Diacono e Muhammad bin Saqr al-Qasimi: differenze tra le pagine

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{{Monarca
[[File:Dalmatic.jpg|miniatura|Un diacono della [[Chiesa cattolica]] rivestito della [[dalmatica]].]]
|nome = Muhammad bin Saqr al-Qasimi
[[File:Stoledeacon.jpg|miniatura|Un diacono [[Anglicanesimo|anglicano]].]]
|immagine =
[[File:Orthodox Deacon.jpg|miniatura|Un diacono [[Chiesa cristiana ortodossa|ortodosso]].]]
|legenda =
Il '''diacono''' è il [[ministro di culto]] che ha ricevuto il primo<!-- Non è il primo solo nella Chiesa cattolica, e solo dopo il Concilio Vaticano II (v. voce [[Ordine sacro#Cattolicesimo}}) --> grado del [[Ordine sacro|sacramento dell'ordine]] di alcune delle [[Chiesa (comunità)|Chiese cristiane]] ([[Chiesa cattolica|cattolica]], [[Chiesa ortodossa|ortodossa]] e [[Chiesa anglicana|anglicana]]).
|titolo = [[Emirato di Sharja|Emiro di Sharja]]
 
|inizio regno = 23 marzo [[1951]]
Nelle [[Chiese riformate]], il diaconato è un ministero riconosciuto e istituito nella comunità locale. I diaconi e le diacone fanno parte del [[concistoro#Protestantesimo|concistoro]] o consiglio di Chiesa, e generalmente hanno il compito di organizzare le attività di solidarietà e assistenza all'interno e all'esterno della Chiesa locale.
|fine regno = 21 maggio [[1951]]
 
|predecessore = [[Sultan II bin Saqr al-Qasimi|Sultan II bin Saqr]]
Per quanto riguarda altre confessioni di ispirazione cristiana, nelle quali è presente il termine diacono, come i [[Mormoni]], tale figura è presente con {{Chiarire|un ruolo di comando e servizio all'interno della gerarchia di questi gruppi}}.
|successore = [[Saqr III bin Sultan al-Qasimi|Saqr III bin Sultan]]
 
|altrititoli =
== Storia ==
|data di nascita =
Nel [[Cristianesimo]] primitivo il diacono (dal [[lingua greca|greco]] ''διάκονος'' - ''diákonos'', ovvero ''servitore'') assolveva a un servizio [[Amministrazione|amministrativo]] e [[Assistenza sociale|assistenziale]] ed era subordinato al [[vescovo]]. Nel [[Nuovo Testamento]] si trovano almeno due citazioni ({{passo biblico2|Fil|1,1}}; {{passo biblico2|1Tm|3,8-12}}) dove si parla dei diaconi, connessi al vescovo.
|luogo di nascita =
 
|data di morte = 21 maggio [[1951]]
La parola greca ''diákonos'' ricorre circa trenta volte nel [[Nuovo Testamento]], e i relativi ''diakoneō'' (‘servire') e ''diakonia'' (‘ministero') ricorrono nell'insieme altre settanta volte. In sostanza, ''diákonos'' è servitore, e spesso servitore alla tavola, o cameriere.<ref>The New Bible Dictionary (Grand Rapids, Michigan; 1962), J. D. Douglas, redattore organizzativo, p. 297.</ref>
|luogo di morte =
 
|luogo di sepoltura =
Formatasi la struttura [[Gerarchia cattolica|gerarchica]], i diaconi furono inferiori solo ai [[presbitero|presbiteri]] e ai [[vescovo|vescovi]], con funzioni di assistenza di quest'ultimo che li aveva ordinati: distribuivano l'[[eucaristia]], leggevano i [[testi sacri]] ed erano dediti alla [[predicazione]].
|dinastia = al-Qasimi
 
