Santa Reparata]], Tavolaccio, Valle Sant'Angelo, Villa Chierico, Villa Lempa, Villa Notari, Villa Passo, Villa Selva.
 
Ci sono anche le località: Acquara, Idra, Oltre Salinello, Raieto, San Cataldo, Villa Olivieri.
 
== Economia ==
 
=== Turismo ===
Il territorio civitellese viene raggiunto ogni anno da migliaia di turisti<ref>{{Cita web|url=http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2014/05/04/news/record-di-visitatori-nella-fortezza-tra-musei-e-gite-wild-1.9163313?ref=search|titolo=Record di visitatori nella Fortezza tra musei e gite “wild” - Cronaca - il Centro|sito=il Centro|accesso=21 aprile 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2015/01/23/news/la-fortezza-spopola-sfiorati-50mila-visitatori-1.10725751|titolo = La fortezza spopola, sfiorati 50mila visitatori - Cronaca - il Centro|accesso = 12 novembre 2015|sito = il Centro}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.abruzzoweb.it/contenuti/civitella-del-tronto-la--fortezza-e-il-monumento--piu-visitato-dabruzzo/592466-327/|titolo=CIVITELLA DEL TRONTO: LA FORTEZZA È IL MONUMENTO PIU' VISITATO D'ABRUZZO - AbruzzoWeb|sito=AbruzzoWeb|accesso=21 aprile 2016}}</ref> attratti dall'imponente fortezza spagnola che rimanda ad altri luoghi d'interesse, anche se non strettamente collegati, come le gole del Salinello ovvero l'Abbazia di Santa Maria in Montesanto eccetera. Discretamente sviluppate sono le attività alberghiere, legate all'afflusso turistico connesso alla Fortezza. Diverse sono, poi, le piccole aziende di confezioni tessili tipiche di tutta l'area della [[Val Vibrata]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Il comune è interessato dalle seguenti direttrici stradali: [[Strada statale 81 Piceno Aprutina|Strada Statale 81]], Strada Provinciale 8, Strada Provinciale 14, Strada Provinciale 53, Strade Provinciali 54 e 54a.
 
=== Mobilità urbana ===
I trasporti urbani e interurbani di Civitella del Tronto vengono svolti con autoservizi di linea gestiti dalla società [[Autolinee Regionali Pubbliche Abruzzesi|ARPA]].
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1917]]
|[[1920]]
|Edoardo Tomaioli
|
|[[Commissario prefettizio|Commissario]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1920]]
|[[1923]]
|Cesare Averardi
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1946]]
|[[1947]]
|Alfredo Averardi
|[[repubblicano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1947]]
|[[1948]]
|Salvatore Manucci
|[[socialista]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1948]]
|[[1948]]
|Berardo Faragalli
|[[comunista]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1949]]
|[[1951]]
|Michele Quagliarello
Amerigo Malignano
|
|[[Commissario prefettizio|Commissari]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1951]]
|[[1956]]
|Pasquale Basciani
|[[democristiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1956]]
|[[1960]]
|Guerino Di Marco
|[[democristiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1960]]
|[[1961]]
|Ugo Giammiro
|[[democristiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1961]]
|[[1972]]
|Dionisio Zuccarini
|[[democristiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1972]]
|[[1975]]
|Antonio Di Donato
Nino Lucidi
|[[democristiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1975]]
|[[1980]]
|Franco De Angelis
|[[socialista]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1980]]
|[[1981]]
|Amerigo Marcocci
|
|[[Commissario prefettizio|Commissario]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1981]]
|[[1985]]
|Dalmazio Di Dalmazio
|[[democristiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1985]]
|[[1995]]
|Erminio Di Pietro
|[[democristiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1995]]
|[[2002]]
|Angelo Ioannoni
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2002]]
|[[2008]]
|Mario Tulini
|[[centro-sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2008]]
|[[2013]]
|Gaetano Luca Ronchi
|[[lista civica]] "Insieme per la rinascita"
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2013]]
|in carica
|Cristina Di Pietro
|[[lista civica]] "Cittadini in comune"
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi e Rapporti di amicizia ===
* {{Bandiera|AUT}} [[Salisburgo]]; 26-27 maggio, 28-29 luglio [[1989]] (gemellaggio con la fortezze di [[Fortezza di Salisburgo|Hohensalzburg]], [[Mauterndorf]] e [[Fortezza di Hohenwerfen|Werfen]])
* {{Bandiera|ITA}} [[Ascoli Piceno|Ascoli Piceno;]] dal 18 giugno [[2015]] (protocollo d'intesa per lo sviluppo del turismo, sindaci Guido Castelli e Cristina Di Pietro)<ref>{{cita web|url = http://www.primapaginaonline.it/2015/06/18/turismo-ascoli-civitella-protocollo/|titolo = Turismo, Ascoli e Civitella firmano un protocollo d’intesa|accesso = 12 novembre 2015}}</ref>
 
