Design italiano e Storia dell'astrologia: differenze tra le pagine

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[[File:1938 Lancia Astura Pinin Farina pic4.JPG|thumb|[[Lancia Astura]], design [[Battista Farina|Pinin Farina]], 1938]]
[[File:Fotothek df tg 0008204 Theosophie ^ Alchemie.jpg|upright=1.7|thumb|Illustrazione da un manoscritto alchemico del 1687 che raffigura la Terra in posizione [[geocentrismo|geocentrica]] tra il [[Sole (astrologia)|Sole]] e la [[Luna (astrologia)|Luna]]]]
[[File:Ettore sottsass per memphis srl., libreria carlton, milano 1981.jpg|thumb|[[Ettore Sottsass]] per [[Memphis S.r.l.]], libreria Carlton, Milano 1981]]
Le credenze riguardanti la '''storia dell'[[astrologia]]''', con le sue corrispondenze tra osservazioni della [[volta celeste]] (in specifico il [[cielo notturno]]) ed eventi terrestri, hanno influenzato variegati aspetti del passato (ma ben anche del presente) dell'essere umano; attraverso le sue [[visione del mondo|visioni del mondo]], un particolareggiato [[linguaggio]] nonché molti altri elementi della [[vita sociale]] e della [[cultura]].
Con l'espressione '''design italiano''' si fa riferimento a tutte le forme di [[disegno industriale]] inventate e realizzate in [[Italia]], compresa la progettazione di interni, la progettazione urbana, il [[design della moda]] e la [[progettazione architettonica]].
 
Tra i popoli [[indoeuropei]] l'astrologia è stata datata fin dal III millennio a.C., con le sue radici nei sistemi di calcolo [[calendario|calendariali]] utilizzati per prevedere i cambiamenti [[stagione|stagionali]] e conseguentemente per interpretare i cicli celesti come segni della comunicazione del divino all'uomo<ref>{{Cita|Koch-Westenholz|Foreword e p. 11}}.</ref>.
== Storia ==
In genere, il termine "design" viene associato all'età della [[Rivoluzione industriale]], che in [[Italia]] arrivò con un certo ritardo rispetto ad altri paesi europei, in un contesto caratterizzato dalla condizione geografica e politica frammentata dell'Italia [[XIX secolo|ottocentesca]], un paese che alle soglie del [[1860]] era agricolo. Dopo l'[[Unità d'Italia]], nonostante il lento consolidamento dell'industria cotoniera e degli [[opificio|opifici]], soprattutto al nord, non si poteva ancora parlare di industrializzazione del paese prima del [[1870]]-[[1880]]. Tuttavia, in questo periodo iniziavano a nascere le fiere di paese e poi di città, le esposizioni, la nascita di scuole specialistiche e di "alfabetizzazione grafica"<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|pp. 20-21}}</ref>. Per esempio, nell'Esposizione italiana del [[1861]] tenutasi a [[Firenze]], viene sancito un carattere legato ai tessuti e ai prodotti alimentari, mentre quella di [[Milano]] del [[1881]] è incentrata sull'[[industria meccanica]] e le grandi costruzioni navali e ferroviarie; a [[Torino]], nel [[1898]], emergono le applicazioni elettriche e nel [[1902]] viene lanciata l'avanguardia [[liberty]] con le sue espressioni floreali. Nell'[[Expo 1906|Esposizione di Milano]] del [[1906]] la trasformazione industriale italiana è data dalle macchine utensili<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 24}}</ref>.
 
Fino al XVII secolo l'astrologia veniva considera secondo la [[tradizione]] una delle maggiori forme di [[erudizione]], ed essa ha contribuito a guidare il primo sviluppo della [[storia dell'astronomia]]. È stata comunemente accettata sia negli ambienti culturali che politici, mentre alcuni dei suoi concetti fondamentali sono stati utilizzati anche in altre tipologie di studio tradizionale come l'[[alchimia]], la [[medicina]] ed in seguito la [[storia della meteorologia]]<ref>{{Cita|Kassell-Ralley|''Stars, spirits, signs: towards a history of astrology 1100–1800''; pp.67–69}}.</ref>.
Due grandi passi avanti per legare la didattica, la ricerca e le possibilità della produzione industriale: la [[legge Casati]] sull'istruzione pubblica del [[1859]] e la fondazione, nel [[1863]], del [[Politecnico di Milano]]. Nel [[1885]] il panorama didattico italiano della "cultura applicata" era composto da "scuole d'arti e mestieri", "scuole di arte applicata all'industria" e "scuole speciali" che avevano indirizzi più specifici.
In occasione dell'[[Expo 1906|Esposizione Universale di Milano]] del [[1906]], la [[Società Umanitaria]] promuove un concorso per l'arredo della casa operaia, in quanto comincia a vedersi l'[[industria]] come strumento capace di rispondere ai bisogni di una classe operaia che per la prima volta si affaccia sul mercato del consumo<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|pp. 25-26}}</ref>.
 
Alla fine del XVII secolo, venendo sempre più ad emergere concettualizzazioni prettamente scientifiche nel campo dell'[[astronomia]] come ad esempio l'[[eliocentrismo]], questi hanno irrimediabilmente minato a base teorica astrologica la quale ha poco dopo perduto la propria posizione accademica. Nel corso del XX secolo si è guadagnata una maggior popolarità tra i suoi consumatori anche e soprattutto attraverso l'influenza dei normali prodotti mediatici di massa, uno su tutti l'oroscopo pubblicato nei [[quotidiani]]<ref name="pop">{{Cita|Campion 2|pp. 259–263, per l'influenza e divulgazione dell'astrologia quotidiana; pp. 239–249, per l'associazione con le filosofie associate alla [[New Age]]}}.</ref>.
Con l'[[Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa Moderna|Esposizione di Torino]] del [[1902]] si attuò un atto di allargamento internazionale della cultura del disegno italiana. Il [[Liberty]] italiano, però, aveva vari limiti, anche se spiccavano alcune eccezionalità progettuali come [[Carlo Zeno]], [[Vittorio Ducrot]], [[Eugenio Quarti]], [[Carlo Bugatti]] ed [[Ernesto Basile]].
 
== Origini ==
[[File:Atto Costitutivo Fiat.jpg|thumb|Atto costitutivo della [[FIAT]] datato [[1899]]]]
L'astrologia, nel suo senso più ampio, è la ricerca di un significato umano-terreno presente in cielo; si cerca allora di capire il comportamento umano in generale, ma anche nel suo specifico, attraverso l'influenza su esso dei pianeti e di altri corpi celesti. Si è sostenuto che sia sorto come uno studio non appena gli esseri umani iniziarono a fare dei tentativi coscienti di misurare, registrare e prevedere i cambiamenti stagionali con riferimento ai cicli astronomici<ref>{{Cita|Campion 1|pp. 1-3}}.</ref>.
Nonostante il decollo industriale del [[età giolittiana|periodo giolittiano]] ([[1889]]-[[1915]]), il quadro dell'industria internazionale era talmente consolidato che era impensabile che, come l'Italia, aveva comunque problemi con l'industria delle materie prime<ref name=ventotto>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 28}}</ref>. Dunque, intorno al [[1910]], l'Italia si inventa un asse portante alternativo, ovvero quello auto/aereo. Questa è una delle caratteristiche del design italiano, ovvero la ricerca e sperimentazione nella diversificazione tipologica, andando anche "fuori mercato"<ref name=ventotto/>.
È in questo periodo che nascono la [[FIAT]] ([[1899]]), la [[Lancia (azienda)|Lancia]] ([[1908]]) e l'A.L.F.A. ([[1910]], che diventerà [[Alfa Romeo]] nel 1918), anche se l'automobile rimane un mezzo sportivo e di lusso, almeno fino al [[1912]], quando viene costruita la ''[[Fiat Zero]]''. In campo aeronautico, la cultura artigianale della costruzione delle [[scocca|scocche]] in legno sviluppata sin dal [[1879]] da [[Enrico Forlanini]], porta, nel [[1909]], al primo corso di aeronautica presso il [[Politecnico di Milano]]<ref name=ventotto/>.
Per quanto riguarda l'aspetto agonistico, nel [[1916]] [[Gianni Caproni]] costituisce il consorzio Caproni-Fiat-Ansaldo.
 
[[File:Venus Tablet of Ammisaduqa.jpg|thumb|upright=0.7|La tavoletta di Venere di Ammi-Saduqa]]
Con lo scoppio della [[prima guerra mondiale]], il prodotto industriale italiano, soprattutto nel campo dei trasporti, deve verificare la sua validità e durata, ma senza abbandonare la componente artigianale per favorire la produzione industriale. In questo contesto emerge la cultura progettuale del [[Genio civile]].
 
La prova iniziale di tali pratiche appare come delle marcature su ossa e disegnata sulle pareti delle caverne, il che dimostra che i cicli delle [[fasi lunari]] venivano annotati fin dal 23-25 mila a.C.; il primo passo verso una registrazione dell'influenza della [[luna]] sul corso delle [[maree]] e sui fiumi, oltre che verso l'organizzazione di un calendario comune<ref>{{Cita|Marshack|p. 81ff}}.</ref>. Con la comparsa dell'[[agricoltura]], durante la cosiddetta [[rivoluzione neolitica]], nuove esigenze si sono via via manifestate, aumentando nel contempo anche la conoscenza riguardante le [[costellazioni]] le cui apparizioni nel cielo con il passare delle stagioni permettevano di fare certi collegamenti: il sorgere di un particolare gruppo di [[stelle]] era ad esempio indice dell'avvicinarsi delle inondazioni annuali o di una variazione dell attività stagionali<ref>[[Esiodo]], VIII secolo a.C. circa). Il poema di Esiodo intitolato ''[[Le opere e i giorni]]'' dimostra come la [[levata eliaca]] e l'impostazione delle costellazioni sono stati utilizzati come guida calendariale di manifestazione nel campo agricolo, da cui sono stati elaborati previsioni astrologiche quotidiane, ad esempio: "Cinquanta giorni dopo il [[solstizio]], quando la stagione del calore faticoso è venuto a una fine, è il momento giusto per andare a vela. Allora non ti rovinerai l'imbarcazione, né il mare distruggerà i marinai" (II. 663-677).</ref>.
Nel periodo [[Futurismo|futurista]] [[Giacomo Balla]] e [[Fortunato Depero]], nel [[1915]], redigono la proclamazione della ''Ricostruzione Futurista dell'Universo'', che coglie al suo interno istanze di rinnovamento estese anche al mondo dell'arredo. È proprio di Balla la ''camera di bambini'' progettata e realizzata di suo pugno per la figlia Elica, a cui si accompagna, in seguito, anche un soggiorno ; entrambe le stanze sono decorate con la linea della velocità<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 42}}</ref>.
Il colore appare l'elemento dominante nel Bal Tic Tac di [[Roma]] ([[1921]]), mentre nella sala futurista alla Casa d'Arte Bragaglia gli arredi sembrano fuoriusciti dalle tele degli artisti, appunto, futuristi.
 
A partire dal III millennio a.C., con la diffusione della [[civiltà]], si era altresì sviluppata anche una sofisticata consapevolezza dei cicli terrestri e si ritiene che gli uomini abbiano consapevolmente orientato i propri edifici templari con il preciso intento di creare un allineamento con i moti eliaci delle stelle<ref>{{Cita|Kelley-Milone|p. 268}}.</ref>. Vi sono prove sparse che suggeriscono il fatto che i più antichi riferimenti astrologici conosciuti sono copie di testi realizzati durante questo periodo; due di essi, tratti dalla [[Tavoletta di Venere di Ammi-Saduqa]] (compilata a [[Babilonia]] attorno al 1700 a.C.) sono considerati come esser stati prodotti durante il regno di [[Sargon di Akkad]] (2334-2279 a.C.)<ref>Due testi che si riferiscono ai "presagi di Sargon" sono riportati in E. F. Weidner, ‘Historiches Material in der Babyonischen Omnia-Literatur’ ''Altorientalische Studien'', ed. Bruno Meissner, (Leipzig, 1928-9), v. 231 and 236.</ref>.
Con [[Francesco Cangiullo]] si passa ad una concezione del mobile che abbraccia l'idea di abitare svelto, con tecniche costruttive veloci e semplici<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 44}}</ref>. La ''Casa futurista Zampini'' di [[Ivo Pannaggi]], costruita tra il [[1925]] e il [[1926]] appaiono sintetizzati gli echi del [[De Stijl]], piuttosto che un nuovo "interno futurista". Gli interni di [[Nicola Diulgheroff]] rivelano, tra il [[1928]] e il [[1936]], l'impiego del tubo di metallo cromato e curvato e influssi [[modernismo (architettura)|modernisti]]<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 46}}</ref>.
 
