Diocesi di Teramo-Atri e USS Walker (DD-517): differenze tra le pagine

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{{Infobox nave
{{Diocesi della chiesa cattolica
|Categoria = cacciatorpediniere
|immagine=Teramo - Duomo 04.jpg
|Nome = USS ''Walker''<br/>''Fante''
|nome=[[Diocesi]] di [[Teramo]]-[[Atri]]
|Immagine = USS Walker (DD-517) underway at sea on 7 February 1965 (USN 1110825).jpg
|latino=Dioecesis Aprutina seu Teramensis-Hatriensis seu Atriensis
|Didascalia =
|eretta=[[V secolo]] (Teramo)<br />[[1251]] (Atri)
|Bandiera = {{insegna navale|USA}}
|unitaplena=30 settembre [[1986]]
|Bandiera2 = {{insegna navale|ITA}}
|regione=[[Regione ecclesiastica Abruzzo-Molise|Abruzzo-Molise]]
|Tipo = [[cacciatorpediniere]]
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|Classe = [[Classe Fletcher|Fletcher]]
|stato=Italia
|Costruttori = [[Bath Iron Works]]
|titolo=[[vescovo]]
|Cantiere = [[Bath (Maine)|Bath]], [[Stati Uniti d'America]]
|titolare=[[Lorenzo Leuzzi]]
|Identificazione = D 561
|coadiutore=
|emeritiOrdine =
|Impostazione = 31 agosto 1942
|vicario=Davide Pagnottella
|Varo = 31 gennaio 1943
|cattedrale=[[Duomo di Teramo|Santa Maria Assunta]] ([[Teramo]])
|Completamento =
|concattedrali=[[Basilica di Santa Maria Assunta (Atri)|Santa Maria Assunta]] ([[Atri]])
|Entrata_in_servizio = {{simbolo|Military flag of the United States.svg}} 3 aprile 1943<br/ >{{simbolo|Naval Ensign of Italy.svg}} 2 luglio 1969
|suffraganeadi=[[arcidiocesi di Pescara-Penne]]
|Proprietario = {{simbolo|Military flag of the United States.svg}} [[United States Navy]]<br />{{simbolo|Naval Ensign of Italy.svg}} [[Marina Militare]]
|anno=2015
|Radiazione = 1975
|stemma=
|Destino_finale = Demolito nel 1977
|mappa=Diocesi di Teramo - Atri.png
|Dislocamento =
|mappacollocazione=
|Stazza_lorda = {{M|3100||t}}
|mappaprovincia=
|Lunghezza = 114,76
|ausiliari=
|Larghezza = 12
|vicariati=10
|Altezza =
|parrocchie=187
|Pescaggio = 5,41
|sacerdoti=144
|Profondità_operativa =
|sacerdotisecolari=112
|Ponte_di_volo =
|sacerdotiregolari=32
|Propulsione = 4 [[Caldaia a tubi d'acqua|caldaie]]<br/ >2 gruppi di [[Turbina a vapore|turbine a ingranaggi]]<br/ >2 [[elica|eliche]]<br/ >60.000[[Cavallo vapore britannico|hp]]
|battezzatipersacerdote=1.739
|Velocità = 33
|diaconi=11
|Autonomia_distanza = 6000
|religiosi=35
|Autonomia_velocità=15
|religiose=127
|Capacità_di_carico =
|superficie=1.480
|Equipaggio = 250
|popolazione=262.800
|Passeggeri =
|battezzati=250.500
|Sensori =
|proporzione=95,3
|Sistemi_difensivi =
|patroni=[[Berardo da Teramo|San Berardo]]<br />[[Reparata di Cesarea di Palestina|Santa Reparata]]
|Artiglieria=
|indirizzo=Piazza Martiri della Libertà 14, 64100 Teramo
*4 [[cannone|cannoni]] Mk 38 da 127/38&nbsp;[[Metro|mm]]
|sito=www.diocesiteramoatri.it
*6 [[cannone|cannoni]] da 76/50&nbsp;mm
|ch=teat
|Altro_armamento=
|gc=tera0
*2 [[porcospino (arma)|porcospino]]
*1 scaricabombe antisommergibile
|Siluri=6 TLS da 533&nbsp;mm in 2 impianti trinati
|Corazzatura =
|Mezzi_aerei =
|Motto = ''E come i fanti combatteron l'onde''
|Soprannome =
|Note =
|Ref = Dati tratti da <ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/almanacco/Pagine/EFGHI/fante.aspx |titolo=Fante - Cacciatorpediniere |sito=marina.difesa.it |accesso=13 luglio 2015}}</ref>
}}
Lo '''USS'' Walker'' ''' ([[Hull classification symbol]] DD-517) è stato un [[cacciatorpediniere]] appartenente alla [[United States Navy]], unità della prolifica e versatile [[classe Fletcher]]. Conobbe un intenso servizio nell'area dei [[Caraibi]] e poi sul [[Guerra del Pacifico (1941-1945)|teatro dell'Oceano Pacifico]], quindi negli anni del dopoguerra rimase di riserva, comparendo anche in due lungometraggi. Nel 1970 fu trasferito alla [[Marina Militare]] italiana che lo ribattezzò '''''Fante''''' e lo tenne in servizio per sette anni assieme ad altre due unità della classe.
[[File:Atri - Duomo 01.jpg|thumb|upright=1.2|La [[duomo di Atri|basilica concattedrale di Atri]].]]
[[File:Duomo di Teramo (Cattedra del Vescovo).jpg|upright=1.2|thumb|La cattedra del vescovo di Teramo-Atri.]]
[[File:Chiesa di Santa Maria di Propezzano.jpg|upright=1.2|thumb|La chiesa abbaziale di [[Chiesa di Santa Maria di Propezzano|Santa Maria di Propezzano]].]]
[[File:Santuario San Gabriele dell'Addolorata Abruzzo 03.JPG|upright=1.2|thumb|L'antico [[santuario di San Gabriele dell'Addolorata]] a [[Isola del Gran Sasso d'Italia]].]]
 
