Carta canadese dei diritti e delle libertà e Řehenice: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
 
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: aggiungo template {{Collegamenti esterni}} (ref)
 
Riga 1:
{{Divisione amministrativa
{{T|inglese|diritto|dicembre 2017}}
|Nome = Řehenice
 
|Nome ufficiale =
La '''Carta canadese dei diritti e delle libertà''' ([[Lingua inglese|inglese]]: ''Canadian Charter of Rights and Freedoms''; [[Lingua francese|francese]]: ''Charte canadienne des droits et libertés''), in Canada indicata spesso semplicemente come la '''Carta''' (in inglese e in francese, rispettivamente ''Charter'' e ''Charte''), è una [[dichiarazione dei diritti]] incorporata nella [[Costituzione del Canada]]. Essa forma la prima parte della [[Legge costituzionale del 1982]]. La Carta garantisce certi diritti [[Politica del Canada|politici]] ai cittadini canadesi e [[diritti civili]] a chiunque sia in [[Canada]] rispetto alle politiche e alle azioni di tutte le aree e i livelli di [[Governo del Canada|governo]]. Essa è progettata per unificare i [[Canadesi]] intorno a un insieme di principi che incarnano quei diritti. La Carta fu firmata per la promulgazione dalla [[Monarchy of Canada|regina Elizabetta II del Canada]] il 17 aprile 1982, insieme al resto della Legge.
|Panorama = Řehenice, west part.jpg
 
|Didascalia =
La Carta fu preceduta dalla [[Dichiarazione canadese dei diritti]] (''Canadian Bill of Rights'') che fu emanata nel 1960. Tuttavia, la Dichiarazione dei diritti era soltanto uno [[statuto]] federale, piuttosto che un documento sostituzionale. Come statuto federale, essa può essere emendata attraverso il procedimento legislativo ordinario e non ha alcuna applicazione alle leggi provinciali. Anche la Corte suprema del Canada interpretò in modo restrittivo la Dichiarazione dei diritti e fu riluttante a dichiarare inefficaci le leggi provinciali.<ref>Solo una legge federale fu dichiarata inefficace dalla Corte suprema del Canada: ''[[R.&nbsp;v. Drybones]]'' (1969), [1970] S.C.R. 282. Per un esempio dell'interpretazione restrittiva della Corte suprema del Canada vedi ''Attorney General of Canada v. Lavell'', [1974] S.C.R. 1349.</ref> La relativa inefficacia della Dichiarazione canadese dei diritti motivò molti a migliorare le tutele dei diritti in Canada. Il movimento per i [[diritti umani]] e le libertà che emerse dopo la [[Seconda guerra mondiale]] voleva incorporare anche i principi enunciati nella [[Dichiarazione universale dei diritti umani]].<ref>{{cita libro |autore=Peter W. Hogg |titolo=Constitutional Law of Canada |anno=2003 |città=Scarborough, Ontario |edizione=Student Ed. |editore=Thomson Canada Limited|p=689|}}</ref> Il Parlamento britannico emanò formalmente la Carta come parte della [[Legge sul Canada del 1982]] su richiesta del [[Parlamento canadese]] nel 1982, il risultato degli sforzi del governo del [[Primo ministro del Canada|primo ministro]] [[Pierre Trudeau]].
|Bandiera =
 
|Voce bandiera =
Uno degli effetti più notevoli dell'adozione della Carta fu di espandere largamente l'ambito del [[Judicial review|sindacato giudiziario delle leggi]], perché la Carta è più esplicita rispetto alla garanzia dei diritti e al ruolo dei giudici nell'imporli di quanto fosse la Dichiarazione dei diritti. I [[Sistema giudiziario del Canada|tribunali]], quando posti di fronte a violazioni dei diritti della Carta, hanno colpito statuti e regolamenti federali e provinciali incostituzionali o parti di essi, come fecero quando il [[Diritto del Canada|diritto giurisprudenziale canadese]] si occupava principalmente di risolvere le questioni del [[Federalismo canadese|federalismo]]. La Carta, tuttavia, concedeva nuovi poteri ai tribunali per imporre rimedi che sono più creativi e per escludere altre prove nei processi. Questi poteri sono maggiori di quanto fosse tipico in base al ''[[common law]]'' e a un sistema di governo che, influenzato dalla madrepatria del Canada, il [[Regno Unito]], era basato sulla [[supremazia parlamentare]]. Di conseguenza, la Carta ha attirato sia ampio sostegno da una maggioranza dell'elettorato canadese, sia critiche dagli oppositori dell'accresciuto [[potere giudiziario]]. La Carta si applica solo alle leggi e alle azioni del Governo (incluse le leggi e le azioni dei governi federale, provinciali e municipali e i consigli di amministrazione delle scuole pubbliche), e a volte al ''common law'', non all'attività privata.
|Stemma =
 
|Voce stemma =
==Caratteristiche==
|Stato = CZE
In base alla Carta, le persone fisicamente presenti in Canada hanno numerosi diritti civili e politici. La maggor parte dei diritti possono essere esercitati da qualsiasi persona giuridica (la Carta non definisce la società come ''"legal person"''),<ref>Hogg (2003), pp. 741–742.</ref> ma alcuni dei diritti appartengono esclusivamente alle persone fisiche, o (come negli articoli 3 e 6) soltanto ai [[Nazionalità canadese|cittadini del Canada]]. I diritti sono imponibili dai tribunali attraverso l{{'}}'''articolo 24''' della Carta, che consente ai tribunali discrezionalità per assegnare rimedi a coloro i cui diritti sono stati negati. Questo articolo consente anche ai tribunali di escludere le prove nei processi se queste sono state acquisite in un modo che confligge con la Carta e che potrebbe danneggiare la reputazione del sistema giudiziario. L{{'}}'''articolo 32''' conferma che la Carta è vincolante per il governo federale, per i territori sotto la sua autorità e per i governi provinciali. I diritti e le libertà custoditi nei 34 articoli della Carta includono:
|Note stato =
 
|Grado amministrativo = 3
===Eccezioni===
|Tipo = Comune
Precludendo tutte le libertà e formando la base della Carta, il primissimo articolo, noto come "clausola delle limitazioni" (''limitations clause''), consente al governo di giustificare certe infrazioni ai diritti della Carta. Ogni caso in cui un tribunale scopra una violazione della Carta richiederebbe perciò un'analisi dell'articolo 1 per determinare se la legge possa ancora essere dichiarata legittima. Le infrazioni sono dichiarate legittime se lo scopo dell'azione del governo è di conseguire quello che sarebbe riconosciuto come un obiettivo urgente o importante in una società libera, e se l'infrazione può essere "dimostrabilmente giustificata". L'articolo 1 è stato così usato per dichiarare legittime le leggi contro condotte riprovevoli come l'[[incitamento all'odio]] (ad es., in ''R. c. Keegstra'') e gli [[atti osceni]] (ad es., in ''R. c. Butler''). L'articolo 1 conferma anche che i diritti elencati nella Carta sono garantiti.
|Divisione amm grado 1 = Boemia Centrale
 
