Castello di Monte Tauro e Nailsea: differenze tra le pagine

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{{S|centri abitati dell'Inghilterra}}
{{Infobox struttura militare
{{Divisione amministrativa
|Struttura = Fortezza
|Nome = Nailsea
|Nome = Castello di Monte Tauro
|Nome ufficiale =
|Immagine = Taormina - Jan 2014 - 073.jpg
|Panorama = Nailsea from cadbury camp.JPG
|Didascalia =
|Didascalia =
|Stato = Italia
|Bandiera =
|Città = {{simbolo|Taormina-Stemma.png}} [[Taormina]]
|Stemma =
|LatGradi =
|Stato = ENG
|LatPrimi =
|Grado amministrativo = 4
|LatSecondi =
|Divisione amm grado 1 = Sud Ovest
|LatNS =
|Divisione amm grado 2 = Somerset
|LongGradi =
|Divisione amm grado 3 = North Somerset
|LongPrimi =
|Amministratore locale =
|LongSecondi =
|Partito =
|LongEW =
|Data elezione =
|Tipologia = [[Castello]]
|Data istituzione =
|Inizio costruzione = [[XI secolo]] (?)
|TermineData costruzionesoppressione =
|Latitudine decimale =
|Altezza =
|Longitudine decimale =
|Demolizione =
|Latitudine gradi = 51
|Condizione attuale = Non agibile
|Latitudine minuti = 26
|Azioni di guerra =
|Latitudine secondi =
|Ref =
|Latitudine NS = N
}}
|Longitudine gradi = 02
 
|Longitudine minuti = 45
Il '''castello di Monte Tauro''' o '''castello di Taormina''', è ubicato a [[Taormina]].
|Longitudine secondi =
 
|Longitudine EW = W
Abbarbicato sulla rocca omonima, a quasi 400 metri di quota, la posizione consente di spaziare e controllare l'ampia quinta naturale del versante ionico delimitata a nord dallo [[Stretto di Messina]], a sud la vallata del fiume [[Alcantara (fiume)|Alcantara]] e le pendici dell'[[Etna]], in lontananza l'impianto urbano della città di [[Catania]]. Ad ovest il sistema montuoso dei [[Peloritani]], caratterizzati da un insieme di particolari aspetti storico, naturali e paesaggistici di notevole interesse.
|Altitudine =
 
|Superficie =
== Storia ==
|Note superficie =
[[File:Taormina (3765808097).jpg|thumb|Castello.]]
|Abitanti = 18000
[[File:Taormina - panoramio (6).jpg|thumb|Castello.]]
|Note abitanti =
[[File:Taormina16.JPG|thumb|Castello.]]
|Aggiornamento abitanti = 2001
=== Epoca greco - romana ===
|Sottodivisioni =
 
|Divisioni confinanti =
Rinvenimento di insediamenti d'epoca protostorica.
|Lingue =
 
|Codice statistico =
In età greca e romana, la rocca del Tauro era l'acropoli inferiore di Tauromenion. A livello superiore si contrapponeva l'[[acropoli]] superiore identificabile con l'attuale fortificazione denominata [[castello di Mola]]. Le due acropoli, gli edifici fortificati e i rispettivi nuclei abitati erano distinti rispettivamente in ''castrum superius'' e ''castrum inferior''.
|Codice catastale =
 
|Targa =
=== Epoca bizantina ===
|Nome abitanti =
 
|Patrono =
La prima costruzione fortificata risale verosimilmente all'età bizantina, rappresentando a lungo uno degli avamposti di difesa nella guerra contro gli arabi. Come per la soprastante fortificazione di Mola è ipotizzabile un intervento ricostruttivo sui manufatti anteriore alle dispute per il contrasto delle incursioni arabe.
|Festivo =
 
|Mappa =
Allo scopo [[Costantino Caramalo]], patrizio, ultimo stratega di Taormina del [[IX secolo]] provvede a rinforzare le fortificazioni di Castelmola.<ref>{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 174}}</ref>
|Didascalia mappa =
 
=== Epoca araba ===
 
'''Prima invasione dei Saraceni'''.<ref>{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 166}}</ref> [[Eufemio da Messina|Eufemio]] prefetto di Sicilia, cospira contro l'imperatore [[Michele II l'Amoriano|Michele il Balbo]] e nel'[[827]] alleatosi con [[Ziyadat Allah I]] consegna l'isola ad [[Asad ibn al-Furat]]. Siracusa e Taormina furono gli ultimi baluardi a resistere tenacemente.
 