== Impiego operativo ==
La '''diocesi di Teramo-Atri''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Aprutina seu Teramensis-Hatriensis seu Atriensis'') è una sede della [[Chiesa cattolica in Italia]] [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Pescara-Penne]] e appartenente alla [[regione ecclesiastica Abruzzo-Molise]]. Nel [[2012]] contava 250.500 battezzati su 262.800 abitanti. È retta dal [[vescovo]] [[Lorenzo Leuzzi]].
=== Con la United States Navy ===
Il cacciatorpediniere ''Walker'' venne costruito nei cantieri Bath Iron Works nel [[Maine]]. Lo [[scafo]] venne impostato il 31 agosto 1942 e il [[Varo (nautica)|varo]] avvenne il 31 gennaio 1943. Consegnato alla [[United States Navy]] il 3 aprile 1943, fu destinato a operare nell'[[Oceano Atlantico|Atlantico]] dove svolse sia missioni di scorta che esercitazioni nei [[Caraibi]], in preparazione ai compiti che l'avrebbero atteso nel [[Oceano Pacifico|Pacifico]]. In questo periodo si distinse nel salvataggio dell'equipaggio di un [[U-Boot]] [[Kriegsmarine|tedesco]] affondato, e scortò il [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]] [[Cordell Hull]] da [[San Juan (Porto Rico)|San Juan]] di [[Porto Rico]] a [[Casablanca]], da dove questi avrebbe proseguito per Mosca, per partecipare alla [[Conferenza di Mosca|terza conferenza interalleata]].
 
Alla fine del 1943 il ''Walker'' venne destinato all'area del [[Oceano Pacifico|Pacifico]] dove operò fino al termine del conflitto, partecipando anche alla [[battaglia di Okinawa]] in appoggio alle forze da sbarco. Al termine del conflitto, nel quale venne decorato di sei [[Service star|Battle Star]], tornato negli [[Stati Uniti d'America]] venne posto in riserva il 31 maggio 1946, per poi riprendere il servizio alla fine del [[1950]] per partecipare alla [[guerra di Corea]], nel corso della quale venne decorato di altre due Battle Star. Terminata la guerra di Corea venne destinato a [[Pearl Harbor]] alle [[Hawaii]] dove rimase di base fino al 1963.
Patroni della diocesi sono [[Berardo da Teramo|san Berardo]] (per [[Teramo]]) e [[Reparata di Cesarea di Palestina|santa Reparata]] (per [[Atri]]).
 
Entrato in cantiere per alcuni lavori allo scafo all'inizio del 1964, e terminati il 30 aprile dello stesso anno, partecipò al film prodotto da [[Frank Sinatra]] ''[[La tua pelle o la mia]]'', ambientato sull'isola di [[Kauai]], proseguendo nella sua carriera cinematografica nel 1965 con la partecipazione al film di [[Otto Preminger]] ''[[Prima vittoria]]'', che ha come sfondo l'[[attacco di Pearl Harbor]]. A questo film prese parte anche il [[sommergibile]] USS ''Capitaine'' (SS-336) della [[Classe Balao (sommergibile)|classe Balao]], che l'anno successivo, ribattezzato ''[[Alfredo Cappellini (S 507)|Alfredo Cappellini]]'', sarebbe entrato a far parte della Marina Militare.
== Territorio ==
La diocesi comprende 33 [[comune|comuni]] della [[provincia di Teramo]]: [[Alba Adriatica]], [[Atri]], [[Bellante]], [[Campli]], [[Canzano]], [[Castellalto]], [[Castelli (Italia)|Castelli]], [[Civitella del Tronto]] (in parte)<ref>Appartengono alla diocesi quattro parrocchie: San Lorenzo a Civitella del Tronto, San Flaviano nella frazione di [[Ponzano (Civitella del Tronto)|Ponzano]], Santa Maria delle Grazie nella frazione di Borrano e San Nicola nella frazione di Rocche. Il resto del territorio comunale appartiene alla [[diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto]].</ref>, [[Colledara]], [[Controguerra]], [[Corropoli]], [[Cortino]], [[Crognaleto]], [[Fano Adriano]], [[Giulianova]], [[Isola del Gran Sasso d'Italia]], [[Montorio al Vomano]], [[Morro d'Oro]], [[Mosciano Sant'Angelo]], [[Nereto]], [[Notaresco]], [[Pietracamela]], [[Pineto]], [[Rocca Santa Maria]], [[Roseto degli Abruzzi]], [[Sant'Omero (Italia)|Sant'Omero]], [[Silvi]], [[Teramo]], [[Torano Nuovo]], [[Torricella Sicura]], [[Tortoreto]], [[Tossicia]] e [[Valle Castellana]] (in parte)<ref>Appartengono alla diocesi solo due parrocchie: San Giovanni Battista nella frazione di Macchia da Sole e Santa Maria Assunta nella frazione di [[Leofara]]. Il resto del territorio comunale appartiene alla [[diocesi di Ascoli Piceno]].</ref>.
 
Dopo questa parentesi cinematografica, venne destinato, sempre nel 1965, ad operare nelle acque [[vietnam]]ite. La partecipazione alla [[guerra del Vietnam]] fece guadagnare all'unità altre tre Battle Star.
Sede vescovile è la città di [[Teramo]] dove si trova la [[duomo di Teramo|cattedrale di Santa Maria Assunta]], che fu ricostruita non lontano dal sito di una precedente andata distrutta con il titolo di [[Chiesa di Sant'Anna dei Pompetti|Santa Maria ''Aprutiensis'']] o ''Interamnensis'', dal vescovo Guido II e consacrata nel [[1176]]. Ad [[Atri]] si trova la [[Basilica di Santa Maria Assunta (Atri)|concattedrale di Santa Maria Assunta]], menzionata per la prima volta in una [[bolla pontificia|bolla]] del [[1140]] di [[papa Innocenzo II]]. Nel territorio sorgono anche l'ex cattedrale di Campli, dedicata a Santa Maria, e la [[basilica minore]] del [[santuario di San Gabriele dell'Addolorata]] a Isola del Gran Sasso d'Italia.
 
[[File:MM Fante.jpg|thumb|left|Il cacciatorpediniere dopo il trasferimento alla Marina Militare italiana]]
{{vedi anche|Parrocchie della diocesi di Teramo-Atri}}
Il territorio si estende su 1.480 km² ed è suddiviso in 187 [[parrocchie]], raggruppate in 10 [[Vicariato|vicariati]] foranei: [[Teramo]], [[Atri]], [[Campli]], [[Giulianova]], [[Isola del Gran Sasso d'Italia]], [[Montorio al Vomano]], [[Nereto]], [[Roseto degli Abruzzi]], [[Sant'Atto (Teramo)|Sant'Atto]] e [[Torricella Sicura]].
 
