Ankhesenamon e Berd'huis: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{Monarca
|Nome = Berd'huis
| nome = Ankhesenamon
|Nome ufficiale =
| immagine = Tutanchamon (js) 3.jpg
|Panorama =
| legenda = La regina Ankhesenamon e suo marito-fratellastro [[Tutankhamon]] in una scena d'intimità famigliare sullo schienale del trono rivenuto nella [[Tomba di Tutankhamon]], conservato al [[Museo egizio del Cairo]]. Gli abiti del re e della regina sono in [[argento]], mentre i corpi sono stati resi con intarsi di pasta vitrea rossa e le acconciature e i copricapi tramite [[faience]] blu; lo sfondo è in [[oro]]. L'intera composizione risente fortemente dello [[Arte amarniana|stile amarniano]]<ref>Fassone Alessia, Ferraris Enrico, Egitto, Dizionari delle Civiltà, Electa, 2007. ISBN 9788837044145. p. 61.</ref>.
|Didascalia =
| titolo = [[Regina consorte]] d'[[Egitto]]<br/>''[[Grande sposa reale]]''
|Bandiera =
| inizio regno = 1333 a.C
|Stemma =
| fine regno = gennaio/febbraio 1323 a.C
|Voce stemma =
| predecessore = [[Merytaton]]<br/>(''Grande sposa reale'' di [[Smenkhara]])
|Stato = FRA
| successore = [[Tey (regina)|Tey]]<br/>(''Grande sposa reale'' di [[Ay]])
|Grado amministrativo = 5
| luogo di nascita = [[Akhetaton]]
|Divisione amm grado 1 = Normandia
| data di nascita = ca. 1348 a.C.
|Divisione amm grado 2 = Orne
| luogo di morte = [[Tebe (sito archeologico)|Tebe]]
|Divisione amm grado 3 = Mortagne-au-Perche
| data di morte = dopo il 1322 a.C.
|Divisione amm grado 4 = Bretoncelles
| sepoltura = [[KV21]]? [[KV63]]?
|Amministratore locale =
| dinastia = [[XVIII dinastia]]
|Partito =
| padre = [[Akhenaton]]
|Data elezione =
| madre = [[Nefertiti]]
|Data istituzione =
| coniuge 1 = Akhenaton?<ref name="Reeves, Nicholas 2001">Reeves, Nicholas (2001). Akhenaten: Egypt's False Prophet. Thames and Hudson.</ref>
|Latitudine decimale = 48.35
| coniuge 2 = [[Smenkhara]]?
|Longitudine decimale = 0.75
| coniuge 3 = [[Tutankhamon]]<ref name="Dodson, Aidan 2004 p. 148">Dodson, Aidan; Dyan Hilton (2004). The Complete Royal Families of Ancient Egypt. Thames & Hudson. p. 148.</ref>
|Altitudine =
| coniuge 4 = [[Ay]]?<ref name="Grajetzki, Wolfram 2000 p. 64">Grajetzki, Wolfram (2000). Ancient Egyptian Queens; a hieroglyphic dictionary. London: Golden House. p. 64.</ref><ref name=":3"/>
| coniuge 5Superficie = 11.4
|Abitanti = 1097
| figli = 2 feti nati morti (da Tutankhamon)
|Note abitanti = [http://www.insee.fr/fr/ppp/bases-de-donnees/recensement/populations-legales/commune.asp?annee=2009&depcom=61043 INSEE popolazione legale totale 2009]
| religione = [[Atonismo]]<br/>[[Religione egizia]]
|Aggiornamento abitanti = 2009
| ! =
|Divisioni confinanti =
}}
|Prefisso =
{{Bio
|Codice catastale =
|Nome = Ankhesenamon
|CognomeTarga =
|Nome abitanti =
| PostCognome = (nata '''Ankhesenpaaton''')
|Patrono =
|PostCognomeVirgola =
|SessoFestivo = F
|Mappa =
|LuogoNascita = Akhetaton
|Didascalia mappa =
|LuogoNascitaLink = Amarna
|Sito =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[XIV secolo a.C.|1348 a.C.]] circa
|LuogoMorte = Tebe
|LuogoMorteLink = Tebe (sito archeologico)
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = dopo il [[Anni 1320 a.C.|1322 a.C.]]
|Attività = regina
|Nazionalità = egizia
|Categorie = no
|PostNazionalità =della [[XVIII dinastia]]
}}
 
