Pinacoteca civica (Varallo) e Vallefoglia: differenze tra le pagine

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{{S|centri abitati delle Marche}}
{{Museo
{{Divisione amministrativa
|Nome= Pinacoteca di Varallo
|Nome=Vallefoglia
|Indirizzo= via Pio Franzani 2
|Panorama=S.Angelo in Lizzola.jpg
|Tipologia= [[pinacoteca]]
|Didascalia=La sede comunale nella frazione di [[Sant'Angelo in Lizzola]]
|Immagine= Tanzio da Varallo, Davide e Golia, ca. 1625 (Museo civico, Varallo).jpg
|Bandiera=Vallefoglia-Gonfalone.png
|Didascalia= [[Tanzio da Varallo]], ''[[Davide]] e [[Golia]]'', ca. 1625 (Pinacoteca, [[Varallo]])
|Voce bandiera=
|Larghezza =
|Stemma=Vallefoglia-Stemma.png
|Sito= http://www.pinacotecadivarallo.it/index.php
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Marche
|Divisione amm grado 2=Pesaro e Urbino
|Amministratore locale=[[Palmiro Ucchielli]]
|Partito=[[centro-sinistra]]
|Data elezione= 26-5-2014
|Data rielezione = 27-5-2019
|Data istituzione=1º gennaio [[2014]]
|Latitudine gradi=43
|Latitudine minuti=49
|Latitudine secondi=40
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=12
|Longitudine minuti=48
|Longitudine secondi=6
|Longitudine EW=E
|Altitudine= 295<ref>{{en}}[http://www.daftlogic.com/sandbox-google-maps-find-altitude.htm Google Maps Fine Altitude]</ref>
|Abitanti=15103
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2018.
|Aggiornamento abitanti=30-11-2018
|Sottodivisioni= [[Colbordolo]], Bottega, Montecchio, [[Montefabbri]], Morciola, [[Sant'Angelo in Lizzola]] (sede comunale), Talacchio, Monte Di Montecchio, Cappone, Piana Di Talacchio, Monte Di Colbordolo, Pontevecchio<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/santangelo_in_lizzola.pdf Comune di Sant'Angelo in Lizzola - Statuto].</ref>
|Divisioni confinanti=[[Monteciccardo]], [[Montecalvo in Foglia]], [[Montegridolfo]] ([[Provincia di Rimini|RN]]), [[Montelabbate]], [[Petriano]], [[Pesaro]], [[Tavullia]], [[Urbino]]
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Nome abitanti=vallefogliesi
|Patrono=[[San Giovanni Battista]] (Colbordolo) e [[San Michele Arcangelo]] (Sant'Angelo in Lizzola)
|Festivo=
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Vallefoglia (province of Pesaro and Urbino, region Marche, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Vallefoglia nella provincia di Pesaro e Urbino
|Incipit=si
}}
 
È un [[comune sparso]] istituito il 1º gennaio [[2014]] dalla [[Fusione di comuni italiani|fusione]] dei comuni di [[Colbordolo]] e [[Sant'Angelo in Lizzola]].
La '''Pinacoteca di Varallo''', sita nel [[Palazzo dei Musei]] (in via Pio Franzani,2) è una delle prime collezioni artistiche del [[Piemonte]]. Essa contiene importanti testimonianze della vocazione artistica che, muovendo dal [[Sacro Monte di Varallo|Sacro Monte]], ha percorso nei secoli la [[Valsesia]].
 
