Simon Wiesenthal e West Haven (Connecticut): differenze tra le pagine

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{{F|centri abitati del Connecticut|luglio 2017}}
[[File:Simon Wiesenthal.JPG|thumb|200px|Simon Wiesenthal]]
{{Divisione amministrativa
{{Bio
|Nome = SimonWest Haven
|Nome ufficiale =
|Cognome = Wiesenthal
|SessoPanorama = M
|Didascalia =
|LuogoNascita = Bučač
|Bandiera =
|GiornoMeseNascita = 31 dicembre
|AnnoNascitaStemma = 1908
|Stato = USA
|LuogoMorte = Vienna
|Grado amministrativo = 3
|GiornoMeseMorte = 20 settembre
|Tipo = ''[[Comuni degli Stati Uniti d'America|city]]''
|AnnoMorte = 2005
|Divisione amm grado 1 = Connecticut
|Categorie = no
|Divisione amm grado 2 = New Haven
|FineIncipit = è stato un sopravvissuto all'[[Olocausto]] che dedicò il resto della sua vita a raccogliere le informazioni sui criminali [[nazisti]] e a rintracciarli per poterli sottoporre a processo
|Voce divisione amm grado 2 =
|Amministratore locale = John M. Picard
|Partito =
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Superficie = 28.5
|Note superficie =
|Abitanti = 52721
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2006
|Divisioni confinanti =
|Fuso orario = -5
|Targa =
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa = New Haven County Connecticut Incorporated and Unincorporated areas West Haven Highlighted.svg
|Didascalia mappa =
}}
'''West Haven''' è una città di 52.721 abitanti degli [[Stati Uniti d'America]], situata nella [[Contea di New Haven]] nello Stato del [[Connecticut]].
 
==Altri progetti==
== I primi anni e la seconda guerra mondiale ==
{{interprogetto}}
'''Simon Wiesenthal''' era un ingegnere civile. Ricevette la laurea dall'Università Tecnica di [[Praga]] nel [[1932]] dopo esser stato rifiutato dal Politecnico di [[Leopoli]] a causa delle restrizioni razziali imposte agli studenti ebrei. Nel [[1936]] sposò Cyla Mueller. Wiesenthal, quando scoppiò la [[Seconda guerra mondiale]], viveva a [[Leopoli]] in [[Polonia]]. In seguito al [[patto Molotov-Ribbentrop]], [[Leopoli]] fu occupata dall'[[Unione Sovietica]]. Il patrigno ed il fratellastro di Wiesenthal furono uccisi da membri del [[NKVD]], la polizia segreta sovietica. Wiesenthal stesso fu costretto a chiudere la sua ditta e lavorare in una fabbrica. Quando la Germania [[Operazione Barbarossa|invase l'Unione Sovietica]] nel [[1941]] Wiesenthal e la sua famiglia furono catturati dai nazisti ed avviati verso i campi di concentramento.
 
La moglie di Wiesenthal riuscì a nascondere la sua identità ebraica grazie a documenti falsi fornitile dalla [[resistenza polacca]] in cambio degli schemi degli scambi ferroviari disegnati da Wiesenthal. Simon non fu così fortunato, e fu internato in vari [[campo di concentramento|campi di concentramento]], dove sfuggì all'esecuzione in varie occasioni.
 
