Televisione e Hans Makart: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{nota disambigua|l'altro significato di "televisione"|Emittente televisiva}}
|Nome = Hans
{{nota disambigua||TV (disambigua)|TV}}
|Cognome = Makart
{{nota disambigua|il film del 1931|Televisione (film)}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Salisburgo
|GiornoMeseNascita = 28 maggio
|AnnoNascita = 1840
|LuogoMorte = Vienna
|GiornoMeseMorte = 3 ottobre
|AnnoMorte = 1884
|Epoca = 1800
|Attività = pittore
|Nazionalità = austriaco
|PostNazionalità = che frequentava la corte dell'imperatore [[Francesco Giuseppe]] e della famosa [[Elisabetta di Baviera|Sissi]]
}}
 
[[File:Makart, Hans - Selection of six paintings.jpg|thumb|]]
La '''televisione''' (parola entrata in uso in Italia nel [[1931]] su modello dell'inglese ''television'', coniata dal prefisso [[lingua greca|greco]] ''tele'', "a distanza", e dal [[lingua latina|latino]] ''video'', "vedo"<ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/T/televisione.shtml Televisione: Definizione e significato di Televisione – Dizionario italiano – Corriere.it]</ref><ref>Il termine "televisione" venne stabilito il 10 marzo [[1947]] durante la [[Storia della televisione|conferenza mondiale delle radiocomunicazioni]] di [[Atlantic City]] dai delegati di 60 nazioni che, altresì, stabilirono di adottare come abbreviazione la sigla "TV"</ref>), abbreviato '''TV''', è un servizio di diffusione corrente di contenuti [[audio]]-[[video]], tipicamente sotto forma di [[programma televisivo|programmi televisivi]] diffusi da [[emittente televisiva|emittenti televisive]], fruibili in [[Diretta televisiva|diretta]], in [[differita]] o con un breve ritardo, a utenti situati in aree geografiche servite da apposite [[reti di telecomunicazione]] ([[telediffusione]]) e dotati di specifici apparecchi elettronici detti [[televisore|televisori]], o di altri impianti di [[telecomunicazioni]] per la ricezione del [[segnale (fisica)|segnale]].
== Biografia ==
Riceve la sua formazione in pittura presso l'Accademia di Vienna. Ma il suo stile pittorico si concretizza tra il 1861 e il 1865 sotto la guida di [[Karl Theodor von Piloty]] a Monaco. La sua arte si configura nella pittura storica e il suo dipinto Romeo e Giulietta è acquistato dall'imperatore austriaco per il Museo di Vienna. Con questa opera Makart conquista la corte dell'imperatore [[Francesco Giuseppe]] e della sua consorte Elisabetta, diventando abbastanza famoso nei salotti di Vienna.
I suoi quadri, spesso di grandi dimensioni, raffigurano soprattutto soggetti mitologici, storici e allegorici, trattati in modo lirico, esuberante, quasi epico. Makart divenne il leader riconosciuto della vita artistica di Vienna, operando non solo come pittore ma anche come disegner, decoratore e costumista dando vita allo “stile Makart” che ha caratterizzato quell'epoca viennese.
Il grande [[Gustav Klimt]], prima che fosse consolidata la sua personale impronta artistica, fu considerato il miglior continuatore dell'opera di Makart.
La fama di Makart regredisce rapidamente dopo la sua morte, anche a causa del deterioramento delle sue opere dovuto ai materiali usati per dipingere. Gli azzurri si sono trasformati in verde, il bitume ha rovinato il ricco bagliore dei colori, la vernice usata in modo troppo pesante ha addirittura sbriciolato alcune opere.
 
==Altri progetti==
Da un punto di vista [[Sociologia|sociologico]] la televisione è uno dei [[Mass media|mezzi di comunicazione di massa]] tra i più diffusi, utilizzati e apprezzati al mondo e naturalmente anche tra i più discussi. Dal punto di vista del pubblico, la semplicità d'uso e l'attuale basso costo l'hanno portata ad affiancare sempre più efficacemente la [[stampa]] e la [[Radio (mass media)|radio]] come fonte di informazione e soprattutto di svago grazie agli innumerevoli [[spettacoli]].
{{interprogetto}}
 
[[File:Tele.JPG|thumb|Il primo televisore italiano (da un numero de ''L'illustrazione italiana'' del 1936)]]
[[File:1950's television.jpg|thumb|Televisore dei primi anni cinquanta]]
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia della televisione}}
 
L'evoluzione della televisione broadcaster ha seguito tre fasi principali:
 
* ''fase della scarsità'': è un periodo che va dagli anni quaranta ai settanta, le frequenze sono scarse così come i canali;
* ''fase intermedia'': è un periodo che va dagli anni settanta fino a metà degli anni novanta, le frequenze e i canali aumentano e le tipologie di fruizione cambiano, infatti, si sviluppa la televisione satellitare e terrestre;
* ''fase dell'abbondanza'': è un periodo che va da metà degli anni novanta in poi, le frequenze aumentano, il numero di canali diventa illimitato e l'offerta diventa personalizzabile.
 
