Collegio universitario don Nicola Mazza e Ludovico Geymonat: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{F|università d'Italia|maggio 2012}}{{Università
| nomeNome = Ludovico
|Cognome = Geymonat
| logo = Stemma Collegio universitario Don Nicola Mazza.png
|Sesso = M
| immagine = Sede storica del Collegio Don Nicola Mazza.jpg
|LuogoNascita = Torino
| nazione = Italia
|GiornoMeseNascita = 11 maggio
| città = Padova
|AnnoNascita = 1908
| città2 = Verona, Roma
|LuogoMorte = Rho
| soprannome = Collegiomazza
|GiornoMeseMorte = 29 novembre
| motto = Humilitas - Utraque Unum
|AnnoMorte = 1991
| tipo = Ente di Alta Qualificazione Culturale
|Epoca = 1900
| facoltà = Ospita studenti iscritti a qualsiasi Corso di Laurea
|Attività = filosofo
| presidente = Prof. Nicola Mori
|Attività2 = matematico
| colori = blu e bianco
|AttivitàAltre = , [[epistemologia|epistemologo]] e [[accademico]]
| affiliazioni = CUMM
|Nazionalità = italiano
EUCA
|PostNazionalità = , uno tra più importanti del Novecento
| sito = http://www.collegiomazza.it/
|Immagine = Geymonat.jpg
}}
Il '''Collegio universitario don Nicola Mazza''', detto ''Collegiomazza'', è un [[Collegio universitario di merito]] con sede a [[Padova]].
Esso è inserito fra le quattordici istituzioni universitarie riconosciute come "Ente di alta qualificazione culturale" dal [[Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca|Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca]]<ref>{{Cita web|url=http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/universita/collegi-alloggi-e-residenze/Padova|titolo=Padova - Miur|sito=hubmiur.pubblica.istruzione.it|accesso=2016-11-08}}</ref> ed aderisce alla Conferenza dei Collegi Universitari di Merito<ref>{{Cita web|url=http://www.collegiuniversitari.it/it/cerca-il-tuo-collegio/padova.aspx|titolo=Padova - collegiuniversitari.it|sito=www.collegiuniversitari.it|accesso=8 novembre 2016}}</ref>.
 
== Biografia ==
Il palazzo cinquecentesco sede del collegio, situato nel centro storico di Padova, ospita circa 200 studentesse e studenti tra gli iscritti all'[[Università degli Studi di Padova|ateneo patavino]], selezionati sulla base di un concorso per titoli ed esami<ref name=":0" />.
Nacque a Torino da Giovanni Battista, un geometra liberale e [[antifascismo|antifascista]] di [[chiesa evangelica valdese|origini valdesi]], e da Teresa Scarfiotti, una donna cattolica molto devota. Frequentò la scuola privata del ''Divin Cuore'' e poi l'''Istituto Sociale'', un liceo classico torinese gestito dai [[compagnia di Gesù|gesuiti]], dal quale fu espulso l'ultimo anno di corso a causa di un tema su [[Giovanna d'Arco]] non in linea con l'[[chiesa cattolica|ortodossia cattolica]] e così conseguì la maturità nel [[Liceo classico Cavour]] nel [[1926]].
 
