Lingua siciliana e Jaguar X-Type: differenze tra le pagine

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{{C|Esprimo dubbi sulla titolazione dei dizionari. |lingue|giugno 2011}}
|nome=Jaguar X-Type
{{Avvisounicode}}
|immagine=Jaguar X-Type front.jpg
{{NN|lingue|novembre 2009}}
|didascalia=
{{ISO639}}
|bandiera=GBR
{{lingua|nome=Siciliano|nomenativo=Sicilianu
|costruttore=Jaguar
|colore=#FD9191
|tipo=Berlina
|stati=[[Italia]] e comunità di emigranti
|inizio_produzione=2001
|regione={{bandiera|Sicilia}}[[Sicilia]] e altri 30 comuni
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|persone=8 milioni
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|erede=Jaguar XE
|fam1=[[Lingue indoeuropee]]
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|fam2=[[Lingue italiche|Italiche]]
|stelleEU=4
|fam3=[[Lingue romanze|Romanze]]
|stelleEUanno=2002<ref name="euroncap">{{Cita web |url=http://www.euroncap.com/it/results/jaguar/x-type/15571 |titolo=Test Euro NCAP del 2002 |accesso=5 marzo 2017}}</ref>
|fam4='''Siciliano'''<small><ref>Giovan Battista Pellegrini, La Carta dei Dialetti d'Italia, Pisa: Pacini editore, 1977.</ref>
<!-- Sezione dimensioni e pesi -->
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| stelleUSA = 4
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| stelleUSAanno = 2004<ref name="nhtsa">{{Cita web |url=https://www.nhtsa.gov/vehicle/2003/JAGUAR/X-TYPE/4%252520DR#safety-ratings-frontal|titolo=Test NHTSA del 2002|accesso=5 marzo 2017}}</ref>
|iso1=|iso2=[http://www.loc.gov/standards/iso639-2/codechanges.html scn]|iso3=scn|sil=SCN
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|estratto=Tutti li òmini nàscinu lìbbiri e li stissi nti la dignitati e nti li diritti. Iddi sunnu addutati di raciuni e di cuscenzia e hannu a travagghiari nzèmmula cu lu spìritu di la fratirnitati.
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|mappa= [[File:Dialetti italiani meridionali estremi.jpg|300px|center]]
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|didascalia=Distribuzione geografica del Siciliano
|passo=2710
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|peso=da 1502 a 1605
<!-- Sezione altro -->
|altre_versioni=[[Familiare|Wagon]]
|assemblaggio=[[Halewood]]
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|altre_antenate=
|altre_eredi=
|famiglia=[[Ford Mondeo]]
|concorrenti=[[Alfa Romeo 159]]<br />[[Audi A4]]<br />[[BMW Serie 3]]<br />[[Lexus IS]]<br />[[Mercedes-Benz Classe C]]
|note=
|immagine2=Jaguar X-Type rear 20071217.jpg
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}}
La '''Jaguar X-Type''' è una [[automobile|vettura]] [[berlina]] prodotta dalla [[casa automobilistica]] [[Regno Unito|britannica]] [[Jaguar]] a partire dal [[2001]]. La produzione è terminata il 16 dicembre [[2009]]; il fatto ha creato anche un esubero di personale nella fabbrica di [[Halewood]] dove veniva assemblata<ref>{{Cita web |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/england/merseyside/8151485.stm |titolo=Jaguar announces 300 job losses |data=15 luglio 2009 |accesso=5 marzo 2017}}</ref>.
 
== Storia e contesto ==
Il '''siciliano''' (nome nativo '''''sicilianu''''') è un insieme di [[Dialetto|dialetti]] e parlate [[Lingue romanze|romanze]] della [[Sicilia]], appartenente alla famiglia delle [[lingue romanze]] e classificato nel [[gruppo siciliano]] al pari del [[dialetto salentino|salentino]] e del [[dialetto calabrese|calabrese centro-meridionale]]. Molti filologi<ref>C. Moseley, R.E. Asher, ''Atlas of the World's Languages'', [[Londra|London]] & [[New York]], Routledge, [[1994]]. pag. 249</ref> ed anche l'organizzazione [http://www.ethnologue.com/ Ethnologue], descrivono il siciliano come «abbastanza distinto dall'[[lingua italiana|italiano]] tipico tanto da poter essere considerato un idioma separato», il che risulta ovvio da qualsiasi analisi dei sistemi fonologici, morfologici e sintattici, nonché per quanto riguarda il lessico. Peraltro, il siciliano non è una lingua derivata dall'italiano, ma, al pari di questo, direttamente dal [[Lingua latina|latino]].
 
La produzione della X-Type iniziava nel febbraio [[2001]]. Era il terzo modello Jaguar prodotto sotto la proprietà della [[Ford]], e il secondo ad aver utilizzato una piattaforma accorciata di un modello Ford, quella della [[Ford Mondeo|Mondeo (seconda serie)]], con la quale, però, condivideva non più del 18% della componentistica, grazie alle modifiche apportate dai tecnici Jaguar.
==Distribuzione geografica==
Il siciliano nelle sue varietà è correntemente parlato da circa 5 milioni di persone in [[Sicilia]], oltre che da un numero imprecisato di persone emigrate o discendenti da emigrati delle aree geografiche dove il siciliano è madrelingua, in particolare quelle trasferitesi nel corso dei secoli passati negli [[Stati Uniti d'America|USA]] (dove addirittura si è formato il [[Siculish]]), in [[Canada]], in [[Australia]], in [[Argentina]], in [[Belgio]], in [[Germania]] e nella [[Francia]] meridionale.
 
Inizialmente la vettura era proposta con la sola [[trazione integrale]], in seguito veniva aggiunta la versione a [[trazione anteriore]].
==Lingua ufficiale==
La '''lingua siciliana''' si deve ritenere una '''Lingua Regionale o minoritaria''' ai sensi della [[Carta europea per le lingue regionali e minoritarie]], che all'Art. 1 afferma che per ''"lingue regionali o minoritarie si intendono le lingue ... che non sono dialetti della lingua ufficiale dello stato"''. La ''"Carta Europea delle Lingue Regionali o minoritarie"'' è stata approvata il il 25 giugno 1992 ed è entrata in vigore il 1 marzo 1998. L'Italia ha firmato tale Carta il 27 giugno 2000 ma non l'ha ancora ratificata.
 
== Profilo e tecnica ==
== Rapporto di Ethnologue sulla lingua siciliana ==
[[File:Washauto06 jaguar x type.jpg|sinistra|miniatura|Frontale di una X-Type 3.0 V6 Sport del 2006; notare la statuina del giaguaro presente sul [[cofano]] motore]]
=== Nomi alternativi ===
Il cambio era di tipo meccanico a 5 rapporti e il [[bagagliaio]] ospitava fino 452 dm³, mentre la capacità del serbatoio di carburante era di 61 litri.
I nomi alternativi del siciliano sono: Calabro-Siciliano, Sicilianu, Siculo. Il termine "Calabro-Siciliano" si riferisce al fatto che una forma del siciliano, o un dialetto collegato con il siciliano, è parlata nella parte centrale e meridionale della Calabria. Il termine "Siculo" (o ''siculu'') descrive uno dei più grandi gruppi etnici preistorici che occuparono la Sicilia prima dell'arrivo dei Greci nell'[[VIII secolo a.C.]] (si veda sotto). Può anche essere usato come aggettivo per qualificarsi o definire le origini di una persona, per esempio "Siculo-Americano" (''siculu-miricanu'') o "Siculo-Australiano".
La X-Type all'inizio veniva prodotta con due motori [[Motore V6|6 cilindri a V]] di 60°: il 2.5 V6 con tre allestimenti Classic (senza nome fino a giugno 2003), Executive, Sport (fino all'agosto 2005) e il 3.0 V6 con due allestimenti (Executive e Sport).
 
Le potenze dei due propulsori erano rispettivamente:
===Dialetti===
* 2.5 litri V6, 196&nbsp;CV a 6800 giri/min e coppia di 241 [[N·m|Nm]], velocità massima 225&nbsp;km/h, accelerazione 0–100&nbsp;km/h in 8,3 secondi;
'''Siciliano proprio'''
* 3.0 litri V6. 231&nbsp;CV a 6800 giri/min e coppia di 279 Nm, velocità massima 235&nbsp;km/h, accelerazione 0–100&nbsp;km/h in 7 secondi.
* Occidentale (tra le province regionali di [[Palermo]] e [[Trapani]] si contano 1 milione e 600 mila circa di parlanti)
* Centrale-Occidentale o [[Dialetto agrigentino|agrigentino]] (nella provincia regionale di [[Agrigento]] 450 mila circa)
* [[Metafonetica]] centrale (tra le province regionali di [[Enna]] e [[Caltanissetta]], inclusi i comuni "''gallo-siculi''", 400 mila circa)
* Metafonetica sudorientale (provincia regionale di [[Ragusa]], zone meridionali delle province regionali di [[Provincia di Siracusa|Siracusa]] e [[Provincia di Catania|Catania]], 350 mila circa)
* Non metafonetica orientale (tra le province regionali di [[Siracusa]] e [[Catania]] 1 milione e 450 mila circa)
* [[Dialetto messinese|Messinese]] (nella provincia regionale di [[Messina]], inclusi i comuni "''gallo-siculi''", 650 mila circa)
* [[Dialetto reggino|Reggino]] ([[Reggio Calabria]])
* [[Dialetto pantesco|Pantesco]] ([[isola di Pantelleria]]) influenzato dall'[[arabo]]
 
Era il modello base della gamma Jaguar, e collezionava diversi primati nella storia del marchio. È stata la prima Jaguar della categoria berline di [[segmento D]], è stata il primo modello Jaguar ad avere di serie la trazione integrale e in seguito la prima vettura della casa inglese ad avere la trazione anteriore, nonché il primo modello ad avere una motorizzazione diesel e la versione [[Familiare|station wagon]].
=== Altre osservazioni ===
[[File:Jaguar XKR - Flickr - The Car Spy (7).jpg|miniatura|Motore V6 Jaguar da 2.0 litri]]
Il siciliano è descritto come "vigoroso", anche se la maggior parte dei siciliani è descritta come bilingue. Da notare una influenza forte del [[lingua francese|francese]] e del [[lingua castigliana|castigliano]] (sottolineata anche in seguito); in genere tale lingua può essere classificata meglio come "Romanzo Meridionale" piuttosto che "Italo-Occidentale".
 