Un altro, con un uso precoce dell'astrologia elettiva, viene attribuita al regno del sovrano del popolo dei [[Sumeri]] [[Gudea]] di [[Lagash]] (circa 2144-2124 a.C.). Una sezione di tal documento illustra di come gli déi abbiano rivelato a lui solo in sogno la disposizione - e quindi il momento più favorevole - delle costellazioni adatta per la costruzione di un tempio<ref>Tratto dal rotolo A del sovrano Gudea di Lagash, I 17 – VI 13. O. Kaiser, ''Texte aus der Umwelt des Alten Testaments'', Bd. 2, 1-3. Gütersloh, 1986-1991. Citato anche in A. Falkenstein, ‘Wahrsagung in der sumerischen Überlieferung’, ''La divination en Mésopotamie ancienne et dans les régions voisines''. Paris, 1966.</ref>.
Secondo [[Antonio Gramsci]]: {{Citazione|I futuristi hanno avuto la concezione netta e chiara che l'epoca nostra, l'epoca della grande industria, della grande città operaia, della vita intensa e tumultuosa, doveva avere nuove forme di arte, di filosofia, di costume, di linguaggio.|Antonio Gramsci, ''Marinetti rivoluzionario?'' (1921), in ''Il futurismo italiano'', a cura di I. Gherarducci, Editori Riuniti, Roma, 1975}}
 
Purtuttavia sussistono dubbi sulla questione riguardante il fatto se queste indicazioni fossero state effettivamente registrate nel momento, o più semplicemente attribuite ad antichi sovrani dai posteri. La più antica testimonianza indiscussa dell'uso dell'astrologia come un sistema integrato di conoscenza è quindi attribuita alle annotazioni che emergono da quella definita col nome di [[età neo-sumerica]] (1950-1651 a.C.).
=== 1900 - 1930 ===
Dopo l'entrata in guerra contro l'[[Austria]], il 24 maggio [[1915]], le commesse statali all'industria nazionale crebbero in maniera esponenziale per rifornire l'esercito di [[cannone|cannoni]], [[arma|armi]], [[mezzi di trasporto]] e vestiario: la produzione di [[automobile|automobili]] crebbe di oltre il 100%, arrivando a 20000 unità all'anno (nel [[1914]] erano 9500), e raddoppiò anche la produzione di [[energia elettrica]]. Anche l'[[industria siderurgica]] registrò un notevole aumento di richieste. Aumentarono anche gli aumenti di capitale delle azienda: per esempio, la FIAT aumentò il suo dai 17 milioni del 1914 ai 200 milioni del [[1919]], ciò nonostante il forte [[inflazione|processo inflazionistico]] in atto<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 50}}</ref>.
In questo periodo la produzione è in gran parte controllata da pochi gruppi quali [[FIAT]] (con [[Giovanni Agnelli (1866-1945)|Giovanni Agnelli]]), [[Società Adriatica di Elettricità]] (con [[Vittorio Cini]]), [[Pirelli (azienda)|Pirelli]] (con [[Alberto Pirelli (1882-1971)|Alberto Pirelli]]) e la [[Falck (azienda)|Falck]] (con [[Giorgio Enrico Falck]]).
 
== Mondo antico ==
Tra il [[1922]] (anno della [[marcia su Roma]]) e il [[1929]] l'[[Europa]] e gli [[Stati Uniti]] stavano vivendo una situazione economica favorevole. Nel [[1929]] la produzione industriale registrò un incremento del 50% rispetto ai dati del [[1922]]<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 51}}</ref>.
Quello [[babilonese]] è stato il primo sistema organizzato di astrologia, che sorse nel II millennio a.C.<ref>{{Cita|Holden|p. 1}}.</ref>; si ipotizza prò che una qualche forma di studio astrologico possa altresì essere sorta tra i [[sumeri]] durante il [[periodo di Uruk]] nel III millennio a.C., ma i riferimenti isolati ad antichi presagi celesti datati a questo periodo non sono considerati elementi di prova sufficienti a dimostrare una teoria integrata dell'astrologia per quanto riguarda quel popolo<ref>{{Cita|Rochberg|p. ix}}. Vedere anche {{Cita|Neugebauer|pp. 29-30}}.</ref>.
In questo contesto nascono iniziative per promuovere il disegno del mobile della casa, tra le quali la [[Biennale delle arti decorative]] promossa da [[Guido Marangoni]] del [[1923]] presso la [[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]] di [[Monza]].
 
[[File:Babylon relief.jpg|thumb|Dettaglio della porta di [[Ishtar]] di [[Babilonia]], conservato al [[Pergamonmuseum]] di Berlino]]
Nel [[1922]] nacque il movimento artistico ''[[Novecento (movimento artistico)|Novecento]]'', formatosi intorno al salotto di [[Margherita Sarfatti]]. Questo movimento artistico riguardava principalmente la [[pittura]], ma ben presto andò ad influenzare la progettazione d'interni e di pezzi d'arredo. Tra gli esponenti di questa corrente troviamo gli architetti [[Giò Ponti]], [[Giovanni Muzio]], [[Giuseppe De Finetti]], [[Alberto Alpago Novello]], i pittori [[Mario Sironi]], [[Achille Funi]], [[Leonardo Dudreville]], [[Anselmo Bucci]], [[Gian Emilio Malerba]], [[Pietro Marussing]] e [[Ubaldo Oppi]] e lo scrittore [[Massimo Bontempelli]]. Nel breve romanzo di Bontempelli ''522. Racconto di una giornata'' del [[1926]], l'automobile (la [[Fiat 522]]) diventa soggetto letterario e, oltre che simbolo della nuova moderntà industriale<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 53}}</ref>.
 
La storia dell'apprendimento della [[divinazione]] celeste è quindi generalmente convenuto come esser cominciato con i testi del tardo periodo della prima dinastia babilonese (1.800 a.C.), proseguendo poi attraverso il loro medio regno e nel corso del periodo di dominazione da parte degli [[assiri]] (1.200 a.C.)<ref>{{Cita|Rochberg|p. X}}.</ref>.
Ad uno degli architetti qui sopra citati, [[Giò Ponti]], in collaborazione con [[Emilio Lancia]], si deve il progetto di arredi ''Domus Nova'' ([[1928]]-[[1929|29]]) pensato per il grande magazzino [[La Rinascente]] di [[Milano]], con l'intento mi rinnovare l'immagine dell'arredo e dei complementi per la casa medio-borghese<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|pp. 52-53}}</ref>.
 
Con il XVI secolo a.C. il largo impiego dell'astrologia era per lo più basato sull'interpretazione dei presagi, ciò può essere evidenziato nella compilazione di un lavoro globale conosciuto come ''[[Enuma Anu Enlil]]''; il suo contenuto consisteva in più di 70 tavolette in [[scrittura cuneiforme]] e comprendenti 7 mila presagi celesti. I testi di questo periodo si riferiscono anche all'esistenza di una tradizione orale consolidata, le cui origini e i relativi contenuti possono essere solo ipotizzati<ref>{{Cita|Baigent|p. 71}}.</ref>.
La [[III Biennale di Monza]] del [[1927]] e la IV Triennale, tenutasi anch'essa a [[Monza]] prima del trasferimento a [[Milano]], sanciscono il superamento dello stile rustico, facendo emergere gli architetti del ''Novecento'' quali protagonisti del nuovo arredo.<ref>{{cita web|url=http://www.designindex.it/italian_design.htm|titolo=designindex.it breve storia del design italiano|accesso=29 novembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120604065719/http://www.designindex.it/italian_design.htm|dataarchivio=4 giugno 2012}}</ref>
Per la [[V Triennale di Milano]] venne costruito il [[Palazzo dell'Arte]] ad opera di [[Giovanni Muzio]].
 
In questo lasso temporale l'astrologia babilonese era soprattutto d'intento mondano, volta e maggiormente interessata cioè alla previsione dei tempi più propizi agli atti umani e verso questioni di tipo politico; fino al VII secolo a.C. poi la comprensione della pratica astronomica era piuttosto rudimentale. Solamente a partire dal IV secolo a.C. i loro metodi matematici avevano progredito abbastanza per poter calcolare le posizioni planetarie future con ragionevole accuratezza; a quel punto ampie [[effemeridi]] cominciarono ad apparire<ref>{{Cita|Holden|p. 9}}.</ref>.
=== 1930 - 1945 ===
[[File:Dante Giacosa con la Topolino.jpg|thumb|left|[[Dante Giacosa]] accanto alla ''[[Fiat 500 Topolino]]'']]
Fino alla fine degli [[anni 1920|anni venti]], la [[FIAT]] riesce a produrre 36000 unità all'anno, utilizzando come modello di produzione quello americano del [[taylorismo]]. Questo modello di ispirazione si concretizzò con la ''[[Fiat 500 Topolino|Fiat 500 Zero A]]'' ([[1934]]), meglio conosciuta come ''Topolino'', di [[Dante Giacosa]]<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 65}}</ref>. È invece di due anni prima la ''[[Fiat 508 Balilla]]'', auto di media cilindrata che contribuì alla diffusione di massa dell'[[automobile]] in [[Italia]].
 
L'astrologia babilonese si è sempre più sviluppata nel contesto della divinazione, una raccolta di 32 tavolette risalente a circa il 1.875 a.C. rappresentano i più antichi testi dettagliati noti di divinazione tra i babilonesi, e questi dimostrano lo stesso formato interpretativo di quello impiegato nelle analisi dei presagi celesti<ref>{{Cita|Koch-Westenholz|p. 16}}.</ref>. Nelle tavolette erano inscritti i risultati dello studio del fegato dell'animale sacrificato per l'occasione; le eventuali macchie e segni particolari ritrovati su di esso venivano interpretati come messaggi simbolici provenienti dagli Déi e diretti al sovrano.
Già nel [[1926]] la ''[[Lancia Lambda]]'' era caratterizzata da una struttura tubolare leggera e da un alto grado di sperimentazione e qualità del prodotto.
 
I babilonesi credevano inoltre che le varie divinità si presentassero nelle immagini celesti dei [[pianeti]] e delle [[stelle]] con i quali erano stati associati. Presagi celesti negativi collegati ad un certo pianeta erano quindi veduti come segni d'insoddisfazione o ira del dio che quel dato pianeta rappresentava<ref>{{Cita|Koch-Westenholz|p. 11}}.</ref>. Le indicazioni ricavate dal presagio erano soddisfatte con i tentativi volti a placare il dio e rinvenire così una modalità gestibile con cui l'espressione del dio potesse essere realizzata senza per questo incorrere in un danno troppo elevato per il re e la sua nazione.
Restando nel settore meccanico, ebbero significativi sviluppi la [[Olivetti]] nel campo delle [[macchina da scrivere|macchine da scrivere]], la [[Magneti Marelli]] nel campo dei materiali elettrici e le prime [[radio (apparecchio)|radio]], e la [[Necchi]] per le [[macchina da cucire|macchine da cucire]].
 
Un importante rapporto astronomico consegnato al re [[Esarhaddon]] riguardante un'[[eclissi lunare]] verificatasi nel mese di gennaio del 673 a.C. mostra come l'uso rituale di "re o eventi sostitutivi", combinati con una fede cieca nella [[magia]] e nei presagi in una prospettiva puramente meccanica; il punto di vista cioè che l'evento astrologico dovesse avere un qualche tipo di correlazione considerevole all'interno del mondo naturale: ''... All'inizio dell'anno un diluvio verrà a rompere le dighe. Quando la Luna ha fatto l'eclissi, il re, mio signore, dovrebbe scrivere a me. Come sostituto per il re, voglio passare attraverso una diga, qui a Babilonia, nel bel mezzo della notte. Nessuno potrà sapere''<ref>{{Cita|Koch-Westenholz|p. 12}}, fonte: ''State Archives of Assyria'' 8 250.</ref>.
In particolare, la [[Olivetti]] venne fondata nel [[1908]] da [[Camillo Olivetti]], e vide un grande sviluppo sotto la direzione del figlio [[Adriano Olivetti]]. Nel [[1922]] l'azienda produceva 2000 macchine da scrivere con 200 operai, ma già nel [[1937]] le maestranze raggiunsero le 1750 unità, per un totale di 27000 pezzi prodotti in un anno<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 66}}</ref>.
Nel [[1935]] nacque la ''[[Olivetti Studio 42]]'', opera di [[Ottavio Luzzati]], degli architetti [[Figini e Pollini]] e dell'artista [[Xanti Schawinsky]], che cambiò radicalmente la forma della macchina da scrivere, sviluppandone il corpo in orizzontale e creando un prodotto meno voluminoso da utilizzare a casa come in ufficio. Nel settore della argenteria vide un grande sviluppo la [[Cesa 1882]].
 
Ulla Koch-Westenholz, nel suo libro del 1995 "L'astrologia mesopotamica", sostiene che questa ambivalenza tra una visione del mondo teistica e al tempo stesso estremamente meccanicistica definisce il concetto babilonese di divinazione celeste come quella che, nonostante la sua pesante dipendenza dalla magia, rimane privo di implicazioni di punizioni mirate con lo scopo di vendetta, e così "condivide alcuni dei tratti che definiscono anche la scienza moderna: è oggettivo e privo di valore, opera secondo regole note, e i suoi dati sono considerati universalmente validi ed infine può essere consultata in tabulazioni scritte"<ref>{{Cita|Koch-Westenholz|p. 13}}.</ref>.
Tra i principali esempi di disegno industriale fu l'[[addizionatrice]] ''Summa'' del pittore [[Marcello Nizzoli]].
 