== Tecnologie televisive ==
=== Televisione analogica e digitale ===
Da un punto di vista tecnico la televisione è un'[[informazione]] [[elettronica]] e l'informazione elettronica può essere rappresentata in due forme diverse: [[analogico|analogica]] o [[Digitale (informatica)|digitale]]. In base al tipo di rappresentazione utilizzata per l'informazione elettronica la televisione si distingue in ''[[televisione analogica]]'' se la rappresentazione è analogica e in ''[[televisione digitale]]'' se la rappresentazione è digitale. In realtà nella televisione analogica solo la [[video|componente visiva]], le immagini in movimento, è sempre rappresentata in forma analogica, le altre componenti, come ad esempio il suono, possono anche essere rappresentate in forma digitale. Nella televisione digitale invece ogni componente informativa (immagini, suono, servizi interattivi) è sempre in forma digitale. In Italia l'unica componente informativa della televisione analogica attualmente rappresentata in forma digitale è il [[teletext]].
 
Sia la rappresentazione analogica dell'informazione elettronica televisiva che quella digitale sono usate per la televisione terrestre, per la televisione via cavo e per la televisione satellitare. In modo ancora più particolareggiato la televisione viene quindi distinta in ''[[televisione analogica terrestre]]'' e ''[[televisione digitale terrestre]]'', ''[[televisione analogica via cavo]]'' e ''[[televisione digitale via cavo]]'', ''[[televisione analogica satellitare]]'' e ''[[televisione digitale satellitare]]''.
 
Da un punto di vista tecnico televisione analogica e televisione digitale significa [[standard televisivi]] diversi. Lo standard televisivo è necessario affinché il provider televisivo e l'utente televisivo possano comunicare attraverso apparecchiature televisive interoperanti. Lo standard televisivo non è altro infatti che un "linguaggio" basato su rigorose regole, le specifiche tecniche, che le apparecchiature televisive devono seguire per risultare interoperanti. Standard televisivi diversi da un punto di vista pratico per l'utente significa doversi dotare di apparecchi televisivi compatibili, per questo è buona norma limitare il più possibile la proliferazione di standard televisivi. Spesso però interessi di tipo commerciale o anche politico vanno contro tale principio.
 
Da un punto di vista prestazionale televisione digitale significa funzionalità e servizi quasi illimitati per la facilità di implementazione permessa dalla tecnologia digitale. La televisione infatti è nata come analogica ma il futuro è certamente nella tecnologia digitale per gli indubbi vantaggi che questa offre rispetto alla tecnologia analogica. Per questo è in atto un progressivo passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale. Quando il passaggio sarà completato non si parlerà più di televisione analogica terrestre e televisione digitale terrestre, o di televisione analogica satellitare e televisione digitale satellitare, ma di nuovo semplicemente di televisione terrestre, televisione satellitare e televisione via cavo, come quando la tecnologia digitale non aveva fatto ancora il suo ingresso in campo televisivo e la televisione digitale non esisteva ancora.
 
=== Televisione terrestre, via cavo e satellitare ===
La televisione viene diffusa agli utenti attraverso reti per telecomunicazioni che possono utilizzare metodi di trasmissione diversi in diversi tratti della rete. In base al metodo di trasmissione utilizzato nel tratto di rete che giunge all'utente la televisione si distingue in ''[[televisione terrestre]]'' se il metodo di trasmissione utilizza [[onde radio]] emesse da [[trasmettitore|trasmettitori]] posti sulla superficie terrestre, in ''[[televisione satellitare]]'' se il metodo di trasmissione utilizza onde radio emesse da trasmettitori posti su [[satellite per telecomunicazioni|satelliti per telecomunicazioni]], in ''[[televisione via cavo]]'' se il metodo di trasmissione utilizza un [[cavo per telecomunicazioni]] come [[mezzo trasmissivo]].
 