=== Con la Marina italiana ===
== Storia ==
Nel 1969 venne posto in disarmo dalla Marina statunitense e il 2 luglio 1969 entrò a far parte della [[Marina Militare]] italiana: fu ribattezzato ''Fante'' ebbe la [[pennant number|matricola]] D 561, formando con i gemelli ''[[USS Prichett (DD-561)|Geniere]]'' e ''[[USS Taylor (DD-468)|Lanciere]]'' (del pari ceduti all'[[Italia]]) la [[classe Fante]]. Prestò servizio fino al 1975, per essere avviato nel 1977 alla demolizione.
L'odierna diocesi nasce nel [[1986]] dall'unione di due antiche sedi episcopali: Teramo, attestata a partire dalla fine del [[VI secolo]], e Atri, diocesi eretta nel [[1251]].
 
Il motto dell'unità - ''" E come i fanti combatteron l'onde "'' - viene ripreso dai versi del brano ''[[La canzone del Piave]]''.<ref>{{cita web | 1 = http://www.naviecapitani.it/gallerie%20navi/navi%20militari%20storiche/schede%20navi/F/Fante.htm | 2 = Navi e Capitani - Navi storiche | 3 = 13 marzo 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20091215160151/http://www.naviecapitani.it/gallerie%20navi/navi%20militari%20storiche/schede%20navi/F/Fante.htm | dataarchivio = 15 dicembre 2009 | urlmorto = sì }}</ref>
=== Atri ===
Atri venne elevata a sede vescovile, con territorio sottratto alla [[Arcidiocesi di Pescara-Penne|diocesi di Penne]], il 1º aprile [[1251]] dal legato pontificio il [[cardinale]] [[Pietro Capocci]] per l'appoggio dato dalla città al papato nella lotta contro gli Svevi. L'anno successivo, con la [[Bolla pontificia|bolla]] ''Licet ea'' del 15 marzo [[1252]],<ref>[http://books.google.it/books?id=fAuyONNnCOkC&pg=PA547 Bolla ''Licet ea''], in ''Bullarum diplomatum et privilegiorum sanctorum Romanorum pontificum Taurinensis editio'', Vol. III, pp.&nbsp;547–549.</ref> [[papa Innocenzo IV]] confermò questa decisione ed eresse la chiesa di Santa Maria a [[cattedrale]] della nuova diocesi, resa [[immediatamente soggetta]] alla [[Santa Sede]]. Contestualmente la diocesi fu unita ''[[aeque principaliter]]'' alla diocesi di Penne; tale unione durerà fino al [[1949]].
 
Per un breve periodo dal [[1526]] al [[1539]], le diocesi unite di Penne e Atri furono rese [[Diocesi suffraganea|suffraganee]] dell'[[Arcidiocesi di Chieti-Vasto|arcidiocesi di Chieti]].
 
«Durante il periodo [[Concilio di Trento|post-tridentino]] erano presenti sul territorio otto conventi ([[Ordine dei Frati Minori Conventuali|minori conventuali]] fondati nel [[XIII secolo]]; [[Ordine dei Frati Predicatori|domenicani]], celestini, [[Ordine degli Agostiniani Scalzi|agostiniani scalzi]] e [Ordine di Sant'Agostino|calceati]], [[Ordine dei Frati Minori|minori osservanti]], nel [[1445]]; [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|cappuccini]], nel [[1570]]; [[Ordine dei Minimi|minimi]], casa di probazione dei [[Compagnia di Gesù|gesuiti]], nel [[1606]]), due monasteri ([[Ordine Cistercense|cisterciensi]] e [[Monache Clarisse|clarisse]], nel XIII sec.), sette [[Confraternita (Chiesa cattolica)|confraternite]] (Santissimo Sacramento, Rosario, Santa Maria delle Grazie, Assunzione, Stimmate di san Francesco, Cinturiati, Suffragio), un [[monte di pietà]] e un ospedale dei pellegrini (XIII sec.) che fu dismesso e divenne sede del collegio dei gesuiti, fondato da Claudio Acquaviva.»<ref name="beweb">Dal sito ''Beweb - Beni ecclesiastici in web''.</ref>
 
Al vescovo Paolo Odescalchi (1568-1572) si deve l'edificazione ad Atri del palazzo vescovile e l'istituzione del [[seminario]] diocesano; questi edifici furono restaurati nell'[[XIX secolo|Ottocento]] dal vescovo Vincenzo D'Alfonso (1847- 1880).
 
Tra i vescovi di Atri si possono ricordare l'umanista e dotto [[Cantalicio|Giovanni Battista Valentini Cantalicio]] (1503-1514); [[Jacopo Guidi]] (1561-1568), che fu il redattore di alcuni decreti del concilio di Trento; Paolo Odescalchi (1568-1572), Gaspare Burgi (16571661) e Giuseppe Spinucci (1668-1695), che indissero i [[Sinodo|sinodi]] diocesani rispettivamente nel [[1571]], nel [[1661]] e nel [[1681]]; Domenico Ricciardone (1818-1845), che restaurò la cattedrale arricchendola di opere pregevoli.
 
Il 1º luglio [[1949]] in forza della bolla ''Dioecesium circumscriptiones'' di [[papa Pio XII]] venne sciolta l'unione tra Atri e Penne e la diocesi di Atri fu unita ''aeque principaliter'' a quella di Teramo.
 