|padre = Saqr al-Qasimi
Significativa è la citazione dei diaconi che nelle Sacre Scritture si ritrova negli {{passo biblico2|At|6,1-7}}, dove vengono presentati 7 uomini di ottima reputazione, ordinati dagli [[apostoli]] mediante imposizione delle mani, perché servissero alle mense. Tuttavia dal prosieguo del racconto si comprende che ai compiti pratici si aggiungevano servizi pastorali di maggior rilievo. Stefano, ad esempio, "faceva grandi prodigi e miracoli" e, a causa del suo atteggiamento e della sua predicazione, fu lapidato. [[Filippo (diacono)|Filippo]], anch'egli "uno dei sette", era detto "l'evangelista" in quanto missionario e annunciatore del Vangelo ({{passo biblico2|At|8,21}}). Il numero di diaconi posti accanto a un vescovo era tradizionalmente di sette anche in riferimento ad {{passo biblico2|At|6,1-7}}.
|madre =
 
|consorte = Sultan III bin Muhammad al-Qasimi
Durante il [[Medioevo]] si perse questa funzione, e il diaconato divenne per molti secoli unicamente un passaggio temporaneo per raggiungere il [[sacerdozio]].
|figli = [[Khalid III bin Muhammad al-Qasimi|Sheikh Khalid III]]<br>[[Abd al-Aziz bin Muhammad al-Qasimi|Sheikh Abd al-Aziz]]<br>[[Sultan III bin Muhammad al-Qasimi|Sheikh Sultan III]]<br>Sheikh Saqr<br>Sheikh Abdullah
 
}}
Con il [[Concilio Vaticano II]] è stato ripristinato il diaconato come grado permanente nella [[Chiesa cattolica]] latina.<ref>Nella prima parte del motu proprio [http://w2.vatican.va/content/paul-vi/it/motu_proprio/documents/hf_p-vi_motu-proprio_19720815_ad-pascendum.html Ad Pascendum] emesso da [[papa Paolo VI]] nel 1972 viene riportata la storia recente: la scomparsa del diaconato permanente ("quasi del tutto", scrive il papa), il suo ripristino nel 1964 durante il Concilio (terza sessione e poi [[Lumen Gentium]], art. 29), la nuova normativa prodotta dallo stesso papa nel 1967 (''Sacrum diaconatus ordinem'') e integrata nel 1972 (''Ministeria quaedam''), i nuovi riti introdotti nel 1968 (''Pontificalis romani recognitio'').</ref>
{{Bio
 
|Nome = Khalid III
=== Donne e diaconato ===
|Cognome = bin Muhammad al-Qasimi
{{vedi anche|Diaconessa}}
|PreData = {{Arabo|محمد بن صقر القاسمي}}
Nella prima Chiesa cristiana non mancò anche una categoria di [[diaconessa|diaconesse]] ({{Passo biblico2|Rm|16,1}}), categoria su cui gli storici da tempo si confrontano per comprenderne meglio le caratteristiche e l'evoluzione all'interno delle varie correnti cristiane.<br />Diacono infatti era Febe, citata proprio con questo specifico termine dall'apostolo Paolo nella sua Lettera ai Romani: "Vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diacono della chiesa di Cencre, perché la riceviate nel Signore, in modo degno dei santi, e le prestiate assistenza in qualunque cosa ella possa aver bisogno di voi; poiché ella pure ha prestato assistenza a molti e anche a me." (Rm 16,1-2). Febe, dunque, non viene solo chiamata 'διακονος' (termine che rimane invariato sia al maschile che al femminile), ma viene chiaramente designata come una persona che – all'interno della sua comunità – riveste un servizio ben definito e autorevole.
|Sesso = M
 