'''Berd'huis''' è un [[comuni della Francia|comune francese]] di 1.097 abitanti situato nel dipartimento dell'[[Orne]] nella regione della [[Normandia]].
== Nomi ==
<hiero><-S34-S29-N35:G40-i-t:n:N5-></hiero>
ˁnḫ=s n p3 Jtn - Ankhesenpaaton ("Possa Ella vivere per [[Aton]]/La Sua vita è [di] Aton")
 
== Società ==
<hiero><-S34-S29-N35-i-mn:n-></hiero>
=== Evoluzione demografica ===
ˁnḫ=s n Jmn - Ankhesenamon ("Possa Ella vivere per [[Amon]]/La Sua vita è [di] Amon")
{{Demografia/Berd'huis}}
 
== Biografia ==
 
=== Primi anni ===
Ankhesenamon era terza figlia di [[Akhenaton]], decimo [[faraone]] della [[XVIII dinastia egizia]], e della regina [[Nefertiti]], "[[grande sposa reale]]". All'età di circa tredici anni venne data in moglie al fratellastro Tutankhaton (poi conosciuto come [[Tutankhamon]])<ref name="Dodson, Aidan 2004 p. 148"/>, figlio anch'egli di Akhenaton, e di una moglie secondaria la cui identità è incerta. Oggi si è stabilito che Akhenaton lo ebbe dalla propria sorella identificata con la mummia [[The Younger Lady]]
<ref>Aidan Dodson & Dyan Hilton, ''The Complete Royal Families of Ancient Egypt'', Thames & Hudson, 2004, p. 144.</ref>).
 
Il cambio della [[Dio|divinità]] nel nome (da [[Aton]] ad [[Amon]]), come anche nel nome dello sposo Tutankhamon, doveva essere il simbolo del proprio impegno a ripristinare gli antichi culti, in particolare quello di Amon, al termine della cosiddetta [[Atonismo|"eresia amarniana"]] intrapresa da [[Akhenaton]] e conclusasi con la sua morte, intorno al 1335 a.C.
[[File:Ay-and-Tey.jpg|sinistra|miniatura|Riproduzione della scena della tomba [[KV23]] di [[Ay]], raffigurato accanto a una regina, la quale non può essere che [[Tey (regina)|Tey]]. Il cartiglio non può infatti contenere il nome di Ankhesenamon<ref name=":3" /> (disegno di [[Karl Richard Lepsius]], [[1849]])]]
 
=== Matrimoni ===
Si ritiene che abbia sposato, in prime nozze, il proprio padre Akhenaton. Alla morte di questi, si unì in matrimonio, rispettivamente, al fratellastro Tutankhamon e, secondo una teoria dibattuta, al suo successore [[Ay]]<ref name="Grajetzki, Wolfram 2000 p. 64"/><ref name=":3">Christine El Mahdy, Tutankhamon, Sperling & Kupfer, Milano. ISBN 88-200-3009-8. p.228.</ref>. Non essendo l'alto funzionario Ay e il [[Generalissimo (grado)|generalissimo]] Horemheb di stirpe reale, infatti, l'unica legittimazione al trono sarebbe potuta venire solo attraverso questi matrimoni. L'ipotesi che abbia sposato Ay però, è stata riconosciuta come poco verosimile: nella tomba di Ay, l'anziano faraone è raffigurato mentre caccia affiancato dalla moglie; il cartiglio vicino alla raffigurazione, a cui è caduta la pittura dei geroglifici del nome della moglie, risulta troppo piccolo per contenere il nome di Ankhesenamon, mentre calzerebbe perfettamente il nome della sua consorte principale, la regina [[Tey (regina)|Tey]]. Di conseguenza, la teoria del matrimonio fra Ay e Ankhesenamon non possiederebbe riscontri al di fuori di un anello (già noto ad [[Howard Carter]] in quanto individuato a [[Luxor]] presso un mercante di antichità) in cui i nomi di Ay e della [[Vedovanza|vedova]] di Tutankhamon sono affiancati<ref name=":3" /><ref name=":4">Dodson & Hilton, p.153.</ref>, benché l'autenticità dell'oggetto sia oggetto di discussioni<ref name=":3" />. La questione è tuttora dibattuta. L'egittologo [[Bob Brier]] ha ipotizzato che Ay avrebbe sposato la giovane regina vedova per poi ucciderla e ritornare alla sua moglie originaria Tey, motivo per cui Tey apparirebbe nella tomba di Ay<ref name=":5">[[Bob Brier]], L'omicidio di Tutankhamon, Corbaccio, Milano, 1999. ISBN 88-7972-339-1.</ref>; non esiste comunque alcuna prova di ciò.
 