== L'inizio della caccia ai criminali nazisti ==
Wiesenthal fu liberato dalle forze [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] il [[5 maggio]] [[1945]] dal [[Campo di concentramento di Mauthausen-Gusen|campo di concentramento di Mauthausen]]. Quando i soldati lo trovarono, pesava meno di 45 chilogrammi ed era senza forze. Appena si rimise iniziò a lavorare per conto dell'esercito statunitense, raccogliendo informazioni per i processi contro i crimini di guerra nazisti. Nel [[1947]] lui ed altri trenta volontari fondarono il "Centro di documentazione ebraica" a [[Linz]], in [[Austria]], per raccogliere informazioni per futuri processi. Quando Stati Uniti ed Unione Sovietica persero interesse nel perseguire ulteriori crimini di guerra, il gruppo fu messo da parte. Ciò nonostante Wiesenthal continuò con la raccolta di informazioni nel suo tempo libero, mentre lavorava a tempo pieno per aiutare le vittime della Seconda guerra mondiale. Durante questo periodo Wiesenthal fu essenziale per la cattura di uno degli ideatori dell'''[[Endlösung]]'' (Soluzione finale): [[Adolf Eichmann]] (il quale divenne l'organizzatore logistico dell' ''[[Endlösung]]'' dopo aver partecipato alla [[Conferenza di Wannsee]] in cui prese corpo tale progetto). Dopo l'esecuzione di Eichmann in [[Israele]] nel [[1962]], Wiesenthal riaprì il "Centro per la documentazione ebraica", che cominciò a lavorare su nuovi casi. Tra i suoi successi più clamorosi vi fu la cattura di [[Karl Silberbauer]], l'ufficiale della [[Gestapo]] responsabile dell'arresto di [[Anna Frank]]. La confessione di Silberbauer aiutò a discreditare la voce che ''Il diario di Anna Frank'' fosse un falso. In questo periodo Wiesenthal localizzò nove dei sedici nazisti messi sotto processo nella [[Germania Ovest]] per l'uccisione degli [[ebrei]] di [[Leopoli]], città dove visse egli stesso. Tra gli altri criminali catturati, vi furono [[Franz Stangl]], il comandante dei campi di concentramento di [[Treblinka]] e [[Sobibor]], ed [[Hermine Braunsteiner-Ryan]], una casalinga che viveva a [[Long Island (USA)|Long Island]], [[New York]], che durante la guerra aveva supervisionato l'uccisione di centinaia di donne e bambini.
 
== Il Centro Wiesenthal ==
Nel [[1977]] gli fu dedicata l'agenzia per la memoria sulla Shoah, il [[Centro Simon Wiesenthal]] (''Simon Wiesenthal Center''). Il Centro Simon Wiesenthal promuove la consapevolezza dell'[[antisemitismo]], controlla i gruppi [[neonazismo|neonazisti]], gestisce i [[Museo della Tolleranza|Musei della Tolleranza]] a [[Los Angeles]] e [[Gerusalemme]], e collabora ad assicurare alla giustizia i criminali nazisti di guerra sopravvissuti.
 
== Coinvolgimento dei politici in Austria e gli ultimi anni ==
Negli anni settanta, fu criticato e ostacolato da politici austriaci quando affermò che molti ministri del governo [[SPÖ|socialista]] formato da [[Bruno Kreisky]] erano stati membri del [[Partito nazista]] quando l'Austria era parte del [[Terzo Reich]]. Lo stesso Kreisky, di origine ebraica, apostrofò Wiesenthal come ''Nestbeschmutzer'' (letteralmente "uno che sporca il proprio nido", cioè uno che parla male del sistema sociale e politico in cui vive o del proprio paese).
 
Durante gli anni Wiesenthal ricevette molte minacce di morte, e nel [[1982]] fu fatta esplodere una bomba all'esterno della sua abitazione di Vienna da neonazisti tedeschi ed austriaci.
 
Nell'[[aprile]] [[2003]] Wiesenthal annunciò il suo ritiro, affermando di aver trovato gli sterminatori che stava cercando: "''Sono sopravvissuto a tutti loro. Se ne è rimasto qualcuno, sarebbe troppo anziano e debole per sostenere un processo oggi. Il mio lavoro è finito''". Secondo Wiesenthal, l'ultimo grande criminale austriaco in vita è [[Alois Brunner]], il braccio destro di Eichmann, che si crede si nasconda in [[Siria]] sotto la protezione del regime di [[Bashar al-Asad|Assad]].
 
