Storia della nazionale maschile di calcio dell'Italia e Novogireevo: differenze tra le pagine

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{{Quartiere
{{F|calcio|ottobre 2010}}
|nomeQuartiere = Novogireevo
{{P|toni giornalistico-epici|calcio|giugno 2010}}
|nomeUfficiale = ''Район Новогиреево''
{{Torna a|Nazionale di calcio dell'Italia}}
|stemmaQuartiere = Coat of Arms of Novogireevo (municipality in Moscow).png
 
|bandieraQuartiere = Flag of Novogireevo (municipality in Moscow).svg
== Gli inizi ==
|linkMappa = Msk vao novogireevo.svg
[[File:Italia Svizzera 1899.JPG|thumb|left|Le selezioni di Italia (in maglia palata) e Svizzera (in maglia bianca) che si affrontarono a [[Torino]] nel 1899.]]
|comuneMappa = Mosca
 
|siglaStato = RUS
La [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federazione Italiana del Football]] nacque nel [[1898]], quando il calcio in Italia era ancora a un livello pionieristico.
|siglaRegione =
 
|regione =
Il primo tentativo di dar vita ad una selezione italiana fu effettuato già nel [[1899]] (secondo alcuni fonti nel [[1895]]<ref>[http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&f=9177&p=1&c=1#page/8/mode/2up ''Lo Sport Illustrato''] , 28 febbraio 1915, pag.7</ref>) quando la FIF selezionò undici giocatori che militavano nel campionato italiano, di cui solo tre italiani, per giocare il 30 aprile un incontro amichevole a [[Torino]] presso il [[Velodromo Umberto I]] contro una rappresentativa svizzera che si impose per due reti a zero. In quell'occasione la rappresentativa italiana indossò una divisa biancoblù che era in effetti quella di gioco del [[Genoa]]. I giocatori "italiani" selezionati per quell'incontro furono [[George Beaton|Beaton]], [[Edoardo Bosio|Bosio]], [[Edward Dobbie|Dobbie]], [[Herbert Kilpin|Kilpin]], [[John Savage (calciatore)|Savage]] e [[Albert Weber]] dell'[[Internazionale Torino]] ed [[Joseph William Agar|Agar]], [[Ernesto De Galleani|De Galleani]], [[Norman Victor Leaver|Leaver]], [[Edoardo Pasteur|Pasteur I]] e [[James Spensley|Spensley]] del [[Genoa]].<ref>[http://www.tuttomercatoweb.com/genoa/?action=read&idnet=cGlhbmV0YWdlbm9hMTg5My5uZXQtODcyOQ Nel 1899 nasce a Genova il grande Ottavio Barbieri; la Federazione calcistica Italiana sfida la Federazione Svizzera] Tuttomercatoweb.com</ref><ref>[http://www.akaiaoi.com/Tabellini_1899.htm Tabellini 1899] Akaiaoi.com</ref>
|siglaProvincia =
 
|provincia =
{{Divisa Calcio box
|nomeComune = Mosca (Russia){{!}}Mosca
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|linkStemma = Coat of Arms of Moscow.svg
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|distretto = [[Orientale (distretto di Mosca)|Orientale]]
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|altriQuartieri =
|title= La divisa usata dalla Selezione Italiana nel 1899
|cap =
|superficie = 4.45
|noteSuperficie = <ref name="stat">{{Cita web
|url = http://moscow.gks.ru/munstat/mo/2010/Новогиреево(2010).htm
|titolo = Показатели муниципальных образований. Новогиреево
|editore = Территориальный орган Федеральной службы государственной статистики по г. Москве
|accesso = 25 октября 2010
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://www.webcitation.org/65IvrcbDI?url=http://moscow.gks.ru/munstat/mo/2010/%D0%9D%D0%BE%D0%B2%D0%BE%D0%B3%D0%B8%D1%80%D0%B5%D0%B5%D0%B2%D0%BE%282010%29.htm
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{{Cita web
| url = http://www.gks.ru/free_doc/new_site/population/demo/perepis2010/svod.xls
| titolo = Таблица 2. Численность населения районов и городских населённых пунктов субъектов Российской Федерации
}} - Стат. сб./Росстат.. — Москва: ИИЦ «Статистика России», 2011. — С. 32 — 86.</ref>
|anno = 2010
}}
 
Il quartiere '''Novogireevo''' ({{russo|Район Новогиреево}}) è un quartiere di [[Mosca (Russia)|Mosca]] sito nel [[Orientale (distretto di Mosca)|Distretto Orientale]].
I vari tentativi di dar vita a un'effettiva selezione nazionale, sulla falsariga di quelle già esistenti nelle [[Isole britanniche]], si concretizzarono nel [[1910]] quando grazie a [[Luigi Bosisio]], Presidente della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio]] (nuova denominazione assunta dalla FIF nel [[1909]]) e tra i fautori dell'italianizzazione del calcio italiano, si decise di costituire una vera Nazionale italiana.<ref>Chiesa, pp. 39-40.</ref> Ad annunciare la novità fu lo stesso ''Foot-Ball'', rivista ufficiale della FIGC, il 13 gennaio 1910:
{{Citazione|LA SQUADRA NAZIONALE ITALIANA - Quest'anno anche l'Italia avrà la sua squadra nazionale composta da soli giuocatori italiani. La FIGC ha a questo d'uopo incaricata la Commissione Tecnica Arbitrale... [per] mettere assieme una squadra che degnamente sappia rappresentare i colori d'Italia, colla speranza che la vittoria arrida agli undici valorosi atleti.|''Foot-Ball'' del 13 gennaio 1910, citato in Chiesa, pp. 40-41.}}
[[File:Francesco Calì.jpg|thumb|upright=0.7|left|[[Francesco Calì]], primo [[Capitano (calcio)|capitano]] della Nazionale]]
 
Nell'attuale area del quartiere sorgeva il villaggio di Gubino-Gireevo, noto sin dal [[XVI secolo]]. All'inizio del [[XX secolo]] l'ex colonnello Aleksandr Ivanovič Torleckij individua nella zona un'area dove avviare una lottizzazione e la realizzazione di un villaggio a vocazione turistica con abitazioni dotate dei comfort dell'epoca (acqua corrente, telefono); l'operazione viene propagandata tramite opuscoli pubblicitari su cui compare per la prima volta il nome di Novogireevo. Il progetto iniziale, con la griglia di vie e l'identificazione dei lotti è del 1907. Vengono inoltre realizzati un [[pozzo artesiano]] e una torre d'acquedotto. Si tratta del primo insediamento abitato nei pressi di Mosca la cui realizzazione è stata progettata e pianificata.
A tal fine, in mancanza di allenatori veri e propri (il calcio era ancora pionieristico) ed essendo gli arbitri i più esperti, tra gli addetti ai lavori, sul tasso tecnico dei diversi giocatori che militavano in Prima Categoria (l'odierna Serie A), la FIGC incaricò la Commissione Tecnica Arbitrale di scegliere i giocatori che avrebbero giocato in Nazionale per le prime partite.<ref>Chiesa, p. 40.</ref> Tale commissione tecnica, formata da [[Umberto Meazza]] ([[Unione Sportiva Milanese]]), [[Alberto Crivelli]] ([[Ausonia Pro Gorla|Ausonia]]), [[Agostino Recalcati]]<ref>Sulla Guida Savallo & Fontana del 1910 (che riporta entrambi i direttivi di U.S. Milanese e Milan F.B. & C.C.) è citato come Responsabile della Sezione Calcio della U.S. Milanese ([[Biblioteca Nazionale Braidense]] di [[Milano]]).</ref> ([[US Milanese]]), [[Giuseppe Gama]] ([[Inter]]nazionale) e [[Gianni Camperio]] ([[Milan]]), designò [[Umberto Meazza]] come allenatore. Tali giocatori vennero selezionati dalla Commissione Tecnica Arbitrale suddividendo i convocati per la selezione in due squadre, denominate dei "probabili" (i titolari, in maglia bianca) e dei "possibili" (le riserve, in maglia celeste), facendoli giocare tra di loro in modo da poter valutare i migliori. La partita disputata il 5 maggio fu vinta dai "probabili" per 4-1, quella dell'8 maggio (con qualche cambio di formazione), sul campo dell'Inter, 4-2 sempre per i "probabili", che alla fine costituiranno i 10/11 (Bontadini dell'Ausonia, pur essendo un "probabile", fu escluso in favore del torinista De Bernardi, uno dei "possibili") della formazione che scese in campo nella partita d'esordio.<ref name="Chiesa, p. 41">Chiesa, p. 41.</ref>
 
Nel 1908 viene realizzata la fermata di Novogireevo sulla linea ferroviaria per [[Nižnij Novgorod]], a circa 20 minuti di distanza dal centro cittadino<ref>{{cita web|url=http://www.novo-gireevo.ru/index.php?id=9228|titolo=Описание единственного в России благоустроенного подмосковного посёлка «Новогиреево» при собственной платфоме|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121106052409/http://www.novo-gireevo.ru/index.php?id=9228|dataarchivio=6 novembre 2012}} - М.: Типография А. Колчиной. — 15 с.</ref><ref>Железнодорожные станции СССР. Справочник. — М.: Транспорт, 1981</ref>.
{{vedi anche|Italia-Francia (1910)}}
[[File:Fossati.jpg|thumb|upright=0.7|[[Virgilio Fossati]], terzo capitano della Nazionale]]
 
Gireevo e Novogireevo vengono inclusi nel territorio della città nel 1960 e l'area comincia a perdere il suo carattere rurale<ref name="ist4">[http://munnovogireevo.ru/17/4 История района «Новогиреево». «1907 год. Новое Гиреево» // Сайт муниципального образования «Новогиреево»]</ref>; tra il 1965 e il 1970 gli abitati vengono demoliti<ref name="ist4"/> per far posto alla realizzazione di condomini e altra edilizia residenziale popolare, pur lasciando immutata la griglia stradale originaria. L'area entra inizialmente a far parte del quartiere [[Kalininskij (Mosca)|Kalininskij]] e, dal 1969 del quartiere [[Perovskij]], da cui il quartiere attuale viene scorporato nel 1991.
Il debutto avvenne contro la [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]], il 15 maggio all'[[Arena Civica]] di [[Milano]]. Per la cronaca, l'Italia vinse 6-2<ref>{{cita web|url=http://www.figc.it/nazionali/TabellinoGara?squadra=1&codiceGara=30|titolo=Sito ufficiale FIGC, Italia-Francia 15-5-1910|accesso=25 agosto 2009}}</ref> (capitano [[Francesco Calì|Francesco "Franz" Calì, giocatore dell'Andrea Doria]]) e il primo [[gol]] italiano fu segnato da [[Pietro Lana]] che, nell'occasione, realizzò una tripletta. {{cn|In questa occasione, la divisa ufficiale dell'Italia fu il bianco, come il colore della squadra che stava dominando il calcio italiano dell'epoca, la [[Football Club Pro Vercelli 1892|Pro Vercelli]].}}
 
Il quartiere è servito dalla stazione della [[Metropolitana di Mosca|metropolitana]] [[Novogireevo (metropolitana di Mosca)|omonima]].
Vinti i titoli 1908 e 1909, la squadra dei "Leoni" vercellesi fu però sconfitta dall'[[Inter]] nel 1910, nel primo vero spareggio della storia del campionato italiano. Il presidente della Pro, [[Luigi Bozino]] (futuro presidente FIGC e primo vicepresidente italiano della FIFA e amico fraterno di [[Jules Rimet]]), schierò i ragazzini della Quarta Squadra (età 11 anni) contro i nerazzurri, che vinsero di conseguenza facilmente per 10-3. Il motivo fu la data dello spareggio stesso (disputato a Vercelli, come da regolamento), che - a dire dei vercellesi - non consentiva alle Bianche Casacche di schierare tre giocatori titolari impegnati nello stesso giorno in un torneo militare, in cui erano stati precedentemente invitati. Ne seguì la beffa per il club piemontese: una sonora squalifica fino al 31 dicembre da parte della FIGC a tutti i calciatori vercellesi, proprio a pochi giorni dall'esordio in Nazionale. La squalifica fu poi ridotta fino ad ottobre, in seguito anche ai disastrosi risultati ottenuti dagli azzurri.
[[File:Nazionale italiana calcio - 6 1 1911.jpg|thumb|left|6 gennaio [[1911]]. La Nazionale italiana indossa per la prima volta la [[Maglia azzurra (Italia)|maglia azzurra]]]]
 
Secondo una versione falsa, per scusarsi, la Federazione avrebbe scelto di far debuttare la Nazionale con la maglia bianca di quei giocatori che non poterono prendere parte alla sfida con la Francia. In realtà, all'epoca della partita del debutto, la squalifica contro la Pro Vercelli era ancora in vigore e la scelta del bianco era semplicemente dovuta al fatto che non si era raggiunto ancora l'accordo sulla divisa ufficiale, e dunque si decise di non colorarla lasciandola bianca.<ref name="Chiesa, p. 41"/>
 
{{Vedi anche|Maglia azzurra (Italia)}}
Pochi giorni dopo l'esordio, l'Italia andò a far visita all'[[Ungheria]] che all'epoca, insieme all'[[Austria]], rappresentava quanto di meglio si potesse trovare sulla scena del calcio mondiale (la cosiddetta ''Scuola Danubiana'', in auge fino a tutto il [[primo dopoguerra]] e poi decaduta). Non stupisce quindi la pesante sconfitta che gli azzurri rimediarono a opera dei Magiari. A causa della sconfitta, si decise di ridurre la squalifica della Pro Vercelli facendola scadere ad ottobre in modo da garantire la regolarità del campionato e consentire ai giocatori vercellesi di vestire finalmente la maglia della Nazionale.<ref>Chiesa, p. 43.</ref> Nell'occasione, quella fu la seconda ed ultima volta che la Nazionale utilizzò maglie bianche con lo stemma di Casa Savoia. Fu deciso che dall'incontro successivo (per combinazione, sempre contro gli Ungheresi, il 6 gennaio [[1911]] a [[Milano]]) il colore da utilizzare, proprio in onore dei [[Casa Savoia|Savoia]], fosse l'azzurro della loro bandiera, al centro della quale v'era lo Scudo Sabaudo rosso con una croce bianca all'interno.<ref>Chiesa, p. 44.</ref>
[[File:Football at the 1912 Summer Olympics - Italy squad.JPG|thumb|La Nazionale del [[1912]] ai [[Giochi della V Olimpiade|Giochi olimpici di Stoccolma]]]]
 
Le foto dell'epoca ci mostrano un colore slavato tendente al [[celeste (colore)|celeste]] e in effetti le sfumature cromatiche della maglia cambiarono notevolmente nel corso degli anni, passando da un bluastro-indaco fino a un azzurro scuro, non essendo mai stata chiarita con precisione la tonalità dell'azzurro da usare. Comunque, il colore fece subito presa e fin da allora i giocatori della Nazionale vennero chiamati "azzurri"'. Con tale nome vengono chiamati anche oggi, per estensione, tutti gli atleti che, dopo i calciatori, si trovarono a rappresentare l'Italia nelle varie discipline sportive.
 
Gli esordi della Nazionale videro una squadra piena di carattere e di buona volontà ancorché tatticamente sprovveduta. A dispetto del fatto che l'ossatura fosse basata sui giocatori della Pro Vercelli, ovvero la miglior squadra italiana del momento, i risultati tardarono ad arrivare e alla prima uscita ufficiale, il torneo calcistico dei [[Giochi della V Olimpiade|Giochi olimpici di Stoccolma]] nel 1912, l'Italia, guidata per la prima volta da [[Vittorio Pozzo]] fu eliminata al 1º turno.
[[File:Giuseppe Meazza 1930-1933.jpg|thumb|upright=0.7|left|[[Giuseppe Meazza]], tra i più grandi nella storia del calcio<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2010/22-03-2010/mondiali-time-non-ha-dubbi-603392253928.shtml|titolo=Mondiali, Times non ha dubbi. Maradona è il più grande|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Simona Marchetti|data=22 marzo 2010}}</ref>]]
 
Si dovette attendere il [[1920]] e la fine della [[Grande Guerra]] per rivedere l'Italia in un torneo ufficiale, ancora i Giochi olimpici, quelli di [[Giochi della VII Olimpiade|Anversa]]. Progressi se ne videro, giacché gli azzurri giunsero ai quarti di finale. Stesso risultato quattro anni dopo a [[Giochi della VIII Olimpiade|Parigi]].
 
=== Giochi olimpici 1928 ===
Nel [[1928]], dopo l'esordio nella neonata [[Coppa Internazionale]] (l'antenata del [[Campionato europeo di calcio|Campionato Europeo]]), l'Italia si presentò con fondate speranze di far bene al [[Calcio ai Giochi della IX Olimpiade|torneo calcistico]] dei [[Giochi della IX Olimpiade|Giochi olimpici di Amsterdam]]. In effetti gli azzurri, dopo aver superato il girone di qualificazione, sconfissero la Francia negli ottavi di finale (4-3, rimontando da 0-2) e la [[Spagna]] nella ripetizione dei quarti dopo aver pareggiato il primo incontro (1-1 la prima partita, addirittura 7-1 la ripetizione) qualificandosi così alle semifinali dove si dovettero fermare di fronte ai campioni olimpici uscenti dell'[[Nazionale di calcio dell'Uruguay|Uruguay]], che vinsero 3-2. Considerando che l'Uruguay – squadra che avrebbe poi vinto per la seconda volta consecutiva il torneo olimpico – era all'epoca una delle potenze mondiali del calcio (e avrebbe in seguito conquistato anche il primo [[campionato del mondo di calcio|titolo mondiale]] di calcio due anni dopo), il risultato dell'Italia fu più che lusinghiero.
 
A completare l'ottimo torneo, arrivò la [[Medaglia olimpica|medaglia di bronzo]] conquistata battendo l'[[Nazionale di calcio dell'Egitto|Egitto]] per 11-3, tuttora l'incontro degli azzurri con il maggior numero di reti segnate (e sarebbero probabilmente state 12 se [[Fulvio Bernardini]] non avesse deliberatamente calciato fuori un calcio di rigore per non infierire ulteriormente).
 
{{Nazionale italiana Olimpiadi 1928}}
 
Nel [[1930]], l'Italia conquistò inoltre la prima edizione della [[Coppa Internazionale 1927-1930|Coppa Internazionale]], giocatasi fra il [[1927]] ed il [[1930]].
 
== Anni trenta: i successi di Vittorio Pozzo ==
[[File:Naz italia-1934.jpg|thumb|L'Italia per la prima volta campione del mondo nel [[1934]]]]
 
Per iniziativa di [[Jules Rimet]], l'allora presidente della [[FIFA]], nacque il [[Campionato mondiale di calcio|Campionato del mondo di calcio]], competizione riservata alle squadre nazionali. Fu decisa la cadenza quadriennale, sulla falsariga delle [[Giochi olimpici|Olimpiadi]], e si stabilì che il torneo si sarebbe giocato negli anni pari non olimpici. La prima nazione a ospitare il campionato fu l'[[Uruguay]], nel luglio del [[1930]]. Ma l'Italia non partecipò a tale [[Campionato mondiale di calcio 1930|edizione]] del campionato per via del lungo viaggio transoceanico da affrontare ed anche per via di un certo snobismo delle nazioni europee nei confronti di tale torneo, in particolare dell'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]] che fino al [[1950]] non parteciperà al Mondiale.
 
Ciononostante, in [[Anni 1930|quel decennio]] l'Italia si fece conoscere come una delle nazionali più forti del mondo, facendosi valere dovunque e vincendo in sequenza il [[Campionato mondiale di calcio 1934|campionato del mondo del 1934]], il torneo di calcio [[Giochi della XI Olimpiade|olimpico del 1936]] e, di nuovo, il [[Campionato mondiale di calcio 1938|campionato del mondo del 1938]], a spese di nazionali prestigiose come [[Nazionale di calcio dell'Ungheria|Ungheria]], [[Nazionale di calcio dell'Austria|Austria]], [[Nazionale di calcio della Cecoslovacchia|Cecoslovacchia]], [[Nazionale di calcio della Spagna|Spagna]], [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]] e perfino [[Nazionale di calcio del Brasile|Brasile]]; inoltre arrivò seconda nella [[Coppa Internazionale 1931-1932|Coppa Internazionale del 1931-1932]] e vinse nuovamente quella successiva ([[Coppa Internazionale 1933-1935|1933-35]]), siglando così il secondo successo, un record per quella competizione.
[[File:Coppa Rimet 1934 - Roma - Italia vs Cecoslovacchia - Vittorio Pozzo e Gianpiero Combi.jpg|thumb|left|Il CT [[Vittorio Pozzo]] dà indicazioni ai suoi giocatori, fra cui il portiere e capitano azzurro [[Gianpiero Combi]], prima dei [[Tempi supplementari|supplementari]] nella finale contro la {{NazNB|CA|CSK}}.]]
 
Il giocatore di maggior spessore di quella squadra era senza dubbio il [[Milano|milanese]] [[Giuseppe Meazza]], fuoriclasse assoluto con la palla tra i piedi e antesignano del ''bon-vivant'' e donnaiolo fuori dal campo. A guidare la squadra un vecchio [[tenente]] degli [[Alpini]], il monarchico [[Vittorio Pozzo]], piemontese tutto d'un pezzo con l'etica del lavoro e del sacrificio, che da Commissario Unico riuscì a far primeggiare la Nazionale dovunque, ottenne 30 risultati utili di fila (record battuto da [[Marcello Lippi|Lippi]] solo negli [[Anni 2000|anni duemila]]).
 
Tra i vari elementi nell'orbita della squadra, degno di nota è [[Renato Cesarini]], giocatore quasi specializzato nel trovare gol negli ultimi minuti di gioco: il 13 dicembre [[1931]], dopo una rete siglata allo scadere che permise alla Nazionale di avere la meglio sull'[[Nazionale di calcio dell'Ungheria|Ungheria]] per 3-2, venne coniata la famosa espressione ''[[Zona Cesarini]]''.
 
=== Mondiali 1934: la prima Coppa Rimet ===
Lo spirito dei giocatori, in omaggio alla visione cameratesca che Pozzo aveva della squadra, era quella del reciproco aiuto. Ad esempio, il trio arretrato della [[Juventus]], [[Trio dei ragionieri|Combi-Rosetta-Caligaris]], era impenetrabile proprio per via della solida amicizia e collaborazione che univa i tre compagni di reparto.
[[File:Nazionale di calcio dell'Italia - Mondiali 1934.jpg|thumb|Pozzo (al centro) portato in trionfo dai suoi giocatori dopo la vittoria della Coppa Rimet 1934]]
 
Superato agevolmente l'incontro di qualificazione a [[Milano]] contro la [[Nazionale di calcio della Grecia|Grecia]] (battuta 4-0), l'Italia affrontò il [[Campionato mondiale di calcio 1934|Mondiale casalingo]] vero e proprio a partire dagli [[Nazionale di calcio degli Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], facilmente battuti 7-1. In quell'occasione Rosetta giocò la sua ultima partita in Nazionale, e peggio andò a Caligaris, rimasto a quota 59 incontri e rimpiazzato già dalla prima partita da [[Luigi Allemandi|Allemandi]]. A [[Firenze]] vi fu dura una battaglia terminata per 1-1 contro la [[Nazionale di calcio della Spagna|Spagna]], la cui porta era difesa dal leggendario [[Ricardo Zamora]], colui al quale Meazza non riuscì mai a segnare. Infatti, tra ruvidezze ed entrate al limite del regolamento - e forse oltre - toccò a [[Giovanni Ferrari|Ferrari]] pareggiare il gol iniziale degli spagnoli. La ripetizione il giorno dopo terminò 1-0 per l'Italia e non vide in campo molti protagonisti della battaglia precedente, tra cui lo stesso Zamora; fu Meazza a segnare il gol che dava all'Italia la semifinale.
 
Sempre per 1-0 (gol di [[Enrique Guaita|Guaita]]) fu battuta a [[Milano]] anche l'[[Nazionale di calcio dell'Austria|Austria]]. Il 10 giugno [[1934]] allo stadio PNF (odierno Stadio Flaminio) di [[Roma]] l'Italia batté dopo i tempi supplementari la [[Cecoslovacchia]] per 2-1 (primo tempo 0-0; secondo tempo 1-1). [[Raimundo Orsi]] pareggiò il gol [[Nazionale di calcio della Cecoslovacchia|cecoslovacco]] a 9 minuti dalla fine e nei supplementari il centravanti [[Bologna Football Club 1909|bolognese]] [[Angelo Schiavio]], nella sua ultima apparizione azzurra, segnò al 5' del I tempo supplementare la rete che valse il titolo mondiale. La successione delle reti fu: 0-1, 1-1, 2-1.
 
{{Nazionale italiana mondiali 1934}}
 
=== I leoni di Highbury ===
{{vedi anche|Battaglia di Highbury}}
[[File:Umberto Caligaris.jpg|thumb|upright=0.7|left|[[Umberto Caligaris]], capitano degli azzurri campioni del mondo nel 1934]]
 
A quel tempo, come detto, gli [[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|inglesi]], che si ritenevano i maestri del calcio, non partecipavano neppure al campionato del mondo, giudicato una rassegna di rango inferiore alle loro ambizioni. Al massimo la Nazionale campione del mondo poteva guadagnarsi il diritto di sfidare gli Albionici, come un esame di laurea, e così fu: la prima uscita degli azzurri dopo il Mondiale (14 novembre [[1934]]) li vide affrontare a [[Londra]] proprio la Nazionale inglese, nello stadio di [[Arsenal Stadium|Highbury]], il tempio dell'[[Arsenal]]. Quella partita passò alla storia come la ''[[battaglia di Highbury]]'': come costume di quell'epoca, l'incontro non risparmiò durezze e scontri, tanto che nei primissimi minuti di gioco il [[centromediano]] azzurro [[Luisito Monti]] ebbe un piede fratturato (e fu solo il primo di una lunga serie di infortunati) e, dopo aver tentato di resistere per alcuni minuti dovette uscire dal campo lasciando la squadra in 10 (infatti a quei tempi non erano previste le sostituzioni).
 
In questi primi minuti gli azzurri si trovarono privati di un giocatore determinante per l'assetto difensivo della squadra, e nel periodo in cui l'Italia non aveva ancora trovato un nuovo assetto difensivo gli inglesi ebbero il dominio di gioco. Già dopo un minuto fu fischiato un rigore a favore degli inglesi ma il portiere [[Carlo Ceresoli|Ceresoli]] riuscì a deviare con un tuffo sulla sinistra il tiro dell'attaccante inglese Brooke; nonostante questo al quarto d'ora gli avversari dell'Italia erano già avanti per tre gol a zero. A quel punto, gli azzurri in dieci reagirono e Meazza realizzò una doppietta. Pur sconfitta per 3-2, l'Italia uscì dal campo guadagnandosi il rispetto degli inglesi, che definirono gli azzurri "I leoni di Highbury".
 
=== Giochi olimpici 1936: l'oro degli studenti ===
[[File:Italy1936 olympic.jpg|thumb|La nazionale studentesca medaglia d'oro ai [[Giochi della XI Olimpiade|Giochi olimpici di Berlino]]]]
 
Due anni dopo la vittoria nel campionato del mondo, l'Italia si impose anche nel [[Calcio ai Giochi della XI Olimpiade|torneo olimpico di Berlino]], schierando una squadra formata da soli studenti per protesta contro le accuse di [[professionismo]] mosse da altre nazioni. A [[Berlino]] la stella indiscussa fu l'ala destra [[Annibale Frossi]], autore di 7 gol in 4 partite di quella edizione dei [[Giochi olimpici]], tra cui la doppietta nella finale con l'[[Nazionale di calcio dell'Austria|Austria]], decisa ai tempi supplementari. Frossi, laureato in [[ingegneria]] ed affetto da [[miopia]], era famoso per i suoi [[occhiali]] dai quali non si separava mai, neanche in campo, e per il suo fisico snello e il volto caratterizzato dagli occhiali era soprannominato dai tifosi "Dottor Sottile"; calciatore dell'[[Associazione Sportiva Dilettante Aquila|Aquila]], venne acquistato dopo il torneo olimpico dall'[[Internazionale Football Club|Ambrosiana-Inter]], squadra nella quale avrebbe giocato dal [[1936]] al [[1942]] vincendo due [[Scudetto|Scudetti]] nel [[1938]] e nel [[1940]] ed una [[Coppa Italia (calcio)|Coppa Italia]] nel [[1939]].
 