Koch-Westenholz stabilisce anche la distinzione più importante tra l'antica astrologia babilonese e le altre discipline divinatorie, come è che il primo è stato originariamente esclusivamente occupato di astrologia mondana, essendo geograficamente orientata e specificamente applicato ai vari paesi, città e nazioni, e quasi del tutto interessato al benessere dello stato e del re come capo di governo del proprio popolo<ref>{{Cita|Koch-Westenholz|p. 19}}.</ref>. L'astrologia mondana è quindi conosciuta per essere uno dei più antichi rami dell'astrologia<ref>{{cita libro|titolo=From the Omens of Babylon: Astrology and Ancient Mesopotamia|autore=Michael Baigent|editore=Arkana|data=1994}}</ref>. È stato solo con la progressiva comparsa dell'astrologia oroscopica, dal VI secolo a.C. in poi, che l'astrologia ha sviluppato le tecniche e la pratica di astrologia del [[tema natale]]<ref>{{cita libro|titolo=Mundane astrology|autore=Michael Baigent, Nicholas Campion and Charles Harvey|editore=Thorsons|data=1984}}</ref><ref name="Broecke2003">{{cita libro|autore=Steven Vanden Broecke|titolo=The limits of influence: Pico, Louvain, and the crisis of Renaissance astrology|url=https://books.google.com/books?id=y0yDeNFZOT4C&pg=PA185|accesso=5 aprile 2012|data=2003|editore=Brill|isbn=978-90-04-13169-9|p=185}}.</ref>.
FIAT e Olivetti rappresentano dunque due riferimenti fondamentali nella storia del nascente design industriale italiano. Ma la [[grande depressione]] del [[1929]] produsse sull'economia e sulla società italiane provocò ripercussioni profonde e durature in [[Italia]] che determinarono sostanziali mutamenti a livello economico e politico. Lo Stato diventò proprietario di una notevole parte dell'industria e fondò, nel [[1933]], l'[[Istituto per la Ricostruzione Industriale]] (IRI).
 
== Egitto ellenistico ==
Il [[1936]] fu l'anno della [[Triennale di Milano#VI Triennale: 1936|VI Triennale di Milano]], presso il nuovo già citato [[Palazzo dell'Arte]] presso il [[Parco Sempione (Milano)|Parco Sempione]]. In questa occasione l'estetica [[razionalismo|razionalista]] si estende dall'architettura al campo dell'arredo diventando "stile"<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 72}}</ref>. L'arredo cominciò anche a diventare un utensile proiettato verso la produzione in serie, tema che verrà affrontato in modo diretto nella [[Triennale di Milano#VII Triennale: 1940|VII Triennale di Milano]].
{{vedi anche|Astrologia egizia}}
Nel decennio tra il [[1930]] e il [[1940]] il mobile in tubo cromato curvato venne assunto quale immagine di rinnovamento anche degli ambienti domestici. Tuttavia, la produzione di mobili in metallo rimase circoscritta a pochi esempi d'autore a causa, principalmente, del costo di realizzazione, che era il doppio rispetto ai mobili in legno. Inoltre, nel [[1937]] fu vietato l'impiego del legno, che sviluppò l'impiego delle leghe di alluminio più facilmente reperibili. Il mobile in tubo di acciaio rimaneva comunque utilizzato per edifici pubblici come scuole e ospedali, a cui si aggiungono il settore degli uffici pubblici e le Case del Fascio, come quella progettata a [[Como]] nel [[1935]]-[[1936|36]] da [[Giuseppe Terragni]] dove si trovano esemplari della storia del design italiano come la ''sedia-scagno'' o la sedia ''Lariana'', ancora oggi in produzione. Pezzi esemplari per l'ambiente abitativo sono quelli di [[Gabriele Mucchi]], come la ''[[chaise-longue]] regolabile'' del [[1934]].
[[File:Denderazodiac.jpg|thumb|upright=1.3|Lo [[Zodiaco]] nel [[tempio di Dendera]]]]
Nel 525 a.C. la terra d'Egitto venne conquistata dai [[Persiani]], dando così vita al [[periodo tardo dell'Egitto]], ed è quindi probabile che vi sia stata una certa influenza mesopotamica sull'astrologia egiziana. Argomentando a favore di questo lo storico Tamsyn Barton dà un esempio di quella che sembra essere l'influenza mesopotamica sullo [[zodiaco]] egizio con il quale vi era la condivisione di due [[segni zodiacali]], quello della [[Bilancia (astrologia)]] e quello dello [[Scorpione (astrologia)]], come viene evidenziato nello [[zodiaco di Dendera]] risalente al I secolo a.C. (mentre nella versione greca la Bilancia era conosciuta come parte degli artigli dello Scorpione)<ref>{{Cita|Barton|p. 24}}.</ref>.
 
Dopo l'occupazione da parte di [[Alessandro Magno]] nel 332 a.C. l'intero Egitto persiano passò sotto il dominio e l'influenza dell'[[ellenismo]]. La città di [[Alessandria d'Egitto]] venne fondata dal conquistatore macedone poco dopo e durante tutto il III e II secolo a.C. gli innumerevoli studiosi ivi residenti furono anche prolifici scrittori di astrologia; ed è proprio nell'Alessandria tolemaica l'astrologia babilonese si mescolò con la tradizione egizia dei [[Decani]] per creare l'astrologia oroscopica: questa comprendeva lo zodiaco babilonese col suo sistema di [[esaltazione (astrologia)]] dei pianeti, triplicità dei segni e l'importanza data alle eclissi. Insieme a tutto ciò incorporò anche il concetto egizio di dividere lo zodiaco in 36 decani di 10 gradi ciascuno, con l'accento posto sul decano crescente, il sistema greco di divinità planetarie, la sovranità dei segni e i quattro [[elementi (filosofia)|elementi]]<ref>{{Cita|Holden|pp. 11-13}}.</ref>.
Sempre in questo periodo, l'industria del vetro, autonoma rispetto all'importazione di materie prime, brevettò una vasta serie di prodotti, tra cui il ''Termulux'', il ''Vetroflex'' e i cristalli di sicurezza ''VIS'' e ''Securit''<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 78}}</ref>, che, in occasione della [[Triennale di Milano#VI Triennale: 1936|VI Triennale di Milano]], vengono impiegati in soluzioni sperimentali per arredi e oggetti.
 
I decani erano un sistema di misurazione del tempo secondo le [[costellazioni]] ed erano guidati da Sothis o [[Sirio]]. I moti dei decani nel cielo sono poi stati utilizzati per suddividere la notte in ore; il sorgere di una costellazione poco prima dell'[[alba]] (il suo sorgere o [[levata eliaca]]) veniva così considerata l'ultima ora prima del giorno: nel corso dell'anno ogni costellazione appariva appena prima dell'alba per dieci giorni. Quando divennero parte integrante dell'astrologia nell'età ellenistica, ogni decade venne associata con circa dieci gradi zodiacali; vari testi risalenti al II secolo a.C. pervenutici sono relativi alle posizioni dei pianeti nei segni zodiacali al momento del sorgere di alcuni decani, in particolare il succitato Sirio<ref>{{Cita|Barton|p. 20}}.</ref>.
Questi anni segnano anche uno sviluppo del disegno delle [[radio (apparecchio)|radio]], partendo dall'essenziale mobile radio [[grammofono]] di [[Figini e Pollini]] del [[1933]] all'apparecchio in vetro di [[Franco Albini]] del [[1938]], passando dal ''radioricevitore 547'' a cinque valvole disegnato per [[Phonola]] da [[Luigi Caccia Dominioni]], [[Livio Castiglioni|Livio]] e [[Pier Giacomo Castiglioni]], presentato alla [[Triennale di Milano#VII Triennale: 1940|VII Triennale di Milano]].
 
Particolarmente importante per lo sviluppo dell'astrologia oroscopica è stato l'astrologo e astronomo [[Claudio Tolomeo]] che visse proprio ad [[Alessandria d'Egitto]]; con la sua opera intitolata ''[[Tetrabiblos]]'' ha posto le basi della tradizione astrologica occidentale e, come fonte di riferimento durante i secoli seguenti, si dice che "''ha goduto quasi dell'autorità di una bibbia per gli studiosi di astrologia per più di mille anni"''<ref>{{cita|Robbins|'Introduction' p. xii}}.</ref>. Questo è stato inoltre uno dei primissimi testi astrologici fatti circolare nell'[[Europa medievale]], dopo essere stato tradotto dall'arabo al [[lingua latina|latino]] da [[Platone Tiburtino]] in Spagna nel 1138<ref>{{Cita|Robbins}}; {{Cita|Thorndike}}.</ref>.
Il 10 giugno [[1940]] l'[[Italia]] entrò in [[seconda guerra mondiale|guerra]]. Nello stesso anno [[Gio Ponti]] abbandona la direzione della rivista ''[[Domus (periodico)|Domus]]'' (fondata dallo stesso architetto nel [[1928]]) per fondare la rivista ''Lo stile nella casa e nell'arredamento'' per [[Garzanti]], che apre il tema della casa e dell'arredo a dimensioni più artistiche e libera. Un anno prima, [[Franco Albini]] definisce il soggiorno della propria casa, dove il prototipo della ''libreria in tensistruttura "veliero"'' del [[1938]] dialoga perfettamente con cassettoni e quadri d'epoca.
 
Secondo [[Firmico Materno]] (IV secolo) il sistema dell'astrologia oroscopica risalirebbe ad un faraone egizio di nome [[Nekaub]] ed al suo sommo sacerdote Petosiris<ref>{{Cita|Firmicus|(III.4) 'Proemium'}}.</ref>. I testi dell'[[ermetismo (filosofia)]] sono stati anch'essi raccolti e conservati in questo stesso lasso di tempo e [[Clemente Alessandrino]], scrivendo a riguardo dell'epoca dell'[[antica Roma]], sottolinea il grado in cui gli astrologi si attendevano di aver la dovuta conoscenza dei testi nella sua descrizione dei riti sacri egizi: "Questo è principalmente dimostrato dal loro sacro cerimoniale. Per primo giunge il cantore, recante alcuni dei simboli della musica. Perché dicono che egli deve imparare due dei libri di [[Ermete Trismegisto]], quelli in cui sono contenuti gli inni degli dei, in secondo luogo le regole previste per la vita del re. E dopo avanza l'astrologo, con un misuratore del tempo in mano, e una palma, i simboli dell'astrologia. Deve avere i libri astrologici di Ermete, che sono in numero di quattro, sempre in bocca."<ref>{{Cita|Roberts|p. 488}}.</ref>
=== 1945 - 1965: il ''Bel Design'' italiano ===
[[File:1947 Vespa 98 100cc.jpg|thumb|''[[Piaggio Vespa#Vespa V98 "farobasso"|Vespa V98 farobasso]]'' di [[Corradino D'Ascanio]]]]
L'[[Italia]], come gli altri paesi europei, uscì dalla guerra trovando la supremazia degli [[Stati Uniti]] sul mercato mondiale; il governo americano riuscì a riunificare il mercato internazionale grazie ai massicci aiuti dati all'[[Europa]] (concretizzati in Italia dal [[Piano Marshall]] del [[1947]]) e il [[dollaro]] divenne la moneta di riferimento e l'America lo stile di vita di riferimento per il mondo occidentale. Nel [[1946]] la [[Triennale di Milano]] organizzò la mostra ''RIMA'' (Riunione italiana per le mostre di arredamento), dove giovani architetti impegnati nella progettazione di singoli arredi o alloggi tipo furono invitati a partecipare: si trattava del [[BBPR]], e degli architetti [[Ignazio Gardella]], [[Carlo De Carli]], [[Vico Magistretti]] e [[Gabriele Mucchi]], che proposero un repertorio di arredi producibili in serie e pensati per case minime con spazi sfruttati in modo razionale.
 
== Grecia e Roma ==
Il [[1947]] è l'anno della [[VIII Triennale di Milano]], dove la sezione sull'arredamento, diretta da [[Piero Bottoni]], è curata da [[Franco Albini]] e [[Luciano Canella]] insieme ad [[Anna Castelli Ferrieri]], [[Ettore Sottsass]] e altri. Il designer [[Gualtieri Galmanini]] dopo aver realizzato per vari allestimenti e progetti con [[Piero Portaluppi]] viene scelto eletto come una delle icone dell'architettura del tempo e selezionato per realizzare il progetto lo '' Scalone d'onore'' della 8ª [[Triennale di Milano]]<ref>{{cita web |url=http://old.triennale.org/it/archivio-fotografico/esposizione/21952-08trn?filter_catphoto=21999&cat=21998&filter_type=image |titolo=Copia archiviata |accesso=29 giugno 2017 |urlmorto=sì |urlarchivio=http://archive.wikiwix.com/cache/20170629215528/http://old.triennale.org/it/archivio-fotografico/esposizione/21952-08trn?filter_catphoto=21999&cat=21998&filter_type=image |dataarchivio=29 giugno 2017 }} 1947. VIII Triennale di Milano Esposizione internazionale delle arti decorative e industriali moderne e dell'architettura moderna [L'abitazione], Triennale di Milano</ref> con [[Luigi Pollastri]]<ref>[http://ilgiornaledellarchitettura.com/web/2016/02/04/triennale-story-viii-edizione-1947/] Il Giornale dell'Architettura, Triennale story: VIII edizione, 1947, 4 febbraio 2016</ref>.
La conquista dell'Asia da parte di [[Alessandro Magno]] espose i Greci alle culture e alle idee [[cosmologia (filosofia)|cosmologiche]] siriane, [[babilonesi]], [[persiani|persiane]] e dei popoli dell'[[Asia centrale]]. La [[lingua greca antica]] soppiantò lo [[scrittura cuneiforme]] come lingua internazionale della comunicazione e trasmissione intellettuale e parte di questo processo ha coinvolto anche gli scritti astrologici<ref>{{Cita|Campion 1|p. 173}}.</ref>.
 