=== La versione a trazione anteriore ===
== Storia ==
Nel dicembre [[2001]] iniziava la commercializzazione della ''X-Type 2 litri V6'', il primo modello a trazione anteriore prodotto dalla casa del giaguaro.
La ricchezza di influenze della lingua siciliana ([[Lingua greca|greco]], [[Lingua Latina|latino]], [[lingua araba|arabo]], [[lingua francese|francese]], [[Lingua provenzale|provenzale]], [[lingua tedesca|tedesco]], [[lingua catalana|catalano]], [[lingua castigliana|castigliano]] e [[lingua italiana|italiano]]) deriva dalla posizione geografica dell'isola, centrale nel [[Mar Mediterraneo]], visitata durante i millenni da molte delle popolazioni mediterranee dai cui idiomi ha ereditato il vocabolario e le forme grammaticali.
 
Per contenere il prezzo si era, infatti, deciso di rinunciare alla trazione integrale. Questo modello usciva di produzione nell'agosto [[2005]]. Due gli allestimenti: Classic (senza nome fino a giugno 2003) ed Executive. La vettura si presentava più leggera di 100&nbsp;kg rispetto alle altre versioni per via dell'assenza della trazione integrale; il motore aveva una cilindrata effettiva di circa 2.1 litri ed era derivato dal 2.5, anch'esso V6.
=== Antiche parlate indigene della Sicilia ===
Prima della conquista greca e fenicia, la Sicilia era occupata dalle popolazioni autoctone: [[Sicani]], [[Elimi]] e [[Siculi]] (fra il [[II millennio a.C.|secondo]] e il [[I millennio a.C.|primo millennio a.C.]]).
 
Erogava 156&nbsp;CV a 6800 giri/min, mentre la coppia massima si attestava a 196 Nm. Così equipaggiata la X-Type raggiungeva una velocità massima di 210&nbsp;km/h, accelerando da 0 a 100&nbsp;km/h in 9,4 secondi. Nel complesso si dimostrava un'auto versatile e di economica gestione. L'adozione di un propulsore di tipo V6 favoriva la fluidità dell'accelerazione, mantenendo i consumi relativamente contenuti.
L'élimo, lingua parlata dal popolo siciliano della Sicilia sud-occidentale, era probabilmente di ceppo [[indoeuropeo]], più precisamente di tipo [[lingue anatoliche|anatolico]]. Lo studio di questa lingua è relativamente recente e risale agli [[anni 1960|anni sessanta]]<ref>R. Ambrosini. ''Italica o anatolica la lingua dei graffiti di Segesta?''. «Studi e saggi linguistici», VIII, 1968, pp 160-172.</ref>. Non si sa quasi nulla del sicano, lingua del popolo della Sicilia centro-occidentale. Vengono considerate sicane tutte le iscrizioni non indoeuropee rinvenute nell'isola, ma si tratta solo di supposizioni<ref>U. Schmoll. ''Die vorgriechischen Sprachen Siziliens''. Wiesbaden, 1958.</ref>. Per quanto riguarda il siculo, idioma dell'antico popolo egemone della Sicilia, {{citazione necessaria|è quasi sicuramente una [[Lingue italiche|lingua italica]], vicina al [[lingua latina|latino]]}}. Non si hanno neanche in questo caso certezze perché probabilmente i documenti conservati sono stati influenzati dalle successive migrazioni di romani. Altre teorie suffragate da interessanti coincidenze<ref>http://www.siculina.it/Adrano%20CT%20siculina.htm</ref>, riguardo l'origine del linguaggio dei siculi, vorrebbero quest'ultimo apparentato con il [[sanscrito]]<ref>Enrico Caltagirone, ''La lingua dei siculi'', Marna, 2003</ref><ref>http://www.siculina.it/I%20Siculi.htm</ref>.
 
=== Fenici,La greciversione e romanidiesel ===
Nel giugno [[2003]] veniva commercializzata la ''X-Type 2.0D'', la prima Jaguar motorizzata con motore diesel.
Successivamente l'isola fu occupata da [[fenici]] (fra [[X secolo a.C.|decimo]] ed [[VIII secolo a.C.]]) e [[greci]] (dall'VIII secolo a.C.). Élimi, Sicani e Siculi si ritirarono all'interno dell'isola, conservando lingua e tradizioni. Sulle coste occidentali, le [[colonia (insediamento)|colonie]] parlavano la lingua cartaginese, con la presenza delle città fenicie di [[Mozia]], [[Lilibeo]], [[Palermo]] e [[Solunto]]. Su quelle orientali, si diffuse invece il [[lingua greca|greco]]. Quest'ultima lingua per secoli fu quella della [[cultura]] dell'isola, anche dopo la conquista da parte dei [[romani]] nel [[III secolo a.C.]] In questo periodo, nella zona dello Stretto, si stanziò anche una popolazione italica, i Mamertini, che portarono con sé la propria lingua del ceppo Osco-Umbro affine al Sannita.
[[File:Jaguar XKR - Flickr - The Car Spy (5).jpg|sinistra|miniatura|Interni di una X-Type]]
La trazione era anteriore con tre allestimenti: Classic, Executive (fino all'agosto 2005) e Sport (fino all'agosto 2005). Il motore era il ''[[Motore Ford Duratorq|DuraTorq]] TDCi'' di derivazione Ford da 2 litri con 4 cilindri in linea sovralimentato tramite [[turbocompressore]] e [[intercooler]], in grado di offrire gli stessi livelli di raffinatezza e di guidabilità di un motore a benzina. Sviluppava una potenza massima di 131&nbsp;CV (96&nbsp;kW), con una coppia estremamente elastica di 330&nbsp;Nm con la possibilità portare la coppia a fino a 350&nbsp;Nm per qualche secondo nel caso in cui vi fosse la necessità di avere più potenza, come per esempio nei sorpassi; la velocità massima era di 201&nbsp;km/h e passava da 0 a 100&nbsp;km/h in 9,9 secondi. I consumi medi erano pari a 5.6 litri/100&nbsp;km, con un'autonomia potenziale di più di 1.000&nbsp;km con un pieno di carburante.
 
Il motore ''X404'' specificatamente utilizzato nella X-TYPE 2.0 era dotato di nuovi e sofisticati [[software]], fra i quali un innovativo sistema per la rilevazione e la riduzione della rumorosità della combustione. Il ''CNS'' (''Combustion Noise Sensor'') "ascolta" ogni fase di ogni [[Cilindro (meccanica)|cilindro]]; mediante regolazioni fini ogni 0,3 millisecondi dell'[[Iniezione (motore)|iniezione]] pilota e di quella principale, in modo tale che rendeva il [[Motore Diesel|motore diesel]] ''Jaguar X404'' silenzioso ed all'altezza degli standard di regolarità e sensibilità dei motori a benzina.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/c/motori/marzo04/provajaguarx/provajaguarx.html|titolo=Repubblica.it / Automobile: Jaguar X-Type Wagon Confort, stile e sicurezza|sito=www.repubblica.it|accesso=2017-03-05}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.carpages.co.uk/jaguar/jaguar_the_new_x_type_diesel_part_6_15_06_03.asp|titolo=The New Jaguar X-TYPE 2.0D {{!}} Part Six|sito=www.carpages.co.uk|lingua=en|accesso=2017-03-05}}</ref> Inoltre il sistema aveva una funzione ad "apprendimento", la cui efficacia aumentava durante il suo funzionamento. In virtù di tale tecnologia l'X404 imparava a diventare più silenzioso, ottimizzandosi dopo circa 800&nbsp;km di guida.
L'arrivo del [[lingua latina|latino]] intaccò fortemente l'identità linguistica siciliana. Il punico-cartaginese si estinse nel primo periodo dell'[[Impero romano]], le parlate indigene andarono poco a poco scomparendo, il greco sopravvisse ma fu prevalentemente la lingua delle classi povere della città. I ceti urbani più ricchi e la popolazione delle campagne adottarono invece la lingua dei nuovi dominatori, che fu favorita anche dalla [[cristianizzazione]].
 
Un'altra delle caratteristiche dell'X404 era la riduzione al minimo della manutenzione, grazie all'impiego di componenti di lunga durata e di materiali all'avanguardia che permettevano di portare gli intervalli programmati a 20.000&nbsp;km o 12 mesi.
=== Sviluppo linguistico dal Medioevo ===
Verso l'anno [[XI secolo|1000]] la Sicilia era dominata dai [[Saraceni]]. L'estremo sud della penisola italiana faceva parte dell'[[Impero bizantino]] e vi si parlava principalmente il greco, anche se molte comunità godevano di una certa indipendenza da [[Costantinopoli]]. Il principato di [[Salerno]] era [[langobardi|lombardo]]. I lombardi (o langobardi) inoltre avevano cominciato a trasformare alcuni dei territori bizantini ed erano riusciti a stabilire alcune città-stati indipendenti. Era in questo contesto che i [[normanni]] entravano nella storia dell'Italia meridionale in numero sempre crescente durante la prima metà del [[XI secolo]].
 
Nell'agosto del [[2005]] entrava in produzione la Jaguar ''X-Type 2.2D'' sempre nei tre classici allestimenti. Le novità meccaniche erano il cambio meccanico a 6 rapporti e il nuovo motore da 2.2 litri, sempre di derivazione Ford. Le potenza era di 155&nbsp;CV a 3500 giri/min, con 360&nbsp;Nm di coppia e prestazioni nella velocità massima di 220&nbsp;km/h con accelerazione nello 0–100&nbsp;km/h in 8,9 secondi.
== Influenze ==
=== Influenza mediterranea e indoeuropea antica ===
Le influenze più antiche, visibili in siciliano ancora oggi, esibiscono sia gli elementi mediterranei preistorici che gli elementi indoeuropei preistorici ed occasionalmente un punto d'incrocio di entrambi. Si può dire con certezza che rimangono parole preindoeuropee in siciliano di un'origine mediterranea antica, ma non si può essere più precisi di così{{citazione necessaria}}. Si può talvolta ritenere che una certa parola abbia derivazione preistorica, ma non è sempre certo se i siciliani l'abbiano ereditata direttamente dalle popolazioni autoctone o se il termine sia arrivato per un'altra via.
 
== Restyling 2008 ==
Le parole con una derivazione mediterranea preistorica si riferiscono spesso alle piante della regione mediterranea o ad altre caratteristiche naturali.
[[File:Sky Tour 2010 stage 1 start.jpg|miniatura|Jaguar X-Type Wagon restyling in allestimento per il [[Team Sky]] al [[Tour de France 2010]]<ref>{{Cita news|lingua=|nome=Sky|cognome=Sport|autore=|url=http://sport.sky.it/altri-sport/fotogallery/2010/03/19/fotogallery_team_sky.html#17|titolo=Tutti i segreti hi-tech del Team Sky fotogallery|pubblicazione=|data=|accesso=2017-03-05}}</ref>]]
Nel [[2008]] la X-Type veniva commercializzata con un [[Restyling (auto)|restyling]] che comportava modifiche non solo dal punto di vista estetico ma anche di contenuti.
 
