Tina Modotti e Discussioni utente:Tanusugnuii: differenze tra le pagine

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{{citazione|Ogni volta che si usano le parole "arte" o "artista" in relazione ai miei lavori fotografici, avverto una sensazione sgradevole dovuta senza dubbio al cattivo impiego che si fa di tali termini. Mi considero una fotografa, e niente altro.|Tina Modotti in ''Sulla fotografia''}}
{{Bio
|Nome = Assunta Adelaide Luigia
|Cognome = Modotti Mondini
|PostCognomeVirgola = [[Lista di pseudonimi|meglio conosciuta]] come '''Tina Modotti'''
|Sesso = F
|LuogoNascita = Udine
|GiornoMeseNascita = 17 agosto
|AnnoNascita = 1896
|LuogoMorte = Città del Messico
|GiornoMeseMorte = 5 gennaio
|AnnoMorte = 1942
|Attività = fotografa
|Attività2 = attrice
|Nazionalità = italiana
|Immagine = TinaModotti.PNG
|Didascalia = Tina Modotti nel film ''The Tiger's Coat'' (1920)
}}
 
{| style="width:100%; background:transparent; font-size:90%"
== Biografia ==
| style="background:#e0f0ff; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topleft:12px; -webkit-border-top-left-radius:12px; border-top-left-radius:12px; width:20%; height:30px" | &nbsp;&nbsp; [[File:Help-browser.svg|18px|link=Aiuto:Benvenuto]] [[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto]]
===Infanzia===
| style="background:#6495ed; color:white; padding:0.5em 0.5em 0.5em 1em; font-size:140%; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topright:12px; -webkit-border-top-right-radius:12px; border-top-right-radius:12px; width:80%" | '''Benvenuto/a su Wikipedia, <span style="color:white"><nowiki></nowiki>Tanusugnuii</span>!'''
|-
| style="background:#e0e6ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps ksig-vector.svg|18px|link=Aiuto:Guida essenziale]] [[Aiuto:Guida essenziale|Guida essenziale]]
| rowspan="8" style="background:#fffff0; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomright:12px; -webkit-border-bottom-right-radius:12px; border-bottom-right-radius:12px; padding:0.5em 1em;" |<div style="font-size:105%">Con le tue conoscenze puoi migliorare l'enciclopedia [[Wikipedia:LIBERA|libera]]. Scrivi nuove voci o modifica quelle esistenti, ma non inserire [[Aiuto:Cosa non mettere su Wikipedia|contenuti inadatti]]. '''Il tuo contributo è prezioso'''!<br />
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Se '''contribuisci a Wikipedia su commissione''' si applicano '''[[Wikipedia:Avvertenze sulla contribuzione su commissione#Le nostre condizioni d'uso|condizioni d'uso particolari]]'''.
Assunta Adelaide Luigia Modotti, Tina, nasce nel Borgo Pracchiuso a Udine, da una famiglia operaia aderente al socialismo della fine Ottocento. Il padre, Giuseppe, era meccanico e carpentiere, la madre Assunta Mondini cucitrice.
 
Ricorda di '''non copiare testi né immagini da libri o siti internet poiché <u>NON è consentito inserire materiale protetto da [[Wikipedia:Copyright|copyright]]</u>''' (nel caso sia tu l'autore/autrice, devi seguire [[Wikipedia:Copyright#Se concedi l'uso del materiale presente sul tuo sito o su altre fonti|l'apposita procedura]]), e di scrivere seguendo un '''[[Wikipedia:Punto di vista neutrale|punto di vista neutrale]]''', citando le '''[[WP:FONTI|fonti]]''' utilizzate.
Tina ha solo due anni quando la sua famiglia emigra in Austria per cercare lavoro. Nel 1905 tornano a Udine e Tina frequenta con profitto le prime classi della scuola elementare. A dodici anni lavora come operaia in una filanda per contribuire al mantenimento della numerosa famiglia (sei fratelli). Lo zio Pietro Modotti ha uno studio fotografico e qui Tina apprende elementi di fotografia frequentandolo.
 
