Chiesa di Sant'Elia (Messina) e Oltcit: differenze tra le pagine

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{{Azienda
{{Edificio religioso
|nome=Oltcit
|DedicatoA = [[Sant'Elia]]
|logo=
|NomeEdificio = Chiesa di Sant'Elia
|forma societaria=
|Immagine = Church Messina Chiesa di Sant'Elia.jpg
|data fondazione=1977
|Didascalia = Il prospetto
|forza cat anno=
|Larghezza =
|luogo fondazione=[[Craiova]]
|SiglaStato = ITA
|fondatori=
|Regione = {{IT-SIC}}
|data chiusura=[[2008]]
|Città = {{simbolo|Messina-Stemma.png}} [[Messina]]
|causa chiusura=acquisizione della fabbrica da parte di Ford e creazione di [[Ford Romania]].
|Religione = [[Chiesa cattolica|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
|nazione=ROU
|Diocesi = [[Arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela]]
|sede=
|AnnoConsacr =
|filiali=
|StileArchitett = [[Architettura barocca|Barocco]]
|persone chiave=
|InizioCostr = [[1694]]
|prodotti=automobili
|FineCostr =
|settore=automobilistica
|Sito =
|gruppo=[[Citroën]] con partecipazione statale romena fino al 1989. Dal 1994 alla chiusura, partecipazione [[Daewoo]].
}}
 
La '''Oltcit''' è stata una [[casa automobilistica]] attiva con questo nome sino al [[1989]] e con sede a [[Craiova]], capoluogo del [[distretto di Dolj]] in [[Romania]].
La '''chiesa di Sant'Elia''' è un luogo di culto di [[Messina]] ubicato in via Sant'Elia in prossimità della [[chiesa di Santa Caterina di Valverde]]. Appartenente all'[[arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela]], [[Parrocchie dell'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela#Vicariato di Messina Centro|vicariato di Messina Centro]] sotto il patrocinio della [[Madonna della Lettera]], arcipretura di [[Messina]].<ref name="Reference01">{{Cita|Giuseppe Fiumara|pp. 55}}</ref><ref name="Reference02">{{Cita|Caio Domenico Gallo|pp. 123}}</ref>
 
==Storia==
== Cenni al culto di sant'Elia ==
[[File:OLTCIT ChurchCLUB Messina11 Chiesa di Sant'Elia2R.jpgJPG|thumb|upright|thumb|AltareUna maggiore.Oltcit Club 11]]
Fortemente voluta da [[Nicolae Ceaușescu|Ceaușescu]] per formare una [[joint venture]] con importanti gruppi occidentali, al fine di creare una produzione anche [[esportazione (commercio)|esportabile]] di veicoli, nasce nel [[1977]] come fabbrica automobilistica dotata di tecnologia piuttosto avanzate per l'epoca.
[[File: Church Messina Chiesa di Sant'Elia1.jpg|thumb|upright|thumb|"''Disputa di Gesù coi dottori nel Tempio''".]]
Dallo Stato Romeno vengono interpellate la [[Fiat]], la [[Renault]] e la [[Citroën]]. Quest'ultima accetta di collaborare alla produzione di un'autovettura economica e di moderna concezione.
[[File: Church Messina Chiesa di Sant'Elia3.jpg|thumb|upright|thumb|"''Vergine col Bambino''".]]
[[File: Church Messina Chiesa di Sant'Elia4.jpg|thumb|upright|thumb|"''Battesimo nel Giordano''".]]
[[File: Church Messina Chiesa di Sant'Elia5.jpg|thumb|upright|thumb|"''Natività di Gesù''".]]
 
L'azienda viene ufficialmente fondata nel 1978 e denominata '''Oltcit''', [[acronimo]] formato con il nome del vicino [[distretto di Olt]] ed il marchio Citroën al 36%, partner dello Stato Rumeno nella gestione d'impresa al 64%.).<ref>{{Cita web |url=http://www.at.ford.com/news/Publications/Publications/@Ford84_Gb.pdf |titolo=Ford-Romanian Expansion |editore=Ford Motor Company |data=5 maggio 2008 |accesso=31 luglio 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110725051259/http://www.at.ford.com/news/Publications/Publications/@Ford84_Gb.pdf |dataarchivio=25 luglio 2011 }}</ref> Dal 1981 inizia a produrre il modello "Oltcit" per il mercato interno ed il modello "[[Oltcit-Citroën Axel|Axel]]" per l'esportazione.
* [[Sant'Elia]]. Proclamato compatrono della città durante l'epidemia di peste del 1743.
 
