Uzbekistan e Torre di Teodolinda: differenze tra le pagine

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{{Infobox struttura militare
{{F|Uzbekistan|settembre 2008}}
|Struttura = Fortezza
{{Stato
|Nome = Torre di Teodolinda
|nomeCorrente = Uzbekistan
|Immagine = TorreTeodolinda.jpg
|nomeCompleto = Repubblica dell'Uzbekistan
|Didascalia = Torre di Teodolinda, ''detta di Port scur''
|nomeUfficiale = ''O‘zbekiston Respublikasi''
|Stato = ITA
|linkBandiera = Flag of Uzbekistan.svg
|Città = Monza
|paginaBandiera = Bandiera dell'Uzbekistan
|Tipologia = Linea fortificata
|linkStemma = Coat of Arms of Uzbekistan.svg
|Inizio costruzione = XIII secolo
|paginaStemma = Emblema dell'Uzbekistan
|Termine costruzione =
|linkLocalizzazione = Uzbekistan on the globe (Eurasia centered).svg
|Altezza =
|linkMappa = Uz-map.png
|Demolizione =
|motto =
|Condizione attuale = in uso
|lingua = [[lingua uzbeca|Uzbeco]]<ref name=LU>{{Cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/uz.html|titolo=Uzbekistan|sito=[[The World Factbook]]|editore=[[Central Intelligence Agency]]}}</ref>
|Azioni di guerra =
|capitale = [[Tashkent|Taškent]]
|Ref = [http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1A050-00076/]
|capitaleAbitanti = 2.148.000
|capitaleAbitantiAnno = &nbsp;
|governo = [[Repubblica presidenziale]]
|presidente = [[Islom Karimov]]
|primoMinistro = [[Shavkat Mirziyoyev|Šavkat Mirziëev]]
|elenco capi di stato = [[Presidenti dell'Uzbekistan|Presidente]]
|elenco capi di governo = [[Primi Ministri dell'Uzbekistan|Primo Ministro]]
|indipendenza = Dall'[[Unione Sovietica|U.R.S.S.]],<br />1º settembre [[1991]] (dichiarata),<br />8 dicembre [[1991]] (riconosciuta),<br />25 dicembre [[1991]] (completata)
|ingressoONU = 2 marzo [[1992]]
|superficieTotale = 447.400
|superficieOrdine = 55
|superficieAcqua = 4,9
|popolazioneTotale = 27.444.702
|popolazioneAnno = 2012
|popolazioneOrdine = 46
|popolazioneDensita = 63
|popolazioneCrescita = 0,94% (2012)<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|titolo=Population growth rate|accesso=28 febbraio 2013|sito=CIA World Factbook|lingua=en}}</ref>
|confini = [[Kazakistan]], [[Kirghizistan]], [[Tagikistan]], [[Afghanistan]], [[Turkmenistan]]
|continente = [[Asia]]
|orario = [[Tempo Coordinato Universale|UTC]] +5
|valuta = [[Som uzbeco]]
|PIL = 51115<ref name="IMF">[http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2013/02/weodata/index.aspx Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013]</ref>
|PILValuta = $
|PILAnno = 2012
|PILOrdine = 76
|PILprocapite = 1736
|PILprocapiteValuta = $
|PILprocapiteAnno = 2012
|PILprocapiteOrdine = 136
|PILPPA = 103761
|PILPPAValuta = $
|PILPPAAnno = 2012
|PILPPAOrdine = 70
|PILPPAprocapite = 3523
|PILPPAprocapiteValuta = $
|PILPPAprocapiteAnno = 2012
|PILPPAprocapiteOrdine = 134
|HDI= 0,641 (medio)
|HDIAnno= 2011
|HDIOrdine= 115
|TFT= 2,5 (2010)<ref>{{cita web|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|titolo=Tasso di fertilità nel 2010|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
|energia = 1985
|tld = .uz
|telefono = +998
|targa = UZ
|inno = [[Inno nazionale della Repubblica dell'Uzbekistan]]
|festa = 1º settembre
|note = <!-- note libere -->
|stato precedente = {{RSS Uzbeka}}<br />({{SUN 1980-1991}})
}}
L<nowiki>'</nowiki>'''Uzbekistan''', ufficialmente '''Repubblica dell'Uzbekistan''', è uno stato dell'[[Asia centrale]], già parte dell'[[Unione Sovietica]]. Confina a nord e a ovest con il [[Kazakistan]], a est con il [[Kirghizistan]] e il [[Tagikistan]], a sud con l'[[Afghanistan]] e il [[Turkmenistan]]; assieme al [[Liechtenstein]] è (se non si considera il [[mar Caspio]] un mare vero e proprio) l'unico paese al mondo doppiamente [[Stato senza sbocco al mare|senza sbocchi sul mare]]. La [[lingua ufficiale]] è l'[[lingua uzbeca|uzbeco]].<ref name=LU />
 