L'Italia iniziò battendo di misura gli [[Nazionale di calcio degli Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] con un gol di Frossi, che avrebbe poi realizzato una tripletta contro il [[Nazionale di calcio del Giappone|Giappone]], battuto 8-0 dagli azzurri nei quarti di finale. In semifinale, dopo che i tempi regolamentari contro la [[Nazionale di calcio della Norvegia|Norvegia]] si erano conclusi 1-1, all'inizio dei supplementari fu decisivo un gol di Frossi, che si sarebbe ripetuto nella finale contro l'Austria realizzando una doppietta con un gol nei regolamentari ed uno nei supplementari, permettendo così all'Italia di vincere l'[[Medaglia olimpica|oro olimpico]].
 
{{Nazionale italiana Olimpiadi 1936}}
 
=== Mondiali 1938: il bis mondiale ===
Quando gli azzurri si presentarono all'esordio della terza [[Campionato mondiale di calcio 1938|Coppa del mondo]], in programma nel [[1938]] in [[Francia]] come campioni mondiali e olimpici uscenti, essi vantavano anche il non indifferente record di imbattibilità che durava dal [[1935]] (e alla fine saranno 30 incontri fino al [[1939]]). Infortunatosi alla vigilia il portiere titolare [[Carlo Ceresoli|Ceresoli]], i pali furono affidati ad [[Aldo Olivieri]], che fu fra i protagonisti della vittoria azzurra, insieme a Meazza, a [[Giovanni Ferrari]], a [[Gino Colaussi]] ed a [[Silvio Piola]]: eliminata per 2-1 dopo i tempi supplementari la [[Nazionale di calcio della Norvegia|Norvegia]] in quello che fu forse l'incontro più difficile per l'Italia in quel Mondiale, gli azzurri volarono a [[Parigi]] ed eliminarono per 3-1 i padroni di casa [[Nazionale di calcio della Francia|francesi]] (la maglia della divisa italiana era nera, in onore al fascismo), per poi far fuori il [[Nazionale di calcio del Brasile|Brasile]] a [[Marsiglia]] per 2-1, con Meazza protagonista di un singolare episodio.
 
La stella dell'Ambrosiana-Inter, prima di tirare il rigore che portò l'Italia sul 2-0, ebbe un piccolo problema: si era rotto l'elastico dei suoi pantaloni. Così "Peppino" dovette tenerli con una mano ma ciò non gli impedì di beffare il portiere con una finta e segnare. La finale, allo [[Stade olympique Yves-du-Manoir|stadio Yves du Manoir]] di [[Colombes]], a [[Parigi]], fu tutto sommato una formalità: mai in discussione il risultato, il 19 giugno l'Italia batté l'Ungheria per 4-2 (primo tempo 3-1) con due doppiette, di [[Silvio Piola|Piola]] e di [[Gino Colaussi|Colaussi]]; la successione delle reti fu: 1-0, 1-1, 2-1, 3-1, 3-2, 4-2. Gli azzurri vinsero il secondo mondiale consecutivo.
 
{{Nazionale italiana mondiali 1938}}
 
Anche dopo la seconda vittoria gli azzurri incontrarono la Nazionale inglese a [[Milano]]. La partita finì 2-2 (successione dei gol: 1-0, 1-1, 2-1, 2-2); per due volte gli azzurri andarono in vantaggio (reti di [[Amedeo Biavati|Biavati]] e [[Silvio Piola|Piola]]) e furono raggiunti dagli inglesi. Il gol di Piola rimase celebre perché fu segnato in elevazione aiutandosi con una mano.
 
Pochi anni dopo il calcio tornò a fermarsi per la [[seconda guerra mondiale]]. Nonostante il regolare svolgimento del campionato italiano, tra alti e bassi, fino al [[1943]], la Nazionale giocò solo tre incontri fra il [[1940]] e il [[1942]] prima della [[Resistenza italiana|Liberazione]].
 
== Il secondo dopoguerra ==
[[File:ItaliaUngheria3-2.jpg|thumb|left|La formazione italiana scesa in campo contro l'[[Nazionale di calcio dell'Ungheria|Ungheria]] l'11 maggio 1947. Nell'undici titolare erano presenti ben 10 giocatori del [[Grande Torino]]: unico "intruso" il portiere [[Lucidio Sentimenti|Sentimenti]], in forza alla Juventus.]]
 
La ripresa italiana del [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] passò anche attraverso lo sport, in particolare il [[ciclismo]] e il calcio. Già nella stagione 1945-46 il campionato italiano era infatti tornato ad una formula unitaria, prevedendo due gironi eliminatori su base regionale e una fase finale a cui parteciparono 8 squadre: fu il Torino ad imporsi, dando inizio ad uno storico ciclo per la squadra granata che passerà agli annali con il nome di "[[Grande Torino]]". A partire dalla stagione 1946-47, la [[Serie A|massima serie]] riprenderà il formato del girone unico vedendo al via 20 partecipanti. L'impatto dei granata sul campionato parve ancor più evidente negli anni successivi, allorché la squadra si aggiudicò tre Scudetti consecutivi (sino al 1948-49); un tale exploit trasferì i suoi effetti anche sulla Nazionale, tanto che in occasione di un'amichevole con l'[[Nazionale di calcio dell'Ungheria|Ungheria]] nella primavera del [[1947]] furono impiegati ben 10 giocatori del Torino, con l'unica eccezione rappresentata dal bianconero [[Lucidio Sentimenti|Sentimenti IV]].<ref>{{cita news|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/italia_torino.html|titolo=Maggio 1947: un Toro tutto azzurro|editore=Storie di calcio.it}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/28-11-2014/sentimenti-iv-morto-juve-lutto-addio-primo-portiere-goleador-10082277260.shtml|titolo=Sentimenti IV è morto: Juve in lutto, addio al primo portiere goleador|editore=Gazzetta.it|data=28 novembre 2014}}</ref>
 
[[File:Italia-Austria 3-1, Firenze, 22 maggio 1949.jpg|thumb|Italia-[[Nazionale di calcio dell'Austria|Austria]] del 22 maggio 1949, prima gara successiva alla scomparsa del Grande Torino.]]
 
Il 4 maggio [[1949]] un [[Tragedia di Superga|disastro aereo]] segnò in maniera tragica la fine del Grande Torino: l'aereo che stava riportando la squadra da [[Lisbona]] si schiantò, per via della nebbia, sul colle di [[Superga]] uccidendo nell'impatto tutti i 31 passeggeri a bordo. In segno di lutto, la Nazionale giocherà per un anno con la fascia nera al braccio.<ref>{{cita news|url=http://www.gianfrancoronchi.net/foto/maglie_calcio/Nazionale/CATTANI-1949-Maglia-Nazionale-lutto-post-Superga|titolo=Amedeo Cattani, 1950, maglia Nazionale lutto post-Superga|editore=gianfrancoronchi.net}}</ref> A distanza di alcuni giorni dall'evento, la Federazione assegnò ai torinesi la vittoria del [[Serie A 1948-1949|campionato 1948-49]] indipendentemente dalle 4 gare ancora in programma (nelle quali scesero in campo le formazioni Primavera).<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Torino/04-05-2015/grande-torino-toro-sale-superga-il-66-anniversario-tragedia-110679030412.shtml|titolo=Grande Torino, il Toro sale a Superga per il 66º anniversario della tragedia|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=4 maggio 1949}}</ref>
 
Dal punto di vista sportivo, la scomparsa dell'intera squadra privò la Nazionale di un fondamentale apporto in vista dei [[Campionato mondiale di calcio 1950|Mondiali 1950]]: dacché il massimo torneo riprese dopo 12 anni di sospensione, l'Italia si presentò detenendo ancora il titolo vinto in Francia nel 1938.<ref name="palloni in mare">{{cita news|url=http://www.corriere.it/sport/14_febbraio_11/mondiale-1950-quando-italia-ando-brasile-nave-48240e8a-9328-11e3-aaf6-4579e45c2a0a.shtml|titolo=Mondiale 1950: quando l'Italia andò in Brasile in nave (e non fu una grande idea)|autore=Tommasso Pellizzari|editore=Corriere.it|data=11 febbraio 2014}}</ref> Negativi presagi vennero già dalla spedizione verso il [[Brasile]]: la formazione attraversò l'[[Oceano Pacifico]] in nave, perdendo l'attrezzatura per l'allenamento e non riuscendo ad eseguire una preparazione adeguata.<ref name="palloni in mare" /> L'eliminazione non tardò ad arrivare, giungendo addirittura al primo turno: la sconfitta per 3-2 con la [[Nazionale di calcio della Svezia|Svezia]] nella gara di esordio rese inutile il successivo 2-0 rifilato al [[Nazionale di calcio del Paraguay|Paraguay]].<ref>{{cita news|url=http://www.panorama.it/sport/calcio/italia-mondiali-risultati/|titolo=Italia ai Mondiali, tutti i risultati|editore=[[Panorama (rivista)|Panorama]]|data=6 dicembre 2013}}</ref>
 
{{Nazionale italiana mondiali 1950}}
 
=== Gli anni bui: dal dopo Superga alla Corea (1950-1966) ===
Per qualificarsi ai [[Campionato mondiale di calcio 1954|Mondiali 1954]], all'Italia bastò superare un turno preliminare contro l'[[Nazionale di calcio dell'Egitto|Egitto]]: l'avversario africano fu sconfitto per 2-1 al [[Il Cairo|Cairo]] e per 5-1 a [[Milano]], nella prima gara della Nazionale trasmessa dalla neonata [[Rai]].<ref>{{cita news|url=http://www.corrieredellosport.it/624/2011/01/24-151649/1954,+Italia-Egitto%3A+la+prima+partita+in+tv|titolo=1954, Italia-Egitto La prima partita in tv|autore=Francesca Fanelli|editore=[[Corriere dello Sport]]|data=24 gennaio 2011}}</ref> Una vittoriosa amichevole con la Francia (battuta 3-1 a Parigi) in primavera contribuì a creare grandi aspettative, completamente deluse già nel primo turno: i padroni di casa [[Nazionale di calcio della Svizzera|elvetici]] mandarono per due volte al tappeto gli azzurri, la seconda delle quali in uno spareggio, rispedendoli a casa.<ref>{{cita news|url=http://www.corrieredellosport.it/calcio/mondiali_2010/pillole_mondiali/2010/05/06-110238/Svizzera+1954+-+L'anno+della+Germania+Ovest|titolo=Svizzera 1954 L'anno della Germania Ovest|editore=[[Corriere dello Sport]]|data=6 maggio 2010}}</ref>
 
I sintomi di una crisi del calcio italiano suonarono ancora più allarmanti meno di quattro anni dopo, nel cammino di qualificazione al [[Campionato mondiale di calcio 1958|Mondiale svedese]]: nel suo girone l'Italia trovò [[Nazionale di calcio del Portogallo|Portogallo]] e [[Nazionale di calcio dell'Irlanda del Nord|Irlanda del Nord]]. Il 4 dicembre [[1957]] era in programma a [[Belfast]] il penultimo incontro, che opponeva gli azzurri ai britannici: la fitta nebbia [[Londra|londinese]] bloccò l'arbitro Zsolt all'aeroporto, senza però pregiudicare la disputa dell'incontro. La federazione nordirlandese propose una "soluzione" con un arbitro locale, ma l'offerta venne rifiutata dagli azzurri declassando la partita ad una semplice amichevole: finì 2-2, con accenni di scontri in campo e fuori.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/gennaio/22/quando_gli_azzurri_furono_aggrediti_ga_0_9701221100.shtml|titolo=Quando gli azzurri furono aggrediti a Belfast|autore=Angelo Rovelli|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=22 gennaio 1997}}</ref> L'incontro fu così recuperato il 15 gennaio [[1958]], dopo che il 22 dicembre era stata ottenuta una vittoria per 3-0 ai danni dei lusitani. Contro ogni pronostico, l'Italia subì una sconfitta per 2-1 che costò una clamorosa esclusione dalla fase finale: ad oggi, questa rimane l'unica occasione in cui la squadra abbia mancato sul campo la qualificazione alla Coppa del mondo.<ref>[http://www.italia1910.com/partita.asp?idpartita=215 Tabellino della gara su Italia 1910.com]</ref>
 
Prendendo in considerazione l'intero decennio risultano deludenti anche le partecipazioni alle ultime due edizioni della [[Coppa Internazionale]] ([[Coppa Internazionale 1948-1953|1948-53]] e [[Coppa Internazionale 1955-1960|1955-60]]), chiuse dall'Italia sul fondo della classifica e davanti solamente alla modesta Svizzera. Nel timore di nuovi insuccessi, la squadra decise di non prendere parte alle eliminatorie per il [[Campionato europeo di calcio 1960|primo campionato europeo]].
 
{{Nazionale italiana mondiali 1954}}
 
==== Mondiali 1962: la battaglia di Santiago ====
[[File:Batalla de Santiago 2.jpg|thumb|left|Uno dei tanti episodi violenti della cosiddetta ''[[Battaglia di Santiago (calcio)|battaglia di Santiago]]'', ovvero l'incontro tra Italia e {{NazNB|CA|CHI}} ai Mondiali del [[1962]]]]
 
In effetti, una volta riguadagnata competitività sul piano tecnico (ma grazie alla presenza di assi stranieri), il problema della [[FIGC|Federazione]] era quello di mostrarsi unita ed efficiente, cosa che spesso non succedeva per via di lotte intestine e dissidi al vertice. Comunque, gli azzurri si qualificarono per il settimo campionato del mondo, in programma nel 1962 in [[Campionato mondiale di calcio 1962|Cile]]. Fu una spedizione mal gestita, che iniziò sotto le peggiori premesse e finì, se possibile, anche peggio di come si paventava. Un'incauta stampa italiana fece pesanti apprezzamenti sulla situazione cilena e sul degrado di molte realtà sociali di quel Paese, cosa questa che indispettì i cileni.
 
{{vedi anche|Battaglia di Santiago (calcio)}}
A complicar le cose, un sorteggio che mise l'Italia di fronte a [[Nazionale di calcio della Svizzera|Svizzera]], {{NazNB|CA|FRG}} e lo stesso [[Nazionale di calcio cilena|Cile]]: mentre gli azzurri pareggiarono 0-0 con i tedeschi, il Cile batté gli elvetici 3-1, rendendo la partita successiva, Italia-Cile, un autentico spareggio: la partita fu infiammata nei giorni antecedenti da questioni politiche e sociali. L'incontro tra italiani e sudamericani si contraddistinse per violenza e incompetenza arbitrale (la famosa ''[[Battaglia di Santiago (calcio)|battaglia di Santiago]]''). L'Italia dovette subire un arbitraggio casalingo e finì la partita in nove uomini (espulsioni di [[Giorgio Ferrini|Ferrini]] e [[Mario David|David]]) perdendo 2-0, mentre a nulla valse la vittoria successiva sulla Svizzera per 3-0.
 
{{Nazionale italiana mondiali 1962}}
 
==== Mondiali 1966: la disfatta con la Corea ====
[[File:Sandro Salvadore, Italia.jpg|thumb|upright=0.7|[[Sandro Salvadore]], capitano azzurro al Mondiale del [[1966]]]]
 
La squadra che andò ad affrontare l'ottavo campionato del mondo nel [[Campionato mondiale di calcio 1966|1966]] in [[Inghilterra]] era forse la più forte degli ultimi anni, ma se [[Campionato mondiale di calcio 1962|quattro anni prima]] si poté invocare ad attenuante per l'eliminazione il brutto clima creato a seguito delle improvvide dichiarazioni della stampa italiana, in Inghilterra si dovette fare il ''mea culpa'' per scelte sbagliate e ambigui rapporti di potere in seno alla [[FIGC|Federazione]]. Ma la responsabilità maggiore risiede nelle scelte di fondo del C.T., [[Edmondo Fabbri]], che non solo volle fare a meno dello [[Grande Inter|squadrone interista]], ma ne ruppe la difesa non convocando il libero [[Armando Picchi]] e l'estrosa ala sinistra [[Mario Corso]].
 
Inserita probabilmente nel girone più facile con {{NazNB|CA|SUN}}, {{NazNB|CA|CHL}} e {{NazNB|CA|PRK}}, l'Italia vinse 2-0 nell'esordio-rivincita contro i sudamericani, ma perse 1-0 dai sovietici. La partita con la Corea del Nord divenne determinante e sarebbe bastato un pareggio per la qualificazione ai quarti. Invece, nonostante la squadra asiatica fosse nettamente sfavorita, la partita divenne quasi subito difficile: chi afferma, dopo che il centrocampista [[Giacomo Bulgarelli]] dovette uscire per un grave infortunio al ginocchio e la squadra rimase in dieci (il Mondiale inglese fu l'ultimo per il quale non furono possibili [[Calciatore di riserva|sostituzioni]]); chi, invece, per una totalmente sbagliata formazione. Fatto sta che gli azzurri non riuscirono a segnare mentre alla fine del primo tempo il nordcoreano [[Pak Doo Ik]] andò in gol e gli italiani non seppero rimontare, condannando così la squadra azzurra alla più cocente umiliazione sportiva della sua storia.
 
Tuttavia giova ricordare che la squadra asiatica, snobbata completamente in fase di pronostico, si dimostrò poi una delle autentiche rivelazioni del torneo inglese. Infatti nei quarti di finale riuscì a portarsi sul 3-0 contro il {{NazNB|CA|PRT}}, che aveva battuto il [[Brasile]] campione del mondo in carica. Il Portogallo riuscì a vincere alla fine per 5-3 solo grazie all'apporto del fuoriclasse [[Eusébio]], che segnò 4 reti e che sarebbe stato il capocannoniere del torneo con 9 reti.
 
{{Nazionale italiana mondiali 1966}}
 
== Gli anni della ripresa (1968-1978) ==
=== Euro 1968: il trionfo continentale ===
[[File:Italia campione europa.jpg|thumb|left|L'Italia campione d'Europa nel [[1968]], di nuovo vittoriosa a trent'anni di distanza dai successi dell'era Pozzo.]]
 
Nel [[1960]], in sostituzione della vecchia [[Coppa Internazionale]], vide la luce il primo [[Campionato europeo di calcio|campionato d'Europa per nazioni]], organizzato dall'[[UEFA]] (l'Italia non prese parte alla prima edizione). Nell'[[Campionato europeo di calcio 1964|Europeo]] del [[1964]] gli azzurri non presero parte alla fase finale organizzata in [[Spagna]], venendo eliminati agli ottavi di finale dall'[[Nazionale di calcio dell'Unione Sovietica|URSS]] (sconfitta 2-0 all'andata e 1-1 al ritorno).
 
L'Italia ne ospitò la terza edizione, quella del [[Campionato europeo di calcio 1968|1968]], che vide nella fase finale a quattro anche l'Inghilterra (campione del mondo in carica), la {{NazNB|CA|YUG}}, e l'URSS. L'Italia si qualificò a questa edizione degli Europei superando senza alcun problema (5 vittorie ed 1 pareggio) un girone di qualificazione relativamente agevole composto da {{NazNB|CA|ROU}}, {{NazNB|CA|CHE}} e {{NazNB|CA|CYP}}, e successivamente superando con molte difficoltà nei quarti di finale la {{NazNB|CA|BGR}} (sconfitta per 2-3 fuori casa e vittoria per 2-0 in casa).
[[File:Nazionale di calcio dell'Italia - Euro '68.jpg|thumb|upright=0.7|Il capitano azzurro [[Giacinto Facchetti]] solleva la [[Coppa Henri Delaunay]] appena vinta]]
 
All'Italia capitò come semifinalista la rappresentativa sovietica, mentre nell'altra semifinale si incontravano Jugoslavia e Inghilterra. La semifinale contro i sovietici, giocata a [[Napoli]], finì 0-0 anche dopo i tempi supplementari, ma visto che non esisteva ancora lo spareggio tramite i [[tiri di rigore]], vide l'Italia prevalere grazie al lancio della monetina. Gli azzurri dovettero così affrontare in finale la Jugoslavia di [[Dragan Dzajić]], che aveva battuto nell'altra semifinale per 1-0 l'Inghilterra, allo [[Stadio Olimpico di Roma]].
 
La finale contro gli jugoslavi fu assai sofferta e si ottenne soltanto un pareggio per 1-1 (con gol dello stesso [[Dragan Dzajić|Dzajić]] e pareggio piuttosto fortunoso su punizione di [[Angelo Domenghini]], sul cui tiro un giocatore si mosse e il pallone attraversò la barriera finendo in rete); così si dovette procedere alla [[Replay (sport)|ripetizione]] della finale, ma questa seconda partita ebbe un esito ben diverso e vide l'Italia trionfare con un rotondo 2-0 (grazie a Riva e Anastasi) che diede alla Nazionale il suo primo e, per ora, unico trofeo continentale.
 
{{Nazionale italiana europei 1968}}
 
=== Mondiali 1970: la "staffetta" e il mito dell'Azteca ===
Il [[Campionato mondiale di calcio 1970|nono campionato del mondo]], che si svolse in [[Messico]] nel [[1970]], fu quello che, nonostante la mancata vittoria, segnò il ritorno più o meno in pianta stabile dell'Italia ai vertici del calcio mondiale. È tuttora noto per la semifinale Italia-Germania Ovest, che molti ribattezzarono come la ''[[partita del secolo]]'': in effetti, viste le premesse, non era certo preventivabile una partita così spettacolare. L'Italia proveniva da un cammino tutto sommato facile, avendo incontrato nella fase a girone {{NazNB|CA|URY}}, {{NazNB|CA|SWE}} e [[Nazionale di calcio israeliana|Israele]] e passando ai quarti senza strafare; infatti dopo la vittoria per 1-0 contro gli svedesi (tiro da lontano di [[Angelo Domenghini|Domenghini]] che entra in rete passando sotto il corpo del portiere in goffo tuffo sulla sinistra), ci fu il prevedibile 0-0 con gli uruguagi e l'inatteso 0-0 contro gli israeliani, caratterizzato però dall'annullamento di 2 gol di [[Gigi Riva|Riva]] per due fuorigioco inesistenti segnalati da uno dei guardalinee. A questo episodio è legato un cambio della guardia significativo per i telespettatori italiani. Infatti, a causa di sospetti epiteti razzisti rivolti nei confronti del guardalinee etiope responsabile degli annullamenti (mai provate, e collegate al [[Africa Orientale Italiana|passato coloniale italiano]]), il telecronista [[Nicolò Carosio]], che aveva narrato ai microfoni dell'EIAR tutte le avventure della selezione azzurra, fin dai tempi del [[Campionato mondiale di calcio 1934|1934]], venne bruscamente sostituito da [[Nando Martellini]].
[[File:Nazionale di calcio dell'Italia - Sandro Mazzola + Gianni Rivera.jpg|thumb|upright=0.8|left|[[Sandro Mazzola]] e [[Gianni Rivera]] furono protagonisti, ai Mondiali messicani del [[Campionato mondiale di calcio 1970|1970]], della famosa "staffetta" voluta dal commissario tecnico [[Ferruccio Valcareggi]].]]
 
Passata comunque la Nazionale ai quarti di finale, è considerabile nella norma anche il 4-1 con cui aveva regolato nella Bombonera di [[Toluca]] i modesti padroni di casa [[Nazionale di calcio messicana|messicani]]. La Nazionale di casa aveva segnato per prima ma era stata raggiunta sull'1-1 grazie ad un autogol dovuto ad una deviazione su tiro di Domenghini; nel secondo tempo gli azzurri dilagarono segnando con [[Gigi Riva|Riva]], [[Gianni Rivera|Rivera]] e di nuovo con Riva. Tutt'altro affare per la [[Nazionale di calcio della Germania|Germania Ovest]] che nei quarti aveva dovuto battere dopo i supplementari per 3-2 l'{{NazNB|CA|ENG}} campione uscente rimontando da 0-2 (fra parentesi questa fu in assoluto la prima vittoria della compagine tedesca contro quella inglese).
 
{{vedi anche|Partita del secolo}}
La semifinale tra italiani e tedeschi (per la cronaca, giocatasi all'[[Estadio Azteca|Azteca]] di [[Città del Messico]] il 17 giugno [[1970]]) si stava avviando verso uno stanco e non troppo meritato 1-0 azzurro (il gol era stato realizzato da [[Roberto Boninsegna|Boninsegna]] nei primissimi minuti di gioco) e per tutto il resto della partita furono soprattutto i tedeschi ad attaccare. Ma i sogni di una finale già conquistata furono infranti dall'1-1 segnato da [[Karl-Heinz Schnellinger|Schnellinger]] dopo che il 90º era scaduto da 2 minuti e mezzo (c'è da ricordare che a quei tempi non era ancora invalsa la regola del recupero e, sebbene fosse facoltà dell'arbitro fischiare dopo, le partite di calcio terminavano di solito allo scadere del 90').
 
A emozionare gli spettatori fu l'altalena di gol nei tempi supplementari. Prima andarono in vantaggio i tedeschi con gol di [[Gerd Müller]] su incomprensione tra il portiere azzurro [[Enrico Albertosi|Albertosi]] e il terzino [[Fabrizio Poletti|Poletti]], ma subito pareggiarono gli Italiani con una provvidenziale quanto atipica proiezione offensiva del terzino azzurro [[Tarcisio Burgnich|Burgnich]] (che segnò qui uno dei pochissimi gol della sua carriera, certo il più importante), e poi di nuovo gli Italiani con una rete di [[Gigi Riva|Riva]] per il 3-2 con cui si chiuse il primo tempo supplementare.
 
Tuttavia nel secondo tempo supplementare vi fu il momentaneo pareggio tedesco ancora con [[Gerd Müller]] che segnò di testa a filo del palo di sinistra, complice una grave incertezza di [[Gianni Rivera|Rivera]] che si vide passare la palla rasente alla gamba senza intervenire. Ma lo stesso Rivera si fece perdonare nell'azione successiva; dopo una fuga sulla sinistra, Boninsegna effettuò un passaggio all'indietro a centro area verso uno smarcatissimo Rivera che spiazzò il portiere [[Sepp Maier|Maier]] segnando alla sua destra per il 4-3 finale che deliziò gli spettatori.
 
Lo sforzo sostenuto a 2000 metri d'altezza fu pagato nella finale, nel corso della quale l'Italia riuscì a tener testa al {{NazNB|CA|BRA}} di [[Pelé]] (che segnò al 18º uno 0-1 di testa) per circa un'ora, pareggiando alla fine del primo tempo con Boninsegna. Tuttavia tre gol negli ultimi venti minuti ([[Gérson]], [[Jairzinho]] e [[Carlos Alberto]]) sancirono la superiorità dei sudamericani che si portarono definitivamente a casa la Coppa Rimet (salvo perderla per furto qualche anno dopo). Comunque l'Italia si confermò la miglior Nazionale europea e fece un'ottima impressione nonostante l'invenzione della "staffetta" tra Mazzola e Rivera a opera del CT [[Ferruccio Valcareggi|Valcareggi]] e, a seguito di questa, i soli sei minuti giocati dallo stesso Rivera, entrato all'84º di una partita ormai ampiamente compromessa (episodio, questo, che darà vita al detto "i sei minuti di [[Gianni Rivera|Rivera]]").
 
{{Nazionale italiana mondiali 1970}}
 
=== Da Ferruccio Valcareggi a Enzo Bearzot (1970-1978) ===
[[File:Gigi Riva, Italia, 1968.JPG|thumb|upright|Il 29 settembre [[1973]], Riva segnò alla [[Nazionale di calcio della Svezia|Svezia]] il suo gol n. 34 in Nazionale, divenendo il miglior marcatore della storia azzurra. L'ultima rete, la n. 35, la siglò alla [[Nazionale di calcio della Svizzera|Svizzera]] il 20 ottobre seguente.]]
 
La Nazionale che aveva ben figurato al Mondiale necessitava di ricambio generazionale in alcuni settori fondamentali di gioco, ma Valcareggi rimase fedele ai calciatori che erano arrivati in finale, così l'Italia non fu in grado di difendere il suo titolo continentale. Dopo aver superato la fase a gironi (formata da [[Nazionale di calcio dell'Austria|Austria]], [[Nazionale di calcio della Svezia|Svezia]] e [[Nazionale di calcio dell'Irlanda|Irlanda]]), la compagine italiana venne eliminata ai quarti di finale del [[Campionato europeo di calcio 1972|campionato d'Europa 1972]] dal [[Nazionale di calcio del Belgio|Belgio]] capitanato da [[Paul Van Himst]] (0-0 in casa e 2-1 belga nel doppio confronto), non ottenendo l'accesso per la fase finale del torneo.
 