Terminata la collaborazione con la Citroën ([[1989]]) l'azienda prende il nome di [[S.C. AUTOMOBILE CRAIOVA S.A.]] '''Oltena''' e continua la medesima produzione, nelle versione "RM" (Romeno Modificato) e RT (Interamente Romeno)<ref>Business operations report: Central Asia Economist Intelligence Unit (Great Britain) - 1999. "Daewoo Automobile Craiova The Oltcit legacy — Romania's other producer of passenger cars also derives from communist-era co-operation with a French carmaker, in this case Citroen, which in 1976 formed a joint venture in Craiova in the ..."</ref><ref>Istvan Oliver Egresi, Geographical dynamics of FDI in Romania - Page 214. The University of Oklahoma, Department of Geography - 2008. "Automobile Craiova/Daewoo The story of Automobile Craiova begins in 1977 when the Romanian government contacted Citroen to establish a joint venture137 to manufacture a certain model of Citroen 138 renamed Oltcit 139."</ref>, con motorizzazioni Dacia fino al 1994, quando viene acquisita dalla [[Daewoo]] ed assume il nome di '''Rodae''' (acronimo di Romania - Daewoo) nel 2002, iniziando a produrre i modelli della casa Coreana già di proprietà della [[General Motors]], che vengono distribuiti anche nel mercato interno con il marchio Daewoo. Nel [[2008]] è stata acquisita dalla [[Ford]] creando la [[Ford Romania]].<ref>{{Cita web |url=http://www.at.ford.com/news/Publications/Publications/@Ford84_Gb.pdf |titolo=Ford - Romanian Expansion |editore=Ford Motor Company |data=5 maggio 2008 |accesso=31 luglio 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110725051259/http://www.at.ford.com/news/Publications/Publications/@Ford84_Gb.pdf |dataarchivio=25 luglio 2011 }}</ref>
== Storia ==
=== Epoca aragonese ===
 
===Cronologia===
Datato 5 luglio 1462 l'atto notarile stipulato da [[Antonello da Messina]] per la realizzazione di un gonfalone per la [[#Confraternita di Sant'Elia dei Disciplinanti|Confraternita di Sant'Elia dei Disciplinanti]] che documenta l'esistenza del luogo di culto e le attività ascrivibili al sodalizio in [[Storia della Sicilia aragonese|epoca aragonese]] e in pieno clima [[Rinascimento siciliano|rinascimentale]]. Sodalizio fondato sulla regola di vita di San Francesco di Assisi, avente il compito di espandere gli insegnamenti francescani basati sull'amore, conoscenza del prossimo e sul rifuggire le occasioni di peccato.
*1977 - Fondazione della società OLTCIT di Craiova.
*1981 - Inizio produzione automobili nello stabilimento OLTCIT.
*1991 - OLTCIT diviene S.C. [[Automobile Craiova|AUTOMOBILE CRAIOVA]] S.A.
*1994 - Viene fondata la RODAE AUTOMOBILE CRAIOVA S.A. (DAEWOO AUTOMOBILE ROMANIA S.A.), mista tra S.C. Automobile Craiova S.A. e Daewoo Heavy Industries Ltd. Corea (49% + 51%).
*1994-2006 - S.C. Automobile Craiova S.A. (ACSA) diventa produttrice di componenti per [[OLTENA]], [[Dacia (azienda)|DACIA]] e [[Daewoo]].
*2008 - Ford Romania viene creata da [[Ford Motor Company]].
 
==Note==
I danni provocati dal [[terremoto del Val di Noto del 1693]] motivano verosimilmente gli interventi e le ricostruzioni effettuate nel [[1694]]. Sebbene sia una delle poche chiese pervenuteci parzialmente integre, dopo una lunga serie di [[Terremoti in Sicilia|eventi sismici]] e guerre, è stata oggetto di scriteriati interventi e scellerate ricostruzioni.
<references/>
 
==Bibliografia==
Il ciclo di affreschi culminanti con il dipinto sulla volta della navata di ''Sant'Elia sul carro di fuoco ed Eliseo'', quest'ultimo raffigurato nell'atto di trattenerlo, realizzati nel [[1706]] da [[Antonio Filocamo]], subisce danni durante il [[terremoto della Calabria meridionale del 1783]]. Tuttavia, la volta e il dipinto saranno ripristinati con campagne di ricostruzioni e restauri.
* Peter Witt: ''Autos und Motorräder zwischen Eisenach und Moskau.'' [[Peter Kurze]], Bremen 1997, ISBN 3-927485-18-7.
* Thijs van der Zanden: ''Citroën Axel: la cousine de Craiova.'' Citrovisie, Eindhoven 2012, ISBN 978-90-815208-0-5.
 