== Sport ==
=== Arrampicata sportiva ===
[[File:La palestra di roccia Gianmario Camillini.jpg|thumb|La palestra di roccia Gianmario Camillini|218x218px]]
Nella parete rocciosa sita sul lato ovest della rupe di Civitella del Tronto esiste una [[palestra di roccia]] intitolata a [[Gianmario Camillini]], scomparso in un incidente<ref>{{Cita web|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/11/14/pescara-cade-un-elicottero-vittime.html|titolo = PESCARA, CADE UN ELICOTTERO: 2 VITTIME - la Repubblica.it|accesso = 26 dicembre 2015|sito = Archivio - la Repubblica.it}}</ref> durante un'esercitazione con l'elicottero il 13 novembre 1989.
La falesia è costituita da un travertino compatto, la lunghezza delle vie non vanno oltre i 25&nbsp;m e recentemente è stata rivista tutta la spittature dall'associazione "Mondi Verticali" sul cui sito è possibile scaricare la guida della falesia<ref>[http://www.mondiverticali.com/falesie/civitella-guida.html Falesia di Civitella del Tronto] Guida della falesia</ref>.{{Vedi anche|Palestra di roccia Gianmario Camillini}}
=== Escursioni ===
Il territorio si presta, grazie alla [[Montagna dei Fiori]], a numerose escursioni da fare di corsa o in mountain bike.
 
=== Ciclismo su strada ===
Civitella del Tronto è stata sede di partenza della 7ª tappa della 42ª [[Tirreno-Adriatico]]<ref>[http://www.gazzetta.it/grandeciclismo/2007/tiad_tappe.shtml Il Grande Ciclismo | Tirreno - Adriatico] Le tappe della Tirreno-Adriatico 2007</ref>, il via fu dato dall'allora sindaco [[Mario Tulini]].
Proprio a Civitella è partita il 10 giugno 2011 la 38ª edizione del [[Girobio]]<ref>{{Cita web|nome = Giuseppe|cognome = Cristiano|url = http://www.cicloweb.it/tappa/2011-06-10/1a-tappa-civitella-del-tronto-martinsicuro.html|titolo = 1ª tappa: Civitella del Tronto - Martinsicuro|accesso = 26 dicembre 2015|sito = www.cicloweb.it}}</ref>.
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Civitelladeltronto flickr04.jpg|<center>Panorama di Civitella del Tronto
File:Corso_Mazzini_Civitella_del_Tronto.JPG|<center>Corso Mazzini
File:Seconda Piazza d'Armi - Civitella del Tronto.jpg|<center>Seconda Piazza d'Armi della fortezza spagnola
File:Chiesa di San Giacomo.jpg|<center>Chiesa di San Giacomo
File:Ex Chiesa San Giacomo.jpg|<center>Interno della ex Chiesa di San Giacomo
File:Antico panificio.jpg|<center>Antico panificio nella fortezza
File:Antico sistema fognario.jpg|<center>Antico sistema fognario
File:Palazzo del Governatore innevato.jpg|<center>Palazzo del Governatore innevato
File:Vista di Civitella dalla passeggiata panoramica della fortezza.jpg|<center>Vista di Civitella dalla fortezza
File:Civitelladeltronto flickr06.jpg|<center>Paese e Fortezza
File:Civitella del Tronto (TE) - contrafforti tra le abitazioni.JPG|Contrafforti tra le abitazioni
File:Civitella del Tronto (TE) - casa-forte.JPG|Casa-forte tra via del Forno e via Marconi
</gallery>
 
