Theodor Willem Johannes Juynboll e Ludovico Geymonat: differenze tra le pagine

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{{O|teologi|arg2=filologi|settembre 2016}}
{{T|tedesca|biografie|dicembre 2015}}
{{Bio
|Nome = Theodor Willem JohannesLudovico
|Cognome = JuynbollGeymonat
|Sesso = M
|LuogoNascita = RotterdamTorino
|GiornoMeseNascita = 611 aprilemaggio
|AnnoNascita = 18021908
|LuogoMorte = LeidaRho
|GiornoMeseMorte = 1629 settembrenovembre
|AnnoMorte = 18611991
|Epoca = XIX1900
|Attività = teologofilosofo
|Attività2 = filologomatematico
|AttivitàAltre = , [[epistemologia|epistemologo]] e [[accademico]]
|Nazionalità = olandese
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , uno tra più importanti del Novecento
|Immagine = Geymonat.jpg
}}
[[Immagine:Juynboll-1.jpg|thumb|upright=0.7|Theodoor Willem Johannes Juynboll]]
 
== Biografia ==
Tra gli ambiti di ricerca di Theodoor Willem Johannes Juynboll (o Theodorus Willem Johannes Juijnboll, oppure Theodorus Guiliemus Johannes Juynboll) figurava anche l'[[Islamistica]] e la storia dei [[Samaritani]].
Nacque a Torino da Giovanni Battista, un geometra liberale e [[antifascismo|antifascista]] di [[chiesa evangelica valdese|origini valdesi]], e da Teresa Scarfiotti, una donna cattolica molto devota. Frequentò la scuola privata del ''Divin Cuore'' e poi l'''Istituto Sociale'', un liceo classico torinese gestito dai [[compagnia di Gesù|gesuiti]], dal quale fu espulso l'ultimo anno di corso a causa di un tema su [[Giovanna d'Arco]] non in linea con l'[[chiesa cattolica|ortodossia cattolica]] e così conseguì la maturità nel [[Liceo classico Cavour]] nel [[1926]].
 
Si laureò all'[[Università degli Studi di Torino|Università di Torino]] in filosofia nel [[1930]] con la tesi ''Il problema della conoscenza nel positivismo'', discussa con il professor [[Annibale Pastore]], e in [[matematica]] nel [[1932]], discutendo con [[Guido Fubini]] la tesi ''Sul teorema di Picard per le funzioni trascendenti intere''. La sua scelta di unire, nella sua ricerca, filosofia e scienza, tenute separate in Italia dall'imperante cultura idealistica del tempo, quella [[Giovanni Gentile|gentiliana]] che, con la sua riforma della scuola, aveva privilegiato la cultura umanistica, e quella [[Benedetto Croce|crociana]], con la sua concezione svalutativa della scienza, creatrice, ad avviso del filosofo abruzzese, di [[pseudoconcetto|pseudoconcetti]], {{senza fonte|mostra l'apertura europea delle prospettive di ricerca intravista allora da Geymonat e la sua estraneità al provincialismo culturale italiano.
S'immatricolò nell'[[Università di Leida]], il 20 agosto 1821 per studiare [[Teologia]] e [[Lingue semitiche]] con [[Hendrik Arent Hamaker]] e [[Johannes Henricus van der Palm]]. Pubblicò a [[Lovanio]] nel 1824 la ''Commentatio de causis, quare regnum Judae diutius perstiterit quam regnum Israël''. Si laureò in Teologia il 22 giugno 1828 con una dissertazione dal titolo ''Disputatio de Amoso ejusque scriptis ac veteribus eorum interpretibus, pars prima''.
}}
{{senza fonte|Un rifiuto che egli estese anche alla politica del regime allora dominante:}} Assistente di analisi algebrica nell'Università di Torino ma avversario del [[fascismo]], rifiutò l'iscrizione al [[partito Nazionale Fascista|partito fascista]] - cioè di prendere la cosiddetta ''tessera del pane'' - vedendosi così preclusa la possibilità di una carriera accademica o di insegnamento statale. Si avvicinò altresì al filosofo piemontese [[Piero Martinetti]], non tanto per comunanza di prospettive filosofiche quanto per averlo riconosciuto un esempio di impegno civile e morale, essendo stato il Martinetti tra i pochissimi professori universitari a rifiutare il [[giuramento di fedeltà al fascismo|giuramento di fedeltà al Fascismo]]. Nel [[1934]] andò in [[Austria]] per approfondire la filosofia neo-positivista del [[Circolo di Vienna]] diretto da [[Moritz Schlick]], lo stesso anno in cui pubblicava ''La nuova filosofia della natura in Germania'': a quell'esperienza seguì lo scritto del 1935 ''Nuovi indirizzi della filosofia austriaca''.
 
