Uruk e Emoscambio: differenze tra le pagine

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scremo link e porto tutta la bibliografia in nota: si tratta di romanzi che citano il meme, non di trattazioni dell'opera di cosmaj
 
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{{Nota disambigua|la collina di [[Arda (Tolkien)|Arda]]|[[Erech]]}}
'''Emoscambio''' (dal greco αίμα – aima, [[sangue]]) era un [[meme]] diffuso, mediante [[Graffitismo|scritte murali]], da un gruppo fondato negli [[anni 1970|anni settanta]] da Vito Cosmaj (o Cosmai),<ref name=":0">Alcune opere di Vito Cosmaj sono elencate in ''[http://www.librari.beniculturali.it/opencms/export/sites/dgbid/it/documenti/Servizio_III/Bollettino_Anno_1980.pdf Bollettino del servizio per il diritto d'autore]'', [[Ministero dei beni culturali]], 1980</ref> un guru [[Milano|milanese]] che diffondeva inoltre [[volantino|volantini]] a nome di un autoproclamato "Istituto Italiano di Fisiologia".<ref>Copia del volantino è attualmente pubblicata in [https://fotomomo.blogspot.it/2009/02/emoscambio-mistero-risolto.html fotomomo.blogspot.it] con possibilità di ingrandire le singole pagine per la lettura</ref> Il gruppo era famoso per le [[graffitismo|scritte]] visibili su autostrade italiane, su viadotti e cascine, specie nell'[[Italia settentrionale]]. La E iniziale della parola era tracciata con la maiuscola greca sigma (ΣMOSCAMBIO); accanto alla scritta vi era un numero telefonico di Milano. Cosmaj scrisse tre libri sulle proprie teorie<ref name=":0" />, ma delle sue pubblicazioni adesso non rimane traccia. Pare che non sia mai effettivamente riuscito a mettere in pratica le proprie "teorie fisiologiche".<ref name="tascabile">{{Cita web|url=https://www.iltascabile.com/scienze/emoscambio/|titolo=Il fantasma dell’Emoscambio|sito=il Tascabile|data=2019-06-05|lingua=it-IT|accesso=2019-06-29}}</ref>
{{Coord|31|19|20|N|45|38|10|E|display=title}}
 
== Dottrina ==
'''Uruk''' (la sumerica '''Unug''', la biblica '''Erech''', la greca '''Orchoë''' e l'araba وركاء, l'odierna '''Warka''') fu un'antica città dei [[Sumeri]] e successivamente dei [[babilonesi]] situata nella [[Mesopotamia]] meridionale. Nel IV millennio il piccolo insediamento divenne una vera e propria città, la prima per cui sia possibile utilizzare questo termine<ref>http://www-1.unipv.it/orientpv/htm/citta/uruk.html Universita' di Pavia: descrizione del sito archeologico e degli scavi</ref>.
Ad un'[[interrogazione parlamentare]] presentata dal deputato [[Mario Gargano]] il 13 novembre 1973, in cui si domandava l'opportunità di indagare il Centro studi emodinamismo per [[vilipendio della religione]], il sottosegretario all'interno [[Ernesto Pucci]] rispose che il centro era nato nel settembre 1971 per diffondere la pratica dello scambio reciproco del sangue, e che Cosmai era già in attesa di processo penale per tale crimine in seguito alla perquisizione nella sua casa e al sequestro di volantini operato dalla questura di Milano nel novembre 1972.<ref>Camera dei Deputati - VI legislatura - seduta del 13 novembre 1973. [http://legislature.camera.it/_dati/leg06/lavori/stenografici/sed0180/rsi0180.pdf Risposte scritte ad interrogazioni] - pagina 14</ref> Nella sua propaganda Cosmai sosteneva che dei periodici scambi di sangue tra persone di sesso opposto avrebbero potuto allungare la vita di entrambi i partecipanti fino a rendere raggiungibile l'immortalità.<ref name="tascabile" />
 
