Italia ai campionati del mondo di corsa in montagna e Primo Carnera: differenze tra le pagine
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{{Sportivo
|Nome = Primo Carnera
|Immagine = Carnera Campione d'Italia.jpeg
|Didascalia = Primo Carnera nel 1933
|
|CodiceNazione = {{ITA 1861-1946|Italia}}<br
|Altezza = 205<ref name=autogenerato1>Secondo [http://www.boxrec.com/media/index.php?title=Human:12086 Boxrec]: altezza di 6 piedi e 5 pollici e mezzo (196,85 cm); secondo [http://www.cyberboxingzone.com/boxing/carnera.htm Cyber Boxing Zone]: altezza di 6 piedi e cinque pollici e tre quarti (197,545 cm) e peso di 238-284 lbs</ref>
|Peso = 107-128<ref name=autogenerato1/>
|Disciplina = pugilato
|Categoria = [[Pesi massimi]]
|TermineCarriera = 12 maggio 1946
|
{{Carriera pugile
|
|vinti = 89 (76)
|persi = 14 (5)
|pareggiati =0
}}
|Vittorie =
{{Carriera sportivo
|[[1933]]-[[1934]]|Titolo mondiale| [[Pugilato#Categorie di peso|Massimi]]
|[[1933]]-[[1935]]|Titolo europeo | [[Pugilato#Categorie di peso|Massimi]]
|[[1933]]-[[1935]]|Titolo italiano<br />(ad honorem)| [[Pugilato#Categorie di peso|Massimi]]
}}
|Aggiornato =
}}
{{Bio
|Nome = Primo
|Cognome = Carnera
|Sesso = M
|LuogoNascita = Sequals
|GiornoMeseNascita = 25 ottobre
|AnnoNascita = 1906
|LuogoMorte = Sequals
|GiornoMeseMorte = 29 giugno
|AnnoMorte = 1967
|Epoca = 1900
|Attività = pugile
|Attività2 = lottatore
|Attività3 = attore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =. Nel [[1953]]
}}
Soprannominato "La montagna che cammina" per la sua imponente stazza<ref>{{cita news|url=http://www.raistoria.rai.it/articoli/primo-carnera-la-montagna-che-cammina/13455/default.aspx|titolo=Primo Carnera, "la montagna che cammina"|editore=[[Rai Storia]]|data=|accesso=29 giugno 2017}}</ref>, fu il primo italiano a conquistare un titolo mondiale di pugilato, quando il 29 giugno [[1933]] detronizzò [[Jack Sharkey]] per la corona iridata dei [[pesi massimi]]. Perse la cintura il 14 giugno [[1934]] dopo una sconfitta contro [[Max Baer]]. All'apice della sua carriera fu sfruttato come mezzo di [[propaganda]] dal regime [[Fascismo|fascista]] di [[Benito Mussolini]], sino alla sua uscita dallo scenario pugilistico internazionale a metà degli [[anni trenta]]<ref name="Cinquantesimo">{{cita news|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/tv/2017/06/28/cinquantanni-fa-moriva-primo-carnera-il-gigante-buono_95de0449-3886-44eb-8768-c29d008b438c.html|titolo=Cinquant'anni fa moriva Primo Carnera il Gigante buono|editore=[[ANSA]]|data=29 giugno 2017|accesso=29 giugno 2017}}</ref>.
Cresciuto in un contesto di [[povertà]], a partire dagli [[anni quaranta]] seppe trovare fortuna anche nel mondo del [[cinema]] e del [[wrestling]]<ref name="Cinquantesimo"/>. Recitò infatti in pellicole italiane e statunitensi, prima di intraprendere con successo la carriera da lottatore in [[Giappone]]. Dopo aver girato il mondo come [[celebrità]] nei decenni successivi, abbandonò definitivamente il ring e fece ritorno in Italia negli [[anni sessanta]]. Chiamato affettuosamente "Gigante buono", è noto per [[antonomasia]] come uomo di notevole statura e di eccezionale forza fisica<ref name="Gigante">{{cita news|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/media/50-anni-fa-moriva-Primo-Carnera-il-Gigante-buono-della-boxe-80fb93a1-5a11-4fa1-8ee5-fd1348eb29d0.html#foto-1|titolo=50 anni fa moriva Primo Carnera, il "Gigante buono" della boxe|editore=[[Rai News]]|data=29 giugno 2017|accesso=29 giugno 2017}}</ref>.
== Biografia ==
[[file:Primo Carnera.jpg|thumb|Carnera in posa]]
=== La nascita e l'infanzia a Sequals ===
{{NN|sportivi|febbraio 2015}}
Primo Carnera nacque a [[Sequals]], un paesino attualmente in [[provincia di Pordenone]], il 25 ottobre del [[1906]]. La sua famiglia era molto povera e sopravviveva solo grazie al lavoro del padre, un mosaicista emigrato in [[Impero tedesco|Germania]].
Il piccolo Carnera ebbe uno sviluppo molto sostenuto e spiccava tra i suoi coetanei, più bassi e minuti. Nel [[1915]] il padre fu chiamato a combattere la [[Prima guerra mondiale]] e dovette quindi abbandonare il lavoro, facendo gravare il carico familiare sulle spalle della moglie. La madre cercò allora un impiego, ma fu presto costretta a vendere la fede nuziale per sopravvivere. Così Carnera abbandonò la scuola e iniziò a mendicare insieme ai suoi fratelli. Nel frattempo il suo rapido sviluppo continuava al punto che, a dodici anni, mostrava già la [[statura]] di un adulto ed era sempre più difficile per lui trovare vestiti e scarpe della sua misura.
=== Artista del circo in Francia ===
{{NN|sportivi|febbraio 2015}}
Ancora adolescente, spinto dalla povertà e dalla fame, emigrò in [[terza Repubblica francese|Francia]] presso gli zii, trovando un'occupazione come carpentiere<ref name="Cinquantesimo"/>. Tale attività necessitava di maggiore [[energia]] ma gli permise una migliore alimentazione. Gli zii lo introdussero anche nel mondo del [[pugilato]], organizzandogli un incontro con un principiante, ma Carnera non era ancora pronto al grande passo. Il suo fisico, intanto, diventava sempre più alto e robusto: 197 centimetri<ref name=autogenerato1 /> per 130 chili<ref>{{cita web|url=http://www.cyberboxingzone.com/boxing/carnera.htm|titolo=peso massimo raggiunto}}</ref>. Riuscì ad adattare i vestiti, ma per quanto riguarda le scarpe non poteva che camminare scalzo.
Nel [[1925]], un [[circo]] fece tappa proprio dove lui risiedeva, vicino a [[Le Mans]]. Un giorno, durante uno degli incontri di [[lotta]] di questo circo al quale stava assistendo, il responsabile notò il suo fisico imponente e lo ingaggiò.
Con questo nuovo [[lavoro]], Carnera sperava soprattutto di migliorare il proprio tenore di [[vita]]. Così iniziò a girare, per tre anni, in varie località. Alla sua vista le persone rimanevano sbigottite, ma alcune lo sfidavano. A tal proposito si narra che in uno dei suoi incontri un giovane gli avesse dato un pugno allo stomaco; Carnera si arrabbiò per la violenza gratuita e lo afferrò per il collo facendolo [[shock|svenire]]; gli amici del giovane provarono a vendicarsi sfidandolo in quattro, ma l'agilità e la potenza sviluppate gli permisero di aver ragione degli assalitori senza particolare difficoltà. I giornali pubblicarono la notizia accrescendo la popolarità del circo e dello stesso Carnera.
Il responsabile, soddisfatto dell'incremento dei guadagni ottenuto grazie a lui, gli aumentò il [[salario]]. Sull'onda del successo del lottatore friulano, venne messa in palio una ricompensa per chi l'avesse battuto, ma nessuno ci riuscì. Divenne un [[fenomeno da baraccone]] e gli vennero affibbiati vari soprannomi, tra i quali il più curioso era ''Juan lo spagnolo''.
Un giorno il circo fece tappa ad [[Arcachon]]. Qui, tra la folla che assisteva alle lotte di Carnera, c'era anche [[Paul Journée]]. L'ex campione francese dei [[pesi massimi]] notò l'abilità dell'eccezionale lottatore. Vide in lui le potenziali capacità di un pugile, che solo allenandosi avrebbe potuto valorizzare le proprie doti. Per Carnera però abbandonare il circo avrebbe significato un ritorno alla povertà, e quindi inizialmente preferì lasciar cadere la proposta. Solo in seguito trovò una soluzione: si sarebbe sostentato riprendendo il suo primo mestiere, e nel frattempo si sarebbe allenato nella palestra di Journée.
