Alì (Italia) e Mazerolles (Vienne): differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
|Nome =Alì Mazerolles
|Nome ufficiale =
|Panorama=
|Panorama =
|Didascalia=
|Didascalia =
|Bandiera=
|Bandiera =
|Voce bandiera=
|Stemma =Alì-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato =ITA FRA
|Grado amministrativo =3 5
|Divisione amm grado 1 =Sicilia Nuova Aquitania
|Divisione amm grado 2 =Messina Vienne
|Divisione amm grado 3 = Montmorillon
|Amministratore locale=Carmelo Satta <!--scrivere qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
|Divisione amm grado 4 = Lussac-les-Châteaux
|Partito=[[lista civica]] ''Insieme per Cambiare Alì''
|Amministratore locale =
|Data elezione=17/06/2008 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|Partito =
|Data istituzione=
|Data elezione =
|Latitudine gradi=38
|Data istituzione =
|Latitudine minuti=01
|Latitudine secondidecimale =37 46.4
|Longitudine decimale = 0.683333
|Latitudine NS=N
|Altitudine =
|Longitudine gradi=15
|Superficie = 21.12
|Longitudine minuti=25
|Abitanti = 820
|Longitudine secondi=01
|Note abitanti = [http://www.insee.fr/fr/ppp/bases-de-donnees/recensement/populations-legales/commune.asp?annee=2009&depcom=86153 INSEE popolazione legale totale 2009]
|Longitudine EW=E
|Aggiornamento abitanti = 2009
|Altitudine=450
|Divisioni confinanti =
|Superficie=16
|Prefisso =
|Note superficie=
|Codice catastale =
|Abitanti=838
|Targa =
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2011.
|AggiornamentoNome abitanti =30-11-2011
|Patrono =
|Sottodivisioni=
|Festivo =
|Divisioni confinanti=[[Alì Terme]], [[Fiumedinisi]], [[Itala (Italia)|Itala]]
|Mappa =
|Codice postale=98020
|Didascalia mappa =
|Prefisso=[[0942]]
|Sito =
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=083002
|Codice catastale=A194
|Targa=ME
|Zona sismica=1
|Gradi giorno=1396
|Diffusività=
|Nome abitanti=alioti
|Patrono=[[sant'Agata]]
|Festivo=[[5 febbraio]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Alì (province of Messina, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Alì all'interno della provincia di Messina
|Sito=http://www.comunediali.it/
}}
 
'''AlìMazerolles''' è un [[comuni della Francia|comune italianofrancese]] di 838820 abitanti situato nel dipartimento della [[provinciaVienne di Messina(dipartimento)|Vienne]] innella regione della [[SiciliaNuova Aquitania]].
 
== Geografia ==
Sorge in collina e dista circa 30&nbsp;km dal capoluogo. Sorge alle pendici del colle Sant&nbsp;Elena tra i [[monti Peloritani]] a 450 metri s.l.m.
 
Per la sua posizione è stato definito "una veranda pensile sullo [[mar Jonio|Jonio]]".<ref>[http://www.comunediali.it Comune di Alì<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Storia ==
Le uniche notizie sulla storia antica e medioevale di Alì ci sono riferite dal frate Cappuccino aliese ''fra' Serafino d'Alì'' ([[1701]]-[[1768]]), il quale nel [[1754]] stilò un prezioso manoscritto intitolato ''Della Storia di Alì e suo territorio, ovvero sua fondazione ed origini e quanto in essa si racchiude e si contiene'' recante interessanti notizie sulle origini di questo paese.
 
Secondo questo antico manoscritto, Alì sarebbe stata fondata, nel [[638 a.C.]], da colonizzatori greci provenienti dall'[[Elide]], regione della [[Grecia]] situata nella parte occidentale del [[Peloponneso]]. L'originario abitato era situato sull'attuale Piano Mollerino, molto vicino al Promontorio d'Alì ed a breve distanza dal mare.
Successivamente, forse a causa di scorrerie piratesche, l'abitato di Piano Mollerino venne abbandonato, si optò per un sito senza dubbio più sicuro: l'altipiano in cima al [[Monte Scuderi]]. Purtroppo anche tale collocazione non si rivelò tra le migliori, essendo estremamente esposta ai venti ed alle intemperie, soprattutto nei freddi mesi invernali. Si decise di spostare l'abitato in un terzo sito, alle pendici del Monte Sant'Elena, quello attuale, ove la cittadina crebbe e prosperò.
 