{{Citazione|È impensabile considerare le dinastie [[Manetone|manetoniane]], oggi convenzionalmente adottate in egittologia, come un continuum storico ininterrotto di quasi 3000 anni: ci furono usurpazioni , cambiamenti di famiglie, ci furono re stranieri sul [[Sedile di presentazione|trono]] d'Egitto, ma tutti, anche gli usurpatori e i conquistatori, fecero quanto era possibile per legittimare in qualche modo la loro permanenza al potere. Esisteva poi una ferrea norma dinastica: che chiunque salisse sul trono d'Egitto dovesse essere legittimato: direttamente per nascita, o indirettamente per associazione attraverso l'istituto della coreggenza, o per matrimonio con una principessa di sangue reale nata da un faraone e dalla sua "Grande sposa reale". Solo nei periodi più oscuri e confusi della storia egiziana venne meno questa regola che assumeva una sua pragmatica ragione di essere soprattutto nei momenti storicamente più delicati, com'era appunto quello seguito alla morte, a breve distanza uno dall'altro, di [[Akhenaton]] e [[Smenkhara]].|F. Cimmino<ref>Franco Cimmino, ''Tutankhamon, la fine di una dinastia'', Rusconi, Milano, 1993, ISBN 88-18-18015-0. p. 62.</ref>}}
 
== Le Lettere ittite ==
[[File:Ankhesenpaaten-StatuetteHead BrooklynMuseum.png|sinistra|miniatura|220x220px|Testa di una principessa di Amarna, forse Ankhesenamon. [[New York]], [[Brooklyn Museum]].]]
In Ankhesenamon sarebbe da individuare inoltre la regina vedova che, alla morte di Tutankhamon, nel [[gennaio]] del [[Anni 1320 a.C.|1323 a.C.]], scrisse al re degli [[Ittiti]] [[Šuppiluliuma I]] una lettera con cui chiedeva al sovrano straniero di inviarle uno dei suoi figli per sposarlo e renderlo re dell'Egitto.<ref>Kenneth A. Kitchen, ''Il Faraone trionfante'', pagg. 25</ref> Della lettera si è trovata copia in un archivio reale, nei pressi della moderna cittadina [[Turchia|turca]] di [[Boğazkale|Bogazkoy]] (nel sito dell'antica capitale hittita [[Ḫattuša]]), in quelli che sono meglio noti come gli ''Annali di [[Muršili II]]'', tav. VII (KB02003), dal titolo: ''Gesta di Šuppiluliuma narrate dal figlio Mursili''. È noto che la missiva, contenente tra l'altro la frase:{{Citazione|Il Mio consorte è morto senza lasciarMi eredi. Tu, a quanto si dice, hai molti figli. Se accetti di inviarMi uno dei Tuoi figli, egli sarà Mio sposo. Non Mi piegherò mai a sposare uno dei Miei servi e ho paura ...<ref name="Federico A. Arborio Mella 1976. p.189">Federico A. Arborio Mella, L'Egitto dei faraoni, Mursia, Milano, 1976. p.189.</ref>}}venne recata alla corte ittita da un messaggero di nome Hani e che, per una ovvia diffidenza, trattandosi di un Paese comunque nemico, Šuppiluliuma abbia inviato in [[Egitto]], prima di prendere una decisione, un proprio ambasciatore, Ḫattuša Zitiš, guadagnando così tempo ma perdendo anche l'occasione di inglobare l'Egitto nel suo impero. A seguito di tale missione la regina vedova confermò la richiesta:{{Citazione|Perché hai Tu pensato ch'Io Ti volessi ingannare? Se avessi avuto un figlio, sarei Io forse ricorsa, a Mia vergogna, a un Paese straniero? Non ho scritto ad altri, solo a Te; damMi uno dei Tuoi figli, per Me sarà solo un marito, ma per l'Egitto sarà re.<ref name="Federico A. Arborio Mella 1976. p.189"/>}}Il prescelto fu il principe [[Zannanza]]š che, però, non giunse mai a destinazione, venendo, molto probabilmente, assassinato durante il viaggio<ref>Amelie Kuhrt (1997). ''The Ancient Middle East c. 3000 – 330 BC''. '''1'''. London: Routledge. p. 254.</ref>.
 
