Assedio di Costantinopoli (1204) e Oltcit: differenze tra le pagine

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{{Azienda
{{Infobox conflitto
|nome=Oltcit
|Tipo=Battaglia
|logo=
|Nome del conflitto=Assedio di Costantinopoli
|forma societaria=
|Parte_di=della [[Quarta Crociata]]
|data fondazione=1977
|Immagine=PriseDeConstantinople1204PalmaLeJeune.JPG
|forza cat anno=
|Didascalia=La presa di Costantinopoli da parte dei crociati, in un dipinto di [[Palma il Giovane]] ([[1544]]-[[1620]]).
|luogo fondazione=[[Craiova]]
|Data=9 - 13 aprile [[1204]]
|fondatori=
|Luogo=[[Costantinopoli]]
|data chiusura=[[2008]]
|Esito=Vittoria dei [[Crociato|crociati]]
|causa chiusura=acquisizione della fabbrica da parte di Ford e creazione di [[Ford Romania]].
|Schieramento1= [[File:Flag_of_the_Greek_Orthodox_Church.svg|20px]] [[Impero Bizantino]]
|nazione=ROU
|Schieramento2= [[File:Cross-Pattee-alternate red.svg|20px]] [[Crociato|Crociati]]</br>[[File:Flag of Most Serene Republic of Venice.svg|20px]] [[Repubblica di Venezia]]
|sede=
|Comandante1=[[File:Flag_of_the_Greek_Orthodox_Church.svg|20px]] [[Teodoro I Lascaris]],</br>[[File:Flag_of_the_Greek_Orthodox_Church.svg|20px]] [[Costantino XI Lascaris]],</br>[[File:Flag_of_the_Greek_Orthodox_Church.svg|20px]] [[Alessio V Ducas]]
|filiali=
|Comandante2=[[File:Flag of Most Serene Republic of Venice.svg|20px]] [[Enrico Dandolo]],</br>[[File:Cross-Pattee-alternate red.svg|20px]] [[Baldovino I di Costantinopoli|Baldovino]],</br>[[File:Cross-Pattee-alternate red.svg|20px]] [[Bonifacio I del Monferrato]]
|persone chiave=
|Effettivi1= Le [[guardie variaghe]]</br>12.000 cittadini armati</br>20 navi
|prodotti=automobili
|Effettivi2= 12.000 crociati</br>200 navi (8.000 marinai veneziani)
|settore=automobilistica
|Perdite1= Pesanti
|gruppo=[[Citroën]] con partecipazione statale romena fino al 1989. Dal 1994 alla chiusura, partecipazione [[Daewoo]].
|Perdite2= Non molto gravi
|Note=
}}
 
La '''Oltcit''' è stata una [[casa automobilistica]] attiva con questo nome sino al [[1989]] e con sede a [[Craiova]], capoluogo del [[distretto di Dolj]] in [[Romania]].
L''''assedio di Costantinopoli''' del [[1204]] fu combattuto tra [[Crociato|crociati]] e [[bizantini]], l'assedio finì con la vittoria degli assedianti che conquistarono la capitale dell'[[impero bizantino]] il 12 aprile.
 
==AntefattoStoria==
[[File:OLTCIT CLUB 11 R.JPG|thumb|Una Oltcit Club 11]]
Fortemente voluta da [[Nicolae Ceaușescu|Ceaușescu]] per formare una [[joint venture]] con importanti gruppi occidentali, al fine di creare una produzione anche [[esportazione (commercio)|esportabile]] di veicoli, nasce nel [[1977]] come fabbrica automobilistica dotata di tecnologia piuttosto avanzate per l'epoca.
Dallo Stato Romeno vengono interpellate la [[Fiat]], la [[Renault]] e la [[Citroën]]. Quest'ultima accetta di collaborare alla produzione di un'autovettura economica e di moderna concezione.
 