|Voce divisione amm grado 1 =
In aggiunta, alcuni di questi diritti somo soggetti anche alla "clausola non ostativa" (''nothwithstanding clause'', '''articolo 33'''). La clausola non ostativa autorizza il governo a revocare temporaneamente i diritti e le libertà negli articoli 2 e 7–15 fino a cinque anni, soggetti a rinnovo. Il governo federale canadese non l'ha mai invocata, e alcuni hanno ipotizzato che il suo uso sarebbe politicamente costoso.<ref>{{cita news |autore=Heather Scoffield|titolo=Ottawa rules out invoking notwithstanding clause to stop migrant ships |pubblicazione=Canadian Press|data=13 settembre 2010}}</ref> In passato, la clausola non ostativa era invocata abitualmente dalla provincia del [[Québec (provincia)|Québec]] (che non sosteneva l'emanazione della Carta, ma nondimeno era soggetta ad essa). Anche le province del [[Saskatchewan]] e dell'[[Alberta]] hanno invocato la clausola non ostativa, rispettivamente per porre fine a uno [[sciopero]] e per tutelare una [[Matrimonio tra persone dello stesso sesso#Canada|definizione esclusivamente eterosessuale]] del matrimonio.<ref>{{cita web |url=http://www.canlii.org/ab/laws/sta/m-5/20060217/whole.html |titolo=Marriage Act |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070113082005/http://www.canlii.org/ab/laws/sta/m-5/20060217/whole.html |dataarchivio=13 gennaio 2007 |id=R.S.A. 2000, c. M-5 |accesso=10 marzo 2006}}</ref> (Si moti che l'uso della clausola non ostativa da parte dell'Alberta non ha alcun vigore o effetto, dal momento che la definizione di matrimonio è giurisdizione federale, non provinciale.)<ref>{{cita news |autore=Peter McKnight |titolo=Notwithstanding what? |pubblicazione=[[The Vancouver Sun]] |data=21 gennaio 2006 |p=C.4}}</ref> Anche il territorio dello Yukon una volta approvò una legislazione che invocava la clausola non ostativa, ma la legislazione in questione non fu mai proclamata in vigore.<ref>{{cita web |autore=Library of Parliament, Parliamentary Information and Research Service |url=http://www.parl.gc.ca/information/library/PRBpubs/bp194-e.htm#Section |titolo=The Notwithstanding Clause of the Charter |altri=preparato da David Johansen |annooriginale=1989 |data=rivisto maggio 2005 |accesso=7 agosto 2006}}</ref>
|Stemma divisione amm grado 1 =
 
|Divisione amm grado 2 = Benešov
===Libertà fondamentali===
|Voce divisione amm grado 2 = Distretto di Benešov
::'''Articolo 2:''' elenca quelle che la Carta chiama "libertà fondamentali", vale a dire [[Libertà di pensiero|libertà di coscienza]], [[libertà religiosa]], [[libertà di pensiero]], [[Libertà di pensiero|libertà di credenza]], [[libertà di espressione]], [[libertà di stampa]] e di altri mezzi di comunicazione, [[Libertà di riunione|libertà di riunione pacifica]] e [[libertà di associazione]].
|Stemma divisione amm grado 2 =
 
|Capoluogo =
===Diritti democratici===
|Amministratore locale = František Ondřich
Generalmente, sono tutelati il diritto di partecipare alle attività politiche e il diritto a una forma di governo [[Democrazia|democratico]]:
|Partito =
::'''Articolo 3:''' il diritto di votare e di essere eleggibile per esercitare la funzione di membro di una [[Assemblea legislativa|legislatura]].
|Data elezione =
::'''Articolo 4:''' la durata massima delle legislature è fissata a cinque anni.
|Lingue ufficiali =
::'''Articolo 5:''' è richiesta come minimo una seduta annuale delle legislature.
|Data istituzione =
 
|Data soppressione =
===Diritti di mobilità===
|Latitudine decimale =
::'''Articolo 6:''' tutela i diritti di mobilità dei cittadini canadesi, che comprendono il diritto di entrare, di rimanere e di lasciare il Canada. I cittadini e i residenti permanenti hanno il diritto di trasferirsi e di assumere la residenza in qualsiasi provincia per ricercare un sostentamento.
|Longitudine decimale =
 
|Latitudine gradi = 49
===Diritti giuridici===
|Latitudine minuti = 52
Sono tutelati i diritti delle persone nei rapporti con il sistema giudiziario e le forze di polizia, vale a dire:
|Latitudine secondi = 12
::'''Articolo 7:''' diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della persona.
|Latitudine NS = N
::'''Articolo 8:''' libertà da [[perquisizione]] e [[arresto]] irragionevoli.
|Longitudine gradi = 14
::'''Articolo 9:''' libertà da detenzione o incarcerazione arbitrarie.
|Longitudine minuti = 39
::'''Articolo 10:''' diritto al patrocinio legale e alla garanzia dell{{'}}''[[habeas corpus]]''.
|Longitudine secondi = 0
::'''Articolo 11:''' diritti in materie criminali e penali, quali il diritto a essere [[Presunzione di innocenza|presunto innocente]] fino a prova contraria.
|Longitudine EW = E
::'''Articolo 12:''' diritto di non essere sottoposto a una pena crudele o eccezionale.
|Altitudine =
::'''Articolo 13:''' diritti contro l'autoincriminazione.
|Superficie = 11.04
::'''Articolo 14:''' diritti a un interprete in un processo di tribunale.
|Note superficie = {{cita web|url=http://www.czso.cz/csu/2010edicniplan.nsf/engt/F50030D09B/$File/201011102613.xls|lingua={{lingue|cs|en}}|formato=xls|titolo=Dati forniti dall'Istituto Statistico Ceco|accesso=4 dicembre 2011}}
 
|Abitanti = 349
===Diritti di uguaglianza===
|Note abitanti = {{cita web|url=http://www.czso.cz/csu/2011edicniplan.nsf/engt/760029E11D/$File/13011103.pdf|lingua={{lingue|cs|en}}|formato=pdf|titolo=Dati forniti dall'Istituto Statistico Ceco|accesso=4 dicembre 2011}}
::'''Articolo 15:''' uguale trattamento dinanzi e in base alla legge, e uguale tutela e beneficio dalla legge senza discriminazione.
|Aggiornamento abitanti = 1º gennaio 2011
 
|Sottodivisioni =
===Diritti linguistici===
|Sottosottodivisioni =
Generalmente, le persone hanno il diritto di usare o la [[lingua inglese]] o [[Lingua francese|francese]] nelle comunicazioni con il governo federale e con certi governi provinciali del Canada. Specificamente, le disposizioni sulla lingua nella Carta includono:
|Divisioni confinanti =
::'''Articolo 16:''' inglese e francese sono le lingue ufficiali del Canada e del [[Nuovo Brunswick]].
|Lingue =
::'''Articolo 16.1:''' le comunità di lingua inglese e francese del Nuovo Brunswick hanno uguali diritti ad accedere alle istituzioni educative e culturali del Canada.
|Prefisso =
::'''Articolo 17:''' il diritto di usare l'una o l'altra delle due lingue ufficiali nel [[Parlamento del Canada|Parlamento]] o nella legislatura del Nuovo Brunswick.
|Codice ISO =
::'''Articolo 18:''' gli statuti e gli atti del Parlamento e della legislatura del Nuovo Brunswick devono essere stampati in entrambe le lingue ufficiali.
|Codice catastale =
::'''Articolo 19:''' entrambe le lingue ufficiali possono essere usate nei tribunali federali e del Nuovo Brunswick.
|Zona sismica =
::'''Articolo 20:''' il diritto di comunicare con il e di essere servito dal governo federale e del Nuovo Brunswick nell'una o nell'altra delle due lingue ufficiali.
|Gradi giorno =
::'''Articolo 21:''' gli altri diritti linguistici costituzionali al di fuori della Carta riguardanti l'inglese e il francese sono accolti.
|Diffusività =
::'''Articolo 22:''' i diritti esistenti di usare altre lingue oltre all'inglese o al francese non sono colpiti dal fatto che solo l'inglese e il francese hanno diritti linguistici nella Carta. (Quindi, se ci fosse qualunque diritto di usare le lingue [[Popoli aborigeni del Canada|aborigene]], esso continuerebbe ad esistere, anche se non avrebbe nessuna tutela diretta in base alla Carta.)
|Nome abitanti =
 