Intorno al 280 a.C. [[Berosso]], un sacerdote del dio [[Marduk]] proveniente da [[Babilonia]], si trasferì nell'isola greca di [[Cos]] con l'intento d'insegnare l'astrologia e la cultura babilonese agli [[antichi Greci]]; fatto questo che lo storico Nicholas Campion definisce come "l'energia innovativa" che in campo astrologico si trasferì verso ovest, in direzione del mondo ellenistico della Grecia e dell'Egitto<ref>{{Cita|Campion 1|p. 84}}.</ref>.
Dal [[1948]] quando, come osserva [[François Burkhardt]] (premio [[Compasso d'oro]] internazionale [[2011]]): {{Citazione|gli intellettuali perdettero la battaglia con le [[elezioni politiche italiane del 1948|elezioni del 1948]], e con esse la possibilità di un cambiamento delle leggi fondiarie e di una riorganizzazione della collettività, gli architetti spostarono la loro attenzione sull'oggetto stesso, che divenne quindi portatore di significato e orientamento<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|pp. 88-89}}</ref>.|[[François Burkhardt]]}}
È da quest'anno che il ''made in Italy'' comincia a conoscere il suo successo a livello internazionale.
Viene però brevettata due anni prima, nel [[1946]], la ''[[Piaggio Vespa#Vespa V98 "farobasso"|Vespa V98 farobasso]]'' della [[Piaggio]], dell'ingegnere elicotterista [[Corradino D'Ascanio]], che sancisce l'inizio del successo de ''scooter'', un nuovo mezzo di trasporto per gli spostamenti di breve/media distanza. È invece del [[1947]] la sua eterna rivale, ovvero la ''[[Innocenti Lambretta|Lambretta]]'' della [[Innocenti]], disegnata da [[Cesare Pallavicino]] e [[Pierluigi Torre]].
 
Secondo Campion, l'astrologia che è arrivata dal mondo orientale si è caratterizzata per la sua complessità, con differenti forme emergenti. Con il I secolo a.C. esistevano due varietà di astrologia: una la quale richiedeva la lettura di [[oroscopi]] al fine di stabilire i dettagli precisi sul tempo non solo passato e presente, ma anche futuro; l'altra era invece [[teurgia|teurgica]] la quale sottolineava la risalita dell'[[anima]] in direzione delle stelle. Anche se non si escludevano a vicenda, la prima dava le informazioni richieste sulla vita attuale, mentre la seconda si occupava più della trasformazione personale e qui l'astrologia serviva come forma di dialogo con il divino<ref>{{Cita|Campion 1|pp. 173-174}}.</ref>.
==== Design e trasporti ====
[[File:Iso Isetta.jpg|thumb|left|Microvettura ''[[Iso Isetta]]'' di [[Ermenegildo Preti]]]]
 
Come per molte altre cose, l'influenza greca ha svolto un ruolo fondamentale nella trasmissione della teoria astrologica all'[[antica Roma]]<ref>{{Cita|Barton|p. 32}}.</ref>; tuttavia i nostri primi riferimenti che dimostrano il suo arrivo a [[Roma]] rivela che l'influenza iniziale avuta è stata sugli ordini più bassi della [[società (sociologia)|società]], con la preoccupazione mostrata nei confronti di un ricorso acritico alle idee dei babilonesi sull'osservazione delle stelle<ref>{{Cita|Campion 1|pp. 227-228}}.</ref>. Tra i Greci e i Romani, la regione di Babilonia, nota anche come terra di [[Caldea]] è venuta così ad identificarsi con l'astrologia (la "saggezza caldea"), fino a diventare un [[sinonimo]] comune per indicare la [[divinazione]] attraverso l'utilizzo dei pianeti e delle stelle<ref>{{Cita|Parkers|p. 16}}.</ref>.
Restando nel mondo dei mezzi di trasporto per il corto raggio, vanno necessariamente citati il ''[[Garelli Mosquito]]'', un piccolo [[motore|propulsore]] da applicare alla [[bicicletta]], e la [[microvettura]] a tre ruote ''[[Iso Isetta|Isetta]]'' di [[Ermenegildo Preti]], prodotta dalla [[Iso Rivolta]] nel [[1953]].
 
Il primo riferimento preciso all'uso dell'astrologia d'origine orientale in territorio romano ci viene dall'opera dell'oratore [[Marco Porcio Catone]] (detto "il Vecchio") il quale nel 160 a.C. compose un trattato avvertendo dei pericoli insiti nella consulenza che certi strati della popolazione richiedeva proprio all'astrologia dei Caldei e richiedendo a tal proposito una sorveglianza attiva<ref>{{Cita|Barton|p. 32-33}}. Vedere anche {{Cita|Campion 1|p. 228}}.</ref>.
Più tardi, nel [[1955]], [[Dante Giacosa]] disegna la ''[[Fiat 600|600]]'' per la [[FIAT]], per poi passare, l'anno dopo, alla ''[[Fiat Nuova 500|Nuova 500]]'', entrambi veicoli che vanno a sostituire la ''[[Fiat 500 "Topolino"|Topolino]]''. Sono questi gli anni della motorizzazione di massa, che vedono incrementare i veicoli circolanti dalle 14 automobili ogni 1000 abitanti a un'auto ogni 17 abitanti nel [[1962]]<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 92}}</ref>. Nel [[1956]], sempre per mano di Giacosa, la ''600'' vide una significativa variante, la ''[[Fiat 600 Multipla|600 Multipla]]'', per una nuova abitabilità.
 
Tra i maggiori astrologi del I secolo a.C. si annovera il poeta [[Manilio]], autore degli ''Astronomica''. Tra i detrattori, invece, il poeta romano del II secolo [[Giovenale]], nel suo attacco satirico alle abitudini delle donne romane (nella sesta delle sue ''[[Satire (Giovenale)|Satire]]''), lamenta anche la forte e pervasiva influenza che avrebbe avuto su di loro la "scienza dei Caldei"; nonostante l'umile status sociale costoro detengono sulle donne un certo potere in quanto esse 'bevono ogni parola pronunciata dall'astrologo... al giorno d'oggi nessuno di loro viene più messo in catene", bensì è onorato e riverito.
Nel [[1948]] le [[Officine Meccaniche (azienda)|Officine Meccaniche]] chiedono a [[Renzo Zavanella]] di rimettere in sesto un'[[automotrice]] leggera danneggiata durante la guerra. È in questa occasione che nasce l’''[[Automotrice FS ALn 772#La Belvedere|automotrice Belvedere]]'', sulla cui copertura è presente un'estensione volumetrica che diventa una sorta di belvedere panoramico con visuale a 360° del paesaggio circostante. Rimanendo nel campo del design ferroviario, l’''[[ETR 300]]'', meglio noto come ''Settebello'' (di [[Giulio Minoletti]] e prodotto dalla [[Breda Costruzioni Ferroviarie|Breda]] a partire dal [[1949]]), diventa il modello di punta delle [[Ferrovie dello Stato]].
 
Uno dei primi ad aver portato l'astrologia ermetica in terra romana fu [[Trasillo di Mende]] il quale operò come astrologo di corte per l'[[imperatore romano]] [[Tiberio]]; ma questi non sembra esser stato il primo a chiedere consulti agli astri<ref>{{Cita|Barton|p. 43}}.</ref> in quanto già il suo predecessore [[Augusto]] aveva usato l'astrologia come aiuto per legittimare i propri diritti imperiali quale diretto successore di [[Giulio Cesare]]<ref>{{Cita|Barton|p. 63}}.</ref>.
Si arriva quindi ai veicoli per i viaggi aerei. Nel [[1960]] [[Ignazio Gardella]] progetta la prima classe dei nuovi ''DC10'' [[Alitalia]], pensata come accogliente salotto per la classe borghese, con tavolino centrale e poltrone in pelle e [[boiserie]] in legno con quadri e [[litografia|litografie]] alternate alla grafica di servizio. Per quanto riguarda, invece, il trasporto navale, [[Salvatore Fiume]] disegna, nel [[1953]], le prospettive rinascimentali della sala soggiorno del [[transatlantico]] ''[[Andrea Doria (transatlantico)|Andrea Doria]]'' (affondato il 26 luglio [[1956]]), caratterizzato anche dal banco bar di [[Lucio Fontana]]. Invece, [[Vincenzo Monaco]] e [[Amedeo Luccichenti]] lavorano in chiave contemporanea sui grandi spazi della [[Leonardo da Vinci (transatlantico)|Leonardo da Vinci]] ([[1958]]-[[1959|59]]).
 
== Mondo islamico ==
==== Design ed elettrodomestici ====
{{vedi anche|Astrologia islamica}}
[[File:Olivetti-mc24-marcello-nizzoli.jpg|thumb|''[[Olivetti MC-24]]'' (''Divisumma'') di [[Marcello Nizzoli]]]]
L'astrologia venne ripresa con entusiasmo dagli studiosi islamici a seguito della caduta di [[Alessandria d'Egitto]] nelle mani degli invasori [[arabi]] nel corso del VII secolo e poi con la fondazione del [[Califfato abbaside]] nell'VIII secolo: il secondo califfo, [[Al Mansur]] (754-775), fondò la città di [[Baghdad]] per fungere da centro di apprendimento ed includendovi un punto di raccolta e traduzione noto come "Bayt al-Hikma" (Casa della Sapienza) il quale continuò a svilupparsi con i suoi eredi e finendo per dare un importante impulso per le traduzioni arabe-persiane dei testi astrologici ellenistici<ref>{{Cita|Houlding|capitolo 8: 'The medieval development of Hellenistic principles concerning aspectual applications and orbs'; pp.12-13}}.</ref>
 
[[File:Celestial map, signs of the Zodiac and lunar mansions..JPG|thumb|upright=1.4|Carta celeste da un manoscritto illustrato di Zubdat-al Tawarikh (1583)]]
Gli [[anni 1950|anni cinquanta]] segnano anche la crescita del numero degli elettrodomestici nelle case italiane: le [[lavatrice|lavatrici]] passano da 72000 unità nel [[1957]] a 262000 nel [[1961]], i [[frigorifero|frigoriferi]] passano dai 18500 del [[1951]] ai 370000 del [[1957]], fino ad arrivare ai 1529000 pezzi negli [[anni 1960|anni sessanta]]<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 94}}</ref>. Visti questi incrementi di produzione, diventa emblematico il problema della forma anche nei settori tecnologici, e non più solo nell'arredo. Questo è documentato, per esempio, dalla produzione [[Olivetti]] per macchine da scrivere e calcolo, strettamente legata al nome di [[Marcello Nizzoli]], che già dal [[1935]] aveva iniziato una collaborazione con questa azienda. È infatti di Nizzoli la macchina da calcolo elettrica ''[[Olivetti MC-24|Divisumma]]'' ([[1956]]).
 
I primi traduttori, incluso [[Masha'allah ibn Athari]] (750-815) il quale contribuì ad eleggere il "tempo più propizio" per la fondazione di Baghdad<ref>{{Cita|Albiruni-chronology|Ch. VIII, ‘On the days of the Greek calendar’, ''re''. 23 Tammûz; Sachau}}.</ref>, e [[Sahl ibn Bishr]] (786-845), i cui testi sono stati direttamente influenti sui successivi astrologi europei come [[Guido Bonatti]] nel XIII secolo e [[William Lilly]] nel XVII secolo<ref>{{Cita|Houlding|capitolo 6: 'Historical sources and traditional approaches'; pp. 2-7}}.</ref>. La conoscenza dei testi arabi ha incominciato a divenire maggiormente importante in terra europea durante le [[Traduzioni nell'Occidente latino durante il XII secolo]] il cui effetto più prossimo fu quello di aiutare ad avviare il [[Rinascimento]] europeo.
Sempre di Nizzoli è la [[macchina per cucire]] ''Mirella'', disegnata per la [[Necchi]] nel [[1957]].
 
Tra i nomi più importanti degli astrologi arabi, uno dei più influenti fu [[Abu Ma'shar al-Balkhi]] (Albumasar, 787-886) la cui opera "Introductorium in Astronomiam" in seguito divenne un trattato popolare in tutta l'Europa medievale<ref name="WDL">{{Cita web|url= https://www.wdl.org/en/item/2998/ |titolo= Introduction to Astronomy, Containing the Eight Divided Books of Abu Ma'shar Abalachus |sito= [[World Digital Library]] |data= 1506 |accesso= 16 luglio 2013 }}</ref>. Un altro autore molto ben conosciuto divenne il persiano [[Muḥammad ibn Mūsā al-Khwārizmī]] (VIII-IX secolo, matematico, astronomo, geografo ed astrologo). Gli arabi aumentarono notevolmente la conoscenza dell'astronomia dell'epoca in occidente e molti dei nomi dati alle stelle comunemente noti al giorno d'oggi, come [[Aldebaran]], [[Altair]], [[Betelgeuse]], [[Rigel]] e [[Vega]] conservano l'eredità della loro lingua d'origine.
Gli [[anni 1950|anni cinquanta]] sono il decennio della stupefacente crescita della diffusione della [[televisione]] in [[Italia]]. Ed è proprio del [[1956]] il [[televisore]] ''Phonolo 17/18'', disegnato da Berizzi, Buttè e Montagni, appunto per l'azienda [[Phonola]], riprendendo la logica progettuale impiegata da [[Franco Albini]] per l'oggetto-radio (la tecnologia posta tra due lastre di cristallo nel concorso del [[1938]]) e da [[Luigi Caccia Dominioni]] e i fratelli Castiglioni per il già citato ''radioricevitore 547'' a 5 valvole del [[1940]].
 
Essi hanno inoltre sviluppato anche l'elenco dei "lotti" ellenistici nella misura in cui essi divennero universalmente noti come parti arabe, per cui si è spesso a torto sostenuto che gli astrologi arabi inventarono il loro utilizzo, mentre sono chiaramente noti per essere stati una delle caratteristiche maggiormente importanti dell'astrologia ellenistica.
Nel [[1953]] nascono le lampade da terra ''Imbuto'' e ''Monachella'' disegnate da [[Luigi Caccia Dominioni]], che disegnò nel [[1958]] la poltrona ''Catilina''.
 