Nel [[1938]] sposò Virginia Lavagna, dalla quale ebbe cinque figli (tra cui [[Mario Geymonat]], filologo e studioso di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], e Giuseppe Geymonat, matematico<ref>Cfr. [https://gw.geneanet.org/annaita?lang=en&n=geymonat&oc=0&p=giuseppe]</ref>), e dal [[1940]], iscritto clandestinamente al [[Partito Comunista Italiano|Partito comunista]], si guadagnò da vivere insegnando matematica nella scuola privata «Giacomo Leopardi» di Torino, dove [[Cesare Pavese]] insegnava italiano. Nel periodo della [[seconda guerra mondiale]], con il nome di battaglia ''Luca'' fu [[partigiano]] in [[Piemonte]] nella 105ª Brigata ''Carlo Pisacane'' e, dopo la Liberazione, assessore comunista al Comune di Torino dal [[1946]] al [[1949]] quando, vinto il concorso a cattedra, Geymonat fu nominato professore straordinario di [[filosofia teoretica]] all'[[Università degli Studi di Cagliari|Università di Cagliari]]. Dal [[1952]] al [[1956]] fu ordinario di [[storia della filosofia occidentale|storia della filosofia]] all'[[Università di Pavia]], successivamente dal [[1956]] al [[1978]] tenne all'[[Università degli Studi di Milano|Università di Milano]] la prima cattedra di [[filosofia della scienza]] istituita in Italia. Partecipò alla fondazione del [[Centro di studi metodologici di Torino]]. Nel [[1963]] iniziò a dirigere la collezione di classici della scienza della casa editrice [[UTET|Utet]] di [[Torino]]. Negli stessi anni fu direttore del [[redazione#Comitato di redazione|comitato di redazione]] dell<nowiki>'</nowiki>''[[Enciclopedia della scienza e della tecnica]]''<ref name="Festschrift, 19">Emanuele Vinassa de Regny, «''Corrado Mangione: breve storia di una lunga amicizia''», in: Edoardo Ballo, Miriam Franchella (a cura di), ''Logic and philosophy in Italy: some trends and perspectives. [[Festschrift|Essays in Honor]] of Corrado Mangione on his 75th Birthday'', Polimetrica s.a.s., 2006 ISBN 9788876990274 (p. 19)</ref>. Morì nel 1991: è sepolto a [[Barge]], in [[provincia di Cuneo]].
Nel mese di agosto del 1828 fu ammesso al ministero pastorale e fu nominato il 28 dello stesso mese pastore di [[Voorhout]]. Qui operò dal 16 novembre 1828 al 12 giugno 1831. Il 24 gennaio 1831 venne nominato professore di lingue orientali presso l'Ateneo di [[Franeker]]. Qui tenne il 22 giugno 1831 una prolusione dal titolo ''De Hodierna studii linguarum Orientalium conditione''. Qui insegnò [[Lingua ebraica|Ebraico]] e [[Lingue semitiche]], effettuando ricerche sull'[[Antico Testamento]] e sugli scrittori arabi. Fu Rettore nel periodo 1834-1836
La sua ''Lectio magistralis'' finale fu intitolata ''De H. A. Hamakero'',<ref>Hendrik Arent Hamaker (Amsterdam, 25-2-1789 - Lower Langbroek, Utrecht, 7-10-1835) fu un apprezzato studioso orientalista olandese, che condusse ricerche di [[storia delle religioni]] semitiche.</ref> ''studii litterarum Orientalium in patria nostra vindice praeclaro''.
 