Al momento dell'unione definitiva con Teramo nel [[1986]], la diocesi di Atri comprendeva tre soli comuni: Atri, [[Pineto]] e [[Silvi]].<ref>Nel 1848, secondo quanto riferisce D'Avino (''Cenni storici sulle chiese arcivescovili, vescovili e prelatizie (nullius) del Regno delle Due Sicilie'', p. 535), la diocesi comprendeva Atri, Mutignano (oggi Pineto), Silvi, e le frazioni atriane di Casoli, San Giacomo e [[Santa Margherita di Atri|Santa Margherita]].</ref>
 
=== Teramo ===
Secondo la tradizione, la diocesi di Teramo fu eretta da [[Pietro apostolo|san Pietro]], ma più probabilmente ha avuto origine tra il [[III secolo|II]] e il [[V secolo]]. La più antica testimonianza storica circa la presenza di una comunità cristiana a Teramo sono i resti della basilica bizantina, eretta nel [[V secolo]], oggi chiamata "antica cattedrale" o [[Chiesa di Sant'Anna dei Pompetti|Sant'Anna dei Pompetti]], meglio nota nelle fonti medievali come «Santa Maria ''Aprutiensis''».<ref>Francesco Savini, ''S. Maria Aprutiensis ovvero L'Antica cattedrale di Teramo. Studio storico-artistico'', Roma 1898.</ref>
 
La prima menzione storicamente documentata della diocesi teramana è contenuta in una lettera di [[Papa Gregorio I|Gregorio Magno]] del [[598]], che incaricava il vescovo Passivo di [[Arcidiocesi di Fermo|Fermo]] di visitare la diocesi di Teramo, rimasta [[Sede vacante|vacante]]. Lo stesso papa nel [[601]] designava Opportuno come vescovo diocesano: è il primo vescovo noto della ''dioecesis Aprutina''. Tuttavia in seguito non si hanno più notizie di vescovi fino a Sigismondo, che prese parte nell'[[844]] all'incoronazione di [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]] ad opera di [[papa Sergio II]].<ref name="beweb"/>
 
Tra i principali vescovi di Teramo si ricorda [[Berardo da Teramo|san Berardo]], oggi [[patrono]] della città e della diocesi. Nel [[XII secolo]], un conflitto sui confini diocesani con i vescovi di [[Diocesi di Ascoli Piceno|Ascoli Piceno]] fu risolta con una [[Bolla pontificia|bolla]] di [[papa Anastasio IV]] del [[1153]], con la quale si ricorda che la giurisdizione episcopale del vescovo di Teramo si estendeva sul territorio compreso tra i fiumi [[Tronto]] e [[Vomano]], i [[Monti della Laga]] e il [[mare Adriatico]].<ref>Kehr, ''Italia pontificia'', IV, p. 313, nº 13. De Palma, ''Storia ecclesiastica e civile…'', vol. I, pp. 158-162.</ref>
 
Nel [[1156]] il vescovo Guido II ricevette dal re [[Guglielmo I di Sicilia]] pieni diritti feudali sulla città di Teramo che aveva contribuito a ricostruire ed il titolo di principe di Teramo. I vescovi persero i diritti feudali all'inizio dell'[[XIX secolo|Ottocento]], mentre il titolo di "principe" fu abrogato nel [[1948]].<ref name="beweb"/> Al vescovo Guido II si deve anche la ricostruzione della cattedrale in stile romanico.<ref>Francesco Savini, ''Il duomo di Teramo. Storia e descrizione'', Roma 1900, pp. 10-12.</ref> A metà del [[XIII secolo]] il vescovo Matteo I, catturato durante un'incursione degli [[Ascoli Piceno|ascolani]], venne poi liberato per intercessione di [[papa Innocenzo IV]].
 
Tra i privilegi particolari di cui godeva il vescovo di Teramo, nelle sue qualità di signore feudale e di principe, c'era quello chiamato "messa armata". Nella prima messa che il nuovo vescovo celebrava in diocesi e nelle grandi solennità, il prelato si presentava all'altare con una spada a tracolla, sopra le vesti liturgiche, che manteneva durante tutta la celebrazione; inoltre, a fianco dell'altare venivano ostentate diverse insegne militari, tra cui dardi, lance, bandiere e armi bianche, e al momento dell'elevazione delle specie eucaristiche il vescovo sparava un colpo di pistola. Questa scenografia venne messa in atto anche al [[concilio di Trento]], ''non sine admiratione Patrum'', come commenta [[Ferdinando Ughelli|Ughelli]]. L'ultimo vescovo ad esercitare il diritto della "messa armata" fu Girolamo Figini Oddi nel [[1639]].<ref name="beweb"/>
 
Numerosi furono i monasteri [[Ordine di San Benedetto|benedettini]] presenti sul territorio diocesano, tra cui San Clemente al Vomano, [[Chiesa di Santa Maria a Mare|Santa Maria a Mare]], [[Chiesa di San Pietro Apostolo in Campovalano|San Pietro]] a [[Campovalano]], San Pietro ad Azzano, San Nicolò a Tordino, San Benedetto a Teramo, Sant'Angelo a Marano.<ref name="beweb"/>
 
Nel [[XV secolo]] si distinsero in particolare due vescovi: il beato Antonio Fatati (1440-1460), che, malgrado i suoi numerosi incarichi civili, riformò il [[Capitolo (cristianesimo)|capitolo]] della cattedrale, indisse un [[sinodo]] diocesano ed effettuò una visita pastorale; [[Giovanni Antonio Campano]] (1463-1477), umanista a cui si attribuisce il detto ''Cultura salvabitur orbis''.
 
Nel [[1586]] Teramo cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della [[Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto|diocesi di Montalto]]. Nel [[1600]] un'altra porzione di territorio fu staccata a favore della neo eretta [[diocesi di Campli]]. Inoltre dal [[1530]] al [[1795]] [[Chiesa di Santa Maria di Propezzano|Santa Maria in Propezzano]] e Sant'Angelo in Mosciano furono erette in abbazie ''nullius dioecesis'' con giurisdizione su [[Morro d'Oro]], [[Mosciano Sant'Angelo]] e [[Notaresco]]; questi centri vennero reintegrati a pieno titolo nel territorio diocesano dal vescovo Luigi Maria Pirelli nel [[1781]].
 
Nel [[1674]] il vescovo Giuseppe Armeni istituì il [[seminario]] vescovile, dopo il fallimento del primo tentativo, ad opera di Vincenzo Bugiatti da Montesanto, il cui seminario fu chiuso nel [[1603]] per un omicidio commesso da un seminarista.<ref>Francesco Savini, ''S. Maria Aprutiensis ovvero L'Antica cattedrale di Teramo'', p. 26.</ref>
 
Il 27 giugno [[1818]], in seguito al [[concordato]] tra [[Santa Sede]] e [[Regno delle Due Sicilie]], con la bolla ''[[De utiliori]]'' di [[papa Pio VII]] la diocesi di Teramo si ampliò, incorporando il territorio della soppressa diocesi di Campli.
 