==== Mondiali 1974 ====
Discrete erano le aspettative per il [[Campionato mondiale di calcio 1974|campionato del mondo 1974]], in programma in [[Germania]]: era pur vero infatti che la Nazionale era praticamente quella messicana con quattro anni in più sulle spalle e [[Dino Zoff|Zoff]] al posto di [[Enrico Albertosi|Albertosi]] a difendere i pali, ma a mettere gli Italiani tra i favoriti alla vittoria finale c'erano la lunga imbattibilità del portiere friulano (che durava dal 20 settembre [[1972]]) e soprattutto la prima storica vittoria azzurra a [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]] nel [[1973]] contro l'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]] (gol di [[Fabio Capello|Capello]] a circa dieci minuti dalla fine).
 
Invece fu quasi una disfatta: nella prima partita ci fu la vittoria ottenuta in rimonta contro {{NazNB|CA|HTI}} per 3-1, dopo che [[Emmanuel Sanon|Sanon]] aveva portato in vantaggio i [[caraibi]]ci (interrompendo l'imbattibilità di Zoff e fissandola a 1143 minuti); 1-1 contro l'{{NazNB|CA|ARG}} ([[René Houseman|Houseman]] e autogol dell'[[Argentina|argentino]]-[[piemonte]]se [[Roberto Perfumo|Perfumo]]), e sconfitta 2-1 contro la {{NazNB|CA|POL}}, quando per entrambe, un pareggio sarebbe bastato per accedere al turno successivo. Con questa sconfitta, invece, Argentina e Polonia si qualificarono al turno successivo e Italia a casa tra le polemiche.
 
Su tale sfortunatissima – e malissimo gestita – spedizione lo scrittore [[Giovanni Arpino]] scrisse nel [[1977]] un libro dall'eloquente titolo ''[[Azzurro tenebra]]'' ([[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]). In pratica, l'episodio più significativo di tutto il Mondiale azzurro fu la celebre parolaccia lanciata da [[Giorgio Chinaglia|Chinaglia]] e ripresa in diretta [[TV]] all'indirizzo di Valcareggi al momento di essere sostituito da [[Pietro Anastasi]] (che peraltro segnò) nella partita contro Haiti. L'episodio, rese bene il clima che si respirava nello spogliatoio, diviso per clan.
 
{{Nazionale italiana mondiali 1974}}
[[File:Dinozoff.jpg|thumb|upright|left|[[Dino Zoff]] fu convocato per i Mondiali del 1970, '74, '78 e 1982. Nel 1977 ereditò i gradi di capitano da Facchetti.]]
 
La fallimentare avventura mise finalmente in chiaro che era l'ora di chiudere con una generazione che non aveva più nulla da dare e la Nazionale fu affidata nel luglio [[1974]] a [[Fulvio Bernardini]], che si scelse come secondo [[Enzo Bearzot]], già buon [[Mediano (calcio)|mediano]] di [[Internazionale FC|Inter]] e [[Torino Calcio|Torino]]. Bernardini iniziò a svecchiare la rosa e impiegò numerosi giovani promettenti che il campionato proponeva, come [[Giancarlo Antognoni|Antognoni]], [[Paolo Pulici|Pulici]], [[Roberto Bettega|Bettega]], [[Franco Causio|Causio]] (portato in Germania da Valcareggi ma pochissimo utilizzato), [[Claudio Gentile|Gentile]], [[Gaetano Scirea|Scirea]] e [[Marco Tardelli|Tardelli]], insieme a giocatori di sicuro affidamento come [[Mauro Bellugi|Bellugi]] e [[Romeo Benetti|Benetti]].
 
La squadra, largamente in fase di formazione, fallì la qualificazione agli [[Campionato europeo di calcio 1976|Europei di Jugoslavia del 1976]] (inserita in un girone molto duro, che comprendeva Paesi Bassi e Polonia – rispettivamente seconda e terza al mondiale precedente – e la Finlandia), ma si intravedeva già un'ossatura solida che permise alla Nazionale di staccare il biglietto per l'[[Campionato mondiale di calcio 1978|undicesimo campionato del mondo]] ([[Argentina]] [[1978]]) in un girone europeo di qualificazione che vedeva come avversaria più pericolosa l'Inghilterra, regolata per 2-0 a [[Roma]] ed eliminata per la peggior differenza reti rispetto all'Italia. Nel frattempo Bernardini aveva lasciato la Nazionale e quindi tutta la responsabilità tecnica ricadeva sulle spalle di Bearzot.
 
==== Mondiali 1978 ====
Ai [[Campionato mondiale di calcio 1978|Mondiali]] in [[Argentina]] l'Italia si presentò con un gruppo imperniato sul cosiddetto "[[Juventus Football Club e Nazionale di calcio dell'Italia#Anni settanta e ottanta: il ''Blocco-Juve''|Blocco-Juve]]". [[Enzo Bearzot|Bearzot]] convocò infatti nove giocatori militanti nel [[Juventus Football Club|club bianconero]]: [[Dino Zoff|Zoff]], [[Romeo Benetti|Benetti]], [[Antonello Cuccureddu|Cuccureddu]], [[Gaetano Scirea|Scirea]], [[Antonio Cabrini|Cabrini]], [[Claudio Gentile|Gentile]], [[Marco Tardelli|Tardelli]], [[Franco Causio|Causio]] e [[Roberto Bettega|Bettega]]. A completare l'undici titolare erano il regista [[ACF Fiorentina|fiorentino]] [[Giancarlo Antognoni|Antognoni]] e il centravanti [[Paolo Rossi (calciatore)|Rossi]], all'epoca in forza al [[Lanerossi Vicenza]].
[[File:Italia v Francia Mondiale 1978.jpg|thumb|La formazione dell'Italia scesa in campo contro la [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]] nella gara di esordio dei [[Campionato mondiale di calcio 1978|Mondiali 1978]].]]
 
Non rientrando tra le teste di serie, la squadra azzurra fu inserita nel primo gruppo con [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]], [[Nazionale di calcio dell'Ungheria|Ungheria]] e [[Nazionale di calcio dell'Argentina|Argentina]]. Esordì vincendo in rimonta contro i transalpini, che andarono a segno dopo 40": Rossi pareggiò in chiusura di tempo, mentre nella ripresa [[Renato Zaccarelli|Zaccarelli]] siglò la rete del sorpasso. Le successive vittorie ai danni di magiari (per 3-1) e padroni di casa (per 1-0) valsero il primo posto nel girone: il sorteggio della seconda fase a gruppi abbinò l'Italia alla [[Nazionale di calcio della Germania|Germania Ovest]], all'[[Nazionale di calcio dell'Austria|Austria]] e ai [[Nazionale di calcio dei Paesi Bassi|Paesi Bassi]]. I tre punti ottenuti nei primi due incontri (frutto del pari senza gol contro i tedeschi e della vittoria di misura sugli austriaci) non furono sufficienti al raggiungimento della finale, per via della sconfitta contro i Paesi Bassi: l'Italia perse l'ultima gara per 2-1, subendo entrambe le reti con tiri dalla lunga distanza.
 
Si qualificò così per la finalina di consolazione, disputandola e perdendola contro il [[Nazionale di calcio del Brasile|Brasile]] (con il medesimo risultato): terminò in quarta posizione.
 
{{Nazionale italiana mondiali 1978}}
 
== Anni ottanta: il terzo titolo mondiale ==
L'[[Union of European Football Associations|UEFA]] assegnò all'[[Italia]] l'organizzazione del sesto campionato d'Europa. Questa edizione andava, infatti, ad inaugurare una nuova formula: la federazione ospitante veniva ammessa d'ufficio alla fase finale, ora allargata alla partecipazione di otto squadre.
 
Nella primavera del [[1980]], l'esplosione dello scandalo denominato ''[[Totonero]]'' scosse alle fondamenta il calcio italiano: la classifica della [[Serie A 1979-1980|Serie A]] subì un mutamento, con il declassamento in [[Serie B|B]] di [[Associazione Calcio Milan|Milan]] e [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]. In seguito all'indagine ed al processo federale, vari giocatori furono squalificati: tra questi, [[Bruno Giordano (calciatore)|Giordano]], [[Lionello Manfredonia|Manfredonia]] e [[Paolo Rossi (calciatore)|Rossi]] (inibito per due anni). Le sanzioni irrogate decorrevano dal 1º maggio di quell'anno.
 
=== Europei 1980: il quarto posto ===
[[File:Italia, Euro '80.jpg|thumb|left|Gli azzurri quarti classificati nell'[[Campionato europeo di calcio 1980|Europeo 1980]] giocato in casa]]
 
L'imprevisto scandalo privò la squadra di Rossi, il suo centravanti titolare, poco prima dell'inizio degli [[Campionato europeo di calcio 1980|Europei]]: [[Enzo Bearzot|Bearzot]] lo sostituì con [[Alessandro Altobelli|Altobelli]], attaccante dell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] che aveva appena conquistato lo [[Scudetto]].
 
Gli Azzurri esordirono nel gruppo B pareggiando 0-0 contro la [[Nazionale di calcio della Spagna|Spagna]], mentre nel successivo incontro ebbero la meglio sull'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]] grazie alla rete di [[Marco Tardelli|Tardelli]]. L'ultima gara, decisiva ai fini della qualificazione, fu contro il [[Nazionale di calcio del Belgio|Belgio]]: quest'ultimo, a parità di [[differenza reti]] (+1), poteva vantare un maggior numero di reti all'attivo (3 contro 1). Il pari senza marcature gli consentì di accedere alla finale, contro la [[Nazionale di calcio della Germania|Germania Ovest]].
 
Ai padroni di casa toccò quindi la finale per il 3º e 4º posto, contro la [[Nazionale di calcio della Cecoslovacchia|Cecoslovacchia]] detentrice del titolo europeo. Dopo l'1-1 al 90' i tempi supplementari, di comune accordo tra le due squadre, non si disputarono ma si ricorse all'immediata esecuzione dei rigori: la lotteria del dischetto vide l'Italia uscire sconfitta per 9-8, con il decisivo errore di [[Fulvio Collovati|Collovati]].
 
{{Nazionale italiana europei 1980}}
 
=== Mondiali 1982: la terza Coppa del Mondo ===
{{citazione|Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo!|[[Nando Martellini]]}}
[[File:Spagna '82 - Paolo Rossi, Coppa del Mondo.jpg|thumb|upright=0.7|Nel [[1982]], [[Paolo Rossi (calciatore)|Paolo Rossi]] fu il primo italiano [[capocannoniere]] di una fase finale del Mondiale]]
 
Anche Bearzot, come ogni CT prima di lui, con l'eccezione forse di [[Vittorio Pozzo|Pozzo]], iniziò a ricevere critiche per via dei giocatori che sceglieva o, meglio, non sceglieva. Forti furono le pressioni dalle piazze mediatiche con i più vasti bacini d'utenza, in particolare quella milanese che spingeva per l'[[Internazionale Football Club Milano|interista]] [[Evaristo Beccalossi|Beccalossi]] e quella romana che premeva per [[Roberto Pruzzo|Pruzzo]]; furono pressioni alle quali Bearzot resistette nonostante interrogazioni parlamentari (respinte) presentate da deputati in cerca di notorietà che cercavano di far passare l'equazione "mancata convocazione di alcuni giocatori" = "lesione di interessi nazionali preminenti". Indipendentemente da tali fenomeni di colore, da un sondaggio effettuato poco prima dei mondiali emerse che solo l'1% degli italiani intervistati credeva si potesse vincere il campionato.
 
La qualificazione al campionato non costituì un problema, perché quattro vittorie iniziali per 2-0, contro [[Nazionale di calcio della Grecia|Grecia]], [[Nazionale di calcio della Danimarca|Danimarca]], [[Nazionale di calcio del Lussemburgo|Lussemburgo]] e [[Nazionale di calcio della Jugoslavia|Jugoslavia]] avevano messo l'Italia al riparo da rovesci, che infatti giunsero sotto forma di un 3-1 incassato dai Danesi al ritorno a [[Copenaghen]]. A essere criticato fu semmai il gioco non spettacolare della Nazionale. In verità il gioco non era molto diverso da quello espresso da precedenti Nazionali che ottennero risultati anche inferiori, ma la stampa trasse da ciò spunto per perorare con ancor maggiore enfasi la causa dei giocatori preferiti dei propri lettori. Di conseguenza bersagliare di critiche Bearzot era diventata ormai l'occupazione principale di quasi tutti i giornalisti sportivi.
 
Bisogna comunque dire che quella Nazionale si qualificò con un turno d'anticipo e ben prima di squadre che all'epoca godevano di credito maggiore (Inghilterra, Francia, Germania Ovest, che dovettero tutte attendere l'ultima partita per avere il visto per la Spagna); dopo di essa, solo le Nazionali guidate da [[Marcello Lippi|Lippi]] (2006) e [[Cesare Prandelli|Prandelli]] (2014) sarebbero riuscite a qualificarsi in anticipo per la rassegna mondiale.
[[File:Sandro Pertini e Bearzot.jpg|thumb|left|Il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Sandro Pertini]] si congratula col CT [[Enzo Bearzot]] per il successo azzurro ai Mondiali di Spagna]]
 
L'Italia andò, quindi, in [[Spagna]] per giocare il [[Campionato mondiale di calcio 1982|dodicesimo campionato del mondo]]. Un sorteggio apparentemente favorevole (gli azzurri erano stati sorteggiati in un girone che comprendeva [[Nazionale di calcio della Polonia|Polonia]], [[Nazionale di calcio del Perù|Perù]] e [[Nazionale di calcio del Camerun|Camerun]]) rischiò di trasformarsi in una trappola: dopo aver pareggiato un brutto incontro per 0-0 contro i Polacchi, infatti, l'Italia non andò oltre un altrettanto brutto 1-1 contro il Perù. Ci volle un ulteriore pareggio per 1-1 contro i pari classifica del Camerun per passare il turno grazie al maggior numero di reti segnate a parità di differenza-reti rispetto alla Nazionale africana.
 
Quando poi l'Italia, nella seconda fase a gironi, venne affiancata a [[Nazionale di calcio del Brasile|Brasile]] e [[Nazionale di calcio dell'Argentina|Argentina]], molti pensarono che l'eliminazione azzurra era stata solo ritardata di due partite. Invece, nel primo incontro contro l'Argentina, l'Italia sfoggiò una prestazione di tutto rispetto, riuscendo anche a neutralizzare l'avversario più pericoloso, [[Diego Armando Maradona|Maradona]]: dopo un primo tempo equilibrato e chiuso sullo 0-0, furono prima [[Marco Tardelli|Tardelli]] e poi [[Antonio Cabrini|Cabrini]] a prendere in contropiede la formazione sudamericana che, nonostante un gol di [[Daniel Passarella|Passarella]] nel finale, non poté evitare la sconfitta.
 
Non evitò la sconfitta neppure contro il Brasile (3-1), sicché l'ultimo incontro, tra Brasile e Italia, divenne decisivo. Quello fu il capolavoro tattico di Bearzot che comprese in largo anticipo che i brasiliani, sia pur in vantaggio nel girone per differenza reti, non si sarebbero accontentati di passare alle semifinali con un pareggio, ma avrebbero strafatto pur di cercare la vittoria. E su questa presunzione brasiliana Bearzot costruì una gara fatta di difesa chiusa e contropiede: l'aver segnato quasi subito il gol dell'1-0 costrinse i sudamericani a uscire: nemmeno il pareggio di [[Sócrates]] fece loro cambiare tattica. Il 2-1 italiano fu opera di un allegro quanto sciagurato passaggio orizzontale nella difesa brasiliana. Ancora una volta, il Brasile non si chiuse in difesa, neppure dopo il 2-2 di [[Paulo Roberto Falcão|Falcão]], e l'Italia segnò il 3-2 su azione di calcio d'angolo (l'unico a suo favore in tutta la partita), mandando a casa il Brasile e tutta la pattuglia sudamericana in blocco.
[[File:Partita Pertini bearzot causio zoff 1982.jpg|thumb|[[Dino Zoff|Zoff]], [[Franco Causio|Causio]] e [[Enzo Bearzot|Bearzot]] giocano a [[scopone]] col Presidente [[Sandro Pertini|Pertini]] dopo la conquista della Coppa]]
 
A nulla valse l'assedio finale dei verde-oro, che si trovarono di fronte uno Zoff che chiuse la porta e si fece perdonare gli errori sui tiri da lontano di quattro anni prima in [[Argentina]]; anzi gli azzurri avevano segnato anche un quarto gol con [[Giancarlo Antognoni|Antognoni]] annullato per fuorigioco inesistente. Sugli scudi Paolo Rossi, autore di una tripletta, che il 30 aprile precedente aveva finito di scontare la squalifica biennale ed era stato subito richiamato da Bearzot in quanto pedina imprescindibile del suo gioco. La semifinale contro la Polonia priva di [[Zbigniew Boniek|Boniek]] fu poco più che una formalità (due gol di Rossi, e azzurri in finale), dopodiché, dodici anni dopo l'[[Stadio Azteca|Azteca]], Italia e [[Nazionale di calcio della Germania Ovest|Germania Ovest]] si incrociavano di nuovo in un incontro a eliminazione.
 
L'Italia era più fresca, in quanto la Germania Ovest era reduce da una partita all'ultimo sangue, con supplementari e rigori, contro la [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]] di Platini, ma quando Cabrini sbagliò un rigore nella prima parte del primo tempo molti sudarono freddo. Ma la Germania Ovest non poteva più reggere, e nel secondo tempo crollò sotto i colpi di Rossi (57º), Tardelli (69º), Altobelli (80º), prima che il difensore tedesco [[Paul Breitner|Breitner]] vedesse premiata la sua buona volontà e realizzasse il punto dell'onore tedesco. 3-1 per l'Italia e quella sera dell'11 luglio [[1982]], nello stadio [[Santiago Bernabéu (stadio)|Santiago Bernabéu]] di [[Madrid]], di fronte all'allora [[Presidente della Repubblica]] [[Sandro Pertini]], gli azzurri diventarono campioni del mondo dopo 44 anni dal trionfo di [[Parigi]].
[[File:Alessandro Altobelli in Nazionale.jpg|thumb|upright=0.7|left|[[Alessandro Altobelli]] fu il primo giocatore [[Calciatore di riserva|subentrante]] a segnare in una finale mondiale]]
 
I pronostici dei giornalisti furono così clamorosamente smentiti. Per esempio, dopo la stentata qualificazione ai quarti di finale, uno dei più preparati e noti giornalisti italiani, [[Gianni Brera]], aveva pubblicamente detto in TV che se la squadra italiana avesse battuto l'Argentina (e per il Brasile non si poneva neanche il problema) sarebbe andato ad Assisi a piedi per farsi frate. Da quel giorno in avanti, e fino ai giorni nostri, i giornalisti furono in generale più prudenti nei loro pronostici.
 
{{Nazionale italiana mondiali 1982}}
 
=== Il declino della generazione mondiale (1982-1986) ===
Interlocutorio il quadriennio successivo: così come Valcareggi dieci anni prima, Bearzot non seppe liberarsi dal vincolo di riconoscenza con la generazione che aveva vinto il campionato del mondo. Il girone di qualificazione al [[Campionato europeo di calcio 1984|settimo campionato europeo]] in programma in [[Francia]] nel [[1984]], che comprendeva {{NazNB|CA|ROU}}, {{NazNB|CA|CSK}}, {{NazNB|CA|SWE}} e {{NazNB|CA|CYP}} si risolse in un calvario al termine del quale l'Italia racimolò la miseria di cinque punti, frutto di una vittoria (per 3-1 contro Cipro, peraltro nell'ultima partita del girone), tre pareggi e quattro sconfitte. È stata questa la peggiore prestazione in assoluto della Nazionale italiana in un girone di qualificazione per il campionato europeo.
 
Unico motivo di soddisfazione di quel periodo, l'assegnazione, nel maggio 1984, all'Italia del [[Campionato mondiale di calcio 1990|quattordicesimo campionato del mondo]] che si sarebbe tenuto nel [[1990]]. In quell'occasione si fecero valere l'abilità diplomatica di [[Franco Carraro]] e [[Federico Sordillo]], molto bravi a curare le pubbliche relazioni con i delegati presso la [[FIFA]] di nazioni calcisticamente ai margini, che al momento opportuno appoggiarono la candidatura italiana quando si trattò di scegliere il Paese organizzatore.
 
==== Mondiali 1986 ====
[[File:Italia-Belgio 2-1, 26 gennaio 1977, Eric Gerets e Gaetano Scirea.jpg|thumb|upright=0.8|[[Gaetano Scirea]] fu il capitano azzurro ai Mondiali del [[1986]]]]
 
Qualificati d'ufficio, come campioni del mondo in carica, al campionato [[Campionato mondiale di calcio 1986|1986]] in Messico (che ospitò, pur sconvolto da un terremoto nel settembre 1985, il torneo in sostituzione della [[Colombia]], ritiratasi nel novembre [[1982]] per problemi finanziari e politici) gli azzurri, che si presentavano con alcuni nuovi innesti tutti da verificare e ancora non ben amalgamati (tra gli altri, [[Antonio Di Gennaro (calciatore)|Di Gennaro]], [[Fernando De Napoli|De Napoli]] e un esordiente [[Gianluca Vialli|Vialli]]), non brillarono, fin dalla partita inaugurale a loro riservata come campioni uscenti, contro la {{NazNB|CA|BGR}}: finì 1-1 e 1-1 finì pure l'incontro che vide l'Italia contrapporsi all'{{NazNB|CA|ARG}}. Una movimentata vittoria per 3-2 contro la {{NazNB|CA|KOR}} diede all'Italia il passaggio agli ottavi di finale contro una tonica {{NazNB|CA|FRA}}: il Mondiale azzurro finì contro i gol di [[Michel Platini|Platini]] e [[Yannick Stopyra|Stopyra]], e lì finì anche la carriera di Commissario Tecnico di Enzo Bearzot.
 
{{Nazionale italiana mondiali 1986}}
 
== Anni novanta: la maledizione dei rigori ==
Il successore designato di Bearzot fu [[Azeglio Vicini]], passato dalla panchina dell'[[Nazionale Under-21 di calcio dell'Italia|Under-21]] (con cui era giunto ad un passo dalla conquista del titolo [[Campionato europeo di calcio Under-21 1986|europeo]] di categoria, battuto dai [[Nazionale Under-21 di calcio della Spagna|pari età]] della Spagna) su quella della Nazionale maggiore.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/08/03/vicini-va-aiutato-il-suo-compito-non.html|titolo=Vicini va aiutato il suo compito non è proprio facile|autore=Licia Granello|editore=[[la Repubblica]]|data=3 agosto 1986}}</ref>
 
==== Europei 1988 ====
[[File:Azeglio Vicini.jpg|thumb|left|[[Azeglio Vicini]], commissario tecnico della Nazionale dal 1986 al 1990.]]
 
Vicini operò un profondo ricambio generazionale, richiesto a gran voce dalla stampa e dalla tifoseria.<ref name="novità">{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/06/12/quante-novita-nell-anno-di-vicini.html|titolo=Quante novità nell' anno di Vicini|editore=[[la Repubblica]]|data=12 giugno 1987}}</ref> Nelle due stagioni a cavallo tra i Mondiali 1986 e gli [[Campionato europeo di calcio 1988|Europei 1988]], ovvero le annate 1986-87 e 1987-88, l'Italia perse soltanto 2 dei 17 incontri disputati: gli unici avversari capaci di infliggere un k.o. agli Azzurri furono Svezia e Galles, rispettivamente durante le eliminatorie per il torneo continentale e nell'ultimo impegno amichevole precedente l'avvio della fase finale.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/05/troppi-peccati-cara-italia.html|titolo=Troppi peccati cara Italia|autore=Fabrizio Bocca|editore=[[la Repubblica]]|data=5 giugno 1988}}</ref>
 
La nuova formazione prevedeva l'abbinamento di elementi esperti (Zenga, Bergomi, Altobelli) a giovani di sicuro avvenire come [[Riccardo Ferri|Ferri]], [[Ciro Ferrara|Ferrara]] e [[Paolo Maldini|Maldini]].<ref name="novità" /> L'evento continentale fu ospitato dalla [[Germania Ovest|Germania occidentale]], la cui selezione venne inserita nello stesso girone dell'Italia. Furono proprio gli italiani e i tedeschi a superare il gruppo, con cinque punti in classifica a testa. L'avversario della semifinale risultò essere l'Unione Sovietica, ancora unita.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/22/in-perfetto-equilibrio-confronti-diretti.html|titolo=In perfetto equilibrio i confronti diretti|editore=[[la Repubblica]]|data=22 giugno 1988}}</ref> A sopraffare gli uomini di Vicini fu il rapido uno-due sovietico nella ripresa, dopo un primo tempo conclusosi a reti inviolate: i russi si guadagnarono così l'ingresso alla finale, dove vennero battuti dall'Olanda di [[Marco Van Basten|Van Basten]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/maggio/31/Europei_nella_prima_fase_sono_co_0_0005314998.shtml|titolo=Europei: nella prima fase sono più duri dei Mondiali|autore=Giorgio Tosatti|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=43|data=31 maggio 2000}}</ref>
 
Il positivo rendimento della pur giovane squadra consentì di guardare con fiducia all'imminente Mondiale, prima della cui fase finale vennero organizzati solamente incontri amichevoli in ragione dell'ammissione d'ufficio.
 
{{Nazionale italiana europei 1988}}
 
==== Mondiali 1990 ====
[[File:Mondiali 1990 - Italia vs USA - Salvatore Schillaci e Jimmy Banks.jpg|thumb|[[Salvatore Schillaci]], mattatore delle [[Un'estate italiana|"notti magiche"]] di [[Italia '90]]]]
 
L'Italia che si presentò al via dei [[Campionato mondiale di calcio 1990|Mondiali 1990]] nutriva fondate speranze di vittoria, motivate dal buon Europeo disputato due anni prima, dall'avere una squadra sì giovane ma ricca di elementi di talento, e dal vantaggio di giocare la manifestazione in casa, col tifo italico a supporto. Inserita in un girone non impossibile, la Nazionale batté in sequenza {{NazNB|CA|AUT}} (1-0), {{NazNB|CA|USA}} (1-0) e {{NazNB|CA|CSK}} (2-0). Sugli scudi [[Roberto Baggio|Baggio]] (il suo gol ai cecoslovacchi fu scelto come il migliore di Italia '90) e soprattutto [[Salvatore Schillaci|Schillaci]], attaccante messosi in luce in [[Serie A]] nella [[Serie A 1989-1990|stagione appena conclusa]], che durante la manifestazione mondiale vivrà un'incredibile esplosione.
 
Superato agilmente il girone, la vittima sacrificale degli azzurri agli ottavi fu l'[[Nazionale di calcio dell'Uruguay|Uruguay]], anche se occorse più di un'ora al solito Schillaci per averne ragione; [[Aldo Serena|Serena]] poi arrotondò il punteggio a 2-0. Sempre Schillaci realizzò il gol-partita col quale l'Italia eliminò ai quarti di finale l'{{NazNB|CA|IRL}}. Ancora Schillaci portò in vantaggio l'Italia in semifinale contro l'{{NazNB|CA|ARG}} di [[Diego Armando Maradona|Maradona]], che tuttavia grazie a una chiamata difensiva errata tra [[Walter Zenga|Zenga]] e [[Riccardo Ferri|Ferri]] pareggiò con [[Claudio Paul Caniggia|Caniggia]] e, dopo due tempi supplementari, batte l'Italia ai tiri di rigore.
[[File:Nazionale di calcio dell'Italia - Italia '90.jpg|thumb|left|L'Italia che affrontò l'[[Nazionale di calcio dell'Argentina|Argentina]] nella semifinale mondiale del [[Stadio San Paolo|San Paolo]]]]
 
Agli azzurri non rimase che la "finalina" di [[Bari]] per il terzo posto, vinta battendo l'{{NazNB|CA|ENG}} ancora grazie alle reti di Baggio e Schillaci; l'attaccante siciliano venne eletto miglior giocatore della manifestazione, laureandosi anche [[capocannoniere]] assoluto con 6 reti.
{{Nazionale italiana mondiali 1990}}
 
Fallita l'occasione di vincere il campionato del mondo con una squadra bene attrezzata e un ambiente favorevole, l'Italia smarrì la strada e non riuscì a trovare la qualificazione al [[Campionato europeo di calcio 1992|nono campionato europeo]], in programma in [[Svezia]] nel [[1992]]. Nel girone di qualificazione l'Italia fu sorteggiata insieme a Norvegia, Ungheria, Cipro e URSS; furono nuovamente i sovietici (che parteciparono poi come [[Nazionale di calcio della Comunità degli Stati Indipendenti|CSI]] alla fase finale) a frustrare le ambizioni azzurre. È questo, attualmente, l'ultimo torneo tra Europei e Mondiali a cui la Nazionale italiana non si è qualificata. A qualificazione ormai compromessa, Vicini venne esonerato e, con due gare ancora da giocare, venne chiamato sulla panchina azzurra [[Arrigo Sacchi]], già tecnico del [[AC Milan|Milan]] e propugnatore di un nuovo tipo di calcio offensivo, le cui teorie avevano un ugual numero di accesi sostenitori e altrettanto accesi detrattori.
 