==Il Opere scelte pensiero==
Geymonat ebbe uno stile di pensiero [[razionalismo|razionalista]] [[ateo]]. La sua opera può essere inquadrata nel filone del [[positivismo logico|neopositivismo]] (ebbe diversi contatti con il [[Circolo di Vienna]]), da lui rielaborato nell'ottica della tradizione [[marxismo|marxista]].
* {{lt}}''Commentarii in Historiam Gentis Samaritanae'', Nabu Press, 2011 (ristampa) ISBN-10=1175651443
* {{nl}} ''Letterkundige Bijdragen 2'', [[Leida|Leyde]], [[E. J. Brill]], 1838.
* {{cita libro| titolo = Chronicon Samaritanum, arabice conscriptur cui titulus est Liber Josuae | editore = Lugdunum Batavorum, Luchtmans| url = http://archive.org/details/chroniconsamarit00josh |anno= 1848| lingua = ar lt}}
 
Nell'evoluzione del suo pensiero si possono tracciare due fasi: nella prima egli approfondisce temi tipici del [[positivismo logico|neopositivismo]], mentre nella seconda si sforza di analizzare la [[realtà]] oggettiva ed a questo scopo utilizza concetti caratteristici del [[materialismo dialettico]].
== Note ==
<references/>
 
Interpretò la concezione della matematica di [[Galileo Galilei]] come strumento d'interpretazione della realtà.
<!--
{{senza fonte|Rimarchevole pure il suo lavoro di alta [[divulgazione scientifica|divulgazione del pensiero scientifico]]. Il suo manuale di storia della filosofia per i licei fu adottato in modo diffuso.}}
1840 erhielt er per königlichen Beschluss einen Ruf als Professor der orientalischen Sprachen und hebräischen Geschichte an die [[Universität Groningen]]. Diese Aufgabe trat er am 25. März 1841 mit der Rede ''de gente Sammaritano'' an. Hier erhielt er am 4. März 1845 vom Senat der Groninger Hochschule die Ehrendoktorwürde der Philosophie. Am 7. Januar 1845 erhielt er einen Ruf als Professor an der philosophischen Fakultät der Universität Leiden, mit dem Lehrauftrag für die orientalischen Sprachen Arabisch, Chaldäisch, Syrisch und Hebräisch. Dieses Amt trat er am 21. Juni 1845 mit der Rede ''de praecipuis progressibus, quos literae Semiticae hoc ipso decennio fecerunt'' an. In Leiden beteiligte er sich auch an den organisatorischen Aufgaben der Hochschule und war 1853/54 [[Liste der Rektoren der Universität Leiden|Rektor der Alma Mater]]. Diese Aufgabe legte er mit der Rede ''de Codicum Orientalium, quae in Academia Lugduno-Batava servantur Bibliotheca'' nieder.
Approfondisce alcuni temi teorici come quello della ''causalità'', della ''probabilità'', del ''continuo'', dell'''intuizione'', centrali nell'[[epistemologia]].
Politicamente fu vicino inizialmente al [[Partito Comunista Italiano]], da cui si allontanò poi per aderire a [[Democrazia Proletaria]] e successivamente ai movimenti che diedero vita al [[Partito della Rifondazione Comunista]]. Nel corso di questo viaggio politico ha partecipato, l'11 febbraio 1987, alla Fondazione, a Roma, dell'Associazione Culturale Marxista e collabora nella rivista ''Marxismo Oggi'' (editore Teti)<ref>Vedi «Appendice - L'Associazone Culturale Marxista», in Attualità del Marxismo, p.42.</ref>.
 
Come matematico egli ha compiuto alcune ricerche sul teorema di [[Émile Picard|Picard]] e sul teorema di Carathéodory per le funzioni armoniche. Si occupò inoltre dei fondamenti della probabilità.
Juynboll hatte sich am 5. Mai 1829 in Voorhout verheiratet mit Wilhelmina Eva Verkouteren (1802; † 12. Januar 1871). Aus der Ehe stammt unter anderem der Sohn [[Abraham Wilhelm Theodorus Juynboll]] (1833–1887), welcher als Philologe ebenfalls Bedeutung erlangte.
 
