Giambattista Bazzoni e West Haven (Connecticut): differenze tra le pagine

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{{F|scrittoricentri italianiabitati del Connecticut|luglio 20132017}}
{{Divisione amministrativa
{{Bio
|Nome = GiambattistaWest Haven
|Nome ufficiale =
|Cognome = Bazzoni
|SessoPanorama = M
|Didascalia =
|LuogoNascita = Novara
|Bandiera =
|GiornoMeseNascita = 12 febbraio
|AnnoNascitaStemma = 1803
|Stato = USA
|LuogoMorte = Milano
|Grado amministrativo = 3
|GiornoMeseMorte = 9 ottobre
|Tipo = ''[[Comuni degli Stati Uniti d'America|city]]''
|AnnoMorte = 1850
|Divisione amm grado 1 = Connecticut
|Epoca = 1800
|Divisione amm grado 2 = New Haven
|Attività = scrittore
|Voce divisione amm grado 2 =
|Attività2 = patriota
|Amministratore locale = John M. Picard
|Nazionalità = italiano
|ImmaginePartito =
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Superficie = 28.5
|Note superficie =
|Abitanti = 52721
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2006
|Divisioni confinanti =
|Fuso orario = -5
|Targa =
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa = New Haven County Connecticut Incorporated and Unincorporated areas West Haven Highlighted.svg
|Didascalia mappa =
}}
'''West Haven''' è una città di 52.721 abitanti degli [[Stati Uniti d'America]], situata nella [[Contea di New Haven]] nello Stato del [[Connecticut]].
 
==Altri Biografia progetti==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
Nato da una famiglia di notabili originari di Milano, frequentò il liceo scientifico ''S.Alessandro'' di Milano, dove insegnavano importanti intellettuali milanesi dell'epoca, come [[Giovanni Battista De Cristoforis]], noto studioso di storia per il quale nutrirà una profonda ammirazione. Ancora tredicenne si diede alla lettura di numerosi classici della letteratura italiana, manifestando una certa affinità con il [[Torquato Tasso|Tasso]] e l'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]].
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Connecticut}}
A partire dal [[1821]], dietro insistenze del padre notaio a seguire la tradizione di famiglia, iniziò gli studi legali all'[[Università di Pavia]], dove si laureò in Legge il 12 settembre [[1825]]. Il suo praticantato presso lo studio notarile dell'avvocato Dell'Acqua fu importante non tanto per la sua nuova attività professionale ma piuttosto per la sua formazione intellettuale, visto che, non solo lo studio era frequentato da numerosi importanti letterati dell'epoca, ma anche perché al giovane Bazzoni fu possibile consultare la numerosa e fornitissima biblioteca del suo datore di lavoro.
 
{{Controllo di autorità}}
Nel [[1826]] Bazzoni scrisse il suo primo [[romanzo storico]] ''[[Il castello di Trezzo]]'', sulle orme dello stile di [[Walter Scott]], e nello stesso anno ottenne l'abilitazione per l'insegnamento. Nel [[1827]] venne nominato ascoltante per il Tribunale mercantile e di cambio e vide la pubblicazione del suo romanzo da parte dell'[[Antonio Fortunato Stella|Editore Stella]], dopo che lo stesso romanzo era apparso a puntate nella rivista ''Nuovo Ricoglitore''.
{{Portale|Stati Uniti d'America}}
 
Nel [[1829]] Bazzoni pubblicò il suo nuovo romanzo ''[[Falco della Rupe o la Guerra di Musso]]'' che riscosse un notevole successo. Nel [[1830]] venne assegnato al ''Tribunale Criminale'' presieduto da Paride Zajotti, magistrato inflessibile nonché letterato, acerrimo nemico delle istanze risorgimentali in politica e delle novità stilistiche e concettuali introdotte dal romanzo storico.
 