=== La "rivoluzione culturale" di Arrigo Sacchi (1991-1996) ===
Sacchi presentò alla stampa la sua "rivoluzione culturale": bandita la figura del semplice selezionatore dei migliori talenti, il suo progetto era diventare un CT a tempo pieno, intento ad allestire una squadra amalgamata a suo modo.<ref name="sacchi">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/02_mondiali_calcio_1994.html|titolo=1994: Brasile - Capitolo II: La rivoluzione di Sacchi}}</ref> Grazie agli "stage" periodici, addestrò tatticamente i giocatori al modulo a zona, così da costituire un catalogo di azzurri o "azzurrabili" perfettamente intercambiabili;<ref name="sacchi" /> in tre anni, ne chiamò ben 71.<ref name="sacchi" /> Il verbo tattico sviluppa concetti ripetuti più e più volte: squadra corta, pressing, attacco degli spazi, "ripartenze" (una modernizzazione linguistica dell'antico contropiede), equidistanze tra i reparti.<ref name="sacchi" /> Lo schema base prevede tre linee orizzontali davanti al portiere, con quattro difensori in linea, quattro centrocampisti e due attaccanti: il [[4-4-2]] utilizzato anche nel suo [[Milan]].<ref name="sacchi" />
 
L'Italia nel frattempo è stata inserita in un girone mondiale abbordabile, anche se il CT ne ingigantisce le difficoltà, esaltando le grandi tradizioni di Portogallo e Scozia. Svizzera, Malta ed Estonia sono le altre avversarie.<ref name="sacchi" />
[[File:Sacchi.JPG|thumb|upright=0.7|[[Arrigo Sacchi]]]]
 
All'esordio, in novembre a Genova con la Norvegia finì 1-1 condito dalle giocate dell'esordiente [[Gianfranco Zola|Zola]].<ref name="sacchi" /> Un mese dopo, a [[Foggia]] contro Cipro, Sacchi recuperò [[Roberto Baggio]] - discusso nella [[Juventus]] da [[Trapattoni]], che vorrebbe trasformarlo in centrocampista puro - inventò [[Dino Baggio]] terzino destro e Zola ala destra.<ref name="sacchi" /> Esordisce il giovane milanista [[Demetrio Albertini|Albertini]], l'Italia vinse 2-0 latitando nel gioco.<ref name="sacchi" /> In febbraio ci fu un 4-0 a Cesena contro San Marino e un mese dopo vittoria 1-0 a Torino contro la Germania, grazie all'innesto nel finale di [[Gianluigi Lentini|Lentini]], che si procurò il rigore decisivo.<ref name="sacchi" />
 
A primavera, la stagione azzurra si chiuse con una trasferta negli Stati Uniti, per l'US Cup.<ref name="sacchi" /> Pareggio 0-0 col Portogallo sotto il diluvio (col mediano [[Luca Fusi|Fusi]] in regia e il laterale [[Alberto Di Chiara|Di Chiara]] ala sinistra), poi 2-0 all'Irlanda a Boston, grazie al positivo esordio dell'attaccante [[Giuseppe Signori|Signori]].<ref name="sacchi" /> Infine gli Stati Uniti, il cui incontro finì 1-1 e regalando agli avversari il trofeo.<ref name="sacchi" /> Le qualificazioni mondiali passano attraverso alti e bassi, con importanti e decisive vittorie contro Portogallo in trasferta per 3-1 (reti di Roberto e Dino Baggio e tris di [[Pierluigi Casiraghi|Casiraghi]]) e Scozia a Roma sempre con il medesimo punteggio (Donadoni, Casiraghi ed Eranio) conquistando il primo posto nel girone.<ref name="sacchi" />
 
==== Mondiali 1994 ====
Guadagnata la qualificazione al [[Campionato mondiale di calcio 1994|quindicesimo campionato del mondo]] (USA 1994), l'Italia capitò in un girone non impossibile, ma pieno di insidie, nel quale avrebbe dovuto incontrare nell'ordine {{NazNB|CA|IRL}}, {{NazNB|CA|NOR}} e {{NazNB|CA|MEX}}.<ref name="sacchi2">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/04_mondiali_calcio_1994.html|titolo=1994: Brasile - Capitolo IV: Italia, corsa ad ostacoli}}</ref> Sacchi schierò nella prima partita in campo la seguente formazione: Pagliuca in porta, Tassotti e Maldini terzini, Costacurta e Baresi centrali; a centrocampo, Donadoni ed Evani sugli esterni con Albertini e Dino Baggio in mezzo; in attacco, la coppia Roberto Baggio e Signori.<ref name="sacchi2" /> Sotto un caldo opprimente e un'elevata umidità, l'esordio a [[New York]] al [[Giants Stadium]] gelò gli azzurri: Baresi sbaglia un rinvio di testa, [[Ray Houghton|Houghton]] tenta il tiro da lontano, Pagliuca lo "battezza" fuori e si inarca senza convinzione, consentendo alla palla di finire in rete rendendo così decisivo già l'incontro successivo, contro la [[Nazionale di calcio della Norvegia|Norvegia]].<ref name="sacchi2" />
 
Per il secondo appuntamento al Giants Stadium, Sacchi cambiò rotta: dentro [[Pierluigi Casiraghi|Casiraghi]] con Baggio mentre Signori gioca laterale di sinistra a centrocampo accanto a Berti, Albertini e Dino Baggio.<ref name="sacchi2" /> Difesa più aggressiva, con [[Antonio Benarrivo|Benarrivo]] al posto di Tassotti.<ref name="sacchi2" /> Dopo venti minuti i modesti norvegesi rischiarono di passare in vantaggio: lanciato da Mykland, Leonhardsen si infilò nella difesa azzurra, invano protesa a metterlo in fuorigioco, e si lanciò verso Pagliuca il quale uscì dall'area a deviare con la mano il tiro, guadagnando l'espulsione.<ref name="sacchi2" /> Sacchi, senza esitazioni, chiamò fuori [[Roberto Baggio]] per far entrare il secondo portiere [[Luca Marchegiani|Marchegiani]].<ref name="sacchi2" /> «Questo qui è impazzito» mormorò incredulo l'azzurro, prima di uscire scrollando la testa. Messi al muro, gli uomini di Sacchi ritrovarono lo spirito combattivo e si gettarono in avanti.<ref name="sacchi2" /> Nella ripresa capitan Baresi si infortunò a un ginocchio e il CT, anziché sostituirlo col pari ruolo [[Lorenzo Minotti|Minotti]], mandò in campo lo stopper [[Luigi Apolloni|Apolloni]], subito tra i migliori nei duelli fisici coi potenti norvegesi.<ref name="sacchi2" /> L'assalto azzurro, generoso quanto confuso, non si placò fino al gol, una poderosa incornata in area di [[Dino Baggio]] su punizione pennellata da [[Giuseppe Signori|Signori]].<ref name="sacchi2" /> L'Italia con questo successo tornò in corsa per la qualificazione al turno successivo ma la vittoria del Messico sull'Irlanda lasciò aperta ogni possibilità.<ref name="sacchi2" /> Per Baresi la diagnosi fu operazione al menisco interno destro.<ref name="sacchi2" /> Se l'Italia dovesse arrivare in finale, dissero i medici dell'ospedale a Manhattan, ci sarebbe il tempo per un prodigioso recupero.<ref name="sacchi2" />
[[File:Roberto Baggio - Italia '90.jpg|thumb|upright=0.8|left|[[Roberto Baggio]], trascinatore degli azzurri a [[USA '94]]]]
 
Contro il {{NazNB|CA|MEX}} a [[Washington]] Sacchi confermò gli uomini dell'impresa sulla Norvegia, Roberto Baggio incluso.<ref name="sacchi2" /> Casiraghi fece il percussore senza riuscire a concludere, Marchegiani dovette superarsi su un tiro da lontano di Aspe.<ref name="sacchi2" /> Nella ripresa, Sacchi operò la staffetta: fuori Casiraghi, dentro l'agile [[Daniele Massaro|Massaro]], che, acceso da un superbo lancio in verticale di [[Demetrio Albertini|Albertini]], fece gol con un destro angolato.<ref name="sacchi2" /> Pochi minuti dopo, su un cross di Roby Baggio, lo stesso Massaro incornò a lato di un soffio.<ref name="sacchi2" /> L'Italia finì qui, stremata dal caldo.<ref name="sacchi2" /> I messicani pareggiarono con Bernal, con un tiro a fil di palo.<ref name="sacchi2" /> L'Irlanda, pareggiando con la Norvegia, ha passato il turno assieme al Messico.<ref name="sacchi2" /> «Corriamo tutti a pregare» raccomandò Sacchi con un sorriso tirato dopo la partita, prima di apprendere che il 6-1 della Russia sul Camerun qualificò l'Italia come migliore terza.<ref name="sacchi2" />
 
Gli ottavi di finale misero gli Azzurri di fronte alla {{NazNB|CA|NGA}}. L'Italia vinse 2-1, ma si espresse largamente al di sotto del suo standard e giocò tutta la partita in svantaggio per 0-1 finché il fantasista [[Vicenza|vicentino]] riuscì a pareggiare all'88º, dopo che l'assurda espulsione di [[Gianfranco Zola|Zola]],<ref>{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/zola_espulsione_usa_1994.html|titolo=Zola a USA '94:
Fratello bianco, non sei colpevole}}</ref> decretata dall'arbitro messicano [[Arturo Brizio Carter|Brizio Carter]] al 75º, sembrava aver definitivamente spento le speranze di rimonta italiane.<ref name="sacchi3">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/06_mondiali_calcio_1994.html|titolo=1994: Brasile - Capitolo VI: Ottavi, predominio europeo}}</ref> Un rigore di Baggio (decretato per fallo di [[Augustine Eguavoen|Eguavoen]] su [[Antonio Benarrivo|Benarrivo]]) nei supplementari diede i quarti all'Italia.<ref name="sacchi3" /> Lì gli azzurri trovarono la {{NazNB|CA|ESP}}, regolata per 2-1 dalla coppia [[Dino Baggio]]-[[Roberto Baggio]] al termine di una gara molto difficile e spigolosa durante la quale [[Mauro Tassotti|Tassotti]] rifilò una gomitata nell'area italiana a [[Luis Enrique]], non vista dall'arbitro [[Ungheria|ungherese]] [[Sándor Puhl|Puhl]] (ma non sarebbe stato rigore per gli spagnoli in quanto se l'arbitro avesse visto l'azione avrebbe sanzionato l'intervento precedente dello spagnolo ed espulso in seguito il difensore italiano punendo la reazione che gli valse, tramite la prova TV, otto turni di squalifica).<ref name="sacchi4">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/07_mondiali_calcio_1994.html|titolo=Capitolo VII: Crescendo Azzurro, Germania fuori}}</ref> Ancora Roberto Baggio realizzò la doppietta con la quale l'Italia vinse la semifinale contro la {{NazNB|CA|BGR}} per 2-1 (gol della bandiera bulgara di [[Hristo Stoičkov|Stoichkov]] su rigore).<ref name="sacchi5">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/08_mondiali_calcio_1994.html|titolo=Capitolo VIII: E' Italia-Brasile, 24 anni dopo Messico 70}}</ref>
 
La finale fu un classico del calcio mondiale, {{NazNB|CA|BRA}}-Italia, all'epoca tre Mondiali vinti a testa. Il luogo prescelto fu il [[Rose Bowl]] di [[Pasadena (California)|Pasadena]] in [[California]] e per esigenze televisive si giocò a mezzogiorno e mezzo (sebbene in un caldo soffocante).<ref name="sacchi6">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/09_mondiali_calcio_1994.html|titolo=Capitolo IX: La Finale, mezzogiorno di fuoco}}</ref> La vigilia azzurra è stata lunga e movimentata per le condizioni del ''Divin Codino'', afflitto da una contrattura ai flessori della coscia destra ma disperatamente deciso a giocare. Anche Dino Baggio e Albertini lamentarono acciacchi muscolari mentre capitan [[Franco Baresi|Baresi]] venne recuperato a tempo di record. Sacchi schierò Pagliuca in porta, Mussi e Benarrivo terzini, Maldini e Baresi centrali, Donadoni, Albertini, Dino Baggio e Berti a centrocampo e la coppia Baggio-Massaro in avanti. Il Brasile confermò Taffarel in porta, Aldair e Marcio Santos al centro, Jorginho e Branco ai lati, i quattro mediani Mauro Silva, Mazinho, Dunga e Zinho e la coppia gol del mondiale Romario-Bebeto in attacco.
 
L'Italia riuscì a chiudere con il risultato di 0-0 sia al 90º che al 120º.<ref name="sacchi6" /> Ma così come quattro anni prima fu sconfitta ai rigori (errori di [[Franco Baresi|Baresi]], Massaro e Roberto Baggio) ed il Brasile vinse il suo quarto titolo del mondo, il secondo consecutivo in una finale contro l'Italia.<ref name="sacchi6" /> Va tuttavia ricordato che nonostante il clamore suscitato dall'errore al dischetto del fantasista, la squadra brasiliana avrebbe dovuto ancora effettuare l'esecuzione del proprio quinto rigore.<ref name="sacchi6" /> Pertanto, l'eventuale realizzazione di Baggio avrebbe potuto non essere sufficiente per proseguire la serie.<ref name="sacchi6" />
 
{{Nazionale italiana mondiali 1994}}
 
==== Euro 1996 ====
Praticamente da dimenticare l'esperienza azzurra al [[Campionato europeo di calcio 1996|decimo campionato europeo]], che si tenne in [[Inghilterra]] nel [[1996]]: fu inserita in un ostico girone comprendente {{NazNB|CA|RUS}}, {{NazNB|CA|CZE}} più la testa di serie {{NazNB|CA|DEU}}.<ref name="euro1996">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/europei_1996.html|titolo=1996: Germania - La favola di Bierhoff e l'harakiri di Arrigo Sacchi}}</ref> Alla vigilia, la Nazionale perse [[Ciro Ferrara|Ferrara]]: Sacchi rimediò adattando [[Paolo Maldini|Maldini]] come centrale, e promuovendo titolare [[Luigi Apolloni|Apolloni]].<ref name="euro1996" /> Il CT non portò in Inghilterra [[Christian Panucci|Panucci]] e [[Antonio Benarrivo|Benarrivo]], uomini che col senno di poi dovette rimpiangere;<ref name="euro1996" /> niente Europa nemmeno per [[Roberto Baggio]], [[Gianluca Vialli|Vialli]] e [[Giuseppe Signori|Signori]], a causa di incomprensioni con lo stesso Sacchi, esclusioni che non sorpresero dal momento che già sollevarono un'infinità di polemiche in patria.<ref name="euro1996" />
 
L'Italia batté la Russia col risultato di 2-1, grazie alla prima doppietta azzurra di [[Pierluigi Casiraghi|Casiraghi]].<ref name="euro1996" /> Partì in quarta asfissiando i russi col pressing, andò in vantaggio, diventò quasi inguardabile dopo l'1-1 degli avversari, rinacque nella ripresa.<ref name="euro1996" /> Sacchi indovinò le sostituzioni ([[Roberto Donadoni|Donadoni]] per un [[Alessandro Del Piero|Del Piero]] abulico in un ruolo di centrocampista non suo).<ref name="euro1996" /> Il resto lo fecero Casiraghi e [[Gianfranco Zola|Zola]]. Già dalla seconda partita, contro la Repubblica Ceca Sacchi cambiò cinque uomini, rinunciò al tandem Casiraghi-Zola, gettò nella mischia [[Fabrizio Ravanelli|Ravanelli]] e [[Enrico Chiesa|Chiesa]], [[Roberto Mussi|Mussi]] e [[Diego Fuser|Fuser]].<ref name="euro1996" /> Ripudiò, insomma, il vecchio detto «squadra che vince non si cambia».<ref name="euro1996" /> E perse la sua scommessa, così come l'Italia perse la partita.<ref name="euro1996" /> Finì 2-1 per i cechi, che andarono in vantaggio dopo quattro minuti con [[Pavel Nedvěd]].<ref name="euro1996" /> Chiesa agguantò il pari, ma Apolloni si fece espellere dopo mezz'ora di gioco per doppia ammonizione, Sacchi tardò a rinforzare la difesa con [[Amedeo Carboni|Carboni]] e al 35' Bejbl chiuse la partita, almeno dal punto di vista del risultato.<ref name="euro1996" /> Inutile il secondo tempo, inutile la riorganizzazione del gioco, inutili i tardivi ripensamenti del Ct (dentro Zola e Casiraghi, troppo tardi).<ref name="euro1996" /> Gli azzurri si giocarono tutto con la Germania, che nel frattempo aveva travolto la Russia (3-0).<ref name="euro1996" /> Del Piero, intanto, venne escluso da Sacchi alla vigilia della sfida.<ref name="euro1996" /> E la sfida decisiva condannò gli azzurri, anche se sul campo non ci fu sconfitta. Finì 0-0, l'Italia surclassò sul piano del gioco la Germania, dopo appena otto minuti [[Gianfranco Zola|Zola]] fallì un calcio di rigore e lo 0-0 che ne seguì condannò l'Italia all'eliminazione al primo turno.<ref name="euro1996" /> Prevedibili le polemiche al ritorno in patria anche se, va detto, alla fine Germania e Repubblica Ceca furono le due finaliste, con vittoria tedesca al [[golden goal]].<ref name="euro1996" />
 
{{Nazionale italiana europei 1996}}
 
L'era di Sacchi terminò nel novembre successivo, dopo una sconfitta in amichevole con la piccola [[Nazionale di calcio della Bosnia ed Erzegovina|Bosnia]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/novembre/07/COME_PERDERE_ANCHE_FACCIA_co_0_9611078036.shtml|titolo=Come perdere anche la faccia|autore=Giorgio Tosatti|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=1|data=7 novembre 1996}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/novembre/07/Italia_senz_anima_Sarajevo_Sacchi_co_0_9611078035.shtml|titolo=Italia senz' anima a Sarajevo, Sacchi è alle corde|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=1|data=7 novembre 1996}}</ref> Il tecnico fece ritorno, a [[Serie A 1996-1997|campionato]] in corso, al Milan.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/dicembre/02/Sacchi_rossonero_giallo_sulle_dimissioni_co_8_9612022426.shtml|titolo=" Sacchi rossonero " , giallo sulle dimissioni|autore=Luca Valdiserri|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=38|data=2 dicembre 1996}}</ref> Il successore fu [[Cesare Maldini]], secondo di Bearzot nella vittoriosa spedizione spagnola di quattordici anni prima.<ref>{{cita news|url=
http://archiviostorico.corriere.it/1996/dicembre/14/Pescante_benedice_Maldini_uno_dei_co_0_96121414129.shtml|titolo=Pescante benedice Maldini c.t. : " È uno dei nostri "|editore=[[Corriere della Sera]]|data=14 dicembre 1996|pagina=42}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/dicembre/18/Maldini_guarda_dall_alto_sua_co_0_96121814721.shtml|titolo=Maldini guarda dall' alto la sua Piccola Italia|autore=Fabio Monti|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=43|data=18 dicembre 1996}}</ref>
 
=== Cesare Maldini (1996-1998): il dualismo Baggio-Del Piero ===
Con Maldini in panchina (il cui debutto coincise con quello del futuro capitano [[Fabio Cannavaro|Cannavaro]], all'epoca in forza al [[Società Sportiva Dilettantistica Parma Calcio 1913|Parma]]) l'Italia batté l'Inghilterra a [[Wembley Stadium (1923)|Wmebley]] in una gara di [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1998|qualificazione]] ai [[Campionato mondiale di calcio 1998|Mondiali 1998]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/13/Italia_espugna_tempio_del_calcio_co_0_9702134558.shtml|titolo=L' Italia espugna il tempio del calcio|autore1=Giancarlo Padovan|autore2=Alberto Costa|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=41|data=13 febbraio 1997}}</ref> Il successivo incontro, vinto per 3-0 sulla [[Nazionale di calcio della Moldavia|Moldavia]] nel giorno antecedente la Pasqua, portò alla millesima rete della storia azzurra: autore del gol fu l'esordiente [[Christian Vieri|Vieri]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/03/30/avete-violato-il-sabato-santo.html|titolo=Avete violato il sabato santo|autore=F.Bl.|editore=[[la Repubblica]]|data=30 marzo 1997}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/marzo/30/Vieri_subito_nella_storia_ga_0_9703308010.shtml|titolo=Vieri subito nella storia|autore=Lodovico Maradei|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=30 marzo 1997}}</ref>
 
[[File:Christian Vieri.jpg|thumb|Il 29 marzo 1997, [[Christian Vieri]] realizzò il millesimo gol nella storia della Nazionale.]]
 
L'affermazione in terra inglese, sia pur significativa dal punto di vista storico, non bastò per la qualificazione diretta: i britannici chiusero infatti il girone al comando, costringendo l'Italia ad uno spareggio (con gare di andata e ritorno) con la Russia.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/ottobre/14/Italia_sbattere_contro_Russia_co_0_971014603.shtml|titolo=L' Italia va a sbattere contro la Russia|autore=Fabio Monti|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=43|data=14 ottobre 1997}}</ref> Dopo aver colto un 1-1 sotto la neve moscovita, al debutto del nuovo portiere [[Gianluigi Buffon|Buffon]],<ref name="mondiale1998">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/02_mondiali_calcio_1998.html|editore=storiedicalcio.altervista.org|titolo=Capitolo II: Le scelte di Cesare}}</ref> un gol di [[Pierluigi Casiraghi|Casiraghi]] a [[Napoli]] valse l'ingresso nella fase finale (allargata, per l'occasione, a 32 partecipanti).<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/novembre/16/Lampo_Casiraghi_Italia_Mondiali_co_0_9711164933.shtml|titolo=Lampo di Casiraghi, Italia ai Mondiali|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=1|data=16 novembre 1997}}</ref> Come avversarie furono sorteggiate {{NazNB|CA|CHL}}, {{NazNB|CA|CMR}} e {{NazNB|CA|AUS}}.<ref name="mondiale1998" />
 
==== Mondiali 1998 ====
Dalla lista dei 22 convocati per i Mondiali in [[Francia]], fu escluso [[Gianfranco Zola]]: il CT motivò la scelta dichiarando che il centrocampista del [[Chelsea Football Club|Chelsea]] aveva già dovuto affrontare una stagione difficile.<ref name="mondiale1998" /> L'esclusione interessò anche il difensore [[Ciro Ferrara]], vittima di un infortunio.<ref name="mondiale1998" /> Riguardo l'undici titolare, vi era la certezza dell'impossibilità di schierare contemporaneamente [[Roberto Baggio|Baggio]] e [[Alessandro Del Piero|Del Piero]].<ref name="mondiale1998" /> Il "Divin Codino" fu inserito solamente in extremis, benché reduce da una stagione al [[Bologna Football Club 1909|Bologna]] in cui aveva segnato 22 reti in [[Serie A 1997-1998|campionato]] (suo primato)<ref name="mondiale1998" />; lo [[Juventus Football Club|juventino]], a sua volta autore di 32 gol, aveva subìto un infortunio nella finale di [[UEFA Champions League 1997-1998|Champions League]] che si tradusse in un calo fisico.<ref name="mondiale1998" />
[[File:Paolo Maldini in Under 21.jpg|thumb|upright=0.8|left|[[Paolo Maldini]], figlio di [[Cesare Maldini|Cesare]], conta 126 presenze in azzurro di cui 74 da capitano.]]
 
L'Italia debuttò a [[Bordeaux]] contro il Cile del futuro [[Società Sportiva Lazio|laziale]] [[Marcelo Salas|Salas]] e dell'[[Football Club Internazionale Milano|interista]] [[Iván Zamorano|Zamorano]]. Maldini partì con il "Divin Codino" in campo e Del Piero in panchina.<ref name="mondiale1998" /> Venne meno all'ultimo [[Fabrizio Ravanelli|Ravanelli]] colpito da febbre alta e sostituito da [[Enrico Chiesa|Chiesa]].<ref name="mondiale1998" /> La Nazionale perse nel frattempo anche Peruzzi (stop di quattro settimane per un infortunio): in porta tornò così Pagliuca. Con centrocampo e difesa in difficoltà ([[Fabio Cannavaro|Cannavaro]] su Salas e [[Alessandro Nesta|Nesta]] su Zamorano), ci volle Baggio per strappare il pareggio.<ref name="mondiale1998" /> Prima mandò in gol Vieri in contropiede dopo appena 10 minuti e, dopo il sorpasso dei cileni che segnarono due volte con Salas, si procurò e realizzò il rigore (dubbio) del pareggio a pochi minuti dal termine (2-2).<ref name="mondiale1998" />
 
Nella seconda partita a [[Montpellier]], ancora Baggio in campo contro il {{NazNB|CA|CMR}}.<ref name="mondiale1998" /> Vittoria larga ma match durissimo.<ref name="mondiale1998" /> Il terzino Njanka entrò duro molte volte su Baggio fino a farlo uscire zoppicante così nel secondo tempo entrò Del Piero al suo posto.<ref name="mondiale1998" /> L'altro difensore Kalla falciò [[Luigi Di Biagio|Di Biagio]] trasportato fuori campo in barella (espulso l'africano alla fine del primo tempo).<ref name="mondiale1998" /> Una doppietta di Vieri nell'ultimo quarto d'ora (il secondo gol in combinazione con Del Piero) seguì alla rete di Di Biagio, con un colpo di testa su corner battuto da Baggio, nella prima parte della gara.<ref name="mondiale1998" />
 
Nella terza partita, giocata nel nuovo stadio di [[Stade de France|Saint-Denis]], l'Italia perse Nesta per un grave infortunio ma sconfisse l'{{NazNB|CA|AUT}} (2-1).<ref name="mondiale1998" /> Il difensore, cadendo dopo uno scontro con [[Heimo Pfeifenberger|Pfeifenberger]], riportò una grave lesione al ginocchio destro che lo avrebbe tenuto a riposo per nove mesi.<ref name="mondiale1998" /> L'ex capitano [[Giuseppe Bergomi|Bergomi]], tornato in Nazionale dopo sette anni e reduce da un'ottima annata con l'[[Inter]], prese il suo posto.<ref name="mondiale1998" /> La novità fu che giocò dall'inizio Del Piero. Si disse che lo sponsor personale del giocatore ([[Adidas]]) ne pretendesse la presenza in squadra dopo avergli dedicato una pubblicità con una grande foto e la scritta: “Un uomo solo può impedirgli di segnare: Cesare Maldini”.<ref name="mondiale1998" /><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/giugno/13/Del_Piero_arrabbia_sponsor_scusa_co_0_97061315653.shtml|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|titolo=Del Piero s'arrabbia, lo sponsor si scusa|data=13 giugno 1997|accesso=13 dicembre 2011}}</ref> Nella partita contro l'Austria, Del Piero diede a Vieri il pallone della prima rete battendo una punizione che il centravanti deviò di testa in porta.<ref name="mondiale1998" /> A venti minuti dalla fine, Maldini lo sostituì ancora con Baggio che raddoppiò dopo una triangolazione con [[Filippo Inzaghi|Inzaghi]] chiudendo il match.<ref name="mondiale1998" /> Al 90' il gol della bandiera austriaca su rigore.<ref name="mondiale1998" />
 
Agli ottavi al [[Stadio Vélodrome|Velodrome]] ci fu la partita con la {{NazNB|CA|NOR}}, Vieri siglò in contropiede personale la sua quinta rete e portò gli azzurri ai quarti.<ref name="mondiale1998norvegia">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/mondiali_1998_italia_norvegia.html|editore=storiedicalcio.altervista.org|titolo=Italia, la vittoria della sofferenza}}</ref>
 
A [[Parigi]] andò in scena l'incontro dei quarti di finale più voluto e temuto, quello contro i transalpini padroni di casa della {{NazNB|CA|FRA}}: poche occasioni per parte e nemmeno i supplementari servirono a smuovere il risultato, che rimase sullo 0-0.<ref name="mondiale1998francia">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/mondiali_1998_italia_francia.html|editore=storiedicalcio.altervista.org|titolo=Francia avanti, ancora rigori stregati}}</ref> Ai rigori gli azzurri persero 4-3; è la terza volta in tre edizioni consecutive dei [[Campionato mondiale di calcio|mondiali]].<ref name="mondiale1998francia" /> L'errore decisivo fu di [[Luigi Di Biagio|Di Biagio]], che vide il suo tiro stamparsi sulla traversa; in precedenza sbagliò anche [[Demetrio Albertini|Albertini]].<ref name="mondiale1998francia" /> [[Cesare Maldini|Maldini]] fu criticato per la pochezza del gioco azzurro e anche per le mancate convocazioni di due giocatori decisivi nelle qualificazioni: [[Gianfranco Zola|Zola]], che siglò il gol-partita con l'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]] a [[Wembley]] e [[Pierluigi Casiraghi|Casiraghi]] che segnò il gol-partita nello spareggio con la [[Nazionale di calcio della Russia|Russia]].<ref name="mondiale1998francia" /> Dopo il torneo Maldini si dimise dall'incarico di [[Commissario tecnico|CT]].<ref name="mondiale1998francia" />
 
{{Nazionale italiana mondiali 1998}}
 
=== Dino Zoff (1998-2000) ===
[[File:Totti Euro 2000.jpg|thumb|upright=0.7|[[Alessandro Del Piero|Del Piero]] e [[Francesco Totti|Totti]] durante la finale dell'[[Campionato europeo di calcio 2000|Europeo 2000]].]]
 