La '''Torre di Teodolinda''' (''Port scur'' in dialetto monzese) è una torre medievale di [[Monza]], situata ad arco della strada lungo la ''via Lambro''.
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia dell'Uzbekistan}}
[[File:Amu darya delta.jpg|thumb|left|Il delta dell'[[Amu Darya]] nel [[lago d'Aral]]]]
Esteso per 1500&nbsp;km da nord-ovest a sud-est, con una larghezza media che non supera i 300&nbsp;km, l'Uzbekistan si allunga dalle falde occidentali del massiccio dell'[[Alaj]] (a est), che inquadrano la [[valle del Fergana]] (una [[fossa di sprofondamento]]), sino alle rive del vastissimo [[lago d'Aral]] (a ovest), residuo di un antico mare, a soli 53&nbsp;m di altitudine. Nel territorio si distinguono due zone geomorfologiche e climatiche.
 
La parte occidentale è dominata dalla [[steppa]] arida del [[Kyzylkum]] (300.000&nbsp;km², in parte nel Kazakistan), che arriva sino all'Aral. L'[[Amu Darya]], che segna per un lungo tratto il confine con il [[Turkmenistan]], divide questa zona semidesertica, ricca di giacimenti di [[gas naturale]], dall'altopiano desertico del [[Karakumy]] (in territorio turkmeno) e dal deserto dell'[[Ustjurt]], che si estende a Ovest dell'Aral sino al Caspio. Le pianure che circondano il Lago d'Aral appartengono alla [[Repubblica Autonoma dei Karakalpak]]. In tutta la regione occidentale il clima è [[clima continentale|continentale]] secco, con temperature minime in gennaio di -29&nbsp;°C e massime estive di +45&nbsp;°C; le precipitazioni sono inferiori a 100&nbsp;mm annui.
 
Nella parte orientale, i [[bacino fluviale|bacini fluviali]] del [[Zeravshan|Zeravšan]], dell'[[Amu Darya]] e del [[Syr Darya]] sono separati dalle estreme propaggini dei [[Tian Shan|Tian Šan]], dell'Alaj e del [[Pamir]], [[catene montuose]] giovani e fortemente sismiche. La più elevata tra queste è quella dei [[Gissar]], dove al confine con il [[Tagikistan]] si trova la più alta vetta del paese, il [[Khazret Sultan]] (4643 m s.l.m.) Tra le catene dell'Alatau e dell'Alaj si estende la già menzionata pianura del Fergana, bacino tettonico lungo 300&nbsp;km e largo 100, bagnato dal [[Syrdar'ja]] e dai suoi affluenti, in cui si concentra una parte rilevante della popolazione. La frontiera con il Tagikistan taglia queste catene e le valli che le separano in modo assai complesso: la valle del Fergana, per esempio, è separata dalla capitale [[Tashkent|Taškent]] da territorio tagico. Il controllo dei corsi d'acqua, essenziale per la vita economica, crea rivalità tra i due Paesi. Nelle valli fluviali e sulle pendici montuose la continentalità del clima si attenua e aumentano le precipitazioni (da 300&nbsp;mm annui nelle pianure a più di 1000 sui rilievi).
 
Il 4,6% del territorio è costituito da aree protette.
 
== Suddivisioni amministrative ==
{{vedi anche|città dell'Uzbekistan|Suddivisioni dell'Uzbekistan|Regioni dell'Uzbekistan|Distretti dell'Uzbekistan}}
 
L'Uzbekistan è diviso in dodici regioni (''viloyatlar'', al singolare: ''[[Wilaya|viloyat]]''), una repubblica [[Autonomia (politica)|autonoma]] ([[Karakalpakstan]]), e una città indipendente ([[Tashkent|Taškent]]).
 