|Patrono =
===Diritti all'educazione nelle lingue delle minoranze===
|Festivo =
::'''Articolo 23:''' diritti per certi cittadini appartenenti alle comunità delle minoranze di lingua francese e inglese di essere educati nella propria lingua.
|PIL =
 
|PIL procapite =
===Altri articoli===
|PIL PPA =
Varie disposizioni aiutano a chiarire come funziona in pratica la Carta. Queste includono:
|PIL procapite PPA =
::'''Articolo 25:''' afferma che la Carta non deroga ai diritti e alle libertà aborigeni esistenti. I diritti aborigeni, inclusi i diritti dei trattati, una più diretta tutela costituzionale in base all{{'}}'''articolo 35''' della Legge costituzionale del 1982.
|Immagine localizzazione =
::'''Articolo 26:''' chiarisce che altri diritti e libertà in Canada non sono invalidati dalla Carta.
|Mappa =
::'''Articolo 27:''' richiede che la Carta siano interpretate in un contesto [[Multiculturalismo|multiculturale]].
|Didascalia mappa =
::'''Articolo 28:''' afferma che tutti i diritti della Carta sono garantiti ugualmente agli uomini e alle donne.
|Incipit =
::'''Articolo 29:''' conferma che sono preservati i diritti delle scuole religiose.
|Categoria =
::'''Articolo 30:''' chiarisce l'applicabilità della Carta nei territori.
}}
::'''Articolo 31:''' conferma che la Carta non si estende ai poteri delle legislature.
'''Řehenice''' è un comune della [[Repubblica Ceca]] facente parte del [[distretto di Benešov]], in [[Boemia Centrale]].
Infine, '''articolo 34:''' afferma che la Parte I della Legge costituzionale del 1982, contenente i primi 34 articoli della Legge, può essere designata collettivamente come la "Carta canadese dei diritti e delle libertà".
 
==Storia==
[[Immagine:Every Canadian Needs A Copy.jpg|miniatura|250px|Copie stampate della Carta canadese dei diritti e delle libertà]]
Molti dei diritti e delle libertà che sono tutelati in base alla Carta, inclusi i diritti alla [[libertà di parola]], all{{'}}''[[habeas corpus]]'' e alla [[presunzione di innocenza]],<ref>{{cita web |url=https://web.archive.org/web/20000622055357/http://canada.justice.gc.ca/en/dept/pub/just/CSJ_page7.html |titolo=Sources of Canadian Law |editore=Department of Justice Canada |accesso=20 marzo 2006}}</ref> hanno le loro radici in un insieme di leggi e di precedenti legali canadesi<ref>{{cita libro |autore=The Constitutional Law Group |titolo=Canadian Constitutional Law |edizione=terza edizione |città=Toronto |editore=Edmond Montgomery Publications Limited, p. 635}}</ref> a volte noto come la [[Dichiarazione dei diritti implicita]] (''Implied Bill of Rights'' o ''Déclaration des droits implicite''). Molti di questi diritti furono inclusi anche nella [[Dichiarazione canadese dei diritti]] (''Canadian Bill of Rights'' o ''Déclaration canadienne des droits'') che il [[Parlamento del Canada|Parlamento canadese]] emanò nel 1960. Tuttavia, la Dichiarazione canadese dei diritti aveva numerosi difetti. Diversamente dalla Carta, era una legge ordinaria del Parlamento, che poteva essere emendata da una maggioranza parlamentare semplice ed era applicabile solo al governo federale. Anche i tribunali scelsero di interpretare la Dichiarazione dei diritti in maniera conservatrice, applicandola solo in rare occasioni per dichiarare inefficace una legge contraria. Inoltre, la Dichiarazione dei diritti non conteneva tutti i diritti che sono ora inclusi nella Carta, omettendo, ad esempio, il [[Suffragio|diritto di voto]]<ref>{{cita libro |cognome=Hogg |nome=Peter W. |titolo=Canada Act 1982 Annotated |città=Toronto |editore=The Carswell Company Limited |anno=1982}}</ref> e la [[libertà di circolazione]] all'interno del Canada.<ref>United States of America v. Cotroni; United States of America v. El Zein [1989] 1 S.C.R. 1469.</ref>
 
Il centenario della [[Confederazione canadese]] nel 1967 suscitò maggiore interesse all'interno del governo per le riforme costituzionali. Tali riforme avrebbero riguardato il miglioramento delle salvaguardie, nonché il [[Rimpatrio della Costituzione del Canada|rimpatrio della Costituzione]], vale a dire che il [[Parlamento britannico]] non avrebbe più dovuto approvare gli [[Emendamento costituzionale|emendamenti costituzionali]]. Successivamente, il Procuratore generale [[Pierre Trudeau]] incaricò il professore di diritto [[Barry Strayer]] di fare ricerche su una potenziale carta dei diritti. Mentre scriveva il suo rapporto, Strayer si consultò con molti eminenti studiosi di diritto, compreso [[Walter Tarnopolsky]]. Il rapporto di Strayer sosteneva molte idee che furono in seguito incorporate nelle Carta, inclusa la tutela per i diritti linguistici. Strayer sostenne anche l'esclusione dei diritti economici. Infine, raccomandò di ammettere limiti ai diritti. Tali limiti sono inclusi nelle clausole delle limitazioni e non ostativa.<ref>{{cita web |Barry L. Strayer |url=http://www.justice.gc.ca/en/dept/pub/jc/vol2/no2/page4.html |titolo="My Constitutional Summer of 1967", ''Reflections on the Charter'' |urlmorto=sì |editore=Department of Justice Canada |accesso=18 marzo 2006}}</ref> Nel 1968, Strayer fu nominato Direttore della Divisione di diritto costituzionale dell'Ufficio del Consiglio privato e nel 1974 divenne Assistente Vice ministro della Giustizia. Durante quegli anni, Strayer svolse un ruolo chiave nello scrivere il progetto di legge che sarebbe stato da ultimo adottato.
 
Nel frattempo, Trudeau, che era diventato capo del [[Partito Liberale del Canada|Partito liberale]] e primo ministro nel 1968, voleva ancora moltissimo una dichiarazione dei diritti costituzionale. Il governo federale e le [[Province e territori del Canada|province]] discussero di crearne una durante i negoziati per il rimpatrio della Costituzione, che diedero come risultato la [[Carta di Victoria]] del 1971. Questa non giunse mai ad essere implementata. Tuttavia, Trudeau continuò con i suoi sforzi per rimpatriare la Costituzione, e promise un cambiamento costituzionale durante il [[referendum sull'indipendenza del Québec del 1980]]. Vi sarebbe riuscito nel 1982 con l'approvazione della [[Legge sul Canada del 1982]]. Questo consentì la promulgazione della Legge costituzionale del 1982.
 