==== Il secondo posto agli Europei 2000 ====
Dopo l'eliminazione dai Mondiali, gli azzurri ripresero la propria attività con le [[Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2000|qualificazioni]] per l'[[Campionato europeo di calcio 2000|Europeo 2000]] ottenendo due vittorie con [[Nazionale di calcio del Galles|Galles]]<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/settembre/05/scrive_Zoff_legge_Italia_ga_0_9809058757.shtml|titolo=Si scrive Zoff, si legge Italia|autore1=Luca Calamai|autore2=Angelo Rovelli|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=5|mese=9|anno=1998}}</ref> e [[Nazionale di calcio della Svizzera|Svizzera]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/11/Gol_fantasia_Italia_ritrova_Del_co_0_9810114346.shtml|titolo=Gol e fantasia, l' Italia ritrova Del Piero|autore1=Giancarlo Padovan|autore2=Alberto Costa|autore3=Giorgio Tosatti|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=41|giorno=11|mese=10|anno=1998}}</ref> Nelle ultime cinque gare fu ottenuta una sola vittoria, utile comunque a garantire la presenza nella fase finale nonostante la sconfitta in rimonta con la [[Nazionale di calcio della Danimarca|Danimarca]] (da 2-0 a 2-3).<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/settembre/09/Italia_perde_treno_per_Europa_co_0_9909097880.shtml|titolo=L' Italia perde il treno per l' Europa|autore1=Giancarlo Padovan|autore2=Giuseppe Toti|autore3=Vincenzo Di Schiavi|pagina=43|giorno=9|mese=9|anno=1999}}</ref> La prima apparizione dopo la fine delle eliminatorie fu in amichevole a [[Lecce]]: contro il [[Nazionale di calcio del Belgio|Belgio]] (paese ospitante) un'Italia in formazione largamente sperimentale perse 1-3.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/novembre/14/nuova_Italia_umiliata_dal_Belgio_co_0_9911148949.shtml|titolo=La nuova Italia umiliata dal Belgio|autore1=Alberto Costa|autore2=Roberto Perrone|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=43|giorno=14|mese=11|anno=1999}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/sport/lecce/totti/totti.html|titolo=Affonda l'Italia sperimentale Il Belgio vince largo: 3-1|editore=Repubblica.it|giorno=13|mese=11|anno=1999}}</ref>
 
Oltre che dal Belgio, il torneo fu ospitato anche dai [[Paesi Bassi]]: per la prima volta, i campionati europei vennero organizzati congiuntamente da due stati. L'Italia vinse il suo girone a punteggio pieno: 2-1 alla [[Nazionale di calcio della Turchia|Turchia]], 2-0 ai "Diavoli Rossi" e 2-1 alla Svezia. Soltanto nei gironi dei Mondiali 1978 e 1990, la squadra azzurra aveva ottenuto 3 vittorie su 3. L'avversario dei quarti fu la [[Nazionale di calcio della Romania|Romania]], sconfitta per 2-0.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/camp_europeo/quarto2/quarto2/quarto2.html|titolo=L'Italia fa tutto bene Romania ko, è semifinale|editore=Repubblica.it|giorno=24|mese=6|anno=2000}}</ref> In semifinale, gli azzurri trovarono i [[Nazionale di calcio dei Paesi Bassi|Paesi Bassi]].<ref name="semifinali">{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/camp_europeo/itasemi/itasemi/itasemi.html|titolo=Itala, finale da leggenda Olanda spreca e va fuori|autore=Giancarlo Mola|editore=Repubblica.it|giorno=29|mese=6|anno=2000}}</ref>
 
[[File:Italy - France, 2 July 2000.jpg|thumb|upright=1.5|left|Francia e Italia schierate in campo prima del fischio d'inizio della finale.]]
 
Dopo mezz'ora di gioco l'Italia rimase in dieci, per l'espulsione di [[Gianluca Zambrotta|Zambrotta]], subendo un rigore: [[Francesco Toldo|Toldo]] parò la conclusione di [[Frank De Boer|De Boer]].<ref name="semifinali"/> Nella ripresa gli "Oranje" fallirono un altro tiro dagli undici metri, con [[Patrick Kluivert|Kluivert]] che colpì il palo.<ref name="semifinali"/> Il punteggio di 0-0 persistette anche nei supplementari, con la qualificazione decisa dai rigori.<ref name="semifinali"/> L'Italia riuscì ad interrompere la "tradizione" negativa dal dischetto, grazie anche alla trasformazione di [[Francesco Totti|Totti]] con un "cucchiaio"<ref name="semifinali" />, ed entrare in finale.
 
L'incontro di [[Rotterdam]] mise di fronte agli azzurri ancora la Francia, giunta alla seconda finale della sua storia. All'inizio del secondo tempo [[Marco Delvecchio|Delvecchio]] sbloccò il punteggio, ma dopo aver fallito alcune occasioni per il raddoppio, i transalpini trovarono il pareggio nel recupero dei tempi regolamentari: l'autore del gol fu [[Sylvain Wiltord|Wiltord]]. La gara venne poi decisa dal [[golden goal]] di [[David Trezeguet|Trezeguet]], che consegnò alla sua squadra anche il titolo continentale. Il giorno successivo, Zoff rassegnò le dimissioni in seguito alle critiche ricevute dall'allora leader dell'opposizione [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/luglio/07/lite_Berlusconi_Zoff_sulla_sua_co_9_060707046.shtml|titolo=La lite Berlusconi-Zoff sulla sua marcatura|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=55|giorno=7|mese=7|anno=2006}}</ref>
 
{{Nazionale italiana europei 2000}}
 
== Anni duemila ==
=== Giovanni Trapattoni (2000-2004) ===
Il successore di Zoff fu [[Giovanni Trapattoni]], l'allenatore più titolato nella storia del calcio tricolore.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/luglio/07/Trapattoni_eredita_Zoff_anche_contratto_co_0_0007072685.shtml|titolo=Trapattoni eredita da Zoff anche il contratto|autore1=Alberto Costa|autore2=Giancarlo Padovan|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=43|data=7 luglio 2000}}</ref><ref name="trap1">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/02_mondiali_calcio_2002.html|titolo=Mondiali 2002: l'Italia del Trap}}</ref> Nelle [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2002 - UEFA|qualificazioni]] ai [[Campionato mondiale di calcio 2002|Mondiali 2002]] (la cui assegnazione interessò per la prima volta due stati congiunti, il [[Giappone]] e la [[Corea del Sud]]) l'Italia ebbe vita facile in un girone con squadre dell'[[Europa orientale|est europeo]]<ref>{{cita web|url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/nazionale/199912/07/384d2e7b06da5/|titolo=Vento dell'Est|editore=[[Rai Sport]]|data=7 dicembre 1999}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/marzo/24/Trapattoni_ordina_Italia_senza_paura_co_0_01032412167.shtml|titolo=Trapattoni ordina un' Italia senza paura|autore1=Alberto Costa|autore2=Fabio Monti|autore3=Giorgio Tosatti|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=43|data=24 marzo 2001}}</ref>: sei delle otto partite furono vinte.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/sport/mondita/mondita/mondita.html|titolo=Così l'Italia verso i Mondiali|editore=Repubblica.it}}</ref> Nel novembre [[2001]] l'Italia pareggiò per 1-1 un'amichevole con i [[Nazionale di calcio del Giappone|nipponici]], organizzata in vista dell'evento iridato.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/08/Italia_scopre_che_Giappone_male_co_0_0111086925.shtml|titolo=L' Italia scopre che il Giappone fa male|autore=Fabio Monti|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=43|data=8 novembre 2011}}</ref> Gli altri incontri precedenti la fase finale diedero risultati altalenanti, come la vittoria a [[Leeds]] sull'Inghilterra<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/sport/italiausa/montella/montella.html|titolo=Concretezza e fantasia L'Italia espugna Leeds|editore=Repubblica.it|data=27 marzo 2002}}</ref> e la sconfitta a [[Praga]] per mano dei cechi.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/calcio/repitalia/repitalia/repitalia.html|titolo=Brutta Italia a Praga l'avventura parte male|editore=Repubblica.it|data=18 maggio 2002}}</ref>
 
==== Mondiali 2002: una nuova Corea ====
Nella fase a gironi gli avversari erano l'esordiente [[Nazionale di calcio dell'Ecuador|Ecuador]], la [[Nazionale di calcio della Croazia|Croazia]] (giunta terza nell'ultimo Mondiale) e il [[Nazionale di calcio del Messico|Messico]].<ref name="trap1" /> La gara di esordio fu a [[Sapporo]], contro i sudamericani: una doppietta di [[Christian Vieri|Vieri]] decise il risultato già nella prima mezz'ora di gioco.<ref name="trap1" /> Nell'altra partita, a [[Niigata]], il Messico superò la Croazia per 1-0.<ref name="trap1" />
 
Il secondo incontro degli azzurri fu contro una Croazia lontana parente della squadra rivelazione del Mondiale di Francia.<ref name="trap1" /> Vieri segnò all'inizio del secondo tempo, ma il fischietto inglese [[Graham Poll]] vide un fuorigioco che in realtà non ci fu ed annullò il gol; il centravanti [[Football Club Internazionale Milano|nerazzurro]], però, si ripetette dopo pochi minuti, e portò in vantaggio gli azzurri.<ref name="trap1" /> Ma in tre minuti la Croazia segnò prima con [[Ivica Olić|Olić]] e poi con un gol dell'ex [[Associazione Calcistica Perugia Calcio|perugino]] [[Milan Rapaić|Rapaić]].<ref name="trap1" /> [[Francesco Totti|Totti]] colpì un palo su calcio di punizione; nel finale [[Marco Materazzi|Materazzi]], subentrato a [[Alessandro Nesta|Nesta]] per infortunio, realizzò un gol dalla difesa, sorprendendo con un lancio, non agganciato da [[Filippo Inzaghi|Inzaghi]], l'incerto portiere avversario ma anche questo gol venne annullato a causa di un inesistente fallo dell'attaccante [[Associazione Calcio Milan|rossonero]].<ref name="trap1" /> L'altro match del girone, Messico-Ecuador, si chiude sul punteggio di 2-1 in favore dei messicani.<ref name="trap1" />
[[File:Trapattoni.jpg|thumb|[[Giovanni Trapattoni]]]]
 
L'Italia arrivò alla terza e decisiva giornata con la consapevolezza di dover battere il Messico, capolista del girone a punteggio pieno, per passare il turno.<ref name="trap1" /> Al 34º l'attaccante messicano [[Jared Borgetti]] inventò uno dei gol più incredibili del Mondiale, segnando di testa a [[Gianluigi Buffon]], con la palla che cambiò traiettoria prima di insaccarsi nell'angolino.<ref name="trap1" /> All'inizio del secondo tempo l'Ecuador, già eliminato, si porta in vantaggio contro la Croazia e all'85º un gol di testa di Del Piero, subentrato da poco a Totti, regalò la qualificazione all'Italia per gli ottavi di finale insieme al Messico, vincitore del gruppo.<ref name="trap1" /> Da segnalare, nella gara col Messico, anche un terzo gol regolare annullato alla Nazionale italiana.<ref name="trap1" /><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/giugno/14/Del_Piero_Ecuador_tengono_galla_co_0_02061410306.shtml|titolo=Del Piero e l' Ecuador tengono a galla l' Italia|autore1=Giancarlo Padovan|autore2=Alberto Costa|editore=Corriere della Sera|pagina=6|data=14 giugno 2002}}</ref>
 
A [[Daejon]] l'Italia, trovò i padroni di casa della [[Nazionale di calcio della Corea del Sud|Corea del Sud]].<ref name="trap2">{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/05_mondiali_calcio_2002.html|titolo=2002: Brasile - Capitolo V: per gli azzurri una nuova Corea}}</ref> I giornali locali diedero per sicuro il passaggio del turno dei padroni di casa e durante la partita i tifosi coreani esibirono lo slogan "Again 1966!", a ricordo dell'1-0 rifilato dalla Corea del Nord agli azzurri, nel Mondiale inglese di quell'anno.<ref name="trap2" /> Già al quarto minuto di gioco, l'Italia rischiò di andare sotto.<ref name="trap2" /> La palla filtrò nell'area di Buffon, arrivò sui piedi di Seol mandando in panico [[Christian Panucci|Panucci]] che lo strattonò: il rigore è sacrosanto e sarà l'unica decisione dell'arbitro ecuadoregno [[Byron Moreno]] non contestata dagli italiani.<ref name="trap2" />
 
Sul dischetto andò [[Ahn Jung-Hwan|Ahn]], giocatore del [[Associazione Calcistica Perugia Calcio|Perugia]], ma Buffon bloccò alla sua destra il rasoterra dell'attaccante.<ref name="trap2" /> Al 18', Totti batté un calcio d'angolo dalla sinistra in mezzo per Vieri che spinse in rete di forza zittendo l'intero stadio.<ref name="trap2" /> Per qualche minuto la Corea traballò ma non cedette.<ref name="trap2" /> L'Italia era in vantaggio ma gli uomini di [[Guus Hiddink]] cominciarono a tessere la loro tela di passaggi anche se al 36' ancora Totti mandò [[Damiano Tommasi|Tommasi]] davanti alla porta, ma il centrocampista fallì il sinistro del possibile raddoppio.<ref name="trap2" /> Iniziò la ripresa e la panchina azzurra si inalberò ancora al 7', quando Kim colpì duro Del Piero.<ref name="trap2" /> Per un gesto analogo, alla fine del primo parziale, [[Francesco Coco (calciatore)|Coco]] rimediò un taglio al sopracciglio che lo costrinse a proseguire con un turbante.<ref name="trap2" /> La Corea sbatté contro il muro italiano ma l'Italia non affondò più.<ref name="trap2" /> Trapattoni anzi tolse Del Piero inserendo il centrocampista [[Gennaro Gattuso|Gattuso]].<ref name="trap2" /> Dall'altra parte Hiddink si giocò tutto e mandò in campo un attaccante, Hwang.<ref name="trap2" /> Intorno alla mezz'ora gli azzurri si costruirono altri motivi di rimpianto.<ref name="trap2" /> Al 28' [[Cristiano Zanetti|Zanetti]] lanciò Vieri, il bomber neutralizzò W. Lee con una finta ma calciò fuori.<ref name="trap2" />
 
In due minuti né Gattuso né Vieri riuscirono a dare il colpo del ko.<ref name="trap2" /> A due minuti dalla fine arrivò il pareggio firmato da [[Seol Ki-Hyeon|Seol]], nato da cross sul quale [[Mark Iuliano|Iuliano]] saltò a vuoto e [[Christian Panucci|Panucci]] rinviò male facendo carambolare la palla addosso al sudcoreano.<ref name="trap2" /> L'occasione del 2-1 per l'Italia arrivò due minuti più tardi con Vieri ma il bomber da due passi in scivolata sbagliò un facile tocco in rete.<ref name="trap2" /> Iniziarono così i tempi supplementari. Partì forte la Corea, ma l'Italia prese coraggio.<ref name="trap2" /> Al 13' Totti prese campo e allargò sulla destra, ma gli tolsero la palla dai piedi.<ref name="trap2" /> Il romanista cadde a terra, Byron Moreno arrivò trafelato e invece di indicare il dischetto estrasse il secondo cartellino giallo per il romanista.<ref name="trap2" /> L'Italia è in dieci e nel secondo parziale Vieri spedì Tommasi in gol ma l'arbitro vide un fuorigioco inesistente.<ref name="trap2" /> Al minuto 11, quando la Corea manovrò con calma di fronte ad una squadra stanca e demoralizzata, Y. Lee crossò in area, Ahn ha tutto il tempo di prendere la mira, saltare su capitan [[Paolo Maldini|Maldini]] per il suo golden gol.<ref name="trap2" /> Finì qui l'avventura azzurra così come terminò qui la carriera in azzurro di Paolo Maldini, dopo 126 gare diventando il primatista nella classifica delle presenze in Nazionale (verrà superato in seguito da [[Fabio Cannavaro]] e da [[Gianluigi Buffon]]).
 
{{Nazionale italiana mondiali 2002}}
 
==== Europei 2004 ====
Nonostante la prematura eliminazione, Trapattoni venne confermato sulla panchina azzurra.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/luglio/17/Trapattoni_processato_confermato_co_0_0207173839.shtml|titolo=Trapattoni processato, ma confermato|autore=Luca Valdiserri|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=39|data=17 luglio 2002}}</ref> Il successivo impegno furono le [[Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2004|qualificazioni]] per l'[[Campionato europeo di calcio 2004|Europeo 2004]], di cui il [[Portogallo]] sarebbe stato la nazione ospitante. Dopo qualche incertezza iniziale,<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/ottobre/13/Del_Piero_salva_Trap_piccola_co_0_0210134329.shtml|titolo=Del Piero salva il Trap e la piccola Italia|autore1=Alberto Costa|autore2=Luca Valdiserri|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=41|data=13 ottobre 2002}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/calcio2002_serie_a/italiajugo/italiajugo/italiajugo.html?ref=search|titolo=La Jugoslavia fa paura e l'Italia deve rincorrere|editore=Repubblica.it|data=12 ottobre 2002}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/calcio2002_serie_a/sconfitta/sconfitta/sconfitta.html?ref=search|titolo=Grave sconfitta in Galles Trapattoni rischia il posto|editore=Repubblica.it|data=16 ottobre 2002}}</ref> la squadra reagì ottenendo l'accesso alla fase finale con una gara di anticipo.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/settembre/11/sempre_Inzaghi_passaporto_dell_Italia_co_0_030911097.shtml|titolo=È sempre Inzaghi il passaporto dell' Italia|autore=Roberto Perrone|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=45|data=11 settembre 2003}}</ref> In questo periodo, che segnò tra l'altro l'esordio di [[Antonio Cassano|Cassano]]<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/novembre/13/Cassano_non_evita_naufragio_degli_co_0_031113101.shtml|titolo=Cassano non evita il naufragio degli azzurri|autore=Alberto Costa|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=45|data=13 novembre 2003}}</ref> e l'addio di Roberto Baggio (in onore del quale fu organizzata un'amichevole con la Spagna)<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/sport/calcio/nazionale/italiaspagna/italiaspagna/italiaspagna.html|titolo=Baggio, lungo, emozionante addio ma Italia-Spagna è poca cosa|editore=Repubblica.it|data=28 aprile 2004}}</ref>, l'Italia ben figurò battendo anche il Portogallo (in due occasioni) e la Germania.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/agosto/21/tre_tenori_cantano_poi_Buffon_co_0_030821114.shtml|titolo=I tre tenori cantano, poi Buffon salva l' Italia|autore=Alberto Costa|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=43|data=21 agosto 2003}}</ref> L'ultima gara prima della rassegna continentale vide un netto successo, per 4-0, contro la [[Nazionale di calcio della Tunisia|Tunisia]] (incontrata per la prima volta in gare ufficiali).<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2004/maggio/31/Trapattoni_scopre_volti_nuovi_del_co_9_040531096.shtml|titolo=Trapattoni scopre i nuovi volti del gol|autore1=Alberto Costa|autore2=Fabio Monti|editore=[[Corriere della Sera]]|pagina=33|data=31 maggio 2004}}</ref>
 
A dispetto dei segnali promettenti, gli Europei riservarono un'ulteriore delusione.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/nazionale/2004/06-giugno/23/post.shtml|titolo=Ripartiamo da Cassano|autore=Diego Antonelli|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=23 giugno 2004}}</ref> L'Italia pareggiò i primi due incontri con Danimarca e Svezia, battendo infine la Bulgaria.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2004/e/speciale/altri/euro2004/itabulg/itabulg.html|titolo=Quanta fatica per niente Un Cassano da ricordare|autore=Dario Olivero|editore=Repubblica.it|data=22 giugno 2004}}</ref> Con 5 punti in classifica si ritrovò alla pari con le due scandinave, qualificate però dal 2-2 nello scontro diretto: su tale risultato, utile appunto per causare l'eliminazione italiana, si concentrarono sospetti e accuse di [[combine]]<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2004/07_Luglio/30/italia.shtml|titolo=Svezia-Danimarca: «Facciamo 2 a 2»|autore=Stefano Montefiori|editore=[[Corriere della Sera]]|data=30 luglio 2004}}</ref>, peraltro mai provati.
 
{{Nazionale italiana europei 2004}}
 
=== Marcello Lippi e il quarto titolo mondiale (2004-2006) ===
[[File:Marcello Lippi by Martina De Siervo - International Journalism Festival 2010.jpg|thumb|upright=0.7|left|[[Marcello Lippi]] guidò la Nazionale nei bienni 2004-2006 e 2008-2010]]
 
Il biennio [[2004]]-[[2006]], gestito da [[Marcello Lippi]], è stato quello più ricco di soddisfazioni dai tempi di [[Enzo Bearzot]]. Giunto a rimpiazzare Trapattoni,<ref>[http://archivio.panorama.it/Nazionale-Lippi-dopo-il-Trap Nazionale, Lippi dopo il Trap] panorama.it</ref> Lippi esordì il 18 agosto [[2004]] perdendo 2-0 in amichevole a [[Reykjavík]] contro l'{{NazNB|CA|ISL}}.<ref>[http://www.repubblica.it/2004/h/sezioni/sport/calcio/nazionale/islaita/islaita/islaita.html Pessimo esordio per Lippi Italia sconfitta in Islanda] repubblica.it</ref> L'Italia poi condusse e vinse con autorevolezza il girone di qualificazione per il [[Campionato mondiale di calcio 2006|diciottesimo campionato del mondo]] che si sarebbe svolto in [[Germania]], decisiva la vittoria contro la {{NazNB|CA|SVN}}, che permise agli azzurri di qualificarsi con un turno d'anticipo.<ref>[http://www.tgcom24.mediaset.it/sport/articoli/articolo278569.shtml Italia qualificata al Mondiale 2006] repubblica.it</ref> Ai nastri di partenza la maggior parte degli Italiani, anche a causa dello scandalo di [[Calciopoli]], temeva che sarebbe stato molto difficile, se non impossibile, vincere il Mondiale. Lo stesso Lippi, con un figlio [[Procuratore sportivo|procuratore]] al soldo di una società rimasta implicata nello scandalo<ref name=gea>[http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/sport/calcio/lippi-partito-dimissioni/lippi-partito-dimissioni/lippi-partito-dimissioni.html Lippi, il partito delle dimissioni "Il ct faccia un passo indietro"], da [[La Repubblica]], 21 maggio [[2006]]</ref>, non fu esente da critiche, ma rimase al suo posto per tutta la durata del torneo.
 
Prima del Mondiale, l'Italia giocò due partite amichevoli prestigiose, battendo i {{NazNB|CA|NLD}} per 3-1 ad [[Amsterdam]]<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2005/11_Novembre/12/partita.shtml È un'Italia già da Mondiale] gazzetta.it</ref> e la {{NazNB|CA|DEU}} per 4-1 a [[Firenze]].<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2006/03_Marzo/01/italia-germania.shtml Quest'Italia è una meraviglia] gazzetta.it</ref>
 
==== Mondiali 2006: il trionfo di Berlino ====
{{citazione|È finita, è finita, è finita, è finita... il cielo è azzurro sopra Berlino! Siamo Campioni del Mondo! |[[Marco Civoli]]}}
[[File:Marco Materazzi.jpg|thumb|upright=0.7|[[Marco Materazzi]] emerse a sorpresa tra i migliori marcatori azzurri ai vittoriosi [[Campionato mondiale di calcio 2006|Mondiali di Germania]], con 2 reti compresa quella nella finale di [[Berlino]].]]
 
Il sorteggio mondiale mise gli azzurri di fronte a {{NazNB|CA|GHA}}, {{NazNB|CA|USA}} e {{NazNB|CA|CZE}}. L'esordio fu positivo, con un 2-0 ottenuto contro un Ghana pimpante, grazie alle reti di [[Andrea Pirlo|Pirlo]] e [[Vincenzo Iaquinta|Iaquinta]].<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/06_Giugno/12/pregara.shtml|titolo=Italia, due gol per partire|editore= gazzetta.it|data= 12 giugno 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> Il successivo 1-1 contro gli [[Nazionale di calcio statunitense|Stati Uniti]] con rete di [[Alberto Gilardino|Gilardino]] ed [[autogol]] di [[Cristian Zaccardo|Zaccardo]]<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/06_Giugno/17/Italia-Usa.shtml|titolo=Italia, pari pieno di rimpianti|editore= gazzetta.it|data= 17 giugno 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> (partita nella quale fu espulso [[Daniele De Rossi|De Rossi]] per una gomitata a [[Brian McBride|McBride]], che gli costò 4 turni di squalifica, tornando disponibile solo per l'eventuale finale<ref>[http://www.repubblica.it/2006/06/speciale/altri/2006mondialipartite/italia-stati-uniti/italia-stati-uniti.html Italia-Usa: la guerra che non si voleva Pari con 3 espulsi. Qualificazione rinviata] repubblica.it</ref>) attenuò l'entusiasmo, ma bastò battere la Repubblica Ceca di [[Pavel Nedvěd]] per 2-0 nella gara decisiva (gol di [[Marco Materazzi|Materazzi]] e [[Filippo Inzaghi|Inzaghi]]) per guadagnare la qualificazione alla seconda fase del torneo.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/06_Giugno/22/REPCEC-ITALIA.shtml|titolo=Gol di riserva, Italia agli ottavi|editore= gazzetta.it|data= 22 giugno 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> Nel corso della sfida con i cechi ci fu l'infortunio a [[Alessandro Nesta|Nesta]] (sostituito poi da Materazzi), che confermò la sua personale "maledizione" nelle fasi finali dei Mondiali (capitò infatti lo stesso anche in [[Campionato mondiale di calcio 1998|Francia '98]] e [[Campionato mondiale di calcio 2002|Corea-Giappone 2002]]).<ref>[http://www.repubblica.it/2006/06/speciale/mondiali/servizi/azzurri-28-giugno/azzurri-28-giugno/azzurri-28-giugno.html Nesta non ce la fa per l'Ucraina "Voglio esserci per la semifinale"] repubblica.it</ref>
 
Agli ottavi di finale l'Italia si trovò di fronte l'[[Nazionale di calcio dell'Australia|Australia]] guidata da [[Guus Hiddink]], colui che quattro anni prima aveva eliminato l'Italia con la [[Nazionale di calcio della Corea del Sud|Corea del Sud]]. Dopo un primo tempo a reti inviolate, all'inizio della ripresa l'espulsione di Materazzi fece temere il peggio, ma un rigore di [[Francesco Totti|Totti]], "conquistato" da [[Fabio Grosso|Grosso]] al 93º minuto, decise il risultato e diede i quarti di finale all'Italia in extremis, dopo una gara sofferta.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/06_Giugno/26/ita-aus.shtml|titolo=Azzurri da batticuore: 1-0 al 95'|editore= gazzetta.it|data= 26 giugno 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> Nei quarti di finale una modesta {{NazNB|CA|UKR}} guidata da [[Andriy Shevchenko]] mise in difficoltà gli azzurri, che dopo aver sbloccato subito il risultato con [[Gianluca Zambrotta|Zambrotta]] ebbero non poche difficoltà. Alla fine [[Luca Toni|Toni]] realizzò una doppietta che chiuse una partita combattutissima. L'Italia vinse infine per 3-0 e approdò in semifinale.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/06_Giugno/30/italiaucraina.shtml|titolo=E adesso la Germania|editore= gazzetta.it|data= 30 giugno 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> La vittoria fu dedicata a [[Gianluca Pessotto]], ex-calciatore della [[Juventus]] e della Nazionale, che tentò il suicidio alla vigilia del match.<ref>[http://passineldeserto.blogosfere.it/2006/06/italiaucraina-l.html Italia-Ucraina: la partita per Pessotto]</ref>
[[File:Fabio Grosso 2008.jpg|thumb|upright=0.7|left|[[Fabio Grosso]] fu tra i maggiori protagonisti del trionfo iridato del 2006: si procurò il [[Calcio di rigore|penalty]] con l'[[Nazionale di calcio dell'Australia|Australia]] agli ottavi, siglò l'1-0 nei [[Tempi supplementari|supplementari]] alla [[Nazionale di calcio della Germania|Germania]] in semifinale, e trasformò il decisivo [[Tiri di rigore|rigore]] in finale alla [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]].]]
 