=== Identità della regina mittente delle Lettere ittite ===
[[File:Tutankhamun at Luxor temple 2.jpg|miniatura|347x347px|Tutankhamon e Ankhesenamon, nelle vesti di [[Amon-Ra]] e [[Mut]], in un colosso danneggiato nel [[tempio di Luxor]].]]
L'identità della regina che scrisse queste lettere è incerta. Negli annali ittiti è chiamata ''Dakhamunzu'', probabilmente la lettura ittita del titolo egizio ''Tehemetnesu'' ("sposa del re")<ref>William McMurray. [http://www.egiptomania.com/EEF/ACAE1.pdf "Towards an Absolute Chronology for Ancient Egypt"](pdf). p. 5.</ref>. Oltre alla candidata tradizionale Ankhesenamon, sono state proposte come possibili autrici anche [[Nefertiti]] e [[Merytaton]]. Ankhesenamon parve la più probabile siccome, alla morte di Tutankhamon, non era in vita nessun erede legittimo della famiglia reale egizia, mentre Akhenaton aveva almeno due eredi legittimi (Smenkhara e Tutankhamon), sebbene non figli di Nefertiti. Questa considerazione era però basata sulla durata tradizionale del regno di [[Horemheb]], successore di Ay, che i documenti egizi vogliono sia durato 27 anni, mentre è stato accertato che non durò più di 14<ref name=":8">Jacobus Van Dijk, New Evidence on the Length of the Reign of Horemheb, Journal of the American Research Centre in Egypt (JARCE) 44, 2008, p.195.</ref> (finse infatti di essere diventato re prima dell'eresia amarniana, nel tentativo di far dimenticare Akhenaton e i suoi immediati successori<ref name=":8" />). In questo modo, sembra probabile che il faraone defunto in questione possa essere Akhenaton. La frase "Non mi piegherò mai a sposare uno dei miei servi" potrebbe riferirsi al visir Ay, ma anche a un esponente di una linea secondaria della dinastia; la traduzione alternativa del termine "servi" può facilmente essere "sudditi". Siccome Nefertiti viene raffigurata e descritta, sui monumenti, potente esattamente quanto il marito, anche nell'abbattere i nemici del Paese, potrebbe essere proprio lei la ''Dakhamunzu'' della corrispondenza amarniana; questa tesi è sostenuta dall'egittologo Nicholas Reeves<ref>Nicholas Reeves, [https://www.academia.edu/7415055/Tutankhamuns_Mask_Reconsidered_in_press_corrected_proof_2015_ Tutankhamun's Mask Reconsidered] BES 19 (2014), pp.523.</ref>. Ankhesenamon, d'altro canto, potrebbe esser stata oggetto di pressioni da parte di Ay a sposarlo per legittimare la propria ascesa al trono d'Egitto<ref name=":3" />: ciò potrebbe anche spiegare l'espressione "ho paura", anche considerando la teoria popolare, ma rigettata dall'archeologia, che vede un intrigo ordito da Ay come causa della morte prematura di Tutankhamon<ref name=":5" />. Una [[tomografia computerizzata]] realizzata nel [[2005]] sui resti del faraone diciottenne ha mostrato che questi si ruppe malamente la gamba poco prima di morire, e che ciò produsse una grave infezione. Inoltre, esami sul [[DNA]] effettuati nel [[2010]] hanno dimostrato la presenza della [[malaria]] nell'organismo di Tutankhamon. Malaria e infezione, combinati, portarono molto verosimilmente il re alla morte<ref>Roberts, Michelle (2010-02-16). [http://news.bbc.co.uk/1/hi/health/8516425.stm "'Malaria' killed King Tutankhamun"]. ''BBC News''.</ref>.
 
