Tranvia Tormini-Vestone-Idro e Galciana: differenze tra le pagine

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{{F|centri abitati della Toscana|novembre 2018}}
{{Infobox linea mezzo pubblico
{{Divisione amministrativa
|nome = Tranvia Brescia-Vestone-Idro<br />
|Nome=Galciana
|immagine = Vobarno, cartolina d'epoca.JPG
|Nome ufficiale=
|didascalia = Vobarno, cartolina d'epoca con un tram
|Panorama=Chiesa di San Pietro a Galciana 01.JPG
|inizio = Brescia
|Didascalia=San Pietro a Galciana
|fine = Idro
|Stemma=
|inaugurazione = [[1881]]
|Stato=ITA
|inaugurazione2=
|Grado amministrativo=4
|chiusura = [[1932]]
|Divisione amm grado 1=Toscana
|gestore = [[Tramvie Elettriche Bresciane|TEB]]
|Divisione amm grado 2=Prato
|gestore2 = [[Tramways à Vapeur de la Province de Brescia]]<br />[[Società Elettrica Bresciana|SEB]]
|Divisione amm grado 3=Prato
|lunghezza = 81,825<ref group=N>Comprensivo del tratto Tormini-Gargnano.</ref>
|Superficie=
|città =
|Note superficie=
|classificazione =
|Abitanti=12000
|tipo = [[tranvia]]
|Note abitanti=
|mezzi_usati =
|Aggiornamento abitanti=
|libera = [[Scartamento ferroviario|Scartamento]]
|Codice catastale=
|liberadescr = 1445 [[millimetro|mm]]
|Nome abitanti=Galcianesi
|libera1 = Trazione
|Patrono=San Pietro Apostolo
|liberadescr1 = vapore;<br />elettrica dal [[1914]] (linea completa);
|Festivo=
|note = il tratto da Brescia a Tormini era utilizzato anche dalla [[tranvia Brescia-Salò|tranvia Brescia-Gargnano]]
|tracciato = Tranviadellavalsabbia.jpg
}}
La '''tranvia Brescia-Idro''' era una [[tranvia|linea tranviaria]] della [[rete tranviaria extraurbana di Brescia|rete provinciale bresciana]] che collegava il [[Brescia|capoluogo]] con la [[Val Sabbia]] a [[Vestone]] raggiungendo, grazie a una tratta costruita per motivi militari, il [[Lago d'Idro]].
 
'''Galciana''' è una [[frazione geografica|frazione]] del [[Comune (Italia)|comune]] di [[Prato]] in Toscana, attraversata dal [[Fosso di Iolo]], situata nella zona occidentale della [[provincia di Prato]]. Il paese conta circa {{formatnum:12000}} abitanti e dista 30 km da [[Firenze]].
== Storia ==
[[File:Vestone, stazione tram.jpg|thumb|left|La stazione di Vestone]]
 
==Storia==
La sua nascita fu dovuta principalmente agli interessi della [[Falck (azienda)|Ferriera Migliavacca]] di [[Vobarno]] di avere una linea di collegamento veloce con la [[ferrovia Milano-Venezia]]. Prima della sua costruzione, la [[provincia di Brescia]] aveva avanzato dei progetti miranti a collegare il [[Brescia|capoluogo]] con [[Trento]], tramite una [[ferrovia|linea ferroviaria]] passante accanto al [[Lago di Garda]], oppure con [[Bolzano]], attraverso la [[Val Sabbia]] e le [[Valli Giudicarie]]<ref>{{cita|Mafrici|pp. 25-26|Mafrici, 1997}}</ref>. Alla sua massima espansione, la [[tranvia|linea tranviaria]] assieme a [[tranvia Brescia-Salò|quella della Riviera]] copriva parzialmente le zone che avrebbero dovuto essere servite dai ventilati progetti ferroviari.
Le prime notizie del centro abitato risalgono al VI o VII secolo quando si insediarono i [[longobardi]] e iniziò la coltivazione del [[Oryza sativa|riso]] nella zona forse prima paludosa.
 