L'ostacolo tra gli azzurri e la finale fu la [[Nazionale di calcio della Germania|Germania]] padrona di casa. Nessuna delle due squadre riuscì a prevalere nel corso dei 90 minuti, si andò quindi ai supplementari, dove in una partita diventata tutta d'un tratto spettacolare, a fare la differenza fu l'Italia, che più tonica rispetto ai tedeschi, prese due legni con Gilardino e Zambrotta all'inizio del primo tempo supplementare e passò in vantaggio al 119º minuto con una rete segnata dal terzino [[Fabio Grosso]] su assist di Pirlo. Arrivò poco dopo anche il 2-0 firmato da [[Alessandro Del Piero|Del Piero]], su assist di Gilardino. L'Italia diventò la prima squadra a battere la Germania nel Westfalestadion ([[Dortmund]]), il più grande stadio tedesco, e conquistò la sua sesta finale mondiale.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/07_Luglio/04/GERMANIA-ITALIA.shtml|titolo=Italia gran finale|editore= gazzetta.it|data= 4 luglio 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref><ref>[http://sport.sky.it/sport/mondiali_calcio/brasile_2014/2014/06/01/record_da_battere.html Mondiali, i record da battere: Del Piero ha il gol "tardivo"] sky.it</ref>
 
Nell'ultima sfida l'Italia si ritrovò di fronte alla {{NazNB|CA|FRA}}. L'incontro terminò 1-1 dopo 120 minuti (rigore dopo pochi minuti di [[Zinédine Zidane|Zidane]], pareggio di [[Marco Materazzi|Materazzi]] poco dopo) di partita sofferta, equamente condotta, a sprazzi, da entrambe le parti per la prima ora di gioco, ma giocata meglio dai francesi dal corso del secondo tempo in poi. Nei supplementari Zidane mise fine alla sua grande carriera nel peggior modo possibile, colpendo in petto Materazzi, che lo aveva provocato verbalmente, con una testata e facendosi espellere.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/calcio/frase-materazzi/frase-materazzi/frase-materazzi.html Materazzi-Zidane, mistero svelato Ecco la frase che scatenò la testata] repubblica.it</ref><ref>[http://www.corriere.it/sport/13_novembre_29/testata-zidane-materazzi-arbitro-rivela-grazie-moviola-tv-758595a4-58d3-11e3-ade8-6dbcc0d06561.shtml Testata di Zidane a Materazzi, l’arbitro rivela: «Me lo disse il quarto uomo, grazie alla moviola tv»] corriere.it</ref>
 
La sequenza dei rigori vide la Nazionale italiana a segno con tutti e cinque i suoi calciatori. Mai prima di allora aveva realizzato una serie completa senza errori (nell'ordine: [[Andrea Pirlo|Pirlo]], [[Marco Materazzi|Materazzi]], [[Daniele De Rossi|De Rossi]], [[Alessandro Del Piero|Del Piero]] e [[Fabio Grosso|Grosso]]). Per i francesi, [[Sylvain Wiltord|Wiltord]], [[Éric Abidal|Abidal]] e [[Willy Sagnol|Sagnol]] segnarono, mentre [[David Trezeguet|Trezeguet]], colui che aveva segnato il decisivo golden gol nella finale degli [[Campionato europeo di calcio 2000|Europei del 2000]], colpì la traversa e con il suo errore condannò la Francia. L'Italia fu quindi incoronata campione del mondo per la quarta volta, scatenando la gioia di milioni di italiani, 24 anni dopo il successo in terra spagnola e nello stesso stadio dove settant'anni prima aveva vinto la finale [[Giochi olimpici|olimpica]] del [[Calcio ai Giochi della XI Olimpiade|1936]].<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/07_Luglio/09/ITALIA-FRANCIA.shtml|titolo=Ci incoronano i rigori|editore= gazzetta.it|data= 9 luglio 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> [[Marcello Lippi|Lippi]] non aveva, comunque, dimenticato le polemiche della vigilia e, durante la prima conferenza stampa ufficiale al rientro in Italia, rassegnò le sue dimissioni tra lo stupore generale.<ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=7105044 Lastampa.It<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il Mondiale 2006 segnò anche gli addii dalla Nazionale di due bandiere come [[Francesco Totti]] ed [[Alessandro Nesta]].<ref>[http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/sport/calcio/nazionale/totti-20-lug/totti-20-lug/totti-20-lug.html È ufficiale: Totti saluta l'azzurro "Non giocherò più in nazionale"] repubblica.it</ref><ref>[http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/calcio/nesta-nazionale/nesta-nazionale/nesta-nazionale.html Anche Nesta lascia la Nazionale "La mia avventura è finita"] repubblica.it</ref>
[[File:FIFA world cup 2006 - Rome circus maximus flag.jpg|thumb|Festa italiana al [[Circo Massimo]] il 10 luglio [[2006]], dopo la quarta vittoria mondiale degli azzurri.]]
 
Il 14 luglio [[2006]], a ricordo della vittoria mondiale, il governo italiano comunicò la realizzazione di un [[francobollo]] commemorativo dell'evento a cura di [[Poste Italiane]].<ref>[http://www.philweb.it/italia_campione_del_mondo_di_calcio_2006_francobollo_e_minifoglio-st629.html Italia Campione del Mondo di Calcio 2006: francobollo e minifoglio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Inoltre fu fatta coniare anche una moneta commemorativa in argento del valore nominale di 5 [[euro]] a cura dell'[[Istituto Poligrafico e Zecca di Stato]]. A fine anno il capitano [[Fabio Cannavaro]], tra i protagonisti del successo di Berlino, vinse il [[Pallone d'oro 2006|Pallone d'oro]] (davanti al compagno azzurro [[Gianluigi Buffon]]) ed il [[FIFA World Player of the Year 2006|FIFA World Player]].<ref>{{Cita news|autore=Luigi Garlando|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2006/11_Novembre/17/cannavaro.shtml|titolo=Cannavaro mister Pallone d'Oro|pubblicazione=gazzetta.it|data=17 novembre 2006|accesso=27 agosto 2012}}</ref>
 
{{Nazionale italiana mondiali 2006}}
 
=== Roberto Donadoni (2006-2008) ===
Dopo le dimissioni di [[Marcello Lippi]], [[Roberto Donadoni]], già [[calciatore]] di [[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]] e [[Associazione Calcio Milan|Milan]] e [[allenatore]] del [[Associazione Sportiva Livorno Calcio|Livorno]] fino al febbraio [[2006]], venne nominato commissario tecnico della Nazionale.<ref>[http://www.mondialigermania.net/donadoni-e-il-nuovo-ct-dell-italia/ Donadoni è il nuovo ct dell’ Italia.] mondialigermania.net</ref> La prima partita diretta da Donadoni, un'[[amichevole]] giocata proprio allo [[Stadio Armando Picchi]] di [[Livorno]] contro la {{NazNB|CA|HRV}}, finì 2-0 per la squadra ospite. Nell'occasione venne schierata una formazione largamente sperimentale, totalmente priva degli elementi che avevano vinto il campionato del mondo<ref>[http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/sport/calcio/nazionale/italia-croazia/italia-croazia/italia-croazia.html Non va la nuova Italia di Donadoni La Croazia è più avanti: 0-2 a Livorno], da [[La Repubblica]], 16 agosto [[2006]]</ref>. Prima di Donadoni gli altri CT italiani che avevano perso all'esordio in panchina erano stati [[Vittorio Pozzo|Pozzo]], [[Enzo Bearzot|Bearzot]] e [[Marcello Lippi|Lippi]], cioè gli artefici dei quattro trionfi della Nazionale italiana ai Mondiali.
[[File:Roberto Donadoni 2008.jpg|thumb|upright|left|[[Roberto Donadoni]], allenatore dell'Italia dal 2006 al 2008. Da giocatore, ha vestito a lungo la maglia azzurra, partecipando a due campionati europei ([[Campionato europeo di calcio 1988|1988]] e [[Campionato europeo di calcio 1996|1996]]) e due campionati mondiali ([[Coppa del Mondo FIFA 1990|1990]] e [[Coppa del Mondo FIFA 1994|1994]])]]
 
Il 2 settembre [[2006]] cominciarono le gare di qualificazione al {{EC|2008}}. L'inizio non fu positivo: a [[Napoli]] gli azzurri pareggiarono per 1-1 con la [[Nazionale di calcio della Lituania|Lituania]]<ref>[http://it.uefa.com/uefaeuro/season=2008/matches/round=2241/match=83964/postmatch/report/index.html L’Italia di Donadoni non ingrana] it.uefa.com</ref> e poi persero a [[Parigi]] per 3-1 contro la [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]], a quasi due mesi dalla finale del Mondiale.<ref>[http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/sport/calcio/nazionale/francia-italia/francia-italia/francia-italia.html Donadoni, lezione francese Cassano e Semioli deludono] repubblica.it</ref> Dai turni successivi, però, giunsero le prime soddisfazioni con {{NazNB|CA|UKR}} (2-0 a [[Roma]]) e {{NazNB|CA|GEO}} (1-3 a [[Tbilisi]]), seguite dalle vittorie contro {{NazNB|CA|SCO}} (2-0 a [[Bari]]), {{NazNB|CA|FRO}} (1-2 a [[Tórshavn]]) e {{NazNB|CA|LTU}} (0-2 a [[Kaunas]]).
 
Nell'agosto del [[2007]], l'Italia venne sconfitta in un'amichevole per 3-1 a [[Budapest]] dall'{{NazNB|CA|HUN}}.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/calcio/nazionale/amichevole-budapest/amichevole-budapest/amichevole-budapest.html Italia umiliata a Budapest finisce 3-1 per l'Ungheria] repubblica.it</ref> Tornando alle gare di qualificazione, l'8 settembre 2007 la sfida contro la Francia allo [[Stadio Giuseppe Meazza|Stadio Meazza]] finì 0-0<ref>[http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/sport/calcio/nazionale/italia-francia-partita/italia-francia-partita/italia-francia-partita.html Troppo molle l'Italia di Donadoni La Francia cerca e trova lo 0-0] repubblica.it</ref>, ma subito dopo l'Italia continuò la sua serie di successi sconfiggendo Ucraina (1-2 a [[Kiev]])<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2007/09_Settembre/12/ucr-ita.shtml Super Di Natale L'Italia si rilancia] gazzetta.it</ref> e Georgia (2-0 a [[Genova]]).<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2007/10_Ottobre/13/pezzoitageorgia.shtml Italia, tre punti e poco più] gazzetta.it</ref>
 
Il 17 novembre [[2007]], grazie alla vittoria per 2-1 contro la Scozia a [[Glasgow]], dove non aveva mai vinto, la Nazionale azzurra si qualificò per gli [[Campionato europeo di calcio|Europei]] [[2008]] con un turno d'anticipo.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2007/11_Novembre/17/partita.shtml L'Italia vola agli Europei! Panucci, gol qualificazione] gazzetta.it</ref> La vittoria per 3-1 sulle [[Nazionale di calcio delle Isole Fær Øer|Isole Fær Øer]] a [[Modena]] risultò ininfluente per la qualificazione; l'Italia chiuse al comando del girone, davanti ai francesi.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/sport/calcio/nazionale/italia-far-oer/italia-far-oer/italia-far-oer.html Azzurri in relax, 3-1 alle Far Oer Inizia l'avventura Euro 2008] repubblica.it</ref> Prima della fase finale degli europei, gli azzurri disputarono tre amichevoli, la prima vinta 3-1 sul {{NazNB|CA|PRT}}<ref>[http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/sport/calcio/nazionale/portogallo-italia/portogallo-italia/portogallo-italia.html Toni, Cannavaro e Quagliarella l'Italia supera il Portogallo] repubblica.it</ref>, poi una sconfitta per 1-0 in casa della {{NazNB|CA|ESP}}<ref>[http://www.calcioalpallone.com/europei/amichevole-spagna-italia-azzurri-sconfitti-per-1-0-gol-spettacolare-di-david-villa/#sr=g&m=o&cp=or&ct=-tmc&st=(opu%20qspwjefe)&ts=1400264265 Amichevole Spagna – Italia, Azzurri sconfitti per 1-0. Gol spettacolare di David Villa.] calcioalpallone.com</ref> ed infine pochi giorni prima della partenza per [[Austria]] e [[Svizzera]] vittoria per 3-1 contro il {{NazNB|CA|BEL}}.<ref>[http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/sport/calcio/nazionale/azzurri-euro2008/partita-italia-belgio/partita-italia-belgio.html Di Natale, una star in più E Donadoni sorride] repubblica.it</ref>
 
==== Euro 2008 ====
L'Italia, inserita dall'[[UEFA]] in seconda fascia, venne sorteggiata nel ''girone di ferro'' di [[Euro 2008]], con [[Nazionale di calcio dei Paesi Bassi|Paesi Bassi]], [[Nazionale di calcio della Romania|Romania]] e [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]].<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2007/11_Novembre/30/sorteggiovigilia.shtml Girone di ferro a Euro 2008 Italia con Francia e Olanda!] gazzetta.it</ref> L'avvio non fu positivo: l'infortunio nel primo giorno di allenamento del capitano azzurro [[Fabio Cannavaro]] costrinse il CT a convocare al suo posto un altro difensore, [[Alessandro Gamberini]]<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Sport/2008/06/Cannavaro-infortunio-allenamento.shtml?uuid=6f521b88-30c2-11dd-8bf2-00000e251029&type=Libero Euro 2008: Cannavaro infortunato in allenamento. Al suo posto Gamberini], da [[Il Sole 24 Ore]], 2 giugno [[2008]]</ref>. Il nuovo capitano ufficiale della competizione fu [[Alessandro Del Piero]] a patto che giocasse titolare, altrimenti la fascia passava a [[Gianluigi Buffon]].<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Europei/2008/Primo_Piano/2008/06_Giugno/12/delpierocapitano.shtml Buffon, niente fascia Il capitano è Del Piero] gazzetta.it</ref>
[[File:Alex Del Piero (2006).jpg|thumb|upright|[[Alessandro Del Piero]], capitano dell'Italia a [[Euro 2008]]; dopo tale competizione il fantasista giocò le sue ultime partite in azzurro, concludendo l'esperienza in nazionale con 27 reti (a pari merito con [[Roberto Baggio]]) e 91 presenze.]]
 
La squadra perse a [[Berna]] la partita d'esordio contro gli olandesi allenati da [[Marco van Basten|Van Basten]] (prima sconfitta con gli olandesi dopo trent'anni<ref name=ned>[http://www.corriere.it/Sport/2008/Euro2008/index_10_5dc2b2f0-362c-11dd-9226-00144f02aabc.shtml L'Italia travolta dall'Olanda Buffon: «Chiediamo scusa»], dal [[Corriere della Sera]], 9 giugno [[2008]]</ref>), subendo ben tre reti senza segnarne neanche una, divenendo protagonista di una prestazione molto opaca. Già dal giorno dopo, la stessa conduzione di [[Roberto Donadoni|Donadoni]] fu messa pesantemente in discussione dalla stampa<ref name=ned />, che invocava cambi nella formazione titolare. Nella seconda partita contro rumeni l'Italia non andò oltre l'1-1 (vantaggio di [[Adrian Mutu|Mutu]] e pareggio di [[Christian Panucci|Panucci]]), con un gol annullato a [[Luca Toni|Toni]] e un rigore di Mutu parato da [[Gianluigi Buffon|Buffon]] nel finale, salvando di fatto gli azzurri da una clamorosa e prematura eliminazione.<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Europei/2008/Primo_Piano/2008/06_Giugno/13/italiaromania.shtml Non basta san Buffon E l'Olanda ci inguaia] gazzetta.it</ref> Nella terza partita, martedì 17 giugno, gara decisiva, l'Italia batté i francesi 2-0 a [[Zurigo]] con reti di [[Andrea Pirlo|Pirlo]], su rigore, e [[Daniele De Rossi|De Rossi]], su punizione deviata da [[Thierry Henry|Henry]] (erano trent'anni che gli azzurri non vincevano sulla Francia nei 90' regolamentari, esattamente dal [[Campionato mondiale di calcio 1978|Mondiale del '78]]), qualificandosi ai quarti (beneficiando della sconfitta della Romania per 2-0 contro i Paesi Bassi già qualificati).<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Europei/2008/Primo_Piano/2008/06_Giugno/17/fraita.shtml Italia, la notte perfetta Nei quarti c'è la Spagna] gazzetta.it</ref>
 
Nell'ultimo quarto di finale del torneo, che venne disputato a [[Vienna]] domenica 22 giugno, l'Italia pareggiò 0-0 dopo i tempi supplementari contro la [[Nazionale di calcio della Spagna|Spagna]], poi campione, e venne eliminata perdendo per 4-2 ai [[tiri di rigore|calci di rigore]]. Decisive risultarono le parate di [[Iker Casillas]] sui tiri di De Rossi e [[Antonio Di Natale|Di Natale]], mentre gli spagnoli fallirono un solo tiro, quello di [[Daniel Güiza]], parato da [[Gianluigi Buffon|Buffon]]. In ogni caso la Nazionale spagnola aveva tenuto il pallino del gioco per tutta la partita.<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Europei/2008/Primo_Piano/2008/06_Giugno/22/ita-spa.shtml Italia, che peccato! Fuori ai rigori con la Spagna] gazzetta.it</ref>
 
{{Nazionale italiana europei 2008}}
 
=== Il Lippi-bis e la doppia disfatta sudafricana (2008-2010) ===
Il 26 giugno [[2008]]<ref name=addio>[http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/sport/calcio/europei/primo-incontro/primo-incontro/primo-incontro.html Lippi, primo incontro con Abete Oggi l'addio a Donadoni], da [[La Repubblica]], 26 giugno [[2008]]</ref> [[Roberto Donadoni]] venne esonerato tramite una [[Clausola (diritto)|clausola]] rescissoria secondo cui se il CT non fosse arrivato ''almeno'' alle semifinali degli Europei 2008, la [[FIGC]] sarebbe stata autorizzata a sollevarlo dal suo incarico<ref>[http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/sport/calcio/europei/abete-clausola-semifinali/abete-clausola-semifinali/abete-clausola-semifinali.html Abete-Lippi, incontro a Roma Addio Donadoni, tutti i particolari] da [[La Repubblica]], 25 giugno [[2008]]</ref>. L'eventualità si verificò e lo stesso giorno la Federcalcio ufficializza il ritorno di [[Marcello Lippi|Lippi]]<ref name=addio />, che tornò a guidare la Nazionale italiana in vista della [[FIFA Confederations Cup 2009]] e del {{WC|2010}}, in programma in [[Sudafrica]].
 
Il secondo debutto di Lippi sulla panchina azzurra avvenne il 20 agosto contro l'[[Nazionale di calcio dell'Austria|Austria]] a [[Nizza]] (2-2 il risultato finale, dopo un doppio svantaggio).<ref>[http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/sport/calcio/nazionale/amichevole-austria/match-20ago/match-20ago.html Lippi riparte da un pari Con l'Austria è 2-2] repubblica.it</ref>
 
Nelle qualificazioni per i Mondiali l'Italia venne inserita in un gruppo abbastanza agevole: gli azzurri pescarono [[Nazionale di calcio dell'Irlanda|Irlanda]], [[Nazionale di calcio della Bulgaria|Bulgaria]], [[Nazionale di calcio di Cipro|Cipro]], [[Nazionale di calcio del Montenegro|Montenegro]] e [[Nazionale di calcio della Georgia|Georgia]].<ref>[http://www.calcioalpallone.com/mondiali/qualificazioni-mondiali-sud-africa-2010-litalia-pesca-bene-le-sue-avversarie-gruppo-8-abbordabile/#sr=g&m=o&cp=or&ct=-tmc&st=(opu%20qspwjefe)&ts=1400264265 Qualificazioni Mondiali Sud Africa 2010: l’Italia pesca bene le sue avversarie. Gruppo 8 abbordabile.] calcioalpallone.com</ref>
 
L'inizio non fu brillante: a [[Larnaca]] furono solo la doppietta di [[Antonio Di Natale|Di Natale]] e le prodezze di [[Gianluigi Buffon|Gigi Buffon]] a regalare la vittoria contro i modesti ciprioti.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2008/09/06/cipro-italia.shtml Di Natale: Cipro-Italia 1-2!] gazzetta.it</ref> Nemmeno l'impegno successivo ad [[Udine]] contro i georgiani fu entusiasmante, gli azzurri vinsero 2-0 (doppietta di [[Daniele De Rossi|De Rossi]]) ma faticarono contro un avversario di gran lunga inferiore.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2008/09/10/partitabis.shtml Un doppio De Rossi tiene su gli azzurri] gazzetta.it</ref> Dopo un pari in [[Bulgaria]]<ref>[http://www.solocalcio.com/2008/10/12/italia-pari-senza-emozioni-in-bulgaria/ Italia, pari senza emozioni in Bulgaria] solocalcio.com</ref> e una vittoria contro i montenegrini a [[Lecce]]<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2008/10/15/italia_montenegro.shtml Doppietta di Aquilani Battuto il Montenegro] gazzetta.it</ref>, gli azzurri disputarono ad [[Atene]] un'amichevole contro la [[Nazionale di calcio della Grecia|Grecia]], pareggiata per 1-1 grazie ad una rete di Toni che tornò a segnare dopo mesi di digiuno da gol in Nazionale, dove Lippi conquistò il record assoluto di 32 risultati utili consecutivi con la Nazionale, superando [[Vittorio Pozzo]]<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2008/11/19/gre-ita.shtml Italia, pareggio in Grecia Lippi 31 volte imbattuto] gazzetta.it</ref>; imbattibilità che venne persa il 10 febbraio [[2009]], subendo una sconfitta per 2-0 in amichevole dal [[Nazionale di calcio del Brasile|Brasile]] a [[Londra]].<ref>[http://www.sportlive.it/calcio/calcio-news/amichevole-italia-brasile-londra-il-10-febbraio-2009-emirates-stadium.html Italia-Brasile 0-2: disastro azzurro a Londra] sportlive.it</ref>
[[File:Italyhomekit.jpg|thumb|upright=0.7|left|La speciale divisa utilizzata dall'Italia nella [[Confederations Cup 2009|Confederations 2009]], ispirata alle [[Maglia azzurra (Italia)|maglie azzurre]] degli [[Anni 1930|anni trenta]]]]
 
Il 28 marzo 2009, la gara di ritorno contro il [[Nazionale di calcio del Montenegro|Montenegro]] a [[Podgorica]] fu vinta per 2-0, nella quale tra l'altro ci fu l'esordio con gol di [[Gianpaolo Pazzini|Pazzini]], letteralmente rinato con la maglia della [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]].<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2009/03/28/rifinitura.shtml Pazzini in gol al debutto! Live: Montenegro-Italia 0-2] gazzetta.it</ref> Il 1º aprile andò in scena a [[Bari]] lo scontro diretto con l'[[Nazionale di calcio dell'Irlanda|Irlanda]] allenata dall'ex ct azzurro [[Giovanni Trapattoni]]. Pazzini venne espulso dopo neanche un minuto, [[Vincenzo Iaquinta|Iaquinta]] portò avanti gli azzurri dopo 10 minuti, ma poco prima del 90' gli irlandesi pareggiarono con [[Robbie Keane]] e costrinsero l'Italia a rimandare i festeggiamenti per la qualificazione.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2009/04/01/ita_irl0104.shtml Keane riprende Iaquinta Italia bloccata dal Trap] gazzetta.it</ref>
 
==== Confederations Cup 2009 ====
Nel mese di giugno del [[2009]], la Nazionale esordì in una competizione che non l'aveva mai vista protagonista, la [[Confederations Cup 2009|Confederations Cup]] che si svolse in [[Sudafrica]]. La partita d'esordio a [[Johannesburg]] contro gli {{NazNB|CA|USA}} venne vinta dagli azzurri per 3-1 in rimonta con una [[Gol#Doppietta|doppietta]] di [[Giuseppe Rossi (calciatore)|Giuseppe Rossi]], all'esordio in una fase finale con la Nazionale, ed un gol di [[Daniele De Rossi]].<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/ConfederationCup/15-06-2009/italia-rimonta-50534288005.shtml Italia da rimonta Con Rossi e De Rossi] gazzetta.it</ref> Il passo falso arrivò però nella seconda giornata, con una imprevista sconfitta di misura (1-0) contro l'{{NazNB|CA|EGY}}, che mise a rischio la qualificazione degli azzurri alle semifinali.<ref>[http://www.repubblica.it/2009/05/sport/calcio/nazionale/italia-confederations-2009/italia-egitto-diretta/italia-egitto-diretta.html L'Italia s'arrende ai Faraoni] repubblica.it</ref> Le speranze italiane vennero riposte nell'ultimo incontro col [[Brasile]]. Tuttavia, la squadra azzurra disputò una brutta partita e perse 3-0. Tenendo testa ai brasiliani solo nella prima mezzora, l'Italia crollò alla fine del primo tempo, subendo tutti e tre i gol col quale si concluse il match; nella ripresa, nonostante bastasse una sola rete per passare il turno, gli azzurri (in maglia celeste per l'occasione) non riuscirono a pungere e i brasiliani controllarono il resto della gara. Quella che doveva essere la partita della svolta si trasformò in una disfatta. La squadra azzurra non subiva 3 reti nel primo tempo dal lontano [[1957]], contro la {{NazNB|CA|YUG}}. Perfino alcuni giocatori dello stesso Brasile furono stupiti della scarsa prestazione degli azzurri, dai quali ci si aspettava senza dubbio qualcosa di meglio.<ref>[http://www.repubblica.it/2009/05/sport/calcio/nazionale/italia-confederations-2009/italia-disfatta/italia-disfatta.html Questa nazionale è a fine ciclo Allarme rosso, ma Lippi non ci sta] repubblica.it</ref><ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/ConfederationCup/21-06-2009/brasile-da-spettacolo-50574360602.shtml Il Brasile dà spettacolo Italia travolta e fuori] gazzetta.it</ref>
 
L'attenzione si spostò quindi su una possibile rivincita a [[Campionato mondiale di calcio 2010|Sudafrica 2010]], che invece si rivelerà essere il peggior Mondiale in assoluto disputato dalla Nazionale italiana.
 