L'inclusione di una carta dei diritti nella Legge costituzionale fu un argomento molto dibattuto. Trudeau parlò in televisione nell'ottobre 1980,<ref>{{cita web |url=http://archives.cbc.ca/IDC-1-73-1092-6040/politics_economy/Patriation/ |titolo=Charting the Future: Canada's New Constitution &#124; CBC Archives |editore=Archives.cbc.ca |accesso=30 giugno 2010}}</ref> e annunciò la sua intenzione di costituzionalizzare una dichiarazione dei diritti che avrebbe garantito le libertà fondamentali, i diritti democratici, la libertà di circolazione, i diritti giuridici, i diritti di uguaglianza e di lingua.<ref>{{cita libro |autore=Lorraine Eisenstat Weinrib |contributo=Trudeau and the Canadian Charter of Rights and Freedoms: A Question of Constitutional Maturation |titolo=Trudeau's Shadow: The Life and Legacy of Pierre Elliott Trudeau |curatore1=Andrew Cohen |curatore2=J. L. Granatstein |editore=Vintage Canada |anno=1999 |isbn=978-0-67931-006-8 |p=269 |cid=Weinrib 1998}}</ref> Egli non voleva una clausola non ostativa. Sebbene la sua proposta godesse di un certo sostegno popolare,<ref name="Weinrib, 270">{{cita|Weinrib 1998|p. 270}}.</ref> i dirigenti provinciali si opponevano alle potenziali limitazioni dei loro poteri. L'opposizione [[Partito Conservatore Progressista del Canada|conservatrice progressista]] temeva un orientamenti liberale dei giudici, qualora i tribunali fossero stati chiamati a far rispettare i diritti.<ref>{{cita|Weinrib 1998|p. 271}}.</ref> Inoltre, il Parlamento britannico ricordava il suo diritto di mantenere la vecchia forma di governo del Canada.<ref>{{cita|Weinrib 1998|p. 272}}.</ref> Su suggerimento dei Conservatori, il governo di Trudeau accettò dunque di formare un comitato di [[Senato (Canada)|senatori]] e di [[Camera di comuni (Canada)|deputati]] per esaminare più a fondo la dichiarazione dei diritti nonché il piano di rimpatrio. Durante questo periodo, 90 ore furono passate solo sullo studio della carta dei diritti, tutte riprese dalla televisione,<ref name="Weinrib, 270"/> mentre esperti di diritti civili e vari [[Gruppo di pressione|gruppi di pressione]] esposero le loro percezioni sulle pecche e le omissioni della Carta e su come rimediarvi.<ref name="Weinrib, 270"/> Poiché il Canada aveva un [[Sistema Westminster|sistema di governo parlamentare]], e poiché si percepiva che i giudici non avessero tutelato i diritti in modo efficace in passato, si mise in dubbio la volontà di Trudeau di nominarli custodi della Carta. I Conservatori Progressisti sostenevano invece che i politici eletti dal popolo sarebbero stati più degni di fiducia. Alla fine si decise che questo potere dovesse andare ai tribunali. Sotto la pressione dei difensori delle libertà civili, i giudici potevano ora perfino escludere delle prove presentate nel corso dei processi, se erano state acquisite in maniera contraria alla Carta, una disposizione che la Carta in origine non doveva contenere. Via via che il processo continuava, altri aspetti furono aggiunti alla Carta, inclusi i diritti di uguaglianza per le persone con disabilità, più garanzia per la parità tra i sessi e il riconoscimento del [[multiculturalismo]] canadese. Anche la clausola delle limitazioni fu modificata per mettere meno l'accento sull'importanza del sistema parlamentare e più sulla giustificabilità di tali limiti nel contesto di una società libera; questa logica era più in linea con lo sviluppo del movimento dei diritti della persona nel mondo dopo la Seconda guerra mondiale.<ref>{{cita|Weinrib 1998|pp. 271–272}}.</ref>
 
[[Immagine:Pierre Elliot Trudeau-2.jpg|destra|miniatura|Il [[Primo ministro del Canada|primo ministro]] [[Pierre Trudeau]] fu uno dei maggiori fautori della Carta]]
Nella sua decisione nella ''[[Risoluzione sulla modifica della Costituzione del Canada|Risoluzione sulla modifica della Costituzione]]'' (1981), la [[Corte suprema del Canada]] aveva dichiarato che c'era una tradizione che doveva ricercato un certo consenso delle province per la riforma costituzionale. Poiché le province avevano ancora dubbi sui meriti della Carta, Trudeau fu costretto ad accettare la clausola non ostativa, che consentiva ai governi locali di derogare a certi obblighi. La clausola non ostativa fu accettata come parte di un patto chiamato l'[[Accordo della cucina]], negoziato nella notte del 4 novembre 1981 dal Procuratore generale federale [[Jean Chrétien]], dal ministro della giustizia dell'Ontario [[Roy McMurtry]] e dal ministro della giustizia del Saskatchewan [[Roy Romanow]]. La pressione dei governi provinciali (che in Canada hanno giusdizione sulla proprietà) e dell'[[Sinistra (politica)|ala sinistra]] del paese, specialmente il [[Nuovo Partito Democratico]], impedì a Trudeau di includere qualsiasi diritto che tutelasse la proprietà privata.<ref>{{cita libro |nome=David |cognome=Johansen |url=http://dsp-psd.pwgsc.gc.ca/Collection-R/LoPBdP/BP/bp268-e.htm |titolo=PROPERTY RIGHTS AND THE CONSTITUTION |editore=Library of Parliament (Canada), Law and Government Division |data=ottobre 1991}}</ref>
 
Nondimeno, il Québec non appoggiò né la Carta, né la Legge sul Canada del 1982: sulle ragioni di questa opposizione sono state avanzate varie interpretazioni, anche contrastanti. Anzitutto, l'opposizione potrebbe essere stata motivata dal fatto che i capi del ''[[Parti Québécois]]'' erano in realtà poco inclini a cooperare, essendo più interessati ad ottenere la sovranità per il Québec. Un'altra possibile ragione sarebbe stata la reazione dei capi del Québec alla loro esclusione dai negoziati dell'[[Accordo della cucina]], che essi, a cominciare da [[René Lévesque]], il primo ministro quebecchese, consideravano troppo centralista. Infine, l'opposizione del Québec potrebbe essere stata dovuta alla contrarietà dei suoi governanti alle disposizioni dell'Accordo relative al processo delle future riforme costituzionali.<ref>{{cita web |url=http://history.cbc.ca/history/?MIval=EpisContent.html&series_id=1&episode_id=17&chapter_id=1&page_id=3&lang=E |titolo=The Night of Long Knives |serie=Canada: A People's History |editore=CBC |accesso=8 aprile 2006}}</ref> Essi si opponevano anche all'inclusione nella Carta dei diritti alla libera circolazione e dei diritti all'istruzione nella lingua della minoranza.<ref>{{cita video |titolo=CBC evening news broadcast |url=http://archives.cbc.ca/IDC-1-73-1092-6045/politics_economy/Patriation/clip9 |accesso=8 agosto 2006 |data=5 novembre 1981 |editore=CBC Archives |minuto=4 |secondo=4}}</ref> La Carta è ancora applicabile in Québec perché le province sono sottoposte alla Costituzione. Tuttavia, l'opposizione del Québec alla proposta di rimpatrio del 1982 ha portato a due tentativi di emendare la Costituzione (l'[[Accordo del lago Meech]] e l'[[Accordo di Charlottetown]]) che erano volti principalmente a ottenere l'approvazione politica del Québec all'ordine costituzionale canadese; entrambi i tentativi si conclusero con un fallimento.
 