=== Televisione lineare ===
Si tratta del servizio televisivo tradizionale, che segue un modello nel quale un'emittente centralizzata diffonde il segnale linearmente da uno a molti, senza possibilità di intervento da parte dello spettatore. Nella televisione tradizionale o ''lineare'' è l'editore dell'emittente televisiva che sceglie quali programmi televisivi fornire agli utenti e a quale ora. Una volta effettuata tale scelta, stabilito cioè il [[Palinsesto (mass media)|palinsesto]], tutti gli utenti fruiscono dei medesimi programmi televisivi nel medesimo istante. L'utente quindi non ha la possibilità di interagire con la televisione, l'unica sua forma di interazione è la possibilità di scegliere l'emittente televisiva tra quelle disponibili.
 
Il termine ''televisione lineare'' si è diffuso dopo la nascita della televisione on-demand e di tutti gli altri servizi interattivi, in modo da poter distinguere il modello televisivo tradizionale da quello bidirezionale interattivo.
 
=== Televisione interattiva ===
Con il passare degli anni e il progredire della tecnologia, in particolare di quella digitale, iniziano ad essere disponibili i primi servizi televisivi attraverso cui l'utente interagisce con la televisione, tali servizi sono chiamati ''servizi interattivi'' (per approfondire il concetto di interattività si veda la [[Interattività|relativa voce]]). Nasce così la ''televisione interattiva'', la televisione in cui sono disponibili i servizi interattivi.
 
Oggi i moderni [[Standard televisivi#Standard televisivi per la televisione digitale|standard televisivi per la televisione digitale]], in modo particolare l'[[IPTV]], non pongono limiti alle possibilità di interazione dell'utente con la televisione, gli unici limiti sono dati dalle capacità e dalla creatività degli sviluppatori dei servizi interattivi. In particolare si sta sviluppando molto l'interattività legata all'interazione sociale, la cosiddetta [[Social tv]].
 
==== Servizi interattivi ====
I servizi interattivi sono:
* [[teletext]]: permette di fruire di contenuti testuali/semigrafici. I contenuti offerti sono i più vari: dalle notizie alla guida ai programmi televisivi, dalle informazioni di utilità sociale agli annunci economici, dall'orario dei treni alla pubblicità. Il teletext è stato (ed è) il primo servizio interattivo sviluppato per la televisione.
* [[pay per view]]: permette di fruire a pagamento di un programma televisivo, o di un gruppo di programmi televisivi, da un archivio messo a disposizione dal provider televisivo.
* [[video on demand]]: permette di fruire di un programma televisivo, da un archivio messo a disposizione dal provider televisivo, in qualsiasi momento non appena lo si richiede. Può essere abbinato alla pay per view.
* [[videogioco]].
Esistono poi molti altri servizi interattivi non identificati da una denominazione generica ma da un nome proprio attribuito dall'editore.
 
=== Televisione on demand ===
La ''televisione on demand'' è la televisione in cui è disponibile il video a richiesta, è quindi una tipologia di televisione interattiva. Nella TV on demand è l'utente che sceglie il programma televisivo da un archivio più o meno vasto messo a disposizione dell'editore, e l'orario di visione.
 
La TV on demand supera quindi due dei principali limiti della televisione tradizionale: la diffusione contemporanea a tutti gli utenti dei medesimi programmi televisivi e l'impossibilità da parte dell'utente di scegliere quale programma televisivo fruire (eccezione fatta per la possibilità di scegliere il programma televisivo di un'altra emittente televisiva). Per questo la TV on demand è da ritenersi un nuovo concetto di televisione, e più che una tipologia di televisione interattiva deve essere contrapposta alla televisione tradizionale o ''lineare''.
 
La TV on demand è una novità degli ultimi anni resa possibile dagli ingenti sviluppi avvenuti in campo tecnologico nei settori dell'elettronica e dell'informatica.
 
==== Televisione on demand in Italia ====
Per ora in Italia ad offrire la TV on demand sono le [[piattaforma televisiva|piattaforme]] [[Sky Italia|Sky]] (con Sky Selection ON DEMAND), [[TVdiFASTWEB]], [[Alice Home TV]], [[Tiscali TV]] e [[Mediaset Premium]] (con Premium ON DEMAND) in digitale terrestre oppure le piattaforme ''[[streaming]]'' via Internet su abbonamento, come [[Netflix]] e [[Infinity TV]] tra gli altri.
 
Le maggiori emittenti radiotelevisive offrono la possibilità di rivedere dal loro sito programmi, documentari e serie fiction, ad esempio tramite RaiClick e Mediaset Rivideo. Mediaset permette di rivedere anche film e telefilm.
 