Nel frattempo anche il suo primo romanzo, ''Il castello di Trezzo'' inizia a riscuotere un notevole successo di pubblico e di critica, facendo guadagnare al Bazzoni l'ingresso ai più importanti salotti culturali milanesi, primo fra tutti quello del suo caro amico e poeta [[Andrea Maffei (poeta)|Andrea Maffei]] e di sua moglie [[Clara Carrara Spinelli]]. Il ''Salotto Maffei'' è uno dei più importanti centri culturali e artistici di Milano, e grazie alla sua ospitalità Bazzoni potrà fare la conoscenza di molti intellettuali ed artisti, come [[Honoré de Balzac]], con il quale mantenne una amicizia epistolare, [[Tommaso Grossi]], [[Massimo d'Azeglio]] e il pittore [[Francesco Hayez]], che curerà alcune stampe per le edizioni dei romanzi dello scrittore.
 
Il 27 dicembre [[1831]] Bazzoni supera brillantemente gli esami per diventare magistrato, e si vedrà costretto ad abbandonare Milano per motivi di servizio, trasferendosi prima a [[Gallarate]] e poi a [[Bergamo]]. È questo suo esilio forzato dalla sua amata Milano a segnare un periodo molto sofferto non solo dal punto di vista personale ma anche artistico; quest'ultima fase discendente si materializza nella stesura del romanzo ''Celeste degli Spadari'', accolto molto freddamente dalla critica. In merito al romanzo, [[Giuseppe Rovani]] così descrive l'opera:
 
{{quote|''Al Falco tenne dietro dopo qualche anno La bella Celeste degli Spadari che è un nonnulla senza un pregio al mondo e tanto indegna del talento di Bazzoni da non parere un'opera sua.}}
:(Giuseppe Rovani, ''Le tre arti'')
 
Tuttavia sia questa opera che la successiva raccolta di ''Racconti storici: Ingelinda o La Suora Benedettina; Il Bravo e la Dama (Scena Storica); Adelberta Boniprandi (Episodio della Storia Novarese); Macaruffo Venturiero o La Corte del Duca Filippo Maria Visconti; Il Bacio Fatale; Le Nozze al Castello (Scene feudali); Il Sotterraneo di Porta Nuova.'' del [[1832]] ebbero un grande successo di pubblico tanto da necessitare, quest'ultima, di una seconda edizione con l'aggiunta di nuove novelle. Durante la sua lontananza da Milano Bazzoni si dedicò alla ricerca storica e all'attività di traduzione.
 
Nel [[1835]] venne richiamato a Milano come attuario per il Tribunale Criminale. Nel [[1839]] dà alla luce la seconda edizione dei ''Racconti storici'', alla fine dello stesso anno viene nominato segretario e protocollista per il Tribunale Commerciale. Nel [[1840]] verrà nominato pretore aggiunto manifestando grandi qualità di mediatore fra le istanze di repressione del governo austriaco e quelle dei patrioti italiani, nella schiera dei quali si trovano molti dei suoi amici.
 
Nel [[1843]] Bazzoni si candidò come Segretario per la ''Regia Accademia delle Belle Arti di Milano''. Sempre nello stesso anno Bazzoni compie un lungo viaggio in [[Austria]].
 
Nel [[1844]] Bazzoni pubblica il saggio ''Da Napoli a Procida'', dove raccoglie le sue memorie di viaggio raccolte durante il suo soggiorno a Napoli compiuto cinque anni prima, e che avrebbero dovuto essere materiale per un'opera successiva dal ''Passeggiate in Italia'', con l'intento da parte dell'autore di svincolarsi dal suo ruolo di romanziere per vestire i panni di saggista.
 
Nel [[1845]] Bazzoni pubblicò l'ultimo suo romanzo dal titolo ''Zaganella o la Pitocca del Cinquecento'' con il quale si confrontò con la sua conoscenza del dialetto fiorentino e dove si manifestano appieno le influenze dei romanzi storico di Hugo.
 