== Voci correlate ==
Nuovi interventi di restauro nel 1848 furono effettuati dopo la [[Assedio di Messina (1848)|rivolta antiborbonica]], l'opera paziente di Giacomo Grasso integra e completa le opere sfregiate dei Filocamo. Con le espropriazioni del 1866 la chiesa fu adibita a magazzino.
*[[Oltcit-Citroën Axel]]
*[[Citroën]]
*[[Gruppo PSA]]
*[[Citroën Visa]]
 
==Altri progetti==
=== Epoca contemporanea ===
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
Col [[terremoto di Messina del 1908]] la chiesa subì limitati danni consistenti nel crollo del soffitto prossimo alla parte superiore della facciata. Atrio e ingabbiature nascoste, interventi resi necessari dalle disposizioni post terremoto, che hanno alterato l'architettura preesistente.
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Portale|aziende|trasporti}}
Il 14 settembre del 1911 la chiesa ritornò alla sua antica destinazione per opera dell'arcivescovo [[Letterio D'Arrigo Ramondini]], che permise lo stanziamento nelle strutture della [[#Compagnia di San Francesco dei Mercanti|Compagnia di San Francesco dei Mercanti]] e nel 1924 della [[#Compagnia di San Giuseppe al palazzo|Compagnia di San Giuseppe al palazzo]] o dei falegnami.
 
[[Categoria:Case automobilistiche rumene]]
Dal 1926 torna ad essere utilizzata come magazzino, col fine di custodire le Varette processionate durante i [[Riti della Settimana Santa di Messina|riti]] cittadini del [[Venerdì santo]].
[[Categoria:Case automobilistiche del passato]]
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]] tutto l'aggregato di Sant'Elia fu risparmiato. L'abbattimento paventato dalla milizia fascista non fu portato a compimento in quanto, in un ennesimo bombardamento, fu centrata in pieno proprio la caserma della milizia stessa. La chiesa subì danni al tetto ove le schegge impazzite, rovinarono gli affreschi della lunetta e del cappellone di copertura della navata danneggiando gravemente l'affresco raffigurante ''Mosé che fa scaturire l'acqua dalla roccia''.
 
== Facciata ==
La nuova facciata con campanile laterale posto sulla sinistra, riprende quella antica. Due [[paraste]] angolari delimitano l'unico ordine comprendente il [[portale]] con [[architrave]] sormontato da [[timpano (architettura)|timpano]] ad arco spezzato e [[oculo]] ovoidale intermedio, ornata da festoni e nel passato, da una coppia di puttini ormai scomparsi. Una finestra sormonta l'unico ingresso, un [[timpano (architettura)|timpano]] con oculo inscritto sovrastato da croce apicale chiude la prospettiva.
 
Nel [[vestibolo (architettura)|vestibolo]], addossato alla [[controfacciata]] mascherata da stucchi, è possibile ammirare una bella acquasantiera barocca composita con fusto in marmo bianco e rosa sormontata da conchiglia baccellata.
 
== Interno ==
L'edificio con impianto a navata unica rettangolare, abside semicircolare, riconducibile al rifacimento del [[1694]]<ref name="Reference03" /> non presenta, allo stato attuale, tracce o manufatti riferibili alla storia più antica.
 
Fra cornici e notevoli apparati in stucco, gli affreschi raffiguranti la ''[[Nascita di Gesù]]'', l'''[[Epifania|Adorazione dei Magi]]'', il ''[[Battesimo di Gesù|Battesimo nel Giordano]]'', ''Mosé che fa scaturire l'acqua dalla roccia'' e la ''[[Ritrovamento di Gesù al Tempio|Disputa di Gesù coi dottori nel Tempio]]'', la rielaborazione di quest'ultimo attribuibile a Giacomo Grasso, occupano i quattro riquadri posti all'inizio ed alla fine della navata. Pitture recentemente restaurate, che insieme a due degli scudi sugli altari, costituiscono i resti della decorazione a fresco raffiguranti ''Episodi della Vita di Gesù'' dei [[Antonio Filocamo|Filocamo]]<ref name="Reference01" /><ref name="ReferenceGH01">{{Cita|Grano - Hackert|pp. 213}}</ref> rimaneggiati da [[Giacomo Grasso]].
 
La navata conserva, fino all'altezza della cornice, una ricca decorazione in stucco che alterna archi destinati ad accogliere due altari per lato, il tutto ornato da coppie di puttini che reggono scudi e sormontano riquadri per affreschi nonché festoni vegetali che decorano le paraste corinzie.
 