Esteriormente si distingueva per un nuovo frontale, completamente rivisto, con una nuova [[Calandra (veicoli)|calandra]], [[paraurti]] ridisegnato così come l'alloggiamento dei fari [[fendinebbia]]. Veniva ridisegnato anche il posteriore della vettura con un nuovo paraurti, ritoccati anche i fari e la linea del bagagliaio con integrato un nuovo profilo cromato con la scritta “Jaguar”.
* ''alastra'' - generica di alcune specie di leguminose spinose
* ''ammarrari'' - costruire un canale, un passaggio e simile; fermare, bloccare, ad esempio una corrente d'acqua
* ''calancuni'' - onda alta e impetuosa di fiume o di torrente in piena
* ''racioppu'' - raspollo, da tema mediterraneo ''rak''
* ''timpa'' - una pietra grande, poggetto, balza (ma notate greco ''týmba'', tumolo, latino ''tumba'' e ''tumulus'', da cui anche catalano ''timba'', dirupo).
 
All'interno le novità riguardavano nuove finiture e materiali di qualità superiore con possibilità di personalizzazioni e combinazioni. Si ampliava anche la gamma di optional ed anche le tinte esterne ed interne. Complessivamente le modifiche estetiche e funzionali rispetto al modello precedente erano circa 500.
Ci sono inoltre parole siciliane con un'origine indoeuropea antica che non sembrano derivare dai gruppi di lingue principali connesse normalmente con il siciliano, cioè si sospetta che siano passate al siciliano da una fonte indoeuropea molto antica. Il Siculo è una fonte possibile come fonte di tali parole, ma esiste inoltre la possibilità di un punto d'incrocio fra le parole mediterranee antiche e le forme indoeuropee introdotte. Alcuni esempi delle parole siciliane con un'origine indoeuropea antica:
* ''dudda'' - mora; come indoeuropeo ''roudho'', gallese ''rhudd'', serbo ''rūd'', lituano ''rauda'' significando il colore "rosa"; Romeno "dudă"
* ''scrozzu'' - infermiccio, venuto su a stento, imbozzacchito; come lituano ''su-skurdes'' arrestato nella sua crescita.
* ''sfunnacata'' - moltitudine, indoeuropeo ''und/Fund'' acqua
 
La gamma propulsori subiva variazioni con l'introduzione di una nuova versione del motore [[turbodiesel]] 2.2D associato ad una trasmissione automatica a sei rapporti dotata anche della funzione one-touch Jaguar Sequential Shift e la possibilità di installare il [[Filtro antiparticolato|filtro anti particolato]] con una riduzione di potenza di circa 10 CV.<ref>{{Cita news|lingua=it|nome=Redazione|cognome=Motorbox|url=http://www.motorbox.com/auto/auto-viste-e-provate/auto-primo-contatto/jaguar-x-type-2-2-diesel|titolo=Prova: Jaguar X-Type 2.2 Diesel|pubblicazione=MotorBox|accesso=2017-03-05}}</ref>
=== Influenza greca ===
L'influenza greca rimane fortemente visibile. Per una parola di origine greca non è facile capire a partire da quale periodo greco i siciliani iniziarono ad usarla (se in occupazione pre-romana o in periodo bizantino) o, ancora, se la stessa parola non sia arrivata in Sicilia per vie diverse. Ad esempio, per quando i romani avevano occupato la Sicilia nel III secolo a.C., la lingua latina aveva già preso in prestito diverse parole dalla lingua greca.
 
== La Wagon ==
Le seguenti parole siciliane sono di origine greca (sono inclusi alcuni esempi dove è poco chiara se la parola derivi direttamente dal greco o attraverso il latino):
Nel dicembre 2003 esce la prima [[familiare]] Jaguar, la ''X-Type Wagon'', realizzata in collaborazione con la carrozzeria [[Pininfarina]].<ref>{{Cita web|url=http://www.pininfarina.it/media/files/comunicati_stampa/2003/news_comunicato_stampa_jaguar_05122003.pdf|titolo=Comunicato collaborazione Pininfarina Jaguar}}</ref> [[File:Washauto06 jaguar1.jpg|thumb|Vista posteriore della Wagon]]La gamma ricalca le versioni berlina. Il bagaglio ha una capienza che va da 445 litri a 1.415 litri con il divano posteriore abbattuto.
 
Le prestazioni per via del maggior peso di circa 60&nbsp;kg dovuta alla parte posteriore, sono leggermente inferiori rispetto alle corrispondenti versioni berlina:
* ''appizzari'' - appendere, attaccare, sprecare (da ''(eks)èpeson'')
* 2.1 litri V6 207&nbsp;km/h 9,7 secondi;
* ''babbaluciu'' - lumaca (da ''boubalàkion'')
* 2.5 V6 222&nbsp;km/h 8,6 secondi;
* ''babbiari'' - scherzare (da ''babazo'', da cui abbiamo: ''babbazzu'' e ''babbu'' - stupido; ma notate latino ''babulus'' e castigliano ''babieca'', da ''baba'', e anche ''bobo'', stupido, dal latino ''balbus'', balbuziente)
* 3.0 V6 232&nbsp;km/h 7,3 secondi;
* ''bucali'' - boccale (da ''baukalion'')
* 2.0 D 198&nbsp;km/h 10,2 secondi;
* ''bùmmulu'' - piccola brocca per l'acqua (da ''bombule''; ma latino ''bombyla'')
* 2.2 D 215&nbsp;km/h 9,3 secondi.
* ''càntaru'' (''cantaru'' anche in salentino) - tazza (da ''kantharos'')
* ''cantunèra'' - angolo (da ''kanduni'')
* ''cartedda'' - grande cesta intessuta di canne o altro materiale legnoso (da ''kartallos''; ma latino ''cratellum'')
* ''carusu'' - ragazzo (da ''kouros''; ma latino ''carus'' - caro, sanscrito ''caruh'' - amabile)
* ''casèntaru'' - lombrico (da ''gâs ènteron'')
* ''chìanca'' - macelleria (''chìancheri'' macellaio - dal verbo greco ''kiankeo'' macellare)
* ''cirasa'' - ciliegia (da ''kerasos''; ma latino ''cerasum'', e castigliano ''cereza'')
* ''ciciulìu'' - dolce pasquale di forma circolare, chiacchierare (da ''kyclos'')
* ''cona'' - icona (da ''eikona''; ma latino ''icona'')
* ''crastu'' - montone (da ''kràstos'')
* ''macàri'' - beato, anche (da ''macàri'')
* ''màrmaru'' - marmo (da ''màrmaro'')
* ''cammisa'' - camicia (da ''poucamiso'')
* ''tumazzu'' - formaggio stagionato (da ''tumassu'')
* ''crìu'' - setaccio (da ''krino'')
* ''cuddura'' - pane di forma circolare (da ''kollyra''; ma latino ''collyra'')
* ''rasta'' (''crasta'' in salentino) - vaso per piantarvi fiori (da ''gastra''; ma latino ''gastra'')
* ''liccu'' - ghiotto (da ''liknos'').
* ''naca'' - culla (da ''nake'')
* ''nicu'' - piccolo (da ''nicròs'' o ''micròs'')
* ''ntamari'' - sbalordire (da ''thambeo'')
* ''pistiari'' - mangiare (da ''esthìō'')
* ''piricòcu'' (''pircòca'' in salentino) - albicocco (da ''praicòcchion'')
* ''pitrusinu'' - prezzemolo (anche in salentino) (da ''petroselinon'')
* ''timogna'' - cumulo di grano (da ''themoonia'')
* ''tabbutu'' - bara (da ''tapto'' seppellire, rendere gli onori funebri)<ref>[http://www.old.consiglio.basilicata.it/pubblicazioni/rossi/Rossi.pdf Etimologia Greco-Latina di Vocaboli Dialettali]</ref><ref>[http://www.arabismo.it/?area=costume&menu=religione&pag=ritofunebreislamico Riti funerari Arabi]</ref><ref>[http://www.onoranzafunebre.com/rito-funebre-islamico.html Riti funerari Arabi]</ref><ref>[http://www.oltremagazine.com/index.html?id_articolo=1364 Riti funerari Arabi]</ref>
* ''tuppiàri'' o ''tuppuliari'' (''tuzzàri'' in salentino) - bussare (da ''typtō'').
Il termine ''partuallu'' - arancia (da alcuni considerato derivante dal greco ''portokali'') è invece di derivazione araba ("burtuqal").
 
=== Influenza araba ===
{{Vedi anche|Lingua siculo-araba}}
Nel [[535]], l'imperatore [[Giustiniano I di Bisanzio]] fece diventare la Sicilia una provincia dell'[[Impero bizantino]] e, per la seconda volta nella storia siciliana, la lingua greca risuonava forte attraverso l'isola. Mentre il potere dell'impero di Bisanzio iniziava a diminuire, la Sicilia venne conquistata progressivamente dai [[Saraceni]] dell'[[Nordafrica|Africa del nord]], dalla metà del IX secolo alla metà del X secolo. Durante il periodo di governo degli emiri arabi la Sicilia poté godere di un periodo di continua prosperità economica e di una viva vita culturale e intellettuale. L'influenza araba si trova in circa 300 parole siciliane di notevole importanza, la maggior parte delle quali si riferiscono all'agricoltura e alle attività relative. Ciò è comprensibile perché i saraceni introdussero in Sicilia un sistema di irrigazione moderno e nuove specie di piante agricole, che rimangono tutt'oggi endemiche nell'isola.
 
