Battaglia di Pozzuolo del Friuli e Lhotice: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{Conflitto
|Nome = Lhotice
|nome del conflitto=Battaglia di Pozzuolo del Friuli
|Nome ufficiale =
|parte_di=della [[Battaglia di Caporetto|Ritirata di Caporetto]]
|Panorama =
|immagine=<!--[[File:xxx.jpg|300 px]]-->
|Didascalia =
|didascalia=<!--xxx-->
|Bandiera =
|guerra=[[Prima guerra mondiale]]
|Voce bandiera =
|luogo=[[Pozzuolo del Friuli]]
|Stemma =
|data=[[30 ottobre]] [[1917]]
|Voce stemma =
|esito= Vittoria tattica tedesca<br />Vittoria strategica italiana
|Stato = CZE
|schieramento1={{ITA 1861-1946}}
|Note stato =
|schieramento2={{AUT-HUN}}<br />{{DEU 1871-1918}}
|Grado amministrativo = 3
|comandante1=Emo Capodilista
|Tipo = Comune
|comandante2=<!--??-->
|Divisione amm grado 1 = Vysočina
|effettivi1=1 brigata di cavalleria ed una brigata di fanteria
|Voce divisione amm grado 1 =
|effettivi2=due divisioni tedesche ed una divisone austro-ungarica
|Stemma divisione amm grado 1 =
|perdite1=
|Divisione amm grado 2 = Třebíč
|perdite2=}}
|Voce divisione amm grado 2 = Distretto di Třebíč
{{Campagnabox Fronte Italiano Grande Guerra}}
|Stemma divisione amm grado 2 =
{{Campagnabox Battaglie della ritirata di Caporetto}}
|Capoluogo =
|Amministratore locale = Svatopluk Fuks
|Partito =
|Data elezione =
|Lingue ufficiali =
|Data istituzione =
|Data soppressione =
|Latitudine decimale =
|Longitudine decimale =
|Latitudine gradi = 49
|Latitudine minuti = 1
|Latitudine secondi = 9
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 15
|Longitudine minuti = 36
|Longitudine secondi = 25
|Longitudine EW = E
|Altitudine =
|Superficie = 2.80
|Note superficie = {{cita web|url=http://www.czso.cz/csu/2011edicniplan.nsf/engt/600038451B/$File/631011112513.xls|lingua={{lingue|cs|en}}|formato=xls|titolo=Dati forniti dall'Istituto Statistico Ceco|accesso=6 gennaio 2013}}
|Abitanti = 165
|Note abitanti = {{cita web|url=http://www.czso.cz/csu/2012edicniplan.nsf/engt/00002BD91A/$File/13011203.pdf|lingua={{lingue|cs|en}}|formato=pdf|titolo=Dati forniti dall'Istituto Statistico Ceco|accesso=6 gennaio 2013}}
|Aggiornamento abitanti = 1º gennaio 2012
|Sottodivisioni =
|Sottosottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Prefisso =
|Codice ISO =
|Codice catastale =
|Zona sismica =
|Gradi giorno =
|Diffusività =
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
|PIL =
|PIL procapite =
|PIL PPA =
|PIL procapite PPA =
|Immagine localizzazione =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
|Incipit =
|Categoria =
}}
'''Lhotice''' (in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Lhotitz'') è un [[Comuni della Repubblica Ceca|comune]] della [[Repubblica Ceca]] facente parte del [[distretto di Třebíč]], nella [[regione di Vysočina]].
 
==Note==
La '''battaglia di Pozzuolo del Friuli''' fu una battaglia difensiva che si svolse durante la [[prima guerra mondiale]] tra il [[29 ottobre|29]] e il [[30 ottobre]] [[1917]] impegnando le forze della ''[[3ª Armata (Italia)|3ª Armata]]'' [[Italia|italiana]] e le forze tedesche che cercavano di tagliarle la linea di ritirata dopo la [[Battaglia di Caporetto|rotta di Caporetto]]. Dopo due giorni di combattimento le forze italiane utilizzate nella battaglia erano quasi annientate, ma la ''3ª Armata'' era riuscita a ritirarsi oltre il [[Tagliamento]].
<references/>
 
