Erik Pontoppidan e Arvoltolo: differenze tra le pagine

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{{Gastronomia
{{Bio
|Nome nome = ErikArvoltolo
| immagine = arvoltolo.JPG
|Cognome = Pontoppidan
|Sesso paese = MItalia
| regione = Umbria
|LuogoNascita = Aarhus
| diffusione = Regionale
|GiornoMeseNascita = 24 agosto
| zona= [[Lago Trasimeno]] - [[Orvieto|Orvietano]]
|AnnoNascita = 1698
| categoria = antipasto
|LuogoMorte = Bergen
|ingredienti = {{lista|farina di grano tenero|olio|acqua|sale o zucchero|olio di semi}}<ref>{{cita libro|autore= Francesco Campelli|titolo=Le ricette di casa mia. Sapori e tradizioni della cucina umbra| città=Assisi |editore=Porziuncola|ISBN=978-88-270-1069-3| anno=2015|p=11}}</ref>
|GiornoMeseMorte = 20 dicembre
|AnnoMorte = 1764
|Attività = teologo
|Attività2 = zoologo
|Attività3 = vescovo luterano
|Nazionalità = danese
|Immagine = Pontoppidan EL.jpg
}}
 
L’'''Arvoltolo''' è una pizzetta fritta tipica del territorio perugino, diffusa in due varianti: dolce e salata.
Studiò teologia all'[[università di Copenaghen]]. Essendo tutore di diversi nobili, gli fu permesso di viaggiare in [[Europa]] e divenne in seguito uno dei professori del re.
Ha origini molto antiche; infatti, era presente nella cucina contadina umbra sin dal [[XVII secolo]] e veniva consumata nelle giornate di festa, come colazione o merenda. Nell'area dell'[[Orvieto|orvietano]] gli arvoltoli prendono il nome di '''tortucce'''. Sono chiamati anche "poltricce"' o "frittelle" o "fregnacce", secondo il vernacolo dei luoghi di provenienza<ref>{{cita libro|autore= Mafalda Marri Almadori|titolo= Cucina Umbra|editore=Todi,La Perla|ISBN=9791220003162|anno=2015|pagina=19}}</ref>; oggi, si trovano prevalentemente sulla tavola delle famiglie più legate alla tradizione, in alcuni ristoranti di cucina tipica e nelle sagre paesane.<ref> Trotta, ''op.cit.''</ref>
 
== Ingredienti ==
Nel [[1738]] insegnò teologia a Copenaghen e nel [[1745]] divenne vescovo di [[Bergen]].
Dosi consigliate per 4 persone:
* 8 cucchiai di farina di grano tenero
* 5 cucchiai di olio extravergine di oliva
* Acqua qb.
* Sale o zucchero a scelta
* Olio di semi per friggere<ref name="Campelli">Campelli, 2015 ''op. cit.''</ref>
== Preparazione ==
Versare farina, acqua e olio in una [[terrina]], mescolando con cura, evitando la formazione di grumi. Dal composto ottenuto ricavare dei dischetti, si consiglia di bucare la pasta con una forchetta, in modo che non si gonfi. Nel frattempo, scaldare l'olio di semi in una [[casseruola]]. Friggere nell'olio bollente i dischetti, uno alla volta, girandoli, fino a farli dorare da entrambi i lati. Togliere dall'olio e farli asciugare su carta assorbente, eliminandone l'eccesso. Cospargerli con zucchero o sale, a seconda dell'uso. Sono ottimi serviti caldi come antipasto da consumare con affettati o come dolce da consumare a fine pasto.<ref name="Campelli" />
 
==Eventi e sagre==
Sebbene la maggior parte delle sue opere sia di ambito teologico, pubblicò anche numerosi trattati di zoologia. Fu amico di [[Morten Thrane Brünnich]] (1737-1827), considerato il fondatore della zoologia danese.
La tradizione culinaria dell'arvoltolo rivive nel periodo estivo nelle caratteristiche sagre paesane. In particolare, nel mese di luglio si svolge la ''Sagra della Tortuccia'' a [[Castel Giorgio]], che propone questo piatto nelle versioni salate, dolci (con lo zucchero o con la [[Nutella]]) e farcite (con i salumi o con le verdure). Inoltre, tra luglio e agosto si svolge la ''Sagra del Cinghiale a Spezzatino, dell'Arvoltolo e dei prodotti tipici umbri'' a [[Migliano_(Marsciano)|Migliano]]<ref>{{cita web|http://www.comune.marsciano.pg.it/pagina1902_sagre-e-feste-paesane.html|Comune di Marsciano, Turismo|08-03-2016}}</ref> e a settembre la ''Sagra dell'Arvoltolo'' a [[Olmeto_(Marsciano)|Olmeto]].
Dal agosto 2018 si svolge a Palazzo la prima sagra dell’arvoltolo
 