L'azienda viene ufficialmente fondata nel 1978 e denominata '''Oltcit''', [[acronimo]] formato con il nome del vicino [[distretto di Olt]] ed il marchio Citroën al 36%, partner dello Stato Rumeno nella gestione d'impresa al 64%.).<ref>{{Cita web |url=http://www.at.ford.com/news/Publications/Publications/@Ford84_Gb.pdf |titolo=Ford-Romanian Expansion |editore=Ford Motor Company |data=5 maggio 2008 |accesso=31 luglio 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110725051259/http://www.at.ford.com/news/Publications/Publications/@Ford84_Gb.pdf |dataarchivio=25 luglio 2011 }}</ref> Dal 1981 inizia a produrre il modello "Oltcit" per il mercato interno ed il modello "[[Oltcit-Citroën Axel|Axel]]" per l'esportazione.
Dopo che [[Alessio IV Angelo]] era salito al trono dei [[basileis]], insieme al padre [[Isacco II Angelo]], grazie all'aiuto militare dei crociati, con l'[[assedio di Costantinopoli (1203)]], Alessio IV doveva dare il pagamento promesso ai [[Repubblica di Venezia|veneziani]] e crociati, per l'aiuto che aveva ricevuto. Tuttavia l'usurpatore [[Alessio III Angelo]] quando si era reso conto che [[Costantinopoli]] era perduta, era riuscito a scappare in [[Grecia]] con la maggior parte del tesoro imperiale. Quindi Alessio IV non aveva più il denaro per aiutare i crociati e fu costretto a sottoporre la popolazione bizantina ad una fortissima tassazione. Nel frattempo i crociati, che si stavano spazientendo visto il ritardo del pagamento, iniziarono a saccheggiare i pressi di Costantinopoli, dando così inizio a scontri con la popolazione bizantina; era chiaro che Alessio IV aveva perso il controllo della situazione.
 
Terminata la collaborazione con la Citroën ([[1989]]) l'azienda prende il nome di [[S.C. AUTOMOBILE CRAIOVA S.A.]] '''Oltena''' e continua la medesima produzione, nelle versione "RM" (Romeno Modificato) e RT (Interamente Romeno)<ref>Business operations report: Central Asia Economist Intelligence Unit (Great Britain) - 1999. "Daewoo Automobile Craiova The Oltcit legacy — Romania's other producer of passenger cars also derives from communist-era co-operation with a French carmaker, in this case Citroen, which in 1976 formed a joint venture in Craiova in the ..."</ref><ref>Istvan Oliver Egresi, Geographical dynamics of FDI in Romania - Page 214. The University of Oklahoma, Department of Geography - 2008. "Automobile Craiova/Daewoo The story of Automobile Craiova begins in 1977 when the Romanian government contacted Citroen to establish a joint venture137 to manufacture a certain model of Citroen 138 renamed Oltcit 139."</ref>, con motorizzazioni Dacia fino al 1994, quando viene acquisita dalla [[Daewoo]] ed assume il nome di '''Rodae''' (acronimo di Romania - Daewoo) nel 2002, iniziando a produrre i modelli della casa Coreana già di proprietà della [[General Motors]], che vengono distribuiti anche nel mercato interno con il marchio Daewoo. Nel [[2008]] è stata acquisita dalla [[Ford]] creando la [[Ford Romania]].<ref>{{Cita web |url=http://www.at.ford.com/news/Publications/Publications/@Ford84_Gb.pdf |titolo=Ford - Romanian Expansion |editore=Ford Motor Company |data=5 maggio 2008 |accesso=31 luglio 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110725051259/http://www.at.ford.com/news/Publications/Publications/@Ford84_Gb.pdf |dataarchivio=25 luglio 2011 }}</ref>
Nella capitale bizantina iniziò a tirare aria di cospirazione e di questa situazione approfittò il [[protovestiario]] [[Alessio V Ducas]], un potente nobile bizantino proveniente dalla famiglia imperiale dei [[Ducas]]. Alessio Murzuflo si adoperò per ottenere l'appoggio della nobiltà bizantina nella salita al trono, poi, l'8 febbraio [[1204]] irruppe nel palazzo imperiale avvisando Alessio IV del divampare di una rivolta. Questi si fece convincere ad uscire dal palazzo dove i sicari lo aspettavano per assassinarlo.
 