== Epilogo ==
Il re degli Ittiti, non inviando subito il proprio figlio in Egitto, consentì ad Ay di prendere il potere dopo aver organizzato le cerimonie funebri di Tutankhamon, che richiedevano 70 giorni, e dopo averlo seppellito in una tomba (la [[Tomba di Tutankhamon|KV62]]) nella [[Valle dei Re]] approntata frettolosamente, forse con oggetti sottratti per la necessità ad altre sepolture regali. Infatti, come nella [[Religione egizia|mitologia egizia]] [[Horus]] assurge alla regalità solo dopo aver seppellito [[Osiride]], parimenti chi seppelliva il faraone diventava, nelle usanze egizie, il successivo sovrano<ref>Kenneth A. Kitchen, ''Il Faraone trionfante'', Laterza, Bari. p.26.</ref>. Nelle [[Pittura|pitture]] parietali della camera sepolcrale di Tutankhamon, Ay è rappresentato come sacerdote officiante del [[rito funebre]] mentre esegue la [[cerimonia di apertura della bocca]] per infondere nella [[mummia]] l'uso dei [[Organi di senso|sensi]] e, appunto, indossa già la corona blu [[Corona (Egitto)|''kepresh'']], segno indiscutibile della sua ascesa al trono.
 
Non si conosce il destino della vedova-sorellastra di Tutankhamon dopo il suo possibile matrimonio con l'anziano faraone Ay<ref name=":4" />. Si può ipotizzare che sia morta, poco più che ventenne, durante il quadriennio di regno di Ay (1323 a.C. - 1319 a.C.<ref>Erik Hornung, ''Ancient Egyptian Chronology'', Krauss & Warburton editors (2006) p. 493.</ref>).
 
== La mummia KV21a ==
[[File:Anuk.PNG|miniatura|Tutankhamon raffigurato mentre riceve fiori da Ankhesenamon come pegno d'amore, dal coperchio di una cassa ritrovata nella [[tomba di Tutankhamon]].]]
Un esame del DNA, annunciato nel [[2010]], ha portato a ipotizzare che una delle due mummie reali, femminili, rinvenute nella tomba [[KV21]] della [[Valle dei Re]]<ref name=":2">Lorenzi, Rosella. "King Tut Felled by Malaria, Bone Disease." Discovery News, 16 febbraio 2010. http://news.discovery.com/archaeology/king-tut-dna-lineage.html.</ref> appartenesse alla regina Ankhesenamon.
 
È stato provato che i due feti rinvenuti con Tutankhamon furono figli nati morti di lui; la teoria corrente vuole che la madre dei figli di Tutankhamon fosse Ankhesenamon. Non è stato possibile ricavare abbastanza DNA dai resti della KV21 per poter giungere a conclusioni sicure sull'identità delle due regine. Tuttavia il medesimo esame ha potuto appurare che la mummia classificata come ''KV21a'' sarebbe la madre de due feti nella tomba di Tutankhamon<ref name=":2" />. Ankhesenamon fu l'unica moglie nota di Tutankhamon: per questo motivo è ritenuta la madre dei due feti.
 