=== Carriera pugilistica ===
==== Esordi ====
[[File:Bundesarchiv Bild 102-10835, Promo Carnera.jpg|miniatura|destra|Carnera al suo angolo durante un match negli anni trenta]]
{{Senza fonte|Grazie ad una certa caparbietà e agli insegnamenti di Journée, Carnera raggiunse presto buoni livelli. L'ex campione francese insistette per farlo vedere al manager Léon See, che rimase allibito per l'imponente stazza dell'atleta. See lo mise alla prova con il campione Julyo Poojeshe e gli fece scattare qualche foto per i giornalisti. Si accordò illegalmente con [[Damon Runyon]] per incrementare la popolarità del suo gigante. Successivamente, per abituarlo, lo fece combattere con un peso massimo, che il friulano mise al tappeto. Dispiaciuto di averlo fatto svenire, però, si scusò. Carnera era buono ed ingenuo, al contrario del suo manager, che si arrabbiò con lui per il suo gesto. Gli raccomandava di mangiare una bistecca da un chilo al giorno e di togliersi le scarpe del circo}}.
L'affarista, dopo aver constatato i miglioramenti del suo pugile, lo fece vedere all'organizzatore Jeff Dickson. Carnera era abbastanza preparato e in grado di cimentarsi nel professionismo. Possedeva infatti un pugno eccezionale anche se gli mancava ancora una buona tecnica. Debuttò a [[Parigi]], il 12 settembre [[1928]], vincendo al secondo round per [[knock-out]] contro Leon Sebilo<ref name=boxrec>[http://boxrec.com/list_bouts.php?human_id=12086&cat=boxer&pageID=2 Record di Primo Carnera su Boxrec]</ref>. Dopo altri due match vinti prima del limite, Carnera rientrò in [[Italia]], con passaporto francese, per incontrare il brasiliano Epifanio Islas, a [[Milano]]. Il pugile di Sequals apparve ancora lento e maldestro ma riuscì ad aggiudicarsi l'incontro ai punti. I giornalisti italiani, tuttavia, sostennero che il match fosse truccato e definirono Carnera “torre di gorgonzola”, pensando che non avesse tante possibilità di diventare un vero pugile<ref name=giuliano>Giuseppe Signori, ''Primo Carnera'', in: Orlando "Rocky" Giuliano, ''Storia del pugilato'', Longanesi, Milano, 1982, pp. 81-87</ref>. In verità il suo manager, quando poteva, si assicurava la vittoria, accordandosi con l'angolo degli avversari, ma ancora oggi non è noto quanti fossero gli incontri truccati e Carnera non era assolutamente a conoscenza di come fossero gestiti gli incontri che comunque furono, in molti casi, vinti regolarmente.
Il 28 aprile [[1929]], a [[Lipsia]], Carnera perse il suo primo incontro contro il tedesco Franz Diener, per squalifica alla prima ripresa<ref name=boxrec />. Dopo altri otto incontri vinti consecutivamente, alla [[Royal Albert Hall]] di [[Londra]], sconfisse lo statunitense Young Stribling alla quarta ripresa, per squalifica dovuta a un colpo subito al di sotto della cintura<ref name=boxrec />. Nella rivincita, disputata nemmeno venti giorni dopo, a [[Parigi]], fu a sua volta squalificato, per aver colpito l'avversario dopo il suono della campana del settimo round<ref name=boxrec />. Disputò ancora un incontro, in Europa, per prendersi la rivincita con il tedesco Diener, sconfitto a [[Londra]] per Ko tecnico alla sesta ripresa. Complessivamente, prima di lasciare il vecchio continente, aveva ottenuto 16 vittorie (14 prima del limite) e due sconfitte<ref name=boxrec />.
==== Trasferimento negli Stati Uniti ====
[[File:Bundesarchiv Bild 102-13050, Primo Carnera im Ring.jpg|thumb|Carnera durante un incontro nel 1932|254x254px]]
Il 31 dicembre 1929, Carnera sbarcò negli [[Stati Uniti d'America]]<ref name=giuliano />. La sua immagine continuò a essere gestita dallo storico manager Léon See e poi da Bill Duffy. Attraverso i giornalisti, i manager lo imposero come ''The Ambling Alp'' (La montagna che cammina lentamente). Carnera, a causa di un'eccessiva buona fede, si fidava dei suoi manager che, ovviamente, occultavano il modo in cui gestivano i suoi match e non si rese mai conto di quanto combinavano. Erano gli anni del [[proibizionismo]], della crisi economica e della [[mafia]] italo-statunitense, che investirà su Carnera preferendo la quantità alla qualità dei match.
Carnera vinse prima del limite tutti i primi 23 match che disputò negli Stati Uniti, 16 dei quali per [[Knock-out|KO]] nelle prime due riprese. Alcuni incontri, peraltro, ebbero un andamento sconcertante. Al suo debutto, il 16 gennaio [[1930]] a [[New York]], l'avversario Big Boy Peterson andò al tappeto al primo pugno incassato e poi per altre tre volte, prima di essere dichiarato fuori combattimento alla prima ripresa<ref name=boxrec />. Nel secondo incontro, disputato sette giorni dopo, a [[Chicago]], il suo avversario Elzear Rioux andò al tappeto ben sei volte in una sola ripresa, tanto che la Commissione pugilistica dello Stato dell'[[Illinois]] lo multò di 1000 dollari e gli revocò la licenza<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:112479 Carnera-Rioux su Boxrec]</ref>.
Il 23 giugno 1930, Carnera andò al tappeto alla quinta ripresa contro il temibilissimo [[George Godfrey]] che però fu squalificato per aver colpito l'avversario al di sotto della cintura<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:91702 Carnera-Godfrey su Boxrec]</ref>. Le successive dichiarazioni dello sconfitto, tuttavia, lasciarono dubbi sulla regolarità anche di questo incontro<ref name=giuliano />.
[[File:Raoul Paoli - Sport -Photo dédicacée - Primo Carnera.jpg|miniatura|destra|Foto con dedica autografa di Carnera, anni trenta]]
Il 7 ottobre 1930, il friulano subì la prima sconfitta negli Stati Uniti, ad opera di [[Jim Maloney]], ai punti in dieci riprese<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:91735 Maloney-Carnera (1º incontro) su Boxrec]</ref>. Quindi riattraversò l'oceano, per affrontare, il 30 novembre [[1930]], allo [[Stadio olimpico Lluís Companys|Stadio Olimpico]] del [[Montjuïc]] di [[Barcellona]], il basco [[Paulino Uzcudun]] che, quattro anni prima, aveva strappato la cintura europea dei pesi massimi all'italiano [[Erminio Spalla]].
Di fronte a una folla stimata tra i 75.000 e i 90.000 spettatori, il combattimento contro l'idolo locale non fu dei più facili, per Carnera. Uzcudun combatté sempre all'attacco ma l'italiano seppe colpirlo molto bene d'incontro. Secondo la [[United Press]] Carnera si sarebbe aggiudicato almeno otto riprese su dieci e, alla fine, vinse ai punti<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:29268 Carnera-Uzcudum (1º incontro) su Boxrec]</ref>.
Il match successivo si tenne a Londra, contro Reggie Meen. Qui Carnera vinse per [[Knock-out|ko]]<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:222883 Carnera-Meen su Boxrec]</ref>. Alla fine del [[1930]] aveva totalizzato 25 vittorie ed una sola sconfitta. La successiva stagione "americana" ricominciò da [[Miami]], con la rivincita contro Jim Maloney, che Carnera si aggiudicò ai punti in dieci riprese<ref>[http://boxrec.com/media/index.php/Primo_Carnera_vs_Jim_Maloney_(2nd_meeting) Carnera-Maloney (2º incontro) su Boxrec]</ref>.
Dopo altri sei match, tutti vinti, il friulano fu designato per combattere contro [[Jack Sharkey]], il 12 ottobre [[1931]], all'Ebbet's Field di New York. Si trattava già, virtualmente, di una semifinale per il titolo mondiale, in quanto Sharkey era stato appena sconfitto in un match per il titolo dal Campione del Mondo [[Max Schmeling]] ed aveva intenzione di incontrarlo nuovamente, a breve. Sharkey martellò Carnera per tutte le quindici riprese e lo spedì anche al tappeto sino al conto di otto. L'italiano, però, seppe rialzarsi e rimanere in piedi per tutto l'incontro, finendo sconfitto solamente ai punti<ref name=giuliano /><ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:91736 Sharkey-Carnera (1º incontro) su Boxrec]</ref>. Dopo circa un mese Carnera sconfisse ai punti, con verdetto unanime, King Levinsky e, sempre a novembre, l'italo-argentino Victorio Campolo, che venne messo ko al secondo round. Il [[1931]] si concluse con un totale di 10 match, 9 vinti e uno perso ai punti.
Nel [[1932]] Carnera subì due sconfitte: la prima contro Larry Gains<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:94885 Gains-Carnera su Boxrec]</ref> e la seconda, molto discussa, contro Stanley Poreda<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:91915 Poreda-Carnera su Boxrec]</ref>; vinse gli altri 23 incontri. Dopo l'incontro con Larry Gains, venne a conoscenza del fatto che il suo manager si appropriava della maggior parte del suo denaro e rientrò in patria, deluso.
In Italia, Carnera fece la conoscenza di Luigi Soresi, che iniziò a “gestirlo”. Meno esperto del precedente manager, ma anch'egli abbastanza furbo, Soresi diede l'annuncio dell'accordo alla stampa italiana e poi riportò Carnera negli Stati Uniti. Qui riuscì a farlo designare quale sfidante al titolo mondiale. Jack Sharkey, tuttavia - che, nel frattempo, era diventato Campione del Mondo - impose che il suo avversario dovesse uscire dalla sfida tra Carnera e il pugile [[Ernie Schaaf]], di cui era il procuratore.