In dettaglio le regioni sono:
 
* [[Regione di Andijan|Andijan]]
* [[Regione di Bukhara|Bukhara]]
* [[Regione di Djizak|Djizak]]
* [[Regione di Fergana|Fergana]]
* [[Regione di Kashkadarya|Kaškadarja]]
* [[Regione di Khorezm|Khorezm]]
* [[Regione di Namangan|Namangan]]
* [[Regione di Navoiy|Navoiy]]
* [[Regione di Samarcanda|Samarcanda]]
* [[Regione di Sirdarja|Sirdarja]]
* [[Regione di Surkhandarya|Surkhandarja]]
* [[Regione di Tashkent|Taškent]]
 
== Storia ==
Si tratta di un edificio - nonostante l'ambigua denominazione - che risale al [[XIII secolo]], pertanto è logico che non fu la Regina [[Teodolinda]] a costruirlo. La torre appartenne alla Famiglia Pessina che qui riscuoteva il dazio sulle merci che entravano in città<ref>[http://www.sempreinbici.com/parcodimonza/travel/torre_di_teodolinda1.shtml]</ref>. La torre è tuttora utilizzata come abitazione privata.
I territori dell'attuale Uzbekistan furono compresi nelle [[satrapie]] di [[Sogdiana]] e [[Corasmia]] dell'impero [[Achemenidi|Achemenide]], fino alla conquista di [[Alessandro Magno]]. Successivamente la regione entrò a far parte degli stati [[impero dei Parti|Partico]] e [[Impero Sasanide|Sasanide]].
Nel [[Medioevo]] emerge per la prima volta l'elemento turco con la potenza [[qaraqanide]] (IX-XII secolo), che si rafforzerà dall'[[XI secolo]] a spese del [[regno persiano]] dei [[Samanidi]]. Questa verrà poi soppiantata dai [[Mongoli]] all'inizio del [[XIII secolo]], che fonderanno il regno centroasiatico del [[Chagatay]], peraltro rapidamente ''turchizzandosi'' nella lingua e nei costumi. Successivamente, con l'emergere della figura di [[Tamerlano]] che si riproponeva di rinnovare i fasti e le conquiste di [[Gengis Khan]], [[Samarcanda]] diverrà uno dei grandi centri della civiltà [[timuride]] e dell'[[Asia Centrale]] musulmana.
 
All'inizio la torre faceva parte dell'apparato difensivo della città, ma poi divenne uno die punti di accesso della città e fu chiamata Porta Lambro, proprio perché serviva di transito delle merci dal fiume [[Lambro]] alle piazze della città<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1A050-00076/ Lombardia Beni Culturali]</ref>.
Dal [[XVI secolo]], con la dinastia di origine mongola degli [[Shaybanidi]] il paese comincia a chiamarsi Uzbekistan e nella seconda metà del secolo la capitale viene spostata a [[Bukhara]]. Emergono successivamente due formazioni destinate a durare tra alterne vicende fino alla metà del [[XIX secolo]]: il [[Khanato di Khiva]] e il [[Khanato di Bukhara]], spesso in conflitto tra loro, e dal Settecento si formerà, più a est, il [[Khanato di Kokand]]. La regione fu per tutta l'epoca dell'[[Impero Safavide]] (XVI secolo - metà del XVIII secolo) al centro di conflitti sia con i sovrani persiani che, più tardi, con la nascente potenza russa. Nel [[XIX secolo]], l'[[impero russo]] cominciò la sua espansione nell'[[Asia centrale]]; ma a differenza di altri territori turchi centroasiatici ([[Kazakistan]], [[Kirghizistan]]), Khiva e Bukhara non vennero subito annesse, bensì divennero [[emirati]] [[vassallo|vassalli]] della Corona Zarista.
 
== Architettura ==
Sullo sfondo è il periodo del "[[Grande gioco]]", ovvero del confronto geopolitico e militare tra [[Impero russo]] e [[Impero Britannico]], che si fa solitamente iniziare nel [[1813]] e finire con la [[convenzione anglo-russa]] del [[1907]]. All'inizio del XIX secolo circa 2000 miglia separavano l'[[India britannica]] e le regioni periferiche della [[Russia zarista]]. Gran parte di quelle terre non erano neanche tracciate sulle mappe. Dopo la [[rivoluzione bolscevica]] del [[1917]] seguì una seconda fase dei rapporti con la Russia, con la creazione, dopo varie complesse vicende, della [[RSS Bukhara|Repubblica bolscevica di Bukhara]]. In seguito, malgrado alcune prime resistenze ai [[bolscevichi]], l'Uzbekistan entrò a far parte dell'[[Unione Sovietica]].
A pianta quadrata, è alta tre piani; il pianterreno ha una volta a botte ed è attraversato dalla stessa strada. Negli stipiti laterali del portone esterno sono tuttora visibili i cardini di un antico portone.
 