Fu un costante promotore e divulgatore delle iniziative correlate alla filosofia della scienza, anche per quello che riguarda le ''scienze applicate''.<ref>Vedi ad esempio la prefazione alle [[s:Storia delle scienze agrarie/I/Prefazione|Storia delle scienze agrarie]], ora riedito da [[Museo Galileo]] in coedizione con la Fondazione Nuova Terra Antica ISBN 9788896459096</ref>
 
=== Il neoilluminismo ===
Nell'opera ''Saggi di filosofia neorazionalistica'' del [[1953]], Geymonat spiegò che un'indagine efficace della realtà, poteva essere svolta solamente tramite lo strumento della [[ragione]] non dogmatica. Per fare questo l'autore propose di scarnificare la razionalità di ogni verità e da ogni sistema di riferimento assoluti.
Il neoilluminismo, capeggiato da [[Nicola Abbagnano]] e coinvolgente numerosi altri intellettuali italiani, rappresentò per Geymonat il nuovo corso del razionalismo, che avrebbe dovuto accogliere i metodi e i risultati delle ultime ricerche scientifiche, perseguendo un duplice obiettivo: da un lato l'umanizzazione della scienza e una concretizzazione della filosofia, dall'altro l'utilizzo di un'impostazione [[storicismo|storicistica]] al posto di quella [[metafisica]], dove per storicistica Geymonat intese l'analisi, priva di pregiudizi e di preconcetti della storia e della struttura dei modelli scientifici.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.filosofiaedintorni.net/geymonat_file Filosofia e dintorni] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
=== Lo scontro con Popper ===
[[Immagine:Karl Popper2.jpg|thumb|upright=0.6|il filosofo austriaco Karl Popper]]
Pur condividendo inizialmente l'anti-idealismo di [[Karl Popper]], Geymonat sostenne nel 1983 sulla sulla rivista [[sovietica]] ''Voprosy Filosofii'' che vi era la «più manifesta e totale incompatibilità» tra il proprio marxismo e l'epistemologia popperiana. Alle sue accuse di essere «il filosofo ufficiale dell'[[anticomunismo]]», reo di difendere i [[liberalismo|regimi liberali]], Popper gli rispose:<ref name=filosofico>{{cita web|http://www.filosofico.net/geymonat.htm|Geymonat}}</ref>
{{citazione|I nostri intellettuali [...] dicono ai giovani che vivono in un inferno, mentre di fatto questo mondo non è stato, fin da Babilonia, mai così vicino al paradiso come lo è ora il mondo occidentale. Per contrasto, in [[Unione Sovietica]], si dice alla gente che vivono in paradiso, e tanti lo credono e sono moderatamente contenti; è questo, credo, l'unico aspetto per il quale la società sovietica è migliore della nostra.|[[Karl Popper]], da un messaggio inviato al convegno in onore di Geymonat a Milano del giugno 1985<ref name=filosofico/><ref>Karl Popper, ''Intellettuali non fate ideologia. L'Occidente non è quest'inferno'', a cura di [[Dario Antiseri]], articolo su «Il Mattino di Padova», 22 giugno 1985.</ref>}}
In ogni caso si deve a Geymonat l'introduzione in Italia delle opere dei critici di Popper, come [[Thomas Kuhn]].
 
==Allievi famosi==
Tra i suoi molti allievi figurano personaggi di fama:
*[[Evandro Agazzi]]
*[[Enrico Bellone]]
*[[Mario Capanna]]
*[[Giulio Giorello]]
*[[Niccolò Guicciardini Corsi Salviati]]
*[[Corrado Mangione]]
*[[Fabio Minazzi]]
*[[Mario Quaranta]]
*[[Franco Sirio]]
*[[Silvano Tagliagambe]]
*[[Salvatore Veca]]
*[[Mario Vegetti]]
 