L'unico testo di Cosmaj che ci è giunto finora è un volantino di alcune pagine che illustra una bizzarra teoria sessuale chiamata T.A.F. (Tecnica dell'Amplesso Fisiologico); la tecnica consiste nell'osservare la posizione sessuale che assumono tutti gli animali, in piedi, con l'uomo che prende da dietro la donna piegata in avanti. Nel volantino si pubblicizza un ''Addottorato'', o Laurea, in T.A.F. da conseguire tramite una prova assurda (il conseguimento dell'amplesso in bilico su un letamaio). Il volantino aveva anche altri contenuti provocatori, come una finta pubblicità di una [[cintura di castità]] e varie invettive contro la [[Chiesa cattolica|Chiesa]] e il [[cristianesimo]].<ref name="tascabile" />
Uruk si trova oggi 20 chilometri ad est del fiume [[Eufrate]], in una regione paludosa a circa 230 chilometri a sud-est di [[Bagdad]]. Secondo una moderna teoria il nome “[[Iraq]]” potrebbe derivare da Uruk, ma si tratta di una teoria non provata.
<br>Nel suo momento di massimo splendore, Uruk contava una popolazione di circa 80.000 abitanti che vivevano in 6 chilometri quadrati racchiusi da una doppia cinta di mura lunga 9 chilometri, rappresentando, al suo tempo, la più grande e popolosa città del mondo, oltre che una delle più antiche nella storia dell'uomo.
 
Inoltre nello stesso volantino si fa riferimento a uno dei tre libri di Cosmai: "Il [[Vangelo]] secondo Vito Cosmaj", raccolta di oltre 300 verità (o [[epigrammi]], o [[aforismi]]) che l'I.I.D.F avrebbe inviato a chi offrisse non meno di 10.000 lire, indirizzate al solito indirizzo postale di Milano. In questa opera erano contenute verità come: «La merda diventa concime o letame se la teniamo esposta alla luce del sole ed alle intemperie, se la nascondiamo diventa virus infetto».
==Storia==
Il sito di Uruk fu occupato per almeno 5.000 anni, dal tardo periodo di [[Ubaid]] ([[4000 a.C.]]) fino all'inizio del [[III secolo a.C.]] Alla fine del [[IV millennio a.C.]] era uno dei più grandi insediamenti urbani della Mesopotamia, se non del mondo.
 
Le scritte sui muri hanno garantito ad ''Emoscambio'' una certa popolarità anche letteraria<ref>
L'origine della città sembra derivare da due primi insediamenti, successivamente conosciuti come ''Kullab'' (anche ''Kulaba'' o ''Kullaba'') ed ''Eanna''. Queste due zone della città erano caratterizzate da ampie piattaforme costruite con mattoni di fango aventi in cima i templi dedicati al culto: ''Kullab'' era l'area dedicata al dio maggiore del pantheon, [[An (mitologia)|Anu]], nell'''Eanna'' vi erano invece i templi associati al culto della dea dell'amore [[Inanna]] ([[Ishtar]]).
Viene citato nei seguenti libri:
*{{Cita libro|autore=[[Valerio Aiolli]]|titolo=Fuori tempo|url=http://books.google.com/books?id=_0McAQAAIAAJ|anno=2004|editore=Rizzoli|id=ISBN 978-88-17-00088-8|pagine=p. 13}}
*{{Cita libro|autore=[[Piero Colaprico]]|titolo=Mala storie. Il giallo e il nero della vita metropolitana|url=http://books.google.com/books?id=X552yxj3f8YC&pg=PA332|anno=2010|editore=Il Saggiatore|id=ISBN 978-88-428-1615-7|pagine=p. 332}}
*{{Cita libro|autore=[[Francesca D'Aloja]]|titolo=Il sogno cattivo|url=http://books.google.com/books?id=4V4B7yEqzKsC&pg=PT65|anno= 2010|editore=Edizioni Mondadori|id=ISBN 978-88-520-1180-1|pagine=p.65}}
*{{Cita libro|autore=[[Giovanni Gandini]]|titolo=Un milione di copie|url=http://books.google.com/books?id=cKQqAQAAIAAJ|anno=2006|editore=Archinto|id=ISBN 978-88-7768-463-9|pagine=p. 32}}
*{{Cita libro|autore=Roberto Maestro|titolo=Sui muri e su altre più serie divisioni: ragionamento fiorentino|url=http://books.google.com/books?id=vpBNAAAAYAAJ|anno=1998|editore=Alinea|pagine=p. 18–}}
*{{Cita libro|autore=[[Edoardo Nesi]]|titolo=Fughe da fermo|url=http://books.google.com/books?id=exH8GOAwvd0C&pg=PT59|data=2 maggio 2012T00:00:00+02:00|editore=Bompiani|id=ISBN 978-88-587-5296-8|pagine=59–}}
*{{Cita libro|autore=[[Mario Rigoni Stern]]|titolo=Amore di confine|url=http://books.google.com/books?id=hiEcAAAAMAAJ|anno=1986|editore=Einaudi|pagine=p. 199}}
</ref> e sembra che Cosmai stesso ebbe modo di protestare contro contro la [[Lega Nord]], colpevole a suo dire di aver plagiato il suo metodo di propaganda con le scritte analoghe "Lega Nord Padania" dipinte a grandi lettere in giro per il nord Italia.<ref name="tascabile" /> Il movimento, se di tale si può parlare, si è esaurito nel corso degli [[anni 1990|anni novanta]] con la morte del Cosmaj, avvenuta il 2 febbraio 1999<ref> Comune di Milano, applicazione di ricerca defunti '”Not2 4get” secondo cui Vito Cosmai, deceduto il 2/2/1999, è sepolto presso il cimitero di [[Greco (Milano)|Greco]]</ref>.
 