Dal 4 all'8 settembre [[1935]] Teramo ospitò l'XI [[Congresso eucaristico]] nazionale italiano, a cui intervenne come legato pontificio il cardinale [[Pietro Fumasoni Biondi]].
 
=== Teramo-Atri ===
Il 1º luglio [[1949]] in forza della bolla ''Dioecesium circumscriptiones'' di [[papa Pio XII]] venne sciolta l'unione tra Atri e Penne e la diocesi di Atri fu unita ''aeque principaliter'' a Teramo: il vescovo di Teramo, Gilla Vincenzo Gremigni, divenne così responsabile delle diocesi unite di Teramo e Atri, sempre soggette alla Santa Sede. L'anno successivo Teramo inglobò nel proprio territorio 27 parrocchie della [[Arcidiocesi di Pescara-Penne|diocesi di Penne-Pescara]], corrispondenti ai comuni di [[Castelli (Italia)|Castelli]], [[Fano Adriano]], [[Pietracamela]], [[Isola del Gran Sasso]], [[Tossicia]] e [[Colledara]].<ref>AAS 42 (1950), pp. 554-555.</ref>
 
Il 2 marzo [[1982]] le due diocesi entrarono a far parte della nuova [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Pescara-Penne]].<ref>AAS 74 (1982), pp. 533-534.</ref>
 
Il 30 settembre [[1986]], essendo vescovo [[Abele Conigli]], con il decreto ''Instantibus votis'' della [[Congregazione per i Vescovi]], le diocesi furono unite in forma piena (''plena unione'') assumendo il nome attuale.
 
== Cronotassi dei vescovi ==
=== Vescovi di Atri e Penne ===
{{vedi anche|Arcidiocesi di Pescara-Penne}}
 