Alcune parole di origine araba:
 
* ''bagghiu'' - cortile (da ''bahah'')oppure tardo latino ballium (cortile circondato da alti edifici o muri).
* ''balata'' - pietra o per estensione tomba (da ''balat'', pietra)
* ''burnia'' o ''brunìa'' - giarra (da ''burniya''; ma latino ''hirnea'')
* ''capu-rrais'' - capo, capobanda (da ''raʾīs''; capo)
* ''[[cafìsu]]'' - misura per l'acqua (e, soprattutto, per l'olio) (da ''qafīz'', in realtà misura per aridi)
* ''carrubba'' - frutto del carrubo (da ''harrub''cfr. castigl. ''algarroba'')
* ''cassata'' - una torta tipica siciliana, con ricotta (da ''qashata''; ma latino ''caseata'' – qualcosa fatta di formaggio; castigliano ''quesada'' o ''quesadilla'')
* ''dammusu'' - soffitto (dal verbo ''dammūs'', "cavità, caverna")
* ''favara'' - sorgente d'acqua (da ''fawwara'' fonte)
* ''coschina'' - ombra (da ''coschin'' ombra) a volte ombra viene detto: ùmmira, ma anche coschina
* ''jarrùsu'' - giovane effeminato (da ''ʿarùsa'', sposa)
* ''gebbia'' - vasca di conservazione dell'acqua utilizzata per l'irrigazione (da ''jabh'', cisterna)
* ''giuggiulena'' - seme di sesamo (da ''giulgiulan'')
* ''giurana'' - rana (da ''jrhanat'')
* ''limmìccu'' - moccio (da ''al-ambiq'')
* ''maìdda'' - recipiente in legno usato per impastare la farina (da ''màida'', mensa, tavola)
* ''mischinu'' - poverino (dall'arabo ''miskīn'', cfr. castigl. ''mezquino'', sardo ''mischinu'')
* ''[[noria]]'' - ruota idraulica (dall'arabo ''n'r'', vociare, zampillare)
* ''saia'' - canale (da ''sāqiya'', irrigatrice, cfr. castigl. ''acequia'')
* ''sciàbaca'' o ''sciabachèju'' - rete da pesca (da ''sabaka'')
* ''tabbutu'' - bara (da ''tābūt'', cfr. castigl. ''ataud'')
* ''taliàri'' - guardare, osservare (da ''ṭalaʿa''´; castigliano ''atalaya'', torre, altura, e ''atalayar'', registrare il campo da una torre o altura, osservare, spiare, dall'arabo ispanico ''attaláya´'')
* ''tannùra'' - cucina in muratura (da ''tannūr'', forno)
* ''tùmminu'' - tumolo (misura agraria) (da ''tumn'')
* ''vaddara'' - ernia (da ''adara'')
* ''zabbara'' - agave (da ''sabbara'')
* ''zaffarana'' - zafferano (da ''zaʿfarān'' e questi dal persiano; castigliano ''azafrán'', dall'arabo ispanico ''azza´farán'')
* ''zagara'' - fiore dell'arancio (da ''zahr'', fiore; casigliano ''azahar'', dall'arabo ispanico ''azzahár'')
* ''zaccànu'' - recinto per le bestie (da ''sakan'')
* ''zammù'' - anice (da ''zammut'')
* ''zibbibbu'' - tipo di uva a grossi chicchi (da ''zabīb'', "uva passita") da cui deriva il vino
* ''zìrru'' - recipiente (da ''zir'')
* ''zuccu'' - tronco dell'albero (da ''[[Suq|sūq]]''; ma aragonese ''soccu'' e castigliano ''zoquete'', quest'ultimo forse dal celtico ''tsucca'')
 
Numerosi sono anche i toponimi arabi:
* Alcàntara deriva da ''al-qantar'' (il ponte, identico toponimo si registra in Spagna)
* Alia deriva da ''yhale'' (viale, identico toponimo si registra in Spagna)
* [[Calascibetta]], [[Calatabiano]], [[Calatafimi]], [[Caltagirone]], [[Caltanissetta]], [[Caltavuturo]], derivano da ''qalʿa'' (cittadella, fortificazione)
* Marsala, Marzamemi da ''marsa'' (porto)
* Mongibello, Gibellina, Gibilmanna, Gibilrossa da ''gebel'' (monte)
* Racalmuto, Regalbuto, Ragalna, Regaleali da ''rahl'' (luogo di soggiorno, quartiere)
* [[Giarre]], [[Giarratana]] da ''giarr'' (contenitore o giara di terracotta)
* Misilmeri, da ''Menzel-el-Emir (منزل الأمير)'' (villaggio dell'Emiro)
 
Nonché, forse, alcuni cognomi:
* Cassarà - da qasr castello - "castello di Allah (o Ali)"
* Fragalà - "gioia di Allah"
* Vadalà, Badalà - "servo di Allah"
* Zappalà - "forte in Allah"
 
=== Influenza franco-normanna ===
Quando i due condottieri normanni più famosi dell'Italia meridionale, [[Ruggero I di Sicilia]] e suo fratello, [[Roberto il Guiscardo]], iniziarono la conquista della Sicilia nel [[1061]], controllavano già l'estremo sud dell'Italia (la [[Puglia]] e la [[Calabria]]). A Ruggero sarebbero stati necessari altri 30 anni per completare la conquista della Sicilia (Roberto morì nel [[1085]]). Durante questo periodo, la Sicilia si latinizzò e cristianizzò per la seconda volta. Un gran numero di [[lingua normanna|parole normanne]] vennero assorbite dalla lingua siciliana, per esempio:
* ''accattari'' - comprare (dal normanno ''acater'', [[lingua francese|francese]] moderno ''acheter'')
* ''accia'' - sedano (da ''ache''). Più probabilmente dal latino "accium"
* ''ammintuari'' o ''muntuari'' - accennare, nominare (dal normanno ''mentevoir'')
* ''armuarru'' o ''armaru'' - armadio (da ''armoire'')
* ''appujari'' - appoggiare (da ''appuyer'')
* ''àutru'' - altro (da ''autre'')
* ''bucceri'' (''vucceri'') - macellaio (da ''bouchier'')
* ''buatta'' - latta, barattolo (da ''boîte'')
* ''custureri'' - sarto (da ''coustrier'', [[lingua francese|francese moderno]] ''coutourier'')
* ''nzajari'' - provare (da ''essayer'')
* ''firranti'' - grigio (da ''ferrant'')
* ''foddi'' - pazzo (da ''fol'')
* ''giugnettu'' - luglio (da ''juignet'')
* ''lariu'' - brutto (da ''laid'')
* ''largasìa'' - generosità (da ''largesse'')
* ''magasinu'' - magazzino (da ''magasin'')
* ''mustàzzu'' - baffi (da ''moustache'') anche inglese ''mustache''
* ''machascinu'' - prurito o irritazione causato perlopiù da morsi di insetti, (da ''démangeaisons'')
* ''puseri'' - pollice (da ''poucier'')
* ''quasetti'' - calze (da "chausettes")
* ''racìna'' - uva (da ''raisin'')
* ''raggia'' - rabbia (da ''rage'')
* ''rua'' - via (da ''rue'')
* ''stujari'' - asciugare, strofinare (da ''essuyer'')
* ''travagghiari'' - lavorare (da ''travaller'', [[lingua francese|francese moderno]] ''travailler'', ma in castigliano ''trabajar'' dal latino. ''tripaliāre'', da tripalĭum)
* ''trippari'' o ''truppiccari'' - inciampare (dal normanno ''triper''; ma anche provenzale ''trepar'')
* ''tummari'' o ''attummuliari'' - cadere (da ''tomber'')
* ''giarnu'' - giallo (dal francese jaune)
 
=== Altre influenze galliche ===
{{vedi anche|Dialetto gallo-italico di Sicilia|Lombardi di Sicilia}}
L'influenza lombarda ci interessa particolarmente. Anche oggi, ritroviamo i cosiddetti dialetti [[Galloitalico di Sicilia|galloitalici]] nelle zone dove l'immigrazione lombarda fu più consistente, vale a dire a [[San Fratello]], [[Novara di Sicilia]], [[Nicosia (Italia)|Nicosia]], [[Sperlinga]], [[Valguarnera Caropepe]], [[Aidone]] e [[Piazza Armerina]]. Il dialetto galloitalico non è sopravvissuto in altre importanti [[Lombardi di Sicilia|colonie lombarde]], come [[Randazzo]], [[Bronte]] e [[Paternò]] (anche se ha influenzato il vernacolo siciliano locale), ma anche nella lingua siciliana parlata in altre parti della Sicilia. L'influenza lombarda inoltre si ritrova nelle seguenti parole della lingua siciliana comuni a tutti i dialetti:
* ''soggiru'' - suocero (da ''suoxer'' - latino socer)
* ''cugnatu'' - cognato (da ''cognau'' - latino cognatum)
* ''figghiozzu'' - figlioccio (da ''figlioz'' - latino filiolum)
* ''orbu'' - cieco (da ''orb'' - latino orbum)
* ''arricintari'' - risciacquare (da ''rexentar'', notare [[insubre]] ''resentà'')
* ''unni'' - dove (da ''ond'' - latino unde)
* i nomi dei giorni della settimana:
** ''lunniri/lunniria'' - lunedì (da ''lunes'')
** ''martiri'' – martedì (da ''martes'')
** ''mercuri'' - mercoledì (da ''mèrcor'')
** ''joviri'' - giovedì (da ''juovia'')
** ''venniri'' - venerdì (da ''vènner'')
** ''sabatudia'' - sabato (da ''sabàt'')
** ''duminicadia'' - domenica (da ''domenixàn'')
 
Un'altra influenza gallica, quella del [[Lingua provenzale|provenzale antico]], ha tre possibili cause.
# il numero di normanni in Sicilia (provenienti dalla [[Normandia]] vera e propria) è difficile da definire. A questi si aggiungono i soldati di ventura di origine lombarda dall'Italia settentrionale e dall'Italia meridionale, ma è inoltre possibile che quest'ultimi siano nati in regioni ancora più lontane, come la Francia meridionale. Durante i primi anni dell'occupazione della parte nord-orientale della Sicilia, i Normanni costruirono una cittadella a [[San Fratello]]. Ancora oggi a San Fratello si parla un dialetto gallo-italico influenzato chiaramente del vecchio ''provençal'', che porta a dedurre che un numero significativo di soldati chiamati a difendere la cittadella provenisse dalla [[Provenza]]. In realtà, ciò può spiegare il dialetto parlato soltanto a San Fratello, ma non chiarisce del tutto l'importazione di molte parole provenzali nella lingua siciliana. Su questo punto si possono formulare altre due ipotesi.
# alcune parole del ''provençal'' potrebbero essere entrate a far parte del Siciliano durante il regno della regina Margherita fra il [[1166]] e il [[1171]] quando suo figlio, [[Guglielmo II di Sicilia]] fu incoronato all'età di 12 anni. I consiglieri più vicini della regina provenivano dal sud della Francia e molte parole del provençal si sono aggiunte alla lingua durante questo periodo.
# la [[scuola siciliana]] poetica (discussa sotto) è stata influenzata fortemente della tradizione provenzale dei trovatori (troubadours). Questo elemento è una parte importante della cultura siciliana: per esempio, la tradizione delle marionette siciliane (''l'òpira dî pupi'') e la tradizione dei ''cantastorî''. Non c'è dubbio che i trovatori provenzali erano attivi durante il regno di [[Federico II del Sacro Romano Impero]] e che alcune parole del provençal siano state assimilate nella lingua siciliana in questo modo. Alcuni esempi di parole siciliane derivate dal provençal:
** ''addumari'' – accendere (da ''allumar''; notare sardo logudorese ''allumare'')
** ''aggrifari'' – rapinare (da ''grifar'')
** ''banna'' - lato, parte (da ''banda'')
** ''burgisi'' – cittadini, proprietario (da ''borges'')
** ''lascu'' - sparso, largo, sottile, raro (da ''lasc'')
** ''lavanca'' - precipizio (da ''lavanca'')da cui proviene il verbo allavancari/cadiri: (in italiano) cadere
** ''paru'' - uguale (da ''paratge'')
 