Nella tipologia di ''TV on demand'' può essere classificata anche la trasmissione di contenuti audio e video su [[telefono cellulare]]. Tutti gli operatori telefonici prevedono offerte di questo tipo per la visione in diretta o in [[differita]], principalmente di telegiornali ed eventi sportivi. Ogni operatore collabora con un certo numero di case costruttrici di cellulari, le quali permettono l'accesso al portale e ai contenuti. In Italia, la TV sui cellulari è ''broadcast blocked'', ossia un cellulare permette di vedere i contenuti di un solo operatore. Diversamente dalla SIM, non c'è un periodo trascorso il quale l'operatore telefonico è obbligato dalla legge [[antitrust]] a permettere l'uso del terminale anche con altri operatori.
 
===IPTV===
Con il termine [[IPTV]] si intende il servizio televisivo fruito tramite la [[Internet|Rete Internet]] ([[Internet Protocol|protocollo IP]]), ad esempio tramite un [[personal computer]], tipicamente fruendo contenuti in [[streaming]] video dai vari canali con lieve differita oppure vero e proprio [[video on demand]] in abbonamento.
 
== Dotazioni per l'utente ==
{{vedi anche|Televisore}}
Per ricevere la televisione è necessario il [[televisore]]. Il televisore è l'apparecchio elettronico di forma rettangolare che visualizza i contenuti visivi, riproduce i contenuti sonori, ed eventualmente gestisce i servizi interattivi della televisione. Molto sommariamente è composto dalle seguenti parti: lo [[schermo]] (dispositivo di visualizzazione dei contenuti visivi), uno o più [[altoparlante|altoparlanti]] (dispositivi per la riproduzione dei contenuti sonori), l'elettronica per il funzionamento di questi due dispositivi, e il ricevitore. Il ricevitore è l'insieme dei circuiti elettronici per la compatibilità con gli standard televisivi.
 
In alternativa al televisore si può usare un [[Monitor (video)|monitor]]. Il monitor è l'apparecchio elettronico che riproduce contenuti visivi di tipo televisivo e/o di altro tipo, come ad esempio quelli di un [[computer]], è necessario quindi che sia predisposto per visualizzare i contenuti visivi di tipo televisivo. Può non essere predisposto per la riproduzione di contenuti sonori, in questo caso è necessario provvedere con un impianto di riproduzione sonora esterno. Inoltre il monitor è sempre sprovvisto del ricevitore, sono però disponibili ricevitori esterni. Il ricevitore esterno per la televisione analogica è anche chiamato ''sintonizzatore'' o ''[[set top box]]'' (set top box è la denominazione per un generico apparecchio elettronico che aggiunge funzionalità televisive ad un televisore, ad un monitor, o ad un videoproiettore), per la televisione digitale invece è anche chiamato ''decoder'' (decoder è una semplificazione di Integrated Receiver and Decoder, in sigla IRD, termine però che non si è mai diffuso nell'uso comune) o ''set top box''. In particolare se il decoder è per la televisione digitale terrestre è detto ''decoder terrestre'', se è per la televisione digitale satellitare è detto ''decoder satellitare''.
 
Tutti i moderni televisori sono dotati di connettori per collegare, al pari dei monitor e dei videoproiettori(fatta eccezione eventualmente per il sonoro), eventuali set top box. Se il televisore non è compatibile con gli standard televisivi che si vuole ricevere, è quindi possibile dotarsi della compatibilità con tali standard attraverso l'appropriato set top box. Inoltre è anche possibile collegare al televisore altri tipi di apparecchi come [[videocamera|videocamere]], [[videoregistratore|videoregistratori]], lettori [[DVD-Video|DVD]], ecc.
 
Una seconda alternativa al televisore è il [[videoproiettore]]. Il videoproiettore è un apparecchio elettronico che proietta contenuti visivi di tipo televisivo e/o di altro tipo su appositi teli. Per il videoproiettore vale tutto quanto già detto per il monitor.
 