===Cronologia===
Anche Isacco II, il co-imperatore, morì durante la notte, in cause misteriose, probabilmente assassinato, ma non si esclude che sia morto, per ironia della sorte, di morte naturale. Alessio Murzuflo raggiunse quindi la [[Basilica di Santa Sofia (Istanbul)|Basilica di Santa Sofia]] e si fece incoronare dal [[Patriarca di Costantinopoli|patriarca]] [[Giovanni X Camatero]] [[imperatore bizantino]], col nome di Alessio V Ducas.
*1977 - Fondazione della società OLTCIT di Craiova.
*1981 - Inizio produzione automobili nello stabilimento OLTCIT.
*1991 - OLTCIT diviene S.C. [[Automobile Craiova|AUTOMOBILE CRAIOVA]] S.A.
*1994 - Viene fondata la RODAE AUTOMOBILE CRAIOVA S.A. (DAEWOO AUTOMOBILE ROMANIA S.A.), mista tra S.C. Automobile Craiova S.A. e Daewoo Heavy Industries Ltd. Corea (49% + 51%).
*1994-2006 - S.C. Automobile Craiova S.A. (ACSA) diventa produttrice di componenti per [[OLTENA]], [[Dacia (azienda)|DACIA]] e [[Daewoo]].
*2008 - Ford Romania viene creata da [[Ford Motor Company]].
 
==Note==
Alessio V sparse la voce che il predecessore fosse morto soffocato nella notte, lo fece seppellire con tutti gli onori destinati a un ''[[basileus]]'', fingendo addirittura di piangerlo.
 
[[File:ConquestOfConstantinopleByTheCrusadersIn1204.jpg|upright=1.8|thumb|Il 12 aprile [[1204]].]]
Il lutto del nuovo regnante non convinse però i principali sostenitori dei precedenti imperatori, ovvero le armate della [[quarta crociata]] e la flotta della [[Repubblica di Venezia]], che si trovavano a [[Costantinopoli]] su richiesta dei due Angelo, dopo aver permesso ad Alessio IV di conquistare il potere scacciando suo zio [[Alessio III Angelo|Alessio III]].
 
La popolazione di Costantinopoli non appoggiò subito il nuovo sovrano, infatti venne acclamato imperatore [[Nicola Canabo]], a minaccia della sua stessa vita, se si fosse rifiutato di accettare la carica, ma per togliere di mezzo l'usurpatore Alessio V non esitò a inviare le sue [[guardie variaghe]] e a gettarlo in prigione.
 
I latini, dal canto loro, sospettando a ragione che Alessio V fosse il responsabile della morte di Alessio IV, lo accusavano di avere usurpato il trono. In risposta, Alessio V chiuse i negoziati con i crociati e con la Venezia, rifiutandosi di rispettare le promesse di aiuti e finanziamenti alla spedizione che il suo predecessore aveva fatto ai capi della crociata per ottenerne l'appoggio e conquistare il trono.</br>
Anzi, il nuovo sovrano fece rinforzare le mura e alzare la guardia sulle [[mura Teodosiane]]. Queste misure, insieme alle posizioni assunte nei confronti dei latini da Alessio, che era inoltre contrario alla riunificazione tra la chiesa ortodossa e quella cattolica promessa nei precedenti accordi e considerava i crociati nemici dell'Impero, gli fecero in breve guadagnare credito tra i suoi sudditi.
 
Dopo questi avvenimenti, i capi latini, tra cui si distinse per determinazione soprattutto l'anziano doge di Venezia, [[Enrico Dandolo]], pianificarono la conquista della città e la spartizione dell'impero. Scoppiò la guerra: lo scontro più importante fu quello tra [[Enrico di Fiandra]] e Alessio V. Enrico aveva armato un esercito per razziare [[Filea]], sul [[Mar Nero]]; mentre i crociati tornavano all'accampamento, lungo la strada furono attaccati in un'imboscata da Alessio V: La retroguardia comandata direttamente da Enrico fu presa di sorpresa. Fu una battaglia aspra il cui esito fu tuttavia una sconfitta per i bizantini, che oltre a essere battuti persero anche il vessillo imperiale ed un'icona d'oro della Vergine portata sempre in battaglia come protezione; l'icona, che era arricchita da pietre preziose incastonate, fu portata a [[Citeaux]].
 