== Opere ==
* {{Cita libro|titolo=Il problema della conoscenza nel positivismo. Saggio critico.|anno=1931|editore=Bocca|città=Torino|pp=231}}
* {{Cita libro|titolo=La nuova filosofia della natura in Germania|anno=1934|editore=Bocca|città=Torino|pp=111}}
* {{Cita libro|titolo=Studi per un nuovo razionalismo|anno=1945|editore=Chiantore|città=Torino|pp=353}}
* {{Cita libro|titolo=Saggi di filosofia neorazionalistica|anno=1953|editore=Einaudi|città=Torino|pp=176}}
* {{Cita libro|titolo=Galileo Galilei|edizione=Collana Piccola Biblioteca Scientifica n.78|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1957}}
* ''Filosofia e filosofia della scienza'', Feltrinelli, Milano, 1960. ISBN 8807850540
* ''Filosofia e pedagogia nella storia della civiltà'', con Renato Tisato, Garzanti, Milano, 1965, 3 voll. ISBN 8811043204
* ''Storia del pensiero filosofico e scientifico'', Garzanti, Milano, 1970-72, 6 voll.
* ''Attualità del materialismo dialettico'', con Enrico Bellone, Giulio Giorello e Silvano Tagliagambe, Editori Riuniti, Roma, 1974. ISBN 8835906261
* ''Scienza e realismo'', Feltrinelli, Milano, 1977. ISBN 8807650177
* ''Paradossi e rivoluzioni. Intervista su scienza e politica'', a cura di Giulio Giorello e Marco Mondadori, Il Saggiatore, Milano 1979.
* ''Filosofia della probabilità'', con Domenico Costantini, Feltrinelli, Milano 1982. ISBN 8807650231,
* ''Riflessioni critiche su Kuhn e Popper'', Dedalo, Bari 1983. ISBN 8822038010
* ''Lineamenti di filosofia della scienza'', Mondadori, Milano 1985. (Nuova edizione con una postfazione e un aggiornamento della bibliografia di [[Fabio Minazzi]], Utet, Torino 2006. ISBN 8804269715)
* ''Le ragioni della scienza'', con Giorello e Minazzi, Laterza, Roma-Bari 1986. ISBN 8842027677,
* ''La libertà'', Rusconi, Milano 1988. ISBN 8818010360
* ''La società come milizia'', a cura di Fabio Minazzi, Marcos y Marcos 1989. ISBN 8871680022 (Nuova edizione a cura di Fabio Minazzi, La Città del Sole, Napoli 2008)
* ''I sentimenti'', Rusconi, Milano, 1989 ISBN 8818010557
* ''Filosofia, scienza e verità'', con [[Evandro Agazzi]] e Fabio Minazzi, Rusconi, Milano, 1989. ISBN 8818010573,
* ''La Vienna dei paradossi. Controversie filosofiche e scientifiche nel Wiener Kreis'', a cura di Mario Quaranta, Il poligrafo, Padova, 1991. ISBN 8871150171
* ''Dialoghi sulla pace e la libertà'', con Fabio Minazzi, Cuen, Napoli, 1992.
* ''La ragione'', con Fabio Minazzi e [[Carlo Sini]], Piemme, Casale Monferrato, 1994.
* ''Attualità del Marxismo. Conferenza tenuta ad Ancona il 16 Marzo 1987''. Presentazione di [[Ruggiero Giacomini]], Quaderni di Città Futura, Ancona, 2002.
* ''Storia e filosofia dell'analisi infinitesimale'', Bollati Boringhieri, Torino, 2008. ISBN 9788833919478
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza=Benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione=
|luogo=9 giugno [[1976]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=7550 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Commendatore OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica Italiana
|motivazione=Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri
|luogo=27 dicembre [[1983]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=281781 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== WerkeBibliografia (Auswahl)su Geymonat ==
* Mario Quaranta (a cura di), ''Ludovico Geymonat filosofo della contraddizione'', Sapere, Padova, 1980