Tale identificazione apre comunque delle problematiche: se la mummia KV21a è quella di Ankhesenamon, allora la mummia della celebre tomba [[KV55]] non può appartenere ad Akhenaton (cosa invece ritenuta molto verosimile, in quanto geneticamente di un figlio di [[Amenofi III]] e [[Tiy]], e del padre di Tutankhamon<ref>Hawass, Z., Y. Z. Gad, et al.; ''Ancestry and Pathology in King Tutankhamun’s Family''; 2010. Journal of the American Medical Association: [http://jama.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=185393 Ancestry and Pathology in King Tutankhamun's Family]</ref>), che le testimonianze storiche vogliono fosse suo padre. Il DNA della ''KV21a'' è quello della madre dei due feti, ma non quello di una figlia di Akhenaton. Le possibilità sono:
* la mummia KV21a non sarebbe di Ankhesenamon, ma di una moglie sconosciuta di Tutankhamon, oppure
* la mummia della tomba KV55 non sarebbe di Akhenaton ma di un suo fratello (forse l'enigmatico faraone [[Smenkhara]]), oppure
* la mummia KV55 sarebbe Akhenaton e la mummia KV21a sarebbe Ankhesenamon, ma allora egli non fu il padre biologico di sua figlia.
Comunque, il DNA della mummia KV21a non combacia particolarmente con la linea principale della XVIII dinastia, pur combaciando con quello dei tutmosidi.
 
== La tomba KV63 della Valle dei Re ==
Nel giugno [[2006]] è stata annunciata da parte dell'archeologo Dr. Otto Scahden la scoperta, nella [[Valle dei Re]], di una nuova tomba<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.kv-63.com/index.html|titolo=KV-63 ~ Newly Discovered Tomb}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|url=http://archive.archaeology.org/online/interviews/wilson/index.html|titolo=KV 63: A Look at the New Tomb}}</ref> classificata come [[KV63]]. Si tratta di una singola camera sotterranea, scavata nella roccia calcarea, a cui si accede tramite un pozzo profondo 5 metri. Al suo interno sono stati rinvenuti 7 [[Sarcofago egizio|sarcofagi]] vuoti (alcuni dei quali estremamente danneggiati o parzialmente disintegrati), 28 giare, abiti femminili e scorte di [[Natron|sale natron]]<ref name=":1" />, utilizzato per la mummificazione<ref name=":0" /><ref>Bob Brier, Egyptian Mummies: Unraveling the Secrets of an Ancient Art (1996). ISBN 0-688-14624-4.</ref>. Alcuni feretri antropoidi furono chiaramente realizzati per defunti di sesso femminile<ref name=":1" />. V'era inoltre un piccolo sarcofago in foglia d'oro, lungo solamente 42 centimetri, verosimilmente destinato a un bambino<ref name=":1" />. Furono individuati inoltre frammenti di ceramica recanti il nome, "''...paaton''". L'unico membro della famiglia reale a noi noto recante questo nome fu proprio Ankhesenamon, il cui nome alla nascita era ''Ankhesenpaaton''<ref>{{Cita web|url=https://press.discovery.com/asia-pacific/dsc/programs/egypts-new-tomb-revealed/|titolo=Egypt's New Tomb Revealed}}</ref>. Le datazioni presenti sui feretri e sugli oggetti indicano gli anni di Akhenaton e Tutankhamon<ref name=":0" />. Si è ritenuto che tale sepoltura fosse destinata proprio ad Ankhesenamon anche a motivo della sua immediata vicinanza alla [[KV62]], la tomba di Tutankhamon: dista da questa appena 15 metri<ref name=":0" />. Altri studiosi hanno ipotizzato che si trattasse di un deposito per gli oggetti necessari all'imbalsamazione di Tutankhamon<ref name=":1" />.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Margaret Bunson, ''Enciclopedia dell'antico Egitto'', Melita edizioni, 1995, ISBN 88-403-7360-8
* Federico A. Arborio Mella, ''L'Egitto dei faraoni'', Mursia, ISBN 88-425-3328-9
* Kenneth A. Kitchen, ''Il Faraone trionfante'', Editori Laterza, ISBN 88-420-4262-5
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Ankhesenamun}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
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