Le finestre del primo piano sono [[bifore]] simili a quelle dell'Arengario mentre quelle del secondo piano sono [[monofore]] ad arco ''a sesto acuto''; al terzo piano infine sono [[trifore]] con colonnine. La sommità è a merlatura [[guelfa]] con [[beccatelli]].
Il 1º settembre [[1991]] l'Uzbekistan, seppur riluttante, dichiarò l'indipendenza. Mentre gli [[stati baltici]] guidarono la battaglia per l'indipendenza, quelli dell'Asia centrale ne ebbero timore. "Le forze indipendentiste che spingevano per la separazione dall'Unione (Sovietica) erano molto deboli in Asia centrale. {{Citazione necessaria|Dopo il tentativo di [[colpo di stato]] dell'[[putsch di Mosca|agosto 1991]], tutte le nazioni dell'Asia centrale ritennero che l'Unione fosse qualcosa da preservare", scrisse [[Michael McFaul]] nella sua "Russia's Unfinished Revolution"}}.
 
Al terzo piano sono murati due medaglioni che raffigurano lo [[stemma di Monza|stemma]] medievale di Monza.
Il 13 maggio [[2005]], violente dimostrazioni di protesta scoppiarono nella città di [[Andijan (città)|Andijan]], nella regione di Ferghana, in seguito alle azioni di antiterrorismo del governo, che portarono all'arresto di 23 cittadini accusati di essere [[integralisti islamici]]. In seguito ai tumulti i soldati spararono sulla folla uccidendo almeno nove persone. I dimostranti per ritorsione presero in ostaggio 30 persone. Nello stesso giorno a [[Tashkent|Taškent]], un sospetto [[kamikaze]] venne colpito ed ucciso all'esterno dell'ambasciata d'Israele.
La repressione del presidente [[Islam Karimov]], poi estesa, si ritiene che abbia provocato anche altre vittime, non conteggiate negli elenchi ufficiali. In seguito alla repressione si ritiene che comunque i capi più importanti della rivolta "islamista" siano fuggiti ed abbiano trovato rifugio in [[Afghanistan]], dove è stata segnalata la loro presenza nella regione del [[Vaziristan]] [[pakistan]]o.
 
La torre è stata rimaneggiata verso il [[1880]].
== Demografia ==
In realtà la torre di Teodolinda, quello che resta del palazzo residenziale della regina longobarda, non è visibile dall'esterno, essendo inglobata nel complesso del Duomo. La costruzione visibile e, talvolta visitabile, è la Torre cosiddetta Pessina, di epoca medioevale.
{{vedi anche|Uzbechi}}
[[File:Uzbekistan demography.png|upright=1.4|thumb|Crescita demografica dal 1992 al 2003]]
L'Uzbekistan è lo stato più popoloso dell'Asia centrale. I suoi 27,4 milioni di abitanti, concentrati nel Sud e nell'Est del paese, costituiscono infatti circa la metà della popolazione totale dell'area. L'Uzbekistan, al tempo dell'[[Unione Sovietica]], era una delle repubbliche più povere; gran parte della popolazione era occupata nella coltivazione del [[Gossypium|cotone]] in piccole comunità rurali. Ancora oggi, buona parte degli abitanti vive nelle campagne e dipende dall'attività agricola per la propria sussistenza.
 
Il sistema educativo ha consentito di avere una percentuale di alfabetizzazione della popolazione del 97%, e la maggior parte delle persone (di entrambi i sessi) ha un livello di istruzione di almeno 11 anni. In realtà, a causa di ristretti vincoli economici ed altri problemi dovuti al collasso dell'[[Unione Sovietica]], i testi ed il materiale scolastico in generale, i metodi di insegnamento, i curricula e le istituzioni scolastiche sono antiquati, inappropriati e trascurati; in aggiunta, la percentuale di persone iscritte in età scolare si sta abbassando. Benché il governo sia in apprensione per questo fenomeno, il ''budget'' rimane limitato. Allo stesso modo, nel campo della sanità, sono diminuite le risorse dedicate alla [[salute]], riducendo la qualità, l'accessibilità e l'efficienza del servizio sanitario e collocando il paese al 161º posto al mondo per aspettativa di vita con una vita media attesa alla nascita di 64,94 anni.
 
=== Etnie ===
[[File:Tajiks of Uzbekistan.PNG|thumb|right|upright=1.2]]
Gli [[uzbechi]] costituiscono il gruppo etnico principale. Vi sono poi [[russi (popolo)|russi]] (5,5%), [[tagiki]] (10%), [[coreani]] (4,7%), [[kazaki]] (3%), [[karakalpaki|caracalpachi]] (2,5%) e [[tatari]] (1,5%). Esistono alcune famiglie di Italiani deportati da Stalin dalla Crimea.
 