La prima fonte scritta sull'esistenza di Galciana risale al [[1040]]. Secondo alcuni cenni storici sembra che la frazione sia la più antica della provincia di Prato. Il paese si è successivamente sviluppato intorno alla [[Chiesa di San Pietro a Galciana|chiesa di San Pietro]].
La Deputazione provinciale accettò la domanda dell'ingegnere Giovanni Corti per la costruzione di una linea tranviaria Brescia-Vobarno. Come avvenne per le altre [[rete tranviaria extraurbana di Brescia|concessioni tranviarie ottenute in provincia]], egli girò la concessione ottenuta prima alla società inglese The Province of Brescia Steam Tramway Company Limited e poi alla belga [[Tramways à Vapeur de la Province de Brescia]] che procedette all'armamento della linea. Il [[Ministero dei lavori pubblici]] autorizzò l'apertura della linea a patto che fossero garantiti almeno cinque [[metro|metri]] di larghezza per la carreggiata non occupata dai binari nelle strade urbane, che salivano a sei per le extraurbane, e che le curve avessero un raggio minimo di 40 metri<ref>{{cita|Mafrici|p. 30|Mafrici, 1997}}</ref>. Il primo tratto, da Brescia a [[Rezzato]], fu inaugurato il 21 giugno [[1881]], [[Gavardo]] fu raggiunta il 1º ottobre, mentre quello conclusivo, fino a Vobarno, aprì l'8 dicembre.
 
Insieme a tutto il territorio pratese, Galciana conosce un periodo di notevole sviluppo demografico tra il [[Trecento]] e il [[Cinquecento]], grazie alla favorevole collocazione del territorio vicino ai maggiori crocevia del tempo.
L'amministrazione provinciale chiese subito il prolungamento fino a [[Barghe]], mentre i comuni dell'Alta [[Val Sabbia]] chiesero l'allugamento fino a [[Vestone]]. La Compagnie Generale accettò il prolungamento a condizione che potesse collegare la tranvia con la ferriera di Vobarno<ref>{{cita|Ganzerla|p. 282|Ganzerla, 2004}}</ref>. I lavori quindi proseguirono: il 19 settembre [[1886]] si raggiunse Ponte del Re a [[Vestone|Nozza]], mentre Vestone divenne capolinea dal 25 agosto [[1887]]. Tre mesi prima, il 10 maggio [[1887]] era stata attivata la diramazione che da Tormini portava a Salò, della [[tranvia Brescia-Salò]], quindi il tronco Brescia-Tormini divenne comune alle due linee tranviaria.
 
Il territorio galcianese è circondato da alcuni piccoli riferimenti toponomastici che hanno una propria storia, identità e riconoscibilità: [[Borgo Organo]], [[Case Landini]], il [[Paradisino]], le Lame, i Trebbi e [[Valdingole]].
Grazie al passaggio della concessione alla [[Società Elettrica Bresciana]] (SEB) nel [[1907]], si aprì la fase dell'elettrificazione e della ristrutturazione della linea. La Brescia-Tormini fu rinnovata nell'armamento ed [[energia elettrica|elettrificata]] con alimentazione a [[corrente continua]] da 1200 [[volt]], grazie alla convenzione stipulata tra l'ente provinciale e la società elettrica nel quale si stabiliva la proroga della concessione per il tratto elettrificato al 31 dicembre [[1960]]<ref>{{cita|Mafrici|p. 41|Mafrici, 1997}}</ref>. L'inaugurazione del tratto ristrutturato avvenne il 27 giugno [[1910]]; le corse verso Vobarno e Vestone manteneva la [[locomotiva a vapore|trazione a vapore]].
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
I lavori per l'elettrificazione della Tormini-Vestone, invece, furono avviati nel [[1914]] e l'inaugurazione del tratto rinnovato avvenne il 20 aprile dello stesso anno<ref>{{cita|Mafrici|p. 42|Mafrici, 1997}}</ref>.
=== Chiesa di San Pietro a Galciana ===
La [[Chiesa di San Pietro a Galciana]] risale al XII secolo, ed è stata oggetto di restauro ottocentesco. Conserva all'interno dell'abside piacevoli affreschi del tardo Trecento, opera di Antonio Vite (un Redentore benedicente, luminosa figura giovanile, e gli Apostoli), e un notevole ciborio quattrocentesco a tempietto di ambito michelozziano.
 