Benché la Carta canadese dei diritti e delle libertà sia stata adottata nel 1982, fu solo nel 1985 che le principali disposizioni riguardanti i diritti di uguaglianza (articolo 15) entrarono in vigore. Il ritardo serviva a dare ai governi federale e provinciali l'opportunità di esaminare le loro leggi preesistenti ed abrogare le disuguaglianze potenzialmente incostituzionali.
 
La stampa del documento fisico qui raffigurata e distribuita ancora oggi, fu composta intenzionalmente da David Berman, un famoso grafico di Ottava, nel carattere [[Cartier (carattere)|Cartier]] di Carl Dair, all'epoca il più prestigioso carattere tipografico canadese, essendo stato commissionato dal Governatore generale per celebrare il centenario del Canada nel 1967.
 
La Carta è stata modificata dalla sua promulgazione. L'articolo 25 fu emendato nel 1983 per riconoscere esplicitamente maggiori diritti riguardo alle rivendicazioni territorali aborigene, e l'articolo 16.1 fu aggiunto nel 1993. Una proposta di emendamento che garantiva i diritti dei feti e degli embrioni umani, presentata nel 1986, fu sconfitta in Parlamento. Altri progetti di modifica della Costituzione, tra cui l'[[Accordo di Charlottetown]] nel 1992, non furono mai adottati. Gli emendamenti dell'accordo avrebbero specificato che la Carta dovesse essere interpretata in maniera rispettosa della "[[società distinta]]", e avrebbero aggiunto ulteriori disposizioni alla [[Legge costituzionale del 1867]] riguardanti l'uguaglianza razziale e sessuale, nonché i diritti collettivi e i diritti delle comunità linguistiche minoritarie. Benché l'accordo fosse stato negoziato da diversi gruppi di interesse, le disposizioni risultanti erano così vaghe che Trudeau, allora in pensione, temeva che sarebbero entrate in conflitto con i diritti individuali della Carta. Egli riteneva che i diritti sarebbero stati minati se i tribunali avessero dovuto favorire le politiche dei governi provinciali, poiché ai governi sarebbe stata data la responsabilità delle minoranze linguistiche. Trudeau svolse così un ruolo di primo piano nel guidare l'opposizione popolare all'accordo.<ref>{{cita libro |autore=Michael D. Behiels |contributo=Who Speaks for Canada? Trudeau and the Constitutional Crisis |curatore1=Cohen |curatore2=Granatstein |titolo=Trudeau's Shadow |edizione=op. cit. |p=346}}</ref>
 
==Interpretazione e applicazione==
Il compito di interpretare e di applicare la Carta spetta ai tribunali, con la Corte suprema del Canada che è l'autorità definitiva sulla materia.
 
Con la supremazia della Carta confermata dall'articolo 52 della Legge costituzionale del 1982, i tribunali continuarono la loro pratica di invalidare statuti o parti di statuti incostituzionali come avevano fatto in precedenza con la giurisprudenza riguardante il federalismo. Tuttavia, in base all'articolo 24 della Carta, i tribunali guadagnavano anche nuovi poteri per applicare rimedi creativi ed escludere ulteriori elementi di prova durante i processi. I tribunali hanno da allora adottato molte decisioni importanti, inclusa ''R. c. Morgentaler'' (1988), che invalidò la [[Legislazioni sull'aborto#America|la legislazione sull'aborto del Canada]], e ''Vriend c. Alberta'' (1998), nella quale la Corte suprema dichiarò che l'esclusione degli [[Omosessualità|omosessuali]] da parte della provincia dalla tutela contro la discriminazione violava l'articolo 15. In quest'ultimo caso, la Corte stabilì poi che questa tutela era sottintesa nella legge.
 
I tribunali possono essere aditi per questioni relative alla Carta in vari modi. Alcuni ricorrenti possono essere perseguiti in virtù di una [[Diritto penale in Canada|legge]] che essi affermano essere incostituzionale. Altri possono ritenere che i servizi e le politiche del governo non siano applicati in conformità alla Carta, e domandano un'ingiunzione contro il governo ai tribunali di prima istanza (come accadde nell'affare ''[[Doucet-Boudreau c. Nuova Scozia (Ministero dell'Educazione)]]''). Un governo può anche sollevare una questione di diritto sottoponendo un ricorso arbitrale ai tribunali più elevati; ad esempio, il governo del primo ministro [[Paul Edgar Philippe Martin|Paul Martin]] si rivolse alla Corte suprema con una questione sulla Carta nonché sul federalismo nel caso del ''Ricorso relativo al matrimonio tra persone dello stesso sesso'' (2004). Anche i governi provinciali possono fare lo stesso con i loro tribunali superiori. Il governo dell'[[Isola del Principe Edoardo]] agì in questo modo ponendo una questione alla sua [[Corte suprema dell'Isola del Principe Edoardo|Corte suprema provinciale]] sul tema dell'[[Indipendenza della magistratura|indipendenza giudiziaria]] in base all'articolo 11.
 
[[Immagine:Ottawa - ON - Oberster Gerichtshof von Kanada.jpg|destra|miniatura|250px|L'edificio della [[Corte suprema del Canada]], l'autorità suprema in materia di interpretazione della Carta]]
 
Nel corso di parecchi casi importanti, i giudici svilupparono varie prove e precedenti per aiutare l'interpretazioni di disposizioni della Carta, tra i quali la ''prova di Oakes'' per l'articolo 1, prsentata nel caso ''R. c. Oakes'' (1986) e la ''prova di Law'' per l'articolo 15, sviluppata nel giudizio ''Law c. Canada'' (1999). A partire dal ''Ricorso sul Motor Vehicle Act (C.B.)'' (1985), somo stati adottati vari approcci per definire ed espandere l'ambito della "giustizia fondamentale" (il nome canadese per la [[giustizia naturale]] o [[processo dovuto]]) in base all'articolo 7.
 