=== Lingue ===
L'[[Lingua uzbeca|uzbeco]] (una [[lingue turche|lingua turca]] orientale) è la lingua ufficiale<ref name=LU />, ed è parlata dalla maggioranza della popolazione. Vi è stato un tentativo dal 1991 di trascriverla mediante l'[[alfabeto latino]], ma al momento viene utilizzato solo per i siti web, per la valuta locale, il [[Som uzbeco]], e per i luoghi turistici e d'interesse più rilevanti (stazioni, ecc.); negli altri ambiti, soprattutto quello della stampa e della cartellonistica, è ancora ampiamente utilizzato l'[[alfabeto cirillico]]. Tra le lingue parlate dalle minoranze è importante il [[Lingua tagika|tagico]] (una variante orientale del neopersiano), diffuso ancora a Bukhara e a Samarcanda e collegato alla prestigiosa tradizione della [[letteratura persiana]]. Il [[lingua russa|russo]] è la lingua inter-etnica e viene largamente usato -parallelamente all'uzbeko- nella vita comune, soprattutto nei grandi centri urbani e per la gran parte delle attività commerciali e governative.
 
=== Religione ===
{{Vedi anche|Chiesa cattolica in Uzbekistan}}
[[File:Gorskii 03978u.jpg|thumb|left|Moschea Shakh-i Zindeh a Samarcanda.]]
[[File:Bukhara Mosque (3914419545).jpg|thumb|right|Moschea di [[Bukhara]].]]
Secondo una ricerca stilata nel [[2009]] dal [[Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America]], il 90% degli Uzbeki aderisce all'[[Islam]] e il 5% alla [[Chiesa russo-ortodossa]], mentre il rimanente 5% professa altri credi religiosi.<ref>{{cita web|url=http://www.state.gov/r/pa/ei/bgn/2924.htm |titolo=Uzbekistan |editore=State.gov |data=19 agosto 2010 |accesso=28 gennaio 2011}}</ref> Una relazione del [[Pew Research Center]], invece, riferisce che 96,3% degli Uzbeki sono musulmani.<ref>[http://pewforum.org/uploadedfiles/Topics/Demographics/Muslimpopulation.pdf Mapping the Global Muslim Population. A Report on the Size and Distribution of the World's Muslim Population]. Pew Forum on Religion & Public Life (October 2009)</ref> Si registrano inoltre alcune migliaia di [[ebrei]], ciò che resta di un'antica e consistente comunità in gran parte emigrata in [[Israele]] e negli [[USA]].<ref name="lcweb2">{{cita web|url=http://lcweb2.loc.gov/frd/cs/uztoc.html |titolo=A Country Study: Uzbekistan |editore=Federal Research Division |data=1988-98 |accesso=27 dicembre2013}}</ref>
 
Come in altri paesi dell'Asia centrale, la pratica dell'Islam, pur predominante, non è unitaria e riflette tradizioni, movimenti di riforma e secolarizzazioni che si sono avvicendati specialmente nel corso del Novecento:<ref name="lcweb2"/> ne risulta che il 54% dei musulmani non aderisce ad alcuna corrente, mentre [[sunniti]] e [[sciiti]] sono rispettivamente il 18% e l'1%.<ref>Pew Forum on Religious & Public life. 9 August 2012. Retrieved 29 October 2013.</ref>
 
== Cultura ==
[[File:Uzbek music.ogg|thumb|right|Musica tradizionale uzbeka]]
[[File:Mavzoley Kaffal Shashi 13-35.JPG|thumb|Mausoleo de Abu Bakr Muhammad ibn Ismail Kaffol Shoshi o Hazrat Imam [[Tashkent|Taškent]]]]
[[File:Mavzoley Kaffal Shashi 13-39.JPG|thumb|Mausoleo de Abu Bakr Muhammad ibn Ismail Kaffol Shoshi o Hazrat Imam [[Tashkent|Taškent]]]]
 
=== Letterature dell'Uzbekistan ===
Storicamente la corte iranica di [[Bukhara]] fu il primo grande centro di diffusione della [[letteratura persiana]] sin dal [[X secolo]]. Il territorio dell'attuale Uzbekistan cominciò a venire gradualmente turchizzato a partire dall'epoca qarakhanide (X-XII secolo), e l'elemento iranico vi divenne demograficamente minoritario dall'epoca [[mongola]]. Tra le prime grandi figure è quella del mistico sufi e poeta [[Ahmad Yasawi]] (morto nel [[1166]]), cui è attribuito un canzoniere di quartine mistico-moraleggianti e che è pure all'origine dell'omonima confraternita mistica dei "Yasawi". Altra notevole figura è quella del lirico Khwarizmi (XIV secolo) autore di un notevole poema: il ''Libro dell'amore'' (mohabbat-name). Ma la cultura letteraria fu sempre monopolizzata dal persiano almeno fino al periodo timuride, ossia l'epoca inaugurata dall'emergere di [[Tamerlano]] a cavallo tra il [[XIV secolo|Trecento]] e il [[XV secolo|Quattrocento]].
 