=== Nuova Chiesa di San Pietro a Galciana ===
Nella [[prima guerra mondiale]], il fronte italiano era attestato a [[Bagolino|Ponte Caffaro]]. Su richiesta dello [[Stato Maggiore]], tra l'aprile e il giugno [[1917]] la SEB prolungò la tranvia fino ad [[Idro]] aprendola all'esercizio, con trazione a vapore, il 10 luglio. Nello stesso tempo si approntarono studi e lavori per predisporre la posa dei [[binario ferroviario|binari]] fino a Ponte Caffaro<ref>{{cita|Mafrici|p. 43|Mafrici, 1997}}</ref>. L'intenzione del Genio Militare era quella di ottenere la nuova linea in pochi mesi e di sfruttare le potenzialità della [[ferrovia Rezzato-Vobarno]] tramutando la stazione di Vobarno Ferriera in un punto di interscambio fra [[treno|treni]] e [[tram]]<ref>{{cita|Mafrici|p. 44|Mafrici, 1997}}</ref>. Agli inizi del [[1918]] si completò l'elettrificazione del nuovo tronco<ref>{{cita|Ganzerla|pp. 286-287|Ganzerla, 2004}}</ref>. Durante la prima guerra mondiale era stata realizzata dall'esercito italiano, una ferrovia decauville a scartamento ridotto da 60 cm, che collegava Ponte Caffaro a Storo <ref>{{cita|Pellizzari|pp. 263-280|Pellizzari, 2018}}</ref>.
 
Tra il 1956 e il 1965, alla vecchia chiesa, è stata affiancata l'attuale chiesa parrocchiale, realizzata da Ivo Lambertini con la collaborazione di Primo Saccardi, caratterizzata dalle numerose vetrate di Tito Amodei e dagli spazi liturgici curati dallo scultore pistoiese Iorio Vivarelli nel 1965-66, con un drammatico Crocifisso e un originale ciborio.
La conclusione della guerra sospese i progetti, lasciando a carico della provincia diversi problemi, come il rimborso per le espropriazioni della Vestone – Idro e la prosecuzione dei lavori del Genio sulla Idro-Ponte Caffaro. Tutte le offerte del Ministero della Guerra all'amministrazione per risolvere questi due problemi, chiedendo in cambio l'obbligo della prosecuzione del tratto fino a Ponte Caffaro, non furono accettate, perché ritenute eccessivamente onerose per le finanze della Provincia<ref>{{cita|Mafrici|pp. 45-46|Mafrici, 1997}}</ref>. Nel febbraio [[1924]], la Regia Commissione Straordinaria, che amministrava la provincia di Brescia in quel periodo, rinunciò a qualsiasi trattativa con le autorità militari. Di conseguenza la prosecuzione della linea tranviaria rimase sulla carta<ref>{{cita|Mafrici|p. 46|Mafrici, 1997}}</ref>.
 
=== Villa Cesare Guasti ===
Nel [[1920]] la SEB, nell'ambito dei piani di sviluppo che avevano portato anche all'acquisizione del servizio sulla parallela ferrovia, scorporò le proprie attività energetiche da quelle di trasporto, devolvendo queste ultime alla controllata[[Tramvie Elettriche Bresciane]] (TEB).
La costruzione della villa risale agli inizi del 1600. Nel XIX secolo fu acquistata dallo scrittore e filosofo italiano [[Cesare Guasti]].
 
=== La Colombaia ===
In virtù del decreto n. 146 del 13 gennaio 1931 e dell'unificazione della proprietà, alla TEB fu consentito di spostare il servizio tranviario sulla sede della ferrovia fra Virle Treponti e Tormini, grazie alla realizzazione di due appositi raccordi. Tale nuovo assetto fu attivato a partire dal 24 agosto dello stesso anno<ref name="MF">M. Bicchierai, ''Treni e tram lungo la Valle Sabbia'', op. cit., pp. 8-9.</ref>.
La Colombaia, composta da un corpo allungato ed una robusta torre, è stata edificata in epoca medievale. La torre ha una muratura in mattoni e ciottoli di fiume. Il corpo allungato aggiunto, presenta una loggia al primo piano adesso murata.
 