== Altare maggiore ==
Nella [[tribuna]] del cappellone sono documentati dipinti di [[Antonio Filocamo]] raffiguranti la ''Cena del Signore'' in epoca scorsa collocato sull'altare maggiore, ''San Francesco di Paola'', ''Sant'Elia'', ''Sant'Agostino'', ''Miracolo di Mosè alla pietra di Oreb'' e le ''Sante Donne a pié della Croce'',<ref name="Reference03" /><ref name="ReferenceGH01"/> opere trasferite al [[Museo regionale di Messina|Museo regionale]] di [[Messina]].
 
L'[[abside]] circolare presenta [[colonne doriche]] con [[capitelli corinzi]] che sostengono un elegante [[cornicione]] con decorazioni in stucco. Angioletti in volo decorano l'emiciclo con festoni fitoformi. Al centro un sontuoso altare maggiore in marmi policromi, sormontato da monumentale [[ciborio]] – [[tabernacolo]] su cui risalta una scultura marmorea raffigurante la ''Madonna della Lettera''.
 
== Monastero di Sant'Elia ==
Monastero di Vergini sotto il titolo di «Sant'Elia» dell'[[Ordine dei Minimi]] di [[San Francesco di Paola]].<ref name="Reference03">{{Cita|Caio Domenico Gallo|pp. 124}}</ref>
Nel 1638 adottò la regola degli [[Ordine di Sant'Agostino|Eremitani di Sant'Agostino]].<ref name="Reference03" /> Dopo l'[[Unità d'Italia]], con l'emanazione delle [[leggi eversive]] nel 1866, fu incamerato dal governo per adibirlo a sede del corpo della [[Guardia di Finanza]]. Il [[terremoto di Messina del 1908]] risparmiò il monastero, che conserva nel [[chiostro]] tracce di strutture in stile rinascimentale.
 
== Confraternita dei Disciplinanti ==
* [[1462]], Attestazione della "Confraternita di Sant'Elia dei Disciplinanti" presso il tempio.<ref name="Reference02" />
 
== Compagnia di San Francesco dei Mercanti ==
* [[1911]]c., insediamento del sodalizio permesso dall'arcivescovo [[Letterio D'Arrigo Ramondini]].
 
== Compagnia di San Giuseppe al palazzo ==
* [[1924]], Compagnia di San Giuseppe al palazzo o dei falegnami. Insediamento del sodalizio permesso dall'arcivescovo [[Letterio D'Arrigo Ramondini]].
 
== Chiesa di Sant'Elena ==
La primitiva chiesa di Sant'Elena è documenta in prossimità di questo tempio e vicina alla [[chiesa di Santa Caterina di Valverde]] e rispettivo monastero.<ref name="Reference02" />
 
== Festività ==
* Sant'Elia, il 27 luglio.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro
|titolo = Guida per la città di Messina
|autore = Giuseppe Fiumara
|url = https://books.google.it/books?id=_DZLAAAAYAAJ
|città = Messina
|anno = 1841
|cid=Giuseppe Fiumara
}}
* {{Cita libro
|titolo = Annali della città di Messina... dal giorno di sua fondazione sino a tempi presenti
|autore = Caio Domenico Gallo
|wkautore = Caio Domenico Gallo
|url = https://books.google.it/books?id=vl5TAAAAcAAJ
|editore = Francesco Gaipa
|città = Messina
|anno = 1756
|volume = Tomo I
|cid = Caio Domenico Gallo
}}
* {{Cita libro
|titolo = Messina città nobilissima
|autore = Giuseppe Buonfiglio
|wkautore = Giuseppe Buonfiglio
|autore2 = Costanzo
|url = https://books.google.it/books?id=vl5TAAAAcAAJ
|editore = Giovanni Antonio e Giacomo de' Franceschi
|città = Venezia
|anno = 1606
|volume =
|cid = Giuseppe Buonfiglio
}}
* Alessandro Fumia, "''La Chiesa di Sant'Elia dalla Laguna allo Stretto''", Edizioni Antonino Sfameni, Messina, 1997.
* Salvatore Prestifilippo e Tino Saitta, "''Messina artistica e monumentale''", 1976.
* Gaetano Modesto, "''Elia Profeta di Dio''".
* Giuseppe Principato, "''Messina prima e dopo il disastro''", Intilla.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons = Category:Sant'Elia (Messina)}}
{{Portale|architettura|cattolicesimo|Sicilia}}
 
[[Categoria:Chiese di Messina|Elia]]