==GliAltri antefattiprogetti==
{{interprogetto|commons=Category:Lhotice (Třebíč District)}}
[[File:Ritirata-caporetto.jpg|thumb|400 px|La ritirata delle armate italiane in Friuli]]
In seguito alla rottura del fronte italiano a [[Battaglia di Caporetto|Caporetto]] la situazione della ''[[3ª Armata (Italia)|3ª Armata]]'' [[Italia|italiana]], schierata sul basso [[Isonzo]], diventò critica, tanto che già il [[25 ottobre]] [[Luigi Cadorna|Cadorna]] prese in considerazione la possibilità di ritirarla oltre il [[Tagliamento]]. Tuttavia il generale Montuori, comandante la ''[[2ª Armata (Italia)|2ª Armata]]'', schierata sull'alto Isonzo, dopo una serie di telefonate ai suoi comandanti di corpo, ritenne possibile una resistenza sulla "linea degli sbocchi"<ref>Linea in cui le valli dello [[Judrio|Iudrio]] e del [[Natisone]] sboccano nella pianura friulana</ref>, quindi, nella nottata, Cadorna ordinò alla ''2ª armata'' di resistere sulla linea proposta. Il giorno [[26 ottobre|26]] anche la linea degli sbocchi fu sfondata, e solo nelle prime ore del [[27 ottobre|27]] fu dato l'ordine di ritirata alla ''2ª'' ed alla ''3ª armata'', perdendo così più di 24 preziosissime ore.
 
== Collegamenti esterni ==
Mentre la ''3ª armata'' si ritirava utilizzando i ponti sul Tagliamento fra [[Codroipo]] e [[Latisana]] (i ponti più a nord erano destinati alla ''2ª armata'') era pressata di fronte dal ''gruppo Boroevič'' (''1ª'' e ''2ª Isonzo Armee''), che, tuttavia, non rappresentava un pericolo incombente, data la sua scarsa mobilità<ref>M. Sivestri, op. cit. pag 204</ref>. Tuttavia il [[28 ottobre]] alle 14 le forze tedesche entravano ad [[Udine]], ed il comandante del ''51º corpo d'armata'', generale Hofacher propose di muovere, partendo da Udine, verso Latisana. Un'azione del genere avrebbe tagliato completamente la via di ritirata della ''3ª armata'', ma avrebbe diminuito la pressione austro-tedesca sui ponti della Delizia (presso Codroipo) e, ancora più grave dal punto di vista militare, avrebbe intasato le linee di rifornimento del ''gruppo Boroevič'', quindi doveva essere autorizzata da [[Otto von Below|von Below]]. L'azione, proposta alle 13 del [[28 ottobre]], fu autorizzata alle 22 dello stesso giorno, erano passate solo nove ore, e dodici ore dopo la proposta il ''gruppo Scotti'' (''1ª divisione'' austro-ungarica e ''5ª divisione'' tedesca), appoggiato dalla ''117ª divisione'' tedesca, da Udine muoveva verso la foce del Tagliamento.
* {{Collegamenti esterni}}
 
Intanto giorno [[24 ottobre]] la ''1ª divisione di cavalleria'' era stata richiamata al fronte ed il [[29 ottobre|29]] fu messa a disposizione del ''6º corpo d'armata'', la ''1ª brigata'' fu posta fra [[Udine]] e [[Codroipo]] a [[Basiliano|Pasian Schiavonesco]], mentre la seconda fu posta a sud di Udine a [[Pozzuolo del Friuli]], mentre i due battaglioni di bersaglieri ciclisti furono inviati a est della 2ª brigata a [[Pavia di Udine|Lumignacco]]. Il ''gruppo Scotti'' stava marciando direttamente sulle posizioni della ''2ª brigata''.
 
==La battaglia==
La ''2ª Brigata di cavalleria'' era al comando del generale Emo Capodilista e comprendeva il Reggimenti ''4º reggimento Genova Cavalleria'' (comandante colonnello Bellotti) e ''5º reggimento cavalleria Lancieri di Novara'' (comandante colonnello Campari)<ref>Vedi sito ''Ministero della Difesa''</ref>, ed aveva il compito inequivocabile di difendere ad ogni costo l'ala destra della ''2ª armata'' (che, a sua volta, copriva la ritirata della ''3ª armata''), compito che sottintende il sacrificio dei due reggimenti di cavalleria<ref>Vedi sito ''Ministero della Difesa''</ref>.
 
La ''2ª brigata'' entrò a [[Pozzuolo del Friuli]] alle 17.30 del [[29 ottobre]]<ref>Vedi sito ''Pagine difesa''</ref> ed i due reggimenti furono schierati ad est (''Genova cavalleria'') e ad ovest (''Lancieri di Novara'') dell'abitato. L'abitato stesso fu organizzato a difesa e furono inviate pattuglie verso nord e verso est. Una pattuglia venne coinvolta in combattimenti a [[Campoformido]], essendo caduta in un'imboscata. A notte il generale Capodislista tiene il rapporto ufficiali e si dice che abbia concluso «Signori, questo deve essere il nostro camposanto»<ref>Vedi sito ''Pagine difesa''</ref>. La notte del [[30 ottobre]] burrascosa e di pioggia ininterrotta, passa relativamente tranquilla.
 
