Max Lorenz (cantante) e Arvoltolo: differenze tra le pagine

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{{Gastronomia
{{S|cantanti tedeschi}}
| nome = Arvoltolo
{{Bio
| immagine = arvoltolo.JPG
|Nome = Max
|Cognome paese = LorenzItalia
| regione = Umbria
|PostCognomeVirgola = [[pseudonimo]] di '''Max Sülzenfuß'''
| diffusione = Regionale
|Sesso = M
| zona= [[Lago Trasimeno]] - [[Orvieto|Orvietano]]
|LuogoNascita = Düsseldorf
| categoria = antipasto
|GiornoMeseNascita = 10 maggio
|ingredienti = {{lista|farina di grano tenero|olio|acqua|sale o zucchero|olio di semi}}<ref>{{cita libro|autore= Francesco Campelli|titolo=Le ricette di casa mia. Sapori e tradizioni della cucina umbra| città=Assisi |editore=Porziuncola|ISBN=978-88-270-1069-3| anno=2015|p=11}}</ref>
|AnnoNascita = 1901
|LuogoMorte = Salisburgo
|GiornoMeseMorte = 11 gennaio
|AnnoMorte = 1975
|Epoca = 1900
|Attività = tenore
|Nazionalità = tedesco
|FineIncipit = è stato un [[tenore]] [[Germania|tedesco]], specializzato in ruoli di [[tenore eroico]] [[wagner]]iani
}}
 
L’'''Arvoltolo''' è una pizzetta fritta tipica del territorio perugino, diffusa in due varianti: dolce e salata.
[[File:BASA-359K-1-189-2-Bayreuth,_August_1941_Max_Lorenz_(crop).jpg|thumb|Max Lorenz, Bayreuth, agosto 1941]]
Ha origini molto antiche; infatti, era presente nella cucina contadina umbra sin dal [[XVII secolo]] e veniva consumata nelle giornate di festa, come colazione o merenda. Nell'area dell'[[Orvieto|orvietano]] gli arvoltoli prendono il nome di '''tortucce'''. Sono chiamati anche "poltricce"' o "frittelle" o "fregnacce", secondo il vernacolo dei luoghi di provenienza<ref>{{cita libro|autore= Mafalda Marri Almadori|titolo= Cucina Umbra|editore=Todi,La Perla|ISBN=9791220003162|anno=2015|pagina=19}}</ref>; oggi, si trovano prevalentemente sulla tavola delle famiglie più legate alla tradizione, in alcuni ristoranti di cucina tipica e nelle sagre paesane.<ref> Trotta, ''op.cit.''</ref>
 
== Ingredienti ==
Debuttò nel [[1926]] alla [[Semperoper]] di [[Dresda]], e approdò al [[Festival di Bayreuth]] nel [[1930]]. Dal [[1931]] al [[1934]] si esibì alla [[Metropolitan Opera]] di [[New York]] e alla [[Wiener Staatsoper|Staatsoper]] di [[Vienna]]. Durante il [[regime nazista]] recitò nel piccolo ruolo di un cantante d'[[opera lirica|opera]] ''Altes Herz wird wieder jung'' ([[1943]]).
Dosi consigliate per 4 persone:
* 8 cucchiai di farina di grano tenero
* 5 cucchiai di olio extravergine di oliva
* Acqua qb.
* Sale o zucchero a scelta
* Olio di semi per friggere<ref name="Campelli">Campelli, 2015 ''op. cit.''</ref>
== Preparazione ==
Versare farina, acqua e olio in una [[terrina]], mescolando con cura, evitando la formazione di grumi. Dal composto ottenuto ricavare dei dischetti, si consiglia di bucare la pasta con una forchetta, in modo che non si gonfi. Nel frattempo, scaldare l'olio di semi in una [[casseruola]]. Friggere nell'olio bollente i dischetti, uno alla volta, girandoli, fino a farli dorare da entrambi i lati. Togliere dall'olio e farli asciugare su carta assorbente, eliminandone l'eccesso. Cospargerli con zucchero o sale, a seconda dell'uso. Sono ottimi serviti caldi come antipasto da consumare con affettati o come dolce da consumare a fine pasto.<ref name="Campelli" />
 
==Eventi e sagre==
Raggiunse il successo come interprete di ruoli wagneriani quali in particolare [[Tristano e Isotta (Wagner)|Tristano]], [[L'anello del Nibelungo|Sigfrido]] e [[I maestri cantori di Norimberga|Walther]], ma fu anche apprezzato come [[Otello (Verdi)|Otello]], [[Ariadne auf Naxos|Bacco]] ed [[Salomè (opera)|Erode]]. Inoltre fu anche il primo interprete di opere di [[compositore|compositori]] contemporanei come ''Der Prozess'' di [[Gottfried von Einem]] ([[1953]]), ''Penelope'' di [[Rolf Liebermann]] ([[1954]]) ''Das Bergwerk zu Falun'' di [[Rudolf Wagner-Régeny]] ([[1961]]).
La tradizione culinaria dell'arvoltolo rivive nel periodo estivo nelle caratteristiche sagre paesane. In particolare, nel mese di luglio si svolge la ''Sagra della Tortuccia'' a [[Castel Giorgio]], che propone questo piatto nelle versioni salate, dolci (con lo zucchero o con la [[Nutella]]) e farcite (con i salumi o con le verdure). Inoltre, tra luglio e agosto si svolge la ''Sagra del Cinghiale a Spezzatino, dell'Arvoltolo e dei prodotti tipici umbri'' a [[Migliano_(Marsciano)|Migliano]]<ref>{{cita web|http://www.comune.marsciano.pg.it/pagina1902_sagre-e-feste-paesane.html|Comune di Marsciano, Turismo|08-03-2016}}</ref> e a settembre la ''Sagra dell'Arvoltolo'' a [[Olmeto_(Marsciano)|Olmeto]].
Dal agosto 2018 si svolge a Palazzo la prima sagra dell’arvoltolo
 
== Altri progettiCuriosità ==
{{Citazione| Il nome arvoltolo deriva forse proprio dalla necessità di girare e rivoltare (arvoltare, in perugino) la pastella, per permetterne la cottura da entrambi i lati.| Trotta, 2011 ''op. cit.''}}
{{interprogetto}}
 
== Note ==
{{Controllo di autorità}}
<references />
{{Portale|biografie|musica classica}}
== Bibliografia ==
*Francesco Campelli, ''Le ricette di casa mia. Sapori e tradizioni della cucina umbra'', Assisi, Porziuncola, 2015. ISBN 978-88-270-1069-3
*Ida Trotta, ''Diario (gastronomico) umbro : esercizi di cucina (e di pensiero) tra gusto, tradizione e buone pratiche alimentari'', illustrazioni di Serena Cavallini, Aguaplano, 2011. ISBN non presente
*Mafalda Marri Almadori, ''Cucina Umbra'', Todi, Edizioni La Perla, 2015. ISBN 9791220003162
*Pietro Caruso, ''La vera Umbria. La tradizione Umbra nei piaceri della tavola'', Perugia, Grillifar Editore, 1997. ISBN non presente
==Voci correlate==
*[[Perugia]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.umbriaeventi.com|Umbria Eventi|03-03-2016}}
{{Portale|Cucina|Umbria}}