<div align="center" style="font-size:130%">Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!</div>
===L'emigrazione in America===
 
<div style="margin:0; padding:0; font-size:105%">
Nel giugno [[1913]] lasciò l'Italia e l'impiego nella Fabbrica Premiata Velluti, Damaschi e Seterie Domenico Raiser, per raggiungere il padre, [[emigrazione|emigrato]] a [[San Francisco]], dove lavorò in una fabbrica tessile e si dedicò al teatro amatoriale, recitando anche [[D'Annunzio]], [[Goldoni]] e [[Luigi Pirandello|Pirandello]].
{{Cassetto inizio
 
|titolo = Altre informazioni
Nel [[1918]] si sposò con il pittore Roubaix "Robo" de l'Abrie Richey. I due si trasferirono a [[Los Angeles]] per inseguire la carriera nell'industria del cinema. L'esordio della Modotti è nel [[1920]], con il film ''[[The Tiger's Coat]]'', per il quale venne acclamata anche per il suo "fascino esotico". Grazie al marito conobbe il fotografo [[Edward Weston]] e la sua assistente [[Margrethe Mather]]. Nel giro di un anno, la Modotti divenne la sua modella preferita e, nell'ottobre [[1921]], sua amante. Quello stesso anno il marito Robo rispose a questa relazione trasferendosi in [[Messico]], seguito a breve dalla moglie che, però, giunse a [[Città del Messico]] quando egli era morto ormai da due giorni, a causa del [[vaiolo]] (9 febbraio [[1922]]). Nel [[1923]], ritornò nella capitale messicana con Weston ed uno dei suoi quattro figli, lasciandosi indietro il resto della sua famiglia.
}}
 
[[File:Firma e data.png|thumb|Apponi la firma nei tuoi interventi]]
===L'esperienza messicana===
*[[Portale:Progetti|Visualizza l'elenco]] dei '''[[Wikipedia:Progetto|progetti collaborativi]]''' riguardanti specifiche aree tematiche dell'enciclopedia: puoi partecipare liberamente a quelli di tuo interesse o chiedere suggerimenti.
 
*Identificati nelle [[Aiuto:Pagina di discussione|pagine di discussione]]: '''[[Aiuto:Firma|firma]] i tuoi interventi''' con il tasto che vedi nell'immagine.
Modotti e Weston entrarono rapidamente in contatto con i circoli ''[[Bohème (movimento artistico)|bohèmien]]'' della capitale, ed usarono questi nuovi legami per creare ed espandere il loro mercato dei ritratti. Inoltre Modotti incontrò diversi esponenti radicali comunisti, tra cui i tre funzionari del [[Partito Comunista Messicano]] con cui ebbe delle relazioni sentimentali: [[Xavier Guerrero]], [[Julio Antonio Mella]] e [[Vittorio Vidali]].
*Una volta consultata la Guida essenziale, prova ad ampliare le tue conoscenze sul funzionamento di Wikipedia con il '''[[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]'''.
Fu amica e probabilmente amante di [[Frida Kahlo]], militante comunista e [[Pittore|pittrice]] nel Messico degli anni Venti.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://malesoulmakeup.wordpress.com/2012/06/28/fridakahlo/|titolo = Vissi d'arte, vissi d'amore: gli amori saffici di Frida Kahlo|accesso = 27 dicembre 2014|editore = |data = 28 giugno 2012}}</ref>
*Hai già un altro account oppure qualcun altro contribuisce dal tuo stesso computer? Leggi [[Wikipedia:Utenze multiple]].
 