Si laureò all'[[Università degli Studi di Torino|Università di Torino]] in filosofia nel [[1930]] con la tesi ''Il problema della conoscenza nel positivismo'', discussa con il professor [[Annibale Pastore]], e in [[matematica]] nel [[1932]], discutendo con [[Guido Fubini]] la tesi ''Sul teorema di Picard per le funzioni trascendenti intere''. La sua scelta di unire, nella sua ricerca, filosofia e scienza, tenute separate in Italia dall'imperante cultura idealistica del tempo, quella [[Giovanni Gentile|gentiliana]] che, con la sua riforma della scuola, aveva privilegiato la cultura umanistica, e quella [[Benedetto Croce|crociana]], con la sua concezione svalutativa della scienza, creatrice, ad avviso del filosofo abruzzese, di [[pseudoconcetto|pseudoconcetti]], {{senza fonte|mostra l'apertura europea delle prospettive di ricerca intravista allora da Geymonat e la sua estraneità al provincialismo culturale italiano.
==Storia==
}}
Ricorda il Portenari che "l'ordine degli hospitalarij di S. Antonio di Vienna" fondarono "in contrada della Savonarola l'hospitale di S. Antonio da Vienna, edificandovi anco un monastero e una chiesa ad honore dell'istesso santo". Era forse il principio del [[XIII secolo]]. In seguito la chiesa e il monastero passarono ai Canonici Lateranensi che restaurarono nel [[1570]] l'intero complesso, erigendo il [[porticato]] che si affaccia sulla via. Con la soppressione dei conventini del [[1769]] i vari edifici furono adattati a collegio destinato agli studenti disagiati dello [[Università degli Studi di Padova|Studio]]. Il "Collegio San Marco" fu chiuso con l'arrivo delle truppe francesi nel [[1797]] che lo ridussero a caserma. Nel 1839 il sacerdote veronese don [[Nicola Mazza]], nella sopraggiunta assenza di un'istituzione attiva a tal scopo, promuove a Padova un'iniziativa per aiutare i giovani dotati di qualità morali e intellettuali ma privi di mezzi economici ad accedere e ad affrontare gli studi universitari. In seguito, le vicende politiche legate all'unità d'Italia interrompono quest'esperienza.
{{senza fonte|Un rifiuto che egli estese anche alla politica del regime allora dominante:}} Assistente di analisi algebrica nell'Università di Torino ma avversario del [[fascismo]], rifiutò l'iscrizione al [[partito Nazionale Fascista|partito fascista]] - cioè di prendere la cosiddetta ''tessera del pane'' - vedendosi così preclusa la possibilità di una carriera accademica o di insegnamento statale. Si avvicinò altresì al filosofo piemontese [[Piero Martinetti]], non tanto per comunanza di prospettive filosofiche quanto per averlo riconosciuto un esempio di impegno civile e morale, essendo stato il Martinetti tra i pochissimi professori universitari a rifiutare il [[giuramento di fedeltà al fascismo|giuramento di fedeltà al Fascismo]]. Nel [[1934]] andò in [[Austria]] per approfondire la filosofia neo-positivista del [[Circolo di Vienna]] diretto da [[Moritz Schlick]], lo stesso anno in cui pubblicava ''La nuova filosofia della natura in Germania'': a quell'esperienza seguì lo scritto del 1935 ''Nuovi indirizzi della filosofia austriaca''.
 
Nel [[1938]] sposò Virginia Lavagna, dalla quale ebbe cinque figli (tra cui [[Mario Geymonat]], filologo e studioso di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], e Giuseppe Geymonat, matematico<ref>Cfr. [https://gw.geneanet.org/annaita?lang=en&n=geymonat&oc=0&p=giuseppe]</ref>), e dal [[1940]], iscritto clandestinamente al [[Partito Comunista Italiano|Partito comunista]], si guadagnò da vivere insegnando matematica nella scuola privata «Giacomo Leopardi» di Torino, dove [[Cesare Pavese]] insegnava italiano. Nel periodo della [[seconda guerra mondiale]], con il nome di battaglia ''Luca'' fu [[partigiano]] in [[Piemonte]] nella 105ª Brigata ''Carlo Pisacane'' e, dopo la Liberazione, assessore comunista al Comune di Torino dal [[1946]] al [[1949]] quando, vinto il concorso a cattedra, Geymonat fu nominato professore straordinario di [[filosofia teoretica]] all'[[Università degli Studi di Cagliari|Università di Cagliari]]. Dal [[1952]] al [[1956]] fu ordinario di [[storia della filosofia occidentale|storia della filosofia]] all'[[Università di Pavia]], successivamente dal [[1956]] al [[1978]] tenne all'[[Università degli Studi di Milano|Università di Milano]] la prima cattedra di [[filosofia della scienza]] istituita in Italia. Partecipò alla fondazione del [[Centro di studi metodologici di Torino]]. Nel [[1963]] iniziò a dirigere la collezione di classici della scienza della casa editrice [[UTET|Utet]] di [[Torino]]. Negli stessi anni fu direttore del [[redazione#Comitato di redazione|comitato di redazione]] dell<nowiki>'</nowiki>''[[Enciclopedia della scienza e della tecnica]]''<ref name="Festschrift, 19">Emanuele Vinassa de Regny, «''Corrado Mangione: breve storia di una lunga amicizia''», in: Edoardo Ballo, Miriam Franchella (a cura di), ''Logic and philosophy in Italy: some trends and perspectives. [[Festschrift|Essays in Honor]] of Corrado Mangione on his 75th Birthday'', Polimetrica s.a.s., 2006 ISBN 9788876990274 (p. 19)</ref>. Morì nel 1991: è sepolto a [[Barge]], in [[provincia di Cuneo]].
Nel 1948 il Mons. Giuseppe Tosi (1918-1975) riprende l'esperienza del sacerdote veronese a Padova, scegliendo però di inserirsi anche nel solco della tradizione costituita dal "Collegio San Marco" occupandone e restaurandone radicalmente gli spazi ed in particolare valorizzando la chiesa di [[Chiesa di Sant'Antonio di Vienna|Sant'Antonio Abate]] che è oggi officiata come cappella del collegio. Nasce così il Collegio Universitario Don Nicola Mazza. Con D.P.R. 1308 del 26 ottobre 1954 il Collegio viene eretto a Ente Morale di Cultura e Assistenza ai sensi dell'articolo 191 del T. U. delle leggi sull'istruzione superiore. Fa parte dei Collegi legalmente riconosciuti posti sotto la vigilanza del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
 