{{Nazionale italiana confederations cup 2009}}
 
Dopo la pessima [[Coppa delle Confederazioni FIFA|Confederations Cup]], l'Italia vinse in [[Georgia]] solo grazie a due autoreti del difensore del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] [[Kakhaber Kaladze|Kaladze]]. Poi, gli azzurri convinsero a [[Torino]] dove superarono 2-0 la [[Nazionale di calcio della Bulgaria|Bulgaria]] (reti di [[Fabio Grosso|Grosso]] e [[Vincenzo Iaquinta|Iaquinta]]) e il 10 ottobre, in seguito al 2-2 ottenuto a [[Dublino]] ([[Mauro Germán Camoranesi|Camoranesi]] e [[Alberto Gilardino|Gilardino]] in gol) contro l'Irlanda, gli azzurri staccarono il biglietto per il [[Sudafrica]].<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/10-10-2009/gilardino-gol-mondiale-501572350231.shtml Gilardino, gol Mondiale L'Italia è già in Sud Africa] gazzetta.it</ref> L'Italia chiuse battendo 3-2 [[Nazionale di calcio di Cipro|Cipro]] a [[Parma]], con tripletta di Gilardino.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/14-10-2009/pazza-italia-va-sotto-due-gol-501616764515.shtml Pazza Italia, va sotto di due gol poi Gila ribalta la partita: 3-2] gazzetta.it</ref>
 
==== Mondiali 2010: il "naufragio" azzurro ====
Il [[Campionato mondiale di calcio 2010|Mondiale sudafricano]] iniziò nel segno delle contestate convocazioni fatte da [[Marcello Lippi|Lippi]], che escluse alcuni talenti, in primis [[Antonio Cassano|Cassano]] e [[Mario Balotelli|Balotelli]], per far posto a molti calciatori reduci da una stagione poco brillante nei rispettivi club, affidandosi in pratica a diversi elementi della "vecchia guardia" artefice della vittoria mondiale di [[Campionato mondiale di calcio 2006|quattro anni prima]] (come d'altronde era già capitato in passato nella storia della Nazionale).<ref>[http://www.corrieredellosport.it/calcio/mondiali_2010/2010/03/16-102736/Lippi%3A+%C2%ABCassano+chi%3F+Inter+fa+maturare+Balotelli%C2%BB Lippi: «Cassano chi? Balotelli deve maturare»] corriere.it</ref><ref>[http://www.calcioalpallone.com/mondiali/convocati-amichevole-italia-brasile/#sr=g&m=o&cp=or&ct=-tmc&st=(opu%20qspwjefe)&ts=1400264265 I convocati di Lippi per l’amichevole Italia – Brasile] calcioalpallone.com</ref> Le amichevoli pre-Mondiale a [[Bruxelles]] contro il [[Nazionale di calcio del Messico|Messico]] (sconfitta per 2-1)<ref>[http://www.calcioalpallone.com/mondiali/amichevole-italia-messico/#sr=g&m=o&cp=or&ct=-tmc&st=(opu%20qspwjefe)&ts=1400264265 Amichevoli pre Mondiali: Italia battuta dal Messico 2-1] calcioalpallone.com</ref> e a [[Losanna]] contro la [[Nazionale di calcio della Svizzera|Svizzera]] (pareggio per 1-1) non diedero segnali incoraggianti.<ref>[http://www.corrieredellosport.it/calcio/mondiali_2010/girone_f/italia/2010/06/05-114756/Pari+tra+Svizzera+e+Italia.+Che+gol+di+Quagliarella! Pari tra Svizzera e Italia Che gol di Quagliarella!] corriere.it</ref>
[[File:FIFA World Cup 2010 Italy Paraguay5.jpg|thumb|Gli azzurri schierati in campo per l'esecuzione dell'[[Il Canto degli italiani|inno nazionale]], prima dell'esordio ai [[Campionato mondiale di calcio 2010|Mondiali 2010]] contro il Paraguay.]]
 
Il girone mondiale, sorteggiato a [[Durban]] il 4 dicembre [[2009]], risultò essere molto favorevole per la squadra campione del mondo in carica: nel gruppo F infatti uscirono come avversari degli azzurri [[Nazionale di calcio del Paraguay|Paraguay]], [[Nazionale di calcio della Slovacchia|Slovacchia]] e [[Nazionale di calcio della Nuova Zelanda|Nuova Zelanda]].<ref>[http://www.ilgiornale.it/news/sudafrica-2010-litalia-pesca-nuova-zelanda-paraguay-e.html Sudafrica 2010, l'Italia pesca Nuova Zelanda, Paraguay e Slovacchia] ilgiornale.it</ref>
 
L'esordio nel primo Mondiale giocato in [[Africa]] avvenne il 14 giugno a [[Città del Capo]] contro il Paraguay. Nel finale di primo tempo passarono in vantaggio i sudamericani, con un gol di [[Antolín Alcaraz|Alcaraz]] di testa su calcio di punizione; nella ripresa arrivò il pareggio di [[Daniele De Rossi|De Rossi]], che depositò la palla in rete dopo uno svarione del portiere paraguayano [[Justo Villar|Villar]] su un calcio d'angolo per l'1-1 finale.<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2010/Squadre/14-06-2010/de-rossi-agguanta-paraguay-7192954174.shtml De Rossi agguanta il Paraguay L'Italia parte con un pari] gazzetta.it</ref>
 
Nella seconda gara, il 20 giugno a [[Nelspruit]] contro i neozelandesi, gli azzurri passarono di nuovo in svantaggio, questa volta a pochi minuti dal fischio iniziale, con un gol di [[Shane Smeltz|Smeltz]] che, in posizione dubbia e con un errore difensivo di [[Fabio Cannavaro|Cannavaro]], superò [[Federico Marchetti|Marchetti]] (sostituto di [[Gianluigi Buffon|Buffon]], infortunatosi dopo la prima partita). Nel corso del primo tempo [[Riccardo Montolivo|Montolivo]] colpì un palo interno con un tiro dalla distanza, tre minuti dopo pareggiò [[Vincenzo Iaquinta|Iaquinta]] su un rigore discutibile guadagnato da De Rossi. Nella ripresa l'Italia attaccò in modo sterile contro una Nuova Zelanda che in contropiede rischiò nuovamente di portarsi avanti, non riuscendo ad andare in gol, nonostante la spinta di campioni del mondo come [[Alberto Gilardino|Gilardino]] (sostituito a inizio secondo tempo), [[Mauro Germán Camoranesi|Camoranesi]] (subentrato) e [[Gianluca Zambrotta|Zambrotta]] e gli inneschi di [[Giampaolo Pazzini|Pazzini]] e [[Antonio Di Natale|Di Natale]]. Finì 1-1.<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2010/Squadre/20-06-2010/italia-continua-deludere-71159800681.shtml L'Italia continua a deludere Solo 1-1 con la Nuova Zelanda] gazzetta.it</ref>
[[File:Fabio Cannavaro 2011.jpg|thumb|upright=0.8|left|Ai Mondiali sudafricani [[Fabio Cannavaro]] chiuse la sua carriera in maglia azzurra col primato assoluto di 79 presenze con la fascia di capitano]]
 
A questo punto dopo il secondo pareggio consecutivo, all'Italia poteva bastare non perdere contro la Slovacchia di [[Marek Hamšík]] per qualificarsi, seppur come seconda, agli ottavi nelle sfida decisiva di [[Johannesburg]] del 24 giugno. Ciò nonostante gli azzurri campioni del mondo vennero sconfitti dalla Nazionale slovacca per 3-2 in una gara combattuta. Partita iniziata con [[Gennaro Gattuso|Gattuso]] titolare, l'Italia si ritrovò già in svantaggio alla fine del primo tempo su di un'azione partita da un errore a centrocampo di [[Riccardo Montolivo|Montolivo]], con gol di [[Róbert Vittek|Vittek]], che raddoppiò nella ripresa. L'ingresso in campo di [[Andrea Pirlo]] (all'esordio nel Mondiale, rientrato dopo un infortunio avvenuto poco prima del torneo) diede una scossa agli azzurri, che cominciarono ad attaccare, accorciando le distanze con [[Antonio Di Natale|Di Natale]] autore di una rete a porta vuota in tap-in. Ma subito dopo gli slovacchi trovarono il 3-1 in un'azione partita da una rimessa laterale, nella quale la difesa italiana si fece trovare impreparata. L'Italia poco dopo con [[Fabio Quagliarella|Quagliarella]] siglò il gol della speranza, una sorta di pallonetto da fuori area sotto l'incrocio. Gli azzurri, all'arrembaggio nel finale, sprecarono all'ultimo minuto di recupero una palla gol con [[Simone Pepe|Pepe]], per il possibile 3-3, sparando fuori da posizione favorevole una palla partita da una lunga rimessa laterale di [[Giorgio Chiellini|Chiellini]], spizzata in area sui piedi del giocatore bianconero. Finì così 3-2 per gli slovacchi e l'Italia venne eliminata per la sesta volta al primo turno di un Mondiale, chiudendo il girone addirittura all'ultimo posto e senza vittoria (dietro anche alla Nuova Zelanda), fatto mai accaduto prima nella storia degli Azzurri. Passarono il turno i paraguayani al primo posto, davanti alla Slovacchia).<ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2010/Squadre/24-06-2010/umiliati-slovacchia-71207123469.shtml Umiliati dalla Slovacchia Torniamo a casa] gazzetta.it</ref><ref>[http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2010/Squadre/24-06-2010/ufficiale-gattuso-natale-71208625108.shtml A CASA CON VERGOGNA] gazzetta.it</ref>
 
I motivi dell'eliminazione – oltre alla squadra troppo "vecchia", con diversi giocatori reduci dal trionfo del 2006 ed ormai al tramonto della loro carriera, a cui Lippi non volle rinunciare&nbsp;– furono la mancanza di talenti puri (come il già citato Cassano) e la scarsità di giovani promettenti.<ref>[http://blog.agostiniassociati.it/nazionale-italiana-calcio-25062010.html Nazionale Italiana di Calcio: i motivi della disfatta 2010]</ref><ref>[http://www.rivistasportiva.com/rubriche/item/1311-la-crisi-del-calcio-italiano-esasperazione-tattica-e-giocatori-vecchi La crisi del calcio italiano: esasperazione tattica e giocatori vecchi]</ref> Elementi a cui vanno aggiunti gli infortuni del portiere titolare Buffon nella prima partita e la mancanza del supporto di un regista come Pirlo, che mancò nelle prime due partite causa infortunio.<ref>[http://www.calciomercato.com/news/sudafrica-2010-pessimismo-per-buffon-mondiale-finito-pirlo-recupera Sudafrica 2010: pessimismo per Buffon, Mondiale finito? Pirlo recupera] calciomercato.com</ref><ref>[http://www.repubblica.it/speciali/mondiali/sudafrica2010/squadre/italia/2010/06/04/news/un_azzurro_verso_il_forfait-4577286/ Infortunio al polpaccio Pirlo fa tremare Lippi]</ref> La partita con la Slovacchia segnò addii importanti per la Nazionale, come Fabio Cannavaro (colui che alzò la Coppa del Mondo quattro anni prima, con il record di presenze da capitano azzurro, ben 79) e Gennaro Gattuso.<ref>[http://temi.repubblica.it/corrierealpi-speciale-mondiali-2010/cannavaro-addio-%C2%ABlippi-la-colpa-e-di-tutti%C2%BB/ Cannavaro, addio: «Lippi? La colpa è di tutti»] repubblica.it</ref><ref>[http://sport.sky.it/sport/mondiali_calcio/2010/06/12/sudafrica_2010_gattuso_annuncio_addio_nazionale.html Gattuso come Cannavaro: addio all'azzurro dopo il Mondiale] sky.it</ref> La ''débacle'' sudafricana, globalmente la peggior fase finale di un Mondiale mai giocata dall'Italia, risulta essere stato il punto più basso della storia moderna della Nazionale italiana. È la fine di un ciclo.
 
== Il nuovo decennio ==
=== Cesare Prandelli: dalla finale europea alla delusione mondiale (2010-2014) ===
[[File:Cesare Prandelli Euro 2012 vs England.jpg|thumb|upright=0.7|[[Cesare Prandelli]], commissario tecnico dal 2010 al 2014.]]
 
Già prima del Mondiale in Sudafrica la [[FIGC]] comunica la scelta di [[Cesare Prandelli]] come successore di Lippi alla guida dell'Italia.<ref>[http://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2010/05/30/news/prandelli_nuovo_ct_italia-4439098 Ufficiale, Prandelli nuovo ct] da [[La Repubblica]], 30 maggio [[2010]]</ref> Al nuovo commissario tecnico spetta il gravoso compito di risollevare una Nazionale giunta al punto più basso della sua storia recente. Prandelli amalgama nel suo gruppo volti vecchi e nuovi come [[Antonio Cassano]], [[Mario Balotelli]] (questi due esclusi dai [[Campionato mondiale di calcio 2010|Mondiali 2010]]), [[Andrea Pirlo]] e [[Daniele De Rossi]].<ref>[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/201008articoli/28394girata.asp Prandelli svela la nuova Italia: "Balotelli-Cassano? Si può fare" - LASTAMPA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Il debutto di Prandelli avviene all'[[Upton Park]] di [[Londra]], dove gli azzurri affrontano in amichevole la [[Nazionale di calcio della Costa d'Avorio|Costa d'Avorio]]. L'esordio non è dei migliori: gli ivoriani vincono 1-0 con una rete del difensore [[Kolo Touré]].
 
Il 3 settembre [[2010]] cominciano le gare di qualificazione al campionato d'[[Europei di calcio 2012|Europa 2012]]. L'inizio è positivo: a [[Tallinn]] gli azzurri vincono per 2-1 con l'[[Nazionale di calcio dell'Estonia|Estonia]] in rimonta,<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/03-09-2010/cassano-spegne-estonia-711014445290.shtml Cassano spegne l'Estonia, Rimonta Italia con orgoglio - La Gazzetta dello Sport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> vincono a [[Firenze]] per 5-0 contro le [[Nazionale di calcio delle Isole Fær Øer|Isole Fær Øer]]<ref>[http://sport.sky.it/sport/calcio_italiano/2010/09/08/prandelli_giorno_dopo_italia_far_oer.html Italia, Prandelli: '&#39;Ora siamo più vicini ai nostri tifosi'&#39; - Sport - Sky.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e poi pareggiano 0-0 con l'[[Nazionale di calcio dell'Irlanda del Nord|Irlanda del Nord]] a [[Belfast]]. Il 12 ottobre era prevista la partita contro la [[Nazionale di calcio della Serbia|Serbia]] allo [[Stadio Luigi Ferraris]] di [[Genova]], ma a causa delle intemperanze dei sostenitori serbi l'incontro è stato sospeso al sesto minuto del primo tempo sul risultato di 0-0,<ref>{{cita web |url=http://it.uefa.com/uefaeuro2012/matches/season=2012/live/day=7/session=1/match=2002166/matchcenterlight/index.html |titolo=Italia-Serbia 0-0 - Gara sospesa |editore=uefa.com |data=12 ottobre 2010 |accesso=14 ottobre 2010}}</ref><ref>{{cita web |url=http://it.uefa.com/uefa/aboutuefa/news/newsid=1545987.html |titolo=Comunicato UEFA su incidenti Italia-Serbia |editore=uefa.com |data=13 ottobre 2010 |accesso=13 ottobre 2010}}</ref> in quella che è stata la seconda gara della Nazionale italiana ad essere sospesa, dopo la partita Austria-Italia del 21 marzo [[1937]] a [[Vienna]];<ref>[http://www.italia1910.com/statistiche-le-partite-non-ufficiali.asp TUTTE LE PARTITE NON VALIDE O NON UFFICIALI DISPUTATE DALLA NAZIONALE] Italia1910.com</ref><ref>[http://anno.onb.ac.at/cgi-content/anno?apm=0&aid=wst&datum=19370322&zoom=2 Tagesübersicht: 22. März 1937] anno.onb.ac.at</ref> il 28 ottobre seguente viene ufficializzata la vittoria dell'Italia a tavolino per 3-0.<ref>[http://it.uefa.com/uefa/footballfirst/matchorganisation/disciplinary/news/newsid=1555043.html#decisione+uefa+caso+italia+serbia. Decisione UEFA sul caso Italia-Serbia – UEFA.com<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Successivamente l'Italia affronta due amichevoli: la prima, il 17 novembre 2010, è con la [[Nazionale di calcio della Romania|Romania]] che termina con il risultato di 1-1 dopo 90 minuti piovosi e senza pubblico;<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/17-11-2010/italia-sperimenta-711849710771.shtml Italia salvata da un autogol, Solo un pari con la Romania - Risultati e ultime notizie calcio e calciomercato - La Gazzetta dello Sport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> la seconda è l'amichevole del 9 febbraio [[2011]] contro la [[Nazionale di calcio della Germania|Germania]], terminata anche questa con il risultato di 1-1.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/09-02-2011/rossi-salva-buona-italia-8098844119.shtml Rossi salva una buona Italia, In Germania finisce 1-1 - La Gazzetta dello Sport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il match con la Germania è anche il primo a vedere [[Gianluigi Buffon]] come nuovo capitano della squadra.
[[File:Gianluigi Buffon Euro 2012 final 02.jpg|thumb|upright=0.7|left|[[Gianluigi Buffon]], capitano azzurro dal 2011 e primatista assoluto di presenze in Nazionale]]
 
Nel mese di marzo gli azzurri affrontano una gara valida per la qualificazione a Euro 2012, ed un'amichevole, vincendole entrambe: il 25 marzo ottengono un successo in casa della [[Nazionale di calcio della Slovenia|Slovenia]] per 1-0, partita valida come qualificazione,<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/25-03-2011/com-dolce-questo-motta--80618216629.shtml Com'è dolce questo Motta , Ora l'Italia vede gli Europei - La Gazzetta dello Sport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> bissato poi dalla vittoria contro l'[[Nazionale di calcio dell'Ucraina|Ucraina]] per 2-0 quattro giorni dopo in amichevole, sempre fuori casa.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/29-03-2011/apre-rossi-chiude-matri-80662994249.shtml Apre Rossi, chiude Matri, L'Italia passa in Ucraina: 2-0 - La Gazzetta dello Sport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il 3 giugno l'Italia batte nuovamente l'Estonia per 3-0.<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/03-06-2011/italia-801465676842.shtml Italia, Europei a un passo, Rossi-Cassano: Estonia k.o. - La Gazzetta dello Sport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Intanto, il 10 agosto allo [[Stadio San Nicola]] di [[Bari]] l'Italia batte 2-1 in amichevole la [[Nazionale di calcio della Spagna|Spagna]], detentrice del titolo [[Campionato mondiale di calcio|mondiale]] ed [[Campionato europeo di calcio|europeo]] (reti azzurre di [[Riccardo Montolivo|Montolivo]] e [[Alberto Aquilani|Aquilani]]).<ref>[http://www.calciopro.com/nazionale-italiana/amichevole-italia-spagna Amichevole Italia - Spagna 2-1 | CalcioPro.com<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Le partite del 2 e 6 settembre 2011, rispettivamente contro le Isole Fær Øer (in trasferta) e la Slovenia (a [[Firenze]]), sono l'ultimo atto della qualificazione aritmetica a [[Campionato europeo di calcio 2012|Euro 2012]]: l'Italia, infatti, le supera entrambe per 1-0 conquistando sei punti, con la certezza di non poter più essere superata dalla Serbia e dunque ottenendo la qualificazione con 180' di anticipo. È un risultato storico: mai la Nazionale aveva ottenuto una qualificazione così in anticipo,<ref name="attualita.tuttogratis.it">[http://attualita.tuttogratis.it/sport/europei-2012-ultime-notizie-italia-batte-slovenia-e-si-qualifica-con-2-turni-danticipo/P106751/ ''Europei 2012:Italia batte Slovenia e si qualifica con 2 turni d’anticipo'']</ref><ref>[http://www.notiziarioitaliano.it/italia/sportcalcio/75684/euro-2012-litalia-si-qualifica-con-due-turni-danticipo-non-era-mai-successo.html.print/ Euro 2012, l'Italia si qualifica con due turni d'anticipo: non era mai successo]</ref> oltretutto con 22 punti in otto partite.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/06-09-2011/pazzini-manda-italia-europeo-802776317365.shtml|pubblicazione=Gazzetta.it|titolo=''Pazzini manda l'Italia all'Europeo Slovenia piegata, festa azzurra''|accesso=7 settembre 2011|data=6 settembre 2011|autore=Davide Chinellato}}</ref> Il record viene migliorato con le ultime due sfide: la penultima giornata è il secondo pareggio del minitorneo, 1-1 contro la Serbia, mentre nell'ultima giornata l'Italia batte l'Irlanda del Nord per 3-0 chiudendo con 26 punti.<ref>[http://www.gazzetta.it/Nazionale/11-10-2011/cassano-chiude-col-botto-803250106815.shtml/ ''Cassano chiude col botto. Italia imbattuta e da record'']</ref> Con soli 2 gol subiti, quella azzurra è stata la miglior difesa di tutti i gironi di qualificazione.<ref>[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcio_la_nazionale/articoli/69920/con-prandelli-e-italia-da-record.shtml/ ''Con Prandelli è Italia da record. Solo due gol subiti e 26 punti fatti'']</ref>
 
==== Euro 2012 ====
[[File:Mario Balotelli Euro 2012 vs England 02.JPG|thumb|upright=0.7|[[Mario Balotelli]]: con 3 reti all'Europeo 2012, diviene il primo calciatore azzurro a vincere la classifica marcatori del torneo continentale.]]
 
Il sorteggio degli [[Campionato europeo di calcio 2012|Europei 2012]] inserisce l'Italia nel girone C con la [[Nazionale di calcio della Spagna|Spagna]] (detentrice dei titoli europeo e mondiale), la [[Nazionale di calcio della Croazia|Croazia]] e l'[[Nazionale di calcio dell'Irlanda|Irlanda]]. La preparazione all'evento non è delle migliori: già privata dell'infortunato [[Giuseppe Rossi (calciatore)|Giuseppe Rossi]], attaccante di riferimento dell'undici azzurro, a pochi giorni dalla partenza per il torneo il caos derivato dall'ennesimo [[Calcioscommesse 2011|scandalo scommesse]] si abbatte come una mannaia sulla Nazionale, con conseguenti polemiche che minano la serenità dei calciatori. Il difensore [[Domenico Criscito|Criscito]] deve lasciare la squadra a causa di un'[[informazione di garanzia]] che gli viene recapitata proprio nel ritiro di Coverciano.<ref>{{cita web |url=http://www.genova24.it/2012/05/calcioscommesse-criscito-non-convocato-preziosi-non-voglio-credere-che-centri-lui-33755/ |autore= |titolo=Calcioscommesse, Criscito non convocato agli Europei, Preziosi: “Non voglio credere che c'entri lui” |editore=genova24.it|data=28 maggio 2012 |accesso=29 giugno 2012}}</ref> I [[mass media]] fanno anche il nome di [[Leonardo Bonucci|Bonucci]], che però rimane nella rosa dei [[Convocazioni per il campionato europeo di calcio 2012|23]].<ref>{{cita web |url=http://www.calcioblog.it/post/24613/perche-bonucci-e-stato-convocato-dallitalia-per-gli-europei-e-criscito-invece-no|autore= |titolo=Perché Bonucci è stato convocato dall'Italia per gli Europei e Criscito invece no?|editore=calcioblog.it|data=29 maggio 2012 |accesso=29 giugno 2012}}</ref> Come se non bastasse, delle due amichevoli di preparazione all'Europeo, la prima contro il [[Nazionale di calcio del Lussemburgo|Lussemburgo]] viene annullata a causa del [[Terremoti dell'Emilia del 2012|terremoto dell'Emilia]],<ref>{{cita news|url=http://www.tuttosport.com/calcio/2012/05/29-190656/Sisma+Emilia,+annullata+l%27amichevole+al+Tardini|titolo=Sisma Emilia, annullata l'amichevole al Tardini|pubblicazione=[[Tuttosport|tuttosport.com]]|data=29 maggio 2012}}</ref> mentre la seconda vede la Nazionale incassare un secco 0-3 dalla [[Nazionale di calcio della Russia|Russia]].<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Europei/2012/01-06-2012/italia-non-ci-siamo-proprio-la-russia-3-ko-fila-3-0-911410616527.shtml|titolo=Italia, non ci siamo proprio. Con la Russia 3º k.o. di fila: 3-0|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|gazzetta.it]]|autore=Riccardo Pratesi|data=1º giugno 2012}}</ref>
 
Il difficile esordio nella manifestazione continentale è contro gli spagnoli. L'Italia scende in campo grintosa e sicura, strappando un meritato pareggio; dopo essere passati in vantaggio con un gol di [[Antonio Di Natale|Di Natale]], gli azzurri vengono subito raggiunti da [[Cesc Fàbregas|Fàbregas]].<ref>{{cita web |url=http://www.ilgiornale.it/euro_2012/azzurri_buona_prima/euro_2012-balotelli-natale-italia-europei-spagna/10-06-2012/articolo-id=591886-page=0-comments=1 |autore=Orlando Sacchelli |titolo=Azzurri, buona la prima|editore=[[il Giornale]] |data=10 giugno 2012 |accesso=11 giugno 2012}}</ref> Anche la seconda uscita, con la Croazia, si chiude con un pareggio, ma se il primo era stato visto come un risultato positivo, altrettanto non si può dire del secondo; andati in vantaggio prima dell'intervallo con una [[Calcio di punizione|punizione]] di [[Andrea Pirlo|Pirlo]], a suggello di un ottimo primo tempo, nella ripresa un calo atletico fa sì che la Nazionale venga schiacciata nella sua metà campo con relativa beffa del gol del pareggio. Il cammino verso i quarti appare a questo punto complicato.<ref>{{cita web |url=http://it.uefa.com/uefaeuro/season=2012/matches/round=15172/match=2003331/postmatch/report/index.html |autore=Michele Weiss |titolo=L'Italia non decolla |editore=uefa.com |data=14 giugno 2012 |accesso=15 giugno 2012}}</ref> L'ultima giornata prevede la sfida all'Irlanda di [[Giovanni Trapattoni]], già eliminata. La preoccupazione più grande però viene dall'altra partita del girone, Spagna-Croazia, che con un 2-2 eliminerebbero gli azzurri; torna la paura del [[Combine|"biscotto"]], cioè l'accordo tra due squadre per ottenere un risultato comodo ad entrambe (come si era già verificato otto anni prima agli [[Campionato europeo di calcio 2004|Europei 2004]], dove [[Nazionale di calcio della Svezia|Svezia]] e [[Nazionale di calcio della Danimarca|Danimarca]] eliminarono la Nazionale grazie al medesimo risultato). La cosa non si ripete: gli azzurri sbrigano, non senza qualche difficoltà, la pratica irlandese con i gol di [[Antonio Cassano|Cassano]] e [[Mario Balotelli|Balotelli]], e contemporaneamente la Spagna batte nel finale la Croazia 1-0.<ref>{{cita web|url=http://it.uefa.com/uefaeuro/season=2012/matches/round=15172/match=2003340/postmatch/report/index.html |autore=Michele Weiss |titolo=Cassano e Balotelli gol, l'Italia vola ai quarti |editore=uefa.com |data=18 giugno 2012 |accesso=19 giugno 2012}}</ref> La Nazionale si qualifica così al turno successivo come seconda del suo girone.
[[File:Italy national football team Euro 2012 final.jpg|thumb|left|Formazione dell'Italia scesa in campo il 1º luglio [[2012]], nella finale degli Europei persa 4-0 contro la [[Nazionale di calcio della Spagna|Spagna]].]]
 