|LuogoNascita =
A questo proposito, «non è sufficiente pensare ad un generico “servizio” (si sarebbe probabilmente usato il verbo “διακονεω”, come in {{Passo biblico2|Rm|15,25}}; o le si sarebbe attribuita una generica “διακονια”, come in {{Passo biblico2|1Cor|16,15}}), invece bisogna tener presente che con questo termine Paolo solitamente designa se stesso o i suoi collaboratori nell'esercizio del ministero apostolico. Come per quelle ricorrenze si traduce nella maggior parte dei casi con “ministro”- a cui è legato un ruolo di responsabilità e autorità nella chiesa - anche qui coerentemente andrebbe tradotto e compreso allo stesso modo».<ref>{{cita web|url=http://www.gliscritti.it/approf/2008/web/pulcinelli011208.htm#mozTocId327687|titolo=Paolo apostolo e le donne nella Chiesa.|accesso=18 febbraio 2013|autore=Pino Pulcinelli}}</ref>
|GiornoMeseNascita =
 
|AnnoNascita =
L'evoluzione del diaconato femminile è stata condizionata fin dall'inizio dalla definizione del ruolo delle donne all'interno delle comunità cristiane e dalle conseguenti tensioni tra le diverse visioni esistenti in quest'ambito.
|LuogoMorte =
 
|GiornoMeseMorte = 21 maggio
L'uso di ciò che rimaneva del diaconato femminile cessò alla fine dell'[[XI secolo]],<ref name = 'Olsen'>{{en}} {{Cita libro|cognome= Olsen |nome= Jeannine E. |titolo= One ministry many roles: deacons and deaconesses through the centuries |serie= Concordia scholarship today |anno= 1992 |editore= Concordia Publishing House |città= St Louis | isbn = 0-570-04596-7 |pp= 22, 25, 27, 29, 41, 53, 58, 60, 70 }}</ref> In alcune [[protestantesimo|chiese protestanti]] la presenza delle diaconesse è stata ripristinata nel [[XX secolo|secolo scorso]].<ref>{{Cita web |url=http://www.studivaldesi.org/dizionario/evan_det.php?evan_id=74|titolo=Sito della società di Studi Valdesi}}</ref>
|AnnoMorte = 1951
 
|Epoca = 1900
La discussione sul diaconato femminile è proseguita. Nel 2003 la [[Commissione teologica internazionale]] ha affrontato il problema del diaconato femminile dal punto di vista storico<ref name=":1">{{Cita news|autore=Cf Gian Guido Vecchi|url=|titolo=Kasperː "Molte divisioni. Così non si arriverà al sacerdozio femminile"|pubblicazione=Corriere della sera|data=13 maggio 2016|p=2}}</ref> e non ha escluso la possibilità di un suo ripristino.<ref>{{Cita news|autore=Cf Gian Guido Vecchi|titolo=La nuova sfida di Francesco per il diaconato aperto alle donne|pubblicazione=Corriere della sera|data=13 maggio 2016|pp=2}}</ref> Il cardinal [[Walter Kasper]], in un incontro della [[Chiesa cattolica in Germania|Conferenza episcopale tedesca]], cui era stato invitato, aprì alla possibilità dell'istituzione delle diaconesse.<ref name=":1" /> In realtà, tra i possibilisti del diaconato femminile negli ultimi anni, figurano soprattutto i prelati tedeschi, da mons. [[Robert Zollitsch]], arcivescovo emerito di [[Arcidiocesi di Friburgo in Brisgovia|Friburgo in Brisgovia]] ed ex presidente della Conferenza episcopale tedesca, a mons. [[Franz-Josef Bode]], vescovo di [[Diocesi di Osnabrück|Osnabrück]] e già presidente della commissione pastorale della stessa conferenza. Tedesca è anche la ''Netzwerk Diakonat der Frau'',<ref>{{Cita web |url=http://www.diakonat.de/|titolo=Netzwerk Diakonat der Frau}}</ref> la rete per il diaconato femminile.<ref>{{Cita news|autore=Cf Simone M. Varisco|url=http://www.caffestoria.it/diaconesse-nella-chiesa-ortodossa/|titolo=Diaconesseː chi sono nella Chiesa ortodossa|pubblicazione=Caffè Storia, blog aperiodico di storia, arte, Chiesa e attualità storica|data=16 maggio 2016}}</ref>
|Attività = sovrano
 