Nell'agosto del 908 l'[[Aglabiti|aglabita]] [[Ibrahim II]] e il figlio [[Abu l-'Abbas 'Abd Allah ibn Ibrahim]] promossero una nuova invasione dell'isola con l'intento di spingersi fino a Roma.<ref>{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 178 - 180}}</ref> Sbarcari sulle coste occidentali e constatando che Palermo era già abitata dagli emiri, puntarono su Taormina sottoponendo la cittadina ad un terrificante assedio culminato con una feroce strage dei suoi abitanti.<ref>{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 187}}</ref>
 
La capitolazione avvenne sotto il mandato dell'imperatore bizantino [[Leone VI il Saggio|Leone VI il Filosofo]], [[Imperatori bizantini|basileus dei Romei]],<ref>{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 166 e 167}}</ref> Con la resa del 910 i Saraceni s'impadronirono di Taormina.<ref>{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 169}}</ref>
 
'''Seconda invasione dei Saraceni'''.<ref name="ReferenceGdG190">{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 190}}</ref> Approfittando della temporanea assenza di Ibrahim i taorminesi ripresero la città.<ref name="ReferenceGdG190"/> Nel 919 regnante [[Costantino VII Porfirogenito]], consigliato dai tutori reggenti, causa la minore età, è firmata la pace da [[Eustachio di Calabria]].<ref>{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 191}}</ref>
 
[[961]] - [[962]], Fine della tregua. Ad agosto il governatore [[Achmed]], con le flotte e le armate di rinforzo comandate dallo zio [[Alcaid-Ben-Ammer]], inizia un nuovo assedio. Dopo 5 mesi, sul finire di dicembre, avviene la capitolazione della città.<ref>{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 195}}</ref>
 
'''Terza invasione dei Saraceni'''.<ref name="ReferenceGdG196">{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 196}}</ref> [[Niceforo II Foca|Niceforo Foca]] imperatore, effettua un ulteriore disperato tentativo di riconquista con lo scopo di riprendere l'isola.<ref name="ReferenceGdG196"/> Nel [[964]] - [[965]] la flotta navale e le armate sono affidate al giovane arrogante [[Patrizio Emanuele]].<ref>{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 197 - 198}}</ref>
 
Nel [[969]] dopo un assedio durato 5 anni l'ennesima capitolazione.<ref>{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 198}}</ref>
 
Il territorio dell'isola fu suddiviso in cinque unità amministrative governate da altrettanti principi insediati nelle città di: [[Taormina]], [[Palermo]], [[Messina]], [[Siracusa]], [[Trapani]].<ref>{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 199}}</ref>
 
=== Epoca normanna ===
 
La liberazione di Taormina dalla tirannide saracena avviene per opera del [[Gran Conte Ruggero]] come descritto da [[Goffredo Malaterra]].<ref>{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 208}}</ref><ref>{{Cita|Francesco Sacco|pag. 257}}</ref> Il conte adottò l'ingegnosa strategia di tagliare ogni forma di rifornimento: bloccò gli accessi via mare con la chiusura del porto, intorno alla città fece edificare ventidue torri di legno.<ref>{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 210}}</ref> Lo scopo delle strutture provvisorie era quello di controllare e tagliare ogni possibile scambio e contatto con l'esterno. Questa tattica costrinse Taormina e i suoi invasori alla capitolazione pochi mesi dopo l'inizio dell'assedio.
 