=== Vescovi di Teramo ===
* Opportuno † ([[601]] - ?)<ref>Nella sua opera, rimasta manoscritta, dal titolo ''Discorso cronologico sopra de' Vescovi della Città di Teramo'', l'erudita Carlo Riccanali (1641-1716), dopo Opportuno, riporta una serie di undici vescovi, ignota a tutti gli antichi eruditi (Ughelli, D'Avino, Cappelletti, Gams): Bonifacio (620), Lucio (638), Eleuterio (658), Benedetto (682), Gisulfo (715), Deodato (744), Parmione (768), Eraclio (791), Paolo Petito (798), Giovanni I (804) e Adalberto (819). De Palma (''Storia ecclesiastica e civile…'', vol. I, pp. 90-91 e 95) esclude che questi vescovi siano mai realmente esistiti e due di essi in particolare sono frutto di abbagli del Riccanali: nessun vescovo italiano, eccetto i legati papali, prese parte al [[Concilio di Costantinopoli III|concilio di Costantinopoli]] del 680/681, al quale avrebbe preso parte il vescovo Benedetto; a Giovanni I poi Riccanali assegna un documento che in realtà appartiene al vescovo omonimo della seconda metà del IX secolo. La cronotassi del Riccanali è ripresa nella recente opera di Gabriele Orsini, ''La Diocesi di Teramo-Atri all'alba del terzo millennio'' (1999).</ref>
* Sigismondo † (menzionato nell'[[844]])
* Geremia † (prima dell'[[853]] - dopo l'[[861]])
* Giovanni I † (prima dell'[[879]]<ref>Secondo Cappelletti la lettera che Giovanni I ricevete da [[papa Giovanni VIII]] sarebbe dell'874 e non dell'879.</ref> - dopo l'[[886]])
* Ruggero I ? † (menzionato nell'[[887]])<ref>Ughelli (''Italia sacra'', I, col. 344, nº 4) aggiunge alla cronotassi teramana il vescovo Ruggero, che sottoscrisse nell'887 ad una donazione fatta dal vescovo Teodoro di Fermo al monastero della Santa Croce. Questo diploma è tuttavia ritenuto un falso (Kehr, ''Italia pontificia'', IV, p. 143; De Palma, ''Storia ecclesiastica e civile…'', vol. I, p. 98), motivo per il quale De Palma e Gams escludono Ruggero I dalla cronotassi di Teramo. Escluso questo vescovo, i medesimi autori ritengono che Giovanni I e Giovanni II siano la stessa persona.</ref>
* Giovanni II † (prima dell'[[891]] - dopo il [[926]])<ref>Ughelli riporta documenti che attestano l'esistenza di un vescovo Giovanni nell'891, nell'894, nell'897 e nel 926. Secondo De Palma (''Storia ecclesiastica e civile…'', vol. I, pp. 104-105), per il quale Giovanni I e Giovanni II sono la stessa persona, quasi cinquant'anni d'episcopato (879-926) sarebbero troppi per una sola persona, per cui ipotizza che il Giovanni documentato nel 926 potrebbe essere una persona diversa.</ref>
* Landolfo † (prima del [[948]] - dopo il [[963]])<ref name="schw">Schwartz, ''Die besetzung der bistümer Reichsitaliens…'', pp. 291-293.</ref>
* Pietro I (e Pietro II ?)† (prima del [[976]] - dopo il [[1036]])<ref name="schw"/><ref>Un vescovo di nome Pietro è ininterrottamente documentato dal 976 al 1036, e precisamente negli anni 976, 989, 990, 1000, 1007, 1018, 1026, 1027, 1036. De Palma, Pannella, Schwartz fanno notare che 70 anni di episcopato sono evidentemente troppi per una persona sola; si tratta perciò di vescovi omonimi, ma non è possibile stabilire quali documenti appartengano a Pietro I e quali a Pietro II.</ref>
* Sansone † (menzionato nel [[1041]])<ref name="schw"/>
* Suigero (o Sicherio) † (prima del [[1047]] - dopo il [[1052]])<ref name="schw"/>
* Pietro III † (prima del [[1056]] - dopo il [[1068]])<ref name="schw"/>
* Bertoldo † (prima di agosto [[1075]])<ref name="schw"/>
* Ugone † (menzionato nel [[1086]])<ref name="schw"/>
* Guido I † (prima del [[1100]] - dopo novembre [[1101]])<ref name="schw"/>
* Uberto † (prima di agosto [[1103]] - dopo il [[1114]])<ref name="schw"/>
* ''San'' [[Berardo da Teramo|Berardo di Pagliara]], [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † ([[1116]] - 19 dicembre [[1122]] deceduto)<ref name="schw"/>
* Guido II † ([[1123]] - circa [[1170]] deceduto)
* Dionisio † (circa [[1170]] - ottobre [[1176]] confermato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni|Amalfi]])<ref>[[Norbert Kamp]], [http://www.treccani.it/enciclopedia/dionisio_%28Dizionario-Biografico%29/ ''Dionisio''], [[Dizionario biografico degli italiani]], volume 40, 1991.</ref>
* Attone I † (prima del [[1179]] - [[1204]] deceduto)<ref name="kamp">Kamp, ''Kirche und Monarchie im staufischen Königreich Sizilien…'', vol. I, pp.&nbsp;49–59.</ref>
* Matanciano ? † (? - [[1205]] deceduto)<ref name="kamp"/>
* Sasso † (prima del [[1207]] - dopo il [[1214]])<ref name="kamp"/>
* Riccardo † (prima del [[1218]] - dopo il [[1219]])<ref name="kamp"/>
* Pietro IV † ([[1221]] - dopo il [[1229]])<ref name="kamp"/>
* Silvestro † ([[1232]] - [[1235]] deceduto)<ref name="kamp"/>
* Attone II † ([[1236]] - [[1251]] deceduto)<ref name="kamp"/>
* Matteo di Bellante † (31 dicembre [[1252]] - [[1267]] deceduto)<ref name="kamp"/>
* Gentile da Sulmona † (23 agosto [[1267]] - dopo il [[1270]])<ref name="kamp"/>
* Rainaldo de Barili † (18 luglio [[1272]] - dopo il [[1278]] deceduto)<ref name="kamp"/>
* Ruggero II † (16 novembre [[1282]] - dopo il [[1291]] deceduto<ref>Ruggero, la cui ultima attestazione storica è di dicembre 1291, morì prima del 14 febbraio [[1294]], giorno in cui la sede aprutina risulta vacante (De Palma, ''Storia ecclesiastica e civile…'', vol. II, p. 41.</ref>)
* Francesco † (12 dicembre [[1295]] - circa [[1301]] deceduto)
* Rainaldo di Acquaviva † (6 novembre [[1301]] - dopo maggio [[1314]] deceduto)
** ''Sede vacante (1314-1317)<ref>De Palma, ''Storia ecclesiastica e civile…'', vol. II, pp. 49-50.</ref>
* [[Niccolò degli Arcioni]] † (27 giugno [[1317]] - [[1355]] deceduto)
* Stefano di Teramo † (31 luglio [[1355]] - dopo maggio [[1363]]<ref>De Palma, ''Storia ecclesiastica e civile…'', vol. II, p. 70.</ref> deceduto)
* Pietro de Valle † (20 dicembre [[1363]] - 22 febbraio [[1396]] deceduto)
* Corrado de' Melatino † (27 marzo [[1396]] - dopo gennaio [[1405]] deceduto)
** Antonio Melatino † (19 novembre [[1405]] - [[1407]]) (amministratore apostolico)
* Marino de Tocco † (14 febbraio [[1407]] - [[1412]] deposto)
* [[Stefano da Carrara]] † (3 ottobre [[1412]] - 29 ottobre [[1427]] nominato vescovo di [[Diocesi di Tricarico|Tricarico]])
* Benedetto Guidalotti † (29 ottobre [[1427]] - 7 gennaio [[1429]] nominato vescovo di [[Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia|Recanati e Macerata]])
* Giacomo Cerretani † (7 gennaio [[1429]] - dopo luglio [[1440]] deceduto)
* Mansueto Sforza degli Attendoli † (circa [[1440]]/[[1443]])
* Francesco Monaldeschi † (6 settembre [[1443]] - 25 settembre [[1450]] nominato vescovo di [[Diocesi di Ascoli Piceno|Ascoli Piceno]])
* ''Beato'' Antonio Fatati † (6 novembre [[1450]] - [[1463]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Ancona-Osimo|Ancona]])
* [[Giovanni Antonio Campano]] † (23 maggio [[1463]] - 15 luglio [[1477]] deceduto)
* Francesco Pietro Luca di Gerona, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (27 novembre [[1477]] - 7 luglio [[1477]] deceduto)
* Pietro Minutolo † (3 giugno [[1478]] - 2 dicembre [[1478]] deceduto)
* Francesco de Perez † (9 ottobre [[1479]] - 26 gennaio [[1489]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Taranto|Taranto]])
** Giovanni Battista Petrucci † (26 gennaio [[1489]] - 18 ottobre [[1493]] dimesso o nominato vescovo di [[Diocesi di Caserta|Caserta]]) (amministratore apostolico)
* Filippo Porcelli † (18 ottobre [[1493]] - [[1517]] deceduto)
* Camillo Porzj † (4 maggio [[1517]] - [[1522]] deceduto)
* Francesco Cherigatto † (7 settembre [[1522]] - novembre [[1539]] deceduto)
* [[Bartolomeo Guidiccioni]] † (12 dicembre [[1539]] - 22 marzo [[1542]] dimesso)
* Bernardino Silverii-Piccolomini † (19 aprile [[1542]] - 13 aprile [[1545]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia|Sorrento]])
** Giacomo Savelli † (13 aprile [[1545]] - 26 maggio [[1546]] dimesso) (amministratore apostolico)
* Giovanni Giacomo Barba, [[Ordine di Sant'Agostino|O.E.S.A.]] † (26 maggio [[1546]] - 3 luglio [[1553]] nominato vescovo di [[Diocesi di Terni-Narni-Amelia|Terni]])
* Giacomo Silverii-Piccolomini † (30 agosto [[1553]] - 26 settembre [[1581]] deceduto)
* Giulio Ricci † (13 novembre [[1581]] - 3 luglio [[1592]] deceduto)
* Vincenzo Bugiatti da Montesanto, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (23 ottobre [[1592]] - 6 gennaio [[1609]] deceduto)
* Giambattista Visconti, O.E.S.A. † (16 marzo [[1609]] - 11 maggio [[1638]] deceduto)
* Girolamo Figini-Oddi † (9 febbraio [[1639]] - 24 agosto [[1659]] deceduto)
* Angelo Mausoni † (10 novembre [[1659]] - 4 settembre [[1665]] deceduto)
* Filippo Monti † (11 gennaio [[1666]] - 2 giugno [[1670]] nominato vescovo di [[diocesi di Ascoli Piceno|Ascoli Piceno]])
* Giuseppe Armenj † (28 luglio [[1670]] - 25 maggio [[1693]] deceduto)
* Leonardo Cassiani † (24 agosto [[1693]] - 5 novembre [[1715]] deceduto)
**''Sede vacante (1715-1719)''
* Giuseppe Riganti † (29 marzo [[1719]] - 3 novembre [[1720]] deceduto)
* Francesco Maria Tansj † (16 luglio [[1721]] - 18 luglio [[1723]] deceduto)
* Pietro Agostino Scorza † (12 giugno [[1724]] - 9 aprile [[1731]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni|Amalfi]])
* Tommaso Alessio de' Rossi † (9 aprile [[1731]] - 6 gennaio [[1749]] deceduto)
* Panfilo Antonio Mazzara † (21 aprile [[1749]] - 30 agosto [[1766]] deceduto)
* Ignazio Andrea Sambiase, [[Chierici Regolari Teatini|C.R.]] † (16 febbraio [[1767]] - 16 dicembre [[1776]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Sant'Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia|Conza]])
* Luigi Maria Pirelli, C.R. † (17 febbraio [[1777]] - 29 ottobre [[1804]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie|Trani]])
* Francesco Antonio Nanni, [[Congregazione della Missione|C.M.]] † (26 giugno [[1805]] - 8 marzo [[1822]] dimesso)
* Giuseppe Maria Pezzella, [[Ordine di Sant'Agostino|O.S.A.]] † (24 novembre [[1823]] - 18 giugno [[1828]] dimesso)
* Alessandro Berettini † (5 luglio [[1830]] - 29 ottobre [[1849]] deceduto)
* Pasquale Taccone † (30 settembre [[1850]] - 20 ottobre [[1856]] deceduto)
* Michele Milella, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (20 giugno [[1859]] - 2 aprile [[1888]] deceduto)
* Francesco Trotta † (1º giugno [[1888]] - gennaio [[1902]] dimesso)
* Alessandro Beniamino Zanecchia-Ginnetti, [[Ordine dei Carmelitani Scalzi|O.C.D.]] † (13 luglio [[1902]] - 21 febbraio [[1920]] deceduto)
* Settimio Quadraroli † (26 agosto [[1921]] - 4 agosto [[1927]] deceduto)
* Antonio Micozzi † (23 dicembre [[1927]] - 4 settembre [[1944]] deceduto)
* [[Gilla Vincenzo Gremigni]], [[Missionari del Sacro Cuore di Gesù|M.S.C.]] † (18 gennaio [[1945]] - 1º luglio [[1949]] nominato vescovo di Teramo e Atri)
 