Per la televisione terrestre e la televisione satellitare serve anche un'apposita [[antenna]].
Per la televisione terrestre può essere sufficiente anche un'antenna di dimensioni ridotte, può quindi essere anche integrata nel televisore. La televisione terrestre e la televisione satellitare sono ricevibili anche in movimento. Ma mentre per la televisione terrestre sono possibili televisori palmari (anche integrati con altri tipi di apparecchi palmari come ad esempio i [[telefonino|telefonini]]), la televisione satellitare è ricevibile in movimento solo su mezzi mobili in quanto è necessario un certo spazio per l'installazione dell'antenna. Un'antenna satellitare per mezzi mobili è anche notevolmente più costosa di quelle per postazione fissa in quanto dovendo mantenere il puntamento sul satellite geostazionario è dotata di meccanismi automatici di puntamento. Un altro svantaggio della televisione satellitare è che tra l'antenna e il satellite non ci può essere nessun tipo di ostacolo. Non è quindi possibile ad esempio installare l'antenna satellitare all'interno di edifici.
 
La televisione via cavo serve solo punti fissi, tipicamente luoghi abitativi.
 
Per predisporre all'interno di abitazioni più punti di accesso alla stessa antenna, o allo stesso cavo in caso di televisione via cavo, è necessario anche un apposito impianto di telecomunicazioni.
 
== Sviluppo e funzionamento ==
Considerata concettualmente un'evoluzione della [[radio (mass media)|radio]], la quale è limitata alla sola diffusione di contenuti sonori, la televisione fu parallelamente sviluppata da diversi gruppi di lavoro in diversi paesi (è quindi arduo individuare una reale primogenitura), anche per finalità militari (come spesso accade per molte invenzioni) e fu resa disponibile al pubblico subito dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]].
 
Mentre per l'audio poteva agevolmente utilizzarsi la tecnologia della radio, per la ripresa, la trasmissione e la ricezione delle immagini dovevano studiarsi nuove forme tecniche da affiancare.
 
Partendo dal concetto della persistenza delle immagini sulla retina umana, il cui principale utilizzo comunicativo era il cinema, allora con il marcato consolidamento, e con il calcolo delle proporzioni di definizione per le quali l'occhio umano non avrebbe potuto distinguere le differenze di dimensione infinitesima, si pensò di rendere su uno schermo idoneo ([[televisore]]) un'immagine elettronica scandita altrove da una [[telecamera]] e trasmessa via radio.
 
La telecamera, ricalcata per le ottiche sulla cinepresa, analizzava elettronicamente brandelli infinitesimali dell'immagine inquadrata, usando un pennello elettronico di lettura che scandiva l'immagine per righe, da sinistra a destra, componeva un pacchetto di dati del tipo "luce/buio" (analogo all'acceso/spento e poi allo 0/1 del sistema binario) e lo trasmetteva ordinatamente via radio.
 
Dall'altro lato, il ricevitore decodificava questi dati attraverso un altro pennello elettronico (di scrittura) che percorreva da dietro, sempre per righe alterne, lo schermo: questo fascio di elettroni accendeva dei [[fosfori]] che una volta "eccitati" emettevano luce, lasciando inerti quelli dove occorreva buio.
 
Il fascio di elettroni veniva "guidato" da un campo elettromagnetico creato da bobine poste sul collo del tubo catodico.
 
I tempi ridottissimi di scansione (25 fotogrammi al secondo) consentivano poi di rendere le immagini in sequenza a ritmi superiori a quelli del cinema, consentendo un'ottimale resa del movimento.
 
Per la trasmissione furono scelte gamme di frequenza che consentissero un'ampia portata di dati: le migliori risultarono infine quelle delle [[VHF]] ''(Very High Frequencies, frequenze da 30 a 300 MHz)'' e [[Ultra high frequency|UHF]] ''(Ultra High Frequencies, frequenze da 300 MHz a 3.0 GHz)''. Per la ricezione si rese necessario dotare gli apparati riceventi di antenne complesse, capaci di raccogliere con sufficiente amplificazione le vari componenti del segnale.
 
La banda che ogni canale occupa è di 7&nbsp;MHz per trasmissioni in VHF, 8&nbsp;MHz per trasmissioni in UHF.
 
=== La televisione a colori ===
{{vedi anche|Televisione a colori}}
Col tempo, e col progresso delle tecnologie elettroniche (ma anche con la progressiva riduzione delle dimensioni dei componenti, grazie ai [[transistor]]), fu possibile ipotizzare e realizzare una trasmissione di immagini a colori, effettuando analisi e suddivisioni dell'immagine scandita secondo le componenti dei colori fondamentali (rosso, blu e verde), da riprodurre in tutta analogia su schermi in cui al posto di uno strato uniforme di fosfori di un solo colore (tipicamente bianco), era presente una matrice composta da terne (disposte a "delta" nei primi tipi poi "in line") di fosfori di colori diversi: rosso, blu, verde (RGB).
 