Schaaf era reduce da un terribile atterramento subito da [[Max Baer]], il 31 agosto 1932. Salvato dal gong, i suoi "secondi" erano riusciti a fargli riprendere i sensi soltanto dopo tre minuti. Un'inchiesta promossa dopo il match con Carnera avrebbe messo in luce che, già prima di salire sul ring, Schaaf aveva subito danni irreversibili al cervello<ref name=giuliano />.
L'incontro tra Carnera ed [[Ernie Schaaf]], il 10 febbraio [[1933]] a New York, fu condizionato da tale precedente. Al 13º round, Schaaf fu messo al tappeto due volte e, la seconda volta, non si rialzò più. Trasportato privo di conoscenza all'ospedale, morì il 14 febbraio, ufficialmente, per emorragia cerebrale<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:91601 Carnera-Schaaf su Boxrec]</ref>.
Afflitto quindi dai rimorsi di coscienza, Carnera decise il ritiro dalla boxe. Grazie all'aiuto degli amici, della famiglia e della madre di Schaaf, uscì da questo brutto periodo. Dopo due mesi riprese gli allenamenti per prepararsi a conquistare il titolo mondiale.
==== Il titolo mondiale dei pesi massimi ====
[[File:Primo Carnera 1933.jpg|miniatura|destra|Carnera con la cintura di campione mondiale dei pesi massimi]]
[[Jack Sharkey]], di [[Boston]], era di origine [[Lituania|lituana]] (il suo vero nome era Joseph Paul Zukauskas); aveva conquistato il titolo mondiale dei pesi massimi il 21 giugno 1932 nella rivincita con il tedesco [[Max Schmeling]], per un controverso verdetto ai punti<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:21767 Sharkey-Schmeling (2º incontro) su Boxrec]</ref>. Prima di mettere in palio il titolo con Carnera aveva un record di 35 vittorie, 8 sconfitte e due pari, contro le 74 vittorie e 6 sconfitte dello sfidante.
Il 29 giugno [[1933]], i due pugili si sfidarono al [[Madison Square Garden]] Bowl di [[New York]], a [[Long Island]], di fronte a {{formatnum:40000}} spettatori. Al peso, Carnera accusò 118 kg; il campione in carica 91<ref name=giuliano />.
Già nel primo [[Round (pugilato)|round]], Carnera atterrò l'avversario, che si rialzò immediatamente, evitando il conteggio. L'incontro proseguì abbastanza equilibrato per altre cinque riprese. Al sesto round Carnera atterrò una prima volta il Campione del Mondo, che si rialzò e fu contato dall'arbitro. Subito dopo il pugile italiano colpì in pieno volto Jack Sharkey con un montante destro, mandandolo [[Knock-out|KO]] e conquistando la cintura di Campione del mondo dei pesi massimi<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:84206 Carnera-Sharkey (2º incontro) su Boxrec]</ref><ref>[http://www.ilgiornale.it/news/sport/carnera-ko-e-litalia-conquist-usa-930512.html Carnera, un ko e l'Italia conquistò gli Usa]</ref>. Carnera era diventato il primo [[Cittadinanza italiana|italiano]] campione mondiale di pugilato. Dopo l'incontro, il pugile scrisse due telegrammi di ringraziamento: il primo era indirizzato alla madre e il secondo al [[Benito Mussolini|Duce]].
[[File:PRIMO-CARNERA.jpg|thumb|upright=1.4| 1933, Primo Carnera dopo la vittoria su Jack Sharkey]]
Carnera divenne un eroe nazionale. Le istituzioni lo accolsero e lo omaggiarono. Il "gigante di Sequals", infatti, rappresentava un modello utile al regime. Benito Mussolini voleva fare di Carnera un modello da imitare e lo fece affacciare dal balcone di [[Piazza Venezia]]. Per l'occasione il pugile indossò l'uniforme della [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale|milizia fascista]]: il regime lo aveva arruolato, per motivi di propaganda, come milite (Camicia Nera) della 55ª Legione Alpina "Friulana" di Gemona. Il [[Ministero della Cultura Popolare|Minculpop]] (ministero della cultura popolare) lo rese un modello ideale dell'italiano, vietando anche espressamente agli organi di stampa di pubblicare immagini di Carnera al tappeto. La sua popolarità incrementò la produzione di fumetti, manifesti e articoli di stampa che lo omaggiavano come un uomo invincibile. Gli venne assegnato il titolo onorario di campione italiano dei pesi massimi.
il 22 ottobre [[1933]], a [[Roma]], Carnera mise in palio il titolo mondiale contro il Campione d'Europa in carica, lo spagnolo [[Paulino Uzcudun]]; il match, pertanto, prevedeva l'aggiudicazione di entrambe le cinture dei pesi massimi. Nella cornice di [[Piazza di Siena]], in [[Roma]], Primo Carnera combatté di fronte a 60.000 spettatori, alla presenza di [[Benito Mussolini]], esibendo una camicia nera sotto all'accappatoio, al fine di esprimere la propria vicinanza al [[regime fascista]]. Il match risultò abbastanza monotono agli occhi degli spettatori, che attendevano una vittoria per fuori combattimento del pugile di casa. Nonostante Carnera avesse attaccato per tutto l'incontro, infatti, non riuscì ad atterrare nemmeno una volta l'indomabile avversario che, però, prima di allora, non aveva mai perso prima del limite. Il match, comunque, si concluse con una netta vittoria ai punti per il Campione del Mondo che conquistò, così, anche il titolo europeo<ref name=giuliano /><ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:29282 Carnera-Uzcudum (2º incontro) su Boxrec]</ref>.
Dopo questa prima difesa del titolo, Carnera ritornò negli Stati Uniti e il 1º marzo [[1934]] lo mise in palio contro [[Tommy Loughran]] che era stato Campione del Mondo dei [[pesi mediomassimi]], tra il [[1927]] e il [[1929]]. Carnera accusò al peso kg 122,5 kg e lo sfidante solamente kg 84,4. Il pugile italiano, più pesante di oltre 38 chilogrammi, conservò la corona mondiale per unanime verdetto ai punti in quindici riprese (10-1 per due giudici e 12-3 per il terzo)<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:19755 Carnera-Loughran su Boxrec]</ref>.
==== La sconfitta con Baer e la perdita del titolo ====
Il prescelto per il successivo match fu [[Max Baer]], otto centimetri più basso di Carnera ma con un notevole allungo (206 cm), in rapporto all'altezza<ref>{{cita web|url=http://boxrec.com/list_bouts.php?human_id=012077&cat=boxer|titolo=Max Baer su Boxrec}}</ref>, anche se comunque inferiore ai 216 cm dell'italiano. Oltre a Ernie Shaaf, Baer aveva sconfitto un anno prima l'ex campione del mondo [[Max Schmeling]] per [[Knock-out#KO tecnico|ko tecnico]] alla decima ripresa<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:21769 Baer-Schmeling su Boxrec]</ref>.
L'incontro fu allestito il 14 giugno [[1934]], al [[Madison Square Garden]] Bowl di [[New York]], di fronte a 56.000 spettatori<ref name=baer>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:57305 Baer-Carnera su Boxrec]</ref>. Il pugile italiano salì sul ring nonostante l'arresto del suo manager nell'imminenza del combattimento.
L'andamento del match e, soprattutto, il numero degli atterramenti subiti da Carnera è di difficile decifrazione, alla luce dei canoni della boxe attuale. Ciò in quanto l'arbitro non effettuò mai alcun conteggio e, all'epoca, non esisteva la regola di decretare automaticamente il ko tecnico dopo tre [[knockdown]] subiti nello stesso round. Inoltre, non sembra che sia stata sempre rispettata o applicata in modo corretto la regola di allontanare verso l'angolo neutrale l'autore degli atterramenti<ref name=film>[https://www.youtube.com/watch?v=cf67JevtNcc Primo Carnera-Max Baer Official Motion Picture]</ref>. Il giornalista Nat Fleischer ha contato tre atterramenti subiti da Carnera nel primo round e altrettanti al secondo<ref name=fleisch>Nat Fleischer , The Ring, agosto 1934, p. 47)</ref>. Dal filmato cinematografico, tuttavia, si evince che solo due volte l'arbitro abbia fermato l'incontro alla prima ripresa<ref name=film />, indicando a Baer l'angolo neutrale; mentre che al secondo round Carnera, nel cadere al tappeto, abbia in tutti i casi trascinato a terra con sé lo sfidante<ref name=film /> e che i pugili si siano immediatamente rialzati, senza che l'arbitro abbia mai interrotto il match.
L'episodio decisivo, comunque, si era già avuto dopo due minuti e dieci secondi circa dall'inizio del match, quando Baer aveva colpito il detentore del titolo con un terribile colpo in pieno volto, mandandolo al tappeto per la prima volta e in maniera indiscutibile. Nel cadere, Carnera si procurò una slogatura alla caviglia (che poi si rivelò essere una frattura) che lo condizionò per il prosieguo del match. Le riprese centrali, caratterizzate da atteggiamenti irrisori dello sfidante – prefiguranti gli analoghi atteggiamenti di [[Muhammad Ali]] negli anni sessanta e settanta – ebbero un andamento più equilibrato: lo stesso Fleischer attribuisce a Carnera ben tre riprese, fra la terza e l'ottava<ref name=fleisch />.