== Cenni storiciStoria ==
{{vedi anche|Colbordolo#Storia{{!}}Storia di Colbordolo|Sant'Angelo in Lizzola#Storia{{!}}Storia di Sant'Angelo in Lizzola}}
L'iniziativa della costituzione di una [[pinacoteca]] in [[Varallo]] fu presa nel [[1886]] ad opera di due meritorie associazioni: la "Società d'Incoraggiamento allo Studio del Disegno" e la "Società di Conservazione delle Opere d'Arte e dei Monumenti in Valsesia", che si sono fuse nel 1998 nella "Società di incoraggiamento alla studio del disegno e di conservazione delle opere d'arte in Valsesia-ONLUS".
L'ente è stato istituito con la [[legge regionale]] n. 47 del 13 dicembre 2013, seguita a un [[referendum]] tenuto nei due comuni in cui il 76,3% dei votanti si è espresso favorevolmente alla fusione<ref>{{cita web|url=http://www.comune.vallefoglia.pu.it/fileadmin/grpmnt/5662/bur_98.pdf|titolo=Legge regionale 13 dicembre
2013, n. 47 |accesso=19 febbraio 2014|editore=Bollettino ufficiale della Regione Marche}}</ref>.
 
== Società ==
La finalità del progetto era (e continua ad essere) quella di raccogliere, studiare e promuovere la conoscenza e la conservazione delle importanti testimonianze artistiche che la Valsesia ha saputo esprimere nell'arco di tempo che va dal [[XV secolo|XV]] al [[XIX secolo]].
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Vallefoglia}}
 
== Amministrazione ==
Primo curatore della Pinacoteca fu il pittore [[Giulio Arienta]], che provvide alla stesura del primo catalogo ([[1902]]).
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| 1º gennaio [[2014]]
| 25 maggio [[2014]]
| Paolo De Biagi
|
| [[Commissario prefettizio]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 26 maggio [[2014]]
| 26 maggio [[2019]]
| [[Palmiro Ucchielli]]
| [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 27 maggio [[2019]]
| ''in carica''
| [[Palmiro Ucchielli]]
| [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|
|<ref>{{cita web|https://elezioni.repubblica.it/2019/elezioni-comunali/marche/vallefoglia|titolo=Risultati – Elezioni comune di Vallefoglia|editore=repubblica.it|data=27 maggio 2019|accesso=28 maggio 2019}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
==Note==
Le collezioni si arricchirono nel corso del tempo grazie ad acquisti mirati e donazioni, fra le quali ricordiamo quella di [[Bartolomeo Avondo]], del 22 settembre 1915, che per essere acquisita portò la Società ad essere eretta in [[Ente morale]] con Regio decreto.
<references/>
Comprende una vasta raccolta di disegni di autori quali [[Gaudenzio Ferrari]], [[Tanzio da Varallo]], [[Pier Francesco Mazzucchelli]] detto il [[Morazzone]] e [[Giovanni Battista Crespi]] detto [[Il Cerano|Cerano]].
 
== Bibliografia ==
Le donazioni da parte di privati cittadini hanno da sempre caratterizzato l'ampliamento del patrimonio culturale della Pinacoteca di Varallo. Le ultime in ordine di tempo sono state la Collezione Franchi che comprende pregevoli esempi di maiolica proveniente dalle più significative scuole italiane e la collezione di dipinti che vanno dal XV sec. al XX sec. della famiglia Remogna ospitate temporaneamente nella Chiesa di San Carlo.
*AA.VV.''Il mulino di Pontevecchio, la storia, il restauro,'' Villa Verucchio 2008;
*Massimo Monsagrati Riccardo Paolo Uguccioni, Vera storia della banda Grossi, Pesaro 1983
*Leonardo Moretti,''Colbordolo agricoltura e società rurale nel XIX secolo'',Rimini 1997;
*Leonardo Moretti, ''Montefabbri'',Urbania 1999;
*Leonardo Moretti, ''Talacchio'',Urbania 2006;
*Nadia Ragni, ''Francesco Paciotti architetto urbinate (1521-1591)'', Urbino 2001;
 
==Voci correlate==
Sul finire degli [[Anni 1950|anni cinquanta]], la Società di Conservazione acquisì gran parte del Palazzo dei Musei e la Pinacoteca fu sistemata nelle sale del primo e del secondo piano.
* [[Marche]]
* [[Perugia]]
* [[Pesaro]]
* [[Provincia di Pesaro e Urbino]]
 