=== Influenze e assonanze con altre lingue ===
 
* ''saimi'' - strutto (da ''sahimir'' strutto,grasso) Turco Antico
* ''dudda'' - mora (da ''roudho'') indoeuropeo, (da ''rhudd'') gallese, (da ''rūd'')serbo, (da ''raunda'') lituano che significa "rosa", (da ''dudă'')
* ''scrozzu'' - infermiccio,venuto su a stento, imbozzacchito,arrestato nella sua crescita (da ''su-skurdes'')Lituano
* '' sceccu'' - asino (''escek'' in turco)
 
=== Influenza delle lingue iberiche ===
L'influenza delle lingue iberiche ([[lingua aragonese|aragonese]] e [[lingua catalana|catalano]] prima, [[Lingua spagnola|castigliano]] poi) è, probabilmente, la più importante e la più evidente. Agisce su tutti gli aspetti linguistici, dal lessico (che è quello più facilmente influenzabile) alla grammatica e alla sintassi. Per esempio, sono peculiari del siciliano le terminazioni verbali dell'imperfetto (-ìa, come in dicìa, facìa) e del condizionale (-ìa, es.: dirìa, farìa). Riguardo a quest'ultimo, il siciliano ha ereditato dalle lingue iberiche l'uso di sostituire il condizionale dell'apòdosi nel periodo ipotetico, sia di secondo che di terzo tipo (nel castigliano solo in quello di terzo tipo), col congiuntivo passato o trapassato (es.: "''Si me hubiera llamado, no hubiera ido''" in castigliano; "''Si m'avissiru chiamatu, nun cc'avissi jutu''" in siciliano). Un'altra regola grammaticale di derivazione iberica è quella dell'uso nel complemento oggetto della preposizione "a" con nomi propri o comuni di persone (es.: "''Esperamos a tu hermano''" o "''Llamamos al doctor''" in castigliano; "''Aspittamu a tò frati''" o "''Chiamamu ô dutturi''" in siciliano). Queste costruzioni sintattiche molte volte vengono scambiate per delle inesattezze dovute all'ignoranza e al paragone con la lingua italiana.
 
Ancora dal castigliano, forse, derivano numerose perifrastiche; un esempio è la costruzione "'''havi'''" + complemento di tempo + "'''ca'''" + verbo (es.: "''Havi dui anni ca nun niscèmu nzèmmula''" in siciliano; "''Hace dos años que no salimos juntos''" in castigliano); per non parlare della tipicissima costruzione del verbo "'''aviri'''" + "'''a'''" + infinito (es.: "''Tengo que ir''" in castigliano; "''Haju a jiri''" in siciliano) anche se il siciliano l'ha fatta "propria" cambiando la preposizione. Infine, sopravvivono degli autentici "relitti" linguistici, come l'esclamazione "''Vàja''!" che, anche se estranea alle strutture esistenti della lingua, viene utilizzata comunemente.
L'influenza che la [[lingua castigliana]] ebbe sul siciliano nei secoli passati è probabilmente riscontrabile nella cosiddetta [[metafonesi]] di alcune parlate dell'isola:
 
Siciliano -> [[lingua castigliana|Castigliano]] -> Italiano
 
tiempu -> tiempo -> tempo<br />
vientu -> viento -> vento<br />
(Dittongazione della e tonica breve latina)
 
così come della palatalizzazione e perdita dei gruppi latini pl-, cl-
 
chianu --> llano --> piano<br />
chiavi --> llave --> chiave<br />
chiamari --> llamar --> chiamare
 
==== Prestiti dal catalano ====
È interessante notare come dal catalano il siciliano abbia ereditato il verbo "''dunari''" ("''donar''" appunto in catalano; "''dare''" in italiano) e come la sua coniugazione si sia 'fusa' con quella dell'analogo termine italiano (es.: "''dugnu, duni, duna, etc...''", presente indicativo; "''dunava, dunavi, dunava,etc...''", imperfetto indicativo; ma "''detti, dunò, etc...''" passato remoto). Inoltre, la formazione di alcune parole derivanti dal latino è praticamente identica tra i due idiomi, alcuni dialetti ripropongono la scrittura della "''e''" atona originaria come "''a''" (es.: "''asempiu''", "''alittronica''") e non è da escludere che il pronome relativo e congiunzione "ca" sia un prestito derivante dalla "''que''" catalana, in cui la "''e''" si pronuncia come vocale neutra (nel dialetto mallorquino tendente più alla vocale "''a''").
 
* ''abbuccari'' - cadere, capovolgere, inclinare (da ''abocar'', "capovolgere", "versare")
* ''accabbari'' - concludere, finire (da ''acabar'' presente sia in catalano che in castigliano)
* ''acciaffari'' - schiacciare (da ''aixafar'')
* ''accupari'' - soffocare (da ''acubar'')
* ''addunarisi'' - accorgersi (da ''adonar-se'')
* ''affruntàrisi'' - vergognarsi (da ''afrontar-se'', "confrontarsi")
* ''anciova'' - acciuga (da ''anxova'')
* ''arricugghìrisi'' - rientrare, ritirarsi (da ''recollir-se'')
* ''arriminari'' - mescolare (da ''remenar'')
* ''banna'' in forme composte come ''ddabbanna'', ''ccabbanna'' - di là, di qua (da ''banda'' nel significato di "parte", sia in catalano che in provenzale)
* ''capuliari'' - tritare (da ''capolar'', presente sia in catalano che in castigliano)
* ''cascia'' - cassa (da ''caixa'')
* ''fastuchi'' - pistacchi (da ''festuc'')
* ''fastunnachi'' - carote (da ''pastanagues'')
* ''muccaturi'' - fazzoletto (catalano: ''mocador''; voce presente anche in castigliano, ma molto meno usata)
* ''nzirtari'' - indovinare (da ''encertar'')
* ''pila'' - lavello, vasca (da ''pila'')
* ''priàrisi'' - rallegrarsi (da ''prear-se'')
* ''sgarrari'' - sbagliare (da ''esguerrar'')
* ''stricari'' - strofinare (da ''estregar'')
 
==== Prestiti dal castigliano ====
* ''accurdàrisi'' - accontentarsi (da ''acordar'')
* ''agghicari'' - arrivare (da ''llegar'')
* ''ajeri'' - ieri (da ''ayer'')
* ''arrivintari'' - ansimare (da ''reventar'')
* ''asciari'' - trovare, ritrovare (da ''hallar'', in portoghese ''achar'')
* ''assira'' - ieri sera (da ''anoche'')
* ''attrassari'' - ritardare (da ''atrasar'')
* ''attrumpicari'' - inciampare (da ''tropezar'')
* ''basca'' - malessere (da ''basca'', "nausea")
* ''capezza'' - testa dura (da ''cabeza'')
* ''criàta'' - serva (da ''criada'')
* ''cucchiara'' - cucchiaio (da ''cuchara'')
* ''currìa'' - cinghia (da ''correa'')
* ''curtigghiu'' - cortile, pettegolezzo (da ''cortijo'', ma anche ''cotorrear'')
* ''dimmura'' - ritardo (da ''demora'')
* ''firraru'' - fabbro (da ''herrero'')
* ''isari'' - alzare (da ''izar'')
* ''làstima'' - lamento, fastidio (da ''lástima'')
* ''liscìa'' - lisciva, ridarella (da ''lejía'')
* ''manta'' - coperta (da ''manta'')
* ''mpanata'' - impanata (piatto rustico ragusano e siracusano) (da ''empanada'')
* ''mpanatigghi'' - impanatelle (dolce tipico modicano) (da ''empanadillas'')
* ''nzajari'' - provare (da ''ensayar'')
* ''ntonzi'' - allora (da ''entonces'')
* ''scupetta'' - fucile (da ''escopeta'')
* ''paracqua/paraccu'' - ombrello (da ''paraguas'')
* ''palumma'' - colomba (da ''paloma'')
* ''percia'' - gruccia (da ''percha'')
* ''pigghiari'' - prendere (da ''pillar'')
* ''pignata'' - pentola (da ''piñata'')
* ''pinzeddu'' - pennello (da ''pincel'')
* ''sartania'' - padella (da ''sartén''. Voce siracusana)
* ''scuru'' - buio (da ''oscuro'')
* ''simana'' - settimana (da ''semana'')
* ''struppiarisi'' - farsi male, rompersi (da ''estropear'', "guastare")
* ''taccia'' - chiodo (da ''tacha'')
* ''vàia!'' o ''avàia'' - ma và! (da ''¡vaya!'')
* ''zotta'' - frusta (da ''azote'')
* ''zita'' - fidanzata (probabilmente da ''cita'', "appuntamento")
 
=== Influenza dall'inglese-americano ===
Alcune parole della lingua siciliana derivano dal contatto delle due lingue che ebbe il suo maggiore impulso con il periodo delle emigrazioni di massa quando dalla Sicilia sbarcarono ad Ellis Island, fra il [[1892]] ed il [[1924]], un gran numero di siciliani.
Il secondo grande periodo di contatto fra le due lingue è inevitabilmente legato alla fine della Seconda Guerra Mondiale e all'avvento della [[globalizzazione]] che ha portato l'inglese a influenzare in maniera massiccia molte lingue indoeuropee. Alcune parole inglesi erano già arrivata da tempo anche prima dell'influenza 1890-1930, anche da prima del 1500
 
* ''ferrabbottu'' - traghetto (da ''ferry boat'')
* ''piscipagnu'' - [[pino rigido]] (da ''pitch-pine'')
* ''bussu'' - [[autobus]] (da ''bus'')
* ''mustazzu'' - [[baffi]] (da ''mustache'') anche francese ''moustache''
* ''sosizza'' - [[salsiccia]] dal francese saucisse
 
== Alfabeto e fonetica ==
L'alfabeto siciliano si compone delle seguenti 24 lettere: <br />
A B C D E F G Ĝ H I J L M N O P Q R S T U V X Z
(la penultima lettera la: "X" a volte viene pronunciata come la "chi" del greco antico. A volte nella scrittura viene anche sostituita dalla lettera "c", altre volte nella pronuncia viene sostituita da "sci" aspirato. Questi sono alcuni esempi: xiacca (scritto corretto), ciacca (scritto con "c" al posto di "x") sciacca (a volte pronunciato) che significano ''fessura''.
Naturalmente ogni parola che presenta questa caratteristica ha la sua pronuncia e il suo modo di scriverlo.
 