=== Strada e fornaci di età Romana ===
All'inizio degli [[anni 1930|anni trenta]] iniziò tuttavia altresì la politica di soppressione delle linee tranviarie: le corse furono ridotte e, nell'[[estate]] del [[1931]], fu chiuso il tronco Vestone-Idro a cui seguì l'[[1932|anno dopo]] il Tormini-Vestone<ref>{{cita|Ganzerla|pp. 292-293|Ganzerla, 2004}}</ref>. Grazie al [[Regio Decreto]] del 14 ottobre [[1932]], n. 1496, che favoriva il passaggio dai servizi tranviari a quelli [[autobus|automobilistici]], la TEB iniziò un servizio di autobus che fosse sostitutivo a quello tranviario<ref>{{cita|Mafrici|p. 262|Mafrici, 1997}}</ref>.
Nel corso delle indagini preliminari dell'area dove sorge il nuovo ospedale di Prato, sono stati individuati una strada e tre fornaci per la realizzazione di ceramica e laterizi risalenti all'epoca romana. L'area, sottoposta a dichiarazione d'importante interesse archeologico, non è visitabile.
 
=== Villa Organi o del Dottore ===
Lungo la parte sopravvissuta della linea il servizio rimase coperto dalla Brescia-Salò fino al [[1954]]<ref>{{cita|Ganzerla|p. 294|Ganzerla, 2004}}</ref>.
Non è chiara la proprietà originaria della Villa. Si ipotizza che fosse della famiglia di Matteo degli Organi, detto [[Matteo da Prato]], celebre organaio pratese del '400. Quest'edificio è oggetto di una leggenda diffusa a Galciana, che narra di una festa interrotta dalla visita del Diavolo in persona.
 
=== Villa Baroncelli detta Il Cembalo ===
== Caratteristiche ==
È una villa ottocentesca che in passato è stata oggetto di avvenimenti particolari: nel 1917 il padre di famiglia, nonché proprietario della villa, Baroncello Baroncelli uccise i suoi figli. Negli anni successivi, Ferruccio Baroncelli, un discendente, raccontava di aver trovato delle monete di epoca romana nei campi di sua proprietà.
{| class="wikitable" style="float:right; margin: 1em; font-size:90%"
|-
!colspan=6|Stazioni e fermate
|-
{{Percorso_fer3|uexKBHFa||||[[Idro]]||}}
{{Percorso_fer3|uexHST||||[[Lavenone]]||}}
{{Percorso_fer3|uexBHF||||[[Vestone]]||}}
{{Percorso_fer5|exKBHFa|uexSTR||||||[[Acciaierie Falk|Vobarno Ferriera]]| |}}
{{Percorso_fer5|exHST|uexBHF|||||[[Vobarno]]| |}}
{{Percorso_fer5|exHST|uexHST|||||[[Roè Volciano]]| |}}
{{Percorso_fer7|exKDSTaq|exABZg+r|uexSTR|||||||raccordo Cotonificio Hefti}}
{{Percorso_fer5|exSTRl|uexmKRZu|exSTR+r|||||}}
{{Percorso_fer5||uexABZg+l|exmKRZo|uexCONTfq||||per [[Tranvia Brescia-Salò-Gargnano|Gargnano]]||}}
{{Percorso_fer5||uexBHF|exSTR||||Tormini}}
{{Percorso_fer3|uexSTR|exHST||||Tormini Chalet|}}
{{Percorso_fer3|uexABZgl|exmABZg+r|||||}}
{{Percorso_fer3|uexHST|exBHF||||Tormini||}}
{{Percorso_fer5|exKDSTaq|uexmKRZ|exABZg+r|||||raccordo Cotonificio Bresciano Ottolini}}
{{Percorso_fer3|uexHST|exHST|||[[Villanuova sul Clisi]]||}}
{{Percorso_fer5|exKDSTaq|uexmKRZ|exABZg+r|||||raccordo Lanificio di Gavardo}}
{{Percorso_fer3|uexSTR|exHST||||Bostone||}}
{{Percorso_fer3|uexHST|exBHF|||[[Gavardo]]||}}
{{Percorso_fer3|uexHST|exBHF|||Paitone|[[Prevalle]]|}}
{{Percorso_fer3|uexHST|exHST|||[[Nuvolento]]||}}
{{Percorso_fer3|uexHST|exHST|||[[Nuvolera]]||}}
{{Percorso_fer3|uexHST|exHST|||[[Mazzano]]||}}
{{Percorso_fer5||uexSTR|exSTR|STR+l|CONTfq|||per [[Ferrovia Milano-Venezia|Venezia]]}}
{{Percorso_fer3|uexABZg+l|exmABZgr|STR||}}
{{Percorso_fer3|uexBHF|exSTR|STR||Virle Treponti}}
{{Percorso_fer3|uexSTR|exABZgl|eABZg+r||}}
{{Percorso_fer3|uexBHF|exKBHFe|BHF||[[Rezzato]]|[[Stazione di Rezzato|Stazione]]|}}
{{Percorso_fer3|uexHST||STR||Sant'Eufemia}}
{{Percorso_fer3|uexKBHFe||BHF||[[Brescia]]|[[Stazione di Brescia|Stazione]]|}}
{{Percorso_fer3|||CONTf|||per [[Ferrovia Milano-Venezia|Milano]]}}
|}
Al momento dell'apertura le [[rotaia|rotaie]] impiegate erano di tipo [[rotaia Vignoles|Vignoles]] da 18 [[chilogrammo|kg]]/[[metro|m]]. A seguito del rinnovamento effettuato dalla [[Società Elettrica Bresciana]], il peso delle nuove rotaie fu di 22&nbsp;kg/m nei tratti extraurbani e di 34&nbsp;kg/m in quelli urbani<ref>{{cita|Mafrici|p. 30 e p. 41|Mafrici, 1997}}</ref>.
 