Con il prosieguo dell'incontro, tuttavia, il Campione del Mondo cominciò a zoppicare sempre più vistosamente, tanto che subì un altro indiscusso knockdown alla nona ripresa, tre nella decima (di cui uno nell'imminenza del suono del gong) e due all'undicesima<ref name=baer />. Il pugile italiano riuscì sempre a rialzarsi ma, dopo due minuti e 16 secondi dall'inizio dell'11º round, l'arbitro non poté che constatare la sua impossibilità a proseguire e decretare Max Baer vincitore per ko tecnico e nuovo Campione mondiale dei pesi massimi<ref name=baer />.
Dopo questo match, Primo Carnera rimase in convalescenza per due mesi, con una gamba ingessata. Lo andarono a trovare i soli amici e parenti e il suo avversario Max Baer.
In seguito girò anche numerosi film, tra cui [[L'idolo delle donne (film 1933)|L'idolo delle donne]], in cui Carnera e Max Baer interpretavano loro stessi.
==== La sconfitta con Joe Louis ====
Primo Carnera salì nuovamente sul ring sei mesi dopo, nel corso di una tournée sudamericana. Il 1º dicembre 1934, ad [[Avellaneda (Argentina)|Avellaneda di Buenos Aires]], pose fine alla carriera dell'italo-argentino Victorio Campolo, che era addirittura più alto di lui ma con un allungo inferiore. La vittoria fu decretata ai punti in dodici riprese, di fronte a una folla di 30.000 spettatori<ref>New York Times da Boxrec</ref>.
Il 13 gennaio [[1935]], a [[San Paolo (Brasile)|San Paolo del Brasile]], mise KO alla settima ripresa l'americano Paul Harris e anche in questo caso il suo avversario si ritirò dalla boxe. Nove giorni dopo, sempre a San Paolo, anche l'[[Estonia|estone]] Erwin Klausner fu messo KO dall'ex campione del Mondo, alla sesta ripresa. Nel frattempo, Carnera fu dichiarato decaduto dal titolo di campione europeo e di campione italiano, per non averli difesi nei termini previsti.
Rientrato negli Stati Uniti, il 15 marzo 1935 tornò a calcare il tappeto del [[Madison Square Garden]] di [[New York]], contro Ray Impelletiere, un altro pugile più alto. Alla nona ripresa l'arbitro [[Jack Dempsey]] fermò l'incontro per KO tecnico mentre il manager dell'avversario dell'italiano - secondo l'[[Associated Press]] - si era precipitato sul ring per salvare il suo pugile da una più dura punizione<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:96316 Carnera-Impelletiere su Boxrec]</ref>.
Tali lusinghieri risultati, convinsero Carnera che poteva rientrare nel grande giro mondiale e decise di combattere contro l'astro nascente [[Joe Louis]]. Purtroppo per lui, la scelta non fu felice: di otto anni più giovane, Louis si sarebbe rivelato, col tempo, uno dei più grandi pugili di tutti i tempi. L'incontro si tenne il 15 luglio 1935, allo [[Yankee Stadium (1923)|Yankee Stadium]] di New York, di fronte a una folla di 60.000 spettatori. Fu un match bollente, pieno di cori di tifosi dell'afroamericano, di agenti della sicurezza e di tecnici. Al sesto round, però, Louis atterrò per tre volte l'ex campione del Mondo e l'incontro fu interrotto per Ko tecnico, dopo 2 minuti e 23 secondi dall'inizio della ripresa<ref name=Audisio /><ref>[http://boxrec.com/media/index.php/Joe_Louis_vs._Primo_Carnera Louis-Carnera su Boxrec]</ref>.
==== Ultimi incontri ====
Ancora ventinovenne, Carnera proseguì nella carriera pugilistica anche dopo la sconfitta con Louis. Ottenne quattro vittorie consecutive e poi incontrò il pugile di colore [[Leroy Haynes]], dal quale fu sconfitto due volte per ko tecnico, il 16 marzo e il 27 maggio [[1936]], rispettivamente alla terza e alla nona ripresa. Successivamente, fu costretto a letto a causa di una trombosi. Cominciò a pensare che fosse il momento per ritirarsi definitivamente, ma prolungò ancora la carriera di pugile, rifiutando la proposta di Jack Curley di dedicarsi al [[Catch wrestling|catch]].
Dopo quasi diciotto mesi di inattività, tornò sul ring il 18 novembre [[1937]] a [[Parigi]] contro Albert Di Meglio, da cui fu sconfitto ai punti in dieci riprese<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:98024 Di Meglio-Carnera su Boxrec]</ref>. Il 4 dicembre dello stesso anno, a [[Budapest]], incontrò Joseph Zupan. Boxrec riporta una vittoria di Carnera per KO alla seconda ripresa, così come Box-Sport, 14 dicembre 1937, p. 9 e il giornale viennese Sport Tagblatt. In talune liste degli incontri di Carnera, tuttavia, tale risultato appare ribaltato<ref>[http://boxrec.com/list_bouts.php?human_id=012086&cat=boxer&pageID=1 Carnera-Zupan su Boxrec]</ref>. Fu l'ultimo incontro del pugile friulano, prima della [[seconda guerra mondiale]]. Gli venne, infatti, diagnosticato il [[diabete]] e gli fu tolto un [[rene]]. Il 13 marzo [[1939]] si sposò con Pina Kovacic. Dal loro amore nacquero due figli: Umberto e Giovanna Maria.
Dopo la caduta del regime fascista, Carnera ritornò in patria, accolto dalle accuse dei partigiani che lo volevano giustiziare, accusandolo di essere stato un collaboratore di Mussolini; si salvò solo grazie all'intervento del ''Comandante Tom'' Leonardo Picco<ref name=Audisio />, Capo di Stato Maggiore del “Gruppo Sud” delle [[Brigate Osoppo]].
Il 22 luglio [[1945]], a trentanove anni, il "gigante di [[Sequals]]" tornò sul ring, allestito nello stadio di [[Udine]], per combattere vittoriosamente contro il francese Michel Blevens, che fu sconfitto per KO alla terza ripresa. Due mesi dopo, a [[Trieste]], mise ko alla prima ripresa anche l'americano Sam Gardner.
Gli ultimi tre incontri li combatté contro l'ex campione europeo dei pesi mediomassimi [[Luigi Musina]]. Il primo match ritardò, a causa della folla che voleva entrare anche senza biglietto. Carnera, quindi, si intrattenne in un bar, bevendo [[Alcolismo|alcoolici]] con i suoi ammiratori. Quando l'incontro ebbe inizio, fu atterrato tre volte dal suo avversario e sconfitto per ko tecnico al 7º round. Gli altri due incontri, combattuti nel [[1946]] a quarant'anni, li perse ai punti.
=== Carriera nella lotta libera ===
Dopo aver collezionato 70 vittorie per ko nel pugilato, Carnera tornò a fare il lottatore. Stavolta, non come fenomeno da baraccone, ma come [[Wrestling|wrestler]]. Già nel [[1941]] Jack Curley gli aveva proposto questa alternativa, ma allora aveva rifiutato. Solo nel [[1946]], si rese conto che quello era l'unico modo per restare sul ring. Il 20 agosto 1946, a Wilmington, in California, debuttò contro Jules Strongbow, vincendo<ref name=cyberboxing>[http://www.cyberboxingzone.com/boxing/carnera.htm Incontri di Carnera nel wrestling]</ref>. Il 4 ottobre, ad Atlanta combatté con Cheif Saunooke<ref name=cyberboxing />, il quale fu messo al tappeto. Dopo una settimana, sempre per la [[GCW|Georgia Championship Wrestling]], promotion della NWA ([[National Wrestling Alliance]]), lottò contro Jules Strongbow, prevalendo ancora una volta<ref name=cyberboxing />. Il 24 marzo [[1947]] lottò contro George Macricostas, e poi contro Babe Sharkey, vincendo tutti e due gli incontri<ref name=cyberboxing />.
[[File:Primo Carnera - WRESTLING NEWS PICTORIAL PULSE - 9 January 1947 - Page 2 (cropped).jpg|miniatura|destra|Carnera sulla rivista ''Wrestling News Pictorial Pulse'' del 9 gennaio 1947]]
Carnera riacquistò la sua popolarità, soprattutto dopo aver vinto l'incontro con uno dei maggiori esperti di wrestling di quel periodo, Ed "Strangler" Lewis (2 e 7 dicembre 1947)<ref name=cyberboxing />. Il '48 iniziò con il ritorno alla GCW, sconfiggendo Roland Kirchmeyer (2 gennaio) e successivamente anche Pete Managoff (7 gennaio)<ref name=cyberboxing />.