=== Vescovi di Teramo e Atri ===
* [[Gilla Vincenzo Gremigni]], [[Missionari del Sacro Cuore di Gesù|M.S.C.]] † (1º luglio [[1949]] - 29 giugno [[1951]] nominato vescovo di [[Diocesi di Novara|Novara]])
* Stanislao Amilcare Battistelli, [[Congregazione della Passione di Gesù Cristo|C.P.]] † (14 febbraio [[1952]] - 22 febbraio [[1967]] ritirato)
* [[Abele Conigli]] † (16 febbraio [[1967]] - 30 settembre [[1986]] nominato vescovo di Teramo-Atri)
 
=== Vescovi di Teramo-Atri ===
* [[Abele Conigli]] † (30 settembre [[1986]] - 31 dicembre [[1988]] ritirato)
* Antonio Nuzzi † (31 dicembre [[1988]] - 24 agosto [[2002]] ritirato)
* [[Vincenzo D'Addario]] † (24 agosto [[2002]] - 1º dicembre [[2005]] deceduto)
* [[Michele Seccia]] (24 giugno [[2006]] - 29 settembre [[2017]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Lecce|Lecce]])
* [[Lorenzo Leuzzi]], dal 23 novembre [[2017]]
 
== Statistiche ==
La diocesi al termine dell'anno 2012 su una popolazione di 262.800 persone contava 250.500 battezzati, corrispondenti al 95,3% del totale.
 
{{tabella dati diocesi}}
|-
| 1950 || 202.002 || 202.230 || 99,9 || 217 || 179 || 38 || 930 || || 61 || 231 || 165
|-
| 1969 || 211.036 || 213.741 || 98,7 || 236 || 161 || 75 || 894 || || 135 || 294 || 121
|-
| 1980 || 223.000 || 225.000 || 99,1 || 229 || 145 || 84 || 973 || 1 || 94 || 288 || 175
|-
| 1990 || 237.000 || 239.000 || 99,2 || 177 || 120 || 57 || 1.338 || 9 || 62 || 168 || 187
|-
| 1999 || 240.000 || 248.000 || 96,8 || 193 || 123 || 70 || 1.243 || 5 || 74 || 168 || 207
|-
| 2000 || 240.000 || 248.000 || 96,8 || 190 || 120 || 70 || 1.263 || 12 || 74 || 168 || 187
|-
| 2001 || 240.000 || 248.000 || 96,8 || 190 || 120 || 70 || 1.263 || 12 || 74 || 168 || 187
|-
| 2002 || 240.000 || 248.000 || 96,8 || 186 || 116 || 70 || 1.290 || 12 || 74 || 168 || 187
|-
| 2003 || 240.000 || 248.000 || 96,8 || 186 || 116 || 70 || 1.290 || 11 || 74 || 168 || 187
|-
| 2004 || 240.000 || 248.000 || 96,8 || 186 || 116 || 70 || 1.290 || 11 || 73 || 168 || 187
|-
| 2010 || 240.000 || 248.000 || 96,8 || 199 || 121 || 78 || 1.206 || 11 || 84 || 177 || 187
|-
| 2012 || 262.800 || 250.500 || 95,3 || 144 || 112 || 32 || 1.739 || 11 || 35 || 127 || 187
|}
 