In generale, i tribunali hanno adottato un'interpretazione finalizzata dei diritti riconosciuti dalla Carta.<ref name="Hogg722-725">{{cita|Hogg (2003)|pp. 722 e 724–725}}.</ref> Questo significa che a partire dai primi casi come ''Hunter c. Southam'' (1984) e ''R. c. Big M Drug Mart'' (1985), il potere giudiziario non si è concentrato sul senso tradizionale e limitato di ciascun diritto, così come erano stati concepiti nel momento in cui la Carta fu adottata nel 1982, ma piuttosto ha cambiato la portata di questi diritti per dare loro un contenuto più ampio.<ref name="Hogg722-725"/> Si presume abitualmente che l'obiettivo delle disposizioni della Carta sia di accrescere i diritti e le libertà degli individi in una varietà di circostanze, a spese dei poteri del governo.<ref name="Hogg722-725"/> Lo studioso costituzionale [[Peter Hogg]] approva questo approccio generoso in alcuni casi, sebbene per altri affermi che l'obiettivo delle disposizioni non era di arrivare a un insieme di diritti così ampio come i tribunali hanno immaginato.<ref name="Hogg722-725"/> In effetti, questo approccio non è stato privo di critiche. Il politico dell'Alberta [[Ted Morton]] e lo scienziato politico [[Rainer Knopff]] sono stati molto critici su questo fenomeno. Sebbene essi stimino che la dottrina dell'"albero vivente" (il nome classico che si dà alle interpretazioni generose della Costituzione del Canada) sulla quale si fonda questo approccio sia sano, essi affermano che la giurisprudenza relativa alla Carta è stata più radicale. Quando la dottrina dell'albero vivente è applicata correttamente, secondo i due autori: "L'olmo è rimasto un olmo; gli spuntano nuovi rami, ma non si trasforma in una quercia o in un salice". La dottina può essere usata, ad esempio, perché un diritto sia mantenuto anche quando un governo minaccia di violarlo con una nuova tecnologia, finché l'essenza del diritto resta la stessa; gli autori tuttavia sostengono che i tribunali hanno usato la dottrina per "creare nuovi diritti". A titolo di esempio, gli autori notano che la tutela della Carta contro l'autoincriminazione è stata estesa fino a coprire scenari nel sistema giidiziario. che non erano stati precedentemente regolati dai diritti contro l'autoincriminazione nelle altre leggi canadesi.<ref>{{cita libro |autore1=F.L. Morton |autore2=Rainer Knopff |titolo=The Charter Revolution & the Court Party |città=Toronto |editore=Broadview Press |anno=2000 |pp=46–47}}</ref>
 
Un altro approccio generale all'interpretazione dei diritti della Carta è di prendere in considerazione precedenti legali internazionali per paesi che hanno specifiche tutele di diritti, come gli Stati Uniti con la loro Dichiarazione dei diritti, che ha influenzato il testo della Carta e ha dato origine a molte discussioni sulla portata dei diritti in un sistema democratico basato sulla ''[[common law]]'' e sul modo in cui le carte dei diritti devono essere applicate dai tribunali. Tuttavia, la giurisprudenza americana non è considerata infallibile. La Corte suprema del Canada ha detto delle leggi canadesi e americane che esse furono "stabilite da paesi diversi in epoche diverse e in circostanze molto diverse".<ref>{{cita|Hogg (2003)|p. 732}}; il caso citato era ''R. c. Rahey'' (1987) di [[Gérard La Forest]].</ref> Sono stati formati anche organismi giuridici che intervengono frequentemente nei casi per dare manforte ai tribunali nel processo di interpretazione della Carta. A titolo di esempio, si citano l'Associazione delle libertà civili della Columbia Britannica, l'Associazione canadese delle libertà civili, l'Associazione canadese per la salute mentale, il Congresso canadese del lavoro, il Fondo di azione ed educazione giuridica delle donne (FAEGD) e le Vere donne del Canada.
 
Un ulteriore approccio alla Carta, adottato dai tribunali, è il principio del dialogo, che implica una maggiore partecipazione dei governi eletti. Questo approccio comprende l'adozione da parte dei governi di nuove legislazioni in risposta alle decisioni della corte e il riconoscimento da parte della corte di questi sforzi se le nuove legislazioni sono contestate in virtù della Carta.
 
==Confronti con altri documenti dei diritti umani==
[[Immagine:Bill of Rights Pg1of1 AC.jpg|destra|miniatura|Lo ''[[United States Bill of Rights]]'' influenzò il testo della Carta, ma le sue disposizione sui diritti sono interpretate in modo più conservatore. Le cause sui diritti civili e costituzionali canadesi in confronto alle cause statunitensi occasionalmente hanno esiti dissimili perché i diritti più ampi della Carta sono limitati dalla "clausola di eccezione" dell'articolo 1 della Carta come interpretato in ''[[R. c. Oakes]]'']]
Alcuni [[Parlamentare|parlamentari]] canadesi vedevano il movimento per l'approvazione di una carta come contraria al modello britannico della [[sovranità parlamentare]]. Altri dicevano che la [[Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali|Convenzione europea sui diritti dell'uomo]] (CEDU) svevs ormai limitato il potere parlamentare britannico in misura maggiore di quanto la Carta canadese limitasse il potere del Parlamento canadese e delle assemblee legislative provinciali. Hogg ha ipotizzato che i Britannici abbiano adottato la [[Legge sui diritti umani del 1998]] in parte perché erano ispirati dall'analoga Carta canadese.<ref name="saunders">{{cita web |url=http://www.cbc.ca/news/features/constitution/ |titolo=The Charter at 20 |cognome=Saunders |nome=Philip |editore=CBC News Online |data=aprilr 2002 |accesso=17 marzo 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060307194214/http://www.cbc.ca/news/features/Constitution/ |dataarchivio= 7 marzo 2006}}</ref>
 
La Carta canadese reca numerose somiglianze con la Convenzione europea, specificamente in relazione alla clausola delle limitazioni contenuta nel documento europeo.<ref name="Brice Dickson 1999">{{cita conferenza |autore=Brice Dickson |titolo=Human Rights in the 21st Century |conferenza=Amnesty International Lecture, Queen's University, Belfast, 11 novembre 1999}}</ref> A causa di questa somiglianza con la legge europea sui diritti umani, la Corte suprema del Canada si rivolge non solo alla giurisprudenza della [[Costituzione degli Stati Uniti d'America]] per interpretare la Carta, ma anche ai casi della [[Corte europea dei diritti dell'uomo]].
 
La distinzione essenziale tra la Dichiarazione dei diritti degli Stati Uniti e la Carta canadese è l'esistenza della clausola delle limitazioni e non ostativa. I tribunali canadesi hanno conseguentemente interpretato ciascun diritto in maniera più espansiva.<ref name="Hogg732">{{cita|Hogg (2003)|pp. 732–733}}.</ref> Tuttavia, a causa della clausola delle limitazioni, ove esista la,violazione di un diritto, la legge non garantirà necessariamente la tutela di quel diritto.<ref name="Hogg732"/> Per contrasto, i diritti in base alla Dichiarazione statunitense sono assoluti e così una violazione non si troverà finché non vi sia stata una sufficiente infrazione di quei diritti. L'effetto netto è che le due costituzioni forniscono una tutela comparabile di molti diritti.<ref name="Hogg732"/> La giustizia fondamentale (all'articolo 7 della Carta canadese) è interpretata perciò in maniera da includere più tutele giuridiche del ''due process'', che è l'equivalente statunitense. Anche la libertà di espressione all'articolo 2 ha una portata più vasta della libertà di parola nel [[I emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|I emendamento della Costituzione statunitense]]<ref name="Hogg732"/> Ad esempio, nel giudizio ''[[RWDSU c. Dolphin Delivery Ltd.]]'' (1986), la Corte suprema canadese era chiamata a pronunciarsi su un tipo di [[Picchetto (sciopero)|picchettaggio]] di sciopero che il I emendamento statunitense non avrebbe permesso, in quanto si trattava di comportamenti perturbatori (anche se il picchettaggio di sciopero includeva alcune forme di espressione che il I emendamento avrebbe potuto comunque tutelare). La Corte suprema, tuttavia, dichiarò che il picchettaggio, inclusi i comportamenti perturbatori, erano pienamente tutelati in base all'articolo 2 della Carta. La Corte si basò poi sull'articolo 1 per giudicare che l'ingiunzione contro il picchettaggio era giusto.<ref>{{cita pubblicazione |cognome=Manfredi |nome=Christopher P. |titolo=The Canadian Supreme Court and American Judicial Review: United States Constitutional Jurisprudence and the Canadian Charter of Rights and Freedoms |rivista=The American Journal of Comparative Law |volume=40 |numero=1 |data=inverno 1992 |pp=12–13}}</ref> La clausola delle limitazioni ha anche permesso ai governi canadesi di adottare leggi che sarebbero considerate incostituzionali negli Stati Uniti. A titolo di esempio, la Corte suprema del Canada ha mantenuto alcuni dei limiti all'uso della lingua inglese nella segnaletica in Québec e ha mantenuto dei divieti di pubblicazione che impediscono ai mezzi di comunicazione di menzionare i nomi di delinquenti minorenni.
 