Anche nel wrestling Carnera divenne, quindi, uno dei campioni più temuti. Neanche Kola Kwariani, riuscì ad abbatterlo<ref name=cyberboxing />. Il 3 maggio 1948, combatté per il titolo mondiale dei pesi massimi della [[National Wrestling Alliance]] (NWA) contro [[Lou Thesz]], uno dei più grandi wrestler di tutti i tempi, ma fu sconfitto<ref name=cyberboxing />.
Il 20 aprile [[1949]], a [[New York]], Carnera fu sconfitto anche dall'italo-argentino [[Antonino Rocca]]<ref name=cyberboxing />. Il 20 dicembre 1950, formò un [[Terminologia del wrestling#T|tag team]] con Sandor Szabo e sostenne un combattimento valido per il titolo mondiale a coppie, sempre della NWA, contro i fratelli Mike e Ben Sharpe ma con esito negativo<ref name=cyberboxing />.
Il 20 aprile 1951, Max Baer gli arbitrò un vittorioso match contro Joe Stalin<ref name=cyberboxing />. Questo incontro fu molto seguito per la presenza, appunto, di Baer, che gli aveva tolto il titolo; erano in molti a pensare che Carnera non avrebbe resistito alla tentazione di sfidarlo nuovamente. A dicembre prevalse su Red Menace<ref name=cyberboxing />. Il 18 dicembre 1952, a quarantasei anni, sfidò nuovamente Lou Thesz per il titolo mondiale NWA ma fu sconfitto di nuovo<ref name=cyberboxing />.
Nel [[1953]] la famiglia Carnera ottenne la cittadinanza statunitense. Questo eliminò ogni ostacolo nell'interpretare qualche ruolo cinematografico. In tutto, girerà quindici film, tra cui ''Ercole e la regina di Lidia'', ''Il tallone di Achille'' ed altri ancora; in più una tournée con [[Renato Rascel]] (il comico conosciuto con il soprannome di ''il piccoletto''). Carnera aprì anche un ristorante e un negozio di liquori.
Il 21 novembre 1956, a cinquant'anni, Carnera conquistò finalmente una corona anche nel wrestling, e cioè il titolo della WWA [[Los Angeles]] International Television, in [[Terminologia del wrestling#T|tag team]] con [[Bobo Brazil]]<ref name=cyberboxing />. Nemmeno due mesi dopo, Carnera reclamò nuovamente di combattere per il titolo mondiale individuale; gli fu allestito un match a [[Melbourne]], il 18 febbraio [[1957]], contro l'idolo locale, l'australiano nato in [[Ungheria]] [[Emile Czaja]], detto [[King Kong]], alto 183 cm ma pesante ben 182 chilogrammi. L'incontro finì con un verdetto di [[no contest]]<ref name=cyberboxing />. Sempre nel 1957 si tenne il match esibizione di wrestling contro [[Max Baer]] che fu dichiarato in pareggio.
Tra il 1961 e il 1962, ad oltre cinquantacinque anni, sostenne, per la Worldwide Wrestling Associates (WWA), ben sei combattimenti validi per il titolo contro [[Freddie Blassie]] ma tutti con esito negativo<ref name=cyberboxing />. Disputò l'ultimo combattimento il 25 ottobre 1963, a cinquantasette anni, a [[Bakersfield]], [[California]], contro "The Destroyer"<ref name=cyberboxing />.
=== La malattia e la morte ===
[[File:Primo Carnera, Il musichiere, 1958.jpg|miniatura|destra|Primo Carnera ospite a ''[[Il musichiere]]'' nel 1958]]
Successivamente iniziò a dedicarsi di più al cinema, anche perché le sue condizioni di salute erano peggiorate. Carnera si ammalò di [[cirrosi epatica]] e quando comprese che gli restava poco da vivere fece ritorno in Italia.
Nel maggio del [[1967]] tornò a [[Sequals]], a godersi i suoi affetti. Il "Gigante Buono" morì nel 34º anniversario dalla conquista del titolo mondiale dei pesi massimi, cioè il 29 giugno [[1967]]. Le sue qualità, la sua forza, la sua vita sono rimaste per sempre impresse nel mondo della boxe, della storia e hanno fatto di lui un mito internazionale.
Carnera è stato sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero di [[Sequals]]. {{Senza fonte|Dall'aspetto fisico caratteristico (altezza elevata, aspetto caratteristico del mento, delle bozze frontali, delle mani, cifosi), e dalle informazioni che si hanno sulle sue condizioni fisiche nel corso della sua vita (la cifosi progressiva, la diastasi dentaria, la comparsa del diabete) appare molto probabile che Carnera soffrisse di [[acromegalia]], una malattia causata da un'ipersecrezione di [[ormone della crescita]] (GH) da parte di un [[adenoma ipofisario]].}}
== Carnera nella cultura di massa ==
[[File:Carnera panini comics.jpg|thumb|Carnera nella versione a fumetti]]
* In [[Friuli]], spesso i più anziani, riferendosi a Primo Carnera e alla forza dei suoi pugni usano la frase "''Cjarnare cuntun pujn al spache le tiare''" (Carnera con un pugno spacca la terra).
* In Italia, il mito del gigante di [[Sequals]] ha assunto contorni leggendari, tanto che col tempo, le biografie giornalistiche hanno anche aggiunto ulteriori centimetri alla sua già notevole statura, rispetto a quanto risulta ufficialmente nei siti specializzati statunitensi<ref name=autogenerato1 />: [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]<ref name=Audisio />, nel 2005, il [[Corriere della Sera]], nel 2006<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/17/gigante_dittatore_Campioni_dai_piedi_co_9_060617027.shtml Corriere della Sera, 17-06-2006]</ref>, e [[La Gazzetta dello Sport]]<ref>[http://altrimondi.gazzetta.it/2008/12/15/primo_carnera_la_triste_epopea/ La Gazzetta dello Sport, 15-12-2008]</ref>, nel 2008, lo indicano alto 205 cm, mentre [[Il Sole 24 ORE]], nel 2008, si è fermato a 202 cm<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2008/06/Storia-storie-carnera-campione-mondo.shtml?uuid=f1781876-3d3b-11dd-bc5b-00000e251029&DocRulesView=Libero Il Sole24 Ore, anno 2008]</ref> e la figlia del pugile, Maria Giovanna Carnera, in una intervista, ricorda suo padre alto 203 cm<ref>[http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/06/28/news/primo-carnera-gigante-nel-cuore-1.5330245 Messaggero Veneto, 28-06-2012]</ref>. Non potevano mancare i così soprannominati ''piedi da [[violino]]'', lunghi 32 cm, che calzavano il 52<ref name=Audisio>[http://download.repubblica.it/pdf/domenica/2005/05062005.pdf La Repubblica]</ref> (anche se in base alla lunghezza, è più probabile che corrispondessero ad un 50 di scarpe).
* Il [[letto]] di Carnera (oggi non più esistente) era lungo due metri e venti, e fu costruito appositamente per lui dal maestro falegname Romano De Fabris<ref>[http://www.corrieredellosport.it/uomini_e_pugni/2010/01/19-93709/Primo+Carnera,+il+gigante+senza+peccato Corriere dello Sport, 19-01-2010] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140413142821/http://www.corrieredellosport.it/uomini_e_pugni/2010/01/19-93709/Primo+Carnera,+il+gigante+senza+peccato |data=13 aprile 2014 }}</ref>.
* Nel [[1931]] [[Floyd Gottfredson]], [[Earl Duvall]] e [[Al Taliaferro]] crearono per le strisce a fumetti di [[Topolino]] il personaggio del pugile [[Spaccafuoco]], in originale ''Creamo Catnera'', ispirato nel nome e nella caratterizzazione a Carnera, già, all'epoca, molto popolare negli Stati Uniti.
* Dopo aver ispirato graficamente, nel 1938, il fumetto di ''[[Dick Fulmine]]'', tra il 1947 e il 1950 il pugile ebbe una serie interamente dedicata a lui, ''[[Carnera (fumetto)|Carnera]]'', dove la sua controparte illustrata oltre a mietere successi sportivi combatteva contro gangster e criminali dell'America del tempo.
* Il pugile italiano fu ingaggiato per una divertente apparizione nel film ''[[Il re dell'Africa]]'', del 1949, quasi un ''sequel'' del primo ''[[King Kong (film 1933)|King Kong]]'', diretto da [[Ernest Beaumont Schoedsack]], in un improbabile confronto di boxe con il gigantesco gorilla.
* Alla figura di Primo Carnera è ispirato il film ''[[Il colosso d'argilla]]'' ([[1956]]), diretto da [[Mark Robson]], con [[Humphrey Bogart]], [[Rod Steiger]] e [[Jan Sterling]]; vi recitò, come avversario del "colosso", anche [[Max Baer]].
* Il cantautore [[Goran Kuzminac]] ha dedicato a Carnera la canzone, nata da un suggerimento dello scrittore [[Emilio Del Bel Belluz]], ''Primo di Sequals'' (2004), contenuta nell'album ''[[Nuvole straniere]]'' e già presentata in singolo a Sequals con la figlia del campione<ref>[[Norman Zoia]], ''[[Corriere del Veneto]]'', 15 giugno 2004, pag. 14</ref>
* Nell'album ''Thori e Rocce'' (2011) di [[Don Joe]] e [[Shablo|Dj Shablo]] c'è una canzone intitolata ''Primo Carnera''.