==Il pensiero==
Nel 1966, in concomitanza con lo sviluppo delle prime attività di quella che diventerà l'[[Università degli Studi di Verona]], viene aperta in Verona una sede staccata del Collegio; solo nel 1989 sarà la volta di Roma.
Geymonat ebbe uno stile di pensiero [[razionalismo|razionalista]] [[ateo]]. La sua opera può essere inquadrata nel filone del [[positivismo logico|neopositivismo]] (ebbe diversi contatti con il [[Circolo di Vienna]]), da lui rielaborato nell'ottica della tradizione [[marxismo|marxista]].
 
Nell'evoluzione del suo pensiero si possono tracciare due fasi: nella prima egli approfondisce temi tipici del [[positivismo logico|neopositivismo]], mentre nella seconda si sforza di analizzare la [[realtà]] oggettiva ed a questo scopo utilizza concetti caratteristici del [[materialismo dialettico]].
== Sedi ==
Il Collegio Don Nicola Mazza in Padova è oggi organizzato nelle residenze "Giuseppe Tosi" (maschile) ed "Isabella Scopoli" (femminile), la prima delle quali è sede legale e storica del Collegio. Sorgono rispettivamente in Via dei Savonarola ed in Via Canal, entrambe situate all'interno delle mura di Padova nella borgata storica dei Savonarola.
 
Interpretò la concezione della matematica di [[Galileo Galilei]] come strumento d'interpretazione della realtà.
Costituiscono la sede staccata del collegio a Verona le residenze "San Carlo" (Maschile) e "Campofiore" (Femminile), a Roma si trova la residenza "Giuseppe Tovini" che in seguito ad un accordo con l'Università [[Libera Università Internazionale degli Studi Sociali "Guido Carli"|LUISS]] accoglie solo gli studenti iscritti a tale ateneo.
{{senza fonte|Rimarchevole pure il suo lavoro di alta [[divulgazione scientifica|divulgazione del pensiero scientifico]]. Il suo manuale di storia della filosofia per i licei fu adottato in modo diffuso.}}
Approfondisce alcuni temi teorici come quello della ''causalità'', della ''probabilità'', del ''continuo'', dell'''intuizione'', centrali nell'[[epistemologia]].
Politicamente fu vicino inizialmente al [[Partito Comunista Italiano]], da cui si allontanò poi per aderire a [[Democrazia Proletaria]] e successivamente ai movimenti che diedero vita al [[Partito della Rifondazione Comunista]]. Nel corso di questo viaggio politico ha partecipato, l'11 febbraio 1987, alla Fondazione, a Roma, dell'Associazione Culturale Marxista e collabora nella rivista ''Marxismo Oggi'' (editore Teti)<ref>Vedi «Appendice - L'Associazone Culturale Marxista», in Attualità del Marxismo, p.42.</ref>.
 