Nel [[XV secolo]] si afferma con il grande poeta e poligrafo bilingue (persiano e turco) [[Ali Sher Nava'i]] (morto nel [[1501]] a [[Herat]]) la prima orgogliosa rivendicazione della piena dignità letteraria del turco dell'Asia Centrale (turco chagatay): a questo scrittore, autore di poemi e canzonieri, è dovuto infatti un celebre trattatello che mette a confronto pregi e difetti delle due lingue. A [[Babur]] (morto nel [[1530]]), sovrano salito al trono nel 1494 e pronipote di Tamerlano, si deve un famoso diario, il ''Babur-name'', in cui le impressioni e esperienze personali si alternano alla narrazione delle imprese di conquista, soprattutto quelle relative alla campagna d'[[India]] che getterà le basi dell'[[Impero Moghul]]. Dopo di allora il bilinguismo tra gli scrittori turchi dell'[[Asia Centrale]] rimane comunque diffuso. A partire dall'Ottocento avviene una progressiva familiarizzazione con la cultura europea, mediata dalla Russia zarista che assoggetta progressivamente il territorio uzbeco alla propria sovranità.
 
In epoca sovietica, quando avverrà il passaggio dall'alfabeto arabo all'alfabeto cirillico, si andrà progressivamente affermando la supremazia di una letteratura in turco uzbeco; ma la consistente minoranza persofona [[tagiki|tagica]] continuerà a mantenere accesa la fiaccola della tradizione letteraria persiana. A livello estetico e tematico, la letteratura uzbeca di epoca sovietica si andrà ampiamente sintonizzando con i dettami del "realismo socialista" e delle "forme nazionali" dell'arte; molti scrittori comporranno anche in russo. Con la recentemente riacquistata indipendenza, dopo la caduta dell'URSS, si sono messe in moto altre complesse dinamiche di distanziamento dalla cultura russa e di contemporaneo rinsaldamento del legame con la tradizione islamica da un lato, e con il patrimonio folklorico-culturale panturco dall'altro. Uno dei primi cambiamenti fu la reintroduzione nel 1991 dell'alfabeto latino, vietato da [[Stalin]] nel 1940, cambiamento peraltro da ritenersi fallito in quanto il cirillico è tuttora ed ampiamente l'alfabeto più usato. Il passaggio all'indipendenza non ha invece significato maggior libertà di espressione artistica, come prova emblematicamente il caso dello scrittore [[Hamid Ismailov]] autore del romanzo satirico ''The Railway'' (2006), messo al bando dalle autorità.
 
=== Arte ===
L'arte preislamica del territorio uzbeco va inquadrata nella storia dell'arte delle grandi formazioni storico-culturali succedutesi nell'area: achemenide, greco-battriana, partica, sasanide. L'arte uzbeca contemporanea si inserisce nella grande tradizione dell'[[arte islamica]] cui, dal XIX secolo, si sono via via aggiunti gli influssi di correnti occidentali soprattutto attraverso la mediazione della cultura russa zarista e, più tardi, sovietica (realismo socialista, "forme nazionali" di arte ecc.).
[[File:Registan square 2014.JPG|thumb|Le tre [[Madrasa|madrase]] nella piazza del Registan a [[Samarcanda]]]]
 
== Politica ==
{{vedi anche|Politica dell'Uzbekistan}}
Il Paese è guidato dalla figura carismatica di [[Islom Karimov]], formatosi nelle strutture burocratiche ex sovietiche e artefice dell'indipendenza nazionale. Egli ha strutturato un regime fortemente personalistico, trasformando radicalmente le vecchie strutture sovietiche e recuperando gli antichi costumi uzbechi ereditati in particolare dagli antichi Khanato di Chiva ed Emirato di Buchara. Si sono così prepotentemente riaffermati i concetti di clan e di tribù, che oggi sono alla base della vita sociale uzbeca. Da segnalare anche il recupero di antiche tradizioni e costumi risalenti ai tempi d'oro di Samarcanda, specialmente in occasione degli eventi più importanti della vita (nascite, matrimoni, funerali).
 