== Note ==
Uruk, fin dai primi tempi, ebbe un ruolo molto importante nella storia politica e religiosa del paese. Agli inizi del III millennio a.C. la città, sotto la [[terza dinastia di Uruk]], estese la sua egemonia sulla Babilonia e divenne un grande centro di culto del dio [[An (mitologia)|Anu]] e in generale uno dei maggiori centri religiosi del regno.
<references/>
 
==Voci correlate==
Uruk fu la città dello storico re [[Gilgamesh]], eroe della famosa [[Epoea di Gilgamesh|epopea]]. Le mura di Uruk si dice fossero state costruite proprio da questo re, oppure dal suo predecessore [[Enmerkar]] (il fondatore della città secondo la [[Lista dei re Sumeri|Lista dei re]]), che fece anche costruire il famoso tempio di Eanna, dedicato al culto di [[Inanna]] (Isthar).
* [[C.T. (writer)]]
Oppenheim a riguardo ha detto: “''Ad Uruk, nella Bassa Mesopotamia, la civiltà sumera sembra raggiungere il suo massimo picco creativo. Ciò è sottolineato dai ripetuti riferimenti a questa città in ambito religioso e, in particolare, dai testi letterari, compresi quelli di ordine mitologico; anche la tradizione storica della [[Lista dei re Sumeri]] lo conferma. Da Uruk il centro del potere politico sembra poi muoversi verso la città di Ur.''"
 
== Collegamenti esterni ==
Attorno al [[2100 a.C.]], con il governo della [[III dinastia di Ur]], il prestigio e il potere di Uruk iniziano a declinare. Successivamente la città ebbe un ruolo primario nelle lotte dei [[Babilonesi]] contro gli [[Elamiti]] fino al [[2004 a.C.]], anno in cui fu gravemente danneggiata; i ricordi di alcuni di questi conflitti si ritrovano nell'epopea di Gilgamesh.
* {{cita web|https://web.archive.org/web/20010925093320/http://www.s.snf.it/emoscambio/|Sito dell'istituto internazionale di fisiologia (versione archiviata del 25 settembre 2001)}}
* {{cita web|https://wayback.archive.org/web/20041227235916/http://www.d00r.com/emoscambio/emo00.htm|Sito di sostenitori di Cosmaj sull'emoscambio (versione archiviata del 27 dicembre 2004)}}
* Mattia Salvia, [https://www.vice.com/it/read/storia-emoscambio-scritte-assurde-sesso-945 Il mistero di Emoscambio, la "setta" sessuale più assurda d'Italia], [[Vice (rivista)|Vice]]
* [http://bizzarrobazar.com/en/2015/03/25/emoscambio/ Emoscambio] su Bizzarro Bazar
 