Come matematico egli ha compiuto alcune ricerche sul teorema di [[Émile Picard|Picard]] e sul teorema di Carathéodory per le funzioni armoniche. Si occupò inoltre dei fondamenti della probabilità.
== Ammissione ==
L'ammissione al Collegio Universitario Don Nicola Mazza in Padova fa seguito ad un concorso meritocratico. Oltre ad una prova scritta, ove è prevista la produzione di un elaborato su una traccia scelta dallo studente tra quelle proposte dalla Direzione, gli studenti devono sostenere un colloquio con la Direzione ed un colloquio con una Commissione di docenti universitari dell'area accademica scelta dallo studente, che valutano il curriculum scolastico ed il voto di maturità, ma anche attitudini e motivazioni allo studio. Infine è prevista una prova atta alla valutazione delle competenze del candidato relative alla lingua inglese.
 
Fu un costante promotore e divulgatore delle iniziative correlate alla filosofia della scienza, anche per quello che riguarda le ''scienze applicate''.<ref>Vedi ad esempio la prefazione alle [[s:Storia delle scienze agrarie/I/Prefazione|Storia delle scienze agrarie]], ora riedito da [[Museo Galileo]] in coedizione con la Fondazione Nuova Terra Antica ISBN 9788896459096</ref>
L'ammissione alla sede staccata di Verona prevede solo i colloqui, mentre l'ammissione alla Residenza di Roma è regolamentata da un bando di concorso emesso dall’Università [[Libera Università Internazionale degli Studi Sociali "Guido Carli"|LUISS]]<ref name=":0">{{Cita news|url=http://www.collegiomazza.it/accoglienza/bando-di-concorso/|titolo=Bando di Concorso 2016 - Test Ammissione Collegio Mazza|pubblicazione=Collegio Universitario D. Nicola Mazza|accesso=8 novembre 2016}}</ref>.
 
=== ConfermaIl del Postoneoilluminismo ===
Nell'opera ''Saggi di filosofia neorazionalistica'' del [[1953]], Geymonat spiegò che un'indagine efficace della realtà, poteva essere svolta solamente tramite lo strumento della [[ragione]] non dogmatica. Per fare questo l'autore propose di scarnificare la razionalità di ogni verità e da ogni sistema di riferimento assoluti.
La conferma come studente interno per gli anni accademici successivi al primo è oggetto di valutazione sulla base di una revisione della situazione accademica, della qualità del percorso formativo personale e della partecipazione alle attività interne del collegio. Essa si tiene due volte l'anno e viene svolta da una commissione composta da docenti universitari dell'area accademica di pertinenza che forniscono alla direzione una valutazione dello studente<ref name=":0" />.
Il neoilluminismo, capeggiato da [[Nicola Abbagnano]] e coinvolgente numerosi altri intellettuali italiani, rappresentò per Geymonat il nuovo corso del razionalismo, che avrebbe dovuto accogliere i metodi e i risultati delle ultime ricerche scientifiche, perseguendo un duplice obiettivo: da un lato l'umanizzazione della scienza e una concretizzazione della filosofia, dall'altro l'utilizzo di un'impostazione [[storicismo|storicistica]] al posto di quella [[metafisica]], dove per storicistica Geymonat intese l'analisi, priva di pregiudizi e di preconcetti della storia e della struttura dei modelli scientifici.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.filosofiaedintorni.net/geymonat_file Filosofia e dintorni] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
=== Lo scontro con Popper ===
Essa è comunque vincolata al conseguimento, entro agosto, di almeno i 2/3 dei crediti previsti dalla facoltà per il primo anno di corso; per gli anni successivi al primo lo studente dovrà aver completato tutti i crediti relativi all’anno precedente e, sempre entro agosto, i 2/3 dell’anno in corso. Entro il 3° anno lo studente dovrà inoltre conseguire un certificato di lingua straniera di livello superiore al livello verificato al momento dell’ammissione al Collegio<ref>{{Cita news|url=http://www.collegiomazza.it/informazioni-per-le-famiglie/faq/|titolo=Faq ~ Collegio Universitario D. Nicola Mazza|pubblicazione=Collegio Universitario D. Nicola Mazza|accesso=8 novembre 2016}}</ref>.
[[Immagine:Karl Popper2.jpg|thumb|upright=0.6|il filosofo austriaco Karl Popper]]
Pur condividendo inizialmente l'anti-idealismo di [[Karl Popper]], Geymonat sostenne nel 1983 sulla sulla rivista [[sovietica]] ''Voprosy Filosofii'' che vi era la «più manifesta e totale incompatibilità» tra il proprio marxismo e l'epistemologia popperiana. Alle sue accuse di essere «il filosofo ufficiale dell'[[anticomunismo]]», reo di difendere i [[liberalismo|regimi liberali]], Popper gli rispose:<ref name=filosofico>{{cita web|http://www.filosofico.net/geymonat.htm|Geymonat}}</ref>
{{citazione|I nostri intellettuali [...] dicono ai giovani che vivono in un inferno, mentre di fatto questo mondo non è stato, fin da Babilonia, mai così vicino al paradiso come lo è ora il mondo occidentale. Per contrasto, in [[Unione Sovietica]], si dice alla gente che vivono in paradiso, e tanti lo credono e sono moderatamente contenti; è questo, credo, l'unico aspetto per il quale la società sovietica è migliore della nostra.|[[Karl Popper]], da un messaggio inviato al convegno in onore di Geymonat a Milano del giugno 1985<ref name=filosofico/><ref>Karl Popper, ''Intellettuali non fate ideologia. L'Occidente non è quest'inferno'', a cura di [[Dario Antiseri]], articolo su «Il Mattino di Padova», 22 giugno 1985.</ref>}}
In ogni caso si deve a Geymonat l'introduzione in Italia delle opere dei critici di Popper, come [[Thomas Kuhn]].
 