[[File:Statua Primo Carnera.JPG|miniatura|destra|Statua di Carnera]]
* Primo Carnera è il nome del protagonista di un fumetto di [[Filippo Scozzari]] ed è anche il nome della casa editrice che ne pubblica le storie: la ''[[Primo Carnera Editore]]'', fondata dallo stesso Scòzzari insieme ad [[Andrea Pazienza]], [[Stefano Tamburini]], [[Massimo Mattioli]] e [[Tanino Liberatore]].
* Il disegnatore [[Davide Toffolo]] ha pubblicato un libro a fumetti ''Carnera, la montagna che cammina'' per [[VivaComix]] (2006).
* La giornalista-scrittrice [[Giuliana Fantuz]] ha dedicato a Primo Carnera due libri: ''Carnera, mio padre'' (2002) e ''Carnera - The Walking Mountain'' (2008), quest'ultimo edito dall'associazione [[Stories.FVG]]<ref>[http://www.storiesfvg.it/primo-carnera_1059761.html ''The Walking Mountain'', una storia vera.]</ref>.
* Il regista [[Renzo Martinelli]] ha girato il film ''[[Carnera - The Walking Mountain]]'' (dal quale poi è stata tratta la miniserie televisiva in due puntate ''Il Campione più grande'', trasmessa da [[Canale 5]] il 15 e 16 dicembre 2008). Il pugile è stato interpretato dall'attore pugliese [[Andrea Iaia]].
* Il palasport della città di [[Udine]], sito nel quartiere Rizzi, è stato intitolato ''[[PalaCarnera]]'' come omaggio al campione friulano.
* La Villa in [[stile Liberty]] fatta costruire dal campione nel suo paese natale è sede di una mostra permanente a lui dedicata e, insieme alla sua palestra, fa parte del sistema museale [[Ecomuseo "Lis Aganis" Maniago -Pordenone|Lis Aganis-Ecomuseo Regionale]] delle [[Dolomiti Friulane]]<ref>{{cita web|url=http://www.ecomuseolisaganis.it/it/c/2n5m98/villa_carnera.html|titolo=Villa Carnera}}</ref>.
* Il Duomo di Milano. Lungo la falconatura, volgendo le spalle alla statua della Madonnina, si riconoscono le statue di quattro coppie di pugili, tra di loro Primo Carnera<ref>{{cita web|url=http://www.milanotoday.it/blog/t_el-see-che-a-milan/statue-duomo-pugili-drago.html|titolo= Statue di pugili in duomo}}</ref>.
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=ValoreAtleticoOro.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'Oro al Valore Atletico
|collegamento_onorificenza=Medaglia al Valore Atletico
|motivazione= Per la vittoria nel Campionato del Mondo di pugilato professionisti nella categoria dei pesi massimi
|luogo=[[New York]], 29 giugno [[1933]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Commendatore OCI BAR.svg
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona d'Italia
|motivazione=
|luogo= [[Cascais]], 9 giugno [[1967]]. Di iniziativa di [[Umberto II di Savoia]]<ref>Arrigo Petacco, ''Regina'', Mondadori, Milano, 2012</ref>
}}
=== Riconoscimenti ===
*''Encomio solenne'' del Comando Generale della Milizia nel 1930
*''[[Fighter of the Year|Pugile dell'anno]]'' della rivista Ring Magazine nel 1933
*''[[Ring Magazine upsets of the year]]'' nel 1933
*''Medaglia d'oro'' del Comune di Sequals nel 1967
*Inserito nella ''Sports Hall of Fame'' di Chicago nel 1977
*Inserito nella ''[[World Boxing Hall of Fame]]'' nel 1991
*Inserito nella ''Italian American Sports Hall of Fame''
* Nel maggio 2015, una targa dedicata a Carnera fu inserita nella [[Walk of Fame dello sport italiano]] al [[parco olimpico]] del [[Foro Italico]] a Roma, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale<ref>{{cita web|http://www.coni.it/it/news/primo-piano/9832-inaugurata-la-walk-of-fame.html |Inaugurata la Walk of Fame: 100 targhe per celebrare le leggende dello sport italiano |20 dicembre 2017}}</ref><ref>{{cita web|http://www.coni.it/images/CNA_100_Leggende_per_data_di_nascita.pdf |100 leggende Coni |20 dicembre 2017}}</ref>.
* Viene introdotto nell'ala della Legacy della [[WWE]] durante l'edizione 2019 della [[WWE Hall of Fame]].
== Risultati nel pugilato ==
{|class="wikitable" style="
|-
!{{abbr|N.|Numero}}
!Risultato
!Record
!Avversario
!Tipo
!Round, tempo
!Data
!Località
!Note
|-
|103
|bgcolor="#EFCFFF"|Sconfitta
|89–14
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Luigi Musina
|UD
|8
|12 maggio 1946
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Gorizia, Italia
|style="text-align:left;"|
|-
|102
|bgcolor="#EFCFFF"|Sconfitta
|89–13
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Luigi Musina
|PTS
|8
|19 marzo 1946
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Trieste]], Italia
|style="text-align:left;"|
|-
|101
|bgcolor="#EFCFFF"|Sconfitta
|89–12
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Musina]]
|TKO
|7
|21 novembre 1945
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Milano, Italia
|style="text-align:left;"|
|-
|100
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|89–11
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Sam Gardner
|KO
|1
|25 settembre 1945
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Trieste, Italia
|style="text-align:left;"|
|-
|99
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|88–11
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Michel Blevens
|KO
|3
|22 luglio 1945
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Udine, Italia
|style="text-align:left;"|
|-
|98
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|87–11
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|Kingdom of Yugoslavia}} [[Joseph Zupan]]
|KO
|2 (10)
|4 dicembre 1937
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|HUN}} Zirkus, Budapest, [[Ungheria]]
|style="text-align:left;"|
|-
|97
|bgcolor="#EFCFFF"|Sconfitta
|86–11
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ARG}} Albert di Meglio
|PTS
|10
|18 novembre 1937
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Salle Wagram, Parigi, Francia
|style="text-align:left;"|
|-
|96
|bgcolor="#EFCFFF"|Sconfitta
|86–10
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Leroy Haynes
|TKO
|3 (10)
|27 maggio 1936
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Ebbets Field, Brooklyn, New York, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|95
|bgcolor="#EFCFFF"|Sconfitta
|86–9
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Leroy Haynes
|TKO
|3 (10)
|16 marzo 1936
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Arena, Filadelfia, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|94
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|86–8
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ESP}} Isidoro Gastanaga
|TKO
|5 (10)
|6 marzo 1936
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Madison Square Garden, New York City, New York, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|93
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|85–8
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Big Boy Brackey
|TKO
|4 (10), 1:06
|9 dicembre 1935
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Broadway Auditorium, Buffalo, New York, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|92
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|84–8
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Ford Smith
|UD
|10
|25 novembre 1935
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Arena, Filadelfia, Pennsylvania, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|91
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|83–8
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Walter Neusel]]
|TKO
|4 (15)
|1 novembre 1935
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Madison Square Garden, New York City, New York, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|90
|bgcolor="#EFCFFF"|Sconfitta
|82–8
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} [[Joe Louis]]
|TKO
|6 (15), 2:32
|25 giugno 1935
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Yankee Stadium, The Bronx, New York, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|89
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|82–7
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} [[Ray Impelletiere]]
|TKO
|9 (10)
|15 marzo 1935
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Madison Square Garden, New York City, New York, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|88
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|81–7
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|EST}} [[Erwin Klausner]]
|KO
|6 (12)
|22 gennaio 1935
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|BRA}} Estádio Manuel Schwartz, Rio de Janeiro, Brasile
|style="text-align:left;"|
|-
|87
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|80–7
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Seal Harris
|KO
|7 (10)
|13 gennaio 1935
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|BRA}} Estádio da Floresta, São Paulo, [[Brasile]]
|style="text-align:left;"|
|-
|86
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|79–7
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ARG}} [[Victorio Campolo]]
|PTS
|12
|1 dicembre 1934
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ARG}} Club Atlético Independiente, Buenos Aires, [[Argentina]]
|style="text-align:left;"|
|-
|85
|bgcolor="#EFCFFF"|Sconfitta
|78–7
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} [[Max Baer]]
|TKO
|11 (15), 2:16
|14 giugno 1934
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Madison Square Garden Bowl, Long Island City, New York, USA
|style="text-align:left;"|Perde i titoli NBA, NYSAC, e mondiale dei pesi massimi
|-
|84
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|78–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} [[Tommy Loughran]]
|UD
|15
|1 marzo 1934
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Madison Square Garden Stadium, Miami, USA
|style="text-align:left;"|Difende titoli NYSAC, NBA, e mondiale dei pesi massimi
|-
|83
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|77–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ESP}} [[Paulino Uzcudun]]
|UD
|15
|22 ottobre 1933
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Piazza di Siena, [[Roma]], Italia
|style="text-align:left;"|Difende titoli NYSAC, NBA, e mondiale dei pesi massimi;<br>Vince titolo IBU dei pesi massimi
|-
|82
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|76–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} [[Jack Sharkey]]
|KO
|6 (15), 2:27
|29 giugno 1933
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Madison Square Garden Bowl, Long Island City, New York, USA
|style="text-align:left;"|Vince titoli di campione NBA, [[New York State Athletic Commission|NYSAC]] e mondiale dei pesi massimi
|-
|81
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|75–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} [[Ernie Schaaf]]
|KO
|13 (15)
|10 febbraio 1933
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Madison Square Garden, New York City, New York, USA
|style="text-align:left;"|Schaaf entra in coma dopo il match e muore pochi giorni dopo a causa dei colpi ricevuti
|-
|80
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|74–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Young Spence
|KO
|1 (10)
|30 dicembre 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Fair Park Arena, Dallas, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|79
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|73–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} James Merriott
|KO
|1 (10)
|20 dicembre 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} City Auditorium, Galveston, Texas, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|78
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|72–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Joe Rice
|KO
|2 (10)