* ''Commentatio ad quaestionem ab Ordine Philosophorum et Literatorum propositam: Exponantur causae quibus effectum sit, ut regnum Iudae diutius persisteret quam regnum Israel.'' Löwen 1824 ([http://books.google.de/books?id=8HhSAAAAcAAJ Online])
* Corrado Mangione (a cura di), ''Scienza e filosofia. Saggi in onore di Ludovico Geymonat'', Garzanti, Milano 1985
* ''Disputatio de Amoso ejusque scriptis ac veteribus eorum interpretibus, pars prima.'' Leiden 1828 ([http://books.google.de/books?id=CzBBAAAAcAAJ Online])
* Mirella Pasini, Daniele Rolando (a cura di), ''Il neoilluminismo italiano. Cronache di filosofia (1953-1962)'', Il Saggiatore, Milano 1991
* ''Oratio de hodierna studii linguarum orientalium conditione.'' Franeker 1832 ([http://books.google.de/books?id=quxRAAAAcAAJ Online])
* Fabio Minazzi, ''Scienza e filosofia in Italia negli anni Trenta: il contributo di [[Enrico Persico]], [[Nicola Abbagnano]] e Ludovico Geymonat'', in F. Minazzi (a cura di), ''Il cono d'ombra. La crisi della cultura agli inizi del '900'', Marcos y Marcos, Milano 1991, pp.&nbsp;117–184
* ''Oratio de Henrico Arentio Hamakero, studii literarum o. o. in patria nostra vindice praeclaro, Dicta publice Die XXI septembris A. MDCCCXXXVI, Quum athenaei, quod Franequerae est, regundi munus solenni ritu deponeret.'' 1837 ([http://books.google.de/books?id=UltNAAAAcAAJ Online])
* [[Norberto Bobbio]], ''Ricordo di Ludovico Geymonat'', "Rivista di Filosofia", LXXXIV, 1, 1993
* ''Letterkundige Bijdragen.'' Leiden 1838, 3. Teile
* Silvio Paolini Merlo, ''Consuntivo storico e filosofico sul "Centro di Studi Metodologici" di Torino (1940-1979)'', Pantograf (Cnr), Genova 1998
* ''Sermo de Henrieo Engelino Wyers.'' Groningen, 1844
* Fabio Minazzi, ''La passione della ragione. Studi sul pensiero di Ludovico Geymonat'', Thélema Edizioni-Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana, Milano-Mendrisio 2001
* ''Commentarii in historiam gentis Samaritanae.'' Leiden 1846 ([http://books.google.de/books?id=09qAMBdiHaYC Online])
* Mario Quaranta, ''Ludovico Geymonat. Una ragione inquieta'', Seam, Formello 2001
* ''Chronicon samaritanum arabice conscriptum cui titulus est Liber Josuae.'' Leiden 1848
* Fabio Minazzi (a cura di), ''Filosofia, scienza e vita civile nel pensiero di Ludovico Geymonat'', La Città del Sole, Napoli 2003
* ''Lexicon geographicum.'' 1853, ([http://books.google.de/books?id=hvnfAAAAMAAJ Online]), 1859 ([http://books.google.de/books?id=RR8-AAAAcAAJ Online])
* Fabio Minazzi, ''Contestare e creare. La lezione epistemologico-civile di Ludovico Geymonat'', La Città del Sole, Napoli 2004
* ''Abü'l-Mahäsin ibn Tagri Bardii Annales.'' Leiden 1857 ([http://books.google.de/books?id=BhgNAQAAIAAJ Online])
* Silvio Paolini Merlo, ''Nuove prospettive sul "Centro di Studi Metodologici" di Torino'', in «Bollettino della Società Filosofica Italiana», n. 182, maggio/agosto 2004
* Bruno Maiorca (a cura di), ''Ludovico Geymonat. Scritti sardi. Saggi, articoli e interviste'', CUEC, Cagliari, 2008
* Fabio Minazzi (a cura di), ''Ludovico Geymonat, un Maestro del Novecento. Il filosofo, il partigiano e il docente'', Edizioni Unicopli, Milano 2009
* [[Pietro Rossi (filosofo)|Pietro Rossi]], ''Avventure e disavventure della filosofia. Saggi sul pensiero italiano del Novecento'', il Mulino, Bologna, 2009
* Fabio Minazzi, ''Ludovico Geymonat epistemologo'', [[Mimesis Edizioni]], Milano 2010
 