Wiesenthal passò gli ultimi suoi anni di vita a Vienna, dove sua moglie Cyla morì il [[10 novembre]] [[2003]] all'età di 95 anni, per cause naturali. Wiesenthal stesso morì nel sonno a Vienna il [[20 settembre]] [[2005]], e venne sepolto nel cimitero di [[Herzliya]] in Israele.
 
== Miscellanea ==
{{Curiosità}}
* Il [[19 febbraio]] [[2004]] la [[Gran Bretagna]] decise di premiare con la carica onoraria di [[Cavaliere (onorificenza)|cavaliere]] Wiesenthal in riconoscimento ad una "vita al servizio dell'umanità". La carica di cavaliere riconobbe anche il lavoro del ''Simon Wiesenthal Center''. A Wiesenthal vennero attribuite inoltre la [[medaglia del Congresso]] statunitense, la [[Medaglia Otto Hahn per la Pace]] tedesca, la medaglia Luxemburg della libertà, la [[Legione d'onore]] francese, la croce d'onore austriaca per le arti e le scienze, e le decorazioni dei gruppi della resistenza francesi ed austriaci.
* Il personaggio di Ezra Lieberman del romanzo di Ira Levin ''[[I ragazzi venuti dal Brasile (romanzo)|I ragazzi venuti dal Brasile]]'' è stato modellato su Wiesenthal. Ebbe anche modo di partecipare in un cameo nel film ''[[Dossier Odessa]]'' di [[Frederick Forsyth]], dove interpretava appunto se stesso nel ruolo di informatore di Peter Miller, il quale, nel film, era sulle tracce di un criminale nazista, Eduard Roschmann. In realtà il ruolo fu offerto a Wiesenthal che però giudicò eccessivo il coinvolgimento. La parte fu quindi assegnata all'attore israeliano Shmuel Rodensky, come lo stesso Wiesenthal ci dice nel libro "Giustizia, non vendetta".
 
== Critiche ==
Secondo Peter Novick e [[Yehuda Bauer]], Wiesenthal inventò il numero di "vittime non ebree dell'Olocausto", cinque milioni.<ref>{{en}} {{cita web
|autore= Peter Novick
|url=http://h-net.msu.edu/cgi-bin/logbrowse.pl?trx=vx&list=h-holocaust&month=0005&week=c&msg=%2b6jdxOXCMf4wOdVQyiqttA&user=&pw= |titolo= Response to Lindemann on polls concerning knowledge of Holocaust
|accesso= 13-12-2007
|editore= H-Net Discussion Networks
|data= [[20 maggio]] [[2000]]}}</ref><ref>{{en}} {{cita web
|autore= Deborah Lipstadt
|url=http://lipstadt.blogspot.com/2005/02/transcript-of-wash-post-online.html
|titolo= Transcript of Wash. Post Online Discussion
|accesso= 13-12-2007
|editore= Deborah Lipstadt's Blog
|data=[[24 febbraio]] [[2005]] }}</ref><ref>{{en}} {{cita web
|autore= Jon Petrie
|url= http://www.berkeleyinternet.com/holocaust/
|titolo= The Secular Word "HOLOCAUST": Scholarly Sacralization, Twentieth Century Meanings
|accesso= 13-12-2007
|editore= Berkeley Internet Systems
|data= }}</ref>.
 
Un articolo del [[7 maggio]] [[1991]] pubblicato sul ''[[Jerusalem Post]]'' sosteneva che il precedente capo del [[Mossad]] [[Isser Harel]] avesse scritto un testo mai pubblicato nel quale si sosteneva che Wiesenthal "non solo non ebbe alcun ruolo nel perseguire Eichmann ma mise in pericolo l'intera operazione Eichmann e fece fallire la cattura programmata del medico di Auschwitz [[Josef Mengele]]"<ref>{{en}} Schachter, Jonathan "Isser Harel Takes On Nazi-Hunter. Wiesenthal 'Had No Role' In Eichmann Kidnapping." ''The Jerusalem Post'' 7 maggio 1991</ref>. Il manoscritto di Harel nacque, secondo l'autore stesso, dalla frustrazione per il credito guadagnato da Wiesenthal in occasione della cattura di Eichmann. Harel rifiutò di pubblicare il manoscritto, dicendo che "I Nazisti e gli antisemiti sarebbero gli unici contenti di leggere del cacciatore di Nazisti Wiesenthal".
 