Durante il progresso della scienza islamica alcune delle pratiche astrologiche vennero confutate su basi teologiche da astronomi come [[al-Farabi]] (870-950), [[Alhazen]] (965-1039) e [[Avicenna]]. Le loro critiche sostennero che i metodi degli astrologi erano [[congettura]]li piuttosto che empirici, oltre che ad essere in conflitto con il punto di vista ortodosso religioso degli [[ʿulamāʾ]] (gli studiosi dell'[[Islam]]), attraverso una qual suggestione che vorrebbe la volontà divina esser conosciuta con precisione e pertanto prevista in anticipo<ref>{{Cita|Saliba|pp. 60, 67-69}}.</ref>.
[[File:Bruno Munari 1.jpg|thumb|left|[[Bruno Munari]]]]
La stagione del design del televisore è inaugurata da [[Pierluigi Spadolini]] con il suo ''Movision'' disegnato nel [[1954]] per [[RadioMarelli]]. Spadolini è poi seguito da [[Franco Albini]] e [[Franca Helg]] che nel modello ''Orion'' a 23 [[pollice (unità di misura)|pollici]] per [[Brionvega]] del [[1961]] progettano uno schermo su basamento metallico in grado di trasformare l'immagine in soluzione sospesa, come un oggetto levitante a forte caratteristica espressiva<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 96}}</ref>. Sempre per la Brionvega, [[Marco Zanuso]] disegna il modello potatile ''Doney'' con plastica trasparente che avvolge la parte tecnologica dell'apparecchio (soluzione che verrà ripresa nel [[1998]] dal [[Regno Unito|britannico]] [[Jonathan Ive]] per l’''[[iMac]]'' della [[Apple]].
 
Tali confutazioni interessarono principalmente l'[[astrologia giudiziaria]] (come l'astrologia oraria) piuttosto che l'astrologia medica e mereologica, considerate queste ultime rami naturali e parte integrante delle scienze del tempo. Ad esempio la "confutazione contro l'astrologia" (Resāla fī ebṭāl aḥkām al-nojūm) di Avicenna argomenta contro la pratica astrologica pur sostenendo invece il principio dei pianeti nella loro qualità di agenti della causalità divina, tesi quindi ad esprimere il potere di Dio sopra la creazione intera. Avicenna ritenne che il movimento dei pianeti assume un'influenza deterministica sulla vita terrena, ma sostenne anche la propria contrarietà nei confronti della presunta capacità di determinare l'esatta influenza astrale<ref>{{Cita|Belo|p. 228}}.</ref>. In sostanza Avicenna non ha confutato il dogma essenziale dell'astrologia, ma ha bensì negato la nostra capacità di comprendere esattamente attraverso previsioni astrologiche, precise e fataliste, la volontà divina<ref>George Saliba,[http://www.iranicaonline.org/articles/avicenna-viii ''Avicenna'': 'viii. Mathematics and Physical Sciences']. Encyclopaedia Iranica, Online Edition, 2011. </ref>.
Nel [[1960]] i fratelli Castiglioni disegnano l'[[aspirapolvere]] ''Spalter'' per l'azienda REM, un oggetto di dimensioni ridotte da portare a tracolla. Addirittura i [[carter (meccanica)|carter]] degli [[scaldabagno]] diventano oggetto di studio per i designer, come per esempio quello che [[Alberto Rosselli (architetto)|Alberto Rosselli]] disegna per l'azienda SIM nel [[1957]]. Ma è nel mondo delle macchine per il caffè che il design della "pelle dell'oggetto" si impone in maniera esplicita, come nella ''Pavoni'' di [[Gio Ponti]] del [[1949]], disegnata per l'[[La Pavoni|omonima azienda]].
 
== Medioevo e Rinascimento europeo ==
È però a partire dal [[1956]] che si assiste a una nascita di nuovi modelli di macchina per il caffè, che enfatizzato il rito del caffè nei bar italiani; tutto questo ad opera dell'azienda [[La Pavoni]] in collaborazione con le riviste ''[[Domus (periodico)|Domus]]'' e ''[[Stile e Industria (rivista)|Stile e Industria]]''. Si vede la nascita del modello ''Diamante'', disegnato da [[Bruno Munari]] ed [[Enzo Mari]] per [[La Pavoni]] ([[1956]]).
[[File:Stars observation (Bartholomeus Anglicus).jpg|thumb|upright=1.3|left|Astrologi intenti a osservare le stelle, miniatura dal manoscritto ''De Proprietatibus Rerum'' (XV secolo)]]
Mentre l'astrologia in tutto l'Oriente fiorì in seguito al crollo del mondo romano antico, con influenze indiane, persiane ed islamiche che si compenetrano in un'opera di revisione intellettuale attraverso un attivo investimento nei progetti di traduzione, l'[[astrologia occidentale]] nello stesso periodo dell'[[alto Medioevo]] era divenuta «frammentaria e non sofisticata [...] in parte a causa della perdita dell'astronomia scientifico-filosofica greca ed in parte anche a causa delle condanne espresse dalla Chiesa».<ref name="karnass">Nick Kanas, ''Star Maps: History, Artistry, and Cartography'', p.79 (Springer, 2007).</ref>
 
Verso la fine del X secolo, tuttavia, le traduzioni di opere arabe in latino iniziarono a fare la loro comparsa in territorio spagnolo, e nel corso del XII secolo la trasmissione d'ingenti lavori astrologici dall'Arabia verso l'Europa «acquisì grande impulso».<ref name="karnass" /> Re [[Alfonso X di Castiglia]] fu tra i primi a raccogliere quegli studi nelle sue ''[[Tavole alfonsine]]''. Nella [[Università nel Medioevo|formazione universitaria]] dell'[[Europa medievale]], inoltre, l'[[astronomia]], che allora era un tutt'uno con l'astrologia, faceva parte integrante dell'insegnamento [[scolastica (filosofia)|scolastico]], essendo una delle sette [[arti liberali]], in particolare del [[quadrivio]], su cui si fondava il ''curriculum'' degli studiosi, generalmente [[chierico|membri del clero]].
Siamo inoltre del decennio della crescita delle esportazioni di prodotti italiani all'estero: tra il [[1951]] e il [[1961]] queste crebbero del 259%<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 98}}</ref>.
 
Persino all'interno della [[Chiesa cattolica|Chiesa]] vari suoi esponenti mostrarono aperture verso l'astrologia, fra tutti [[San Tommaso d'Aquino]], il massimo [[teologia cristiana|teologo]] del Medioevo, che respingendo il [[fatalismo]] la considerò una [[scienza]] affine a quelle congetturali applicate alla [[materia (fisica)|materia]], il cui studio avrebbe potuto consentire il dominio sugli astri stessi. Poiché l'influsso di questi non costringe necessariamente la [[volontà]], altri la considerarono una sorta di «scienza sacra» di cui Dio si serve per interagire con l'uomo tramite i segnali delle stelle.
==== Mostre e riconoscimenti ====
[[File:Mosaicootranto.jpg|thumb|upright=1.5|right|[[Mosaico di Otranto|Mosaico nella Cattedrale di Otranto]] che raffigura i [[segni zodiacali|dodici segni]] dello [[Zodiaco]] (1165)]]
[[File:Olivetti Lettera 22 by LjL.jpeg|thumb|Olivetti ''[[Lettera 22]]'' di [[Marcello Nizzoli]]]]
Entro il XIII secolo l'astrologia era diventata così una parte della pratica [[medicina medievale|medica]] quotidiana in terra europea; i medici combinavano la [[medicina greca|medicina ippocratica]] dei [[quattro elementi]] e dei [[quattro umori]] (ereditata dal fisiologo romano [[Galeno]]) con gli studi delle stelle. Entro la fine del '500 poi in tutta Europa essi erano tenuti per legge a calcolare la posizione della [[Luna (astrologia)|Luna]] prima d'effettuare procedure mediche complesse, come operazioni chirurgiche o [[salasso|salassi]]<ref>British Library: ''Learning Bodies of Knowledge'' [https://www.bl.uk/learning/cult/bodies/astrology/astrologyhome.html ''Medieval Astrology'']</ref>.
 
Opere influenti del XIII secolo sono quelle del monaco britannico [[Giovanni Sacrobosco]] e dell'astrologo italiano [[Guido Bonatti]]; quest'ultimo servì i governi comunali di [[Firenze]], [[Siena]] e [[Forlì]] ed agì come consulente di [[Federico II di Svevia]]. Il suo libro di testo astrologico intitolato ''Liber Astronomiae'' (''Libro dell'Astronomia'') e scritto attorno al 1277 aveva fama di essere «il più importante lavoro astrologico prodotto in latino nel XIII secolo».<ref>{{Cita libro|cognome= Lewis |nome= James R. |titolo= The Astrology Book |editore= Body, Mind & Spirit |data= 2003 |url= https://books.google.com/books?id=lmv4930JbY0C&pg=PA91&dq=lynn+thorndike+bonatti&hl=en&ei=9x_qTdK7CMfFswaAgYXoCg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CC0Q6AEwAQ}}</ref>
Nel 1955 e 1958 a [[Londra]] vengono inaugurate due esposizioni del design italiano, mentre nel 1959 un'altra mostra viene organizzata a [[Chicago]] dall'[[Illinois Institute of Technology]]. In queste mostre il design italiano viene presentato in tutti i suoi aspetti, dalle moto alle automobili fino addirittura ai tralicci metallici della [[Edison]] per le linee elettriche ad [[alta tensione]]. Ma comunque il punto di riferimento principale per il design italiano rimane la [[Triennale di Milano]], che nel [[1954]] arriva alla sua [[Triennale di Milano#XI Triennale: 1954|X edizione]]. In questo stesso anno viene istituito il [[Premio Compasso d'oro]] promosso dalla [[La Rinascente|Rinascente]], vinto in questa prima edizione da quindici designer, tra cui [[Bruno Munari]] per la sua scimmietta giocattolo ''ZIZI'' per la ditta Pigomma, [[Marcello Nizzoli]] per la macchina da cucire ''BU supernova'' disegnata per la [[Necchi]] e la macchina da scrivere portatile ''[[Lettera 22]]'' della [[Olivetti]].
 
Il poeta fiorentino [[Dante Alighieri]] elogiò apertamente l'astrologia, citando spesso le [[costellazione|costellazioni]], e mostrando di conoscere il proprio [[segno zodiacale]] (i [[Gemelli (astrologia)|Gemelli]]).
Nel [[1954]] [[Lucio Fontana]] introduce il giovane industriale del mobile [[Dino Gavina]] alla [[Triennale di Milano#XI Triennale: 1954|X Triennale]] per farlo incontrare con [[Pier Giacomo Castiglioni|Pier Giacomo]] e [[Achille Castiglioni]], [[Carlo Scarpa]] e [[Luigi Caccia Dominioni]], con i quali produrrà alcuni tra i pezzi più importanti della storia del design italiano.
Egli la indicava come la più alta e ardua delle attività liberali umane, sia per la «''nobilitade del suo subietto''» che per «''la sua certezza''». Attribuiva agli astri una forte influenza sull'uomo, sulle [[stagione|stagioni]] e sul [[Meteorologia|tempo]], connotando le varie [[sfere celesti]] di significati ben specifici nel [[Paradiso (Dante)|Paradiso]] della sua ''[[Divina Commedia]]''. Nel ''[[Convivio]]'', in particolare, equiparava l'astrologia alle caratteristiche di [[Saturno (astrologia)|Saturno]]:
{{citazione|lo cielo di Saturno hae due proprietadi per le quali si può comparare a l'Astrologia: l'una sì è la tardezza del suo movimento per li [[segni zodiacali|dodici segni]], ché ventinove anni e più, secondo le scritture de li astrologi, vuole di tempo lo suo cerchio; l'altra sì è che sopra tutti li altri pianeti esso è alto.<br/>
E queste due proprietadi sono ne l'Astrologia: ché nel suo cerchio compiere, cioè ne lo apprendimento di quella, volge grandissimo spazio di tempo, sì per le sue [dimostrazioni], che sono più che d'alcuna de le sopra dette scienze, sì per la esperienza che a ben giudicare in essa si conviene. E ancora è altissima di tutte le altre, però che, sì come dice [[Aristotile]] nel cominciamento de l'Anima, la scienza è alta di nobilitade per la nobilitade del suo subietto e per la sua certezza; e questa più che alcuna de le sopra dette è nobile e alta per nobile e alto subietto, ch'è de lo movimento del cielo; e alta e nobile per la sua certezza, la quale è sanza ogni difetto, sì come quella che da perfettissimo e regolatissimo principio viene. E se difetto in lei si crede per alcuno, non è da la sua parte, ma, sì come dice Tolomeo, è per la negligenza nostra, e a quella si dee imputare.|[[Dante Alighieri]], ''[[Convivio]]'', XIII}}
[[File:Giovanni di paolo, paradiso 41 sette sfere.jpg|thumb|upright=1.9|Le sette sfere celesti osservate da [[Dante]] e [[Beatrice]] nel [[Paradiso]], con le simbologie personificate dei rispettivi pianeti (miniatura di [[Giovanni di Paolo]], 1440)]]
Le uniche accuse che egli rivolge ad alcuni astrologi, come Bonatti da lui inserito nell'VIII cerchio dell'[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]], luogo in cui coloro che divinano il futuro son costretti ad avere la testa rovesciata all'indietro,<ref>[[s:Divina Commedia/Inferno/Canto VIII#18|''Inferno'', VIII, 18]]</ref> erano dovute non alla pratica in sè, ma al suo utilizzo fraudolento qualora si cercasse di nuocere al [[libero arbitrio]] umano («''veramente de le magiche frode seppe il gioco''»).<ref>{{cita web|url=https://ladante.it/dantealighieri/hochfeiler/inferno/person/bonatti.htm|titolo=Guido Bonatti}}</ref>
 
Riprendendo la suddivisione armonica del sapere medievale in sette aree distinte, ciascuna rappresentata da un particolare [[pianeta (astrologia)|pianeta]] e conosciute come le [[arti liberali]], Dante le vedeva nella loro qualità di discipline in ordine crescente, così come lo sono i pianeti in ordine di velocità decrescente: la [[grammatica]] venne assegnata alla Luna, il corpo celeste più veloce in movimento, la [[dialettica]] a Mercurio, la [[retorica]] a Venere, l'[[aritmetica]] al Sole, la [[musica]] a Marte, la [[geometria]] a Giove e l'astrologia/astronomia al corpo in movimento più lento conosciuto allora, ovvero Saturno.<ref>{{Cita|Burckhardt}}.</ref>
L'[[Triennale di Milano#XI Triennale: 1957|XI Triennale di Milano]] ([[1957]]) ospita la ''Mostra internazionale dell'industrial design'', patrocinata dall'[[Associazione per il Disegno Industriale]] (ADI), ma accanto all'industrial design in [[Italia]] continuava a svilupparsi il disegno della casa e dell'arredo: è in questo stesso anno che [[Pier Giacomo Castiglioni|Pier Giacomo]] e [[Achille Castiglioni]] annunciano il loro programma di commistione tra storia e modernità nella mostra ''Colori e forme nella casa d'oggi'' tenutasi presso [[Villa Olmo]] a [[Como]].
 