== LiteraturVoci correlate ==
*[[Positivismo logico]]
* Jan Pieter de Bie, Jakob Loosjes: ''Biographisch woordenboek van protestantsche godgeleerden in Nederland.'' Martinus Nijhoff, Den Haag, 1931, Bd. 4, S. 636 ([http://www.dbnl.org/tekst/bie_005biog04_01/bie_005biog04_01_0409.php Online])
*[[Circolo di Vienna]]
* {{NNBW|1|1238|| A. J. Wensinck|JUYNBOLL (Theodoor Willem Jan)|AutorID=wens003|dbnl=1921}}
*[[Scuola di Milano]]
* [[Abraham Jacob van der Aa]]: ''Biographisch Woordenboek der Nederlanden.'' Verlag J. J. van Brederode, Haarlem 1878, Bd. Zusätze (nl:bijvoegsel), S. 314 ([http://www.historici.nl/retroboeken/vdaa/#source=aa__001biog25_01.xml&page=314&size=800&accessor=accessor_index online], niederländisch)
* W. B. S. Boeles: ''Frieslands hoogeschool en het Rijks Athenaeum te Franeker.'' A. Jongbloed, Leeuwarden, 1889, 2. Bd. 2. Heft , S. 790
 
== WeblinksAltri progetti ==
{{interprogetto}}
* {{Commonscat|Theodoor Willem Johannes Juynboll|Theodoor Willem Johannes Juynboll }}
* {{cita web|url=http://www.dbnl.org/auteurs/auteur.php?id=juyn003|titolo=T. W. J. Juynboll bei der digitalen Bibliothek der niederländischen Literatur}}
* {{cita web|url=http://www.dwc.knaw.nl/biografie/pmknaw/?pagetype=authorDetail&aId=PE00001168|titolo=Mitglieddatensatz in KNAW}}
* {{cita web|url=http://hoogleraren.ub.rug.nl/?page=showPerson&type=hoogleraar&hoogleraar_id=259&lang=nl|titolo=im Professorkatalog der Universität Groningen}}
 
== Collegamenti esterni ==
[[Kategorie:Reformierter Theologe (19. Jahrhundert)]]
* Girolamo De Liguori, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/ludovico-geymonat_(Dizionario-Biografico)/ GEYMONAT, Ludovico]» in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume 53, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
[[Kategorie:Orientalist]]
* Massimo Mugnai, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/scienza-e-filosofia-geymonat-e-preti_(Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Filosofia)/ Scienza e filosofia: Geymonat e Preti]» in ''Il contributo italiano alla storia del Pensiero – Filosofia'', Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.
[[Kategorie:Hochschullehrer (Reichsuniversität Groningen)]]
* [https://web.archive.org/web/20061215091623/http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/geymonat.htm Articoli della stampa italiana su L. Geymonat], dal [[SWIF|Sito Web Italiano per la Filosofia]]
[[Kategorie:Hochschullehrer (Universität Leiden)]]
* {{cita web|http://www.kelebekler.com/occ/geymonat01.htm|L'eredità intellettuale di Ludovico Geymonat (C.Preve)}}
[[Kategorie:Rektor (Universität Leiden)]]
* {{cita web | 1 = http://www.prc-pinerolo.it | 2 = Partito della Rifondazione Comunista - Circolo del Pinerolese Ludovico Geymonat | accesso = 9 giugno 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090429180327/http://www.prc-pinerolo.it/ | dataarchivio = 29 aprile 2009 | urlmorto = sì }}
[[Kategorie:Mitglied der Königlich Niederländischen Akademie der Wissenschaften]]
[[Kategorie:Niederländer]]
[[Kategorie:Geboren 1802]]
[[Kategorie:Gestorben 1861]]
[[Kategorie:Mann]]
 
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|filosofia|università}}
 
[[Categoria:AccademiciL'Unità olandesi(quotidiano)]]
[[Categoria:OrientalistiFilosofi olandesiatei]]
[[Categoria:KöniglichProfessori Niederländischenall'Università Akademiedegli derStudi Wissenschaftendi Pavia]]
[[Categoria:Professori all'Università degli Studi di Milano]]
[[Categoria:Professori all'Università degli Studi di Cagliari]]
[[Categoria:Accademici italiani del XX secolo]]
[[Categoria:Filosofi della scienza]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Torino]]