|19 dicembre 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Fort Worth, Texas, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|77
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|71–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} KO Christner
|KO
|4 (10)
|15 dicembre 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} City Auditorium, Omaha, Nebraska, USA
|
|-
|76
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|70–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Big Boy Peterson
|TKO
|2 (10)
|13 dicembre 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Grand Rapids, Michigan, USA
|
|-
|75
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|69–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} King Levinsky
|PTS
|10
|9 dicembre 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Chicago Stadium, Chicago, Illinois, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|74
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|68–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} John Schwake
|KO
|7 (10), 2:16
|2 dicembre 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Coliseum, St. Louis, Missouri, USA
|
|-
|73
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|67–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|PRT}} Jose Santa
|TKO
|6 (10)
|18 novembre 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Madison Square Garden, New York City, New York, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|72
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|66–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Les Kennedy
|KO
|3 (10)
|4 novembre 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Arena, Boston, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|71
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|65–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Jack Taylor
|KO
|2 (10)
|17 ottobre 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Jefferson County Armory, Louisville, Kentucky, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|70
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|64–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Gene Stanton
|KO
|6 (10)
|13 ottobre 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} 114th Infantry Armory, Camden, New Jersey, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|69
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|63–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Ted Sandwina
|KO
|4 (10)
|7 ottobre 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Benjamin Field Arena, Tampa, Florida, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|68
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|62–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} [[Art Lasky]]
|{{abbr|NWS|Decisione stampa}}
|10
|1 settembre 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Auditorium, St. Paul, Minnesota, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|67
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|61–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|CAN}} Jack Gagnon
|KO
|1 (10), 1:35
|19 agosto 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Tiverton, Rhode Island, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|66
|bgcolor="#EFCFFF"|Sconfitta
|60–6
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Stanley Poreda
|PTS
|10
|16 agosto 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Dreamland Park, Newark, New Jersey, USA
|
|-
|65
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|60–5
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|DEU}} Hans Birkie
|PTS
|10
|2 agosto 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Queensboro Stadium, Long Island City, New York, USA
|
|-
|64
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|59–5
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Jerry Pavelec
|TKO
|5 (10), 0:51
|28 luglio 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Playground Arena, West New York, New Jersey, USA
|
|-
|63
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|58–5
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Jack Gross
|TKO
|7 (10), 2:50
|20 luglio 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Ebbets Field, Brooklyn, New York, USA
|
|-
|62
|bgcolor="#EFCFFF"|Sconfitta
|57–5
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|CAN}} [[Larry Gains]]
|PTS
|10
|30 maggio 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|GBR}} White City Stadium, Londra, Inghilterra, UK
|
|-
|61
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|57–4
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|DEU}} Hans Schoenrath
|TKO
|3 (10)
|15 maggio 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Stadio San Siro, Milano, [[Italia]]
|
|-
|60
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|56–4
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Maurice Griselle
|TKO
|10 (10)
|29 aprile 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Palais des Sports, Parigi, Francia
|
|-
|59
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|55–4
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ZAF}} Don McCorkindale
|PTS
|10
|7 aprile 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|GBR}} Royal Albert Hall, Londra, Inghilterra, UK
|
|-
|58
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|54–4
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|AUS}} George Cook
|KO
|4 (10)
|23 marzo 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|GBR}} Royal Albert Hall, Londra, Inghilterra, UK
|
|-
|57
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|53–4
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|BEL}} Pierre Charles
|PTS
|10
|29 febbraio 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Palais des Sports, Parigi, Francia
|
|-
|56
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|52–4
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|DEU}} Ernst Gühring
|TKO
|5 (10)
|5 febbraio 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|DEU}} Sportpalast, Berlino, Germania
|
|-
|55
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|51–4
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Moise Bouquillon
|TKO
|2 (10)
|25 gennaio 1932
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Palais des Sports, Parigi, Francia
|
|-
|54
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|50–4
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ARG}} Victorio Campolo
|KO
|2 (15), 1:27
|27 novembre 1931
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Madison Square Garden, New York City, New York, USA
|
|-
|53
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|49–4
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} [[King Levinsky]]
|PTS
|10
|19 novembre 1931
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Chicago Stadium, Chicago, Illinois, USA
|
|-
|52
|bgcolor="#EFCFFF"|Sconfitta
|48–4
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} [[Jack Sharkey]]
|UD
|15
|12 ottobre 1931
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Ebbets Field, Brooklyn, New York, USA
|
|-
|51
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|48–3
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Armando de Carolis
|KO
|2 (10, 1:08
|6 agosto 1931
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Shellpot Park, Brandywine Hundred, Delaware, USA
|
|-
|50
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|47–3
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Roberto Roberti
|TKO
|3 (10), 2:25
|4 agosto 1931
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Dreamland Park, Newark, New Jersey, USA
|
|-
|49
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|46–3
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|DNK}} Knute Hansen
|KO
|1 (10), 2:10
|24 luglio 1931
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Edgerton Park Arena, Rochester, New York, USA
|
|-
|48
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|45–3
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Bud Gorman
|KO
|2 (10), 2:35
|30 giugno 1931
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|CAN}} Mutual Street Arena, Toronto, Ontario, Canada
|
|-
|47
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|44–3
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Umberto Torriani
|KO
|2 (10), 0:43
|26 giugno 1931
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Broadway Auditorium, Buffalo, New York, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|46
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|43–3
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Pat Redmond
|KO
|1 (10), 2:24
|15 giugno 1931
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Ebbets Field, Brooklyn, New York, USA
|
|-
|45
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|42–3
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Jim Maloney
|PTS
|10
|5 marzo 1931
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Madison Square Garden Stadium, Miami, USA
|
|-
|44
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|41–3
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|GBR}} [[Reggie Meen]]
|TKO
|2 (6)
|18 dicembre 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|GBR}} Royal Albert Hall, Londra, Inghilterra, UK
|
|-
|43
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|40–3
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ESP}} [[Paulino Uzcudun]]
|SD
|10
|30 novembre 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ESP}} Estadio Montjuïc, Barcellona, Spagna
|
|-
|42
|bgcolor="#EFCFFF"|Sconfitta
|39–3
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Jim Maloney
|PTS
|10
|7 ottobre 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Boston Garden, Boston, Massachusetts, USA
|
|-
|41
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|39–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Jack Gross
|KO
|4 (10)
|17 settembre 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Chicago Stadium, Chicago, Illinois, USA
|
|-
|40
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|38–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Pat McCarthy
|KO
|2 (10)
|8 settembre 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Velodrome, Newark, New Jersey, USA
|
|-
|39
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|37–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Riccardo Bertazzolo
|TKO
|3 (15)
|30 agosto 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Auditorium, Atlantic City, New Jersey, USA
|
|-
|38
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|36–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|AUS}} George Cook
|KO
|2 (10)
|29 luglio 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Taylor Bowl, Cleveland, Ohio, USA
|
|-
|37
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|35–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Bearcat Wright
|KO
|4 (10)
|17 luglio 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Omaha, Nebraska, USA
|
|-
|36
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|34–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} George Godfrey
|DQ
|5 (10)
|23 giugno 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Shibe Park, Filadelfia, USA
|
|-
|35
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|33–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} KO Christner
|KO
|4 (10)
|5 giugno 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Fairgrounds Coliseum, Detroit, Michigan, USA
|
|-
|34
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|32–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Sam Baker
|KO
|1 (10)