== Altri progetti ==
La Pinacoteca civica di Varallo vanta oggi circa 3.300 opere di pittura, scultura, disegni, stampe ed arredi che offrono un'importante panoramica sull'arte valsesiana.
{{interprogetto}}
 
== LeCollegamenti collezioniesterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
Di particolare rilievo, nella collezione, sono le statue lignee realizzate tra la fine del [[XV secolo|XV]] e l'inizio del [[XVI secolo]]. Deve innanzi tutto essere menzionato il gruppo di otto statue a grandezza naturale che formano un ''[[Gruppi scultorei raffiguranti il Compianto sul Cristo morto|Compianto sul Cristo morto]]'' scolpite dalla bottega milanese dei [[fratelli De Donati]]: esso proviene dal Sacro Monte, verosimilmente dall'antica cappella della ''Deposizione'' (cosa che giustifica il nome di ''[[Pietra dell'Unzione]]'' con il quale il gruppo è conosciuto).
 
Sempre tra le testimonianze della scultura lignea valsesiana del [[XV secolo|Quattrocento]] troviamo inoltre una bella testa lignea (probabile frammento di una delle primitive statue del Sacro Monte) e un imponente ''Crocifisso'', scoperto da [[Giovanni Testori]] nel cimitero di [[Campertogno]] e da lui attribuito al giovane Gaudenzio Ferrari (attribuzione oggi generalmente negata). Una scultura lignea più tarda (anni sessanta del [[XVI secolo]]), proveniente dal Sacro Monte, è il ''Cristo flagellato'', forse riferibile a [[Giovanni Battista da Corbetta]].
 
Tra le principali opere del XV secolo va ricordato il ''polittico Scarognino'', oggi attribuito al cosiddetto [[Maestro della Cappella di Santa Margherita a Crea|Maestro di Crea]]<ref>G. Romano ha proposto l'identificazione del "Maestro di Crea" con Francesco Spanzotti, fratello di Martino: Cfr. scheda del Polittico Sacrognino nel catalogo ''Di fino colorito, Martino Spanzotti e altri casalesi" (a cura di G. Romano), Città di Casale Monferrato, 2004, p. 60</ref>, che testimonia la precoce attenzione dell'aristocrazia di Varallo verso la bottega [[Casale Monferrato|casalese]] di [[Martino Spanzotti]].
 
Sempre del Quattrocento sono gli interessanti affreschi staccati, provenienti edifici di culto locali che hanno trovato ricovero nella pinacoteca. Tra di essi una ''Assunzione della Vergine'' ed un ''Gruppo di Angeli musicanti'' provenienti da una cappella del Sacro Monte, attribuiti dubitativamente alla bottega di [[Stefano Scotto (pittore)|Stefano Scotto]], artista ritenuto maestro di Gaudenzio Ferrari, e nei quali alcuni studiosi ritengono di individuare particolari che testimonierebbero l'esordio varallese di Gaudenzio Ferrari<ref>E. Villata, ''Gaudenzio Frerrari. Gli anni di apprendistato'', in E. Villata, S. Baiocco, "Gaudenzio Ferrari, Gerolamo Giovenone: un avvio e un percorso", Allemandi, 2004</ref>.
Altri affreschi staccati, della secondà metà del XV secolo, provenienti dalla [[Chiesa di San Marco (Varallo)|Chiesa di San Marco]] in Varallo, sono attribuiti a [[Giovanni de Campo]] e bottega (''Martirio di San Pietro da Verona''), ed a [[Daniele De Bosis]] e bottega (''Storie della Vita di San Marco'').
 
Attraverso alcune opere esposte si può apprezzare l'apporto dato alla cultura valsesiana del linguaggio artistico proveniente dal [[Nord Europa]] ed importato in [[Valsesia]] nelle aree di cultura [[Walser]]: i ''Busti di sante'', originariamente collocati nella [[Chiesa di San Giovanni Battista (Alagna Valsesia)|parrocchiale di Alagna]] ed un altarolo di fine XV / inizio XVI secolo sono riferibili al linguaggio [[arte gotica|gotico]] di [[Niklaus Weckmann il Vecchio]].
 