{{-}}
Il [[1927]] è l'anno dell'iscrizione al [[PCM]] e l'inizio della fase più intensa del suo attivismo politico. In quel periodo le sue fotografie vennero pubblicate su numerosi giornali di sinistra, tra cui l'organo ufficiale del PCM, ''[[El Machete]]''.
{{Cassetto fine}}
 
{{Cassetto inizio
Si pensa che Modotti sia stata introdotta alla fotografia quando era ancora in Italia, dove suo zio Pietro gestiva uno studio fotografico. Anni dopo, negli USA, suo padre aprì uno studio simile a [[San Francisco]], accrescendo il suo interesse per questa forma d'arte. Comunque fu la sua relazione con Weston che le permise di praticare e migliorare le sue capacità, fino a divenire un'artista di fama internazionale. Il fotografo messicano [[Manuel Alvares Bravo]] suddivise la carriera della Modotti in due periodi: quello romantico e quello rivoluzionario. Il primo include il periodo trascorso con Weston come assistente in camera oscura, poi come contabile e infine come assistente creativo. Insieme aprirono uno studio di ritrattistica a Città del Messico e ricevettero l'incarico di viaggiare per il Messico per fare fotografie da pubblicare nel libro ''[[Idols Behind Altars]]'', di [[Anita Brenner]]. In questo periodo venne scelta come "fotografa ufficiale" del movimento muralista messicano, immortalando i lavori di [[José Clemente Orozco]] e di [[Diego Rivera]]. Molte delle foto dedicate ai fiori sono state scattate in quel periodo.
|titolo = Serve aiuto?
 
}}
Nel dicembre del [[1929]] una sua mostra venne pubblicizzata come "La prima mostra fotografica rivoluzionaria in Messico": fu l'apice della sua carriera di fotografa. All'incirca un anno dopo fu costretta a lasciare la macchina fotografica dopo l'espulsione dal Messico e, a parte poche eccezioni, non scattò più fotografie nei dodici anni che le rimanevano da vivere.
Se hai bisogno di aiuto, chiedi allo [[Aiuto:Sportello informazioni|sportello informazioni]] (e non dimenticare che la risposta ti verrà data in quella stessa pagina). Se avessi bisogno di un aiuto ''continuativo'', puoi [[Progetto:Coordinamento/Accoglienza/Nuovi_arrivati|richiedere di farti affidare un "tutor"]].
 
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===Il lavoro per il Comintern===
type=commenttitle
 
