Naturalismo (letteratura) e Museo diocesano (Gallipoli): differenze tra le pagine

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Il '''Naturalismo''' è un movimento letterario che nasce in [[Francia]] nella seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] come applicazione diretta del pensiero [[Positivismo|positivista]] e che si propone di descrivere la realtà [[Psicologia|psicologica]] e [[società (sociologia)|sociale]] con gli stessi metodi usati nelle [[scienze naturali]].
{{Museo
| Nome = Museo diocesano di Gallipoli - sez. [[Vittorio Fusco]]
| Logo =
| Immagine = Gallipoli Cattedrale 5.JPG
| Larghezza = 220px
| Didascalia = Tela della Basilica Cattedrale di Gallipoli
| Stato =
| Località = [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]]
| Indirizzo = Via Antonietta De Pace, 51
| Tipologia = arte sacra
| Fondatori = [[Aldo Garzia]], [[Conferenza Episcopale Italiana|CEI]]
| Data di chiusura =
| Gestione =
| Direttore = Rev.do Mons. Giuliano Santantonio
| Visitatori =
| Anno visitatori =
| Sito = http://museodiocesanogallipoli.it/it/
}}
 
Il '''[http://museodiocesanogallipoli.it/it/ museo diocesano - Sezione di Gallipoli]''', intitolato a "Mons. [[Vittorio Fusco]]", si trova in [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]], ed è uno dei musei diocesani appartenenti alla [[Diocesi di Nardò-Gallipoli]], insieme al [http://museodiocesanonardo.it/it/ Museo Diocesano di Nardò], intitolato invece a Mons. [[Aldo Garzia]].
Esso riflette in letteratura l'influenza della generale diffusione del pensiero scientifico, che basa la conoscenza sull'osservazione, sulla sperimentazione e sulla verifica.<br />
Lo scrittore cerca di esprimere la realtà nel modo più oggettivo ed impersonale possibile, lasciando alle cose e ai fatti stessi narrati, la descrizione del compito di denunciare lo stato della situazione sociale, evidenziando il degrado e le ingiustizie della società.
Gli scrittori naturalisti abbandonano la scelta narrativa del narratore onnisciente, che sa tutto dei personaggi e che racconta la storia in terza persona, comune nel romanzo realista, sostituendola con una voce narrante che assiste ai fenomeni descritti, così come accadono.
 
== Descrizione ==
A Taine, filosofo, storico e critico letterario francese, risale la classificazione dei tre fattori che lo scrittore naturalista deve considerare raccontando una vicenda e rappresentando i suoi personaggi: l'ereditarietà, l'ambiente sociale e l'epoca storica ([[Determinismo]]).
Il museo diocesano è stato inaugurato ufficialmente il 12 luglio 2004 su iniziativa della [[Conferenza Episcopale Italiana]], della [[Diocesi di Nardò-Gallipoli]] e della comunità della [[Cattedrale di Sant'Agata (Gallipoli)|Basilica Cattedrale di Sant'Agata]] di [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]], con il contributo dell'[[Unione europea]] e della [[Regione Puglia]]. L'idea di dare origine ad un museo diocesano fu dell'allora vescovo [[Aldo Garzia]] e fu elaborata dai suoi successori.
I principali due scrittori del naturalismo sono [[Émile Zola]] che rappresenta nelle sue opere il proletariato industriale e [[Guy de Maupassant]] che scrive novelle i cui protagonisti sono contadini, modesti impiegati, donne di piacere e militari.
L'imponente architettura si trova nel centro storico di Gallipoli nel punto più importante del borgo antico.
Il museo occupa i locali dell'antico palazzo del Seminario di Gallipoli adiacente alla Basilica Cattedrale, edificato a partire dal 1750; la struttura ha conservato sostanzialmente l'aspetto originario e, con le numerose decorazioni barocche, si articola in tre piani ricoprendo una superficie di 900 metri quadri.
Raccoglie 553 manufatti, argenterie, oreficerie liturgighe, paramenti, mitrie, pastorali, croci pettorali, numerosissimi ritratti, campane in bronzo, gli stemmi dipinti su ceramica di tutti i vescovi della diocesi gallipolitana, opere di [[Gian Domenico Catalano]]: opere provenienti dalla cattedrale, dalla curia e dal palazzo vescovile. L'antica cappella al primo piano ospita le due statue di argento e d'oro dei protettori Sant'Agata e San Sebastiano fusi a [[Napoli]] in origine di proprietà del comune. La statua di Sant'Agata (patrona della Diocesi, della città, nonché titolare della Cattedrale) “ … a 10 giugno 1760 fu portato a Gallipoli sopra gli sciabecchi e foe fatto a spese e devozione di mons. Serafino Brancone e foe consegnato al Vicario Generale d. Carlo Zaccaria". Sono custoditi inoltre il [[baldacchino]] di S.E.R. Mons. Oronzo Filomarini, paramenti sacri preziosi e la copia cinquecentesca della Sacra Sindone, una delle cinque esistenti al mondo. Essa fu donata dal Vescovo Sebastiano Quintiero Ortiz e fu realizzata a contatto diretto con l'originale di Torino. Oltre alla rarissima Sacra Sindone è custodita una reliquia di argento con un pezzo della Croce di Cristo con lo stemma del Vescovo Alessio Zelodano.
 
== Archivio della Curia di Gallipoli ==
*
Attiguo al Museo Diocesano e all'interno dei locali della [[Cattedrale di Gallipoli]], vi è l'archivio dell'antica curia gallipolina, composto da 4310 circa unità archivistiche. Esso conserva archivi e fonti storiche risalenti al Cinquecento, oltre a documenti contemporanei. Purtroppo non è pervenuto nessun documento precedente al 1500, poiché tutto fu distrutto dai [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] nella storica battaglia del 1484.
L'archivio comprende manoscritti relativi a:
*Visite pastorali
*Sinodi diocesani
*Vescovi
*Scomuniche
*Processi penali
*Matrimoni
*Atti di curia
*Parrocchie
*Confraternite e Monasteri
*Sacre ordinazioni
*Patrimoni
*Benefici
*Oratori privati
 
== AltriCollegamenti progettiesterni ==
==* {{Collegamenti esterni==}}
{{interprogetto|etichetta=naturalismo|wikt=naturalismo}}
 
{{MuseiPuglia}}
==Collegamenti esterni==
{{Portale|Arte|Cattolicesimo|Lecce|Musei}}
*{{cita web|http://elettronica.malignani.org/e107_files/public/1205508559_25_FT270_naturalismo.pdf|Approfondimento sul Naturalismo}}
 
[[Categoria:Musei di arte sacra d'Italia|Gallipoli]]
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Musei di Gallipoli (Italia)]]
{{Portale|letteratura}}
[[Categoria:Diocesi di Nardò-Gallipoli]]
 
[[Categoria:Correnti letterarie]]