La lingua italiana ha il [[sistema pentavocalico]] cioè ha cinque vocali, le vocali in siciliano hanno il [[sistema esavocalico siciliano]], cioè sei vocali: a, e, i, o, u, ll (il gruppo "ll" comprende le microvocali: d, dd, ddr)
Le principali caratteristiche fonetiche sono:
*La ''i'' è pronunciata {{IPA|i}} come in italiano e {{IPA|ɪ}} come in inglese b'''i'''g.
*La ''u'' è pronunciata {{IPA|u}} come in italiano e {{IPA|ʊ}} come in inglese g'''oo'''d.
*La ''d'' se è una sola si pronuncia normalmente {{IPA|d}}, mentre se sono due e derivanti dal nesso latino -LL- è pronunciata [[occlusiva retroflessa sonora|retroflessa]] con una "r", anche essa retroflessa: {{IPA|ɖɖɽ}}. Esempi: be'''dd'''u, cava'''dd'''u.
*Il gruppo ''tr'' si pronuncia sempre retroflesso: {{IPA|ʈɽ}}. Esempi: s'''tr'''ata, '''tr'''enu.
*La ''z'' si pronuncia quasi sempre sorda ({{IPA|ts}}) raramente sonora.
*La ''j'' si pronuncia {{IPA|j}} come la ''i'' italiana di ''i''eri.
*La ''h'' non è muta, ma comporta un'aspirazione, la [[fricativa velare sorda]] come in tedesco "i'''ch'''". Tale fono è rappresentato dal gruppo ''hi'', per gli altri gruppi ha l'aspirazione normale (glottale). Fa eccezione quando è usata per distinguere il verbo avere: in questo caso è muta.
 
== Grammatica<ref>[http://scn.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Grammàtica Wikipedia:Grammàtica]</ref> ==
I generi sono due: maschile e femminile, ma sono rimasti sostantivi di genere neutro, classificati secondo il genere neutro del greco antico. Il neutro non ha però un suo articolo o una sua declinazione come in greco perché le parole vengono appoggiate da articoli maschili o femminili. Alcune di queste parole neutre sono (in italiano: l'oliva) che in siciliano ha tutti e due i generi quindi: lo oliva o la aliva che però diventano: l'oliva o l'aliva.
 
Esistono molti plurali irregolari (la manu, li manu).
=== Accenti ===
I segni grafici usati in siciliano sono l'[[accento grave]], il [[circonflesso]] e la [[dieresi]] (nelle vocali ''i'' e ''u''). L'accento grave va messo quando l'accento cade nell'ultima vocale (come in italiano), come [[accento tonico]] e quando una parola finisce in "-ia" (es.: ''catigurìa'', ''lunidìa'', etc.). Il circonflesso è usato per indicare che la parola è stata contratta, in particolare nelle preposizioni articolate: ''di lu'' = ''dû''. La dieresi è usata nei rarissimi casi dove occorre separare un dittongo (es.: ''sbrïugnatu'').
 
=== Consonanti duplicate ===
In siciliano sono presenti molte parole con le consonanti duplicate a inizio parola. Le più comuni sono: ''cci, nni, cchiù, dda, ddi, ddu, ssa, ssi, ssu, ccà, ddòcu, ddà''.
 
=== Articoli ===
Gli articoli determinativi sono ''lu, la, li, (l'), u, a, i''. Gli articoli ''lu, la, li'', perdono la "L" iniziale e diventano come detto prima ''u, a i'' dipende la parola che segue, la parola che precede, il contesto in cui viene utilizzato per rendere la frase più comoda. Quelli indeterminativi sono ''un'' o ''nu, na (n')''. In siciliano non esiste la forma plurale di questi (ovvero ''dei'' e ''delle''): al posto di questi viene usato ''na para di'', "un paio di", ''na trina di'', ecc.
 
=== Preposizioni ===
Le preposizioni semplici sono:
 
{| align="center" border="1" cellspacing="0" cellpadding="10" bgcolor="#EFEFEF" style="font-size:15px; text-align:center;"
|-
| '''a''' || '''cu''' || '''n''' || '''di''' || '''pi''' || '''nna''' || '''nni''' || '''nta''' || '''ntra''' || '''sinza''' || '''supra''' || '''sutta'''
|}
 
Queste preposizioni possono essere usate anche come articoli determinativi:
 
{| align="center" border="2" cellpadding="5" style="font-size:15px; text-align:center;"
!bgcolor=#cccccc|'''Preposizione:'''
!bgcolor=#cccccc|+ Articolo: lu =
!bgcolor=#cccccc|+ Articolo: la =
!bgcolor=#cccccc|+ Articolo: li =
!bgcolor=#cccccc|+ Articolo: un =
|- valign=top
|'''a'''
|ôn
|- valign=top
|'''cu'''
|cû / cô
|câ
|chî / chê
|c'un
|- valign=top
|'''di'''
|dû / dô
|dâ
|dî / dê
|d'un
|- valign=top
|'''pi'''
|pû / pô
|pâ
|pî / pê
|p'un
|- valign=top
|'''nna / nni'''
|nnô / nnû
|nnâ
|nnê / nnî
|nn'un
|- valign=top
|'''nta / nti'''
|ntô / ntû
|ntâ
|ntê / ntî
|nt'un
|- valign=top
|'''ntra'''
|ntrô
|ntrâ
|ntrê
|ntr'un
|- valign=top
|}
 
=== Avverbi ===
'''Di luogo:'''
{| align="center" border="1" cellspacing="0" cellpadding="10" bgcolor="#EFEFEF" style="font-size:15px; text-align:center;"
|-
| sutta || supra || ccà || ddà || unni || ntunnu || dintra || fora || avanti || vicinu || arrassu || agghiri || allatu
|}
'''Di tempo:'''
{| align="center" border="1" cellspacing="0" cellpadding="10" bgcolor="#EFEFEF" style="font-size:15px; text-align:center;"
|-
| doppu || ora || ajeri || òi || dumani || quannu || mai || mentri || nzinu
|}
 
'''Di quantità:'''
{| align="center" border="1" cellspacing="0" cellpadding="10" bgcolor="#EFEFEF" style="font-size:15px; text-align:center;"
|-
| bastanti || menu || cchiù || picca || assai || tantu
|}
'''Di maniera:'''
{| align="center" border="1" cellspacing="0" cellpadding="10" bgcolor="#EFEFEF" style="font-size:15px; text-align:center;"
|-
| comu || bonu || accussì || ammatula || ammucciuni
|}
 
'''Altri avverbi:'''
{| align="center" border="1" cellspacing="0" cellpadding="10" bgcolor="#EFEFEF" style="font-size:15px; text-align:center;"
|-
| siccomu || dunca || macari || avanti || prìmisi || mmenzu || mmeci
|}
 
=== Congiunzioni ===
{| align="center" border="1" cellspacing="0" cellpadding="10" bgcolor="#EFEFEF" style="font-size:15px; text-align:center;"
|-
| i/e || puru || sparti || pirò || mancu || ancora || videmma || ma || picchì || sippuru || mmeci
|}
 
=== Pronomi ===
==== Personali ====
* '''Singolare''': Iu/Jo/Ju, mi; tu, ti; iddu, idda, ci/si
* '''Plurale''': Nuàutri/nuavutri/nanddri, ni; Vuàutri, vi; iddi, ci/si
 
==== Possessivi ====
* '''Singolare''': mè, tò, sò/di iddu o idda
* '''Plurale''': nostru, vostru, sò/di iddi
 
Gli aggettivi e i pronomi possessivi vanno sempre prima del nome a cui si riferisce.
 
==== Relativi ====
Chi, Ca, Cui, Cu, Cuali
 
==== Indefiniti ====
Nuddu, cirtuni, certi, quali, qualegghiè, zocchegghiè, cuegghiè, ecc...
 
==== Interrogativi ====
chi? comu? quantu? quali? di cu? quannu?
 
==== Dimostrativi ====
* '''Maschile''': chistu, chissu, chiddu
* '''Femminile''': chista, chissa, chidda
 
=== Verbi ===
In siciliano l'unico ausiliare è il verbo avere. I verbi possono essere: regolari, irregolari, transitivi, intransitivi, riflessivi, difettivi, servili. Il futuro esiste solo in forma perifrastica ("'''jiri'''" + "'''a'''" + infinito).
 
== Esempio della lingua scritta ==
=== Preghieri (preghiere) ===
{|
!Patri nnostru<br />(Padre Nostro)
!Aviu Maria<br />(Ave Maria)
!Salvi o'Rigina<br />(Salve Regina)
!Angelu ca ni custudisci<br />(Angelo Custode)
|-
|Patri nostru, ca si nò celu,
|Aviu maria, china di grazia,
|Salvi o'Regina,
|Angelu di Diu
|-
|Santificatu sia lu nomu vostru,
|u'signuri è cu tia,
|matri di misericordia, è vita, è duci, spiranza nostra
|ca sì u'me custodi,
|-
|Vinissi prestu lu vostru regnu,
|tu sì a biniditta 'menzu i donni,
|salvi, a tia ricurremu, naddri figghi di Eva
|alluminami, custudiscimi, tenimi e guvernami
|-
|Sempri sia faciuta la vostra Divina Vuluntati
|e binidittu è u'fruttu dò tò senu Gesù,
|a tia sospiramu, chiangennu,
|ca ti vinni datu da pietà celeste
|-
|comu n celu accussì n terra.
|Santa Maria, matri di Diu,
|ne sta valli di lacrimi, allura abbucata
|
|-
|Dàtannillu a sta jurnata lu panuzzu cutiddianu
|prega pì nanddri piccatura,
|nostra talinani cu chiddri occhi tò misericurdiusi,
|
|-
|E pirdunàtini li nostri piccati
|ora e nò momentu da nostra morti.
|e fanni abbidiri doppu, stu esiliu Gesù
|
|-
|Accussì comu nanddri li rimintemu ê nimici nostri &nbsp;
|
|u'fruttu binidittu dò tò senu &nbsp;
|
|-
|E nun ni lassati cascari ntâ tintazzioni,
|
|O clemente, bona
|
|-
|ma scanzàtini dû mali.
|
|o duci Virgini Maria
|
|-
|Amen.
|Amen.
|
|Amen.
|}
 
=== Estratto di [[Antonio Veneziano]] ===
==== Celia, Lib. 2 ====
(~[[1575]] - [[1580]])
{|
!Siciliano
!Italiano
|-
|Non è xhiamma ordinaria, no, la mia
|Non è fiamma ordinaria, non la mia
|-
|è xhiamma chi sul'iu tegnu e rizettu,
|è una fiamma che sol'io tengo e rassetto,
|-
|xhiamma pura e celesti, ch'ardi 'n mia;
|una fiamma pura e celeste che arde in me; &nbsp;
|-
|per gran misteriu e cu stupendu effettu. &nbsp;
|per gran mistero e con stupendo effetto.
|-
|Amuri, 'ntentu a fari idulatria,
|Amore, intento a fare idolatria,
|-
|s'ha novamenti sazerdoti elettu;
|si è nuovamente a sacerdote eletto;
|-
|tu, sculpita 'ntra st'alma, sì la dia;
|tu, scolpita dentro quest'anima, sei la dea;
|-
|sacrifiziu lu cori, ara stu pettu.
|il mio cuore è il sacrificio, il mio petto è l'altare.
|}
 