Al ritorno, Alessio annunciò ai suoi sudditi la vittoria, e a coloro i quali gli domandavano dove fosse l'icona e il vessillo, rispose che erano stati messi al sicuro. Quando queste voci giunsero al campo dei crociati, questi caricarono il vessillo e l'icona su una nave veneziana, issandoli in modo che gli abitanti di Costantinopoli potessero vederli e sapere della menzogna del loro imperatore.
 
==L'assedio==
 
[[File:Gustave dore crusades entry of the crusaders into constantinople.jpg|thumb|left|upright=1.4|L'entrata dei crociati a Costantinopoli in un'incisione di [[Gustave Doré]].]]
Il primo attacco dei crociati venne sferrato il 9 aprile [[1204]] ma fu respinto e procurò solo forti perdite. Il 12 aprile venne compiuto un nuovo tentativo e questa volta i veneziani ricorsero ad uno stratagemma. Avevano costruito piattaforme sulle cime degli alberi delle navi, poi avevano inclinato le imbarcazioni fino a che le piattaforme andavano a toccare le mura. Il veneziano Piero Alberti fu il primo a saltare sulle mura di una torre nemica, ma fu subito ucciso. Fu seguito da un francese, André Dureboise, che riuscì a resistere all'attacco dei difensori permettendo ad altri veneziani e crociati di occupare le mura. Poco tempo dopo le porte della città vennero aperte dagli attaccanti penetrati all'interno e per Costantinopoli non ci fu più scampo. Alessio V s'era rifugiato con alcune truppe nel suo palazzo imperiale. Nella notte, forse perché temevano un attacco di sorpresa, alcuni crociati tedeschi appiccarono il fuoco a delle case e nuovamente l'incendio divampò in città. Vista l'impossibile situazione, Alessio V si dette alla fuga. Durante quella notte dove regnava il caos a Costantinopoli, visto che l'imperatore era scappato, fu eletto imperatore [[Costantino XI Lascaris]], che ordinò una sortita contro i crociati, guidata dal fratello del nuovo imperatore, il [[generale bizantino]] [[Teodoro I di Bisanzio|Teodoro Lascaris]] (futuro [[Impero di Nicea|imperatore di Nicea]]) non ebbe successo alcuno.<ref>Alvise Zorzi, ''La Repubblica del Leone – Storia di Venezia'', Rusconi Libri S.P.A, Seconda edizione, 1980</ref>
 
Il giorno dopo ebbe inizio il grande saccheggio che, come tramandano i cronisti, non aveva avuto simile in tutta la storia dell'umanità. La violenza dei crociati, che non risparmiarono neppure i bambini, era dovuta anche al terribile [[Massacro dei Latini]] del [[1182]], quando erano stati eliminati tutti i 60000 abitanti latini di Costantinopoli, donne e bambini compresi. I 4000 superstiti furono venduti ai turchi come schiavi<ref name="Nicol107">{{Cita libro | cognome=Nicol |nome=Donald M. | titolo=Byzantium and Venice: A Study in Diplomatic and Cultural Relations | editore=Cambridge University Press | anno=1992 | url=http://books.google.com/books?id=rymIUITIYdwC | pagine=107| isbn=978-0-521-42894-1 }}</ref>. Mentre Bonifacio di Monserrat occupava il palazzo imperiale che, secondo [[Roberto di Chiari]], aveva ben 500 stanze tutte riccamente addobbate e ben trenta cappelle, gli scatenati crociati entravano nelle case ed asportavano qualsiasi cosa di valore che avessero trovato, dopo aver ucciso chiunque si trovasse dentro. Tutte le chiese vennero spogliate dei vasi sacri, delle immagini, dei candelabri e quanto non si poteva asportare veniva semplicemente distrutto. Anche la basilica di S. Sofia venne completamente saccheggiata, l'altare venne spezzato, gli arazzi fatti a pezzi. Un cronista dell'epoca, testimone oculare, tramanda che una prostituta, seduta sul trono del patriarca, cantava strofe oscene in lingua francese. Mentre i veneziani si concentravano su quelle cose che avevano un grande valore, i francesi arraffavano tutto quello che luccicava e si fermavano solo per ammazzare e violentare. Le cantine vennero depredate e la città era piena di soldataglia avvinazzata che trucidava chiunque trovasse lungo il cammino. Cittadini venivano torturati perché rivelassero dove avevano nascosto i loro valori. I conventi vennero presi d'assalto, le monache stuprate. Le donne venivano violentate e subito dopo uccise, e i bambini giacevano in pozze di sangue per le strade, nudi, già morti o morenti. L'inferno durò per tre giorni interi.<ref>[http://digicoll.library.wisc.edu/cgi-bin/History/History-idx?type=article&did=HISTORY.0028.0063.0019&isize=M Soria delle crociate online, quarta crociata (in inglese).]</ref>
 