== Note ==
<div class="references-small" >
<references/>
</div>
 
== Bibliografia su Geymonat ==
* Mario Quaranta (a cura di), ''Ludovico Geymonat filosofo della contraddizione'', Sapere, Padova, 1980
* Bonanni Ercole, ''La guerra civile nell'Abruzzo teramano 1860-1861'', Eco, Teramo, 1974.
* Corrado Mangione (a cura di), ''Scienza e filosofia. Saggi in onore di Ludovico Geymonat'', Garzanti, Milano 1985
* Canosa Romano, ''Storia dell'Abruzzo nel ventennio fascista'', Menabò, Ortona, 2006.
* Mirella Pasini, Daniele Rolando (a cura di), ''Il neoilluminismo italiano. Cronache di filosofia (1953-1962)'', Il Saggiatore, Milano 1991
* Cucentrentoli Giorgio, ''Morire a Civitella.'' ''I 200 drammatici giorni della Fedelissima Civitella del Tronto (8 settembre 1860-20 marzo 1861)'', Centro Toscano Studi Conservatori E. Alberi, Editrice La Perseveranza, Bologna, 1997.
* Fabio Minazzi, ''Scienza e filosofia in Italia negli anni Trenta: il contributo di [[Enrico Persico]], [[Nicola Abbagnano]] e Ludovico Geymonat'', in F. Minazzi (a cura di), ''Il cono d'ombra. La crisi della cultura agli inizi del '900'', Marcos y Marcos, Milano 1991, pp.&nbsp;117–184
* Franchi dell'Orto Luisa, Gaetano Ronchi, ''Le valli della Vibrata e del Salinello'', voll. IV, 1, Carsa Edizioni, Pescara, 1996.
* [[Norberto Bobbio]], ''Ricordo di Ludovico Geymonat'', "Rivista di Filosofia", LXXXIV, 1, 1993
* Gambacorta Carino, ''Civitella del Tronto e la sua storia'', Trebi, Pescara, 1962.
* Silvio Paolini Merlo, ''Consuntivo storico e filosofico sul "Centro di Studi Metodologici" di Torino (1940-1979)'', Pantograf (Cnr), Genova 1998
* Gambacorta Carino, ''Compendio della storia di Civitella del Tronto'', Edigrafital, Teramo, 1984.
* Fabio Minazzi, ''La passione della ragione. Studi sul pensiero di Ludovico Geymonat'', Thélema Edizioni-Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana, Milano-Mendrisio 2001
* Gambacorta Carino, ''Storia di Civitella del Tronto'', vol. I-II, Edigrafital, Teramo 1992.
* Mario Quaranta, ''Ludovico Geymonat. Una ragione inquieta'', Seam, Formello 2001
* Latini Marialuce, ''Guida ai castelli d'Abruzzo'', Carsa Edizioni, Pescara, 2000.
* Fabio Minazzi (a cura di), ''Filosofia, scienza e vita civile nel pensiero di Ludovico Geymonat'', La Città del Sole, Napoli 2003
* Latini Marialuce - Franci Paola - Cialini Paride, ''Civitella del Tronto''. ''Guida storico-artistica alla fortezza e al borgo'', Carsa Edizioni, Pescara, 2002.
* Fabio Minazzi, ''Contestare e creare. La lezione epistemologico-civile di Ludovico Geymonat'', La Città del Sole, Napoli 2004
* Ronchi Gaetano, ''Briganti. L'ingresso nell'Abruzzo teramano: eroi coraggiosi o feroci assassini'', Carsa Edizioni, Pescara, 2014.
* Silvio Paolini Merlo, ''Nuove prospettive sul "Centro di Studi Metodologici" di Torino'', in «Bollettino della Società Filosofica Italiana», n. 182, maggio/agosto 2004
* Staffa Andrea - Pannuzzi Simona, ''Una fonte per la ricostruzione del quadro insediativo e del paesaggio nell'alto medioevo: presenze monastiche nell'Abruzzo Teramano'', in ''Archeologia Medievale'', vol. XXVI, Cooperativa Libraria Università Studi Fiorentini, Firenze, 1999, ISBN 88-7814-162-3, pp.&nbsp;299–338 ([http://archeologiamedievale.unisi.it/NewPages/TESTIAM/AM99/17.pdf disponibile on line]).
* Bruno Maiorca (a cura di), ''Ludovico Geymonat. Scritti sardi. Saggi, articoli e interviste'', CUEC, Cagliari, 2008
* Stuard Arturo, Architettura e urbanistica nel Medio Evo Teramano, TERCAS - Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Teramo, 1980.
* Fabio Minazzi (a cura di), ''Ludovico Geymonat, un Maestro del Novecento. Il filosofo, il partigiano e il docente'', Edizioni Unicopli, Milano 2009
* Todaro Giovanni, ''Guida alla fortezza di Civitella del Tronto'', Media Free Time e Aurelio Coppola Editore, Genova, 2006.
* [[Pietro Rossi (filosofo)|Pietro Rossi]], ''Avventure e disavventure della filosofia. Saggi sul pensiero italiano del Novecento'', il Mulino, Bologna, 2009
* Vichi Vasco, ''Civitella del Tronto''. ''La città dei 5 assedi''. ''L'ultima fortezza Borbonica'', Roberto Chiaramonte Editore, Torino, 2006.
* Fabio Minazzi, ''Ludovico Geymonat epistemologo'', [[Mimesis Edizioni]], Milano 2010
 