In un articolo successivo, Haim Mass argomentò che le specifiche accuse di Harel contro Wiesenthal potevano essere confutate, e che Wiesenthal iniziò la caccia ad Eichmann fornendo la prima fotografia del colonnello delle SS. Lo stesso Wiesenthal criticò la motivazione addotta da Harel per non aver pubblicato il suo manoscritto, chiedendo: "se è preoccupato che 'i Nazisti e gli antisemiti sarebbero gli unici a essere felici di leggere del cacciatore di Nazisti Wiesenthal', perché egli non esitò a continuare a screditarmi senza riserve sui media? Egli pensa che Nazisti e antisemiti leggano solo libri e non i giornali?"<ref>{{en}} Mass, Haim, "Wiesenthal: Redressing the Balance" ''The Jerusalem Post'' 10 maggio 1991</ref>.
 
Il collega nella caccia ai Nazisti Tuviah Friedman accusò Wiesenthal di aver raccontato cose non vere per aumentare il suo credito con il caso Eichmann.<ref>{{en}} {{cita web
|autore=
|url=http://motlc.specialcol.wiesenthal.com/instdoc/d09c07/index.html
|titolo= Isser Harel attacks Simon Wiesenthal
|accesso= 17-12-2007
|editore= Simon Wiesenthal Center
|data= }}</ref>
 
Il capo dell'ufficio investigazioni speciali (OSI) degli Stati Uniti Eli Rosenbaum scrisse nel suo studio sul caso [[Kurt Waldheim|Waldheim]] ''Betrayal: The Untold Story of the Kurt Waldheim Investigation and Coverup'':
 
"In conclusione, il ruolo di Wiesenthal nei casi più grossi sui Nazisti - Mengele, Bormann e naturalmente Eichmann - furono esempi di inettitudine, esagerazione ed autoglorificazione".
 
Rosenbaum descrisse Wiesenthal come "bugiardo congenito" alla biografa di Wiesenthal, Hella Pick.<ref name=Fischel>{{en}} {{cita web
|autore=
|url= http://hgs.oxfordjournals.org/cgi/reprint/11/2/256?maxtoshow=&HITS=10&hits=10&RESULTFORMAT=&fulltext=wiesenthal&andorexactfulltext=and&searchid=1120901548741_96&stored_search=&FIRSTINDEX=0&sortspec=relevance&resourcetype=1&journalcode=holgen
|titolo= Book Reviews - Fischel ''Holocaust Genocide Studies''
|accesso= 17-12-2007
|editore= Holocaust and Genocide Studies
|data= 1997
}}</ref>
 
Il predecessore di Rosenbaum alle investigazioni speciali, Neal Sher, rispondendo alla richiesta di Wiesenthal all'OSI di investigare sui criminali di guerra che vivevano negli Stati Uniti, scrisse: "poche delle vostre richieste si sono concluse con un'investigazione[;] la conclusione è... nessuna richiesta giunta dal vostro ufficio ha prodotto l'apertura di un caso da parte dell'OSI".<ref name= Fischel />
 