=== Casa Fondaccio ===
La trazione dei convogli era affidata a locomotive a vapore fino al [[1914]], quando la tranvia fu [[energia elettrica|elettrificata]] a [[corrente continua]] da 1200 [[volt]], estesa alla Vestone-Idro agli inizi del [[1918]]<ref>{{cita|Ganzerla|pp. 285-287|Ganzerla, 2004}}</ref>.
Casa Fondaccio è una antica dimora di origine contadina, edificata in via del Fondaccio intorno al 1820 all'interno della vecchia Tenuta del Fondaccio. Nel corso dei secoli la Tenuta si è ridotta lentamente fino a quasi scomparire ed essere inglobata nell'attuale zona residenziale della parte vecchia del paese. L'antica dimora ha subito nel tempo diverse ristrutturazioni, in particolar modo dopo la seconda guerra mondiale, quando fu aggiunto un piano adibito a mansarda. A tutt'oggi Casa Fondaccio appartiene ai discendenti della famiglia che la fece edificare a presidio della Tenuta.
 
=== PercorsoIl Ponticino Pedonale ===
Il ponticino pedonale, detto "Ponticino di Galciana" venne costruito sul [[Fosso di Iolo]], alla fine del 1800 per collegare a piedi le due sponde del paese, ovvero via sulla Vella e via Valdingole e Fossetto, quindi ha sempre rappresentato un simbolo per Galciana e i suoi abitanti. Distrutto durante la seconda guerra mondiale in seguito a un bombardamento, venne ricostruito negli anni ‘50. Dichiarato inagibile nel 2011, è stato oggetto di una raccolta di firme che ha portato a una ristrutturazione (fatta male) e la sua riapertura nel 2019.<ref>{{Cita web|url=https://www.lanazione.it/prato/cronaca/riapre-lo-storico-ponte-di-galciana-1.4462626|titolo=Riapre lo storico ponte di Galciana|data=26 febbraio 2019|accesso=26 maggio 2019}}</ref>. Lavori fatti male.
La linea, interamente a [[binario ferroviario|binario]] unico, lasciato il capolinea urbano seguiva inizialmente, alternando tratti in sede promiscua con altri in sede propria, la [[Strada statale 11 Padana Superiore]] fino a [[Rezzato]], in località Virle Treponti.
 