|Nazionalità = emiratino
[[Papa Francesco]] nell'udienza del 12 maggio 2016 concessa in Vaticano all'Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG), in risposta alla domanda di una religiosa, ha annunciato di voler istituire una commissione di studio sul diaconato femminile nella Chiesa primitiva per verificare se e come attualizzare quella forma di servizio, ritenendo che le diaconesse possano rappresentare «una possibilità per oggi».<ref>Così riferisce Andrea Tornielli (cf nota precedente), il quale ricorda che "forme di servizio diaconale femminile sono state peraltro già da tempo istituzionalizzate, ad esempio negli anni scorsi nella [[diocesi di Padova]], per iniziativa dell'allora vescovo [[Antonio Mattiazzo]]. Si tratta di donne che, pur senza vestire l'abito religioso, hanno emesso i voti di obbedienza, povertà e castità. E sono state così consacrate come «collaboratrici apostoliche diocesane»." In realtà non si tratta di diaconesse, ma di vergini consacrate, anche se ruolo e compiti di questa forma di servizio erano state a suo tempo così spiegate dalla diocesi veneta: «È una forma di diaconia femminile ispirata al Vangelo. Le collaboratrici apostoliche assumono la diaconia apostolica come progetto di vita accolto, approvato e orientato dal vescovo». Tra i compiti affidati a queste vergini consacrate c'è "l'annuncio della Parola, l'educazione alla fede, le opere di carità al servizio dei poveri, la distribuzione della comunione, l'animazione della liturgia, o la gestione di strutture come scuole e istituti." (citato da Andrea Tornielli). Invece, le diaconesse, al pari dei diaconi, possono essere celibi, coniugate o religiose, esse svolgono un ministero, non vivono uno stato di vita consacrata! Non si tratta di "nuove forme di servizio consacrato al di fuori degli ordini religiosi femminili già esistenti", come scrive Tornielli.</ref> Si tratta della necessità per la Chiesa cattolica di valorizzare il ruolo della donna; per altro, questa valorizzazione, di cui il Papa ha parlato più volte, non va intesa come una forma di «clericalizzazione» delle donne.<ref>Questo richiamo alla valorizzazione della donna, citato da Tornielli, non va inteso come una forma di clericalizzazione della donnaː «È una battuta uscita non so da dove – aveva detto nel dicembre 2013, nell'intervista con ''[[La Stampa]]'' a proposito di una uscita sulle donne cardinale – Le donne nella Chiesa devono essere valorizzate, non “clericalizzate”. Chi pensa alle donne cardinale soffre un po' di clericalismo».</ref>
|Categorie = no
 
|FineIncipit = , è stato emiro di [[Emirato di Sharja|Sharja]] dal 23 marzo al 21 maggio [[1951]]
== Il diaconato nelle varie confessioni cristiane ==
}}
 
=== Nella Chiesa cattolica ===
[[File:Template-Deacon.svg|miniatura|[[Araldica ecclesiastica|Stemma araldico]] di un diacono cattolico.]]
Il diacono è abilitato a servire il popolo di Dio nel ministero dell'altare, della parola e della carità. Ha la facoltà di presiedere la celebrazione di alcuni [[sacramento (cristianesimo)|sacramenti]] (amministrare il [[battesimo]], e - solo per il rito latino - celebrare il [[Matrimonio (Chiesa cattolica)|matrimonio]]) su delega del [[parroco]], il vero responsabile; è inoltre [[ministro ordinario della santa Comunione]] ed esercita il [[Lettorato (liturgia)|ministero della parola]]. Inoltre il diacono di rito latino può impartire benedizioni di persone, luoghi e oggetti, benedizioni eucaristiche e presiedere il Rito delle Esequie e altre liturgie fuori della Messa. A differenza di coloro che sono costituiti nell'ordine dell'episcopato o del presbiterato non riceve però la missione e la facoltà di agire [[In persona Christi|nella persona di Cristo Capo]].<ref>{{Cita web |url=http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/apost_letters/documents/hf_ben-xvi_apl_20091026_codex-iuris-canonici_it.html|titolo=Motu proprio "Omnium in mentem" di papa Benedetto XVI con la quale vengono mutate alcune norme del codice di diritto canonico}}</ref>
 