[[File:Sol - De Sphaera - Biblioteca Estense lat209.png|thumb|left|Simbolismo astrologico del [[Sole (astrologia)|Sole]], da una miniatura del codice ''[[De Sphaera]]'' attribuita a [[Cristoforo de Predis]] (1470)]]
[[File:Castiglioni brothers - Lampada Taccia.jpg|thumb|left|Lampada ''Taccia'' di [[Achille Castiglioni]]]]
Gli [[anni 1960|anni sessanta]] sono, tra le altre cose, gli anni che vedono la realizzazione di importanti opere architettoniche nel nord Italia: la [[Torre Velasca]] a [[Milano]] [[Ernesto Nathan Rogers]] e [[Enrico Peressutti]], la [[Casa alle zattere]] a [[Venezia]] di [[Ignazio Gardella]], il [[Museo del tesoro della cattedrale di San Lorenzo]] a [[Genova]] di [[Franco Albini]], la [[Bottega di Erasmo]] a [[Torino]] di [[Roberto Gabetti]] e [[Amaro Isola]] sono solo alcuni esempi.
 
Gli scrittori medioevali utilizzavano poi spesso il simbolismo astrologico nei loro temi letterari. La disputa tra quanti continuavano a condannare l'astrologia come retaggio del [[paganesimo]], e coloro che invece distinguevano l'elemento [[superstizione|superstizioso]], limitativo del libero abitrio, dalla propensione a trattarne gli aspetti materiali e mutevoli come ad esempio la salute o i fenomeni atmosferici,<ref>[[Ugo di San Vittore]], ''De erudictione docta'', II, XI.</ref> si protrasse a lungo. Tra le varie dottrine ebbe fortuna quella del [[congiunzionismo]], sostenuto ad esempio dal cardinale [[Pierre d'Ailly]], che interpretava la [[congiunzione (astrologia)|congiunzione]] dei pianeti superiori (Marte, Giove e Saturno) come portatrice di un significato epocale, simile a quello del 6 a.C. nel quale i [[Re Magi]] lessero l'annuncio della nascita di [[Gesù]].<ref name=cattabiani>[[Alfredo Cattabiani]], ''Astrolabio'', pp. 32-38, Milano, Mondadori, 2015.</ref>
Nel [[1960]] viene allestita la mostra ''Nuovi disegni per il mobile italiano'' presso l'Osservatorio delle arti industriali di [[Milano]], durante la quale furono esposti ventuno mobili e dodici lampade di giovani architetti milanesi. Alcuni protagonisti di questa mostra sono [[Aldo Rossi]], [[Vittorio Gregotti]], [[Roberto Gabetti|Gabetti]] e [[Amaro Isola|Isola]], [[Guido Canella]], [[Virgilio Vercelloni]], [[Umberto Riva]], [[Giotto Stoppino]], [[Lodovico Meneghetti]], [[Leonardo Ferrari]], [[Sergio Asti]] e [[Gae Aulenti]].
 
In ambito [[neoplatonismo|neoplatonico]] si ci rifaceva alla differenza posta dal filosofo [[Plotino]] tra [[Provvidenza]] e [[Fato]], ovvero tra gli esseri dotati di spirito, liberi di modificare il proprio [[destino]], e gli enti fisici soggetti al [[determinismo]] degli eventi.
In questo periodo si trovano numerosi esempio della produzione di [[Achille Castiglioni]]: tra questi, lo sgabello ''Mezzadro'' e il sedile ''Sella'' ([[1957]]), la sedia ''Lierna'' ([[1960]]), la poltrona ''Sanluca'' ([[1960]]), la lampada ''Splugen Brau'' (disegnata nel [[1961]] per l'omonimo ristorante milanese), la lampade ''[[Arco (lampada)|Arco]]'', ''Toio'' e ''Taccia'' ([[1962]]), la lampada ''Luminator'' ([[1957]]). Ma di questo periodo sono anche opere di [[Cesare Cassina]], come la sedia ''Carimate'' del [[1959]].
{{citazione|Soggetto al destino vive soltanto quell'essere che è privo di [[anima]]: per lui quaggiù gli astri non sono soltanto segni, ma diventa egli stesso un frammento e dipende dal mondo di cui è parte.|Plotino, ''[[Enneadi]]'', II, 3, 9}}
 
L'umanista [[Marsilio Ficino]], ad esempio, nella ''Disputatio contra iudicia astrologorum'' (1477) spiegava sulla base della dottrina [[Plotino|plotiniana]] come le pratiche divinatorie andassero intese non come capacità degli astri di esercitare un influsso [[causa (filosofia)|causale]] sugli eventi umani, bensì come una forma di [[consonanza]] tra questi e la posizione dei [[pianeti (astrologia)|pianeti]], i quali si limitano cioè a «descrivere» quel che accade.<ref>Cesare Vasoli, ''Le filosofie del Rinascimento'', pp. 214-216, Pearson Italia S.p.a., 2002.</ref> Quella di Ficino è cioè una concezione basata sulla corrispondenza e interdipendenza di ogni parte dell'universo, da leggere e interpretare secondo l'esperienza psicologica dell'[[anima]], alla quale viene attribuita la capacità oggettiva di tradurre il mondo in forma di [[simboli]].<ref>[[James Hillman]], ''[http://www.rivistapsicologianalitica.it/v2/PDF/4-2-1973-Jung_culturaeuropea/IV-2-1973-cap3.pdf Plotino, Ficino e Vico, precursori della psicologia junghiana]'' (1973), trad. it. di Priscilla Artom. Analogamente [[Plotino]] aveva sostenuto che gli astri sono come delle lettere scritte nel cielo che se correttamente interpretate consentono di prevedere l'esito futuro degli eventi, ma non nel senso che lo "causano" (''Enneadi'', II, 3, 7; III, 1, 6).</ref>
=== 1965 - 1975 ===
Non sempre tuttavia i filosofi accolsero rigorosamente la dottrina di Plotino, ammettendo una certa affinità fra l'anima e il suo [[tema natale]], almeno ai fini di una sua collocazione in uno dei [[quattro temperamenti]] costituzionali, e riabilitando così anche l'[[astrologia oraria]] individuale.<ref name=cattabiani/>
[[File:" 12 - ITALY - Serie UP di Gaetano Pesce UP 5 e 6 al Triennale Design Museum di Milano 4.jpg|thumb|La [[serie UP]] (qui le poltrone UP5 e UP6) uno dei principali simboli del [[design radicale]] italiano]]
[[File:Peruzzi Sala delle Prospettive, Villa Farnesina, Rome 06.jpg|upright=1.8|thumb|Affresco di [[Baldassarre Peruzzi]] che raffigura l'[[oroscopo]] di [[Agostino Chigi]], in cui i pianeti e le costellazioni, rappresentati in sembianze [[mitologia|mitologiche]], fanno riferimento ad una precisa posizione astronomica (volta della Loggia di Galatea di [[Villa della Farnesina]] a [[Roma]])<ref>G. Mori , ''Baldassarre Peruzzi, Oroscopo di Agostino Chigi, Loggia di Galatea'', ne ''I luoghi di Raffaello a Roma'', a cura di L. Cassanelli e S. Rossi, pp. 38-40, Multigrafica editrice, Roma 1983.</ref>]]
Nel [[Rinascimento]], pur con vari distinguo, si assistette a una generale riabilitazione dell'astrologia su basi [[ermetismo (filosofia)|ermetiche]] ed [[esoterismo|esoteriche]], che vedevano una corrispondenza tra [[macrocosmo e microcosmo]], tra fenomeni celesti e terreni, nonché tra le strutture della mente umana e quelle reali dell'universo, in quanto generate dalla stessa intelligenza creatrice. Una tale fiducia si inseriva nella tipica ottica [[filosofia rinascimentale|rinascimentale]] incentrata sull'agire pratico, propria di chi, guardando al [[futuro]], non intende subire passivamente gli eventi, ma intervenire attivamente su di essi, prevedendo le circostanze in cui un'iniziativa aveva le maggiori possibilità di sucesso.<ref>[[Ugo Perone|Ugo e Annamaria Perone]], [[Giovanni Ferretti]], Claudio Ciancio, ''Storia del pensiero filosofico'', vol. II, pag. 78, Torino, SEI, 1975.</ref>
 
In ambito ecclesiastico, ad esempio, [[Giulio II]] si fece predire dagli astrologi il giorno più opportuno per la sua elezione al soglio pontificio, mentre [[papa Leone X]] fece istituire una cattedra di astrologia alla [[La Sapienza|Sapienza di Roma]]. Anche i papi [[Adriano VI]] e [[Paolo III]] tennero in grande considerazione gli [[oroscopi]].<ref name=stanzione/>
Come già accennato, gli [[anni 1960|anni sessanta]] vedono un pieno sviluppo del design italiano<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 107}}</ref>. Vengono introdotti nuovi materiali nel settore del ''furniture design'', come il [[poliuretano]] (sintetizzato già nel [[1941]] e utilizzato per le imbottiture), utilizzato da aziende come la [[Gufram]] e il suo celebre [[Pratone]] e le [[plastiche]] (da ricordare il [[Premio Nobel per la chimica]] assegnato al [[Germania|tedesco]] [[Karl Ziegler]] e all'[[italia]]no [[Giulio Natta]] per "le loro scoperte nel campo della chimica e della tecnologia dei [[polimero|polimeri]]"); questi nuovi materiali permettono di passare dalla produzione dell'arredo in bottega ai ritmi seriali della fabbrica.
 
==Età moderna==
In questo periodo troviamo il vassoio ''[[Enzo Mari#Putrella|Putrella]]'' di [[Enzo Mari]] (disegnato nel [[1958]] per l'azienda milanese [[Danese (azienda)|Danese]]), la lampada ''Chimera'', disegnata da [[Ernesto Gismondi]] nel [[1966]] per l'azienda da lui fondata due anni prima [[Artemide (azienda)|Artemide]], la libreria ''Grifo'', di [[Enzo Mari]], disegnata per Gavina e assemblabile all'infinito ([[1966]]); citiamo altre opere di Mari più recenti, quali il tavolo ''Frate'' ([[1973]]), il divano ''Daynight'' ([[1971]]), la sedia ''Box'' ([[1971]]).
[[File:Cellarius Harmonia Macrocosmica - Scenographia Systematis Copernicani.jpg|thumb|upright=1.5|left|La nuova visione eliocenrica dell'universo in un'illustrazione di [[Andreas Cellarius]] (''Harmonia Macrocosmica'' , 1661)]]
 
L'avvento della [[rivoluzione copernicana]], che sosteneva l'[[Sistema eliocentrico|eliocentricità]] del [[sistema solare]], non alterò il linguaggio usato dagli astrologi, tra cui vi erano gli stessi [[Keplero]] o [[Galilei]]. Venne anzi formulato da [[Tycho Brahe]] un nuovo modello [[geocentrismo|geocentrico]] completamente equivalente a quello eliocentrico, detto [[sistema ticonico|ticonico]], basato sulle nuove scoperte astronomiche.
Nascono negli anni sessanta anche opere che [[Ettore Sottsass]] disegna per [[Olivetti]], come il [[computer]] ''[[Olivetti Elea|Elea]]'' ([[1964]]), la [[macchina da scrivere]] ''Tecne 3'' e la macchina da scrivere portatile ''Valentine'' ([[1969]]). E il [[1961]] è l'anno della prima edizione del [[Salone Internazionale del Mobile]] di [[Milano]].
 
Nel frattempo, tuttavia, i dibattiti sull'astrologia in seno alla Chiesa portarono nel 1596 a una condanna definitiva di quella divinatoria con la sua iscrizione nell'[[Indice dei libri proibiti]], mentre l'astrologia genetliaca, basata cioè sull'oroscopo individuale, veniva riconosciuta solo in forma congetturale secondo la linea interpretativa esposta da [[papa Sisto V]] nella bolla ''Coeli et terrae'' del 1586.
Nel [[1958]] [[Afra Scarpa|Afra]] e [[Tobia Scarpa]] iniziano a lavorare nel campo dei [[vetro di Murano|vetri di Murano]]. Nel [[1960]] disegnano il divano con struttura in legno ''Bastiano'' per Gavina e il letto di metallo ''Vanessa''. Nel [[1970]] vincono il [[Premio Compasso d'oro]] per la loro poltrona ''Soriana''. Altri loro progetti sono i divani ''Coronado'' ([[1966]]) ed ''Erasmo'' ([[1973]]) e la lampada da terra ''Papillona'' ([[1975]]).
 