bgcolor=white
Esiliata dalla sua patria adottiva, per un periodo la Modotti viaggiò in giro per l'[[Europa]] per poi stabilirsi a [[Mosca (Russia)|Mosca]] dove si unì alla polizia segreta sovietica, che la utilizzò per varie missioni in [[Francia]] ed Europa orientale (probabilmente a sostegno della ''Rivoluzione Mondiale'' che aveva in mente). Quando scoppiò la [[Guerra civile spagnola]], nel [[1936]], lei e [[Vittorio Vidali|Vidali]] (sotto gli pseudonimi di ''Maria'' e ''Comandante Carlos'') si unirono alle [[Brigate Internazionali]], rimanendo nella [[penisola iberica]] fino al [[1939]]. Lavorò con il celebre dottore canadese [[Norman Bethune]] (che inventò le unità mobili per le trasfusioni) durante la disastrosa ritirata da [[Malaga]] nel [[1937]]. Nel 1939, dopo il collasso del movimento repubblicano, la Modotti lasciò la [[Spagna]] con [[Vittorio Vidali|Vidali]] per tornare in [[Messico]] sotto uno pseudonimo. Secondo alcuni storici fu implicata nell'assassinio di [[Lev Trockij]] assieme al suo amante Vittorio Vidali alias Carlos Contreros.
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=== La morte ===
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page=Aiuto:Sportello_informazioni
Tina Modotti morì a [[Città del Messico]] il 5 gennaio [[1942]], secondo alcuni in circostanze sospette. Dopo aver avuto la notizia della sua morte, [[Diego Rivera|Rivera]] affermò che fosse stato Vidali ad aver organizzato l'omicidio. Tina poteva "sapere troppo" delle attività di Vidali in Spagna, incluse le voci riguardanti 400 esecuzioni.
default=
Più probabilmente quella notte Tina, dopo aver cenato con amici in casa dell'architetto [[Hannes Meyer]]<ref>[[Hannes Meyer]] direttore della the [[Bauhaus]] a [[Dessau]] dal 1928 al 1930.</ref>, fu colpita da infarto, e morì nel taxi che la stava riportando a casa. La sua tomba è nel grande [[Panteón de Dolores]] a Città del Messico. Il poeta [[Pablo Neruda]], indignato dalle accuse fatte a [[Vittorio Vidali]], compose il suo epitaffio in cui è indicato anche lo sciacallaggio riferibile a quelle infamie; di questo componimento una parte può essere trovata sulla lapide della Modotti, che include anche un suo ritratto in bassorilievo fatto dall'incisore [[Leopoldo Méndez]]:
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buttonlabel=Domanda allo Sportello informazioni
{{citazione|Tina Modotti hermana,<br />
</inputbox>
no duermes no, no duermes<br />
{{Cassetto fine}}
tal vez tu corazon<br />
</div>
oye crecer la rosa<br />
<div style="border-bottom:1px solid #eee; padding-top:0.17em; padding-bottom:0.5em"></div>
de ayer la ultima rosa<br />
<div style="font-size:95%">[[file:Flag of the United Kingdom.svg|20px]] Hello and welcome to the Italian Wikipedia! We appreciate your contributions. If your Italian skills are not good enough, that’s no problem. We have an [[Wikipedia:Ambasciata|embassy]] where you can inquire for further information in your native language or you can contact directly [[Wikipedia:Babel/It-0|a user in your language]]. We hope you enjoy your time here!</div>
de ayer la nueva rosa<br />
|-
descansa dulcemente hermana.<br />
| style="background:#e5e0ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ktip.svg|18px|link=Aiuto:Tour guidato]] [[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]
<br />
|-
Puro es tu dulce nombre<br />
| style="background:#ffe0f1; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Accessories-text-editor.svg|18px|link=Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida]] [[Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida|Raccomandazioni e linee guida]]
pura es tu fragil vida<br />
|-
de abeja sombra fuego<br />
| style="background:#ffe5e0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Copyright-problem.svg|18px|link=Wikipedia:Copyright]] [[Wikipedia:Copyright|Copyright]]
nieve silencio espuma<br />
|-
de acero linea polen<br />
| style="background:#ffefe0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ksirtet.svg|18px|link=Portale:Progetti]] [[Portale:Progetti|Progetti tematici]]
se construyo tu ferrea<br />
|-
tu delgada estructura |Pablo Neruda, epitaffio dedicato a Tina Modotti}}
| style="background:#fff8dc; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomleft:12px; -webkit-border-bottom-left-radius:12px; border-bottom-left-radius:12px; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps bookcase.svg|18px|link=Aiuto:Glossario]] [[Aiuto:Glossario|Glossario]]
 
|}Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi.
{{citazione|Tina Modotti, sorella non dormi, no, non dormi: forse il tuo cuore sente crescere la rosa di ieri, l'ultima rosa di ieri, la nuova rosa. Riposa dolcemente sorella. |traduzione}}
[[Utente:Torque|<span style="font-family:Monotype Corsiva;font-size:18px;color:darkblue">Torque</span>]] <small>(''[[Discussioni utente:Torque|scrivimi!]]'')</small> 16:31, 27 giu 2019 (CEST)
 
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==Casa Natale Tina Modotti a Udine ==
Nel 2005 la Caritas Diocesana di Udine interpella l'artista Franco Del Zotto Odorico per la creazione di un segno identificativo sulla facciata del nuovo ricovero notturno per senzatetto di via Pracchiuso 89, ex casa Natale di Tina Modotti.
[[File:Casa Natale Tina Modotti 02.jpg|miniatura|destra|Casa Natale Tina Modotti]]
L'intervento artistico in nome della celebre fotografa diventava necessario al fine di dare una forma di consapevolezza storica ad un luogo che sebbene rifunzionalizzato tratteneva una memoria storica di notevole importanza.
L'opera si è totalmente integrata alla struttura, sia dal punto di vista formale che ideologico: la facciata ha assunto la forma di un grande foglio dattiloscritto su cui si susseguono pezzi della vita della Modotti, incisi sotto forma di bassorilievo. Prende corpo lungo tutta la facciata un racconto didascalico dalla grande attenzione narrativa, in cui Tina stessa e le persone coinvolte nella sua stessa vita "battono a macchina" su un supporto murale un flusso continuo di parole. Una ripetitiva cadenza di lettere scavate compongono il testo che è sintesi emotiva delle sue esperienze di vita, indagando nella sua debolezza e nella sua spiritualità. Per sottolineare certi passaggi nel testo ritenuti più rilevanti, è inoltre stata alterata la scrittura stessa, capovolgendo le lettere: operazione che rende più difficile la lettura, meno immediata, ma allo stesso tempo attira l'attenzione dello spettatore, creando “un testo dentro il testo”.
Il bassorilievo presenta testi in più lingue (Italiano, Inglese, Spagnolo, Friulano) per testimoniare la grande trasversalità culturale delle Modotti.
L'opera sulla facciata della casa natale di Tina Modotti nel 2014 vince il premio internazionale Le Geste d'Or, Le Trophee du Grand Prix per la categoria Prix Innovation nel 2014.
 