==Allievi famosi==
== Studenti, attività Sportive e proposta Culturale ==
Tra i suoi molti allievi figurano personaggi di fama:
Agli studenti del Collegio padovano è garantita una serie di servizi gratuiti o comunque agevolati (fotocopie e stampe, accesso alla biblioteca e all'emeroteca, accesso ad [[Internet]] nelle residenze). Il collegio ospita inoltre un gran numero di iniziative di diverso genere, dalle conferenze ai corsi di lingue, dagli incontri di approfondimento su tematiche di attualità ai concerti. Il Collegio organizza il "Mese della cultura", una rassegna di conferenze che verte su un tema specifico scelto di anno in anno declinato in più ambiti di ricerca<ref>{{Cita news|url=http://www.collegiomazza.it/accoglienza/collegio-da-vivere/commissione-cultura/|titolo=Commissione cultura ~ Collegio Universitario D. Nicola Mazza|pubblicazione=Collegio Universitario D. Nicola Mazza|accesso=8 novembre 2016}}</ref>, propone un cineforum settimanale di cinema d'Essai<ref>{{Cita news|url=http://www.collegiomazza.it/accoglienza/collegio-da-vivere/commissione-cinema/|titolo=Commissione Cinemazza ~ Collegio Universitario D. Nicola Mazza|pubblicazione=Collegio Universitario D. Nicola Mazza|accesso=8 novembre 2016}}</ref> ed alcuni corsi interni<ref>{{Cita news|url=http://www.collegiomazza.it/cultura-e-formazione/corsi/|titolo=Corsi ~ Collegio Universitario D. Nicola Mazza|pubblicazione=Collegio Universitario D. Nicola Mazza|accesso=8 novembre 2016}}</ref>. In particolare il collegio sviluppa le attività che seguono:
*[[Evandro Agazzi]]
*[[Enrico Bellone]]
*[[Mario Capanna]]
*[[Giulio Giorello]]
*[[Niccolò Guicciardini Corsi Salviati]]
*[[Corrado Mangione]]
*[[Fabio Minazzi]]
*[[Mario Quaranta]]
*[[Franco Sirio]]
*[[Silvano Tagliagambe]]
*[[Salvatore Veca]]
*[[Mario Vegetti]]
 