== Voci correlate ==
*[[Positivismo logico]]
{{Colonne}}
*[[Circolo di Vienna]]
==== Storia ====
*[[Scuola di Milano]]
* [[Fortezza di Civitella del Tronto|Fortezza di Civitella]]
* [[Assedio di Civitella]]
* [[Regno di Napoli]]
* [[Risorgimento]]
* [[Regno delle Due Sicilie]]
* [[Abruzzo Ulteriore Primo|Abruzzo Ultra I]]
* [[Suddivisione amministrativa del Regno delle Due Sicilie]]
* [[Brigantaggio postunitario]]
* [[Incastellamento]]
* [[Guerre d'Italia del XVI secolo|Guerre d'Italia]]
* [[Matteo Wade]]
==== Istituzioni ====
* [[Abruzzo]]
* [[Provincia di Teramo]]
* [[Unione dei comuni della Val Vibrata]]
* [[Comunità Montana della Laga]]
* [[Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga|Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga]]
{{Colonne spezza}}
==== Geografia ====
* [[Val Vibrata]]
* [[Salinello]]
* [[Ripe (Civitella del Tronto)|Ripe di Civitella]]
* [[Riserva regionale Gole del Salinello|Gole del Salinello]]
* [[Montagna dei Fiori]]
* [[Monti Gemelli]]
==== Cultura e luoghi di interesse ====
* [[Club dei borghi più belli d'Italia]]
* [[Santuario di Santa Maria dei Lumi]]
* [[Abbazia di Santa Maria in Montesanto]]
* [[Nina, museo delle arti creative tessili]]
* [[Palestra di roccia Gianmario Camillini]]
* [[Ubaldo Baldassini|Sant'Ubaldo]]
* [[Ceppe]]
{{Colonne fine}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto|commons=Category:Civitella del Tronto|s=Sulle mura di Civitella}}
 
== Collegamenti esterni ==
* Girolamo De Liguori, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/ludovico-geymonat_(Dizionario-Biografico)/ GEYMONAT, Ludovico]» in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume 53, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
* {{cita web|http://www.comune.civitelladeltronto.te.it/|Sito Ufficiale del Comune di Civitella del Tronto}}
* Massimo Mugnai, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/scienza-e-filosofia-geymonat-e-preti_(Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Filosofia)/ Scienza e filosofia: Geymonat e Preti]» in ''Il contributo italiano alla storia del Pensiero – Filosofia'', Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.
* {{cita web|http://www.fortezzadicivitella.it|Sito ufficiale della Fortezza di Civitella del Tronto}}
* [https://web.archive.org/web/20061215091623/http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/geymonat.htm Articoli della stampa italiana su L. Geymonat], dal [[SWIF|Sito Web Italiano per la Filosofia]]
* {{cita web|http://www.unionecomunivalvibrata.it/|Sito ufficiale Città Territorio - Unione dei comuni della Val Vibrata}}
* {{cita web|http://www.cmlagakelebekler.gov.itcom/occ/geymonat01.htm|SitoL'eredità ufficialeintellettuale delladi ComunitàLudovico MontanaGeymonat della Laga(C.Preve)}}
* {{cita web | 1 = http://www.prc-pinerolo.it | 2 = Partito della Rifondazione Comunista - Circolo del Pinerolese Ludovico Geymonat | accesso = 9 giugno 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090429180327/http://www.prc-pinerolo.it/ | dataarchivio = 29 aprile 2009 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.borghitalia.it/|Sito ufficiale de "I borghi più belli d'Italia"}}
* {{cita web|http://www.provincia.teramo.it/|Sito ufficiale della Provincia di Teramo}}
* {{cita web|http://www.regione.abruzzo.it/portale/index.asp|Sito ufficiale della Regione Abruzzo}}
 
{{Provincia di Teramo}}
{{Comuni del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Abruzzobiografie|Due Siciliefilosofia|università}}
 
[[Categoria:CivitellaL'Unità del Tronto(quotidiano)]]
[[Categoria:Filosofi atei]]
[[Categoria:Professori all'Università degli Studi di Pavia]]
[[Categoria:Professori all'Università degli Studi di Milano]]
[[Categoria:Professori all'Università degli Studi di Cagliari]]
[[Categoria:Accademici italiani del XX secolo]]
[[Categoria:Filosofi della scienza]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Torino]]