* [[1077]], assedio ed espugnazione con le armi, i saraceni con la popolazione ostaggio si asserragliarono all'interno della cinta fortificata;
* [[1078]], isolamento e conquista per fame, epilogo finale con la presa e resa d'agosto.<ref>{{Cita|Giovanni di Giovanni|pag. 212}}</ref>
 
La vulnerabilità dei territori litoranei maggiormente esposti alle incusioni navali, determinò la soppressione della ''[[diocesi di Taormina|Dioecesis Tauromenitana]]''. Tutte le diocesi peloritane confluirono temporaneamente nella neocostituita [[diocesi di Troina]] arroccata nel cuore dei [[Nebrodi]].
Nel 1134 l'abitato è sottoposto al [[monastero di San Salvatore della Placa]] presso [[Francavilla di Sicilia]].
 
Del 1150 la notizia riguardo alla presenza di una fortezza "difendevole" edificata sulla sommità di una rocca, sovrastante l'abitato. Anche lo storico [[Ugo Falcando]] distingue l'abitato fortificato dalla fortezza, baluardo munito edificato su di una rupe sovrastante il paese. La fortificazione è documentata dal geografo arabo [[al-Idrisi]] nel "''[[Libro di Ruggero]]''" del 1154.
 
* Riccardo [[Marchese (famiglia)|Marchese]] è castellano sotto il regno di [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo il ''Buono'']].<ref>{{Cita|Vincenzo Palizzolo Gravina|pag. 247}}</ref>
 
=== Epoca sveva ===
 
Durante il dominio di [[Federico II di Svevia]], la fortezza fu affidata ad un nobile castellano. Benché costruita in epoca normanna la struttura pervenuta presenta essenzialmente caratteri d'architettura federiciana.
 
* [[1239]], I componenti della famiglia [[Lucchesi Palli]], capitani di guerra, già nominati dalla regina [[Margherita di Navarra e di Sicilia|Margherita di Navarra]] sono riconfermati da [[Federico II di Svevia]].<ref>{{Cita|Vincenzo Palizzolo Gravina|pag. 240}}</ref>
 
=== Epoca aragonese ===
 
Una fonte del 1353 distingue il [[castello di Mola]] da quello di Monte Tauro, fortificazione del ''castrum inferius''. Nel [[XV secolo]] sono documentati restauri e modifiche alle mura della fortezza. Tra i due fortilizi è documentata la Torre Malvicino edificata per volontà di re [[Ludovico di Sicilia]].<ref>Pagina 139, [[Tommaso Fazello]], "''Della Storia di Sicilia - Deche Due''" [https://books.google.it/books?hl=it&id=hM2XPuLTSDgC], Volume uno, Palermo, Giuseppe Assenzio - Traduzione in lingua toscana, 1817.</ref>
 
* [[?]], La famiglia [[Asmundo (famiglia)|Asmundo]] ottenne la castellania di Taormina sotto la [[Casa d'Aragona]].<ref>{{Cita|Vincenzo Palizzolo Gravina|pag. 82}}</ref>
* [[?]], Bernardo Orioles è affidatario del governo e castellania al tempo di [[Pietro II d'Aragona]].<ref>{{Cita|Vincenzo Palizzolo Gravina|pag. 288}}</ref>
* [[1350]]c., Riccardo [[Marchese (famiglia)|Marchese]] è castellano di Taormina, sotto il regno di [[Ludovico di Sicilia]] e [[Federico IV d'Aragona]].<ref>{{Cita|Vincenzo Palizzolo Gravina|pag. 247}}</ref>
* [[1391]], Federico [[Spadafora (famiglia)|Spadafora]] riceve l'affidamento della castellania e la carica di governatore.<ref>{{Cita|Vincenzo Palizzolo Gravina|pag. 352}}</ref>
* [[1435]], Pietro [[Candiani (famiglia)|Candiani]] è capitano sotto il regno di [[Alfonso V d'Aragona]].<ref>{{Cita|Vincenzo Palizzolo Gravina|pag. 125}}</ref>
 
=== Epoca spagnola ===
 
Rivalorizzazione del sito con la costruzione di un luogo di culto dedicato alla Madonna della Rocca,
 