Infine i comandanti degli assalitori intervennero, dettero ordine di cessare il saccheggio (tanto ben poco era rimasto da depredare) ed ordinarono che qualsiasi bottino doveva essere portato in tre chiese e sorvegliato da fidati crociati e veneziani. Questo perché il contratto prevedeva la spartizione dei beni saccheggiati: tre ottavi ai veneziani, tre ottavi ai crociati; il restante quarto era destinato al futuro imperatore. Fra l'altro i veneziani portarono a casa i quattro cavalli di bronzo che ornano (attualmente in copia) la [[Basilica di San Marco]], l'icona della [[Madonna Nicopeia]] e molte preziose reliquie che ancora sono serbate nel [[tesoro di San Marco]]. I 4000 sopravvissuti erano principalmente donne, che vennero consegnate nude ai Turchi, e bambini poi venduti come schiavi. Così ebbe fine la quarta crociata che istituita con l'intenzione di combattere i saraceni, aggredì e saccheggiò unicamente paesi cristiani.
 
==Conseguenze==
 
[[File:Baudouin de Constantinople.JPG|thumb|upright=1.4|Monumento dedicato a [[Baldovino I di Costantinopoli]] a [[Mons]] in [[Belgio]].]]
Terminata la strage ed il saccheggio si venne alla spartizione del bottino che alcuni storici calcolano di circa 900.000 marche imperiali d'argento, oggi equivalente a molte centinaia di milioni di [[Euro]]. Il calcolo è però difficile perché molti degli oggetti artistici depredati hanno un valore incalcolabile. Poi si passò all'elezione dell'[[Impero latino|imperatore latino]]. Bonifacio del Monferrato sperava sempre di essere eletto ma trovò la forte opposizione dei veneziani. Infine crociati e veneziani furono d'accordo nell'eleggere il conte [[Baldovino I di Costantinopoli|Baldovino IX di Fiandra]] che prese possesso del trono di Costantinopoli. Parte del regno però andò a Venezia, secondo quanto previsto dal contratto. Per ampliare la propria potenza marittima Venezia reclamò ed ottenne la costa occidentale della [[Grecia]], tutto il [[Peloponneso]] ([[Morea]]), [[Nasso]], [[Andros]], [[Negroponte]] (oggi [[Eubea]]), [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]] ([[Turchia]]), [[Edirne|Adrianopoli]] e i porti della [[Tracia]] sul [[Mar di Marmara]]. Da allora il Doge assunse il titolo di “''Dominus quartae partis et dimidiae totius Imperii Romaniae''”, cioè Signore di un quarto e mezzo dell'Impero Romano d'Oriente. I veneziani pretesero anche tre ottavi della città di Costantinopoli ed occuparono il quartiere dove è oggi ubicata l'Agia Sofia, ex Cattedrale di Santa Sofia. A ricoprire la carica di patriarca venne nominato il nobile veneziano [[Tommaso Morosini]].<ref>Steven Runciman, ''Geschichte der Kreuzzüge'', dtv, ISBN 3-423-04670-8</ref> Baldovino fu incoronato in pompa magna il 16 maggio [[1204]] nella Cattedrale di Santa Sofia.
 