==== AttivitàOpere Musicale ====
* {{Cita libro|titolo=Il problema della conoscenza nel positivismo. Saggio critico.|anno=1931|editore=Bocca|città=Torino|pp=231}}
[[File:Nova Symphonia Patavina in concerto.jpg|miniatura|L'orchestra sinfonica "Nova Symphonia Patavina" in concerto presso la chiesa di Sant'Antonio Abate, Cappella del Collegio.|270x270px]]
* {{Cita libro|titolo=La nuova filosofia della natura in Germania|anno=1934|editore=Bocca|città=Torino|pp=111}}
Declinata principalmente nelle seguenti iniziative:
* {{Cita libro|titolo=Studi per un nuovo razionalismo|anno=1945|editore=Chiantore|città=Torino|pp=353}}
* una qualificata azione di promozione della musica presso gli studenti tramite il ''Coro Universitario del Collegio Don Mazza.''
* {{Cita libro|titolo=Saggi di filosofia neorazionalistica|anno=1953|editore=Einaudi|città=Torino|pp=176}}
* L'organizzazione di serate musicali di alto livello quali ''i'' ''musici mazziani''.
* {{Cita libro|titolo=Galileo Galilei|edizione=Collana Piccola Biblioteca Scientifica n.78|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1957}}
* un'intensa attività legata all'associazione filarmonica ''Nova symphonia patavina'' che ha sede presso il Collegio. Essa, nata e sviluppatasi tra le mura del Don Mazza nel 2011 e mantenendo con quest'ultimo dei legami di salda collaborazione, contribuisce alla sua offerta musicale attraverso le attività dell'Orchestra Sinfonica, l'organizzazione di concerti e masterclass all'interno del collegio universitario.<ref>{{Cita web|url=http://www.novasymphoniapatavina.it/it/la-filarmonica/|titolo=L’Orchestra sinfonica {{!}} Orchestra Filarmonica "Nova Symphonia Patavina"|sito=www.novasymphoniapatavina.it|accesso=8 novembre 2016}}</ref>
* ''Filosofia e filosofia della scienza'', Feltrinelli, Milano, 1960. ISBN 8807850540
E' inoltre offerta agli studenti interni la possibilità di accedere a titolo gratuito ad una sala dotata di pianoforte e di una ampissima collezione musicale e ad una sala prove generalmente destinata alla musica leggera.
* ''Filosofia e pedagogia nella storia della civiltà'', con Renato Tisato, Garzanti, Milano, 1965, 3 voll. ISBN 8811043204
* ''Storia del pensiero filosofico e scientifico'', Garzanti, Milano, 1970-72, 6 voll.
* ''Attualità del materialismo dialettico'', con Enrico Bellone, Giulio Giorello e Silvano Tagliagambe, Editori Riuniti, Roma, 1974. ISBN 8835906261
* ''Scienza e realismo'', Feltrinelli, Milano, 1977. ISBN 8807650177
* ''Paradossi e rivoluzioni. Intervista su scienza e politica'', a cura di Giulio Giorello e Marco Mondadori, Il Saggiatore, Milano 1979.
* ''Filosofia della probabilità'', con Domenico Costantini, Feltrinelli, Milano 1982. ISBN 8807650231,
* ''Riflessioni critiche su Kuhn e Popper'', Dedalo, Bari 1983. ISBN 8822038010
* ''Lineamenti di filosofia della scienza'', Mondadori, Milano 1985. (Nuova edizione con una postfazione e un aggiornamento della bibliografia di [[Fabio Minazzi]], Utet, Torino 2006. ISBN 8804269715)
* ''Le ragioni della scienza'', con Giorello e Minazzi, Laterza, Roma-Bari 1986. ISBN 8842027677,
* ''La libertà'', Rusconi, Milano 1988. ISBN 8818010360
* ''La società come milizia'', a cura di Fabio Minazzi, Marcos y Marcos 1989. ISBN 8871680022 (Nuova edizione a cura di Fabio Minazzi, La Città del Sole, Napoli 2008)
* ''I sentimenti'', Rusconi, Milano, 1989 ISBN 8818010557
* ''Filosofia, scienza e verità'', con [[Evandro Agazzi]] e Fabio Minazzi, Rusconi, Milano, 1989. ISBN 8818010573,
* ''La Vienna dei paradossi. Controversie filosofiche e scientifiche nel Wiener Kreis'', a cura di Mario Quaranta, Il poligrafo, Padova, 1991. ISBN 8871150171
* ''Dialoghi sulla pace e la libertà'', con Fabio Minazzi, Cuen, Napoli, 1992.
* ''La ragione'', con Fabio Minazzi e [[Carlo Sini]], Piemme, Casale Monferrato, 1994.
* ''Attualità del Marxismo. Conferenza tenuta ad Ancona il 16 Marzo 1987''. Presentazione di [[Ruggiero Giacomini]], Quaderni di Città Futura, Ancona, 2002.
* ''Storia e filosofia dell'analisi infinitesimale'', Bollati Boringhieri, Torino, 2008. ISBN 9788833919478
 