== Curiosità ==
Nella sua ''Storia naturale della Norvegia'' parlò ampiamente del leggendario [[Kraken]].
{{Citazione| Il nome arvoltolo deriva forse proprio dalla necessità di girare e rivoltare (arvoltare, in perugino) la pastella, per permetterne la cottura da entrambi i lati.| Trotta, 2011 ''op. cit.''}}
 
== Note ==
Fu inoltre il naturalista che descrisse per la prima volta il gabbiano reale nordico (''[[Larus argentatus]]'').
<references />
== Bibliografia ==
*Francesco Campelli, ''Le ricette di casa mia. Sapori e tradizioni della cucina umbra'', Assisi, Porziuncola, 2015. ISBN 978-88-270-1069-3
*Ida Trotta, ''Diario (gastronomico) umbro : esercizi di cucina (e di pensiero) tra gusto, tradizione e buone pratiche alimentari'', illustrazioni di Serena Cavallini, Aguaplano, 2011. ISBN non presente
*Mafalda Marri Almadori, ''Cucina Umbra'', Todi, Edizioni La Perla, 2015. ISBN 9791220003162
*Pietro Caruso, ''La vera Umbria. La tradizione Umbra nei piaceri della tavola'', Perugia, Grillifar Editore, 1997. ISBN non presente
==Voci correlate==
*[[Perugia]]
 
== Collegamenti esterni ==
==Elenco parziale delle pubblicazioni==
* {{cita web|http://www.umbriaeventi.com|Umbria Eventi|03-03-2016}}
* ''Theatrum Daniae veteris et modernae.'' Bremen 1730.
{{Portale|biografieCucina|Umbria}}
* ''Kurzgefaßte Reformations-Historie der dänischen Kirche.'' Lübeck 1734.
* ''Kort Forestilling af de store Velgierninger.'' Kopenhagen 1736.
* ''Marmora Danica selectiora sive Inscriptionum.'' Kopenhagen 1739-41.
* ''Gesta et vestigia Danorum extra Daniam.'' Preuss, Leipzig, Kopenhagen 1740/41.
* ''Annales ecclesiæ danicæ diplomatici.'' Möller, Kopenhagen 1741-52.
* ''Ein paar erweckliche Predigten vom Elend des irdischen Lebens und wie demselben möge geholfen werden.'' Kothert, Bergen 1749.
* ''Glossarium norvagicum.'' Kothert, Bergen 1749.
* ''Det forste Forsorg paa Norges Naturlige Historie.'' Kopenhagen 1752.
* ''Erich Pontoppidans ... Versuch einer natürlichen Historie von Norwegen.'' Mumme, Kopenhagen, Flensburg 1753-69.
* ''Erich Pontoppidans ... Erbauliche Hirtenbriefe, welche er an die Priesterschaft des Bergischen Stifts geschrieben.'' Berger & Boedner, Rostock 1754.
* ''Menoza.'' Kopenhagen 1754.
* ''The natural history of Norway.'' Linde, London 1755.
* ''Erich Pontoppidans unvorgreifliche Bedenken über die natürliche Ursache der vielen und starken Erdbeben und des ungewöhnlichen Wetters, welches man seit einiger Zeit sowohl in als außer Europa vernommen hat.'' Pelt, Kopenhagen 1757.
* ''Erich Pontoppidans Kraft der Wahrheit, den atheistischen und naturalistischen Unglauben zu besiegen.'' Pelt, Kopenhagen 1759.
* ''Eutropii Philadelphi Oeconomiske Balance.'' Godiche, Kopenhagen 1759.
* ''Menoza, welcher die Welt umhergezogen, Christen zu suchen.'' Kopenhagen 1759.
* ''Sannleiki Gudhraedslunnar.'' 1759.
* ''Origines Hafnienses eller den kongelige Residentz-Stad Kiøbenhavn, forestillet i sin oprindelige Tilstand.'' Godiche, Kopenhagen 1760.
* ''Den Danske Atlas eller Konge-Riget Dannemark.'' Kopenhagen 1763-81.
* ''Erich Pontoppidans kurzgefaßte Nachrichten, die Naturhistorie in Dänemark betreffend.'' Rothe & Profft, Kopenhagen 1765 (p.m.).
* ''Erich Pondoppidans schrift- und vernunftmäßige Abhandlung von der Unsterblichkeit menschlicher Seelen, von deren Befinden in dem Tode, von deren Zustand gleich nach dem Tode, bis an das jüngste Gericht.'' Rothe, Kopenhagen 1766 (p.m.).
 
== Altri progetti ==
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{{Portale|biografie}}
 
[[Categoria:Scrittori in lingua latina]]