== Cultura ==
Qui il binario di raccordo realizzato nel 1931 si distaccava dalla linea tranviaria poco prima dell'ingresso nella stazione tranviaria, il cui edificio risulta ancora esistente in via Garibaldi, per immettersi, con un'ampia curva da sud, sul tracciato ferroviario in corrispondenza del casello posto a protezione del passaggio a livello sulla statale<ref name="MF" />.
=== Istruzione ===
[[File:Tormini, 1912.jpg|thumb|left|Tormini, località di diramazione, nel 1912]]
;'''Istituto Comprensivo Gandhi'''
 
L'Istituto comprensivo Gandhi, meglio conosciuto come Scuole di Galciana, è nato giuridicamente nel settembre del 2004 ed è ubicato nella zona occidentale della città di Prato e abbraccia le frazioni di Galciana (12.000 abitanti), Vergaio (4000) e Sant’Ippolito (800). A Galciana sono ubicate la Scuola dell’Infanzia e Primaria Gandhi, la Segreteria e la Direzione, i laboratori del Progetto Integrato Gandhi e la Scuola Secondaria di primo grado Domenico Zipoli. Inoltre l'Istituto è anche sede del C.T.S. provinciale (Centro Territoriale di Supporto). L'istituto si trova in Via Mannocci, n° 23/G – 59100 Galciana di Prato (PO).
Piegato verso nord il tracciato tranviario prendeva dunque la ''via Gardesana'' ([[strada statale 45 bis Gardesana Occidentale]]) servendo, nell'ordine, le località di [[Mazzano]], [[Nuvolera]], [[Nuvolento]], le ultime due sostituite da un autoservizio a partire dal 1931, [[Paitone]], a sua volta sostituita dalla fermata ferroviaria di Prevalle, [[Gavardo]], [[Villanuova sul Clisi]] e [[Roè Volciano]], intersecando i raccordi ferroviari a servizio del Lanificio di Gavardo e del Cotonificio Bresciano Ottolini<ref name="MF" />.
 
La Scuola Secondaria di primo grado Domenico Zipoli, attiva sul territorio fino dagli anni '70 è considerata punto di riferimento sul territorio cittadino per il livello di preparazione raggiunto dagli studenti. Inoltre dal 2016 è stato avviato un processo di innovazione tecnologica incentrato sull’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e comunicative a sostegno della didattica e dei processi di apprendimento.
Dopo il raccordo con la ferrovia posto subito a monte della stazione di Tormini il binario tranviario, lasciato sulla destra il bivio della [[Tranvia Brescia-Salò-Gargnano|linea per Salò e Gargnano]], sottopassava la ferrovia per poi seguire la [[strada provinciale|provinciale]] [[Strade provinciali della provincia di Brescia|IV Tormini-Barghe]] e la [[Strada statale 237 del Caffaro]] da Barghe fino [[Idro]].
{{clear}}
 
Per promuovere le attività sportive a tutti i livelli, l'Istituto Gandhi, nel corso del tempo. ha avviato e consolidato rapporti e attività didattiche con la società calcistica S.S.D. Galcianese, la GISPI Rugby e con la società locale di pallamano.
== Note ==
=== Esplicative ===
<references group=N/>
 
=== BibliograficheBiblioteche ===
<references/>
 
;Biblioteca comunale circoscrizione Prato Ovest
== Bibliografia ==
* {{cita libro|Giancarlo|Ganzerla|Binari sul Garda - Dalla Ferdinandea al tram: tra cronaca e storia|2004|Grafo|Brescia|cid=Ganzerla, 2004}} ISBN 88-7385-633-0.
* {{cita pubblicazione|autore=Claudio Mafrici|titolo=I binari promiscui - Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930)|rivista=Quaderni di sintesi|mese=novembre|anno=1997|volume=51|cid=Mafrici, 1997}}
* Mario Bicchierai, ''Le tranvie interurbane bresciane'', in ''Mondo Ferroviario'', n. 22, febbraio 1988, pp.&nbsp;4–9.
* Mario Bicchierai, ''Treni e tram lungo la Valle Sabbia'', in ''Mondo Ferroviario'', n. 128, febbraio 1997, pp.&nbsp;6–15.
* A. De Santis, ''Una tranvia di guerra, Vestone-Idro'', in ''[[Italmodel Ferrovie]]'', n. 216, giugno 1978, pp.&nbsp;450–461.
* Ovidio Pellizzari, ''Immagini e storie dal Fronte delle Giudicarie - Valle del Chiese 1915 – 1918'' biblioteca comunale di Borgo Chiese, dicembre 2018, pp.&nbsp;263-280.
 