Karimov ha assai puntato sul recupero di questi costumi, in opposizione da un lato ai costumi russi d'importazione, dall'altro ai costumi islamici a loro volta prepotentemente in rinascita. Gli stessi oppositori di Karimov si sono organizzati in clan ed in certe zone del Paese hanno ottenuto notevoli poteri amministrativi dal Governo centrale. Karimov ha basato gran parte della sua propaganda nazionale sulla lotta all'islamismo terrorista, ciò che gli ha permesso anche in politica estera di avere un certo successo sia nei rapporti con la Russia, sia in quelli con gli Stati Uniti, cui ha concesso numerose basi militari nel suo territorio.
 
== Economia ==
 
L'economia dell'Uzbekistan è dominata da due realtà. La prima è la massiccia irrigazione artificiale e la fertilizzazione delle regioni aride e semiaride, necessarie per mantenere la produzione del [[Gossypium|cotone]] grezzo, la sua principale coltura (l'Uzbekistan è il secondo produttore mondiale dopo gli [[Stati Uniti d'America]]), come risultato dei grossi sforzi intrapresi nel settore dell'economia e dell'ecologia. La seconda (presente anche nelle altre repubbliche centroasiatiche) è il crollo del vecchio sistema commerciale sovietico che ha trasformato il paese, incentivando la produzione di una grande quantità di materie prime piuttosto che di prodotti finiti, nonostante l'esistenza di industrie nei dintorni di [[Tashkent]], [[Samarcanda]], [[Bukhara]] e nella [[valle di Fergana]].
L'Uzbekistan, privo di sbocchi sul mare, deve affrontare notevoli difficoltà per far arrivare i propri prodotti sui mercati delle valute forti.
 
L'Uzbekistan si è assunto il difficile compito di limitare la propria dipendenza dal mercato del cotone e di riportare il fertile suolo della parte orientale del Paese alla produzione agricola policolturale.
 
Altre importanti colture sono la [[frutta]] e il [[Oryza sativa|riso]], specialmente nella valle del Fergana, che è anche il principale centro di [[bachicoltura]] e di sericultura (Marghilan e Andijan). L'[[allevamento]] di animali predomina nelle aride regioni occidentali, soprattutto nella regione di Bukhara, dove viene allevata la [[Karakul (pecora)|pecora Karakul]] con la sua [[lana]] vellutata dai molti colori.
 
L'Uzbekistan è all'ottavo posto nel mondo per la produzione di [[oro]]. La miniera di Muruntau nel deserto di Kyzylkum è ritenuta la più grande miniera d'oro a cielo aperto del mondo<ref>{{en}} Mindat.org [http://www.mindat.org/loc-47384.html Muruntau Mine, Muruntau ore field, Zarafshan, Central Kyzylkum Region, Kyzylkum Desert, Uzbekistan]</ref><ref>{{en}} Mining weekly [http://www.miningweekly.com/article/muruntau-mine-2004-09-17 Muruntau mine, Uzbekistan]</ref>. Altre risorse naturali sono [[carbone]], [[gas naturale]], [[petrolio]], [[uranio]] e [[metalli]] non ferrosi e rari. Circa il 3% del paese è costituito da foreste e il legname viene importato. La maggior parte dell'[[elettricità]] proviene da centrali termiche, per lo più alimentate a carbone, circa il 15% da centrali idroelettriche.
 
Il governo ha investito in nuove infrastrutture, attirando investimenti esteri su larga scala, soprattutto nel settore tessile e automobilistico, e si sta impegnando a rendere il paese indipendente per quanto riguarda elettricità, cibo, petrolio e gas. I principali prodotti di esportazione sono naturalmente il cotone grezzo (più del 40% del valore di tutta la produzione agricola) il filo, i tessuti e l'abbigliamento di cotone, oltre ai metalli non ferrosi. Più dei quattro quinti del commercio usbeco si svolge ancora con i paesi della [[Comunità degli Stati Indipendenti]] (CSI).
 