== I contenuti ==
{{vedi anche|Emittente televisiva}}
I contenuti diffusi agli utenti possono essere una ripresa della realtà, una creazione artificiale ([[cartoni animati]] o immagini digitali), o anche una combinazione delle due. Possono essere riprodotti oppure, in caso di ripresa della realtà, ripresi e contemporaneamente trasmessi agli utenti. In quest'ultimo caso si parla di "diretta" o, usando un termine inglese, di "live". La singola produzione visiva e sonora diffusa agli utenti è chiamata ''[[programma televisivo]]''. L'insieme dei programmi televisivi di un'emittente televisiva è chiamato ''[[Palinsesto (televisione)|palinsesto]]''. Un programma televisivo può essere prodotto dall'editore dell'emittente televisiva oppure da altre aziende. Se è prodotto da altre aziende l'editore può comprarne la proprietà oppure limitarsi all'acquisto dei diritti di diffusione.
 
=== Caratteristiche tecniche principali ===
{{vedi anche|Standard televisivi}}
Le caratteristiche tecniche dei contenuti visivi e sonori diffusi agli utenti variano a seconda dello [[standard televisivo]] utilizzato. Sono comunque individuabili alcune caratteristiche principali comuni a tutti gli standard televisivi.
 
I contenuti visivi sono immagini in movimento bidimensionali di forma rettangolare. I primi anni sono stati utilizzati vari [[aspect ratio (immagine)|rapporti d'aspetto]], oggi sono utilizzati i rapporti d'aspetto [[4:3]], [[16:9]] e 21:9. All'inizio i contenuti visivi erano in bianco e nero, poi gradualmente, a partire dal [[1954]] negli Stati Uniti, sono diventati a colori.
 
Le immagini in movimento sono ottenute visualizzando in rapida sequenza delle immagini fisse chiamate ''frame'', termine di lingua inglese, o ''quadri'', termine italiano, in modo analogo a quanto avviene nel cinema con la [[pellicola cinematografica]]. Per il fenomeno della [[persistenza della visione]] se le immagini fisse sono visualizzate ad una velocità sufficientemente alta sono percepite come immagini in movimento e non come sequenza di immagini fisse. La frequenza delle immagini è misurata in [[frame per secondo]] ed è quasi sempre 25 o 30.
 
I contenuti sonori possono essere [[monofonia (audio)|mono]], [[stereofonia|stereo]] o [[audio multicanale|multicanale]]. Può anche essere disponibile più di un sonoro contemporaneamente, uno solo dei quali ovviamente ascoltabile a scelta dell'utente. Tale funzionalità permette ad esempio con un film di poter selezionare la lingua originale o quella doppiata in altre lingue.
 
=== Formati televisivi===
{{vedi anche|Programmi televisivi}}
I contenuti visivi e sonori diffusi agli utenti sono i più vari, ma essenzialmente finalizzati ad informare o intrattenere. Non sempre è possibile farli rientrare in un genere specifico, a volte invece rientrano in più di uno. Sono comunque riconosciuti i seguenti formati televisivi, alcuni non propri della televisione.
 
Generi propri della televisione:
* Non fiction:
** telegiornale
** talk show
** reality show
** talent show
** telequiz, game show
** varietà (spettacolo)
** divulgazione culturale (documentario, divulgazione scientifica, storica, etc.)
** pubblicità televisiva, televendita
* [[Fiction televisiva]]:
** teleteatro
** sceneggiato televisivo
** film per la televisione
** [[miniserie televisiva|miniserie e miniserial televisivo]]
** serial televisivo (soap opera e telenovela)
** serie televisiva (serie animata, anime, [[Situation comedy|sit-com]])
 
Generi non propri della televisione:
* documentario (viene prodotto anche per il cinema)
* situation comedy (viene prodotta anche per la radio)
* [[soap opera]] (viene prodotta anche per la radio)
 
== Aspetti sociali ed effetti sui bambini ==
{{vedi anche|Mezzi di comunicazione di massa}}
{{citazione necessaria|La televisione ha svolto un ruolo fondamentale nella socializzazione dei secoli XX e XXI. Ci sono molti aspetti della televisione che possono essere affrontati, incluse le ricerche sulla violenza nei media.}}
 
I bambini imitano quello che fanno i genitori, se i genitori guardano molta televisione lo fanno anche i figli inoltre in presenza di un livello di istruzione o di una condizione economica svantaggiata, aumenta il consumo di televisione<ref>Rideout V,Hamel E|The media family:Electronic media in the live of infants,toddlers,preschoolers and their parents|Kaiser Family Fundation|Menlo Park |CA|2006</ref>.
 