L'inizio della crisi moderna dell'astrologia fu dovuta però, più che a motivi religiosi, alla nascente scienza [[Cartesio|cartesiana]] e deterministica, che rifiutava tutto quanto non rientrasse nei propri canoni interpretativi. Ebbe luogo un progressivo ostracismo verso gli astrologi, che culminò nel 1666 quando [[Jean-Baptiste Colbert|Colbert]] in [[Francia]] vietò l'insegnamento della loro disciplina nell'[[Académie des Sciences]]. Nel 1682 vennero anche proibiti gli [[almanacco|almanacchi]] astrologici.<ref name=cattabiani/> La rivoluzione astronomica d'altro canto, unita alle esplorazioni geografiche nell'[[emisfero australe]], permise di ampliare la conoscenza del cielo stellato, portando alla scoperta di nuove [[costellazioni]] da parte, tra gli altri, di [[Tycho Brahe]], [[Johann Bayer]], [[Johannes Hevelius]], [[John Flamsteed]], e di due nuovi pianeti ([[Urano (astrologia)|Urano]] e [[Nettuno (astrologia)|Nettuno]]).
Nel [[1971]] [[Cini Boeri]] disegna il divano ''Serpentone'' per [[Arflex]], un divano composto da lamelle stampate in poliuretano accostate l'una all'altra. Il [[1987]] è invece l'anno della poltrona di [[cristallo]] ''Ghost'' (sempre di Boeri) disegnata con [[Tomu Katayanagi]] per Fiam.
 
Dopo la demonizzazione dell'astrologia da parte dell'[[illuminismo]], essa riemerse in maniera piuttosto inaspettata verso la fine dell'[[Ottocento]].<ref>A. Cattabiani, ''Astrolabio'', op. cit., pag. 30.</ref> Anche in ambito [[cattolico]], i moralisti Schmitt e Nordin hanno sostenuto come non sia sbagliato di per sé cercare di indagare i rapporti fra il mondo umano e quello celeste, purché si eviti il fatalismo.<ref name=stanzione>{{cita web|url=http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/content/view/1119/136/lang,it/|autore=Don Marcello Stanzione|titolo=Rapporto tra Astrologia e Cristianesimo|editore=Atti del Convegno su "Astrologia, Arte, Cultura tra Rinascimento e Barocco"|città=San Giorgio a Cremano|anno=15 maggio 2004}}</ref> Un'apertura di credito è venuta inoltre da [[Vittorio Messori]]:
Altri designer di grande importanza sono [[Joe Colombo]] e [[Bruno Munari]]. Il primo si era formato presso l'[[Accademia di belle arti di Brera]], aveva vinto due Compassi d'oro ed era un appassionato di musica [[jazz]], mentre il secondo aveva fondato nel [[1948]] (insieme ad [[Atanasio Soldati]], [[Gillo Dorfles]], e [[Gianni Monnet]]) il [[Movimento Arte Concreta]]. Tra le opere di Colombo la microcucina ''Carrellone'' ([[1963]]), il ''Rotoliving'' ([[1969]]), il letto ''Cabriolet'' ([[1969]]), la seduta ''[[Tubo (seduta)|Tubo]]'' (1969) e la ''Total Furnishing Unit'' del [[1971]], che propone il tema della "capsula attrezzata" spostabile che dà vita al concetto di abitare compatto<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 125}}</ref>. Sono invece di Munari ricordiamo la scimmietta in [[gommapiuma]] ''Zizì'', ch gli fece vincere il [[Premio Compasso d'oro]] nel [[1954]], la lampada ''Cubica'', il posacenere ''Cubo'' del [[1958]] e l'Abitacolo del [[1971]].
{{citazione|L'attuale prevalente atteggiamento cristiano – e cattolico in particolare – ci sembra qui troppo sbrigativo e sembra avere ereditato lo sprezzo e il rifiuto proprio di coloro che furono gli avversari della fede: i vecchi illuministi, razionalisti, positivisti. Quindi tutto nell'astrologia, sarebbe imbroglio, menzogna o, nei casi migliori, illusione. Tanto che non varrebbe neppure la pena di discuterne, lasciando simili cose ai superstiziosi e ingenui. Sul piano pastorale questa chiusura senza spiragli non sembra affatto positiva. L'attrazione che su molti cristiani esercitano certe religioni orientali, certe sette, certe proposte alla "[[New Age]]" è determinata anche dal rigido rifiuto "cattolico" attuale di tutto ciò che non rientri nel quadro di una "[[razionalità]]" che sembra talvolta sconfinare nel [[razionalismo]], nato come anticristiano, di cui parlavamo sopra. Magistero e prassi ecclesiali sembrano talvolta non rendersi conto che l'incapacità della proposta cattolica di raggiungere oggi le masse deriva anche dal fatto che ci si sbaglia sui destinatari di quell'annuncio. Si crede, cioè, di rivolgersi ancora all'uomo "moderno" quello formato (o deformato) dall'Illuminismo, mentre in realtà è ormai l'uomo entrato nella "postmodernità" dove la [[Ragione]], quella con la maiuscola, non è più la divinità davanti alla quale inchinarsi silenziosi e riverenti. […] <br/>
Se oggi in tutto l'Occidente ritornano in forze e trovano fortuna proposte giudicate per due secoli "irrazionali" come quelle astrologiche è inutile scandalizzarsi e lanciare anatemi, come si fa anche in un certo mondo cattolico. Proprio quel dovere, per il credente, di "scrutare i segni dei tempi" sottolineato dal [[Concilio Vaticano II|Vaticano II]] deve portare alla riflessione: non ci sarebbe offerta se non ci fosse domanda, da parte di un così grande numero di nostri contemporanei.|[[Vittorio Messori]], ''Davvero nell'astrologia tutto è imbroglio e illusione?'', dalla rivista "Jesus", pag. 91, gennaio 2000}}
 
== India ==
[[File:Olivetti Elea 9003.jpg|thumb|left|Olivetti ''[[Olivetti Elea|Elea]]'' di [[Ettore Sottsass]]]]
{{vedi anche|Astrologia indiana}}
Nel [[1968]] ha luogo la [[Triennale di Milano#XIV Triennale: 1968|XIV Triennale di Milano]], dove emergono composizioni progettuali di [[avanguardia]] definite dal critico d'arte [[Germano Celant]] come ''radical design''<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 126}}</ref>. In questa avanguardia troviamo come protagonisti Ufo, Archizoom Associati, Ugo La Pietra, [[Franco Raggi]], [[Gaetano Pesce]] e altri. Il ''radical design'' oppone al ''product design'' il "contro-design", come pratica teorica e progettuale in grado di «superare il discorso disciplinare del design, cioè la ricomposizione delle contraddizioni a livello formale, distruggendo proprio a questo livello l'abituale immagine del prodotto, negando l'elargizione di una correttezza formale in grado di appagare nei termini obsoleti del "buon gusto"»<ref>{{cita|De Giorgi}}</ref>.
 
== Cina ==
Nel [[1972]] [[Emilio Ambasz]] organizza al [[Museum of Modern Art|MoMA]] di [[New York]] la mostra ''Italy: The New Domestic Landscape. Achievements and Problems of Italian Design'', dove vengono esposti arredi, televisori, radio, giradischi e lampade. In questa occasione nasce la ''[[Kar-a-sutra]]'' di [[Mario Bellini]], che diventa il prototipo di ogni successiva [[monovolume]]. Ma la mostra del MoMA segna la fine della del design italiano policentrico, che andrà invece ad affermare il suo primato nell'arredo andando ad identificarsi, negli anni successivi, con il ''forniture italian design''<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|pp. 130-131}}</ref>.
{{vedi anche|Astrologia cinese}}
 
== Mesoamerica ==
Il [[1973]] è l'anno della [[Triennale di Milano#XV Triennale:1973|XV Triennale di Milano]] che presenta la mostra ''Mostra internazionale dell'industrial design'' curata da [[Ettore Sottsass]] e [[Andrea Branzi]]. Fu in questa occasione che [[Giorgio de Chirico]] compone la scultura ''[[I bagni misteriosi]]'', che si trovava davanti al [[Palazzo dell'Arte]] (dove oggi è stata posizionata una copia, mentre l'originale è stato spostato al [[Museo del Novecento]] di [[Milano]]). È sempre di quest'anno la scultura ''Ettore e Andromaca'' di {{TA|de Chirico}}, che oggi si trova a [[Osaka]].
{{...}}
 
=== 1975 - 1985 ===
[[File:Olivettiunderwood programma101.jpg|thumb|La [[Olivetti]] [[Programma 101]], considerato il primo personal computer della storia, disegnato da [[Mario Bellini]], insignito dell'[[Industrial Design Award]]]]
 
Nel [[1976]] viene fondato, grazie ad Adriana e Alessandro Guerriero, lo [[Studio Alchymia]] a cui prendono parte [[Ettore Sottsass]], [[Alessandro Mendini]], [[Lapo Binazzi]], [[Franco Raggi]] e [[Michele De Lucchi]].
 
Un altro gruppo fondamentale per la storia del design italiano è stato il [[Memphis Group]], fondato da [[Ettore Sottsass]] ne [[1981]], a cui aderiscono [[Matteo Thun]], [[Michele De Lucchi]], [[Andrea Branzi]], [[Marco Zanini]], [[Aldo Cibic]], [[George Sowden]] e [[Natalie Du Pasquier]], affiancati da architetti come [[Hans Hollein]], [[Arata Isozaki]] e [[Michael Graves]].
 
In questo periodo va inserito il successo dell'azienda [[Alessi]], fondata nel [[1921]] e che nel [[1980]] vede come presidente [[Alberto Alessi]], il quale, nel [[1983]], chiama come consulente [[Alessandro Mendini]]: nasce la collezione ''Tea & Coffee Piazza'' e viene fondato il marchio ''Officina Alessi'' che oggi come allora produce edizioni speciali e serie limitate di prodotti, ma anche prodotti sperimentali. Vengono disegnati 11 servizi da tè e caffè pensati come piccoli edifici intorno a città-vassoi, rispettivamente da [[Aldo Rossi]], [[Michael Graves]], [[Hans Hollein]], [[Charles Jenks]], [[Richard Meier]], [[Robert Venturi]], [[Stanley Tigerman]], [[Oscar Tusquets]], [[Kazumasa Yamashita]], [[Alessandro Mendini]] e [[Paolo Portoghesi]]. Ed è grazie a loro che [[Alessi]] diventa sinonimo di design [[postmodernismo|post-moderno]]<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 134}}</ref>.
 
Un altro importante designer che ha lavorato anche per Alessi è il due volte [[Compasso d'oro]] [[Stefano Giovannoni]], il quale disegna oggetti cosiddetti "anfibi", ovvero nei quali cambia il rapporto tra allocazione e forma e, per esempio, un oggetto specifico dell'ambiente cucina diventa decorazione del soggiorno, come nel caso dello schiaccianoci che diventa scoiattolo o dei contenitori per sale e pepe che diventano due cinesini.
 
=== 1985 - 2010 ===
[[File:Theme and Variations plate by Piero Fornasetti - Montreal Museum of Fine Arts - Montreal, Canada - DSC09059.jpg|thumb|Piatto della serie ''temi e variazioni'', di [[Piero Fornasetti]], Montreal Museum of Fine Arts]]
Dopo la [[Crisi energetica (1979)|crisi petrolifera]], la struttura territoriale dell'industria italiana subisce varie modifiche: il [[triangolo industriale]] non è più l'unico protagonista assoluto dello sviluppo economico, ma piccole e medie imprese di [[Marche]], [[Toscana]], [[Emilia-Romagna]] e [[Triveneto]] iniziano ad introdurre lavorazioni moderne che vanno a miscelarsi con la tradizione artigianale. In questo periodo aumenta il numero di lavoratori del [[settore terziario]], che per la prima volta va superare quello degli addetti dell'industria (46% contro 40%<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 139}}</ref>). L'[[inflazione]] scende dal 21,1% del [[1980]] al 4,6% del [[1987]] e si ha un rilancio dell'attività industriale. È in questo contesto che il ''made in Italy'' diventa il protagonista del nuovo sviluppo economico: sui mercati internazionali la moda, il design e gli arredamenti italiani diventano il ''must'' del gusto.
 
Ma realizzare buoni prodotti non bastava più: diventò necessario spettacolarizzare l'immagine aziendale. È così che nascono cataloghi e pubblicità che spesso tentano di trasformarsi in veri e propri [[periodico|magazine]] sul modello di ''[[Colors (rivista)|Colors]]'' di [[Benetton (azienda)|Benetton]] curata da [[Oliviero Toscani]].
 
Nel [[1985]] [[Enrico Baleri]] introduce il designer [[parigi]]no [[Philippe Starck]] (il più noto designer di fine millennio) ad aziende come [[Driade (azienda)|Driade]], [[Flos]] e [[Kartell]]. E Driade sarà tra le prime aziende italiane del ''forniture design'', insieme a [[Baleri Italia]], a darsi un carattere internazionale<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 141}}</ref> grazie ai contributi di designer di tutto il mondo. Sono di Starck la lampada ''Ara'' del [[1988]] disegnata per [[Flos]] e lo spazzolino per [[Fluorcaril]] del [[1989]].
 