Il controverso<ref>{{en}} {{cita web
|autore= Chris Rickert
|url= http://www.daily-chronicle.com/articles/2005/02/03/news/news01.txt
|titolo= Kuropas maintains he is not an anti-Semite
|accesso= 17-12-2007
|editore= Daily Chronicle
|data= [[3 febbraio]] [[2005]]
}}</ref> autore ucraino-statunitense Myron B. Kuropas denigrò le affermazioni di Wiesenthal sugli Ucraini: "Le truppe bolsceviche non erano capaci ma la cavalleria ucraina era peggio", e: "La popolazione nativa dell'Ucraina cooperò attivamente con la Gestapo e le SS", poiché offrì poche prove di questo.<ref>{{en}} {{cita web
|autore= Myron B. Kuropas
|url= http://www.ukrweekly.com/Archive/1986/188613.shtml
|titolo= Faces and Places: The Wiesenthal shotgun
|accesso= 17-12-2007
|editore= The Ukrainian Weekly
|data= [[4 maggio]] [[1986]]
}}</ref>
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=GER_Bundesverdienstkreuz_2_BVK.svg
|nome_onorificenza=Croce al Merito al nastro dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca (Repubblica Federale Tedesca)
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito di Germania
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Commendatore OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=Di iniziativa del Presidente della Repubblica
|luogo=[[20 luglio]] [[1979]].<ref>{{cita web|url= http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=289783}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 7 Grosskreuz.svg
|nome_onorificenza=Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca (Repubblica Federale Tedesca)
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito di Germania
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|luogo=[[1985]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Legion Honneur Chevalier ribbon.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia)
|collegamento_onorificenza=Legion d'Onore
|motivazione=
|luogo=[[1986]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order BritEmp (civil) rib.PNG
|nome_onorificenza=Cavaliere Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico (Regno Unito)
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Impero Britannico
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|luogo=[[19 febbraio]] [[2004]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=AUT Honour for Services to the Republic of Austria - 6th Class BAR.png
|nome_onorificenza=Gran Decorazione d'Onore in Oro dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca (Austria)
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica Austriaca
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{{Onorificenze
|immagine=Cross of Honour for Science and Art Rib.png
|nome_onorificenza=Croce d'Onore per le scienze e per le arti (Austria)
|collegamento_onorificenza=Medaglia per le scienze e per le arti (Austria)
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{{Onorificenze
|immagine=LUX Order of Merit of the Grand Duchy of Luxembourg - Commander BAR.png
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|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito del Granducato di Lussemburgo
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{{Onorificenze
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{{Onorificenze
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{{Onorificenze
|immagine=Presidential Medal of Freedom (ribbon).png
|nome_onorificenza=Presidential Medal of Freedom (Stati Uniti)
|collegamento_onorificenza=Presidential Medal of Freedom
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}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* ''Simon Wiesenthal Korrespondenz'' by Tuviah Friedman (Document-Book), Germany National Bibliothek 2005 H.S.
* Alan Levy, ''Il cacciatore di nazisti. Vita di Simon Wiesenthal'', Oscar Mondadori, 2007 (titolo originale dell'opera: ''Nazi Hunter'', 1993)
* [[Tom Segev]], ''Simon Wiesenthal - Die Biographie''. Berlino, Siedler, 2010. ISBN 978-3-88680-858-8
* Simon Wiesenthal, ''Operazione nuovo mondo'', 1973
* Simon Wiesenthal, ''Giustizia, non vendetta''. Mondadori, Milano, 1999
* Simon Wiesenthal, ''Il girasiole. I limiti del perdono''. Garzanti Libri,1970
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [http://www.wiesenthal.com/about/wiesenthal_bio.cfm Una biografia dal Wiesenthal Center]
* {{en}} [http://riverlightspictures.com/taor/welcome.html L'arte del ricordo: Simon Wiesenthal; un documentario di Hannah Heer & Werner Schmiedel]
* {{en}} [http://www.wiesenthal.com/site/apps/nl/content2.asp?c=fwLYKnN8LzH&b=245494&ct=1436285 Annuncio della morte da parte del Simon Wiesenthal Center]
 
{{Erasmus PrizeConnecticut}}
{{portale|Biografie|Nazismo|storia}}
 
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[[nn:Simon Wiesenthal]]
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[[sk:Simon Wiesenthal]]
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[[sr:Симон Визентал]]
[[sv:Simon Wiesenthal]]
[[tr:Simon Wiesenthal]]
[[uk:Симон Візенталь]]
[[yi:שמעון וויזנטאל]]
[[zh:西蒙·维森塔尔]]