== Onorificenze ==
==== Attività Sportiva ====
{{Onorificenze
[[File:Squadra di calcetto.jpg|miniatura|323x323px|Squadra di calcetto del Collegio Universitario Don Nicola Mazza.]]
|immagine=BenemeritiCultura1.png
Sostenuta dal collegio padovano, ma affidata all'iniziativa degli studenti, trova spazio durante l'anno accademico anche una ampia proposta sportiva. All'interno di essa le attività di maggiore importanza sono:
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte
* I tornei interni di calcetto misto e maschile ed i tornei di pallavolo, pallacanestro e di tennistavolo.
|collegamento_onorificenza=Benemeriti della cultura e dell'arte
* La ''Stramazza'', breve corsa podistica organizzata dagli studenti del collegio per le vie della borgata Savonarola.
|motivazione=
* Alcuni corsi di avviamento sportivo per le discipline meno praticate.
|luogo=9 giugno [[1976]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=7550 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
* Le uscite semestrali organizzate per sport quali sci, rafting, pattinaggio sul ghiaccio.
}}
Gli studenti vengono inoltre incentivati a partecipare, portando lo stemma del collegio, ai tornei o alle competizioni organizzate dal CUS di Padova o da altre realtà. Gli interni oltre a poter accedere gratuitamente alle due palestre in dotazione al collegio, godono di particolari vantaggi economici nell'accesso ad alcune strutture sportive convenzionate che si trovano nei pressi del collegio<ref>{{Cita news|url=http://www.collegiomazza.it/accoglienza/collegio-da-vivere/commissione-sport/|titolo=Commissione sportiva ~ Collegio Universitario D. Nicola Mazza|pubblicazione=Collegio Universitario D. Nicola Mazza|accesso=8 novembre 2016}}</ref>.
{{Onorificenze
|immagine=Commendatore OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica Italiana
|motivazione=Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri
|luogo=27 dicembre [[1983]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=281781 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
 
== Organi di governoNote ==
<references/>
Il Collegio è guidato da un consiglio di amministrazione a durata triennale. Esso è composto a titolo di consiglieri dal Direttore generale del Collegio, da un delegato del [[Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca|MIUR]], un delegato del Rettore dell'[[Università degli Studi di Padova|università di Padova]] ed un delegato dell'[[Diocesi di Padova|Ordinario diocesano di Padova]] affiancati da due rappresentanti degli studenti di cui solo uno è dotato di diritto di voto. Esso è guidato da un Presidente designato dal Superiore generale della [[Pia Società di Don Nicola Mazza]] e da un Segretario Generale eletto dal consiglio stesso.
 