|22 aprile 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Ice Coliseum, Portland, Oregon, USA
|
|-
|33
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|31–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Leon Chevalier
|TKO
|6 (10)
|14 aprile 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Oaks Park, Emeryville, California, USA
|
|-
|32
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|30–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Neal Clisby
|KO
|2 (10)
|8 aprile 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Olympic Auditorium, Los Angeles, USA
|
|-
|31
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|29–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Jack McAuliffe II
|KO
|1 (10)
|28 marzo 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Stockyards Stadium, Denver, Colorado, USA
|
|-
|30
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|28–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} George Trafton
|KO
|1 (10)
|26 marzo 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Memphis, Tennessee, USA
|
|-
|29
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|27–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Frank Zaveta
|KO
|1 (10)
|20 marzo 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Jacksonville, Florida, USA
|
|-
|28
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|26–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Chuck Wiggins
|KO
|2 (10)
|17 marzo 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Arena, St. Louis, Missouri, USA
|
|-
|27
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|25–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Sully Montgomery
|KO
|2 (10)
|11 marzo 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Minneapolis, Minnesota, USA
|
|-
|26
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|24–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Roy Ace Clark
|KO
|6 (10)
|3 marzo 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Arena, Philadelphia, Pennsylvania, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|25
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|23–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Farmer Lodge
|KO
|2 (10)
|24 febbraio 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Heinemann Park, New Orleans, Louisiana, USA
|
|-
|24
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|22–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|SWE}} Johnny Erickson
|KO
|2 (10)
|17 febbraio 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Coliseum, Oklahoma City, Oklahoma, USA
|style="text-align:left;"|
|-
|23
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|21–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Jim Sigman
|KO
|1 (8)
|14 febbraio 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Memphis, Tennessee, USA
|
|-
|22
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|20–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Buster Martin
|KO
|2 (10)
|11 febbraio 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Arena, St. Louis, Missouri, USA
|
|-
|21
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|19–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Billy Owens
|KO
|2 (10)
|6 febbraio 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Armory, Newark, New Jersey, USA
|
|-
|20
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|18–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|CAN}} Elzear Rioux
|KO
|1 (10)
|31 gennaio 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Chicago Stadium, Chicago, Illinois, USA
|
|-
|19
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|17–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Big Boy Peterson
|KO
|1 (10)
|24 gennaio 1930
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} [[Madison Square Garden]], New York City, New York, USA
|
|-
|18
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|16–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|DEU}} Franz Diener
|TKO
|6 (15)
|17 dicembre 1929
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|GBR}} [[Royal Albert Hall]], Londra, Inghilterra
|
|-
|17
|bgcolor="#EFCFFF"|Sconfitta
|15–2
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Young Stribling
|DQ
|7 (10)
|7 dicembre 1929
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Vélodrome d'hiver, Parigi, Francia
|
|-
|16
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|15–1
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|USA}} Young Stribling
|DQ
|4 (15)
|18 novembre 1929
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|GBR}} [[Royal Albert Hall]], Londra, Inghilterra
|
|-
|15
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|14–1
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|GBR}} Jack Stanley
|TKO
|1 (8)
|17 ottobre 1929
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|GBR}} [[Royal Albert Hall]], Londra, Inghilterra
|
|-
|14
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|13–1
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|DEU}} Hermann Jaspers
|KO
|3 (10)
|18 settembre 1929
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Salle Wagram, Parigi, Francia
|
|-
|13
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|12–1
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|URS}} Feodor Nikolaeff
|KO
|1
|30 agosto 1929
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Dieppe, Seine-Maritime, Francia
|
|-
|12
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|11–1
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Joe Thomas
|TKO
|4
|25 agosto 1929
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Arènes du Prado, Marsiglia, Francia
|
|-
|11
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|10–1
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ESP}} José Leté
|UD
|10
|14 agosto 1929
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ESP}} Atocha, San Sebastián, Spagna
|
|-
|10
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|9–1
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|BEL}} Jack Humbeeck
|TKO
|6 (10)
|26 giugno 1929
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Salle Wagram, Parigi, Francia
|
|-
|9
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|8–1
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Marcel Nilles
|{{abbr|TKO|KO tecnico}}
|3 (10)
|30 maggio 1929
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Cirque de Paris, Parigi, Francia
|
|-
|8
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|7–1
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Moise Bouquillon
|{{abbr|PTS|Punti}}
|10
|22 maggio 1929
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Salle Wagram, Parigi, Francia
|
|-
|7
|bgcolor="#EFCFFF"|Sconfitta
|6–1
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|DEU}} Franz Diener
|{{abbr|DQ|Squalifica}}
|1 (10)
|28 aprile 1929
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|DEU}} [[Lipsia]], Germania
|
|-
|6
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|6–0
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|DEU}} Ernst Roesemann
|TKO
|5 (8)
|18 gennaio 1929
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|DEU}} Sportpalast, [[Berlino]], [[Germania]]
|
|-
|5
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|5–0
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Constant Barrick
|KO
|3
|1 dicembre 1928
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Vélodrome d'hiver, Parigi, Francia
|
|-
|4
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|4–0
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ARG}} Epifanio Islas
|{{abbr|UD|Decisione unanime}}
|10
|25 novembre 1928
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Palazzo dello Sport, [[Milano]], Italia
|
|-
|3
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|3–0
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Salvatore Ruggirello
|TKO
|4 (10)
|30 ottobre 1928
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Cirque de Paris, Parigi, Francia
|
|-
|2
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|2–0
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Joe Thomas
|{{abbr|KO|Knockout}}
|3
|25 settembre 1928
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Cirque de Paris, Parigi, Francia
|
|-
|1
|bgcolor="#DFFFDF"|Vittoria
|1–0
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Leon Sebilo
|{{abbr|TKO|KO tecnico}}
|2
|12 settembre 1928
|style="text-align:left;"|{{Bandiera|FRA}} Salle Wagram, Parigi, Francia
|
|}
==
Tra gli [[anni 1930|anni trenta]] e [[anni 1960|sessanta]] Primo Carnera è stato anche attore partecipando a una ventina di film, spesso con ruoli secondari o come semplice comparsa, alcuni spettacoli in teatro e in televisione e innumerevoli pubblicità.
* ''[[Mr. Broadway (film 1933)|Mr. Broadway]]'', regia di [[Edgar G. Ulmer]] e [[Johnnie Walker]] (1933)
* ''[[L'idolo delle donne (film 1933)|L'idolo delle donne]]'' (''The Prizefighter and the Lady''), regia di [[W. S. Van Dyke]] e [[Howard Hawks]] (non accreditato) (1933)
* ''[[Traversata nera]]'', regia di [[Domenico Gambino]] (1939)
* ''[[Vento di miloni]]'', regia di [[Dino Falconi]] (1940)
* ''[[Senza cielo]]'', regia di [[Alfredo Guarini]] (1940)
* ''[[La nascita di Salomè]]'', regia di [[Jean Choux]] (1940)
* ''[[La figlia del Corsaro Verde]]'', regia di [[Enrico Guazzoni]] (1940)
* ''[[La corona di ferro]]'', regia di [[Alessandro Blasetti]] (1941)
* ''[[I cavalieri del deserto]]'', di [[Gino Talamo]] e [[Osvaldo Valenti]] (1942)
* ''[[Sette anni di felicità]]'', regia di [[Ernst Marischka]] e [[Roberto Savarese]] (1942)
* ''[[Due cuori fra le belve]]'', regia di [[Giorgio Simonelli]] (1943)
* ''[[Harlem (film)|Harlem]]'', regia di [[Carmine Gallone]] (1943)
* ''[[Il re dell'Africa]]'', regia di [[Ernest Beaumont Schoedsack]] (1949)
* ''[[Il tallone di Achille]]'', regia di [[Mario Amendola]] e [[Ruggero Maccari]] (1952)
* ''[[La grande notte di Casanova]]'', regia di [[Norman Z. McLeod]] (1954)
* ''[[Il principe coraggioso]]'', regia di [[Henry Hathaway]] (1954)
* ''[[Domani splenderà il sole]]'', regia di [[Carol Reed]] (1955)
* ''[[Ercole e la regina di Lidia]]'', regia di [[Pietro Francisci]] (1959)
== Note ==
<references/>
==
* Aldo Santini, ''Primo Carnera. L'uomo più forte del mondo'', Arnoldo Mondadori Editore, 1984
* Giuseppe Signori, ''Primo Carnera'', in: Orlando "Rocky" Giuliano, ''Storia del pugilato'', Longanesi, Milano, 1982, pp. 81–87
* Davide Toffolo, ''Carnera. La montagna che cammina'', Edizioni Biblioteca dell'Immagine, 2001
* Giuliana V. Fantuz e Ivan Malfatto con Gino Argentin, ''Mio padre Primo Carnera'', SEP Editrice 2002
* Fausto Narducci, Daniele Redaelli, Ivan Malfatto, Pier Bergonzi e Cecilia Vallardi, ''Io, Primo Carnera. Il manoscritto ritrovato'', Gazzetta dello Sport, 2003
* Emilio Del Bel Belluz, ''Carnera e i miei Campioni'', Ritter Edizioni, 2006
* ''Primo Carnera, la storia della mia vita'', a cura di Ido Da Ros, Dario De Bastiani Editore, 2013
* Carnera Primo, in ''Dizionario biografico friulano'', Clape cultural Aquilee, Udine 2007
* {{DBI
|nome = CARNERA, Primo
|nomeurl =
|autore = Andrea Camilletti
|anno = 1977
|pagine =
|volume = 20
|accesso = 2 maggio 2015
}}
== Voci correlate ==
* [[Emigrazione italiana]]
* [[Lista dei campioni del mondo dei pesi massimi di pugilato]]
* [[Società italiana durante il fascismo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/luomo-pi%C3%B9-forte-del-mondo/881/default.aspx Primo Carnera - L'uomo più forte del mondo] La Storia siamo noi
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