La Biblioteca della Circoscrizione Ovest, comunemente conosciuta come Biblioteca di Galciana, appartiene alla rete bibliotecaria urbana del Comune di Prato, coordinata dalla Biblioteca comunale "A. Lazzerini".
== Voci correlate ==
Possiede circa 15.000 documenti, tra cui libri, vhs, DVD, CD musicali, audiolibri, per adulti e ragazzi. L’accesso alla biblioteca e ai suoi servizi è libero e gratuito. La biblioteca è interamente coperta dal servizio wireless, si può navigare senza limiti di tempo, e ci sono anche 6 postazioni internet pubbliche, sulle quali la navigazione è limitata a un'ora.
* [[Brescia]]
In estate la biblioteca ha anche postazioni studio all’aperto nel giardino che la circonda.
* [[Idro]]
 
* [[Ferrovia Rezzato-Vobarno]]
=== Cinema ===
* [[Linee tranviarie italiane]]
Nel 1977 Galciana fu il set di uno dei film più originali della cinematografia italiana, divenuto negli anni una pellicola di culto, menzionata dalla critica e amatissima dal pubblico. Si tratta di "Berlinguer ti voglio bene" che fece conoscere al grande pubblico un giovanissimo Roberto Benigni, simbolo del cinema italiano nel mondo e vincitore di un Oscar nel 1998 con "La Vita è Bella" . Il film fu diretto da Giuseppe Bertolucci, fratello del più famoso Bernardo e prodotto da Gianni Minervini. Nella pellicola sono riconoscibili le vie storiche del paese ed il Circolo "Renzo degli Innocenti".
* [[Rete tranviaria extraurbana di Brescia]]
 
* [[Tranvia Brescia-Salò-Gargnano]]
Uno scorcio del passaggio a livello, un tempo posto in Via Ciulli, appare nel film Madonna che Silenzio c'è Stasera, film del 1982 con protagonista Francesco Nuti.
* [[Vestone]]
 
=== Musica ===
 
;Filarmonica G. Puccini
 
Nel 1856 venne fondata nel paese di Galciana la banda musicale con il nome di Banda A. Boito. Dopo un periodo di inattività, fu ricostituita nel 1979 con l'attuale nome di Filarmonica G. Puccini e dal 1990 fa parte del ''Comitato Cittadino Attività Musicali'' e più recentemente si è iscritta all'associazione nazionale [http://www.anbima.it/ Anbima] (Associazione Nazionale delle Bande Italiane Musicali Autonome).
 
=== Teatro ===
;Teatro di Galciana
Il Teatro Di Galciana è un Teatro di performance d'arte costruito nell'ex cinema del paese.
 
== Associazioni e Confraternite ==
=== Pubblica Assistenza l'avvenire di Prato - Sezione di Galciana ===
L'ANPAS (acronimo di Associazione Nazionale Pubbliche ASsistenze) è un'organizzazione di volontariato senza fini di lucro diffusa su tutto il territorio italiano (vedi: [http://www.anpas.org/ www.anpas.org/].
La sede di Galciana fu costituita nel 1906 per volontà degli abitanti del paese.
 
=== Misericordia Confraternita di Galciana ===
La Misericordia di Galciana, dedita all'assistenza dei "bisognosi" è stata costituita nel 1911 per volontà degli abitanti del paese. Visto le origini cristiane, la Misericordia è una congregazione ad ispirazione cattolica; nonostante ciò tutti ne possono far parte, indipendentemente dal credo religioso.
 
== Eventi e Tradizioni ==
=== La Processione di Gesù morto a Galciana ===
Una manifestazione di fede, nel venerdì Santo, di una tradizione ultra centenaria legata alla processione del Gesù Morto. Come sempre ad aprire la processione ci sono figuranti a cavallo oltre alla presenta dei Cavalieri del Santo Sepolcro, dei Cavalieri del Sacro Cingolo, della famiglia Carmelitana, della locale confraternita della Misericordia e della locale associazione della Pubblica Assistenza.
 
=== Giugno Galcianotte ===
Tutti i mercoledì del mese di giugno la Pro Loco Galciana, insieme ad altri soggetti attivi del quartiere, organizzano la "Galcianotte", passeggiata serale per le vie principali del paese con partenza da Piazza della Chiesa alle ore 21.00. L'evento ha lo scopo di favorire la socializzazione e il presidio attivo del territorio e al contempo sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della sicurezza, del rispetto ambientale e sull'importanza della donazione del sangue come gesto di civiltà.
 