Un ampio salone è dedicato ai due sommi pittori valsesiani: Gaudenzio Ferrari e Antonio d'Enrico detto [[Tanzio da Varallo]].
 
Opere dell'artista di [[Valduggia]] sono: una commovente tavola con la ''Crocifissione'', proveniente dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie (ca. [[1498]]); una tavola con le ''Stimmate di San Francesco, proveniente dalla cappella di San Francesco al Sacro Monte; quattro tavole con i ''Quattro [[Dottori della Chiesa]]'', parti della predella del polittico di [[Gattinara]]. Altre tavole con ''San Pietro'', ''la Beata Panacea'' e ''San Giovanni Battista'' sono opera di un maestro prossimo a Gaudenzio.
 
La collezione di dipinti di Tanzio da Varallo presenti nella pinacoteca, non ha riscontro in altre istituzioni museali. Si ammirano i due celebri ''Davide e Golia'', capolavori dell'artista di [[Alagna]]; ma anche le tele raffiguranti ''San Rocco'' (un esempio degli alti livelli artistici ai quali può giungere un "ex voto") proveniente dalla parrocchiale di Camasco, ''Sant'Antonio da Padova'', ''La Madonna col Bambino ed i santi Carlo e Francesco''.
Del fratello di Tanzio, [[Giovanni d'Enrico]], protagonista di primo piano nella realizzazione delle statue del Sacro Monte, troviamo due gruppi di terrecotte raffiguranti rispettivamente la ''Flagellazione'' ed il ''Compianto sul Cristo morto''.
 
Notevole è la collezione di opere di altri artisti che, in tempi diversi, hanno lavorato a quel centro di attrazione artistica che fu il cantiere del Sacro Monte: troviamo dipinti di [[Bernardino Lanino]] (''Pentecoste''), di [[Melchiorre d'Enrico]] (''Angeli in adorazione''), di [[Giulio Cesare Luini]], di [[Pier Francesco Gianoli]], di [[Antonio Orgiazzi]] e di altri.
 
Il [[Seicento lombardo]] è rappresentato anche da altri importanti artisti quali [[Daniele Crespi (pittore)|Daniele Crespi]] (''Ecce Homo''), e [[Francesco Cairo]]. Nel [[1960]] Marco Rosci scheda uno ''Sposalizio della Vergine'', datato [[1642]], opera di [[Luigi Reali]] (Firenze [[1602]]-post [[1660]])<ref>M. Rosci, ''Pinacoteca di Varallo Sesia'', Varallo 1960</ref>.
 
A testimonianza della vocazione artistica che ha ininterrottamente percorso la Valsesia, troviamo dipinti di [[Giuseppe Antonio Pianca]] (la maggior figura del [[Settecento|'700]] valsesiano), dipinti di [[Giovanni Avondo]] e di [[Pier Celestino Gilardi]], sculture ottocentesche di [[Giacomo Ginotti]] ed altro ancora.
 
Una parte importante della Pinacoteca è costituita dalla collezione di disegni e bozzetti (provenienti per lo più dalla famiglia dei pittori Avondo) che va dal XVI al XX secolo ed è rappresentata da artisti di primo piano quali Gaudenzio Ferrari, Tanzio da Varallo, il Cerano, il Morazzone, ed altri.
 
==Note==
<references/>
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
{{Comuni della provincia di Pesaro e Urbino}}
==Collegamenti esterni==
{{Portale|Marche|Stato Pontificio}}
*{{cita web|http://www.pinacotecadivarallo.it/index.php|Sito della pinacoteca di Varallo}}
{{Portale|Musei|Piemonte|pittura}}
 
[[Categoria:Musei della provincia di VercelliVallefoglia|Civica di Varallo]]
[[Categoria:Pinacoteche del Piemonte|Varallo]]
[[Categoria:Varallo]]