=== Altro di [[Antonio Veneziano]] ===
{|
!Siciliano
!Italiano
|-
|« Omeru nun scrissi pi grecu chi fu grecu, o Orazziu pi latinu chi fu latinu? E siddu Pitrarca chi fu tuscanu nun si piritau di scrìviri pi tuscanu, pirchì ju avissi a èssiri evitatu, chi sugnu sicilianu, di scrìviri pi sicilianu? Haiu a fàrimi pappagaddu di la lingua d'àutri? »
|« Non scrisse Omero che fu greco in greco, o Orazio che fu latino in latino? E se Petrarca che fu toscano non si peritò di scrivere in toscano, perché dovrebbe essere impedito a me, che son siciliano di scrivere in siciliano? Dovrei farmi pappagallo della lingua d'altri? »
|}
 
=== Estratto di [[Giovanni Meli]] ===
[[File:Palermo - Palazzo Pretorio - Giovanni Meli.jpg|thumb|Statua di Giovanni Meli presso il [[Palazzo Pretorio (Palermo)]]]]
==== Don Chisciotti e Sanciu Panza (Cantu quintu) ====
(~[[1790]])
{|
!Siciliano
!Italiano
|-
|Stracanciatu di notti soli jiri;
|travestito di notte suole andare
|-
|S'ammuccia ntra purtuni e cantuneri;
|Si nasconde fra portoni e angoli di strade
|-
|cu vacabunni ci mustra piaciri;
|con i vagabondi gli fa piacere stare;
|-
|poi lu so sbiu sunnu li sumeri;
|poi il suo svago sono i somari
|-
|li pruteggi e li pigghia a ben vuliri, ;
|li protegge e li prende a ben volere
|-
|li tratta pri parenti e amici veri;
|li tratta da parenti ed amici veri
|-
|siccomu ancura è n'amicu viraci
|poiché è ancora un amico verace
|-
|di li bizzari, capricciusi e audaci.
|di quelli bizzarri, capricciosi e audaci.
|}
 
=== Estratto di ''Eco della Sicilia'' - [[Francesco Paolo Frontini]] ===
==== Ciuri, ciuri ====
:''[[s:Ciuri, ciuri|Ciuri, Ciuri]], ciuri di tuttu l'annu''
:''Lu meli siti e lu pani cci abbagnu.''
 
(~[[1883]])
{|
!Siciliano
!Italiano
|-
|Ciuri di paparina!
|Fiore di paparina!
|-
|Moru di sonnu pri na signurina.
|Non dormo mai per una signorina.
|-
|Ciuri di camumidda!
|Fiore di camomilla!
|-
|Astanotti mi nzunnai d'amari a Pidda.
|Stanotte mi sognai d'amare Pilla.
|-
|Ciuri di chistu ciuri!
|Fiore di questo fiore!
|-
|Ti l'haju pirchì si lu primu amuri.
|Io l'ho con te perché sei'l primo amore.
|-
|Ciuriddu di granatu!
|Fioretto di granato!
|-
|Cu campa senza mugghieri è scunzulatu.
|Chi vive senza sposa è sconsolato.
|-
|Ciuriddu di patata!
|Fioretto di patata!
|-
|Quantu beni cci vogghiu a na criata.
|Voglio un gran bene a una servetta amata.
|-
|Ciuri di tuttu l'annu!
|Fiore di tutto l'anno!
|-
|Lu meli siti e lu pani cci abbagnu.
|Voi siete il miele dove'l pane io bagno.
|}
 
=== Estratto di [[Nino Martoglio]] ===
==== Briscula 'n Cumpagni ====
(~[[1900]])
{|
!Siciliano
!Italiano
|-
|—Càrricu, mancu? Cca cc'è 'n sei di spati!... &nbsp;
|—Nemmeno un carico? Qui c'è un sei di spade!...
|-
|—E chi schifiu è, di sta manera?
|—Ma che schifo, in questo modo?
|-
|—Don Peppi Nnappa, d'accussì jucati?
|—Signor Peppe Nappa<ref>[[Peppe Nappa]] è una maschera della [[Commedia dell'arte]], come [[Pulcinella]] o [[Arlecchino]].</ref>, ma giocate così?
|-
|—Misseri e sceccu ccu tutta 'a tistera,
|—Messere e asino con tutti i finimenti,
|-
|comu vi l'haju a diri, a vastunati,
|come ve lo devo dire, forse a bastonate,
|-
|ca mancu haju sali di salera!
|che non ho nemmeno il sale per la saliera!
|}
 
== Stato attuale della lingua ==
Pur essendo milioni le persone che lo parlano, buona parte delle quali madrelingua, e pur essendo stata elencata dall'[[UNESCO]] tra le lingue europee non a rischio di estinzione, né immediato né futuribile, il siciliano non viene insegnato nelle scuole, non viene utilizzato come lingua ufficiale nemmeno in [[Sicilia]], venendo però utilizzato nella vita pubblica tra persone in stretta relazione, affiancato spesso dall''''Italiano di Sicilia''', il quale può essere considerato una via di mezzo tra la lingua siciliana e quella [[Lingua Italiana|italiana]].
 
L'uso del siciliano è altresì molto diffuso sia come lingua familiare che come lingua conviviale tra persone in stretta relazione, e presenta una produzione letteraria piuttosto viva, soprattutto nel campo musicale e poetico.
 
== Esempio della lingua siciliana nel cinema italiano ==
Un bel esempio della lingua siciliana parlata si vede nel film [[La terra trema]] (1948) di [[Luchino Visconti]] , il film fu recitato completamente in siciliano al fine di mantenere la genuinità della storia che si tratta di pescatori siciliani ad [[Acitrezza]], provincia di [[Catania]]. Visto che il siciliano odierno si è italianizzato negli anni precedenti, il film è una grande risorsa per la lingua siciliana “autentica”. Questa è una frase estratta dal film:
 
* Sti così l'àmu a spizzarri pi fforza! Cettu ca n'amminàzzunu! Cèccunu di pigghiàrini a paura! A ccui?... A chiddi cchiù fissa di nuàutri ca 'ncuminciano a travagghiari suli, l'autri si pigghianu di curaggiu e 'nni vènunu appressu! E poi 'nni dicinu grazie!
* Questa situazione la dobbiamo rompere per forza! Certo ci minacceranno! Cerccheranno di prenderci per paura. Ma a chi?... Ai più fessi di noi! Ma noi non dobbiamo metterci paura di loro. Non appena i primi di noi cominceranno a lavorare da soli, gli altri si faranno coraggio e ci verranno dietro! E poi ci diranno grazie!
 
== Frasi base ==
* '''Se''' = Sì
* '''No''', '''Nonzi''' = No
* '''Chi voi?''' = Cosa vuoi?
* '''[[Assabinidica]]''', '''Assabbinirica''', '''Sabbinirica''', '''Salutamu'''! = Ciao!, Salve!
* '''Ni videmu!''' = Ci vediamo!
* '''Salutamu!''' = Arrivederci!
* '''A biatu!''' = A presto!
* '''Grazzî assai!''' = Tante grazie!
* '''Bon jornu''' = Buongiorno!
* '''Bona sira''' = Buonasera!
* '''Bona notti''' = Buonanotte!
* '''Pi faùri''' = Per favore!
* '''Pi piaciri''' = Per piacere!
* '''Mi scusassi''' = Mi scusi
* '''Amunì!''' = Andiamo!, Forza!, Dai!
* '''Amuninni''' = Andiamocene
* '''Accura!''' = Attenzione!
* '''Addunati!''' = Accertati!
* '''Sapìddu...''' = Chissà...
* '''M'havi a scusari''' = Mi deve scusare
* '''Vulissi nu cafè''' = Vorrei un caffè
* '''Vulissi nu cannolu câ ricotta''' = Vorrei un cannolo con la ricotta
* '''Li bagni unni sunnu?''' = Dove sono i bagni?
* '''Dunni s'havi a pigghiari pi jiri â stazzioni?''' = Per dove si deve prendere per arrivare alla stazione?
* '''La frimmata di l'autubussu unn'è?''' = Dov'è la fermata degli autobus?
* '''Risturanti ccà a furriari tunnu cci nn'è?''' = Ci sono ristoranti qui intorno?
* '''Cci sunnu risturanti ccà?''' = Ci sono ristoranti qui?
* '''Scusassi, pô Cursu Sicilia dunni è ca haju a pigghiari?''' = Scusi, per Corso Sicilia che direzione devo prendere?
* '''P'attruvari nu chiancheri ca cc'havi carni di cavaddu unn'haju a jiri?''' = Dove devo andare per trovare un macellaio che abbia carne di cavallo?
* '''Cumminasti na chianca!''' = Hai fatto un macello!
* '''Unni l'attrovu na putìa?''' = Dove lo trovo un negozio?
* '''Si na camurrìa!''' = Sei uno scocciatore!
* '''Arrassati!''' = Allontanati!
 
== Saluto di riverenza ==
{{c|1) A cosa serve il paragrafo? 2) Il sottoparagrafo "Assonanza", cosa dovrebbe essere? Non si può wikificare, inserire nel testo in modo coerente piuttosto che a casaccio? 3) Non facciamo prima se eliminiamo la sezione (o anche solo la sottosezione "Assonanza" che appare sbucata come per incantesimo) e basta?|lingue|agosto 2011}}
* Ssabinidica o '''[[Assabinidica]]''' = Ella mi benedica, da vossia (mi) benedica
* Vossia s'abbinirica = "Vostra signoria (mi) benedica"
* Voscenza s'abbinirica = "Vostra eccellenza(mi) benedica"
* Baciamu li mani = Baciamo le mani (in segno di ossequio o reverenza verso persone di ceto piu' alto o di eta' piu' avanzata". Saluto arcaico a volte usato in maniera scherzosa
** si risponde con '''Santu''' (Santo) ,'''Binidittu''' (Benedetto), '''santu e riccu nzinu a Pasqua''' (Santo e ricco fino a Pasqua), '''Santu, riccu, e ccu bonu distinu''' (Santo, ricco e con buona fortuna), oppure con '''Binidittu Iddiu''' (Dio)
=== Assonanza ===
* forte l'assonanza con l'espressione usata dai Siciliani musulmani (Siqilli) all'epoca dell'Emirato di Sicilia "As-Salam ʿalaykum".
 