Se negli anni settanta l'età media in cui un bambino iniziava un consumo regolare di televisione era di quattro anni, nel 2011 è scesa a quattro mesi<ref>Bub C |Glotzen,bis die Synapsen qualmen|Spiegel on-line|14 febbraio 2011</ref>.
 
Studi scientifici hanno evidenziato come la televisione, anche solo in forma passiva, influisca negativamente sullo sviluppo cognitivo dei bebè da 0 a 3 anni<ref>[http://www.psicologopedia.it/2012/02/22/gli-effetti-cognitivi-e-psicologici-della-televisione-la-revisione-di-desmurget-della-letteratura-esistente/ Gli effetti cognitivi e psicologici della televisione: la revisione di Desmurget della letteratura esistente | Studio di Psicologia e Logopedia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
L'[[Associazione dei pediatri americani]] sconsiglia l'uso della televisione in qualsiasi sua forma ai bambini sotto i 2 anni.
Emblematico il caso del DVD ''Baby Einstein'' commercializzato dalla [[Disney]] come altamente educativo per i bebè, in seguito smentito da studi scientifici tanto che la Disney ha cominciato nel 2009 a rimborsare le famiglie in possesso del video<ref>[http://magazine.excite.it/baby-einstein-la-disney-e-pronta-a-rimborsare-N60961.html "Baby Einstein", la Disney è pronta a rimborsare<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il meccanismo della pubblicità televisiva produce una dipendenza da un determinato tipo di alimentazione: il ''[[cibo spazzatura]]'', ricco di grassi e carboidrati e povero di vitamine, tanto che in [[Svezia]], in [[Gran Bretagna]] e in [[Corea del Sud]] è vietato trasmettere pubblicità di cibi dannosi per la salute dei bambini.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Aldo Grasso]], ''Storia della televisione italiana. Nuova edizione aggiornata'', Garzanti, Milano, 2004, ISBN 88-11-74031-2
* Aldo Grasso, ''La Tv del sommerso'', Mondadori, Milano, 2006 ISBN 88-04-56194-7
* Aldo Grasso (a cura di), ''[[Enciclopedia della televisione]]'', Garzanti, 2008, ISBN 88-11-50526-7
* [[Filippo Porcelli]], ''Schegge. La Tv dopo la Tv'', Il saggiatore, Milano, 2007
* [[Franco Monteleone]], ''Storia della radio e della televisione in Italia. Un secolo di costume, società e politica. Nuova edizione aggiornata'', Marsilio, Venezia, 2003, ISBN 88-317-7230-9
* [[Pierre Bourdieu]], ''Sulla televisione'', Feltrinelli, Milano, 1997
* [[Michel Desmurget]], ''TV lobotomie, La vérité scientifique sur les effets de la télévision'', 2011
* [[Guy Debord]], ''La società dello spettacolo'', Baldini Castoldi Dalai, 2001
* [[Domenico Fucigna]], [[TV Next Entertainment]], Rai Eri, Roma, 2010; con un'introduzione di [[Francesca De Rosa]]
* [[Enrico Menduni]], ''La Televisione'', Il Mulino, 1998, ISBN 88-15-09804-6
* [[Marta Perrotta]], ''Il format televisivo. Caratteristiche, circolazione internazionale, usi e abusi'', Quattroventi, 2007, ISBN 978-88-392-0808-8
* [[Andrea Jelardi]]-Giordano Bassetti, ''Queer TV, Omosessualità e trasgressione nella tv italiana'', prefazione di Carlo Freccero, Croce, Roma 2006.
* [[Nando Vitale]], ''Telefascismo'', Datanews, Roma, 1994
* [[Nando Vitale]], ''Moriremo televisivi'' in ''Media Philosophy'' n.0, Costa & Nolan, Genova, 1996
* [[Annamaria Ghedina]], ''Da Gregorio a Berlusconi. La vera storia della televisione libera'', Vittorio Pironti Editore, Napoli, 2003
* [[Francesco Monico]], ''Il Dramma Televisivo. L'autore e l'estetica del mezzo'', Meltemi Editore, Roma, 2006
* [[Giancarlo Dotto]], [[Sandro Piccinini]]. ''Il mucchio selvaggio'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2006, ISBN 88-04-53952-6
* [[Boari Gianni]], ''Accadde in Tv'', Pagine Editore, Roma, 2006, ISBN 88-7557-170-8
* [[Baroni Joseph]], ''Dizionario della Televisione Commerciale'', Raffaello Cortina Editore, Milano, 2005, ISBN 88-7078-972-1
* [[Silvio Lugnano, Michele Lanna e Giovanna Palermo]], ''Violenza televisiva e comportamenti devianti'', Benevento, EdizioniLabrys ottobre 2009.
* [[Gambaro Marco]], ''Economia della Televisione'', Il Mulino, Bologna, 1992
* [[Erik Barnouw]], ''Tube of Plenty: The Evolution of American Television'', Oxford University Press, 1992
* [[Jerry Mander]], ''Four Arguments for the Elimination of Television'', Perennial, 1978
* [[Amedeo Benedetti]], ''Storia dei programmi televisivi di maggior audience in Italia'', Genova, Erga, 1999, ISBN 88-8163-193-8
* [[Amedeo Benedetti]], ''Il programma dell'accesso'', Genova, Erga, 1999, ISBN 88-8163-192-X
* Massimo Lualdi, ''Aspetti giuridici delle interferenze in Modulazione di Frequenza tra Stati confinanti (Italia – Svizzera)'', Milano, Planet, 2005
* Massimo Lualdi, ''Il concetto giuridico di ambito locale alla luce dell'evoluzione tecnologica'', Milano, Planet, 2007
* [[Carlo Boccazzi Varotto]], Costruire la Rai. Tecnologia e televisione in Italia dai pionieri al boom economico'', in Nuova Civiltà delle Macchine, Roma, ERI, 2004
* [[Karl Popper]] e J. Condry, Cattiva maestra televisione, Reset, 1994
* [[Pier Paolo Pasolini]], [[Lettere luterane]], Einaudi, Torino, 1976; con un'introduzione di [[Alfonso Berardinelli]], 200
* Massimo Scaglioni, ''La tv dopo la tv. Il decennio che ha cambiato la televisione: scenario, offerta, pubblico'', prefazione di [[Aldo Grasso]], Vita e Pensiero, Milano 2011, <nowiki>ISBN 9788834321157</nowiki>
 