==Canzoni, libri, disegni, fumetti e spettacoli dedicati a Tina Modotti==
A Tina Modotti sono dedicate una canzone di [[Massimo Bubola]] contenuta nell'album ''Diavoli e farfalle'', una composta da [[Cisco (cantautore)|Cisco]] tratta dall'album ''[[La lunga notte (album)|La lunga notte]]'', una di [[Tosca (cantante)|Tosca]] nell'album ''[[Sto bene al mondo]]''.
[[Pino Cacucci]] ha scritto una biografia, ''Tina'', in cui racconta la vita e l'arte di Tina Modotti. Anche il gruppo punk dei Fugazi nell'album ''End Hits'' del 1997 dedica una canzone a Tina con il titolo di ''Recap Modotti''. Il pianista [[Remo Anzovino]] nel suo album d'esordio "Dispari" (2006) ha dedicato a Tina Modotti il brano ¡Que viva Tina!.
 
Negli anni novanta il teatro XX secolo di Roma espone una raccolta di disegni di [[Silvio Benedetto]] su Tina Modotti, presentata da Claude Moliterni, ''Sombras''.
Sempre negli anni '90 il compositore Andrea Centazzo scrive l'opera multimediale ''TINA'' ispirato alla sua biografia. Protagonista Ottavia Piccolo.
Nel 1999 e nel 2000 l'autrice ed attrice Luisa Vermiglio porta in scena rispettivamente ''Con la Voce Negli Occhi - Viaggio intimo sulle tracce di Tina Modotti'' e ''Accanto a Tina/Cerca de Tina'', entrambi prodotti dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Nel 2003 il fumettista italiano [[Paolo Cossi]] pubblica un libro a fumetti interamente dedicato alla vita della fotografa friulana: trattasi infatti di ''Tina Modotti'', edito da Biblioteca dell'immagine.
 
Il [[sassofono|sassofonista]] [[jazz]] [[Francesco Bearzatti]] ha dedicato alla fotografa un intero album, ''Suite for Tina Modotti'', registrato con un'apposita formazione chiamata Tinissima Quartet.
Il compositore friulano Jaio Furlanâr le ha dedicato una canzone in friulano.
Il fumettista messicano [[Angel de la Calle]] ha dedicato a Tina Modotti il [[Romanzo grafico|romanzo a fumetti]] ''Modotti'', edito in due volumi da 001 Edizioni.
Un film intitolato Que viva Tina realizzato da Silvano Cattano nel 1997.
Nel 2012 debutta lo spettacolo Della Passione di Tina, un monologo teatrale ideato e interpretato da Marika Tesser, dal quale Marcello F. Dalla Pietà ha liberamente tratto il video ''TINA'' con musiche di Dmitrij Šostakovič <ref>{{cita web|url=http://paleosonic.net/2012/12/14/444/|titolo=Tina|editore=paleosonic.net|data=|accesso=29 novembre 2014}}</ref>.
Nel 2013 durante la 26ª edizione di ''Sorrivol dei Burattini!'' il Grupo Saltimbanqui con Pierpaolo Di Giusto hanno presentato ''Corrido per Tina Modotti'', breve storia di Tina Modotti per marionette e fisarmonica.
 
