Antonio Maria De Luca e Museo storico di Budapest: differenze tra le pagine

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|Indirizzo = Szent György tér 2
Il [[canonico]] '''Antonio Maria De Luca''' originario di [[Celle di Bulgheria]] in [[Provincia di Salerno]], fu l'organizzatore e la vittima più illustre dei moti del [[Cilento]] del [[1828]] e [[deputato]] al [[Parlamento]] nel breve periodo costituzionale del [[1820]].
|Tipologia= [[storia]]
|Immagine= BTM1.jpg
|Didascalia= L'ingresso del museo
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|Sito= http://www.btm.hu/
}}
Il '''museo storico di Budapest''' (in [[lingua ungherese|ungherese]] ''Budapesti Történeti Múzeum'') è una raccolta di reperti che, dall'unificazione della città avvenuta nel [[1873]], sono stati raccolti per testimoniare la sua storia. Il museo è anche chiamato ''museo del castello''.
 
Nel corso della ricostruzione successiva ai danni arrecati dalla [[seconda guerra mondiale]], nell'ala sud del palazzo reale sono state rinvenute alcune stanze risalenti al [[Medioevo]] che permettono oggi di comprendere il carattere dell'antico palazzo. Queste stanze, tra cui una piccola prigione e una cappella, si trovano nei sotterranei del palazzo e ospitano una mostra, dedicata al palazzo reale della Buda medievale, che espone armi, sigilli e pavimentazioni dell'epoca.
Abbandonata la [[Carboneria]] aderì alla setta dei Filadelfi e dopo una breve latitanza fu arrestato da [[Francesco Saverio Del Carretto]], e successivamente sconsacrato da parte del [[Vescovo]] di [[Salerno]] monsignor Allevi. Fu fucilato a [[Salerno]] il [[28 luglio]] [[1828]].
 
Al piano terra, la mostra su Budapest nel Medioevo illustra l'evoluzione della città dalle sue origini romane all'insediamento ungherese del [[XIII secolo]]. Anche a questo livello sono state ricostruite le mura di cinta, i guardini, una prigione, le statue gotiche del palazzo reale che risalgono ai secoli [[XIV secolo|XIV]] e [[XV secolo|XV]]. Le statue furono scoperte casualmente durante gli scavi del [[1974]]. Al primo piano, viene tracciata una storia della città dal [[1686]] ai giorni nostri.
Chi era A.M. De Luca, oltre che un rivoluzionario?. Possiamo rispondere: un finissimo politico, dalle capacità organizzative eccezionali; che si " era fatto le ossa " nella [[Napoli]] di fine [[Settecento]], frequentando il " Caffè del Greco ", un vero covo di giovani e meno giovani intellettuali [[Campania|campani]], [[Basilicata|lucani]], [[Puglia|pugliesi]], tutti ardenti cospiratori. E' questo il periodo in cui viene fuori l'uomo politico: il De Luca lascia le celebrazioni ad un suo confratello e comincia la sua spola tra il [[Cilento]] e Napoli per la preparazione della rivolta; in uno di questi suoi viaggi, concepisce anche una figlia con una donna napoletana, figlia che riconosce ed alleva. Nel [[1820]], viene eletto parlamentare nel breve periodo costituzionale e si batte, a favore dei contadini, nelle nascenti lotte al [[latifondismo]], contro la [[nobiltà]] e il [[clero]] cilentani; in questa occasione, fa dono ai contadini di Celle di una grande quantità di suoi terreni. L'avventura da parlamentare fu fugace come la costituzione di re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando]] e, alla restaurazione della [[monarchia]], il De Luca fu uno dei sorvegliati più speciali della polizia borbonica.
 
== Bibliografia ==
* Barbara Olszańska, Tadeusz Olszański, ''Budapest'', Mondadori, Milano, 2011. ISBN 9788837077556
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Budapest Historical Museum}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
[[Categoria:Musei di Budapest]]
[[Categoria:Castello di Buda]]
[[Categoria:Musei storici|Budapest]]
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Musei|Ungheria}}