L'articolo 28 della Carta svolge una funzione simile a quella dell{{'}}''[[Equal Rights Amendment]]'' negli Stati Uniti. Tale emendamento si propone di garantire pari diritti ai cittadini, senza distinzione di sesso. Esso tuttavia non fu mai ratificato, probabilmente per la reazione suscitata all'epoca nella destra religiosa degli Stati Uniti. Invece, non vi fu alcun movimento di opposizione comparabile all'articolo 28 della Carta.<ref>{{cita pubblicazione |rivista=Women's International Network News |titolo=Women on the Move in Canada |data=estate 1993 |volume=19 |numero=3 |p=71}}</ref> Eppure, le femministe canadesi dovettero organizzare grandi manifestazioni per dimostrare il loro appoggio all'inclusione di questo articolo, che non faceva parte della bozza orginale della Carta.<ref name="lugtig">{{cita pubblicazione |nome1=Sarah |cognome1=Lugtig |nome2=Debra |cognome2=Parkes |titolo=Where do we go from here? |rivista=Herizons |data=primavera 2002 |volume=15 |numero=4 |p=14}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |nome=Doris |cognome=Anderson |titolo=Canadian Women and the Charter of Rights |rivista=National Journal of Constitutional Law |anno=2005 |volume=19 |p=369}}</ref>
 
La [[Convenzione internazionale sui diritti civili e politici]] ha parecchi paralleli con la Carta canadese, ma in alcuni casi il testo della Convenzione va oltre quello della Carta riguardo ai diritti. Ad esempio, un diritto all'[[Patrocinio a spese dello Stato|assistenza legale]] è stato dedotto dall'articolo 10 della Carta (il diritto al patrocinio), ma la Convenzione garantisce esplicitamente che l'imputato ha diritto all'assistenza legale senza spese "se non ha mezzi sufficienti".<ref>{{cita|Hogg (2003)|pp. 733–734}}.</ref>
 
La Carta canadese non dice molto, almeno esplicitamente, sui diritti economici e sociali. Su questo punto, essa è molto diversa dalla [[Carta quebecchese dei diritti e delle libertà della persona]] e dalla [[Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali]]. Alcuni credono che dei diritti economici dovrebbero essere dedotti dall'articolo 7, che garantisce i diritti alla sicurezza della persona, e dall'articolo 15, che garantisce i diritti all'uguaglianza, per rendere la Carta più simile alla Convenzione.<ref name="lugtig"/> L'argomento è che i diritti economici sono legati a un [[Standard di vita|livello di vita]] accettabile e possono contribuire affinché i diritti civili si sviluppino in un ambiente vivibile.<ref name="lugtig"/> I tribunali canadesi somo tuttavia esitanti in questo campo, affermando che i diritti economici sono una questione politica; essi aggiungono che in quanto [[Diritto positivo|diritti positivi]], la legittimità dei diritti economici può essere messa in questione.<ref name="lugtig"/>
 
La stessa Carta influenzò la Dichiarazione dei diritti nella [[Costituzione del Sudafrica]].<ref name="lugtig"/> Ad esempio, la clausola delle limitazioni in base all'articolo 36 della Costituzione sudafricana è stata paragonata a quella dell'articolo 1 della Carta canadese.<ref name="Brice Dickson 1999"/>
 
Anche la Carta dei diritti e delle libertà fondamentali della [[Giamaica]] fu influenzata, in parte, dalla Carta canadese.<ref>{{cita web |autore=Parliament of Jamaica |url=http://jis.gov.jm/media/charter-of-rights1.pdf |titolo=Report of the Joint Select Committee on its Deliberations on the Bill entitled An Act to Amend the Constitution of Jamaica to Provide for a Charter of Rights and for Connected Matters |sito=jis.gov.jm |data=20 luglio 1999}}</ref><ref>{{cita news |autore=Matondo Mukulu |url=http://jamaica-gleaner.com/gleaner/20110417/cleisure/cleisure2.html |titolo=Rights And Responsibilities Under The Charter |pubblicazione=The Gleaner |data=17 aprile 2011}}</ref>
<!--
==The Charter and national values==
[[Image:March of Hearts crowd on Parliament Hill 2004.jpg|250px|right|thumb|The "March of Hearts" rally for [[Same-sex marriage in Canada|same-sex marriage]] equality under the Charter in 2004.]]
The Charter was intended to be a source for [[Canadian values]] and national unity. As Professor [[Alan Cairns]] noted, "The initial federal government premise was on developing a pan-Canadian identity."<ref name="saunders"/> Trudeau himself later wrote in his ''Memoirs'' that "Canada itself" could now be defined as a "society where all people are equal and where they share some fundamental values based upon freedom", and that all Canadians could identify with the values of liberty and equality.<ref>Trudeau, Pierre Elliott. ''Memoirs'', Toronto: McClelland & Stewart, 1993, pages 322–323.</ref>
 
The Charter's unifying purpose was particularly important to the mobility and language rights. According to author [[Rand Dyck]], some scholars believe section 23, with its minority language education rights, "was the only part of the Charter with which Pierre Trudeau was truly concerned".<ref>Dyck, Rand. ''Canadian Politics: Critical Approaches.'' Third ed. Scarborough, Ontario: Nelson Thomson Learning, 2000, page 442.</ref> Through the mobility and language rights, [[French Canadian]]s, who have been at the centre of unity debates, are able to travel throughout all Canada and receive government and educational services in their own language. Hence, they are not confined to Quebec (the only province where they form the majority and where most of their population is based), which would polarize the country along regional lines. The Charter was also supposed to standardize previously diverse laws throughout the country and gear them towards a single principle of liberty.<ref name="hogg704">Hogg, ''Constitutional Law of Canada''. 2003 Student Ed., pages 704–705.</ref>
 
Former [[premier of Ontario]] [[Bob Rae]] has stated that the Charter "functions as a symbol for all Canadians" in practice because it represents the core value of freedom.<ref name="saunders"/> Academic [[Peter H. Russell|Peter Russell]] has been more skeptical of the Charter's value in this field. Cairns, who feels the Charter is the most important constitutional document to many Canadians, and that the Charter was meant to shape the Canadian identity, has also expressed concern that groups within society see certain provisions as belonging to them alone rather than to all Canadians.<ref name="saunders"/> It has also been noted that issues like [[abortion]] and [[pornography]], raised by the Charter, tend to be controversial.<ref name="hogg704"/> Still, [[opinion polls]] in 2002 showed Canadians felt the Charter significantly represented Canada, although many were unaware of the document's actual contents.<ref>Byfield, Joanne. "The right to be ignorant." ''Report/Newsmagazine'' (National Edition); December 16, 2002, Vol. 29, Issue 24, page 56.</ref>
 
The only values mentioned by the [[Preamble to the Canadian Charter of Rights and Freedoms|Charter's preamble]] are recognition for the supremacy of [[Constitutional references to God|God]] and the [[rule of law]], but these have been controversial and of minor legal consequence. In 1999, MP [[Svend Robinson]] brought forward a failed proposal before the [[Canadian House of Commons]] that would have amended the Charter by removing the mention of God, as he felt it did not reflect Canada's diversity.
 