Alla notizia degli orrori compiuti e della barbarie dimostrata dai crociati [[Innocenzo III]] rimase esterrefatto. Inorridito scrisse lettere a Costantinopoli deplorando e condannando che, senza il suo sapere, stato e chiesa erano stati divisi; ma ciò non cambiò la situazione. Il suo dispiacere crebbe ancora quando venne a sapere che il suo proprio legato, [[Pietro di San Marcello]], aveva svincolato i crociati dalla promessa di liberare Gerusalemme. La crociata da lui predicata ed indetta si era tramutata in guerra contro stati cristiani. Le atrocità commesse dai crociati durante il saccheggio di Costantinopoli non contribuirono certamente a migliorare i rapporti fra la [[Chiesa cristiana ortodossa|chiesa ortodossa]] e quella [[Chiesa cattolica|cattolica di Roma]]. Le due chiese rimasero separate dal [[1054]] fino al giorno d'oggi, sebbene recentemente il papa abbia condannato quanto commesso durante la quarta crociata.
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
* Peter Witt: ''Autos und Motorräder zwischen Eisenach und Moskau.'' [[Peter Kurze]], Bremen 1997, ISBN 3-927485-18-7.
*{{cita libro| Georg |Ostrogorsky | Storia dell'Impero bizantino| 1968| Einaudi| Milano|isbn= 88-06-17362-6}}
* Thijs van der Zanden: ''Citroën Axel: la cousine de Craiova.'' Citrovisie, Eindhoven 2012, ISBN 978-90-815208-0-5.
*Alvise Zorzi, La Repubblica del Leone&nbsp;– Storia di Venezia, Rusconi Libri S.P.A, Seconda edizione, 1980
*{{cita libro| Gerhard |Herm | I bizantini| 1985| Garzanti| Milano }}
*{{cita libro| Niceta |Coniata| Grandezza e catastrofe di Bisanzio | 1994|Mondadori | Milano|isbn=88-04-37948-0}}
*{{cita libro| John Julius | Norwich | Bisanzio | 2000|Mondadori| Milano|isbn= 88-04-48185-4}}
*{{cita libro| Giorgio |Ravegnani| La storia di Bisanzio |2004| Jouvence | Roma|isbn=88-7801-353-6}}
*{{cita libro| Marco |Meschini| 1204 L'Incompiuta |2004| Ancora | Milano}}
*{{cita libro| Ralph-Johannes |Lilie | Bisanzio la seconda Roma |2005| Newton & Compton| Roma|isbn=88-541-0286-5}}
*{{cita libro| Alain|Ducellier | Bisanzio (IV-XV secolo) | 2005| San Paolo| Milano|coautori= Michel Kapla |isbn= 88-215-5366-3}}
*{{cita libro| Giorgio |Ravegnani| Bisanzio e Venezia | 2006|Il Mulino | Milano|isbn=88-15-10926-9}}
*{{cita libro| Giorgio |Ravegnani| Introduzione alla storia bizantina |2006| il Mulino | Bologna }}
*{{cita libro| Paolo|Cesaretti| L'impero perduto. Vita di Anna di Bisanzio, una sovrana tra Oriente e Occidente |2006| Mondadori| Milano|isbn=88-04-52672-6}}
*{{cita libro| Goffredo |de Villehardouin| La conquista di Costantinopoli | 2008|Testi e documenti | Milano|isbn=978-88-7710-729-9}}
 
== CollegamentiVoci esternicorrelate ==
*[[Oltcit-Citroën Axel]]
* [http://www.associazioneclaramaffei.org/claraCMS/articolo.jsp?id=0_0&sub=0&art=0 La quarta crociata e la conquista di Costantinopoli in 8 puntate]
*[[Citroën]]
*[[Gruppo PSA]]
*[[Citroën Visa]]
 
==VociAltri correlateprogetti==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[[Quarta crociata]]
* {{Collegamenti esterni}}
 
*[[Assedio di Costantinopoli (1203)]]
 
*[[Alessio V Ducas]]
 
{{Portale|Bisanzioaziende|Crociate|Veneziatrasporti}}
 
[[Categoria:GuerraCase nelautomobilistiche 1204rumene]]
[[Categoria:Case automobilistiche del passato]]
[[Categoria:Battaglie che coinvolgono l'Impero bizantino|Costantinopoli 1204]]
[[Categoria:Assedi|Costantinopoli 1204]]
[[Categoria:Guerre di Venezia]]