== Film girati in siciliano ==
* ''[[Respiro (film)|Respiro]]'' di [[Emanuele Crialese]]
* ''[[Nuovomondo]]'' di [[Emanuele Crialese]]
* ''[[Baarìa]]'' di [[Giuseppe Tornatore]]
* ''[[La bella società]]'' di [[Gian Paolo Cugno]]
* ''[[Le buttane]]'' di [[Aurelio Grimaldi]]
* ''[[Il dolce e l'amaro]]'' di [[Andrea Porporati]]
* ''[[Mery per sempre]]'' di [[Marco Risi]]
* ''[[Nuovo cinema Paradiso]]'' di Giuseppe Tornatore
* ''[[Ragazzi fuori]]'' di Marco Risi
* ''[[Il ritorno di Cagliostro]]'' di [[Ciprì e Maresco]]
* ''[[Placido Rizzotto (film)|Placido Rizzotto]]'' di [[Pasquale Scimeca]]
* ''[[Rosso Malpelo (film)|Rosso Malpelo]]'' di [[Pasquale Scimeca]]
* ''[[Salvatore Giuliano (film)|Salvatore Giuliano]]'' di [[Francesco Rosi]]
* ''[[La Terramadre]]'' di Nello La Marca
* ''[[La terra trema]]'' di [[Luchino Visconti]]
* ''[[Totò che visse due volte]]'' di Ciprì e Maresco
* ''[[Lo zio di Brooklyn]]'' di Ciprì e Maresco
* ''[[La lupa (film 1996)|La lupa]]'' di [[Gabriele Lavia]]
* ''L'infernale Litterio'' di [[Nicola Calì]]
* ''[[Salvatore - Questa è la vita]]'' di [[Gian Paolo Cugno]]
 
== Nomi tipici siciliani ==
* [[Carmelo]] (Melo)
* [[Salvatore]] (Turi)
* [[Rosario]] (Saro)
* [[Agata]] (Jaita)
* [[Gaetano]] (Tano)
* [[Placida]] (Prazzita)
* [[Giuseppe]] (Pippo o Peppe)
* [[Giovanni]] (Giuanni o Gianni)
* [[Rossella]] (Rosa)
* [[Vincenzo]] (Enzo o Vicenzu)
* [[Stefano]]
* [[Antonio]] (Tonio, Toni, Tonino o Antonino)
* [[Giulia]]
* [[Cettina]]
* [[Maria]] (Mara)
* [[Lucio]] (Lucieddu)
* [[Alfio] (Alfieddu)
 
== Modi di dire e proverbi ==
In lingua siciliana sono conosciuti diversi modi di dire e proverbi:
 
* ''Cogghi l'ogghiu supra o' maccu!'' (E' molto avaro)
* ''Uomo avvisato, tri quarti savvatu!'' (Uomo avvisato, tre quarti salvato)
* ''Nun hannu l'occhi p'pi chianciri!'' (Non hanno soldi)
* ''Cu s'ammuccia soccu fa, è signu chi mali fa!'' (Chi si nasconde fa del male)
* ''Diu runa viscotta a c'cu nun havi i renti!'' (Dio dà un dono a chi non sa utilizzarlo)
* ''Cu di lu sceccu ni fa nu mulu, u primu cauci è do sò!'' (Chi ne approfitta subisce le conseguenze)
* ''Cu' nasci tunnu... Nun mori quatratu!'' (Chi segue la propria strada e non ascolta, non cambierà mai)
* ''Fa di testa so'!'' (Fa sempre come dice lui)
* ''Si n'ni va n'da l' erva tinta!'' (Va verso il male)
* ''Nun circari u pilu ‘ntra l’ovu!'' (Non essere tirchio!)
* ''Unni mi chiovi mi sciddica!'' (Dicesi per chi se ne frega)
* ''Tuttu u santu ghiornu'' (Tutto il giorno)
* ''Alliccari a sarda'' (Non avere niente da mangiare)
* ''Tuttu fumu e nenti arrustu!'' (Tutte parole e niente fatti)
* ''T'ava piaciutu!'' (Ti sarebbe piaciuto)
* ''Lu lupu di mala cuscenza comu opira penza!'' (Chi pensa male fa del male)
* ''Avi sempri c'chi diri!'' (Riferito a una persona a cui non va mai bene niente)
* ''Camurria!'' (Maledizione!)
* ''Cu' mancia fa muddichi!'' (Chi fa qualcosa lascia l'errore)
* ''Ciatu miu!'' (Ciao, amore mio!)
* ''Fa panza e prisenza!'' (Riguardo alle persone che non fanno niente)
* ''Cunnutu e vastuniatu!'' (Si dice quando si fa qualcosa e non si viene ripagati
* ''A' picura niura!'' (Qualunque persona che si comporta male tra gente che si comporta bene)
* ''Bedda matri!'' (Espressione tipica siciliana al momento dello stupore)
* ''C'chi culu!'' (Che fortuna!)
 
== Dizionari ==
** [http://books.google.it/books?id=b_YlAAAAMAAJ Dizionario siciliano italiano Pasqualino]
** [http://books.google.it/books?id=4FMCAAAAQAAJ Nuovo dizionario siciliano italiano Mortillaro]
** [http://books.google.it/books?id=3-MlAAAAMAAJ Fraseologia sicola toscana Castagnola]
** [http://books.google.it/books?id=FsUDAAAAQAAJ Dizionario tascabile familiare siciliano italiano]
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Francesco Zambrini, [[Giosuè Carducci]], (1873) ''Il Propugnatore''.
* [[Giuseppe Pitrè]], (1875) ''[[Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane]]''.
* Pitrè, Giuseppe, (1875) ''Grammatica Siciliana'', Edizioni Clio.
* [[Alberto Varvaro]]. ''Profilo di storia linguistica della Sicilia''. Palermo, Flaccovio, 1979.
* [[Geoffrey Hull|Hull, Dr Geoffrey]], (1989) ''Polyglot Italy: Languages, Dialects, Peoples'', CIS Educational, Melbourne.
* Camilleri, Salvatore, (1998) ''Vocabolario Italiano Siciliano'', Edizioni Greco, Catania.
* Ruffino, Giovanni, (2001) ''Sicilia'', Editori Laterza, Bari.
* Bonner, J K, (2001) ''Introduction to Sicilian Grammar'', Legas, New York.
* Camilleri, Salvatore, (2002) ''Grammatica Siciliana'', Boemi Editore, Catania
* Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani, (1977-2002) ''Vocabolario Siciliano'', 5 volumi a cura di Giorgio Piccitto, Catania-Palermo.
* Cipolla, Prof. Gaetano, (2004) "U sicilianu è na lingua o un dialettu? / Is Sicilian a Language" in ''Arba Sicula'' Volume XXV, (bilinguali: siciliano e inglese).
* Pino Zaccaria, (2007) ''Il medioevo della mia infanzia. Uno spaccato di vita degli anni '50/'60''.
* Giarrizzo, Salvatore, ''Dizionario Etimologico Siciliano'', Herbita Editrice, Palermo.
 
== Voci correlate ==
* [[Wikipedia in siciliano]]
* [[Sistema esavocalico siciliano]]
* [[Dialetto calabrese]]
* [[Dialetto palermitano]]
* [[Dialetto messinese]]
* [[Dialetto agrigentino]]
* [[Dialetto salentino]]
* [[Dialetto cilentano meridionale]]
* [[Dialetto leccese]]
* [[Dialetto brindisino]]
* [[Dialetto manduriano]]
* [[Dialetto lizzanese]]
* [[Dialetto gallipolino]]
* [[Lingua siciliana e lingua italiana]]
* [[Galloitalico di Sicilia|Dialetti galloitalici di Sicilia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{interprogetto|commons=Category:Sicilian language|q=Proverbi siciliani|s=:Categoria:Canti_della_Sicilia|s_oggetto=alcuni canti|s_preposizione=in|s_etichetta=}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.coe.int:80/t/e/legal_affairs/local_and_regional_democracy/regional_or_minority_languages/ Carta europea delle lingue regionali o minoritarie]
* {{cita web|url=http://scn.wikipedia.org/wiki/P%C3%A0ggina_principali|titolo=Wikipedia siciliana}}
* {{Lingue|scn|it|en|es|fr}} [http://www.linguasiciliana.org/ LinguaSiciliana.org]
* [http://www.linguasiciliana.it/ Il sito della lingua siciliana]
* [http://www.linguasiciliana.it/sicita.htm Dizionario siciliano - italiano]
* {{en}} [http://www.ethnologue.com/show_language.asp?code=scn Scheda Ethnologue sul siciliano]
* {{en}} [http://www.websters-online-dictionary.org/definition/Sicilian-english/ Sicilian - English Dictionary]
* {{lingue|en|scn}} [http://arbasicula.org/ Arba Sicula]
* [http://www2.rz.hu-berlin.de/vivaldi/index.php?id=m1000&lang=it Informazioni ed esempi parlati di diversi dialetti siciliani]
* [http://www.itispiazza.it/galloitalico/ I dialetti galloitalici di Sicilia]
* [http://frontini.altervista.org/canti_siciliani.htm Raccolte canti siciliani] di Francesco Faolo Frontini - [[1883]]/[[1938]]
* [http://www.salviamoilsiciliano.com Salviamo il siciliano]
* [http://www.arcadeisuoni.org Arca dei Suoni] Archivio sonoro digitale on-line del CRICD - Centro Regionale per l'Inventario, la Catalogazione e la Documentazione dei Beni Culturali della Regione Siciliana
* [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/10/03/quando-la-sicilia-sbarcava-ellis-island.html Quando la Sicilia sbarcava a Ellis Island] di TANO GULLO
 
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[[la:Lingua Sicula]]
[[lij:Lengua siciliann-a]]
[[mt:Lingwa Sqallija]]
[[nap:Lengua siciliana]]
[[nds-nl:Sisiliaans]]
[[nl:Siciliaans (taal)]]
[[nn:Siciliansk]]
[[no:Siciliansk]]
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[[pms:Lenga sicilian-a]]
[[pnb:سسلین]]
[[pt:Língua siciliana]]
[[ro:Limba siciliană]]
[[ru:Сицилийский язык]]
[[sc:Limba sitziliana]]
[[scn:Lingua siciliana]]
[[sh:Sicilijanski jezik]]
[[simple:Sicilian language]]
[[sq:Gjuha siciliane]]
[[sv:Sicilianska]]
[[ta:சிசிலிய மொழி]]
[[th:ภาษาซิซิลี]]
[[tr:Sicilyaca]]
[[ug:سىتسىلىيە تىلى]]
[[uk:Сицилійська мова]]
[[vi:Tiếng Sicilia]]
[[zh:西西里语]]