== Bibliografia su Geymonat ==
Per quanto riguarda le diverse sedi, il collegio in Padova è retto da un Direttore ed un Vicedirettore affiancati dall'assemblea degli studenti guidata da un consiglio eletto. Ognuna delle sedi staccate è guidata da un Direttore proprio. Le direzioni delle diverse sedi vengono coordinate dal già nominato Direttore Generale.<ref>{{Cita news|url=http://www.collegiomazza.it/informazioni-per-le-famiglie/organizzazione-e-personale/|titolo=Organizzazione e personale ~ Collegio Universitario D. Nicola Mazza|pubblicazione=Collegio Universitario D. Nicola Mazza|accesso=8 novembre 2016}}</ref>
* Mario Quaranta (a cura di), ''Ludovico Geymonat filosofo della contraddizione'', Sapere, Padova, 1980
* Corrado Mangione (a cura di), ''Scienza e filosofia. Saggi in onore di Ludovico Geymonat'', Garzanti, Milano 1985
* Mirella Pasini, Daniele Rolando (a cura di), ''Il neoilluminismo italiano. Cronache di filosofia (1953-1962)'', Il Saggiatore, Milano 1991
* Fabio Minazzi, ''Scienza e filosofia in Italia negli anni Trenta: il contributo di [[Enrico Persico]], [[Nicola Abbagnano]] e Ludovico Geymonat'', in F. Minazzi (a cura di), ''Il cono d'ombra. La crisi della cultura agli inizi del '900'', Marcos y Marcos, Milano 1991, pp.&nbsp;117–184
* [[Norberto Bobbio]], ''Ricordo di Ludovico Geymonat'', "Rivista di Filosofia", LXXXIV, 1, 1993
* Silvio Paolini Merlo, ''Consuntivo storico e filosofico sul "Centro di Studi Metodologici" di Torino (1940-1979)'', Pantograf (Cnr), Genova 1998
* Fabio Minazzi, ''La passione della ragione. Studi sul pensiero di Ludovico Geymonat'', Thélema Edizioni-Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana, Milano-Mendrisio 2001
* Mario Quaranta, ''Ludovico Geymonat. Una ragione inquieta'', Seam, Formello 2001
* Fabio Minazzi (a cura di), ''Filosofia, scienza e vita civile nel pensiero di Ludovico Geymonat'', La Città del Sole, Napoli 2003
* Fabio Minazzi, ''Contestare e creare. La lezione epistemologico-civile di Ludovico Geymonat'', La Città del Sole, Napoli 2004
* Silvio Paolini Merlo, ''Nuove prospettive sul "Centro di Studi Metodologici" di Torino'', in «Bollettino della Società Filosofica Italiana», n. 182, maggio/agosto 2004
* Bruno Maiorca (a cura di), ''Ludovico Geymonat. Scritti sardi. Saggi, articoli e interviste'', CUEC, Cagliari, 2008
* Fabio Minazzi (a cura di), ''Ludovico Geymonat, un Maestro del Novecento. Il filosofo, il partigiano e il docente'', Edizioni Unicopli, Milano 2009
* [[Pietro Rossi (filosofo)|Pietro Rossi]], ''Avventure e disavventure della filosofia. Saggi sul pensiero italiano del Novecento'', il Mulino, Bologna, 2009
* Fabio Minazzi, ''Ludovico Geymonat epistemologo'', [[Mimesis Edizioni]], Milano 2010
 
== BibliografiaVoci correlate ==
*[[Positivismo logico]]
* AA.VV., ''Padova. Basiliche e chiese'', Neri Pozza Editore
*[[Circolo di Vienna]]
* P. del Negro, ''I collegi per studenti dell'Università di Padova. Una storia plurisecolare,'' Signum Padova Editrice
*[[Scuola di Milano]]
 
== NoteAltri progetti ==
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<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
==Voci correlate==
* Girolamo De Liguori, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/ludovico-geymonat_(Dizionario-Biografico)/ GEYMONAT, Ludovico]» in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume 53, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
*[[Chiesa di Sant'Antonio di Vienna (Padova)]]
* Massimo Mugnai, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/scienza-e-filosofia-geymonat-e-preti_(Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Filosofia)/ Scienza e filosofia: Geymonat e Preti]» in ''Il contributo italiano alla storia del Pensiero – Filosofia'', Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.
* [https://web.archive.org/web/20061215091623/http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/geymonat.htm Articoli della stampa italiana su L. Geymonat], dal [[SWIF|Sito Web Italiano per la Filosofia]]
* {{cita web|http://www.kelebekler.com/occ/geymonat01.htm|L'eredità intellettuale di Ludovico Geymonat (C.Preve)}}
* {{cita web | 1 = http://www.prc-pinerolo.it | 2 = Partito della Rifondazione Comunista - Circolo del Pinerolese Ludovico Geymonat | accesso = 9 giugno 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090429180327/http://www.prc-pinerolo.it/ | dataarchivio = 29 aprile 2009 | urlmorto = sì }}
 
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* {{cita web|http://www.collegiomazza.it|Sito del collegio}}
* {{cita web|http://www.collegiuniversitari.it/it/index.aspx|Conferenza dei collegi universitari di merito legalmente riconosciuti (CCUMLR)}}
* ''[http://www.novasymphoniapatavina.it/it/ Nova Symphonia Patavina], L'associazione filarmonica che ha sede presso il collegio.''
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