Mentre la ''2ª brigata'' si stava preparando alla difesa, la ''1ª brigata'', attaccata da forze nemiche preponderanti, era stata costretta a ritirarsi fino a [[Codroipo]]. Di fronte a questo fatto il comando della ''2ª armata'' ritenne, erroneamente, che la ''14ª armata'' nemica stesse marciando verso ovest, e decise un contrattacco contro quella che riteneva l'ala sinistra del nemico, contrattacco che avrebbe utilizzato Pozzuolo del Friuli come perno di manovra. A Pozzuolo del Friuli venne quindi avviata la ''brigata Bergamo'' (25º e [[26º Reggimento fanteria "Bergamo"|26º reggimento di fanteria]]), che era all'ala destra delle forze che stavano contrattaccando.
 
All’alba del [[30 ottobre]], pattuglie del ''Genova cavalleria'' e dei ''Lancieri di Novara'' furono inviate in esplorazione e segnalarono la presenza di nuclei nemici, armati di numerose mitragliatrici, nella zona di [[Terenzano]]. Il primo contatto col nemico fu preso da due pattuglie del ''Genova cavalleria'', a nord dell'abitato di Pozzuolo. Verso le 11,00, l'avanguardia della ''117ª divisione tedesca'', proveniente da Terenzano, effettuò il suo primo attacco in forze, ma venne respinta dalle mitragliatrici e dal 2° squadrone del ''Genova cavalleria''.
 
Verso le 12,00 l’attacco venne rinnovato con maggiori forze, ma fu ancora respinto, questa volta alla baionetta e un successivo tentativo di aggiramento da parte delle forze tedesche fu sventato con una carica del 4° squadrone del reggimento ''Lancieri di Novara'', comandato dal capitano Sezanne. Mentre si svolgevano questi combattimenti la ''brigata Bergamo'' prese contatto con la cavalleria, dopo una marcia di cinque ore sotto la pioggia battente. Il comandante della brigata (colonnello Piero Balbi), dopo un colloquio con il generale Capodilista, in ossequio agli ordini ricevuti ed alle informazioni che aveva avuto dal comando di armata, fece proseguire i suoi uomini verso [[Carpeneto]] a nord ovest di Pozzuolo, tenendo in paese un battaglione ed il suo comando.
 
Alle 14,00 i reparti della ''Bergamo'' a nord di Pozzuolo furono attaccati dalle forze della ''5ª divisione tedesca''. Contemporaneamente a Pozzuolo affluivano unità della ''60ª divisione'' di fanteria [[Impero austro-ungarico|austriaca]], che, provenendo da est, affiancò la ''117ª divisione'', gli attacchi delle due divisioni vennero sostenuti dal reggimento ''Genova cavalleria'' fino alle 16,30, quando le truppe austriache e tedesche riuscirono a superare la barricata che impediva l'accesso da [[Terenzano]]. In questi combattimenti il tenente [[Carlo Castenuovo delle Lanze]] del ''Genova cavalleria'' fu ferito a morte ([[Medaglia d'oro al valor militare|MOVM]]). Ancora una volta il 4° squadrone del ''Lancieri di Novara'' caricò i nemici per respingerli. Intervennero nella battaglia diversi civili che soccorsero i feriti o si sostituirono a loro sulle barricate<ref>Vedi sito ''Pagine difesa''</ref>, tuttavia, nonostante tutti gli sforzi dei cavalieri e della popolazione, alle 17,30 il nemico riuscì a piazzare alcune mitragliatrici nelle case del paese, rendendo insostenibile la posizione della brigata di cavalleria.
 
Dopo otto ore di combattimenti il generale Capodilista ordinò ai reggimenti di rimontare a cavallo e di ripiegare su [[Lestizza|Santa Maria di Sclaunicco]]. In testa ai reparti in ordine di combattimento alle 18,30 il generale Capodilista raggiunse la località. Ultimo a lasciare Pozzuolo fu il 4° squadrone del ''Genova cavalleria'', che, stretto da presso dal nemico, effettuò un'ultima carica, in cui fu quasi completamente annientato e perse la vita il suo comandante, capitano [[Ettore Laiolo]] ([[Medaglia d'oro al valor militare|MOVM]]).
 
Intanto anche la ''brigata Bergamo'' era costretta a ripiegare su Santa Maria di Sclaunicco, lasciando molti prigionieri in mano al nemico, compreso il comando della brigata, catturato a [[Pozzuolo del Friuli]]. La resistenza nell'abitato cessò solo alle 19, dopo una difesa che lo stesso nemico riconobbe valorosa<ref>Dal rapporto del generale von Dellmensingen, citato dal sito ''Pagine difesa''</ref>.
 