Section 27 also recognizes a value of multiculturalism. In 2002, polls found 86% of Canadians approved of this section.<ref>Tracey Tyler, "Support for Charter runs strong: Survey; Approval highest in Quebec on 20-year-old rights law", ''Toronto Star'', Apr 12, 2002, p. A07.</ref>
 
==Criticism==
While the Charter has enjoyed a great deal of popularity, with 82% of Canadians describing it as a good thing in opinion polls in 1987 and 1999,<ref name="saunders"/> the document has also been subject to published criticisms from both sides of the political spectrum. One left-wing critic is Professor [[Michael Mandel (law professor)|Michael Mandel]], who wrote that in comparison to politicians, judges do not have to be as sensitive to the will of the electorate, nor do they have to make sure their decisions are easily understandable to the average Canadian citizen. This, in Mandel's view, limits democracy.<ref name="Dyck446">Dyck, page 446, summarizing Mandel, Michael, ''The Charter of Rights and the Legalization of Politics in Canada'' (Toronto: Wall and Thompson, 1989; revised edition, 1994)</ref> Mandel has also asserted that the Charter makes Canada more like the United States, especially by serving corporate rights and [[individual rights]] rather than group rights and social rights.<ref name="Dyck446"/> He has argued that there are several things that should be included in the Charter, such as a right to health care and a basic right to free education. Hence, the perceived [[Americanization]] of Canadian politics is seen as coming at the expense of values more important for Canadians.<ref name="Dyck446"/> The union movement has been disappointed in the reluctance of the courts to use the Charter to support various forms of union activity, such as the "right to strike".
 
Right-wing critics Morton and Knopff have raised several concerns about the Charter, notably by alleging that the federal government has used it to limit provincial powers by allying with various rights claimants and interest groups. In their book ''The Charter Revolution & the Court Party'', Morton and Knopff express their suspicions of this alliance in detail, accusing the Trudeau and Chrétien governments of funding litigious groups. For example, these governments used the [[Court Challenges Program of Canada|Court Challenges Program]] to support minority language educational rights claims. Morton and Knopff also assert that [[crown attorney|crown counsel]] has intentionally lost cases in which the government was taken to court for allegedly violating rights, particularly [[gay rights]] and [[women's rights]].<ref>Morton and Knopff, 95. They complain about crown counsels on page 117.</ref>
 
Political scientist Rand Dyck, in observing these criticisms, notes that while judges have had their scope of review widened, they have still upheld most laws challenged on Charter grounds. With regard to litigious interest groups, Dyck points out that "the record is not as clear as Morton and Knopff imply. All such groups have experienced wins and losses."<ref>Dyck, page 448.</ref>
 
The political philosopher [[Charles Blattberg]] has criticized the Charter for contributing to the fragmentation of the country, at both the individual and group levels. In encouraging discourse based upon rights, the Charter is said to inject an adversarial spirit into Canadian politics, making it difficult to realize the common good. Blattberg also claims that the Charter undercuts the Canadian political community since it is ultimately a cosmopolitan document. Finally, he argues that people would be more motivated to uphold individual liberties if they were expressed with terms that are much "thicker" (less abstract) than rights.<ref>Blattberg, Charles. ''Shall We Dance? A Patriotic Politics for Canada''. Montreal and Kingston: McGill-Queen's University Press, 2003, especially pages 83–94</ref>
-->
 
==Note==
<references/>
{{Note strette}}
 
==Bibliografia==
{{Div col}}
* {{cita libro |autore1=G.-A. Beaudoin |autore2=E. Ratushny |titolo=The Canadian Charter of Rights and Freedoms |ed=2 |editore=Carswell |città=Toronto |anno=1989}}
* {{cita libro |autore=P.W. Hogg |titolo=Constitutional law of Canada, with Supplement to Constitutional Law of Canada |ed=4 |editore=Carswell |città=Scarborough |anno=2002-}}
* {{cita libro |autore=J.P. Humphrey |titolo=Human Rights and the United Nations: A Great Adventure |città=New York |editore=Transnational Publishers |anno=1984}}
* {{cita libro |autore=J.E. Magnet |titolo=Constitutional Law |ed=8 |anno=2001}}
{{Div col end}}
 
===Ulteriori letture===
* {{cita libro |autore=Jonathan L. Black-Branch |url=https://books.google.com/books?id=b287tH3UbkAC&lpg=PP1&dq=Canadian%20Charter%20of%20Rights%20and%20Freedoms&pg=PP1#v=onepage&q&f=true |titolo=Making sense of the Canadian Charter of Rights and Freedoms |editore=Canadian Education Association |anno=1995 |isbn=0-920315-78-X}}
* {{cita libro |autore=Cindy Silver |titolo=Family Autonomy and the Charter of Rights: Protecting Parental Liberty in a Child-Centred Legal System |serie=Discussion Paper [of] the Centre for Renewal in Public Policy |città=3. Gloucester, Ont. |editore=Centre for Renewal in Public Policy |anno=1995?}}
 
==Voci correlateAltri progetti ==
{{interprogetto}}
*[[Corte suprema del Canada]]
*[[Costituzione del Canada]]
*[[Storia del Canada]]
 
== Collegamenti esterni ==
==Altri progetti==
* {{Collegamenti esterni}}
{{interprogetto|wikisource=Canadian Charter of Rights and Freedoms}}
 
{{Comuni del distretto di Benešov}}
==Collegamenti esterni==
*[http://laws-lois.justice.gc.ca/eng/Const/ Canadian Charter of Rights and Freedoms] - Canadian Department of Justice website
*[http://www.justice.gc.ca/eng/csj-sjc/charter-charte/check/index.html Charterpedia] - Department of Justice online encyclopedia about the Charter
*[https://web.archive.org/web/20070504011812/http://www.collectionscanada.ca/rights-and-freedoms/ Building a Just Society: A Retrospective of Canadian Rights and Freedoms] at Library and Archives Canada
* [https://web.archive.org/web/20110906065034/http://canlii.org/en/ca/charter_digest/index.html Charter of Rights Decisions Digest] by the [[Canadian Legal Information Institute]]
*[http://www.constitutional-law.net/general.html Constitutional Law of Canada] by Professor Joseph E. Magnet, University of Ottawa
*[http://www.charterofrights.ca/language.php Fundamental Freedoms: The Charter of Rights and Freedoms] - Charter of Rights and Freedoms website with video, audio and the Charter in more than 10 languages
 
{{Portale|Repubblica Ceca}}
{{Politica Canada}}
{{Portale|Canada|diritto|politica}}
 
[[Categoria:PoliticaComuni del Canadadistretto di Benešov|Rehenice]]
[[Categoria:Costituzioni per nazione|Canada]]
[[Categoria:Leggi canadesi]]
[[Categoria:Diritti umani]]