La crisi dell'economia asiatica e russa del [[1998]] ha indotto il governo a eliminare le restrizioni su quella che era ancora un'economia prevalentemente chiusa e, come conseguenza, è riapparso il [[mercato nero]] delle valute forti. Non c'è stato alcun tentativo di decollettivizzare l'agricoltura o l'industria e sono stati fatti solo passi molto timidi verso la deregolamentazione. La terra è ancora nelle mani dello stato, anche se è possibile affittare dei campi. La politica del governo, intesa a sostituire gradualmente i lavoratori russi con manodopera centroasiatica, ha provocato una [[fuga di cervelli]] all'estero, dove tra l'altro lavora una quota imponente di uomini compresi nella fascia d'età fra i 18 e i 40 anni che, con le loro rimesse, costituiscono una voce importante di introiti di valuta pregiata, in un paese in cui i dati ufficiali d'inflazione forniscono percentuali che si aggirano intorno al 14%, mentre quelli ufficiosi la raddoppiano o quasi.
 
L'economia è fortemente protetta da esorbitanti [[barriere doganali]]. Il ''sum'' (1 dollaro = 2730 sum al cambio ufficiale, 5500 sum al cambio non ufficiale) non è convertibile, ad esclusione dei progetti approvati dal governo. Tali restrizioni contro l'esportazione di valuta (cioè contro l'esportazione dei profitti) scoraggiano gli investimenti stranieri e la maggior parte di coloro che hanno investito si trova fortemente indebitata.
 
Stando alle cifre del 2012 della [[Banca Mondiale]], l'Uzbekistan è un Paese con un reddito, a parità di potere d'acquisto (PPA) annuo di 3.523 dollari<ref name="IMF"/> (circa 300 al mese), nella capitale il PIL pro-capite (PPA) è di circa 6.000 dollari annui. Il salario medio a Tashkent è di circa 150 dollari al mese per le figure comuni e di circa 5-800 dollari per quelle qualificate (ingegneri, avvocati, informatici), nelle campagne di circa 150-200 dollari e l'economia al di fuori delle principali città è in parte basata sul [[baratto]] essendo moltissime le famiglie che hanno animali da cortile, mucche ed orti e spesso trovano più conveniente scambiare questi prodotti con altri a disposizione dei vicini piuttosto che venderli al mercato locale. Il costo della vita è più basso in confronto a quello europeo ad eccezione dei prodotti d'importazione che essendo soggetti a dazi pesantissimi possono costare anche il 200% in più rispetto ai mercati occidentali.
[[File:Gorskii 03978u.jpg|thumb|Tombe dello Shah-e Zindah]]
 
=== Trasporti ===
{{vedi anche|Trasporti in Uzbekistan}}
In Uzbekistan sia la rete stradale sia le infrastrutture portuali lungo il fiume [[Amu Darya]] risultano arretrate e penalizzate da una scarsa manutenzione. All'inizio del [[XXI secolo]] importanti investimenti sono stati dedicati sia al trasporto aereo che a quello ferroviario attraverso un piano statale di ammodernamento con investimenti per oltre 10 miliardi di dollari.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* [[Alessio Bombaci|A. Bombaci]], ''La letteratura turca'', Sansoni-Accademia, Firenze-Milano 1969.
* [[Gianroberto Scarcia|G. Scarcia]], ''Storia della letteratura turca'', Fratelli Fabbri, Milano 1971.
* S. Naglia, ''Uzbekistan: un viaggio'', postfazione di G. Messori, Noubs, Chieti, 2005.
* AA.VV., ''Imperi delle steppe. Da Attila a Ungern Khan'', prefazione di F. Cardini, centro studi "Vox Populi", Pergine 2008.
* L. Lucignano ''Il sogno di Marat. In fuga dal Turkmenistan'', Cavinato Editore International 2013, ISBN 978-88-89986-43-1
 
== Voci correlate ==
* [[Margilan]]
* [[Lingue turche]]
* [[Lingua usbeca]]
* [[Islam]]
* [[Sufismo]]
* [[Letteratura persiana]]
* [[URSS]]
* [[Comunismo]]
* [[Asia Centrale]]
* [[Stato senza sbocco al mare]]
* [[Uzbekistan Airways]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?uzbekistan Scheda dell'Uzbekistan dal sito Viaggiare Sicuri] - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
* {{cita web|url=http://old.gov.uz/en/ctx.scm?sectionId=119&contentId=1955|titolo=Immagini ed informazione turistica sull'Uzbekistan (in inglese)}}
* {{cita web|http://www.uzdaily.com/|UzDaily.com News website in English}}
* {{cita web|http://uzbekistanitalia.org/index.htm|Sito dell'Ambasciata della Repubblica dell'Uzbekistan in Italia}}
* [http://www.uzbekistanitalia.it/ Uzbekistan Italia] - Associazione per le relazioni con l'Uzbekistan
* Prefissi telefonici dell'Uzbekistan: [http://www.uztelecom.uz/ru/code/207#sam UzbekTelecom]
 
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