I diaconi permanenti possono essere ordinati tra i battezzati celibi e anche tra coloro che sono sposati; se però sono celibi, dopo l'ordinazione diaconale non possono più sposarsi.
 
Nelle celebrazioni e concelebrazioni eucaristiche, presiedute da un [[presbitero]] o da un [[vescovo]], la lettura del vangelo è sempre di competenza dei diaconi, se presenti.
 
Santo [[patrono]] dei diaconi permanenti è [[San Lorenzo]]. Altro giorno di festa per il diaconato e per i diaconi permanenti e transeunti, è il giorno di [[Santo Stefano]], il 26 dicembre, perché Stefano fu uno dei primi sette diaconi scelti dalla comunità cristiana e fu anche il primo diacono ad essere [[Martirio (Cristianesimo)|martirizzato]] della storia cristiana.
 
==== Distintivi propri ====
I [[paramento liturgico|paramenti liturgici]] del diacono cattolico di [[rito romano]] sono la [[Stola (liturgia)|stola]] diaconale, indossata dalla spalla sinistra al fianco destro, e la [[dalmatica]], utilizzata soprattutto in celebrazioni solenni e che si distingue dalla [[casula]] e dalla [[pianeta (liturgia)|pianeta]] per la presenza di maniche. Può anche indossare, in assenza di ministri di ordine superiore, il [[piviale]], l'abito utilizzato nelle solennità in riti liturgici fuori della Messa.
Il diacono di [[rito ambrosiano]] indossa la stola al di sopra della dalmatica. Nei riti orientali vengono indossate vesti simili, ma non viene usata la dalmatica.
 
Non è obbligatorio per il diacono portare l'[[abito talare]] o il [[clergyman]], ma molti diaconi usano aggiungere come segno al loro vestiario ordinario una spilla raffigurante una croce o, nel caso dell'[[ordine francescano]], un [[Croce araldica#Croce di Sant.27Antonio|Tau]].
 
=== Nelle Chiese protestanti ===
In svariate [[Protestantesimo|Chiese protestanti]] esiste la figura del diacono (e, come si diceva, quella della diaconessa), ma la persona non ha necessariamente funzioni religiose di tipo sacramentale o liturgiche, rimanendo a volte soltanto una figura laica, che ad esempio può amministrare i beni della parrocchia o della diocesi.
 
==== Nelle Chiese anglicane ====
Così come nella Chiesa cattolica latina, anche per alcune [[Chiesa anglicana|Chiese anglicane]] si sta tentando un ritorno della figura del diacono permanente.
 
=== Nelle religioni restaurazioniste ===
 
==== Nel Mormonismo ====
Un ruolo specifico per i [[diacono (mormonismo)|diaconi]] è previsto anche nella gerarchia del [[mormonismo]].
 
==== Nei Testimoni di Geova ====
Fra i [[Testimoni di Geova]] esiste la figura di Servitore di Ministero, un ruolo sussidiario a quello degli Anziani di Congregazione.
 
== Note ==
<references/>
 
[[Categoria:Emiri di Sharja]]
== Voci correlate ==
* [[Diacono]]
* [[Diaconessa]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Clero cattolico}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Cristianesimo}}
 
[[Categoria:Ministeri della Chiesa cattolica]]
[[Categoria:Gerarchia cattolica]]