Ai quarti di finale l'Italia pesca l'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]] di [[Roy Hodgson]]. La squadra di Prandelli appare in crescita sia sul piano atletico che su quello del gioco, ben comportandosi e dominando a lungo il match, ma non riuscendo a concretizzare nessuna della tante azioni da gol create; col punteggio inchiodato sullo 0-0 dopo i [[Tempi supplementari|supplementari]], sono necessari i [[Tiri di rigore|rigori]] per decidere la sfida, dove la Nazionale italiana (complici il [[Glossario calcistico#Cucchiaio|"cucchiaio"]] di Pirlo e la parata di [[Gigi Buffon|Buffon]] su [[Ashley Cole|Cole]]) prevale per 4-2. Questo successo vale il passaggio in semifinale, dove ad attendere l'Italia c'è la [[Nazionale di calcio della Germania|Germania]].<ref>[http://www.repubblica.it/speciali/calcio/europei/polonia-ucraina2012/index.html?ref=gad L'Italia vola in semifinale contro la Germania]</ref> I tedeschi partono coi favori del pronostico, ma gli azzurri chiudono il match già nel primo tempo grazie ad una doppietta di Balotelli (che alla fine si laureerà uno dei capicannonieri della manifestazione), vincono 2-1 e approdano in finale all'Europeo, per la terza volta nella loro storia e dopo dodici anni dall'[[Campionato europeo di calcio 2000|ultima volta]], trovandosi di fronte nuovamente la Spagna;<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Europei/2012/28-06-2012/germania-battuta-grande-italia-finale-911667414682.shtml|titolo=Germania battuta. Grande Italia in finale|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|gazzetta.it]]|autore=Riccardo Pratesi|data=28 giugno 2012}}</ref> con la vittoria sui tedeschi, l'Italia si assicura inoltre un posto alla [[FIFA Confederations Cup 2013|Confederations Cup 2013]].<ref>{{cita news|url=http://www.calcioblog.it/post/27889/italia-qualificata-alla-confederation-cup-2013|titolo=L'Italia è in finale di Euro 2012 e parteciperà alla Confederation Cup 2013|pubblicazione=calcioblog.it|data=28 giugno 2012}}</ref> Nella finale di [[Kiev]] del 1º luglio, a differenza della sfida del girone, stavolta non c'è partita: allo [[Stadio Olimpico di Kiev|Stadio Olimpico]] le ''Furie Rosse'' travolgono gli azzurri con un netto 0-4 e si confermano campioni d'Europa (prima squadra a riuscire nell'impresa). L'Italia paga con un passivo fin troppo pesante una prestazione sottotono, con una squadra arrivata stanca all'ultimo atto del torneo, e falcidiata dagli infortuni (con [[Daniele De Rossi|De Rossi]] sceso in campo non al meglio, [[Giorgio Chiellini|Chiellini]] costretto a dare ''forfait'' già nel primo tempo, e [[Thiago Motta]] infortunatosi dopo cinque minuti dal suo ingresso, lasciando i compagni in dieci a causa della fine delle [[Calciatore di riserva|sostituzioni]]).<ref>{{cita news|url=http://www.tuttosport.com/calcio/euro_2012/italia/2012/07/01-197411/L%26apos%3BItalia+crolla+in+finale.+Spagna+campione+d%26apos%3BEuropa+|titolo=L'Italia crolla in finale. Spagna campione d'Europa|pubblicazione=[[Tuttosport|tuttosport.com]]|autore=Alvaro Moretti|data=1º luglio 2012}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/europei2012/news/2012/06/25/Prandelli-penso-divorzio-ma-ultimi-2-mesi-duri-_7118737.html|titolo=Spagna campione, è suo il 'triplete' storico. Debacle per azzurri, 'Non c'è stata partita'|pubblicazione=[[ANSA|ansa.it]]|data=1º luglio 2012}}</ref> Il secondo posto conseguito dalla Nazionale di Prandelli è da considerare comunque un risultato più che positivo, per una squadra tornata competitiva ad alti livelli a soli due anni dal "naufragio" azzurro del [[Campionato del mondo di calcio 2010|Sudafrica]].<ref>{{cita news|url=http://circomassimo.corriere.it/2012/07/e_stato_bello_sognare.html|titolo=E' stato bello sognare|pubblicazione=[[Corriere della Sera|circomassimo.corriere.it]]|autore=[[Massimo De Luca]]|data=1º luglio 2012}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/sport/euro-2012/notizie/02-luglio-una-nuova-generazione-da-domani-si-puo-ricominciare-mario-sconcerti_409694ee-c408-11e1-8a5a-a551a87e60ad.shtml|titolo=Una nuova generazione, e da domani si può ricominciare|pubblicazione=[[Corriere della Sera|corriere.it]]|autore=[[Mario Sconcerti]]|data=2 luglio 2012}}</ref>
 
{{Nazionale italiana europei 2012}}
 
Nelle qualificazioni per i [[Campionato mondiale di calcio 2014|Mondiali 2014]] l'Italia viene inserita in un gruppo con [[Nazionale di calcio della Danimarca|Danimarca]], [[Nazionale di calcio della Repubblica Ceca|Repubblica Ceca]], [[Nazionale di calcio della Bulgaria|Bulgaria]], [[Nazionale di calcio dell'Armenia|Armenia]] e [[Nazionale di calcio di Malta|Malta]]. Nella gara d'esordio, la Nazionale pareggia 2-2 coi bulgari a [[Sofia]].<ref>{{cita web|url=http://www.calciomercato.it/news/174623/Qualificazioni-Mondiali-Bulgaria-Italia-2-2-doppietta-Osvaldo-ma-Azzurri-rimandati.html|titolo=Qualificazioni Mondiali, Bulgaria-Italia 2-2: doppietta Osvaldo, ma 'Azzurri' rimandati|data=7 settembre 2012|accesso=7 settembre 2012|editore=calciomercato.it}}</ref> Nella seconda partita, gli azzurri vincono contro il [[Nazionale di calcio di Malta|Malta]] per 2-0.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/sport/12_settembre_11/italia-malta-finale_02fac508-fc50-11e1-8357-ee5f88952ff6.shtml|titolo=L'Italia non brilla, ma batte Malta 2-0|data=11 settembre 2012|accesso=12 settembre 2012|editore=corriere.it}}</ref> Successivamente, colleziona due vittorie per 3-1, una in casa dell'[[Nazionale di calcio armena|Armenia]]<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/12-10-2012/de-rossi-osvaldo-italia-va-ma-quanta-fatica-armenia-912884785318.shtml|titolo=De Rossi-Osvaldo, l'Italia va. Ma quanta fatica in Armenia|data=12 ottobre 2012|accesso=15 ottobre 2012|editore=gazzetta.it}}</ref> e l'altra al [[Stadio Giuseppe Meazza|Meazza]] contro la [[Nazionale di calcio della Danimarca|Danimarca]].<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/16-10-2012/pirlo-geniale-balotelli-gol-italia-gia-fuga-girone--912926620855.shtml|titolo=Pirlo è geniale, Balotelli in gol. E l'Italia è già in fuga nel girone|data=16 ottobre 2012|accesso=18 ottobre 2012|editore=gazzetta.it}}</ref>
 
A inizio [[2013]], dopo aver pareggiato per 2-2 un'amichevole contro il [[Nazionale di calcio del Brasile|Brasile]], ottiene un'altra vittoria in trasferta nella gara di ritorno contro Malta (2-0).
 
==== Confederations Cup 2013 ====
[[File:Andrea Pirlo BGR-ITA 2012.jpg|thumb|upright=0.7|Nella partita d'esordio alla [[Confederations Cup 2013]], [[Andrea Pirlo]] raggiunge le 100 presenze in maglia azzurra.]]
 
Nel mese di giugno del 2013, la Nazionale prende parte alla sua seconda [[FIFA Confederations Cup 2013|Confederations Cup]] svoltasi in [[Brasile]]: l'Italia viene inserita nel gruppo A, assieme ai [[Nazionale di calcio del Brasile|padroni di casa]], al [[Nazionale di calcio del Messico|Messico]] e al [[Nazionale di calcio del Giappone|Giappone]]. I due pareggi a [[Praga]] contro la [[Nazionale di calcio della Repubblica Ceca|Repubblica Ceca]] (uno 0-0), gara valida per le qualificazioni ai Mondiali,<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/07-06-2013/brasile-2014-qualificazioni-repubblica-ceca-italia-0-0-super-buffon-espulso-balo-20535869767.shtml|titolo=Brasile 2014, qualificazioni: Repubblica Ceca-Italia 0-0. Super Buffon, espulso Balo|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Riccardo Pratesi|data=7 giugno 2013}}</ref> e a [[Rio de Janeiro]] in amichevole contro [[Nazionale di calcio di Haiti|Haiti]] (2-2, nella quale [[Emanuele Giaccherini]] sigla il gol più veloce della storia della nazionale italiana, dopo 19 secondi dall'inizio della gara – superando il precedente record di [[Salvatore Bagni]] del [[1984]]),<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2013/06/11/news/italia_haiti_pareggio-60899399/|titolo=Italia-Haiti 2-2: lampo Giaccherini, ma gli azzurri deludono|pubblicazione=repubblica.it|autore=Jacopo Manfredi|data=11 giugno 2013}}</ref> non danno tuttavia segnali incoraggianti.
 
La partita d'esordio al rinnovato [[Estádio Jornalista Mário Filho|Maracanã]] contro la nazionale messicana viene vinta dagli azzurri per 2-1 grazie ad un gol su punizione nel primo tempo di [[Andrea Pirlo|Pirlo]], alla sua 100ª presenza in Nazionale, seguito poi da quello di [[Mario Balotelli|Balotelli]] alla fine del secondo tempo.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/confederations_cup/16-06-2013/calcio-italia-messico-2-1-prodezza-pirlo-decide-super-balotelli-20592113261.shtml|titolo=Confederations, Italia-Messico 2-1: prodezza di Pirlo, decide Super Balotelli|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Riccardo Pratesi|data=16 giugno 2013}}</ref> Nella seconda gara del girone, l'Italia affronta i giapponesi allenati dall'italiano [[Alberto Zaccheroni|Zaccheroni]]. Nella prima mezz'ora di gioco gli azzurri subiscono la pressione avversaria, andando sotto di due gol (uno di [[Keisuke Honda|Honda]] su rigore, l'altro di [[Shinji Kagawa|Kagawa]]); solo nel finale della prima frazione, arriva la rete di [[Daniele De Rossi|De Rossi]]. Nel secondo tempo, l'Italia rimonta grazie all'autogol di [[Atsuto Uchida|Uchida]] e al penalty trasformato da Balotelli; i nipponici trovano poi nuovamente il pareggio con Okazaki, ma a pochi minuti dal termine l'Italia ottiene il definitivo 4-3 grazie alla prima marcatura in Nazionale di [[Sebastian Giovinco|Giovinco]]. Con questa vittoria, la formazione azzurra si qualifica con un turno d'anticipo alle semifinali.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/confederations_cup/20-06-2013/italia-giappone-balotelli-giovinco-de-rossi-zaccheroni-prandelli-confederations-20616204010.shtml|titolo=Confederations Cup, Italia-Giappone 4-3. Decide Giovinco. Azzurri in semifinale|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Riccardo Pratesi|data=20 giugno 2013}}</ref> Nell'ultima partita a [[Salvador (Brasile)|Salvador]], l'Italia affronta il Brasile per il primo posto nel girone. I verdeoro passano in vantaggio con [[Dante Bonfim Costa Santos|Dante]] nel recupero del primo tempo; al pareggio di Giaccherini ad inizio ripresa risponde subito [[Neymar]] su punizione, seguito poi dalla rete di [[Frederico Chaves Guedes|Fred]]. Gli azzurri accorciano poi le distanze con [[Giorgio Chiellini|Chiellini]], ma il Brasile trova il quarto gol ancora con Fred: la partita si chiude 4-2 in favore dei padroni di casa, e l'Italia si qualifica così alla semifinale come seconda del suo girone.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/confederations_cup/22-06-2013/confederations-italia-brasile-2-4-gol-dante-giaccherini-neymar-doppio-fred-chiellini-20636022394.shtml|titolo=Confederations, Italia-Brasile 2-4: gol di Dante, Giaccherini, Neymar, doppio Fred e Chiellini|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Riccardo Pratesi|data=22 giugno 2013}}</ref>
 
A [[Fortaleza]], gli azzurri si ritrovano quindi davanti la [[Nazionale di calcio della Spagna|Spagna]] (vincitrice del gruppo B), a quasi un anno di distanza dalla finale di [[Kiev]]. Costretta a rinunciare a due titolari come [[Ignazio Abate|Abate]] e Balotelli per infortunio, stavolta la formazione italiana ben si comporta contro le ''Furie Rosse'', senza però riuscire a concretizzare nessuna occasione da gol; inchiodata sullo 0-0, la partita prosegue ai [[Tempi supplementari|supplementari]] ed infine ai [[Tiri di rigore|rigori]], dove la Nazionale italiana (complice l'errore di [[Leonardo Bonucci|Bonucci]]) esce sconfitta per 7-6.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/confederations_cup/27-06-2013/spagna-italia-7-6-rigori-beffano-italia-20669666281.shtml?login=ok?commenti|titolo=Confederations, Spagna-Italia 7-6: i rigori beffano gli azzurri|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Riccardo Pratesi|data=27 giugno 2013}}</ref>
 
Agli azzurri rimane così la finale di consolazione per il terzo posto, da giocarsi a Salvador contro l'[[Nazionale di calcio dell'Uruguay|Uruguay]]. Nel primo tempo l'Italia passa in vantaggio con la prima rete in Nazionale di [[Davide Astori|Astori]], ma all'inizio della seconda frazione la ''Celeste'' pareggia con [[Edinson Cavani|Cavani]]; l'Italia trova poi nuovamente il gol con un calcio di punizione trasformato da [[Alessandro Diamanti|Diamanti]], anch'egli alla prima marcatura in azzurro, ma poco dopo gli uruguagi raggiungono ancora una volta il pari sempre con Cavani, anch'esso su calcio piazzato. Dopo la fine dei tempi regolamentari e di quelli supplementari, la gara si conclude ai rigori dove, grazie alle tre parate di [[Gianluigi Buffon|Buffon]] su [[Diego Forlán|Forlán]], [[Martín Cáceres|Cáceres]] e [[Walter Gargano|Gargano]], l'Italia prevale per 3-2 sugli avversari e conquista la medaglia di bronzo, miglior risultato degli azzurri nella competizione.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Nazionale/confederations_cup/30-06-2013/confederations-italia-uruguay-5-4-rigori-buffon-ne-para-tre-azzurri-terzi-20688727871.shtml|titolo=Confederations, Italia-Uruguay 5-4 dopo i rigori, Buffon ne para tre, azzurri terzi|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Riccardo Pratesi|data=30 giugno 2013}}</ref>
 
{{Nazionale italiana confederations cup 2013}}
 
Dopo la Confederations, gli azzurri sono chiamati agli incontri decisivi per le qualificazioni al mondiale brasiliano. Nel mese di settembre gli uomini di Prandelli battono per 1-0 a [[Palermo]] la [[Nazionale di calcio della Bulgaria|Bulgaria]], con rete di [[Alberto Gilardino]] e il 10 settembre ottengono la qualificazione al torneo iridato con due turni d'anticipo grazie alla vittoria in rimonta per 2-1 sulla [[Nazionale di calcio della Repubblica Ceca|Repubblica Ceca]] a [[Torino]] (reti italiane di [[Giorgio Chiellini|Chiellini]] e [[Mario Balotelli|Balotelli]] su rigore): si tratta di un risultato storico, infatti mai gli azzurri avevano ottenuto il ''pass'' per un mondiale così in anticipo&nbsp;– eguagliando il primato della qualificazione a [[Euro 2012]], anch'essa con Prandelli in panchina. Nelle ultime due gare di ottobre, l'Italia pareggia per 2-2 a [[Copenaghen]] contro la [[Nazionale di calcio della Danimarca|Danimarca]], stesso risultato nella partita di chiusura a [[Napoli]] contro l'[[Nazionale di calcio dell'Armenia|Armenia]].
 
==== Mondiali 2014 ====
L'Italia chiude imbattuta il suo girone di qualificazione, tuttavia la mancata vittoria contro gli armeni preclude agli azzurri il diritto alla prima fascia per i sorteggi mondiali, svoltisi il 6 dicembre [[2013]], dove la nazionale viene inserita nel gruppo D assieme a [[Nazionale di calcio dell'Uruguay|Uruguay]], [[Nazionale di calcio della Costa Rica|Costa Rica]] e [[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]].
 
Prima del debutto mondiale, l'Italia gioca alcune amichevoli sottotono, inanellando due pareggi contro [[Nazionale di calcio dell'Irlanda|Irlanda]] (0-0) e [[Nazionale di calcio del Lussemburgo|Lussemburgo]] (1-1); nel corso della sfida coi ''Boys in Green'', Prandelli perde inoltre [[Riccardo Montolivo|Montolivo]], titolare designato nel centrocampo azzurro, costretto a rinunciare alla rassegna iridata per la frattura della tibia sinistra.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/31-05-2014/mondiale-londra-amara-la-nazionale-0-0-l-irlanda-si-rompe-montolivo-80805707280.shtml|titolo=Londra amara per la Nazionale: 0-0 con l'Irlanda e si rompe Montolivo|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=31 maggio 2014|accesso=15 giugno 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/31-05-2014/prandelli-per-montolivo-qualcosa-serio-siamo-tutti-frastornati-80806691882.shtml?rlabs=1&ak=2|titolo=Prandelli: "Frastornati per Montolivo". Il dottore: "Si opera, niente Mondiale"|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=31 maggio 2014|accesso=15 giugno 2014}}</ref> Nella lista definitiva dei 23 convocati per il Sudamerica, il CT esclude poi l'attaccante fiorentino [[Giuseppe Rossi (calciatore)|Rossi]] (non ancora ripresosi del tutto dal serio infortunio occorsogli in gennaio), preferendogli il giovane napoletano [[Lorenzo Insigne|Insigne]].<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/01-06-2014/nazionale-ecco-23-prandelli-niente-brasile-giuseppe-rossi-80812825848.shtml|titolo=Nazionale, ecco i 23 di Prandelli: niente Brasile per Giuseppe Rossi|editore=gazzetta.it|data=1º maggio 2014|accesso=15 giugno 2014}}</ref>
 
La partita d'esordio in Brasile, il 14 giugno [[2014]] all'[[Arena da Amazônia]], è contro l'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]], battuta 2-1 con le reti di [[Claudio Marchisio|Marchisio]] e [[Mario Balotelli|Balotelli]] (inframezzate dal momentaneo pareggio albionico di [[Daniel Sturridge|Sturridge]]).<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/15-06-2014/inghilterra-italia-1-2-gol-marchisio-sturridge-balotelli-80930904968.shtml|titolo=Inghilterra-Italia 1-2: gol di Marchisio, Sturridge e Balotelli|editore=gazzetta.it|data=15 giugno 2014|accesso=15 giugno 2014}}</ref> La buona prestazione dell'Italia (che batte il record di passaggi riusciti in un mondiale, con una percentuale del 93,19%<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/16-06-2014/mondiali-2014-italia-inghilterra-storia-nuovo-record-passaggi-riusciti-pirlo-passator-cortese-80943613431.shtml|titolo=Mondiali 2014: Italia-Inghilterra nella storia: nuovo record di passaggi riusciti|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=16 giugno 2014|accesso=19 giugno 2014}}</ref>) non si ripete però nella seconda sfida del girone a [[Recife]], dove gli azzurri cadono inaspettatamente contro la [[Nazionale di calcio della Costa Rica|Costa Rica]] per 1-0.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/20-06-2014/mondiali-italia-costa-rica-0-1-gol-ruiz-80989787190.shtml|titolo=Mondiali, Italia-Costa Rica 0-1: gol di Ruiz|editore=gazzetta.it|data=20 giugno 2014|accesso=24 giugno 2014}}</ref> All'Italia può tuttavia bastare un pareggio contro l'[[Nazionale di calcio dell'Uruguay|Uruguay]] per passare il turno, ma il 24 giugno a [[Natal]], gli azzurri perdono col medesimo punteggio anche quest'ultimo match, pur a fronte del criticato arbitraggio di [[Marco Rodríguez]]<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/24-06-2014/mondiali-italia-uruguay-0-1-gol-decisivo-godin-espulso-marchisio-801031098838.shtml|titolo=Mondiali, Italia-Uruguay 0-1: gol decisivo di Godin, espulso Marchisio|editore=gazzetta.it|data=24 giugno 2014|accesso=24 giugno 2014}}</ref> (che peraltro non vede il morso rifilato a [[Giorgio Chiellini|Chiellini]] da [[Luis Suárez (calciatore 1987)|Suárez]], sanzionato con nove mesi di squalifica tramite la prova TV<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/26-06-2014/mondiali-2014-saurez-fifa-9-turni-stop-4-mesi-italia-uruguay-chiellini-801051084834.shtml|titolo=Mondiali 2014, Suarez, 9 turni di stop, 4 mesi in Premier, cacciato dal ritiro|editore=gazzetta.it|data=26 giugno 2014|accesso=26 giugno 2014}}</ref>); fatto sta che l'Italia si ritrova fuori dal mondiale, al primo turno, per la seconda volta consecutiva: non accadeva da quarantotto anni. A causa della débâcle sportiva, delle critiche subìte sia alla vigilia che durante il torneo, e dei dissidi interni alla spedizione,<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/26-06-2014/balotelli-prandelli-scuse-italia-mondiali-so-aver-sbagliato-ma-coi-compagni-gelo-801055269343.shtml|titolo=Balotelli a Prandelli: "So di aver sbagliato". Ma coi compagni è gelo|editore=gazzetta.it|data=26 giugno 2014|accesso=26 giugno 2014}}</ref> Prandelli e [[Giancarlo Abete]] si dimettono dalle cariche, rispettivamente, di commissario tecnico della Nazionale e di presidente della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]].<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/24-06-2014/italia-prandelli-si-dimette-sono-irrevocabili-abete-vado-via-anch-io-801032712877.shtml|titolo=Italia, Prandelli si dimette: "Sono irrevocabili". Abete: "Vado via anch'io"|editore=gazzetta.it|data=24 giugno 2014|accesso=24 giugno 2014}}</ref>
 
{{Nazionale italiana mondiali 2014}}
 
===Antonio Conte (2014-oggi)===
[[File:20150616 - Portugal - Italie - Genève - Antonio Conte.jpg|thumb|left|[[Antonio Conte]], attuale commissario tecnico della Nazionale. Il suo accordo con la FIGC è valido sino al 31 luglio 2016.]]
 
Dopo il turbolento finale del Mondiale brasiliano, soltanto in agosto la Nazionale conosce il nome del successore di Prandelli: è [[Antonio Conte]], reduce da 3 [[Scudetto|Scudetti]] consecutivi sulla panchina della Juventus.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/14-08-2014/conte-nuovo-ct-nazionale-sara-coordinatore-unico-90142060751.shtml|titolo=Conte è il nuovo c.t. della Nazionale. Tavecchio: "Un condottiero"|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=14 agosto 2014}}</ref> Contestualmente, [[Carlo Tavecchio]] viene eletto per la carica di presidente della FIGC.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/11-08-2014/tavecchio-presidente-figc-elezioni-plebiscito-albertini-battuto-90108033564.shtml|titolo=Tavecchio presidente Figc: "Ha vinto la democrazia". Elezioni: Albertini battuto|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=11 agosto 2014}}</ref> Al nuovo commissario tecnico è anche affidato l'incarico di coordinatore delle selezioni giovanili.<ref>[http://www.figc.it/it/3746/30694/SchedaPersonaggio.shtml Profilo di Antonio Conte su FIGC.it]</ref> Il nuovo corso della Nazionale si propone inoltre di valorizzare maggiormente i calciatori [[Naturalizzazione|naturalizzati]]. La nuova politica causerà reazioni contrastanti, in particolare per una gaffe [[Razzismo|razzista]] pronunciata da Tavecchio ancor prima del suo insediamento<ref>{{cita news|url=http://video.gazzetta.it/tavecchio-che-gaffe-extracomunitari/b6d58c7c-1420-11e4-a259-d8e4f28c3769|titolo=Tavecchio, che gaffe sugli extracomunitari!|editore=[[Gazzetta TV]]|data=25 luglio 2014}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/04-11-2015/albertini-tavecchio-che-si-dimetta-sue-non-sono-gaffe-razzismo-130779792830.shtml|titolo=Albertini: "Tavecchio? Che si dimetta. Le sue non sono gaffe: è razzismo"|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=4 novembre 2015}}</ref> e per le convocazioni di [[Oriundo|oriundi]] da parte di Conte.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/23-03-2015/nazionale-conte-risponde-mancini-oriundi-mondiale-erano-83-110211043430.shtml|titolo=Nazionale, Conte risponde a Mancini: "Oriundi? Al Mondiale erano 83"|autore=Mirko Graziano|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=23 marzo 2015}}</ref>
 
[[File:Azerbaijan-Italy, 10 October 2015 - Graziano Pellè.jpg|thumb|220px|upright=2.5|[[Graziano Pellè]], capocannoniere azzurro nelle qualificazioni agli Europei 2016 con 3 reti.]]
 
I risultati della stagione 2014-15 vedono gli azzurri comandare autorevolmente il [[Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2016 - Gruppo H|girone H]] di qualificazione all'[[Campionato europeo di calcio 2016|Europeo 2016]]. L'avversario più quotato è la Croazia, per altro penalizzata di un punto dall'UEFA a causa di una [[svastica]] apparsa sul prato del [[Stadio di Poljud|Poljud]] durante la gara del 12 giugno [[2015]], terminata 1-1.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2015/06/12/news/croazia-italia_1-1_candreva_replica_a_mandzukic-116737099/|titolo=Croazia-Italia 1-1, Candreva replica a Mandzukic: il pari dopo la beffa|autore=Jacopo Manfredi|editore=Repubblica.it|data=12 giugno 2015}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2015/07/23/news/croazia_penalizzata_un_punto-119680338/|titolo=Svastica in campo, Croazia penalizzata di un punto: l'Italia avvicina la vetta|editore=[[la Repubblica]]|data=23 luglio 2015}}</ref> L'imbattibilità del nuovo CT viene fermata 4 giorni più tardi nell'amichevole persa con il Portogallo, nei confronti del quale l'Italia vantava una tradizione favorevole dal 1976.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/16-06-2015/italia-portogallo-0-1-eder-gol-prima-sconfitta-era-conte-mondiale-amichevole-120197156505.shtml|titolo=Italia-Portogallo 0-1: Eder gol, è la prima sconfitta dell'era Conte|autore=Marco Guidi|editore=Gazzetta.it|data=16 giugno 2015}}</ref> Questa sconfitta segnerà l'esclusione italiana dalle teste di serie nel sorteggio per le [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2018 - UEFA|qualificazioni]] ai [[Campionato mondiale di calcio 2018|Mondiali 2018]], svoltosi a [[San Pietroburgo]] il 25 luglio 2015: insieme agli azzurri vengono inserite Spagna, [[Nazionale di calcio dell'Albania|Albania]], [[Nazionale di calcio di Israele|Israele]], [[Nazionale di calcio della Repubblica di Macedonia|Macedonia]] e [[Nazionale di calcio del Liechtenstein|Liechtenstein]].<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2015/07/26/news/calendario_italia_qualificazioni_mondiali-119845041/|titolo=Italia, la caccia al Mondiale 2018 parte da Israele|editore=[[la Repubblica]]|data=26 luglio 2015}}</ref> All'inizio della stagione 2015-16 l'Italia conquista la qualificazione diretta per l'Europeo, chiudendo al comando il suo gruppo.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2015/10/13/news/italia-norvegia_2-1_candreva_e_florenzi_rialzano_gli_azzurri-125021738/|titolo=Italia-Norvegia 2-1, Florenzi e Pellè rialzano gli azzurri|editore=Repubblica.it|data=13 ottobre 2015}}</ref> A chiudere l'anno solare, in novembre, sono due amichevoli con Belgio (persa 3-1)<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/13-11-2015/belgio-italia-3-1-candreva-illude-conte-poi-azzurri-crollano-bruxelles-130912564281.shtml|titolo=Belgio-Italia 3-1, Candreva illude Conte, poi gli azzurri crollano a Bruxelles|autore=Ivan Palumbo|editore=Gazzetta.it|data=13 novembre 2015}}</ref> e Romania (pareggiata 2-2).<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/17-11-2015/amichevole-italia-romania-2-2-gol-marchisio-gabbiadini-non-bastano-130966635784.shtml|titolo=Amichevole, Italia-Romania 2-2: i gol di Marchisio e Gabbiadini non bastano|autore=Valerio Clari|editore=Gazzetta.it|data=17 novembre 2015}}</ref>
 
Il 12 dicembre, il sorteggio effettuato a [[Parigi]] pone la squadra (che non era testa di serie)<ref>{{cita news|url=http://www.panorama.it/sport/calcio/italia-norvegia-risultato-euro-2016-conte-testa-di-serie/|titolo=Italia, Europeo e rimpianto: non sarà testa di serie|autore=Giovanni Capuano|editore=Panorama.it|data=13 ottobre 2015}}</ref> nel girone D proprio insieme ai belgi: a completare il gruppo la Svezia e l'Irlanda.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2015/12/12/dirette/europei_2016_il_sorteggio_in_diretta-129332520/|titolo=Europei 2016, il Belgio e Ibra sulla strada dell'Italia|editore=Repubblica.it|data=12 dicembre 2015}}</ref>
 
== Note ==
{{<references}} />
 
== BibliografiaAltri progetti ==
{{interprogetto}}
*Giuseppe Bagnati - Gaetano Sconzo, Il primo capitano. Francesco Calì e la Nazionale, Antipodes 2010, ISBN 978-88-96926-00-0
*Carlo Chiesa, ''La grande storia del calcio italiano'', Guerin Sportivo, 2012-
**1ª puntata: ''1898-1907'', pp.&nbsp;1–16, in ''Guerin Sportivo'' numero 4 (aprile 2012), pp.&nbsp;83–98.
**2ª puntata: ''1908-1910'', pp.&nbsp;17–32, in ''Guerin Sportivo'' numero 5 (maggio 2012), pp.&nbsp;83–98.
**3ª puntata: ''1910-1912'', pp.&nbsp;33–48, in ''Guerin Sportivo'' numero 6 (giugno 2012), pp.&nbsp;83–98.
 
== AltriCollegamenti progettiesterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{interprogetto/notizia|Euro 2012: un altro pareggio per la Nazionale italiana|data=14 giugno 2012}}
 
{{Portale|calcio|ItaliaRussia}}
 
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