== Voci correlate ==
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* [[Audience]]
* [[Messaggio subliminale]]
* [[Celebrità]]
* [[Concessioni televisive]]
* [[Frequenze dei canali televisivi terrestri]]
* [[Format televisivo]]
* [[Palinsesto (televisione)]]
* [[Programma televisivo]]
* [[Programmazione televisiva]]
* [[Storia della televisione]]
* [[Televisione analogica]]
* [[Televisione digitale]]
* [[Televisione satellitare]]
* [[Teletext]]
* [[Telecaster]]
* [[Telecamera]]
* [[Televisore]]
* [[Televisione via cavo]]
* [[Televoter]]
* [[Teleprompter]]
* [[Televisione comunitaria]]
* [[Televisioni locali]]
* [[Televisione ad accesso pubblico]]
* [[Varietà (spettacolo)]]
* [[Legge Mammì]]
* [[Telestreet]]
* [[Televisione ad accesso pubblico]]
* [[Normativa sulla radiotelevisione terrestre italiana]]
 
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.scribd.com/doc/37679718|La Fisica della Televisione, di D. G. Fink e D. M. Lutyens}}
* [http://www.comunicazioni.it/it/index.php?Mn1=10&Mn2=47 Normativa Radio TV] sul sito del Ministero delle Comunicazioni
* [http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/pagina.jsp?p=500&s=1&r=Nazionale&idmenumain=2 Guida televisiva di Televideo RAI]: contiene sia i palinsesti delle emittenti della Rai, sia i palinsesti delle tv private
* {{cita web|http://www.psicologopedia.it/2012/02/22/gli-effetti-cognitivi-e-psicologici-della-televisione-la-revisione-di-desmurget-della-letteratura-esistente/|Effetti cognitivi e psicologici della televisione}}
* {{Thesaurus BNCF}}
 
==== Associazioni di categoria ====
* {{cita web|http://www.frt.it/|Associazione delle imprese radiotelevisive private italiane (FRT)}}
* {{cita web|http://www.aeranti.it/|Aeranti Associazione delle imprese radiofoniche e televisive locali, satellitari e via internet}}
* {{cita web|http://www.comitatoradiotv.org/|Comitato Radio TV locali}}
* {{cita web|http://www.utelit.it/|Associazione italiana utenti televisivi e consumatori italiani (UTELIT)}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.arte-argomenti.org/schede/austria/makart.html|Breve articolo sullo stile Makart}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|televisionebiografie|pittura}}
 
[[Categoria:Televisione| ]]