Nel [[1846]] venne nominato protocollista per il Tribunale Civile di Milano e nel maggio del [[1847]] il governo del [[Regno Lombardo-Veneto]] lo nominò giudice sussidiario sempre del Tribunale Civile. Con l'avvento dei moti del [[1848]] Bazzoni subì una profonda crisi di coscienza, se fino ad allora, infatti, si era dimostrato un solerte ufficiale leale al governo austriaco, da questo momento lo scrittore decise di aderire ai moti indipendentisti. Dopo l'avvento delle [[Cinque giornate di Milano]], il [[Governo provvisorio di Milano|Governo provvisorio]] guidato dal conte [[Gabrio Casati]] lo nomina Presidente della Commissione provvisoria penale. Tuttavia Bazzoni rifiuta l'incarico, ma accetta di collaborare con il governo provvisorio assumendo la carica di Consigliere del Tribunale Criminale.
 
Il 15 aprile [[1848]] Bazzoni viene incaricato di far parte della commissione appositamente creata per decidere sulla sorte degli ufficiali della polizia al servizio del governo austriaco che erano stati arrestati durante i moti insurrezionali. Bazzoni guadagnò a tal punto autorità nella questione che ebbe in seguito anche l'incarico di presiedere ai processi contro i tumulti scoppiati il 29 maggio [[1848]] all'indomani del plebiscito per l'annessione del Lombardo-Veneto al regno Sabaudo. Anche in questo frangente, grazie alla grande capacità di mediazione del Bazzoni e alla sua moderazione, tutti i processati vennero prosciolti, guadagnandosi così il plauso e la pubblica ammirazione di [[Carlo Cattaneo (patriota)|Carlo Cattaneo]].
 
Dopo il rientro degli austriaci a Milano Bazzoni si recò a [[Genova]], e in seguito in [[Francia]] per incontrare a [[Marsiglia]] e [[Parigi]] alcuni esuli italiani. Di ritorno a Milano non partecipa alla seconda fase della [[Prima guerra di indipendenza italiana|prima guerra di indipendenza]] e si rifiuta tuttavia di fuggire esule nel Regno di Savoia. Rimasto nella sua Milano ancora una volta in mano agli Austriaci, Bazzoni, viene reintegrato nelle sue mansioni nonostante la sua partecipazione ai moti del 1848. In questo stesso periodo stringe amicizia con [[Carlo Tenca]].
 
Bazzoni muore a Milano per una polmonite fulminante il 9 ottobre 1850 lasciando incompiuti numerosi scritti, parte dei quali vengono pubblicati postumi nel [[1906]].
Nel 2009 per le Edizioni dell'Orso di Alessandria, esce a cura di Gabriele Federici, il diario di viaggio inedito ''Da Milano a Napoli'', interessante testo steso dallo scrittore nel 1839.
 
==Opere==
*''Il castello di Trezzo'' (Milano, Stella, 1827)
*''Falco della Rupe o la Guerra di Musso'' (Milano, Stella, 1829)
*''La bella Celeste degli Spadari'' (Milano, 1832)
*''Racconti storici'' (Milano, Omobono Manini, 1832)
*''Zagranella o una pitocca del Cinquecento'' (Milano, Pirotta, 1845)
 
== Voci correlate ==
*[[Romanzo storico]]
*[[Walter Scott]]
 
== Bibliografia ==
*Claudio Costa, ''Bazzoni, Giovanni Battista'', in ''Letteratura Italiana'', volume 18, ''Dizionario degli autori A-C'', Einaudi/Gruppo Editoriale L'Espresso, 2007
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* Mario Quatrucci, [http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-battista-bazzoni_(Dizionario-Biografico)/ Giovanni Battista Bazzoni], in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume 7 (1970), Istituto dell'Enciclopedia Italiana (URL consultato il 15 settembre 2013)
 
[[Categoria:Comuni del Connecticut]]
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