{{portale|sociologia}}
La città continuò ad esistere sino all'epoca [[Seleucidi|seleucide]], nel [[III secolo a.C.|III]]-[[II secolo a.C.]], periodo nel quale la città trovò nuovo splendore, con la costruzione di alcuni templi. Anche in epoca posteriore, sotto i [[Parti]] ([[141 a.C.]] - [[225 d.C.]]) furono erette nuove costruzioni, come l'imponente santuario di Eanna. <br>
La città fu definitivamente abbandonata a partire dal [[V secolo]] d.C.
 
[[Categoria:Medicina alternativa]]
==Struttura==
[[Categoria:Meme]]
Centro della città era il quartiere di [[Kullaba]] che probabilmente era il toponomastico di un primigenio insediamento che si perde nella notte dei tempi, successivamente inglobato nell'agglomerato urbano della antichissima metropoli. Ad Uruk vi erano tre zone sacre. La più importante era quella di Eanna, dove erano raggruppati la maggior parte dei santuari. La zona sacra di Eanna era separata dal resto della città con un muraglione. Fu dapprima consacrata al dio Anu, in seguito alla dea [[Inanna]]. Il principale monumento di questa zona era lo [[ziqqurat]], oggi quasi totalmente eroso. Il primo documento scritto della Mesopotamia fu scoperto proprio nell'Eanna, benché sia difficile datarlo con precisione. <br>
[[Categoria:Costume]]
La seconda zona sacra era quella dello ziqqurat di Anu. In realtà non era propriamente uno ziqqurat, ma un' alta terrazza su cui si trovava lo splendido Tempio Bianco di Anu. <br>
[[Categoria:Graffiti writing]]
La terza zona comprendeva un tempio di epoca seleucide. <br>
 
==Uruk e la Lista dei re==
Secondo la [[Lista dei re Sumeri|Lista dei re]], Uruk fu fondata da Enmerkar che portò la regalità dalla città di Eanna. Suo padre, Mesh-ki-Aag-gasher, secondo la leggenda "''entrò nel mare e sparì''". Altri re storici di Uruk sono [[Lugalzagesi]] di Umma (ora Djokha) che conquistò Uruk ([[III millennio a.C.]]) e [[Utuhegal]]. Il più famoso re di Uruk secondo la leggenda fu [[Gilgamesh]] a cui è dedicata l'antichissima raccolta di vicende della cosiddetta [[Epopea di Gilgamesh]] del 2500 a.C.
 
==Uruk nella Bibbia==
Secondo la [[Bibbia]] (''[[Genesi]]'' 10:10), Erech, quasi certamente Uruk, è indicata come la seconda città fondata dal biblico re [[Nimrod]]. Inoltre sembra essere la sede del Archavites, esiliato da [[Asnapper]] a [[Samaria]] ([[Libri di Esdra]] 4:9 - 10). I luoghi accennati nei "''Libri di Esdra''" appartengono tutti alla Mesopotamia del sud e sembra che Asnapper possa essere il re assiro [[Assurbanipal]], che condusse una campagna contro i Babilonesi del sud.
 
==Archeologia==
[[Immagine:Bull_Warka_Louvre_AO8218.jpg|thumb|right|300px|Frammento di una statua di un toro ritrovata ad Uruk e risalente al periodo di Gemdet-Nasr, circa 3000 a.C.]]
I resti della città furono esplorati per la prima vota dall'inglese W.K. Loftus nel [[1849]] e nel [[1853]]. I primi scavi furono condotti nel [[1912]] da una squadra tedesca sotto la supervisione di Julius Giordano e furono poi interrotti con la prima guerra mondiale. Questi furono poi ripresi a partire dal [[1928]] e interrotti nuovamente nel [[1939]] per la seconda guerra mondiale. Dopo la guerra gli scavi sono stati ripresi dai tedeschi e sono tutt'ora in corso.
 