La cittadina di ''Elis'', così chiamata dai suoi abitanti in ricordo della Madrepatria, era posta sotto la giurisdizione della [[polis]] greca di [[Zancle]]. Con molta probabilità, gli abitanti dell'antica ''Elis'' erano dediti all'agricoltura e specializzati nello sfruttamento delle ricche risorse minerarie del territorio circostante.
 
Nel [[250 a.C.]], in occasione della [[Prima Guerra Punica]], che vide contrapposti i [[Romani]], alleati dei [[Mamertini]] padroni di [[Messina]], contro i [[Cartagine]]si alleati di [[Siracusa]]; Elis subì la distruzione da parte dei siracusani guidati dal [[Tiranno]] [[Gerone II]]. Dopo questo drammatico evento non abbiamo più notizie storiche sull'antica Elis, non sussistendo informazioni riguardanti l'[[Impero Romano|età Romana]], [[Impero Bizantino|Bizantina]] e [[Araba]].
 
Nel [[1093]], il re [[Ruggero I di Sicilia]], concesse i villaggi di Alì ed [[Itala (Italia)|Itala]] ai [[monaci basiliani]] del monastero dei Santi Pietro e Paolo di Itala, l'[[Abate]] di quel monastero divenne così [[Barone]] di Alì e Itala, esercitando sui due villaggi il potere di [[mero e misto imperio]]. Il centro di Alì (e quello vicino di Itala) era posto sotto la giurisdizione ecclesiastica dell'[[Archimandritato del Santissimo Salvatore|Archimandrita di Messina]], nel [[1468]], venne inglobato nella minuscola [[diocesi]] [[archimandrita]]le di [[Savoca]].
 
Durante tutto il [[XVI secolo]], Alì conobbe un periodo di grande sviluppo economico, edilizio e demografico; grazie ai proventi derivanti dall'estrazione mineraria e dalla coltivazione dell'[[olivo]]. Proprio in questo secolo sorsero l'attuale ''Duomo di Sant'Agata'' ([[1565]]) e il ''Convento dei Cappuccini'' ([[1574]]). Rapporti privilegiati sussistevano tra Alì e [[Messina]], tanto che la città dello stretto "''non isdegnava ad ammettere Alì al godimento di molti suoi privilegi ed anco al concorso dell'annua senatoria elezione''". In più, le famiglie aliesi più facoltose erano imparentate con quelle dell'aristocrazia messinese del tempo.
 
In occasione della [[Rivolta antispagnola di Messina]] del [[1674]]/'78, Alì, come [[Fiumedinisi]] e [[Savoca]], rimase fedele alla Monarchia spagnola, di conseguenza subì la devastazione ed il saccheggio ad opera dei Messinesi; inoltre Alì, in quell'occasione venne inserita nel novero dei centri posti sotto la giurisdizione militare di [[Savoca]]. A causa di tali eventi, come riporta ''frà Serafino'', "''cadde senza più salire alla primitiva grandezza''". E'altresì doveroso ricordare che i rapporti tra Alì e il Convento Basiliano di Itala non furono mai idilliaci; sulla questione delle rendite si accesero gravi controversie, la più famosa fu quella sui diritti sulla sansa che si trascino per tutto il [[XVIII secolo|Settecento]], concludendosi nel [[1799]].
 
Le fonti di ''frà Serafino'' riferiscono che fu proprio nel [[1746]] che in località Piano Mollerino, si rinvennero numerosi reperti archologici consistenti in resti di edifici, ceramiche, monete, sepolture e scheletri umani.
 
Il [[terremoto del 1783]] causò alcuni danni all'abitato, il paese si risollevò, ma dopo di ciò iniziò lo spopolamento verso la [[Alì Terme|Marina di Alì]]. Tra il settecento e l'Ottocento questo paese venne scoperto dai viaggiatori europei per le sue fonti termali che sono attive ancora oggi.
 
Nel [[1818]], dopo l'abolizione del [[feudalesimo]] in [[Sicilia]], la ''Terra d'Alì'' divenne [[comune]] di Alì; la cittadina venne inserita nel [[Distretto di Castroreale]] e divenne capoluogo dell'omonimo [[circondario]].
Nel [[1911]], la frazione di Alì Marina si staccò dal capoluogo collinare, dando origine all'attuale comune di [[Alì Terme]].
 
Tra la fine del [[XIX secolo]] ed il [[XIX secolo|XX]] il paese di Alì è stato sede di diverse industrie: si ricordino quella del [[ghiaccio]], del [[gesso]] e delle cassette per imballaggio.
 
