Oliver Stević e Saqr III bin Sultan al-Qasimi: differenze tra le pagine
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{{Monarca
|nome = Saqr III bin Sultan al-Qasimi
|immagine =
|legenda =
|titolo = [[Sharja (emirato)|Emiro di Sharja]]
|inizio regno = maggio [[1951]]
|fine regno = 24 giugno [[1965]]
|predecessore = [[Muhammad bin Saqr al-Qasimi|Muhammad bin Saqr]]
|successore = [[Khalid III bin Muhammad al-Qasimi|Khalid III bin Muhammad]]
|altrititoli =
|data di nascita = [[1925]]
|luogo di nascita = [[Sharja]]
|data di morte = 9 dicembre [[1993]] (68 anni circa)
|luogo di morte = [[Egitto]]
|luogo di sepoltura =
|dinastia = al-Qasimi
|padre = [[Sultan II bin Saqr al-Qasimi]]
|
|consorte =
|figli = Sheikh Khalid<br>Sheikh Sultan<br>Sheikha Asma
}}
{{Bio
|Nome =
|Cognome =
|PreData = {{Arabo|صقر بن سلطان القاسمي}}
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte = Egitto
|GiornoMeseMorte = 9 dicembre
|AnnoMorte = 1993
|Epoca = 1900
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|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = , è stato emiro di [[Sharja (emirato)|Sharja]] dal [[1951]] al [[1965]]
}}<ref name="Heads of State and Government">{{Cita web|cognome1=Graca|nome1=John V. Da|titolo=Heads of State and Government|url=https://books.google.co.uk/books?id=TzOxCwAAQBAJ|editore=Springer|accesso=30 agosto 2016|lingua=en|data=25 novembre 1985}}</ref><ref name="Ruling Shaikhs and Her Majesty's Government, 1960-1969: 1960-1969">{{Cita libro|cognome1=Joyce|nome1=Miriam|titolo=Ruling Shaikhs and Her Majesty's Government, 1960-1969: 1960-1969|editore=Routledge|isbn=978-1-135-77253-6|url=https://books.google.co.uk/books?id=IaA69nz7jYUC|accesso=30 agosto 2016|lingua=en}}</ref>
== Biografia ==
Saqr bin Sultan nacque a [[Sharja]] nel [[1925]] e divenne emiro nel maggio del [[1951]]. Fu il primo sovrano di quel paese a tenere un discorso pubblico nel giorno della sua investitura. Lavorò duramente per promuovere l'istruzione e per questo fece aprire numerose scuole.
Diede supporto al [[nazionalismo arabo]] e al suo più celebre esponente, il presidente egiziano [[Gamal Abd el-Nasser]].<ref>{{Cita libro|cognome1=Peck |nome1=Malcolm C. |titolo=Historical Dictionary of the Gulf Arab States |editore=Scarecrow Press |p=260}}</ref> Nel [[1964]], dopo la visita di una delegazione della [[Lega araba]] guidata da [[ʿAbd al-Khāliq Ḥassūna]], il segretario generale all'epoca, sostenne l'apertura di un ufficio della [[Lega araba]] a [[Sharjah]].<ref>{{Cita libro|cognome1=Davidson |nome1=Christopher M. |titolo=The United Arab Emirates: A Study in Survival |editore=Lynne Rienner Publishers |isbn=1-58826-274-X}}</ref> Gli inglesi considerarono questa mossa una minaccia e l'amministrazione britannica fu indotta ad intervenire e ad avviare la cacciata di Saqr come emiro.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Barnwell |nome1=Kristi |titolo=Overthrowing the Shaykhs: The Trucial States at the Intersection of Anti-Imperialism, Arab Nationalism, and Politics, 1952-1966 |rivista=Journal of Arab Studies |numero=Fall 2016}}</ref> Nel [[1965]] Paul Glencairn , l'agente politico britannico a [[Dubai]], fu incaricato di informare Saqr della sua deposizione.<ref>{{Cita libro|cognome1=Ulrichsen |nome1=Kristian |titolo=The United Arab Emirates: Power, Politics and Policy-Making |editore=Taylor & Francis |isbn=1-317-60310-9 |p=47}}</ref> Fu poi esiliato in [[Bahrein]] e alla fine a [[Il Cairo]].<ref>{{Cita libro|titolo=Now the Dust has Settled|cognome=De Butts|nome=Freddie|editore=Tabb House|anno=1995|isbn=1-873951-13-2|città=}}</ref> Gli succedette suo cugino [[Khalid III bin Muhammad al-Qasimi|Khalid bin Muhammad]].
Il 24 gennaio [[1972]], poco dopo la creazione degli [[Emirati Arabi Uniti]] avvenuta il 2 dicembre [[1971]], Saqr tornò in patria dall'[[Egitto]] con un certo numero di mercenari e tentò di riprendere il potere con un [[colpo di Stato]]. Il gruppo attaccò il palazzo del sovrano all'incirca alle 14.30. Vi furono colpi di arma da fuoco e esplosioni di granate all'interno del palazzo. L'emiro [[Khalid III bin Muhammad al-Qasimi|Khalid]] rimase ucciso.<ref>{{Cita libro|titolo=My Early Life|cognome=Al Qasimi|nome=Sultan bin Muhammad|editore=Bloomsbury|anno=2011|isbn=978-1-4088-1420-8|città=|pp=285–287}}</ref> Il golpe però non riuscì grazie al mancato appoggio del Consiglio supremo dell'Unione e all'intervento tempestivo delle forze armate federali guidate dal ministro della difesa [[Mohammed bin Rashid Al Maktum]]. In poco tempo il palazzo di Ramla fu circondato e i ribelli costretti ad arrendersi e portati in giudizio.
Nel [[1979]], dopo otto anni di carcere, fu esiliato in [[Egitto]]. Tornò in patria due anni prima di morire e prese residenza nell'[[emirato di Abu Dhabi]].
Morì durante una visita in [[Egitto]] il 9 dicembre [[1993]] e fu sepolto nell'[[emirato di Ras al-Khaima]].
Scrisse diverse raccolte di poesie.
==
<references/>
[[Categoria:Emiri di Sharja]]
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