Le ricerche testimoniano la successione di più di 18 livelli di insediamenti urbani e sono stati riportati alla luce alcuni dei più antichi documenti sumerici. I risultati delle scoperte sono stati pubblicati da Adam Falkenstein ed altri epigrafisti tedeschi.
 
===I livelli della città===
Tra i principali livelli, che si susseguono, dall'alto in basso, si possono citare:
*''Uruk I'', databile all'inizio del III millennio a.C., in cui si ritrovano costruzioni in mattoni crudi;
* ''Uruk II-III'', appartenente all'epoca di Gemdet-Nasr (3000-2900 a.C.), in cui si hanno costruzioni in mattoni crudi piatti a sezione quadrata e decorazioni murali;
* ''Uruk IV'', periodo in cui fu costruito il "tempio rosso" e inventata la scrittura. Si trattò, in generale, di un periodo molto fiorente;
*''Uruk V-VI'', costruzioni in mattoni piatti e rettangolari; in questo periodo vengono costruiti splendidi complessi, come il “tempio bianco”;
*''Uruk XI'', periodo nel quale compaiono i primi manufatti in bronzo.
 
Ad Uruk è stato ritrovato il più grande tempio sumerico, il famoso tempio D, che misurava 80 x 30 metri. La [[navata]] centrale era grande 62 x 11,30 metri. La struttura comprendeva [[nartece]], navata, [[transetto]], [[abside]] centrale con due annessi, diaconicon e [[protiro]]. Si tratta della stessa struttura con cui saranno costruite le chiese cristiane, dopo tre millenni. Altri splendidi edifici ritrovati sono lo Scrigno di Anu, l’archivio e la già menzionata ziggurat.<br>
Altri famosi reperti portati alla luce sono il cosiddetto [[Vaso di Warka]], un vaso in pietra scolpito con scene del mito della dea ‘In-ninn’, datato circa al [[3000 a.C.]], e la [[Dama di Warka]], un volto femminile in marmo, forse della dea [[Inanna]], del periodo protostorico. <br>
Dagli scavi degli ultimi anni si apprende dell'esistenza di colonie commerciali urukite in [[Iran]], [[Turchia]], [[Siria]] e [[Palestina]] nelle quali la cultura di Uruk si trasmise alle popolazioni locali.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*G. ALGAZE, The Uruk World System (Chicago, 1993)
*P. BIENKOWSKI, A. MILLARD, Dictionary of the Ancient Near East (London, 2000) 312-313
*R.M. BOEHMER, “Uruk 1980 - 1990 : A Progress Report” Antiquity 65 (1991) 465-478
*R.M. BOEHMER, “Uruk-Warka” The Oxford Encyclopedia of Archaeology in the Ancient Near East 5, (a cura di) E.M. Meyers (New York, 1997) 294-298
*R.K. ENGLUND, Archaic Administrative Texts from Uruk: The Early Campaigns (Berlin, 1994)
*A. INVERNIZZI, Dal Tigri all'Eufrate I. Sumeri e Accadi (Firenze, 1992) 125-215
*G. LEICK, Mesopotamia. The Invention of the City (London, 2001) Edizione italiana: Città perdute della Mesopotamia (2002 ) 39-66
*M. LIVERANI, Uruk la prima città (Roma-Bari, 1998) Laterza, 2006 (I ed. 1998)
*Dizionario Collins di Archeologia (Roma ,1999) 394 (Warka)
 
==Voci correlati==
*[[Sumeri]]
*[[Storia dei Sumeri]]
*[[Ubaid]]
 
== Collegamenti esterni==
* {{en}} La storia dell'Antico Medio Oriente - http://ancientneareast.tripod.com/Uruk_Warka_Erech.html
* {{en}} Earliest evidence for large scale organized warfare in the Mesopotamian world ([[Hamoukar]] vs. Uruk?) -http://www.scienceblog.com/cms/node/9508/print
* {{en}} [http://www.erin.utoronto.ca/~w3env100y/env/ENV100/hum/anth_gifs/fertilecrescent_L.jpg Mappa della Mezzaluna Fertile]
 
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