La ''2ª brigata di cavalleria'' a [[Pozzuolo del Friuli|Pozzuolo]] la mattina del [[30 ottobre]] inquadrava nei suoi ranghi 968 uomini fra ufficiali, sottufficiali e truppa, alla sera ne rimanevano solamente 501<ref>Vedi sito ''Pagine difesa''</ref>, quindi fra morti e dispersi aveva perso quasi metà dei suoi effettivi. Le perdite della brigata Bergamo non sono note, ma comunque furono numerose.
 
==Motivazione delle medaglie al valore e resoconti sui bollettini di guerra==
Furono proposte, per le azioni del [[30 ottobre]] ben 176 onorificenze. Fra queste fu concessa la medaglia d'argento allo stendardo del ''reggimento Genova cavalleria'' e del ''reggimento Lancieri di Novara''. Il generale Emo Capodilista ebbe l'[[Ordine militare di Savoia]], mentre il tenente [[Carlo Castelnuovo delle Lanze]] ed il capitano [[Ettore Laiolo]] ebbero entrambi la [[Medaglia d'oro al valor militare]] alla memoria. Oltre a queste furono concesse, per i fatti della giornata, 48 [[Valor militare|medaglie d'argento]], 43 [[Valor militare|medaglie di bronzo]] e 56 [[Valor militare|croci di guerra]]. Oltre alle onorificenze furono emessi 20 encomi solenni e 7 promozioni per meriti di guerra.
 
A questa battaglia è stata intitolata la [[brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli]].
 
===Stendardo dei due reggimenti===
{{quote|Con alto valore e sublime spirito di sacrificio contrastarono all'imbaldanzito nemico l'avanzata al
Tagliamento. Costretti ad assestarsi a
Pozzuolo del Friuli, ne contesero il possesso all'avversario resistendo sul posto 24 ore, finché, isolati ed
accerchiati, si aprivano a sciabolate un varco tra le fanterie nemiche.|}}
 
===Tenente Carlo Castelnuovo delle Lanze===
{{quote|Il Tenente Castelnuovo delle Lanze, dello squadrone mitraglieri di ''Genova'', è ferito all'inguine da pallottola esplosiva. Perfettamente conscio della gravità della sua ferita, rifiuta di essere allontanato dal combattimento e chiede di restare al suo posto fino alla morte, che sente prossima. Mentre lo allontanano a viva forza, si rivolge ai dragoni, raccomanda loro di tenere a qualunque costo la posizione, e, superando il dolore spasmodico della mortale ferita, li saluta per sempre al grido di “Viva Genova!”.|}}
 
===Capitano Ettore Laiolo===
{{quote|Ordina al suo squadrone di attaccare gridando «quando ''Genova Cavalleria'', vede il nemico non gli volta le spalle, ma si calca l'elmetto e gli galoppa, sopra!»|}}
 
===Resoconti sui bollettini di guerra===
{{quote|La 1ª e 2ª Divisione di Cavalleria specie i Reggimenti ''Genova'' e ''Novara'', eroicamente sacrificatisi, e gli aviatori, meritano sopra tutti, l’ammirazione e la gratitudine della Patria|Dal bollettino di guerra del [[Regio Esercito]], [[1 novembre]] [[1917]], generale Luigi Cadorna
}}
{{quote|<nowiki>[Il nemico]</nowiki> su una linea di protezione che dal fiume <nowiki>[Tagliamento]</nowiki> va a Udine, passando per Bertiolo-Pozzuolo-Lavariano, oppose una violenta resistenza per coprire la ritirata della 3ª armata sulla riva destra del Tagliamento|Dal bollettino di guerra dell'esercito tedesco, generale Erich Ludendorff}}
 
==Riferimenti==
*[[Mario Silvestri]], ''Caporetto, una battaglia e un enigma'', Mondadori, 1984, ISBN 88-04-34116-5
*[http://www.paginedidifesa.it/2008/apicella_080414.html Pagine difesa, url consultato il 1/3/2009]
*[http://www.difesa.it/Operazioni+Militari/operazioni+in+atto/Kosovo+-+JOINT+GUARDIAN/notizie-teatro-dettaglio.htm?solotesto=true&DetailID=2345 Sito del Ministero della Difesa, url consultato il 1/3/2009]
 
==Note==
{{references|2}}
 
{{Comuni del distretto di Třebíč}}
==Voci correlate==
* [[Prima guerra mondiale]]
* [[Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli]]
* [[Battaglia di Ragogna]]
 
{{Portale|GrandeRepubblica Guerra|guerraCeca}}
 
[[Categoria:BattaglieComuni del frontedistretto italiano|Pdi Třebíč]]