Altri architetti internazionali impegnati in questo periodo nel ''made in Italy'' sono [[Borek Sipek]], [[Jasper Morrison]], [[Toshiyuki Kita]], [[Hannes Wettstein]], [[Hans Hollein]], [[Patricia Urquiola]], i fratelli Campana e le cosiddette "[[archistar]]" [[Zaha Hadid]] e [[Jean Nouvel]] per [[Alessi]] e [[Sawaya & Moroni]], [[Frank Gehry]], [[Michael Graves]] e [[Bob Venturi]] sempre per [[Alessi]], [[Mario Botta]] per [[Artemide (azienda)|Artemide]] e [[Alias (azienda)|Alias]], [[Herzog & de Meuron]] per [[Artemide (azienda)|Artemide]].
 
Un esempio fra tutti dell'apertura da parte di aziende a designer stranieri è quello della [[Cappellini (azienda)|Cappellini]], per la quale eseguivano disegni [[Shiro Kuramata]], [[Jasper Morrison]], [[Marc Newson]] e [[Tom Dixon]]. Così come [[Driade (azienda)|Driade]] che, sotto la regia di [[Enrico Astori]], vedeva tra i suoi desiger [[Borek Sipek]], [[Toyo Ito]], [[Ron Arad (designer)|Ron Arad]] e [[Philippe Starck]].
 
Sono degli [[anni 1980|anni ottanta]] la poltroncina ''Doralice'' di [[Paolo Nava]] ([[1980]]), le sedie ''Teatro'' ([[1984]]) e ''Milano'' ([[1988]]) disegnate da [[Aldo Rossi]] insieme a [[Luca Meda]], la sedia ''Tonietta'' di [[Enzo Mari]] ([[Compasso d'oro]] [[1985]]), la lampada ''Costanza'' di [[Paolo Rizzato]] disegnata nel [[1986]] per [[Luceplan]], il tavolo in marmo ''Rilievo'' del 1988 di Aldo Rossi e il servizio di posate ''Nuova Milano'' disegnato da [[Ettore Sottsass]] per [[Alessi]] ([[1987]] - [[1990]]), solo per citare alcuni esempi di design di questo periodo.
 
Nel [[1983]], per la [[Triennale di Milano#XVII Triennale: 1983 - 1988|XVII Triennale di Milano]] viene organizzata da [[Franco Raggi]] e [[Francesco Trabucco]] la mostra ''Le case della Triennale'', che vuole sottolineare l'apporto del design alla configurazione di spazi domestici. Tra i tanti partecipanti alla mostra, emergono in particolar modo [[Paolo Deganello]] e [[Alberto Magnaghi]] con la loro ''Casa in comune'', protesa a favorire la socializzazione, e [[Michele De Lucchi]] con la ''Casa per le vacanze'' che vede, in una casa all'interno di un cratere di un vulcano spento, il discorso della ''friendly technology''. Mentre [[Denis Santachiara]] propone, nella sua ''Casa onirica'', il rapporto tra nuove tecnologie e spazio domestico.
 
Nel [[1987]] [[François Burkhardt]] organizza l'esposizione ''Nouvelles tendences: les avant-gardes de la fin du XX siècle'' a [[Parigi]], alla quale partecipano anche molti designer italiani.
 
==== Design nel milanese ====
[[File:GiorgioArmani.jpg|thumb|Lo stilista [[Giorgio Armani]]]]
 
Parlando del design italiano, è impossibile non parlare di [[Milano]] e della [[Brianza]] (storica culla della produzione del ''furnishing design made in Italy''<ref>{{cita|Vercelloni, 2008|p. 156}}</ref>). In questa zona nascono importanti fondi [[private equity]] come ''Charme'' (fondato da [[Luca Cordero di Montezemolo]], con il quale ha potuto acquisire l'azienda di arredamento [[Poltrona Frau]]) e ''Opera'' del gruppo Bulgari.
 
Parlando di design a Milano, non si può evitare di parlare del campo della [[moda]], che vede per l'appunto [[Milano]] (seguita da [[Roma]] e, in minor misura, [[Firenze]]) come una delle sue [[capitali della moda|capitali]]. E sono proprio alcuni stilisti che hanno scelto il capoluogo lombardo come sede delle loro aziende ad essersi lanciati anche nel settore del design dell'arredo. Per esempio, [[Nino Cerruti]] ha acquisito e gestito un'azienda di primo piano nel ''furniture design made in Italy'' e [[Giorgio Armani]] ha dedicato un'intera collezione di arredi e accessori al settore della casa, mentre sono disegnati dallo stesso stilista anche gli interni del [[Burj Khalifa]], grattacielo costruito tra il [[2008]] e il [[2010]] a [[Dubai]].
 
== Designer italiani ==
{{Vedi categoria|Designer italiani}}
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita testo|cid = Albiruni-chronology | autore= Al Biruni|titolo=The Chronology of Ancient Nations|traduttore= C. E. Sachau|città=Londra|editore=W.H Allen & Co|anno=1879|url=https://archive.org/download/chronologyofanci00biru/chronologyofanci00biru.pdf|lingua=en}}
* {{cita libro|Matteo|Vercelloni|Breve storia del design italiano|2008|Carocci}}
* {{cita testo|cid = Barton | autore= Tamsyn Barton|titolo=Ancient Astrology|editore=Routledge|anno=1994|ISBN= 0-415-11029-7|lingua=en}}
* {{cita libro|Alfonso|Grassi|coautori=Anty Pansera|Atlante del disegno italiano: 1940 - 1980|Milano|Fabbri|1980}}
* {{cita testo|cid = Belo | autore= Caterina Belo|titolo=Chance and determinism in Avicenna and Averroës|città=Londra|anno=2007|editore=Brill|ISBN 90-04-15587-2|lingua=en}}
* {{cita libro|Anty|Pansera|Il design del mobile italiano dal 1946 a oggi|Bari|Laterza|1990}}
* {{cita testo|cid = Burckhardt | autore=Titus Burckhardt|titolo=The Seven Liberal Arts and the West Door of Chartres Cathedral|pubblicazione=Studies in Comparative Religion|vol=3|numero=3|anno=1969| url=http://www.studiesincomparativereligion.com/public/articles/The_Seven_Liberal_Arts_and_the_West_Door_of_Chartres_Cathedral.aspx|lingua=en}}
* {{cita libro|Gian Luigi|Falabrino|Il design parla italiano: vent'anni di Domus academy|Milano|2004|}}
* {{cita librotesto|cid = Campion 1 |autore=[[AndreaNicholas Branzi]]Campion|titolo=IntroduzioneA alHistory designof italianoWestern Astrology: unaThe modernitàAncient incompletaand Classical Worlds|vol=1|città=MilanoLondra|editore=Baldini & Castoldi DalaiContinuum|anno=2008|ISBN= 978-1441127372|lingua=en}}
* {{cita testo|cid = Campion 2 |autore=Nicholas Campion|titolo=A History of Western Astrology: The Medieval and Modern Worlds|vol=2|città=Londra|editore=Continuum|anno=2008|ISBN= 9781441181299|lingua=en}}
* {{cita libro|Anty|Pansera|Storia del disegno industriale italiano|Bari|Laterza|1993}}
* {{cita testo|cid = Crane | autore=Joseph Crane|titolo=Between Fortune and Providence: Astrology and the Universe in Dante's Divine Comedy|editore=Wessex|anno=2012|ISBN= 9781902405759|lingua=en}}
* {{cita libro |autore = Manolo De Giorgi |titolo = Italia: il disegno del prodotto fuori mercato |editore = [[Mondadori Electa|Electa]] |città = Milano |anno = 1990 |cid = De Giorgi}}
* {{cita testo|cid = Firmicus | autore=Julius Firmicus Maternus|titolo=Matheseos libri VIII|traduttore=Jean Rhys Bram|serie=Ancient Astrology. Theory and Practice|editore=Noyes Press|anno= 1975|ISBN= 978-1-933303-10-9|lingua=en}}
* {{cita testo|cid = Hesiod | autore=Hesiod|titolo=Hesiod, the Homeric Hymns, and Homerica|traduttore=Hugh G. Evelyn-White|serie=Loeb classical library|città=Cambridge|editore=Harvard University Press|anno=1964|ISBN= 978-0-674-99063-0|lingua=en}}
* {{cita testo|cid = Kelley-Milone | autore= David, H.Kelley|autore2=E. F. Milone|titolo=Exploring ancient skies: an encyclopedic survey of archaeoastronomy|città=Heidelberg / New York|editore=Springer|anno=2005|ISBN= 978-0-387-95310-6|lingua=en}}
* {{cita testo|cid = Holden | autore= James Herschel Holden|titolo=A History of Horoscopic Astrology|editore=AFA|anno=1996|ISBN= 978-0-86690-463-6|lingua=en}}
* {{cita testo|cid = Houlding | autore=Deborah Houlding|titolo=Essays on the history of western astrology|città=Nottingham|editore=STA|anno=2010|lingua=en}}
* {{cita testo|cid = Koch-Westenholz | autore= Ulla Koch-Westenholz|titolo=Mesopotamian astrology|editore=Museum Tusculanum Press|anno=1995|ISBN= 978-87-7289-287-0|lingua=en}}
* {{cita testo|cid = Marshak | autore=Alexander Marshack|titolo=The roots of civilisation: the cognitive beginnings of man's first art, symbol and notation|città=Londra|editore=Weidenfeld & Nicolson|anno=1972| ISBN= 978-1-55921-041-6|lingua=en}}
* {{cita testo|cid = Parkers | autore= Derek Parkers|autore2=Julia Parkers|titolo=A history of astrology|editore=Andre Deutsch|anno=1983|ISBN 978-0-233-97576-4|lingua=en}}
* {{cita testo|cid = Pingree | autore=David Edwin Pingree|titolo=From astral omens to astrology: from Babylon to Bīnāke|editore=Istituto italiano per l'Africa et l'Oriente (Serie orientale Roma)|anno=1997|lingua=en}}
* {{cita testo|cid = Robbins | curatore= Frank E. Robbins|titolo=Ptolemy Tetrabiblos|città=Cambridge, Massachusetts|editore=Harvard University Press (Loeb Classical Library)|anno=1940|ISBN= 0-674-99479-5|lingua=en}}
* {{cita testo|cid = Roberts | traduttore= Alexander Roberts|titolo=The Ante-Nicene Fathers: The Writings of the Fathers Down to AD 325 - Fathers of the Second Century - Hermas, Tatian, Theophilus, Athenagoras, Clement of Alexandria|vol=2|editore=W. B. Eerdmans Pub. Co|anno=1970|ISBN= 978-1-60206-471-3|lingua=en}}
* {{cita testo|cid = Rochberg | autore=Francesca Rochberg|titolo=Babylonian Horoscopes|pubblicazione=American Philosophical Society|anno=1995|ISBN= 0-87169-881-1|lingua=en}}
* {{cita testo|cid = Saliba | autore= George Saliba|titolo=A History of Arabic astronomy: planetary theories during the Golden Age of Islam|città=New York|editore=State University of New York Press|anno=1994|ISBN= 0-8147-7962-X|lingua=en}}
 
== Voci correlate ==
* [[MadeAstrologia in Italycabalistica]]
* [[ArchitetturaAstrologia italianamaya]]
* [[ModaAstrologia italianaoccidentale]]
* [[Design degli interni]]
* [[Design automobilistico]]
* [[Design della moda]]
* [[Design industriale]]
* [[Design della comunicazione]]
* [[Premio Compasso d'oro]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web |url=http://cura.free.fr/DIAL.html|titolo=Digital International Astrology Library|lingua=en|accesso= 28 ottobre 2017}} Repertorio di testi antichi sull'astrologia
* {{cita web|http://www.adi-design.org/homepage.html|adi-design.org - Sito ufficiale dell'Associazion per il Disegno Industriale|7 ottobre 2011|lingua=it en}}
* {{Cita web |url=http://www.biblioastrology.com/en/index.aspx |titolo=Biblioastrology|autore=Leandro Cantamessa Arpinati |lingua= en |accesso= 28 ottobre 2017}} Bibliografia sull'astrologia dal 1465 al 1930
* {{cita web|http://www.triennale.org/|triennale.org - Sito ufficiale della Triennale di Milano|7 ottobre 2011|lingua=it en}}
* {{Cita web |url=http://www.iep.utm.edu/astr-hel/ |titolo=Hellenistic Astrology|autore=Marilynn Lawrence|sito=Internet Encyclopedia of Philosophy |lingua= en |accesso= 28 ottobre 2017}}
* {{cita web|http://www.arapacis.it/|arapacis.it - Sito ufficiale del Museo dell'Ara Pacis a Roma|7 ottobre 2011|lingua=it es en fr}}
* {{cita web|http://fuorisalone.it/info2012/index.html|fuorisalone.it - Sito ufficiale del Fuorisalone di Milano|7 ottobre 2011|lingua=it en}}
* {{cita web|http://www.opendesignitalia.net/it/|OpenDesignItalia.net|7 ottobre 2011}}
* {{cita web|http://www.arte.rai.it/articoli/1972-italy-the-new-domestic-landscape-al-moma-di-new-york/14621/default.aspx|1972: Italy, the new domestic landscape, al MOMA di New York, sul portale RAI Arte}}
 
{{Portale|designastrologia|economia|Italiastoria}}
 
[[Categoria:DesignStoria italianodell'astrologia| ]]
[[Categoria:Economia d'Italia]]