Nel 2013 il duo francese Catherine Vincent ha registrato un disco ''Tina'' dedicato a Tina Modotti. Canzone in francese, in italiano, spagnolo e in inglese, una poesia scritta dalla stessa Tina! Il duo ha anche realizzato un accompagnamento musicale per l'unico film che rimane del periodo in che Tina faceva l'attrice a Hollywood, "The tiger's coat" (1920) di Roy Clements, restaurato dalla Cineteca del Friuli.
 
Dipinta in vari acquerelli da Elsa Volpini, nota pittrice di Falconara Marittima (AN) che, attraverso le sue pennellate di colore, rende omaggio al suo coraggio.
 
==Filmografia==
*''[[The Tiger's Coat]]'', regia di [[Roy Clements]] (1920)
*''[[Riding with Death]]'', regia di [[Jacques Jaccard]] (1921)
*''[[I Can Explain]]'', regia di [[George D. Baker]] (1922)
 
== Note ==
<references />
 
==Bibliografia==
*Valentina Agostinis. ''Tina Modotti. Vita, arte e rivoluzione. Lettera a Edward Weston 1922-1931''. Milano, Feltrinelli, 1992.
*Margaret Hooks "Tina Modotti:Photographer & Revolutionary, HarperCollins, London, 1993
*[[Elena Poniatowska]]. "Tinissima". Frassinelli, 1997
*Margaret Hooks "Tina Modotti:Fotografa y revolucionaria. Plaza y Janes, Barcelona, 1998
*Patricia Albers, Karen Cordero, e [[Sam Stourdze]], "Tina Modotti and the Mexican Renaissance", Jean Michel Place Editeur, Paris, 2000, ISBN 9782858935574
*[[Vittorio Vidali]]. "Tina Modotti. Ritratto di donna". Arti Grafiche Friulane, 2002
*Patricia Albers. "Vita di Tina Modotti". Milano, postmedia books, 2003.
*Christiane, Barckhausen-Canale. "Tina Modotti. Verità e leggenda". Firenze, Giunti, 1999.
*Paltrinieri Elisa. "Tina Modotti. Fotografa irregolare". Selene, 2004
*[[Pino Cacucci]]. "Tina". Feltrinelli, Milano, 2005.
*González Froilán e Cupull Adys. "Julio Antonio Mella e Tina Modotti contro il fascismo". Achab Editrice, 2005
*Letizia Argenteri. "Tina Modotti. Fra arte e rivoluzione". Milano, Franco Angeli, 2006.
*Angel de la Calle. "Modotti. Una donna del Ventesimo Secolo". 001 EDIZIONI, 2007.
*Christiane Barckhausen, Bruna Manai, ''Tina Modotti'', [[Giunti]] - Editore.
*Pino Bertelli. "Tina Modotti. Sulla fotografia sovversiva. Dalla poetica della rivolta all'etica dell'utopia" NdA Press, Rimini, 2008, ISBN 9788889035313.
*Stefano Strazzabosco. "Tina. Masque sobre/su Tina Modotti". Sinopia Libri, 2007. ISBN 978-88-95495-06-4
*Valeria Palumbo, "Tina Modotti" in G. Montelli e V. Palumbo "Dalla chioma di Athena. Donne oltre i confini". Odradek 2010. ISBN 978-88-96487-10-5
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Tina Modotti}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|http://www.modotti.com/|Sito ufficiale}}
*{{cita web|http://www.comitatotinamodotti.it/|Comitato Tina Modotti}}
*{{cita web|http://www.margarethooksbooks.com/|Tina Modotti Books}}
*{{cita web|http://www.artcyclopedia.com/artists/modotti_tina.html|Le fotografie di Tina Modotti}}
*{{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=etc5vgryFAw/|titolo=Canzone in friulano di Jaio Furlanâr}}
 
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[[Categoria:Cinema muto italiano|Modotti, Tina]]
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[[Categoria:Italiani emigrati negli Stati Uniti d'America]]