* [[1500]]c., Girolamo [[Campolo (famiglia)|Campolo]], è nominato capitano.<ref>{{Cita|Francesco Maria Emanuele Gaetani|pag. 459}}</ref>
* [[1538]] ante, Antonio [[Balsamo (famiglia)|Balsamo]], è nominato capitano sotto il regno di [[Carlo V d'Asburgo]].<ref>{{Cita|Francesco Sacco|pag. 216}}</ref><ref>{{Cita|Francesco Maria Emanuele Gaetani|pag. 348}}</ref>
* [[1547]], Giacomo Balsamo, assume la carica di vicario generale di Taormina.<ref>{{Cita|Vincenzo Palizzolo Gravina|pag. 87}}</ref>
 
=== Epoca contemporanea ===
{{...}}
<ref>{{Cita|Francesco Sacco|pag. 258}}</ref>
 
== Galleria d'immagini ==
 
<div style="text-align:center">
[[File:Taormina, Il Castello (visto dal Teatro Greco) - panoramio.jpg|250px]]
[[File:Taormina, il Castello - panoramio.jpg|250px]]
[[File:Taormina - Jan 2014 - 069.jpg|250px]]
[[File:Sarracen Castle seen from the Theatre - Taormina - Italy 2015.JPG|250px]]
</div>
 
== Note ==
{{Note strette}}
 
== Bibliografia ==
 
* {{Cita libro
|titolo = "''Storia ecclesiastica di Taormina''"
|autore = Giovanni di Giovanni
|url = https://books.google.it/books?id=SQpvgUdNGHIC
|editore = Tipografia Barcellona
|città = Palermo
|anno = 1870
|volume = Volume unico
|cid = Giovanni di Giovanni
|lingua = Italiano
}}
* {{Cita libro
|titolo = "''Il blasone in Sicilia : ossia, Raccolta araldica''"
|autore = [[Vincenzo Palizzolo Gravina]]
|url = http://www.archive.org/stream/ilblasoneinsicil00pali/ilblasoneinsicil00pali_djvu.txt
|editore = Visconti & Huber
|città = Palermo
|anno = 1871 - 75
|volume = Volume unico
|cid = Vincenzo Palizzolo Gravina
|lingua = Italiano
}}
* {{Cita libro
|titolo = "''Della Sicilia Nobile''"
|autore = [[Francesco Maria Emanuele Gaetani]], marchese di Villabianca
|url = https://books.google.it/books?id=d4BWAAAAYAAJ
|editore = Stamperia de' Santi Apostoli per Pietro Bentivenga
|città = Palermo
|anno = 1757
|volume = Volume unico
|cid = Francesco Maria Emanuele Gaetani
|lingua = Italiano
}}
* {{Cita libro
|titolo = "''Dizionario geografico del Regno di Sicilia''"
|autore = [[Francesco Sacco]]
|url = https://books.google.it/books?id=v3WGCdFL0JoC
|editore = Reale Stamperia
|città = Palermo
|anno = 1800
|volume = Tomo due
|cid = Francesco Sacco
|lingua = Italiano
}}
* {{Cita libro
|titolo = "''Storia di Sicilia dal 1556 al 1750, per servire di continuazione a quella del Fazello''", volgarizzata da Giuseppe Bertini, con note ed aggiunte
|autore = [[Vito Maria Amico]]
|url = http://books.google.it/books?id=ExUTAAAAQAAJ
|editore = Stamperia D'Antonio Muratori
|città = Palermo
|anno = 1836
|cid = Vito Maria Amico
|lingua = Italiano
}}
'''Nailsea''' è una cittadina di circa 18.000 abitanti del [[Somerset]], in [[Inghilterra]].
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Castello Saraceno (Taormina)}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [[Castelli normanni in Sicilia]]
 
{{Somerset}}
{{Vespri siciliani}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sicilia}}
{{portale|Regno Unito}}
 
[[Categoria:TaorminaParrocchie civili del Somerset]]
[[Categoria:Architetture di Taormina]]
[[Categoria:Castelli della provincia di Messina|Taormina]]