Questo piccolo [[comune]] collinare, tra il [[1911]] ed il [[1960]] ha assunto il nome di '''Alì Superiore''', dal [[1960]] in avanti ha riassunto il primitivo nome di Alì.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{C|Il contenuto della sezione ha un tono troppo "scolastico". Sospetto che sia stato copiato da qualche saggio sull'argomento.|Sicilia|febbraio 2011|}}
{{W|Sicilia|febbraio 2011|Troppi redlinks.}}
=== Architetture religiose ===
==== Duomo di Sant'Agata ====
{{vedi anche|Duomo di Sant'Agata (Alì)}}
 
==== Chiesa del Santissimo Rosario ====
È ubicata sopra l'abitato di Alì. In virtù di quanto riferisce [[Gaetano La Corte Cailler]], venne edificata ad opera della famiglia Fama, nel [[1624]], ed abbellita al suo interno da Pietro Fama. Il prospetto principale presenta il pregevole portale in pietra locale che, in forma più ridotta, riproduce il portale della Chiesa di Sant'Agata e il campanile edificato nella stessa epoca della Chiesa. Al suo interno si conservano: alcuni quadri di notevole pregio (come la tavola della Madonna del Rosario, XVI sec., impreziosita da una Manta d'argento di scuola messinese), un Crocifisso ligneo e dei magnifici stucchi.
 
==== Chiesa Santa Maria del Bosco ====
È situata fuori dal centro abitato, in mezzo ad un boschetto di [[castagno|castagni]], sulla strada verso [[Monte Scuderi]]. Secondo [[Vito Amico]] è di antichissima origine, ma i numerosi restauri ne hanno trasformato profondamente la fisionomia originaria. Ha forma rettangolare, esigue dimensioni ed un solo altare. Nel [[1915]] venne danneggiata da un incendio che distrusse un'antica statuetta dell'Immacolata in finissimo [[alabastro]] ed un quadro raffigurante una Madonna col Bambino.
 
==== Chiesa dello Spirito Santo ====
Venne edificata nel [[1445]], con annesso monastero. Presenta una finestra circolare a conci bicromi di tipologia medioevale. Pregevole il portale in pietra calcarea, di realizzazione posteriore, con timpano triangolare di gusto rinascimentale, in posizione sfalsata rispetto all'asse principale della facciata.
 
==== Chiesa di Sant'Antonio da Padova ====
Appena fuori dal paese, salendo verso i monti, s'imbocca la strada che va a S. Antonio, piccola chiesa che sorge in un luogo ameno; è situata su un terreno roccioso con una piccola piazza antistante dalla quale si ammira il panorama del paese. Con molta probabilità risale al [[XVII secolo]]. La Chiesa di piccole dimensioni. Ha un'unica navata e un unico altare. Sul sagrato si trova una colonna votiva mozzata, probabilmente crocifera come quelle che ancora esistono in altre località.
 
==== Chiesa delle Anime del Purgatorio ====
È altresì denominata Oratorio delle Anime del [[Purgatorio]], venne costruita nel [[1717]] ad opera di ''don Giovanni Fiumara'', nobile locale. È ad unica navata, il portale d'ingresso è sormontato da un bassorilievo del XVIII sec. raffigurante la [[Madonna del Carmelo]] tra le Anime purganti.Dopo un piccolo restauro avvenuto negli anni 2000 è di nuovo fruibile al pubblico e alla celebrazioni eucaristiche.
 
==== Chiesa dell'Immacolata ====
La Chiesa dell'Immacolata è legata alla storia religiosa degli aliotii: è stata infatti la primitiva Chiesa Madre. Distrutta e riedificata più volte dopo la costruzione dell'attuale Duomo, cambiò il suo nome in quello di S. Agata la Vetere, Frà Serafino ci informa nel suo manoscritto sulla terra di Alì che fu sede della "Congregazione della Sciabica".
 
==== Chiesa di San Giuseppe ====
Sorge al centro del paese, la strurrura interna è stata completamente rimaneggiata negli anni. L'altare maggiore data la sua bellezza artistica è stato trasportato negli anni settanta nella Chiesa Madre. Dopo i recenti restauri l'unico particolare rimasto è il portale in pietra calcarea con timpano triangolare,al suo interno invece si trova un pregiato altare marmoreo e le statue di S.Giuseppe con bambino e della Madonna del Carmelo.
 