=== Festa San Pietro Apostolo, Patrono di Galciana ===
Manifestazione ultra centenaria dedicata ai festeggiamenti in onore di San Pietro Apostolo patrono del paese di Galciana. L'iniziativa si svolge per un periodo di circa 10 giorni e termina il 29 giugno con una celebrazione pirotecnica.
 
==== La leggenda della "barca di San Pietro" ====
Si dice che la notte di San Pietro sia “magica” e legata a tradizioni ed usanze antiche e popolari.
 
La leggenda più diffusa e conosciuta è l’usanza della “[[Barca di San Pietro]]“, che compare per “magia” durante la notte tra il 28 e 29 giugno. La “magia” consiste nel porre fra la notte del 28 e del 29 giugno un contenitore di vetro pieno di acqua all’aria aperta, su di un prato, un giardino o anche un davanzale. All’interno del contenitore, si fa colare un albume d’uovo.
Il contenitore posto all’esterno raccoglie la prima rugiada del mattino e forma un effetto scultoreo, creando proprio la “barca di San Pietro”.
 
Ciò che compariva al mattino veniva interpretato, secondo i significati dati dai contadini. A seconda infatti della forma che prendeva il veliero, esso preannunciava buono o cattivo tempo e di conseguenza, buono o cattivo raccolto.
 
=== Luglio Galcianese ===
Tutti i martedì sera di luglio la frazione propone iniziative serali. I negozi sono aperti, le strade del centro chiuse alle auto e la gente può passeggiare fra animazione, musica e divertimento.
 
== Cucina ==
=== Mortadella di Galciana ===
Agli inizi del Novecento nel paese di Galciana, come in gran parte della Toscana, nasce la preparazione dei salami e dei tagli di suino di seconda scelta, in particolare il paese si distingue per l'invenzione della Mortadella di Galciana. Nel dopoguerra questa produzione sparisce, sino a che, agli inizi degl'anni '90, due salumerie, una di Prato e una di Galciana, riprendono la produzione. La mortadella di Galciana si diffuse rapidamente nella provincia e zone limitrofi, trovando nel corso degl' anni particolari abbinamenti tra i quali ricordiamo: i fichi, preferibilmente di varietà Dottato (di Carmignano), e con la “bozza” pratese, un pane tipico locale.
 
== Sport ==
Galciana ha una lunga tradizione sportiva in diverse discipline.
 
=== Calcio ===
La principale squadra di calcio a 11 maschile della frazione è la S.S.D. Galcianese, fondata nel 1952 sulle ceneri della "Gioventù Nuova" di Prato. Per acquisire una collocazione ed una appartenenza geografica ben precisa e riferita alla località in cui esercita la propria attività, cioè "Galciana" di [[Prato]], decise di cambiare denominazione sociale in "Galcianese". Il periodo di maggiore splendore della società è stato negli anni '50, con la partecipazione al campionato di [[Prima Divisione]], fino agli inizi degli anni '60.
 
Negli anni a seguire si succedono promozioni in [[Prima Categoria]] e retrocessioni in [[Seconda Categoria]], fino ad arrivare ai giorni odierni dove la società si è stabilizzata in [[Seconda Categoria]], pur arrivando costantemente ai vertici delle classifiche. Nel giugno del 2017, piazzandosi come seconda classificata nel girone D del campionato di [[Seconda Categoria]] della Toscana, chiede ed ottiene il ripescaggio in [[Prima Categoria]]. Dal campionato 2017-18 è stata inserite nel girone B della Toscana.
La S.S.D. Galcianese disputa le sue partite interne presso lo [[Stadio Comunale Luca Conti]].
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|http://www.welcome2prato.com/2009/08/galciana-prato.html|Galciana su welcome2prato.com}}
*{{cita web|url=http://www.archeogr.unisi.it/repetti/dbms/skcm.php?id=2089|titolo=Galciana sul ''Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana''}}
 
{{portale|Lombardia|trasportiPrato}}
 
[[Categoria:TranvieFrazioni dismessedi in Lombardia|Brescia-IdroPrato]]