== Note ==
<references />
 
== Fonti ==
*[[Annuario pontificio]] del 2015 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
*[http://www.diocesiteramoatri.it/ Sito ufficiale] della diocesi
*{{gcatholic|tera0}}
*{{catholic encyclopedia|Teramo|Diocese of Penne and Atri}}
*{{la}} [[Ferdinando Ughelli]], [http://books.google.it/books?id=bR4sAQAAMAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false ''Italia sacra''], vol. I, seconda edizione, Venezia 1717, coll. 342-373 (Teramo) e 1111-1153 (Atri)
* Gabriele Orsini, ''La Diocesi di Teramo-Atri all'alba del terzo millennio'', Teramo, edizioni Interamnia, 1999 ([http://www.delfico.it/Testi%20Vescovi%20elenco.htm cronotassi], pp.&nbsp;97–100)
*Augusto D'Angelo, ''La Diocesi di Teramo. Percorsi di adeguamento della struttura ecclesiastica alla modernità'', in ''Monografia della Provincia di Teramo. Il Novecento'', Sant'Atto di Teramo, Edigrafital, 1999, vol. II, pp.&nbsp;605–638
*[[Niccola Palma]], [http://www.abruzzoinmostra.it/teramo/storiaditeramo/index.html ''Storia ecclesiastica e civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli, detta dagli antichi Praetutium, ne' bassi tempi Aprutium, oggi Città di Teramo e Diocesi aprutina''], I edizione, 2 volumi, Teramo, Angeletti, 1832-1836 e ristampa anastatica Bologna, Forni, s.d. [ma 1968 ca]; II edizione, 5 volumi, curata dal prof. Vittorio Savorini, con la collaborazione del prof. G. Cherubini, [[Francesco Savini|F. Savini]], prof. B. Mezucelli, prof. [[Giacinto Pannella|G. Pannella]], Teramo, Tip. Giovanni Fabbri edit., 1890-1893; III edizione, 5 volumi, Teramo, Tercas, 1978-1981
* Vincenzio d'Avino, [http://books.google.it/books?id=fUIsAAAAYAAJ&pg=PA35 ''Cenni storici sulle chiese arcivescovili, vescovili e prelatizie (nullius) del Regno delle Due Sicilie''], Napoli 1848, pp.&nbsp;35–37 (Atri) e 665–667 (Teramo)
* [[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.it/books?id=ctUCAAAAQAAJ&pg=PA427 ''Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], Venezia 1870, vol. XXI, pp.&nbsp;427–433 (Teramo) e 443-448 (Penne e Atri)
* [[Francesco Lanzoni]], [http://www.archive.org/stream/MN5017ucmf_0#page/n421/mode/2up ''Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604)''], vol. I, Faenza 1927, p.&nbsp;399
*{{la}} Paul Fridolin Kehr, [https://web.archive.org/web/20160306095353/http://collections.stanford.edu/publicdomain/bin/detail?fileID=274840330 ''Italia Pontificia''], vol. IV, Berlino 1909, pp. 309-316
*{{de}} Gerhard Schwartz, [https://archive.org/stream/MN42020ucmf_1#page/n302/mode/1up ''Die besetzung der bistümer Reichsitaliens unter den sächsischen und salischenkaisern : mit den listen der bischöfe, 951-1122''], Lipsia-Berlino 1913, pp. 291-293
*{{de}} [[Norbert Kamp]], ''Kirche und Monarchie im staufischen Königreich Sizilien. Prosopographische Grundlegung. Bistümer und Bischöfe des Königreichs 1194-1266. 1. Abruzzen und Kampanien'', Monaco di Baviera 1973, pp.&nbsp;49–59
* {{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [https://archive.org/stream/seriesepiscoporu00gamsuoft#page/931/mode/1up ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, pp.&nbsp;931–932
* {{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], p.&nbsp;95; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], p.&nbsp;90; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;112; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p.&nbsp;88; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/91/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;91; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/91/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;91
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=fAuyONNnCOkC&pg=PA547 Bolla ''Licet ea''], in ''Bullarum diplomatum et privilegiorum sanctorum Romanorum pontificum Taurinensis editio'', Vol. III, pp.&nbsp;547–549
*{{la}} [http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-42-1950-ocr.pdf Bolla ''Dioecesium circumscriptiones''], AAS 42 (1950), pp.&nbsp;135–137
*{{la}} [http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-79-1987-ocr.pdf Decreto ''Instantibus votis''], AAS 79 (1987), pp.&nbsp;645–647
 
== Voci correlate ==
*[[Parrocchie della diocesi di Teramo-Atri]]
*[[Duomo di Teramo]]
*[[Basilica di Santa Maria Assunta (Atri)]]
*[[Chiese di Teramo]]
*[[L'Araldo abruzzese]]
*[[Storia di Teramo]]
*[[Torre del Duomo di Teramo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=USS ''Walker''}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/almanacco/Pagine/EFGHI/fante.aspx|Scheda sintetica sul sito web della Marina Militare Italiana}}
* [http://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/012/Teramo-Atri Diocesi di Teramo] su ''BeWeB - Beni ecclesiastici in web''
*{{cita web|http://www.xmasgrupsom.com/Ricordi/ArticoloEtna/ART_2.HTM|La Marina di transizione del dopoguerra}}
* [http://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/FU_/Atri Diocesi di Atri] su ''BeWeB - Beni ecclesiastici in web''
*{{cita web | 1 = http://history.navy.mil/danfs/w2/walker-ii.htm | 2 = history.navy.mil: USS ''Walker'' | accesso = 25 novembre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20051128180100/http://www.history.navy.mil/danfs/w2/walker-ii.htm | dataarchivio = 28 novembre 2005 | urlmorto = sì }}
 
*{{cita web|http://www.navsource.org/archives/05/517.htm|navsource.org: USS ''Walker''}}
{{Teramo}}
*{{cita web|http://www.hazegray.org/danfs/destroy/dd517txt.htm|hazegray.org: USS ''Walker''}}
{{Classe Fante}}
 
{{Portale|marina}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Abruzzo|diocesi}}
 
[[Categoria:DiocesiCacciatorpediniere didella Teramo-Atri|United States Navy|Walker]]
[[Categoria:Navi trasferite dall'United States Navy alla Marina Militare Italiana]]