==== Convento dei Cappuccini e chiesa di Santa Maria degli Angeli ====
Venne fondato nel [[1574]], su iniziativa di p. [[Girolamo da Città di Castello]], nel [[1589]] venne ampliato. La chiesa del Convento, restaurata nel [[1835]] e nel [[1901]], fu venduta alla famiglia Broccio di Alì; mentre il convento, già dal [[1865]], era passato nelle proprietà della famiglia aliese dei ''Davì''. La chiesa ha una pianta rettangolare ad unica navata, il portale architravato d'ingresso è preceduto da un atrio nartece coperto da volta a crocera, alla maniera degli edifici sacri paleocristiani. L'abside rettangolare, tipicamente Cinquecentesca, è separata dalla navata mediante un imponente arco trionfale a tutto sesto. Accanto alla chiesa si trova il massiccio edificio del convento. È interessante notare che il convento dei Cappuccini di Alì venne fondato dallo stesso frate e nello stesso anno in cui fu fondato quello di [[Savoca]], città dalla quale Alì dipendeva dal punto di vista religioso. Tuttavia, mentre il convento di Savoca è ancora fruibile, quello di Alì si presenta allo stato di rudere.
 
=== Altre architetture ===
==== Palazzo della famiglia Maggiore ====
Si erge nel centro abitato, nelle vicinanze della chiesa dello Spirito Santo. Edificato dalla famiglia Maggiore, nobile e facoltosa famiglia aliese, tra la fine del [[XVI secolo]] e gli inizi del [[XVII secolo]]. E' un interessante esempio di [[manierismo]] [[Michelangelo Buonarroti|michelangiolesco]]. A due elevazioni fuori terra, probabilmente fu progettato da qualche allievo dell’architetto carrarese [[Andrea Calamech]] per le affinità con gli elementi scultorei decorativi del [[Palazzo Grano]] di [[Messina]], distrutto dal [[terremoto del 1908]], opera appunto del Calamech.
 
Sulla facciata, in notevole risalto, sono il possente portale bugnato d’ingresso ad arco a tutto sesto con il concio di chiave a forma di mascherone apotropaico sormontato dallo stemma nobiliare dei Maggiore; il balcone del piano nobile con ringhiera panciuta in ferro battuto è sostenuto da tre mensoloni e sotto il cornicione del tetto si trovano quattro gocciolatoi a figure mostruose.
 
L’interno, a piano terra, è costituito dal tipico androne di ingresso di palazzo nobiliare con corpo scala di accesso al piano nobiliare dell’abitazione. In fondo si trova la fontana, visibile dall’ingresso,quale elemento di fuga prospettica e quinta scenografica. Ai lati, lavatoi nascosti dalla muratura, accessibili lateralmente. Questa distribuzione planimetrica, con variazione da caso a caso (dimensionali o decorativi), verrà mantenuta negli ingressi degli edifici nobiliari fino all’Ottocento.
 
==== Palazzo della famiglia Fama ====
Il Palazzo della Famiglia Fama, coevo del Palazzo della Famiglia Maggiore, è un esempio di tardo [[manierismo]] michelangiolesco. È costruito a due elevazioni fuori terra, con un portale a bugne quadrate, dal quale si accede in un ampio androne; il retrostante cortile interno è abbellito al centro da un artistica fontana.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Alì (ME)}}
 
== Economia ==
Ha sede nel territorio comunale un importante stabilimento di [[acqua oligominerale|acque oligominerali]].
 
== Amministrazione ==
 
==Società==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Mazerolles (Vienne)}}
 
== Note ==
<references/>
 
== BibliografiaAltri progetti ==
{{interprogetto}}
* frà Serafino d'Alì, ''Della Storia di Alì e suo territorio, ovvero sua fondazione ed origini e quanto in essa si racchiude e si contiene''. (Inedito). 1754.
* Angelo Davì, ''Alla scoperta di Alì''. Edito dal Comune di Alì. 1987.
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://ali.insicilia.co Alì] Comune di alì storia arte architettura cronaca paesana
* [http://www.comunediali.it Comune di Ali] Sito ufficiale
 
{{Provincia di Messina}}
{{Portale|italia|Sicilia}}
 
{{Dipartimento Vienne}}
[[Categoria:Alì (Italia)| ]]
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Francia}}
 
[[Categoria:Comuni della Vienne|Mazerolles]]
[[ar:آلي]]
[[ca:Alì]]
[[de:Alì (Sizilien)]]
[[en:Alì]]
[[eo:Alì]]
[[es:Alì (Italia)]]
[[fr:Alì]]
[[ja:アリ (イタリア)]]
[[kk:Али (Сицилия)]]
[[lmo:Alì]]
[[nap:Alì (ME)]]
[[nl:Alì]]
[[pl:Alì]]
[[pms:Alì]]
[[pt:Alì (Itália)]]
[[ro:Alì]]
[[roa-tara:Alì (ME)]]
[[ru:Али (Сицилия)]]
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